“Pendente” è l’aggettivo più idoneo per descrivere il modo in cui mi sento nei confronti della vita. Non una sensazione sempre piacevole ma neanche così male, in fondo. Ecco perché ho deciso di chiamare così il mio “taccuino” personale in cui annotare le giornate trascorse a contatto con opere ed esperienze vissute indipendentemente, comprendendo nuove realtà e magari crescendo come persona. O almeno mi piace vederla così.

Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.L'illusione della sicurezza ci ha resi schiavi di un sistema irrecuperabile? Una rivoluzione può cambiare le cose o solo peggiorarle?"Mr. Robot" cerca di rispondere a queste domande, offrendoci anche uno dei ritratti più impietosi ma anche verosimili della nostra attualità.

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Parlare di Russia in maniera costruttiva oggigiorno equivale a camminare su un campo minato. E a farne le spese, come sempre, è l'arte.Per fortuna c'è ancora qualcuno che se la sente di osare e quindi perché non adattare, nuovamente ma pensando al pubblico odierno, il classico di Michail Bulgakov "Il maestro e Margherita"?A voi scoprirlo con questo visionario e affascinante film.

Stavolta è il turno di una rassegna meno impegnativa e più rilassata, dedicata a un cinema per davvero popolare (e populista). Ovvero quello della coppia Castellano e Pipolo, registi e autori di diversi film dalla qualità discutibile ma che sono riusciti anche a diventare prodotti di culto.Curioso constatare che l'ultimo film diretto da Castellano e Pipolo è anche uno dei loro titoli più noti, perlomeno tra gli spettatori della mia generazione.Ricalcando un po' lo stile di certe commedia nostrane ma cercando di adeguarsi a un pubblico più infantile (non solo anagraficamente), "Ci hai rotto papà" è decisamente uno di quei film che potrebbe mettere a dura prova il vostro desiderio di maternità/paternità.

Il giorno è infine giunto e quindi ecco la lunga filmografia di Woody Allen, regista e autore di un cinema tragicomico e che parla per davvero di noi esseri umani e delle nostre vulnerabilità.La disillusione di Allen prosegue con uno dei suoi migliori e più celebrati film ovvero "Hannah e le sue sorelle", una sorta di seguito spirituale di "Interiors" ma caratterizzato da molta più ironia (per quanto perfida) e da esseri umani incapaci di comprendere i loro stessi sentimenti.

Dieci anni dopo la sua morte e la presentazione della sua ultima opera cinematografica, eccoci qui a ricordare Claudio Caligari. La sua vita, il suo cinema e il suo ricordo a partire dagli anni '70 fino al ventunesimo secolo.

"Aveva la mia età. Non è mai andata da nessuna parte. Avrebbe voluto, ma non l'ha mai fatto"Chiudiamo questa piccola retrospettiva sulle mie letture estive con, ovviamente, un altro romanzo del buon vecchio Joe R. Lansdale.Ancora una volta siamo in Texas, ancora una volta in piena Grande Depressione e ancora una volta con protagonisti dei ragazzini decisi a ritrovare la propria innocenza prima che sprofondi in un' "Acqua Buia" che è il mondo intorno a loro.

"Rifiuto l'idea di un sistema che riduce l'essenza di un film all'incasso del primo fine settimana. Questo noi vogliamo fare: oggetti d' arte ottimisti e rivoluzionari"Può il Cinema superare le barriere e i confini che nessuno ha costruito e tracciato? E può tale Cinema rivolgersi al grande pubblico?La risposta non è semplice ma Lana e Lilly Wachowski ci provano sempre e comunque con la loro costante ricerca della transizione e della libertà.Datemi una definizione di "Reale". E mentre ci pensate sopra, riguardiamoci la trilogia di "Matrix" partendo proprio dal primo storico film.Un titolo che ha segnato una generazione di spettatori e segnato il Cinema ma davvero così incredibile come lo ricordavamo?

Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.Terzo e per il momento ultimo appuntamento con la serie antologica "Monster", stavolta senza Ryan Murphy e con il solo Ian Brennan pronto a raccontare la storia tristemente nota di Ed Gein ma cercando di spingersi oltre. Per riflettere persino sul rapporto tra realtà e finzione e tra il pubblico e la presunta fascinazione nei confronti di quei casi di cronaca che diventano non solo popolari ma persino parte integrante della cultura pop.

Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.Dopo Dahmer, Ryan Murphy e Ian Brennan si cimentano con un altro caso noto ma decisamente più "sensazionale" per tutto quello che accadde dopo il fattaccio piuttosto per il crimine in sé.Stavolta è il turno della torbida (pare) vicenda della famiglia Menendez e dell'azione che cambiò per sempre la vita dei rampolli Lyle ed Erik.

Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.La fascinazione e il bisogno di comprendere il Male sono da sempre il pane quotidiano per i media e per chi è interessato ad analizzare il crimine in tutte le sue forme. I serial killer sono i principali protagonisti di questi casi di cronaca tanto discussi e spesso celebrati.L'hanno sicuramente capito anche Ryan Murphy e Ian Brennan con il loro progetto nato come miniserie e poi diventata serie antologica "Monster". Tutto iniziò con Jeffrey Dahmer e le sue orride gesta, scatenando gli animi degli spettatori e non solo.

Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Non vive solo di teppisti e cowboy il cinema del nostro Walter Hill, un uomo che decise di aprire il ventunesimo secolo con un film fantascientifico talmente massacrato dai produttori da spingere il nostro a rinnegare il suo coinvolgimento.Anche se, a dire il vero, "Supernova" non è affatto male.

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Si può raccontare (tanto per cambiare) una nota figura pubblica che ha segnato la cultura popolare...facendo il minimo sindacale e offrendo solo, pensate un po', il nulla?E mi spiace constatare che stavolta è toccato anche al Boss Bruce Springsteen.

Ssst! Buio in sala...L'orrore ricomincia!Benvenuti nel mondo dell'investigatore del paranormale Dylan Dog alle prese con (dis)avventure che prevedono mostri, bellissime donne, ironia, amore, tristezza e soprattutto incubi ad occhi aperti!Cominciamo dal principio con "L'alba dei morti viventi", prima avventura di Dylan, Grouch e Bloch alle prese con famelici zombie!

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Dracula. Di nuovo?A quanto pare sì ma "Dracula-L'amore perduto" di Luc Besson è la dimostrazione che, a volte, la semplicità e il mestiere possono comunque portare alla visione di un film piacevole e pure divertente.

Una rubrica in cui esprimo la mia personalissima opinione su film che, pur non essendo necessariamente capolavori o film iconici, hanno lasciato qualcosa al pubblico.Può una parodia superare i titoli che cerca di schernire?"Walk Hard" potrebbe rappresentare questa ristretta categoria di commedie capaci di smontare e paradossalmente elevare un sottogenere come quello della biografia musicale.

Stavolta è il turno di una rassegna meno impegnativa e più rilassata, dedicata a un cinema per davvero popolare (e populista). Ovvero quello della coppia Castellano e Pipolo, registi e autori di diversi film dalla qualità discutibile ma che sono riusciti anche a diventare prodotti di culto.Gli anni '90 furono anche quelli degli ultimi respiri dei famigerati Cinecocomeri. Forse "Saint Tropez-Saint Tropez" contribuì al loro declino o forse no. In ogni caso, è un film decisamente scadente.

Il giorno è infine giunto e quindi ecco la lunga filmografia di Woody Allen, regista e autore di un cinema tragicomico e che parla per davvero di noi esseri umani e delle nostre vulnerabilità.Non furono probabilmente anni felici o spensierati per Allen quelli in cui realizzò "La rosa purpurea del Cairo", un film amaro e romantico ma anche leggermente cinico che inaugurò una fase sofferente e crudele della carriera del nostro.Un capitolo cupo del cinema di Woody Allen che forse solo l'amore per il Cinema poteva illuminare.

51esima puntata di una rubrica dedicata al Cinema Italiano. Nello specifico a quelli che, personalmente, considero film meritevoli o interessanti e che meriterebbero maggiore considerazione da parte del pubblico.La morte ci circonda e colpisce sempre quando meno te lo aspetti. E quando succede, come si può elaborare il dolore e andare avanti?Di certo se lo è chiesto Valerio Mastandrea e per questo ecco il suo esordio cinematografico da regista con "Ride".

"Ho scoperto che per capire se una persona ti piace o la detesti non c'è niente come farci un viaggio insieme" MarkTwainJane deve andare a Nord e per farlo è disposta a tutto. Persino viaggiare con la rustica ma onesta Henry, sua compagnia di viaggio in una folle America vicina al baratro.

"Rifiuto l'idea di un sistema che riduce l'essenza di un film all'incasso del primo fine settimana. Questo noi vogliamo fare: oggetti d' arte ottimisti e rivoluzionari"Può il Cinema superare le barriere e i confini che nessuno ha costruito e tracciato? E può tale Cinema rivolgersi al grande pubblico?La risposta non è semplice ma Lana e Lilly Wachowski ci provano sempre e comunque con la loro costante ricerca della transizione e della libertà.Cominciamo dal principio con "Bound-Torbido inganno", loro esordio alla regia cinematografica ed esempio degno di nota di neo-noir fatto come si deve.

Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Gli insuccessi non sembrano frenare il Re della Collina, deciso a omaggiare persino il maestro Akira Kurosawa con il suo "Ancora vivo".Un film di gangster e sparatorie girato con stile dal nostro Hill. Ma tutto ciò è abbastanza per rendere tale film memorabile?

Con "L'Unico Occhio dell'Uomo" tenterò di esporre, in modo più o meno interessante, le serie TV che considero meritevoli di attenzione e di una visione meno superficiale. O almeno posso provarci.In leggero ritardo, "Peacemaker" torna con il suo secondo appuntamento. Narrandoci così il secondo atto del viaggio dell' (anti)eroe di Christopher Smith, il killer pacifista che vorrebbe soltanto fare la cosa giusta ed essere felice.

Arte Sequenziale è una rubrica incentrata sul mondo dei fumetti e nello specifico su serie o storie autoconclusive a fumetti che meriterebbero maggiori considerazioni dagli intenditori come dai neofiti.Chiudiamo la trilogia dedicata a Teresa Radice e Stefano Turconi con una delle loro opere più recenti.Cambiamo genere e parliamo di un'altra storia sulla vita e la morte...in tempi di guerra. "La terra, il cielo, i corvi" parla di questo e molto di più.P.S.: Ecco a voi una playlist di Spotify contenente musiche di sottofondo per la lettura: https://open.spotify.com/playlist/6i9JfH9K77hUHtrSLgdTY1?si=lil7E-8USEelMtSH-4Hllg

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Quando pensi che un incubo sia finito, ecco che ritorna più prepotente e maligno che mai.E' quello che succede ai protagonisti di "Black Phone 2", seguito del film di Scott Derrickson che ci trasportava in una realtà fin troppo famigliare ma per questo terrificante perché piena di nefandezze nascoste e dove il sovrannaturale era attorno a noi e non alla portata di tutti.E quindi state attenti: il Rapace è tornato.

"Caro amico adesso nelle polverose ore senza tempo della città quando le strade si stendono scure e fumanti nella scia delle autoinnaffiatrici e adesso che l'ubriaco e il senzatetto si sono arenati al riparo di muri nei vicoli o nei terreni incolti e i gatti avanzano scarni e ingobbiti in questi lugubri dintorni, adesso in questi corridoi selciati o acciottolati neri di fuliggine dove l'ombra dei fili della luce disegna arpe gotiche sulle porte degli scantinati non camminerà anima viva all'infuori di te"

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Ve lo ricordate il Covid, sì?in caso contrario, poco importa visto che ci pensa il diabolico Ari Aster a riportarvi in quel "magico" periodo di delirio e terrore che il nostro ha replicato con il western contemporaneo "Eddington", la storia di uno sceriffo che vuole difendere la sua cittadina dalle mire di un losco sindaco. Ma sarà davvero così? E se una cittadina come "Eddington" diventasse, neanche del tutto consapevolmente, il baricentro di tutti gli orrori e le assurdità di cui l'uomo è capace?

Stavolta è il turno di una rassegna meno impegnativa e più rilassata, dedicata a un cinema per davvero popolare (e populista). Ovvero quello della coppia Castellano e Pipolo, registi e autori di diversi film dalla qualità discutibile ma che sono riusciti anche a diventare prodotti di culto.Gli anni '90 sono giunti anche per Castellano e Pipolo e non sono stati di certo clementi nei loro confronti."Occhio alla perestrojka" è un tentativo abbastanza palese di adeguarsi al filone cinematografico delle commedia dei vari Vanzina e Parenti ma il risultato è persino peggiore.

Il giorno è infine giunto e quindi ecco la lunga filmografia di Woody Allen, regista e autore di un cinema tragicomico e che parla per davvero di noi esseri umani e delle nostre vulnerabilità.Nel 1984 Allen trovò il perfetto equilibrio tra le sua aspirazioni artistiche e le commedia richieste a voce alta dal grande pubblico. E facendo ciò, realizzò uno dei suoi capolavori ovvero lo splendido e amaro "Broadway Danny Rose".

"Io, la Terra e gli altri. Eccetto le teste di cazzo che non mi possono vedere e vorrebbero che marcissi in galera per aver ucciso Pete., lui che stava davvero cercando di ammazarmi. Le teste di cazzo che dicono che prima ho ucciso una puttana di nome Jimmie Jo, poi il figlio che aveva in grembo. Certo che siamo una cosa sola, loro e io, su questa grossa palla che gira. Una cosa sola con tutti, eccetto le teste di cazzo che odiano la gente di colore e la linciano, anche quando le è stato assicurato un giusto processo.Una cosa sola con tutti, eccetto mia figlia, che non so mai come prendere. Eccetto quest uomo che credevo di amare, e che se la deve essere data a gambe proprio come tu hai fatto con mia madre. Sì, è così, la Terra, l'universo e io siamo una cosa sola"Joe R. Lansdale torna a parlare della Grande Depressione, raccontando stavolta la storia di donne decise a riprendersi la loro vita. "Tramonto e polvere" è un giallo con protagonista una persona che vuole essere riconosciuta come essere umano e soprattutto come donna decisa a vivere la vita come vuole e con chi vuole.

Un luogo dove tutto è concesso a parte la libertà. "Westworld" è questo e molto di più appena i suoi residenti cominceranno ad ambire a qualcosa di più di una semplice linea narrativa imposta dai propri creatori.Ultimo atto dell'impresa di Dolores, Maeve, Bernard, William e gli altri. "La Scelta" chiude l'intero percorso di "Westworld" e lo fa preparandoci per davvero alla fine del mondo.

Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Non contento del mancato successo di "Geronimo", Hill ci riprova con un altro western e con un'altra leggenda ovvero quel Wild Bill Hickock noto per la sua abilità con la pistola e il suo valzer costante con la morte.Questa è la ballata di "Wild Bill".

Arte Sequenziale è una rubrica incentrata sul mondo dei fumetti e nello specifico su serie o storie autoconclusive a fumetti che meriterebbero maggiori considerazioni dagli intenditori come dai neofiti.Seconda parte di una piccola parentesi dedicata al lavoro di Teresa Radice e Stefano Turconi e stavolta è il turno di uno dei loro racconti a fumetti più amati.Omaggiando Robert Louis Stevenson, "Il Porto Proibito" è una struggente e suggestiva avventura ai confini tra la vita e la morte.P.S.: Ecco a voi una playlist di Spotify contenente musiche di sottofondo per la lettura: https://open.spotify.com/playlist/3Dt051EpHDBstXRaV6Rk0L?si=QZTD0j7kRRCKDrWu7559aA

Portare la scienza oltre i suoi "confini". Esplorare mondi sconosciuti. Sfidare la creazione. Rendere il plausibile credibile. Volete della FANTAscienza da bere? Allora è la rubrica che fa per voi.Immaginate un futuro non troppo remoto in cui il viaggio nel tempo esiste ed è pure considerato un reato. E' proprio in questo contesto che è ambientato "Looper", affascinante ma imperfetto film fantascientifico di Rian Johnson.

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!La vita e la morte sotto il cielo di una Roma placida eppure viva. Una donna che dovrà affrontare la fase cruciale della sua esistenza, cercando di fare tesoro di tutte le sue esperienze passate."Tre Ciotole" che possono rappresentare i tre momenti fondamentali per lo smarrimento, la comprensione e infine l'accettazione di ciò che ci riserverà il futuro.

Stavolta è il turno di una rassegna meno impegnativa e più rilassata, dedicata a un cinema per davvero popolare (e populista). Ovvero quello della coppia Castellano e Pipolo, registi e autori di diversi film dalla qualità discutibile ma che sono riusciti anche a diventare prodotti di culto.No.Semplicemente...no.

Il giorno è infine giunto e quindi ecco la lunga filmografia di Woody Allen, regista e autore di un cinema tragicomico e che parla per davvero di noi esseri umani e delle nostre vulnerabilità.Anni dopo "Prendi i soldi e scappa", Allen tentò nuovamente di girare un finto documentario e il risultato fu il pretenzioso ma anche tragicomico "Zelig", la storia (fittizia) di un uomo incapace di essere se stesso abbracciando un conformismo estremo."La vita è un incubo di dolore senza nessun senso, e l'unico consiglio che gli lasciò è: conservare bottiglie vuote"

E' piuttosto evidente che Joe R. Lansdale mi ha tenuto compagnia per tutta l'estate e non solo con i suoi romanzi ma anche con un'antologia di racconti, pubblicati tra gli anni '80 e i primi anni 2000 e che incarnano lo spirito delle storie del nostro.

Un luogo dove tutto è concesso a parte la libertà. "Westworld" è questo e molto di più appena i suoi residenti cominceranno ad ambire a qualcosa di più di una semplice linea narrativa imposta dai propri creatori.Dopo una seconda stagione molto controversa e durante una pendemia che bloccò momentaneamente il mondo, "Westworld" decide di espandere i propri confini e, dopo averci accompagnato all'interno di un inquietante parco a tema, stavolta ci fa una visita guidata in un futuro remoto ma nemmeno troppo.Un futuro in cui la tecnologia domina letteralmente le nostre vite e dove la fine di tutto è sempre più vicina.

Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.In un'epoca storica in cui era tornato in auge il genere cinematografico per eccellenza, poteva Walter Hill non tentare la sorte con il suo amato vecchio West?La fortuna non colpì neanche a questo giro il nostro Hill ma il suo "Geronimo" è probabilmente uno dei suoi migliori film e una grande opera Western.

Arte Sequenziale è una rubrica incentrata sul mondo dei fumetti e nello specifico su serie o storie autoconclusive a fumetti che meriterebbero maggiori considerazioni dagli intenditori come dai neofiti.Ecco una trilogia "ideale" fumettistica incentrata sul lavoro e l'arte della coppia Teresa Radice e Stefano Turconi.Cominciamo con una delle loro migliori storie scritte e disegnate per la Disney. A metà tra la Beat Generation e il cinema anni '70, "Ducks on the Road" è un tragicomico viaggio sulle strade d'America con protagonisti tre giovani pieni di speranze e sogni.P.S.: Ecco a voi una playlist di Spotify contenente musiche di sottofondo per la lettura: https://open.spotify.com/playlist/5FTByRLHwyh9ea81nUCrHs?si=SWk8UjIiSCm0u4v0HQnTJg

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Ci sono certe coppie che definire appiccicose sarebbe riduttivo. Ma qui stiamo davvero esagerando!E quindi "Together" di Michael Shanks!

Tra i molti generi cinematografici, l'Horror è uno dei pochi a mantenere sempre e comunque una certa attrattiva che porta sempre e comunque il pubblico davanti al grande schermo. La verità è che l'orrore è una delle sensazioni primordiali più difficili da combattere e forse solo al Cinema è possibile esorcizzarlo.Ecco a voi le storie horror cinematografiche degne di nota per provare terrore, disgusto oppure desolazione.Dopo i cannibali americani, passiamo ai diabolici infetti di "The Sadness" che semirano morte e distruzione attorno a loro, appena perderanno qualsiasi freno inibitore.

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!E' la fine del mondo come lo conoscevamo e loro si sentono bene!Loro chi? Ma ovviamente gli abitanti del bunker che fa da scenario nel barocco e lugubre "The End" di Joshua Oppenheimer.

Stavolta è il turno di una rassegna meno impegnativa e più rilassata, dedicata a un cinema per davvero popolare (e populista). Ovvero quello della coppia Castellano e Pipolo, registi e autori di diversi film dalla qualità discutibile ma che sono riusciti anche a diventare prodotti di culto.Ultima collaborazione con Adriano Celentano e l'inizio della fine di una longeva carriera che si concluderà negli abissi del cinema italiano."Il burbero" non è probabilmente il peggiore tra i film diretti da Castellano e Pipolo ma è decisamente uno di quei film che doveva far inutire alla coppia che il loro tempo forse era davvero finito.

Il giorno è infine giunto e quindi ecco la lunga filmografia di Woody Allen, regista e autore di un cinema tragicomico e che parla per davvero di noi esseri umani e delle nostre vulnerabilità.Furono anni assai curiosi gli '80 per Allen. Tante sperimentazioni e tanta cupezza che spinse il nostro ad esplorare nuovi orizzonti, sfidando anche la pazienza e la passione del pubblico.Prima di tutto ciò, Allen cercò di riproporre un film simile a quelli da lui diretti negli anni '70. Qualcosa andò però storto e quindi "Una commedia sexy in una notte di mezza estate".

"Cerchi di immaginarsi cosa c'è in fondo alla strada""L'ho già visto, cosa c'è. Altra strada"Il mondo di Jack è finito. Solo Grande Depressione e Sabbia. Tanta sabbia.Forse non è però troppo tardi per ricominciare a sopravvivere. E così sotto un "Cielo di sabbia", Jack e i suoi compagni di viaggio Jane e Tony dovranno crescere prima del previsto.

Un luogo dove tutto è concesso a parte la libertà. "Westworld" è questo e molto di più appena i suoi residenti cominceranno ad ambire a qualcosa di più di una semplice linea narrativa imposta dai propri creatori.2018. Anno in cui "Westworld" ritornò sui piccoli schermi per raccontare il secondo atto della rivolta delle macchine contro i propri creatori."La Porta" cercò di rispondere ad alcuni quesiti lasciati in sospeso ma tracciò anche nuovi percorsi per scoprire il futuro della serie e dei suoi personaggi.

Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Inaugurati gli anni '90, il nostro Re della Collina non si accontentò di realizzare film "facili" per soddisfare il pubblico ma si concesse diverse sperimentazioni.La prima di tali imprese fu l'ancora oggi troppo sottovalutato "I Trasgressori".

CINEMA! E ANCORA CINEMA!Nuovo appuntamento con la mia rubrica "improvvisata" in cui esprimo opinioni su film visti da pochi minuti al Cinema per ricordarvi che il CINEMA è AL CINEMA!Una francese e un italiano scappano da tutto e tutti dopo aver commesso un delitto e un americano dà loro la caccia.Sembra l'inizio di una barzelletta e invece sono le basi di un tragicomico, eccentrico ma anche intenso western in cui la il progresso e la tradizione si scontrano per narrare l'avventura di una donna in cerca di se stessa. Arrivando a comprendere che, a volte, la vita si basa su un'unica domanda: "Testa o croce?".

Proseguiamo con una rubrica per intenditori dedicata ai fumetti incentrati sugli scenari apocalittici o post apocalittici. In pratica, l'Arte Sequenziale che narra la Fine del Mondo.Immaginate uno scenario terrificante che prevede un morbo talmente pericoloso da essere persino selettivo, uccidendo tutti i maschi del pianeta.Tranne due."Y-L'Ultimo Uomo" è la storia di come gli unici uomini rimasti sulla Terra dovranno salvare quel poco che è rimasto della civiltà.

Un luogo in cui le parole possono essere letali quanto le pallottole, il progresso una minaccia e la Morte una garanzia. Uno scenario di atti crudeli ma anche di nobili gesti. Questo e molto di più è il Western cinematografico. Godiamocelo!Durante i primi anni del '900, Il vecchio West fu spettatore del tramonto definitivo di un'epoca e di un mito. E in pochi potevano ancora dire "io c'ero" o "io l'ho visto". Uno di questi è certamente il protagonista del secco ma avvincente "Old Henry", western che omaggia Hawks, Peckinpah e Don Siegel e con protagonista il mitico Tim Blake Nelson.