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PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Dopo essere tornato alle sue radici, Burton prova ancora una volta a raccontare una storia vera, ambientata nel luogo più tenebroso di tutti: il nostro."Big Eyes" racconta una grottesca eppure reale vicenda di un matrimonio, artistico e non, complicato e osservato costantemente dai grossi occhioni dipinti dai coniugi Keane. O quasi.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Lo gridavano tutti e alla fine Burton è tornato per davvero alle origini. Letteralmente visto che nel 2012 propose la versione allungata di uno dei suoi cortometraggi più noti e amati.Una fiaba gotica e tenera che tratta i temi cardine del cinema Burtoniano. In parole povere, "Frankenweenie".
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Dopo essere tornato nella scuderia Disney, Burton tornò sui suoi passi e cercò di portare al cinema un soggetto più in linea con la sua poetica. E quindi è arrivato il turno dell'eccentrico "Dark Shadows".
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Una delle più grandi occasioni per Tim Burton si rivelò non solo una gigantesca fregatura ma soprattutto uno dei punti più bassi della sua carriera.Lewis Carroll e Tim Burton sembravano la coppia perfetta ma qualcosa è andato storto e quindi ecco "Alice in Wonderland".
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Altro racconto popolato da emarginati che però stavolta non vengono definiti "mostri" dagli altri: lo sono per davvero.Adattando l'omonimo musical, "Sweeney Todd-Il diabolico barbiere di Fleet Street" è probabilmente il capitolo più crudele e cinico della filmografia di Burton poiché stavolta non ci sono spiragli di amore e speranza a cui aggrapparsi. Solo tenebre.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Sempre nel 2005 Burton propose al pubblico una macabra e romantica fiaba nera con protagonisti un giovane impacciato e una sposa cadavere che vorrebbe soltanto essere felice."La Sposa Cadavere" è l'ennesimo tassello che compone il mosaico creato da Tim Burton per esporci storie di emarginati e anime in pena. Come Emily, sempre la damigella e mai la sposa.
Nuova puntata di Bla Bla Fantasy che chiude il ciclo tematico su lingue e linguistica nel fantasy e nella fantascienza. E chi meglio di Irene Lami, linguista e creatrice del podcast su Spotify "Saussure e Grida", potevamo contattare? Abbiamo parlato di Tolkien e delle mille lingue elfiche, delle varie lingue artificiali create nel tempo, dei nomi e dei luoghi impronunciabili che troppo spesso sono presenti nei mondi fantastici e delle implicazioni di poter parlare e comprendersi con un alieno. Una chiacchierata divertente, curiosa e piena di spunti nerdissimi.Link Spotify Saussure e Grida: https://open.spotify.com/show/0Zs4sbqou6mJtf8Cby0WNQ?si=b86a09bf6a33417eDiscord: https://discord.gg/zPH6EeEgfXCanale Telegram: https://t.me/blablafantasPagina Instagram: https://www.instagram.com/bla.blafantasy/
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Un autore decisamente congeniale all'immaginario tetro e struggente di Burton è sicuramente Roald Dahl, scrittore di libri per famiglie capaci di farci rabbrividire ed emozionare.Nel 2005 Burton si cimentò con il secondo adattamento di uno dei lavori più noti di Dahl ovvero la famigerata Fabbrica di Cioccolato, ricca di meraviglie e insidie.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Il capolavoro di Burton, uno dei migliori film fantasy degli ultimi anni e ragione per cui ho dedicato la mia patetica esistenza umana al Cinema.In pratica, "Big Fish".
Prova i depuratori d'acqua IWM! I Beduini hanno ben poco a che fare con le grida proverbiali, ma la confusione è dietro l'angolo. Ma facciamo chiarezza: che vuol dire Beduino e cosa vuol dire belluino? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Prima che diventasse la moda del momento, Burton si cimentò con il rifacimento di un noto classico del cinema agli inizi del ventunesimo secolo.Il risultato è lo sfortunato e sprecato "Planet of the Apes-Il Pianeta delle Scimmie" del 2001.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Dopo la sua delirante escursione fantascientifica, Burton torna in territori per lui più convenzionali e stavolta decide di sfidare sé stesso con un grande omaggio al cinema horror che lo ha cresciuto e formato come regista.Un po' di Mario Bava, tantissima Hammer e un po' di espressionismo tedesco ed ecco "Il mistero di Sleepy Hollow", macabra e crudele fiaba dell'orrore con protagonista un uomo impaurito dal suo passato.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Nel 1994 Burton decide di parlare direttamente del suo grande amore per il Cinema. E lo fa raccontando la storia del peggior regista di tutti i tempi. Regolare.Semplicemente "Ed Wood".
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Tim Burton è ormai diventato un nome sicuro per i produttori e quindi la Warner gli concede carta bianca per il seguito di "Batman".Il risultato di questa libertà creativa fu una fiaba gotica e crudele sulla sofferenza umana, l'avidità, la violenza e la solitudine. Ah, c'è pure Batman.Ecco a voi "Batman-Il Ritorno".
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Diventato famoso grazie a "Batman", Burton ha l'occasione di raccontare una storia che rappresenta in tutto per tutto la sua poetica e la sua visione del mondo.Pietra miliare del cinema fantasy e pilastro della sua intera filmografia, "Edward Mani di Forbice" è la fiaba di Tim Burton ambientata in un mondo lugubre e crudele: il nostro.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente.Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi!Nel 1989 Burton si gioca la carriera con uno dei cinefumetti più amati di tutti i tempi. "Batman" racconta la storia di un vigilante tormentato e disturbato alle prese con un diabolico psicopatico e Burton non si tira indietro di fronte alla sfida.
Radio 24 si apre alla nuova scena musicale italiana: ospiti di questa puntata di Leoni per Agnelli quattro gruppi, i Dirty Noise, i Grida, gli INARIA e i Mars on Suicide, scoperti grazie a “Carne Fresca”, la rassegna di cui la nostra radio è media partner dedicata ai giovani musicisti italiani a cura dell'associazione culturale Germi - Luogo di contaminazione.Playlist:Dirty Noise - "In My Head"Grida - "Nel Labirinto"INARIA - "Ora Che"Mars on Suicide - "All The Same"
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente. Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi! Dopo il buon successo di "Pee-wee's Big Adventure", Burton ha l'occasione di conquistare per davvero il pubblico e ciò avverrà con il suo secondo delirante e visionario film ovvero quel "Beetlejuice" che portò gli spettatori in un tragicomico racconto sulla vita e la morte.
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Il giorno è giunto alla fine. Una rassegna dedicata a un artista che ha influenzato il cinema fantasioso da ormai più di quarant'anni e che mi ha spinto ad interessarmi al Cinema personalmente, professionalmente, artisticamente, sentimentalmente e Grammaticalmente. Il Cinema di Tim Burton è qui! Grida insieme a noi e fate largo a chi è speciale più di voi! Cominciamo con un'introduzione generale alla carriera di Burton e con il suo primo lungometraggio ovvero lo spin-off cinematografico del celebre show televisivo "Pee-wee Herman show". Preparatevi alla grande avventura di Pee-wee Herman, primo "reietto" del cinema di Tim Burton popolato da incompresi e mostri.
I ftuar në “Live From Tirana” ka qenë stilisti Niko Komani. Ai ka treguar trendet e veshjeve të Halloween të këtij viti. Ja çfarë këshillash jep ai për kostumet që mund të krijoni…
VENEZIA (ITALPRESS) - Sull'autonomia "si va avanti. Io vedo sempre come un fil rouge di gente che è contro la pedemontana, contro l'automomia. C'è sempre questa costante. Allora io mio chiedo ce l'hanno con noi o con i singoli progetti". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia a margine dell'inaugurazione del 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7° della Pista Ciclopedonale Treviso-Ostiglia. "L'autonomia è un grande progetto di decentramento amministrative che vogliamo portare avanti, perché è in linea con la Costituzione" ha aggiunto il governatore veneto che sulla raccolta di firme per il referendum abrogativo, aggiunge: "i cittadini sono artefici del proprio futuro, ma grida vendetta che i cittadini di altre regioni decidano per quelli che vogliono l'autonomia". tvi/gsl (Fonte video: Regione Veneto)
VENEZIA (ITALPRESS) - Sull'autonomia "si va avanti. Io vedo sempre come un fil rouge di gente che è contro la pedemontana, contro l'automomia. C'è sempre questa costante. Allora io mio chiedo ce l'hanno con noi o con i singoli progetti". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia a margine dell'inaugurazione del 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7° della Pista Ciclopedonale Treviso-Ostiglia. "L'autonomia è un grande progetto di decentramento amministrative che vogliamo portare avanti, perché è in linea con la Costituzione" ha aggiunto il governatore veneto che sulla raccolta di firme per il referendum abrogativo, aggiunge: "i cittadini sono artefici del proprio futuro, ma grida vendetta che i cittadini di altre regioni decidano per quelli che vogliono l'autonomia".tvi/gsl (Fonte video: Regione Veneto)
VENEZIA (ITALPRESS) - Sull'autonomia "si va avanti. Io vedo sempre come un fil rouge di gente che è contro la pedemontana, contro l'automomia. C'è sempre questa costante. Allora io mio chiedo ce l'hanno con noi o con i singoli progetti". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia a margine dell'inaugurazione del 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7° della Pista Ciclopedonale Treviso-Ostiglia. "L'autonomia è un grande progetto di decentramento amministrative che vogliamo portare avanti, perché è in linea con la Costituzione" ha aggiunto il governatore veneto che sulla raccolta di firme per il referendum abrogativo, aggiunge: "i cittadini sono artefici del proprio futuro, ma grida vendetta che i cittadini di altre regioni decidano per quelli che vogliono l'autonomia".tvi/gsl (Fonte video: Regione Veneto)
VENEZIA (ITALPRESS) - Sull'autonomia "si va avanti. Io vedo sempre come un fil rouge di gente che è contro la pedemontana, contro l'automomia. C'è sempre questa costante. Allora io mio chiedo ce l'hanno con noi o con i singoli progetti". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia a margine dell'inaugurazione del 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7° della Pista Ciclopedonale Treviso-Ostiglia. "L'autonomia è un grande progetto di decentramento amministrative che vogliamo portare avanti, perché è in linea con la Costituzione" ha aggiunto il governatore veneto che sulla raccolta di firme per il referendum abrogativo, aggiunge: "i cittadini sono artefici del proprio futuro, ma grida vendetta che i cittadini di altre regioni decidano per quelli che vogliono l'autonomia". tvi/gsl (Fonte video: Regione Veneto)
Episode Notes The new President of LeMoyne Owen College Christopher B. Davis. He joins me to talk about his journey, what makes the school so special and how he plans to lead it moving forward. Next, Dementia is an illness that affects thousands of people every year but the care is both expensive and exhausting. Meritan, Inc, a Memphis health care support provider has been selected for a new program to support care for those with dementia. Their President/CEO Melanie Keller joins me to explain how it works. Lastly, Memphis Area Legal Services is the primary provider of civil legal representation to low-income families in western TN and surrounding areas. They have a new CEO, Atty Nicole Grida, and she joins me to share the organizations continued vision. That and more Monday both on air and online, 6-7 pm on WYXR 91.7 FM. Also, WYXR.org, TuneIn, Facebook Live, YouTube and wherever you get your podcasts. It's time to talk!
Episode Notes The new President of LeMoyne Owen College Christopher B. Davis. He joins me to talk about his journey, what makes the school so special and how he plans to lead it moving forward. Next, Dementia is an illness that affects thousands of people every year but the care is both expensive and exhausting. Meritan, Inc, a Memphis health care support provider has been selected for a new program to support care for those with dementia. Their President/CEO Melanie Keller joins me to explain how it works. Lastly, Memphis Area Legal Services is the primary provider of civil legal representation to low-income families in western TN and surrounding areas. They have a new CEO, Atty Nicole Grida, and she joins me to share the organizations continued vision. That and more Monday both on air and online, 6-7 pm on WYXR 91.7 FM. Also, WYXR.org, TuneIn, Facebook Live, YouTube and wherever you get your podcasts. It's time to talk!
I ftuar në “Ndryshe” ka qenë moderatori Blendi Salaj. Ai ka ndërtuar një profil të dallueshëm përmes prezencës mediatike dhe në rrjetet sociale. Një vlerësim mjaft të madh ai e ka marrë edhe nga ndjekësit në rrjetet e tij sociale, ku ai ndan me ta gjëra mjaft interesante dhe motivuese. A ka dëshirë të bëhet motivues në jetë, nëse mund ta krahasojmë këtu me rastin e Grida Dumës ose Ermal Mamaqit?
La dernière fois que nous avons reçu Sébastien Borget, le cofondateur de The Sandbox c'était au début du mois de septembre 2023 pour tenter de réponder à une question qui nous taraudait alors “Est ce que le métaverse était mort?” (Episode #550 à réécouter ici)Moins d'un an plus tard la réponse semble désormais évidente, non seulement le métaverse n'est pas mort, mais en plus en ce qui concerne The Sandbox on peut dire qu'il ne s'est jamais aussi bien porté…Et pour s'en assurer il suffit de voir l'avalanche de (bonnes!) nouvelles qui ont concerné TheSandbox ces dernières:Le lancement de la DAO annoncé à la NFC Lisbonne, Hollywood Hills, un film mélant NFT, expérience immersive… annoncé lors du dernier Festival de Cannes, l'ouverture de la galerie d'art digital ArtVerse située en plein coeur du Marais (coucou Grida!) , l'expérience Bio Gen Art Museum créée spécialement pour Agoria et enfin et pas des moindres la nouvelle levée de fonds de 20M de $ qui valorise désormais TheSandbox a 1 milliard de $…Aujourd'hui Sébastien Borget nous fait l'immense honneur d'être notre invité et de commenter pour nous toutes ces dernières actus…Pour aller plus loin:* Site web officiel de TheSandbox* Compte Twitter de Sebastien Borget* Compte Twitter de la galerie ArtVerse* Compte Twitter de la Sandbox DAO* Le Bio Gen Art Museum d'Agoria dans TheSandbox This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit www.nftmorning.com
Ogni Martedì su Radio Darkitalia Box Tales hosted by dj Jean Pierre dalle 10:00 alle 11:30 per ascoltare la trasmissione e chattare darkitalia.com/radio Every Tuesday on Darkitalia Radio Box Tales hosted by dj Jean Pierre from 10:00 am to 11:00 am (CET) webradio streaming + chat darkitalia.com/radio On Air 24/7
E ftuar në emisionin “Ndryshe” nën moderimin e Salsanos, Adit dhe Visjanit ishte Grida Duma. Në një rrëfim special, Grida Duma u shpreh për situatën politike në vend, televizionin në jetën e saj, “Big Brother Vip 3” e shumë të tjera. Si e komentoi ajo situatën politike në vend?
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7738PAPI E ANTIPAPI, SEDE VACANTE E PAPA LEGITTIMO (1° parte) di Luisella ScrosatiDopo il lungo periodo della "cattività avignonese" (1316-1377), durante il quale la Sede apostolica era stata trasferita nella città di Avignone da parte di Giovanni XXII (1244 ca - 1334), la città di Roma era rimasta senza pastore. I papi avignonesi, preceduti da Clemente V (1264-1314) che aveva trasferito la sede prima a Poitiers e poi a Carpentras, non risultarono così succubi delle politiche dei monarchi francesi; e tuttavia era chiaro che l'influenza francese esisteva. Il papato non riusciva a stare a Roma, lacerata dalle contese tra la famiglia Orsini e la famiglia Colonna; in Francia godeva sì di una libertà, ma pur sempre una "libertà vigilata": il peso dell'autorità ne risultava particolarmente indebolito. Iniziarono a comparire anche alcune correnti teoriche relativizzanti l'autorità pontificia, correnti che si facevano strada in ambito universitario sulle spalle di due grandi figure intellettuali del XIV secolo: il francescano Guglielmo di Ockham (1288-1347) e Marsilio da Padova (1275-1342).A dare il colpo di grazia, in quella fase, alla credibilità del papato fu però la tragica scissione, che prese il nome di Grande Scisma d'Occidente, e che durò quarant'anni, coinvolgendo quattro papi e altrettanti antipapi.Il ritorno del papa, da Avignone a Roma, realizzato da Gregorio XI (1330-1378), rappresentava agli occhi dello stesso pontefice la possibilità di una crisi peggiore, che avrebbe sommato il potenziale pericolo delle contese delle famiglie romane con quello dei maneggi avignonesi, rischiando di mettere il papato dentro ad un ginepraio inestricabile. Nel tentativo di evitare questo scenario, Gregorio dispose che il conclave futuro avesse inizio subito dopo il suo decesso, senza attendere l'arrivo dei cardinali che risiedevano fuori dall'Urbe, e che il nuovo pontefice sarebbe stato eletto con una maggioranza semplice, per evitare il dilungarsi del conclave.URBANO VI (1318-1389)Morto dunque Gregorio il 27 marzo 1378, l'8 aprile i 16 cardinali presenti a Roma elessero l'arcivescovo di Bari, Bartolomeo Prignano, che prese il nome di Urbano VI (1318-1389). Il quale si mostrò sì determinato nel voler intraprendere la riforma della Chiesa, ma si mise contro quasi tutti per il suo carattere scontroso e irascibile e i suoi modi del tutto inconcilianti. Pare che, tra l'altro, avesse dato dell'imbecille al cardinale Giacomo Orsini e della canaglia al cardinale arcivescovo di Amiens. Alcuni cardinali francesi, dapprima ad Anagni e poi a Fondi, dichiararono invalida l'elezione di Urbano VI a causa di pressioni esterne sul conclave, e il 20 settembre elessero il cardinale di Ginevra, che prese il nome di Clemente VII (1342-1394) e pose la sua sede ad Avignone.La cristianità d'Occidente si spaccò così in due: al papa romano prestarono fedeltà gli Stati nel centro-nord dell'Italia, i Regni d'Inghilterra, Ungheria, Polonia, Portogallo, Svezia, Norvegia e Danimarca, mentre al papa avignonese si strinsero i Regni di Francia, Aragona, Castiglia, Napoli, Sicilia e Scozia. Si videro cardinali contrapporsi ad altri cardinali, vescovi a vescovi, abbazie ad abbazie, e persino nelle stesse diocesi e nei monasteri sorsero divisioni. Anche i santi erano divisi e contrapposti: a sostegno del papa di Roma si schierarono Caterina da Siena, Caterina di Svezia, il grande predicatore olandese Geert Groote; la riformatrice delle Clarisse, santa Coletta, il grande predicatore domenicano Vincenzo Ferreri e il giovane beato Pietro di Lussemburgo sostennero invece per un certo tempo la legittimità dei papi avignonesi, pur adoperandosi per tentare di ricomporre lo scisma.La situazione era in stallo, perché da entrambe le parti si portavano ragioni convincenti per sostenere la legittimità dell'uno e l'illegittimità dell'altro pontefice. I quali si scomunicarono a vicenda. Vennero persino contrapposte lacrime a lacrime. Due grandi giuristi si affrontarono sulla questione: da una parte il laico Giovanni da Legnano, insegnante di diritto canonico e civile, che difese la legittimità dell'elezione di Urbano VI nel De fletu Ecclesiæ, scritto proprio nell'anno dell'elezione del pontefice (1378); dall'altra l'abate Jean Le Fèvre (1320-1390), poi vescovo di Chartres, statista e cancelliere di Luigi I e Luigi II d'Angiò, che rispose con il De planctu bonorum (1379), difendendo l'elezione di Clemente VII.ROMANO LO VOLEMO, O ALMANCO ITALIANO!A ben vedere, il conclave che aveva portato all'elezione di papa Urbano era stato piuttosto movimentato. I romani, sapendo che al conclave la maggioranza dei cardinali era composta da francesi, fecero sentire le loro minacce, con il famoso grido: «Romano lo volemo, o almanco italiano!». Grida che si materializzarono nell'invasione nella stanza del Conclave... Dunque, le pressioni ci furono, ma sarebbe stato doveroso verificare se fossero state tali da viziare formalmente il conclave. Ma non fu per questa strada che si volle risolvere la situazione: l'obiettivo era mettere fuori gioco Urbano VI, il cui comportamento era sempre più ingestibile. E così ne nacque uno scisma lacerante.La situazione però andò persino peggiorando. Nella linea dei papi di Roma, a Urbano VI successero Bonifacio IX (1350 ca - 1404), Innocenzo II (1336 ca - 1406), che regnò per soli due anni, e Gregorio XII (1335 ca - 1417); all'antipapa Clemente VI, successe, nel 1394, il cardinale spagnolo Pedro Martínez de Luna, che prese il nome di Benedetto XIII (1328-1423). I tentativi tra le due parti di risolvere lo scisma non andarono a buon fine; anche quello più recente, tra Gregorio XII e Benedetto XIII, finì in nulla. Questa situazione prolungata, dopo trent'anni di divisione, portò all'esasperazione tra i cardinali di entrambe le parti, i quali decisero di trovare essi stessi una soluzione per porre fine allo scisma... e ne crearono un altro.Riuniti in concilio a Pisa, il 25 marzo 1409, dichiararono scismatici ed eretici i "due papi", i quali, sulla base del principio che il papa eretico non è più papa, dovevano perciò essere sostituiti. Venne così eletto un "terzo papa" (secondo antipapa), nella persona dell'arcivescovo di Milano, Pietro Filargo, che prese il nome di Alessandro V (1339-1410); il quale però morì l'anno dopo la sua elezione e venne sostituito dal promotore del concilio pisano, il cardinale napoletano Baldassarre Cossa, che prese il nome di Giovanni XXIII (1370ca-1419). Cossa era stato tra i più attivi per ricomporre la frattura tra Gregorio XII e Benedetto XIII, ma senza riuscirvi. Per questo tentò la strada di un concilio - che sarà poi quello di Pisa - e accettò di tirarsi da parte durante il concilio di Costanza (1414), per cercare di ricomporre la crisi.Nota di BastaBugie: l'autrice del precedente articolo, Luisella Scrosati, nell'articolo seguente dal titolo "La Sede vacante e il caso san Vincenzo Ferreri" spiega perché nemmeno in una situazione ingarbugliatissima, nata dall'incertezza sull'elezione di Urbano VI, si può dichiarare la Sede vacante.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18 febbraio 2024:Nel 1409, dopo trent'anni di "convivenza" tra due papi (di cui solo uno, ovviamente, legittimo), il tentativo di risolvere la dolorosa e disorientante situazione era sfociata in uno strappo ulteriore: l'elezione di un "terzo papa", come si è visto, nella persona di Pietro Filagro (Alessandro V), durante il concilio di Pisa (1409). Ma torniamo indietro agli anni in cui vi erano "solo" due papi: quello di Roma e quello di Avignone. A sostenere la legittimità di Benedetto XIII, antipapa avignonese dal 1394 al 1423, vi era un grande santo: il dotto frate domenicano Vincenzo Ferreri (in valenciano, Vicent Ferrer; 1350-1419).Nato a Valencia ed entrato nell'Ordine dei Frati predicatori in giovanissima età, insegnò teologia nella città natale e venne notato per la sua preparazione dal cardinale aragonese Pedro de Luna, il futuro Benedetto XIII. Il cardinale aveva dapprima cercato di sostenere la legittimità di Urbano VI, per poi sostenere l'invalidità del conclave che lo elesse e divenendo così sostenitore dell'antipapa Clemente VII. Eletto "pontefice", scelse proprio Vincenzo Ferreri come suo confessore. San Vincenzo sosteneva la legittimità di Benedetto, ma non era indifferente alla grande lacerazione della cristianità, divisa tra due e poi tre obbedienze, che minacciavano di instaurarsi in modo perpetuo, portando avanti tre linee di successione di prelati che rivendicavano di essere il papa legittimo.Nel 1413, l'imperatore Sigismondo (1368-1437) convocò un concilio a Costanza, che si sarebbe svolto nel novembre dell'anno seguente, con il preciso scopo di risolvere lo scisma. Dei tre "papi", solo Giovanni XXIII, che quel concilio aveva appoggiato proprio con l'intento di uscire dalla crisi, accettò di presentarsi; ma proprio a lui venne riservato il trattamento più rude e scorretto: fu accusato ingiustamente di ogni nefandezza e deposto. La "leggenda nera" sul cardinale Baldassarre Cossa fu portata avanti per secoli, e solo di recente una preziosa monografia ne ha riscattato la memoria (M. Prignano, Giovanni XXIII. L'antipapa che salvò la Chiesa, Brescia, 2019, con prefazione del card. Walter Brandmüller): antipapa sì, ma non delinquente.
In questa nuova puntata abbiamo avuto come ospiti Greta Grida, Margherita Principi e Mazzariello che ci hanno raccontato i propri progetti musicali! ♍️✨
Si sono celebrati a Mosca i funerali di Alexei Navalny, il dissidente russo morto in carcere in Siberia lo scorso 16 febbraio. Centinaia di persone hanno accolto l'arrivo del feretro con un lungo applauso e scandendo il nome dell'uomo.
In una delle tantissime settimane di studio che dal 1885 caratterizzano la vita a Stanford, mentre professori, studenti e dirigenti camminavano tranquillamente per la aule e i corridoi dell'università, si iniziano a sentire dei rumori strani provenire dal pavimento... prima dei trapani elettrici, poi il suono di fortissimi colpi che provocano riverberi metallici che sfondano il soffitto per arrivare alle ginocchia sotto-forma di vibrazioni... Quando i suoni si fanno insistenti, qualcuno inizia a fermarsi per approfondire: si mettono in ginocchio, piegano il busto e avvicinano lentamente l'orecchio al marmo dei corridoi, il suono diventa mistero e poi orrore, perchè adesso, oltre ai tonfi, si sentono anche delle voci provenienti da sale di cui nessuno immaginava l'esistenza a Stanford. Quelle voci immediatamente si trasformano in Grida di disperazione e stando attenti... si potevano anche percepire le singole parole "AIUTO, DIO AIUTAMI, STO BRUCIANDO DENTRO" Il ragazzo il cui orecchio si era ormai raffreddato a causa del contatto con il marmo prende la borsa con tutti gli appunti e spaventato corre immediatamente da Richard Lyman, il preside dell'università, entra nel suo ufficio, sbatte la porta dietro di lui e gli dice, sta accadendo qualcosa, non è possible, ho sentito... Il preside, lo guarda, calmo, con un viso rassicurante ma viziato e deciso, si toglie gli occhiali e con voce opaca gli dice... è tutto sotto controllo, facciamo che tu non hai sentito nulla, facciamo che è solamente la tua immaginazione. L'assimmetria informativa tra le due figure, il punto di non contatto ruotava attorno ad un baricentro chiamato STANFORD PRISON EXPERIMENT, ed è uno dei peggiori esperimenti su umani nell'intera storia della psicologia... l'artefice di questo incubo, che coinvolse 20 ragazzi nel fiore della loro gioventù, soggiogandoli per la vita, si chiama Philip Zimbardo, un uomo che sentiva una necessità vitale di provare l'esistenza dell'effetto Lucifero, a tutti i costi... Io sono Marco Carniel, e non racconto storie --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/marcocarniel/message
Aujourd'hui pour ce dernier lundi du mois de janvier, nous étions en compagnie du journaliste Jérémy le Bescont chef de rubrique crypto et web3 pour le magazine Capital afin d'évoquer ensemble les dernières actus telles que les mocaverses d'Animoca ou encore les nouveautés annoncées par la plateforme Bolero Music. Grida de la galerie Iham et les artistes Booyasan et Edouard nous ont ensuite rejoint pour nous annoncer le lancement de leur exposition qui aura lieu du 1er au 7 février à la galerie Iham 46 Bd Henri IV 75004 Paris.Découvrez le replay vidéo de l'émission:Pour aller plus loin:* Compte Twitter de Jeremy le Bescont* La newsletter 21 Millions par Capital Magazine* Compte Twitter de Grida* Linktr.ee de Booyasan (réseaux sociaux, galleries etc…)* Site web officiel d'Edouard This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit www.nftmorning.com
13 Partiti i magi, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe. «Àlzati e fuggi in Egitto col bambino e sua madre», disse lʼangelo, «e restaci finché non ti dirò di ritornare, perché il re Erode cercherà di uccidere il bimbo!» 14 Quella notte stessa Giuseppe partì con Maria e il bambino per lʼEgitto, 15 dove rimasero fino alla morte di Erode. Così sʼavverava la predizione del profeta: «Ho chiamato mio figlio dallʼEgitto».La strage degli innocenti16 Erode andò su tutte le furie quando venne a sapere che i magi si erano presi gioco di lui. Mandò i suoi soldati a Betlemme e ordinò loro di uccidere tutti i bambini maschi al di sotto dei due anni, sia in città che nelle campagne circostanti, perché i magi gli avevano detto che la stella era apparsa loro due anni prima. 17 Con questa brutale azione di Erode si avverava la profezia di Geremia: 18 «Grida di dolore si odono da Rama, un pianto irrefrenabile; è Rachele sconsolata che piange per i suoi figli, perché sono morti».19 Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: 20 «Àlzati e riporta il bambino e sua madre in Israele, perché ormai quelli che volevano uccidere il bimbo sono tutti morti».21 E Giuseppe ritornò immediatamente in Israele con Gesù e sua madre. 22 Ma, sulla via del ritorno, apprese con timore che il nuovo re era Archelao, figlio di Erode. Sempre in sogno, fu avvertito di non tornare in Giudea; si stabilirono allora tutti e tre in Galilea, 23 a Nazaret. Si realizzava così la predizione del profeta concernente il Messia: «Egli sarà chiamato Nazareno».Giovanni Battista3 Mentre vivevano a Nazaret, Giovanni Battista cominciò a predicare nel deserto della Giudea. 2 «Finitela coi vostri peccati!», ammoniva continuamente. «Volgetevi a Dio, perché il Regno dei Cieli arriverà presto!» 3 Il profeta Isaia aveva parlato secoli prima del ministero di Giovanni. Di lui aveva scritto: «Sento un grido dal deserto: “preparate la strada per il Signore, raddrizzate il sentiero dove Egli camminerà!”»4 Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello, trattenuto ai fianchi da una cintura di cuoio; il suo cibo era costituito da locuste e miele selvatico. 5 Gente da Gerusalemme, da tutta la valle del Giordano e da ogni parte della Giudea affluiva nel deserto per sentirlo predicare e 6 coloro che confessavano i loro peccati venivano battezzati da Giovanni nel fiume Giordano.7 Ma, quando vide un gran numero di Farisei e di Sadducei, che venivano per essere battezzati, li apostrofò:«Razza di serpenti, chi vi ha detto che scamperete allʼira di Dio che incombe su di voi? 8 Prima di essere battezzati, dovete provare coi fatti che vi siete allontanati dal peccato; 9 non crediate di farla franca, pensando “Siamo al sicuro, perché siamo Giudei, discendenti di Abramo”! Questo non prova niente. Dio può cambiare questi sassi in altrettanti Giudei! 10 La scure del giudizio di Dio è già alla radice degli alberi e ogni albero che non produce frutti sarà tagliato e bruciato.Support the show
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
La voce nel deserto è il grido, l'annuncio di un solitario, che costata che le sue parole si perdono inascoltate nelle desertiche dune. La voce che proclama una presenza e d'intorno il silenzio muto o il chiasso dei lontani. Accade ancora perché il frastuono è grande e soffoca le voci autentiche, anche quelle di chi umilmente parla nel nome del Signore. Le voci cadono nel deserto anche quando si ammassano le folle se queste sono affette da sordità spirituale. Non si ascolta e non si riconoscono i profeti. «Chi sei tu?» - chiedono a Giovanni Battista. L'identità del profeta è riposta unicamente nella sua missione; per mandato divino egli parla e quanto proclama va accolto con la fede. Il profeta non parla di sé, non ha un messaggio proprio da proporre né verità personali da scandire: parla la Parola di Dio, è un intermediario tra cielo e terra, tra Dio e gli uomini. Il Battista ha una missione davvero speciale: egli deve additare al mondo l'Agnello di Dio che viene a cancellare il peccato del mondo. Invita alla conversione, rifiuta le false identificazioni che alcuni fanno sulla sua persona, ribadisce che egli sta preparando la strada a colui al quale non è degno di sciogliere il legaccio del sandalo. Egli è il testimone del Cristo già presente nel mondo e che sta per iniziare la sua missione. Egli afferma che la vera adesione non deve essere rivolta alla sua persona, ma al Messia, al salvatore del mondo. Ai nostri giorni non mancano profeti, sono pochi gli ascoltatori attenti. Siamo noi tra questi...
A che cosa servono le manifestazioni in piazza. Scarica Satispay e iscriviti con il codice NONHANNOUNAMICO e ottieni 5€ di Bonus! Per maggiori informazioni visita il sito www.satispay.com. Fonti: video “Champions of Europe - 1992 (parte 3/3) – Finale” pubblicato il giorno 4 aprile 2010 sul profilo Youtube di fizbong88; video “25 novembre, migliaia in corteo per dire no alla violenza sulle donne: il video della protesta” pubblicato il giorno 25 novembre 2023 su lastampa.it/torino; video In 30mila a Milano contro la violenza sulle donne, c'è anche Ferragni: "Un momento importante" pubblicato il giorno 25 novembre 2023 sul profilo Youtube di Fanpage.it; video “Manifestazione contro il regime in Iran e a favore della libertà delle donne #Bologna” pubblicato il giorno 1 ottobre 2022 sul profilo Youtube di Bologna Inside. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il Fatto di domani. Operazione di terra a Gaza: Bibi temporeggia (ma l'esercito insiste), si tratta sugli ostaggi. Giambruno, ecco perché Meloni grida al complotto
Joe Sheehan and Craig Elsten go square-by-square through Grid #117 for Friday, July 28, 2023, including...We select our theme grid challenge for next week's show in the mailbag!Craig's favorite childhood player makes an appearance on the gridA box with only THREE possible correct answers!...and more! We'll be back on Monday with another week of fun!If you're enjoying the show, please help it grow! Leave us a five-star review on your podcast platform, share the show with your friends, and be sure to subscribe so you don't miss an episode!
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La strage degli innocenti ed il Battista13 Partiti i magi, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe. «Àlzati e fuggi in Egitto col bambino e sua madre», disse lʼangelo, «e restaci finché non ti dirò di ritornare, perché il re Erode cercherà di uccidere il bimbo!» 14 Quella notte stessa Giuseppe partì con Maria e il bambino per lʼEgitto, 15 dove rimasero fino alla morte di Erode. Così sʼavverava la predizione del profeta: «Ho chiamato mio figlio dallʼEgitto».La strage degli innocenti16 Erode andò su tutte le furie quando venne a sapere che i magi si erano presi gioco di lui. Mandò i suoi soldati a Betlemme e ordinò loro di uccidere tutti i bambini maschi al di sotto dei due anni, sia in città che nelle campagne circostanti, perché i magi gli avevano detto che la stella era apparsa loro due anni prima. 17 Con questa brutale azione di Erode si avverava la profezia di Geremia: 18 «Grida di dolore si odono da Rama, un pianto irrefrenabile; è Rachele sconsolata che piange per i suoi figli, perché sono morti».19 Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: 20 «Àlzati e riporta il bambino e sua madre in Israele, perché ormai quelli che volevano uccidere il bimbo sono tutti morti».21 E Giuseppe ritornò immediatamente in Israele con Gesù e sua madre. 22 Ma, sulla via del ritorno, apprese con timore che il nuovo re era Archelao, figlio di Erode. Sempre in sogno, fu avvertito di non tornare in Giudea; si stabilirono allora tutti e tre in Galilea, 23 a Nazaret. Si realizzava così la predizione del profeta concernente il Messia: «Egli sarà chiamato Nazareno».Giovanni Battista3 Mentre vivevano a Nazaret, Giovanni Battista cominciò a predicare nel deserto della Giudea. 2 «Finitela coi vostri peccati!», ammoniva continuamente. «Volgetevi a Dio, perché il Regno dei Cieli arriverà presto!» 3 Il profeta Isaia aveva parlato secoli prima del ministero di Giovanni. Di lui aveva scritto: «Sento un grido dal deserto: “preparate la strada per il Signore, raddrizzate il sentiero dove Egli camminerà!”»4 Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello, trattenuto ai fianchi da una cintura di cuoio; il suo cibo era costituito da locuste e miele selvatico. 5 Gente da Gerusalemme, da tutta la valle del Giordano e da ogni parte della Giudea affluiva nel deserto per sentirlo predicare e 6 coloro che confessavano i loro peccati venivano battezzati da Giovanni nel fiume Giordano.7 Ma, quando vide un gran numero di Farisei e di Sadducei, che venivano per essere battezzati, li apostrofò:«Razza di serpenti, chi vi ha detto che scamperete allʼira di Dio che incombe su di voi? 8 Prima di essere battezzati, dovete provare coi fatti che vi siete allontanati dal peccato; 9 non crediate di farla franca, pensando “Siamo al sicuro, perché siamo Giudei, discendenti di Abramo”! Questo non prova niente. Dio può cambiare questi sassi in altrettanti Giudei! 10 La scure del giudizio di Dio è già alla radice degli alberi e ogni albero che non produce frutti sarà tagliato e bruciato.Support the show
I leader mondiali si sono riuniti in Egitto per la COP27, il summit sul clima. 40.000 partecipanti, tra cui 120 capi di Stato, sono presenti alla conferenza sul clima in corso nella località balneare del Paese, Sharm el-Sheik.
In questa puntata due romanzi, molto diversi, che hanno un elemento in comune: entrambi narrano di persone realmente esistite. In "Il dio disarmato"(Einaudi) Andrea Pomella racconta le otto ore precedenti il sequestro di Aldo Moro e i tre minuti in cui fu compiuto l'attacco terroristico delle Brigate Rosse, il 16 marzo 1978, in cui furono uccisi gli uomini della scorta. L'autore ha scelto di entrare nella psicologia dei personaggi, non certo per raccontare una verità storica o giudiziaria, ma per raccontare il senso dell'umano. Nel romanzo Aldo Moro non è l'uomo politico, ma è l'uomo, con tutte le sue fragilità. Pomella prova a immaginare (e questa è la libertà della letteratura) cosa Moro abbia pensato nelle ore precedenti il sequestro e durante quei tre minuti dell'azione delle BR. La stessa scena viene vista anche dal punto di vista di un passante, di un testimone, dei brigatisti e degli uomini della scorta. Quei tre minuti e la stessa via Fani si dilatano, perché il sequestro di Aldo Moro è diventato evento collettivo che ha segnato la vita dell'Italia, ma anche l'immaginario di molte persone. In "Mercante di sogni"(Sperling & Kupfer) Sveva Casati Modignani sceglie invece di raccontare in parte la vita di Attilio Ventura che fra gli anni '80 e '90 è stato a capo della Borsa italiana e ha guidato il passaggio dalla Borsa delle Grida alla Borsa telematica. La vita di Ventura è, però, solo uno spunto per romanzare altre vicende, frutto della fantasia dell'autrice che con i suoi romanzi ha venduto complessivamente oltre 12 milioni di copie. Il romanzo si concentra sul passato professionale e sentimentale del protagonista, Raimondo Clementi che, superati gli 80 anni, racconta a una giornalista le tappe salienti della sua vita in Borsa e della sua vita privata.
Grida e pericoli della #campagna #elettorale @marioajello; #Zingaretti: destra ingiusta @massimomartinelli @barbarajerkov; I #miliardi per i #danni da #maltempo; il mondo isolerà la Russia @annaguaita; i segreti del sequel di #Avatar, il #film più ricco di tutti i tempi @gloriasatta
Nicoletta Pesaro"Premio Mario Lattes per la traduzione"Fondazione Bottari Latteshttps://fondazionebottarilattes.it/È dedicata alla letteratura contemporanea in lingua cinese tradotta in italiano la seconda edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con l'Associazione culturale Castello di Perno e il Comune di Monforte d'Alba.Le finaliste e i finalisti selezionati dalla Giuria stabile del Premio per questa edizione sono: Marco Botosso e Maria Teresa Trucillo traduttori di Colora il mondo di Mu Ming (Future Fiction); Maria Gottardo e Monica Morzenti traduttrici di I due Ma, padre e figlio di Lao She (Mondadori); Patrizia Liberati e Maria Rita Masci traduttrici di Il dizionario di Maqiao di Han Shaogong (Einaudi); Nicoletta Pesaro traduttrice di Grida di Lu Xun (Sellerio); Silvia Pozzi traduttrice di Pechino pieghevole di Hao Jingfang (add editore).Lu Xun"Grida"traduzione di Nicoletta PesaroSellerio Editorehttps://sellerio.it/it/Con lo scrittore Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative e in più scritte nella «lingua piana», più comunemente parlata («il fondatore della lingua cinese moderna», lo presentava Dario Fo), completava, grazie a queste sue decisive innovazioni, due rivoluzioni nella tradizione. Nel Celeste Impero solo le opere poetiche avevano le doti per essere considerate vera letteratura, mentre ne era esclusa la narrativa, e per di più dovevano essere composte in lingua letteraria, cioè aulica, artificiale, poco comprensibile a chi era fuori dalle élite. Questa spinta al cambiamento è spesso evidente nelle situazioni e nei personaggi dei suoi racconti, che per lo più parlano di storie piccole, quotidiane, che dipingono in modo vivacissimo la vera vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. Opere che fra l'altro in generale mostrano la forza universale del genere racconto, capace di trasmettere in un lampo di immediatezza la colorazione emotiva di una condizione, per quanto lontana. Di farla sentire.Lu Xun fu introdotto in Italia fin dalla metà del secolo scorso, con rare anteprime precedenti. Interessava la varietà del suo lavoro, dal saggio al racconto; e probabilmente attirava che l'autore rappresentasse contemporaneamente due aspetti, gli sforzi di un enorme paese per entrare nella modernità e il peso e le permanenze di una civiltà antichissima e ammirevole.Grida è il primo dei tre volumi dell'edizione completa dei suoi racconti, in una nuova traduzione originale.Scrive nella Postfazione Nicoletta Pesaro che ha curato il volume: «Ma l'intuizione e la genialità dello scrittore, sicuramente il più significativo e influente di tutto il secolo scorso in Cina, non si manifestano soltanto nell'aver promosso la narrativa nel sistema letterario cinese; la forza e la passione riformista e rivoluzionaria, una straordinaria e suggestiva potenza artistica, il dualismo fra tradizione e modernità così come lo scarto tra volontà illuministica dell'intellettuale e la pessimistica constatazione dell'inerzia del popolo contadino, uno stile, infine, irregolare e a tratti spigoloso che coglie spunti sia dall'esperienza del racconto russo e dell'est europeo sia dalla tradizione lirica cinese: tutti questi elementi rendono irripetibile e artisticamente eccezionale la sua narrativa».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La vita ci mette di fronte a tempeste nelle quali ci sembra di essere da soli, dove la nostra fede appare essere "poca". Gesù vuole che la nostra fede sia solida in lui ma, nonostante questo, anche una fede "poca", può dare frutti enormi; per noi e per chi ci vede aver fede. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 11 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 32 minuti La scorsa avevamo concluso il messaggio con un Pietro che chiede di camminare sul mare in burrasca, lasciando agli altri il compito di tenere in rotta la barca della loro vita nella tempesta. Era una tempesta che avveniva nel bel mezzo della loro vita di tutti i giorni quella legata al lavoro, e non potevamo rintracciare ci fosse alcuna attività per Gesù che dovesse essere disturbata ed interrotta dal maligno. Satana di sicuro non ci ama, ma non tutto quello che di male ci accade nella vita è opera sua, almeno non direttamente. Questa è la vita nel “mondo caduto” dopo la cacciata da Eden; il male, le tempeste ci sono, a prescindere dal fatto che stiamo lavorando o meno per Gesù. In questo non abbiamo il copyright, tutti al mondo soffrono, sia che credano in Gesù o che non credano. Ma la frase di Pietro colpisce, perché nel mezzo di una tempesta ha il coraggio di chiedere a Gesù di camminare su quella tempesta. Sinceramente, non so quanto quella frase fosse legata alla fede o al carattere; Pietro era famoso per essere quello che parlava sempre per primo, quello dei “mai” e dei “sempre”... salvo poi doversi pentire e piangere su per la sua spavalderia (vi ricordate, vero il canto del gallo?) Ma tant'è: la frase eccola qua, e fa ancora notizia ai giorni d'oggi: “Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull'acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (Matteo 14:28-33) Questo racconto contiene quattro verità che ci riguardano da vicino: la fede, la paura, il dubbio, la salvezza. Vediamole assieme. La fede di poter camminare sulla tempesta “Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua». Egli disse: «Vieni!»” (v.28-29a) Gesù è arrivato in prossimità della barca, galleggia sull'acqua, ma la barca è ancora scossa dalle onde e dal vento; lui è fermo, loro no... e non sono neppure in salvo per il solo fatto di avere Gesù nei pressi. E' vero che l'amore non è un sentimento, ma un'azione, ma anche la salvezza lo è; va afferrata, fatta entrare nelle nostre vite, non è un “flusso di energia” che si propaga nell'aria, ma un abbraccio, un rapporto un contatto fisico con chi ci può salvare. Amo Pietro perché mi ci ritrovo molto, il suo essere “focoso”, sia in positivo che in negativo. Il “prendere fuoco” in positivo spinto dallo Spirito ad affermare: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». (Matteo 16:16) ma anche quello in negativo che gli fa prendere la spada e tagliare un orecchio al servo di Caifa: “Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la prese e colpì il servo del sommo sacerdote, recidendogli l'orecchio destro.” (Giovanni 18:10) Un caratteraccio, un eccessivo, che quando scopre che Gesù vuole lavargli i piedi, prima gli dice “tu non mi laverai MAI!” e un minuto dopo gli dice “fammi la doccia, e lavami tutto”. E' un impulsivo...ma è a persona sincera, e quando dice una cosa la dice dal cuore... senza calcolare l'importanza e il costo il costo di ciò che dice. E' una vita che sto cercando di assomigliarli, avendo è vero un “caratteraccio”, ma sforzandomi di avere la stessa sincerità e purezza di cuore che lui aveva. Perché, vedete, la sua voglia di raggiungere Gesù è vera, crede con tutto se stesso che basterà che Gesù lo chiami per camminare sulla acque! Penso che Pietro abbia ricevuto il suo vero battesimo quella notte: di sicuro qualcuno lo aveva battezzato”fisicamente”, di sicuro aveva ricevuto il battesimo nello Spirito, forse quando aveva detto «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16) Ma è' un battesimo anomalo, un battesimo “per sottrazione”, piuttosto che per “addizione”. Mi spiego: quando riceviamo il battesimo, nella carne o nello Spirito, noi “aggiungiamo” alla nostra vita la potenza di Gesù attraverso lo Spirito Santo. Qui invece Pietro sta “sottraendo” alla sua vita la certezza che basti avere vicino Gesù, che basti avere cuore per Gesù, che basti voler raggiungere Gesù e tutto filerà liscio. Un battesimo che ammettere che la sola parola di Cristo non mi basta per non affondare nelle onde della vita. Sei scandalizzato? Dovresti! Perché ti ho appena detto che la Parola di Cristo non basta per affrontare la vita: è un'eresia, una bestemmia... Perché quando Gesù ordina, ciò che ordina avviene! “Gesù si svegliò, rimproverò il vento e disse al lago: "Silenzio! Calmati!" Il vento cessò, e subito ci fu una gran calma.” (Marco 4:39) “Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell'istante egli fu purificato dalla lebbra.” (Matteo 8:3) Vero! Ma c'è un fattore mooooooolto umano che può impedire alla Parola di Gesù di compiersi: leggiamo i prossimi versetti: Il “fattore umano” chiamato “paura” “ E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull'acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» ” (v. 29b-30a) Pietro era passato dalla paura delle onde prima, alla paura di vedere un tizio che ci cammina sopra dopo, e infine allo stupore di camminarci su lui stesso; dovrebbe essere ben soddisfatto, non vi pare? E invece no; nel giro di un istante lo vediamo ricadere all'indietro: “ebbe paura.” Eccolo il “fattore umano”, eccolo il “fattore paura”; il tempo di guardarsi attorno, e...tac! Scatta automatico! Cosa vede Pietro per avere paura? Le onde? Il brano non dice che aveva paura delle onde! Fossi stato in lui, io avrei avuto paura di quelle... Ma qui la paura arriva in un modo più strisciante, più subdolo... “vedendo il vento {forte}”. Le onde probabilmente neppure lo toccano, ma lui vede qualcosa... che non si vede... il vento! Qualcosa di impalpabile, inafferrabile, invalutabile... La scorsa settimana avevamo parlato del fatto che le onde fossero un “falso problema”; le onde sono l'effetto visibile di un problema invisibile: il vento. Pietro inconsciamente capisce che il problema non sono le onde ma chi le provoca... e comincia ad aver paura della causa delle onde, comincia ad aver paura che morirà a causa del vento che ha generato le onde. Il vento non uccide... le onde si. Cosa ti spaventa di più di un problema? Il problema stesso, o l'attesa che arrivi un potenziale problema? Sapete, in questi trenta anni di impegno pastorale mi è capitato di parlare con persone che stavano morendo per malattie lunghe e travagliate. Non ho quasi mai trovato persone arrabbiate, ma incredibilmente, ho trovato quasi sempre persone serene; la paura non era per la malattia... ma per cosa sarebbe venuto “dopo”. Il male erano le onde, ma la paura era per il vento che sarebbe rimasto dopo di loro e avrebbe potuto far male più del male. E' una paura “preventiva”... ed è tipica di noi uomini e donne... e Gesù lo sa. Gesù ci conosce! “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete... Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.” (Matteo 6:25, 31-32) Pietro ne è l'esempio: in mezz'ora è passato dall'essere preoccupato per le onde, all'essere preoccupato per il fantasma, all'essere preoccupato per il vento! Perché? Lo spiega il verbo: ...vedendo... L'effetto paura è arrivato “vedendo”, guardando: guardando dove? Fino a pochi istanti prima Pietro stava parlando con Gesù, per cui il suo sguardo era rivolto al Maestro. Ma ora? “Vedendo il vento”; Pietro non guarda più Gesù, ma si sta guardando attorno, e smesso di guardare Gesù, si fissa sul problema. Il “fattore paura” arriva tutte le volte che il centro della nostra attenzione non è più Gesù, ma il vento della vita attorno; e colui che ha vinto il mondo non è più Gesù, ma il vento della vita, che tutto trascina. E questa è una forma di “ateismo funzionale”: siamo credenti, ma ci comportiamo come non credenti. Ma c'è del buono anche nel “fattore paura” “ebbe paura … gridò: «Signore, salvami!» .” La paura toglie a Pietro le sue certezze, lo destabilizza, gli fa ammettere che, da solo, non può lottare contro il vento. Pietro riceve il battesimo della vergogna, dovendo ammettere che non mi basta ascoltare chi può salvarmi ma che HA FISICAMENTE BISOGNO di chi lo salvi. Come lo fa? Nella maniera più umana possibile, nella maniera che io e te facciamo quando qualcosa ci spaventa a morte: GRIDA! La Bibbia è piena di persone che GRIDANO. L'urlatore più famoso Davide. “Con la mia voce io grido al Signore...” (Salmo 3:4) “Quando io grido, rispondimi, o Dio...” (Salmo 4:1) “...sii attento al mio grido; porgi orecchio alla mia preghiera...” (Salmo 17:1) “Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio.”(Salmo 18:6) Nei soli Salmi per 67 volte Davide ed altri GRIDANO al Signore … esattamente quello che ha fatto Pietro; ed ecco, Gesù agisce in risposta al grido. Toccare e afferrare “ Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò ..." (v. 31a) Attenzione al gesto “fisico” che fa Gesù: “stesa la mano, lo afferrò” Avrebbe necessità di tirare su dall'acqua Pietro, colui che ha creato l'acqua, il vento e Pietro stesso? Ma Gesù VUOLE toccarlo: Gesù ama “TOCCARE”, la paura, come la malattia... Come nel caso del lebbroso: “«Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi». Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato»” (Matteo 8:2-3) Gesù è quello che “ci mette i muscoli” per arrivarti vicino, toccarti, afferrarti. a toccare la tua vita, a portarti dentro la barca. ...aldilà di ogni ragionevole dubbio "...e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» " (v. 31b) In greco la frase “poca fede” è un'unica parola, ὀλιγόπιστος oligopistos; dovrebbe esservi in qualche modo familiare per via che, se avete problemi di calcoli renali, il dottore vi chiede di bere acqua “oligominerale”, ovvero con “pochi minerali”... (oligos in greco significa “poco”) ma un po' di minerali ci debbono essere perché servono al fisico. Qua invece è la fede ad essere “oligo”, poca: la frase oligopistos era una frase tipica di Gesù; ne troviamo traccia almeno altre cinque volte ed era sempre rivolta non ai non credenti, ma ai suoi discepoli. Gesù sa che, come uomini e donne, spesso abbiamo una fede “oligominerale”, una di quelle che non creano problemi al nostro modo di vivere, non creano “calcoli” a livello di ciò che facciamo; cc'è, quel poco di minerale, quel poco di nutrimento spirituale che serve appena a supportare il nostro corpo spirituale; non interferisce con il nostro corpo fisico, non crea “sassi” da rimuovere rappresentati da una fede che ci dovrebbe cambiare. Va giù, come un bicchiere d'acqua... e noi restiamo uguali a prima. Sapete come si fa a stabilire se un'acqua è oligominerale, oppure ricca di minerali? La si mette sul fuoco e la si fa bollire a 180 gradi, e poi si pesano i minerali che restano sul fondo del bicchiere; si chiama “residuo fisso”. Per la fede vale lo stesso procedimento, solo che il fuoco è quello della vita; una volta passato il fuoco, evaporata gran parte delle nostre certezze, si va a vedere quanta fede è rimasta. Mi sono domandato scrivendo questo messaggio (e vorrei che te lo domandassi anche tu, oggi): che tipo di fede ho? Una fede “oligominerale”, con un “residuo fisso di fede” dopo essere stato bollito dalla vita di pochi grammi, o una fede ricca, dove il residuo fisso copre il fondo della mia vita? Gesù vorrebbe che la mia fosse una fede ricca... ma si accontenta anche di quella “oligo”... E' pronto ad afferrarmi anche se ho “poca” fede, anche perché sa che anche con una fede grande quanto un granello di senape, posso spostare le montagne e dirgli di gettarsi nel mare. Sa che ci possono essere ragionevoli dubbi, mentre sono sul fornello della vita, ma non sul fatto che lui mi ami, che sia al mio fianco, e che voglia afferrare le mie mani nel momento del pericolo. In salvo assieme sulla stessa barca “E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (v. 32-33) C'era il vento, e le onde, e c'era Gesù sulla riva. Quando Gesù cammina sull'acqua vento ed onde ci sono ancora. Quando afferra la mano di Pietro, vento ed onde la fanno ancora da padrone. Tutto cessa quando Gesù ENTRA nella barca nella quotidianità di Pietro, e dei suoi compagni pescatori. Questo significa che “andrà tutto bene” come dicevano i cartelli sui balconi durante il lockdown? Assolutamente... no! Il Salmo 23 dice: “Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me.” (Salmo 23:2-4) Ci saranno valli pericolose da camminare, ci saranno ombre di morte attorno, ma il bene supremo, la presenza di Gesù al nostro fianco la vita nuova in Cristo, quella non sarà mai in dubbio. Ma la cosa che mi colpisce di più di tutta questa storia, è il versetto finale: Poca fede... ma grande risultato “A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" (v. 33) Pietro non aveva brillato per fede, né c'è traccia di una gran fede neppure negli atri discepoli, che erano rimasti impauriti nella barca... Ma la “fede oligominerale”, quella con un residuo fisso bassissimo di Pietro fa si che persone si inginocchino, e riconoscano il Figlio come mandato dal Padre! La tua POCA fede, può portare altri ad inginocchiarsi e riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, e come il Salvatore...se... Se cosa? Cosa serve per vedere lo stesso miracolo accadere attorno a te, nonostante la tua “oligofede”? Devi avere una fede sincera come quella di Pietro. Devi essere disposto o disposta ad uscire nella tempesta se Gesù te lo chiede. Devi fissare lo sguardo su Gesù, e non sul vento e sulle onde del mondo. E devi accoglierlo nella barca della tua vita. Non basta ascoltare Gesù, non basta leggere la Bibbia, non basta andare in chiesa, non basta gridare osanna, non basta pregare... Serve anche il tuo sguardo fisso su Gesù. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
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