Podcast appearances and mentions of luca fantacci

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Globally
Qual è il futuro del denaro?

Globally

Play Episode Listen Later Aug 18, 2023 33:21


Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Luca Fantacci, professore associato all'Università Statale di Milano del futuro del denaro e, soprattutto, del dollaro.Il 25 e 26 ottobre abbiamo organizzato #Future4Cities, un premio e un festival per scoprire, connettere, celebrare i progetti che cambiano il volto delle città in Italia. Per scoprire di più e candidare i progetti innovativi attivati in tutta Italia clicca qui

Stroncature
“Bretton Woods2 o Bretton Woods asiatica con i Brics?”

Stroncature

Play Episode Listen Later Nov 24, 2022 104:33


Lo scorso 24 novembre, Stroncature ha ospitato il seminario “Bretton Woods2 o Bretton Woods asiatica con i Brics?”, che prende spunto dal volume “Secondo Keynes” di Anna Carabelli (Università del Piemonte Orientale) e Mario Cedrini (Università di Torino). Insieme agli autori, dialogano Luca Fantacci, (Università di Milano e Università Bocconi) e Francesco Saraceno (Sciences Po, Parigi).

Is the economy stupid?
7 - Cryptocurrency with Luca Fantacci

Is the economy stupid?

Play Episode Listen Later Apr 5, 2021 32:51


Luca Fantacci discusses cryptocurrency with us

cryptocurrency luca fantacci
Inglorious Globastards - IL PODCAST
Un Chip Sottopelle sostituira' il portafogli?

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Oct 30, 2020 32:27


Quasi tutte le banche centrali (inclusa la BCE) stanno studiando l'introduzione di mezzi di pagamento elettronici. Le autorita' monetarie cinesi sembrano ad uno stadio piu' avanzato, mentre la BCE ha annunciato alcuni giorni fa che a Francoforte si sta seriamente studiando un progetto.In questa puntata (aiutandoci con una tabella preparata da Luca Fantacci su Lavoce.info https://www.lavoce.info/archives/69803/euro-digitale-a-che-punto-siamo/) spieghiamo cosa sono queste monete digitali, perche' sono diverse dalle cripto monete come Bitcoin o Ethereum e anche da Libra, la valuta vagheggiata da Mark Zuckerberg.Il nuovo #IngloriousGlobastards con Fabio Scacciavillani e Alberto Forchielli

Memos
Memos di giovedì 16/01/2020

Memos

Play Episode Listen Later Jan 16, 2020 27:31


Green New Deal, la risposta alla pazzia del capitalismo finanziarizzato. E' la tesi dell'economista britannica Ann Pettifor, co-autrice nel 2008 del primo progetto di transizione ecologica. Un progetto che prevede come condizione necessaria il cambiamento dell'attuale sistema monetario e finanziario. Anna Pettifor è direttrice di PRIME, un pensatoio di macroeconomisti keynesiani che sostengono il ritorno ad un ruolo positivo del pubblico rispetto allo strapotere attuale del privato. Del progetto europeo di Green Deal, l'economista britannica dice che è poco ambizioso e con scarse risorse. Ann Pettifor nei giorni scorsi è stata ospite di un incontro alla Fondazione Feltrinelli di Milano insieme al professor Luca Fantacci, storico dell'economia e co-direttore dell'Osservatorio sulle nuove monete dell'università Bocconi. Memos in quell'occasione ha intervistato l'economista britannica. Chiude la puntata di oggi il messaggio di Giorgia Serughetti, sociologa dell'università Milano Bicocca.

Memos
Memos di gio 16/01

Memos

Play Episode Listen Later Jan 15, 2020 27:31


Green New Deal, la risposta alla pazzia del capitalismo finanziarizzato. E’ la tesi dell’economista britannica Ann Pettifor, co-autrice nel 2008 del primo progetto di transizione ecologica. Un progetto che prevede come condizione necessaria il cambiamento dell’attuale sistema monetario e finanziario. Anna Pettifor è direttrice di PRIME, un pensatoio di macroeconomisti keynesiani che sostengono il ritorno ad un ruolo positivo del pubblico rispetto allo strapotere attuale del privato. Del progetto europeo di Green Deal, l’economista britannica dice che è poco ambizioso e con scarse risorse. Ann Pettifor nei giorni scorsi è stata ospite di un incontro alla Fondazione Feltrinelli di Milano insieme al professor Luca Fantacci, storico dell’economia e co-direttore dell’Osservatorio sulle nuove monete dell’università Bocconi. Memos in quell’occasione ha intervistato l’economista britannica. Chiude la puntata di oggi il messaggio di Giorgia Serughetti, sociologa dell’università Milano Bicocca.

Memos
Memos di gio 16/01

Memos

Play Episode Listen Later Jan 15, 2020 27:31


Green New Deal, la risposta alla pazzia del capitalismo finanziarizzato. E’ la tesi dell’economista britannica Ann Pettifor, co-autrice nel 2008 del primo progetto di transizione ecologica. Un progetto che prevede come condizione necessaria il cambiamento dell’attuale sistema monetario e finanziario. Anna Pettifor è direttrice di PRIME, un pensatoio di macroeconomisti keynesiani che sostengono il ritorno ad un ruolo positivo del pubblico rispetto allo strapotere attuale del privato. Del progetto europeo di Green Deal, l’economista britannica dice che è poco ambizioso e con scarse risorse. Ann Pettifor nei giorni scorsi è stata ospite di un incontro alla Fondazione Feltrinelli di Milano insieme al professor Luca Fantacci, storico dell’economia e co-direttore dell’Osservatorio sulle nuove monete dell’università Bocconi. Memos in quell’occasione ha intervistato l’economista britannica. Chiude la puntata di oggi il messaggio di Giorgia Serughetti, sociologa dell’università Milano Bicocca.

Memos
Memos di martedì 07/01/2020

Memos

Play Episode Listen Later Jan 7, 2020 28:30


Il secolo breve? Non è il ‘900, come sosteneva lo storico britannico Eric Hobsbawn. Potrebbe essere, invece, il XXI. Un secolo brevissimo. E' quanto sostiene l'analista politico e strategico Alessandro Politi, ospite oggi a Memos. Politi analizza le conseguenze del raid americano su Bagdad del 3 gennaio scorso. Un attacco militare nel quale è stato ucciso uno dei massimi esponenti del regime iraniano, il generale Qassem Soleimani. Sulle strategie iraniane, Memos ha ospitato un commento di Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera, che ha analizzato le parole di uno stretto consigliere dell'ayatollah Ali Kamenei. La puntata di oggi si chiude con un intervento dell'economista Luca Fantacci che presenta il nuovo osservatorio sulle monete complementari e digitali dell'università Bocconi.

Memos
Memos di mar 07/01

Memos

Play Episode Listen Later Jan 6, 2020 28:31


Il secolo breve? Non è il ‘900, come sosteneva lo storico britannico Eric Hobsbawn. Potrebbe essere, invece, il XXI. Un secolo brevissimo. E’ quanto sostiene l’analista politico e strategico Alessandro Politi, ospite oggi a Memos. Politi analizza le conseguenze del raid americano su Bagdad del 3 gennaio scorso. Un attacco militare nel quale è stato ucciso uno dei massimi esponenti del regime iraniano, il generale Qassem Soleimani. Sulle strategie iraniane, Memos ha ospitato un commento di Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera, che ha analizzato le parole di uno stretto consigliere dell’ayatollah Ali Kamenei. La puntata di oggi si chiude con un intervento dell’economista Luca Fantacci che presenta il nuovo osservatorio sulle monete complementari e digitali dell’università Bocconi.

Memos
Memos di mar 07/01

Memos

Play Episode Listen Later Jan 6, 2020 28:31


Il secolo breve? Non è il ‘900, come sosteneva lo storico britannico Eric Hobsbawn. Potrebbe essere, invece, il XXI. Un secolo brevissimo. E’ quanto sostiene l’analista politico e strategico Alessandro Politi, ospite oggi a Memos. Politi analizza le conseguenze del raid americano su Bagdad del 3 gennaio scorso. Un attacco militare nel quale è stato ucciso uno dei massimi esponenti del regime iraniano, il generale Qassem Soleimani. Sulle strategie iraniane, Memos ha ospitato un commento di Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera, che ha analizzato le parole di uno stretto consigliere dell’ayatollah Ali Kamenei. La puntata di oggi si chiude con un intervento dell’economista Luca Fantacci che presenta il nuovo osservatorio sulle monete complementari e digitali dell’università Bocconi.

Memos
Memos di martedì 26/11/2019

Memos

Play Episode Listen Later Nov 26, 2019 25:00


Finanza americana, tra collassi scampati e tempeste in arrivo. La cronaca di questi giorni racconta (lo ha fatto il Wall Street Journal) che negli Stati Uniti il colosso dei fondi speculativi Bridgewater ha scommesso un miliardo e mezzo di dollari sul crollo di alcuni dei principali indici azionari americani (S&P 500) e europei (Euro Stock 50). L'evento temuto dovrebbe verificarsi a marzo dell'anno prossimo. Oggi il Sole-24Ore racconta del crack evitato nel settembre scorso grazie ad un intervento multi-miliardario della Fed a sostegno della liquidità delle banche. Il mancato intervento della banca centrale americana – scrive il quotidiano di Confindustria – avrebbe potuto travolgere il mercato dei mutui Usa come nel 2008. Memos ne ha parlato con due economisti: Alessia Amighini, docente di «Politica economica» all'università del Piemonte Orientale; e Luca Fantacci che insegna «Storia, Istituzioni e Crisi del sistema finanziario globale» all'Università Bocconi.

Memos
Memos di mar 26/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 25, 2019 25:00


Finanza americana, tra collassi scampati e tempeste in arrivo. La cronaca di questi giorni racconta (lo ha fatto il Wall Street Journal) che negli Stati Uniti il colosso dei fondi speculativi Bridgewater ha scommesso un miliardo e mezzo di dollari sul crollo di alcuni dei principali indici azionari americani (S&P 500) e europei (Euro Stock 50). L’evento temuto dovrebbe verificarsi a marzo dell’anno prossimo. Oggi il Sole-24Ore racconta del crack evitato nel settembre scorso grazie ad un intervento multi-miliardario della Fed a sostegno della liquidità delle banche. Il mancato intervento della banca centrale americana – scrive il quotidiano di Confindustria – avrebbe potuto travolgere il mercato dei mutui Usa come nel 2008. Memos ne ha parlato con due economisti: Alessia Amighini, docente di «Politica economica» all’università del Piemonte Orientale; e Luca Fantacci che insegna «Storia, Istituzioni e Crisi del sistema finanziario globale» all’Università Bocconi.

Memos
Memos di mar 26/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 25, 2019 25:00


Finanza americana, tra collassi scampati e tempeste in arrivo. La cronaca di questi giorni racconta (lo ha fatto il Wall Street Journal) che negli Stati Uniti il colosso dei fondi speculativi Bridgewater ha scommesso un miliardo e mezzo di dollari sul crollo di alcuni dei principali indici azionari americani (S&P 500) e europei (Euro Stock 50). L’evento temuto dovrebbe verificarsi a marzo dell’anno prossimo. Oggi il Sole-24Ore racconta del crack evitato nel settembre scorso grazie ad un intervento multi-miliardario della Fed a sostegno della liquidità delle banche. Il mancato intervento della banca centrale americana – scrive il quotidiano di Confindustria – avrebbe potuto travolgere il mercato dei mutui Usa come nel 2008. Memos ne ha parlato con due economisti: Alessia Amighini, docente di «Politica economica» all’università del Piemonte Orientale; e Luca Fantacci che insegna «Storia, Istituzioni e Crisi del sistema finanziario globale» all’Università Bocconi.

Memos
Memos di mercoledì 19/06/2019

Memos

Play Episode Listen Later Jun 19, 2019 30:00


Like&Money, la vita digitale degli utenti di Facebook stretta sempre di più nell'ecosistema di Mark Zuckerberg. Presentata ieri Libra, la criptomoneta che circolerà a partire dal 2020. Dopo i dati sulle preferenze, i gusti, le opinioni, la cassaforte di Zuckerberg custodirà anche i dati sulle nostre transazioni finanziarie. Il capitalismo delle piattaforme (come concepito dallo studioso canadese Nick Srnicek), e della sorveglianza (come teorizzato dalla sociologa statunitense Shoshana Zuboff) fa un passo avanti nella direzione di un maggiore controllo sugli utenti-cittadini (vedi anche Evgeny Morozov, Repubblica 19.6.19). Memos ne ha parlato con due economisti: Luca Fantacci, che insegna storia economica e del pensiero economico all'Università Bocconi; e Stefano Lucarelli, politica economica all'Università di Bergamo. Chiude la puntata il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all'Università di Bari.

Memos
Memos di mer 19/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 18, 2019 30:00


Like&Money, la vita digitale degli utenti di Facebook stretta sempre di più nell’ecosistema di Mark Zuckerberg. Presentata ieri Libra, la criptomoneta che circolerà a partire dal 2020. Dopo i dati sulle preferenze, i gusti, le opinioni, la cassaforte di Zuckerberg custodirà anche i dati sulle nostre transazioni finanziarie. Il capitalismo delle piattaforme (come concepito dallo studioso canadese Nick Srnicek), e della sorveglianza (come teorizzato dalla sociologa statunitense Shoshana Zuboff) fa un passo avanti nella direzione di un maggiore controllo sugli utenti-cittadini (vedi anche Evgeny Morozov, Repubblica 19.6.19). Memos ne ha parlato con due economisti: Luca Fantacci, che insegna storia economica e del pensiero economico all’Università Bocconi; e Stefano Lucarelli, politica economica all’Università di Bergamo. Chiude la puntata il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all’Università di Bari.

Memos
Memos di mer 19/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 18, 2019 30:00


Like&Money, la vita digitale degli utenti di Facebook stretta sempre di più nell’ecosistema di Mark Zuckerberg. Presentata ieri Libra, la criptomoneta che circolerà a partire dal 2020. Dopo i dati sulle preferenze, i gusti, le opinioni, la cassaforte di Zuckerberg custodirà anche i dati sulle nostre transazioni finanziarie. Il capitalismo delle piattaforme (come concepito dallo studioso canadese Nick Srnicek), e della sorveglianza (come teorizzato dalla sociologa statunitense Shoshana Zuboff) fa un passo avanti nella direzione di un maggiore controllo sugli utenti-cittadini (vedi anche Evgeny Morozov, Repubblica 19.6.19). Memos ne ha parlato con due economisti: Luca Fantacci, che insegna storia economica e del pensiero economico all’Università Bocconi; e Stefano Lucarelli, politica economica all’Università di Bergamo. Chiude la puntata il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all’Università di Bari.

Memos
Memos di martedì 28/11/2017

Memos

Play Episode Listen Later Nov 28, 2017 30:49


Bitcoin, quanto può far male se scoppia la bolla digitale? La moneta virtuale Bitcoin è oggetto di una sfrenata corsa speculativa. In un anno il suo valore è cresciuto del 900%. Un bitcoin vale oltre 8 mila dollari. Difficile calcolarne l'aumento di valore rispetto ai 0,00076 dollari che valeva un bitcoin nel 2009, all'atto della sua nascita digitale. Di bitcoin, del mondo digitale di cui fanno parte, Memos oggi ne ha parlato con l'economista Luca Fantacci, dell'università Bocconi (co-autore di “Per un pugno di bitcoin”, Bocconi Editore, 2016), e con l'avvocato Emanuele Florindi, esperto di diritto informatico (“Deep web e bitcoin”, Imprimatur, 2016). Ospite della trasmissione, ma per parlare della proposta di “moneta fiscale”, anche il giornalista economico Enrico Grazzini.

Memos
Memos di mar 28/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 27, 2017 30:50


Bitcoin, quanto può far male se scoppia la bolla digitale? La moneta virtuale Bitcoin è oggetto di una sfrenata corsa speculativa. In un anno il suo valore è cresciuto del 900%. Un bitcoin vale oltre 8 mila dollari. Difficile calcolarne l’aumento di valore rispetto ai 0,00076 dollari che valeva un bitcoin nel 2009, all’atto della sua nascita digitale. Di bitcoin, del mondo digitale di cui fanno parte, Memos oggi ne ha parlato con l’economista Luca Fantacci, dell’università Bocconi (co-autore di “Per un pugno di bitcoin”, Bocconi Editore, 2016), e con l’avvocato Emanuele Florindi, esperto di diritto informatico (“Deep web e bitcoin”, Imprimatur, 2016). Ospite della trasmissione, ma per parlare della proposta di “moneta fiscale”, anche il giornalista economico Enrico Grazzini.

Memos
Memos di mar 28/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 27, 2017 30:50


Bitcoin, quanto può far male se scoppia la bolla digitale? La moneta virtuale Bitcoin è oggetto di una sfrenata corsa speculativa. In un anno il suo valore è cresciuto del 900%. Un bitcoin vale oltre 8 mila dollari. Difficile calcolarne l’aumento di valore rispetto ai 0,00076 dollari che valeva un bitcoin nel 2009, all’atto della sua nascita digitale. Di bitcoin, del mondo digitale di cui fanno parte, Memos oggi ne ha parlato con l’economista Luca Fantacci, dell’università Bocconi (co-autore di “Per un pugno di bitcoin”, Bocconi Editore, 2016), e con l’avvocato Emanuele Florindi, esperto di diritto informatico (“Deep web e bitcoin”, Imprimatur, 2016). Ospite della trasmissione, ma per parlare della proposta di “moneta fiscale”, anche il giornalista economico Enrico Grazzini.

Memos
Non solo euro, il potere della moneta fiscale

Memos

Play Episode Listen Later Apr 4, 2017 28:51


«Dentro l'euro ma anche oltre i vincoli dell'euro: senza compiere quel vero e proprio “salto nel buio” costituito dall'uscita unilaterale dall'euro, che provocherebbe effetti economici e politici non prevedibili e probabilmente disastrosi». E' l'idea di fondo della proposta di “moneta fiscale” contenuta nella presentazione del libro “Per una moneta fiscale gratuita” (Micromega 2015, ebook gratuito). Un libro che porta diverse firme insieme a quella del grande sociologo e studioso, scomparso un anno e mezzo fa, Luciano Gallino. Gli estensori della proposta sono Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Enrico Grazzini e Stefano Sylos Labini. Le prime ipotesi di “moneta fiscale” risalgono al 2012, due anni dopo il professor Gallino e gli altri economisti lanciarono un appello “per uscire dall'austerità senza spaccare l'euro”. La settimana scorsa il Movimento Cinque Stelle ha deciso di inserire la “moneta fiscale” nel proprio programma. L'economista Gennaro Zezza l'ha spiegata con un articolo sul blog beppegrillo.it, prima del clamoroso errore di Luigi Di Maio sul “defunto psicologo Gallini”. Memos oggi ha ospitato uno degli estensori della proposta originaria di “moneta fiscale”, l'economista Stefano Sylos Labini. Ospite anche Luca Fantacci, economista dell'università Bocconi, esperto di moneta e finanza.

Memos
Non solo euro, il potere della moneta fiscale

Memos

Play Episode Listen Later Apr 3, 2017 28:51


«Dentro l'euro ma anche oltre i vincoli dell'euro: senza compiere quel vero e proprio “salto nel buio” costituito dall’uscita unilaterale dall’euro, che provocherebbe effetti economici e politici non prevedibili e probabilmente disastrosi». E’ l’idea di fondo della proposta di “moneta fiscale” contenuta nella presentazione del libro “Per una moneta fiscale gratuita” (Micromega 2015, ebook gratuito). Un libro che porta diverse firme insieme a quella del grande sociologo e studioso, scomparso un anno e mezzo fa, Luciano Gallino. Gli estensori della proposta sono Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Enrico Grazzini e Stefano Sylos Labini. Le prime ipotesi di “moneta fiscale” risalgono al 2012, due anni dopo il professor Gallino e gli altri economisti lanciarono un appello “per uscire dall’austerità senza spaccare l’euro”. La settimana scorsa il Movimento Cinque Stelle ha deciso di inserire la “moneta fiscale” nel proprio programma. L’economista Gennaro Zezza l’ha spiegata con un articolo sul blog beppegrillo.it, prima del clamoroso errore di Luigi Di Maio sul “defunto psicologo Gallini”. Memos oggi ha ospitato uno degli estensori della proposta originaria di “moneta fiscale”, l’economista Stefano Sylos Labini. Ospite anche Luca Fantacci, economista dell’università Bocconi, esperto di moneta e finanza.

Memos
Non solo euro, il potere della moneta fiscale

Memos

Play Episode Listen Later Apr 3, 2017 28:51


«Dentro l'euro ma anche oltre i vincoli dell'euro: senza compiere quel vero e proprio “salto nel buio” costituito dall’uscita unilaterale dall’euro, che provocherebbe effetti economici e politici non prevedibili e probabilmente disastrosi». E’ l’idea di fondo della proposta di “moneta fiscale” contenuta nella presentazione del libro “Per una moneta fiscale gratuita” (Micromega 2015, ebook gratuito). Un libro che porta diverse firme insieme a quella del grande sociologo e studioso, scomparso un anno e mezzo fa, Luciano Gallino. Gli estensori della proposta sono Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Enrico Grazzini e Stefano Sylos Labini. Le prime ipotesi di “moneta fiscale” risalgono al 2012, due anni dopo il professor Gallino e gli altri economisti lanciarono un appello “per uscire dall’austerità senza spaccare l’euro”. La settimana scorsa il Movimento Cinque Stelle ha deciso di inserire la “moneta fiscale” nel proprio programma. L’economista Gennaro Zezza l’ha spiegata con un articolo sul blog beppegrillo.it, prima del clamoroso errore di Luigi Di Maio sul “defunto psicologo Gallini”. Memos oggi ha ospitato uno degli estensori della proposta originaria di “moneta fiscale”, l’economista Stefano Sylos Labini. Ospite anche Luca Fantacci, economista dell’università Bocconi, esperto di moneta e finanza.

Memos
Tra nuovo nazionalismo e sfiducia nell'Unione Europea. Intervista con Tana De Zulueta e Luca Fantacci

Memos

Play Episode Listen Later Jun 23, 2016 28:59


Memos ha ospitato oggi una conversazione tra la giornalista Tana De Zulueta e l'economista Luca Fantacci. I temi: il destino incerto di Cameron, le pressioni dei centri finanziari internazionali a favore di Londra nell'Ue, il nazionalismo inglese e il rischio spaccatura del Regno Unito. Tana De Zulueta è stata corrispondente in Italia per l'Economista e parlamentare italiana. Luca Fantacci insegna all'università Bocconi e si occupa di storia dei sistemi monetari e finanziari e storia del pensiero economico.

Memos
Tra nuovo nazionalismo e sfiducia nell'Unione Europea. Intervista con Tana De Zulueta e Luca Fantacci

Memos

Play Episode Listen Later Jun 22, 2016 28:59


Memos ha ospitato oggi una conversazione tra la giornalista Tana De Zulueta e l'economista Luca Fantacci. I temi: il destino incerto di Cameron, le pressioni dei centri finanziari internazionali a favore di Londra nell'Ue, il nazionalismo inglese e il rischio spaccatura del Regno Unito. Tana De Zulueta è stata corrispondente in Italia per l'Economista e parlamentare italiana. Luca Fantacci insegna all'università Bocconi e si occupa di storia dei sistemi monetari e finanziari e storia del pensiero economico.

Memos
Tra nuovo nazionalismo e sfiducia nell'Unione Europea. Intervista con Tana De Zulueta e Luca Fantacci

Memos

Play Episode Listen Later Jun 22, 2016 28:59


Memos ha ospitato oggi una conversazione tra la giornalista Tana De Zulueta e l'economista Luca Fantacci. I temi: il destino incerto di Cameron, le pressioni dei centri finanziari internazionali a favore di Londra nell'Ue, il nazionalismo inglese e il rischio spaccatura del Regno Unito. Tana De Zulueta è stata corrispondente in Italia per l'Economista e parlamentare italiana. Luca Fantacci insegna all'università Bocconi e si occupa di storia dei sistemi monetari e finanziari e storia del pensiero economico.

Esteri
Esteri di giovedì 11/02/2016

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 11, 2016 26:15


1-Giovedi nero per le Borse. ..( Intervista all'economista Luca Fantacci) 2- Vigilia del viaggio di Papa Francesco ..in America Latina. Domani all'aeroporto dell'Avana incontro storico con il patriarca Kirill di Mosca ..( Gianni Beretta) ..3-Francia. mini rimpasto di Hollande. l'ex premier Ayrault nominato ministro degli esteri. 4-Stato d'emergenza, coprifuoco, spegnimento di internet. ..Il premier ungherese Orban chiede i poteri speciali in caso di minaccia del terrorismo. ..( Massimo Congiu https://osmepress.wordpress.com/) 5-Cuba che cambia, la piacevole sorpresa di internet. ..( Il racconto di Claudio Agostoni ) 6-World music: Quando il Mali viveva ai ritmi della musica Afro cubana. La recensione del nuovo album di Djelimady kountara. ( Marcello Lorrai ) 6-Romanzo a fumetti: “ lov “ la graphic novell di..Davide daw Berardi ( Maurizio Principato )

Memos
Debiti spazzatura, recessione e finanza cinese. Dietro i crolli bancari in borsa. Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 11, 2016 27:52


I crolli in borsa delle banche europee e la crisi della finanza anche in Cina. Ci sono similitudini con la crisi del 2008? Memos ne ha parlato con l'economista dell'Università Bocconi Luca Fantacci. “Dal 2008 ad oggi – dice - la massa di debiti spazzatura che causò il crack di allora non si è ridotta”.

Memos
Debiti spazzatura, recessione e finanza cinese. Dietro i crolli bancari in borsa. Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 10, 2016 27:52


I crolli in borsa delle banche europee e la crisi della finanza anche in Cina. Ci sono similitudini con la crisi del 2008? Memos ne ha parlato con l'economista dell'Università Bocconi Luca Fantacci. “Dal 2008 ad oggi – dice - la massa di debiti spazzatura che causò il crack di allora non si è ridotta”.

Memos
Debiti spazzatura, recessione e finanza cinese. Dietro i crolli bancari in borsa. Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 10, 2016 27:52


I crolli in borsa delle banche europee e la crisi della finanza anche in Cina. Ci sono similitudini con la crisi del 2008? Memos ne ha parlato con l'economista dell'Università Bocconi Luca Fantacci. “Dal 2008 ad oggi – dice - la massa di debiti spazzatura che causò il crack di allora non si è ridotta”.

Esteri
Esteri di gio 11/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 10, 2016 26:16


1-Giovedi nero per le Borse. ..( Intervista all'economista Luca Fantacci) 2- Vigilia del viaggio di Papa Francesco ..in America Latina. Domani all'aeroporto dell'Avana incontro storico con il patriarca Kirill di Mosca ..( Gianni Beretta) ..3-Francia. mini rimpasto di Hollande. l'ex premier Ayrault nominato ministro degli esteri. 4-Stato d'emergenza, coprifuoco, spegnimento di internet. ..Il premier ungherese Orban chiede i poteri speciali in caso di minaccia del terrorismo. ..( Massimo Congiu https://osmepress.wordpress.com/) 5-Cuba che cambia, la piacevole sorpresa di internet. ..( Il racconto di Claudio Agostoni ) 6-World music: Quando il Mali viveva ai ritmi della musica Afro cubana. La recensione del nuovo album di Djelimady kountara. ( Marcello Lorrai ) 6-Romanzo a fumetti: “ lov “ la graphic novell di..Davide daw Berardi ( Maurizio Principato )

Esteri
Esteri di gio 11/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 10, 2016 26:16


1-Giovedi nero per le Borse. ..( Intervista all'economista Luca Fantacci) 2- Vigilia del viaggio di Papa Francesco ..in America Latina. Domani all'aeroporto dell'Avana incontro storico con il patriarca Kirill di Mosca ..( Gianni Beretta) ..3-Francia. mini rimpasto di Hollande. l'ex premier Ayrault nominato ministro degli esteri. 4-Stato d'emergenza, coprifuoco, spegnimento di internet. ..Il premier ungherese Orban chiede i poteri speciali in caso di minaccia del terrorismo. ..( Massimo Congiu https://osmepress.wordpress.com/) 5-Cuba che cambia, la piacevole sorpresa di internet. ..( Il racconto di Claudio Agostoni ) 6-World music: Quando il Mali viveva ai ritmi della musica Afro cubana. La recensione del nuovo album di Djelimady kountara. ( Marcello Lorrai ) 6-Romanzo a fumetti: “ lov “ la graphic novell di..Davide daw Berardi ( Maurizio Principato )

Memos
Il lavoro e i suoi diritti. E la finanza capitalistica. Chi riforma chi? Intervista con Danilo Barbi e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 21, 2016 28:36


Il lavoro è stato riformato secondo gli interessi dell'impresa e della finanza capitalistica. E' ciò che è accaduto, in questi anni sia in Europa che in Italia, quando si sono modificate le regole del mercato del lavoro. E' possibile, invece, riformare il capitalismo e la finanza tenendo conto degli interessi del lavoro e i suoi diritti? ..Memos ne ha parlato oggi con Danilo Barbi, della segreteria nazionale della Cgil, e con l'economista Luca Fantacci, dell'Università Bocconi. Entrambi hanno partecipato al convegno della Cgil del 2 dicembre scorso a Roma su “Riforma del capitalismo e democrazia economica”che è anche il titolo di una raccolta di scritti di studiosi, sindacalisti, economisti edito da Ediesse.

Memos
Il lavoro e i suoi diritti. E la finanza capitalistica. Chi riforma chi? Intervista con Danilo Barbi e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 20, 2016 28:36


Il lavoro è stato riformato secondo gli interessi dell'impresa e della finanza capitalistica. E' ciò che è accaduto, in questi anni sia in Europa che in Italia, quando si sono modificate le regole del mercato del lavoro. E' possibile, invece, riformare il capitalismo e la finanza tenendo conto degli interessi del lavoro e i suoi diritti? ..Memos ne ha parlato oggi con Danilo Barbi, della segreteria nazionale della Cgil, e con l'economista Luca Fantacci, dell'Università Bocconi. Entrambi hanno partecipato al convegno della Cgil del 2 dicembre scorso a Roma su “Riforma del capitalismo e democrazia economica”che è anche il titolo di una raccolta di scritti di studiosi, sindacalisti, economisti edito da Ediesse.

Memos
Il lavoro e i suoi diritti. E la finanza capitalistica. Chi riforma chi? Intervista con Danilo Barbi e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 20, 2016 28:36


Il lavoro è stato riformato secondo gli interessi dell'impresa e della finanza capitalistica. E' ciò che è accaduto, in questi anni sia in Europa che in Italia, quando si sono modificate le regole del mercato del lavoro. E' possibile, invece, riformare il capitalismo e la finanza tenendo conto degli interessi del lavoro e i suoi diritti? ..Memos ne ha parlato oggi con Danilo Barbi, della segreteria nazionale della Cgil, e con l'economista Luca Fantacci, dell'Università Bocconi. Entrambi hanno partecipato al convegno della Cgil del 2 dicembre scorso a Roma su “Riforma del capitalismo e democrazia economica”che è anche il titolo di una raccolta di scritti di studiosi, sindacalisti, economisti edito da Ediesse.

Esteri
Esteri di martedì 30/06/2015

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 30, 2015 26:50


1-la Grecia non rimborserà il fondo monetario. ..Scatta a mezzanotte l'iter per il default. ..A 5 giorni dal referendum, Bruxelles tenta di riaprire..il negoziato. Tra proposte e e controproposte torna prepotente il tema del debito. Questa sera riunione straordinaria dell'Eurogruppo.( Margherita Dean, Luca Fantacci, Emiliano Brancaccio, Lele Liguori, Alessandro Principe) ..2-Nucleare iraniano: trattative prolungate al 9 di luglio. Inizialmente la scadenza era stata fissata ad oggi...3-Telefonia: nell'unione europea roaming abolito da giugno 2017. primi tagli tra un anno. ..4-Strani giochi nel mare cinese meridionale...isole artificiali per ampliare le acque territoriali...( Gabriele Battaglia) ..5-libertà di stampa: nasce lo European Center for Press and Media Freedom (Chiara Sighele OBC) 6-Land grabbing: In Tanzania gli agro carburanti sfrattano i contadini. ( Marta Gatti) .. ..

land press tanzania questa tra bruxelles grecia marted esteri nucleare strani telefonia inizialmente european center scatta gabriele battaglia alessandro principe lele liguori emiliano brancaccio luca fantacci marta gatti margherita dean
Memos
Eurexit 1, quando l'Europa lascia se stessa alla deriva. Intervista con Alberto Gallo e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jun 29, 2015 27:11


Può apparire bizzarro, ma più che di Grexit bisognerebbe parlare in questi giorni di Eurexit. E' l'Europa (o meglio i vertici di questa Europa, Merkel Juncker e Draghi) che sta rischiando di abbandonare se stessa, di lasciarsi andare alla deriva. E' l'Europa che esce da se stessa, se così si può dire. Altro che Grecia che rischia di uscire dall'euro! Da qualunque parte la si guardi è difficile trovare una giustificazione - di quanto sta accadendo in questi giorni - nella ragione sociale dell'Europa vista fin qui, così come l'hanno definita nei decenni i vari Spinelli e Prodi, Schuman Delors e Mitterand oppure Adenauer Schmidt e Kohl. Eppure, di queste “icone dell'Europa” (tutte al maschile), Merkel Hollande Juncker & Co. si sentono eredi politici. Ma evidentemente non basta. La Grecia – e la sua sfida politica contro l'austerità – sta provocando un'amnesia continentale: ai leader di oggi è svanita la memoria degli ultimi 70 anni di storia dell'Europa. L'Europa uscita distrutta dalla guerra e l'Europa spezzata dalla cortina di ferro. A Memos oggi sono stati ospiti Alberto Gallo, direttore dello “European Macro Credit Research”, il centro studi della Royal Bank of Scotland, una delle principali banche mondiali; e Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi, studioso e analista critico del capitalismo finanziario di questi ultimi anni.

Esteri
Esteri di mar 30/06

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 29, 2015 26:50


1-la Grecia non rimborserà il fondo monetario. ..Scatta a mezzanotte l'iter per il default. ..A 5 giorni dal referendum, Bruxelles tenta di riaprire..il negoziato. Tra proposte e e controproposte torna prepotente il tema del debito. Questa sera riunione straordinaria dell'Eurogruppo.( Margherita Dean, Luca Fantacci, Emiliano Brancaccio, Lele Liguori, Alessandro Principe) ..2-Nucleare iraniano: trattative prolungate al 9 di luglio. Inizialmente la scadenza era stata fissata ad oggi...3-Telefonia: nell'unione europea roaming abolito da giugno 2017. primi tagli tra un anno. ..4-Strani giochi nel mare cinese meridionale...isole artificiali per ampliare le acque territoriali...( Gabriele Battaglia) ..5-libertà di stampa: nasce lo European Center for Press and Media Freedom (Chiara Sighele OBC) 6-Land grabbing: In Tanzania gli agro carburanti sfrattano i contadini. ( Marta Gatti) .. ..

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Esteri
Esteri di mar 30/06

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 29, 2015 26:50


1-la Grecia non rimborserà il fondo monetario. ..Scatta a mezzanotte l'iter per il default. ..A 5 giorni dal referendum, Bruxelles tenta di riaprire..il negoziato. Tra proposte e e controproposte torna prepotente il tema del debito. Questa sera riunione straordinaria dell'Eurogruppo.( Margherita Dean, Luca Fantacci, Emiliano Brancaccio, Lele Liguori, Alessandro Principe) ..2-Nucleare iraniano: trattative prolungate al 9 di luglio. Inizialmente la scadenza era stata fissata ad oggi...3-Telefonia: nell'unione europea roaming abolito da giugno 2017. primi tagli tra un anno. ..4-Strani giochi nel mare cinese meridionale...isole artificiali per ampliare le acque territoriali...( Gabriele Battaglia) ..5-libertà di stampa: nasce lo European Center for Press and Media Freedom (Chiara Sighele OBC) 6-Land grabbing: In Tanzania gli agro carburanti sfrattano i contadini. ( Marta Gatti) .. ..

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Memos
Eurexit 1, quando l'Europa lascia se stessa alla deriva. Intervista con Alberto Gallo e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jun 28, 2015 27:12


Può apparire bizzarro, ma più che di Grexit bisognerebbe parlare in questi giorni di Eurexit. E' l'Europa (o meglio i vertici di questa Europa, Merkel Juncker e Draghi) che sta rischiando di abbandonare se stessa, di lasciarsi andare alla deriva. E' l'Europa che esce da se stessa, se così si può dire. Altro che Grecia che rischia di uscire dall'euro! Da qualunque parte la si guardi è difficile trovare una giustificazione - di quanto sta accadendo in questi giorni - nella ragione sociale dell'Europa vista fin qui, così come l'hanno definita nei decenni i vari Spinelli e Prodi, Schuman Delors e Mitterand oppure Adenauer Schmidt e Kohl. Eppure, di queste “icone dell'Europa” (tutte al maschile), Merkel Hollande Juncker & Co. si sentono eredi politici. Ma evidentemente non basta. La Grecia – e la sua sfida politica contro l'austerità – sta provocando un'amnesia continentale: ai leader di oggi è svanita la memoria degli ultimi 70 anni di storia dell'Europa. L'Europa uscita distrutta dalla guerra e l'Europa spezzata dalla cortina di ferro. A Memos oggi sono stati ospiti Alberto Gallo, direttore dello “European Macro Credit Research”, il centro studi della Royal Bank of Scotland, una delle principali banche mondiali; e Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi, studioso e analista critico del capitalismo finanziario di questi ultimi anni.

Memos
Eurexit 1, quando l'Europa lascia se stessa alla deriva. Intervista con Alberto Gallo e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Jun 28, 2015 27:12


Può apparire bizzarro, ma più che di Grexit bisognerebbe parlare in questi giorni di Eurexit. E' l'Europa (o meglio i vertici di questa Europa, Merkel Juncker e Draghi) che sta rischiando di abbandonare se stessa, di lasciarsi andare alla deriva. E' l'Europa che esce da se stessa, se così si può dire. Altro che Grecia che rischia di uscire dall'euro! Da qualunque parte la si guardi è difficile trovare una giustificazione - di quanto sta accadendo in questi giorni - nella ragione sociale dell'Europa vista fin qui, così come l'hanno definita nei decenni i vari Spinelli e Prodi, Schuman Delors e Mitterand oppure Adenauer Schmidt e Kohl. Eppure, di queste “icone dell'Europa” (tutte al maschile), Merkel Hollande Juncker & Co. si sentono eredi politici. Ma evidentemente non basta. La Grecia – e la sua sfida politica contro l'austerità – sta provocando un'amnesia continentale: ai leader di oggi è svanita la memoria degli ultimi 70 anni di storia dell'Europa. L'Europa uscita distrutta dalla guerra e l'Europa spezzata dalla cortina di ferro. A Memos oggi sono stati ospiti Alberto Gallo, direttore dello “European Macro Credit Research”, il centro studi della Royal Bank of Scotland, una delle principali banche mondiali; e Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi, studioso e analista critico del capitalismo finanziario di questi ultimi anni.

Memos
La montagna del debito greco può partorire un'Europa diversa da quella dell'austerità? Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 4, 2015 24:20


Il nuovo governo di Atene sta chiedendo ai leader europei di considerare il caso greco non un caso nazionale, ma di tutto il continente. Il viaggio nelle capitali d'Europa di Tsipras e del suo ministro Varoufakis ha un obiettivo: aprire un negoziato a livello europeo sul debito di Atene, un debito da considerare politicamente come un obbligo, una responsabilità di tutta l'Europa visto il fallimento delle politiche di austerità. Operazione molto difficile. Ma le prime reazioni non sembrano negative. Da Roma a Parigi, da Londra a Francoforte, nessuno ha sbattuto la porta in faccia a Tsipras. Se alla disponibilità di ascolto seguirà anche un cambio nelle politiche, molto dipenderà dalle posizioni del governo tedesco. Ma per ora il viaggio di Tsipras non prevede una tappa a Berlino. A Memos ne abbiamo parlato oggi con Luca Fantacci, economista, storico dell'economia all'Università Bocconi. «L'egemonia tedesca in Europa si è sfaldata – sostiene Fantacci -. Gran parte dei paesi europei, non solo la Grecia, non crede più che la politica attuata finora sia stata benefica. Quindi Berlino ha già perso la sua capacità di persuasione. Il governo tedesco può continuare a mantenere una propria leadership in Europa se sarà capace di rimodulare le sue proprietà in modo tale da essere veramente credibili come priorità condivisibili a livello europeo tra paesi debitori e paesi creditori».

Memos
La montagna del debito greco può partorire un'Europa diversa da quella dell'austerità? Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 3, 2015 24:20


Il nuovo governo di Atene sta chiedendo ai leader europei di considerare il caso greco non un caso nazionale, ma di tutto il continente. Il viaggio nelle capitali d'Europa di Tsipras e del suo ministro Varoufakis ha un obiettivo: aprire un negoziato a livello europeo sul debito di Atene, un debito da considerare politicamente come un obbligo, una responsabilità di tutta l'Europa visto il fallimento delle politiche di austerità. Operazione molto difficile. Ma le prime reazioni non sembrano negative. Da Roma a Parigi, da Londra a Francoforte, nessuno ha sbattuto la porta in faccia a Tsipras. Se alla disponibilità di ascolto seguirà anche un cambio nelle politiche, molto dipenderà dalle posizioni del governo tedesco. Ma per ora il viaggio di Tsipras non prevede una tappa a Berlino. A Memos ne abbiamo parlato oggi con Luca Fantacci, economista, storico dell'economia all'Università Bocconi. «L'egemonia tedesca in Europa si è sfaldata – sostiene Fantacci -. Gran parte dei paesi europei, non solo la Grecia, non crede più che la politica attuata finora sia stata benefica. Quindi Berlino ha già perso la sua capacità di persuasione. Il governo tedesco può continuare a mantenere una propria leadership in Europa se sarà capace di rimodulare le sue proprietà in modo tale da essere veramente credibili come priorità condivisibili a livello europeo tra paesi debitori e paesi creditori».

Memos
La montagna del debito greco può partorire un'Europa diversa da quella dell'austerità? Intervista con Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 3, 2015 24:20


Il nuovo governo di Atene sta chiedendo ai leader europei di considerare il caso greco non un caso nazionale, ma di tutto il continente. Il viaggio nelle capitali d'Europa di Tsipras e del suo ministro Varoufakis ha un obiettivo: aprire un negoziato a livello europeo sul debito di Atene, un debito da considerare politicamente come un obbligo, una responsabilità di tutta l'Europa visto il fallimento delle politiche di austerità. Operazione molto difficile. Ma le prime reazioni non sembrano negative. Da Roma a Parigi, da Londra a Francoforte, nessuno ha sbattuto la porta in faccia a Tsipras. Se alla disponibilità di ascolto seguirà anche un cambio nelle politiche, molto dipenderà dalle posizioni del governo tedesco. Ma per ora il viaggio di Tsipras non prevede una tappa a Berlino. A Memos ne abbiamo parlato oggi con Luca Fantacci, economista, storico dell'economia all'Università Bocconi. «L'egemonia tedesca in Europa si è sfaldata – sostiene Fantacci -. Gran parte dei paesi europei, non solo la Grecia, non crede più che la politica attuata finora sia stata benefica. Quindi Berlino ha già perso la sua capacità di persuasione. Il governo tedesco può continuare a mantenere una propria leadership in Europa se sarà capace di rimodulare le sue proprietà in modo tale da essere veramente credibili come priorità condivisibili a livello europeo tra paesi debitori e paesi creditori».

Memos
Europa, democrazia e lo “spettro” Tsipras. Intervista con Miguel Gotor e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 11, 2014 27:09


Lo spettro Tsipras inquieta i mercati finanziari. Due giorni fa l'ipotesi di elezioni anticipate in Grecia si è fatta più probabile, e con essa quella di una vittoria della sinistra di Alexis Tsipras. Tanto è bastato per far cadere tutte le borse europee. Non un crollo epocale, ma un tonfo comunque rumoroso, un segnale importante. Dunque, i mercati non vogliono Tsipras al governo ad Atene. E' un po' come prendere in ostaggio la democrazia? «E' il compimento di un processo di lungo periodo – risponde a Memos Miguel Gotor, senatore del Pd e storico - Un lungo periodo di predominio e di presa del potere dei grandi capitali finanziari che aspirano – e a volte ci riescono – a controllare, influenzare il gioco politico». Il senatore del Pd parla anche delle responsabilità storiche che a sinistra, nel campo riformista, ci sono state nella cessione ai mercati finanziari di un pezzo della sovranità politica. Quanto a Tsipras, Gotor dice di sperare che la sinistra riformista in Europa sappia cogliere lo spazio politico contro l'austerità che dovesse aprirsi con l'eventuale vittoria di Syriza in Grecia. Ospite a Memos oggi anche Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi. Perchè i mercati finanziari temono di più Tsipras al governo ad Atene che non la mafia a Roma, viste le reazioni di questi giorni? «I mercati finanziari sono miopi – dice Fantacci -. La mafia fa PIL nel breve periodo e danni nel lungo; le politiche di Tsipras, invece, farebbero male (soprattutto agli investitori) nel breve, ma farebbero bene (anche agli investitori) nel lungo periodo». L'economista spiega cosa significa la ristrutturazione del debito greco proposta da Tsipras, quali interessi colpirebbe. Luca Fantacci è autore di un libro, tra gli altri, scritto insieme a Massimo Amato: “Come salvare il mercato dal capitalismo. Idee per un'altra finanza” (Donzelli). Il blog di Luca Fantacci e Massimo Amato: http://bit.ly/1upiB4b

Memos
Europa, democrazia e lo “spettro” Tsipras. Intervista con Miguel Gotor e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 10, 2014 27:10


Lo spettro Tsipras inquieta i mercati finanziari. Due giorni fa l'ipotesi di elezioni anticipate in Grecia si è fatta più probabile, e con essa quella di una vittoria della sinistra di Alexis Tsipras. Tanto è bastato per far cadere tutte le borse europee. Non un crollo epocale, ma un tonfo comunque rumoroso, un segnale importante. Dunque, i mercati non vogliono Tsipras al governo ad Atene. E' un po' come prendere in ostaggio la democrazia? «E' il compimento di un processo di lungo periodo – risponde a Memos Miguel Gotor, senatore del Pd e storico - Un lungo periodo di predominio e di presa del potere dei grandi capitali finanziari che aspirano – e a volte ci riescono – a controllare, influenzare il gioco politico». Il senatore del Pd parla anche delle responsabilità storiche che a sinistra, nel campo riformista, ci sono state nella cessione ai mercati finanziari di un pezzo della sovranità politica. Quanto a Tsipras, Gotor dice di sperare che la sinistra riformista in Europa sappia cogliere lo spazio politico contro l'austerità che dovesse aprirsi con l'eventuale vittoria di Syriza in Grecia. Ospite a Memos oggi anche Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi. Perchè i mercati finanziari temono di più Tsipras al governo ad Atene che non la mafia a Roma, viste le reazioni di questi giorni? «I mercati finanziari sono miopi – dice Fantacci -. La mafia fa PIL nel breve periodo e danni nel lungo; le politiche di Tsipras, invece, farebbero male (soprattutto agli investitori) nel breve, ma farebbero bene (anche agli investitori) nel lungo periodo». L'economista spiega cosa significa la ristrutturazione del debito greco proposta da Tsipras, quali interessi colpirebbe. Luca Fantacci è autore di un libro, tra gli altri, scritto insieme a Massimo Amato: “Come salvare il mercato dal capitalismo. Idee per un'altra finanza” (Donzelli). Il blog di Luca Fantacci e Massimo Amato: http://bit.ly/1upiB4b

Memos
Europa, democrazia e lo “spettro” Tsipras. Intervista con Miguel Gotor e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 10, 2014 27:10


Lo spettro Tsipras inquieta i mercati finanziari. Due giorni fa l'ipotesi di elezioni anticipate in Grecia si è fatta più probabile, e con essa quella di una vittoria della sinistra di Alexis Tsipras. Tanto è bastato per far cadere tutte le borse europee. Non un crollo epocale, ma un tonfo comunque rumoroso, un segnale importante. Dunque, i mercati non vogliono Tsipras al governo ad Atene. E' un po' come prendere in ostaggio la democrazia? «E' il compimento di un processo di lungo periodo – risponde a Memos Miguel Gotor, senatore del Pd e storico - Un lungo periodo di predominio e di presa del potere dei grandi capitali finanziari che aspirano – e a volte ci riescono – a controllare, influenzare il gioco politico». Il senatore del Pd parla anche delle responsabilità storiche che a sinistra, nel campo riformista, ci sono state nella cessione ai mercati finanziari di un pezzo della sovranità politica. Quanto a Tsipras, Gotor dice di sperare che la sinistra riformista in Europa sappia cogliere lo spazio politico contro l'austerità che dovesse aprirsi con l'eventuale vittoria di Syriza in Grecia. Ospite a Memos oggi anche Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi. Perchè i mercati finanziari temono di più Tsipras al governo ad Atene che non la mafia a Roma, viste le reazioni di questi giorni? «I mercati finanziari sono miopi – dice Fantacci -. La mafia fa PIL nel breve periodo e danni nel lungo; le politiche di Tsipras, invece, farebbero male (soprattutto agli investitori) nel breve, ma farebbero bene (anche agli investitori) nel lungo periodo». L'economista spiega cosa significa la ristrutturazione del debito greco proposta da Tsipras, quali interessi colpirebbe. Luca Fantacci è autore di un libro, tra gli altri, scritto insieme a Massimo Amato: “Come salvare il mercato dal capitalismo. Idee per un'altra finanza” (Donzelli). Il blog di Luca Fantacci e Massimo Amato: http://bit.ly/1upiB4b