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Pensiero politico, movimenti, ideologie e correnti nell'800. Significato e caratteristiche di liberalismo, democrazia e socialismo nell'Europa del 1800.
Il principio di uguaglianza, dalle origini nell'antica Grecia al costituzionalismo moderno, è fondamentale per garantire pari diritti a tutti.
Situazioni critiche di sovraffollamento carcerario che in alcune regioni assumono contorni ai limiti dell'emergenza. A metterlo nero su bianco è la Corte dei Conti che chiede un intervento per raggiungere almeno gli standard minimi europei e internazionali. Intanto in Germania il partito di estrema destra AfD è stato dichiarato un pericolo per la democrazia, mentre Trump dice di voler riaprire Alcatraz, ma la proposta è irrealistica. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Thomas Jefferson, terzo presidente USA, fu un leader illuminato e promotore della Dichiarazione d'Indipendenza, lasciando un segno indelebile nella storia.
SBS si è recata a Broadmeadows, quartiere multiculturale di Melbourne, a saggiare il polso della situazione tra gli elettori e i politici alla viglia delle elezioni federali.
Il 60 per cento dei "voti informali" in Australia viene effettuato per errore, un dato che se corretto potrebbe cambiare i risultati elettorali nei seggi marginali.
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In una Piazza dei Signori gremita questa mattina per la celebrazione ufficiale, la festa del 25 Aprile si è aperta con la santa messa e si è poi chiusa con l'orazione affidata al senatore Valter Veltroni, che ha toccato come punto nevralgico lo spettro della guerra che è ritornato nella quotidianità, citando anche i messaggi di pace di Papa Francesco.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8141IL VOTO DELLA MAGGIORANZA? CONDANNO' A MORTE GESU'! di Fabrizio Porcella La lettura della Passione ci ha presentato, anche quest'anno, la celebre offerta di Ponzio Pilato alla folla: Chi preferite, Gesù o Barabba? Confrontarsi con Cristo è sempre impegnativo per la mente umana; diciamo che è anche disturbante, perché ci obbliga a schierarci: o con Lui o contro.Ma se scegliamo Lui, allora ci sono delle conseguenze: tutta la mia vita cambia, le mie decisioni, le mie preferenze. Anche le mie comodità rischiano di saltare, e a nessuno di noi piace farsi cambiare la vita da un altro, neppure se quest'Altro dice di essere Dio! "Se liberi costui, non sei amico di Cesare!", berciava la folla in faccia al magistrato romano.Immaginiamo che cosa può essere passato nella mente di Pilato: una denuncia all'Imperatore contro di lui, una rimozione, un trasferimento o peggio... No, no, facciamo scegliere alla gente... del resto la maggioranza vince, è un principio di civiltà, no?Ecco, possiamo definire Ponzio Pilato il fondatore del liberalismo (che tante sofferenze darà alla Chiesa nei secoli). Si lascia la Verità al gioco dei numeri, delle decisioni plebiscitarie; e Gesù ha perso quel voto, il primo di una lunga serie di sconfitte democratiche che il mondo "civilizzato" avrebbe inflitto alla cristianità.Siamo sinceri: anche diversi cattolici contemporanei vorrebbero che fossero le maggioranze a decidere sulle grandi questioni che agitano il nostro oggi; vorrebbero che su Gesù Cristo e le Sue esigenze fossero i numeri a decidere. E se la Verità insegnata dalla Chiesa si trovasse in minoranza... pazienza, ci sarà sempre un Barabba pronto a prendere il suo posto.L'importante è non dispiacere alla maggioranza, giusto? Signore, abbi pietà di noi ! Signore, liberaci dalla tirannia di piacere agli altri!Nota di BastaBugie: Stefano Fontana nell'articolo seguente dal titolo "La politica alla Lavanda dei piedi" spiega che anche quest'anno la politica è entrata nella liturgia del Giovedì Santo, snaturando il senso spirituale ed ecclesiale della lavanda dei piedi. Il caso più eclatante a Napoli, dove il cardinale Battaglia ha lavato i piedi a un attivista Lgbt.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 19 aprile 2025:L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia, durante i riti del Giovedì Santo, ha lavato i piedi ad un attivista per i diritti LGBT, ossia per la parità di tutti i generi, ben oltre quelli naturali di maschio e femmina. Qualcosa di analogo anche al canto del Te Deum di fine anno 2024, quando il cardinale aveva invitato un gruppo di attivisti LGBT ad esporre le proprie iniziative. Quello di ieri l'altro è stato un nuovo atto politico, se non di politica partitica, senz'altro di politica ecclesiastica secondo il nuovo indirizzo "dentro tutti".Che la politica entri ormai anche nella liturgia del Giovedì Santo disturba non poco. Tra l'altro, in questo caso si trattava di un attivista. Se il messaggio era di dire che la Chiesa è a servizio dei poveri, di tutti i poveri, anche di coloro che soffrono per la situazione difficile in cui si trovano, la presenza tra i "dodici apostoli" di un attivista che vuole cambiare cultura e leggi del nostro Paese in contrasto con quanto dice la ragione e la rivelazione è stato sicuramente fuori luogo. Inserendo un attivista, era evidente che si chiamava in causa la lotta politica per questi scopi. Qui la sfumatura politica esula perfino dall'ecclesialese e raggiunge il politichese vero e proprio.Ammesso e non concesso che sia un bene inserire nella lavanda dei piedi, di volta in volta, categorie sociali "disagiate", perché non si mette mai qualcuno di coloro che sono stati incarcerati per aver pregato, perfino in silenzio, perché Dio ci salvi dalla piaga dell'aborto? Perché non lavare i piedi ad uno o una che ha deciso di rimanere fedele al coniuge nonostante la separazione da costui o costei voluta? Oppure a qualcuno che ha dato la vita per salvare altre vite dal suicidio? Quando si scende a lavare i piedi alle singole situazioni di vita, è logico che si deve selezionare, correndo il rischio di discriminare. Soprattutto oggi si corre il rischio di andare solo in un senso, quello del vento dominante e così il rito diventa propaganda ecclesiale.Nel 2016 - allora il prefetto del Culto divino era il cardinale Robert Sarah - papa Francesco aveva cambiato il rito della Missa in Coena Domini, stabilendo che si potessero lavare i piedi anche di «uomini e donne, e convenientemente di giovani e anziani, sani e malati, chierici consacrati, laici». Anche il numero poteva non essere più il 12, ma sarebbe bastato "un gruppetto". Si trattava di una piccola variazione, ma significativa perché ci si allontanava dall'adesione a quanto era avvenuto secondo i Vangeli. Francesco stesso lavò i piedi ad alcuni richiedenti asilo, molti dei quali di altre religioni. La stampa non si lasciò scappare l'occasione di chiamare quella scelta una scelta politica. C'è poi quell'avverbio "convenientemente". Non chiunque, sembra di capire. Sia nel caso dei richiedenti asilo sia ora in questo caso dell'attivista LGBT, non sembra che il senso di quell'avverbio sia stato rispettato.La lavanda dei piedi ai dodici apostoli assume un significato spirituale ed ecclesiale. La lavanda dei piedi a soggetti che rientrano in categorie politiche ne assume uno sociale e politico. Il tutto lascia pensare che il cristianesimo sia comunque ridotto a una forma di assistenza sociale e di lotta ai disagi.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaformeSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Nel 1982 la Spagna ospita per la prima volta la Coppa del Mondo: sarebbe dovuto essere l'evento che celebrava il regime di Franco, ma il dittatore è morto e il Paese ha avviato una storica transizione verso la democrazia. Il Mondiale rappresenterà allora un punto di svolta nella storia spagnola, che tra difficoltà politiche, economiche e la minaccia terrorista riuscirà a entrare in una nuova epoca.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:MALDONADO Antonio G., Fútbol y sangre en el verano del 82: el mundial de España bajo la amenaza de ETA, El EspañolMENDIETA Elios, España 1982: el Mundial que nos modernizó pese al terrorismo, la inflación... e Irlanda del Norte, El ConfidencialMOGGIA Valerio, 1979, il primo sciopero del calcio spagnolo, Pallonate in FacciaSIMÓN Juan Antonio, Fighting against oblivion: the legacy of the 1982 World Cup, or the first challenge of democratic Spain, Soccer & SocietySIMÓN Juan Antonio, GARCÍA MARTÍ Carlos, 1982 FIFA World Cup: from Spain's struggle for democratic legitimacy to Italy's rediscovery of football nationalism, Soccer & SocietyLa musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:https://pallonateinfaccia.com/https://www.facebook.com/pallonateinfacciabloghttps://twitter.com/pallonatefacciahttps://www.instagram.com/pallonateinfaccia/Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.comIscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA
Storia di Pericle, il politico oratore che governò Atene nei decenni della sua massima potenza tra il 461 a.C. ed il 429 a.C., periodo chiamato "l'età di Pericle".
Storia della Grecia classica e pòlis: la nascita della cultura democratica e del concetto di comunità. Eventi del mondo greco nel V secolo a.C.
Alessandro Barbero è ospite della "Libreria il Cammello" per un evento della rassegna Scuola di Formazione Politica organizzato dalla stessa libreria che nasce nel 2011 con l'obiettivo di promuovere la Cultura sul territorio. Crediti - Libreria il Cammello: https://www.libreriailcammello.com Registrazione in loco di Mattia Frassinesi. Si ringrazia la libreria per la gentile concessione. Video: https://youtu.be/XXTXvevOevw --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: vassallidibarbero[@]gmail[dot]com - Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per approfondire gli argomenti della puntata: La playlist sulle Guerre Greco-cartaginesi per la Sicilia : https://www.youtube.com/watch?v=F89BYmOyUrg&list=PLpMrMjMIcOklSYjspc8J6KjWUpef5cbdj&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Pillole dall'Età Antica : https://www.youtube.com/watch?v=DfTbr8ljQE0&list=PLpMrMjMIcOkn0CSs_rSK2GCJrLkiC8-Z_&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Zuppa di Porro del 1° aprile 2025: rassegna stampa quotidiana
La democrazia in Turchia e la (non) reazione del resto del mondo. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con la membership. Per sostenere il nostro lavoro e ricevere contenuti esclusivi iscriviti alla membership su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Davide Lerner, giornalista che ora si trova a Istanbul, dell'arresto di Imamoglu e delle conseguenze per la tenuta della democrazia turca. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con la membership. Per sostenere il nostro lavoro e ricevere contenuti esclusivi iscriviti alla membership su membership.willmedia.it
Mentre è detenuto in un carcere a nord di Istanbul, Ekrem İmamoğlu è stato eletto come candidato presidenziale alle primarie del Chp che si sono tenute domenica. Con Davide Lerner, giornalista, da Istanbul.Il 23 marzo il governo israeliano ha approvato all'unanimità una mozione di sfiducia nei confronti della procuratrice dello stato Gali Baharav-Miara, pochi giorni aver licenziato il direttore del servizio di sicurezza interno Shin bet, scatenando un'ondata di proteste nel paese. Con Meron Rapoport, giornalista di +972 Magazine.Oggi parliamo anche di:Regno Unito • "Il museo dei musei" di Charlotte Higginshttps://www.internazionale.it/magazine/charlotte-higgins/2025/03/20/il-museo-dei-museiSerie tv • Mo su NetflixCi piacerebbe sapere cosa pensi di questoepisodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
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Giada Giustetto"Biennale Democrazia"www.biennaledemocrazia.itGiovedì 27 marzo, ore 11:00Cavallerizza Reale, TorinoResponsabilità collettive. Perché il femminismo serve anche ai ragazziLorenzo Gasparrini, Giada Giustetto, Gaia Gondino.In seguito a femminicidi o casi di stupro, le persone socializzate come uomini – e che si riconoscono come tali – spesso rifiutano di essere considerati parte in causa. Perché vedersi addossare la colpa di qualcosa che non si è fatto in prima persona? Ci si può considerare collettivamente responsabili senza farsi ostacolare dalla paura di sentirsi colpevoli? Con il filosofo Lorenzo Gasparrini, una riflessione sulla differenza tra colpa e responsabilità nella violenza di genere. E su come promuovere, soprattutto tra le persone più giovani, un agire consapevole che contribuisca al cambiamento sociale.Sabato 29, marzo, ore 17:00Polo del '900, TorinoParole e arte per raccontare il conflittoEnrica Boffetta, Giada Giustetto.Un gruppo di persone di varia provenienza culturale, sociale e politica, in una serie di incontri preparatori, ha dato vita a uno spazio narrativo libero. Attraverso lo strumento privilegiato del video, ogni partecipante esprime, racconta e condivide la propria esperienza di conflittualità. Proiezione del percorso laboratoriale e dibattito.Giada Giustetto, laureata in Culture Moderne Comparate, si è specializzata nell'insegnamento dell'italiano L2 e ha svolto attività di ricerca in Storia Culturale presso l'EUI. Da anni lavora nella progettazione didattica e nella formazione in scuole medie inferiori e superiori e svolge attività di docenza a ragazze, ragazzi e adulti presso istituti scolastici, agenzie formative e associazioni del territorio. Attualmente lavora nel Cpia4 di Torino e si occupa di progetti di formazione linguistica e di cittadinanza destinati a richiedenti asilo.Collabora con Biennale Democrazia da 6 edizioni, occupandosi di redigere i percorsi formativi per le scuole secondarie di primo e secondo grado e di realizzare un progetto che coinvolge i Cpia e altre realtà migranti sul territorio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Massimo Cuono"Biennale Democrazia"www.biennaledemocrazia.itTorna a Torino dal 26 al 30 marzo 2025 Biennale Democrazia, un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del '900, l'Università di Torino e il Politecnico di Torino. Fin dalla sua prima edizione, Biennale Democrazia si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gode del sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e di numerosi altri partner, tra i quali Reale Mutua, Smat, Camera di Commercio.Con il titolo Guerre e Paci, la IX edizione di Biennale Democrazia sarà dedicata al conflitto, alla violenza e alla guerra, alla luce della persistente minaccia di scontri interni alle società democratiche e dell'attuale scenario di crescente tensione globale. Discuteremo della democrazia come tecnica di convivenza pacifica tra individui, nazioni, specie. Se il conflitto è connaturato al carattere plurale delle nostre società, le istituzioni democratiche devono recuperare la loro funzione di risoluzione pacifica delle controversie. Lungi dall'essere il frutto della presunta bontà dell'essere umano, la pace è piuttosto il risultato di equilibri precari spinti dalla necessità di trovare accordi che salvaguardino la sopravvivenza dei singoli, degli Stati, del pianeta.In questa edizione discuteremo di violenza e conflitto nello loro diverse dimensioni e delle strategie di pacificazione, dentro e fuori i confini nazionali. Per esplorare il rapporto tra i conflitti e le possibilità di pacificazione, la IX edizione si articolerà in quattro percorsi: violenze e dissenso nelle società democratiche; geopolitica della guerra e della pace; conflitti globali, conflitti locali; immaginare la pace, tra utopia ed eresia.Biennale Democrazia è una manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino. Obiettivo dell'iniziativa è la diffusione di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica. Biennale Democrazia è un laboratorio permanente d'idee aperto a tutti, con una particolare attenzione nei confronti degli studenti delle scuole superiori e dell'università. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie – dagli incontri negli istituti scolastici ai workshop di discussione tematica – che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.Tutto ciò con la presenza dei più autorevoli protagonisti della cultura nazionale e internazionale, e con la collaborazione di oltre 70 tra istituzioni, enti e associazioni, che rendono possibile una ricca circolazione di idee, suggestioni, proposte.Biennale Democrazia è anche arte, cinema, teatro. I rapporti di partnership con gli enti culturali della città permettono di realizzare iniziative che usano i linguaggi della creatività e dello spettacolo, all'insegna della trasversalità e della commistione delle modalità espressive. Accanto alle lezioni, ai dibattiti e agli incontri, il calendario di Biennale Democrazia ospita dunque rassegne cinematografiche a tema, percorsi espositivi, concerti e momenti di animazione cittadina, spettacoli teatrali, performance e incursioni in spazi insoliti e inattesi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Raffaella Baritono"Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile"Biennale Democraziawww.biennaledemocrazia.itDomenica 30 marzo, ore 11:00Teatro Carignano, TorinoFurore. Gli Stati Uniti verso la guerra civileRaffaella Baritono, Mattia Diletti, introduce Oliviero Bergamini.UniVerso per Biennale Democrazia.Negli Stati Uniti è in corso una «guerra civile fredda»? Alcuni dati lo suggeriscono. Il tasso di fiducia nel governo è al 22% (era il 77% negli anni Sessanta), e la polarizzazione cresce a ritmi vertiginosi: in soli otto anni (2016-2024) la quota di repubblicani che considera i democratici «immorali» è cresciuta dal 47 al 72%, quella inversa dal 35 al 63%. Ricondurre tutto a Trump, comunque, sarebbe miope: il processo di frammentazione sociale è in corso da oltre mezzo secolo, con lo scandalo Watergate e la crisi del manifatturiero. Il risultato, oggi, è un'America spaccata lungo confini profondi – economici, politici, culturali. Un fenomeno sempre più difficilmente reversibile.Raffaella Baritono è professoressa ordinaria di Storia e politica degli Stati Uniti presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Bologna. E' attualmente direttrice del Centro Studi dipartimentale sugli Stati Uniti (LAB-USA), è stata direttrice del CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana), nonché presidente della SIS (Società Italiana delle Storiche) e vicepresidente dell'AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord Americani). Ha fatto parte anche del Comitato direttivo della SISI (Società Italiana di Storia Internazionale). È stata co-direttrice ed attualmente fa parte del Comitato direttivo della rivista “Ricerche di Storia Politica” e di “Scienza&Politica” e ha fatto parte, per due mandate, del Comitato direttivo della rivista “Il Mulino”. È attualmente membro del Comitato direttivo dell'Associazione Il Mulino e fa parte del Comitato editoriale della casa editrice Il Mulino e del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci-Emilia Romagna. È anche socia dell'Accademia delle Scienze dell'Università di Bologna. Ha svolto periodi di ricerca all'estero (University of Wisconsin-Madison, University of Southern Illinois, Indiana University, Columbia University, University of Oxford, SciencePo-Lyon).I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e politico-intellettuale statunitense, nonché della storia politica dei femminismi americani. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Eleanor Roosevelt. Una biografia politica, Bologna, Il Mulino, 2021, «A bad edition of a Polish king»: i presidenti americani e le trasformazioni del sistema politico contemporaneo, in Giovanni Orsina e Maurizio Ridolfi , a cura di, La Repubblica del presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma, Viella, 2022, pp. 325-342; Angela Davis, Roma, Carocci, 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Al vertice Ue leader divisi sul debito per la difesa.
Elisabetta Galeotti"Convivere, la sfida più antica"Biennale Democraziawww.biennaledemocrazia.itGiovedì 27 marzo 2025, ore 14:00Circolo dei Lettori, TorinoBiennale DemocraziaConvivere, la sfida più anticaElisabetta Galeotti, Gabriele Segre.www.circololettori.itOgni volta che entriamo in contatto con un estraneo – e a maggior ragione con una comunità – notiamo anzitutto le differenze: aspetto fisico, modo di porsi, cucina, idee. Il pregiudizio cognitivo (che fa parte dell'istinto di sopravvivenza) è un tratto tipico di noi sapiens. Ma abbiamo, da sempre, anche caratteristiche opposte: socialità, condivisione, apertura. Conoscere l'altro è una necessità e una risorsa. Ma può avvenire senza che nessuno dei due debba rinunciare ai caratteri che lo definiscono? Una sfida millenaria, resa ancora più urgente da un mondo al contempo bellicoso e iperconnesso: coniugare convivenza e identità.Elisabetta Galeotti è professore ordinario di Filosofia politica all'Università del Piemonte Orientale. Ha studiato a Pavia come alunna del Collegio Ghislieri. Ha avuto fellowships a Cambridge, all'EUI, a Princeton, St.Andrews, Harvard, Boston College, Columbia. Tra i suoi libri: Individuale e collettivo (Angeli 1988), La tolleranza. Una proposta pluralista, Liguori 1994: Multiculturalismo, Liguori 1999; Toleration as Recognition, Cambridge University Press 2002; Eguale Rispetto, con Ian Carter e Valeria Ottonelli (Bruno Mondatori 2008), La politica del rispetto (Laterza 2010), con Emanuela Ceva, Lo spazio del rispetto (Bruno Mondadori 2012), e Political Self-Deception (Cambridge University Press 2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Xenia Chiaramonte"Conflitto sociale, ordine pubblico"Biennale Democraziawww.biennaledemocrazia.itBiennale DemocraziaVenerdì 28 marzo 2025Aula Magna, Cavallerizza Reale, TorinoConflitto sociale, ordine pubblicoXenia Chiaramonte, Nello Rossi, coordina Annalisa Camilli.Nell'Italia post-unitaria il reato «politico» ha a lungo goduto – rispetto ai crimini comuni – di maggiori tutele giuridiche, nonché di una certa clemenza dei giudici popolari. Oggi, nel dibattito pubblico, prevalgono sentimenti opposti: un movente ideologico aggrava (anziché ridurre) il biasimo verso i gesti illeciti, magari commessi durante manifestazioni o proteste. Le legittime ragioni dell'ordine rischiano così di oscurare, anziché bilanciare, quelle del conflitto sociale. Portandoci a scordare che quest'ultimo, in democrazia, è anche una risorsa. Preziosa e generativa.Xenia Chiaramonte è Professoressa associata a Ca' Foscari dove insegna Teoria e critica del diritto. È autrice di Governare il conflitto. La criminalizzazione del movimento No Tav (Meltemi, Milano 2019) e co-anima il blog della criminologia critica in Italia, “Studi sulla Questione Criminale”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: (2024), “Per un'archeologia del populismo penale: i positivisti, ‘semplicisti del diritto penale' di Luigi Lucchini” Etica Pubblica (in uscita); (2023), “La forma del sociale: Kelsen, Freud e Thomas a confronto”, Teoria e critica della regolazione sociale, 1, 85-113; (2023), “Uccidere la casa? Sulle problematiche implicazioni dell'ecocidio”, Jura Gentium, XX, 1. 173-197.Le sue linee di ricerca sono principalmente due: la prima è quella relativa alla storia della ragione punitiva contemporanea, e in particolare alla difesa sociale, su cui ha vinto l'ERC Starting Grant 2024 SOCIAL DEFENCE. UNCOVERING THE TRANSNATIONAL EPISTEMOLOGY OF THE PUNITIVE AGE; la seconda verte sul rapporto fra il diritto e le parole e le pratiche dell'ecologia odierna, su cui sta sviluppando una monografia di prossima pubblicazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa diretta:HITS: Next Summer (Damiano David)CLASSICS: Nuova ossessione (Subsonica)CARTOON: ヤッターマンの歌 (Masayuki Yamamoto少年少女合唱団みずうみ) >> Ascoltaci live tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera alle 20:00 su runtimeradio.it>> Partecipa in diretta allo show sulla nostra chat Telegram: https://t.me/diretteruntime
All'inizio degli anni Ottanta, il Corinthians è l'unica istituzione democratica in Brasile. Un gruppo di giocatori, guidati da Sócrates, ha ottenuto dalla dirigenza del club l'autogestione, e dal campo la loro battaglia è presto passata alla società civile, iniziando a partecipare attivamente alla campagna dei sindacati e delle opposizioni contro la dittatura militare.LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO:BALDY DOS REIS Heloisa Helena, ZUANETI MARTINS Mariana, Corinthians' democracy and unionism: the narrative of the integration between Corinthians' movement and the football players' Labor Union, MovimentoDemocracia em Preto e Branco, FIFA+ [documentario]SHIRTS Matthew, Playing Soccer in Brazil: Socrates, Corinthians, and Democracy, Wilson QuarterlyLa musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link:https://pallonateinfaccia.com/https://www.facebook.com/pallonateinfacciabloghttps://twitter.com/pallonatefacciahttps://www.instagram.com/pallonateinfaccia/Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.comIscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME!COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA
Quarta parte di una tetralogia sull'avvento del fascismo registrata live al teatro Lirico di Milano, in occasione della presentazione a studenti e studentesse delle scuole superiori della serie Sky Original “M - il figlio del secolo”
In Romania è stata respinta la candidatura del candidato di estrema destra Calin Georgescu per le accuse di irregolarità nel finanziamento della sua campagna elettorale e per le ingerenze russe a suo favore.Ma fino a dove può spingersi la censura di un candidato che al primo turno delle Presidenziali era risultato il più votato?Ne parliamo con Massimiliano Panarari, professore di Sociologia della comunicazione Università di Modena e Reggio Emilia e Veronica Anghel, ricercatrice di Scienza politica dell'Istituto universitario europeo di Firenze.
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 11 03 2025 La scelta di dotare l'Europa di una difesa comune e da un iniziale piano di riarmo è la scelta tra un futuro dí tentennamenti e barbarie o di sicurezza e stabilità. L'America non tornerà più l'America e il mondo non sarà lo stesso per questo l'Europa non può perdere la sua sfida con la storia.
Il mondo non è democratico. Lo sapevamo, ma ora lo misuriamo: meno della metà della popolazione vive in un paese che possa definirsi tale, e solo un risicato 8,5% si trova in una democrazia completa. Il Democracy Index 2024, riportato da Lorenzo Ruffino, lo conferma: i paesi che garantiscono libertà civili, istituzioni indipendenti e reale pluralismo sono un club ristretto, mentre il resto del pianeta naviga tra compromessi, frodi elettorali e regimi autoritari. E l'Italia? Fa parte delle democrazie imperfette, con un punteggio di 7,58, in costante calo rispetto agli altri grandi paesi europei. Perché? Il deterioramento non è un evento improvviso, ma il frutto di una cultura politica che accetta restrizioni alla libertà di stampa, l'indebolimento delle istituzioni e la riduzione dello spazio per il dissenso. Democrazia non è solo votare: è poterlo fare in un contesto di reale libertà, senza condizionamenti, senza il rischio che il potere si accaparri ciò che non gli spetta. Il punto è che il declino democratico non fa rumore. Non si presenta con golpe e carri armati, ma con riforme silenziose, leggi che restringono diritti, la normalizzazione dell'autoritarismo quotidiano. Lorenzo Ruffino sottolinea che dal 2014 l'indice globale è in calo, passando da 5,1 a 4,5 nel 2024. La libertà si assottiglia un poco alla volta, fino a quando ci si accorge che non c'è più. Se l'Italia è imperfetta, il rischio è che continui a scivolare verso il basso senza neanche accorgersene. Intanto, le democrazie complete restano una minoranza, bastioni sempre più isolati in un mondo che sembra scivolare indietro. E chi perde terreno, spesso non lo recupera. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Gli USA impongono “la pace” di Monaco - Sanremo e il televoto: come in democrazia la maggioranza vince
Send us a textOggi a Real America News – la Real America in pillole, parliamo di come l'amministrazione Trump stia attaccando un altro dei principi cardine della democrazia: la divisione dei poteri. Il governo Americano ha infatti più volte minacciato di rifiutarsi di adempiere alle sentenze dei tribunali che hanno bloccato molte delle iniziative delle prime tre settimane, in alcuni casi mettendo anche in pratica la minaccia, creando un altro precedente molto pericoloso per il sistema democratico degli States. Registratevi al programma su https://realamerica.buzzsprout.com/ e seguiteci su Instagram su @realamerica.italia e sul nostro canale YouTube nuovo di zecca: https://www.youtube.com/@RealAmerica2025Real America, il podcast su tutto ciò che è America per gli Italiani in giro per il mondo!
In Serbia sono in corso da diverse settimane delle manifestazioni studentesche che molti ritengono la più grande mobilitazione contro il presidente Aleksandar Vučić. Con Massimo Moratti, giornalista, da BelgradoBonificare il suolo e le acque europee dalle sostanze per- e polifluoroalchiliche, più conosciute come pfas, potrebbe costare fino a duemila miliardi di euro nei prossimi vent'anni. Con Marina Forti, giornalista.Oggi parliamo anche di:Scienza • “La riabilitazione dell'ipnosi”, The Economisthttps://www.internazionale.it/magazine/2025/01/23/la-riabilitazione-dell-ipnosiLibro • Rumore di Samuel Sattin e Rye Hickman (Il castoro)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
(00:00) Intro (01:01) Elon Musk invita a votare estrema destra in Germania (09:10) Perché si parla del terzo mandato (14:18) Le 5 Storie della settimana
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Sono citati nella Costituzione, sono la base della democrazia, ma nessuno si preoccupa di come funzionino. Stiamo parlando dei partiti e di come questa noncuranza impatti anche nelle vittorie (o nelle sconfitte).
In Romania la Corte Costituzionale ha forse compiuto un golpe? Ovviamente no, ma la disinformazione sta facendo danni. Oggi vi spiego perché i contrappesi in democrazia devono intervenire quando accadono certe cose. Scopri RISPIRA in sconto: https://www.cogitoacademy.it/rispira/ LE FONTI IN RUMENO (presto arrivano in italiano, ma intanto potete tradurre usando la I.A.) 1) http://www.presidency.ro/files/userfiles/Documente%20CSAT/Document%20CSAT%20MAI.pdf 2) http://www.presidency.ro/files/userfiles/Documente%20CSAT/Document%20CSAT%20SIE.pdf 3) http://www.presidency.ro/files/userfiles/Documente%20CSAT/Document%20CSAT%20SRI%20I.pdf 4) http://www.presidency.ro/files/userfiles/Documente%20CSAT/Document%20CSAT%20STS.pdf La fonte: https://www.presidency.ro/ro/media/comunicate-de-presa/comunicat-de-presa1733327193 ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇⬇ Abbonati per live e contenuti esclusivi ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri la nostra scuola di filosofia ➤➤➤ https://www.cogitoacademy.it/ Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://bit.ly/3Pgepqz Prendi in mano la tua vita grazie a PsicoStoici ➤➤➤ https://bit.ly/45JbmxX Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3OY4Xca La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il nostro podcast è sostenuto da NordVPN ➤➤➤ https://nordvpn.com/dufer #rickdufer #romania #democrazia INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (author: Jules Gaia): https://epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di CAROL MAG (https://www.instagram.com/carolmagmusic/) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La democrazia in Romania è in discussione. I rifugiati siriani nel mondo torneranno a casa? . Puoi sostenere il lavoro di Will iscrivendoti alla membership: ci aiuterai a continuare a raccontare la complessità in modo chiaro, accessibile e senza lasciare indietro nessuno. Vai su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 3 dicembre il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha proclamato la legge marziale, ma poche ore dopo, il parlamento ha respinto il provvedimento, che è stato revocato. Con Junko Terao, editor di Asia di Internazionale.Netumbo Nandi-Ndaitwah, del partito al potere Swapo, è la prima donna a diventare presidente nella storia della Namibia. Con Francesca Sibani, editor di Africa di Internazionale.Oggi parliamo anche di:YouTube • This linguist studied the way Trump speaks for two years. Here's what she found.https://www.youtube.com/watch?v=cpxCl8ylJgECi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Il finanziamento pubblico ai partiti non è detto che funzioni, e forse questo è uno dei motivi per cui non funziona nemmeno tanto bene la democrazia...
L'entusiasmo sembra avere raggiunto picchi senza precedenti, proprio come la quotazione di Bitcoin sui mercati internazionali.Ma siamo proprio sicuri che sia del tutto giustificato?Gli endorsement politici e l'arrivo delle grandi istituzioni economiche sono anche un pericolo. Analizziamo insieme tutte le criticità derivanti da questi nuovi scenari geopolitici.Inoltre: una contea della Georgia (USA) utilizza Bitcoin per certificare le elezioni politiche, un nuovo paper analizza come funziona il consenso nello sviluppo di Bitcoin, e la BCE modifica una sua pubblicazione sperando di non essere notata.It's showtime!
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Il no vax Kennedy, il conduttore con i tatuaggi neonazi: ecco la squadra di Trump«Le democrazie stanno peggiorando»: l'indagine che dimostra l'insoddisfazione per la politicaPronto soccorso, cosa non funziona e di chi è la colpa
Queste non sono verità: sono solo spunti di dialogo e riflessione, alcune idee che mi frullano in testa che mi piacerebbe discutere con voi circa le ultime elezioni e la vittoria di Donald Trump contro Kamala Harris.Per trascrizioni, video di approfondimento e contenuti aggiuntivi: PATREONPer informazioni sui corsi: info@italianoavanzato.comsito: Italiano AvanzatoÈ uscita la VIDEOGRAMMATICA di Italiano Avanzato! Sostieni il podcast consigliandolo ai tuoi amici!
Con una serie di vittorie decisive negli stati in bilico, Trump, ha sconfitto la sua avversaria democratica Kamala Harris diventando il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti. Con Alexander Stille, giornalista e scrittore, da Scranton, in Pennsylvania.Il primo novembre il Botswana democratic party, che ha governato il Botswana per quasi sessant'anni, ha perso le elezioni. Con Francesca Sibani, editor di Africa di Internazionale.Oggi parliamo anche di:YouTube • Tom Scott, Why Australia bottles up its airhttps://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=bu5-VERN3XYCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Kamala Harris a Washington torna a parlare di democrazia in pericolo
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Il professor Barbero, ospite dell'edizione 2023 della Biennale Democrazia di Torino, tiene una lezione sulla nascita del concetto politico di Europa, dal mondo antico alla modernità.Registrazione originale: https://www.youtube.com/watch?v=RstDo5rB-4cCommunity Podcast: https://barberopodcast.it/discordTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/