Podcasts about rallegratevi

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Il Nostro Pane Quotidiano
Perduti ma ritrovati - 28 Febbraio 2025

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 3:07


Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta.Luca 15:6

La Gioia del Vangelo
VI domenica del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 4:19


In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 16 febbraio (VI T. Ordinario) - Lasciati stupire e infastidire!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 5:41


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Dom 16] Vangelo: Ger 17, 5-8; Sal 1; 1 Cor 15, 12. 16-20; Lc 6, 17. 20-26.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Feb 15, 2025 1:25


In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: "Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti".

La Bibbia Oggi
Otto motivi per l'incomparabile felicità dei cittadini del Regno dei Cieli (Matteo 5:1-12) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Jan 31, 2025 46:37


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Matteo capitolo 5 versetti da 1 a 12. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 19 Gennaio 2025.Titolo del messaggio: "Otto motivi per l'incomparabile felicità dei cittadini del Regno dei Cieli"MATTEO 5 V1-121 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, 2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo: 3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. 4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. 5 Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. 6 Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta. 8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.

La Gioia del Vangelo
Giovedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Nov 7, 2024 4:19


In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Giovedì 7 novembre 2024 - Ti sta cercando ad ogni costo!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Nov 7, 2024 3:23


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Giovedì 7 Novembre 2024 (Lc 15, 1-10) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Nov 6, 2024 6:38


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».Parola del Signore.

La Gioia del Vangelo
Tutti i Santi

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Nov 1, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Venerdì 1 novembre 2024 (TUTTI I SANTI) - Saper affrontare la vita da Santi!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Nov 1, 2024 2:53


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».Commento da parte di don Federico Boetti, sacerdote della diocesi di Mondovì

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Sab 5] Commento: Rallegratevi che i vostri nomi sono scritti nei cieli...

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 1:52


L'odierna lettura è connessa al ritorno dei settantadue discepoli inviati da Gesù in missione come i suoi battistrada. La partenza fu sotto il segno della croce, in povertà e umiltà, come agnelli in mezzo ai lupi. Il ritorno è sotto il segno della vittoria, del trionfo sul male: l'agnello sgozzato è il Pastore grande della vita. Questo ritorno dei settantadue è figura del rientro di ogni missione, alla fine dei tempi: “quando tutto gli sarà sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti”. Il frutto immediato di questa missione terrena è di essere ora strettamente uniti alla stessa missione del Figlio, inviato dal Padre. Il frutto, completo, maturo, ossia la partecipazione all'esultanza del Figlio, sarà l'ingresso nella stessa vita trinitaria, concesso ad ogni degno operaio del Regno alla fine dei tempi. Nell'attuale cammino della vita, Gesù non vieta di gioire per l'affermazione del Regno - la caduta di satana - ma rivela ai discepoli una gioia più profonda, che è la sua stessa esultanza. “I vostri nomi sono scritti nei cieli”. Questo è il vero motivo di gioia. E' l'elenco di quelli che fanno parte della sua famiglia. “Non sono più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio”. Sono i nomi di coloro che sono inviati nel suo nome a compiere una missione. Gesù dice ora ai discepoli: “gioite”, perché sono già inscritti nel seno del Padre. Fine ultimo della missione è renderci somiglianti al Figlio, ciascuno secondo la propria chiamata.

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della XXIII settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Mercoledì 11 settembre 2024 - Che vita vuoi vivere?!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 3:29


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».Commento di Don Federico Suria (Pucci) diocesi di MondovìQuesto podcast fa parte di https://www.bar-abba.it

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 11 Settembre 2024 (Lc 6, 20-26) - Apostola Michela

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Sep 10, 2024 8:46


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».Parola del Signore.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mer 11] Vangelo: 1 Cor 7, 25-31; Sal 44; Lc 6, 20-26.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Sep 10, 2024 1:10


In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Com'è diverso lo sguardo del Signore dal nostro! Come sono diverse le sue valutazioni dalle nostre! Ci sorprende e ci sconvolge. Egli oggi posa i suoi occhi sui discepoli, li posa su ciascuno di noi, con il preciso intento di indicarci su quali valori dobbiamo posare i motivi di gaudio e di beatitudine. A noi anelanti alle ricchezze e ai beni del mondo dice: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio». Egli, nella sua divina bontà, vuole dilatare gli spazi del nostro spirito per farci comprendere che i beni del Regno non sono minimamente paragonabili a quelli della terra. Vuole convincerci che il futuro che è stato riservato dal buon Dio, sazierà completamente ogni nostro desiderio nella pienezza della vera gioia senza fine. Gesù proclama beati anche coloro che sono nell'afflizione e nel dolore, affermando semplicemente che il nostro pianto si cambierà in gioia. Rimane per noi l'assurdo e il mistero del dolore e dell'umana sofferenza fin quando non avremo il coraggio e la fortuna di salire coraggiosamente fino al Calvario e lì rimirare, con tutta la nostra fede il crocifisso, armandoci di santa pazienza per attendere fino al terzo giorno, fino al mattino della nostra pasqua: «Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli». La beatitudine del dolore raggiunge poi la sua concretezza storica nelle violenze e nelle persecuzioni, negli insulti e nell'odio, in tutte le «passioni» che i seguaci di Cristo subiranno nel corso dei secoli: è la beatitudine dei martiri, è l'eroismo della fede, è la perfetta assimilazione a Cristo crocifisso. I «guai» che seguono vogliono ancora smentire le nostre umane tendenze e metterci in guardia dalle inevitabili tentazioni. Vogliono soprattutto farci evitare il facile errore di sopravvalutare le nostre «cose», inevitabilmente fragili e legate solo al tempo. La nostra mèta è il cielo e l'eternità.

Il Nostro Pane Quotidiano
Cristianesimo autentico - 21 Luglio 2024

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later Jul 21, 2024 3:45


Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli. Matteo 5:12

La Gioia del Vangelo
Lunedì della X settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 10, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Lunedì 10 giugno 2024 - Appartenenza?!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Jun 10, 2024 3:08


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

La Gioia del Vangelo
Tutti i santi

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Gioia del Vangelo
San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

La Gioia del Vangelo
Lunedì della X settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

La Gioia del Vangelo
IV domenica del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Gioia del Vangelo
Giovedì della XXXI settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

La Gioia del Vangelo
Solennità di tutti i Santi

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Gioia del Vangelo
XXIV domenica del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della XXIII settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

La Gioia del Vangelo
Sacratissimo Cuore di Gesù

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

La Gioia del Vangelo
Giovedì della XXXI settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

La Gioia del Vangelo
VI domenica del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

La Gioia del Vangelo
Tutti i Santi

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Gioia del Vangelo
Lunedì della X settimana del Tempo Ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

La Bibbia Oggi
Cinque ordini essenziali dei cittadini del cielo (Filippesi 4:1-7) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Apr 29, 2024 52:57


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Filippesi capitolo 4 versetti da 1 a 7. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 28 Aprile 2024.Titolo del messaggio: "Cinque ordini essenziali dei cittadini del cielo"FILIPPESI 4 V1-71 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti!2 Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. 3 Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.4 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. 5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
1 Novembre - Solennità di tutti i Santi

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Nov 1, 2023 2:53


Dal Vangelo secondo MatteoMt 5,1-12aIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Gioia del Vangelo
Tutti i santi

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Nov 1, 2023 4:28


Dal Vangelo di Matteo 5,1-12a   In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

Adorazioni eucaristiche di don Leonardo Maria Pompei

Meditazione sul quarto ed ultimo capitolo della lettera ai Filippesi, Ora Santa di Giovedì 12 Ottobre 2023

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli (Lc 10,20b)Il fine ultimo della missione di Dio è renderci a perfetta somiglianza del Figlio suo, permettendoci di attraversare anche il male nella sua forma più radicale, ovvero la morte. La vera potenza di Dio consiste non nell'impedire il male, ma nel saper trarre il bene dal male (Sant'Agostino)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 13 Settembre 2023 (Lc 6, 20-26) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Sep 12, 2023 6:00


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».Parola del Signore.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Lunedì 12 Giugno 2023 (Mt 5, 1-12) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jun 11, 2023 7:53


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».Parola del Signore.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Giovedì 10 Novembre 2022 (Lc 17, 20-25) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Nov 9, 2022 5:54


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -..Tardi ti ho amato,bellezza così antica e così nuova,tardi ti ho amato.Tu eri dentro di me, e io fuori.E là ti cercavo.Deforme, mi gettavosulle belle forme delle tue creature.Tu eri con me, ma io non ero con te.Mi tenevano lontano da tequelle creature che non esisterebberose non esistessero in te.Mi hai chiamato,e il tuo grido ha squarciato la mia sordità.Hai mandato un baleno,e il tuo splendoreha dissipato la mia cecità.Hai effuso il tuo profumo;l'ho aspirato e ora anelo a te.Ti ho gustato,e ora ho fame e sete di te.Mi hai toccato,e ora ardo dal desiderio della tua pace..+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».Parola del Signore.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Giovedì 3 Novembre 2022 (Lc 15, 1-10) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Nov 2, 2022 6:38


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».Parola del Signore.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Essere ritrovati | 23 Ottobre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Oct 23, 2022


A fianco di chi siede Gesù? A fianco di coloro che sono accettati dalla società... o a fianco di coloro che sono visti come reietti? A fianco di chi non ha pensieri per la testa, o di chi soffre? E per cosa gioisce Gesù? Per le sue novantanove pecore nell'ovile, o per quella ritrovata?---Predicatore: Michele CarlsonCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di ascolto audio/visione video: 30 minuti"Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta”. Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. " (Luca 15:2-7)GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD A BREVE

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 7 Settembre 2022 (Lc 6, 20-26)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Sep 6, 2022 6:00


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».Parola del Signore.

La Bibbia Oggi
Soli Deo Gloria: Uniti in Cristo per la gloria di Dio (Romani 15:7-13) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 57:09


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman su Romani capitolo 15 versetti da 7 a 13. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 24 Luglio 2022.Titolo del messaggio: "Soli Deo Gloria: Uniti in Cristo per la gloria di Dio".ROMANI 15 V7-13"7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.8 Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri; 9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:«Per questo ti celebrerò tra le nazionie canterò le lodi al tuo nome». 10 E ancora:«Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo». 11 E altrove:«Nazioni, lodate tutte il Signore;tutti i popoli lo celebrino». 12 Di nuovo Isaia dice:«Spunterà la radice di Iesse,colui che sorgerà a governare le nazioni;in lui spereranno le nazioni». 13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo."

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Perle, maiali e feste: le parabole di Gesù - Parte 4: Il cuore di Dio per i perduti

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jul 10, 2022


Dio ha un cuore per coloro che la vita ha  colpito, atterrato, vinto...  i perduti.  Il Suo amore è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. E spetta a ciascun credente di portare la Sua speranza nel buio di chi soffre.---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 28 minutiMi piacciono le canzoni che mi fanno ballare o cantare. Per questo motivo ho due playlist su l'app Spotify. La prima,“Jeanbean1”, è piena di canzoni che fanno affollare la pista da ballo e la seconda, “Jeanbean2”, è fatta da tutte le ballate che fanno emergere la mia Aretha Franklin interiore mentre canto insieme alla musica. Devo confessarvi che al mio cane Artie non piacciono né l'una né l'altra: non gli piace affatto ballare e lo confonde l'occasionale scoppio in lacrime di fronte a un testo: "Sta cantando, è felice, ma sta piangendo, devo forse darle una leccata"? Perché, come tutta la grande arte, un testo di musica pop è in grado di parlare alla nostra comune esperienza umana e può catturare il cuore. Quello che mi colpisce ogni volta è nella canzone “All I ask” di Adele, quando canta di quanto sia sconcertante quando perdiamo l'amore della nostra vita che è anche il nostro migliore amico:“Nessuno mi conosce come te. E poiché tu sei l'unico che conta, dimmi da chi devo correre?”Un testo straziante e universalmente vero, e questo è il genio di Adele.Ci sono anche un paio di versetti nella Bibbia che mi fanno sempre venire un groppo alla gola. La prima è quando Gesù lava i piedi a Pietro durante l'ultima cena e Pietro, in tutta la sua favolosa irruenza, quando capisce che si tratta di una sorta di unzione, dice: "Non solo i miei piedi, ma tutto me stesso". E l'altra è questa nella Parabola del figlio perduto“Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.” ( Luca 15:20 b)È un'immagine bellissima che parla del cuore di Dio e del suo amore per i perduti. Dio non aspetta che siamo dispiaciuti, o che siamo bravi, o che abbiamo tutto in regola, prima di amarci: ci ama e ci cerca. Il senso della parabola del figlio perduto è: "Torna a casa, ti prego, torna a casa".Lasciate che preghi per noi: Padre, siamo così grati di poterci definire tuoi figli, di essere stati trovati da te e chiamati al tuo amore. Mentre ascoltiamo queste parole, metti nel nostro cuore  un peso per coloro che stai ancora cercando. Amen“Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo.  Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola:  «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova?  E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle;  e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta”.  Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.” (Luca 15:1-7)L'amore di Dio, reso completo da Gesù, è un'offerta universale. È per tutti, è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. La mia storia di salvezza non è la tua, né la tua. Perché mentre il pastore guarda all'intero gregge, il Regno lavora uno alla volta. È semplicemente così: il figlio perduto, la moneta perduta, la pecora smarrita. Questa è la natura stessa di Dio, il singolo 'individuo conta per Dio. C'è qualcosa di profondo, in un mondo che cerca di confondere tutti in un'unica cosa, nel fatto che la Chiesa annuncia "no, a Dio interessa l'individuo, il singolo". Questo è il modello del Regno.Ci sembra strano: è davvero ciò che farebbe un pastore? E' sufficiente un gregge di 99 persone, no? Ma non è una parabola su quanti sono rimasti, bensì sul valore di ciò che è perduto e su come Dio lo cerca."«Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova?  Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta”. Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede». " (Luca 15:8-10)In alcune delle vostre bibbie vedrete una piccola nota tra parentesi dopo la parola “dramma”;  se guardate, vedrete che è una nota  che  spiega il valore della moneta che viene persa. È una dracma d'argento e vale circa un giorno di paga. La donna dovrebbe averne 10, quindi in totale mille dracme, non una fortuna, ma sono tutti i suoi risparmi, tutto ciò che sta tra lei e la povertà. Non c'è da stupirsi che sia alla disperata ricerca di questa moneta.Il valore della moneta è significativo, e ancora una volta il punto della parabola è come Dio sia risoluto nel perseguire ciò che è perduto. La donna mette a soqquadro la casa finché non trova la moneta; il pastore cerca finché non trova la pecora; il padre è sempre alla ricerca del figlio perduto fino al giorno in cui lo vede e poi corre verso di lui.Dio ha un cuore per i perduti che non si arrende mai. E quando ciò che è perduto viene ritrovato, c'è una festa in cielo che può battere persino la mia playlist di Jeanbean1. Ne parleremo la prossima settimana, quando esamineremo l'Accoglienza in Cielo.Quindi, se Dio è questo risoluto inseguitore di persone perdute, cosa vuole che facciamo in tutto questo? Quale ruolo dobbiamo svolgere? Indovinate un po': abbiamo qualche parabola per aiutarci. “Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità [tra il popolo]. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.  Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai.  Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse».” (Matteo 9:35-38)In un attimo potremmo quasi non accorgerci di questo piccolo ma ricco passaggio nel mezzo di Matteo. Ma è un punto cruciale in cui l'attenzione si sposta dal ministero di Gesù al nostro. Rende umili, è impegnativo ed emozionante.Il verbo greco tradotto con "ebbe compassione" indica che Gesù era commosso profondamente, tanta era la pena che provava per le persone che vedeva. Questa frase è usata spesso nei Vangeli per descrivere i sentimenti lancinanti/strazianti che Gesù provava per le persone bisognose. “[Gesù,] smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati.” (Matteo 14:14)“Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla; perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per strada».” (Matteo 15:32)Non è indifferente alle difficoltà della gente, né incolpa le persone per il caos in cui si trovano. La sfida per noi è: quanto spesso proviamo una profonda, straziante compassione per le persone?Spesso siamo ciechi di fronte alle persone che ci circondano, sia per quanto riguarda i loro bisogni spirituali sia per quanto riguarda la loro disponibilità e apertura a Gesù. Vediamo il loro stile di vita e i loro atteggiamenti a volte duri, e dimentichiamo che Dio è in grado di operare potentemente in loro quando è il momento giusto. La nostra sfida è quella di chiederci: "Cosa ci spinge a stare con le persone, a soddisfare i loro bisogni e magari a condividere con loro la nostra storia del Vangelo"? Spero che sia una combinazione di queste due cose:“Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,  il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. “ (1 Timoteo 2:3-4)“L'amore sia senza ipocrisia.” (Romani 12:9 a)Torniamo a Matteo 9.“Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità [tra il popolo].  Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse.”  (Matteo 9:35-38)Fino al versetto 37 l'attenzione di Matteo si è concentrata su Gesù e sulla sua opera di Buon Pastore. Si prende cura di loro, li guarisce, provvede alle loro necessità. Ma nel versetto 37 c'è uno spostamento e un cambiamento nella metafora. Ora l'attenzione si concentra sui discepoli e su di noi e sui modi in cui siamo invitati a collaborare con Dio per raggiungere i suoi scopi. Ed egli ha bisogno di noi ora!Notate che la parola "mèsse" è usata tre volte nei versetti 37-38 e l'atto del raccogliere implica un senso di urgenza. Il momento è giusto. Il Regno dei cieli è vicino. Ora. Non c'è tempo da perdere. La raccolta potrebbe essere rovinata o perduta se l'agricoltore ritarda. Ma come possiamo diventare coloro che trebbiano il raccolto?“Pregate dunque il Signore della mèsse”  (v 38)La prima cosa da fare è pregare. A tutti noi è stato dato un luogo specifico con una chiamata specifica: in quale campo ci troviamo? Quale preghiera ci chiede Gesù di fare per partecipare alla mietitura? Quali sono i bisogni maturi /pronti per i quali vuole che ci impegniamo /interagiamo?E poi, ci prepariamo a essere inviati;  inviati nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri gruppi di amici, nelle nostre famiglie,  tra i nostri vicini, nelle nostre comunità.Notate cosa fa Gesù subito dopo in Matteo 10: manda i suoi discepoli nei campi; il Signore della messe manda i suoi operai.I discepoli hanno seguito Gesù come un rabbino, un maestro che li forma con insegnamenti ed esempi. La loro formazione e il loro scopo si trovano nelle parole e nelle opere del loro rabbino, nel seguire le sue vie.Noi avremo uno scopo unico all'interno dei piani che Gesù ha per noi, ma tutti puntano allo stesso regno, allo stesso re e salvatore. Gesù è la fonte e il Signore del nostro scopo. Il nostro scopo è seguire il suo cuore per i perduti e non arrenderci mai.“E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra.  Andate dunque[a] e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,  insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».”  (Matteo 28:18-20)Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Venerdì 24 Giugno 2022 (Lc 15, 3-7)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jun 23, 2022 7:53


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.Parola del Signore.Clicca QUI:LA PRATICA DEI PRIMI VENERDI' DEL MESEParola del Signore.

La Bibbia Oggi
La rivoluzione dell'amore: Come amare chi è difficile (Romani 12:14-21) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later May 2, 2022 44:17


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman su Romani capitolo 12 versetti da 14 a 21. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il primo maggio 2022.Titolo del messaggio: "La rivoluzione dell'amore: Come amare chi è difficile"ROMANI 12 V14-2114 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
“... e non impareranno più la guerra...” Cosa posso fare per la guerra con la mia fede? | 13 Marzo 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Mar 14, 2022


(Immagine cortesia della fotografa ucraina  Tetiana Shyshkina ) Dove è Dio nella guerra? E perché un Dio d'amore permette la guerra? E per chi parteggia Dio nella guerra? Dio è esattamente tra le trincee, nei rifugi, tra le strade martoriate di bombe, nel dolore e nella sofferenza, attraverso le sue braccia, le sue mani, le sue gambe in terra: quelle di chi ha creduto, e che si impegna per il prossimo... sino a quando non impareranno più la guerra. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 25 minuti Normalmente vi faccio lezioni di greco ed ebraico e corsi di etimologia e grammatica. Oggi voglio farvi una lezione di geografia, e Dio sa quanto non vorrei averla mai fatta. Su questa una carta geografica “muta”, sapete indicarmi dove sta l'Ucraina? Forse se mettiamo qualche confine la trovate meglio. E se mettiamo qualche colore ancora meglio.  L'Ucraina è una nazione grande 603 milioni di chilometri quadrati (il doppio dell'Italia) e ha una popolazione ci più di 44 milioni di abitanti... o forse dovrei dire, purtroppo, aveva.. In Ucraina sono nati famosi scrittori, come Gogol e Bulgakov, musicisti famosi come il pianista Vladimir Horovitz, sportivi come Segej Bubka e Andriy Shevcenko. Ci sono città meravigliose e piene di storia, come Kiev, Leopoli, Donesk, Odessa... e adesso c'è la guerra. Ogni guerra dovrebbe riguardarci da vicino anche quelle che ci sono da decenni in Somalia, in Etiopia, in Libano... ma questa fa decisamente più male perché è a un “tiro di schioppo” da casa; Kiev è a 1600 chilometri da noi, Leopoli 1200 (Londra è a 1400 e Lisbona a 1800). La guerra ce l'abbiamo dentro casa,  e potrebbe coinvolgere anche noi. All'inizio del nuovo millennio ci troviamo di fronte ad un'antica domanda:  Perché Dio permette la guerra? Il Canadian Army Journal nel 2003 uscì con un articolo  nel quale diceva che dal 3600 a.C.  il mondo ha conosciuto solo 292 anni di pace.  Dal 3600 a.c. al 2003 d.c. ci sono state 14.531 guerre,  con quasi 4 miliardi di vite perse.  Dovremmo aggiornare il conto... sono passati venti anni. Con i soldi spesi per gli armamenti e per le ricostruzioni post belliche  si potrebbe fondere una cintura d'oro intorno all'equatore,  larga 157 chilometri e profonda 10 metri. Perché la guerra? E per chi è credente, la domanda è anche peggiore: perché un Dio d'amore permette la guerra? Per chi parteggia Dio in una guerra? La storia ci racconta che nei secoli più di un “capo militare” ha detto che Dio era dalla sua parte: Costantino, Hitler... per citarne due. Chi è il nemico da battere per Dio? Si narra che, quando scoppiò la prima guerra mondiale,  il ministero della guerra di Londra  inviò un messaggio in codice a uno degli avamposti britannici  nelle zone inaccessibili dell'Africa. Il messaggio diceva:  "La guerra è dichiarata. Arrestate tutti gli stranieri nemici nel vostro distretto".  Il ministero della guerra ricevette questa risposta:  "Ho arrestato quattro tedeschi, sei belgi, quattro francesi, due italiani, tre austriaci e un americano. Si prega di comunicare immediatamente con chi siamo in guerra".  Con chi siamo in guerra? Con chi è eternamente in guerra l'uomo? Giacomo, fratello di Gesù, lo spiega: “Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra?  Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate;  domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:1-4) Da sempre il vero nemico dell'uomo si chiama “peccato”. In quaresima ricordiamo che Gesù è venuto per sconfiggere il peccato; ogni peccato.  Da quelli che riteniamo “piccoli”, come una bugia,  a quelli che pensiamo un po' più gravi, come un adulterio, a quelli che riteniamo gravissimi, come un omicidio, a quelli che riteniamo imperdonabili, come scatenare una guerra. Per Dio, tutti questi peccati, valgono la stessa cifra: 1. L'uno vale l'altro: è sempre un “mancare il bersaglio” come più volte ho detto essere l'etimologia del verbo “peccare”. Ovviamente hanno conseguenze diverse nel mondo, ed il mondo giustamente le valuta e le punisce in modo diverso...  ma hanno la stessa radice:  la disobbedienza a Dio. E hanno la stessa origine: “Io valgo, io voglio, io prendo... IO...IO... IO...” Guernica era una piccola cittadina dei Paesi Baschi,  nel nord-est della Spagna.  Era formata da un agglomerato di case separate da stradine strette e tortuose.  Il 26 aprile 1937 era giorno di mercato e la gente si era riversata nelle strade, quando arrivarono gli aerei del III Reich, e in meno di due ore spazzarono via la città, e 1654 tra uomini, donne , bambini. Morì persino il bestiame... tutto. Il pittore spagnolo Pablo Picasso  sei giorni dopo decise di  riversare il suo dolore in un'opera dipingendo nel suo studio a Parigi lo strazio della sua gente, i corpi martoriati, con due soli colori: il nero della morte e l'ocra del sangue. Tre anni dopo l'esecuzione dell'opera,  nella Parigi occupata dai nazisti,  l'ambasciatore tedesco Otto Abetz, in visita allo studio di Picasso,  alla visione di una fotografia di “Guernica” chiese: “Avete fatto voi questo orrore, maestro?”. Pablo Picasso rispose: “No, è opera vostra!”. Non era Pablo, né Dio, ad aver causato l'orrore; sia Pablo che Dio ne erano stati esclusivamente testimoni. L'orrore era dovuto al peccato  di uomini che dicevano: “Io valgo, io voglio, io prendo... IO...” Dio è stato per millenni spettatore più o meno silenzioso dei vari peccati umani, ed ha provveduto anche una soluzione attraverso il suo figlio offerto come espiazione a chi si pente. Ma solo a chi si pente: “Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e la cupidigia che è idolatria. Per queste cose viene l'ira di Dio {sugli uomini ribelli}.” (Colossesi 3:5) Dio è ancora spettatore,  ma non lo sarà per sempre; arriverà l'ira, la sua ira. Si, ma adesso, io vedo solo l'ira e la distruzione di chi non si pente e non si piega. E Dio cosa fa? E dov'è? Piuttosto che spiegarvelo con una lezione biblica voglio mostrarvelo attraverso le parole di chi è lì, sul campo di battaglia, tra le bombe che cadono e le persone che muoiono: queste sono le parole che un missionario che lavora presso una facoltà di teologia a Kiev ha scritto alla nostra Amy, la missionaria che per dodici anni ha servito in questa chiesa: “Aggiornamento UETS Ucraina Giorno 15 dal pastore Oleksander. Questi professori e pastori stanno dando l'esempio di un ministero di servizio senza paura e  di incredibile coraggio.  Giorno 15 di guerra Ciò  che abbiamo insegnato nelle nostre classi dell'essere in missione,  è che deve comportare una stretta vicinanza con gli altri. Non possiamo amare e servire coloro a cui Dio ci ha mandato da lontano. Per questo motivo, la nostra squadra di volontari composta da docenti, studenti e laureati dell'UETS, insieme ai rappresentanti della società biblica ucraina, continua a servire chi ha bisogno. Negli ultimi giorni, attraverso la grazia di Dio e al sostegno dei nostri amici, abbiamo (1) evacuato circa 250 persone dalla zona di guerra all'Ucraina occidentale; (2) aiutato centinaia di persone, tra cui decine di madri con i loro bambini, a fuggire dalla zona di intensi combattimenti nelle città di Irpin' e Bucha; (3) distribuito tonnellate di cibo tra le persone nascoste negli scantinati e nei rifugi antiatomici, e anche gli anziani confinati nelle loro case; (4) consegnato due pacchi pieni di medicinali (soprattutto per la febbre e il dolore) ai rifugi antiatomici. Le persone, le cui storie valgono la pena di essere condivise separatamente (hanno trascorso 6 giorni negli scantinati senza connessione mobile, acqua, cibo, elettricità), continuano a chiedere perché mai rischiamo deliberatamente le nostre vite per aiutarli. Quando sentono la nostra risposta  e apprendono il vero motivo per cui lo facciamo, promettono di venire ai nostri corsi dopo la fine della guerra. Questa testimonianza è il miglior modo per assicurarci che stiamo facendo ciò che la Chiesa è chiamata a fare. Infatti, è davvero difficile trattenere le lacrime quando parliamo con loro. Inoltre, queste attività ci permettono di condividere il Vangelo e di pregare con la gente. Spieghiamo la radice del male e li confortiamo nel loro dolore. Inoltre, spezziamo il pane e beviamo il vino  con i soldati ucraini che credono in Cristo, incoraggiandoli nella loro fede. Nonostante tutti gli orrori che la nazione ucraina sta affrontando, possiamo vedere che Dio è in movimento, usando le nostre mani. Sia lodato Lui!”” “Aggiornamento UETS Ucraina Giorno 16 dal pastore Oleksander. Amici, pregate e continuate a pregare finché tutto questo non sarà finito!  Giorno 16 di guerra La terribile guerra è ancora in corso e solo Dio sa per quanto tempo continuerà. Anche se è difficile per noi trattenere le lacrime quando vediamo la devastazione della nostra terra, con città e paesi letteralmente rasi al suolo, così come la tremenda sofferenza del popolo ucraino, oggi vorremmo condividere con voi alcune buone notizie. In primo luogo, ieri, la nostra facoltà ha tenuto un incontro online con i nostri studenti residenti. Nonostante il fatto che la guerra li abbia sparsi per tutta l'Ucraina, stanno bene, e cercano di essere utili ovunque si trovino, manifestando l'amore e la cura di Dio alle persone. La maggior parte di loro sono coinvolti in vari ministeri della chiesa, soprattutto sociali; alcuni organizzano evacuazioni; altri lavorano con i rifugiati. Ci sono diversi che si sono uniti a unità di difesa territoriale (questi studenti hanno bisogno di un sostegno speciale di preghiera). Ciò che li accomuna è il loro impegno a servire Dio attraverso il servizio alle persone. È un grande incoraggiamento per noi, perché vediamo che i loro studi al seminario non sono stati vani. Grazie alla guerra, sono tutti diventati ministri influenti. Durante la riunione, i nostri studenti hanno espresso le loro richieste di preghiera. Hanno chiesto di pregare per (1) i volontari dell'UETS che servono a Kiev; (2) tutte le città e i paesi assediati in Ucraina e le persone lì; (3) la protezione di Dio per il campus dell'UETS; (4) la direzione del seminario; (5) i loro amici con cui non hanno alcun legame. In secondo luogo, lodiamo Dio che l'ultimo membro dello staff del seminario e la sua famiglia, con cui non avevamo contatti da diversi giorni, sono stati evacuati ieri dalla zona dei combattimenti violenti. Ci siamo preoccupati molto per loro. Oggi sono al sicuro. Quindi, grazie mille per essere con noi in preghiera per loro!  Cosa sta succedendo in Ucraina? C'è una guerra, frutto del peccato di uomini egoisti: “Io valgo, io voglio, io prendo... IO...IO... IO...” Dove è Dio? Esattamente in mezzo al popolo che soffre. Come ci arriva? “Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo.  Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste;  fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?”  E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, lo avete fatto a me.” (Matteo 25:34-40) Non possiamo amare e servire coloro a cui Dio ci ha mandato da lontano. Sono le parole di Oleksander. La chiesa, tu ed io, siamo le braccia, le mani, le gambe di Dio.  Ecco dov'è Dio nella guerra.  Ecco cosa fa nella guerra. Fino a quando il peccato non sarà sconfitto per sempre, sino a quando persino i potenti della terra non saranno costretti a piegare le ginocchia per ascoltare la loro condanna, la chiesa, te ed io, porteremo Dio tra le trincee,  nei rifugi, negli ospedali,  nelle strade martoriate di bombe. C'è chi lo farà fisicamente,  come il pastore Oleksander,  rischiando la propria vita, c'è chi lo farà da una distanza, attraverso gli aiuti umanitari, l'ospitalità, le preghiere. Non possiamo essere distanti, non dobbiamo permettere che l'orrore che vediamo in TV ci allontani da chi soffre, che sia credente o meno. Che la notizia scali nel nostro interesse, come avverrà se la guerra continua nei TG; l'abbiamo già visto con le altre: Bosnia, Libano, Siria, partire in prima pagina e poi,  dopo un po', non essere neppure presenti prima delle previsioni del tempo. Siamo parte della medesima squadra, una squadra che non abbandona i propri fratelli;  “Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono.” (Romani 12:15)  dice Paolo, sino a quando... “Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro e le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un'altra, e non impareranno più la guerra. Casa di Giacobbe, venite e camminiamo alla luce del Signore!” (Isaia 2:4-5) Fermiamoci a pregare. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
In Cristo puoi... avere gioia | 16 Gennaio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jan 18, 2022


Le circostanze e gli eventi del mondo rubano la tua gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita  di dettare la tua risposta. La tua gioia non sarà mai in funzione di ciò che hai, ma di ciò che sei IN Cristo. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minuti Non so voi, ma dopo più di due anni sono stufo di sentirmi dire ogni giorno di tutte le cose che NON posso fare. Vivo la mia vita con dei limiti che so sono per il mio bene... ma non per questo non ne soffro. La gioia in questi anni  sembra essere quasi sparita. E' per questo che la serie di messaggi  che comincio questa settimana si intitola “In Cristo puoi”. Vogliamo conoscere assieme tutte le cose che possiamo fare e che nessuno può impedirci dal praticare. La prima cosa che nessuno può impedirci di avere è la gioia. E per parlare di gioia in Cristo non possiamo fare a meno del libro dove la gioia è il motivo conduttore di tutta la narrazione: sto parlando della lettera di Paolo ai Filippesi. A metà dello scorso anno abbiamo già visto con i messaggi di Celeste, di  Jean e miei, molto di questo libro per ciò che riguarda  le varie teologie contenute in esso, gioia, unità, gloria e pace. Questa volta vorrei parlarvi di tutto ciò che attraverso Cristo possiamo fare non quando stiamo bene, non quando le situazioni sono a nostro favore, ma sempre, e soprattutto quando stiamo male  e le situazioni sono avverse. “...e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino ad ora. (Filippesi 1:4-5) Quando Paolo scriveva queste parole era in prigione, incatenato ad un soldato romano h 24, senza libertà neppure per le cose intime. Ma Paolo parla di gioia; la gioia del Vangelo  e non significa che tutto sia facile, anzi: “Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del vangelo; ma quelli annunciano Cristo con spirito di rivalità, non sinceramente, pensando di provocarmi qualche afflizione nelle mie catene. ” (Filippesi 1:15-17) “Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare...”(Filippesi 3:12) C'è invidia e c'è rivalità ci sono cattivi insegnati che cercano di minare il ministero di Paolo facendolo apparire come un bugiardo. Ma un Paolo in catene, un Paolo attaccato sul piano personale, afferma: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) E la cosa più stupefacente non è tanto l'affermazione, ma il contesto in cui Paolo la dice: “Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore.  Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita. Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi” (Filippesi 4:2-4) Il contesto non è quello di una chiesa unita, ma di una chiesa con delle discussioni e delle divisioni tra le persone che avevano lottato assieme a Paolo per piantare la chiesa Filippi. E in un contesto del genere, la soluzione di Paolo  “rallegratevi!" sembra davvero un controsenso, al limite una battuta sarcastica. Ma Paolo non sta scherzando; sta piuttosto indicando una realtà: si può essere gioiosi ...  nonostante le circostanze della vita. Vorrei darti oggi tre motivi e un “luogo” dove trovare gioia anche nei periodi bui, e conservala protetta dal mondo. 1. Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti in cielo. In Luca 10 Gesù mandò 70 dei suoi discepoli per strade e campagne ad operare miracoli. I risultati furono fantastici.  Essi tornarono al Signore pieni di gioia,  parlando delle guarigioni  e delle liberazioni che erano avvenute. Ma Gesù li portò subito con i piedi per terra: non dovevano gioire per quella potenza   che avevano visto in azione, ma per altro: “Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” (Luca 10:20) Gesù gli sta dicendo:  “Se la vostra gioia è in funzione di ciò che fate, allora siete messi male, perché la gioia vera non è in funzione di quello che fate, ma di quello che siete.  I miracoli, un giorno, potrebbero non avvenire più, ma una cosa rimarrà certa, ora e sempre: voi siete nell'elenco che è presso il Padre mio. Eravate a un passo dalla morte eterna, e ora avete  la vita eterna. Trovate lì la vostra  gioia!”. E' per quello che Paolo ci dice di rallegrarci. 2. Rallegratevi perché Dio provvede ogni giorno Vi ricordate cosa ci ha detto di pregare Gesù? "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6:11) Non un pane annuale, o mensile o settimanale, ma è un pane che va richiesto OGNI giorno, e che OGNI giorno Dio provvede. Il Salmo 103 inizia così: “Benedici, anima mia, il Signore; e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. (Salmo 103:1-2) Sai quale è il mio più grande difetto? Che mi dimentico, o dò per scontate  le cose buone che Lui ha fatto, fa e farà per me. Ogni volta che prendo un respiro,  ho un buon motivo per essere grato.  Dio ha fornito quell'ossigeno. Dio ha ha fornito il sole, le stagioni, il cibo... tutto ciò che mi circonda.. ma soprattutto... “Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...” (Salmo 103:3-4) Dio mi ha, ti ha perdonato,  e ci ha coronato di bontà. Quante volte in un anno, aprendo gli occhi la mattina mi rammento di questo? Quante volte la mia prima preghiera del mattino è: “Sono perdonato! Sono coronato di compassione e di bontà da mio Padre! Grazie Signore!” E non basta: Dio non solo mi ha perdonato, ma agisce e continua ad agire in mio favore: “...egli sazia di beni la tua esistenza e ti fa ringiovanire come l'aquila. Il Signore agisce con giustizia e difende tutti gli oppressi.” (Salmo 103:5-6) Il salmista non stava parlando “in generale”, “Beh, si, so che Dio è dalla mia parte, per cui se mi accade qualcosa di buono significa che è stato lui.” ma di azioni precise, di interventi miracolosi che il popolo di Dio aveva realmente visto accadere. Quando Israele era in schiavitù in Egitto, Dio lo aveva liberato, il mare si era aperto davvero davanti a loro. Aveva agito con giustizia ed aveva difeso chi era oppresso,  liberandolo attraverso più e più miracoli. Quando Israele aveva avuto bisogno di cibo nel deserto, Egli mandò la manna dal cielo e poi le quaglie....  vere quaglie e vera manna! Dio aveva letteralmente saziato il suo popolo. Gesù era stato mandato per completare quelle azioni: e quando i 5.000 avevano fame, moltiplicò veri pesci e veri pani. Niente fu mai più vero e reale del salire la croce per pagare i nostri peccati. Proprio Paolo dice in Filippesi: “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti” (Filippesi 4:6) Paolo sta dicendo:  “Se vuoi avere gioia devi sviluppare una attitudine alla gratitudine Trova lì la tua gioia!”. 3. Rallegratevi perché siete testimoni di Cristo Gesù ha detto: “Il servo non è più grande del suo signore”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra." (Giovanni 15:20) Essere testimoni di Cristo non è gratis, le persone non saranno lì ad applaudirti, ma Gesù anche detto: “Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e {, mentendo,} diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.  Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli...” (Matteo 5:10-12). “Beati”, come abbiamo visto più volte, è la parola che la Bibbia usa per indicare la gioia ai suoi massimi livelli, la felicità assoluta. E qui tu, onestamente, potresti chiedere a me (e a Gesù... visto che è lui che parla) “E dov'è la gioia nell'essere perseguitati?” Gesù la indica: la gioia sta nella ricompensa: egli stesso, dice Ebrei 12 “Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia.” (Ebrei 12:2) Mosè dovette fare una scelta tra la comodità terrena  e la ricompensa  nel cielo".  “Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone,  preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio che godere per breve tempo i piaceri del peccato,  stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. (Ebrei 11:24-26) "...perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. ".  Ho bisogno di avere gli occhi puntati su quella ricompensa e non sulle difficoltà che ho attorno. Ho bisogno di fare quello che fece Mosè, concentrarmi su Cristo (e lui non lo aveva mai visto, noi si!) per vedere la gioia che mi spetta. Paolo scriverà: “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo.” (Romani 8:18) Il luogo dove trovi la gioia Però ad essere onesti, tu sei autorizzato a dirmi: “Marco, tutto quello che mi hai indicato che dovrebbe portare gioia, diciamocelo francamente, nella vita normale porta problemi e basta. Si è vero, il mio nome è scritto in Cielo, ma qua, in terra, il mio nome  sembra non essere scritto in nessuna parte, ed io mi sento di essere tra gli ultimi. Si, è vero, Dio provvede ogni giorno, ma io riesco a malapena a  a sopravvivere. Si è vero, sono testimone di Cristo ma questo rende la mia vita ancora più difficile.” Il viaggio della vita è un viaggio  che cerca costantemente di derubarci della nostra gioia. Ed è per quello che Paolo non dice “rallegratevi"... e basta, ma indica un luogo dove riporre, conservare e trovare la gioia. Dice “rallegratevi NEL Signore” In greco NEL è la preposizione ἐν-en, che significa “all'interno, dentro, in mezzo, circondato da. L'unico luogo dove potrai avere gioia è se sarai all'interno, dentro, in mezzo al Signore. Nella vita affrontiamo  un sacco di momenti "ladri di gioia: la morte di un caro, la perdita di un lavoro, un reddito da fame, essere evitati della gente, essere giudicati... Salomone sintetizzerà tutto questo dicendo in Lamentazioni: “Io ho detto:«È sparita la mia fiducia, non ho più speranza nel Signore!»” (Lamentazioni 3:18) Quando tutto sembra andare per il verso storto è tanto semplice aprire la bocca e bestemmiare... “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” Paolo non dice  “rallegratevi nel Signore... a meno che....” (qualcuno non vi corra dietro con la mazza ferrata). Paolo non dice  “rallegratevi nel Signore... finché...” (avete soldi, una famiglia unita, un bel lavoro). Ma dice che, indipendentemente dalle circostanze  il luogo dove puoi avere gioia è all'interno, dentro, nel mezzo del Signore. Le circostanze rubano la gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita  di dettare la tua risposta. Questo non significa che non possiamo esprimere emozioni per le circostanze della vita: Gesù ha pianto. Gesù si  è infuriato. Gesù è stato frustrato. Gesù è stato turbato. Gesù è stato addolorato. La chiamata a gioire sempre nel Signore  non riguarda lo schiacciare le emozioni, ma nel mantenere la giusta prospettiva, nel distogliere gli occhi  da ciò che succede intorno a noi...  e nel guardare altrove. Dove? “Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?  Com'è scritto: «Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello». Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 8:35-39) Ecco dove volgere lo sguardo, ecco dove cercare la gioia, perché puoi gioire ... sempre, all'intero, dentro,  IN Cristo. Il Covid, negli ultimi due anni ci ha rubato la gioia, quella terrena, negandoci abbracci, incontri, cene assieme,  agapi in chiesa, piccoli gruppi nelle case... ma la nostra gioia quella vera, è intoccabile e protetta. “Sono sicuro: il Signore è il mio tesoro, per questo io spero in lui.” (Lamentazioni 3:24 TILC) Posso avere gioia, perché la mia gioia è IN Cristo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOK GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Giovedì 4 Novembre 2021 (Lc 15, 1-10)

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Nov 3, 2021 5:22


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».Parola del Signore.Parola del Signore.