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FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 51 - 5 Marzo 2025Di cosa parliamo* Il clamoroso flop di ChatGPT 4.5* Sam Altman per quanto resterà alla guida di OpenAI?* Arriva il terremoto per la SEO in Italia: AI Overviews su Google* AI News: tutto quello da sapere* Marketing News* Strumenti* SalutiPremessa: l'AI Festival è stato un grande successo. Abbiamo fatto soldout, registrato 10.000 presenze, rivisto un sacco di persone e respirato un clima di entusiasmo molto importante. Siamo molto soddissfatti: sono state colte davvero tante opportunità di business con gli stand e le aree B2B sempre piene. E poi la formazione. Che qualità!Gli speech molto interessanti e una formazione di alto livello hanno certificato questa seconda edizione come la più interessante. E ora ci aspetta il WMF, dove l'AI è centrale :)Intanto vi segnalo che per il Corso di AI-Commerce c'è uno sconto valido fino a Venerdì 7: basta mettere il codice AIFEST20Cosa è?Con Search On Media Group abbiamo contribuito al Corso AI-Commerce by Casaleggio Associati. 32 Moduli composti da micro-lezioni di 5 minuti, molto pratiche e piene di spunti, per oltre 4 ore. Ho tenuto personalmente le lezioni dedicate al Digital Marketing, portando il know how che abbiamo acquisito in questi anni in Search On Consulting dove abbiamo implementato l'AI in medi e grandi e-commerce: nell'advertising, nella SEO, nella produzione dei contenuti, nell'analytics. Qui il corso dove sono docente insieme a Davide Casaleggio.IL CLAMOROSO FLOP DI CHATGPT 4.5Possiamo dirlo senza problemi: la versione 4.5 di ChatGPT è un flop clamoroso.Non tanto per il modello in sé, che comunque delude le aspettative, ma per tutto quello che c'è intorno oggi.Tutti quanti stavamo aspettando la prossima versione di ChatGPT. Da molti mesi. Solo che gli annunci sui modelli tardavano ad arrivare. Quindi prima ci siamo sorbiti il modello 03 che però ha prestazioni come 01, solo che costa meno. Poi abbiamo atteso il modello successivo. Ma questo non è arrivato.E l'ipotesi che ho fatto mesi fa si è concretizzata: col cavolo che avrebbero annunciato il 5, perché i concorrenti erano andati più avanti del previsto, quindi non sarebbe stato disruptive rispetto a quello che c'è oggi. Ci aspettavamo qualcosa di clamoroso. Invece non solo non lo è, ma hanno speso un botto e i costi per usarlo sono alti.E in effetti è così. Il modello non stacca gli altri. Considerando inoltre che Gemini e DeepSeek sono rilasciati da un po' e stanno lavorando alle prossime versioni, possiamo dirlo: NON C'È PIÙ ALCUN GAP.Quello che ipotizzava Andrea Dragotta molti mesi fa, ovvero che i modelli sarebbero stati una commodity, è realtà.OpenAI non sta innovando. È inutile girarci attorno. L'annuncio è stato pessimo, fatto da persone non competenti. Sam Altman non c'era (e ci credo). La distribuzione non è avvenuta a tutti gli account. I costi sono stati enormi con un modello molto costoso.Non hanno rilasciato il 5 per marketing, non hanno rilasciato a tutti il modello perché non hanno tutte le GPU che servono. Non è disruptive.Unica cosa è che le risposte che offre sono più umane. Che ridere…come Anthropic e Gemini in pratica.La questione però non è facile. E non era prevedibili da quelli che non conoscono da vicino quel mondo. Come mi dice spesso Alessio Pomarola crescita derivante dalla scala, con le architetture attuali, non sta più permettendo balzi evolutivi importanti.Lo ha ripetuto all'AI Festival dove ha mostrato qualcosa per superare questo limite: Titans di Google. Rilasciato pubblicamente come AlphaGeometry 2.Perché questo è un punto chiave: Google rilascia molto pubblicamente. OpenAI ha scelto di chiudersi perché pensava che così facendo non li avrebbero raggiunti in fretta. Invece hanno fatto male i calcoli.La 4.5 è solo un modo per tentare di riprendere la leadership, ma nonostante gli enormi investimenti e costi, sarà superata dal prossimo modello. Che Flop Clamoroso.SAM ALTMAN PER QUANTO RESTERÀ ALLA GUIDA DI OPENAI?Lo dico senza mezzi termini: Sam Altman non è la persona giusta a guidare OpenAI. Per quel ruolo che sta coprendo serve una persona competente in quel ruolo. Non ci si improvvisa. Anche a Google, all'inizio, i fondi di investimento hanno imposto Eric Schmidt perché Brin e Page non erano in grado. Poi, dopo 10 anni, Page è riuscito a ricoprire il ruolo.E attenzione, visto che arriveranno i fanboy e le fangirl, se cercate bene, esattamente un anno fa dicevo che sarebbe stato meglio che Pichai si dimettesse da Google. Non è una questione di fare il tifo per uno o per l'altro.Pichai poi si è ripreso. Sono state decisive le scelte su DeepMind a cambiare la rotta. Ovviamente Pichai ricopre quel ruolo da tanto, con anni di gavetta. Sam Altman no e si ritrova anche in un cambiamento molto importante.Ma di sicuro ci sono alcune tematiche fondamentali:* molte persone sono andate via da OpenAI* Internet non è quella di 20 anni. OpenAI sta competendo con le BigTech che hanno miliardi di investimenti ogni anno sull'AI. Se la parte economica di OpenAI che dovrebbe generare profitti per investire è fatta solo da investimenti, è un bel problema.Queste due cose messe insieme sono una bomba contro l'innovazione.A parte qualche funzioncina, OpenAI non ha lanciato niente di innovativo e l'Open Source ha iniziato a metterli in difficoltà.Sono sempre più convinto che saranno inglobati da Microsoft. Bruciare il GAP competitivo mostruoso che si era creato in così poco tempo è veramente un peccato capitale.ARRIVA IL TERREMOTO PER LA SEO IN ITALIA: AI OVERVIEWS SU GOOGLEEh niente. Ci siamo. Alla fine forse essere indietro conveniva :DBattute a parte è attivo per molti account AI Overviews in Italia come mostra Luca de Berardinis qui.Per alcune query sarà una bel problema. Il CTR crollerà. Spero abbiate applicato questoAI NEWS: TUTTO QUELLO DA SAPEREVediamo le news da seguire:* È stata annunciata la data del Google i/o. Il 20 e il 21 Maggio: https://io.google/2025/ * Gemini 2.0 per le Aziende arriva su Workspace con i modelli migliori* Ecco la Nuova Era: con l'AI la Formazione è Responsabilità PERSONALE * Opera introduce Browser Operator: AI Agent dedicato all'automazione del browser integrato direttamente al suo interno. Lo spiega Alessio Pomaro. Per me il futuro è nel Browser, di tutto. Speriamo che inseriscano sempre più funzioni.* Finalmente anche i sistemi considerati vecchi iniziano a integrarsi con l'AI. Lo ha fatto Alexa e lo ha fatto Google Translate. Giusto per ricordarci che l'AI va veloce, ma l'integrazione con sistemi esistenti è lenta.* Su Adobe Firefly potete generare video da testo e immagini!* OpenAI rilascia DeepResearch anche per gli utenti plus. Dopo Perplexity, ecco quello di OpenAI. Hanno deciso di lavorare in modo diverso, usa molta forza, quindi ci mette di più. Ma quello di Google, nonostante sia depotenziato per ora dal modello 1.5, è più utile perché si basa su ciò che trova nelle sue SERP. Quello di OpenAI è più utile per ricerche molto generiche. Ripeto, per ora.* Interessante questo Get coding help from Gemini Code Assist — now for free. Non ho ancora provato un tubo, ma credo che Claude 3.7 Sonnet sia il top. Vedremo.* Attenzione che su Gemini hanno rilasciato anche Image3 per le immagini, il modello più performante sul mercato per il text-to-image.* Pomaro suggerisce che è possibile usare Veo 2 per generare video tramite Freepik* Accelerating scientific breakthroughs with an AI co-scientist di Google. Na BOMBA* La conoscete la funzione utilità di Gemini?* Microsoft ha annunciato Majorana 1, il primo chip quantistico. Sarebbe veramente bello se il mondo andasse nella direzione giusta di applicazione di queste innovazioni.* Peter Kruger, nostro ospite al WMF, ha lanciato AutoBench * i 4 Robot Umanoidi più avanzati al mondoIn tutto questo attenzio
Zuppa di Porro 14 ottobre 2024: rassegna stampa quotidiana
L'italiano ha tante regole. Ma in questa lezione daremo un'occhiata alle “regole facoltative”, cioè quei casi in cui ci sono due opzioni per dire la stessa cosa, perciò scegliere una invece dell'altra è solo una... questione di stile! Ma il significato rimane lo stesso. Regole flessibili della grammatica italiana Comprendere queste sfumature non solo arricchisce la nostra padronanza della lingua, ma ci consente anche di comunicare in modo più vario e personale. 1 - Ricordarsi vs Ricordare I verbi “ricordarsi” e “ricordare” si possono usare in maniera intercambiabile, ma ci sono delle piccole differenze di utilizzo in alcuni casi. Facciamo un po' di chiarezza. Il verbo “ricordare” ha due significati: 1 - “avere nella memoria” Con questo significato, può essere usato: - seguito da un oggetto diretto, cosa o persona Ricordo la tua data di nascita / Ricordava il fidanzato della sorella - seguito da un'intera frase, introdotta da DI + infinito, quando il soggetto è lo stesso, o CHE + verbo coniugato, quando il soggetto è diverso Ricordo di essere andata a letto presto ieri sera / Ricordava che Lorenzo lo aveva aiutato Con questo significato, “ricordarsi” funziona nello stesso modo, tranne in un caso: - quando “ricordarsi” è seguito da un oggetto diretto, cosa o persona, può essere usato da solo (proprio come “ricordare”) oppure può anche essere seguito dalla preposizione DI (cosa che non è possibile con “ricordare”). Ricordo la tua data di nascita = Mi ricordo la tua data di nascita = Mi ricordo della tua data di nascita Ricordava il fidanzato della sorella = Si ricordava il fidanzato della sorella = Si ricordava del fidanzato della sorella - quando “ricordarsi” è seguito da una frase, invece, si comporta proprio come “ricordare”. Mi ricordo di essere andata a letto presto ieri sera Si ricordava che Lorenzo lo aveva aiutato Quindi scegliere uno invece dell'altro è una questione di stile? In generale sì. Accademia della Crusca: La forma riflessiva “aumenta il grado di partecipazione del soggetto all'azione o al sentimento espresso dal verbo. La tendenza a usare la variante pronominale si giustifica proprio con questa maggiore componente di affettività”. Quindi è meglio usare la forma riflessiva quando si parla di cose o persone più vicine a noi, con cui abbiamo un legame diretto. Per esempio: Ricordo che Napoleone è morto il 5 maggio 1821. Ricordo i colori della bandiera francese. ma Mi ricordo che ci siamo divertiti un sacco alla festa di Marta. Mi ricordo bene il sorriso che ha fatto quando ha visto il regalo! Ripeto: tendenza, ma non regola rigida. Comunque, “ricordare” ha anche un secondo significato: 2 - “richiamare alla memoria di altri” RICORDARE + oggetto diretto (nome o frase introdotta da DI + infinito / CHE + verbo coniugato) + oggetto indiretto (A + persona) Vediamo degli esempi: Il professore ricorda agli studenti la data dell'esame. Questo profumo mi (= a me) ricorda i pranzi a casa di nonna. Ti (= a te) ricordo che devi andare a prendere Sofia all'aeroporto. Ricorda a Sofia di fare attenzione! In questo caso, il riflessivo non può essere utilizzato. 2 - Dimenticarsi vs Dimenticare / Scordarsi vs Scordare Per queste coppie di verbi vale lo stesso ragionamento fatto per ricordarsi e ricordare. Perciò vediamo solo qualche esempio: Mi sono dimenticata di rispondere alla sua email. Hanno scordato il titolo di quella canzone. Non scordatevi che dovete dare da mangiare al gatto mentre noi siamo via. Hai già dimenticato quello che devi dire durante la riunione? 3 - Futuro vs Presente per parlare al futuro Spesso per parlare del futuro in italiano si utilizza il tempo presente. Si capisce che si sta parlando di un'azione futura sia grazie al contesto sia grazie a indicatori temporali spesso presenti prima o dopo il verbo (domani,
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Filippesi capitolo 4 versetti da 1 a 7. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 28 Aprile 2024.Titolo del messaggio: "Cinque ordini essenziali dei cittadini del cielo"FILIPPESI 4 V1-71 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti!2 Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. 3 Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.4 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. 5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Una volta tanto la tecnologia mi ha risolto immediatamente un problema. TRASCRIZIONE [ENG translation below]I perigli della tecnologia e quando invece ci risolve un problema.L'altro giorno sono andata a trovare mia mamma. Avevo con me il cellulare quando sono arrivata da lei, e lo so di sicuro perché in macchina stavo ascoltando un podcast, quindi sicuramente ce l'avevo con me. Poi quando è arrivato il momento di lasciare casa di mamma, ho cercato un po' quello che avevo da portarmi dietro. Quindi borsa, chiavi e telefono e il telefono non c'era. A volte lo poggio in in luoghi improbabili. Quindi cosa ho fatto? Ho preso il telefono di mia mamma e mi sono chiamata. Non sentendo alcuno squillo alcuno trillo ho pensato ah, chissà forse l'ho lasciato in macchina. Non sarebbe stata nemmeno la prima volta che avendo altre borse da prendere dal sedile mi dimentico di disincastrare il cellulare che di solito appiccico in un porta cellulare che è attaccato al cruscotto della macchina. Quindi arrivo alla macchina che per fortuna non era parcheggiata troppo lontano. Apro la macchina e il telefono non c'è.Ero sicura che non me l'avessero rubato perché dubito che un ladro si metta ad aprire la macchina, a rubare il telefono e poi richiudere la macchina a chiave. Quindi ero sicura che non me l'avevano rubato. Però ho guardato sotto i sedili e non trovandolo, ho detto vabbè, allora l'ho veramente lasciato a casa di mamma, quindi torno a casa di mamma. Ripeto, la macchina non era parcheggiata lontanissimo però cinque minuti a piedi sì, quindi torno da mia mamma e dico Mamma, il telefono deve essere qua, richiamami e poi mentre il telefono col suo telefono in mano sento il mio telefono che squilla, faccio il giro della casa e niente, non trovo il telefono.A quel punto chiamo, io ho una app a casa nel computer, che si chiama 'trova il mio', il mio telefono, il mio iPad, il mio computer. Quindi chiamo a casa. Per fortuna risponde mio figlio, naturalmente il numero me lo sono fatta dare da mia mamma, perché io tutti i miei numeri di telefono li ho, nel cellulare e anche tutte le mie password, tutto quanto in una app particolare che mi gestisce le password. Quindi chiamo casa, risponde mio figlio e dico aiutami, non trovo più il mio cellulare. Apri il mio il mio portatile e individua quella app particolare e aiutami a trovarla, a trovare il telefono. Lui apre il computer, fa tutte le cose, vede immediatamente il pallino del mio telefono e mi dice sì, è esattamente e mi dice la via dove sto però non mi aiutava perché sapevo che era a casa di mamma, ma non sapevo dove, e niente, alla fine ha trovato una cosa che dice 'fai suonare l'apparecchio' e me l'ha fatto suonare e l'avevo appoggiato nel bagno sopra un piccolo scaffale.Perché il telefono non suonava quando lo chiamavo dall'apparecchio telefonico di mia mamma? Perché dove abita mia mamma non c'è ricezione e quindi non avrebbe mai suonato. Evviva la tecnologia!TRANSLATIONThe perils of technology and when it solves a problem The other day I went to visit my mom. I had my phone with me when I arrived, and I know for sure because I was listening to a podcast in the car, so I definitely had it with me. Then when it was time to leave my mom's house, I looked around for a bit for what I had to take with me. So bag, keys, and phone, and the phone wasn't there. Sometimes I put it in unlikely places. So what did I do? I took my mom's phone and called myself. Not hearing any ringing or trilling, I thought, "Ah, I wonder if I left it in the car." It wouldn't have been the first time that, having other bags to take from the seat, I forgot to unhook the phone that I usually stick in a cell phone holder that is attached to the dashboard of the car. So I arrive at the car, which fortunately wasn't parked too far away. I open the car and the phone isn't there. I was sure that no one had stolen it because I doubt that a thief would go to the trouble of opening the car, stealing the phone, and then locking the car back up. So I was sure that no one had stolen it. But I looked under the seats and not finding it, I said, "Well, then I really left it at mom's house," so I go back to mom's house. I repeat, the car wasn't parked too far away, but five minutes on foot, yes, so I go back to mom's house and say, "Mom, the phone must be here, call me back." And then while I'm holding my mom's phone, I hear my phone ringing, I go around the house and nothing, I can't find the phone. At that point I call, I have an app at home on my computer that's called 'find my', my phone, my iPad, my computer. So I call home. Luckily, my son answers, naturally I got the number from my mom, because I have all my phone numbers in my cell phone and also all my passwords, everything in a particular app that manages my passwords. So I call home, my son answers and I say, "Help me, I can't find my cell phone anymore. Open my laptop and find that particular app and help me find it, to find the phone." He opens the computer, does everything, immediately sees the dot for my phone and says, "Yes, it's exactly" and tells me the street where I am, but it didn't help me because I knew it was at my mom's house, but I didn't know where, and nothing, in the end he found something that says "make the device ring" and made it ring for me and I had put it in the bathroom on a small shelf. Why didn't the phone ring when I called it from my mom's phone? Because there is no reception where my mom lives, so it would never have rung. Hurray for technology!
Luci, lucette e spazi per il lavoro.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Mi è successo di nuovo. Questa mattina mentre facevo colazione mi è venuta un'idea brillante, qualcosa di cui parlare nei 3 minuti grezzi, e naturalmente era una cosa così ovvia, così vicina al mio vissuto che non ho nemmeno ritenuto opportuno prendere una nota, e adesso, pomeriggio, mi ritrovo qua e non mi ricordo naturalmente di cosa si trattasse, non ho nemmeno idea di quello che sarà l'argomento di questi 3 minuti grezzi, quindi descrivo la situazione.Sono nel mio studio. Il mio studio da quando abbiamo comprato il letto sopraelevato di Ikea, il mio studio si trova al di sotto del mio letto, e per il lavoro che faccio è ottimo perché mi crea una barriera costituita dal materasso sopra la mia testa, quindi assorbe molto bene i rumori, è lontano dalla finestra è chiuso, racchiuso, socchiuso, sto pensando addirittura di prendere, comprare, cercare, ho visto che ci sono in giro delle tende assorbenti, anzi no si dice fonoassorbenti, e creare una specie di teatrino, un'alcova, quindi quando devo registrare, vabbè quando faccio i 3 minuti grezzi lo faccio all'aria aperta, di solito quando faccio cose serie vado nella mia cabina armadio che è già stata rivestita con materiale fonoassorbente, però potrei mettere anche delle tendine qua, anche se poi mi tolgono un po' di luce, per me la luce molto importante.Non è certo la luce a mancare in questa casa siamo al quarto piano e siamo molto esposti alla luce, ma anche al vento e alle intemperie e a tutto quello che consegue. Quindi dicevo sì, questo mio angolo studio, con un bel tavolo lungo, lungo, lungo, lungo, il computer grande, ma c'è anche spazio per mettere il computer piccolo, e poi ho acquistato, sapete le lucette che vabbè adesso per Natale le usano tutti, ma io le ho acquistate quest'estate, lucette che si ricaricano con l'energia solare e ho messo il caricatore, che ha un filo lungo lungo, nel vetro, quindi si ricaricano durante la giornata e poi, magia delle magie, di notte automaticamente mi si accendono le lucette in camera da letto sotto il letto, attorno al mio spazio lavoro.Ho comprato le stesse lucette anche per il balcone e anche lì si accendono automaticamente, magicamente, ogni notte e mi tengono compagnia. Ripeto, non ho aspettato Natale per farlo, siamo nel periodo pre natalizio e quindi è tutto un susseguirsi di negozi con luci, lucette, cascate, ora usano molto le cascate di luci. Dai, l'abbiamo sfangata anche oggi coi 3 minuti grezzi. Passo e chiudo.TRANSLATIONIt happened to me again. This morning while I was having breakfast I had a brilliant idea, something to talk about in my 3 daily minutes, and of course, it was something so obvious, so close to my experience that I didn't even see fit to make a note of it, and now, afternoon, I find myself here and I don't remember of course what it was about, I don't even have any idea what the topic of these 3 daily minutes will be, so I describe the situation.I am in my working space. My working space since we bought the raised bed from Ikea, my studio is below my bed, and for the work I do it's great because it creates a barrier formed by the mattress above my head, so it absorbs noise very well, it's away from the window it's closed, enclosed, ajar, I'm even thinking of getting, buying, looking for, I saw that there are around absorbent curtains, actually no it's called sound absorbing, and create a kind of little stage, an alcove, so when I have to record, okay when I do the 3 daily minutes I do it in the open, usually when I do serious stuff I go to my walk-in closet which has already been lined with sound absorbing material, however, I could also put some curtains here, although then they take away some light, for me the light very important.It is certainly not light that is lacking in this house we are on the fourth floor and we are very exposed to light, but also to wind and weather and all that follows. So I was saying yes, this study corner of mine, with a nice long, long, long table, the big computer, but there's also room to put the small computer, and then I bought, you know the little lights that okay now for Christmas everybody uses them, but I bought them this summer, little lights that recharge with solar power and I put the charger, which has a long long wire, in the window, so they recharge during the day and then, magic of magic, at night automatically my little lights come on in my bedroom under my bed, around my workspace.I also bought the same little lights for the balcony and even there they automatically, magically, light up every night and keep me company. Again, I didn't wait until Christmas to do this, we are in the pre-Christmas period and so it's all about stores with lights, little lights, and waterfalls, they use a lot of waterfalls of lights now. There you go, we got through it again today with the daily 3 minutes. Over and out.
Nei paesi laici e progrediti l'educazione sessuale fa naturalmente parte del programma scolastico, fino dalla primissima classe, perché non c'è niente di cui vergognarsi a conoscere i nomi delle parti del corpo e a sapere a che cosa servono. Questo nei paesi laici. E poi c'è l'Italia.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Quando mio figlio è tornato a casa un giorno dalla prima elementare, anzi la primina, aveva portato a casa uno dei compiti, era un foglio A4 con dei disegni e degli schemi, e in questi schemi c'erano delle frecce con degli spazi per scrivere le parole, e il suo compito era di dare il nome, mettere le etichette a tutte quelle parti, erano parti del corpo, e rispettivamente erano parti dell'apparato sessuale maschile e femminile. Quindi già dalla primissima, prima ancora della prima elementare, in Australia si comincia a fare educazione sessuale.Ora, mio figlio ha fatto i primi dodici anni di scuole in Australia, e ogni anno in qualche modo, veniva riproposta l'insegnamento dell'educazione sessuale, naturalmente quello che hanno fatto fare ai bambini alle bambine di cinque, sei anni era poi molto diverso da quello che hanno fatto più avanti quando erano adolescenti, ma questo per dire che nelle società che non vengono controllate dalla chiesa cattolica, dove l'educazione sessuale è un tabù così incredibile che si ha pure paura a pronunciare la parola educazione sessuale e quando in qualche modo si cerca di farla, si chiama educazione all'intimità, educazione ai sentimenti, educazione all'affettività, quando invece si chiama educazione sessuale.La parola 'sessuale' non è una parolaccia, si dovrebbe dire tranquillamente, si dovrebbe normalizzare la sessualità. Forse è proprio questo il problema comunque nella società italiana che non permette nemmeno che ci siano delle macchine automatiche che distribuiscono i profilattici, i preservativi per evitare gravidanze, è proibito metterli dentro le scuole, mentre in altre società questo non succede.Ripeto in Italia si vive pesantemente, si vivono pesantemente le pressioni esercitate politicamente dalla chiesa cattolica che gode ancora di molti privilegi che non sono solo economici, nel senso che la chiesa cattolica non paga le tasse sulla proprietà che invece noi comuni mortali dobbiamo pagare e tante altre cose, gode anche ancora di benefici proprio politici che decidono come ci si debba comportare in questo che, almeno per quanto mi ricordo io, è un Paese laico anche se poi a guardare nelle nelle aule scolastiche dove pende il crocifisso una persona potrebbe anche avere dei dubbi.TRANSLATIONWhen my son came home one day from the first grade, actually the preschool, he brought home one of the assignments, it was an A4 sheet of paper with drawings and diagrams, and in these diagrams there were arrows with spaces to write words, and his assignment was to name, put labels to all those parts, they were body parts, and respectively they were parts of the male and female sexual apparatus. So as early as the very first, before even the first grade, sex education is taught in Australia.Now, my son went through the first twelve years of schools in Australia, and every year in some way, they were reintroduced to the teaching of sex education, of course, what they had them do to the five, six-year-old kids was then very different from what they did later on when they were teenagers, but this is to say that in societies that are not controlled by the Catholic church, where sex education is such an unbelievable taboo that you are even afraid to say the word sex education and when you somehow try to do it, it is called intimacy education, feelings education, affectivity education, instead of sex education.The word 'sex' is not a dirty word, we should say it without problems, and we should normalise sexuality. Perhaps that is the problem anyway in Italian society that does not even allow automatic machines that distribute condoms, to prevent pregnancies, it is forbidden to put them inside schools, while in other societies this does not happen.As I said, in Italy we live heavily, we live heavily the pressures exerted politically by the Catholic church that still enjoys many privileges that are not only economic in the sense that the Catholic church does not pay property taxes that instead we ordinary mortals have to pay and many other things, it also still enjoys benefits that are actually political, deciding how we should behave in this which, at least as far as I remember, is a secular country even if then looking in the classrooms where the crucifix hangs a person might also have doubts.
Non so per quale pena del contrappasso i servizi telefonici ci obbligano ad ascoltare le peggiori esecuzioni di brani di musica classica, ripetute all'infinito, in un inferno dantesco sonoro. Possibile che a nessuno sia ancora venuto in mente di usare, la butto lì, paesaggi sonori? Audiolibri? Rumore delle onde, canto di balene, lettura dell'oroscopo, poesie, articoli scientifici? Qualsiasi cosa ma non questa tortura!TRASCRIZIONE [Eng translation below]È capitato anche a voi: telefonate a un ufficio o qualcosa di ufficiale e vi mettono in attesa con la musichetta.Io non lo so chi scelga le musichette da mettere al telefono quando si è in attesa, so che c'è tutta un'industria vera e propria di gente che ha studiato come suddividere i vari passaggi che spesso altro non sono che un modo per far prendere tempo alla persona, che magari c'è solo una persona addetta a rispondere al telefono, e così, per non far rimanere male chi chiama, si ha l'impressione comunque che siamo entrati all'interno di un sistema e che qualcuno prima o poi si prenderà cura di noi.Vi ricordate quando non c'erano le segreterie telefoniche, quando non c'erano tutti questi servizi? Si faceva il numero di telefono e se la persona stava già parlando con qualcun altro, il suono era occupato: tu, tu, tu, tu, tu, il suono era il telefono occupato. Non eravamo costretti a lasciare messaggi e soprattutto non eravamo costretti a rimanere in attesa.Ripeto, so che c'è tutta un'industria dietro a chi crea queste musichette e questi sistemi, lo so perché mi è capitato di lavorare in un ente e per mesi, mesi, se non anni, ho lavorato a fianco a questa ditta che avrebbe dovuto fare il sistema super moderno che poi invece questa organizzazione non ha mai fatto.Però ricordo queste lunghe chiacchierate con le persone, cercavamo di suddividere i vari passaggi eccetera e addirittura si parlava del tipo di musica, però le musiche che si possono scegliere, diciamo, sono molto limitate, limitate dal copyright e soprattutto gli enti che a me capita di contattare, ma anche gli studi medici, spesso hanno queste musiche pseudo classiche ripetute all'infinito, suonate senza grazia senza disgrazia e spesso quando sono lì, e a volte rimango anche 30, 40, 50 minuti, vabbè, non vi sto dicendo niente di nuovo, niente che non abbiate già provato anche voi, così mi metto a pensare: quale potrebbe essere un approccio che rende anche l'attesa un momento non dico piacevole, ma non così antipatico, ache perché di solito poi io metto lo speaker e mi metto a fare altre cose, non è che sto lì attaccata col telefono all'orecchio, anche perché poi il telefono si riscalda e non penso che sia una cosa molto sana.Ecco, io propongo allora, mi rendo disponibile per creare una serie di podcast, di soundscape, di ambientazioni sonore per rendere l'attesa al telefono sicuramente più piacevole, più gradevole e poi anche creare un po' di sorpresa.TRANSLATIONHas it happened to you, too: you phone an office or something official and they put youon hold with music.I don't know who chooses the tunes to use when you are on hold, I knowthat there is a whole industry of people who have studied how to divide the varioussteps that are often nothing more than a way for the person to take their time, whenFor example, there is only one person in charge of answering the phone, and so, in order not to make thecallers feel abandoned, you get the impression anyway that you have enteredwithin a system and that someone will take care of us sooner or later.Do you remember when there were no answering machines, when there weren't all theseservices? You dialled the number, if the person was already talking to someoneelse, the sound was busy: toot, toot, toot, toot, the sound of a busy phone.We were not forced to leave messages and we were not forced to stayon hold.Again, I know there is a whole industry behind who creates this music and thesesystems, I know because I happened to work in an institution and for months, months, if notyears, I worked alongside this company that was supposed to make this super modernsystem that then this organization never completed.I remember these long talks with people, though, we were trying to break down the varioussteps and so on, and even talked about the type of music, however, the music that youcould choose, let's say, is very limited, restricted by copyright andespecially the entities that I happen to contact, but also medical practices, oftenhave this pseudo-classical music repeated endlessly, played in an unremarkable way and often when I'm there, sometimes I stay even 30, 40, 50minutes, anyway, I'm not telling you anything new, nothing you haven't already experienced first hand, so I'm thinking: what could be an approach that also makesthe wait time, I won't say pleasant, but not so obnoxious, because usuallythen I put the speaker on and get on with other things, it's not like I'm just hanging there with thephone to the ear, also because then the phone heats up and I don't think it's aa very healthy thing. Here, I propose then, I make myself available to create a series ofpodcasts, soundscapes, sound settings to make waiting on the phonedefinitely more pleasant, more enjoyable, and then also create some surprise.
Ho appena finito di guardare la serie tv 'Alice in Borderland' e mi sono resa conto cha noi, europei, siamo come i game master che impongono sempre nuove regole costringendo i giocatori a superare sempre nuove prove, sempre più arbitrarie e sempre più violente, dove vince chi sopravvive. I giocatori sono i migranti che cercano di raggiungere l'Europa. TRASCRIZIONE [ENG translation below]Ho appena finito di guardare su Netflix la serie 'Alice in Borderland' molto violenta. È la storia di questo gruppo di ragazzi che sono appassionati di videogiochi e improvvisamente si risvegliano in una Tokyo parallela che è praticamente un posto dove devono fare continuamente delle lotte per sopravvivere, devono partecipare a questi giochi, molto sadici.Ricorda un po' Squid Game, se avete presente, quello è un po' il livello di violenza, se non di più. Ecco, sono due serie, io le ho viste tutte e due, la maggior parte delle volte con le mani sopra gli occhi perché le scene erano molto violente. Però durante tutte le due serie, durante tutte le puntate, io continuavo a chiedermi ma poi alla fine chi è che cdecide i giochi che devono fare? Chi è la persona così sadica? Perché chi è il game master?Vabbè, non vi voglio raccontare la storia nel finale, se volete andare, se volete, guardarvelo non, non ve lo voglio rovinare però oggi mi è venuta un'illuminazione, che non chiamerei neanche illuminazione però mi è venuta in mente un'altra cosa e ho pensato a tutte le persone, molte di loro sono giovani, e molti di loro sono maschi, che fanno di tutto per scappare da posti dove c'è la guerra, dove è appena successo un terremoto, dove ci sono le inondazioni, e cercano disperatamente di raggiungere l'Europa in qualsiasi modo e, dipendentemente da come lo guardiamo, potrebbe quasi essere esserci, anzi, ci sono sicuramente dei paralleli con questi giochi di morte dove tu provi, provi, tutti contro tutti, muoiono molti bambini, molte donne, le persone più fragili e il premio finale è quello di sopravvivere.Mi sono venute in mente le barche dei migranti che si affidano agli scafisti e ci provano una, due, tre, 100 volte, vengono sempre rimandati indietro e anche lì c'è la mano del game master che siamo noi, quelli che abitiamo in Europa, che mettiamo sempre nuove prove, ci inventiamo sempre nuovi giochi sadici per farli soffrire, per non farli arrivare, per farli rincominciare da capo.Eh, mi sono venute queste idee che lo so, non sono molto allegre, però raga', questa è la verità eh. Noi siamo i game master di questo gioco terribile dove gli altri perdono la vita così che noi non dobbiamo dividere niente, dopo che spesso siamo noi che abbiamo provocato i disastri che spingono le persone a lasciare casa, perché, credetemi, nessuno lascia volentieri casa, tutti se ne starebbero molto più volentieri a casa loro.Vabbè, queste sono le cose che mi sono venute in mente guardando è 'Alice in Borderland'. Se vi ho incuriosito buttateci un occhio. Ripeto, è molto violento.TRANSLATIONI just finished watching the very violent series 'Alice in Borderland' on Netflix. It is the story of this group of guys who are into video games and suddenly wake up in a parallel Tokyo that is basically a place where they have to constantly fight to survive, they have to participate in these games, very sadistic.It reminds a little bit of Squid Game, if you know what I mean, that's kind of the level of violence, if not more. Here are two seasons, I watched both of them, most of the time with my hands over my eyes because the scenes were very violent. However, during all the two seasons, during all the episodes, I kept asking myself but then in the end who is there to decide the games they have to play? Who is the person who is so sadistic? Who is the game master?Anyway, I don't want to tell you how the story ends, if you want to, if you want to watch it, I don't want to spoil it for you however today I had an epiphany, which I wouldn't even call an epiphany but something came to my mind and I thought of all the people, many of them are young, and many of them are male, who are doing what they can to escape from places where there is war, where an earthquake has just happened, where there are floods, and they are desperately trying to get to Europe any way they can and, depending on how we look at it, it could almost be there, in fact, there are definitely parallels with these games of death where you try, you try, everyone against everyone, a lot of children die, a lot of women, the most fragile people and the ultimate prize is to survive.I was reminded of the migrant boats that rely on the smugglers and they try once, twice, three, 100 times, they always get sent back, and even there, there is the hand of the game master who is us, those living in Europe, who always put in new trials, always come up with new sadistic games to make them suffer, to keep them from arriving, to make them start over again.Eh, I got these ideas that I know, they are not very cheerful, but guys, this is the truth eh. We are the game masters of this terrible game where others lose their lives so that we don't have to share anything, and BTW we are often the ones who have caused the disasters that push people to leave home, because, believe me, no one leaves home willingly, everyone would stay much more willingly in their home.Anyway, these are the things that came to my mind when looking at is 'Alice in Borderland'. If I have intrigued you, have a look. As I said, it is very violent.
Bello guardarsi in pace un vecchio varietà degli anni '70, che si rivela nonsolo rilassante ma anche parecchio meta e sperimentale.TRASCRIZIONE [ENG translation below e sigla iniziale a fine pagina]Registrazione a porte aperte oggi, quindi se sentite rumori strani vengono dalle altre stanze della casa o vengono da fuori perché ho le finestre aperte perché fa ancora caldo.Oggi vi voglio parlare di 'Tante scuse', non le mie scuse nei vostri confronti, ma una trasmissione televisiva in bianco e nero che sto guardando, mi sto riguardando, sulla app della Rai che adesso finalmente si vede anche alla televisione, finalmente la Rai ha fatto RaiPlay anche come app da guardare insieme a Netflix e le altre, anche se devo dire che funziona malissimo se non fai, se non schiacci bene, se non aspetti abbastanza che il comando venga recepito, ti fa fare delle cose strane.Comunque, grazie a questa app adesso posso riguardarmi vecchi programmi e sto riguardando un vecchio programma intitolato 'Tante scuse' che guardavo quando ero bambina. Un varietà di quelli che si facevano un tempo con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello che, devo dire, che è abbastanza diciamo all'avanguardia. Infatti la trasmissione fa vedere Raimondo Vianello e Sandra Mondaini che fanno finta di registrare dal vivo uno spettacolo, quindi è un meta spettacolo, e fanno vedere quelle, che nella finzione dello show, dovrebbero essere le cose che di solito non si vedono quando si fa uno spettacolo, cioè tra un take e l'altro, tra una registrazione e l'altra, le conversazioni con il capo clap che fa applaudire il pubblico in sala.Ripeto, è molto divertente, molto leggero, molto molto rilassante. Lo trovo molto rilassante perché non è violento, non è particolarmente schierato a destra o a sinistra politicamente, quindi è una visione, vaniglia si chiamerebbe in inglese, proprio molto semplice.La cosa divertente è che guardandolo dall'inizio alla fine, mi sono resa conto di conoscere a memoria le sigle, sia quella iniziale sia quella finale, e, soprattutto, da quando ho iniziato a guardarlo, ieri mi sono vista la seconda puntata, ho in testa la sigla, soprattutto iniziale, che è una tiritera velocissima, cantata, velocissima, velocissima e che immagino da bambina mi piaceva tantissimo. Poi anche riconosciuto tutti gli animaletti, c'è una sigla animata, interamente animata, all'inizio e semi animata, alla fine, anche qui ci sono degli elementi abbastanza all'avanguardia. Eh, rimpiango un po questi spettacoli di puro intrattenimento che non fanno né l'occhiolino, né che fingono di essere più intelligenti di quanto non siano. Sì, mi sto divertendo a guardarlo, quindi se succedono delle altre cose, poi vi terrò informate sulle future visioni mie di quando ero piccola.TRANSLATIONOpen-door recording today, so if you hear strange noises they are coming from the other rooms in the house or they are coming from outside because I have the windows open because it is still hot.Today I want to talk to you about 'Tante scuse' [Many Apologies], not my apology to you, but a black and white TV show that I'm watching, I'm re-watching, on the Rai app that now finally can be seen on TV, finally Rai has made RaiPlay also as an app to watch along with Netflix and the others, although I have to say that it works very badly if you don't do, if you don't press well, if you don't wait long enough for the command to be received, it does strange things.Anyway, thanks to this app now I can rewatch old programs and I am rewatching an old program called 'Tante scuse' that I used to watch when I was a child. A variety show of the kind that used to be done in the old days with Sandra Mondaini and Raimondo Vianello, which, I must say, is quite let's say avant-garde. In fact, the show shows Raimondo Vianello and Sandra Mondaini pretending to record a show live, so it's a meta show, and they show that, which in the fiction of the show, should be the things that you don't usually see when you do a show, that is, between takes, between recordings, conversations with the head clap that gets the audience in the room clapping.Again, it is very entertaining, very light, very very relaxing. I find it very relaxing because it's not violent, it's not particularly aligned to the left or right politically, so it's a vision, vanilla we would say in English, just very simple.The funny thing is that watching it from beginning to end, I realised that I know the theme songs by heart, both the opening and the ending theme songs, and, especially, since I started watching it, yesterday I watched the second episode, I have the theme song in my head, especially the opening theme song, which is a very fast, sung, very fast, very fast spiel that I imagine I must have loved as a child. Then I also recognised all the little animals, there is an animated theme song, fully animated, at the beginning and semi-animated, at the end, again there are quite avant-garde elements. Eh, I kind of miss these pure entertainment shows that neither wink, nor pretend to be smarter than they are. Yes, I'm enjoying watching it, so if some other things happen, then I'll keep you informed about future TV visions of mine from when I was little.LINK La sigla iniziale di Tante scuse https://www.youtube.com/watch?v=AAEAglyLp7I
A volte le cose più semplici sono quelle più difficili da descrivere: prendete il buco, provate un po' a descriverlo per ciò che è e non per quello che non è, vi accorgerete di quanto sia difficile descrivere un buco. Ci stanno lavorando in filosofia e in ontologia, in fondo alla pagina vi metto il link ad un interessantissimo articolo che parla proprio di questo, è in in glese ma lo potete facilmente tradurre usando uno dei numerosi traduttori che trovate gratuitamente online. TRASCRIZIONE [ENG translation below]Oggi vi parlo dei buchi. Complice un articolo di filosofia interessantissimo, spassosissimo, che ho letto questa mattina, vi metterò un poi il link nelle note del programma, mi sono ritrovata a pormi una domanda che non mi ero mai posta in vita mia e cioè: che cosa è un buco?Dal punto di vista filosofico, ma anche dal punto di vista della descrizione, se voi doveste descrivere un buco avreste difficoltà a descriverlo, perché i filosofi e gli onltologi ancora non ci sono riusciti, ci stanno lavorando. È però una cosa che tutti riescono a individuare, anche i neonati individuano il buco, così come individuano invece gli oggetti presenti nella vita reale.Allora ci sono diverse scuole di pensiero sulla definizione del buco, alcune dicono: il buco è un'illusione perché non esiste, non è formato da nessun materiale e si può descrivere unicamente descrivendo quello che non è, cioè quello che lo circonda. Anche perché dal punto di vista linguistico si può cambiare la frase "c'è un buco nel foglio" dicendo "il foglio è perforato", quindi si cancella completamente la presenza del buco.Ci sono quindi diverse teorie che cercano di spiegare come si possa definire il buco e io me ne sono lette e sono molto interessanti. Ripeto, non avevo mai riflettuto su una cosa che fa parte della nostra vita, i buchi sono dappertutto, a cominciare dalle asole degli occhielli ai buchi dove infiliamo le prese quando attacchiamo il nostro computer.Quindi, alcuni dicono che i buchi sono delle porzioni descritte, qualificate di spaziotempo, quindi il mondo è pieno, l'Universo è pieno di spaziotempo, solo quando c'è il buco noi stiamo prendendo una sezione di questo spaziotempo e la stiamo definendo.Altre teorie parlano del buco come la materia negativa del materiale che le ospita.Ci sono delle caratteristiche, comunque che accomunano i buchi. Anzitutto i buchi, tenetevi forte, sono sempre parassiti perché non esistono isolati, hanno sempre bisogno di una materia che li ospiti.Poi i buchi sono sempre riempibili e non necessariamente scompaiono, a meno che non si riempiano con lo stesso materiale di cui sono formati, quindi il buco di sabbia se ci metto la sabbia dentro il buco sparisce, ma un buco in un pezzo di legno, se ci metto dentro della carta il buco continua a esistere, e poi il buco coesiste sempre con il materiale che lo forma, infatti non è che se riempio un buco il buco si sposti per lasciare lo spazio al materiale con cui lo sto riempendo, insomma, è un discorso lungo, vi metto il link, leggetelo perché è veramente così affascinante. Viva i buchi!TRANSLATIONToday I talk about holes. Thanks to a very interesting, hilarious philosophy article that I read this morning, I will put a later link to it in the program notes, I found myself asking a question that I had never asked myself in my life and that is: what is a hole ?From the philosophical point of view, but also from the point of view of description, if you were to describe a hole you would have a hard time trying, because philosophers and onltologists still haven't succeeded, they are working on it. However, it is something that everyone can detect, even infants detect a hole, just as they detect objects present physically in real life.Then there are different schools of thought on the definition of a hole, some say: a hole is an illusion because it does not exist, it is not formed by any material and can only be described by describing what it is not, that is, what surrounds it. Also because linguistically you can change the phrase "there is a hole in the paper " by saying "the paper is perforated," so you completely erase the presence of the hole.So there are several theories that try to explain how a hole can be defined, and I have read about them and they are very interesting. Again, I had never thought about something that is part of our life, holes are everywhere, starting from the eyelet loops to the holes where we plug in the sockets when we plug in our computer.So, some say that holes are described, qualified portions of spacetime, so the world is full, the Universe is full of spacetime, only when there is the hole we are taking a section of this spacetime and defining it.Other theories speak of a hole as the negative matter of its host material.There are characteristics, however, that holes share. First of all, holes, brace yourself, are always parasites because they do not exist in isolation; they always need a host matter.Then holes are always fillable and they don't necessarily disappear unless you fill them with the same material they are formed of, so a sand hole, if I put sand in it, the hole disappears, but a hole in a piece of wood, if I put paper in it, the hole continues to exist, and then a hole always coexists with the material that forms it, in fact it's not that if I fill a hole, the hole moves to make room for the material I'm filling it with, in short, it's a long talk, I'll put the link, read it because it's really so fascinating. Long live the holes!LINK all'articolo https://plato.stanford.edu/entries/holes/?ref=thebrowser.com
Immaginate la scena: io che mi godo uno spettacolo teatrale all'aperto, nella suggestiva cornice della miniera dismessa di Montevecchio, e una maleducata, due file davanti a me, filma impunemente tenendo il cellulare a braccia tese in alto. Ma si può? Ma perché certe persone non rimangono a casa a guardarsi Amici e L'isola dei famosi?TRASCRIZIONE [ENG translation below] Se io fossi dittatore vieterei l'uso dei cellulari e delle macchine fotografiche durante le rappresentazioni teatrali. Anzitutto perché comunque le foto che la gente fa dalle sedie dove è seduta per vedere lo spettacolo fanno comunque schifo, perché bene che ti vada, riprendi la scena e la testa delle persone che ti sono davanti, ma poi soprattutto perché è un atto vandalico nei confronti delle persone che vanno a teatro per vedere lo spettacolo.La cosa mi fa molto arrabbiare perché ormai ho l'impressione che si sia un po' persa anche la vergogna di tirare fuori il cellulare, e non solo di mettersi a fare fotografie non avendo nemmeno l'accortezza di togliere il 'clic - click', sapete, si può settare il telefono così che i tasti non fanno rumore, ma anche proprio sfacciatamente, tenendo il telefono con due mani a braccia tese in alto, così che io da dietro vedo lo schermo del cellulare di questa persona che fa le foto davanti a me anziché potermi godere lo spettacolo.Ripeto, la cosa mi fa molto arrabbiare. Infatti ieri ero a teatro, un teatro meraviglioso perché era all'aperto, in una miniera abbandonata, Montevecchio, vicino a Guspini, un paese della Sardegna, è un posto incredibilmente suggestivo: di giorno sembra di essere in un paese fantasma del Far West, di notte sembra di essere in un film di zombie perché ci sono tutte queste strutture bellissime di archeologia industriale, illuminate con dei fari messi in modo strategico, poi ieri c'era anche quasi luna piena, quindi c'era questa atmosfera fantastica, magica e c'era anche un bellissimo spettacolo teatrale.Io ero lì seduta, all'aperto, che mi godevo questa brezza perché, non so se avete notato, ma da diverse settimane in Sardegna le temperature sono altissime, quindi era un po' in alto rispetto a Cagliari dove io abito e c'era un po' di brezza e questa tipa qua che fa? Appena inizia lo spettacolo si mette a filmare a braccia in alto, a fare foto, e io dico vabbè no, starà facendo all'inizio, poi questa qua smetterà. No, questa è qua continua. Lei era nella prima fila, ero nella terza fila. Alla fine non ho resistito, mi sono alzata e le ho toccato le spalle e le ho detto, Ma la vuole smettere che sta disturbando le persone che ci sono dietro? E la tipa ha smesso, e se non avesse smesso non so cosa avrei fatto, veramente.Boh, gente che non lo so perché vada a teatro, dovrebbe starsene a casa a guardarsi Amici e L'isola dei famosi e queste cose qua perché evidentemente del teatro dal vivo non ha colto l'aspetto coinvolgente, partecipativo. E goditi lo spettacolo e fallo godere anche agli altri!TRANSLATIONIf I were a dictator I would ban the use of cell phones and cameras during theater performances.First of all because in any case the photos that people take from the chairs where they are sitting to watch the show are horrible anyway, because best case scenario, you film the scene and the heads of the people in front of you, but then above all because it is an act of vandalism towards the people who go to the theater to see the show.This makes me very angry because I have the impression that even the shame of taking out the cell phone has been somewhat lost, and not just taking pictures without even having the foresight to remove the 'click - click' , you know, you can set the phone so that the keys don't make any noise, but also really brazenly, holding the phone with two hands with arms stretched high, so that from behind I see the phone screen of this person taking pictures in front of me instead of being able to enjoy the show.As I said, this makes me very angry.In fact yesterday I was at the theater, a wonderful theater because it was outdoors, in an abandoned mine, Montevecchio, near Guspini, a town in Sardinia, is an incredibly suggestive place: during the day it seems to be in a ghost town of the Far West, at night it seems to be in a zombie movie because there are all these beautiful industrial archeology structures, illuminated with strategically placed spotlights, then yesterday there was also almost a full moon, so there was this fantastic, magical atmosphere, and there was also a beautiful theater show.I was sitting there, outdoors, enjoying this breeze because, I don't know if you've noticed, but for several weeks in Sardinia the temperatures have been very high, so it was a bit higher than in Cagliari where I live and there was a little breeze and what is this woman doing here? As soon as the show starts she starts filming with her arms up, taking pictures, and I say oh well, she'll be doing it at the beginning, then she'll stop.No, she keeps on doing it. She was in the front row, I was in the third row.Finally I couldn't resist, I got up and touched her shoulders and said, can you please stop disturbing the people behind you? And she stopped, and if she hadn't stopped I don't know what I would have done, really.Dunno, people who don't know why they go to the theatre, they should stay at home and watch trash TV realities and similar stuff because evidently they haven't grasped the engaging, participatory aspect of live theater. Come on! Enjoy the show and let others enjoy it too!
Era da tanto che non mi capitava di trovare un libro così, di quelli che non riesci a mettere giù. Parable of the Sower di Octavia Butler è uno di quelli.TRASCRIZIONE [ENG translation below]ra da molto tempo che non mi capitava di trovare un libro che mi appassionasse così tanto che me lo porto dietro e appena ho un momento di tempo, che ne so, quando aspetto che l'acqua si metta a bollire, mi metto subito a sfogliarlo e a riprendere esattamente dove avevo terminato di leggere. un libro un po' difficile da leggere per la tematica, però è scritto benissimo e mi ha fatto conoscere una scrittrice di cui avevo sentito parlare molto, e avevo letto anche dei piccoli stralci, dei piccoli estratti, però non avevo mai letto un libro suo dall'inizio alla fine.Sto parlando di Octavia Butler, una una scrittrice americana, afroamericana. Il libro di cui mi sono innamorata è, il titolo inglese Parabole of the Sower, che ho visto in italiano, con mia grande tristezza, è stato tradotto con 'la parabola del seminatore' al maschile, mentre dovrebbe essere la parabola della seminatrice, poi devo guardare un po chi l'ha tradotto questo libro per dare un po' di scappellotti virtuali.È un libro difficile da leggere perché parla di un futuro molto, molto vicino, in cui la società si sta disgregando per mancanza di materie prime, di cibo, di acqua. La gente cerca di aggiustarsi un po' come come può, di difendersi dagli sciacalli che vanno in giro a rubare e a uccidere e a distruggere chi ha ancora un tetto sulla casa.Però è un libro scritto molto bene, raccontato dal punto di vista, la narratrice è appunto questa questa ragazzina che all'inizio del libro ha 14 o 15 anni, io sono arrivata adesso alle ultime pagine e ne ha 18, ed è scritto molto bene perché anche se parla di cose a volte filosofiche a volte religiose, però non è lì col dito puntato a fare la predica e la voce narrante molto fresca molto bella, molto... ci si immedesima molto, infatti, appunto, questa è una caratteristica dei libri che piacciono quando, perché ci stiamo immedesimandosi con i personaggi che ci sembrano veri, vogliamo sapere come va avanti, vogliamo sapere cosa succede, vogliamo che ai personaggi le cose vadano bene.Ripeto, mancano poche pagine alla fine, infatti anche per questo motivo oggi ho fatto i 3 minuti così tardi perché ero incollata letteralmente alla pagina, ogni volta che dicevo, adesso metto da parte e faccio qualcos'altro, poi trovavo sempre il pretesto per riprenderlo in mano e rimettermi a leggere. Sto per finirlo, dovrò subito comprarmene un altro paio di suoi, perché Octavia Butler è veramente una bravissima scrittrice.TRANSLATIONIt's been a long time since I've been able to find a book that I'm so passionate about that I carry it around with me and as soon as I have a moment of time, I don't know, when I'm waiting for the water to boil, I immediately start flipping through it and picking up exactly where I finished reading. It is a somewhat difficult book to read because of the subject matter, however it is beautifully written and introduced me to a writer I had heard a lot about, and I had also read small excerpts, passages, however I had never read a book of hers from beginning to end.I am talking about Octavia Butler, an American writer, African American. The book that I fell in love with is, the English title is 'Parabole of the Sower', which I have seen in Italian, to my great sadness, has been translated as 'the parable of the (male) sower', whereas it should be the parable of the (female) sower, I'll have to look a little at who translated this book to give some virtual slaps.It is a difficult book to read because it talks about a very, very near future in which society is disintegrating due to lack of raw materials, lack of food, lack of water. People are trying to fix themselves a little as they can, to defend themselves from the looters who go around stealing and killing and destroying those who still have a roof over their houses.But it's a very well written book, told from the point of view, the narrator is this girl who at the beginning of the book is 14 or 15 years old, I've come now to the last pages and she's 18, and it's very well written because even though she talks about sometimes philosophical sometimes religious things, however she's not there with her finger pointing and preaching and the narrator's voice is very fresh, very beautiful , very ... I got very much involved, in fact, as I said, this is a characteristic of books that we like, as we are get involved with the characters who seem real to us, we want to know how it goes on, we want to know what happens, we want things to go well for the characters.I repeat, there are only a few more pages to go, in fact that's also why I was so late today for the 3 minutes podcast because I was literally glued to the page, every time I would say, now I'm going to put it aside and do something else, then I would always find an excuse to pick it up again and start reading again. I'm about to finish it, I'll have to buy a couple more of hers right away, because Octavia Butler is really a very good writer.LINKSParable of the Sower di Octavia Butler in inglese https://www.octaviabutler.com/parableseriesIl libro tradotto in italiano https://it.wikipedia.org/wiki/La_parabola_del_seminatore
I muratorini davanti al mio palazzo smartellano e smadonnano.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Vi ho già accennato diverse volte ai muratori che lavorano alle facciate dei palazzi attorno alla mia finestra, forse mentre registro i 3 minuti grezzi di oggi li sentite anche alle mie spalle, perché ho la finestra spalancata e loro martellano allegramente attorno a me, davanti a me, col vento in favore, quindi probabilmente li sentirete.E se non li sentite martellare, potreste sentirli, smadonnare. Perché? Ah, anche questo, l'ho già accennato nei giorni scorsi, ho l'impressione che il cantiere che ha aperto poche settimane fa davanti alla mia finestra sia popolato un po' da gente che pratica il bullismo sul posto di lavoro.Non vedo se usino i caschi queste cose qua perché, beh, diciamo che in Italia, si sa, è una opzione da mettetevi il casco, mettetevi il giubbino che arriva... Cos'è che era, l'ingegnere? Sì, questa frase l'ho sentita pronunciare quando stavano rifacendo la facciata del mio palazzo ed erano proprio davanti alla finestra della stanza dove ho il mio studio di registrazione.Qua invece gridano proprio proiettano la voce e si prendono a urla. Cioè probabilmente il capomastro, la persona più anziana che ha l'abitudine di trattare malissimo, prendere a urla le persone che condividono con lui la palizzata e i tubi innocenti. Ripeto, non li vedo perché hanno messo delle cose di plastica davanti ai tubi innocenti, quindi sono nascosti, e non voglio nemmeno immaginare il caldo che ci sarà, e soprattutto il caldo che ci sarà stato nei giorni appena trascorsi, quando le temperature stavano superando allegramente i 40 gradi, uso una frase che ho appena letto da qualche parte: l'Apocalisse stava facendo le prove microfono e ci è riuscita benissimo.Boh, io sto qua, li sento ogni tanto queste urla, ma non è che posso fare, mica posso andare lì e dire o smettetela di trattarvi così, trattate voi bene ecc. Però una riflessione che voglio fare, anche questa l'ho sentita da qualche parte, quindi niente di originale, non aspettatevi pensieri originali perché non ne ho la capacità in questo momento, appunto, quando c'era questa grande ondata di caldo, le televisioni locali, ma anche i giornali nazionali, facevano vedere i turisti poverini con le fontanelle nelle città. Ma chi se ne frega dei turisti! Lo dico sempre, ma chi se ne frega dei turisti! Pensate a chi invece lavora, a chi sta rifacendo il cemento nelle strade, e poi si sa, qui in Italia non è manco obbligatorio coprirsi, mettersi cappelli eccetera. Ecco, pensiamo a chi sotto il sole ci lavora e non chi va a farsi le vacanze, che chi va a farsi le vacanze è andato a cercarselo. Avrebbe anche potuto starsene a casa. Vabbè, andiamo a vedere cosa fanno i miei muratori.TRANSLATIONI have already mentioned several times the masons working on the facades of the buildings around my window, perhaps as I record today's 3-minute podcast you can hear them behind my back as well, because I have the window wide open and they are happily hammering around me, in front of me, with the wind in their favor, so you will probably hear them.And if you don't hear them hammering, you might hear them, blaspheming. Why? Ah, that too, I've mentioned this in the past few days, I have the impression that the construction site that opened a few weeks ago in front of my window is populated a bit by people bullying in the workplace.I don't see if they use helmets and these things here because, well, let's say in Italy, you know, it's like: put your helmet on, put your jacket as it's arriving... How was it again? the engineer? Yes, I heard this phrase when they were redoing the facade of my building and they were right in front of the window of the room where I have my recording studio.Here, on the other hand, they shout allright, they project the voice shouting at each other. That is, probably the foreman, the older person who has the habit of treating people who share the palisade and scaffolding with him very badly, shouting. I repeat, I don't see them because they put a plastic things in front of the scaffolding, so they are hidden, and I don't even want to imagine the heat that will be there, and especially the heat that will have been there in the days just gone by, when temperatures were merrily exceeding 40 degrees, I use a phrase I just read somewhere: the Apocalypse was doing a mike check and succeeding in doing so.IDK, I stay here, I hear them now and then these screams, but it's not like I can do anything, it's not like I can go there and say stop treating each other like this, treat each other well etc. But one reflection I want to make, though, I heard this somewhere too, so nothing original, don't expect original thoughts because I don't have the capacity righ now, so, when there was this big heat wave, the local TV stations, but also the national newspapers, were showing the poor tourists with drinking fountains in the cities. But who cares about tourists! I always say so, but who cares about tourists! Think of those who are working instead, those who are resurfacing the concrete in the streets, and then you know, here in Italy it is not even mandatory to cover up, to put on hats and so on. Here, let's think of those under the sun who work there and not those who go on vacation, that those who go on vacation have gone looking for it. They might as well have stayed home. Whatever, let's go see what my masons are doing.
Gente che apre Airbnb nei centri storici e descrive il carattere speciale di quei luoghi: il vero vicinato, la forte presenza della comunità. Peccato che siano proprio loro, l'esercito della gentrificazione, a spingere via i vecchi abitanti, schiacciati dalle pressioni esercitate da chi nei quartieri non ci abita ma li usa esclusivamente come macchina per fare i soldi. E sono le stesse persone che mettono sul comodino delle stanze in affitto i volumi patinati che raccontano la storia di quanto erano belli e pieni di comunità quei quartieri che stanno aiutando a distruggere.TRASCRIZIONE [Eng translation below]Chi mi conosce anche pochissimo, sa del grande amore che io ho per il quartiere dove sono nata, Castello. Quando ero bambina era un quartiere povero e malfamato, tant'è che poi, quando ero alle medie, alle superiori i miei compagni di scuola non venivano mai a studiare da me, andavo sempre io a studiare da loro. E poi cosa è successo? È successo quello che succede un po' dappertutto, che si sono resi conto che il quartiere medioevale magari è una cosa caruccia da mettere a posto, e hanno cominciato a rimettere a posto le facciate, a ricostruire le case e hanno cominciato anche a mandare fuori i vecchi abitanti.Ripeto, è un fenomeno che ho visto succedere ventimila volte in ventimila posti, in ventimila salse diverse, fosse i quartieri storici di Melbourne dove gli italiani vivevano e poi sono stati mandati a vivere in case più grandi, però fuori, in periferia, e lì sono morti perché non avevano nessun tipo di tessuto sociale intorno a loro.Ma un po' anche le battaglie per proteggere i territori delle popolazioni indigene, che si vedevano sottrarre il terreno pezzo a pezzo per gli interessi delle grandi compagnie petrolifere oppure minerarie che volevano andare lì a fare l'estrazione.Ecco il problema qual è? Il problema è che tutte queste persone che si trovano coinvolte in questo carosello di spinte virtuali, più o meno virtuali, spesso non hanno gli strumenti per rendersi conto che fanno parte di un fenomeno generale, che non è un loro problema, non è il singolo individuo ad avere il problema del proprietario terriero, del padrone di casa che vuole fare le ristrutturazioni, che vuole trasformare il palazzo in un bed and breakfast eccetera, ma è che fanno parte di un approccio più generico che tende a spingere le persone che abitano in un posto appetibile, dal punto di vista turistico, spingerle fuori e poi a trasformare questi quartieri in quartieri dormitorio pieni di bed and breakfast o pieni di negozietti che vendono oggetti, oppure con ristoranti eccetera.Questo è un po' il quadro del quartiere Castello, dove io sono nata e dove ancora vado a trovare mia mamma: non c'è più una bottega, non c'è più il macellaio, non c'è più niente. Le stesse persone poi che aprono il bed and breakfast e comprano anche i libroni, com'era il quartiere con tutti i suoi abitanti, dicono e certo che era bello Castello, allora sì che c'era comunità, sono le stesse persone che prendono a calci nel didietro gli anziani che ancora l abitano e cercano di farli andare via dalle loro case per trasformarle, indovinate un po', in altri bed and breakfast.Male, molto male! Coscienza sociale! Riprendiamoci la coscienza sociale!TRANSLATIONThose who know me even very little, know of the great love I have for the neighborhood where I was born, Castello. When I was a child, it was a poor and bad neighborhood, so much so that later, when I was in middle school, in high school my classmates never came to study at my place, I always went to study at their place. And then what happened? What happened is what happens a little bit everywhere, that they realized that the medieval neighborhood maybe is a nice thing to keep tidy, and they started to restructure the facades, rebuild the houses, and they also started to kick out the old inhabitants.Again, it's a phenomenon that I've seen happen twenty thousand times in twenty thousand places, in twenty thousand different salsas, be it the historic neighborhoods of Melbourne where Italians lived and then they were sent to live in bigger houses, however outside, in the suburbs, and there they died because they didn't have any kind of social fabric around them.But somewhat also the battles to protect the territories of indigenous peoples, who were having their land taken away piece by piece for the interests of big oil or mining companies that wanted to go there to do the mining.So, what is it really about? The problem is that all these people who find themselves involved in this carousel of pushes, more or less virtual, often do not have the tools to realize that they are part of a general phenomenon, that it is not their problem, it is not the individual who has the problem of the landowner, the landlord who wants to do the renovations, who wants to turn the building into a bed and breakfast and so on, but it is that they are part of a more general approach that tends to push people who live in a desirable place, from a tourist point of view, push them out and then to turn these neighborhoods into dormitory neighborhoods full of bed and breakfasts or full of little stores that sell souvenirs, or with restaurants and so on.That's kind of the picture of the Castello neighborhood, where I was born and where I still visit my mom: there are no more small food shops, there's no butcher, there's nothing any more. The same people then who open the bed and breakfast, they also buy the big books, about what was the neighborhood like with all its inhabitants, and they say, oh how nice was Castello back then, then there was a community, those are the same people who kick the backside of the elderly who still inhabit it and try to get them out of their homes and turn them into, guess what, more bed and breakfasts.Bad, very bad! Social consciousness! Let's take back a bit of social consciousness!
Da persona a cui piace chiacchierare con tutti e tutte a volte non mi rendo conto immediatamente che le mie pomande potrebbero venir fraintese. TRASCRIZIONE [Eng translation below]Oddio! Oggi credo di aver inavvertitamente fatto delle avances a una persona. Vi racconto cosa è successo. Sono andata nell'ufficio dove si va quando la patente scade e ti fanno tutte le pratiche, compresa la visita medica.Allora, sono entrata in questo posto molto piccolo, un mini ufficio con una scrivania. Dietro la scrivania c'era un ragazzo abbastanza giovane che era seduto.Essendo io in piedi dietro il banco, lo vedevo un po' dall'alto in basso e notavo che le sue braccia e il torso erano incredibilmente muscolosi, al punto che i muscoli spingevano la maglia.Non era vestito in modo particolarmente elegante, indossava una maglietta un po' sfrangiata. Sembrava una persona tranquilla.Ora, chi mi conosce sa che sono curiosa e mi piace parlare, specialmente con gli sconosciuti. A volte sono anche un po' impertinente e faccio domande che forse dovrei evitare.Quindi, senza pensarci, mentre lui compilava i documenti per la visita medica che avrei fatto nel pomeriggio per il rinnovo della patente, ho chiesto: "Ma quante volte alla settimana fai allenamento?"E così abbiamo iniziato a chiacchierare.Ripeto, questo ragazzo era molto, molto, molto muscoloso.Una volta che ho fatto la domanda e ci hanno fatto la foto (mi hanno fatto anche la fotografia), sono andata via. Mentre tornavo a casa, ho ripensato a quell'interazione.Siccome il ragazzo era notevolmente più giovane di me, ho pensato: "Oddio, ma non avrà pensato che stavo facendo dei complimenti sui suoi muscoli perché volevo fare delle avances?"Ma in realtà, niente affatto, non mi interessa minimamente. Spero che non abbia avuto quel tipo di pensieri. Vedrò come si comporta questo pomeriggio durante la visita medica. Anche se dubito fortemente che sia una persona che ascolta le mie scialbe monologhi di tre minuti.In ogni caso, non avevo assolutamente intenzione di fare alcun tipo di avance. Per carità, con il caldo che fa, fare avances non è proprio nei miei pensieri.Dovrò fare un po' più di... ora che comincio ad avere una certa età, dovrò fare un po più di attenzione alle cose che dico ai ragazzi più giovani, che potrebbero essere mio figlio, tra l'altro. Quindi niente avances, niente avances, solo le pratiche per la patente.TRANSLATIONOh no! Today, I think I accidentally made advances towards someone.Let me tell you what happened. I went to the office where you go when your driver's license expires, and they handle all the paperwork for you, including the medical examination.So, I entered this very small place, a tiny office where there was a kind of desk, and behind the desk, there was a fairly young guy sitting there.He was sitting lower than me because I was standing behind the counter, so I saw him from a slightly higher angle, and I noticed that his arms and torso were incredibly muscular.But you know, the kind of muscular where the biceps stretch the shirt, an exaggerated kind. He wasn't dressed particularly fancy, just a slightly frayed t-shirt. So, he seemed like a pretty laid-back person, and well... those who know me know that I'm a nosy person and I like to talk, especially to strangers, and sometimes I can be a bit impertinent and ask questions that I probably should keep to myself.So, without thinking, while he was filling out the documents for the medical examination that I'll have this afternoon for the license renewal, I asked him, "How often do you work out during the week?" And we started chatting. Again, I want to emphasize that this guy was very, very, very muscular.Now, once I asked the question and had my picture taken, they also took my photo, and then I left. While I was heading home, I thought about the exchange that took place. Since this guy was considerably younger than me, I thought, "Oh no, did he think I was complimenting his muscles because I was interested in him?" That's not even remotely true, and I really don't care. I hope not, I don't know, I'll see how he behaves this afternoon when I go for the medical examination. But if the guy were listening, I doubt it, strongly doubt it, strongly doubt it he is someone who listens to my rough three-minute monologues, in any case, my intention was not to make any kind of advances. Oh dear... with the heat these days, and then making advances, it's not even a thought that crosses my mind.So, no advances, no advances, just the paperwork for the driver's license.
L'European Space Agency, l'azienda spaziale europea, tramite una serie di satelliti 'Swarm' (che significa 'sciame' giusto per capirci), ha catturato i dati relativi al magnetismo terrestre, una cosa che da quello che ho capito avvolge la Terra e ci protegge dai raggi solari. Qualcuno si è preso la briga di trasformare le onde magnetiche in onde sonore e il risultato è un rumore terrificante che fa pensare alle torture medievali. Il link per l'ascolto del suono è in fondo alla pagina. TRASCRIZIONE [Translation below]Immaginate di camminare in una piazza, magari a Copenhagen, di passeggiare e mentre passeggiate dalla terra, dai tombini che ci sono per terra, escono dei rumori che fanno paura, rumori che sembrano catene trascinate per terra, che sembrano il brontolare della pancia di un vulcano gigantesco che sta per esplodere e altri rumori che fanno pensare alle torture medioevali.Questo è un po il quadro che si è presentato a chi lo scorso ottobre, quindi ottobre 2022, si è messo a passeggiare nella piazza che adesso non mi ricordo come si chiama, l'ho letto, comunque è una piazza importante di Copenhagen, dove un artista aveva preso insieme, un artista che ha lavorato insieme a un'università, ha preso i dati relativi al campo magnetico terrestre e li ha trasformati in suono.Non sono stata molto attenta durante le lezioni di geografia per capire, per sapere esattamente cosa sia il campo magnetico terrestre. Immagino che sia anche quella cosa che fa spostare le calamite. So che, perché l'ho letto in un articolo, è una cosa che ci protegge anche dal finire arrostiti dai raggi solari e questo campo magnetico è una cosa invisibile. Se voi prendete due calamite una fianco all'altra, non è che vedete i razzetti che escono dalla calamita col segno positivo per attaccarsi a quella col segno negativo. Però sono delle forze che indubbiamente esistono. Pensate anche all'elettricità, non la vediamo, però esiste.Non so come, però sono riusciti a trasformare i dati che misurano il magnetismo terrestre per renderli visibili e per renderli ascoltabili. Quello che ne è venuto fuori è un documento sonoro, appunto, incredibilmente inquietante e interessante. Poi ho scoperto che è stato presentato al pubblico danese in questa piazza di Copenhagen con un'installazione che è durata una settimana, dove letteralmente si faceva uscire da sottoterra il rumore, questo WOWOWOWOW, vi metto il link così lo ascoltate perché è veramente molto bello, e a quanto pare il rumore ha tracciato il modo in cui il magnetismo terrestre è cambiato nel corso degli ultimi 100.000 anni.Ripeto, io non sono una scienziata, quello che mi ha affascinato e che sono sicuro affascinerà anche voi è il rumore incredibilmente medioevale che fa il magnetismo terrestre quando si trasforma in suono.TRANSLATIONImagine that you are crossing a square, perhaps in Copenhagen, you are walking and as you are walking, from the ground, from the manholes on the ground, there are noises coming out of the ground that are frightening, noises that sound like chains being dragged along the ground, that sound like the rumbling of the belly of a giant volcano about to explode, and other noises that make you think of medieval torture.That's kind of the picture that presented itself to those who last October, so October 2022, took a walk in the square that now I can't remember what it's called, I read it, anyway it's a major square in Copenhagen, where an artist had taken together, an artist who worked together with a university, took data about the earth's magnetic field and turned it into sound.I didn't pay much attention in geography class to understand, to know exactly what the earth's magnetic field is. I guess it's also that thing that makes the magnets move. I know, because I read it in an article, it is something that also protects us from getting roasted by the sun's rays, and this magnetic field is an invisible thing. If you take two magnets side by side, it's not like you see the flares coming out of the magnet with the positive sign to stick to the one with the negative sign.However, they are forces that undoubtedly exist. Think also of electricity, we do not see it, however it exists.I do not know how, anyway, they were able to transform the data measuring Earth's magnetism to make it visible and to make it listenable. What came out of it is an aural document, indeed, incredibly disturbing and interesting. Then I found out that it was presented to the Danish public in this square in Copenhagen with an installation that lasted for a week, where they literally had noise coming out of the ground, this WOWOWOWOW, I'll put the link to it so you can listen to it because it's really very nice, and apparently the noise tracked the way the earth's magnetism has changed over the last 100,000 years.Again, I am not a scientist, what has fascinated me and I am sure will fascinate you as well is the incredibly medieval noise that Earth's magnetism makes when it is transformed into sound.LINKIl rumore del magnetismo terrestre https://soundcloud.com/esa/the-scary-sound-of-earths-magnetic-fieldLe immagini (e i suoni) dell'installazione nella Solbjerg Square di Copenhagen https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Videos/2022/10/Bringing_Earth_s_magnetic_rumble_to_Copenhagen
Mi trovate basita e stupita perché ho letto un articolo che ha messo in discussione tutte le cose che avevo letto negli ultimi dieci anni, e cioè che tutti i mestieri pratici, manuali, umili, meno pagati sarebbero scomparsi perché sarebbero stati fagocitati prima dai computer e poi, dallo scorso anno, dall'intelligenza artificiale. Il link all'articolo originale è in fondo alla pagina.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Sono basita e sono stupita perché oggi ho letto un articolo che ha messo in discussione tutte le cose che avevo letto negli ultimi dieci anni, e cioè che tutti i mestieri pratici, manuali, umili, meno pagati sarebbero scomparsi perché sarebbero stati fagocitati prima dai computer e poi, dallo scorso anno, dall'intelligenza artificiale.Eh, ho letto un articolo che dice esattamente il contrario e cioè che ci sono una trentina di professioni che hai voglia tu di avere intelligenza artificiale, però non scompariranno mai.Al primo posto il macellaio, il muratore, il piastrellista, il pittore, l'idraulico, lo sportivo, il gommista. Ecco, sono mestieri che non spariranno mai.Non lo so. Per quanto riguarda gommista e piastrellista, secondo me inventeranno una macchina che riesce a fare più velocemente e con maggiore precisione quel lavoraccio molto difficile di mettere le piastrelle.Sono d'accordo col macellaio, magari ci saranno pure le macchine che ti tagliano gli animali a pezzi, però poi una volta che arrivi lì davanti al banco io c'ho il mio macellaio di fiducia, vado lì, mi consiglia, faccio pure le chiacchiere.La cosa sorprendente è che i mestieri che invece sono più a rischio di venir fagocitati dall'intelligenza artificiale sono proprio le professioni legate alla tecnologia che prima o poi spariranno.Chi è che ci racconta queste cose qua? Non è il primo sprovveduto, ma lo racconta proprio il creatore di chat GTP che appunto ha parlato dell'intelligenza artificiale e di quelli che sono i mestieri che scompariranno.Ripeto, la cosa mi ha lasciato molto stupita perché in controtendenza rispetto a tutte le altre cose che avevo letto fino ad ora, il mio consiglio rimane sempre lo stesso.Per le studentesse e gli studenti che stanno per finire le superiori e che magari devono scegliere scegliere l'università, l'unico consiglio che posso dare è fate qualcosa che vi piace, perché se fate qualcosa che vi piace ci metterete tutta la vostra passione, sarete ancora più bravi degli altri e comunque vi divertirete a farlo.Perché se oltre a fare un lavoro che rischia di scomparire, per cui siete lì con la paranoia, oddio, il mio lavoro non ci sarà più tra cinque anni, se ci aggiungete anche il fatto che magari il lavoro vi fa un po' schifo, non vi piace proprio proprio, allora le cose si mettono molto male perché vi state condannando ad un'esistenza di miseria mentale, diciamo, e degli affetti, perché poi ci starete tanto male.Quindi muratori, macellai, tubisti, piastrellisti, il futuro è vostro, in barba all'intelligenza artificiale, che sarà pure intelligente ma poca applicazione pratica.TRANSLATIONI am dumbfounded and amazed because today I read an article that challenged all the things I had been reading for the last ten years, namely that all the practical, manual, menial, lower-paid trades would disappear because they would be swallowed up first by computers and then, since last year, by artificial intelligence.Eh, I read an article that says exactly the opposite and that is that there are about 30 professions that you feel like you have artificial intelligence, however, they will never disappear.In first place the butcher, the bricklayer, the tiler, the painter, the plumber, the sportsperson, and the tire dealer. Here, these are trades that will never disappear.I don't know. As for the tire and tile maker, my guess is they will invent a machine that can do that very difficult chore of putting tiles on faster and more accurately.I agree with the butcher, maybe there may be machines that cut your animals into pieces, but then once you get there in front of the counter I have my trusted butcher, I go there, he advises me, and we make small talk.The surprising thing is that the professions that are instead most at risk of being engulfed by artificial intelligence are precisely the technology-related professions that will sooner or later disappear.Who is telling us these things here? He is not the first clueless, but he is the very creator of GTP chat who as a matter of fact talked about artificial intelligence and what are the trades that will disappear.Again, this left me very surprised because contrary to all the other things I had read so far, my advice remains the same.For students who are about to finish high school and perhaps have to make a college choice, the only advice I can give is do something you enjoy, because if you do something you enjoy you will put all your passion into it, you will be even better at it than others, and you will still have fun doing it.Because if in addition to doing a job that is in danger of disappearing, so you are there with the paranoia, oh my goodness, my job will be gone in five years, if you also add to that the fact that maybe the job kind of sucks for you, you don't really like it, then things get very bad because you are condemning yourself to an existence of mental misery, let's say, and of disaffection, because then you will be so sick about it.So masons, butchers, pipefitters, tilers, the future is yours, in defiance of artificial intelligence, which may be smart but of little practical application.LINKIl link all'articolo originale, in inglese https://www.gamingdeputy.com/if-you-do-one-of-these-34-jobs-you-will-never-be-replaced-by-an-ai/Un articolo in italiano che riprende l'argomento https://www.ilovetrading.it/2023/06/23/il-creatore-di-chatgpt-ha-indicato-le-34-professioni-che-lia-non-sostituira-mai/
Un signore che si guadagna da vivere facendo recensioni di cibo che mangia sotto la doccia. Con l'acqua aperta. Mentre si fa la doccia con shampoo, bagnoschiuma eccetera. Credo non ci sia da aggiungere altro. Il link ve lo metto a fondo pagina.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Naturalmente ciascuno è libero di fare quello che vuole ed è libero di mangiare dove gli pare. Poi ci sono dei momenti in cui incontri qualcosa che ti fa strabuzzare gli occhi e stamattina mi è successo.Ho scoperto che c'è un signore, che si fa chiamare Gazpacho Machine, che ha creato... Praticamente si è inventato un mestiere facendo review [recensioni] di cibo di quello che mangia, e fin qua niente di particolare, la cosa particolare è che lui mangia tutto sotto la doccia, con la doccia aperta, mentre l'acqua scende e lui è lì che fa le review di tutte le cose possibili e immaginabili.Non son riuscito a trovare dei video, però lui pubblica delle foto su Twitter ed è una cosa un po', non lo so se tra il raccapricciante e il morboso, mi sono messa un po' a sfogliare le foto e a leggere i commenti.A un certo punto dice "La mia ex fidanzata mi diceva che le cose che facevo fanno schifo, che non si mangia sotto la doccia."Il signore spiega come è nata questa idea e dice che un giorno aveva bevuto troppo, la mattina si è alzato e doveva fare la doccia, voleva fare colazione, che sono due cose che lo aiutano a superare il mal di testa e i postumi della sbornia. Allora, per tagliare i tempi e riprendersi più velocemente, ha deciso di fare tutte le due cose contemporaneamente e si è messo a mangiare sotto la doccia.Non è che mangi cose diciamo da poco, mangia bistecche, mangia curry indiano, e a proposito di curry, mi pare che gli sia pure caduto il piatto nella doccia e ha rotto tutto, mangia noccioline americane che però ha aggiunto che le bucce hanno intasato lo scarico della doccia e poi ha dovuto chiamare un idraulico.Dicevo che è un'attività come un'altra, ora lui ci sta pure guadagnando dei soldi perché la gente da casa gli manda dei soldi con suggerimenti per mangiare qualcosa di particolare sotto la doccia, e lui si fa queste foto. Ripeto, ancora non sono riuscita a trovare dei video, non so se poi alla fine pubblichi solo le foto o anche i video, però è sicuramente una cosa che personalmente mi fa un po' schifo da molti punti di vista, sia dal punto di vista del farsi la doccia, immaginate portare roba da mangiare sul piatto della doccia, sia dal mangiare, come fa una persona a gustarsi le cose con l'acqua che scende.Comunque ripeto, il mondo è bello perché vario, perché la gente è varia, finché non si fa del male agli altri si può fare quello che si vuole e sicuramente questo signore si è trovato un lavoro molto di nicchia. Dubito che ci siano molti concorrenti che vogliono soffiargli il lavoro.TRANSLATIONOf course, everyone is free to do as he or she pleases and is free to eat where he or she pleases. Then there are times when you encounter something that makes you squint, and that happened to me this morning.I found out that there is a gentleman, who calls himself Gazpacho Machine, who has created... He basically made up a profession doing food reviews of what he eats, and so far nothing special, the special thing is that he eats everything in the shower, with the shower open, while the water is running down and he is there doing reviews of all things possible and imaginable.I couldn't find any videos, however he posts pictures on Twitter and it's something a little, I don't know between creepy and morbid, I got a little bit into flipping through the pictures and reading the comments.At one point he says, "My ex-girlfriend used to tell me that what I do is gross, that I shouldn't eat in the shower."The gentleman explains how this idea came about and says he had drunk too much one day, got up in the morning and had to take a shower, wanted to eat breakfast, which are two things that help him get over the headache and hangover. Then, in order to cut the time and recover faster, he decided to do both at the same time and set out to eat in the shower.It's not that he eats small things, he eats steak, he eats Indian curry, and speaking of curry, I think he even dropped his plate in the shower and broke everything, he eats peanuts but added that the peels clogged the shower drain and then he had to call a plumber.As I said, it's just a job like any other, now he's even making money from it because people from home send him money with suggestions to eat something particular in the shower, and he takes these pictures. I repeat, I still haven't been able to find any videos, I don't know if he posts only the photos or also the videos, however it is definitely something that I personally find pretty gross from many points of view, both from the point of view of taking a shower, imagine bringing stuff to eat inside the shower, and from eating, how does a person enjoy things with the water coming down.Anyway, I repeat, the world is beautiful because people are varied, as long as you don't hurt others you can do whatever you want and certainly this gentleman has found himself a very niche job. I doubt that there are many competitors who want to steal his job.LINKGazpacho machine, l'uomo che mangia sotto la doccia https://twitter.com/gazpachomachine
Non è facile ricostruire lo spritz allo zafferano, però mi sa che ci sono riuscita! TRASCRIZIONE [ENG translation, further down]Mi piace molto, moltissimo lo zafferano e ho impiegato un po' di tempo a trovare un liquore, un alcolico al gusto di zafferano perchè volevo farmi lo spritz allo zafferano, una bevanda che ho assaggiato qualche tempo fa a Venezia, tra l'altro in questa situazione bellissima dove c'era un po' fuori dai circuiti dei turisti, c'era questo spiazzo che naturalmente dava su un canale, avevano allestito una specie di chiatta di legno e lì c'erano questi ragazzi che servivano dei cocktail molto basic, nel senso che i bicchieri non erano di quelli fighi, insomma era molto bella la situazione, poi si poteva stare seduti sugli sdrai, e lì avevo provato questo spritz allo zafferano che era buonissimo.Ripeto, lo zafferano è uno dei sapori che preferisco. E da allora è iniziata la mia, la mia ricerca del liquore allo zafferano. Ce ne sono diversi in giro che dicono di avere lo zafferano come ingrediente, però poi vai a vedere e effettivamente c'è lo zafferano, però c'è anche l'anice. L'anice è uno dei gusti che a me non piacciono, non solo, ma quando esiste insieme allo zafferano copre completamente il gusto dello zafferano.Ci sono un paio di liquori antichi, di quelli di quando io ero bambina che ricordo erano allo zafferano. Ne abbiamo provato diversi, però sempre con risultati deludenti e anche un po'... Insomma, una volta che compro una bottiglia di liquore poi non è che lo assaggi, dici non mi piace, lo butti, poi te lo devi pure in qualche modo assorbire. Non sono una persona che beve alcolici, quindi durano anni.Ecco, qualche giorno fa al supermercato ci siamo di nuovo fatti prendere dall'entusiasmo delle mie passioni e abbiamo provato un nuovo liquore, che nuovo non è, ma è vecchissimo. È il Liquore Strega che mi ricordo benissimo la pubblicità dove c'era Sylva Koscina, affascinante, conturbante e ricordo lo slogan "Il primo sorso affascina. Il secondo Strega." Bellissima trovata pubblicitaria, bellissimo slogan, complimenti ai creativi, e abbiamo trovato, mi sa, la pozione magica perché il Liquore Strega, un po' di liquore, un po' di vino frizzante o prosecco, e poi soda ed è buonissimo.Cubetti di ghiaccio, tra l'altro ci stiamo anche allestendo il balconcino con poltroncine e cose così spettacolari, e vi assicuro che sembra di essere sul canale di Venezia a sorseggiare lo spritz allo zafferano. Devo aggiungere adesso non so se un rametto di menta oppure una un po' di limone o una scorza di limone, non lo so, qualche ciliegina sulla torta manca, però diciamo che al 95% o il mio cocktail dell'estate.TRANSLATIONI like saffron very, very much and it took me a while to find a liqueur, a saffron-flavored alcohol because I wanted to make my own saffron spritz, a drink that I tasted some time ago in Venice, by the way in this beautiful situation where there was a little bit off the tourist track, there was this clearing that of course overlooked a canal, they had set up a kind of wooden barge and there were these guys there serving very basic cocktails, in the sense that the glasses were not the cool ones, in short it was very nice situation, then you could sit on the deckchairs , and there I had tried this saffron spritz which was very good.Again, saffron is one of my favorite flavors. And that's when my, my search for saffron liqueur began. There are several around that say they have saffron as an ingredient, however then you go and look and actually there is saffron, however there is also anise. Anise is one of the flavors that I dislike, not only that, but when it exists together with saffron it completely covers the taste of saffron.There are a couple of old liquors from when I was a child that I remember were saffron. We have tried several, however, always with disappointing results and even a little... I mean, once I buy a bottle of liquor then it's not like you taste it, you say I don't like it, you throw it away, then you have to absorb it somehow. I am not a person who drinks alcohol, so they last for years.Here, a few days ago at the supermarket we again got caught up in the enthusiasm of my passions and tried a new liquor , which is not new, but it is very old. It is the Strega Liquor that I remember very well the advertisement where there was Sylva Koscina, charming , disturbing and I remember the slogan "The first sip fascinates . The second Strega." Beautiful advertising gimmick, beautiful slogan, kudos to the creatives , and we found, I think, the magic potion because the Strega Liquor, a little bit of liquor, a little bit of sparkling wine or prosecco , and then soda and it's delicious.Ice cubes, by the way we are also setting up our little balcony with armchairs and such spectacular things , and I assure you it feels like being on the canal in Venice sipping saffron spritz. I have to add now I don't know if a sprig of mint or a little bit of lemon or lemon zest, I don't know, some icing on the cake is missing, however let's say 95 percent or my cocktail of the summer.
Riscoprire la psicologia da un punto di vista differente, attraverso fatti curiosi ed episodi di cronaca nera che ne hanno fatto la storia è di sicuro interessante.Molti di voi mi contattano quotidianamente sui social, ora anche nei commenti su spotify. Il punto è che alla quasi totalità delle persone, il narrato non basta. Le spiegazioni che forniscono non sono sufficienti, e vorrebbero saperne di più. Il format di Giallo Psicologico, tuttavia, non me lo consentirebbe.Non mi andrebbe di soffermarmi particolarmente sulle dinamiche psicologiche che io definisco “da banco universitario”, perché distoglierebbero l'attenzione dell'ascoltatore da ciò che più è importante: ovvero la storia, e cosa essa ci può insegnare.L'assassinio di Kitty Genovese ci insegna che noi esseri umani abbiamo una naturale resistenza nell'aiutare il prossimo, e che spesso preferiamo farci gli affari nostri. Le scienze sociali che hanno studiato tale fenomeno, quindi, ci portano a pensare che dobbiamo combattere questa naturale predisposizione, perché così facendo potremmo salvare delle vite. Comprendere i meccanismi del comportamento umano, e le teorie che li descrivono, è quindi utile a migliorare la comprensione della vita quotidiana e dei fatti di cronaca che sentiamo a notiziari o vediamo sui social.Ripeto: questo non posso farlo nel classico appuntamento: sarebbe troppo "pesante" e teorico. Ecco perché nasce Giallo Interiore. Giallo interiore sarà il nuovo format dove, prendendo spunto da una storia già narrata o da un episodio fresco di giornata e andremo ad affrontare in modo più scientifico il fenomeno. Se ti piace come idea, fammelo sapere. Metti in pausa la puntata e vai ad esprimere il tuo punto di vista commentando qui sotto!Scopri di più su Giallo Psicologico, visita il sito quiAccedi agli episodi segreti su PatreonQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4563000/advertisement
La mia èuna vera e propria crociata, contro l'uso delle borse, che cerco di evitare come la peste ogni volta che posso. Vuoi mettere, la sensazione di passeggiare con le mani in tasca, fischiettante, senza pesi sulle spalle?TRASCRIZIONE [ENG translation below]Vi ho già detto che non uso bors? Non mi ricordo. Cioè, cerco di non usare borse. Perché mi impicciano, perché mi occupano le mani, perché ho notato che il 99% delle donne che incontro o incrocio per strada ha con sé una borsa, mentre gli uomini no. E questa cosa mi fa arrabbiare perché c'è dietro un discorso culturale.Non sono sempre stata così, ho infatti tantissime borse a casa, molte più di quanto non ne usi, appunto perché cerco di evitare sempre di usarle. Un tempo, quando dovevo andare in giro con il mio computer portatile, avevo borse di diversi tipi, di diverse dimensioni, quasi tutte molto grandi, alcune anche molto belle, che però non uso più perché ormai il computer non ti serve più dietro come un tempo, quando devo accedere alle email e altre cose posso farlo tranquillamente dal cellulare, e questo mi ha aiutato a disfarmi dalle borse.Portare la borsa soprattutto a tracolla, fa male alla schiena perché ci sbilancia da una parte, me ne accorgo quando devo, sono costretta a uscire con la borsa che mi fa male la spalla. Si può supplire con lo zaino, infatti io quando devo portarmi dietro il mio laptop adesso uso uno zaino, apposta acquistato per trasportare il computer, quindi si apre anche completamente, così che quando devo andare ai controlli in aeroporto è molto più facile accedere.Uso poi, quando non posso farne a meno, delle borse che mi metto in vita, specie di marsupi, anche se sono un po' più carini, un po' più diciamo alla moda, non come quelli vecchi di plastica con la cerniera.Sì, c'è una vera e propria lotta che sto portando avanti, una vera e propria crociata che porto avanti contro le borse. Mi direte voi vabbe' ma, quando esci, poi dove ti metti le cose?Allora ho le tasche dei pantaloni, ho le tasche delle giacche, poi i miei piccoli marsupi, e, effettivamente oggi abbiamo il vantaggio di... le cose che mi servono sono il telefono, un mini portamonete dove ci sono veramente solo le carte, le chiavi di casa e poi le cuffie per ascoltare i podcast. E queste cose qua, credetemi, stanno letteralmente nelle vostre tasche.Anche perché quando mi guardo attorno e vedo le donne con queste borse gigantesche, io lo so cosa succede, che poi più la borsa è grande, più ci metti le cose dentro e quando la borsa è piena di cose, come se non avessi niente, perché stai sempre lì a frugare, a cercare.E poi il contenuto delle borse grandi, quelle piene zeppe, la gente manco le usa, perché il rossetto te lo metti prima di uscire. Ripeto, sono veramente due, tre le cose che servono, le altre si portano dietro così, casomai tipo coperta di Linus, però invece non vengono mai utilizzate.Provate anche voi donne che mi state ascoltando, provate a uscire un giorno senza la borsa e a ficcarvi tutte le cose che vi servono nelle tasche, e fatemi sapere se funziona, fatemi sapere come va.TRANSLATIONDid I mention I don't use bags? I do not remember. I mean, I try not to use bags. Because they get in my way, because they occupy my hands, because I've noticed that 99% of the women I meet or cross on the street have a bag with them, while men don't. And this thing makes me angry because there is a cultural discourse behind it.I haven't always been like this, in fact I have lots of bags at home, many more than I use, precisely because I always try to avoid using them. Once upon a time, when I had to go around with my laptop, I had bags of different types, of different sizes, almost all very large, some even very beautiful, which I no longer use, however, because now you no longer need the computer behind you as a time, when I have to access emails and other things I can easily do it from my mobile, and this has helped me to get rid of the bags.Carrying the bag especially over the shoulder, it hurts the back because it throws us off balance, I notice it when I have to, I'm forced to go out with the bag because my shoulder hurts. You can make up for it with a backpack, in fact when I have to carry my laptop around I now use a backpack, bought specifically to carry the computer, so it also opens completely, so that when I have to go to the airport checkpoints it is much easier to access. Then, when I can't do without them, I use bags that I wear around my waist, sort of fanny packs, even if they're a little prettier, a little more let's say fashionable, not like the old plastic ones with a zipper.Yes, there's a real fight I'm carrying on, a real crusade I'm carrying on against the bags. You'll tell me ok but, when you go out, where do you put your things? So I have trouser pockets, I have jacket pockets, then my little fanny packs, and actually today we have the advantage of... the things I need are the telephone, a mini purse where there really are only cards, the house keys and then headphones to listen to podcasts. And these things here, believe me, are literally in your pocket.Also because when I look around and see women with these gigantic bags, I know what happens, that the bigger the bag, the more things you put inside and when the bag is full of things, it is as if you don't have them, because you're always there rummaging, searching. And then the contents of the big bags, the ones full to the brim, people don't even use them, because you put on lipstick before going out.I repeat, there are really two, three things that are needed, the others are carried around like this, if anything, like a Linus blanket, but instead they are never used.Have a go, women listening to this podcast, try going out one day without a purse and stuffing all the things you need into your pockets, and let me know if it works, let me know how it goes.
Lo scenario è quello solito: cosa guardiamo stanotte? E da qui che abbiamo trovato qualcosa che mette d'accordo tutti, è ormai ora di andare a dormire. Ma da oggi ho in mano una nuova arma: i codici segreti di netflix che mi permettono di andare a stanare le cose che mi piacciono usando i loro codici segreti! Il link ai codici lo trovate in fondo alla pagina, intanto ascoltate come funziona e quali categorie ho trovato. TRASCRIZIONE [ENG translation below]Allora lo scenario credo che sia presente a tutti: dopocena, televisione, cosa guardiamo? Oggi non si va più nemmeno nei canali della televisione in chiaro, si va direttamente, almeno noi andiamo direttamente immediatamente nei canali a pagamento e lì comincia. Se c'è qualche serie in sospeso che stiamo guardando, allora va beh, si va direttamente lì, adesso ogni venerdì so che esce la nuova puntata di Ted Lasso e di Hello Tomorrow! e so che comunque ho due puntate nuove da guardare, però quando non c'è niente in sospeso è sempre la solita storia: impieghiamo le ore a cercare qualcosa che ci piaccia guardare e che accontenti tutti. Magari si comincia, per non andare sempre su Netflix, che poi si finisce sempre su Netflix, vediamo se c'è qualcosa su Apple TV, oppure su Prime, però poi, come ho detto, si finisce sempre su Netflix, ma anche lì ci vengono proposte sempre le stesse cose.Fino ad oggi. Perché oggi ho trovato nella mia inbox delle e-mail una newsletter di Wired, Wired Italia, che parla dei codici segreti di Netflix. Allora, siccome in questo articolo citava solo pochissimi codici, allora ho fatto le mie ricerche e ho trovato un altro articolo in lingua inglese, dove invece ce ne sono qualche centinaio. Di che cosa si tratta? A quanto pare, e questo io non lo sapevo, già all'epoca quando Netflix è nata, penso una, boh una ventina di anni fa, quando non era un servizio via cavo, ma dava in prestito, in affitto dei dvd coi film, aveva tutta una serie di codici per catalogare i suoi film. Questi codici sono rimasti anche adesso che Netflix è quella che tutti conosciamo e amiamo, o odiamo, oppure odio, amore? Boh, vedete un po voi. Sono dei codici che descrivono delle categorie di film che non trovate da nessun'altra parte.Ripeto, ho trovato questo articolo in inglese dove c'è un po più di un centinaio e mi hanno fatto venire l'acquolina in bocca. Pensate un po' potete cercare i film in base alla nazionalità, quindi africani, inglesi, cinesi, olandesi, francesi, eccetera. Musical, commedie cult, commedie satiriche, commedie dell'orrore, film basati su libri. Vi metto comunque il link nelle note del programma.Ma la chicca che mi ha veramente fatto strabuzzare gli occhi trovare una categoria di film muti, dove ci sono perle come La vedova del pastore; Nanà, Tabarin di lusso; Lo scozzese volante; La moglie del fattore; La piccola fiammiferaia, e sono film degli anni venti, una cosa incredibile. Ora non vedo l'ora di andare a farmi una scorpacciata di film muti e mi raccomando, guardate le note del programma perché vi metto il link e auguro anche a voi buona scorpacciata di cose che non sapevate di voler vedere.TRANSLATIONOK the scenario I think is clear to everyone: after dinner, television, what do we watch? Nowadays you don't even go to the free-to-air television channels anymore, you go directly, at least we go directly, immediately to the pay channels and there it starts. If there is some outstanding series that we are watching, then it goes well, we go directly there, now every Friday I know that comes out the new episode of Ted Lasso and Hello Tomorrow! and I know that anyway I have two new episodes to watch, but when there is nothing pending it is always the same story: we spend hours looking for something that we like to watch and that will please everyone. Maybe at the beginning, to avoid always watching Netflix, but then you always end up on Netflix, you see if there is anything on Apple TV, or on Prime, anyway, then, as I said, you always end up on Netflix, but even there we always get the same old things.Up until today. Because today I found in my inbox a newsletter from Wired, Wired Italia, that talks about Netflix's secret codes. So, since in this article it mentioned only a very few codes, then I did my research and found another English-language article where there are a few hundred instead. What is it all about? Apparently, and I didn't know this, back when Netflix was born, I think boh about twenty years ago, when it was not a cable service, but it was lending, renting dvds with movies, it had a whole set of codes to catalog its movies. And these codes remained even now that Netflix is the one we all know and love, or hate, or love-hate. IDK, see for yourself. They are codes that describe categories of films that you won't find anywhere else.As I said, I found this article in English where there is a little over a hundred and they made my mouth water. Think of it, you can search for movies by nationality, like African, English, Chinese, Dutch, French, and so on. Musicals, cult comedies, satirical comedies, horror comedies, movies based on books. As I said, I will put the link in the program notes.But the treat that really made me squint my eyes was to find a category of silent movies, where there are such gems as The Shepherd's Widow; Nanà; Lux Tabarin; The Flying Scotsman; The Farmer's Wife; The Little Match Girl, and they are movies from the 1920s, just incredible. Now I can't wait to go to binge on silent movies, and be sure to watch the program notes because I'll put the link and I wish you, too, good binging on things you didn't know you wanted to see.LINKL'articolo su Wired [con le istruzioni su come usare i codici]L'articolo in lingua inglese con un centinaio di codici
Mi farò tanto male, lo so già, ma la mia preveggenza mi ha detto che il nuovo "album" dei Maneskin è il discosterco di gennaio. Ripeto: mi farò tanto male ad ascoltarlo tutto per la prima ed unica volta.
Nella moltitudine di pellicole natalizie, l'ultimo film che vede protagonisti insieme la leggendaria coppia Bud Spencer e Terence Hill non viene mai menzionato e tanti potrebbero aggiungere "Per fortuna!" Botte di Natale è un film veramente fallace, inutile negarlo. La storia di due fratelli cacciatori di taglie del vecchio west, che si odiano ma che devono far fronte comune per catturare un fuorilegge e raggiungere l'anziana madre per Natale è una storia banale e piatta, che si trascina stancamente in un'ora e trenta di malinconia, se pensiamo a com'erano i nostri beniamini e come sono qui. Anche Bud e Terence appaiono stanchi, pallide imitazioni di Trinità e Bambino. Ormai il tempo della commedia western italiana era giunto impietosamente al tramonto e anche il successo e l'efficacia della coppia era giunta al termine. I due ci provano, si impegnano ancora e si vede, ma sono stanchi e la pellicola stessa è senza idee. Le stesse scazzottate risultano mosce come latticini al sole. Personalmente, sentii puzza di bruciato già dal trailer ma ugualmente decisi di vedere al cinema (nel periodo natalizio, appunto) questo film, probabilmente nel disperato tentativo di appagare un senso di nostalgia e ritrovare la voglia di divertimento che questo duo mi aveva donato sin dall'infanzia. Ripeto, Botte di Natale è un deprimente commiato della coppia al cinema, ma potrebbe forse piacere ai bambini più piccoli. Qualche sorriso, ogni tanto, arriva...ma il fatto è che non posso e non potrò mai essere cattivo nei confronti di Bud e Terence, perciò eccolo fra i consigli di questa settimana, badando bene di vederlo senza aspettarsi molto.
Se siete alla disperata ricerca di una guida su come studiare in modo più efficace e produttivo, questo articolo fa al caso vostro! In questo articolo parleremo di come risparmiare tempo, quindi… non perdiamo altro tempo e andiamo subito al sodo! Vi aspettano 3 validi consigli e suggerimenti per studiare in modo più efficiente in un tempo ridotto! Il segreto sta nel rivedere e correggere delle abitudini che già sono nostre! 3 utili trucchetti per studiare meglio 1 - Impara la pronuncia fin da subito Quando si comincia a studiare una lingua straniera, si tende ad imparare il maggior numero di informazioni possibili: tantissime parole nuove, espressioni, regole grammaticali! Finiamo sempre per riempire quaderni o pagine Word di tutte queste informazioni. Che va benissimo, ovviamente: è fondamentale! Ma molto spesso, annotiamo queste informazioni nel silenzio della nostra camera o della nostra classe a scuola. E poi basta! Finisce lì! Le rivediamo di tanto in tanto quando abbiamo del tempo libero o quando dobbiamo fare i compiti, ci sembra di ricordarle e passiamo oltre. Per quanto questa modalità possa essere utile, così facendo ci dimentichiamo di una cosa importante: la pronuncia! È fondamentale imparare da subito come pronunciare correttamente ogni parola in una lingua straniera. È un errore che feci anche io quando cominciai a imparare la prima lingua straniera, l'inglese, a scuola. Prendevo buoni voti nella parte scritta o nella comprensione, ma avevo difficoltà con la pronuncia. E ancora oggi, a volte, ho dei dubbi sulla pronuncia di alcune parole, di cui conosco perfino perfettamente lo spelling. Quindi, non pensate “Ok adesso imparo a scrivere e a formare le frasi e poi con calma imparo la pronuncia: c'è tempo”. No! Dovete farlo da subito, altrimenti vi sarà più difficile sistemarla una volta che l'avrete appresa in maniera errata. Ebbene, adesso vi svelerò la strategia che uso per rimediare al mio precedente errore...qualcosa che potreste fare anche voi. Prendo alcune scene di film o serie tv, in particolare quelle in cui c'è una conversazione tranquilla (senza emozioni troppo forti) tra due personaggi. Ne scelgo uno e ne imito il più possibile pronuncia, intonazione e velocità. Ripeto la stessa scena fino a quando non riesco a parlare alla stessa velocità del personaggio che ho scelto. In questo modo creo una sorta di conversazione (con l'altro personaggio) e miglioro la pronuncia. Provateci, ne vale la pena! Probabilmente le persone che vivono in casa con voi potrebbero pensare che siate impazziti, ma funziona. Se poi volete evitare tutto questo… allora…imparate la pronuncia da subito! 2 - Ridurre al minimo tutti i passaggi che ci fanno perdere tempo durante lo studio Per introdurre questo secondo utilissimo suggerimento, vi presento un esempio tratto dalla mia esperienza di insegnante di italiano. Durante le mie lezioni di italiano, invio sempre dei file PDF ai miei studenti con degli esercizi di grammatica o di vocabolario o letture come compiti. La maggior parte di loro li stampa e li completa con una penna. Ma poi c'è il problema: come inviarmeli per la correzione? C'è chi li scannerizza, chi mi scatta delle foto, chi me li legge durante la lezione. Però qualche volta non funziona lo scanner oppure qualche volta qualcuno non riesce a capire quello che ha scritto. Ovviamente per me non ci sono problemi, ma capisco che tutto questo, con il passare del tempo, potrebbe portare a un po' di frustrazione e quindi perdita di motivazione e di voglia di imparare. Ho trovato uno strumento che penso potrebbe aiutarvi a semplificare questo tipo di lavoro e a rendere lo studio, in particolare tramite file PDF, più efficiente e rapido! Sto parlando di Wondershare PDF Element, che ha gentilmente scelto di collaborare con noi, sponsorizzando il video YouTube correlato a questo articolo. Quando io studio, infatti, adoro sottolineare e evidenziare, cancellare,
Mentre la felicità è identificata come emozione, la gioia è un sentimento che se si radica nel nostro cuore, e se mandata da Dio, plasma la nostra vita e la trasforma. Nelle difficoltà ci carichiamo di emozioni momentanee che poi svaniscono, lasciandoci un senso di vuoto,come un tralcio infecondo staccato dalla vite. Gesù è la vita, noi I tralci e la nostra capacità di produrre frutto dipende esclusivamente dal rapporto con Lui, in santità, serietà e costanza verso il suo Regno. Gioire non significa assenza di problemi, ma il non disperare per le situazioni permettendo alla linfa vitale di Cristo di risollevare il nostro spirito. «Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.» Lettera ai Filippesi 4:4-7 P. Catherine Labate 28.08.2022
Molti genitori mi dicono:“ah cara Roberta, ti sfido a non arrabbiarti dopo che hai ripetuto le cose mille volte… dovresti provare a passare da casa mia e vedere dal vivo cosa succede… dopo che per la centesima volta ho detto sempre la stessa cosa e questi non ti ascoltano manco di striscio, sfido chiunque a non perdere la pazienza! È impossibile!”Chissà quante volte lo hai pensato anche tu.Voglio dedicare questa puntata di oggi a raccontarti perché in effetti ripetere mille volte le cose non funziona, perché alzare la voce a lungo andare non funziona e qual è uno dei più grandi errori che facciamo con le regole.
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 27 - 2 Agosto 2022Di cosa parliamo* La Bufala che TikTok supera Google nella Ricerca* Internet si sta TikTokkizzando* Google e SEO* Strumenti* Da leggere* Interviste* SalutiPremessa: Giovedì alle 16:30 ci sarà l'ultima live prima della pausa. Risponderò ai commenti degli ultimi video, tra i quali quello su Come SPACCARE su Substack, commenteremo le news più interessanti e continueremo l'analisi dei siti.Poi andrò in pausa e tornerò a inizio Settembre.La Bufala che TikTok supera Google nella RicercaVirgolettato su Techcrunch“In our studies, something like almost 40% of young people, when they're looking for a place for lunch, they don't go to Google Maps or Search,” he continued. “They go to TikTok or Instagram.”Detta da Prabhakar Raghavan, Vice President di Google alla Fortune's Brainstorm Tech conference.Partiamo dall'analisi semplice di cosa c'è scritto. Molti giornali hanno titolato che TikTok ha superato Google nelle ricerche, questo perché, oramai lo sappiamo, si giustificano dicendo che bisogna fare un titolo clickbait per ottenere visibilità. Aggiungo io: anche a costo di dire stronzate, mi pare di capire.La nostra analisi semplice evidenzia 3 fatti:* “quasi il 40%” significa NON aver superato niente e nessuno* “Loro vanno su TikTok o Instagram”, significa che il 40% è un dato aggregato di entrambi, che singoli valgono molto meno* la fase di ricerca è “quanto vogliono un posto per mangiare”, quindi non in tutte le ricerche, ma in una cosa specifica dove comparare le due realtà è da stupidiPuoi comparare Tripadvisor con Google Maps, non Google Search con TikTok. Ma prima di scendere nel dettaglio del perché non puoi farlo, il dato sarà aggiunto alla pagina dove Google parla dei competitor, ma non è un'indagine pubblica.La frase che dovrebbe attirare l'attenzione di chi fa questo mestiere è: “secondo i nostri studi”. Ok. Di quali studi siamo parlando?Perché Google è solito sparare queste frasi per difendersi o per giustificare azioni. In quella pagina dove sarà aggiungo c'è un altro famoso dato che oramai viene riportato da tutti, come se addirittura la fonte fosse Google ed è:Independent parties estimate that 55 percent of people in the U.S. start product searches on Amazon, not Google.La fonte non è Google. La fonte citata da Google è Vox.com che riporta però il dato di una ricerca commissionata da Bloomreach che attualmente da un 404, ovvero non è raggiungibile. Ma viene linkato un articolo della precedente che è ancora più specifico.Seguitemi, stiamo concentrati, perché sta per arrivare il bello.Nella precedente indagine, la frase ha una piccola variatio.In a survey of 2,000 online shoppers in the U.S., 44 percent of respondents said they go directly to Amazon when looking to buy or research a product online.L'indagine, fatta tramite un sondaggio a sole 2.000 persone, non chiede solo da dove inizi quando vuoi cercare un prodotto. C'è un piccolo OR. L'altra alternativa, quindi, è da dove inizi se vuoi comprare un prodotto.Scusate, è veramente da stupidi comparare Google e Amazon con una domanda del genere, specialmente perché la funzione compra con Google non c'era.Il primo sondaggio è datato 2015, il secondo 2016. La funzione buy on Google è stata lanciata nel 2015 in beta per pochi brand e non ha visto una diffusione per molti anni. Basti pensare che, probabilmente disperati lo scarso utilizzo, solo nel 2020 è stata rilasciata per tutti senza commissioni.Quindi, se fai la domanda: qual è il sito da cui inizi se vuoi comprare o cercare un prodotto e compari Google e Amazon non sei un buon ricercatore o buona ricercatrice. A Google fa comodo quel dato per via dell'antitrust.Ma volete sapere qual è la cosa che fa sbellicare dal ridere? Jason Del Rey che ha scritto l'articolo conclude lo stesso con la critica che l'indagine commissionata da BloomReach serve più a BloomReach perché l'azienda vende software per la personalizzazione delle pagine e-commerce e quindi vuole mettere in evidenza Amazon perché tira acqua al suo mulino.BloomReach's impetus for conducting the survey is, unsurprisingly, self-serving. The company sells software that personalizes the pages of e-commerce sites for individual shoppers. BloomReach believes more personalized product pages can help online retailers compete better.Perché questo pippone su quella ricerca?Perché questa di Google è uguale. L'indagine non ci offre la possibilità di mettere in discussione la metodologia e le domande, ma ci da la possibilità di criticarla fortemente, specialmente gli articoli dei giornali.E i punti salienti, sono due, anche abbastanza gravi. Iniziamo dalla primaQuasi il 40% va su TikTok o Instagram per iniziare una ricerca quando vogliono cercare un posto per mangiareQuasi il 40% potrebbe significare il 38%. Facciamo che sia il 38%. È molto probabile che la domanda sia stata fatta in modo specifico, ovvero qual è il sito dove inizi. O da una lista di siti/app. Se il 38% vanno su Instagram o TikTok, significa che quel 38% lo fanno INSIEME. Per dare un numero stupido, è come se il 19% va su TikTok e il 19% va su Instagram.In pratica la notizia è questa: meno del 20% delle persone giovani usa TikTok quando cerca un posto per andare a mangiare.Ripeto una cosa: se fate un sondaggio alle bambine e ai bambini di 5 anni e gli chiedete dove iniziano a fare una ricerca diranno YouTube.Arriviamo alla seconda cosa grave.Quasi il 40%, ma di cosa? Quasi il 40% delle persone intervistate, attenzione, è un dato fuorviante. Perché non ci dice il totale della torta delle ricerche mondiali e, soprattutto, la comparazione di questo totale con gli anni precedenti. E si tratta di una ricerca particolare, quella dei posti dove mangiare. Non puoi fare questa comparazione, sono due cose diverse. Sono due fasi differenti. È la stessa cosa di Amazon contro Google per la domanda: se vuoi comprare un prodotto dove vai?Dipende anche da come è stata posta la domanda.Soprattutto in alcuni settori, TikTok e Instagram hanno portato un aumento globale delle ricerche degli esseri umani perché hanno creato una nuova esperienza di fruizione di una particolare fase della ricerca: l'ispirazione. E l'ispirazione che viene soddisfatta tramite la visione dell'esperienza del prodotto da parte di altri, anche sconosciuti. E attenzione: è il linguaggio di queste nuove generazioni che nel format dei video brevi stanno trovando un modo di comunicare diverso, che sta facendo esplodere questo tipo di esperienza. La fase informativa/commerciale che si esprime su Google è un'altra cosa ancora.Perché TikTok è la prima piattaforma di Intrattenimento al mondo ed è per questo che stiamo assistendo a comportamenti diversi, che si fondano con quelli attuali.D'altra parte, tutto cambia perché siamo esseri umani, non tecnologia. Questa è una nuova fase che si sta affiancando a quella di prima.E magari, tenetevi forte, questa nuova fase non ha fatto altro che far iniziare un numero maggiore di essere umani nel mondo a iniziare una ricerca di quel tipo, andando ad aumentare poi la consultazione di informazioni in altri ambienti.Google non lo dice. Ma questo non significa, come hanno scritto molti, che la GEN-Z o qualsiasi altra stia usando di meno Google. È semplicemente una stronzata.A Google fa comodo quel dato, per alcuni motivi:* indagini antitrust* evitare polemiche per possibili novità nei suoi prodotti che sembrano copiare competitorE infatti, attenzione attenzione, a fine articolo dice che il dato non è pubblico e sarà inserito nella pagina dove c'è anche l'altra bufala, quella di Amazon e del 55%.Dovremmo imparare a fare informazione come si deve.Questo però non significa che non puoi fare SEO su TikTok, la puoi fare.Però questa storia ha fatto nascere una serie di video su Come Fare SEO su TikTok e sono tutti video che raccontano una SEO ferma al 2007.Per questo motivo ho creato un video che si chiama proprio Come Fare SEO su TikTok.Internet si sta TikTokkizzandoLo scriveva Vincenzo Cosenza a Maggio del 2022 con un articolo dal titolo La TikTokizzazione di Internet. E circa un anno fa dicevo “TikTok farà ai Social quello che i Social hanno fatto ai Forum”. YouTube escluso.Quello che intendevo è che i Forum, quando sono arrivati i Social, non solo si sono spopolati, ma le piattaforme hanno iniziato a scimmiottare i social appiccicando funzioni senza capirne il perché.Forse la terza evoluzione di Internet non sarà il WEB3, ma i video brevi. Sono i comportamenti umani a cambiare radicalmente qualcosa, la tecnologia è solo al servizio. TikTok è una rivoluzione da questo punto di vi
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 27 - 2 Agosto 2022Di cosa parliamoLa Bufala che TikTok supera Google nella RicercaInternet si sta TikTokkizzandoGoogle e SEOStrumentiDa leggereIntervisteSalutiPremessa: Giovedì alle 16:30 ci sarà l'ultima live prima della pausa. Risponderò ai commenti degli ultimi video, tra i quali quello su Come SPACCARE su Substack, commenteremo le news più interessanti e continueremo l'analisi dei siti.Poi andrò in pausa e tornerò a inizio Settembre.La Bufala che TikTok supera Google nella RicercaVirgolettato su Techcrunch"In our studies, something like almost 40% of young people, when they're looking for a place for lunch, they don't go to Google Maps or Search," he continued. "They go to TikTok or Instagram."Detta da Prabhakar Raghavan, Vice President di Google alla Fortune's Brainstorm Tech conference.Partiamo dall'analisi semplice di cosa c'è scritto. Molti giornali hanno titolato che TikTok ha superato Google nelle ricerche, questo perché, oramai lo sappiamo, si giustificano dicendo che bisogna fare un titolo clickbait per ottenere visibilità. Aggiungo io: anche a costo di dire stronzate, mi pare di capire.La nostra analisi semplice evidenzia 3 fatti:"quasi il 40%" significa NON aver superato niente e nessuno"Loro vanno su TikTok o Instagram", significa che il 40% è un dato aggregato di entrambi, che singoli valgono molto menola fase di ricerca è "quanto vogliono un posto per mangiare", quindi non in tutte le ricerche, ma in una cosa specifica dove comparare le due realtà è da stupidiPuoi comparare Tripadvisor con Google Maps, non Google Search con TikTok. Ma prima di scendere nel dettaglio del perché non puoi farlo, il dato sarà aggiunto alla pagina dove Google parla dei competitor, ma non è un'indagine pubblica.La frase che dovrebbe attirare l'attenzione di chi fa questo mestiere è: "secondo i nostri studi". Ok. Di quali studi siamo parlando?Perché Google è solito sparare queste frasi per difendersi o per giustificare azioni. In quella pagina dove sarà aggiungo c'è un altro famoso dato che oramai viene riportato da tutti, come se addirittura la fonte fosse Google ed è:Independent parties estimate that 55 percent of people in the U.S. start product searches on Amazon, not Google.La fonte non è Google. La fonte citata da Google è Vox.com che riporta però il dato di una ricerca commissionata da Bloomreach che attualmente da un 404, ovvero non è raggiungibile. Ma viene linkato un articolo della precedente che è ancora più specifico.Seguitemi, stiamo concentrati, perché sta per arrivare il bello.Nella precedente indagine, la frase ha una piccola variatio.In a survey of 2,000 online shoppers in the U.S., 44 percent of respondents said they go directly to Amazon when looking to buy or research a product online.L'indagine, fatta tramite un sondaggio a sole 2.000 persone, non chiede solo da dove inizi quando vuoi cercare un prodotto. C'è un piccolo OR. L'altra alternativa, quindi, è da dove inizi se vuoi comprare un prodotto.Scusate, è veramente da stupidi comparare Google e Amazon con una domanda del genere, specialmente perché la funzione compra con Google non c'era.Il primo sondaggio è datato 2015, il secondo 2016. La funzione buy on Google è stata lanciata nel 2015 in beta per pochi brand e non ha visto una diffusione per molti anni. Basti pensare che, probabilmente disperati lo scarso utilizzo, solo nel 2020 è stata rilasciata per tutti senza commissioni.Quindi, se fai la domanda: qual è il sito da cui inizi se vuoi comprare o cercare un prodotto e compari Google e Amazon non sei un buon ricercatore o buona ricercatrice. A Google fa comodo quel dato per via dell'antitrust.Ma volete sapere qual è la cosa che fa sbellicare dal ridere? Jason Del Rey che ha scritto l'articolo conclude lo stesso con la critica che l'indagine commissionata da BloomReach serve più a BloomReach perché l'azienda vende software per la personalizzazione delle pagine e-commerce e quindi vuole mettere in evidenza Amazon perché tira acqua al suo mulino.BloomReach's impetus for conducting the survey is, unsurprisingly, self-serving. The company sells software that personalizes the pages of e-commerce sites for individual shoppers. BloomReach believes more personalized product pages can help online retailers compete better.Perché questo pippone su quella ricerca?Perché questa di Google è uguale. L'indagine non ci offre la possibilità di mettere in discussione la metodologia e le domande, ma ci da la possibilità di criticarla fortemente, specialmente gli articoli dei giornali.E i punti salienti, sono due, anche abbastanza gravi. Iniziamo dalla primaQuasi il 40% va su TikTok o Instagram per iniziare una ricerca quando vogliono cercare un posto per mangiareQuasi il 40% potrebbe significare il 38%. Facciamo che sia il 38%. È molto probabile che la domanda sia stata fatta in modo specifico, ovvero qual è il sito dove inizi. O da una lista di siti/app. Se il 38% vanno su Instagram o TikTok, significa che quel 38% lo fanno INSIEME. Per dare un numero stupido, è come se il 19% va su TikTok e il 19% va su Instagram.In pratica la notizia è questa: meno del 20% delle persone giovani usa TikTok quando cerca un posto per andare a mangiare.Ripeto una cosa: se fate un sondaggio alle bambine e ai bambini di 5 anni e gli chiedete dove iniziano a fare una ricerca diranno YouTube.Arriviamo alla seconda cosa grave.Quasi il 40%, ma di cosa? Quasi il 40% delle persone intervistate, attenzione, è un dato fuorviante. Perché non ci dice il totale della torta delle ricerche mondiali e, soprattutto, la comparazione di questo totale con gli anni precedenti. E si tratta di una ricerca particolare, quella dei posti dove mangiare. Non puoi fare questa comparazione, sono due cose diverse. Sono due fasi differenti. È la stessa cosa di Amazon contro Google per la domanda: se vuoi comprare un prodotto dove vai?Dipende anche da come è stata posta la domanda.Soprattutto in alcuni settori, TikTok e Instagram hanno portato un aumento globale delle ricerche degli esseri umani perché hanno creato una nuova esperienza di fruizione di una particolare fase della ricerca: l'ispirazione. E l'ispirazione che viene soddisfatta tramite la visione dell'esperienza del prodotto da parte di altri, anche sconosciuti. E attenzione: è il linguaggio di queste nuove generazioni che nel format dei video brevi stanno trovando un modo di comunicare diverso, che sta facendo esplodere questo tipo di esperienza. La fase informativa/commerciale che si esprime su Google è un'altra cosa ancora.Perché TikTok è la prima piattaforma di Intrattenimento al mondo ed è per questo che stiamo assistendo a comportamenti diversi, che si fondano con quelli attuali.D'altra parte, tutto cambia perché siamo esseri umani, non tecnologia. Questa è una nuova fase che si sta affiancando a quella di prima.E magari, tenetevi forte, questa nuova fase non ha fatto altro che far iniziare un numero maggiore di essere umani nel mondo a iniziare una ricerca di quel tipo, andando ad aumentare poi la consultazione di informazioni in altri ambienti.Google non lo dice. Ma questo non significa, come hanno scritto molti, che la GEN-Z o qualsiasi altra stia usando di meno Google. È semplicemente una stronzata.A Google fa comodo quel dato, per alcuni motivi:indagini antitrustevitare polemiche per possibili novità nei suoi prodotti che sembrano copiare competitorE infatti, attenzione attenzione, a fine articolo dice che il dato non è pubblico e sarà inserito nella pagina dove c'è anche l'altra bufala, quella di Amazon e del 55%.Dovremmo imparare a fare informazione come si deve.Questo però non significa che non puoi fare SEO su TikTok, la puoi fare.Però questa storia ha fatto nascere una serie di video su Come Fare SEO su TikTok e sono tutti video che raccontano una SEO ferma al 2007.Per questo motivo ho creato un video che si chiama proprio Come Fare SEO su TikTok.Internet si sta TikTokkizzandoLo scriveva Vincenzo Cosenza a Maggio del 2022 con un articolo dal titolo La TikTokizzazione di Internet. E circa un anno fa dicevo "TikTok farà ai Social quello che i Social hanno fatto ai Forum". YouTube escluso.Quello che intendevo è che i Forum, quando sono arrivati i Social, non solo si sono spopolati, ma le piattaforme hanno iniziato a scimmiottare i social appiccicando funzioni senza capirne il perché.Forse la terza evoluzione di Internet non sarà il WEB3, ma i video brevi. Sono i comportamenti umani a cambiare radicalmente qualcosa, la tecnologia è solo al servizio. TikTok è una rivoluzione da questo punto di vista, lo dicevo al Social Media Strategies di 3 anni fa, raccontandone anche i pericoli.TikTok è una rivoluzione non per i suoi algoritmi, non per i video brevi, ma per aver saputo cogliere, in modo fortuito, un cambiamento epocale nel modo di comunicare. E questo cambiamento, così forte, lo portano le nuove generazioni.Per questo sono scettico sull'attuale versione dei metaversi. Sono una scommessa sui comportamenti delle future generazioni.Ogni rivoluzione, lo è davvero, se ha un impatto del mondo reale. TikTok lo ha eccome, insieme a YouTube. L'ho imparato su YouTube, l'ho visto su TikTok (e l'ho comprato) sono frasi dei giorni nostri.Forse non avremo un WEB3, forse oggi ci sono troppi settori in cambiamento per definire un cambio netto. La cosa certa è che TikTok ha portato una nuova forma di fruizione dei contenuti: l'intrattenimento, che si porta dietro alcune emozioni molto particolari come la sorpresa, l'ispirazione, la goliardia.Se i frutti del 2.0 sono stati i Content Creator, non so se i frutti di TikTok saranno le Entertainer Creator. D'altra parte, su YouTube si è parlato da sempre di Infotainment, ma in mezzo a tante altre cose. Ma la differenza tra l'intrattenimento di YouTube e quella di TikTok è totalmente differente, perché su TikTok alla base le persone vogliono qualcos'altro. Sono in un flusso di contenuti, su YouTube sono su pochi. Questo tipo d
“Sono a casa”. Sono le parole pronunciate dal Presidente Usa Joe Biden al suo arrivo in Israele per una visita di tre giorni. Un'occasione per ribadire l'alleanza tra Washington e Gerusalemme. “Il legame tra il popolo israeliano e il popolo americano è profondo. E generazione dopo generazione questo legame cresce quando investiamo l'uno nell'altro e sogniamo insieme”, le parole di Biden. Che poi ha aggiunto: “Ripeto, non è necessario essere ebrei per essere sionisti”.
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Il femminismo etico si contrappone a quello economico in un mondo sempre più falso ed ipocrita. ------ Ingresso uomo: 15€ con consumazione Ingresso donna: omaggio ------ Quante volte l'avete letto sui social o flyer? Eppure quello che può sembrare un vantaggio (economico) per la donna in realtà rappresenta proprio una strumentalizzazione di genere. La donna viene usata ai fini di marketing come esca per riempire i locali, molte vengono appositamente pagate per "migliorare l'immagine" del club (spesso di nascosto, ma poi le vedi sempre su certi locali e lo capiamo mica semo cojoni) e per fare le foto mezze nude con il fine di incrementare gli introiti delle discoteche e discoclub. Allora funziona che finché c'è vantaggio economico diciamo fanculo l'etica femminile? Funziona così il femminismo? ----- Chiedo eh, perché qua sembra che si vuole mettere tutto sul piano del vantaggio economico per la categoria donne quando invece vengono USATE proprio per monetizzare ed autopubblicizzare il locale con il fine ultimo di aumentare il fatturato. Poi se vogliamo essere ipocriti e non vedere la realtà economica/sociale/culturale dello stivale italico, allora va tutto bene. Motivo per cui nessuno si indigna per la trasmissione televisiva giornaliera dove LA DONNA VOLGARMENTE DENUDATA è alla mercé dei conduttori per incrementare i dati Auditel del patron milionario e capitalista. Ripeto se vogliamo mettere il prosciutto sugli occhi allora va tutto bene in questo bel paese. Io a tutto questo darei il nome di "femminismo economico" che da spazio alla donna solo per trarne profitto e quasi sempre si contrappone ed ha ben poco a che fare con il vero femminismo: il "femminismo etico". I soldi ed il potere derivante dalla frequentazione di certi ambienti possono comprare il "femminismo economico" ma non di certo quello etico. ----- Buon 8 Marzo alle donne che non scrivono sulla bio "per info e collaborazioni contattatemi in DM" e poi pubblicano 1500 foto a culu defò co una vuttiglia de Champagne! Queste sono proprio quelle che alimentano il "femminismo economico" per opportunismo personale e distruggono il "femminismo etico" della categoria oramai affossato dall'immagine esaltata all'inverosimile da filtri, ritocchi, filler, trucchi, silicone e programmi televisivi altamente diseducativi. Si è dato così tanto spazio alla chirurgia estetica che la chirurgia etica presente nell'educazione della religione cristiana-cattolica è stata spazzata via. Meglio essere rifiutate per ciò che siete piuttosto che essere amate per ciò che fate finta di essere. Auguri! https://seremailragno.com/la-femmina-e-la-donna-nella-poesia-e-nella-cultura-popolare/ --- Send in a voice message: https://anchor.fm/seremailragno/message
Versione ABuongiorno Dott. Rossi, Leggendo il suo profilo ho visto che lei è il Direttore Vendite dell'azienda PippoPluto S.p.a. Considerando quello di cui mi occupo, le chiedo il contatto qui su LinkedIn. Firmato: Mirko SainiVersione B.Buongiorno Dott. Rossi, Ho visto dal suo profilo che lei guida un team di vendita e, come immagino, ha l'onere e l'onere di fornire a questo gli strumenti per aiutarlo a raggiungere il budget di vendita. Considerando quello di cui mi occupo, le chiedo il contatto qui su LinkedIn. Firmato: Mirko SainiQuesti sono due ipotetici messaggi per accompagnare una richiesta di contatto. Vi chiedo ora, qual è la differenza? Il primo messaggio include nel testo dei riferimenti personali (nome + cognome del destinatario) e alcuni professionali (ruolo della persona che stiamo contattando e l'azienda per la quale lavora). Questo tipo di messaggio, seppur valido, si limita a come obiettivo far comprendere al nostro interlocutore che sappiamo chi è, che vi interessa ciò che fa, e per questa ragione gli stiamo chiedendo il contatto. Ripeto, già utilizzando questo schema siete una spanna sopra gli altri. Anzi due. Il secondo va ben oltre. Non si limita a includere riferimenti personali e/o professionali, ma include un “frame” che il mio potenziale cliente conosce e che mi permette di spostare il focus da subito su quel qualcosa con cui lui fa i conti tutti i giorni: la gestione del suo team e del metterlo in condizioni di raggiungere il budget. Quel qualcosa che di fatto io potrei aiutarlo a raggiungere. La puntata di oggi parla di “framing”. Vi parlerò di cos'è, perché è importante, e come sfruttare tutto ciò per fare Social Selling tutti i santi giorni.
Meditazione dal Calendario Parole di Vita 2022.Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto, rallegratevi!(Filippesi 4:4)
Le circostanze e gli eventi del mondo rubano la tua gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita di dettare la tua risposta. La tua gioia non sarà mai in funzione di ciò che hai, ma di ciò che sei IN Cristo. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minuti Non so voi, ma dopo più di due anni sono stufo di sentirmi dire ogni giorno di tutte le cose che NON posso fare. Vivo la mia vita con dei limiti che so sono per il mio bene... ma non per questo non ne soffro. La gioia in questi anni sembra essere quasi sparita. E' per questo che la serie di messaggi che comincio questa settimana si intitola “In Cristo puoi”. Vogliamo conoscere assieme tutte le cose che possiamo fare e che nessuno può impedirci dal praticare. La prima cosa che nessuno può impedirci di avere è la gioia. E per parlare di gioia in Cristo non possiamo fare a meno del libro dove la gioia è il motivo conduttore di tutta la narrazione: sto parlando della lettera di Paolo ai Filippesi. A metà dello scorso anno abbiamo già visto con i messaggi di Celeste, di Jean e miei, molto di questo libro per ciò che riguarda le varie teologie contenute in esso, gioia, unità, gloria e pace. Questa volta vorrei parlarvi di tutto ciò che attraverso Cristo possiamo fare non quando stiamo bene, non quando le situazioni sono a nostro favore, ma sempre, e soprattutto quando stiamo male e le situazioni sono avverse. “...e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino ad ora. (Filippesi 1:4-5) Quando Paolo scriveva queste parole era in prigione, incatenato ad un soldato romano h 24, senza libertà neppure per le cose intime. Ma Paolo parla di gioia; la gioia del Vangelo e non significa che tutto sia facile, anzi: “Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del vangelo; ma quelli annunciano Cristo con spirito di rivalità, non sinceramente, pensando di provocarmi qualche afflizione nelle mie catene. ” (Filippesi 1:15-17) “Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare...”(Filippesi 3:12) C'è invidia e c'è rivalità ci sono cattivi insegnati che cercano di minare il ministero di Paolo facendolo apparire come un bugiardo. Ma un Paolo in catene, un Paolo attaccato sul piano personale, afferma: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) E la cosa più stupefacente non è tanto l'affermazione, ma il contesto in cui Paolo la dice: “Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita. Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi” (Filippesi 4:2-4) Il contesto non è quello di una chiesa unita, ma di una chiesa con delle discussioni e delle divisioni tra le persone che avevano lottato assieme a Paolo per piantare la chiesa Filippi. E in un contesto del genere, la soluzione di Paolo “rallegratevi!" sembra davvero un controsenso, al limite una battuta sarcastica. Ma Paolo non sta scherzando; sta piuttosto indicando una realtà: si può essere gioiosi ... nonostante le circostanze della vita. Vorrei darti oggi tre motivi e un “luogo” dove trovare gioia anche nei periodi bui, e conservala protetta dal mondo. 1. Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti in cielo. In Luca 10 Gesù mandò 70 dei suoi discepoli per strade e campagne ad operare miracoli. I risultati furono fantastici. Essi tornarono al Signore pieni di gioia, parlando delle guarigioni e delle liberazioni che erano avvenute. Ma Gesù li portò subito con i piedi per terra: non dovevano gioire per quella potenza che avevano visto in azione, ma per altro: “Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” (Luca 10:20) Gesù gli sta dicendo: “Se la vostra gioia è in funzione di ciò che fate, allora siete messi male, perché la gioia vera non è in funzione di quello che fate, ma di quello che siete. I miracoli, un giorno, potrebbero non avvenire più, ma una cosa rimarrà certa, ora e sempre: voi siete nell'elenco che è presso il Padre mio. Eravate a un passo dalla morte eterna, e ora avete la vita eterna. Trovate lì la vostra gioia!”. E' per quello che Paolo ci dice di rallegrarci. 2. Rallegratevi perché Dio provvede ogni giorno Vi ricordate cosa ci ha detto di pregare Gesù? "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6:11) Non un pane annuale, o mensile o settimanale, ma è un pane che va richiesto OGNI giorno, e che OGNI giorno Dio provvede. Il Salmo 103 inizia così: “Benedici, anima mia, il Signore; e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. (Salmo 103:1-2) Sai quale è il mio più grande difetto? Che mi dimentico, o dò per scontate le cose buone che Lui ha fatto, fa e farà per me. Ogni volta che prendo un respiro, ho un buon motivo per essere grato. Dio ha fornito quell'ossigeno. Dio ha ha fornito il sole, le stagioni, il cibo... tutto ciò che mi circonda.. ma soprattutto... “Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...” (Salmo 103:3-4) Dio mi ha, ti ha perdonato, e ci ha coronato di bontà. Quante volte in un anno, aprendo gli occhi la mattina mi rammento di questo? Quante volte la mia prima preghiera del mattino è: “Sono perdonato! Sono coronato di compassione e di bontà da mio Padre! Grazie Signore!” E non basta: Dio non solo mi ha perdonato, ma agisce e continua ad agire in mio favore: “...egli sazia di beni la tua esistenza e ti fa ringiovanire come l'aquila. Il Signore agisce con giustizia e difende tutti gli oppressi.” (Salmo 103:5-6) Il salmista non stava parlando “in generale”, “Beh, si, so che Dio è dalla mia parte, per cui se mi accade qualcosa di buono significa che è stato lui.” ma di azioni precise, di interventi miracolosi che il popolo di Dio aveva realmente visto accadere. Quando Israele era in schiavitù in Egitto, Dio lo aveva liberato, il mare si era aperto davvero davanti a loro. Aveva agito con giustizia ed aveva difeso chi era oppresso, liberandolo attraverso più e più miracoli. Quando Israele aveva avuto bisogno di cibo nel deserto, Egli mandò la manna dal cielo e poi le quaglie.... vere quaglie e vera manna! Dio aveva letteralmente saziato il suo popolo. Gesù era stato mandato per completare quelle azioni: e quando i 5.000 avevano fame, moltiplicò veri pesci e veri pani. Niente fu mai più vero e reale del salire la croce per pagare i nostri peccati. Proprio Paolo dice in Filippesi: “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti” (Filippesi 4:6) Paolo sta dicendo: “Se vuoi avere gioia devi sviluppare una attitudine alla gratitudine Trova lì la tua gioia!”. 3. Rallegratevi perché siete testimoni di Cristo Gesù ha detto: “Il servo non è più grande del suo signore”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra." (Giovanni 15:20) Essere testimoni di Cristo non è gratis, le persone non saranno lì ad applaudirti, ma Gesù anche detto: “Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e {, mentendo,} diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli...” (Matteo 5:10-12). “Beati”, come abbiamo visto più volte, è la parola che la Bibbia usa per indicare la gioia ai suoi massimi livelli, la felicità assoluta. E qui tu, onestamente, potresti chiedere a me (e a Gesù... visto che è lui che parla) “E dov'è la gioia nell'essere perseguitati?” Gesù la indica: la gioia sta nella ricompensa: egli stesso, dice Ebrei 12 “Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia.” (Ebrei 12:2) Mosè dovette fare una scelta tra la comodità terrena e la ricompensa nel cielo". “Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio che godere per breve tempo i piaceri del peccato, stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. (Ebrei 11:24-26) "...perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. ". Ho bisogno di avere gli occhi puntati su quella ricompensa e non sulle difficoltà che ho attorno. Ho bisogno di fare quello che fece Mosè, concentrarmi su Cristo (e lui non lo aveva mai visto, noi si!) per vedere la gioia che mi spetta. Paolo scriverà: “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo.” (Romani 8:18) Il luogo dove trovi la gioia Però ad essere onesti, tu sei autorizzato a dirmi: “Marco, tutto quello che mi hai indicato che dovrebbe portare gioia, diciamocelo francamente, nella vita normale porta problemi e basta. Si è vero, il mio nome è scritto in Cielo, ma qua, in terra, il mio nome sembra non essere scritto in nessuna parte, ed io mi sento di essere tra gli ultimi. Si, è vero, Dio provvede ogni giorno, ma io riesco a malapena a a sopravvivere. Si è vero, sono testimone di Cristo ma questo rende la mia vita ancora più difficile.” Il viaggio della vita è un viaggio che cerca costantemente di derubarci della nostra gioia. Ed è per quello che Paolo non dice “rallegratevi"... e basta, ma indica un luogo dove riporre, conservare e trovare la gioia. Dice “rallegratevi NEL Signore” In greco NEL è la preposizione ἐν-en, che significa “all'interno, dentro, in mezzo, circondato da. L'unico luogo dove potrai avere gioia è se sarai all'interno, dentro, in mezzo al Signore. Nella vita affrontiamo un sacco di momenti "ladri di gioia: la morte di un caro, la perdita di un lavoro, un reddito da fame, essere evitati della gente, essere giudicati... Salomone sintetizzerà tutto questo dicendo in Lamentazioni: “Io ho detto:«È sparita la mia fiducia, non ho più speranza nel Signore!»” (Lamentazioni 3:18) Quando tutto sembra andare per il verso storto è tanto semplice aprire la bocca e bestemmiare... “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” Paolo non dice “rallegratevi nel Signore... a meno che....” (qualcuno non vi corra dietro con la mazza ferrata). Paolo non dice “rallegratevi nel Signore... finché...” (avete soldi, una famiglia unita, un bel lavoro). Ma dice che, indipendentemente dalle circostanze il luogo dove puoi avere gioia è all'interno, dentro, nel mezzo del Signore. Le circostanze rubano la gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita di dettare la tua risposta. Questo non significa che non possiamo esprimere emozioni per le circostanze della vita: Gesù ha pianto. Gesù si è infuriato. Gesù è stato frustrato. Gesù è stato turbato. Gesù è stato addolorato. La chiamata a gioire sempre nel Signore non riguarda lo schiacciare le emozioni, ma nel mantenere la giusta prospettiva, nel distogliere gli occhi da ciò che succede intorno a noi... e nel guardare altrove. Dove? “Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com'è scritto: «Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello». Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 8:35-39) Ecco dove volgere lo sguardo, ecco dove cercare la gioia, perché puoi gioire ... sempre, all'intero, dentro, IN Cristo. Il Covid, negli ultimi due anni ci ha rubato la gioia, quella terrena, negandoci abbracci, incontri, cene assieme, agapi in chiesa, piccoli gruppi nelle case... ma la nostra gioia quella vera, è intoccabile e protetta. “Sono sicuro: il Signore è il mio tesoro, per questo io spero in lui.” (Lamentazioni 3:24 TILC) Posso avere gioia, perché la mia gioia è IN Cristo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOK GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Silvio Berlusconi è ufficialmente candidato alla presidenza della Repubblica? «Lo deciderà tutto il Centrodestra a gennaio. Per noi sicuramente sarebbe il miglior candidato possibile e il miglior presidente della Repubblica. Credo che lui stia riflettendo, poi decideremo tutti insieme a gennaio». Lo ha detto ad Affaritaliani.it Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. «Il Centrodestra è coeso, su questo non ci sono dubbi. Nell’ultima riunione è stato deciso di affrontare uniti tutte le prossime decisioni fino alle elezioni, compreso il passaggio del Quirinale», ha sottolineato. «Che cosa vuol dire un candidato comune?» si è chiesto Tajani «Se invece diciamo un candidato autorevole siamo d’accordo. E infatti anche a sinistra e anche tra i 5 Stelle sono emersi personaggi autorevoli che hanno dichiarato di essere pronti a votare anche un candidato di Centrodestra. Abbiamo letto l’intervista di Boschi e anche di altri dirigenti autorevoli del M5S. E comunque in politica non si possono mettere veti. Siamo al governo con loro e se Berlusconi va bene per il governo Draghi può andare bene anche per il Quirinale. Ripeto, non si possono mettere veti». Scarica l’app di Ascolta la Notizia per Android: https://bit.ly/2F3ptXR o iPhone: https://apple.co/2F8zEdU
Sono quasi arrivata alla fine e ancora questa serie coreana, in onda su Netflix, non riesce a convincermi, nonostante la cura per le belle scenografie.TESTO TRASCRITTO [English below]'Squid Game' è una nuova serie televisiva coreana messa in onda da Netflix, e io mi sono lasciata convincere a guardarla dopo che mi hanno assicurato è fantastica, bellissima. Non vi preoccupate se ancora non l'avete vista e se avete intenzione di guardarla perché non riveleranno nessun dettaglio della trama, anche perché non c'è trama. È questa la cosa che un po' mi fa arrabbiare: siamo arrivati alla quinta puntata, la sesta puntata ce ne mancano un paio per finire la serie, ho già visto sulle riviste specializzate che stanno già lavorando alla seconda serie, ma non è questo il punto. Allora, iniziamo dall'inizio. Dal punto di vista visivo è molto bella, già la sigla, il modo in cui le scritte dei titoli diventano oggetto, che poi non è che... io non conosco il coreano, però è sicuramente dal punto di vista visivo molto bella, e anche alcune scenografie, all'interno poi della serie, ricordano videogiochi come Monument Valley, molto bella molto curata in tutti i dettagli, in tutti particolari. Il problema è che secondo me non c'è una trama, è un po' come i videogiochi spara-tutto. Ripeto, non vi sto rivelando nessun dettaglio della trama quando dico che è un po' come Hunger Games: la gente va là e si ammazza. Ehi non è che succeda molto altro, è una una litania di gente che muore ammazzata in vari modi, a volte anche con dettagli gratuitamente violenti, troppo forti per i miei gusti, infatti trascorro metà del tempo che passiamo a guardarlo con le mani davanti agli occhi perché leggo solo i sottotitoli e non guardo, non voglio vedere quello che succede sullo schermo. Sì, sono un po' delusa. Ripeto, ancora non ho finito di guardare e quindi magari nelle ultime puntate ci sarà un colpo di coda e improvvisamente salterà fuori la trama, però io finora di trama non ne ho visto. Per me è più che altro 'in quanti modi diversi possiamo far vedere qualcosa di brutto'. Sinceramente la cosa non mi interessa più di tanto però, ripeto, continua a guardarla. Ci sono degli attori molto bravi, molto belli, molto interessanti, molto affascinanti. Sì va bè continua continuerò a vedere le ultime puntate che mi restano da guardare poi non lo so se ne riparleremo, dubito perché ripeto non ho troppa fiducia che diventi improvvisamente bella, interessante da vedere.ENGLISH TRANSLATION'Squid Game' is a new Korean TV series on Netflix, and I let myself be persuaded to watch it after they assured me it is fantastic, beautiful. Don't worry if you haven't seen it yet and if you intend to watch it because I won't reveal any plot details, also because there is no plot. This is the thing that makes me a little angry: we have reached the fifth episode, the sixth episode we are missing a couple to finish the series, I have already seen in specialised magazines that they are already working on the second series, but this is not the point. So let's start from the beginning. From the visual point of view it is very beautiful, already the credits, the way in which the writings of the titles become objects... I do not know Korean, but it is certainly from the visual point of view very beautiful, and also some scenographies, in the series, recall video games such as Monument Valley, very beautiful, very accurate in all details, in all details. The problem is that in my opinion there is no plot, it is a bit like shooter video games. Again, I'm not giving you any plot details when I say it's a bit like The Hunger Games: people go there and people kill. Hey, it's not that much else that happens, it's a litany of people who die killed in various ways, sometimes even with freely graphic details, too strong for my taste, in fact I spend half the time looking at it with my hands in front of the eyes because I only read the subtitles and I don't look, I don't want to see what happens on screen. Yes, I'm a little disappointed. I repeat, I have not finished watching yet and so maybe in the last episodes there will be a backlash and suddenly the plot will jump out, but so far I have not seen any plot. For me, it's more like 'how many different ways can we show something bad'. Honestly, I don't care that much but, I repeat, I'll keep watching. There are some very good actors, very beautiful, very interesting, very fascinating. Anyway, I will continue watching the last episodes that remain for me to watch then I do not know if we will talk about it again, I doubt because I repeat I am not too confident that it will suddenly become beautiful, interesting to see.
In Italia c'è «il problema del reddito di cittadinanza, non c'è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva» e «non è vero che si offrono contratti bassi» e quindi «il governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre, dare la possibilità ai giovani di fare la stagione e poi riprendeva a ottobre. Lo Stato risparmiava e magari c'è qualcuno che trovava lavoro per tutto l'anno». Lo ha detto all'Adnkronos Flavio Briatore, ricordando come «a fine aprile mancava lavoro in tutti i centri commerciali, i ristoranti erano disperati perché non trovavano personale. Il reddito di cittadinanza andava sospeso per la stagione». Quanto alle polemiche sull'offerta economica bassa da parte degli imprenditori, che spingerebbe i giovani ad 'accontentarsi' del reddito di cittadinanza, per Briatore «si tratta di cavolate. Un ragazzo che lavora al Twiga ha uno stipendio minimo di 1.800 o 1.900 euro al mese. In Italia una stagione dura 4 mesi. Ripeto, dovevano abolirlo, lasciare che i ragazzi lavorassero con salari ovviamente corretti e poi riprenderlo. Così si risparmiavano 5 mesi di reddito e invece, mantenendolo durante la stagione, i giovani ci chiedono di lavorare in nero, una cosa che non possiamo permetterci di fare».
Dove stai cercando la gioia? Nella Legge, o nella Luce? Nelle regole o nelle ruote che servono per portarle? Le indicazioni di Paolo servono a aumentare la gioia, ma la gioia, quella vera, proviene solo da Cristo. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 32 minuti Stiamo parlando da un po' del libro di Filippesi, che è uno dei libri più “gioisi nella Bibbia” Come definiresti la gioia? Ho trovato incoraggiante una etimologia che fa derivare la parola “gioia” non dal latino “gaudium”, godimento (soprattutto fisico), ma dal sanscrito "gai, gāyati ", ovvero "cantare", nonché la radice indoeuropea "gaud" (formata da gā = alto + ud = canto). Da questa ricostruzione etimologica, la parola gioia ha in se l'idea di elevare un alto canto (di gioia, appunto) come reazione ad una forte emozione positiva di esultanza, di benessere, di appagamento, di felicità... Quando proviamo gioia perciò stiamo cantando con tutta la nostra voce verso ciò che ce la fa provare. Tre settimane fa abbiamo visto i primi cinque motivi per cui cantare (che potete leggere / ascoltare / vedere QUI) oggi vediamo gli altri cinque. 6. La gioia è negli altri: l'egoismo uccide la gioia “Ma anche se dovrò aggiungere il sacrificio della mia vita a quello che la vostra fede offre a Dio, ne sarò contento e mi rallegrerò insieme con tutti voi. E anche voi dovete esserne felici e gioire con me.” (Filippesi 2:17-18 PV) Paolo ne aveva già parlato in precedenza quando richiamava i credenti all'unità per annunciare il Vangelo di Gesù al mondo. Ma qui Paolo dice che non basta essere uniti per avere gioia ma che la mia gioia arriva quando tu provi gioia. In pratica Paolo dice che se io mi adopero perché tu abbia gioia, allora la tua gioia diventerà la mia gioia. Questo è uno dei principi fondamentali per essere veri servitori in una comunità di credenti. Essere un buon servitore, essere una buona servitrice, non è aver ricevuto un incarico nella chiesa, una sorta di promozione, uno status simbol: “io sono un responsabile di chiesa”. Ma è capire che il mio servire, sarà efficace quando quello che faccio farà sorridere, darà consolazione libererà, salverà qualcuno; allora io sarò nella gioia. Sapete, molti “pastori” si sentono a posto solo perché guidano, predicano, battezzano, fanno matrimoni e funerali; Paolo dice in 1 Corinzi: “Non che noi vogliamo dirigere la vostra fede, ma desideriamo collaborare alla vostra gioia, perché è per fede che voi rimanete saldi.” (1 Corinzi 1:24 PV) Un vero pastore, dice Paolo, non dirige, ma collabora; non ti impone di quello che devi fare, pensare e pregare, non ti da delle regole e basta, me ti aiuta ad applicarle affinché tu possa cantare di gioia nella tua vita di credente. Ah... dimenticavo... questo non vale SOLO per i pastori, o per i diaconi, o per i responsabili di qualche cosa in chiesa, ma per tutti coloro che hanno creduto! Pietro dice nella sua lettera che i credenti sono “... un sacerdozio regale...” ( 1 Pietro 2:9). Questo è ciò che chiamiamo “il sacerdozio universale dei credenti”. Come sacerdote di Cristo sei tenuto, sei tenuta non solo a desiderare la gioia degli altri, ma anche a collaborare affinché gli altri abbiano gioia. Se pecchi di egoismo, stai uccidendo la tua gioia. Ora, puoi essere di aiuto ad altri credenti se te ne stai a casa, magari guardi i culti online, preghi da solo, da sola e vivi la tua vita di credente in perfetto isolamento? La risposta, ovviamente, è: “No!”: ti serve una chiesa dove aiutare altri ed altre ad avere gioia. Sesta istruzione del foglietto Ikea: sforzati di portare gioia agli altri. 7. La gioia è nella riunione - la separazione uccide la gioia “Perciò ci tengo molto che (Epafròdito) ritorni da voi, perché so quanto vi farà piacere rivederlo, e questo alleggerirà anche le mie preoccupazioni. Accoglietelo dunque con grande gioia per piacere al Signore, ed abbiate stima di uomini così.” (Filippesi 2:28-29 PV) Se avete letto la lettera di Filippesi, saprete che Eparfòdito era stato lì lì per morire; ora Paolo lo rimanda da loro per gioire assieme. Certo, non è che dobbiamo per forza avere un fratello o una sorella che sono stati vicini alla morte per gioire. Ma il concetto è questo: rincontrarsi con vecchi amici credenti, persone con cui abbiamo condiviso una parte della nostra vita nella fede, ci reca gioia. All'epoca di Paolo l'unica maniera per incontrasi era andare a piedi. Se c'è una sola cosa buona che ci ha insegnato il lockdown è che abbiamo la tecnologia per incontrarci stando a casa propria. Chi sono le persone che sono state importanti nella tua vita di credente? Ci sono ancora? Se si, da quanto non le vedi e non le senti? Fai una lista di tre o quattro persone (se sono di più, meglio) e programma di “incontrarle”, sia di persona (meglio) che in modo virtuale. Se pensi di non andare in vacanza quest'anno, sappi che Charles Spurgeon (predicatore battista inglese dell'800) una volta disse “Quando incontro qualche vecchio amico nella fede è come essere in vacanza di una settimana.” Può essere una gran vacanza spirituale e una gran medicina per l'anima cantare di gioia assieme ad altri credenti Se invece decidi di fare l'eremita, l'asociale, quello o quella che tiene il muso guarda quello che dice Proverbi: “Tutti i giorni sono brutti per l'afflitto, ma per il cuore contento è sempre allegria.” (Proverbi 15:15) Non ti conviene; starai uccidendo la tua gioia. Settima istruzione: pianifica di incontrarti con altri credenti. 8. La gioia è avere piani per il futuro - la mancanza di uno scopo uccide la gioia “Perciò, restate fermamente uniti al Signore! Ho tanta voglia di rivedervi, cari fratelli! Voi siete la mia gioia e la ricompensa del mio lavoro.” (Filippesi 4:1 PV) Paolo, incatenato ad un soldato romano, sapendo che Nerone lo avrebbe mandato a morte... faceva ancora piani! Una delle cose per cui mia madre Maria è vissuta quasi novanta anni è che non aveva mai smesso di fare piani per il futuro, e questo le dava gioia... fino a quando non ha incominciato a preoccuparsi per la sua salute che era sempre più malmessa! Era credente, e conosceva bene questo passo, ma... "E chi di voi può, con la propria ansietà, aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? … Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.” (Matteo 6:27, 34) Ma spesso noi ci crediamo qui (nella testa) ma non ci crediamo qui (nel cuore)... e smettiamo di cantare di gioia. Paolo ci credeva...e basta! Non si preoccupava, e continuava a cantare! Gesù a detto “Dacci OGGI” il nostro pane QUOTIDIANO” (Matteo 6:11) ovvero:“Occupati, non preoccupati dell'oggi, perché all'oggi ci penso io.Qualsiasi cosa sia il tuo oggi, dal raffreddore in su, dallo a me perché voglio che tu sia concentrato sul futuro... così che tu possa occuparti, non preoccuparti dell'oggi, mentre pianifichi il domani, per avere gioia.” Mia madre Maria ha vissuto nella gioia gran parte della sua vita... poi ha smesso di fare piani.. e si è preoccupata, e la gioia negli ultimi tempi è svanita, e lo sapeva; è per quello che diceva che era ora che Dio la chiamasse a se. La mancanza di scopo rende la vita e tutti i suoi problemi più difficili da sopportare. Ottava istruzione: occupati di oggi e fai piani per domani. 9. La gioia è apprezzare ogni momento - gli avvenimenti della vita proveranno a uccidere la gioia "Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) Paolo non specifica quando dobbiamo rallegrarci né per cosa dobbiamo rallegrarci... tanto dobbiamo SEMPRE rallegrarci. E lo ripete due volte... perché di solito lo dimentichiamo! “Anche se ho un familiare ammalato?" Si! “Anche se i soldi non bastano per arrivare a fine mese?” Si! “Anche se sono stato licenziato?” Si! Vi ricordate la differenza tra felicità e gioia che abbiamo visto nel primo di questi due messaggi? La a felicità è legata all'adesso, a cosa mi accade, (cose belle, cose brutte); la gioia è legata al passato cosa è accaduto (sono stato salvato da Gesù). La felicità è legata al come sono (sano, malato, libero, in carcere), la gioia è legata al chi sono (sono un figlio/figlia di Dio, sono perdonato/perdonata). La felicità è legata a quello che ho (sono ricco, sono povero), la gioia è legata a quello che avrò (sono erede del cielo). Ve lo metto in un modo differente. Una delle cose che mi dà gioia la mattina, è svegliarmi e vedere il sole che spunta dietro al Monte Cimino. Per cui la mia gioia risiede nei mille colori che il sole proietta nel cielo e sulle nuvole. Supponiamo che una mattina mi svegli col mal di schiena: (capita spesso da un po' a questa parte): sarò felice del mal di schiena? Di sicuro no! Questo significa che, poiché ho il mal di schiena, l'alba è sospesa a data da destinarsi, vero? Detto volgarmente, al sole, al monte, alle nuvole e all'atmosfera, del mio mal di schiena non glie ne importa un fico secco! I colori dell'alba non sono legati al come mi sento quella mattina, e neppure la gioia di vederli lo è, anche se non sono felice col mio mal di schiena! Ve la metto ancora in un'altra maniera... anzi, lascio che sia Gesù a mettervela in un'altra maniera: "Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno, vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo. Rallegratevi(= chairo – la stessa parola che usa Paolo) in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande in cielo; perché i loro padri facevano lo stesso ai profeti.“ (Luca 6:22-23) Gesù afferma che, i colori stupendi dell'alba ci sono anche quando stai dentro ad un pozzo profondo; e che nessuno potrà mai portarteli via, che puoi continuare a cantare a tutta voce! Attenzione, perché se non riesci a vedere i colori stupendi che hanno dipinto la tua vita da quando hai creduto in Cristo, allora finirai per concentrarti sui mal di schiena, sugli intoppi, sulle pareti del pozzo dove stai ora, finiranno per uccidere la tua gioia e per spegnere il tuo canto. Nona istruzione: impara ad avere gioia per chi sei non per come stai. 10. La gioia è nel dare - L'avarizia uccide la gioia “Mi ha fatto immenso piacere che avete pensato di nuovo a me, e ringrazio per questo il Signore. So che mi avete ricordato sempre, ma vi era mancata l'opportunità di dimostrarmelo.” (Filippesi 4:10 PV) Vi ricordate cosa avevano fatto i Filippesi per Paolo come pensiero? Una cartolina? Una e.card? Un “GIF” animato? Certo che no! I pensieri per Paolo dei Filippesi erano: preghiere, soldi, cibi, vestiti, erano persone che da Filippi andavano a piedi fino a dove Paolo era in carcere per stare assieme a lui. I Filippesi non erano ricchi, anzi, tutt'altro, ma DAVANO abbondantemente, e con gioia. E quella gioia nel dare provocava in Paolo la gioia nel ricevere; gioia vedere che non si erano dimenticati, che erano generosi, che erano pronti a dare, anche se non avrebbero potuto permetterselo. Da chi avevano appreso questo? Lo avevano sentito dire più e più volte proprio da Paolo: “In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”».” (Atti 20:35) Paolo descrive due gioie : quella di chi riceve, ed è una gioia “standard”, “S” e quella di chi da che è una gioia “maxi”, “XXL” Per provare la gioia standard, “S” basta che tu sia connesso ad una chiesa sana dove i membri prendono sul serio quello che dice Paolo, e sono generosi, e ti danno. Ma se cerchi la gioia “XXL” allora sei tu quello che deve dare, che deve impegnarsi a renderla sana, osservando i comandamenti di Gesù. Attenzione, se tu hai il “braccino corto” se sei avaro nel dare, allora stai impedendoti anche di ricevere. Non avrai gioia, “S” e non avrai più gioia “XXL” Decima istruzione: dai più di quello che ricevi. Abbiamo concluso le dieci istruzioni del foglietto Ikea, e tu potresti dirmi: “OK Marco, ho capito, farò come dice Paolo per avere gioia nella vita”. Se ti ho portato a pensare questo sin qui significa che ti devo chiedere scusa perché non sono un buon predicatore. Queste due predicazioni si intitolano “Come costruire la mia gioia SU CRISTO” non “su quello che dice Paolo”! Queste istruzioni fanno parte di una strategia per AUMENTARE la nostra gioia, non sono la fonte VERA della gioia. Senza la VERA fonte della gioia, tutte queste istruzioni sono assolutamente inutili. E' come se avessimo il foglietto, ma non le parti del mobile. Quale è la VERA fonte della gioia? E' seguire la Legge? Conoscere a menadito tutte le regole per essere cristiano? Sapete, se vi predicassi SOLO la Legge, se vi insegnassi SOLO i buoni principi contenuti nella Bibbia è come se vi dicessi: “vai al piano di sopra, buttati dal balcone, e VOLA! NON PUOI FARLO! Ci vuole qualcosa, o qualcuno che mi dia le ali ... Qualcuno che conosca chi ha scritto la Legge, e che lo faccia conoscere anche a te, e che è la fonte VERA della gioia. LO CONOSCI? “In lei (nella Parola) era la vita, e la vita era la luce degli uomini... Poiché la Legge è stata data per mezzo di Mosè; la Grazia e la Verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo..” (Giovanni 1:4,17) La Legge era un sasso, la Grazia e la Verità sono una luce. La Legge era un peso, la Grazia e della Verità sono le ruote con cui trasportarla: e il non avere più pesi da portare è questo che produce la gioia. “Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa.” (Giovanni 15:11) Dove stai cercando la gioia? Nella Legge, o nella Luce? Nelle regole o nelle ruote che servono per portarle? A chi stai cantando con tutta la tua voce? Costruisci la tua gioia su Cristo, perché... “Tu m'insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” (Salmo 16:11) Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
È da anni che mi interesso di giochi (per puro diletto) e di accessibilità (per interesse personale e per lavoro), eppure non avevo mai riflettuto su quanto sia complesso (e i mportante) analizzare i giochi dal punto di vista dell'accesso, cioè creare i giochi così che tutti possano partecipare, e non si tratta solo di pensare ai lettori di schermo, sono considerazioni da tenere presenti in fase di progettazione. Affascinante, super interessante!La puntata di Download this Show dedicata all'accesso nei videogiochihttps://podcasts.apple.com/nz/podcast/gaming-with-a-disability/id499804600?i=1000530225495Il sito di Humphrey Hanley "No Hands, No Excuses"http://nohandsnoexcuses.com/index.htmlTESTO TRASCRITTO (English translation below)È da diverso tempo che mi piacciono i videogiochi, ed è anche da diverso tempo che, anche professionalmente, mi occupo di accessibilità. Un aspetto importante dell'accessibilità, anche se non l'unico, è quello di permettere alle persone con vari tipi di disabilità di poter accedere ai servizi e al tipo di beni di consumo a cui accedono le persone senza queste disabilità. Ripeto, dell'accessibilità me ne occupo anche professionalmente, però confesso di non aver mai riflettuto prima di oggi sul fatto che anche i videogiochi hanno un grosso problema di accessibilità, non solo per quanto riguarda le persone che hanno una disabilità, perché, ripeto, il problema non sono mai le persone con la disabilità ma è sempre e solo e comunque la mancanza di accesso, perché noi tutti nella nostra vita in un qualche momento avremo delle disabilità: se ci fratturiamo una gamba, se siamo incinte e non possiamo stare molto tempo in piedi, se abbiamo le vene varicose, se siamo anziani e abbiamo gli acciacchi dell'età, quindi la disabilità è una cosa che riguarda tutti, e infatti si dovrebbe parlare di accesso e non di disabilità, e non avevo mai riflettuto sul fatto che anche i videogiochi dovrebbero prendere in considerazione questi elementi. Pensate alle persone che soffrono di daltonismo, che quindi non riescono a vedere il contrasto tra i colori, e magari hanno molta difficoltà a giocare con dei giochi. Ecco oggi ho riflettuto sul rapporto tra videogiochi e accesso grazie a un podcast che ascolto da moltissimi anni che si chiama Download this show, di Marc Fennell, della ABC australiana (vi metto il link nelle note del programma) e lì ho fatto la conoscenza di questa persona fantastica che si chiama Humphrey Hanley, conosciuto nella blogosfera soprattutto in Twitcher (quella piattaforma dove la gente va a giocare e gli altri guardano) il suo nome è "No hands, No excuses" non ho le mani ma non per questo ho delle scuse, quindi è un gamer che ha una condizione particolare per cui praticamente non ha le dita. Questo non gli ha impedito non solo di diventare un campione di diversi giochi, ma anche di crearsi un'attività di comunicazione dove fa fotografia, droni, video altre cose che hanno a che fare con la comunicazione, poi parla in luoghi tipo Ted Talk. Fantastico. Quindi non ci sono scuse per non pensare all'accesso, così che tutti abbiano accesso.ENGLISH TRANSLATIONI have enjoyed video games for some time, and I have also been involved in accessibility for some time, also professionally. An important aspect of accessibility, although not the only one, is to allow people with various types of disabilities to have access to the services and the type of consumer goods that people without these disabilities have access to. As I said, I also deal with accessibility professionally, but I confess that I have never reflected before today on the fact that video games also have a big problem of accessibility, not only for people who have a disability, because, I repeat, the ‘problem' is never people with disabilities but it is always and only and in any case the lack of access, because all of us in our life at some time will have disabilities: if we break a leg, if we are pregnant and we cannot stand for a long time, if we have varicose veins, if we are elderly and we have the aches of age, then disability is something that concerns everyone, and in fact it should be a matter of accessibility, not of disability, and I had never thought about the fact that video games should also take these elements into consideration. Think of people who suffer from color blindness, who therefore cannot see the contrast between colors, and perhaps have a lot of difficulty playing games. Here today I reflected on the relationship between video games and access thanks to a podcast that I have been listening for many years, Download this show, by Marc Fennell, Australian ABC (I put the link in the program notes) and there I met this fantastic person called Humphrey Hanley, known in the blogosphere especially in Twitcher (that platform where people go to play and others watch) his name is "No hands, No excuses" I don't have hands but I don't have any excuses, so he is a gamer who has a particular condition that he practically has no fingers. This has not prevented him not only from becoming a champion of different games, but also from creating a communication business where he does photography, drones, video other things that have to do with communication, then talks in places like Ted Talk. Fantastic. So there is no excuse not to think about access, so that everyone has access.
C'è differenza tra felicità e gioia. La felicità è legata al come sono, la gioia è legata al chi sono. La felicità è legata a quello che ho, la gioia è legata a quello che avrò. Se ho creduto in Gesù sono salvo, erede di Cristo, figlio di Dio. E posso avere gioia anche quando la felicità non c'è nella mia vita. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 35 minuti Mentre Jean e Celeste continuano ad illustraci la teologia della gioia e dell'unità presente nel libro di Filippesi, vorrei parlare con voi stasera di un versetto che spesso ci sentiamo ripetere, e che anche noi talvolta ripetiamo agli altri: il versetto è questo: “Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4) Davide sembra quasi dire che l'unica gioia possibile la puoi trovare nel Signore... Per cui, inutile cercarla in altri posti e in questa vita. Spesso, se siamo davvero in vena di dare consigli biblici, aggiungiamo a questo versetto anche un altro: questo: “Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33 b) In pratica stiamo affermando anche noi “Lo so, la vita fa schifo... ma tanto c'è Gesù!” Come si accoppia allora il Libro di Filippesi e la teologia della gioia di Paolo con quello che spesso affermiamo (prove bibliche alla mano) che la terra è un posto per patire e il Paradiso quello dove gioire? Vi voglio rassicurare innanzi tutto; non sono qui stasera per insegnare la “teologia della depressione”; perché, vedete, molte volte noi credenti veniamo visti come brave persone, ma fondamentalmente depressi e pessimisti rispetto alla vita. Persone un po' tristi che aspettano di morire per godere. Il cristianesimo non è assolutamente questo; è anzi tutt'altro, è un modo di vivere attivo e pro-attivo. Gesù non era depresso, viveva nel mondo, a contatto con le persone, lo invitavano a pranzo e a cena perché era un maestro ma era anche divertente, e sapeva stare bene assieme agli altri. Se il nostro modello era così, allora perché gira questa “favola” che i credenti sono depressi e noiosi e che gli è vietato vivere godendosi anche questa vita? Questo si deve ad un “corto circuito” nell'esposizione del Vangelo che, nei secoli ha creato una teologia differente da quella che descrive Paolo, che va sotto il nome di “teologia della povertà”, che afferma che, se siamo credenti, allora è ovvio che soffriremo che saremo MENO felici degli altri, saremo perseguitati, avremo limitazioni morali che altri non avranno, eccetera. Sapete perché è successo? Perché molti bravi teologi non hanno compreso la differenza che c'è tra felicità e gioia; Paolo parla proprio di questo in Filippesi. La prima (la felicità) è legata all'adesso, a cosa mi accade, (cose belle, cose brutte); la seconda (la gioia) è legata al passato cosa è accaduto (sono stato salvato da Gesù). La felicità è legata al come sono (sano, malato, libero, in carcere), la gioia è legata al chi sono (sono un figlio/figlia di Dio, sono perdonato/perdonata). La felicità è legata a quello che ho (sono ricco, sono povero), la gioia è legata a quello che avrò (sono erede del cielo). E' per questo che, come credente posso soffrire e essere nella gioia allo stesso tempo. Come molti sanno ho giocato a rugby per una decina di anni; Fare una partita comporta sempre provare una certa quantità di dolore soprattutto per uno come me che pesava all'epoca 68 chili contro i miei avversari che ne pesavano oltre 100. Ero felice di essere placcato e sbattuto a terra? Certamente no! Faceva male? Si! Ma provavo gioia quando la mia squadra vinceva! Era felice Paolo, scrivendo Filippesi, incatenato come era ad un soldato Romano aspettando di morire? Penso di no. Eppure aveva gioia, tanto da dire: “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.” (Filippesi 1:21) La Bibbia non solo ci dà permesso di essere pieni di gioia, ma più di questo, ci comanda di essere pieni di gioia. Paolo scrive in Filippesi: "Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) Lo ripete due volte: questo significa che Paolo era cosciente che, come credenti, i Filippesi (e noi) abbiamo spesso difficoltà a vivere nella gioia. I credenti della chiesa di Filippi non avevano vita facile: la città dove vivevano era la stessa dove Paolo e Sila erano stati messi in carcere per aver guarito una donna scacciando un demone. Paolo gli rammenta (a loro come a noi) che possiamo avere gioia nel bel mezzo delle prove, e quando non siamo felici. Come faccio ad avere gioia nella sofferenza, allora? Esiste un “foglietto di istruzioni”? Il tuo foglietto di istruzioni Come fai, quando hai comperato un tavolo all'Ikea per costruirlo? Io normalmente faccio “a tentativi”: di solito mi riesce, ma non sempre, e spreco un bel po' di tempo. Mia moglie, invece, non muove vite se prima non ha letto le istruzioni... tutte, da cima a fondo. Come credenti ci comportiamo più spesso come faccio io: andiamo “a tentativi”; e qualche rara volta riusciamo a provare gioia nella nostra vita piena di problemi. Ma è molto più semplice fare come fa mia moglie Janet: e il “foglietto di istruzioni” ce lo ha provveduto Paolo nella lettera ai Filippesi, contenente dieci passi per costruire bene il mobile e avere gioia. Ma, attenzione! Devi seguire TUTTE le dieci istruzioni; per avere il “tavolo” della gioia correttamente assemblato, altrimenti, se qualche passaggio lo eviti, tutto si monta e invece di aiutarti a costruirlo finisce che tutto cade a terra, anche i pezzi ben montati. Oggi vedremo i primi cinque, fra due settimane gli altri cinque. 1. La gioia è nel lavorare assieme - La solitudine uccide la gioia ”Quando prego per voi, il mio cuore si riempie sempre di gioia per tutto l'aiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo dal giorno in cui l'avete conosciuto fino ad ora.” (Filippesi 1:4-5) L'abbiamo visto la scorsa settimana con Celeste: La gioia si costruisce lavorando assieme, attraverso l'unità su una missione e uno scopo condivisi. Paolo avrebbe avuto tutto il diritto di vantarsi di ciò che aveva fatto... e invece loda i Filippesi per l'impegno costante. Dice che una piccola chiesa, popolata da neo credenti (non studiosi della Bibbia , non dottori della Legge, non predicatori) erano il SUO aiuto nel diffondere il Vangelo! Più avanti dirà loro così: “Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi.” (Filippesi 2:3 PV) La vera gioia è quando la squadra, tutta la squadra ha successo, non quando uno solo della squadra ha successo. E il successo della squadri ti Cristo che è la chiesa sta nella capacità di testimoniare il suo amore agli altri. Ma attenzione, se lavori da solo, se fai il lupo solitario, se nessuna chiesa ti soddisfa e pensi di poterne fare a meno se affermi (come molti fanno) che non ti serve una chiesa per adorare e servire Gesù, allora stai distruggendo la tua gioia. Prima istruzione del tuo foglietto: frequenta una sola chiesa locale, e impegnati a lavorare nei suoi ministeri assieme ad altri con cui stai assieme regolarmente. NON SOLO A “FREQUENTARE”! 2. La gioia è annunciare il Vangelo - Il peccato uccide la gioia “Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora.” (Filippesi 1:18) Cosa significa annunciare il Vangelo? Significa proclamare la “buona novella” ovvero “una bella notizia”: quale? “ I tuoi peccati sono stati perdonati se hai creduto in Cristo.” E' questo che reca gioia a Paolo, il sapere che, in un modo o nell'altro, in molti hanno ricevuto il Vangelo del perdono di Cristo. La gioia nasce non dal come sei adesso, oggi ma dal come sei in eterno: salvato, perdonato; e non puoi tenerlo per te solo, per te sola! Ma è difficile annunciarlo se il peccato ancora ti domina: il peccato è un guastafeste, e uccide la gioia. Davide, dopo aver peccato, facendo sesso fuori dal matrimonio con Bat-Seeba, scrive nel Salmo 51 queste parole: “Rendimi la gioia della tua salvezza, e uno spirito volenteroso mi sostenga” (Salmo 51:12). Davide afferma che la gioia prima c'era... e adesso Dio se la è presa indietro... “Ridammela! La voglio di nuovo!” La riavrai, se confessi, come Davide... Ma se ti giustifichi dicendo che tutti lo fanno, se minimizzi :”non è un gran peccato”... e non chiedi scusa, tu stai uccidendo da solo la tua gioia. Seconda istruzione sul tuo foglietto: impegnati ad evitare il peccato per quanto possibile (siamo peccatori perdonati... ma peccatori!). 3. La gioia è nella speranza - La disperazione uccide la gioia “So infatti che come risultato io sarò liberato, perché voi pregate per me e lo Spirito di Gesù Cristo mi aiuta.” (Filippesi 1:19a) Paolo fu liberato (probabilmente era prigioniero a Efeso o a Cesarea o a Roma) ma la sua speranza era legata a un compito specifico a cui Paolo si sentiva chiamato da Dio: giungere fino a Nerone per testimoniare dinanzi a lui di Cristo. (ricordate, Dio vuole che TUTTI ascoltino almeno una volta il Vangelo, anche Nerone, anche Hitler, anche Kim Jong Hun). Per Paolo la speranza si estrinseca in tre certezze: “Io sarò liberato. Io so che voi pregate. Io so che lo Spirito Santo è al mio fianco”: Ma, attenti, perché per avere gioia ti serve la certezza e perciò ti serve chi prega per te e ti serve lo Spirito Santo... Tu solo, e le tue certezze non bastano per avere la gioia. Terza istruzione sul tuo foglietto: chiedi lo Spirito Santo e chiedi ad altri credenti di pregare per te. E, anche qui, è ovvio che devi avere una chiesa per farlo. 4. La gioia è nella fede - L'immaturità uccide la gioia “Perciò sono certo che resterò sulla terra ancora per aiutarvi a progredire e perché abbiate gioia nella vostra fede.” (Filippesi 1:25 PV) Paolo lega la gioia alla crescita della conoscenza di Cristo; più progredisci nella conoscenza più gioia troverai nella fede. In sostanza afferma che se la tua fede rimane ai blocchi di partenza, se resta la stessa di quando hai accettato Gesù la tua gioia sarà limitata. più conosci di Gesù, più la tua fede diventa forte, più gioia avrai. Ma, attenzione, se per te un'oretta qua dentro la chiesa ti basta … e non fai nulla di altro, la tua fede rimarrà quella di un bambino, e anche questo ucciderà la tua gioia. Quarta istruzione sul tuo foglietto: studia la Parola di Dio e ascolta gli insegnamenti dei tuoi leader. 5. La gioia è nell'unità – La divisione uccide la gioia “Rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento. (Filippesi 2:2) Anche questo lo abbiamo ascoltato una settimana fa: la gioia per Paolo nasce e cresce attraverso l'unità dei credenti. Questo non significa che dobbiamo pensare tutti allo stesso modo, che ci debbono piacere le medesime cose e che dobbiamo avere tutti gli stessi gusti. Paolo non dice questo: e infatti spiega più sotto: “Affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:10-11) Paolo sta dicendo: “Qualsiasi siano le vostre opinioni, ricordatevi che il progetto è quello di far conoscere Gesù a più persone possibili.” Se vogliamo essere efficaci, allora dobbiamo abituarci a lavorare assieme, a mettere da parte qualche volta le nostre idee e accettare quelle degli altri... come? Essendo “altruisti”: “Cercando ciascuno non il proprio interesse, ma {anche} quello degli altri. “ (Filippesi 2:4) Ma, attenzione, se invece di coltivare l'unità, coltiviamo l'egoismo che genera la divisione se la vogliamo sempre vinta noi, se non arretriamo di un millimetro, stiamo uccidendo la gioia. Quinta istruzione sul nostro foglietto: abituati a discutere ascoltando l'altro, piuttosto che ascoltare te stesso. Conclusione Cosa stai cercando nella tua vita? La felicità che è legata al come sono, o la gioia che è legata al chi sono in Cristo? La felicità legata al cosa posso ottenere, o la gioia legata a cosa ho già ottenuto in Cristo? La soluzione non è solo nell'avere gli strumenti e i materiali per costruire il mobile della nostra gioia, ma soprattutto nel seguire le istruzioni. Nella tua vita avrai momenti felici e momenti infelici, ma la tua gioia non dipende da come sei ma da chi sei in Cristo e da quello che fai per far crescere la tua gioia in Cristo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4600WALESA ERA UN COLLABORATORE DEL REGIME COMUNISTAParliamo oggi di Polonia. E lo facciamo con Roberto Marchesini, che ci propone un'approfondita analisi su questo Paese, che ha attraversato periodi storici molto complessi, alcuni dei quali ancora oggi controversi. [...]Nel 1980 nasce il sindacato indipendente Solidarnosc. Quali scopo si prefiggeva e quale ruolo ebbe nella caduta del comunismo?Il sindacato indipendente nacque con lo scopo di tutelare le condizioni di vita degli operai polacchi. Per noi che siamo sempre vissuti in occidente fa un po' ridere pensare che gli operai debbano essere protetti da un regime sovietico, eppure è così: furono gli operai coloro ai quali il regime polacco chiese il maggior contributo di sangue. Ripeto: il sindacato indipendente nacque con lo scopo di tutelare le condizioni di vita degli operai polacchi, e non con quello di far cadere il regime. Queste persone erano nate e cresciute con il comunismo, non avevano nemmeno idea che potesse esistere un mondo diverso da quello. Per convincersene basta dare un'occhiata ai famosi 21 punti di Danzica, scritti su un foglio di compensato in occasione del celebre sciopero dei cantieri navali del 1980: "Aumento del salario base di ogni lavoratore di duemila zloty al mese per compensare l'aumento del prezzo della carne", "Scala mobile dei salari", "Realizzazione di un approvvigionamento pieno del mercato interno di articoli alimentari e limitazione delle esposizioni ai surplus"... Stupisce la semplicità delle richieste degli scioperanti: Solidarnosc non chiedeva la democrazia o la fine del regime, ma un trattamento più equo per gli operai.Solidarnosc divenne più di un sindacato: radunò un popolo (arrivò a circa diecimila iscritti), lo formò (anche grazie alla cosiddetta "università volante", con lezioni di storia, politica, economia e filosofia, ad esempio, nei fienili durante il pellegrinaggio a Czestochowa...). Ma tutto questo, ovviamente, non bastò a far crollare un sanguinario regime sovietico.Solidarnosc offrì un imponente tributo di sangue e dolore, ma nemmeno questo bastò a farla finita con il comunismo.Nel 1981 fu istituita la legge marziale, che restò in vigore fino al 1983. Durante questo periodo il regime offrì la possibilità a numerosi attivisti (soprattutto i leader) di Solidarnosc di uscire dal carcere, a condizione di lasciare il paese di di non mettervi più piede. Molti accettarono.Fino a quel momento, evidentemente, il regime era sicuro di schiacciare quel movimento popolare che destava attenzione in tutto il mondo.Poi qualcosa cambiò. Solidarnosc, decapitato e braccato, ebbe un ruolo nella caduta del comunismo pur non avendone l'intenzione? L'Occidente ne è convinto. È la solita versione della storia for dummies, nella quale i buoni vincono, i cattivi perdono e il bene trionfa. Io non la penso così. Probabilmente non la pensava così nemmeno Giovanni Paolo II, che disse a Messori: "Sarebbe [...] semplicistico dire che è stata la Divina Provvidenza a far cadere il comunismo. Il comunismo come sistema è, in un certo senso, caduto da solo. È caduto in conseguenza dei propri errori e abusi. Ha dimostrato di essere una medicina più pericolosa e, all'atto pratico, più dannosa della malattia stessa. Non ha attuato una vera riforma sociale, anche se era divenuto per il mondo una potente minaccia e una sfida. Ma è caduto da solo, per la propria immanente debolezza".Il comunismo è caduto da solo. Cosa accadde in realtà è difficile dirlo, ma è plausibile un'altra versione della storia, meno manichea e più realistica.Siamo rimasti ad un sindacato decapitato durante le leggi marziali. Gradualmente, a prendere la guida del movimento, si pose il KOR (Komitet Obrony Robotnikow, Comitato per la Difesa degli Operai), fondato nel 1976 da Antoni Macierewicz. Il KOR ebbe un ruolo straordinario nella difesa degli operai, soprattutto nei processi (politici) che il regime intentò nei confronti di alcuni di essi. Spiccarono per attivismo il fratelli Kazcynski, Lech e Jaroslaw, entrambi uomini di legge, che ritroveremo protagonisti nel nuovo millennio. Al KOR aderirono però anche personaggi discutibili, tra i quali il cosiddetto Commando, composto da due comunisti ucraini che si erano distinti per il tentativo di dare vita ad un '68 polacco: Jacez Kuron e Adam Michnik.Strana storia quella del '68, "spontaneamente sorto", per motivi completamente diversi, negli USA e in Europa. Ancora più difficile credere che un movimento simile sia sorto spontaneamente in Polonia, allora completamente isolata dal resto del mondo e con condizioni socio-economiche opposte a quelle che, secondo il mainstream, portò al '68 occidentale. Kuron fu il fondatore dei cosiddetti Scout comunisti, associazione per l'indottrinamento della gioventù polacca; e Michnik, il padre e il fratello del quale si distinsero per ortodossia comunista e ardore anti-polacco, è ora direttore del più importante quotidiano polacco: Gazeta Wyborcza (ex foglio di Solidarnosc al quale, in seguito, il sindacato vietò di fregiarsi del simbolo del sindacato). Gazeta Wyborcza è un quotidiano radicale portabandiera del gender, dell'abortismo, dell'europeismo e difensore di tutti coloro i quali ebbero un ruolo nel regime comunista.Per tutti gli anni Ottanta gli operai continuarono le loro lotte, e gli attivisti di base subivano pestaggi, incarcerazioni, trattamenti psichiatrici e talvolta la morte. Ad un certo punto, come un fulmine a ciel sereno, ecco la cosiddetta "tavola rotonda": Solidarnosc e il regime seduti attorno ad un tavolo a parlare pacificamente, con i comunisti decisi a passare lo scettro alla società civile polacca e a farla finita con il comunismo. Questa versione è credibile? Lo dubito. Forse non ricordiamo cos'era il comunismo, quanto feroce fosse, quanta poca considerazione avesse dell'opinione dei popoli che sottomise... "L'opposizione ce la facciamo noi", disse una volta Lenin; ricordiamo quello che ha detto Giovanni Paolo II: "Il comunismo è caduto da solo"...Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il potere è passato gradualmente dalla vecchia nomenklatura sovietica ad una oligarchia legata alla prima talvolta in modo diretto e filiale; la magistratura è ancora quella comunista, così come i vertici militari, gli uomini dei media; le chiavi economiche del paese sono rimaste in mano a pochi noti... E i collaboratori? Gli uomini dei servizi segreti? Coloro i quali si sono macchiati di crimini orrendi? Sono scomparsi nel nulla? Fingiamo di sì. Fingiamo che, dopo l'89, queste persone non siano mai esistite; che tutto ciò che era prima sia svanito nel nulla con un colpo di penna.Kaczynski ha tentato una pacificazione nazionale: ha istituito l'Istituto per la Memoria Nazionale per favorire gli studi storici sul recente passato della Polonia; ha proposto la "lustracja", ossia alzare un velo sulla rete di collaboratori del regime. Non è riuscito a farlo, qualcosa di molto potente glie l'ha impedito, compresi gli strepiti e gli strilli ("Caccia alle streghe!!!") dei media occidentali (compresi quelli dell'Italia, paese che il proprio dittatore lo appese a testa in giù a Piazzale Loreto...). Come in Italia, e penso al Risorgimento, alla "lotta partigiana" e al 25 aprile, c'è una versione ufficiale che non può essere messa in discussione. Il problema è che una nazione fondata su una bugia, per quanto comoda, non sarà mai una nazione unita, pacificata, forte. Io credo che il regime, considerata l'impossibilità di proseguire con le sue devastanti politiche, abbia usato Solidarnosc (come abbiamo visto, infiltrato nei vertici) per una transizione morbida conservando il potere. A supporto di questa tesi c'è un particolare che molti ignorano: l'accordo tra Solidarnosc e il regime non avvenne durante la mediatica "tavola rotonda", bensì nel corso di precedenti accordi segreti in località Magdalenka, vicino a Varsavia. Non esistono documenti scritti di questi incontri, ma fotografie. Fotografie abbastanza impressionanti, che vedono membri del regime (tra i quali il generale dei Servizi Segreti Czeslaw Kiszczak) ed esponenti di Solidarnosc brindare insieme allegramente, come vecchi amici, mentre altri se ne stanno in disparte rigidi e pensosi.Questi sono fatti. Una locuzione "obbligata" circa queste vicende è questa: "Durante la rivoluzione polacca non fu rotto un vetro, nessun militare fu colpito, nessuna azienda danneggiata" (ANSA). Forse non è un caso. Il generale Jaruselski è stato processato per le leggi marziali, ma non è stato condannato (a causa delle sue condizioni di salute...). Nessuno ha pagato per gli innumerevoli crimini che il popolo polacco ha subito...Una domanda a sé merita la figura di Walesa. Un personaggio di certo importante, che ancora oggi fa parlare di sé e sul cui giudizio si sentono pareri discordanti...Ecco, Walesa, l'uomo simbolo di Solidarnosc, l'uomo che ha sconfitto il comunismo, il "lottatore senza compromessi". Un mito, un totem intoccabile nel mondo occidentale, soprattutto in Italia, dove non capiamo una sola parola di ciò che dice. Io ho in mente l'intervista che gli fece la Fallaci, davvero roba da mal di testa... In Polonia, dove capiscono quello che Walesa dice, è considerato una macchietta. Walesa era un elettricista, dichiara di non aver mai letto un libro in vita sua, ha grosse difficoltà ad esprimersi in polacco e quando lo fa parla per proverbi... davvero crediamo che quest'uomo abbia fatto crollare il comunismo mondiale? Se era così pericoloso, così potente, perché non è stato fatto sparire come tanti altri? Recentemente la moglie del generale Kiszczak ha portato all'Istituto per la Memoria Nazionale cinquanta chili di documentazione conservata dal marito. L'ha fatto per denaro, come lei stessa ha ammesso.
Il digitale ci ha permesso di sopravvivere nei mesi di pandemia, ma il costo per l'ambiente è stato tutt'altro che trascurabile, così come incredibilmente pesante è il costo delle nostre attività quotidiane su internet. Un interessantissimo articolo di Regine Debatty dalla sua newsletter "We make money not art". Consigliatissima la lettura perché si parla di cose su cui il grande pubblico comincerà a riflettere solo tra diversi anni.LINKL'articolo sulla newsletter di Regine Debatty "We make money not art"https://we-make-money-not-art.com/covid-19-might-not-follow-us-online-but-our-carbon-footprint-does/ The Shift Projecthttps://theshiftproject.org/en/home/TESTO TRASCRITTO (English below)Nell'ultima newsletter di Regine Debatty "We make money not art", facciamo soldi non arte, si parla di tutto l'inquinamento che è stato provocato dall'essere rimasti a casa a causa della pandemia. Perché è vero che la tecnologia del digitale ci ha permesso di sopravvivere dal punto di vista mentale e anche professionale durante tutti questi mesi della pandemia, abbiamo usato il digitale per guardare i film, per fare i nostri video, le videoconferenze, per moltissime altre attività per ordinare il cibo, per fare attività fisica, ed è anche vero che nel corso del 2020 abbiamo anche smesso di usare l'aereo, quindi si dovrebbe dire abbiamo usato meno energia. Il problema è che anche se durante il periodo della pandemia siamo rimasti a casa, l'economia a cui abbiamo dato vita è assolutamente ad altissima emissione di carbonio. Nella newsletter "We make money not art" c'è un bellissimo articolo molto lungo, vi metto il link perché vale proprio la pena leggere perché ci sono tantissimi spunti, io ve ne dico solo qualcuno in questi miei tre minuti. Si fa riferimento al The Shift Project che è un'organizzazione francese che nel 2019 già chiedeva che si cercasse di creare un'economia a basse emissioni di carbonio. Questa organizzazione ha fatto delle stime che il settore digitale è responsabile, era responsabile per il 4% delle emissioni di gas nocivi per l'ambiente, e il 45% è quello che è equiparabile al totale di emissioni emesse dal settore degli aerei, quindi noi quando pensiamo agli spostamenti aerei pensiamo che siano quelli quelli che inquinano di più, invece il digitale inquina eccome. Ci sono tantissimi spunti, come tutta l'energia che serve, l'elettricità che serve per alimentare i nostri computer, i nostri strumenti digitali, e l'energia che serve per creare i server per fare le ricerche su Google, per fare gli acquisti su Amazon. Ripeto: è una lettura incredibilmente piena di spunti, interessante, e anche che fa paura perché non abbiamo ancora trovato un modo per cambiare il modello economico.ENGLISH TRANSLATIONRegine Debatty's newsletter "We make money not art" latest issue is about all the pollution that has been caused by staying at home due to the pandemic. Because it is true that digital technology has allowed us to survive mentally and also professionally during all these months of the pandemic, we have used digital to watch films, to make our videos, videoconferences, for many other activities, to order food, to exercise, and it is also true that during 2020 we also stopped using the plane, so it should be said we used less energy. The problem is that even though we stayed at home during the pandemic, the economy we created is incredibly high in carbon emission. In the newsletter "We make money not art" there is an excellent (long) article, I put the link because it's really worth reading as there are so many ideas, I only tell you a few in my three minutes. Reference is made to The Shift Project which is a French organization that in 2019 was already asking for an attempt to create a low-carbon economy. This organization calculated that the digital sector is responsible, it was responsible for 4% of emissions of gases harmful to the environment, 4% is comparable to the total emitted by the aircraft sector, so we when we think of air travel we think that they are the big polluters, while digital does pollute big time. There is so much food for thought, such as all the energy needed, the electricity needed to power our computers, our digital tools, and the energy needed to create the servers to do Google searches, to make purchases on Amazon. As I said: it is incredibly full of ideas, interesting, and also scary reading because we have not yet found a way to change the economic model.
Tradurre è faticoso. Questo però non giustifica la pigrizia di chi riempie le frasi italiane di termini inglesi. A volte parlando tra amici anch'io lo faccio, ma non sognerei mai di farlo quando traduco per lavoro o quando scrivo testi che verranno usati in modo professionale. Oltre ad essere una questione di correttezza professionale, è innanzi tutto una questione politica.LINKAscolta in italiano e leggi i sottotitoli in ingleseListen in Italian and follow the English subtitleshttps://youtu.be/SyHrwek7nvUTESTO TRASCRITTO (English text below)Sì è vero. Tradurre è faticoso, perché non esistono traduzioni di parole che abbiano un significato biunivoco cioè un solo significato. Anche se prendiamo una parola diciamo, semplice, come come 'sedia' / 'chair', ecco se dico 'chair' in inglese non sto solo dicendo 'sedia' ma sto dicendo anche presidente, comando, cattedra, insomma sto dicendo un sacco di altre cose che non sto dicendo se dico la parola italiana sedia. Questo perché? Perché tradurre è un lavoro, è un lavoro duro. Fatevelo dire da una persona che lo fa, praticamente da 30 anni traduco. A volte c'è la tentazione di usare, in questo caso parlando dell'inglese, della traduzione dall'italiano all'inglese, c'è la tentazione di usare la parola inglese che riassume perfettamente in modo molto preciso il concetto che vogliamo trasportare dalla comunità o dalla società inglese a quella italiana. Questo per diversi motivi, anche perché in inglese, a differenza dell'italiano, un sostantivo può essere usato anche come verbo molto spesso, mentre sappiamo che in italiano questo non solo è impossibile ma nel momento in cui uso un verbo, devo anche immediatamente dire se sto parlando al singolare al plurale al maschile o al femminile. Però bisogna farlo, è una cosa fondamentale indispensabile da fare perché la lingua altrimenti diventa un misto tra italiano e inglese. Questo ha delle ramificazioni sociali e politiche. Ripeto, è molto molto complicato, è un processo molto lungo tradurre, anche quando si conosce bene la lingua. Io faccio la traduzione poi di solito la metto da parte, idealmente per un giorno, e poi ci torno perché una volta tradotti i termini, devo riaggiustare le frasi in modo che suonino italiane, che suonino come se le avesse pronunciate per la prima volta una persona di madrelingua italiana, perché ci sono molte frasi che si possono tradurre e che hanno un significato ma che un madrelingua non direbbe mai, un po' quello che succede quando molti italiani parlano l'inglese ma parlano un inglese scolastico oppure fanno delle traduzioni col calco italiano che un madrelingua invece non userebbe mai. Però ci sforziamo un attimo perché, ripeto, la questione della lingua è una questione anzitutto politica. L'egemonia dell'inglese non è solo un'egemonia linguistica ma diventa molto facilmente anche un'egemonia politica o un'egemonia di esportazione di modelli culturali e di modelli filosofici, e non credo che i modelli che vengono dagli Stati Uniti siano i migliori.ENGLISH TRANSLATIONYes, it's true. Translating is tiring, because there is no such a thing as a one-to-one correspondence, words that have a two-way meaning, that is, a single meaning. Even if we take a word let's say, simple, like 'sedia' / 'chair', that's if I say 'chair' in English I'm not just saying 'sedia' but I'm also saying president, command, tenure, in short, I'm saying a lot of other things I'm not saying if I say the Italian word ‘sedia'. Why is that? Because translating is hard work. Let someone who does it tell you, I've been translating for almost 30 years. Sometimes there is the temptation to use, in this case speaking of English, translating from Italian into English, you are tempted to use the English word that perfectly sums up in a very precise way the concept we want to convey from the English community or society into the Italian. This is for several reasons, also because in English, unlike in Italian, very often a noun can also be used as a verb, while we know that in Italian this is not only impossible but when I use a verb, I must also immediately decide whether I am speaking in the singular in the plural in the masculine or in the feminine. But you must do it, it is a fundamental and indispensable thing to do because otherwise the language becomes a mixture between Italian and English. This has social and political consequences. As I said, it is very, very complicated, translating is a time-consuming process, even when you know the language well. I usually translate and then I put it aside, ideally for a day, and then I go back because once the words have been translated, I have to readjust the sentences so that they sound Italian, so that they sound as if they had been pronounced for the first time by an Italian native speaker, because there are many phrases that can be translated and that have a meaning but that a native speaker would never say, a bit like what happens when many Italians speak English, but they speak school English, or they translate using Italian word structures that a native speaker would never use. But please let's make the effort, because, as I said, the question of language is primarily a political one. The hegemony of English is not only a linguistic hegemony but it can also very easily become a political hegemony, hegemony of cultural models and philosophical models, and I don't think the models that come from the United States are the best.
Ci sono dei negozi che ho sempre visto chiusi, altri invece che hanno in vetrina oggetti impolverati e dove non ci entra mai dentro nessuno - anche perché le rare volte che li vedo aperti, c'è una ragazza seduta sulla porta che ostruisce l'ingresso. TESTO TRASCRITTOCi sono dei negozi nella mia città che ogni volta che ci passo davanti penso, ma chissà che cosa saranno veramente questi posti. Mi spiego, perché sono negozi che io ho visto sempre la saracinesca chiusa che non ho visto mai nessuno dentro, oppure negozi che hanno pure una vetrina che io posso vedere passando davanti però che, niente, è tutto polveroso, hanno le cose tutte messe accatastate una sull'altra. Giusto, dove proprio, nelle immediate vicinanze di dove abito io ad esempio, c'è una macelleria che da quando siamo venuti ad abitare qu,a adesso saranno quasi quattro anni fa, niente ho visto sempre la saracinesca chiusa (questi sono i rumori che vengono dalla finestra aperta). Poi c'è una merceria e lì c'è appunto una vetrina impolverata. Nella vetrina ci sono le cose più disparate: costumi da bagno buttati così alla rinfusa, neanche appesi a una stampella, niente, proprio buttati alla rinfusa, gomitoli di lana, pezzi di fettuccia, voi immaginate tutte le cose che si possono trovare all'interno di una merceria. Questa merceria in modo particolare, di volta in volta ha dei cartelli con su scritto 'affittasi', a volte c'è scritto 'vendesi', a volte addirittura ci ho visto dentro una persona, era una persona che aveva la sedia proprio sull'uscio, così che anche se una persona avesse voluto entrare per vedere quello che vende, avrebbe dovuto letteralmente scavalcare la persona seduta nella sedia. Questa persona è una ragazza giovane, abbastanza giovane, è sempre lei che ogni paio di mesi la vedo seduta sull'uscio. Confesso che la mia tentazione è grandissima del vedere che cosa c'è dentro. Ripeto, ultimamente ho visto dei costumi da bagno ma veramente, che sembrano di vent'anni fa, durante l'inverno invece - evidentemente aveva fatto il cambio stagionale della vetrina - c'erano dei piumini ma anche questi, buttati così senza grazia né disgrazia, che sembravano veramente impolverati, e poi non abbastanza antichi da essere vintage. Quindi proprio cose, boh, che non so se mai nessuno comprerà. Quindi non lo so, non so se anche dalle vostre parti ci sono questi negozi che non si sa bene se siano la facciata, ci sono anche diversi negozi che vendono scarpe simili a questa merceria, che hanno scarpe antiche non abbastanza da essere vintage ma abbastanza che nessuno le compri. Ripeto, non so se anche dalle vostre parti ci sono questi negozi strani che non si sa se siano aperti o chiusi.ENGLISH TRANSLATIONThere are some shops in my city that every time I see them I think, who knows what these places really are. I mean, because they are shops that I have always seen the shutters closed, I have never seen anyone inside, or shops that also have a window that I can see passing in front but that, nothing, it's all dusty, they have all sort of things stacked up, one on top of the other. Right, for example in the immediate vicinity of my home, for example, there is a butcher's shop that since we came to live here, now it will be almost four years ago, well I have always seen the shutters closed (these are the noises that come from the open window). Then there is a haberdashery with a dusty window. In the shop window there are the most disparate things: swimwear thrown in such mess, not even hanging on a crutch, nothing, just thrown in a mess, balls of wool, pieces of ribbons, just imagine all the things that can be found inside of a haberdashery. This haberdashery, specifically, from time to time has signs that read 'for rent', sometimes also 'for sale', sometimes I even saw a person inside it, it was a person who had a chair right at the door, so that even if a person wanted to get in to see what they are selling, one would literally have to step over the person sitting in the chair. This person is a young girl, quite young, it is always her, I see her every couple of months, sitting at the door. I confess that I am really tempted to see what is inside. I repeat, lately I have seen some swimsuits but really, they seem to be from twenty years ago, during the winter instead - evidently they had changed the window for the season - there were winter jackets but these too, thrown in a pile helter skelter, and they looked really dusty, and then not old enough to be vintage. Who knows if anyone will ever buy anything. So I don't know, I don't know if also in your area there are these shops that you don't know if they are the front for something else, there are also several shops that sell shoes similar to this haberdashery, they have old shoes, not old enough to be vintage, but enough that nobody buys them. I repeat, I don't know if there such strange shops also in your area, that you don't know if they are open or closed.
Frugando tra i siti che per qualche motivo ho messo tra i favoriti. LINKGeneratore di rumori d'ambiente del Nome della Rosahttps://mynoise.net/NoiseMachines/customTheNameOfTheRose.phpMusiche di tutti i generihttps://everynoise.com/Schiaffo dell'anguillahttp://eelslap.com/Collezione di buste di sicurezzahttp://envelopecollection.com/page/2/Cavallo infinitohttp://endless.horse/Partita di dama che si gioca da solahttps://movenowthinklater.com/Serpentonehttp://www.staggeringbeauty.com/Cose stranehttps://weirdorconfusing.com/TESTO TRASCRITTO [English text below]Oggi per i miei tre minuti grezzi voglio portarvi nei meandri dei siti che io metto tra i miei preferiti, che poi magari non ci torno più, mi dimentico di averli. Oggi sono andata un po' a vedere, a spulciare che cosa mi metto tra i preferiti. Comincio con 'The name of the Rose - background ambience generator' un generatore di musica d'ambiente basato sul racconto del Nome della Rosa, quindi ci sono canti gregoriani, la cappella, poltergeist, gli esaminatori che cercano tra le prove tra le foglie eccetera. Poi ho trovato 'Every Noise at Once' è una pagina bianca con un sacco di parole scritte, cliccabili, e ogni parola è un tipo di musica, ad esempio hard trance, terror core, dark electro, techno giapponese, deep house, bass brasiliano German house, Greek house, vediamo un po' si scrolla, girl group, insomma voi cliccate su una di queste parole e sentite il tipo di musica, ma ci sono tipi di musica che una persona non si aspetta Indian IDN che non so che cosa sia, Jersey club, insomma un sacco di tipi di musica. Poi 'Eel slap', è una pagina bianca con la foto, l'immagine di un signore, e come voi muovete il mouse sulla faccia del signore compare un'anguilla che gli dà uno schiaffo, quindi potete andare avanti e indietro e schiaffeggia all'infinito questo signore. Poi ho, sì, una collezione, un sito dove ci sono collezioni di, sapete le buste dove si, che si usano per mandare ad esempio i pin, che all'interno hanno tutto un pattern, hanno tutto un disegno per evitare che la gente possa vedere attraverso la busta il numero, quello che c'è scritto, ecco c'è questa persona che ha fatto il sito dove ci sono solo di queste queste buste aperte, quei disegni che di solito non si vedono perché sono dentro, ecco potte andare a vedere i tipi diversi di disegni delle buste di sicurezza. Poi c'è un altro sito che si chiama 'Hoooooooorse', praticamente cavallo con un sacco di 'o' ed è un cavallo disegnato con linguaggio macchina che poi voi scrollate e ha le gambe infinite, nel senso che le gambe vanno giù all'infinito, è una stupidata praticamente non significa niente. E ce n'è un altro poi dove c'è una scacchiera dove ci sono pedine, una partita di dama che si gioca da sola, voi non potete fare assolutamente niente potete solo guardare questa questa scacchiera con i pezzi che si muovono. Ripeto assolutamente inutile. Poi c'è un'altra cosa che si chiama 'Staggering beauty' un serpentone mobile che voi potete muovere velocemente o lentamente con il mouse, e se lo muovete molto velocemente diventa psichedelico. L'ultimo sito è un posto dove voi cliccate e vi propone cose da acquistare che sono strane oppure che mi dice ma che è sta roba qua. A me ha proposto come prima cosa carne di unicorno in scatola.ENGLISH TRANSCRIPTToday for my three uncut minutes I want to take you into the maze of the sites that I put among my favorites, and then probably never go back, I forget I saved them. Today I went to see, to sift through what I put in my favorites. I start with 'The name of the Rose - background ambience generator' an ambient music generator based on the novel “The Name of the Rose”, so you have Gregorian chants, the chapel, poltergeists, the examiners looking for evidence among leaves etc. . Then I found “Every Noise at Once” is a blank page with a lot of written, clickable words, and each word is a type of music, e.g. hard trance, terror core, dark electro, Japanese techno, deep house, Brazilian bass German house, Greek house, let's see, let's scroll a bit, girl group, in short you click on one of these words and hear the type of music, but there are types of music that a person does not expect Indian IDN that I don't know what it is, Jersey club, in short, a lot of types of music. Then “Eel slap”, is a white page with the photo, the image of a gentleman, and as you move the mouse over the gentleman's face, an eel appears giving him a slap, so you can go back and forth and slap this gentleman's face forever. Then I have, yes, a collection, a site where there is a collection of, you know the envelopes used to send for example pin numbers, with all sort of patterns inside, to prevent people from seeing the numbers through the envelope, here is this person who made the site where there are only these open envelopes, those patterns that usually are not seen because inside, you can go here and see the different types of security envelope designs. Then there is another site called 'Hoooooooorse', basically horse with a lot of 'o' and it's a horse drawn with machine language that you then scroll and it has infinite legs, meaning that the legs go down forever, it's silly, it means nothing. And then there is another where there is a chessboard where there are pawns, a game of checkers that is played by itself, you cannot do absolutely anything, you can only watch the chessboard with the pieces that move. I repeat absolutely useless. Then there is another thing called “Staggering beauty” a moving snake that you can move fast or slow with the mouse, and if you move it very fast it becomes a psychopath. The last site is a place where you click and it offers you things to buy that are weird or strange, the first thing it offered me to buy was canned unicorn meat.
La forza dell'amiciziaIn questo episodio condividiamo con noi questa nostra settimana in cui, tra mille casini, sono venuti a trovarci degli amici da molto lontano.L'amicizia è la palestra in cui ognuno di noi impara a relazionarsi, in cui devi essere capace a lasciarti voler bene e, allo stesso tempo, avere la generosità e l'iniziativa di andare incontro all'altro. È la base di ogni relazione di coppia!In questa settimana ci siamo fatti volere bene ed è stato un grande regalo. Non abbiamo tanti amici (siamo un po' scandalosi per le nostre scelte di vita!), ma abbiamo amici veri. Questa verità ci aiuta a stare davanti a noi stessi e anche davanti a Dio.L'amicizia con Dio, invece, ci insegna a vedere il mondo con una prospettiva diversa, una visione da Dio delle cose.Quelli amici frequentare?La nostra risposta è: chiunque è capace di essere vero e gratuito.Ripeto: chiunque è capace di essere vero e gratuito!!! Non ho detto chiunque crede in Dio e va a messa la domenica!!! Perché non è detto che dirsi cristiani equivalga ad esserlo veramente. Solo chi sa essere vero ti porta davanti a te stesso, alla tua coscienza più profonda e quindi anche a Dio.Va beh, ascoltate questo episodio se no spoilero troppo ...Support the show
La chiesa non è un edificio, ma una cosa vivente. E' una sposa, un gregge, una famiglia, un corpo... Qualcosa di unito e vivo che proclami la gloria di Gesù, e che non può essere un "optional" se realmente sei nato, se sei nata di nuovo in Cristo. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 35 minuti Perché nasce una chiesa? E per quale scopo nasce una chiesa? E, soprattutto, a che serve una nuova chiesa? Chi non conosce la storia della nostra chiesa, e che ci ascolta, ci guarda, o legge le note sul sito potrebbe giustamente chiedermi: “Ma Marco, a che serviva diciassette anni fa piantare una nuova chiesa a Montefiascone? Non ce ne erano già abbastanza?” A cosa pensi, quando senti o pronunci la parola “chiesa”? A un edificio, qualsiasi esso sia, da quelli stupendi che abbiamo anche qua nella nostra cittadina, fino a queste stanze che rassomigliano ad una sala d'attesa, oppure a qualcosa di altro? L'Antico Testamento non parla mai di chiesa, ma di Tempio, di un luogo “fisico” dove c'era presenza di Dio. E' nel Nuovo Testamento che è nata la parola “chiesa”, che non ha nulla a che fare con un edificio: Nel Nuovo Testamento chi descrive la chiesa ne parla come di un corpo, di una sposa, di un gregge e di una famiglia. Tutti termini che hanno zero a che fare con la bellezza delle strutture architettoniche e tutto a che fare con qualcosa di vitale, qualcosa che è unito, vive assieme, e assieme si muove. Giovanni in Apocalisse parla della chiesa come di una sposa: “Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.” (Apocalisse 19:7) Una sposa, è colei che si unisce, e per sempre, al suo sposo, per vivere assieme. Una sposa è qualcosa di vivo, non un altare o una vetrata. Paolo in Atti parla agli anziani di una chiesa descrivendola come un gregge: "Badate a voi stessi e prendetevi cura di tutti i credenti: il gregge del Signore che egli ha comprato col proprio sangue. Lo Spirito Santo vi ha dato l'incarico di pastori per guidare la sua chiesa.” (Atti 20:28 PV) Un gregge è qualcosa che si muove assieme, si nutre assieme, dorme assieme, che va vegliato e protetto. Sempre Paolo parla in Galati della chiesa come di una famiglia nella quale noi siamo stati adottati da Dio: “Dio ha mandato suo Figlio, nato da una donna e sottoposto alla legge, per riscattare noi che eravamo soggetti alla legge e per adottarci come suoi figli.”(Galati 4:5 PV) Dio non adotta monumenti, ma figli e figlie, uomini e donne. Infine, sempre Paolo descrive la chiesa come un corpo: "Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.” (Romani 12:4-5) Può un edificio, per quanto bello sia unirsi in matrimonio, vivere e nutrisi assieme, essere adottato, e essere anatomicamente dipendente dalle altre parti che compongono un corpo? Non nego che alcuni luoghi costruiti da persone che avevano una fede reale possano ispirare, favorire l'adorazione e parlare della grandezza di Dio e dell'amore di Cristo, ma Dio non voleva che il suo messaggio e la salvezza che c'è in Gesù potesse arrivare solo a chi visitava un edificio, per quanto bello fosse. Abbiamo detto che nell'Antico Testamento se volevi incontrare Dio dovevi andare al Tempio a Gerusalemme. Ma il Tempio è stato distrutto nel 70 DC dall'imperatore Tito: dov'è il tempio adesso? Ne è stato edificato uno nuovo? “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1 Corinzi 3:16) La risposta è: si, Eccolo il luogo dove Dio adesso incontra la gente che popola il mondo: la incontra attraverso un'altro uomo, e in un'altra donna. Qualsiasi luogo, bello o brutto che sia è una chiesa, se all'interno ci sono donne e uomini disposti ad accettare di essere templi della gloria di Dio. Perché è nata diciassette anni fa la Chiesa della Vera Vite? Per essere un gregge che vive e si nutre assieme e che è collegato solidamente come in un corpo, l'uno all'altro, e presentarsi come una sposa a Cristo. Quello di cui non solo Montefiascone, ma qualsiasi posto in Italia, e tutto il mondo ha bisogno non era e non è una nuova chiesa, un locale, un involucro nuovo. Ma una chiesa nuova, che per essere nuova deve tornare all'antico, alle origini della fede. Questo, 17 anni fa, qua non c'era. Una chiesa dove tutti fossero accolti, dove tutti potessero essere nutriti, crescere ed essere equipaggiati proprio come si fa in una buona famiglia con i propri figli, per poter esprimere i propri doni, servire e contribuire. Cosa serve per una chiesa nuova? Un locale bello? Un impianto audo dolby surround? Per una chiesa nuova servono persone realmente nuove dentro, che abbiano il coraggio di rompere la tradizione della “chiesa edificio” e vogliano riscoprire la vera chiesa biblica, la sposa, il gregge, la famiglia ed il corpo. Perché purtroppo molti, di qualsiasi denominazione facciano parte, hanno perso l'importanza della chiesa locale. Vogliono un cristianesimo “fai da te” fatto solo di podcast, predicazioni streaming, e al massimo una scappata in chiesa la domenica.. magari a domeniche alterne... magari una la mese... magari a Pasqua e a Natale... e feste comandate. Questo significa vivere un cristianesimo “secondo me” scegliendo in base alle proprie esigenze e preferenze umane, quelle che la Bibbia chiama “desideri della carne”. Ma Cristo ci chiama a morire ai nostri desideri. Siamo chiari. La chiesa locale è l'espressione locale del corpo universale di Cristo. È il corpo di Cristo presente dove tu vivi. Se non partecipi al corpo di Cristo, cosa ti fa pensare di essere parte del corpo di Cristo? Per la chiesa cristiana, locale la partecipazione non è un'opzione; è dimostrazione se sei davvero una persona nuova dentro. Questo non significa che serve la chiesa per essere salvi, ma il far parte della chiesa, l'essere coinvolti, collegati, appartenere alla chiesa locale, coinvolgerti con essa è la dimostrazione che sei una nuova creatura e ti è indispensabile come credente per almeno tre motivi. 1. La chiesa locale è dove trovi protezione Rifletti sull'immagine del gregge: una pecora fuori da suo gregge, un'antilope lontana dal suo branco, una sardina fuori dal suo banco. Cosa sono? Sono tutti e tre lo snack perfetto! La pecora per il lupo, l'antilope per il leone e la sardina per lo squalo. Non lo dico io, Marco, ma l'apostolo Pietro: “Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.” (I Pietro 5: 8) Quando arriverà l'attacco, dove troverai l'a forza del gregge, del branco, del banco, se non ne sei parte? Senza una chiesa locale sarai lo snack perfetto per satana! 2. La chiesa locale è la tua palestra Essere credenti richiede allenamento; si accetta Gesù e si è salvati, ma percorrere la via che Gesù indica richiede allenamento costante. Sapete qual'è la frase che meglio identifica un credente? In greco è una sola parola, in italiano quattro: ἀλλήλων allēlōn = gli uni gli altri. Gesù ha detto: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua...» (Luca 10:27). Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». (Matteo 22:38-40) Essere cristiani significa certamente amare Dio credere ed accettare Gesù come unico e solo Salvatore, ma anche amare il prossimo come noi ci amiamo e trattarlo come se stessimo trattando con una parte del nostro medesimo corpo. La chiesa locale è la palestra dove chi crede si allena. a trattare l'altro con amore. Nel Nuovo Testamento per 59 volte ci viene rammentato che dobbiamo: amarci gli uni gli altri, portare i pesi gli uni degli altri, perdonarci gli uni gli altri, servirci gli uni gli altri, e così via. La stessa parola "l'un l'altro” in il greco identifica qualcosa che non è diviso, ma uno. Per definizione richiede un solo corpo. È difficile amare qualcuno con cui non passi tempo. La chiesa locale è necessaria per adempiere efficacemente ai comandamenti della Scrittura. 3. La chiesa locale è il mezzo con cui di Dio parla al mondo. Quando Gesù ci ha lasciati, ci ha consegnato il Grande Mandato, ovvero di testimoniare di lui fino alle estremità della terra. Cosa significa questo? Che dobbiamo diventare tutti missionari? Vendere tutto e trasferirci in Africa o in Amazzonia? Per alcuni sarà così... ma sarà solo per pochissimi. Quel mandato allora è solo per quei pochissimi? Certamente no: la missione di testimoniare del suo amore è per tutti; ed il mezzo sarà questo: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.” (Giovanni 12:35) Come potrai dimostrare al mondo che sei un suo discepolo se non fai parte di una chiesa locale che dimostra nei fatti che vivi nel reciproco amore? Gli stessi missionari, secondo il Nuovo Testamento ricevono “mandato” da una chiesa locale; sono parte di un corpo di Cristo locale che continua supportarli in preghiera e in aiuti; non c'è spazio per i “lupi solitari”. Dio non ha affidato il compito di diffondere il Vangelo di Cristo ad un nucleo di specialisti, ma ogni credente è in realtà in missione, nel luogo dove abita; è per questo che ha bisogno di vivere assiema ad altri, per dimostrare al mondo come è l'amore vero tra fratelli e sorelle. Diciassette anni fa, la nostra chiesa è nata per questo: ed è nata con nove membri. In diciassette anni ha discepolato, nutrito, sostenuto, amato oltre 121 persone. Ripeto ancora un concetto che ho già espresso tante altre volte: la chiesa non è un lago, ma un fiume. Le prime chiese erano proprio così, raramente diventavano dei grandi “serbatoi” di credenti, dei laghi che man mano si ingrandivano e diventavano enormi (solo qualcuna era cosi). Ma piuttosto erano come degli approdi su un fiume, dove la corrente della vita li portava ad attraccare per un breve periodo. Dove venivano “nutriti” per poi riprendere la corrente e continuare seguendo la corrente della propria vita, portando il nome di Gesù più a valle. Diciassette anni dopo, e dopo oltre 120 persone passate per questa sala (contando solo quelle che sono state con noi almeno tre mesi) l'obiettivo della Chiesa della Vera Vite rimane lo stesso: essere una sposa, essere un gregge, essere una famiglia ed essere un corpo che testimoni l'amore di Cristo attraverso l'amore che abbiamo gli uni per gli altri. Voi che siete fisicamente presenti oggi in sala lo sapete, ma forse tu che mi vedi o mi ascolti, forse tu non fai parte di nessuna chiesa locale; non ne frequenti più nessuna, o forse non ne hai frequentato una. Quello che ti dirò ora non lo devi prendere come un ammonimento, ma come un incoraggiamento a dimostrare che sei una nuova creatura in Cristo. Sono felice che tu mi ascolti, oggi, o che magari ogni domenica ti colleghi o che vedi le registrazioni quando puoi. Ma non voglio illuderti: le parole dei nostri video o dei podcast, come quelle di qualsiasi altro predicatore potranno edificarti, ammaestrarti, ammonirti e confortarti... ma... ma non è quello che Cristo ti chiede! Cristo ti chiama a far parte di un “corpo locale”; non ad entrare in un edificio di tanto in tanto, ma a coinvolgerti nella vita di altri uomini ed altre donne come te. Per trovare protezione, per esercitare l'amore e per proclamarlo al mondo che sia questa o qualsiasi altra chiesa di qualsiasi altra denominazione cristiana, devi far parte di una chiesa locale ed essere connesso, essere connessa al gregge, alla famiglia, al corpo di Cristo per essere parte della sua sposa; quella sposa per cui è morto... ed è morto anche per te. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
È giunto il momento che tutti i punti in sospeso giungano alla loro conclusione. Riuscirà la missione di Reinal? Cosa ne sarà dei Ribelli? Come agirà la Guida? Tutte le risposte sono qui, nell'ultima tappa di questo lungo viaggio insieme. ATTENZIONE: questo episodio contiene sia l'ultimo capitolo che l'epilogo e i ringraziamenti (questi ultimi potete comunque trovarli qui sotto). Assicuratevi di ascoltare fino alla fine.---Voglio ringraziare anzitutto ognuno di voi, che avete deciso di regalarmi il vostro tempo ascoltando la storia che ho voluto raccontarvi. Spero ne sia valsa la pena.Ringrazio poi Elena, Alberto, Monica, Laura e Sabrina per il loro sostegno tramite buymeacoffee. L'account rimarrà aperto, se qualcuno vorrà unirsi a loro.Ma è necessario che ringrazi le persone che invece hanno contribuito in un modo o nell'altro affinché questo romanzo prima e audiolibro poi nascessero.Anzitutto Manu. Grazie, perché senza di te non avrei neanche iniziato. Grazie per i brainstorming, per le letture, per il supporto. Se anche solo l'idea di questo libro ha iniziato a prendere forma è merito tuo.Grazie a Elly. Per mille motivi, non ultimo la passione che metti ogni volta che parli di questo libro.Grazie poi a tutte le persone che negli anni hanno letto e riletto le singole parti, anche quelle che scorderò di menzionare qui: Matteo, Marco, Annalisa, Andrea, Giuseppe, Gabriele, Federica, Greta, Paola, Simona, Stefania, Alessia, Serena, Noemi, Francesca, Cristina, Dona, Gianluca, Samantha, Martina, Laura, Elena.Ripeto, ne sto scordando molte altre: perdonatemi, ma sappiate che vi sono grato comunque.Grazie a chi ha sostenuto l'idea di farne un audiolibro, in particolare a Elly, Alessia e Chiara.Grazie ad Antonella, Valeria, Giuliano e Costanza per l'aiuto linguistico.Grazie a chi ha condiviso e mandato riscontri mentre ascoltava, in particolare (ma non solo) a Irene, Sabrina, Elena e Chiara.E poi un ultimo ringraziamento va a un certo numero di persone che mi hanno aiutato anni fa in un momento difficile e alle quali avevo promesso una menzione se fossi stato mai pubblicato: se mai avverrà manterrò la promessa, ma intanto lo faccio qui.Un grazie enorme a Elly, Melika, Lady Door, Rosie, Elena, Dona, Nicoletta, Gianluca, Francesco, Sarah, Daniela, Samantha, Cristina, Angela, Marcella, Isabella, Gianbattista, Sonia, Angelo, Max, Gabriele, Stefania, Giuly, Francesco, Annalisa, Letizia, Orietta, Tania, Romina, Stefania, Valeria, Nico, Jabez, Ale, Barbara, Valentina, Anna, Silvia, Juri, Giuseppe, Silvana, Martina e tutti quelli che hanno preferito rimanere anonimi.Vorrei fosse tutto, ma sicuramente qualcuno è rimasto fuori. Spero mi perdonerà, la colpa è solo mia.Grazie ancora a tutti voi, chissà che un giorno non si possa replicare.---Vi ricordo che andando su https://www.buymeacoffee.com/sferragina potete non solo offrirmi uno o più caffè, ma diventare sostenitori di questo progetto: i sostenitori riceveranno ogni settimana la versione in pdf del capitolo uscito, oltre ovviamente a quelli precedenti!Per contatti e proposte editoriali e di collaborazione: sferragina@gmail.comPer sostenere questo progetto: https://www.buymeacoffee.com/sferragina
Il rumore dell'antifurto di un'auto mi ha riportato improvvisamente indietro nel tempo: ma vi ricordate quando la notte gli antifurto non ci lasciavano dormire?TRASCRIZIONE DEL TESTOLa notte scorsa mi ha svegliato un rumore che non sentivo da tantissimo tempo. Non stavo proprio dormendo, mi ero messa a letto da poco tempo e, sapete, ero in quello stato di semi dormiveglia quando ci si sta per addormentare. A un certo punto ho sentito questo rumore che, appunto era secoli che non lo sentivo: era l'allarme di una macchina, sapete quelli che fanno "Gneee uuu gnee uuu". L'ho ascoltato per un po' poi aspettavo che smettesse, però non smetteva continuava, continuava poi ha smesso per qualche secondo, poi ha ripreso e poi ha iniziato a andare avanti a ritmo intermittente, e siccome io ero lì che appunto con gli occhi chiusi, al buio di notte con tutti i rumori amplificati, e questa cosa qua durava ormai da più di cinque minuti, mi sono messa a contare i secondi che trascorrevano tra un intervallo e l'altro. Appunto, siccome a casa c'è molto silenzio e veniva il ticchettio dell'orologio che è appeso in cucina, erano degli intervalli di 13 secondi. Questa cosa qui è andata avanti per, boh, non so, una ventina di minuti, e mi sono resa conto di quanto fosse onnipresente negli anni '90 gli anni '80 anni '90 il rumore dell'antifurto delle auto. Quando abitavo dai miei genitori in Castello, io ricordo che ogni notte c'era un antifurto che andava avanti per minuti e minuti. Poi, soprattutto d'estate, di tanto si sentiva qualcuno che gridava dalle finestre "Bastaaa!". Poi improvvisamente antifurti non se ne sentono più, non so se sia cambiato il modo in cui funzionano gli antifurto oppure se è boh, noo lo so è cambiato il modo in cui la gente parcheggia le auto, oppure se un tempo erano molto più sensibili per cui bastava appoggiarsi a una macchina che scattava subito l'antifurto, però non lo so se voi ci avete fatto caso. Infatti quando la notte scorsa ho sentito l'antifurto, la mia prima sensazione, mi sono mi sono ritrovata riportata indietro nel tempo, nelle notti estive, appunto, quando si aveva la finestra aperta, si guardava la tv e venivano tutti i rumori dagli altri appartamenti che anche avevano la finestra aperta. Ripeto questo perché io abitavo in una casa del centro storico dove gli appartamenti sono tutti molto vicini, le strade molto strette e praticamente io all'ora di pranzo aprendo la finestra, affacciandomi alla finestra sapevo esattamente quello che stava cucinando la nostra dirimpettaia perch é l'odore del soffritto dalla sua cucina entrava direttamente nel nostro soggiorno.
Dal 1 giugno 2021 Google Photo non sarà più completamente gratuito. Tutte le foto saranno conteggiate nei 15 Gb gratuiti, che una volta esauriti potranno essere incrementati tramite diverse soluzioni di abbonamento. Ho riflettuto molto su questa cosa, e se Facebook, Instagram e tutti gli altri adottassero una politica del genere? Avrebbero incassi da capogiro e meno profili falsi. Ripeto, solo una mia riflessione. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/silpodcast/message
«Un ritardo nelle vaccinazioni non è tollerabile. O riescono a stare al passo con gli altri paesi, o se ne devono andare. Subito». Lo ha scritto su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano che in un altro post ha aggiunto: «Se il governo non riesce a garantire una vaccinazione tempestiva dei cittadini se ne deve andare. Subito. Ci sono difficoltà oggettive di approvvigionamento ma al netto di queste» nessun «ritardo può essere tollerato». «Non sarebbe accettabile da parte del Governo chiedere il minimo sacrificio agli italiani in presenza di ritardi e disorganizzazione nella vaccinazione anti Covid-19. Questa è la mia opinione di semplice cittadino», ha spiegato ancora il virologo. Quanto alla notizia dell'infermiere americano risultato positivo al coronavirus 8 giorni dopo la vaccinazione, Burioni ha osservato: «Ripeto fino alla nausea: nessun vaccino può offrire una protezione prima di 15 giorni dalla sua somministrazione. È inutile cercare di spaventare le persone: per produrre anticorpi il nostro organismo ci mette del tempo. Fatevene una ragione».
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Quella dell'effetto wooshing è una teoria non del tutto confermata, anche perché è molto difficile farlo, che potrebbe spiegare il perché non si perda peso anche se si fanno le cose per bene con dieta e allenamento.Ripeto, ad oggi è solo una teoria con la quale mi trovo d'accordo
Eccovi la puntata di questa settimana del podcast della serie Trust Talks dello Studio Paolo Gaeta; il nostro viaggio nel mondo del trust e del wealth management continua nella direzione di incontrare i più grandi esperti italiani e internazionali del settore. Oggi parleremo di arte e trust con l'avvocato Nicola Canessa, dal 2018 responsabile del dipartimento di Art Law di CBA Studio Legale e Tributario con sede a Milano e di cui è partner. L'avv. Canessa è socio fondatore della Associazione “Il Trust in Italia” e membro della “Society of Trust and Estate Pratictioners”. Autore di numerose pubblicazioni su argomenti inerenti il “wealth management”, l'ultima delle quali intitolata “Gestione, valorizzazione e trasmissione dei patrimoni artistici di famiglia” edito da Franco Angeli, 2018. Trascrizione:L'Italia ha ormai un'esperienza trentennale nell'uso dei Trust. Lo Studio Paolo Gaeta lancia la serie podcast TrustTalks con l'obiettivo di condividere con i maggiori esperti italiani e internazionali le esperienze maturate fino ad oggi e per comprendere usi e applicazioni dei trust oltre le prospettive di sviluppo del wealth management. Queste e le prossime TrustTalks le potete trovare nel sito www.studiogaeta.com. Buongiorno, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie TrustTalks dello Studio Paolo Gaeta. Il nostro viaggio nel mondo del trust e del Wealth Management continua nella direzione di incontrare i più grandi esperti italiani e internazionali del settore. Oggi parleremo di Arte e Trust con l'avvocato Nicola Canessa, dal 2018 responsabile del dipartimento di Art Law di CBA Studio Legale e Tributario con sede a Milano e di cui è partner. L'avvocato Canessa è socio fondatore dell'associazione del Trust in Italia e della società “Society of Trust and Estate Pratictioners”, autore di numerose pubblicazioni su argomenti inerenti il Wealth Management, l'ultimo dei quali intitolato: "Gestione, valorizzazione e trasmissione dei patrimoni artistici di famiglia" edito da Franco Angeli nel 2018. Domanda: Avvocato Canessa, buongiorno. Grazie di questo tempo che ci dedica e veniamo subito al dunque: quando e perché pensare di utilizzare il trust nel mondo dell'arte? Risposta: Buongiorno, grazie innanzitutto per avermi invitato a questo incontro. Ma perché quando si va detto in termini generali, nel senso che ogni qualvolta noi abbiamo un cliente facciamo un'analisi preliminare di quella che è la situazione, la volontà del cliente e la situazione giuridica, dopodiché capiamo se il trust può essere utilizzato meno. Come lei ben sa, frequentando anche lei il trust da tanto tempo, non è il trust un vestito da tutte le stagioni, non lo utilizziamo ogni qualvolta riteniamo che con altri strumenti del codice civile non siamo in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti, quindi l'analisi preliminare di quelle che sono le volontà, gli obiettivi e il percorso che il cliente vuole creare sicuramente è importante. Io mi sono avvicinato al trust nell'arte per motivi pratici, per motivi di richiesta di clientela e ho aperto tre anni fa un dipartimento “Diritto dell'arte” all'interno dello studio proprio per riuscire a gestire al meglio tutte le richieste che mi venivano dai clienti. L'arte è una componente importante, molte volte nell'ambito del patrimonio familiare, insieme a immobili denaro e investimenti in genere. Quindi tenere in considerazione questo argomento non è cosa da poco. Dipende poi come il cliente vuole approcciare la questione, perché nell'ambito del nostro codice evidentemente il cliente può utilizzare la donazione o la successione con le sfumature che tutti sappiamo. Con la donazione, evidentemente può trasferire immediatamente questa collezione o questi beni che possono essere arte in genere, possono essere dimore storiche o possono essere anche collezioni d'arte o di altro tipo. Oppure può decidere di fare testamento e quindi l'efficacia di questo trasferimento avverrà solo con la morte del soggetto. Oppure può cercare di organizzare in vita, qui il trust è molto utile, può cercare di organizzare in vita la sua successione, cercando di determinare già una destinazione diversa dei beni, di un patrimonio che può essere più ampio, tra cui vi è l'arte. C'è un aspetto fiscale poi da tenere in considerazione, e qui è sua materia, non mia, anche se noi la frequentiamo, che nel momento in cui viene trasferita una collezione d'arte che era nell'ambito di una successione bisogna capire se questa collezione d'arte è all'interno di un immobile o meno e quindi si può vantare del forfait del 10% oppure se viene trasferito autonomamente e quindi ci vuole una perizia per valutare quale sia il suo valore e determinare se questo valore può rientrare o meno nella franchigia in linea retta normalmente stiamo parlando di trasferimenti nell'ambito di una famiglia o meno. Inoltre possiamo valutare, a volte se al di là dell'aspetto meramente di trasferimento del patrimonio familiare il trust può essere utilizzato in luogo di una fondazione, quindi un trust di scopo, anche se evidentemente la fondazione ha una, mi passi il termine, nobiltà a cui forse il trust non viene riconosciuto e quindi bisogna spiegare al cliente quali sono evidentemente le differenze fra trust e fondazione, in particolare evidenziare che la fondazione ha uno scopo di pubblica utilità che è necessario e fondamentale nell'ambito del diritto italiano, non abbiamo le fondazioni di famiglia di normativa tedesca, e quindi necessariamente la fondazione rimane come uno strumento di gestione di fondi di collezioni, ma che non potranno poi essere continuate nella trasmissione all'interno della famiglia, mentre il trust ha questa possibilità. Domanda: Quali sono gli aspetti più significativi delle sue esperienze nell'ambito del diritto dell'arte e dei trust? Un po' il suo portato esperienziale. Risposta Io mi sono avvicinato al trust nell'arte proprio per motivi pratici, il trust può essere utilizzato in varie tipologie. Le tipologie che io ho visto nell'ambito del trust sono essenzialmente quelle che le dicevo cioè la possibilità di trasferire patrimoni d'arte chiamiamole così nell'ambito della famiglia con una gestione in qualche modo controllata. Ripeto, trasferire nell'ambito di una donazione immobili e collezioni d'arte vuol dire scegliere immediatamente chi è il donatario e magari in casi in cui la differenza d'età fra il disponente e il beneficiario è tanta oppure in cui i beneficiari ancora non hanno chiare le idee su cosa fare da grandi, potrebbe essere la donazione uno strumento tra virgolette rischioso. Il consentire di attribuire i beni in un fondo in trust, isolato tra virgolette, aggressione dei terzi può essere un modo concreto e sicuro per consentire un corretto passaggio generazionale, quello che diciamo sempre. Oppure mi sono avvicinato al trust nell'arte proprio perché persone volevano creare uno strumento di gestione di collezione che non fosse così vincolato alla normativa sulle fondazioni per quello che dicevo prima. A volte la soluzione migliore, soprattutto in quest'ultimo caso delle fondazioni, è quello di far dialogare trust e fondazioni e quindi mi è capitato di creare dei trust successori di famiglia in cui il reddito del trust andasse in tutto o in parte ad una fondazione che era stata parallelamente costituita e questa fondazione aveva lo scopo di valorizzare il nome del defunto collezionista e creare progetti nell'arte a suo nome. E quindi diciamo che il Consiglio di Fondazione proponeva altri trustee progetti di vario tipo e il trustee nel consenso del guardiano e con un “collegio di saggi” decideva se quel progetto poteva essere di interesse o meno. In questo modo diciamo che si veniva a limitare al minimo il rischio che la Fondazione potesse poi ricevere denari anche ingenti, senza avere poi un effettivo progetto da poter sviluppare. Domanda: Questi aspetti, effettivamente di interazione tra il trust e la Fondazione anche sono davvero, davvero molto interessanti perché saltano delle funzioni che sono unite del trust rispetto ad altri istituti. Ma secondo lei quali sono le prospettive di utilizzo del trust nel mondo dell'arte in futuro? Concludiamo in genere la terza domanda del nostro TrustTalks con una richiesta di un outlook per il futuro. Sappiamo che il trust è uno strumento al quale ci si sta piano piano abituando, ma così a sensazione qual'è secondo lei un possibile utilizzo futuro ne ha citato per esempio questo assolutamente molto interessante d'interazione tra trust e fondazione, ma anche qualcos'altro e perché studi come il suo decidono di creare adesso un dipartimento del diritto d'arte che potenzialità ci vedono? Risposta: Io ho visto appunto potenzialità positive. Ovviamente, ripeto, il trust va utilizzato quando serve e tenuto conto della normativa di riferimento applicabile e della legge italiana. Purtroppo in passato, non nell'arte, ma per esempio penso ai trust liquidatori nel 2009-2010 sono state fatte alcune operazioni che hanno minato la reputazione del trust. Sono andati avanti al tribunale di Milano e questo non aiuta. Però credo che ormai il tempo è passato, credo che la gente abbia digerito la bontà e l'utilizzo del trust nel migliore dei modi, noi abbiamo pensato di creare un dipartimento d'arte proprio perché accanto al trust evidentemente che è uno degli strumenti per poter gestire una collezione c'era la necessità di dare una completezza di consulenza. Però io ritengo che il trust non solo nell'arte sia uno strumento ottimo per poter gestire situazioni particolari e per poter garantire al disponente una corretta soluzione ai suoi bisogni. Rimango positivo, sia io che lei siamo vent'anni che frequentiamo quest'istituto, almeno vent'anni ahimè che frequentiamo questo istituto e quindi sicuramente io vedo molta positività nella cosa. Avvocato Canessa, grazie del tempo che ci ha dedicato e a presto. Grazie a Lei Potete ascoltare le Trust Talks sul sito www.studiogaeta.com. Per contatti diretti con i nostri esperti inviate una mail a: info@studiogaeta.com.
pesso mi viene chiesto come riuscire a durare di più a letto, questa diventa una necessità in certi rapporti, ma è necessario prima di tutto comprendere le motivazione vere di questa richiesta.Infatti le motivazioni non sono spesso esaustive, in quanto la risposta data è: “Voglio durare abbastanza”...abbastanza rispetto a cosa?Il termine abbastanza a volte è riferito al tempo utile per far godere la partner.Si sa però che alcune donne hanno orgasmi più facilmente e altre meno, alcune addirittura sono classificate come anorgasmiche, cioè non raggiungono l’orgasmo.Anche nel mondo maschile ci sono persone che hanno tempi completamente differenti.Quindi le variabili in campo sono davvero tantissime.Tutto è finalizzato all'orgasmoIl vero problema è che il rapporto sessuale è spesso finalizzato e classificato in base al “punto d’arrivo” ovvero l’orgasmo.La qualità e la profondità del rapporto, talvolta risultano di minore importanza rispetto alla prestazione.Infatti la bravura, il riempire l’ego di foga per una riuscita ottimale del rapporto è ciò che allontana dal vero risultato, ovvero, un rapporto che dia piacere profondo e connessione con sé e l’altro.Se consideriamo la qualità del rapporto in base alla durata media rilevata, tutto risulterebbe “normale” se un uomo dura 12 minuti.12 minuti possono essere memorabili in certe circostanze oppure un vero fallimento. Un’erezione può far durare il rapporto anche 10 ore, ma questo non sarebbe indice di un rapporto soddisfacente.Quindi non è questione di “tempo”, ma di come questo tempo viene impiegato.Mi sento di dire che se in una coppia tutti i rapporti durano sempre 10 minuti non ci si dona la possibilità di scoprire cosa veramente può donare un rapporto nella sua profondità.E come detto, allo stesso tempo un desiderio fugace può essere molto significativo, ma è la circostanza e quel momento che lo rende tale non può essere quella la norma.Creare sintonia prima di tuttoQuando si parla di Tantra la richiesta è sempre la stessa, voglio imparare a fare sesso tantrico, dove ci sono rapporti che durano ore e ore e si prova tantissimo piacere.Come già detto anche in altri articoli, il Tantra non è focalizzato sul sesso, è la visione occidentale che fa credere questo. A tale proposito ti invito a seguire questo mio approfondimento:https://www.francescosartori.org/post/cosa-significa-tantra-e-come-è-utile È pur vero che nella predisposizione a conoscere l’energia dell’altro, mentre siamo in un rapporto sessuale il risultato può essere un rapporto di tempo indefinito.Perché parlo di tempo indefinito? Perché un rapporto non può avere nessun tipo di standard, ci saranno ovviamente dei limiti fisici certo, ma tutto questo non conta, anche perché come già abbiamo ho approfondito in altri articoli anche orgasmo ed eiaculazione ad esempio non sempre coincidono quindi lo stereotipo nel quale il rapporto termina dopo l’orgasmo non è corretto.https://www.francescosartori.org/post/orgasmo-ed-eiaculazione-coincidono-sempre A questo punto eliminiamo definitivamente l'equazione rapporto-tempo per classificare la qualità della vita sessuale. Non è proficuo pensare alla prestazione, non si è in gara, ma concedersi la possibilità di scoprire l’altro entrando in sintonia può cambiare radicalmente il modo di interpretare la sessualità che a quel punto diventa davvero consapevole.Ascolta il corpoCosa fai quando vuoi ascoltare la tua stazione preferita alla radio?Senza dubbio ti sintonizzi alla frequenza esatta, solo allora potrai sentire i tuoi brani preferiti con grande qualità.Allora perché non valuti di sintonizzarti con la persona che hai difronte e stai per entrare in intimità?Ripeto possono esserci i rapporti focosi e la sintonizzazione avviene già in automatico, ma in altri casi donarsi un momento in cui la tua energia si sintonizza con l’energia del tuo partner o della tua partner può fare davvero la differenza.Posso creare un momento pelle a pelle nel quale i respiri si sintonizzano o semplicemente appoggiare le mani, una sui genitali e l’altra sul cuore, e donarsi questo ascolto profondo, un altro modo può essere anche concedersi un istante in cui gli occhi si incontrano e l’energia inizia a sintonizzarsi.Come possiamo notare questo non centra nulla con la durata, ma sposta l’attenzione al modo in cui facciamo l’amore. Può esserci un momento di intimità profonda anche senza penetrazione oppure un rapporto che si espande nel tempo e talmente è profonda la connessione che si perde la cognizione del tempo e dello spazio. In questa fase possono esserci veramente degli orgasmi nei quali viene coinvolto tutto il corpo tutti i senti sono attivi, allora si parla di estasi.Se semplicemente ci limitiamo a vedere il rapporto come qualcosa che precede l’orgasmo, siamo molto lontani dal sperimentare il “famoso” sesso estatico di ore ed ore.Si può rimanere focalizzati con tutti i sensi al momento presente, non comprimendo l’energia solo nelle zone basse. Se tutte le tensioni durante il rapporto sono accentrate alla zona pubica, stiamo comprimendo l’energia sotto la cintura e l’unica via d’uscita sarà appunto l’eiaculazione, mentre se impariamo ad espandere l’energia in tutto il corpo potremmo sperimentare degli orgasmi senza eiaculazione e tutto il corpo proverà piacere. In questa fase anche la partner sentirà l’espansione dell’energia e anche la sua stessa energia sarà nel piacere. Orgasmi soddisfacenti saranno il semplice risultato di questa connessione.Non esistono cose da dimostrare nella sessualità, non ci sono prestazioni da fare, c’è semplicemente la condivisione e la connessione di un momento magico e creativo dove l’energia scorre e tutto avviene nell’istante magico dell’adesso.Concedersi questa possibilità è davvero un dono che puoi fare a te stesso prima di tutto e alla tua partner.Francesco Sartori
Scade il bollo dell'auto o no ? Come controllo ?Oggi e' complicato. Il sito Aci, con me, non funziona per i vari plugin di sicurezza.Entro con il sito della Regione Lombardia e vedo la situazione.Finalmente vado sulla app della banca, e non funziona e da' risposte strane, anzi mi dice pagato qualcosa che non e' stato nemmeno ricevuto.Ripeto dal sito internet della banca e risolvo al secondo tentativo scrivendo la targa in maiuscolo.Troppo complicato.Vi aspetto sul gruppo telegram per domande e commenti !
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6308PALLONCINI LGBT CONTRO IL CREMLINO di Chiara ChiessiAlexander Donskoy, ex sindaco della città russa Arkhangelsk ed oggi artista, si è dichiarato pubblicamente omosessuale nel 2017. Intorno alla metà del mese di agosto, ha voluto lanciare un messaggio alla politica da lui considerata "omofoba" della Russia ed al suo presidente, Vladimir Putin, appendendo una bandiera LGBT a decine di palloncini gonfiati ad elio. La bandiera ha poi raggiunto proprio il Cremlino. Donskoy ha spiegato che il gesto era un messaggio per dire basta alla legge anti-propaganda LGBT approvata dalla Russia nel 2013, ma anche per denunciare l'attacco alle ambasciate che nel mese del pride hanno voluto dimostrare il loro supporto esponendo una bandiera arcobaleno fuori dalle loro sedi. In Russia vige infatti fortunatamente una legge che vieta la propaganda LGBT rivolta ai minori di 18 anni; insomma tutto quello che sta succedendo da noi nelle scuole, oppure tramite film o musica, è vietato in Russia. Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.SOLDI RAI PER FILM PRO UTERO IN AFFITTOLa Rai finanzia un docufilm, dal titolo «Tuttinsieme», in cui il regista Puccioni racconta la relazione con il suo compagno, a lui unito civilmente (celebrante Nichi Vendola e presente Monica Cirinnà), e i bambini avuti con la pratica della maternità surrogata, pratica vietata nel nostro Paese. Dunque noi contribuenti abbiamo finanziato l'uscita di questa pellicola.Nel lungo trailer del film il regista vuole offrire un quadro positivo di tale pratica, forse dimentico che per avere un bambino in braccio molti altri non potranno mai venire alla luce, che molte donne nel mondo vengono sfruttate come incubatrici di carne e che la maternità surrogata, in modo preordinato, strappa a forza un bambino dalla sua madre biologica.(Gender Watch News, 15 settembre 2020)CONDANNATA UN'ATLETA PERCHÉ DOTATACaster Semenya è stata medaglia d'oro negli 800 metri femminili ai Mondiali di atletica leggera di Berlino, stravincendo sulle altre concorrenti. Semenya è molto dotata perché ha, per natura, livelli assai elevati di ormoni maschili. Questo l'avvantaggerebbe e dunque il Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna nel 2019 aveva deciso che l'atleta avrebbe dovuto sottoporsi a terapie per diminuire il testosterone. L'atleta fece ricorso e recentemente il Tribunale federale svizzero ha rigettato il ricorso.Due rapide considerazioni. Se per natura un atleta è più dotato degli altri dobbiamo mettere i ceppi al suo talento per renderlo uguale agli altri? Chiediamo a Cristiano Ronaldo di correre meno velocemente in campo per rendere le partite più eque?Seconda riflessione: fuori le donne troppo androgine e dentro i transessuali maschi che gareggiano con le donne e, nonostante i trattamenti, hanno il testosterone a mille, più forza e maggiore densità corporea?(Gender Watch News, 16 settembre 2020)URSULA VON DER LEYEN E JOE BIDEN ACCUSANO LA POLONIA DI AVERE ZONE LGBT FREE (MA È UNA FAKE-NEWS!)Ok, la misura è colma e stracolma. Non posso tacere. Questa notte, la facciata della sede della Commissione Europea è stata illuminata con la bandiera polacca su fondo arcobaleno. E una scritta: «Stop alle zone LGBT free in Polonia». Chi conosce l'attaccamento dei polacchi alla propria bandiera non si stupirà di sapere che questa azione commessa dalla Commissione Europea è stata considerata una profanazione. Al di là di questo, non si è mai visto un simile attacco ad uno Stato membro, né una minor considerazione delle opinioni di milioni di cittadini europei.Questa è solo una delle tante reazioni della élite mondiale alle famose zone «Lgbt free» polacche. C'è stato l'intervento di Ursula von der Leyen, la quale ha affermato che «le zone Lgbt free della Polonia non hanno posto nell'UE» e che sono «zone libere dall'umanità»; e, ovviamente, non poteva mancare quello di Joe Biden: «le zone Lgbt free della Polonia non hanno posto nell'Unione Europea o in nessuna parte del mondo». Insomma: queste zone Lgbt free sono veramente una carognata polacca, un po' come i famosi «campi di concentramento polacchi». Per chi si fosse indignato e volesse approfondire, c'è pronta una dettagliata voce di Wikipedia che spiega, per filo e per segno, quale opinione è corretto farsi in merito. Tutto chiaro, semplice e manicheo. Peccato sia tutto falso.Le zone Lgbt free polacche, semplicemente, non esistono. Proprio così: si tratta di una mostruosa montatura finalizzata a dare un'ulteriore stretta di vite alla libertà di pensiero in Europa e nel mondo a proposito dell'omosessualismo. Mi spiego: prima delle ultime elezioni presidenziali polacche, il presidente di Varsavia Trzaskowski, concorrente di Duda, ha approvato una «dichiarazione Lgbt+»; in risposta a questa iniziativa, diversi Comuni polacchi hanno approvato una «carta dei diritti della famiglia» a sostegno della famiglia naturale. Bene: l'attivista omosesssualista polacco Bartosz Staszewski ha cominciato a girare per questi Comuni attaccando, al loro ingresso, un cartello giallo con scritto, in varie lingue, «Lgbt free zone», zona libera da LGBT. Ripeto, nel caso non fosse chiaro: nessun comune polacco ha mai dichiarato il suo territorio «Lgbt free zone»: è stato un attivista gay polacco ad attaccare quei cartelli e a fotografarli. Quei cartelli esistono, le zone «Lgbt free zone» non esistono, nessun Comune polacco vieta nulla a nessun cittadino polacco o di qualsiasi altra nazione.Ma è possibile? Staszewski può fare una cosa del genere? Ovviamente no! Infatti è stato denunciato sia per aver appeso abusivamente dei cartelli alla segnaletica stradale; sia per aver falsamento accusato le amministrazioni di questi Comuni di incitamento all'odio nei confrotni di persone Lgbt.Nonostante queste denunce, Staszewski ha proseguito il suo «progetto fotografico» (come lui stesso lo definisce) e visto che se ne frega delle conseguenze giudiziarie della sua azione, è legittimo il sospetto che abbia le spalle coperte. Comunque sia, questa falsa notizia è stata ripresa dai media di tutto il mondo, senza alcun approfondimento né verifica e ha provocato le reazioni che abbiamo visto. Ma non è finita: visto che l'omofobia avanza, a novembre la Commissione Europea presenterà una strategia per «rafforzare i diritti delle persone Lgbt+». Il tutto sulla base di una fake news, di una bufala che puzza parecchio di trappolone.Due riflessioni conclusive. La prima: questa è l'Unione Europea, questi sono i suoi metodi, questa è l'élite che ci governa. Poi si fanno inchieste per scoprire le misteriose cause del «sovranismo» e del «complottismo». Che, in italiano corrente, si chiamano «diffidenza». Se non si giocasse con la fiducia dei cittadini, probabilmente, questi fenomeni non avrebbero ragione d'essere. La seconda: la menzogna è una brutta cosa. Intendo proprio brutta. Non è un caso se il Logos incarnato si è definito «la Verità» (Gv 14, 6); e il Suo sedicente antagonista è stato chiamato «padre della menzogna» (Gv 8, 44). Usare una menzogna per condurre le proprie battaglie ideologiche e politiche (contro i propri governati, ma soprassediamo...) è una cosa che puzza. E di zolfo.(Roberto Marchesini, La Nuova Bussola Quotidiana, 26 settembre 2020) Titolo originale: Bandiera LGBT vola verso il CremlinoFonte: Provita & Famiglia, 31 agosto 2020Pubblicato su BastaBugie n. 684
Se vuoi vivere felicemente, devi CREARE la tua felicità, attraverso pensieri ed azioni giuste abituandoti e divenendo dipendente da quelle azioni giuste. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 min. Il titolo del messaggio di oggi sembra un po' uno scioglilingua. E sembra anche un po' assurdo: sto affermando che, per vivere felice, io debbo costruire DA ME la felicità che vivrò. Tu potresti dirmi. “Marco, è assurdo! Io non posso fare in modo di essere felice! La felicità dipende da quello che mi accade, da dove vivo, da come vivo, dalle persone che ho attorno, che non posso modificare perché io sia felice!” OK. Dobbiamo allora metterci d'accordo su cosa intendiamo per “essere felici”. La mattina, quando ti svegli per andare al lavoro, a scuola, in ufficio, nel tuo negozio, o a casa tua, ti senti felice? La tua risposta varierà da “spesso”, a “qualche volta” , a “raramente”... mi auguro per te che la tua risposta non sia “mai”! E' difficile essere pienamente felici ogni mattina se ti svegli alle quattro e fai il camionista e fuori nevica, o se vai in un reparto di malati terminali e sai che quella mattina un tuo paziente morirà, o se, semplicemente, hai un matrimonio in bilico un figlio ammalato, un lavoro che potresti perdere. La ricerca della felicità è un tema vecchio quanto il mondo; hanno provato a spiegarla scrittori filosofi, scienziati. Nel 2006 un regista italiano (Gabriele Muccino) decise di fare un film con Will Smith come protagonista attualizzando una pellicola italiana del 1963 (si chiama “remake”) ambientandola in America e prendendo a spunto un fatto realmente accaduto; il film si intitolava “La ricerca della felicità”. Vorrei vedere assieme a voi il trailer di quel film... Fate attenzione all'ultima frase. Le parole di Will Smith erano “Se vuoi qualcosa, vai e prenditela; punto.” E quello che si prefiggeva Smith nel film, era, appunto, la felicità. E noi? Come credenti, come ci dobbiamo comportare? Dobbiamo “prendere” anche noi la nostra felicità, come dice Will Smith? Sapete, come credenti abbiamo il vantaggio di poter prendere la nostra felicità indipendentemente da quello che ci accade attorno. Come? Se seguiamo le leggi della Felicità che sono contenute nella Parola di Dio 5 Leggi della Felicità 1. Non ricercare la felicità: creala! “Trova la tua gioia nel Signore ed egli appagherà i desideri del tuo cuore. (Salmo 37:4) La felicità non è un prodotto su uno scaffale, ma è una scelta della tua volontà. Sarai tanto felice quanto decidi di essere felice. 2. La felicità non è un obiettivo: è il risultato di pensieri e di azioni giuste. “Va’, mangia il tuo pane con gioia e bevi il tuo vino con cuore allegro, perché Dio ha già gradito le tue opere.” (Ecclesiaste 9:7) Se la felicità è il tuo obiettivo tu vivrai una vita impostata per essere felice; e per fare questo non tutte le tue azioni saranno azioni “di giustizia”, e passeranno sopra la felicità di altri. Sarà una vita molto egoistica e misera! 3. Le mie abitudini creano la mia felicità. “Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.” (Salmo 16:8) Così come le cattive abitudini creano una vita infelice allo stesso modo le buone abitudini creano una vita felice Noi modelliamo le nostre abitudini, e poi le nostre abitudini modellano noi! Se io bevo per abitudine un litro di grappa al giorno io avrò problemi di salute a quella abitudine modellerà la mia vita. Se io per abitudine sono gentile verso i miei vicini io avrò degli amici nella casa a fianco e quella abitudine modellerà la mia vita. 4. La felicità basata sugli eventi è temporanea “Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano...” (Matteo 6:19) Dura solo quanto l'evento. Ma la felicità basata sulle abitudini è duratura. “ … ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano.” (Matteo 6:20) Quanto dura la gioia di una giornata al luna park? Dura quel giorno, ma il giorno seguente dovrai tornare alla tua vita (il lavoro, la scuola, la famiglia).. Se la mia felicità è basata sugli eventi, allora proverò a riempirne la mia vita per essere felice ogni giorno. Ho detto che la felicità duratura è basata sulle abitudini; la parola “abitudini” viene da “abito”. L'abito è qualcosa che ci mettiamo addosso, che viene con noi, ci accompagna durante tutta la giornata. Se la mia felicità è in funzione di quell'abito, allora io sarò felice per gran parte del mio tempo, in quanto avrò addosso il motivo della mia felicità. 5. Le abitudini che creano felicità danno dipendenza come le cattive abitudini. “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2) Io ho la cattiva abitudine di andare a letto molto tardi la sera; ormai sono così abituato a mettermi a letto oltre mezzanotte, che se vado a letto prima non ho sonno! Io una dipendenza da una cattiva abitudine, e la mia cattiva abitudine è causa del fatto che, svegliandomi alle 6, io sia stanco già dal mattino. Se invece io avessi la buona abitudine di andare a letto alle dieci e mezza di sera, dormirei due ore di più e la mattina sarei riposato, e sicuramente più felice! Sarei sempre dipendente da un'abitudine ...ma porta una ricompensa molto più grande! Questi cinque principi non me li sono inventati io durante una notte, ma sono scritti nella Parola di Dio. Sapete quale è il libro più felice della Bibbia? Il libro di Flippesi! E' il libro in cui Paolo si dimostra più felice dove per 17 volte ripete le parole,”felice, contento, gioia, gioire”, e al capitolo 4 versetto 4 dice: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) Eppure sapete dove scrive il libro Paolo? Durante la prigionia a Roma, incatenato a un soldato romano 24/7. Paolo incoraggia i Filippesi a d applicarsi su alcune caratteristiche della vita cristiana che creano la felicità. Non è importante, ma sappiate che queste caratteristiche che Paolo indica sono spesso chiamate le “virtù cristiane”. Uno dei risultati dell'applicazione delle virtù cristiane alla propria vita è la felicità. Se vuoi essere felice, dove cominciare? Paolo dice: “Comincia dalle RELAZIONI!” E' impossibile essere felici con relazioni infelici! 1° ABITUDINE: DEVO COLTIVARE RELAZIONI SANE! Nei primi 11 versetti Paolo descrive il rapporto che ha con i Filippesi e fa 4 affermazioni “Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi; e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino a ora. E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesú. Ed è giusto che io senta cosí di tutti voi, perché io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del vangelo, siete partecipi con me della grazia. Infatti Dio mi è testimone come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesú. E prego che il vostro amore abbondi sempre piú in conoscenza e in ogni discernimento, perché possiate apprezzare le cose migliori , affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesú Cristo, a gloria e lode di Dio.” (Filippesi 1:2-11) Paolo modella 4 virtù/abitudini relazionali facili da spiegare, difficili da applicare Per essere felice devo... 1. ESSERE GRATO PER LE PERSONE NELLA MIA VITA! Sarai molto più felice e le tue relazioni saranno molto più piacevoli se sviluppi l'attitudine alla gratitudine! Paolo afferma: “Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi” (Pilippesi 1:3) Paolo dice:“Io ricordo le cose belle di voi Mi focalizzo sui momenti belli vissuti assieme” Nella mia vita di pastore ho costatato che questo è uno dei motivi perché le amicizie e molti matrimoni entrano in crisi e finiscono. Soprattutto nel matrimonio, ci si dimentica dei momenti belli vissuti assieme e ci si focalizza su quelli brutti. Ci dimentichiamo di come il cuore ci batteva al primo appuntamento con la nostra sposa o il nostro sposo, delle ore passate assieme senza dirsi niente ma sazi solo dal fatto di tenersi per mano... E invece ci focalizziamo sulla busta di immondizia che non è stata portata fuori ancora, sul tubetto di dentifricio schiacciato dal centro e non dal fondo... Paolo invece, dice :”Io mi ricordo solo il vostro bene per me... perché è quello che mi rimane dentro! Perché è per quello che vi sono grato!” Ti pongo una domanda: quando pensi alle persone della tua vita il tuo primo pensiero è la gratitudine? Più tempo conosci una persona più dai le cose per scontate (amore, rispetto, attenzioni), più ti concentri sui suoi sbagli, più è facile ricordare gli episodi brutti. Cosa fa Paolo, invece? “...il mio cuore si riempie di gioia per tutto l’aiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo di Cristo dal giorno in cui l’avete conosciuto fino ad ora.” (Filippesi 1: 4b-5 PV) Paolo ricorda le cose belle: ricorda l'aiuto di una donna, Lidia, (una commerciante) che lo ha aiutato al suo arrivo a Filippi per piantare una chiesa portandolo nel luogo dove le persone si incontravano per pregare. Ricorda che gli hanno inviato soldi e addirittura un fratello in Cristo (Epafrodito) è arrivato a dorso di mulo da Filippi a Roma mandato per aiutarlo... e si è pure ammalato per questo (e nella lettera dice che lo sta rimandando a casa). Ti faccio una domanda: cosa hai dimenticato di quello che gli altri hanno fatto per te? Tu potresti dirmi, “Va beh, Marco, i Filippesi avevano un debole per Paolo gli stava propri simpatico e lo avevano amato da subito” Se pensi così, leggi Atti 16), e scoprirai che Paolo era stato picchiato dai Filippesi, era stato frustato dai Filippesi, era stato arrestato dai Filippesi, era stato messo in prigione a Filippi, era sopravvissuto ad un terremoto, mentre era in carcere a Filippi, e infine gli avevano chiesto di lasciare la città... perché portava jella! Ma Paolo ha deliberatamente scelto di non soffermarsi sui ricordi dolorosi. Il ricordare non è una funzione chimica del tuo cervello è una scelta che fa la tua volontà! Addirittura alcune volte la tua volontà cancella memorie troppo dolorose, come quella di una violenza subita, per proteggerti. Come credente, devi sviluppare una memoria selettiva; non su tutto, certamente, ma per alcune cose devi decidere cosa vuoi ricordare e cosa no. Ti lascio un compito da fare: fai una lista di tutte le persone che devi ringraziare; trova la maniera di dirgli grazie durante i prossimi due mesi. Conclusione Se vuoi vivere felicemente, devi CREARE la tua felicità, attraverso pensieri ed azioni giuste abituandoti e divenendo dipendente da quelle azioni giuste. La prima cosa da fare è : sii grato delle persone nella tua vita. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO LINK AL VIDEO SU FACEBOOK --- VIDEO IN HD A BREVE (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Quante volte ti capita, con i bambini o con i collaboratori, o il partner, di ripetere le cose all'infinito,, anche cose importanti e non ricevere alcun riscontro? In questo podcast ti spiego un possibile motivo e ti racconto un trucchetto di leadership :-)TI SEI ISCRITTO AI MIEI CANALI SOCIAL?FACEBOOK: https://www.facebook.com/lapsicologasilviaINSTAGRAM: https://www.instagram.com/la_psicologa_silvia/?hl=itSITO/BLOG: www.silviaspinelli.itCANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/c/SilviaSpinelliPsicologati aspetto!!
Gary Halbert aveva una spaventosa capacità di concettualizzare il marketing.Un esempio fra tutti l’abbiamo tirato fuori nella puntata #115, ed è il seguente:“Se voglio vincere una gara a chi vende più hamburger, ho bisogno di una folla affamata!”.Il concetto di marketing a cui rimanda è: se vuoi vendere un prodotto, trova prima un mercato a cui venderlo.Ripeto: trova la folla affamata “prima”, non dopo.E anche se sono passati più di 30 anni da quando il buon Gary ha pronunciato questa eterna verità…C’è ancora troppa gente che se la dimentica.Parlo di imprenditori che - pur con tutta la buona volontà - creano prodotti o servizi che purtroppo sono senza mercato.Potrei rimanere per ore a raccontarti storie di imprenditori con questa ‘sfortuna’, ma andiamo avanti… Il punto è che in taluni casi il prodotto è meno importante della strategia per venderlo.E questo lo insegna o stesso Gary Halbert nel capitolo #22 del suo capolavoro The Boron Letters, in cui mette in fila i 6 step di una strategia di vendita di successo nel direct marketing.E nella puntata #131 del podcast non solo ne abbiamo parlato, ma l’abbiamo anche ‘modernizzata’.Quindi, se stai pensando di lanciare un nuovo prodotto o servizio e non hai la certezza di riuscire a venderlo…Forse la puntata #131 del podcast è fatta apposta per te.*** Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata:[03:59] Come potenziare il tuo copywriting usando un semplice registratore vocale secondo il copywriter più "copiato" della storia (nonché discepolo diretto di Gary Halbert).[11:59] "Dumbing Down", ovvero una delle tecniche di copywriting più conosciute al mondo e che - se presa troppo alla lettera - rischia di rendere dissuasivo il tuo copy. [15:47] I 6 step per progettare un'offerta "alla-Gary-Halbert" e come gli imprenditori possono adattarli con successo al mercato del 2020.[28:23] L'errore che commettono molti imprenditori quando si fanno trascinare dalla pericolosa eccitazione di avere tra le mani un "nuovo prodotto".***RISORSE MENZIONATE:►► Il nuovo Taccuino personalizzabile, con oltre 50 idee per imprenditori, marketer e copywriter che vogliono guadagnare di più: https://amzn.to/2Z1MuSc ►► Tutte le nostre Risorse Avanzate sulla Scrittura Persuasiva: https://www.copypersuasivo.com/shop-benvenuto ►► L’unico servizio in Italia di Formazione e Revisione per sviluppare la tua attività col copy persuasivo®: http://club.copypersuasivo.com/
Gary Halbert aveva una spaventosa capacità di concettualizzare il marketing.Un esempio fra tutti l’abbiamo tirato fuori nella puntata #115, ed è il seguente:“Se voglio vincere una gara a chi vende più hamburger, ho bisogno di una folla affamata!”.Il concetto di marketing a cui rimanda è: se vuoi vendere un prodotto, trova prima un mercato a cui venderlo.Ripeto: trova la folla affamata “prima”, non dopo.E anche se sono passati più di 30 anni da quando il buon Gary ha pronunciato questa eterna verità…C’è ancora troppa gente che se la dimentica.Parlo di imprenditori che - pur con tutta la buona volontà - creano prodotti o servizi che purtroppo sono senza mercato.Potrei rimanere per ore a raccontarti storie di imprenditori con questa ‘sfortuna’, ma andiamo avanti… Il punto è che in taluni casi il prodotto è meno importante della strategia per venderlo.E questo lo insegna o stesso Gary Halbert nel capitolo #22 del suo capolavoro The Boron Letters, in cui mette in fila i 6 step di una strategia di vendita di successo nel direct marketing.E nella puntata #131 del podcast non solo ne abbiamo parlato, ma l’abbiamo anche ‘modernizzata’.Quindi, se stai pensando di lanciare un nuovo prodotto o servizio e non hai la certezza di riuscire a venderlo…Forse la puntata #131 del podcast è fatta apposta per te.*** Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata:[03:59] Come potenziare il tuo copywriting usando un semplice registratore vocale secondo il copywriter più "copiato" della storia (nonché discepolo diretto di Gary Halbert).[11:59] "Dumbing Down", ovvero una delle tecniche di copywriting più conosciute al mondo e che - se presa troppo alla lettera - rischia di rendere dissuasivo il tuo copy. [15:47] I 6 step per progettare un'offerta "alla-Gary-Halbert" e come gli imprenditori possono adattarli con successo al mercato del 2020.[28:23] L'errore che commettono molti imprenditori quando si fanno trascinare dalla pericolosa eccitazione di avere tra le mani un "nuovo prodotto".***RISORSE MENZIONATE:►► Il nuovo Taccuino personalizzabile, con oltre 50 idee per imprenditori, marketer e copywriter che vogliono guadagnare di più: https://amzn.to/2Z1MuSc ►► Tutte le nostre Risorse Avanzate sulla Scrittura Persuasiva: https://www.copypersuasivo.com/shop-benvenuto ►► L’unico servizio in Italia di Formazione e Revisione per sviluppare la tua attività col copy persuasivo®: http://club.copypersuasivo.com/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6151ECCO COME CI INGANNA L'UNIONE EUROPEA di Antonio SocciÈ passato poco più di un anno, ma tutti fingono di aver dimenticato cosa accadde fra l'autunno 2018 e la primavera 2019. Ricordate?Il Giornale Unico del Partito Conformista Italiano (Pci), con l'establishment Ue, già dal settembre 2018 cominciò a sparare a zero perché il Def del governo gialloverde per il 2019 - su impulso della Lega - prevedeva un rapporto deficit/pil al 2,4%.Era giustificato quell'allarme apocalittico? No, era infondato. Infatti i precedenti governi Pd, con Padoan all'Economia, nei loro Def, avevano previsto il rapporto deficit/Pil all'1,4% nel 2016 e nella realtà si era poi attestato al 2,5. Lo avevano previsto all'1,8% nel 2017 e poi era andato al 2,3%.Dunque non c'era nulla di sconvolgente, ma fecero fuoco e fiamme e - con il diktat della Ue - riuscirono a imporre a quel governo di portare il deficit al 2,04. La Ue tedesca voleva piegare la Lega.Con quell'operazione l'obbediente Conte cominciò ad accreditarsi come l'uomo di fiducia delle cancellerie europee per "neutralizzare" la Lega, finché Salvini - l'estate scorsa - fu costretto a mandare tutto all'aria perché non era più possibile fare una politica economica di rilancio dell'Italia(Conte aveva ormai portato il M5S fra le braccia dell'establishment).Perché fu fatta dalla Ue (e dai suoi seguaci) quella battaglia apocalittica per uno 0,4% di deficit in più? Non c'era nessun motivo economico, erano quantità minime. Ma per una questione politica.L'EUROPA NON VUOLE TAGLIARE LE TASSEInfatti la Lega, con quel 2,4%, intendeva dimostrare (sia pure inizialmente) che dalla ventennale crescita zero dell'economia italiana non si usciva continuando con tagli, tasse e austerità (che ci avevano fatto precipitare in recessione e avevano aumentato il debito pubblico e la disoccupazione), ma si usciva con una politica espansiva (investimenti pubblici e abbassamento di tasse) per rimettere in moto l'economia e, crescendo il Pil, far diminuire l'incidenza del debito pubblico.Tutto questo però era visto come la peste dall'establishment, perché avrebbe dimostrato che la strada "tedesca" dell'austerità, che ci stava affondando da 20 anni, era stata del tutto sbagliata.I dogmi germanici, assoluti e indiscutibili, erano: il deficit - che occorreva ridurre perché altrimenti avrebbe fatto crescere il "mostruoso debito pubblico" italiano - e, appunto, il debito che - dicevano - era una voragine che stava per inghiottirci. A questa cupa divinità bisognava continuare a sacrificare lavoro, sanità, istruzione, opere pubbliche e - in sostanza - il benessere degli italiani.Ripeto: si parlava di un deficit previsto al 2,4% del pil (portato al 2,04 dal diktat della Ue) e di un debito pubblico che si aggirava attorno al 132% del pil. Questo era "il mostro".È passato poco più di un anno, è cambiato il governo, e ora nel Documento di Economia e Finanza 2020, varato dall'esecutivo giallorosso il 27 aprile 2020, si legge: "Il nuovo livello di indebitamento netto (deficit, ndr) delle amministrazioni pubbliche è quindi fissato al 10,4 per cento del PIL nel 2020... Quanto al livello del debito pubblico, lo stesso è previsto attestarsi al 155,7 per cento del PIL nel 2020".CLAMOROSOCapito? Dal 2,04 siamo schizzati al 10,4% di deficit e dal 132% di debito pubblico al 155,7%. E tutto con l'accordo dell'Ue, senza nessun allarme apocalittico. Venerdì scorso il governatore di Bankitalia Visco, nelle sue Considerazioni finali, ha affermato - riferisce il Corriere della sera - che "la sostenibilità del debito pubblico italiano 'non è in discussione', nonostante quest'ultimo, nell'anno in corso, sia previsto in aumento dal 135% al 156% del Pil".Ma allora il "debito mostro" al 132%? Quella divinità a cui abbiamo sacrificato 20 anni di economia e di benessere degli italiani? Non è più vero niente?Ora ci dicono che per combattere un crollo del Pil (causa Covid) del 13% occorre indebitarci e fare politiche espansive. Ma nei 20 anni precedenti avevamo lo stesso Pil in coma: perché ci hanno fatto fare la disastrosa strada tedesca del rigore e non una politica economica espansiva?E la Ue che adesso, per aiutare i suoi paesi in crisi, sospende addirittura il patto di stabilità e così contraddice se stessa? È la clamorosa ammissione di aver sbagliato strada.Certo, la Ue lo fa in modo controproducente: continuano a rifiutarsi di far fare alla Bce la Banca centrale (come chiedono "i sovranisti") e così escogitano le soluzioni sbagliate, quelle che creano più debito (anche a noi).Ma resta il fallimento. Dunque avevano ragione i cattivi leghisti (a cominciare dai terribili Borghi e Bagnai).Nota di BastaBugie: l'autore dell'articolo mette in luce il pessimo comportamento dell'Unione Europea nei confronti dell'Italia. Abbiamo rilanciato questo articolo per questo motivo, non per esaltare l'azione di governo della Lega o perché siamo d'accordo al 100% con ciò che dice Salvini. Scriviamo questa nota per evitare che chi legge l'articolo si senta in dovere di scriverci che Salvini non è un santo, né condivide le sue idee. Ognuno tragga le conclusioni che vuole. Semplicemente i numeri sono numeri e l'Unione Europea si beffa sempre di noi italiani. A noi interessa dire solo questo.I fan sfegatati di Salvini, invece, possono divertirsi con gli ironici video seguenti (speriamo di non dovere anche in questo caso specificare che per noi Salvini non è il Salvatore promesso all'umanità). Per favore chi non ha senso ironico non li guardi e soprattutto... non ci scriva che non gli sono piaciuti.https://www.youtube.com/watch?v=Jat4XZUnG8shttps://www.youtube.com/watch?v=GkUg4U4gfpw
«Non ho letto l’articolo di Nature, ma si tratta di una rivista estremamente prestigiosa. Vediamo se l’articolo dà risultati definitivi o se invece è definitorio». Lo ha detto in un'intervista a Radio Radio il responsabile del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza parlando della cura sperimentale avviata a Mantova e a Pavia sui pazienti gravi affetti da coronavirus utilizzando il “plasma di convalescenza”, ovvero il plasma donato dai pazienti di covid infettati e poi guariti. «Ho paura solo che non sia facilissimo applicare questo trattamento su larga scala perché presuppone che venga fatta un’aferesi da parte di donatori che sono pazienti convalescenti o che hanno superato la malattia, i quali devono avere un elevato titolo anticorpale, questo sarebbe l’unico limite», ha spiegato il professor Rezza. «Se i risultati mostrassero un’evidenza di efficacia elevata sarebbe un successo non solo per la ricerca italiana, ma per tutti. Ripeto, con i limiti che ha questo tipo di trattamento che non prevede una produzione sintetica industriale su larga scala», ha sottolineato Rezza.
Uno dei più bei monologhi di Al Pacino presente nella pellicola (nella versione italiana doppiato dall'immenso Giancarlo Giannini). Film drammatico e thriller d'ispirazione horror del 1997 che non può non essere visto. Keanu Reeves, Charilze Theron e Al Pacino che giostrano negli intrighi di potere e pattinano sullo sfondo di un contesto di raffinatezza artistica decisamente non indifferente. Cosa volere di più? Ripeto, assolutamente un must-seen! PS: Il monologo mi piace da pazzi! :D ********************* A seguire lascio anche qualche canale esterno per i più curiosi dato che sono presente un po' su tutti i social con materiali di recitazione, scrittura e disegno di diverso genere: :D #francescomerli #piumenere
Secondo episodio del filone delle mie gare. Però vado a ripescare una mia vecchia gara, corsa esattamente un anno fa: la mia prima mezza maratona, alla Vienna City Marathon 2019.Non era la prima volta che raggiungevo i 21km, lo avevo già fatto in allenamento, ma lo era per la prima volta in gare ufficiali.Questo è stato il primo grande obiettivo che io ed i miei amici ci siamo dati, quando molti mesi prima avevamo deciso di iniziare a fare sul serio con la corsa.L’idea era quella di abbinare un viaggio di 4-5 giorni ad una mezza maratona, distanza per noi sfidante (eravamo tutti dei super principianti), ma non impossibile.Ed allora abbiamo iniziato ad allenarci, spesso insieme, in 4 o 5 persone.Siamo arrivati a Vienna 3 giorni prima della gara, il 4 aprile. La gara si sarebbe poi tenuta domenica 7.Ed abbiamo fatto i turisti per tutti e 3 i giorni, andando il 5 a ritirare il pettorale + il pacco gara. Pacco ricco di gadget, integratori e cose così, ma senza maglietta. Che, considerato il costo elevato di iscrizione (80€, se non ricordo male) è stato molto caro. La maglietta, che a me non piaceva neanche molto, te la potevi comprare a parte, alla modica cifra di 40€ o giù di lì.L’expo era davvero super: tantissimi stand, dove poter perdere un bel po’ di tempo, tra abbigliamento, alimentazione, materiali.Siamo arrivati al giorno della gara già stanchi, perché fare tantissimi km e stare sulle gambe per 3 giorni di fila non è esattamente lo scarichino ideale per una gara. Ma noi non eravamo andati lì per fare il personal best, ma per vivere un’esperienza.E questo, nel bene o nel male, c’è stato. Sicuramente non me la scorderò.Il clima, nonostante i nostri timori, era ottimo. C’era un po’ di vento, cosa che non ci saremmo mai aspettati, nei giorni precedenti, ma alla domenica le condizioni metereologiche erano ottime. Sole e temperatura fresca, ma nemmeno troppo.Tantissime persone, circa 42mila. Questo perché in contemporanea c’erano la maratona, la mezza, la 10km e una staffetta 3x7km.L’organizzazione non è stata tedesca (e non solo perché eravamo in Austria, in verità). Infatti, alla faccia di chi parla male degli italiani, noi abbiamo rispettato la griglia assegnataci, a differenza di tanti altri, che pur non essendo esattamente dei fulmini di guerra, sono partiti con noi o davanti a noi.Questo ha comportato che si sia stati costretti a superare persone per tutti e 21 i km. E non è che si sia fatto questo tempo record, anche perché proprio per le tante persone sul percorso era difficile riuscirci. Eri costretto a rallentare ed accelerare di continuo. I primi 2 km, da quante persone c’erano, le abbiamo fatte con una corsetta blanda, per non finire in collo a chi ci stava davanti. Senza calcolare che siamo partiti tutti con i polpacci induritissimi da 3 giorni di turismo sfrenato e la paura che un crampo potesse colpirci da un momento all’altro.I ristori erano fornitissimi e ben segnalati, però molto affollati di persone. Al punto che per molti metri eri costretto a camminare in mezzo alla plastica dei bicchieri o peggio, dovevi stare attento a non fare come nei cartoni e scivolare sulle bucce di banana. Le persone sarebbero dovute essere più educate nel gettare i rifiuti a bordo strada, come minimo, se non nei bidoni.Però il percorso era davvero splendido, con passaggi in molti punti turistici della città ed arrivo in centrissimo. Siamo anche partiti e passati nelle strade che Eliud Kipchoge ha utilizzato per l’Ineos 159, al Prater, dove è sceso sotto le due ore in maratona.La gara, tuttavia, non era completamente pianeggiante. Anzi, dopo i primi km, tendeva a salire, per poi scendere sul finale.Moltissimo pubblico, tante persone che suonavano, cantavano, incitavano, davano il 5. L’ambiente è sicuramente una delle cose che ricorderò a lungo.Alla fine, nonostante tutto, siamo arrivati tutti e 3 praticamente in contemporanea, chiudendo in un’ora e 58 o giù di lì. Non un tempo strepitoso, ma, come detto, non eravamo lì per quello.Siamo stati partecipi di una splendida giornata, in una città molto elegante, che merita sicuramente una visita.La nostra esperienza si è chiusa con la meritata medaglia fatta a stella ed una doccia ghiacciata in una tenda presa direttamente dall’esercito austo-ungarico. Anche quella, in un certo senso, non la scorderò mai.Non è certo una gara “da personale”, per l’altitudine e per la grande affluenza, anche di persone non esattamente atletiche. Ricordo che attorno al quinto km abbiamo sorpassato un ragazzo già in evidente grossa difficoltà. Purtroppo, non viene richiesta alcuna visita medica (che noi comunque avevamo fatta, e che consiglio a tutti) e se ci sono persone poco lungimiranti si rischia grosso. Tant’è che abbiamo poi scoperto qualche giorno dopo che uno ci aveva proprio lasciato le penne.Ed il costo è elevato, anche in relazione al pacco gara ed ai servizi offerti. Anche se mi rendo conto che non sia uno scherzo gestire 42mila persone + tutto il personale che ci lavora.Tuttavia, partecipare ad un evento con così tante persone è stato speciale. E alcune sensazioni, alcuni istanti li ricordo tutt’ora con grande affetto.L’idea di abbinare un viaggio ad una gara è stata certamente azzeccata. Quello che abbiamo imparato, a nostre spese, è che sarebbe stato meglio arrivare più a ridosso della mezza, così da non sfiancarci troppo nei giorni precedenti la gara. Spostando piuttosto la parte turistica nei giorni a seguire. Ripeto: non eravamo lì per fare chissà quale tempo e lo spirito non era quello. Però già che sei lì, non vuoi fare brutta figura.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!Telegram: https://t.me/lorenzomaggianiE-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Ripeto da anni che non c'è scienza nella data science. Ecco l'ultimo caso di studio, pure made in Italy
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Lo ripeto, coloro che non credono nell’Evangelo vanno all’inferno!
Hai capito bene: Google sta REGALANDO Google Mini, uno dei suoi ultimi prodotti fisici.Ne ha regalato uno anche a me, che in questo momento è in viaggio verso casa mia.A mio parere, la loro strategia è ai limiti della concorrenza sleale, ma è una lezione talmente ricca che ho deciso di parlarne nella puntata #38 del podcast.Si lavano la coscienza solo perché, per avere un Google Mini gratis, mi hanno fatto spendere 30€ per un upgrade al mio account Google Drive.Il mio obiettivo era di fare un upgrade, mentre l’offerta è arrivata subito dopo aver pagato...Ora, prima di fiondarti anche tu a fare l’upgrade, è bene che capisca che cosa si nasconde dietro questa scelta all’apparenza folle.Quelli di Google non sono usciti di testa, anzi sono dei maledetti geni del marketing.I loro obiettivi sono molto più concreti rispetto al semplice dono di un prodotto che sta facendo impazzire il mondo intero.È una strategia in più parti racchiusa nel palmo di una mano - la grandezza di Google Mini - che prende te, i tuoi amici e anche Amazon.Ripeto: tutto nel palmo di una mano.***P.S.Se hai appena scoperto Strategia Vincente e vuoi saperne di più, ci sono un sacco di materiali GRATUITI per approfondire:- BLOG: puoi trovare tutti i miei articoli, le trascrizioni del podcast e le Sintesi Operative con strategie pronti-via da mettere subito in pratica ►► https://bit.ly/2mXIIt5- LINKEDIN ►► https://bit.ly/2mj6qzp- FACEBOOK ►► https://bit.ly/2mUKRpn- CLIENTI FANTASTICI: la Guida Pratica per identificare e attrarre solo i clienti giusti per la tua azienda - e convincerli a scegliere TE ►► https://bit.ly/2oF2cDb- DUE CAPITOLI DEL MIO LIBRO «UN BUON PRODOTTO NON BASTA» ►► https://bit.ly/2mg6Fey***Se vuoi ricevere direttamente a casa tua il libro di “Un Buon Prodotto non Basta” basta che clicchi QUI ►►https://bit.ly/2n7CpDc***Per mettere subito in pratica le strategie di Strategia Vincente nella tua azienda, ci sono due vie:- METODO AB: la consulenza personale di 4-8 ore in cui otterrai strategia e metodi appicabili ►► https://bit.ly/2miBEqo- ZERO OBIEZIONI: il videocorso per imparare a chiudere più trattative senza dover investire in marketing ►► https://bit.ly/2miDHuAPer qualunque domanda, dubbio o richiesta di assistenza, ti basterà scriverci a ►► https://bit.ly/2nTGQ4uA presto!
«Oggi la maggioranza di governo si è spaccata, per la prima volta. È stato così, è inutile nasconderlo. Si è spaccata su una proposta presentata dai renziani del Pd che prevede di regalare altri 3 milioni di euro di soldi pubblici, soldi delle vostre tasse, a Radio Radicale». Così il vicepremier e leader del M5S, Luigi Di Maio, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. «La Lega ha votato a favore (insieme a Forza Italia), con mia grande sorpresa. Il MoVimento 5 Stelle ha ovviamente votato contro,» ha sottolineato il capo politico pentastellato. Di Maio ha ricordato che «negli anni sono stati dati circa 250milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Ripeto: 250 milioni di euro di soldi pubblici». E si è chiesto: «Dove sono finiti questi 250milioni? Che ci hanno fatto? Perché sono stati dati tutti questi soldi a un’azienda privata?».
Ascoltare Michele Bondani mentre parla per quasi un’ora di positioning ti fa sentire come Luke Skywalker quando impara ad usare la Forza dal Maestro Yoda.Perché Michele Bondani è un vero rivoluzionario (e veterano) del marketing a livello mondiale, non solo italiano.Dopo vent’anni di esperienza nel mondo delle vendite, nel 2012 focalizza la sua attività di consulenza strategica sull’unione fra il brand positioning e il packaging, fondando l’agenzia Packaging in Italy.Il risultato?Secondo Jack Trout, creatore assieme ad Al Ries della teoria del brand positioning: «Michele con la sua azienda ha lanciato nel mercato un nuovo concetto, il Packaging Positioning, l’anello mancante nell’applicazione del posizionamento».In questa 74esima puntata Michele ci racconta la sua esperienza cominciata nel lontano 1996 e perché se sei un imprenditore con il manico non puoi esimerti da fare packaging positioning.Ripeto: quasi un’ora di consulenza marketing concentrata.E come sempre, prepara carta e penna!***Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata:► Perché non devi avere paura di focalizzare la tua azienda anche se nell’immediato questo significa rinunciare al 50% del tuo fatturato► Perché se non comunichi il tuo messaggio differenziante sei come un pazzo che sussurra in mezzo alla folla► Come Michele ha fatto un’operazione di rebranding con il packaging per la più grande azienda produttrice di provoloni in Italia► La percentuale di creatività di cui ha bisogno una campagna marketing (e perché continua a diminuire di anno in anno)► Le 3 parti del positioning che vanno integrate fra di loro per stabilire chiaramente il tuo posizionamento di marca► Come creare il naming per la tua azienda senza rischiare di “andarci giù di faccia” a partire dai primi mesi► Come Michele è riuscito a fare rebranding con un prodotto alimentare che esiste dalla fine del Settecento► Le 3 fasi da superare se vuoi diventare una celebrità del tuo settore***RISORSE MENZIONATE:►► Packaging in Italy: http://www.packaginginitaly.com►► Il libro di Michele Bondani: http://www.packaginginitaly.com/libro-packaging-positioning-vinci-la-guerra-sullo-scaffale/►► Il Corso “Storytelling per la Vendita”: https://www.copypersuasivo.com/storytellingperlavendita ►► Come aumentare la resa del tuo copywriting facendoti seguire da chi lo fa di professione e ha risultati comprovati: http://club.copypersuasivo.com***P.S.Magari stai già investendo tanto e non hai proprio tempo di seguire in prima persona il tuo copy e il tuo marketing.Questo perché giustamente devi gestire la tua azienda, vero?In tal caso vai su quest’altra pagina e compila il questionario per prenotare un appuntamento ►►http://copypersuasivo.com/copywriting-servizi-copywriter Da lì vedrai come possiamo aiutarti con i nostri servizi di copy persuasivo® scritto e diffuso per portarti un ritorno sull’investimento già dai primi mesi.
Ascoltare Michele Bondani mentre parla per quasi un’ora di positioning ti fa sentire come Luke Skywalker quando impara ad usare la Forza dal Maestro Yoda.Perché Michele Bondani è un vero rivoluzionario (e veterano) del marketing a livello mondiale, non solo italiano.Dopo vent’anni di esperienza nel mondo delle vendite, nel 2012 focalizza la sua attività di consulenza strategica sull’unione fra il brand positioning e il packaging, fondando l’agenzia Packaging in Italy.Il risultato?Secondo Jack Trout, creatore assieme ad Al Ries della teoria del brand positioning: «Michele con la sua azienda ha lanciato nel mercato un nuovo concetto, il Packaging Positioning, l’anello mancante nell’applicazione del posizionamento».In questa 74esima puntata Michele ci racconta la sua esperienza cominciata nel lontano 1996 e perché se sei un imprenditore con il manico non puoi esimerti da fare packaging positioning.Ripeto: quasi un’ora di consulenza marketing concentrata.E come sempre, prepara carta e penna!***Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata:► Perché non devi avere paura di focalizzare la tua azienda anche se nell’immediato questo significa rinunciare al 50% del tuo fatturato► Perché se non comunichi il tuo messaggio differenziante sei come un pazzo che sussurra in mezzo alla folla► Come Michele ha fatto un’operazione di rebranding con il packaging per la più grande azienda produttrice di provoloni in Italia► La percentuale di creatività di cui ha bisogno una campagna marketing (e perché continua a diminuire di anno in anno)► Le 3 parti del positioning che vanno integrate fra di loro per stabilire chiaramente il tuo posizionamento di marca► Come creare il naming per la tua azienda senza rischiare di “andarci giù di faccia” a partire dai primi mesi► Come Michele è riuscito a fare rebranding con un prodotto alimentare che esiste dalla fine del Settecento► Le 3 fasi da superare se vuoi diventare una celebrità del tuo settore***RISORSE MENZIONATE:►► Packaging in Italy: http://www.packaginginitaly.com►► Il libro di Michele Bondani: http://www.packaginginitaly.com/libro-packaging-positioning-vinci-la-guerra-sullo-scaffale/►► Il Corso “Storytelling per la Vendita”: https://www.copypersuasivo.com/storytellingperlavendita ►► Come aumentare la resa del tuo copywriting facendoti seguire da chi lo fa di professione e ha risultati comprovati: http://club.copypersuasivo.com***P.S.Magari stai già investendo tanto e non hai proprio tempo di seguire in prima persona il tuo copy e il tuo marketing.Questo perché giustamente devi gestire la tua azienda, vero?In tal caso vai su quest’altra pagina e compila il questionario per prenotare un appuntamento ►►http://copypersuasivo.com/copywriting-servizi-copywriter Da lì vedrai come possiamo aiutarti con i nostri servizi di copy persuasivo® scritto e diffuso per portarti un ritorno sull’investimento già dai primi mesi.
Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita. Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. (Filippesi 4:2-5 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Filippesi A chi non è mai capitato di litigare con persone alle quali teniamo molto, persone con le quali condividiamo molte cose importanti della nostra vita? Questo può succedere anche tra fratelli in Cristo. I pochi versetti appena letti sono molto significativi proprio perché non nascondono le difficoltà che possono avere anche persone che condividono la fede in Dio. Difatti i personaggi descritti nella bibbia non sono superuomini o superdonne ma sono esseri umani come noi con i loro aspetti positivi e negativi. Evodia e Sintiche erano senz'altro donne credenti e fedeli al Signore. Di loro non ci viene detto che erano pettegole e oziose, bensì che avevano svolto un servizio prezioso lottando per il vangelo insieme a Paolo, a Clemente e ad altri collaboratori di Paolo. I loro nomi erano scritti nel libro della vita, quindi erano destinate alla vita eterna. Tuttavia, in questi versetti, Paolo chiedeva a queste due donne, che evidentemente si trovavano nella comunità di Filippi, di essere concordi nel Signore. Cosa era successo tra di loro? Non lo sappiamo, ma trovo molto toccante il fatto che Paolo si preoccupi per loro. Infatti egli sapeva bene che sarebbe stato molto più faticoso lavorare insieme se non fossero state concordi fra loro. Quante volte ci troviamo a collaborare con persone con le quali non riusciamo ad essere in sintonia ma, pur di perseguire lo scopo comune, andiamo avanti accompagnando i nostri sforzi con un sorriso di circostanza… Ma è giusto comportarsi così? Dobbiamo rassegnarci a questo? No. Quella che Paolo rivolge ad Evodia e Sintiche è un'esortazione che in qualche modo è rivolta a ciascuno di noi. Anche se siamo credenti possiamo avere lati del carattere con i quali è difficile per gli altri convivere, così come talvolta è difficile per noi sopportare il carattere altrui. Nel sopportarci a vicenda non dobbiamo avere paura di parlarci in maniera franca, di cercare di chiarire il più presto possibile ogni incomprensione, perché altrimenti, nel tempo i problemi diventerebbero sempre più grandi e a quel punto noi non riusciremmo più a mostrare pazienza, perdendo anche il controllo di noi stessi. Non so a che punto fossero Evodia e Sintiche nel loro rapporto, ma Paolo aveva percepito che, per entrambe, era giunto il momento di impegnarsi al fine di poter essere maggiormente concordi e aveva altresì compreso l'opportunità di un aiuto in loco, da parte di un suo collaboratore, per risolvere la questione. Come cristiani dovremmo sempre rallegrarci nel Signore e gioire nel nostro servizio, ma è evidente che le difficoltà relazionali con altri fratelli o sorelle possono rallentare il nostro cammino e generare tristezza. Se osservassimo dei bambini mentre litigano, noteremmo come, dopo essersene dette di tutti i colori e senza aver stabilito chi ha torto o ragione, il più delle volte, con molta naturalezza, i due litiganti si riavvicinano l'uno all'altro pronunciando la famosa frase: “Facciamo la pace?” Sì, abbiamo proprio bisogno di ritrovare la semplicità dei bambini nelle nostre relazioni. Purtroppo il nostro orgoglio di adulti ci porta invece a pretendere di avere ragione e ad aspettare che sia sempre l'altro a fare il primo passo verso di noi e a riconoscere i propri torti. Per questo motivo è difficile essere concordi e riappacificarci se qualcosa va storto. Malgrado queste difficoltà, nelle nostre relazioni, dobbiamo impegnarci a imitare il nostro Signore Gesù. Egli affrontò il disprezzo e l'odio con umiltà e ma...
Ve lo ripeto, il locale di culto non è la casa di Dio
Il pilota per conoscerci. Ripeto tre volte il mio nome mentre aspetto una pizza (che poi è arrivata fredda). Però vi dico che app uso per registrare e pubblicare il podcast.
Oggi ti parlo del libro "Tutto quello che vuoi tu - 40 lezioni per una nuova specie di imprenditori", di Derek Sivers.È piccolo libro che, secondo l'autore, si legge in un'ora, tanto più che il primo capitolo si intitola: "Dieci anni di esperienza in un'ora" (io ce ne ho messe un paio).Questo libro racconta "l'avventura" dell'autore nel mondo dell'imprenditoria, dal suo inizio, il capitolo "Volevo solo vendere il mio cd", percorrendo diversi episodi significativi della sua vita, tipo "il mio errore da 3,3 milioni di dollari" e "preparati a raddoppiare".Sono 40 brevi capitoli che raccontano per intero la storia della sua azienda, come ha trasformato un hobby prima in una professione e poi in un'azienda milionaria, chiamata CD Baby.L'approccio di Derek è sicuramente controcorrente, non crea il suo business per guadagnare soldi, ma lo fa per passione, inizialmente solo per cercare di "vendere il suo CD".In seguito si trova ad aiutare altri artisti emergenti, che cercavano un modo di vendere i loro dischi.In quegli anni non c'era alcun modo per un piccolo artista di pubblicare il proprio disco, diventando così un vero punto di riferimento per gli artisti emergenti.Come tutti gli imprenditori si trova ad affrontare problemi, che affronta in modo molto diverso rispetto alla classica azienda orientata al guadagno.Il suo unico scopo è quello di aiutare gli artisti, senza alcun tipo di pretesa.Infine, Derek dona la sua azienda in beneficenza:"Quando ho deciso di vendere CD Baby, avevo già abbastanza. Io vivo modestamente. Non possiedo una casa, una macchina e neppure un televisore. Meno cose ho, più sono felice. La mancanza di beni materiali mi lascia l'inestimabile libertà di vivere ovunque in qualunque momento.Perciò non sapevo che farmene dei soldi ricavati dalla vendita dell'azienda. Volevo solo essere sicuro di averne abbastanza per vivere una vita semplice e relativamente comoda. Il resto doveva andare all'educazione musicale perché era quello che faceva la differenza nella mia vita."È un libro interessante, ma strano. Alcuni capitoli non mi hanno lasciato nulla, altri, come il pezzo che ti ho citato qui sopra, mi hanno "preso".Nel suo complesso devo consigliartelo, perché chiunque può trovare degli spunti di riflessione, un po' come con le mie pillole (spero :D).La parte che mi ha colpito di più, è quella in cui racconta la situazione in cui si trovata, schiacciato dal lavoro, in quanto l'azienda si basava esclusivamente su di lui.Ha dovuto quindi affrontare il problema della delega, per non essere più schiavo della sua attività.Dopo aver spiegato come ha lo risolto ed avere automatizzato al 100% il suo business, fa questa bellissima affermazione:"C'è una bella differenza tra essere un piccolo imprenditore ed essere il proprietario di un'azienda.. Essere un piccolo imprenditore ti dà un'effimera sensazione di libertà, finché non ti rendi conto che se ti prendi un po' di tempo libero il tuo business crolla.Essere veramente il proprietario di un'azienda ti permette di assentarti per un anno e trovare, al ritorno, un business che va meglio di quando sei partito".Ripeto questa seconda parte:"Essere veramente il proprietario di un'azienda ti permette di assentarti per un anno e trovare, al ritorno, un business che va meglio di quando sei partito."Per me queste parole sono pura poesia, sono l'incarnazione del mio pensiero, esattamente l'obiettivo su cui sto lavorando nei miei progetti!Una lettura rapida, veloce, ed un punto di vista alternativo!A domaniMassimo MartininiP.s. se non sei ancora iscritto alle mie pillole via mail, fallo gratuitamente cliccando qui: https://goo.gl/yHE1oy...e ricorda di iscriverti al mio canale YouTube: https://goo.gl/J61QTy
Simone, il Pregianza e il Superpap vi augurano una buona quarantesima puntata di Tutto tranne il Calcio. Per l’occasione sfoderano nient’altri che l’opera inedita di un collettivo/etichetta/nave spaziale che ha al suo interno LRNZ, Marco Caizzi, Kenobit e quant’altro, un videogioco all’insegna dei gufi e del grande ritorno del radiodramma con Lovers Hotel. Tutto per voi. Tutto con pochi click. Tutto con grande amore. E poca spesa. Distant Future: un’associazione di artisti votata alla narrazione del futuro. E che fa musica (Gratis)https://distantfuture.bandcamp.comOwlboy - quando gufare é una cosa buona (22.90€)http://store.steampowered.com/app/115800/?l=italianLovers Hotel - un format del passato sulla piattaforma del futuro (GRATIS)https://www.audible.it/pd/Gialli-e-Thriller/Lovers-Hotel-Audiolibri/B01MSJXFZM/ref=a_pd_c_0COSA ABBIAMO ASCOLTATO (A Cura di Marco Caizzi)Primo pezzo:Buromaschinen - Close/Distant (buromaschinen non è nient'altro che il nome che usa Lorenzo Ceccotti aka LRNZ quando opera con le sue macchine elektron, per fare pezzi electro top bliss tra skyline cyberpunk e viaggi mentali phuturei. In questo pezzo riesce a far "cantare/parlare" la monomachine, la voce che sentite è completamente sintetizzata nessun campionamento. Ed è subito AI che ci parla dal phuturo!)Secondo pezzo:Kenobit - Nostromo (questo pezzo ve lo fornisco in anteprima ancora deve uscire nel sampler. Qui abbiamo Kenobit che con il solo ausilio di UN GAMEBOY ha creato questa magnifica rappresentazione di un inseguimento sulla Nostromo e chi ben conosce l'astronave Nostromo sa benissimo che ad inseguirci è il terrificante ALIEN! e quindi ritmi pesi e accordoni SKRANNI ! Ripeto tutto ciò che sentite è prodotto da un solo gameboy, sentite che cazzo di botta!)Terzo pezzo:JFrank - Of Things Untoward (JFrank ci lancia in orbita con questo shuttle alimentato a MEGAFUNK, una volta nello spazio andiamo in questo club dove si balla in assenza di gravità, ogni botta di basso ci sposta da una parte all'altra in un rimbalzone spaziale continuo! CHEBBELLOOOO!!!)
Simone, il Pregianza e il Superpap vi augurano una buona quarantesima puntata di Tutto tranne il Calcio. Per l’occasione sfoderano nient’altri che l’opera inedita di un collettivo/etichetta/nave spaziale che ha al suo interno LRNZ, Marco Caizzi, Kenobit e quant’altro, un videogioco all’insegna dei gufi e del grande ritorno del radiodramma con Lovers Hotel. Tutto per voi. Tutto con pochi click. Tutto con grande amore. E poca spesa. Distant Future: un’associazione di artisti votata alla narrazione del futuro. E che fa musica (Gratis)https://distantfuture.bandcamp.comOwlboy - quando gufare é una cosa buona (22.90€)http://store.steampowered.com/app/115800/?l=italianLovers Hotel - un format del passato sulla piattaforma del futuro (GRATIS)https://www.audible.it/pd/Gialli-e-Thriller/Lovers-Hotel-Audiolibri/B01MSJXFZM/ref=a_pd_c_0COSA ABBIAMO ASCOLTATO (A Cura di Marco Caizzi)Primo pezzo:Buromaschinen - Close/Distant (buromaschinen non è nient'altro che il nome che usa Lorenzo Ceccotti aka LRNZ quando opera con le sue macchine elektron, per fare pezzi electro top bliss tra skyline cyberpunk e viaggi mentali phuturei. In questo pezzo riesce a far "cantare/parlare" la monomachine, la voce che sentite è completamente sintetizzata nessun campionamento. Ed è subito AI che ci parla dal phuturo!)Secondo pezzo:Kenobit - Nostromo (questo pezzo ve lo fornisco in anteprima ancora deve uscire nel sampler. Qui abbiamo Kenobit che con il solo ausilio di UN GAMEBOY ha creato questa magnifica rappresentazione di un inseguimento sulla Nostromo e chi ben conosce l'astronave Nostromo sa benissimo che ad inseguirci è il terrificante ALIEN! e quindi ritmi pesi e accordoni SKRANNI ! Ripeto tutto ciò che sentite è prodotto da un solo gameboy, sentite che cazzo di botta!)Terzo pezzo:JFrank - Of Things Untoward (JFrank ci lancia in orbita con questo shuttle alimentato a MEGAFUNK, una volta nello spazio andiamo in questo club dove si balla in assenza di gravità, ogni botta di basso ci sposta da una parte all'altra in un rimbalzone spaziale continuo! CHEBBELLOOOO!!!)
Filippesi Cap 3, V.V 4-74 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. 5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Filippesi Cap 3, V.V 4-74 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. 5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.