Podcasts about beatitudini

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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Sab 3] Commento: I santi apostoli Filippo e Giacomo il minore.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later May 2, 2025 2:13


Al di là dei dati storici, l’apostolo Filippo si è reso famoso per una audace richiesta rivolta a Gesù, mentre parlava della sua identità con il Padre: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Richiesta audace, l’abbiamo definita, ma anche emblematica, perché l’apostolo esprimeva in quella sua domanda l’ansia di Dio, racchiusa da sempre nel cuore dell’uomo. Il figlio senza padre si sente orfano e stenta a comprendere la sua vera identità; l’uomo senza Dio si sente smarrito, disorientato e solo. Dobbiamo perciò gratitudine a questo apostolo, perché ha offerto a Gesù l’occasione sia di ribadire la sua divinità, sia di indicarci la sua persona come icona perfetta del Padre: «Chi ha visto me ha visto il Padre». Non ci sfugge poi che, dentro la sua curiosità, si nasconde un bisogno autentico di spirituale ascensione verso le verità ultime: un bell’esempio per tutti noi, forse più superficiali nelle nostre ricerche e meno autentici nei nostri desideri. In quest’ansia di bene e nel comune desiderio di comprendere e testimoniare le “cose” di Dio, vediamo accomunato l’altro apostolo, Giacomo detto il Minore, per distinguerlo dall’altro apostolo dallo stesso nome. Anch’egli è stato un seguace di Cristo, anch’egli, nel volto del Salvatore, ha saputo rimirare il volto stesso di Dio, anch’egli è stato un eroico testimone del Vangelo. Ha scritto una lettera, che ce lo fa riconoscere come profondo conoscitore della Scrittura e dei detti del Signore. Egli mostra una predilezione per i poveri e per gli umili, che ritiene favoriti da Dio. Pare egli voglia commentare le Beatitudini pronunciate dal Signore. Altro tema caro a Giacomo è la concretezza della fede, che non può esaurirsi in un credo sterile, ma esige espressioni da attuare nella vita. Davvero i santi si assomigliano e si integrano vicendevolmente: Filippo ci sollecita a rimirare nel volto di Cristo l’immagine stessa del Padre; Giacomo ci fa intendere che anche una vita semplice e umile, se alimentata dalla fede operosa, è accetta a Dio. Abbiamo molti motivi per invocarli entrambi.

Orecchie e Segnalibri
#812 - Roberta Dapunt - "Le beatitudini della malattia"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 14:59


CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 16 febbraio (VI T. Ordinario) - Lasciati stupire e infastidire!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 5:41


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Mercoledì 11 settembre 2024 - Che vita vuoi vivere?!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 3:29


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».Commento di Don Federico Suria (Pucci) diocesi di MondovìQuesto podcast fa parte di https://www.bar-abba.it

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Lunedì 10 giugno 2024 - Appartenenza?!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Jun 10, 2024 3:08


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 10 Giugno 2024, BEATITUDINI DISPOSIZIONI AL PARADISO

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later Jun 10, 2024 14:46


Omelia della s. Messa del 10 Giugno 2024, Memoria delle Bb Diana e Cecilia, Vergini, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.

Meditazioni di don Giulio Maspero
Beatitudini e relazioni

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Feb 11, 2024 30:19


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

Meditazioni e lezioni per giovani

Una lettura traversale

Equipaggiati
#6 - Le Beatitudini - Matteo 5:1-12

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jan 8, 2024 7:44


Gesù lancia il suo messaggioUn giorno, vedendo che la folla si era riunita, Gesù salì sul monte con i suoi discepoli, 2 si sedette e si mise ad insegnare:3 «Beati gli umili!» diceva, «perché a loro appartiene il Regno dei Cieli.4 Beati gli afflitti, perché saranno confortati.5 Beati gli uomini miti e pacifici, perché a loro appartiene tutta la terra.6 Beati quelli che vogliono la giustizia, perché saranno sicuramente soddisfatti.7 Beato chi è gentile e misericordioso, perché riceverà misericordia.8 Beati quelli che hanno il cuore puro, perché vedranno Dio.9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.10 Beati quelli che sono perseguitati, perché sono buoni, perché è loro il Regno dei Cieli.11 Beati voi, quando sarete oltraggiati e perseguitati e diranno ogni sorta di menzogne sul vostro conto, per causa mia!12 Siatene felici e soddisfatti, perché un grandissimo premio vi aspetta in cielo. E ricordate: anche gli antichi profeti furono perseguitati.Support the show

Meditazioni e lezioni per giovani

Le prime due beatitudini

Meditazioni e lezioni per giovani

Le altre beatitudini in Matteo

Radio HM
Quarta domenica del Tempo ordinario – Ciclo A

Radio HM

Play Episode Listen Later Jan 29, 2023 12:38


Il cammino delle Beatitudini Visto che il Vangelo di oggi è quello delle Beatitudini, Don Francisco Fernández Carvajal ci ricorda che esse sono cammino di santità e di felicità.

Commento al Vangelo di don Nicola
La pagina delle Beatitudini (Mt 5,1-12)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023 7:06


In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Dom. Tempo Ordinario - Anno A

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023 6:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7280OMELIA IV DOMENICA DEL TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 5,1-12a)Il brano del Vangelo di oggi è la celebre pagina delle Beatitudini. Gesù per proclamare le Beatitudini sale su di un monte vicino a Cafarnao, il monte Tabor. Questo è un particolare piuttosto importante. Infatti, come per dare la legge al popolo d'Israele, Mosè era salito sul monte Sinai, così Gesù, per dare compimento alla Legge antica e indicare a tutti la perfezione, sale sul monte Tabor. C'è una grande differenza tra il Sinai e il Tabor: il Sinai è un monte molto aspro e deserto che simboleggia molto bene l'austerità della Legge mosaica; mentre il Tabor, più che un monte, è un colle dall'aspetto dolce e verdeggiante che indica la soavità della Legge evangelica, una legge d'amore.Gesù inizia il lungo discorso riportato nel capitolo quinto dell'evangelista Matteo con le otto Beatitudini che possono essere considerate come la "Magna Charta" del Cristianesimo, come il documento d'identità di ogni cristiano. Ciascuno di noi le dovrebbe sapere a memoria e, più ancora, meditare assiduamente e mettere in pratica. Le Beatitudini ci indicano innanzitutto come è vissuto Gesù e come dovrebbe vivere ciascuno di noi. Esse ci indicano il cammino della felicità, ci indicano dove possiamo trovare la felicità che tutti bramano ma che pochi riescono a raggiungere.Le Beatitudini comportano un capovolgimento del nostro modo di pensare e di agire. Il mondo proclama beati i ricchi e i gaudenti, i forti e i prepotenti; Gesù fa il contrario: Egli, innanzitutto, proclama "beati i poveri in spirito" (Mt 5,3). Chi sono questi poveri in spirito? Povero in spirito è colui che, libero da ogni impaccio terreno, ripone la sua speranza unicamente in Dio. Povero in spirito è colui che non è attaccato alle ricchezze di questa terra e che si fida della Provvidenza divina. Non è la ricchezza che ci può rendere felici, ma la fiducia in Colui che sa ciò di cui abbiamo veramente bisogno.La seconda Beatitudine proclama felici "quelli che sono nel pianto" (Mt 5,4). Questi sono coloro che soffrono per le miserevoli condizioni di un mondo senza Dio. Soffrono perché l'amore di Dio non è compreso. A questi afflitti Gesù promette consolazione, una consolazione proporzionata all'afflizione. Subito dopo, Gesù proclama "beati i miti perché erediteranno la terra" (Mt 5,5). I miti non sono i paurosi, ma quelli che non serbano rancore, quelli che trovano la forza nella serenità. Coloro che "hanno fame e sete della giustizia" (Mt 5,6) sono quelli che desiderano la santità al di sopra di tutte le altre cose. Nel linguaggio della Bibbia, la parola giustizia significa perfezione, santità. Gesù ci insegna perciò a desiderare vivamente la santità perché la santità equivale ad amare Dio e il prossimo.I "misericordiosi" (Mt 5,7) sono quelli che, imitando il Padre Celeste, sanno comprendere e perdonare il prossimo, sanno soccorrerlo in ogni circostanza, irradiando attorno a loro l'amore di Dio di cui hanno fatto esperienza. I "puri di cuore" (Mt 5,8) sono tutti coloro che combattono tenacemente contro il vizio che si annida dentro tutti gli uomini, fino ad estirparlo. Gesù nel Vangelo ci insegna che è dall'intimo dell'uomo che esce ogni iniquità. Il male è si nel mondo, ma è soprattutto dentro di noi (cf Mt 23,27-28). Ci vuole pertanto una profonda purificazione interiore: solo così potremo essere autenticamente felici.Gli "operatori di pace" (Mt 5,9) di cui parla la settima Beatitudine non sono i grandi diplomatici, ma quelli che hanno capito l'unico modo per garantire la pace. Quest'unico modo è la piena comunione con Dio, l'armonia dell'uomo con Dio. Se dentro al nostro cuore non vi è questa armonia, non si può pensare alla pace sulla terra. Bisogna prima eliminare dalla nostra vita il peccato, ogni peccato, anche il più nascosto, solo così saremo autentici operatori di pace. Quando uno si innalza, innalza tutti; quando uno si abbassa, danneggia tutti. Pertanto ogni peccato, anche il più nascosto, misteriosamente alimenta l'odio che vi è nel mondo. Diceva Madre Teresa di Calcutta che se per un giorno solo non vi fossero più aborti, finirebbero tutte le guerre sulla terra. Riflettiamo bene su queste parole e vogliamo essere anche noi veri operatori di pace.Infine, con l'ultima Beatitudine, Gesù proclama felici i "perseguitati" (Mt 5,10). Questa è la più grande Beatitudine. È la Beatitudine di tutti i Martiri che, anche in mezzo alle sofferenze del martirio, hanno sperimentato la vicinanza con la grande Vittima del Calvario, con Gesù Crocifisso. Lungo i secoli vi sono stati moltissimi Martiri. L'ultimo secolo da poco trascorso, così civile e progredito, è stato quello che ne ha dati più di tutti gli altri secoli messi insieme. Gesù l'ha detto chiaramente: "Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20).Con questa pagina delle Beatitudini abbiamo il più bel ritratto di Gesù. Così è vissuto Lui sulla terra e così dobbiamo impegnarci a vivere anche noi. L'Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, ci aiuti in questa impresa così grande.

Equipaggiati
#6 - Le Beatitudini - Matteo 5:1-12

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jan 9, 2023 2:15


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Le beatitudiniGesù lancia il suo messaggio5 Un giorno, vedendo che la folla si era riunita, Gesù salì sul monte con i suoi discepoli, 2 si sedette e si mise ad insegnare:3 «Beati gli umili!» diceva, «perché a loro appartiene il Regno dei Cieli.4 Beati gli afflitti, perché saranno confortati.5 Beati gli uomini miti e pacifici, perché a loro appartiene tutta la terra.6 Beati quelli che vogliono la giustizia, perché saranno sicuramente soddisfatti.7 Beato chi è gentile e misericordioso, perché riceverà misericordia.8 Beati quelli che hanno il cuore puro, perché vedranno Dio.9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.10 Beati quelli che sono perseguitati, perché sono buoni, perché è loro il Regno dei Cieli.11 Beati voi, quando sarete oltraggiati e perseguitati e diranno ogni sorta di menzogne sul vostro conto, per causa mia!12 Siatene felici e soddisfatti, perché un grandissimo premio vi aspetta in cielo. E ricordate: anche gli antichi profeti furono perseguitati.Support the show

Meditazioni di don Giulio Maspero
Il Vangelo con Ratzinger: le Beatitudini

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Jan 5, 2023 29:26


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

Bella, prof!
Le beatitudini secondo Matteo: perché ci suonano impossibili?

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Nov 1, 2022 21:27


Il "discorso della montagna", cioè i tre capitoli di Matteo dal 5 al 7, sono i più diversamente interpretati di sempre. Ma per leggerli nel modo più corretto possibile dobbiamo collocarli nel contesto di tutto il Primo Vangelo. Le parole di Gesù suonano a volte come una dichiarazione di sfida, mentre invece sono un fare mente locale sulla grandezza e sulla responsabilità che deriva dall'essere discepoli del Regno e figli del suo stesso Padre.

Meditazioni di don Giulio Maspero
La IV Domenica di S.Giuseppe e le Beatitudini

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Feb 20, 2022 28:07


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

Briciole di Vangelo
Briciole di Vangelo - domenica 13 febbraio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Feb 13, 2022 4:33


IL VANGELO DI OGGI:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.

Bella, prof!
"Beati voi poveri": il mondo capovolto di Luca (Lc 6, 17-26)

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Feb 12, 2022 12:29


"Beati voi poveri": usando la seconda persona plurale, Gesù, in Luca, si rivolge a coloro che lo ascoltano presentando e approfondendo quello stesso "capovolgimento del mondo" e di tutti i valori che aveva già anticipato nel "magnificat" sulla bocca di Maria.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia VI Domenica T. Ord. - Anno C (Lc 6,17.20-26)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Feb 8, 2022 7:58


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6829OMELIA VI DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 6,17.20-26)Nella nostra vita cristiana ci dobbiamo su due fondamenti. Il primo è la consapevolezza della nostra miseria e nullità. Da soli siamo capaci solo di sbagliare, di peccare. Il secondo fondamento è la fiducia in Dio. "Tutto posso in colui che mi dà forza", affermava san Paolo apostolo. Anche se grande è la nostra miseria, con l'aiuto di Dio riusciremo a superare ogni ostacolo e a farci santi come Dio vuole. È quanto il profeta Geremia ci ricorda con queste parole: "Maledetto l'uomo che confido nell'uomo [...]. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia". Non dobbiamo confidare in noi stessi, nelle nostre forze e capacità e nemmeno nell'aiuto degli altri. "Solo in Dio riposa l'anima mia, da Lui la mia salvezza", recita un Salmo. Solo nella preghiera umile e fiduciosa sta la forza dell'uomo. L'uomo deve impegnarsi a fondo nel fare il bene e deve essere consapevole che solo da Dio dipenderà il risultato dei suoi sforzi. Questo concetto è espresso molto bene da quel proverbio popolare: aiutati che Dio ti aiuta. Senza il nostro sforzo sarebbe una presunzione confidare nell'aiuto di Dio. La buona volontà da parte nostra è il punto di contatto tra la nostra miseria e l'Onnipotenza divina.Nel Santo Vangelo, san Luca scrive una delle pagine più belle di tutto il Nuovo Testamento, cioè quella delle Beatitudini. Con le Beatitudini abbiamo un capovolgimento dei valori, del modo di ragionare. Il mondo esalta la ricchezza, il benessere, il quieto vivere; Gesù invece proclama beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati. E quanto insegna san Paolo nelle sue lettere: "Sovrabbondo di gioia in ogni tribolazione". E questa gioia nella tribolazione è un dono, un frutto dello Spirito Santo. Ecco perché tante volte i Martiri andavano lieti e festanti incontro alle torture e alla morte. Si può dire che le Beatitudini sono il frutto più maturo della vita cristiana, non è più un ragionare secondo il mondo ma secondo Dio, è la Sapienza della Croce, che ci fa trovare dolce tutto ciò che è amaro. È beato colui che riproduce nella sua vita Gesù povero, afflitto e perseguitato. Chi più assomiglia a Gesù, più è felice.Gesù stesso disse un giorno a santa Margherita Maria Alacoque che il Santo più vicino al Suo cuore è stato san Francesco d'Assisi ed è proprio per questo che il Santo d'Assisi è il santo della letizia, il santo che più ha esultato in mezzo alle più grandi sofferenze, fino a divenire una copia vivente del Crocifisso; il primo stigmatizzato, che ha sovrabbondato di gioia, nelle acerbe sofferenze della croce. Fin dopo la sua conversione imparò ad assaporare la dolcezza della croce, ma fu soprattutto sul monte della Verna che raggiunse il vertice delle Beatitudini. Beato perché crocifisso con Cristo.Il giovane Francesco d'Assisi, da poco convertito da una vita spensierata, andando a cavallo, un giorno incontrò inaspettatamente un lebbroso. La sola vista dei lebbrosi era sufficiente a Francesco per provarne un orrore tale da volgersi alla fuga irresistibilmente. Quel giorno però, se istintivamente stava per turarsi il naso e spronare il cavallo alla fuga, interiormente una voce lo fermò: "Come si comporta un cavaliere di Cristo? ...". Francesco si buttò giù da cavallo con un balzo, corse al lebbroso, gli prese e gli baciò la mano cancrenosa, vi depose sopra una moneta e rimontò a cavallo. Si era vinto! Quasi non credeva a se stesso. Si girò attorno per guardare il lebbroso: ma non lo vide più. Dov'era? Era sparito. Da quel giorno seppe vincere così perfettamente se stesso che non solo non evitava i lebbrosi , ma andava lui stesso a curarli e servirli.San Francesco stesso dirà prima di morire: "Ciò che prima mi sembrava amaro, mi si convertì in dolcezza di anima e di corpo". Gesù nel Vangelo dice a tutti quelli che sono nella sofferenza e nella persecuzione: "Rallegratevi [...] ed esultate, perché la vostra ricompensa è grande nel cielo". San Francesco diceva nella sofferenza: "Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto". Ci insegna in questo modo che nelle sofferenze dobbiamo innalzare lo sguardo alla ricompensa celeste. Di fronte alla gloria del Paradiso, ogni croce diventa dolce. Sulla terra, solo il possesso di Dio è sorgente di pace e di serenità, pur tra le lacrime e le angustie del mondo. Il patire è breve, la gioia è infinita. San Francesco amò la croce perché lo rendeva sempre più simile a Gesù Cristo.Per salire il Monte delle Beatitudini, per raggiungere la piena somiglianza con Gesù Crocifisso e Risorto, dobbiamo amare, venerare, pregare e servire Maria, l'umile Serva del Signore. La devozione a Lei è un segreto di grazia che ci facilita in questa ardua ascesa. Un antico Autore così esclamava: "Beato colui che si consacra a Maria, il suo nome è scritto nel libro della vita".

Bella, prof!
La pesca coi primi discepoli e la pianura delle Beatitudini - Live col prof

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Feb 2, 2022 66:59


Leggiamo e commentiamo due pagine importanti del Vangelo di Luca (quelle delle prossime due domeniche): la pesca miracolosa con quelli che diventeranno i primi discepoli e il famoso discorso della pianura. Segue sessione libera di domande e risposte.

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Matteo, le Beatitudini (Mt 5, 1-11)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Nov 23, 2021 10:08


Gesù, con accanto i discepoli, guarda dal monte le folle. La preghiera è, per noi, avvicinarsi a Gesù ed ascoltare la sua parola. Che cosa vede oggi il maestro dal monte? Forse vede quello a cui noi siamo troppo indifferenti; in modo particolare vede quelli che soffrono la violenza e la guerra. Penso a quella colonna, quasi costante di uomini, di donne e di bambini, che sale dall'America Centrale: tra il settembre del 2020 e il settembre del 2021, sono vertiginosamente aumentati gli arresti alla frontiera degli Stati Uniti, ben un milione e settecentomila persone e la maggior parte sono stati rinviati ai paesi di provenienza, in Messico, ma soprattutto in El Salvador, Honduras e Guatemala. Il 70% degli honduregni e il 60% dei guatemaltechi vivono sotto la soglia della povertà, minacciati, come sono, dai narcotrafficanti; sono sospinti dalla paura e dalla disperazione verso un sogno di pace. Gesù vede le settemila persone disperse nel freddo, tra la Bielorussia e la Polonia, in boschi fitti, ostaggio di un gioco crudele, provenienti da ogni dove; ne sono morti almeno undici, tra cui un bambino, in notti, in cui la temperatura scende sotto zero e la pioggia bagna chi sta all'aperto. Non fuggirebbe allo sguardo del Signore il crollo, sotto la tempesta di una guerra etnica, ma anche tra fratelli, dell'Etiopia, terra di antico cristianesimo, dove, negli ultimi mesi, sono avvenute violenze atroci, un forse centomila morti, due milioni di profughi, di cui 400 mila ridotti alla fame. Come restare indifferenti davanti a tutto questo? Ma che cosa si può fare da lontano? Prima di tutto, non restare indifferenti, coinvolgersi nei sentimenti e ascoltare la parola di colui che guarda il dolore di tutti e dice “Venite a me voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo”. La preghiera per la pace è un grido deciso al Padre, nel nome di Gesù; è un grido perché finisca lo strazio di milioni di persone perché i signori della guerra siano tacitati, perché i governanti trovino la via della pace.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Lunedì 1 Novembre (TUTTI I SANTI) - Alla ricerca della felicità!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Nov 1, 2021 4:41


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».Commento di don Federico (Buet), sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

il Vangelino
Mt 5,1-12 [Le beatitudini] - Pietro Cappelletto.mp3

il Vangelino

Play Episode Listen Later Nov 1, 2021 4:56


01-11-2021 Mt 5,1-12 [Le beatitudini] - Pietro Cappelletto.mp3

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia solennità di tutti i Santi

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Oct 26, 2021 9:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6706OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI (Mt 5,1-12a) di Benedetto XVICari fratelli e sorelle,la nostra celebrazione eucaristica si è aperta con l'esortazione "Rallegriamoci tutti nel Signore". La liturgia ci invita a condividere il gaudio celeste dei santi, ad assaporarne la gioia. I santi non sono una esigua casta di eletti, ma una folla senza numero, verso la quale la liturgia ci esorta oggi a levare lo sguardo. In tale moltitudine non vi sono soltanto i santi ufficialmente riconosciuti, ma i battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina. Della gran parte di essi non conosciamo i volti e nemmeno i nomi, ma con gli occhi della fede li vediamo risplendere, come astri pieni di gloria, nel firmamento di Dio.Quest'oggi la Chiesa festeggia la sua dignità di "madre dei santi, immagine della città superna" (A. Manzoni), e manifesta la sua bellezza di sposa immacolata di Cristo, sorgente e modello di ogni santità. Non le mancano certo figli riottosi e addirittura ribelli, ma è nei santi che essa riconosce i suoi tratti caratteristici, e proprio in loro assapora la sua gioia più profonda. Nella prima Lettura, l'autore del libro dell'Apocalisse li descrive come "una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua" (Ap 7, 9). Questo popolo comprende i santi dell'Antico Testamento, a partire dal giusto Abele e dal fedele Patriarca Abramo, quelli del Nuovo Testamento, i numerosi martiri dell'inizio del cristianesimo e i beati e i santi dei secoli successivi, sino ai testimoni di Cristo di questa nostra epoca. Li accomuna tutti la volontà di incarnare nella loro esistenza il Vangelo, sotto l'impulso dell'eterno animatore del Popolo di Dio che è lo Spirito Santo.Ma "a che serve la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra solennità?". Con questa domanda comincia una famosa omelia di san Bernardo per il giorno di Tutti i Santi. È domanda che ci si potrebbe porre anche oggi. E attuale è anche la risposta che il Santo ci offre: "I nostri santi - egli dice - non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. Per parte mia, devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri" (Disc. 2; Opera Omnia Cisterc. 5, 364ss). Ecco dunque il significato dell'odierna solennità: guardando al luminoso esempio dei santi risvegliare in noi il grande desiderio di essere come i santi: felici di vivere vicini a Dio, nella sua luce, nella grande famiglia degli amici di Dio. Essere Santo significa: vivere nella vicinanza con Dio, vivere nella sua famiglia. E questa è la vocazione di noi tutti, con vigore ribadita dal Concilio Vaticano II, ed oggi riproposta in modo solenne alla nostra attenzione.Ma come possiamo divenire santi, amici di Dio? All'interrogativo si può rispondere anzitutto in negativo: per essere santi non occorre compiere azioni e opere straordinarie, né possedere carismi eccezionali. Viene poi la risposta in positivo: è necessario innanzitutto ascoltare Gesù e poi seguirlo senza perdersi d'animo di fronte alle difficoltà. "Se uno mi vuol servire - Egli ci ammonisce - mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà" (Gv 12, 26). Chi si fida di Lui e lo ama con sincerità, come il chicco di grano sepolto nella terra, accetta di morire a sé stesso. Egli infatti sa che chi cerca di avere la sua vita per se stesso la perde, e chi si dà, si perde, trova proprio così la vita (Cfr Gv 12, 24-25). L'esperienza della Chiesa dimostra che ogni forma di santità, pur seguendo tracciati differenti, passa sempre per la via della croce, la via della rinuncia a se stesso. Le biografie dei santi descrivono uomini e donne che, docili ai disegni divini, hanno affrontato talvolta prove e sofferenze indescrivibili, persecuzioni e martirio. Hanno perseverato nel loro impegno, "sono passati attraverso la grande tribolazione - si legge nell'Apocalisse - e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello" (v. 14). I loro nomi sono scritti nel libro della vita (cfr Ap 20, 12); loro eterna dimora è il Paradiso. L'esempio dei santi è per noi un incoraggiamento a seguire le stesse orme, a sperimentare la gioia di chi si fida di Dio, perché l'unica vera causa di tristezza e di infelicità per l'uomo è vivere lontano da Lui.La santità esige uno sforzo costante, ma è possibile a tutti perché, più che opera dell'uomo, è anzitutto dono di Dio, tre volte Santo (cfr Is 6, 3). Nella seconda Lettura, l'apostolo Giovanni osserva: "Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!" (1 Gv 3, 1). È Dio, dunque, che per primo ci ha amati e in Gesù ci ha resi suoi figli adottivi. Nella nostra vita tutto è dono del suo amore: come restare indifferenti dinanzi a un così grande mistero? Come non rispondere all'amore del Padre celeste con una vita da figli riconoscenti? In Cristo ci ha fatto dono di tutto se stesso, e ci chiama a una relazione personale e profonda con Lui. Quanto più pertanto imitiamo Gesù e Gli restiamo uniti, tanto più entriamo nel mistero della santità divina. Scopriamo di essere amati da Lui in modo infinito, e questo ci spinge, a nostra volta, ad amare i fratelli. Amare implica sempre un atto di rinuncia a se stessi, il "perdere se stessi", e proprio così ci rende felici. Così siamo arrivati al Vangelo di questa festa, all'annuncio delle Beatitudini che poco fa abbiamo sentito risuonare in questa Basilica. Dice Gesù: Beati i poveri in spirito, beati gli afflitti, i miti, beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, i misericordiosi, beati i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati per causa della giustizia (cfr Mt 5, 3-10). In verità, il Beato per eccellenza è solo Lui, Gesù. È Lui, infatti, il vero povero in spirito, l'afflitto, il mite, l'affamato e l'assetato di giustizia, il misericordioso, il puro di cuore, l'operatore di pace; è Lui il perseguitato a causa della giustizia. Le Beatitudini ci mostrano la fisionomia spirituale di Gesù e così esprimono il suo mistero, il mistero di Morte e Risurrezione, di Passione e di gioia della Risurrezione. Questo mistero, che è mistero della vera beatitudine, ci invita alla sequela di Gesù e così al cammino verso di essa. Nella misura in cui accogliamo la sua proposta e ci poniamo alla sua sequela - ognuno nelle sue circostanze - anche noi possiamo partecipare della sua beatitudine. Con Lui l'impossibile diventa possibile e persino un cammello passa per la cruna dell'ago (cfr Mc 10, 25); con il suo aiuto, solo con il suo aiuto ci è dato di diventare perfetti come è perfetto il Padre celeste (cfr Mt 5, 48).Cari fratelli e sorelle, entriamo ora nel cuore della Celebrazione eucaristica, stimolo e nutrimento di santità. Tra poco si farà presente nel modo più alto Cristo, vera Vite, a cui, come tralci, sono uniti i fedeli che sono sulla terra ed i santi del cielo. Più stretta pertanto sarà la comunione della Chiesa pellegrinante nel mondo con la Chiesa trionfante nella gloria. Nel Prefazio proclameremo che i santi sono per noi amici e modelli di vita. Invochiamoli perché ci aiutino ad imitarli e impegniamoci a rispondere con generosità, come hanno fatto loro, alla divina chiamata. Invochiamo specialmente Maria, Madre del Signore e specchio di ogni santità. Lei, la Tutta Santa, ci faccia fedeli discepoli del suo figlio Gesù Cristo! Amen.

La Voce del Pastore
"Le Beatitudini" • 25 Ottobre 2021

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Oct 25, 2021 48:26


Il Messaggio di Oggi: "LE BEATITUDINI"• Matteo 5:11• Genesi 50:20• Salmo 56:5-6• Matteo 22:15 (16-22)• Genesi 50:21• Genesi 50:24• Esodo 13:19• Matteo 5:44• Matteo 5:12• Matteo 6:1• 1 Tessalonicesi 5:15• Matteo 6:2 (3-4)• Giacomo 1:2-3--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera della sera. Meditazione sul Vangelo di Luca (Lc 6, 27-38)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Sep 9, 2021 9:42


Dopo la proclamazione delle Beatitudini, segue un discorso di Gesù indirizzato a quella stessa folla. Sono parole importanti, da molti indicate come il cuore stesso del messaggio di Gesù, i tratti fondamentali con cui si possono identificare i veri discepoli del Signore. Gesù guarda quelle folle composte da persone diverse, folle verso le quali i Vangeli ci testimoniamo i suoi sentimenti di compassione: sono folle di poveri, malati, di persone con una domanda nel cuore. Prima di questo passo Luca ci parla di guarigioni compiute da Gesù, di atti di liberazione dal male, tanto che egli nota "Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.". C'è una forza del Signore che guarisce dalle malattie e dal male e questa forza opera anche nelle sue parole, che spezzano le catene della violenza e della vendetta.

il Vangelino
Lc 6,17-23 [Le beatitudini] - Simone Maconi

il Vangelino

Play Episode Listen Later Jun 16, 2021 4:45


16-06-2021 Lc 6,17-23 [Le beatitudini] - Simone Maconi

Commento al Vangelo di don Nicola
La forza delle Beatitudini (Mt 5,1-12)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 4:17


vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Briciole di Vangelo
Briciole di Vangelo - lunedì 07 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 6, 2021 9:56


«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

il Vangelino
Mt 5,1-12a [Le Beatitudini] - Andrea

il Vangelino

Play Episode Listen Later Feb 22, 2021 5:03


Formazione Cristiana
Beatitudini - Introduzione biblica

Formazione Cristiana

Play Episode Listen Later Feb 12, 2021 29:05


Fondazione Cantonuovo, GUIDA ALL’ASCOLTO, 11 febbraio 2021, ZOOM Beatitudini nelle opere dei Grandi Autori introduzione e conclusione biblica di Maurizio Tiezzi

Babology
Cercatori di bellezza - introduzione

Babology

Play Episode Listen Later Feb 5, 2021 8:58


un percorso per i giovani a partire dalla possibilità della beatitudine

Chiesa Evangelica Biblica di Deruta
Le Beatitudini Descrivono il Vero Carattere del Discepolo

Chiesa Evangelica Biblica di Deruta

Play Episode Listen Later Jan 24, 2021 53:11


il posto delle parole
Luciano Pacomio "La pietra scartata"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 10, 2021 25:12


Luciano Pacomio "Gesù la pietra scartata"prefazione di Gianfranco Ravasipostfazione di Antonio Pitta e Sergio Paolo BonanniPaoline Edizionihttp://paoline.it">paoline.itLuciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì, offre una immagine di Cristo come scartato attraverso cui l'ultimo diventa primo, lo scarto si trasforma in risorsa.“La logica – estrosa e stravagante per le scelte umane – dell'ultimo che diventa primo, del peccatore pentito che ci precede nel regno di Dio, del debole che confonde i forti, di ciò che è considerato nulla rispetto al potente, è alla base della costante lezione divina. È quello che nella Bibbia appare anche come «resto», «seme», «radice», «piccolo gregge»; è la trama paradossale sottesa alle Beatitudini evangeliche (cfr. Mt 5,3-12); è lo «svuotamento» e l'«umiliazione» di Cristo nella sua fraternità con noi attraverso la sua passione e la morte che si apre alla Pasqua, come canta san Paolo nel suo famoso inno della Lettera ai Filippesi (2,6-11); è quella che Pacomio chiama la «meravigliosa altalena» che regge la speranza di tutti i poveri, gli emarginati, i peccatori dal cuore contrito”. Queste parole del Cardinale Gianfranco Ravasi, tratte dalla prefazione del nuovo libro di Luciano Pacomio, sintetizzano perfettamente presupposto e senso del volume.L'autore, attraverso il simbolo dello «scarto», mette in risalto la figura fondamentale dello «scartato», ossia lo stesso Cristo: «La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo» (Mt 21,42). È in lui che lo «scarto» diventa una «risorsa». Il riferimento costante alla Scrittura ci fa comprendere la logica dell'ultimo che diventa primo.Si può vivere questa esperienza dura scegliendo la via della protesta, della rivalsa, della ribellione; si può cadere nell'apatia della rassegnazione o, peggio, della disperazione. La parola di Dio ci aiuta a superare tutto questo nella dimensione pasquale. Il Risorto si avvicina per farci fare memoria del suo amore, per fare sì che i nostri occhi si aprano al riconoscimento della sua presenza e possiamo portare a compimento, nella potenza dello Spirito Santo, l'esodo pasquale del nostro essere trasformati «da scarto a risorsa»: è l'esperienza salvifica dell'incontro con il Signore.Il libro è arricchito, oltre che dalla prefazione del Card. Ravasi, dalla postfazione di Mons. Antonio Pitta e Mons. Sergio Paolo Bonanni.Luciano Pacomio[audio mp3="https://ilpostodelleparole.it/wp-content/uploads/2019/04/Luciano-Pacomio.mp3"][/audio]Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì (CN) dall'8 dicembre 2017, vive nel suo paese natale Villanova Monferrato (AL). Dopo aver collaborato, in successione di decenni, a due edizioni della Bibbia (in tre volumi, Marietti), ha pubblicato testi con varie case editrici sempre su tematiche riguardanti la Sacra Scrittura e la spiritualità. Presso Paoline, ha pubblicato il volumetto Va' prendi il libro aperto. Leggere e pregare le lettere dell'apostolo Paolo (2008).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttp://ilpostodelleparole.it">ilpostodelleparole.it

Lo Sai, Oggi Puoi
Uomo Vero #21 Nella fine è l'inizio

Lo Sai, Oggi Puoi

Play Episode Listen Later Dec 23, 2020 7:35


Percorso di Avvento 2020Mercoledì 23 Dicembre 2020La preghiera per i Preadolescenti e gli Adolescenti è offerta a tutti.Il tema di questo percorso ruota attorno all'umanità di Gesù.Vuoi approfondire? Noi leggiamo Bruno Maggioni, Era Veramente Uomo, ed. Ancora.Trovi il foglio con la preghiera qui https://www.oratorionembro.org/wp-content/uploads/2020/11/Inni-cristologici-rivisitati-A5.pdf

Commento al Vangelo di don Nicola
Festa di tutti i Santi (Mt 5,1-12) DOMENICA 1 NOVEMBRE

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Oct 25, 2020 4:08


+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Esercizi Spirituali
Papa Francesco - Le Beatitudini

Esercizi Spirituali

Play Episode Listen Later Oct 18, 2020 73:11


Per donarsi a noi, Dio sceglie spesso delle strade “impensabili”, magari quelle “dei nostri limiti, delle nostre lacrime, delle nostre sconfitte”: la gioia pasquale, di cui parlano i "fratelli" orientali, ha infatti “attraversato la morte”, fatto esperienza “della potenza” del Signore, ha “le stimmate” ma è “viva”. Questa la considerazione del Papa all'apertura di un ciclo di catechesi sulle Beatitudini tenute tra il 29 gennaio e il 29 aprile 2020, durante e udienze generali del mercoledì. Ripercorrendo il Vangelo di Matteo, Francesco riflette sul Discorso della montagna pronunciato da Gesù che, dice, ha “illuminato” la vita dei credenti e anche di “tanti” non credenti. È “difficile”, afferma, non essere toccati da queste parole, desiderando di capirle e accoglierle “sempre più pienamente” perché - sottolinea - contengono la “carta d’identità” del cristiano, la “nostra”: delineano infatti il “volto” di Gesù e il suo “stile” di vita. --- Support this podcast: https://anchor.fm/esercizi-spirituali/support

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La misericordia: amore in azione in un mondo sottosopra | 4 Ottobre 2020 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Oct 4, 2020


Cristo ci chiama a vivere un mondo "sottosopra", dove i valori che contano sono opposti a quelli che il mondo acclama, e a praticare la vera misericordia, piuttosto che parlarne. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 30 min. Sono alcune settimane che sitiamo parlando di come costruire la nostra felicità per vivere felici. Uno dei suggerimenti che Paolo da  ai Filippesi  è quello di applicare alcune “buone abitudini” alla vita di tutti i giorni. Quando parliamo di “buone abitudini” in ambito cristiano queste vengono definite “virtù” Uno dei risultati dell'applicazione   delle virtù cristiane alla propria vita  è  appunto la felicità. Sino ad ora abbiamo visto cinque virtù: quella della gratitudine (ringraziare gli altri per quello che hanno fatto nella nostra vita), quella dell'intercessione (essere in preghiera un ponte tra il trono di Dio e le persone), quella della fede/fiducia (aspettarsi il meglio dalle persone on cui viviamo), quella dell'incoraggiamento (incoraggiare le persone nel loro cammino con Cristo), e quella della pazienza (non aspettarsi cambiamenti tutti e subito dagli altri). Però, sapete, va tutto bene nel praticare le virtù con le persone “amabili”... Con quelle è facile: ci piacciono, le amiamo,  non ci è difficile praticare la pazienza, la gratitudine ecc. Poi ci sono quelle persone “neutre”: non ci piacciono più di tanto, ma alla fin fine non ci dispiacciono nemmeno tanto. Il problema arriva quando le virtù dobbiamo praticarle verso persone “abrasive” che sono morbide come che ci massaggi con  una manciata di sabbia sulla schiena dopo la prima uscita al mare  senza aver messo la crema protettiva. Sono quelle persone che chiedono troppo,  che non danno nulla, persone che ci hanno fatto del male (poco o tanto che sia), persone naturalmente e perennemente depresse, persone che vorrebbero manipolarci per trarne vantaggio. In questi casi, come credenti dobbiamo attingere ad un'altra virtù. Mentre le prime cinque (gratitudine, intercessione, fede, incoraggiamento e pazienza) tendevano a cambiare l'altro, con quel tipo di persone  che non sono proprio intenzionate a cambiare l'unico modo è.. cambiare me stesso! Nel Sermone sul Monte Gesù parla di questa virtù, e di chi la pratica: “Beati i misericordiosi, perché riceveranno misericordia.” (Matteo 5:7 PV) E' la quinta  delle Beatitudini che Gesù ci consegna nel suo Sermone sul Monte  Cosa significa “misericordia”? La parola misericordia in greco è ἐλεέω eleeō; la parola “misericordiosi” è ἐλεήμων eleēmōn (è da essa che deriva la parola “elemosina”)  è composta da “eleeō” = misericordia,  + suffisso “mon” che indica un azione: fare, praticare; “eleemon” significa “colui che pratica la misericordia”.  Quante volte mi avete sentito dire che l'amore non è un sentimento, ma un'azione?Sapete come si chiama quest'azione? Misericordia! La misericordia è “amore in azione” La misericordia non è farci venire i lucciconi se vediamo un bambino denutrito in TV. La misericordia non è piangere perché qualcuno ha subito un lutto. Il Salmo 145 dice: “Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà.” (Salmo 145:8)  Qui c'è una parola in ebraico per “misercordia: רַחוּם  raḥûm  che è un derivato di רָחַם râḥam  che significa letteralmente “accarezzare”. Sapete quando Davide ha scritto questo salmo? E' l'ultimo salmo che ha scritto: una lunga vita dove Davide non è stato sempre obbediente a Dio, dove Dio avrebbe potuto a ragione punirlo... Ma Davide afferma, alla fine dei suoi giorni, che Dio, nonostante i sui sbagli, lo ha “accarezzato”. La misericordia è la mano di Dio che si allunga per accarezzare i suoi figli, piuttosto che percuoterli, è fare qualcosa;   Dio è un Dio di misericordia:  è “amore in azione” sin dal principio del mondo. Se dico di credere in quel Dio e di seguire le istruzioni di suo Figlio devo praticare la virtù della misericordia. Come praticare la virtù della misericordia? 1. La misericordia è essere paziente con le persone Della pazienza avevamo parlato anche la volta scorsa. Vedete come le virtù cristiane non siano “isole” regola 1 + regola 2 + regola 3, ma siano interconnesse tra di loro. Ah, non sto manco a specificare che la pazienza va esercitata verso TUTTE le persone... anche e soprattutto con quelle “particolari”. La vita è fatta di persone “particolari”, “strane”,  di persone che stimolano il peggio di noi stessi!  Guardate quello che dice Paolo ai Tessalonicesi: “Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti”. (1 Tessalonicesi 5:14) Paolo non dice di essere pazienti con gli educati, coi savi, con i simpatici... ma con TUTTI, per cui, con i maleducati coi pazzi, con gli antipatici... E'  una sfida alla normalità della mia vita! E' un mondo sottosopra! Io non sono famoso per la mia pazienza. Magari voglio che gli altri lo siano con me;  ed è una mancanza su cui lavoro da anni... qualche volta va bene... altre volte ho una miccia “troppo corta”.. ed esplodo! Una cosa che ho trovato utile per “allungare” la mia “miccia”, per evitare di “esplodere”, è, semplicemente, stare zitto io e cercare di ascoltare l'altro, cercare di capire attraverso le sue parole perché è così “difficile”. Stress? Situazioni di lavoro? Situazioni familiari? Certamente non posso capire tutto in cinque minuti, ma posso evitare di giudicare senza ascoltare. Paolo in Romani dice che dovremmo accoglierci a vicenda, perché siamo stati per primi accolti da Cristo. “Perciò, accoglietevi a vicenda con amore, proprio come Cristo ha accolto voi; fatelo per la gloria di Dio” (Romani 15:7 PV) Tu potresti pensare:  “Beh, io in fondo non avevo fatto un gran che di male nella vita. Perché Gesù non avrebbe dovuto accogliermi?” Te lo spiega Paolo perché: “Una volta voi eravate morti per sempre a causa dei vostri peccati.” (Efesini 2:1 PV) Perché Gesù mi ha accolto quando anche io ero “particolare”:  perché Gesù mi ha accolto quando io ero suo nemico.  Tu potresti ancora dirmi: “ Si, va bene, ma io che beneficio ne traggo oltre farmi un fegato tanto ad “accogliere”  quelli che mi risultano “difficili”? Tu, nessuno... Dio tutto: il versetto di Romani dice:  “fatelo per la gloria di Dio”  (v.7b) Perché voglio che Dio venga glorificato attraverso la mia accoglienza. 2. La misericordia è perdonare coloro che sbagliano Sei uno, o una che sottolinea o che cancella?  Quando qualcuno sbaglia contro di te, prendi la matita rossa e blu, e sottolinei oppure prendi il bianchetto, e cancelli? Nel mondo sottosopra di Dio, la misericordia dimentica,  la misericordia cancella! “Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi”. (Colossesi 3:13) Le parole “sopportatevi”, “perdonatevi” sembrano così giuste quando siamo noi che dobbiamo riceverle, vero? Ma sono così difficili c'è da applicarle agli altri: “Io non voglio perdonare, voglio giustizia!” Dio come è stato con te?  Ha “sottolineato”  o ha “cancellato” i tuoi peccati? Rileggi il versetto di Colossesi per trovare la risposta. 3. La misericordia è  aiutare chi soffre Ti ricordi? In greco “essere misericordiosi” si dice ἐλεήμων eleēmōn è fare la misericordia è una azione: “Non negare il bene a quelli a cui è dovuto, quando è in tuo potere di farlo” (Proverbi 3:27)  E qui, in molti, interpretano quel “bene” in una maniera “creativa”, “estensiva”: adoperasi per i diritti dei più poveri, visitare gli infermi, essere vicini agli emarginati... Tutte cose molto belle e molto giuste... che escono direttamente dal cuore... Gesù ha una chiave di lettura forse meno “nobile”, meno da premio Nobel per la pace, ma tremendamente più pratica: infatti Giovanni dice:  “Ma se uno, che dice di essere cristiano, ha denaro a sufficienza e vede un fratello bisognoso, ma non vuole aiutarlo, come si può dire che in lui c’è l’amore di Dio?  Figli miei, dimostriamo il nostro amore, non a parole, con dei bei discorsi, ma con i fatti, concretamente. “(1 Giovanni 3:17-18 PV) Giovanni, seguendo gli insegnamenti di Gesù, dice: “piuttosto che far uscire la tua misericordia dal tuo cuore falla uscire dal tuo portafoglio.” Vi ricordate la storia del buon samaritano?  Un uomo era stato picchiato, derubato, e buttato a lato di una strada.  Arrivano due persone in due momenti differenti, ma ambedue dicono guardandolo: “Non è affare mio, non mi riguarda.” Mi spiace per quello che ti è accaduto, ma non voglio essere coinvolto”.  È solo il terzo uomo che decide di agire, che lo porta all'Urbano V (il miglior albergo di Montefiascone), gli lascia la sua MasterCard, e dice al titolare: “Dagli tutto quello che chiede, tanto pago io! “  Secondo te, chi di questi tre si comporto da "prossimo" verso quell'uomo, vittima dei banditi?"  Il dottore della legge rispose: "Quello che ha avuto compassione di lui".Allora Gesù gli disse: "Ora va', e comportati così anche tu!" (Luca 10:36-37 PV) Nel mondo sottosopra  dove i valori disprezzati sono quelli che valgono di più Gesù sta dicendo : felici coloro che si lasciano coinvolgere! Felici coloro che AGISCONO con misericordia”. 4. La misericordia è fare del bene ai miei nemici Suona male, vero? La nostra natura e la nostra cultura ci dice che noi dobbiamo FARE MALE a chi ci fa del male magari incrementando un po' il male ricevuto  così da essere in vantaggio! Quello che propone Gesù, invece, è ancora una volta,  un mondo sottosopra: “E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. ...Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.”(Luca 6:33, 35-36) La società ti dice: “ diffama i tuoi nemici, distruggili con qualsiasi mezzo  tu possa.”  Dio invece ti dice: “io non voglio che tu reagisca, ma voglio che tu agisca!”.  E questo è così difficile da fare!  Ma è quello che farebbe Gesù.  --- Allora, abbiamo capito che, nel mondo sottosopra di Dio essere misericordiosi non significa avere la “lacrima facile”, ma AGIRE: 1. La misericordia è essere paziente con le persone 2. La misericordia è perdonare coloro che sbagliano  3. La misericordia è aiutare (anche economicamente) chi soffre  4. La misericordia è fare del bene ai miei nemici E' facile? Assolutamente no! Significa dove girare  il  mondo dove viviamo sottosopra, fare l'opposto di quello che il mondo fa, vivere “a penzoloni” in un mondo dove gli altri sono in piedi per essere simili a Cristo, aggrappandoci a lui per non cadere  e ricevere il suo premio. Personalmente sono sempre più convinto che l'unica maniera per cambiare la natura umana che c'è in ognuno di noi, non viene né dal leggere la Bibbia, né dall'ascoltare una predica, e nemmeno dal pregare... ma viene dall'applicare a se stessi quelle regole di vita sottosopra che Dio ha scritto attraverso le virtù cristiane. Conclusione “Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà.”(Salmo 145:8) La misericordia è la mano di Di che si allunga per accarezzare i suoi figli, piuttosto che percuoterli, è fare qualcosa. Dio è un dio di misericordia:  Dio vuole che tu assomigli a sui figlio Gesù, che in questo mondo sottosopra pagò essendo innocente, morì essendo immortale, ed amò essendo odiato. PreghiamoGUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO IN BASSA QUALITA' SU FACEBOOK---VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD A BREVE (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Commento al Vangelo di don Nicola
Beati i poveri, vostro è il Regno (Mt 6,20-26) MERCOLEDI’ 9 SETTEMBRE

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Sep 9, 2020 3:42


+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XVII domenica Tempo Ordinario - Anno A (Mt 13, 44-52)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jul 21, 2020 6:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6164OMELIA XVII DOMENICA TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 13,44-52)La prima lettura di questa domenica riporta la bella preghiera del re Salomone, il quale domanda a Dio non tanto ricchezza e benessere personale, ma la sapienza necessaria per ben governare il popolo d'Israele e per distinguere il bene e il male. Questa preghiera piacque molto al Signore che gli concesse un cuore saggio e intelligente come nessuno lo aveva avuto in precedenza.Anche a noi è necessaria la sapienza per comprendere ciò che ci è necessario e per capire qual è la cosa più importante nella nostra vita, ovvero il raggiungimento della salvezza eterna. Gesù ci fa comprendere questa esigenza con le tre bellissime parabole del Vangelo di oggi. Le prime due, quella del tesoro nascosto e quella della perla preziosa, ci mostrano il valore inestimabile del Regno dei cieli, per avere il quale bisogna essere pronti a rinunciare a tutto, anche alle cose più care.Nella prima parabola si narra di un uomo che per caso trova un tesoro in un campo. Pieno di gioia egli vende tutti i suoi averi, e poi compra quel campo. Così dovrebbe fare ogni cristiano: scoperto l'inestimabile tesoro della Vita eterna, egli non dovrebbe esitare a rinunciare a tutto pur di assicurarsi un bene così grande. Così fece san Francesco d'Assisi, il quale rinunciò alla ricca eredità paterna, rinunciò a un brillante futuro di mercante e di cavaliere, e fece suo il tesoro nascosto della povertà accettata per il Regno dei cieli. Egli – diceva un suo biografo – era desideroso di povertà più di quanto un avaro poteva essere bramoso di ricchezze. A chi voleva seguirlo, san Francesco chiedeva come prima condizione la rinuncia a tutti i propri averi per diventare cavaliere di Madonna Povertà.L'insegnamento della seconda parabola, quella della perla preziosa, è identico. Per avere questa perla bisogna vendere tutti i propri averi. È questo l'affare della vita, o meglio, della Vita eterna. I Santi sono stati quelli che hanno avuto questa sapienza e abilità nel riuscire in questo affare fondamentale. Tanti, purtroppo, si fanno ingannare dai beni e dai piaceri di questa vita terrena e non riescono ad acquistare la "perla preziosa" della salvezza e dell'eterna comunione con Dio.Chiediamo anche noi il dono della sapienza, per distinguere ciò che è bene e ciò che è male, e per dare il giusto valore ad ogni cosa. L'importanza di questa scelta è messa in luce dalla terza parabola, quella della rete gettata in mare. Quando è piena, la rete viene portata a riva, e i pescatori «raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi» (Mt 13,48). Questo esempio descrive bene il Giudizio che ci sarà al termine della vita: «Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti» (Mt 13,49-50). La fede ci insegna che subito dopo la morte saremo giudicati e riceveremo la giusta retribuzione per come ci siamo comportati in questa vita. Se moriremo in peccato mortale, andremo eternamente all'inferno; se lasceremo questa vita in grazia di Dio, saremo salvi. Inoltre, se nonostante la salvezza ottenuta, avremo ancora da scontare dei peccati, andremo per un certo tempo in Purgatorio, per poi entrare purificati in Paradiso. Alla fine dei tempi ci sarà inoltre il Giudizio universale: tutti saranno di nuovo giudicati e questo secondo giudizio non farà che confermare il giudizio particolare sostenuto al termine della nostra vita. Dopo di che ci sarà la risurrezione della carne, e il corpo risorto si riunirà all'anima.La vera sapienza ci fa vivere nell'attesa di questo giudizio. Lo stolto non ci pensa, ma il prudente si prepara ogni giorno a questo esame decisivo per la sua eternità. Dobbiamo essere pronti a rinunciare a tutto ciò che possa mettere in pericolo il possesso di questa "perla preziosa". Pensiamo alla moltitudine di persone che per seguire Dio hanno abbandonato tutto, carriere, onori, ricchezze, e hanno riempito monasteri, conventi, seminari; o hanno sopportato gli insulti e il disprezzo del mondo, la povertà, la persecuzione e persino il martirio! Persone sapienti che hanno capito il senso profondo delle Beatitudini. Gesù non chiede poco per il raggiungimento del Regno, chiede tutto; ma è anche vero che non promette poco, promette tutto.Per guarire da una grave malattia, tante volte l'uomo è disposto a sottoporsi a cure molto dispendiose, fino a perdere tutti i suoi averi. Se così è per salvaguardare la vita terrena, molto di più dovrà esserlo per la Vita eterna: rinunciare a tutto per avere il Tutto, ovvero Dio, la comunione con Lui, il Paradiso.San Paolo, nella seconda lettura, ci fa comprendere che la nostra vocazione comune è quella di essere conformi all'immagine del Figlio di Dio, quella di partecipare alla natura divina. Questa è una grazia grandissima che, da sola, sorpassa di gran lunga tutti i beni che possiamo trovare su questa terra. Di fronte ad un bene così grande, noi non dobbiamo lasciarci ingannare dalle lusinghe di questo mondo; dobbiamo vivere di fede e fissare lo sguardo ai beni eterni che ci attendono nei Cieli. Anche se avremo da soffrire, ci servano di incoraggiamento le parole dell'Apostolo: «Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8,28). Il soffrire passa, i meriti rimangono, e una grande ricompensa spetterà a tutti quelli che amano Dio. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 674

Vivere nel Fiat supremo
Beatitudini, gioie, felicità e divini segreti

Vivere nel Fiat supremo

Play Episode Listen Later Jul 20, 2020 37:36


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Vivere nel Fiat supremo
Beatitudini, gioie, felicità e divini segreti

Vivere nel Fiat supremo

Play Episode Listen Later Jul 20, 2020 37:37


Gesù esalta le beatitudini, le felicità le gioie e la conoscenza dei più intimi segreti che sono riservate alle anime che vivono in pienezza nel Divin Volere. L'immagine dell'essere immersi nelle acque del mare è un'ottima metafora per comprendere la vita nel Divin Volere. La fecondità di questa vita e come essa cresce in noi. Libro di cielo volume 18, 18 e 21 Febbraio 1926, 20 Luglio 2020

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Babology
R di Rick DuFer

Babology

Play Episode Listen Later Jan 18, 2020 20:10


Scusate il fiume di parole… un po’ rivolte al voi, un po’ rivolte a Rick… ma mi sono un po’ scaldato :)Il Daily Cogito di Rick duFer: https://www.spreaker.com/user/rickdufer/dailycogito2x116Matteo 5: http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Mt+5%2C1-12&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1Luca 6: http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Lc+6%2C20-26&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1Isaia 61: http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Is+61%2C1-3.6.8-9&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1Padre Maggi: https://www.studibiblici.it/conferenze/Le%20Beatitudini.pdfDon Cristiano Mauri: https://www.labottegadelvasaio.net/2016/10/02/scontenti-incontinenti-le-beatitudini/Lorenzo Ciuffini: https://scrittoridiscrittura.it/senza-categoria/lieti-gli-abbattuti-di-ventoAndrea Botturi: https://www.nuovenuvole.it/perche-non-sono-daccordo-con-rick-dufer-sul-cristianesimo/#more-262Musica dal catalogo libero TakeTonesInstagram: https://www.instagram.com/sbabologyTwitter: https://twitter.com/sbabiciotelegram: https://t.me/sbabicio

Daily Cogito
Sul Discorso della Montagna: perché non sono cristiano

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Jan 16, 2020 22:23


LEGGI "Spinoza & Popcorn" ➤➤➤ https://amzn.to/2QeerDW Il video di ieri ➤➤➤ https://www.youtube.com/watch?v=RrpPLoryUfIOggi vi racconto cosa mi ha allontanato dal Cristianesimo: cambiamenti, ricchezza, povertà e discorsi della montagna. LIBRI SULLO STOICISMO Epitteto: https://amzn.to/2u8Of3e Seneca: https://amzn.to/35XZ8BZ Marco Aurelio: https://amzn.to/2uX3zQP Prenota per Firenze ➤➤➤ tel. 370 3685093 | mail: associazione.mikra@gmail.com Prossimi eventi ➤➤➤ https://riccardodalferro.com/eventi/ "Elogio dell'ombra", Borges: https://amzn.to/3ael9Qs Newsletter: http://eepurl.com/c-LKfz Elogio dell'idiozia: https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Youtube: http://bit.ly/rickdufer Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Il meglio di Daily Cogito (per nuovi ascoltatori): http://bit.ly/bestofDC Daily Cogito: ogni mattina alle 7. L'unica dipendenza che ti rende indipendente. Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunesLa sigla è opera di Dino Bastiani (musica): http://bit.ly/dinobastiani Francesca Consalvi (voce): http://bit.ly/fconsalvi

GodMonday
Perseguitati

GodMonday

Play Episode Listen Later Nov 18, 2019 30:28


Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli »

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXXIII domenica Tempo Ordinario - Anno C (Lc 21,5-19)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Nov 12, 2019 5:30


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5852OMELIA XXXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C (Lc 21,5-19)Parlando della futura distruzione del Tempio di Gerusalemme, Gesù ammaestra i suoi Discepoli sulla fine del mondo che ci sarà alla fine dei tempi. La distruzione del Tempio è presa come il simbolo della fine dei tempi. I Discepoli domandarono a Gesù due cose: quando avverrà tutto questo e quali saranno i segni che accompagneranno questi avvenimenti. Notiamo subito che Gesù non risponde alla prima domanda e questo appositamente. Egli vuole che i suoi Discepoli siano sempre pronti e che perseverino nella fede, nella speranza e nella carità. Risponde solamente alla seconda domanda, annunciando che questi avvenimenti saranno accompagnati da grandi sconvolgimenti, da sofferenze e da segni grandi nel cielo; da terremoti, carestie, pestilenze e da inganni di persone che si spacceranno come inviate da Dio.Soprattutto, Egli parla di persecuzioni. La persecuzione è l'ultima e la più grande delle Beatitudini evangeliche che ci procura una grande gloria in Paradiso. Il cristiano non deve temerla. Anche se vi si troverà coinvolto, egli sa che non sarà mai solo, che il Signore gli sarà vicino in quel momento supremo. Gesù dice: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto» (Lc 21,16-18). Sembrano parole d'altri tempi, impossibili nella nostra epoca di democrazia e libertà. Purtroppo sono parole molto attuali, oggi più che mai. Basti pensare a quanti non cristiani devono addirittura fuggire dai loro paesi per poter ricevere il Battesimo, dovendo temere della vita persino dai loro stessi genitori. Gesù ci insegna a non temere: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita» (Lc 21,19).La perseveranza è la grazia più grande per la quale dobbiamo pregare sempre. Bisogna perseverare ogni giorno ed essere trovati in Grazia di Dio al momento della nostra morte. Sant'Alfonso Maria de' Liguori si domandava quale fosse il modo più efficace per ottenere il dono della perseveranza. Egli enumerava ad uno ad uno tutti i segni che uno può avere di essere fedele sino alla fine e vedeva che tutti erano difettosi in qualche cosa. Egli insegnava che se anche uno compisse grandi miracoli non potrebbe ritenersi al sicuro; anche se praticasse le virtù per lunghi anni non potrebbe essere certo di continuare così per tutta la vita: si potrebbe insinuare un segreto orgoglio nel suo cuore così da perdere tutto. Purtroppo, casi simili si sono verificati tante volte.Ma allora, qual è il segno più certo di perseveranza? Sant'Alfonso afferma chiaramente che tale segno è la preghiera continua: chi prega certamente si salva. Poi il Santo si turba nuovamente e si domanda: «Ma sarò sicuro di pregare sino alla fine dei miei giorni?». A questo nuovo timore, egli si getta nella braccia della Madonna e le dice: «Madre amatissima, dammi il pensiero e la voglia di pregarti sempre!». Il ricorso continuo alla Vergine Maria era la conclusione pratica di tutta la teologia di questo grande Santo, per questo motivo egli recitava molto spesso il Rosario.Quando arrivato alla vecchiaia non si ricordava più se aveva già recitato i suoi Rosari, domandava al frate che lo accudiva se lo avesse già fatto. Il frate gli diceva scherzosamente: «Padre, vorrei avere la metà di tutte le Corone che ha recitato in più quest'oggi!». Allora sant'Alfonso si faceva serio e diceva: «Fratello, non scherzare, non sai che dal Rosario dipende la mia salvezza eterna?».Ecco dunque il segreto per ottenere nel modo più facile il dono della perseveranza: pregare spesso il Rosario della Vergine Maria. Ella lo ha sempre domandato ovunque è apparsa. «Se lo ha sempre chiesto, non ti sembra che ci sia un motivo importante?» – domandava San Pio da Pietrelcina. E per questo anche Padre Pio recitava di continuo il Rosario.Impariamo da questi Santi e ricorriamo continuamente anche noi alla Madonna: in questo modo otterremo facilmente il dono della perseveranza.

GodMonday
MalaGiustizia

GodMonday

Play Episode Listen Later Nov 11, 2019 32:14


Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

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Commento al Vangelo di don Nicola
FESTA DI TUTTI I SANTI Le beatitudini (MT 5,1-12)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Nov 1, 2019 3:38


Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».INSTAGRAM https://www.instagram.com/nicoladon/FACEBOOK: https://www.facebook.com/nicolasalsa/YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCjFaPuCe1M_ju0hdCstulAw

Da che pulpito.
Beati Voi - Omelia di Tutti i Santi

Da che pulpito.

Play Episode Listen Later Nov 1, 2019 5:02


Commento al brano delle Beatitudini.Il testo si trova qui: https://labottegadelvasaio.substack.com/p/beati-voi

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia Solennità di tutti i Santi - Anno C (Mt 5,1-12a)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Oct 31, 2019 6:03


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5850OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI - ANNO C (Mt 5,1-12a)Oggi è la solennità di Tutti i Santi, una delle più belle feste dell'Anno liturgico. Con questa celebrazione noi commemoriamo tutti i nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nel pellegrinaggio della fede e ora godono la visione beatifica in Paradiso. Essi ci indicano la meta da raggiungere, ci ricordano che non siamo stati creati per questa povera terra e che la nostra vera Patria è il Paradiso, ove non ci saranno più lacrime, ma tutti saremo come angeli e vedremo Dio faccia a faccia.La prima lettura, tratta dal libro dell'Apocalisse, parla di «una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua» (7,9). Questa moltitudine è costituita da tutti i fedeli che, lungo i secoli, hanno raggiunto l'eterna Beatitudine. Questa visione dell'apostolo Giovanni è molto consolante. Facciamo di tutto per essere anche noi in questa moltitudine.Tutti erano avvolti in vesti candide. Il candore delle loro vesti simboleggia la purezza della loro anima, purificatasi qui in terra e, per molti di loro, anche in Purgatorio. Poco dopo, infatti, il Testo sacro dice che essi, i redenti, «sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello» (Ap 7,14). La grande tribolazione è la vita di questa terra, di questa valle di lacrime, contrassegnata da tante prove e, a volte, anche da persecuzioni contro i servi di Dio. Dio permette queste prove per la nostra purificazione e per donarci una grande gloria in Paradiso. Ma è soprattutto per mezzo del Sangue preziosissimo di Gesù che noi veniamo purificati e questo si verifica ogni volta che noi, con cuore contrito, riceviamo l'assoluzione del sacerdote nel sacramento della Confessione. In quel momento il Sangue di Gesù scorre nella nostra anima e la rende bianca come la neve. Proponiamoci anche noi di purificare spesso le nostre anime per mezzo di questo grande Sacramento. La condizione è però quella di essere veramente pentiti, di avere un fermo proposito di non offendere più il Signore e di confessare sinceramente i nostri peccati.Santi non si nasce, ma si diventa. Lo si diventa impegnandosi ogni giorno nella lotta contro il peccato, cercando di diventare sempre migliori. Uno dei più grandi malintesi della nostra epoca è quello secondo cui la santità è solo per pochi eletti. Niente di più sbagliato: la santità è per tutti e ce lo dimostrano le parole di Gesù: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). Queste parole Gesù le rivolge a tutti indistintamente. La santità, inoltre, non consiste nel fare cose straordinarie, come i miracoli, ma nel compiere il nostro dovere quotidiano, ordinario, straordinariamente bene. La santità consiste nell'amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi.La santità consiste nel mettere in pratica la pagina del Vangelo che abbiamo da poco ascoltato, ovvero nel vivere le Beatitudini evangeliche. Gesù ci dice: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3). Chi sono questi poveri in spirito? Sono tutti quelli che ripongono in Dio la loro fiducia e che non attaccano il loro cuore ai beni di questo mondo. Essi si sanno servire dei beni materiali, senza diventarne schiavi. Poi Gesù ci dice: «Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati» (Mt 5,4). Di chi parla Gesù con queste parole? Parla di tutti quelli che soffrono a causa delle molte ingiustizie che ci sono in questo mondo senza Dio. Dio conta ciascuna delle loro lacrime e le ricompenserà al centuplo.Subito dopo Gesù parla dei miti, ovvero di quelli che non rispondono al male con il male, ma con bontà e perdono. Poi parla di quelli che hanno fame e sete della giustizia, ossia di quelli che desiderano vivamente la santità, che la ricercano al di sopra di tutti i beni materiali; di tutti quelli che mettono Dio al primo posto nella loro vita. Gesù proclama beati i puri di cuore, ovvero quelli che non si infangano nelle volgarità di questo mondo, e gli operatori di pace. Infine, il nostro Maestro divino proclama beati i perseguitati per la giustizia. Quest'ultima è la più grande beatitudine, quella che ci procurerà maggior gaudio in Paradiso.Con la celebrazione di oggi, vogliamo accendere anche nel nostro cuore un vivo desiderio di santità.Guardiamo ai Santi che sono i nostri modelli: come hanno fatto loro, cerchiamo di fare anche noi. Per diventare santi bisogna innanzitutto volerlo, al resto penserà il Signore. Affidiamoci infine all'intercessione della Madonna e di tutti i Santi, affinché riusciamo a raggiungerli in Cielo e unirci alla grande moltitudine contemplata dall'apostolo Giovanni.

GodMonday
Facciamo pace?

GodMonday

Play Episode Listen Later Oct 28, 2019 31:32


beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di DioTrovi GodMonday ed altri podcast interessanti alle Officine► https://officine.meDon Domenico► https://t.me/annunciatedaitettiDon Fabrizio► https://t.me/babdicecose

GodMonday
Vuoi vedere Dio?

GodMonday

Play Episode Listen Later Oct 21, 2019 31:57


beati i puri di cuore perché vedranno DioTrovi GodMonday ed altri podcast interessanti alle Officine► https://officine.meDon Domenico► https://t.me/annunciatedaitettiDon Fabrizio► https://t.me/babdicecose

GodMonday
Miserimonday

GodMonday

Play Episode Listen Later Oct 14, 2019 30:38


Beati i misericordiosi perchè troveranno misericordiaTrovi GodMonday ed altri podcast interessanti alle Officine► https://officine.meDon Domenico► https://t.me/annunciatedaitettiDon Fabrizio► https://t.me/babdicecose

GodMonday
Non tutte le lacrime vengono per nuocere

GodMonday

Play Episode Listen Later Sep 23, 2019 31:54


Dopo la tempesta torna il sereno, saggezza comune eppure preziosa. Chi è nel pianto trova vie di consolazione!Trovi GodMonday ed altri podcast interessanti alle Officine► https://officine.meDon Domenico► https://t.me/annunciatedaitettiDon Fabrizio► https://t.me/babdicecose

Commento al Vangelo di don Nicola
Cosa sono disposto a perdere per ciò in cui credo? (Lc 6,20-26)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Sep 11, 2019 5:38


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Babology
domenica VI TO 2019 -le beatitudini in S. Luca

Babology

Play Episode Listen Later Feb 17, 2019 8:47


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:«Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.Guai a voi, che ora siete sazi,perché avrete fame.Guai a voi, che ora ridete,perché sarete nel dolore e piangerete.Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Libro di Cielo, Volume 18
25. Ogni manifestazione sulla Volontà Divina è una beatitudine che si sprigiona da Dio, e ogni atto di volontà umana respinge queste beatitudini

Libro di Cielo, Volume 18

Play Episode Listen Later May 4, 2018 4:34


Libro di Cielo, Volume 14
36. Ogni qual volta l’anima opera nel Divin Volere, dà il campo a Gesù di mettere fuori nuove beatitudini e nuovi contenti

Libro di Cielo, Volume 14

Play Episode Listen Later Apr 30, 2018 2:32


Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Gesù sul monte delle Beatitudini, sale della Terra e luce del mondo

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Oct 23, 2017 73:37


Gesù sul monte delle Beatitudini, sale della Terra e luce del mondoTrascrizione (non corretta dall'autore)

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - III Parte

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Aug 21, 2017 75:51


Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - III ParteTrascrizione (non corretta dall'autore)

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - II Parte

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Jul 24, 2017 79:44


Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - II ParteTrascrizione (non corretta dall'autore)

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - I Parte

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Jun 26, 2017 80:41


Il Discorso della Montagna: le Beatitudini - I ParteTrascrizione (non corretta dall'autore)

Parole buone.
Le Beatitudini

Parole buone.

Play Episode Listen Later Sep 25, 2016 101:04


Meditazione sul brano delle Beatitudini proposto all'AC della Diocesi di Ascoli Piceno il 25 settembre 2016

I podcast dei commenti al Vangelo di don Antonello Iapicca
Mercoledì della XXIII settimana del Tempo Ordinario

I podcast dei commenti al Vangelo di don Antonello Iapicca

Play Episode Listen Later Sep 8, 2015 20:52


SermoniOnline Audio
Beati i perseguitati

SermoniOnline Audio

Play Episode Listen Later Nov 11, 2012 45:00


SermoniOnline Video
Beati i perseguitati

SermoniOnline Video

Play Episode Listen Later Nov 11, 2012 45:00


SermoniOnline Video
Beati quelli che si adoperano per la pace

SermoniOnline Video

Play Episode Listen Later Nov 4, 2012 45:00


SermoniOnline Audio
Beati quelli che si adoperano per la pace

SermoniOnline Audio

Play Episode Listen Later Nov 4, 2012 45:00


SermoniOnline Audio
Beati gli affamati ed assetati di giustizia

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Play Episode Listen Later Oct 7, 2012 45:00


SermoniOnline Video
Beati gli affamati ed assetati di giustizia

SermoniOnline Video

Play Episode Listen Later Oct 7, 2012 45:00