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A sorpresa le Nazioni Unite adottano una risoluzione proposta dalla Turchia in cui si impegnano a promuovere la strategia Rifiuti Zero nel mondo. Intanto lo scandalo del Qatargate si allarga e inizia a lambire un'altra istituzione europea, la Commissione, mentre il Qatar dal canto suo minaccia di chiudere i rubinetti del gas. Parliamo anche della parabola discendente della giovane democrazia tunisina, che forse segna anche la conclusione del sogno iniziato con la primavera araba e degli studenti russi e ucraini da poco arrivati alla Rondine, Cittadella della pace.INDICE:00:47 - La risoluzione "rifiuti zero" delle nazioni Unite05:17 - Lo scandalo Qatar-gate si allarga e il Qatar minaccia di bloccare il gas13:31 - La fine della democrazia tunisina?19:28 - Guerra in Ucraina: l'esperimento di Pace de La Rondine _______________________Abbonati: https://www.italiachecambia.org/abbonati/Seguici su: Telegram - https://t.me/itachecambia Instagram (Italia che Cambia) - italiachecambiaInstagram (Andrea Degl'Innocenti) - deglinnocentiandreaFacebook - /itachecambia
La missione a Pechino della ministra australiana è stata salutata come "un altro passo" verso il disgelo tra i due Paesi. Ma quanto è costata questa diffidenza reciproca all'economia australiana?
"E' stato un anno di ripartenza, lo sapevamo che non sarebbe stato semplice" le parole del numero uno della Federugby.gm/mrv
Sempre più vicino "Expogast - International Trade Show for Gastronomy", in programma a Lussemburgo dal 26 al 30 novembre, teatro della prossima tappa della Coppa del Mondo di Cucina. Tra i grandi protagonisti che calcheranno questo palco importante ci sarà anche la Nazionale Italiana Cuochi.La squadra, capitanata da Gianluca Tomasi, General Manager, e Pierluca Ardito, Team Manager, ha effettuato numerosi allenamenti, tra cui la cena del 9 novembre nei locali dell'Istituto Alberghiero “Ettore Majorana” a Bari alla presenza di 110 ospiti, quanti saranno gli ospiti presenti al Ristorante delle Nazioni che gusteranno i piatti preparati dalla NIC per la vera competizione.
Con questo episodio vogliamo parlarvi delle missioni all'estero svolte dall'Arma durante il fascismo e in particolare la presenza dei Carabinieri a San Marino e nella Saar. In questa chiacchierata non parleremo delle operazioni belliche ma di quelle che oggigiorno si definiscono peace-keeping operations. Negli episodi precedenti abbiamo tratteggiato la situazione delle Forze dell'Ordine e il rapporto dell'Arma con il fascismo. Siamo consapevoli che è poca cosa ma abbiamo ritenuto necessario non appesantire troppo gli episodi con troppe informazioni. Idealmente, contiamo di ritornare sull'argomento più avanti e analizzare magari aspetti più puntuali dando una visione più chiara di quanto fatto. Parliamo invece di due missioni di peace-keeping (secondo l'accezione moderna) tenutesi nel corso del ventennio fascista e legate l'una alla presenza di un contingente di Carabinieri nella piccola Repubblica di San Marino e l'altro alla partecipazione italiana alla missione di osservazione legata al plebiscito tenutosi nella Saar tra la fine del 1934 e l'inizio 1935. Partiamo dunque dalla presenza di un piccolo contingente di venti Carabinieri della legione di Bologna sul Monte Titano iniziata nel 1921, su richiesta delle locali autorità di quella repubblica allo scopo di garantire un controllo del territorio più adeguato alla situazione politica e sociale del momento che vide anche San Marino contesa da gruppi estremisti. Inizialmente distaccati per sei mesi, la presenza del contingente fu prorogata senza fine nel settembre 1923, su richiesta dei vertici sanmarinesi. La missione terminò nel 1936 con soddisfazione delle due parti e la concessione di una medaglia d'oro al valor militare di prima classe alla bandiera dell'Arma dei Carabinieri Reali. Se spostiamo poi la nostra attenzione alla presenza dei Carabinieri nella Saar, scopriremo che anche in quella terra di lingua tedesca i militari dell'Arma poterono svolgere un servizio che destò ammirazione e rispetto sia da parte degli abitanti di quella regione, sia da parte degli altri militari del contingente internazionale che vigilò sul plebiscito tra il 1934 e il 1935. A questo proposito, la Società delle Nazioni determinò di costituire un Corpo Internazionale per la Saar il cui compito principale doveva essere quello di garantire delle libere e pacifiche consultazioni referendarie. Il contingente era formato da militari di vari Paesi: Gran Bretagna, Italia, Olanda, Svezia. L'Italia costituì il proprio contingente nazionale su: un Reggimento Speciale per il servizio nella Saar costituito dal 1° battaglione del 1° reggimento e 2° battaglione del 2° Reggimento della brigata Granatieri di Sardegna, nonché bandiera e musica del 1° reggimento; un battaglione Carabinieri Reali di formazione; infine il 2° squadrone del 19° Reggimento Cavalleria Guide che, proprio a partire dal 1934, aveva iniziato la propria meccanizzazione e che inviò nella Saar uno squadrone su carri veloci. Il contingente ebbe un proprio supporto logistico relativamente al servizio sanitario, ai trasporti ed alle comunicazioni radio. Complessivamente, il Contingente internazionale era composto da circa 3300 militari: 1500 britannici, 1300 italiani, 250 olandesi e pari numero svedesi. l'opera dei carabinieri durante i pochi mesi di permanenza nel bacino carbonifero si distinse soprattutto per la grande capacità del personale di raccogliere i dati informativi ed elaborarli, offrendo non solo una presenza tangibile e concreta per garantire il regolare svolgimento del plebiscito, ma anche un contributo alla conoscenza diretta dell'evoluzione sociale, politica ed economica della regione della Saar, nonché di tutta la Germania oramai saldamente nelle mani del partito nazionalsocialista. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Ospite dell'episodio Francesco Sirchia factotum dell'ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Con lui, BOB & BIG MO affrontano vati temi sull'ippica nazionale e dullo stato dell'arte del trotto in Sicilia di nuovo sugli scudi anche grazie alla recente vittoria di ENCIERRO in una batteria di qualifica al G.P. Anact#Link utili: -Link alla pagina Facebook Sicilia corse news:https://www.facebook.com/siciliacorsenews/-Link al sito dell'ippodromo del Mediterraneo:https://www.ippomed.it/ippica-siciliana-3/
Il primo, vale a dire gli Ordini minori, responsabilizza il chierico con una partecipazione più remota alservizio dell'altare; mentre il suddiaconato e il diaconato hanno rapporti più stretti con il SantoSacrificio e permettono un'assistenza più stretta nella sua celebrazione. Il sacerdote possiede ilpotere di trasformare il pane e il vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, cioè di celebrare il Sacrificiodella Nuova Alleanza, che gli conferisce una dignità indescrivibilmente sublime. Infine, il vescovo èelevato ed esaltato al di sopra del semplice sacerdote, in quanto egli possiede questo potere celestedel sacrificio non solo per se stesso, ma anche per comunicarlo agli altri, e propagarlo conl'ordinazione sacramentale dei sacerdoti.3. Il Sacrificio Eucaristico, quindi, è l'anima o la vita dell'intero culto divino, il sole cheillumina tutte le celebrazioni religiose, il cuore che dà impulso a tutto il culto sacramentale, lasorgente di tutta la vita ecclesiastica di grazia – in breve, è il centro della Liturgia cattolica. Se laLiturgia cattolica è un torrente possente, con le sue dolci acque salutari che purificano, santificano,vivificano, fruttificano, abbelliscono, trasformano, inondano l'intera Chiesa, tutto questo è dovuto allasanta fonte della Messa, che non smette di fluire sull'altare e di diffondere il vigore della vita in tutte lemembra del corpo mistico di Cristo. Ogni grazia, ogni consacrazione, ogni benedizione esce dalprofondo del Sacrificio di Cristo. Sotto l'influenza della luce e del calore celeste che irradiano dinuovo ogni giorno da quel sole di grazia, il Sacrificio Eucaristico, tutta la creazione tende al suocompimento finale e alla sua trasfigurazione eterna.Il Sacrificio della Messa è e rimane il centro della Religione cristiana, il sole degli esercizispirituali, il cuore della devozione e l'anima della pietà. Da qui "quel potere sempre nuovo, infallibile,con cui il Santo Sacrificio della Messa attira tutti i Cuori cattolici e riunisce le Nazioni cattolicheintorno ai suoi altari. Già prima dell'alba, prima che le luci del mattino entrino nelle nostre chiese, lecampane suonano il loro richiamo al Santo Sacrificio; e presto, qua e là, una luce appare alla finestra;sopra la neve fresca i passi si stanno affrettando verso la casa di Dio, mentre la luna guarda ancoragiù dal cielo.“Felice si alza all'alba chi si sforza per ciò che è buono”! Ovunque la Santa Messa conserva questopotere magnetico di attrazione, se celebrata tra le pareti di marmo di San Pietro a Roma, in splendidiparamenti, in mezzo a migliaia di luci brillanti, circondata dai capolavori dell'arte cristiana e ornatacon la sua veste festiva più bella di fiori e boccioli; o se celebrata senza sfarzo in una povera tettoia dilegno, o sotto una copertuta di rami di alberi, eretta dalle mani dei nuovi convertiti intorno almissionario che celebra i santi misteri; – una prova evidente che i Cattolici non adorano la parteesteriore, ma la sostanza, e che non è il fascino dello sfarzo religioso che li attrae ma la realtà.
Oggi siamo partiti confrontando gli stipendi della Juventus con gli stipendi della squadra con cui ha perso l'ultima partita di Champions, poi abbiamo parlato del monte ingaggi delle squadre più spendaccione della serie A, passando per la Premier League e la Liga spagnola. Durante la puntata abbiamo parlato di statistiche inutili sull'alimentazione e le preferenze gastronomiche per poi finire in punta di fioretto con statistiche su fedeltà e amore. Replica della puntata di Fuoriluogo del 12/10/22 Fuoriluogo è in diretta dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 20 su Radio 105 lab. Crew: Vasky, Cucca e Mattia
Il discorso del presidente della Colombia all'ONU ci dà una prospettiva interessante sul nostro modo di vivere.Per i corsi di lingua italiana: info@italianoavanzato.comSe il podcast vi piace, sosteneteci su Patreon > https://www.patreon.com/user?u=43064316&fan_landing=true
Emozioni, voci e rombi dal Motocross delle Nazioni di Mantova 2021, quando l'immenso Tony Cairoli, con Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino, ha permesso all'Italia di tornare alla vittoria, dopo ben 19 anni, nell'unica competizione a squadre del motocross mondiale, che dal 1947 mette a confronto il meglio del motocross globale in una gara che è puro mito. Ebbene, visto che anche Olympia riaccende i motori di una nuova stagione, abbiamo scelto di sseguire scie e traiettorie della squadra azzurra che quel titolo conquistato a Mantova si appresta a difenderlo: ancoraTony Cairoli e Mattia Guadagnini, stavolta in sieme all'esordiente Andrea Adamo, stanno per volare negli Stati Uniti, a Red Bud, dove il Nazioni si svolgerà il 24 e 25 settembre. Abbiamo incontrato Tony Cairoli e Andrea Adamo a Almenno San Bartolomeo, vicino Bergamo, sede della Airoh, azienda leader nella produzione dei caschi che proteggono in gara e in allenamento questi campioni. L'occasione anche per fare il punto sul tema sicurezza alla guida, insieme ad Antonio Locatelli, fondatore di Airoh, e Guido Brignoli, responsabile Ricerca&Sviluppo dell'azienda. olympia@radio24.it La regia della puntata è a cura di Gianmarco Ferronato
Ancora un plateau di adesioni a tre cifre, per il 57° Rally del Friuli – 26° Alpi Orientali Historic. In programma per questo fine settimana da venerdì 2 a domenica 4 settembre, la competizione organizzata dalla Scuderia Friuli ACU ha infatti raggiunto quota 153 iscritti, uno dei risultati migliori della stagione in Italia. La tradizionale validità per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS), del quale sarà la sesta prova delle otto in calendario, e l'importante validità per la Coppa Rally di IV zona, a coefficiente 1,5 conferiscono ampio interesse alla gara ed oltre ad esse vi sono confermate anche le validità per il FIA-Central European Zone (CEZ) e per la neonata FVG Rally Cup, che riunisce le tre gare friulane valide per la Coppa Rally IV di zona, quindi i rallies di Piancavallo, Valli della Carnia e Friuli. Da non dimenticare poi che il rally friulano comprende pure le importanti tappe dei trofei promozionali, a dare ulteriore interesse al confronto sportivo: R-Italian Trophy, Trofeo Pirelli Accademia, Trofeo Peugeot Regional Club e Michelin Zone Rally Cup, quest'ultima a coefficiente 1,5. Tutti gli ultimi aggiornamenti sono disponibili su www.rallyalpiorientali.it Le ultime anticipazioni su questa nuova edizione con Giorgio Croce in questa intervista: LA GARA NEL TERRITORIO, PER IL TERRITORIO Si rimane a Cividale del Friuli, nella “Città ducale”, patrimonio Unesco, come sede di partenza ed arrivo ed anche come “quartier generale”. Anche per questa edizione, il lavoro dell'organizzazione presieduta da Giorgio Croce, sta lavorando in forte sinergia con il territorio delle Valli del Torre e Natisone, del quale il rally è ambasciatore da sempre nel mondo del motorsport: Cividale del Friuli, Attimis, Faedis, Prepotto, Pulfero, San Leonardo San Pietro al Natisone e Stregna sono i comuni interessati dal passaggio della competizione, una tradizione che si ripete ed una gioia per gli abitanti attendere ed ammirare il passaggio dei concorrenti. Sette sono le Nazioni rappresentate dai concorrenti iscritti, segno ancora tangibile del forte interesse che la gara ha in un contesto internazionale. IL PERCORSO ISPIRATO ALLA TRADIZIONE CON ALCUNE NOVITA' Tutta in un giorno, la sfida, al sabato 3 settembre, prevede tre prove speciali da ripetere per due volte per quanto riguarda la Coppa di zona mentre le vetture storiche faranno il percorso delle “moderne” con due prove in più. La presentazione equipaggi avrà luogo nella serata di venerdì in Piazza Duomo, centro storico di Cividale, che ospiterà anche l'arrivo. Il percorso, ispirato alla lunga tradizione della gara, propone tre diversi tratti: la “Subit” di 14,190 Km, la seconda di “Erbezzo” è di 6,310 Km e l'immancabile “Trivio” di Km 14,680, disegnata però in una versione rinnovata. I totali di distanza competitiva sono di 70,360 chilometri per le “moderne” e di 90,860 per la parte riservata alle auto storiche, con il Parco Assistenza che sarà organizzato nel parcheggio del Palasport alle porte di Cividale, mentre la direzione gara sarà allestita all'Istituto “Paolino d'Aquileia” con riordino all'interno dell'Istituto Agrario, come “ai vecchi tempi”. Da non dimenticare poi che verrà riproposta pure la competizione di regolarità storica, seconda edizione al seguito del rally, che correrà l'intero percorso del rally tricolore storico. UN SABATO DI GRANDE EFFETTO SULLE STRADE FRIULANE Alla vigilia dell'evento sono in molti, a guardare le classifiche del “tricolore” per Autostoriche che in tutti i raggruppamenti, dopo l'impegno del RallyLana di giugno scorso sono assai aperte. Nel primo raggruppamento comanda la classifica Giuliano Palmieri, con la Porsche 911, con 103 punti, mentre secondo è il pluridecorato Antonio Parisi (Porsche 911) a 81 punti certamente saranno loro due a movimentare le operazioni, ma non sono escluse sorprese. Nel secondo raggruppamento comanda un tris di Porsche Carrera RS, con il primato in mano ad Angelo Lombardo il quale ha già compiut...
Il tricolore verticale irlandese ha profonde radici socio-religiose che hanno interessato, diviso e modificato questa isola dai secoli scorsi. Scopriamo inseme il significato dei tre colori! Buon ascolto!
Uno dei bicolori più famosi al mondo, da non confondere con quello del Principato di Monaco, è quello dell'Indonesia. Scopriamo insieme da dove deriva questa semplice bandiera e cosa significano i suoi colori! Buon ascolto!
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman su Romani capitolo 15 versetti da 7 a 13. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 24 Luglio 2022.Titolo del messaggio: "Soli Deo Gloria: Uniti in Cristo per la gloria di Dio".ROMANI 15 V7-13"7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.8 Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri; 9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:«Per questo ti celebrerò tra le nazionie canterò le lodi al tuo nome». 10 E ancora:«Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo». 11 E altrove:«Nazioni, lodate tutte il Signore;tutti i popoli lo celebrino». 12 Di nuovo Isaia dice:«Spunterà la radice di Iesse,colui che sorgerà a governare le nazioni;in lui spereranno le nazioni». 13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo."
"La punta di freccia dorata" è la bandiera della piccola Repubblica Cooperativa di Guyana. Scopriamo insieme il significato di questa particolare bandiera e il passato coloniale del paese. Buon ascolto!
È il giorno 30 aprile 1986, siamo a Pisa, alla sede del Centro universitario per il calcolo elettronico del CNR. Il Cnuce.Un comando "ping" parte da un calcolatore situato nella "sala macchine", attraversa prima un modernissimo Butterfly Gateway, poi sorvola l'Oceano Atlantico sfruttando la rete satellitare del Telespazio di Fucino, e infine raggiunge Roaring Creek, in Pennsylvania.Nel giro di pochi istanti, un "Ok" da parte dell'operatore americano per giungere in risposta a Pisa. È appena nato il primo nodo Internet italiano.Si tratta di un avvenimento epocale, frutto di 5 anni di lavoro da parte del Cnuce che in questo periodo sta sperimentando appunto i diversi standard di collegamento tra computer.I ricercatori non possono ancora sapere che Arpanet porterà fra pochi anni alla nascita del moderno Internet, ma già intravedono le maggiori potenzialità del protocollo TCP/IP rispetto ai concorrenti. Tante infatti sono le università e centri di ricerca nel Mondo, già collegati a questa rete.In effetti, anche se Internet sembra ancora uno dei tanti progetti di ricerca sperimentale, a Pisa sono all'avanguardia e la richiesta di connettere il centro di ricerca alla rete, che di fatto è gestita dagli Stati Uniti, viene accettata con entusiasmo.In pochi ancora si rendono conto che questo avvenimento è parte di un processo che in meno di mezzo secolo trasformerà il Mondo e la civiltà umana, tant'è vero che, complice anche il disastro di Chernobyl avvenuto qualche giorno prima, praticamente nessuno dei media riporta la notizia. Tutto passa in sordina.Nel giro di solo un anno, però, il Cnr registrerà il primo dominio .it, quindi il primo ufficialmente appartenente all'Internet italiano. E poi nascerà il Registro dei domini .it, che ancora oggi è gestito a Pisa.A distanza di poco più di 35 anni, noi oggi facciamo transitare tranquillamente centinaia di GB di dati in giro per il Globo, ma quel primo collegamento, unico nodo di scambio fra due Nazioni, implementava una velocità massima di 64KB al secondo. Qualcosa di assolutamente ridicolo per le necessità odierne, ma più che sufficiente per gli studi dell'epoca, come affermerà in un intervista, 20 anni dopo, Stefano Trumpy, uno dei membri del team di ricerca che oggi è Presidente Onorario della Internet Society italiana nonché Digital Champion per la città di Livorno.L'Italia, è quindi la quarta nazione europea, dopo Norvegia, Regno Unito e Germania, ad entrare a far parte della rete Internet.Tutto è nato dall'idea di Luciano Lenzini, informatico e ricercatore, di includere il Cnuce in un progetto sperimentale avviato dalla DARPA, che al quale partecipano già alcune altre nazioni europee. Lenzini è stato da poco a Boston e ha visto gli albori e le potenzialità della rete, così, una volta tornato in Italia, ha convinto i suoi superiori che fare richiesta anche per l'istituto di Pisa, è la cosa da fare.La risposta affermativa dagli Stati Uniti non tarda ad arrivare. Lo stesso Dr. Robert Khan, direttore del progetto, viene in Italia per partecipare alla progettazione del nodo, la scelta dell'hardware e la configurazione che si dovrà mettere poi in piedi.Gli anni passano e tutto sembra andare per il meglio, fino a che, a poi metri dal traguardo, non arriva un messaggio da parte della DARPA, in cui si comunica che è necessario che tutti i nodi europei si dotino nel nuovissimo Butterfly, un gateway composto da 256 processori collegati secondo un schema a farfalla. Da cui il nome.È la fine. Questo apparecchio costa più di quanto il Cnuce possa investire per il progetto e una richiesta di fondi necessiterebbe di troppo tempo per via delle lungaggini burocratiche. Non c'è altro da fare che ritirarsi.Lenzini, quindi, prende l'aereo per Washington D.C., partecipa alla riunione di tutti i partner e, quando è il suo turno di parlare, comunica la decisione di ritirarsi.Ma è in quel momento che succede qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. Il Dr. Robert Khan prende la parola e dice a Lenzini che loro vogliono lui, il Cnuce e l'Italia nel progetto. Il Batterfly Gateway lo finanzierà il dipartimento della difesa americano.In altre parole, è stato per merito della fiducia nelle capacità del team dell'istituto di Pisa, e dell'orgoglio e lo spessore di una figura come Lenzini, se il 30 aprile 1986 l'Italia è stata fra i primi paesi europei a collegarsi alla rete Internet.Se vuoi sentire la storia raccontata dalla viva voce del suo protagonista, ti consiglio di cercare, su Youtube, il documentario "Login - Il giorno in cui l'Italia scoprì Internet".---Fonti:[](https://www.youtube.com/watch?v=jD5kMLNL_DA)https://www.youtube.com/watch?v=jD5kMLNL_DAhttps://pionieridellarete.it/storia-luciano-lenzini-del-primo-collegamento-dellitalia-internet/https://web.archive.org/web/20220630094951/https://pionieridellarete.it/wp-content/uploads/2017/06/Luciano-Lenzini-Pionieri-della-Rete.jpghttps://www.hwupgrade.it/news/web/30-aprile-1986-35-anni-fa-l-italia-entrava-nella-storia-con-il-suo-primo-collegamento-a-internet_97387.htmlhttps://www.lastampa.it/cultura/2016/04/29/news/il-30-aprile-1986-l-italia-si-collegava-a-internet-per-la-prima-volta-ecco-com-e-andata-1.35020651/https://www.raicultura.it/raicultura/articoli/2019/10/Stefano-Trumpy-e-il-CNUCE-80b6a8f3-c9e9-445d-880e-480c5037fefc.htmlAttrezzatura utilizzata:Shure Microfono Podcast USB MV7 - https://amzn.to/3862ZRfNeewer NW-5 Pannello fonoassorbente - https://amzn.to/3rysTFPCrediti:Sound design - Alex Raccuglia - https://ulti.media/Voce intro - Maria Chiara Virgili - https://linktr.ee/dannatiarchitettipodcast/Voce intro - Spad - https://mercuriopodcast.com/Musiche - Kubbi - Up In My Jam, Light-foot - Moldy Lotion, Creativity, Old time memoriesSuoni - Zapsplat.com
C'è un fantasma che si aggira per l'Europa: il populismo.. di destra o sinistra è presente in ogni nazione europea..Per offrirmi un caffè virtuale e sostenere il podcast: https://ko-fi.com/europagrandtourTrovi la trascrizione della puntata e oltre alle fonti, foto e eventuali approfondimenti su: https://www.europagrandtour.comDella stessa autrice: il podcast Storia D'Europa, https://www.storiadeuropa.com e il blog di cucina con audio-ricette https://www.cucinaeuropea.com
Il Wordl Travel & Tourism Council nella sua nuova ricerca (link: https://wttc.org/Research/Economic-Impact) ha analizzato gli impatti economici (diretti, indiretti ed indotti) del turismo per ben 185 nazioni, analizzando in particolare la creazione di posti di lavoro ed il PIL delle economie oggetto della ricerca. Il turismo è un asset strategico a cui non si può rinunciare, questa conclusione è dettata da alcune evidenze emerse tra il periodo pandemico ed la ripartenza del settore che sta avvenendo proprio in questi mesi. 12 milioni di euro è la cifra stanziata dal Ministero del Turismo Spagnolo per trasformare la Catalonia nella prima destinazione di turismo enogastronomico. Una decisione presa su dati scientifici, concreti che si basano sulla propensione di spesa che è superiore di 3,5 volte del turista enogastronomico rispetto a qualsiasi altra tipologia di turista e una maggiore facilità di destagionalizzare (link: https://govern.cat/gov/transformacio-social/422571/conseller-torrent-volem-convertir-catalunya-referencia-imprescindible-del-turisme-enogastronomic-europa). Dallo scorso 21 giugno è attivo il bando del Ministero del Turismo italiano relativo alle pratiche sostenibili (link: https://www.ministeroturismo.gov.it/pubblicazione-avviso-fondo-pratiche-sostenibili/) in particolare si vuole aiutare le strutture ricettive nella difficile transizione ecologica attraverso un fondo perduto con particolare riguardo alla sostituzione dei set di cortesia monouso con set realizzati con materiali biodegradabili e compostabili. #turismo #strategia #marketingterritoriale #marketingturistico #fondoperduto #agevolazioni
I discendenti dei figli di Noè hanno dato vita ai popoli di tutta la terra. I figli di Set a chi hanno dato origine? Segui l'approfondimento con Luigi Caratelli. L'articolo Archeologia Biblica: nazioni e civiltà derivanti da Sem è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
A cura di Daniele Biacchessi Tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani scelgono attraverso un referendum la Repubblica costituzionale come sistema politico italiano. L'opzione monarchica viene definitivamente sconfitta, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, di cui venti di dittatura fascista, conclusa durante la Seconda Guerra mondiale. Al referendum partecipano per la prima volta le donne e il nuovo corso determina la scelta dei componenti dell'Assemblea Costituente a cui viene affidato il difficile compito di redigere la Carta Costituzionale. Ma l'Italia rimane divisa in due, perché nel Nord prevale la Repubblica, mentre nel Sud la monarchia è prevalente, e lo scarto di voti è minimo. Le origini profonde della divisione del Paese provengono da quel momento storico e solo la Costituzione, conseguente alla scelta del 2 giugno, tende a ricucire quelle discrepanze. A distanza di 76 anni, la Costituzione rimane ancora un faro, ma i suoi articoli non vengono applicati in modo completo. Anzi, in molti hanno tentato di renderli inefficienti, nel corso del tempo, con leggi imbrigliate da lacci e lacciuoli. L'articolo 11, ad esempio, recita così: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Oggi l'Italia finanzia con armi sofisticate e costose l'esercito ucraino nella sua offensiva contro l'attacco russo. Quei costituenti di 76 anni fa avevano progettato un Italia di pace che oggi si è messa l'elmetto ripudiando la Carta, come rilevato da un discreto numero di costituzionalisti.
A cura di Daniele Biacchessi Tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani scelgono attraverso un referendum la Repubblica costituzionale come sistema politico italiano. L'opzione monarchica viene definitivamente sconfitta, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, di cui venti di dittatura fascista, conclusa durante la Seconda Guerra mondiale. Al referendum partecipano per la prima volta le donne e il nuovo corso determina la scelta dei componenti dell'Assemblea Costituente a cui viene affidato il difficile compito di redigere la Carta Costituzionale. Ma l'Italia rimane divisa in due, perché nel Nord prevale la Repubblica, mentre nel Sud la monarchia è prevalente, e lo scarto di voti è minimo. Le origini profonde della divisione del Paese provengono da quel momento storico e solo la Costituzione, conseguente alla scelta del 2 giugno, tende a ricucire quelle discrepanze. A distanza di 76 anni, la Costituzione rimane ancora un faro, ma i suoi articoli non vengono applicati in modo completo. Anzi, in molti hanno tentato di renderli inefficienti, nel corso del tempo, con leggi imbrigliate da lacci e lacciuoli. L'articolo 11, ad esempio, recita così: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Oggi l'Italia finanzia con armi sofisticate e costose l'esercito ucraino nella sua offensiva contro l'attacco russo. Quei costituenti di 76 anni fa avevano progettato un Italia di pace che oggi si è messa l'elmetto ripudiando la Carta, come rilevato da un discreto numero di costituzionalisti.
Pino Arlacchi"Giovanni e io"In prima linea con Falcone Contro Andreotti, Cosa Nostra e la Mafia di StatoChiareletterehttps://www.chiarelettere.it/“Potrei fare a meno di molte persone ma mai di Pino Arlacchi.”Giovanni Falcone“I miei giorni si sono intrecciati con quelli di un uomo eccezionale, pieno di vita, che sentiva l'approssimarsi della fine e continuava ostinato a navigare nella tempesta.”Pino Arlacchi Com'era collaborare con Giovanni Falcone? Quali erano le sue riflessioni più private? Come si svolgeva il suo lavoro investigativo? In un crescendo appassionato e pieno di dettagli inediti, Pino Arlacchi racconta per la prima volta la storia della sua amicizia con Falcone dal 1980 fino a Capaci, gli incontri privati nella casa del giudice in via Notarbartolo a Palermo, l'eccezionale impresa conoscitiva e giudiziaria che porterà al maxiprocesso, i viaggi comuni negli Usa per decifrare con gli inquirenti americani le trafile del grande traffico di eroina tra la Sicilia e gli Stati Uniti, la scoperta del riciclaggio nei paradisi fiscali, i retroscena dell'incontro con Tommaso Buscetta e quelli dell'arrivo di Falcone a Roma, al ministero di Grazia e Giustizia, e del mancato pentimento di Tano Badalamenti. Il tutto all'ombra della grande sfida con Giulio Andreotti e la mafia di Stato.Sono tante le storie mai raccontate prima, che restituiscono con nettezza il profilo di un professionista e di un lavoratore instancabile, ben diverso da quello dell'eroe solitario e votato alla sconfitta depositatosi nella memoria collettiva dopo la sua tragica morte. Falcone non è morto solo e non è morto invano. Queste pagine colpiscono perché mostrano in presa diretta il lavoro sul campo di un grande magistrato, in costante intesa con un ricercatore sociale “che fabbrica cartucce che gli consentono di sparare più lontano”. Un amico fraterno che lo aiuta a valorizzare la sua intelligenza, la sua determinazione, il suo ineguagliabile senso della giustizia.Sullo sfondo c'è l'Italia degli ultimi tre decenni del secolo scorso, tratteggiata con maestria dall'autore: la strategia della tensione, la Guerra fredda e l'alleanza asimmetrica con gli Stati Uniti. Una parte importante è dedicata al racconto dell'influenza degli apparati d'intelligence americani nelle storie italiane, compresa la grande stagione della lotta allamafia. Questo libro riempie un vuoto e rappresenta un contributo essenziale per conoscere le opere e i giorni di Giovanni Falcone.Pino Arlacchi è una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana, ed è noto per i suoi libri, tradotti in molte lingue, e per la sua attività pubblica contro i poteri criminali. Professore ordinario di Sociologia, ex vicesegretario generale e direttore esecutivo del programma antidroga e anticrimine dell'Onu, è stato collaboratore e amico dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino. Deputato e senatore, parlamentare europeo, è stato tra i maggiori architetti della strategia antimafia italiana negli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo. Ha redatto il progetto esecutivo della Dia, la Direzione investigativa antimafia, e ha fatto parte del comitato internazionale di tre esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese per la sicurezza dei Giochi olimpici del 2008.Il maggior risultato ottenuto da Arlacchi durante il suo mandato alle Nazioni unite è stato l'approvazione da parte dei paesi membri del Trattato mondiale contro la criminalità organizzata transnazionale, il sogno di Giovanni Falcone.È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un'associazione di studiosi d'eccellenza provenienti da 50 paesi, con sede a Pechino.Tra i suoi libri: Gli uomini del disonore (Mondadori 1992), Schiavi. Il nuovo traffico di esseri umani (Rizzoli 1999), La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell'inferno (il Saggiatore 2007), L'inganno e la paura. Il mito del caos globale (il Saggiatore 2009), I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono (Chiarelettere 2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Presentano la classifica 2022 sulla libertà di Stampa per Nazioni, Mentana decide di colpevolizza gli utenti per la magra figura dell'informazione italiana. "Colui che sorride quando le cose vanno male ha pensato a qualcuno cui dare la colpa" Arthur Bloch --- Send in a voice message: https://anchor.fm/veridemocratici/message
Un popolo in esilio ascolta parlare il profeta, il quale gli comunica una grande visione. Ma questo popolo è relegato in un angolo piccolo della storia; succedeva agli Ebrei ascoltatori del Profeta esuli in Babilonia. Succede a un gruppo di rifugiati, succede a tutti noi. Cosa può una piccola comunità? Che cosa si può fare? Il profeta annuncia una visione di pace e unità del mondo. Cita tre popoli lontani, Egiziani, Etiopi e Sabei e questi si prostreranno al popolo di Dio, per la sua missione di salvezza e di unità nel mondo. Ma non lo faranno perché Israele li ha vinti con la forza, ma saranno convinti da una presenza in mezzo a loro. Solo in te è Dio, non ce ne sono altri, non esistono altri dei - diranno - non esistono altri dei e riconosceranno, pur venendo da storie e culti diversi, il Dio di Israele. Eppure allora gli Dei delle Nazioni sembravano vincenti, mentre il Dio di Israele sembrava che avesse lasciato sconfitto il suo popolo, deportato. E Gerusalemme era distrutta; non era l'ora di una grande visione. Il popolo di Israele, che avrebbe dovuto essere lo strumento per realizzarla, era spaventato dal Dio babilonese Marduk. Gli Dei delle Nazioni, gli idoli, le idolatrie non sono archeologia, non sono passato. Oggi in modo raffinato, ma implacabile, si fabbricano gli dei, imposti con la propaganda: un idolo è una mentalità una cultura, talvolta una politica. La realtà può sembrare questa, la sopraffazione degli Dei delle Nazioni. Ma il profeta rivela una caratteristica stupefacente del Dio a nome del quale parla: “Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele salvatore". Il Dio nascosto, un Dio che si nasconde, perché il Dio che si nasconde è un Dio che non si impone alla maniera sgargiante delle Corti orientali, non si impone in modo arrogante e prepotente come i potenti di questo mondo. Addirittura così nascosto che i credenti arrivano talvolta a rimproverarlo: “quando succedeva questo tu dov'eri nascosto?”. La potenza di Dio non è quella dei piccoli potentati umani o degli Dei delle Nazioni Ma il profeta rassicura il popolo e rassicurando il popolo rassicura noi “Non patirete ignominia, vergogna, per i secoli eterni. Israele sarà salvato dal Signore per i secoli eterni”. https://www.santegidio.org/
Tanglewood Festival 4 July 1980 Broadcast Jon Vickers Tanglewood Festival Chorus Boston Symphony Orchestra Conductor: Seiji Ozawa
“Ma la crisi più pericolosa è quella alimentare”, un articolo di Karima Moual su La Stampa. Continua la guerra in Ucraina ma se qualcuno non se ne fosse accorto, bisogna ribadire che con se acuisce un'altra crisi ancor più pericolosa e globale: quella alimentare. Si muore sotto i bombardamenti, ma si continua a morire anche di fame. Secondo l'ultimo rapporto annuale lanciato dal Global network against food crises- un'alleanza internazionale di Nazioni unite, Unione europea, agenzie governative e non governative che lavorano sulle crisi alimentari - quanto sta avvenendo in Ucraina, produce impatti ancora più devastanti su Paesi già in crisi alimentare, oltre quelli già sull'orlo della carestia. […] ____________________________________ Ascolta “Punti di Vista” - Editoriali dei principali quotidiani nazionali a confronto, a cura di Lapo De Carlo. “Punti di Vista” offre una panoramica delle prospettive delle testate italiane più influenti, soffermandosi sulle parole e sulle riflessioni che emergono dagli editoriali nazionali sui fatti di attualità e sulle notizie della settimana. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Lo scoppio della guerra in Ucraina dopo 75 anni di pace nel continente ha fatto emergere i nodi del diritto internazionale pattizio che era stato elaborato all'indomani del secondo conflitto mondiale proprio per impedire il ripetersi del catastrofico fenomeno di una guerra globale.>> Leggi anche l'articolo: https://bit.ly/37H3Zyx>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Completiamo le bandiere degli Stati, più o meno riconosciuti, appartenenti alla regione del Caucaso con un altro Stato non riconosciuto de iure appartenente alla Georgia ma de facto indipendente. La bandiera, simile al tricolore russo, in realtà presenta significati ben diversi! Buon ascolto!
Colori panafricani e stella nera sono i simboli distintivi del Ghana, paese anticamente definito "Costa d'Oro" dell'Africa Occidentale che affaccia sul Golfo di Guinea. Scopriamo insieme il significato della bandiera! Buon ascolto!
A cura di Daniele Biacchessi L'unico che parla di pace nel mondo è Papa Francesco. Dall'inizio della guerra tra Russia e Ucraina più volte ha rivolto appelli di pace alle parti in conflitto, all'Onu, all'Unione Europea, agli Stati Uniti. Si è vergognato pubblicamente per la corsa al riarmo, per le spese militari. Ha dedicato la tredicesima stazione della via Crucis di Venerdì al Colosseo alla fratellanza tra russi e ucraini, con l'immagine simbolica delle due amiche Irina e Albina che tengono la croce. Ma le sue esortazioni, e quelle di gran parte del mondo cattolico sono rimaste inascoltate. Tuonano i cannoni, si compiono stragi contro persone in fuga dalla guerra, le città ucraine sono rase al suolo. E anche ieri all'Urbi et Orbi Francesco ha proseguito la sua strategia politica e diplomatica. "Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre", ha detto il Papa che si è rivolto direttamente a quanti potrebbero porre fine alle ostilità, ma perseguono solo scenari di guerra o peggio ancora restano alla finestra ad osservare il massacro. "Chi ha la responsabilità delle Nazioni ascolti il grido di pace della gente. Ascolti quella inquietante domanda posta dagli scienziati quasi settant'anni fa: Metteremo fine al genere umano, o l'umanità saprà rinunciare alla guerra?'", ha detto Francesco citando il Manifesto Russell-Einstein del 1955. Secondo Francesco non bisogna abituarsi alla guerra, ma ci si deve impegnare a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!". Si parte dalla marcia Perugia-Assisi del 24 aprile per favorire una partecipazione di massa, un nuovo movimento pacifista internazionale. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi L'unico che parla di pace nel mondo è Papa Francesco. Dall'inizio della guerra tra Russia e Ucraina più volte ha rivolto appelli di pace alle parti in conflitto, all'Onu, all'Unione Europea, agli Stati Uniti. Si è vergognato pubblicamente per la corsa al riarmo, per le spese militari. Ha dedicato la tredicesima stazione della via Crucis di Venerdì al Colosseo alla fratellanza tra russi e ucraini, con l'immagine simbolica delle due amiche Irina e Albina che tengono la croce. Ma le sue esortazioni, e quelle di gran parte del mondo cattolico sono rimaste inascoltate. Tuonano i cannoni, si compiono stragi contro persone in fuga dalla guerra, le città ucraine sono rase al suolo. E anche ieri all'Urbi et Orbi Francesco ha proseguito la sua strategia politica e diplomatica. "Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre", ha detto il Papa che si è rivolto direttamente a quanti potrebbero porre fine alle ostilità, ma perseguono solo scenari di guerra o peggio ancora restano alla finestra ad osservare il massacro. "Chi ha la responsabilità delle Nazioni ascolti il grido di pace della gente. Ascolti quella inquietante domanda posta dagli scienziati quasi settant'anni fa: Metteremo fine al genere umano, o l'umanità saprà rinunciare alla guerra?'", ha detto Francesco citando il Manifesto Russell-Einstein del 1955. Secondo Francesco non bisogna abituarsi alla guerra, ma ci si deve impegnare a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!". Si parte dalla marcia Perugia-Assisi del 24 aprile per favorire una partecipazione di massa, un nuovo movimento pacifista internazionale. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it
Le divisioni dell'Occidente sulle Nazioni, l'indispensabilità del gas di punti e la schifosa censura contro Orsini. Questo e altro nella #zuppadiporro del 25 marzo 2022
“Voi sapete i governanti delle Nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono.Tra voi non sarà così”. Ecco queste parole di Gesù fratelli e sorelle illuminano in maniera tutta particolare la preghiera di questa sera, in cui continuiamo a pregare per la pace in Ucraina. La guerra, le violenze, le sofferenze di questi giorni sono il frutto di una logica, quella del dominio e dell'oppressione. Gesù e discepoli conoscono questa logica; è la logica del potere violento degli uomini, che pensano di poter decidere sulla vita delle persone. Ma Gesù specifica:”Tra voi non sarà così”. E questa parola ci interroga, perché in fondo il Signore ci mette in guardia dal fatto che quella logiche di potere e prevaricazione non appartengono solo al mondo della politica o degli Stati, ma si possono insinuare anche nel cuore dei discepoli. “Tra voi non sarà così”: il Vangelo di Matteo usa questo verbo al futuro, mostrando tutta la preoccupazione del Signore per quella comunità di discepoli, che dovrà crescere nella storia in mezzo ai pericoli, le lotte i dissidi, le guerre. Ecco in questo tempo in cui vediamo tutta la forza del male nel conflitto in Ucraina, c'è una chiamata da parte di Gesù a vigilare anche sul nostro cuore e sui nostri sentimenti. https://www.santegidio.org/
“Il dilemma delle sanzioni e dei prezzi da pagare”, un articolo di Federico Fubini su Il Corriere della Sera. Dobbiamo capire fino a che punto conviene prostrare l'economia russa per fermare il conflitto. Ma anche decidere cosa siamo pronti a fare per difendere i nostri valori. Il primo Paese mai preso di mira da sanzioni internazionali fu l'Italia, nel 1935. Mussolini aveva scatenato l'aggressione dell'Etiopia, raccomandando ai generali di usare armi chimiche. Da Addis Abeba il Negus Hailé Selassié si appellò alla Società delle Nazioni, in modo non molto diverso da come oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolge alle Nazioni Unite, all'Unione europea o alla Nato.[…] ____________________________________ Ascolta “Punti di Vista” - Editoriali dei principali quotidiani nazionali a confronto, a cura di Lapo De Carlo. “Punti di Vista” offre una panoramica delle prospettive delle testate italiane più influenti, soffermandosi sulle parole e sulle riflessioni che emergono dagli editoriali nazionali sui fatti di attualità e sulle notizie della settimana. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Roberto De Lorenzo è un simpaticissimo runner toscano che da qualche tempo, approfittando anche del suo lavoro, ha deciso lanciare un ambizioso progetto: correre in tutti i paesi del mondo!Il nome di questa iniziativa, “Running out of countries”, la dice lunga sulle sue intenzioni. Ma non c'è solo la corsa: grazie alle sue capacità ed alla sua innata curiosità, è in grado di unire corsa e cultura, raccontando aneddoti, luoghi e curiosità di tutte le sue corse in giro per il globo.Versione video su Youtube: https://youtu.be/RjMxP4tVFGMQuesti sono tutti i riferimenti dove trovare e seguire Roberto.Instagram: https://www.instagram.com/running_out_of_countries/Facebook: https://www.facebook.com/Running-Out-Of-Countries-113026230339139/Sito: https://runningoutofcountr.wixsite.com/websiteStrava: https://www.strava.com/athletes/60808429Prima intervista, "Chiacchierata con Roberto De Lorenzo (Running out of countries)": https://www.spreaker.com/user/lorenzomaggiani/roberto-de-lorenzo-running-out-of-countries----------------------Supporta questo progetto tramite un contributo mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/lorenzomaggianiBuymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Acquista il materiale ufficiale del podcast: https://da0a42.home.blog/shop/Iscriviti a "30 giorni da runner": https://da0a42.home.blog/30-giorni-da-runner/Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Un grazie a tutti i miei sostenitori:Matteo Bombelli, Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini, Alessandro Rizzo, Calogero Augusta, Mauro Del Quondam, Claudio Pittarello, Luca Demartino, Massimo Cabrini, Fabio Perrone, Roberto Callegari, Jim Bilotto, Cristiano Paganoni.----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Le emozionanti parole di Awa aprono questo nuovo episodio dedicato alla Giornata della Memoria, al ricordo di ciò che è avvenuto e che non si può scordare, ad uno degli stermini di massa più atroci compiuti nella storia. Saranno poi Emma e Alessandro a condurci alla conoscenza di un campo di concentramento, per poi passare a Kristel, Matteo, Asia, Mattia e Miriam a in un viaggio alla conoscenza dei Giusti fra le Nazioni. Brano di enrique27naveda da Pixabay
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6827OMELIA IV DOMENICA T.ORD. - ANNO C (Lc 4,21-30)La predicazione del Vangelo ha sempre trovato ostacoli. I missionari, sull'esempio di Gesù, sono sempre stati più o meno perseguitati dai nemici della Fede. Vediamo già nella prima lettura che il profeta Geremia si spaventa di fronte al mandato di Dio che lo stabilisce profeta delle Nazioni. Egli sa benissimo che ciò comporta sofferenze e incomprensioni, ma Dio lo rassicura dicendo di non temere: «Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti» (Ger 1,19). Nel Vangelo abbiamo letto come Gesù stesso ha trovato l'opposizione dei suoi compaesani. Il testo del Vangelo dice che «all'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù» (Lc 4,28-29).Così è per tutti quelli che diffondono il Vangelo di Gesù Cristo, l'unica Verità che rischiara le tenebre di questo mondo. Che cosa spinge tanti missionari ad affrontare tanti pericoli, ad esporsi a mille persecuzioni, a rischiare la loro stessa vita e spesso a perderla nei più crudeli martìri? La carità, unicamente la carità, che, come scrive san Paolo nella seconda lettura, «tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (1Cor 13,7).Il pensiero che ci sono tanti fratelli da salvare, che ancora non conoscono Gesù, ha spinto numerose schiere di missionari a versare il loro sangue in sublime testimonianza di amore. Gesù è morto in Croce anche per quei fratelli lontani e così pure noi dobbiamo dare la vita per la loro salvezza.San Francesco d'Assisi ebbe sempre una grande ansia missionaria. Egli stesso voleva recarsi tra i saraceni per annunziare il Vangelo; ma, non potendovi andare, nel 1219 egli inviò sei frati, i santi Berardo e compagni, missionari in Spagna e in Marocco. Arrivati a Siviglia i frati iniziarono a predicare Cristo ai saraceni, ma come risposta ebbero battiture e incarcerazione. I soldati di Cristo non si scoraggiarono, continuarono per la loro missione e raggiunsero il Marocco, sempre animati da questo grande amore per la salvezza delle anime. E qui trovarono la palma del martirio. Il sultano li rinchiuse in prigione e con torture e lusinghe cercò di far loro rinnegare Gesù Cristo. Ma essi non facevano che testimoniare con sempre maggior coraggio la verità del Vangelo, cosicché il sultano, preso da furore, spaccò loro di propria mano la testa a colpi di sciabola. San Francesco quando seppe dell'accaduto esclamò: «Ora io so di avere cinque veri frati!». Il sacrificio di questi martiri entusiasmò per l'Ordine Francescano un giovane portoghese, che più tardi divenne celebre in tutto il mondo: sant'Antonio di Padova.Anche se non avremo la grazia di affrontare il martirio, tante volte troveremo molte difficoltà a compiere il bene. Non scoraggiamoci per questi ostacoli. Dio vede ogni nostro sacrificio, nulla è inutile ai suoi occhi. Anche le nostre sconfitte si cambieranno nelle più esaltanti vittorie, se opereremo sempre per amore di Dio e dei fratelli.La seconda lettura ci parla della carità, la regina delle virtù. Il cristiano si dovrebbe riconoscere per tale proprio dalla carità. Ma si sa quanto sia facile parlarne e, invece, quanto sia difficile metterla in pratica. Bisogna essere caritatevoli nel pensare sempre bene di tutti, nel cogliere il lato positivo che vi è in tutti, nel giudicare bene. Si racconta come un giorno a san Francesco di Assisi portarono un sacerdote, che, al dire della gente, dava scandalo con la sua vita dissoluta. La gente sperava che san Francesco lo riprendesse aspramente. Al contrario, il Santo non diede retta alle chiacchiere, si mise in ginocchio davanti al sacerdote e disse: «Non so se quello che dicono sia vero, una cosa sola so: dalle mani del sacerdote io ricevo il perdono di Dio».Se non siamo sicuri di una cosa non dobbiamo assolutamente dare dei giudizi avventati. Se invece abbiamo la certezza che qualcuno si sia comportato male pensiamo che certamente noi avremmo fatto molto peggio. Facciamo dunque come san Filippo Neri, il quale, quando si accorgeva che un fratello sbagliava in qualche cosa, si umiliava profondamente e diceva: «Se Dio non mi tenesse le mani in testa, io farei molto peggio». Dobbiamo evitare assolutamente le chiacchiere, che tanto offendono la carità fraterna. Si racconta che un giorno san Filippo Neri, a una donna che si era confessata di aver sparlato del prossimo, diede come penitenza di spennare una gallina, di gettare le piume al vento e poi di raccoglierle. La donna rispose che era impossibile raccogliere poi quelle piume disperse dal vento e il Santo soggiunse: «E così è impossibile rimediare a tutto il male che fai con le tue chiacchiere».Dobbiamo essere caritatevoli nelle opere: fare il bene a tutti e farlo bene. Non sono tanto le parole a convertire i peccatori, ma è la carità ad attirare i cuori a Dio.C'era una donna anziana molto malata e purtroppo senza fede, che continuava a lamentarsi e a bestemmiare. Tutti quelli che cercavano di curarla non ricevevano che insulti e parolacce e dopo poco tempo ci rinunciavano e la lasciavano sola. Alla fine solo una suora trovò il coraggio e la forza di assisterla ogni giorno e di non dare retta ai mille insulti con i quali era ripagata. Passavano le settimane e la malata iniziava a cambiare, a diventare più paziente, più buona, finché un giorno disse: «Ora so che Dio esiste, altrimenti chi ti ricompenserebbe per tutto il bene che mi stai facendo?». Ella giunse alla fede per la carità che vide nella suora.Più saremo buoni e tanto più saremo un riflesso di Dio e così tanti nostri fratelli crederanno in Lui.
Si parte il 5 febbraio con un Irlanda-Galles e Scozia-Inghilterra e il giorno dopo tocca agli azzurri, all'esame della Francia a Parigi: è la magia del Sei Nazioni di rugby, il più importante torneo al mondo, che ritorna, seppur ancora alle prese con la pandemia. Poi, dal 26 marzo, toccherà alle donne, con le azzurre - che vi partecipano dal 2006, mentre gli uomini vi sono entrati nel 2000 - che nelle ultime stagioni hanno stupito per qualità del gioco e vittorie (che nel 2019 valsero il secondo posto in classifica). Per gli uomini invece il successo manca da quell'epico 28 febbraio 2015, a Edimburgo contro la Scozia. Ci riproviamo quest'anno, a tornare alla vittoria. E il via del torneo maschile è l'occasione preziosa per fare il punto su presente e futuro della palla ovale azzurra. Ospiti di Olympia i capitani delle nazionali azzurre, Michele Lamaro e Manuela Furlan La regia della puntata è di Paolo Corleoni
Le due Repubbliche Popolari di Doneck & Lugansk si trovano sicuramente in una regione molto discussa e de facto sono entrambe due Stati a riconoscimento limitato. Scopriamo insieme la loro bandiera attuale a capiamo perchè assomigliano così tanto al tricolore russo! Buon ascolto!
La Davis Cup inizia col botto: USA crollano, Italia e Russa fra le favorite. La Spagna, campionessa in carica perde il suo asso nella manica: Carlos Alcaraz, che è risultato positivo al Covid. Spero vi piaccia :) The Davis Cup begins with a bang: USA collapse, Italy and Russia among the favorites. Spain, reigning champion, loses its ace in the hole: Carlos Alcaraz, who tested positive at Covid. Hopr you enjoy :)
Il viola è presente nella bandiere di due stati sovrani al mondo e Dominica è uno di essi. Scopriamo la storia ed il simbolismo di questa bandiera caraibica! Buon ascolto!
La bandiera danese, il Dannebrog, vanta non solo il record di bandiera più a lungo continuativamente utilizzata ma è anche protagonista di una leggenda incredibile che risale al XIII secolo, scopriamola insieme! Buon ascolto!
Quando si parla di sostenibilità all'interno di un'azienda spesso ci si riferisce al rapporto che questa ha con l'ambiente. Questo podcast allarga il concetto di “ambiente” e include tutto quello che c'è intorno a una azienda. Lo fa raccontando la storia di Giulia Giuffrè, consigliere di amministrazione e ambasciatrice di sostenibilità di Irritec SPA. Giulia in questi anni ha lavorato per integrare il concetto di sostenibilità nell'azienda familiare. Sta portando avanti questa missione anche come “SDG Pioneer 2021 per la gestione sostenibile dell'acqua” del Global Compact delle Nazioni Unite. Giulia Giuffrè è inoltre tra le finaliste del Premio Gammadonna 2021 ed è l'ospite di questo terzo podcast di Start Me Up.***Se ti piace quello che hai ascoltato e vuoi che le storie del Sud Italia che innova continuino ad essere raccontate sostieni Start Me Up attraverso:> Patreon https://www.patreon.com/fabbruno> Satispay https://tag.satispay.com/radiosmu****Lo hanno già fatto:- Thamara;- Riccardo di https://refacturing.it- Toti di https://www.muvgame.com/- Giacomo di https://strettoincarena.it- Francesco di https://francesco-rigoni.com/- Mattia di http://unevent.co/- Angela- Daniela di http://dasminierollado.it/- Francesco di https://idibgroup.com- Luca di www.facebook.com/bigdata4you- Francesco di https://ecofactory.eu/- Sonia di https://it.lita.co/- Cristiana- Giuseppe- Ganzo BelloSponsor tecnico: http://www.ardeek.com/****Scopri di più https://bit.ly/giuffre_smuTrascrivi il tuo podcast con https://transcribe.refacturing.com/
Esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria. Dopo la Prima Guerra mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto armi in pugno. In Italia l'allora Ministero della Guerra dette incarico ad un'apposita commissione di esplorare tutti i luoghi nei quali si era combattuto e di scegliere una salma ignota e non identificabile per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui venne operata la scelta tra undici bare identiche. A guidare la sorte fu chiamata Maria Bergamas, il cui figlio Antonio – disertore dell'esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta, ricevendo gli onori delle folle presso le diverse stazioni toccate e lungo gran parte del tracciato. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei Caduti, con il Re in testa, e le Bandiere di tutti i reggimenti attesero l'arrivo del convoglio nella Capitale e mossero incontro al Milite Ignoto per rendergli solenne omaggio. Il Feretro fu poi scortato da un gruppo di dodici decorati di Medaglia d'Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico. L'epilogo avvenne il 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia. Più di trecentomila persone accorsero per quel giorno a Roma da ogni parte d'Italia e più di un milione di italiani fece massa sulle strade della Capitale.La cerimonia di tumulazione del milite ignoto del 4 novembre 1921 e il contesto politico e sociale. Le cerimonie di commemorazione della Prima guerra mondiale in Europa e le peculiarità del caso italiano. La memoria della Prima guerra mondiale a cento anni di distanza e i suoi limiti.Sono queste le tematiche della conversazione con Roberto Bianchi, docente di Storia contemporanea all'Università di Firenze. È autore di studi su Grande guerra, fascismo, movimenti sociali e politici, storia dell'associazionismo e della massoneria, rappresentazioni del passato nei fumetti, relazioni tra Italia e Francia. Fa parte della direzione di Passato e presente ed è vicepresidente dell'Isrt. Tra le sue ultime opere si segnala 1919. Piazza, mobilitazioni, potere (2019).A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1-Nazioni più povere a corto di vaccini. L'allarme dell'Oms...Ma in Uganda, alle prese con un drammatico aumento di contagi, il vaccino è soltanto uno dei tanti cause: sono disponibili soltanto 218 posti in terapia intensive e il tampone costa l'equivalente di un mese di stipendio. ( da Kampala Clelia Vegezzi – Avsi ) ..2- Hong Kong. Sembra segnato il destino di Apple Daily, unico giornale pro democrazia rimasto in città. Oggi è stata chiusa l'edizione in lingua inglese. ( Martina Stefanoni) ..3-Un Coming out storico. Carl Nassib dei Las Vegas Raiders diventa il primo giocatore della NFL a dichiararsi gay. ( Roberto Festa) ..4-Spagna. Approvato in Consiglio dei Ministri i decreti d'indulto parziale per i nove leader separatisti della Catalogna. ( Steven Forti, Giulio Maria Piantadosi) ..5-Francia. A due anni dai tragici crolli di Rue d' aubagne, a Marsiglia il problema degli alloggi indegni rimane un tema sensibile che sta mettendo in difficoltà la sinistra al governo della città...( Luisa Nannipieri) ..6- Tanzania. Sfrattati 80 mila pastori masai dal parco nazionale di Ngorongoro. Ufficialmente ..il governo locale intende proteggere l'ambiente ma in realtà punta a sviluppare nell'area protetta ..l'industria del turismo. ( Marta Gatti)
[L'ARTICOLO THE DAVANTI AD ALCUNI NOMI DI NAZIONI]Quando è previsto l'uso dell'articolo THE davanti ai nomi di Paesi?Ascolta ORA il mio audio e lo scoprirai! Ti aspetto martedì prossimo per una nuova #pilloladiGRAMMATICA!