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L'ultimo giorno del vertice della Nato e l'attesa per la conferenza stampa di Biden, con Roberto Festa. Il dibattito italiano sulla giustizia, con l'ex procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. Il rapporto Ecomafia con Sara Dell'Acqua e Enrico Fontana di Legambiente. L'ospedale pediatrico bombardato a Kiev con Joshua Evangelista di Gariwo. Il 29esimo anniversario del genocidio di Srebrenica con Andrea Rizza Goldstein, coordinatore del partenariato tra Arci e il Memorial Center Srebrenica. Le prove Invalsi 2024 con Alex Corlazzoli, maestro e giornalista. I 45 anni dall'omicidio di Giorgio Ambrosoli, con il figlio Umberto.
BARI (ITALPRESS) - Il premio “Giorgio Ambrosoli” sbarca in Puglia. Nel palazzo della presidenza della Regione, infatti, è andato in scena “Lo Stato di Diritto per lo Sviluppo”, organizzato da Regione Puglia e Premio Giorgio Ambrosoli in collaborazione con la Camera di Commercio di Bari. L'evento è stata l'occasione per ricordare l'avvocato milanese che, nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del banchiere Michele Sindona, fu assassinato l'11 luglio 1979 per mano di un sicario ingaggiato dallo stesso banchiere.Ma l'incontro è soprattutto parte di un percorso costruttivo per un rafforzamento dello stato di diritto e del corretto funzionamento dei mercati e della loro efficace e regolazione, per una compiuta tutela e promozione dell'economia legale.Dopo i saluti di Annalori Ambrosoli, moglie dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il vicepresidente del Premio “Giorgio Ambrosoli” Mario Carlo Ferrario.“Oggi - ha detto quest'ultimo - cerchiamo per la prima volta di portare a questa comunità e a questo territorio il valore e il significato del premio 'Giorgio Ambrosoli', che non è una commemorazione della sua figura (ci sono molte altre occasioni per questo), ma è soprattutto il significato di quello che ha fatto per il sistema italiano, che tocca politica, diritto, impresa e finanza. In particolare, Ambrosoli aveva capito già negli anni ‘70 i grandi mutamenti in atto nei mercati finanziari internazionali. Infatti la sua battaglia contro Sindona l'ha vinta negli Stati Uniti con la banca Franklin, prima di vincerla in Italia, dove poi è stato ucciso dai sicari della mafia. Questo è il senso importante: capire come l'innovazione e i mercati finanziari possano influire direttamente su un sistema complesso come lo Stato di diritto, l'impatto che ciò può avere sulla finanza e sulle imprese”.“È un grande onore per la Regione Puglia - ha aggiunto Emiliano - ospitare il premio ‘Giorgio Ambrosoli', è un grande onore ospitare qui il Cda della fondazione. Ovviamente l'evento non è solo istantaneamente importante, ma io mi auguro lo sia anche in futuro: noi abbiamo intenzione di proseguire la collaborazione con la fondazione. Giorgio Ambrosoli era un avvocato che fu incaricato dal Tribunale di Milano di svolgere attività nell'ambito finanziario in relazione a una banca e, a causa del rigore con cui svolse questo compito, fu ucciso dalla criminalità organizzata, che aveva interesse a coprire le attività illecite svolte all'interno della banca che stava sottoponendo a controllo. Era quindi una figura mitica anche della mia vita, che ci induce a chiedere alla fondazione di sviluppare nel tempo una relazione anche riferita all'oggetto della riunione di oggi, ovvero promuovere lo sviluppo economico all'interno di una concezione corretta dello Stato di diritto. Siamo felici di ospitare la fondazione, soprattutto con una prospettiva lanciata verso il futuro”. xa2/vbo
BARI (ITALPRESS) - Il premio “Giorgio Ambrosoli” sbarca in Puglia. Nel palazzo della presidenza della Regione, infatti, è andato in scena “Lo Stato di Diritto per lo Sviluppo”, organizzato da Regione Puglia e Premio Giorgio Ambrosoli in collaborazione con la Camera di Commercio di Bari. L'evento è stata l'occasione per ricordare l'avvocato milanese che, nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del banchiere Michele Sindona, fu assassinato l'11 luglio 1979 per mano di un sicario ingaggiato dallo stesso banchiere.Ma l'incontro è soprattutto parte di un percorso costruttivo per un rafforzamento dello stato di diritto e del corretto funzionamento dei mercati e della loro efficace e regolazione, per una compiuta tutela e promozione dell'economia legale.Dopo i saluti di Annalori Ambrosoli, moglie dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il vicepresidente del Premio “Giorgio Ambrosoli” Mario Carlo Ferrario.“Oggi - ha detto quest'ultimo - cerchiamo per la prima volta di portare a questa comunità e a questo territorio il valore e il significato del premio 'Giorgio Ambrosoli', che non è una commemorazione della sua figura (ci sono molte altre occasioni per questo), ma è soprattutto il significato di quello che ha fatto per il sistema italiano, che tocca politica, diritto, impresa e finanza. In particolare, Ambrosoli aveva capito già negli anni ‘70 i grandi mutamenti in atto nei mercati finanziari internazionali. Infatti la sua battaglia contro Sindona l'ha vinta negli Stati Uniti con la banca Franklin, prima di vincerla in Italia, dove poi è stato ucciso dai sicari della mafia. Questo è il senso importante: capire come l'innovazione e i mercati finanziari possano influire direttamente su un sistema complesso come lo Stato di diritto, l'impatto che ciò può avere sulla finanza e sulle imprese”.“È un grande onore per la Regione Puglia - ha aggiunto Emiliano - ospitare il premio ‘Giorgio Ambrosoli', è un grande onore ospitare qui il Cda della fondazione. Ovviamente l'evento non è solo istantaneamente importante, ma io mi auguro lo sia anche in futuro: noi abbiamo intenzione di proseguire la collaborazione con la fondazione. Giorgio Ambrosoli era un avvocato che fu incaricato dal Tribunale di Milano di svolgere attività nell'ambito finanziario in relazione a una banca e, a causa del rigore con cui svolse questo compito, fu ucciso dalla criminalità organizzata, che aveva interesse a coprire le attività illecite svolte all'interno della banca che stava sottoponendo a controllo. Era quindi una figura mitica anche della mia vita, che ci induce a chiedere alla fondazione di sviluppare nel tempo una relazione anche riferita all'oggetto della riunione di oggi, ovvero promuovere lo sviluppo economico all'interno di una concezione corretta dello Stato di diritto. Siamo felici di ospitare la fondazione, soprattutto con una prospettiva lanciata verso il futuro”. xa2/vbo
References Jeffrey Bale, The Darkest Sides of Politics: Postwar Fascism, Covert Operations, and Terrorism. London: Routledge 2018. Antonella Beccaria, Segreti della Massonera in Italia. Roma: Newton Saggistica, 2013. John Berry, "David Kennedy Testifies to Link With Sindona," Washington Post, January 10, 1979. Rupert Cornwell, God's banker: an account of the life and death of Roberto Calvi. London: Gollancz 1983. Giorgio Galli, La venerabile trama. La vera storia di Licio Gelli e Della P2. Torino: Copertina di Dada Effe, 2007. Richard Hammer, The Vatican Connection: The True Story of a Billion-Dollar Conspiracy Between the Catholic Church and the Mafia. New York City: Open Road Media, 2016. Marco Preve and Ferruccio Sansa, Il Partito del Cemento. Politici, imprenditori, banchieri, la nuova speculazione edizia. Milano: chiarelettere, 2008. Gianni Simoni, Giuliano Turone, Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia. Milano: Garzanti, 2010.
L'omicidio di Giorgio Ambrosoli per ordine di Michele Sindona, banchiere e riciclatore di Denaro per Cosa Nostra, sconvolge gli anni 70'. I traffici di eroina si intensificano tra gli Stati Uniti e la Sicilia. Il capo della squadra mobile di Palermo Giorgio Boris Giuliano, dopo aver sequestrato mezzo milioni di dollari, viene ucciso. Sindona, per salvare la sua immagine pubblica, ricorre all'aiuto del boss Stefano Bontade per simulare un rapimento per mano delle Brigade Rosse. Il suo testimone, intanto, è raccolto da Roberto Calvi.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
Signori e signori, Puntata Incredibile. In occasione dell'uscita del suo ultimo film, L'ultima notte di Amore, in tutte le sale dal 9 Marzo 2023, dal BSMT è passato nientepopodimeno che PIERFRANCESCO FAVINO. Pierfrancesco Favino nasce a Roma, il 24 agosto 1969. Da giovane voleva fare il comico, eppure è diventato uno degli attori italiani più voluti e apprezzati al mondo. Ha raggiunto la notorietà nel 2001 con “L'ultimo bacio” di Gabriele Muccino, è stato “Il libanese" di Romanzo Criminale di MIchele Placido e ha prestato il volto a personaggi storici come Giuseppe Pinelli, Tommaso Buscetta e Bettino Craxi. Non solo, ha recitato per Giannini, Tornatore e Ozpetek e ha lavorato con registi internazionali del calibro di Spike Lee e Ron Howard affiancando Premi Oscar come Tom Hanks E Brad Bitt. In televisione si è calato nei panni di Gino Bartali, Giuseppe Di Vittorio e Giorgio Ambrosoli, mentre a teatro è stato diretto da Luigi Proietti ne "Il dramma della gelosia" e ha preso parte a opere come “Verso Pee Gynt", "Quel pasticciaccio brutto...", "Davila Roa" e "I Fratelli Karamazov". É tra i fondatori dell'Actor's Center, un'associazione no profit incentrata sullo sviluppo di giovani talenti e da novembre del 2016 dirige la Scuola di formazione del mestiere dell'attore, L'Oltrarno, a Firenze. Nel 2018 lo abbiamo addirittura visto nelle vesti inedite di conduttore del Festival Di Sanremo, ruolo che ha finalmente fatto conoscere a tutti il vero Pierfrancesco. Una vita ricca di successi, di cui qui vi abbiamo dato solo un assaggio, anche perchè davvero, non basterebbero i caratteri disponibili. Nel pieno di una carriera - ad oggi - scandita da 34 premi e 21 nomination, tra cui spiccano senz'altro una Coppa Volpi, 3 David di Donatello e 5 Nastri d'argento, Pierfrancesco sta tornando nelle sale di tutti i cinema italiani con un nuovo capolavoro. Questa volta interpreterà Francesco Amore, il protagonista di un noir avvincente e coinvolgente che, senza ombra di dubbio, terrà tutti incollati alla poltrona. In attesa del 9 Marzo, Buona Visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gianluca Barbera"Il segreto del Gran Maestro"Chiareletterehttps://chiarelettere.it“G. era stato accusato dei più atroci delitti. Non aveva pagato un conto troppo salato.Qualcosa o qualcuno lo aveva sempre protetto, aveva vegliato su di lui e lo teneva ancora al comando.”La mattina del 17 marzo 1981 le forze dell'ordine varcano il cancello di una villa immersa nella campagna toscana. Indagano sull'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli e sul presunto rapimento del finanziere siciliano Michele Sindona, ma di lì a poco si troveranno a scoperchiare il vaso di Pandora, rinvenendo una lista di affiliati alla cosiddetta loggia massonica P2.Sono tutti nomi pesanti, personalità ai massimi livelli delle istituzioni e della società civile: deputati e sena tori, alti ufficiali, industriali, giornalisti. L'Italia del potere quei giorni trema. Al vertice della piramide c'è G., l'uomo dei misteri, il protagonista de Il segreto del Gran Maestro.L'ombra lunga di G. risulterà invischiata nei peggiori scandali e fatti di cronaca nera della storia repubblicana: il tentato golpe Borghese, l'eversione di Gladio, il crac del Banco Ambrosiano, la strage di Bologna, la morte di Roberto Calvi. Sospettato dei delitti più atroci e dei complotti più oscuri eppure in grado di superare, quasi indenne, processi e indagini, G. vive ormai da anni a Villa Wanda, nella quiete dei colli aretini. È proprio lì che arriva Marco Sangiorgi, giornalista d'inchiesta autore di scoop clamorosi, ora impegnato a girare un docufilm sulla pagina più oscura della nostra storia.Giorno dopo giorno tra i due si sviluppa un confronto serrato. G. ripercorre i misteri d'Italia con la precisione di un archeologo e intanto si smarca con aristocratico savoir-faire dalle domande più scomode. Alterna con studiata perizia le sue tante maschere. Nessuno dei due sembra avere paura dell'altro. Il giornalista sa quali tasti toccare. Ciò che non sa, e che non può neppure immaginare, è che forse le loro strade si sono già incrociate, e che tra i tanti misteri in cui G. è implicato potrebbe essercene uno che è costato la vita a sua moglie.Un romanzo capace di tenere insieme la precisione della ricostruzione storica con la tensione del thriller.Il romanzo sulla massoneria e sull'Italia dei poteri occulti. Un racconto avvincente e pieno di colpi di scena, che ripercorre la storia della Repubblica attraverso la lente dei misteri italiani, rivelando scottanti verità finora coperte da segreto. Il segreto del Gran MaestroGianluca Barbera è nato a Reggio Emilia nel 1965 e vive tra Siena e Venezia. Collabora con le pagine culturali de “il Giornale”. Ha lavorato per anni in campo editoriale e ha pubblicato racconti su riviste e in antologie, oltre a diversi romanzi, tra cui ricordiamo Magellano (2018) e Marco Polo (2019), entrambi editi da Castelvecchi e vincitori di numerosi premi. Per Solferino ha scritto Il viaggio dei viaggi (2020) e Mediterraneo (2021). I suoi libri sono tradotti in varie lingue. L'ultima notte di Raul Gardini è stato opzionato dalla casa di produzione Mompracem (Manetti Bros., Carlo Macchitella, Beta Film) per la trasposizione in una serie televisiva. IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Al servizio del bene comune Stefano Mattachini è un giovane capo milanese, con un bel ritmo del servizio. La sua è una vita in rete, costruita nella memoria che si fa impegno, sulla testimonianza del nonno Giorgio Ambrosoli. Per un profilo di Giorgio Ambrosoli: http://www.scuolaforenseambrosoli.it/giorgio-ambrosoli/La fiction Rai su Giorgio Ambrosoli, con Perfrancesco Favino: https://www.raiplay.it/programmi/qualunquecosasucceda---“Semi”, con Vincenzo Pipitone e Valeria Leone, è storie di speranza, bellezza e cambiamento, sperando che queste storie siano semi, a loro volta.
Nonostante le minacce che riceve al telefono da un misterioso "picciotto", l'avvocato Giorgio Ambrosoli prosegue imperterrito nella sua ricerca della verità e della giustizia. Una strada molto impervia, per la quale Ambrosoli viene lasciato da solo contro un nemico potente: pagherà la sua onestà e la sua integrità al prezzo più caro, la propria vita. Prima parte di una storia italiana, troppo a lungo dimenticata.
L'Italia negli anni Settanta è sconquassata da attentati terroristici; sotto traccia si muove la loggia P2, a farne parte è anche Michele Sindona, spregiudicato banchiere che dalla Sicilia ha conquistato New York. Sulla sua strada si mette Giorgio Ambrosoli, semisconosciuto avvocato milanese: servitore dello stato, vuole che sia fatta giustizia per i raggiri e le malefatte compiute da Sindona. Prima parte di una storia italiana, troppo a lungo dimenticata.
Racconto di FEDERICO BETTUZZIIl 22 Marzo 1986, dopo due giorni di agonia, il banchiere Michele Sindona muore avvelenato da un caffe' che conteneva cianuro di potassio mentre era detenuto nel carcere di Voghera. Finisce cosi, la carriera di Michele Sindona, cominciata nella Sicilia occupata dagli alleati, passando per la specializzazione in diritto tributario ed il trasferimento a Milano nel secondo dopoguerra, il successo della sua Banca Privata Finanziaria, lo sbarco nell'alta finanza americana, i problemi finanziari in Italia e la morte di Giorgio Ambrosoli, liquidatore proprio della banca di Sindona. Un banchiere d'assalto, con amicizie importanti e pericolose, una storia che, come poche altre, riesce ad intrecciare le vicende piu' oscure e misteriose del nostro paese.Supporta il Podcast: https://anchor.fm/noir-italiano/supportGuarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/RxYRwi8QdCkIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritaliano--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Giorgio Ambrosoli viene lasciato solo davanti ad una voragine finanziaria che rischia di travolgere molti potenti. Per questo sa di essere in pericolo ma non si ferma comunque.Ambrosoli è contro molti, troppi.Vuoi approfondire? Vai su www.italiamistero.it
Circola questa idea (molto interessata) che "Più Rischi più Guadagni".A volte viene messa giù così: "Il profitto è correlato al rischio sottostante". Suona più tecnica, ma è sempre una scempiaggine pratica.Oppure come detto popolare: "Chi non risica non rosica".Ovviamente le cose non stanno così per nulla. Fwiane e Fwiani Premium sanno molto bene che dal 1999 ad oggi hanno corso assai meno rischi (e ottenuto molti più risultati) di chi credeva nei mantra del Popolo bue del tipo:"Il Mattone non tradisce mai."...Links dell'episodio:FC Consiglia: https://www.francescocarla.it/fcconsigliaMeeting: https://www.francescocarla.it/meetingLibro: Allegro ma non troppo con Le leggi fondamentali della stupidità umana: https://bit.ly/Carlo_CipollaLibro: La vita a credito: https://bit.ly/Marcel_DuchampArticolo: Giorgio Ambrosoli, l'eroe borghese che sfidò Sindona e la mafia: https://bit.ly/Giorgio_Ambrosoli
Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, segue la traccia dei flussi di denaro e arriva a scoprire i meccanismi del traffico internazionale di stupefacenti di Cosa Nostra • Il Maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, collaborando con l’avvocato Giorgio Ambrosoli, riesce ad incastrare il finanziere Michele Sindona • Il commissario Pasquale Juliano arriva molto vicino alla verità sulla “strategia della tensione” prima che scoppi la bomba di piazza Fontana a Milano, ma viene fermato. Storie di servitori dello Stato abili e onesti, che nella lotta contro la criminalità hanno perso la vita o sono stati traditi e abbandonati alla peggiore delle condanne, l’indifferenza e la rimozione dalla memoria collettiva.
5) Giorgio Ambrosoli, 40 anni fa l'omicidio dell'eroe borghese. Con l'ex magistrato Gian Carlo Caselli.
5) Giorgio Ambrosoli, 40 anni fa l’omicidio dell’eroe borghese. Con l’ex magistrato Gian Carlo Caselli. (terza parte)
Zone 30 e sperimentazioni di riduzione del traffico automobilistico nei quartieri raccontati dall'urbanista e pianificatore Matteo Dondé, con i vostri racconti e riflessioni. L'intervista di Roberto Festa a Corrado Stajano per la ripubblicazione del suo "Un Eroe Borghese" nel giorno del 50esimo dell'assassinio di Giorgio Ambrosoli.
5) Giorgio Ambrosoli, 40 anni fa l’omicidio dell’eroe borghese. Con l’ex magistrato Gian Carlo Caselli. (terza parte)
Zone 30 e sperimentazioni di riduzione del traffico automobilistico nei quartieri raccontati dall'urbanista e pianificatore Matteo Dondé, con i vostri racconti e riflessioni. L'intervista di Roberto Festa a Corrado Stajano per la ripubblicazione del suo "Un Eroe Borghese" nel giorno del 50esimo dell'assassinio di Giorgio Ambrosoli.
Milano, 11 luglio 1979, ore 23.45: quattro colpi di pistola uccidono l'avvocato Giorgio Ambrosoli. A sparare è William Joseph Arico, un uomo della mafia americana. Ma a chiedergli di farlo, in cambio di 50mila dollari, è stato Michele Sindona, finanziere proprietario della Banca privata italiana, finita in bancarotta e di cui Ambrosoli era stato nominato commissario liquidatore. Un incarico di cui l'avvocato milanese conosceva benissimo i rischi, perché il denaro che aveva reso potente Sindona era di provenienza dubbia (o per meglio dire chiarissima). E gli amici che cercavano di proteggere il banchiere siciliano erano molto importanti. Uno su tutti, l'allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Ma nemmeno questo bastò a fermare Ambrosoli. Fino a quella sera in una via elegante di Milano.A raccontarlo è Cesare Giuzzi, giornalista di cronaca nera del Corriere della Sera, insieme a Umberto Ambrosoli e Corrado Stajano.
Un'altra Italia? Quarant'anni dall'assassinio di Giorgio Ambrosoli, le celebrazioni di giovedì' 11 luglio, il ricordo e il testimone della sua storia raccontati dal figlio Umberto. (seconda parte)
Un'altra Italia? Quarant'anni dall'assassinio di Giorgio Ambrosoli, le celebrazioni di giovedì' 11 luglio, il ricordo e il testimone della sua storia raccontati dal figlio Umberto. (seconda parte)
“Italia Occulta”. E' il titolo dell'ultimo libro di Giuliano Turone (Chiarelettere, 2019). Il magistrato, giudice emerito della Cassazione, è autore di inchieste giudiziarie che hanno fatto la storia dell'Italia repubblicana: da quelle sul bancarottiere Michele Sindona all'assassinio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, alla scoperta degli elenchi della loggia massonica P2. Il sottotitolo di questo libro è: dal delitto Moro alla strage di Bologna, il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980). Turone è stato ospite oggi a Memos. “Quel triennio maledetto – ha raccontato - è il periodo di maggior potere del sistema P2, dell'occulto al governo del paese”. Turone a Memos parla anche del caso Battisti, di cui si è occupato in passato come magistrato e in un libro del 2011. La puntata di oggi si conclude con il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all'università di Bari.
“Italia Occulta”. E’ il titolo dell’ultimo libro di Giuliano Turone (Chiarelettere, 2019). Il magistrato, giudice emerito della Cassazione, è autore di inchieste giudiziarie che hanno fatto la storia dell’Italia repubblicana: da quelle sul bancarottiere Michele Sindona all’assassinio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, alla scoperta degli elenchi della loggia massonica P2. Il sottotitolo di questo libro è: dal delitto Moro alla strage di Bologna, il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980). Turone è stato ospite oggi a Memos. “Quel triennio maledetto – ha raccontato - è il periodo di maggior potere del sistema P2, dell’occulto al governo del paese”. Turone a Memos parla anche del caso Battisti, di cui si è occupato in passato come magistrato e in un libro del 2011. La puntata di oggi si conclude con il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all’università di Bari.
“Italia Occulta”. E’ il titolo dell’ultimo libro di Giuliano Turone (Chiarelettere, 2019). Il magistrato, giudice emerito della Cassazione, è autore di inchieste giudiziarie che hanno fatto la storia dell’Italia repubblicana: da quelle sul bancarottiere Michele Sindona all’assassinio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, alla scoperta degli elenchi della loggia massonica P2. Il sottotitolo di questo libro è: dal delitto Moro alla strage di Bologna, il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980). Turone è stato ospite oggi a Memos. “Quel triennio maledetto – ha raccontato - è il periodo di maggior potere del sistema P2, dell’occulto al governo del paese”. Turone a Memos parla anche del caso Battisti, di cui si è occupato in passato come magistrato e in un libro del 2011. La puntata di oggi si conclude con il messaggio di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica all’università di Bari.
L'assassinio di Giorgio Ambrosoli raccontato da Mimmo Franzinelli
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”.
Quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare l'11 gennaio 2016. Titolo: “Mafia, poteri occulti, finanza d'avventura”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.
Gherardo Colombo ex magistrato che ha preso parte a inchieste su Loggia P2, Giorgio Ambrosoli, Lodo Mondadori
"Una cittadinanza onoraria è per sempre?..Tra i casi che ciclicamente si ripropongono e fanno discutere c'è quello del capo del fascismo Benito Mussolini. L'ultima città in cui se ne sta discutendo è Bergamo, dove l'Istituto per la storia della resistenza ha chiesto al sindaco Gori di revocare l'onorificenza e Gori ha detto "no, è storia e memoria"...Parleremo anche del campo rom di via Idro di Milano, il più antico campo cumunale della città: sono arrivate le lettere di sfratto alle 25 famiglie che dovranno lasciare il campo entro il primo dicembre...E poi il premio Giorgio Ambrosoli, le lezioni antimafia nell'auditorium di Radio Popolare e come ogni lunedì Francesco Tragni e la rubrica sulle app dal territorio."
"Una cittadinanza onoraria è per sempre?..Tra i casi che ciclicamente si ripropongono e fanno discutere c'è quello del capo del fascismo Benito Mussolini. L'ultima città in cui se ne sta discutendo è Bergamo, dove l'Istituto per la storia della resistenza ha chiesto al sindaco Gori di revocare l'onorificenza e Gori ha detto "no, è storia e memoria"...Parleremo anche del campo rom di via Idro di Milano, il più antico campo cumunale della città: sono arrivate le lettere di sfratto alle 25 famiglie che dovranno lasciare il campo entro il primo dicembre...E poi il premio Giorgio Ambrosoli, le lezioni antimafia nell'auditorium di Radio Popolare e come ogni lunedì Francesco Tragni e la rubrica sulle app dal territorio."
"Ogni maledetto natale" dei tre registi di Boris Ciarrapico-Torre-Vendruscolo è al cinema. Ne parliamo con uno di loro, Giacomo Ciarrapico e gli attori: Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Francesco Pannofino. L'1 e il 2 dicembre andrà in onda su Rai Uno la fiction tv "Qualunque cosa succeda" dedicata alla figura di Giorgio Ambrosoli. La presentiamo con il protagonista Pierfrancesco Favino e Umberto Ambrosoli, figlio e autore del libro da cui è tratta la mini serie. Volker Schlondorff racconta la lavorazione del suo ultimo film "Diplomacy", ambientato a Parigi nel 1944 durante l'occupazione nazista.
"Ogni maledetto natale" dei tre registi di Boris Ciarrapico-Torre-Vendruscolo è al cinema. Ne parliamo con uno di loro, Giacomo Ciarrapico e gli attori: Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Francesco Pannofino. L'1 e il 2 dicembre andrà in onda su Rai Uno la fiction tv "Qualunque cosa succeda" dedicata alla figura di Giorgio Ambrosoli. La presentiamo con il protagonista Pierfrancesco Favino e Umberto Ambrosoli, figlio e autore del libro da cui è tratta la mini serie. Volker Schlondorff racconta la lavorazione del suo ultimo film "Diplomacy", ambientato a Parigi nel 1944 durante l'occupazione nazista.
"Ogni maledetto natale" dei tre registi di Boris Ciarrapico-Torre-Vendruscolo è al cinema. Ne parliamo con uno di loro, Giacomo Ciarrapico e gli attori: Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Francesco Pannofino. L'1 e il 2 dicembre andrà in onda su Rai Uno la fiction tv "Qualunque cosa succeda" dedicata alla figura di Giorgio Ambrosoli. La presentiamo con il protagonista Pierfrancesco Favino e Umberto Ambrosoli, figlio e autore del libro da cui è tratta la mini serie. Volker Schlondorff racconta la lavorazione del suo ultimo film "Diplomacy", ambientato a Parigi nel 1944 durante l'occupazione nazista.