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Commentiamo l'arresto del sindaco di Sorrento pizzicato con una tangente in tasca di 6mila euro con Gherardo Colombo ex magistrato, giurista, saggista e scrittore italiano. Vicenza, per la prima volta un tribunale riconosce che i Pfas possono provocare il cancro. Ne parliamo con Adriano Caretta legale della famiglia di Pasqualino Zenere, operaio della Miteni di Trissino (VI), deceduto nel 2014 per tumore della pelvi renale.In Alto Adige sono rimasti solo due sindaci di lingua italiana. Ospiti sul tema il giornalista Dario Colombo e Renzo Caramaschi ex sindaco di Bolzano.
Terza lezione del nono ciclo di incontri ideato dalla Scuola di formazione “Antonino Caponnetto” e realizzato insieme a Radio Popolare. Il 19 marzo 2025, ospiti della Casa della Memoria di Milano, si è svolta una lezione su un pezzo di storia della repubblica italiana, una «repubblica maltrattata, dalla guerra fredda e dalla strategia della tensione». Titolo di questo terzo incontro e del libro che l'ha suggerito è: «Crimini inconfessabili. Il ventennio dell'Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973 – 1993)» (Fuoriscena libri). Relatore: Giuliano Turone, autore del libro. Turone, ex magistrato, nel marzo del 1981 ha scoperto - insieme a Gherardo Colombo - gli elenchi con i nomi dei membri della P2. Una consorteria criminale che ha cercato di fermare con le trame, gli omicidi, le stragi, il pieno sviluppo della democrazia in Italia. Insieme a Giuliano Turone sono intervenuti alla Casa della Memoria Rosario Pantaleo, presidente Commissione antimafia del comune di Milano e Pietro Basile, referente provinciale di Libera. L'incontro è stato coordinato da Pietro De Luca, della Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”.
Lucia Tomelleri"Lettori si diventa""Leggere il mondo"Con la riapertura delle scuole, e a un anno dal suo debutto, torna il progetto Il Libraio Scuola dedicato a promuovere la passione per la lettura tra le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori, e che si rivolge a docenti, famiglie, educatrici, educatori, associazioni e a chi lavora nelle librerie e nelle biblioteche. Considerando infatti cruciale il ruolo dei libri e delle storie nel percorso di crescita degli adolescenti, fin dal suo esordio online nel 2014, la piattaforma ilLibraio.it dedica particolare attenzione, anche sui profili social del sito edito dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol, a incentivare la lettura tra i più giovani e i dibattiti legati alla scuola e all'educazione. L'obiettivo del progetto Il Libraio Scuola è quello di proporre un luogo online interamente dedicato alla promozione della lettura nelle scuole superiori, accompagnato da uno strumento digitale innovativo, la guida periodica Leggere il mondo, per presentare alle insegnanti e agli insegnanti, e a chiunque interagisca con le studentesse e gli studenti, una selezione di letture e contenuti speciali. IL TERZO NUMERO DELLA GUIDA E TANTE NOVITÀ Così, dopo i primi due numeri di Leggere il mondo e la partecipazione alla Bologna Children's Book Fair e al Salone Internazionale del Libro di Torino con due incontri dedicati, la guida torna con un nuovo numero, il terzo, in cui si dà spazio a circa 50 consigli di lettura, inseriti all'interno di 6 aree tematiche, tra cui "(Con)vivere con i sentimenti", "(Con)vivere con la natura", "(Con)vivere con la propria identità" e "(Con)vivere con le idee degli altri". Molte delle opere scelte propongono - in veste narrativa o saggistica - temi legati all'educazione civica e alle “competenze chiave di cittadinanza”, nonché ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Sfogliando il terzo numero di Leggere il mondo si troveranno alcune novità: suggerimenti per l'aggiornamento delle insegnanti e degli insegnanti, una selezione di opere consigliate da leggere in classe e uno speciale dedicato all'attualità dei classici del teatro seicentesco. I libri inseriti nella guida sono presentati con informazioni sul contenuto e sulle tematiche, una serie di parole chiave che possono aiutare nella scelta e alcuni suggerimenti didattici e metodologici, utili per il lavoro in classe nel corso del prossimo anno scolastico.Non mancano inoltre gli interventi esclusivi d'autore, questa volta firmati da scrittrici e scrittori come Ritanna Armeni, Gherardo Colombo, Giuseppe Festa, Eugenio Radin e Luca Trapanese. Della redazione della guida si occupa Lucia Tomelleri, mentre la consulenza didattica del progetto è affidata a Gloria Maria Ghioni, insegnante di Lettere e fondatrice del sito Criticaletteraria.org oltre che collaboratrice di diverse testate. LA NEWSLETTER DEDICATA (E L'EBOOK IN REGALO) A Il Libraio Scuola si lega una newsletter dedicata, che permette di ricevere in anteprima la guida Leggere il mondo e altri contenuti esclusivi. Non solo: in omaggio alle iscritte e agli iscritti alla newsletter, anche l'ebook di un classico della letteratura, I viaggi di Gulliver(Garzanti) di Jonathan Swift. Stefano Mauri, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo editoriale Mauri Spagnol e direttore della rivista Il Libraio, sottolinea: “Apprezzo molto le parole di papa Francesco quando sono sentite e riflettono la sua esperienza umana. E quelle che ha speso per ricordare agli educatori quanto sia preziosa la lettura sono bellissime. In particolare sottolinea l'importanza formativa della lettura dei romanzi, la capacità che ha un buon libro di far fiorire la persona che leggendo dà vita alla storia tracciata dall'autore. Parole potenti e autentiche che ci fanno sentire nel giusto quando proponiamo questa guida a tutti gli educatori.” E PER I GIOVANISSIMI, AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DI LETTORI SI DIVENTA Il Libraio Scuola, va ricordato, si collega al progetto Lettori si diventa di Salani, pensato dalla casa editrice del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, che torna con la sua quarta edizione, e ha già all'attivo centinaia di incontri organizzati nelle scuole. Si rivolge alle insegnanti, agli insegnanti e ai promotori della lettura nel mondo della scuola primaria e secondaria di primo grado: grazie al ricco catalogo sempre aggiornato, scaricabile gratuitamente sul sito dedicato, propone percorsi di lettura e strumenti utili per arricchire l'offerta didattica. Fiore all'occhiello del progetto, la possibilità di portare nelle classi gli autori e le autrici del catalogo Salani e di marchi come Ape Junior, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Magazzini Salani, Nord-Sud e Tre60. L'incontro con l'autore è infatti il termine di un percorso di lettura e condivisione di un testo grazie al quale i ragazzi e le ragazze possono sviluppare o approfondire temi importanti per la loro crescita. Il catalogo del progetto è stato pensato proprio con l'obiettivo di avvicinare i più giovani alla lettura in modo sempre più stimolante, per formare così i lettori e le lettrici di domani. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Incontro con Gherardo Colombo e Fabio Caon. Modera Valentina Gasparet Uno dei più stimati magistrati italiani e un professore universitario, con un linguaggio semplice e diretto, parlano alle ragazze e ai ragazzi dei gradi temi dell'Educazione Civica, come l'educazione alla legalità e il contrasto delle mafie, la cittadinanza digitale, il diritto del lavoro, la Costituzione, l'educazione ambientale, l'educazione alla salute. Spunti per riflettere su un tema così centrale per la formazione della persona e del cittadino, che non si conclude mai nell'arco di tutta la vita. Edizione 2023 https://www.pordenonelegge.it/
Su Radio Number One, attraverso la rubrica storica TuttoLibri, Liliana Russo presenta il libro Chi è stato? di Gherardo Colombo Fabio Caon
Oggi parliamo della dichiarazione finale del G20 in India, dell'intervista a Gherardo Colombo sul decreto Caivano e dei sussidi da record per combustibili fossili. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
NOVITA' IN ARRIVO DAL GOVERNO CONTRO GLI AMBIENTALISTI, I MIGRANTI, I PRECARI, I POVERI ospiti Mario Di Vito giornalista de Il manifesto che ci racconta l'inchiesta della procura di Padova su 12 militanti di Ultima Generazione per associazione per delinquere, Sandro Mora militante di UG e il oro avvocato Gilberto Pagani; Gherardo Colombo presidente onorario di ResQ commenta il decreto Cutro e le norme in arrivo per i migranti; Massimo Alberti e la sociologa Enrica Morlicchio ci parlano del decreto lavoro, presto approvato in Consiglio dei Ministri, con cui si taglia il reddito di cittadinanza e si dà mano libera alle imprese sui contratti a termine. MILANO, EMERGENZA TRAFFICO E INQUINAMENTO una manifestazione oggi a Palazzo Marino. Ce ne parlano Gloria Pellone di Cittadini per l'aria e Marzo Mazzei consigliere comunale della Lista Sala Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
Gherardo Colombo"Anticostituzione"Come abbiamo riscritto (in peggio) i princìpi della nostra societàGarzanti Editorehttps://garzanti.it"La Storia tra le righe"Festival di Letteratura StoricaLegnanoDomenica 16 aprile 2023, ore 21:00L'incontro di chiusura del Festiva è affidato all'ex magistrato, giurista e saggista Gherardo Colombo, con una riflessione sulla Carta costituzionale a 75 anni dalla sua entrata in vigore, per rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, e interrogarsi su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.Il 1° gennaio 1948 l'entrata in vigore della Costituzione inaugura per l'Italia l'inizio di una nuova era, ponendo le basi di quella che, nell'articolo 1, viene definita per la prima volta una «Repubblica democratica». Nella definizione dei 139 articoli che la compongono, i padri e le madri costituenti si sono posti l'obiettivo di ridefinire il dna del nostro Paese dopo l'esperienza del fascismo, della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Eppure, se è vero che il testo della Costituzione riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, è altrettantoevidente quanto spesso i suoi principi non trovino applicazione nella vita di tutti i giorni. Rilevando la distanza tra teoria e prassi, Gherardo Colombo riscrive in modo provocatorio alcuni dei principali articoli del nostro statuto, ne smaschera le mancate promesse, ne illumina i punti ciechi. E offre così l'occasione di rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, nonché di riflettere su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.Gherardo Colombo è nato a Briosco (MB) nel 1946. Per oltre trent'anni magistrato, dal 2007 si dedica alla riflessione pubblica sulla giustizia attraverso l'associazione Sulle regole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
VIDEO: Craxi interrogato da Di Pietro ➜ https://www.youtube.com/watch?v=9pcwbm2gL6k&list=PLolpIV2TSebURQLIBppY4bAc0bO7DbkRTTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7374TANGENTOPOLI FU UN COLPO DI STATO DELLA SINISTRA di Ruben RazzanteDopo più di trent'anni dallo scoppio di Tangentopoli, che ha segnato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, si continua ancora a parlare della sua genesi. Gli interrogativi insoluti riguardano tanti aspetti dell'inchiesta di Mani Pulite, a cominciare dall'effettiva imparzialità di chi l'ha condotta. Fu davvero una libera iniziativa della Procura di Milano, senza pressioni dall'estero o dalla politica nazionale? I giudici del pool milanese erano animati da sincero senso del dovere o cavalcarono l'onda giustizialista per manie di protagonismo e ambizioni personali?Forse è ancora presto per attendersi risposte. Ci vorranno magari ancora alcuni decenni prima che la verità possa emergere. La storia si incarica nel tempo di sciogliere nodi insoluti e chiarire aspetti controversi, ma quando ci sono di mezzo i burrascosi rapporti tra giustizia, politica e informazione diventa ancora più difficile smascherare le possibili trame occulte tra poteri.A proposito di Tangentopoli, però, qualcosa sembra muoversi. Nei giorni scorsi uno dei giornali più garantisti del panorama editoriale italiano, Il Riformista, ha aperto con un titolo a effetto: "Nel '92 fu colpo di Stato. Le clamorose rivelazioni dell'ex pm Colombo". Occhiello: "La Procura propose la resa alla classe politica (alla Dc?) offrendo impunità in cambio di dimissioni".Lo spunto per quel titolo arriva dal libro L'ultima Repubblica, opera postuma di memorie di Enzo Carra, l'ex portavoce del dc Arnaldo Forlani morto il 2 febbraio scorso, e divenuto noto ai più per l'immagine che lo ritrae con gli schiavettoni ai polsi durante il suo arresto a Milano nel febbraio del 1993. Quella foto è una delle immagini simbolo di Tangentopoli, l'emblema della gogna giustizialista ai danni di politici che in moltissimi casi erano colpevoli di aver intascato tangenti in cambio di favori, ma in tante altre situazioni venivano coperti di fango mediatico solo perché ricoprivano dei ruoli di responsabilità nei partiti della Prima Repubblica.MANI PULITEMa la notizia eclatante non è tanto il libro di Carra, di cui si sapeva. A fare molto rumore sono le parole di una delle figure di punta di Mani Pulite, Gherardo Colombo, autore dell'introduzione a quel volume. Colombo è stato l'unico degli appartenenti al pool di magistrati milanesi di quella stagione ad aver rivisto le sue posizioni. «Eppure - scrive Colombo - non una persona sarebbe andata in carcere se, come suggerito nel luglio 1992, ben prima (data la rapidità dell'evolversi di quegli eventi) della nomina di Martinazzoli, la politica avesse scelto di seguire la strada dello scambio tra ricostruzione dei fatti ed estromissione dal processo. Chi avesse raccontato, restituito e temporaneamente abdicato alla vita pubblica non avrebbe più avuto a che fare con la giustizia penale».In altri termini, quelle inchieste si alimentarono sulla base di un ricatto bello e buono: ai politici che accettavano di confessare i propri delitti e che promettevano di sparire dalla circolazione veniva garantita l'impunità. Una sorta di trattativa segreta Stato-Tangentopoli, «ovviamente del tutto illegale», precisa l'ormai ex direttore del Riformista, Piero Sansonetti. Che fosse quello il modus operandi della Procura di Milano non v'erano, in realtà, dubbi, neppure all'epoca. Che la custodia cautelare venisse utilizzata sistematicamente come strumento per estorcere confessioni era noto: chi non parlava restava in carcere. I magistrati con queste forzature erano i primi a non rispettare la legge, ma la gente in piazza li incoraggiava ad andare avanti nel perseguimento dei reati della classe politica. Un moto di ribellione popolare che si traduceva in striscioni come quello con sopra scritto: "Di Pietro arrestali tutti".Gli avvisi di garanzia venivano comunicati in anticipo ai giornalisti, che li sparavano in prima pagina a caratteri cubitali. Gli indagati a tarda sera facevano la fila alle edicole per comprare una copia del quotidiano del giorno dopo e verificare che non fossero in arrivo altri avvisi di garanzia. Un paradosso tutto italiano che servì a qualificare la nostra Repubblica come giustizialista.IL RAPPORTO PERVERSO TRA GIUSTIZIA, POLITICA E INFORMAZIONEI clamorosi retroscena raccontati dall'ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo nel libro di Carra sono la riprova di quanto fosse perverso il rapporto tra giustizia, politica e informazione in quegli anni. Che ci fosse un meccanismo collaudato di finanziamenti occulti alla politica non v'è dubbio, ma è altrettanto innegabile che ci furono molti abusi nella gestione delle inchieste e che la sinistra fu in molti casi graziata, mentre la persecuzione giudiziaria riguardò soprattutto Democrazia cristiana e Partito socialista. Ma la questione della trattativa andata a monte la dice lunga sulle ragioni ispiratrici delle inchieste. Se i politici del vecchio pentapartito si fossero fatti da parte dopo le prime accuse del pool, non ci sarebbero state manette, processi, condanne e si sarebbe realizzato un ricambio politico con l'avvento della sinistra al potere. La trattativa fallì solo perché i politici non cedettero e resistettero asserragliati nei Palazzi, fino a quando comunque capitolarono perché gran parte di essi finirono nel tritacarne mediatico-giudiziario. Tornano alla mente le parole scritte da Sergio Moroni all'allora presidente della Camera, Giorgio Napolitano, prima di spararsi: "Non mi è estranea la convinzione che forze oscure coltivino disegni che nulla hanno a che fare con il rinnovamento e la pulizia".Dunque la furia giacobina di quelle toghe ha distrutto la Prima Repubblica con l'intento di costruirne un'altra governata da altre forze politiche. Un golpe mediatico-giudiziario che avrebbe meritato ben altro esito e che, in ogni caso, non è riuscito ad abbattere chi, come Silvio Berlusconi, si oppose fin da subito a quelle logiche. Se però a dire queste cose oggi è addirittura uno dei carnefici dell'epoca significa davvero che la verità su Tangentopoli non era quella raccontata in quegli anni dai media.
Amanda Colombo"La Storia tra le Righe""Festival di Letteratura Storica"Legnano Dal 14 al 16 aprile 2023 si terrà a Legnano "La storia tra le righe", prima edizione di un Festival di Letteratura Storica che nasce su impulso di Fondazione Palio e del Comune di Legnano, ideato e curato da Incipit Eventi culturali e letterari di Amanda Colombo, con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio-Firenze. È a Legnano che nel maggio del 1176 le truppe della Lega Lombarda riuscirono nell'impresa di arrestare la calata dell'esercito imperiale di Federico Barbarossa, in una leggendaria battaglia ricordata secoli dopo anche in un'opera di Giuseppe Verdi e nell'Inno di Mameli. Ed è il legame con un avvenimento del passato così importante per la storia d'Italia – celebrato annualmente sin dal 1935 con la rievocazione storica del Palio di Legnano – che fa della città lombarda, non lontana da Milano, la sede ideale per ospitare un festival dedicato alla Storia antica, moderna e contemporanea in tutte le sue diverse declinazioni, dalla narrativa alla saggistica, dai laboratori per bambini ai libri per ragazzi, dai testi accademici alle graphic novel, dalle inchieste giornalistiche alle riflessioni sulle questioni dell'attualità. Ad inaugurare il Festival, venerdì 14 aprile alle 21, sarà uno degli scrittori di genere più amato dai lettori, Marcello Simoni, che partendo dai suoi più recenti romanzi guiderà gli spettatori alla scoperta di come nasce un romanzo storico, tra fatti veri ed elementi narrativi, .in un incontro dal titolo La Storia nelle storie: la magia del romanzo storico.Le mattine di sabato e domenica saranno dedicate a incontri accademici organizzati in collaborazione con le due università milanesi partner della manifestazione: la nota antichista Laura Pepe, docente alla Statale di Milano, racconterà gli inaspettati parallelismi con l'oggi della vita sociale, familiare e politica nella Grecia Classica (Niente è più moderno della Grecia Antica, sabato ore 11), mentre Duccio Balestracci, con la partecipazione di Paolo Grillo, illustrerà l'avventurosa e spregiudicata vita di uno dei personaggi più significativi del Rinascimento italiano, Federico da Montefeltro (L'altra faccia della medaglia, domenica ore 11). Nei pomeriggi sono previsti incontri con autori di narrativa e saggistica storica fra i più noti e amati dal pubblico italiano, che presenteranno le loro opere più recenti. Sabato si susseguiranno Paola Cereda (Resistere per esistere, ore 15), fresca vincitrice del Premio Wondy-Giuria popolare, con una storia di Resistenza ambientata fra le miniere di ferro dell'Isola d'Elba, dove la vita è difficile sempre, ma ancor di più se sei donna, sola, e la Guerra cerca di portarti via quello che ami; Federico Canaccini (Suona, suona campanina, ore 17), noto storico medievista, ripercorre le 21 battaglie più importanti del Medioevo, le evoluzioni tecnologiche, le trame politiche e le strategie militari che hanno caratterizzato i cosiddetti “Secoli bui”; Fulvio Ferrario (Datemi un martello, ore 19), pastore valdese, illustrerà la storia di Lutero e della Riforma, e dei risvolti che questa ha avuto sulla contemporaneità, in occasione della ristampa del Grande Catechismo di Lutero. La giornata si conclude con Marco Buticchi (Egittomania, ore 21), che in occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, racconta cosa ha portato al celebre ritrovamento e regala un'affascinante ipotesi sul mistero della morte del Faraone bambino.Domenica sarà la volta del giornalista e storico Luigi Barnaba Frigoli (Se vuoi che una cosa venga fatta chiedi a una donna, ore 15), che partendo dalla straordinaria figura di Bona Lombardi, racconterà la forza delle donne nei secoli, la loro capacità di combattere, la fine abilità politica e l'astuzia con cui hanno saputo mantenere solidi regni e potere stabile; della scrittrice Carla Maria Russo (Il miraggio di Ellis Island, ore 17), con l'avvincente storia di due donne italiane immigrate nell'America del Primo Novecento, una che uccide per difendersi e la prima avvocata della storia che si batte per salvarle la vita; di Alessandro Milan (Il segno della memoria, ore 19), giornalista di lungo corso a Radio 24, che partendo da una pietra d'inciampo posta sotto casa sua, ripercorre le storie di partigiani silenti nella Milano della Resistenza, dei loro piccoli atti eroici dimenticati, la cui memoria merita di essere ripristinata.Tre i laboratori a tema storico dedicati ai più piccoli: Mistero al Castello (sabato ore 11, dai 10 anni), un giallo medievale per giovani investigatori, nel quale i piccoli partecipanti si trasformeranno in Giovani Cavalieri del Quinto Sigillo in perlustrazione dei mille anfratti segreti del Castello per scoprire chi ha ucciso il conte Bartolomeo Antony Nicolis-Galanti, con Fausto Vitaliano, sceneggiatore di punta di Disney Italia; Dov'è finito il tesoro degli Allahakbarries? (domenica ore 11, dagli 8 anni), una caccia al tesoro al Castello con enigmi, trucchi e misteri da risolvere per arrivare all'agognato scrigno, con Luca Crovi, tra i massimi esperti in Italia di letteratura di genere; Alla scoperta del Castello: storia e storie delle contrade (domenica ore 16, 4-8 anni), una lettura animata con laboratorio sul Palio e le Contrade, un'avventura fatta di risate, emozioni e tanta fantasia, a cura di Fortuna Nappi.L'incontro di chiusura del Festival(Anticostituzione, domenica 16 aprile alle 21) è affidato all'ex magistrato, giurista e saggista Gherardo Colombo, con una riflessione sulla Carta costituzionale a 75 anni dalla sua entrata in vigore, per rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, e interrogarsi su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.Gli incontri saranno moderati da Amanda Colombo, ideatrice e curatrice del Festival, Alessio Francesco Palmieri Marinoni, storico della moda e del costume, e Laura Defendi, giornalista.Due le location cittadine, cariche anch'esse di storia, che ospiteranno gli incontri, il Castello Visconteo e Villa Jucker, sede dell'associazione Famiglia Legnanese, trasformando la città in un laboratorio di idee, un luogo dove autori, editori e lettori possano convergere condividendo una comune passione per la storia. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In compagnia di Gherardo Colombo torniamo a commentare lo scandalo corruzione che ha investito l'Europarlamento. Poi ci spostiamo su possibili novità in arrivo per quanto riguarda il Codice della Strada. Il Governo sta pensando a modifiche che potrebbero introdurre il principio reddituale alla base dell'importo di una multa stradale. Chi è più ricco pagherebbe di più come già accade in alcuni Paesi europei.A seguire una chiacchierata con Ritanna Armeni e un approfondimento sul rinoceronte bianco in via di estinzione. Ne esistono solo due esemplari e sono femmine.
Compie 18 anni la rassegna Torino Spiritualità, che accoglie a Torino filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati, personalità della politica e dell'economia, provenienti da tutto il mondo per discutere e confrontarsi su diversi temi in diversi angoli della città, tra luoghi di culto, spazi museali, della cultura e dello spettacolo. Il tema cardine di quest'anno è Pelle – La superficie profonda, e vuole esplorare le diverse sfaccettature e declinazioni della frontiera estrema tra noi e il mondo; il 1 settembre è stato presentato il programma completo, che come sempre accoglie diversi ospiti.Tra quelli più attesi, tra 29 settembre e il 2 ottobre, Orhan Pamuk, scrittore e accademico turco, premio Nobel per la letteratura, in conversazione con Elena Lowenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori, per presentare il suo ultimo libro “Le notti della peste”. Tra gli altri ospiti Fabrizio Gifuni, Luciana Littizzetto, Oliviero Toscani, Cecilia Strada, Gherardo Colombo, Giorgio Vallortigara, Frank Westerman. Intervista Armando Buonaiuto, curatore della rassegna
Simone Schinocca"Festival delle Migrazioni"https://www.festivaldellemigrazioni.it/Il Festival delle Migrazioni torna a Torino per la sua quarta edizione dal 27 settembre al 2 ottobre 2022 e anche quest'anno si snoda in vari luoghi della città, tra l'ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le sedi di Pastorale Migranti e Valdocco e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora. Il tema delle migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro della sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti. Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie teatrali A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà.Il Festival delle Migrazioni è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Otto per mille Chiesa Valdese e MiC e patrocinato da Città di Torino, Città Metropolitana, Circoscrizione 7, Ordine degli Assistenti Sociali Consiglio Nazionale e Regione Piemonte. Incontri. Apre il festival Cecilia Sala, giornalista e autrice del podcast Stories, attraverso il quale racconta una storia dal mondo ogni giorno, con un incontro sul rapporto tra guerra e informazione coordinato dal documentarista Davide Demichelis. Insieme a Emanuele Giordana, inviato di guerra, e Raffaele Crocco, direttore dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, si traccerà una mappa dei conflitti aperti (e dimenticati). In programma anche un approfondimento con i corrispondenti Antonella Napoli, Enzo Nucci, Tiziana Ferrario e Nico Piro (in collegamento) sulla situazione politica di alcuni paesi per cercare di comprendere e raccontare una parte importante di flussi migratori. Con le giornaliste Patrizia Fiocchetti e Antonella Sinopoli, la pastora valdese Daniela Di Carlo e la testimonianza di Sapeda, attivista afghana si parlerà delle donne nei luoghi di conflitti e in territori postbellici, tre storie di resistenze e pratiche di pace. La deontologia della narrazione, ovvero quale sia il compito dell'informazione nella diffusione di percezioni e narrazioni su guerre e migrazioni, è il tema dell'incontro con Anna Meli, Paola Barretta, Valerio Cataldi e Stefano Talli. In collegamento, Asmae Dachan e Francesca Mannocchi. Modera Gian Mario Gillio.Due gli incontri realizzati in collaborazione con Torino Spiritualità: Torino città del dialogo, sulle criticità e risorse di una molteplice convivenza, che si definisce anche attraverso l'incontro interreligioso, con Valentino Castellani (presidente Comitato Interfedi) e Gianna Pentenero (Assessora Coordinamento politiche per la multiculturalità); mentre di vite spese a prendersi cura degli altri discutono Cecilia Strada e l'ex magistrato e saggista Gherardo Colombo, in dialogo con il curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto. Teatro. Il teatro si conferma cuore pulsante della kermesse, contando nell'edizione 2022 il record di spettacoli. Nella sei giorni sono infatti otto le proposte teatrali, con protagonisti interpreti internazionali: in scena, Alberto Boubakar Malanchino con lo spettacolo Sid – Fin qui tutto bene, la storia di un ragazzo annoiato dalla vita che si racconta in un monologo battente mentre si allena in carcere come boxeur; Francesca Farcomeni con il progetto teatrale Radio Ghetto, nato per raccontare in una modalità performativa l'esperienza vissuta all'interno dei ghetti dei braccianti agricoli nel foggiano. Poi Love's Kamikaze, con una doppia replica, diretto da Mila Moretti e ambientato a Tel Aviv nel 2005, in cui Naomi, ebrea, e Abdul, palestinese, si amano cercando di dimenticare la guerra e nello stesso tempo si confrontano rispetto alle due civiltà di appartenenza e ancora Storie fragili di Olga Kalenichenko con protagonisti bambini russi e ucraini. Cibo. Confermato anche in questa edizione un appuntamento molto amato dal pubblico del Festival delle Migrazioni, quello della Cena delle cittadinanze: una lunga tavolata allestita nel cortile di San Pietro in Vincoli sarà l'occasione per condividere il cibo portato da casa o i piatti proposti dalle cucine dal mondo presenti al festival, vivendo l'emozione di una cena tutti insieme.Il cibo è anche al centro dell'evento realizzato in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Sguardi e metafore su cibo e migrazione in cui si alterneranno momenti conviviali e parole per approfondire concretamente tre aspetti: i cambiamenti climatici e la migrazione, con Gabriele Proglio, un dialogo sulla storia coloniale italiana attraverso la storia del cibo e la gastronomia come terreno di incontro e arricchimento culturale. Testimonianze. Anche in questa edizione, uno spazio fondamentale del festival è occupato dalle testimonianze dirette delle migrazioni: per parlare della migrazione siriana saranno presenti Muna e Mido Khorzom, al termine della rappresentazione di Storie Fragili è previsto un momento riflessioni sulle tematiche trattate durante lo spettacolo, con interventi diretti di rifugiati ucraini e volontari delle missioni a Leopoli. Il pubblico del festival potrà approfondire inoltre le questioni legate alla rotta migratoria americana nell'incontro Al Otro lad e scoprire il forte legame che esiste tra cibo e migrazione, sempre tramite le voci di persone migranti. Musica. Spazio anche alla musica, con i concerti di Baba Sissoko, artista e compositore del Mali, della giovane cantautrice di origine marocchine Rania Khazour e della reggae band Woolers. Inoltre Chris Obehi, nato in Nigeria nel 1998, condurrà il pubblico in un viaggio intimo nella sua storia, nella sua musica e nelle sue parole, durante un talk in cui il pubblico potrà interagire attraverso la costruzione di una playlist musicale. Cinema. Tornano gli appuntamenti cinematografici, a cui è dedicata la serata di mercoledì 28 settembre. Al Polo del ‘900, in seguito alla premiazione dei vincitori della Call Sguardi 2022, è previsto un incontro in collaborazione con ZaLab e la proiezione di No Hard Feelings (Future Drei) di Faraz Shariat, in organizzata in collaborazione con il Lovers Film Festival. Arte. Il festival dialoga anche con l'arte attraverso la mostra E coglieremo i saperi delle nostre resistenze, in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Si tratta della prima personale in Italia della peruviana Daniela Ortiz: dipinti, ricami e installazioni per raccontare le Resistenze delle donne nei luoghi post bellici e coloniali. Fondazione Sandretto ospiterà inoltre uno degli spettacoli in programma.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Rosangela Bonsignorio"Festival della Comunicazione"Camogl, dall'8 all'11 settembre 2022http://www.festivalcomunicazione.it/Festival della Comunicazione 2022: uno sguardo prospettico sulla libertà, dalle origini al nostro futuro Dall'8 all'11 settembre a Camogli oltre 100 eventi gratuiti, prenotazioni dalle 12:00 del 29 agosto. Libertà è quella forza atavica e indomita, istintiva e viscerale, che muove i nostri gesti più profondi e i nostri desideri. È quella condizione che ci consente di esprimere chi siamo nel profondo e di manifestare agli altri la nostra identità e la nostra individualità, oltre qualsiasi forma di costrizione e di condizionamento, oltre quei vincoli che, nati per garantire la libertà, spesso finiscono per schiacciarla sotto il loro peso.Prende le mosse da questo tema la nona edizione del Festival della Comunicazione, la più grande di sempre da giovedì 8 a domenica 11 settembre a Camogli, in un viaggio lungo quattro giorni e articolato in più di 100 appuntamenti per esplorare i mille volti della Libertà dalle sue origini fino al tempo presente, gettando uno sguardo sul futuro. Tutto attraverso la lente dei diversi saperi e il principio guida della contaminazione tra le discipline, grazie al contributo di oltre 160 ospiti protagonisti della cultura italiana contemporanea, con la direzione di Danco Singer e Rosangela Bonsignorio e l'ispirazione del padre nobile del Festival Umberto Eco.Nell'età della polarizzazione e delle bolle informative, della ricerca di risposte senza più fiducia nella guida degli esperti e senza mediazioni, dell'esaltazione dell'individualismo, dell'insofferenza verso gli obblighi etici e verso il rispetto delle libertà altrui, non c'è libertà senza ricordo, senza quella consapevolezza che viene dal confronto aperto e dalla possibilità di dare espressione alle forme più varie di pensiero, di amore, di fede e di ragione. Così l'indagine a tutto tondo sul significato e sul valore della libertà attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso le culture umane parte dall'esplorazione di quel passato comune da cui tutti veniamo, per comprendere a fondo a che punto siamo nella società dell'oggi e soprattutto per individuare le vie che potremo percorrere, mettendo assieme i linguaggi della storia, dell'arte, della creatività, della sociologia, della musica, dell'economia, dell'innovazione e della scienza, tra memoria, coscienza di sé e coscienza dell'altro.In un programma variegato e caleidoscopico, nuovi e vecchi amici del Festival della Comunicazione porteranno sui cinque palchi camoglini la propria visione su come il passato abbia dato forma al nostro essere odierno. Alessandro Barbero, con una delle sue ineguagliabili narrazioni storiche in un confronto con i giorni nostri, esplorerà l'evoluzione attraverso i secoli del significato di essere liberi, con la sua lectio di inaugurazione “Libertà va cercando”. L'appuntamento sarà anche l'occasione per ricordare, insieme ai direttori, Piero Angela, amatissimo ospite fisso e appassionato del Festival a cui è dedicato anche uno speciale su festivalcomunicazione.it. Dalla scienza alla storia, verso un passato più contiguo alla contemporaneità, Marcello Flores e Giovanni Gozzini si interrogheranno sul “Perché il fascismo è nato in Italia?”, guidati nel loro dialogo da Aldo Cazzullo che poi sullo stesso fil rouge con Moni Ovadia e Giovanna Famulari condurrà lo spettacolo “Il duce delinquente”, per raccontare come Mussolini abbia compiuto azioni vergognose già ben prima del 1938. Fino ad arrivare a un tema tanto classico quanto drammaticamente attuale come “Chi comincia la guerra? Manuale per principianti e non”, con Franco Cardini e Giovanni Gozzini, per spaziare dall'antichità fino all'attualità in Ucraina. E poi di nuovo uno zoom all'indietro attraverso centinaia di migliaia di anni di storia, con Guido Barbujani, Stefano Allievi e Silvia Ferrara a mettere insieme genetica, sociologia e linguistica per raccontare (nell'amatissimo appuntamento Homo sapiens) “la lunga marcia” dell'umanità, iniziata dall'Africa 200mila anni fa e tuttora in corso, che ha lasciato un'impronta profonda su quasi tutto: le nostre differenze biologiche, le nostre culture e le nostre società.Con gli occhi attenti sul presente, “Libertà di informare: ma l'indipendenza non è equidistanza” è la lectio con cui Enrico Mentana estenderà il tema al mondo del giornalismo, quindi alla giustizia con Gherardo Colombo e “L'armonia, il male, la libertà. Riflessioni sull'essere umano”. Poi ai media di ieri e di oggi con Aldo Grasso intervistato da Monica Maggioni a proposito de “La televisione spiegata al popolo”, il conflitto che assume la forma mediatica con “Guerra e informazione” con Furio Colombo, Carlo Rognoni e Luca Ubaldeschi, fino al cabaret, alla scrittura, alla televisione e alla radio con il Premio Comunicazione 2022 consegnato a Luciana Littizzetto, che con la sua contagiosa simpatia e il suo modo provocatorio e irriverente di comunicare – libero da ogni costrizione – è capace di raccontare l'attualità con lucido umorismo. E il Festival sarà anche un viaggio in giro per il mondo alla scoperta del senso attuale della libertà in società ed economie profondamente diverse, dalla Cina con Giada Messetti alla California con Francesco Costa, dalla Francia con Gilles Gressani, Stefania Giannini e Mara Gergolet a “Navigare nell'interregno” fino a chiederci “A cosa serve l'America?” in un reading di Federico e Jacopo Rampini. Per l'Italia interverranno, a proposito di libertà a cavallo tra economia e politica, Carlo Cottarelli, Francesco Paolo Figliuolo e venerdì 9 settembre – a poche ore dal blocco preelettorale dei sondaggi – Nando Pagnoncelli con Ferruccio de Bortoli darà in diretta in anteprima gli ultimi dati Ipsos sulle previsioni di voto.Il Festival della Comunicazione, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, è reso possibile anche grazie al supporto di Regione Liguria, Teatro Sociale di Camogli, Camera di Commercio di Genova, Bank of America e Ascot, assieme ai partner tecnologici Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Human Technopole, e a sponsor privati tra cui il main partner FS italiane, i main sponsor Banca Passadore, Basko, Bmw, Generali, Lavazza, Enel, Audible, Eni, Weber Shandwick e Iren, e i gold: Msc, Fondazione Compagnia di San Paolo, MyEdu e Snam.Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile su festivalcomunicazione.it. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento posti. Rosangela Bonsignorio"Preferisco il rumore del vento"Il Canneto Editorehttps://www.cannetoeditore.it/Matti e Edo si conoscono il primo giorno di scuola, si piacciono e cominciano a frequentarsi con alterne fortune. Una storia come tante? Forse. Ma la famiglia di Edo è tutto tranne che normale e Matti ha un gatto chiacchierone disposto a fare qualsiasi cosa per lei. Edo ha quattordici anni, comprende il linguaggio degli animali, all'occorrenza sa volare, anche se solo per brevi tratte. Non ha idea di chi sia suo padre, di certo un umano. Vive con la madre, la valchiria Tora, e Muninn, il corvo che gli ha regalato Odino. Sono tempi difficili per le divinità degli antichi vichinghi: nessuno crede più in loro e piano piano Thor e tanti altri hanno preferito invecchiare come gli umani e spegnersi. Abituati a essere adorati, non si sono rassegnati all'oblio. Incuriositi dai racconti di Edo, Odino, sommo tra gli dèi, Loki, dio dell'inganno e Freya, dea dell'amore, decidono di avventurarsi di nuovo nel mondo, dopo secoli di esilio su un'isola sperduta al largo della DanimarcaIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Una vita vale tutto, Gherardo Colombo, Liliana Segre
Marco Turati"Porte Aperte Festival"Cremona, dal 10 al 12 giugno 2022https://www.porteapertefestival.it/Giunto alla sua 7^ edizione, nel contesto della Cremona città d'arte e della musica, il PAF è un festival “diffuso”,ideato da un'associazione di agitatori culturali cremonesi, che punta a valorizzare le energie della città e del territorio, per offrire un'occasione di incontro e confronto con altre esperienze provenienti dall'intero territorio nazionale. Finalmente un ritorno alla normalità, senza obblighi di distanziamento, senza contingentamento degli spazi, in cui la gioia dello stare insieme tornerà a mescolarsi alla passione e alla sete di conoscenza. Perché socialità e cultura sono, a tutti gli effetti, i principali strumenti di liberazione individuale e di interpretazione della realtà di cui ogni essere umano dispone. Oltre 50 appuntamenti nell'arco di tre giorni, dislocati in 4 location principali della città, strategiche per la loro ubicazione nel centro storico e per la prossimità al tessuto sociale, culturale ed economico locale.I Cortili di 3 splendidi palazzi storici faranno da cornice agli incontri diurni: Palazzo Affaitati, Palazzo Fodri e Palazzo Comunale, mentre gli appuntamenti serali ed i concerti principali si terranno tradizionalmente all'interno del fresco Bastione Medioevale di Porta Mosa. All'ora di pranzo, in altre location del nucleo antico saranno proposti appuntamenti letterari e musicali, intervallati da offerte eno-gastronomiche a tema. Completano il cartellone ben 4 mostre intorno ai linguaggi del fumetto, della fotografia e dell'illustrazione, alcune delle quali dedicate a tematiche ambientali e civili, allestite in collaborazione con altre importanti rassegne culturali come il Festival della Fotografia Etica di Lodi (in allegato scheda dedicata).Tra queste, si segnala una personale di opere originali di Pablo Echaurren, pittore, illustratore, fumettista e poliedrico protagonista della scena artistica nazionale da oltre 40 anni (in allegato scheda dedicata). Il tema che quest'anno accompagnerà il ricco panel di eventi del PAF è Orizzonti.Artisti e intellettuali, spesso per primi, riescono ad alzare lo sguardo e indicarci, con le loro opere, la strada per guardare più lontano. In un momento storico in cui sempre di più siamo concentrati sul presente e su noi stessi, fatichiamo spesso a conservare una consapevolezza del domani, a immaginare un disegno di vita che non perda di vista l'ampiezza dei nostri sogni e il desiderio di cambiamento. Per tornare a seminare, in attesa di nuovi raccolti, per scavare dentro noi stessi, superare i nostri limiti e abbattere le barriere della paura e dell'indifferenza. Per trasformare i confini in orizzonti. La nuova grafica della 7^ edizione, affidata all'illustratore e fumettista Alessandro Baronciani, ci mostra quindi un'inedita visione di Cremona, dall'alto del suo monumento simbolo - il Torrazzo – in cui orizzonti finalmente ampi e luminosi, consentono a tutti (ma in particolare alle ragazze e ai ragazzi), di sognare in grande, progettare il cambiamento e costruire un futuro senza barriere fisiche e culturali, più in armonia con l'ambiente che ci circonda e ricco di relazioni significative. Musica, scrittura e fumetto sono i linguaggi espressivi che caratterizzano da sempre l'offerta culturale del PAF.Ecco allora una carrellata degli ospiti che animeranno la città il secondo week end di giugno: MUSICA | I nomi di maggiore rilievo saranno: Venerdì 10 giugno Mobrici e Giancane, Sabato 11 giugno MOX e Ditonellapiaga, Domenica 12 giugno HU e Giovanni Truppi. SCRITTURA | Tra gli altri, verranno presentate le nuove opere di Gianni Biondillo, Gian Andrea Cerone, Pierpaolo Vettori, Caterina Bonvicini, Marco Franzoso, Veronica Raimo, Marco Peano, Crocifisso Dentello, Roberto Camurri, Pacifico, Giorgio Fontana. READING | Sabato 11 giugno Luca Marinelli legge Una relazione per un'accademia di Franz Kafka, Domenica 12 giugno Sonia Bergamasco legge L'evento di Annie Ernaux. FUMETTO | All'interno del ricco roster di autori, segnaliamo la presenza di Gianluca Costantini e Laura Cappon, Marco Galli, Sara Colaone, Pablo Echaurren, Daniel Cuello, Mara Cerri e Chiara Lagani. ATTUALITÀ | Si segnalano altresì incontri su tematiche di forte attualità, in sintonia con la linea editoriale della manifestazione, che vedranno protagonisti, tra gli altri, Saverio Tommasi, Martina Pignatti, Laura Boella, Gherardo Colombo, Kento. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Donatella Gnetti"PassePartout Festival"http://www.passepartoutfestival.it/2022/1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE si intitola il diciannovesimo Passepartout, il festival culturale di Asti: geopolitica, storia, economia, società, ambiente, fotografia, arte, letteratura. Si svolgerà da venerdì 3 a domenica 12 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte. Direttore scientifico Alberto Sinigaglia. “A cent'anni dalla pubblicazione del Tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler - spiega Sinigaglia - ci proponevamo un bilancio delle sue profezie. L'invasione russa dell'Ucraina ne fa un tema di drammatica attualità, offrendo le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato, conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre”. L'Occidente è in affanno e per mettere a confronto l'anno in corso con la storia, secondo la sua formula sperimentata, il Festival Passepartout ha colto il centenario di un libro famoso, "Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler. Il titolo 1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE nasce dalle analisi, dalle profezie del filosofo e storico tedesco e dalle diffuse insoddisfazioni e inquietudini che oggi pervadono gli Stati Uniti e l'Europa.L'invasione russa dell'Ucraina dà al tema una drammatica attualità, pericolosa perché ci trova impreparati dopo 77 anni di pace che credevamo assicurata per sempre. La geopolitica occupa più del solito il programma: su quanto è accaduto e accade ragioniamo con diplomatici e giornalisti (tra loro un'inviata americana) che meglio conoscono i paesi in guerra. Un filosofo, un uomo di fede e un'esperta di opinione pubblica ci aiutano ad analizzare le complesse reazioni del nostro turbamento. Quattro giganti verranno a consolarci: Paolo Conte, il grande musicista-poeta, tra gli italiani più famosi e universalmente amati, che ci porterà nei suoi cari Anni 20 con l'esplosione delle invenzioni e delle avanguardie artistiche e musicali; Tutankhamon la cui tomba scoperta un secolo fa avviò la marcia trionfale dei faraoni d'Egitto nella nostra cultura; i due Bronzi di Riace che cinquant'anni fa riemersero dagli abissi stupefacendo il mondoIl 1922 vide anche la legge firmata Benedetto Croce che decise la protezione del paesaggio e l'istituzione dei parchi naturali. Una ragione per analizzare insieme gli ultimi risultati del satellite che osserva la Terra, controlla l'ambiente e la sua salute. Per vedere a che punto i progressi tecnologici e la necessaria sostenibilità trasformino le città. E per riconsiderare la vasta indagine sul paesaggio operata dal fotografo Luigi Ghirri d'intesa con lo scrittore Gianni Celati. La letteratura è presente a Passepartout con due protagonisti: Beppe Fenoglio nel centenario della nascita e James Joyce nel centenario di "Ulysses", il romanzo scandaloso che lo rese celebre.I cent'anni della Marcia su Roma ci inducono a vedere che cosa sia stato il fascismo e se ve ne siano tracce nelle correnti illiberali cresciute in Europa e in America. Una ragione in più, nei cent'anni della "Rivoluzione liberale", la rivista di Piero Gobetti, per interrogarci se quell'idea abbia un futuro.Una serata è dedicata alla giustizia: dall'anniversario di Mani Pulite alla riforma di Marta Cartabia. Due serate affrontano i problemi di economia internazionale e locale aggravati dalla pandemia e ora dalla guerra. Relatori in vari incontri sul "Fragile Occidente" tra storia e attualità: il filosofo Maurizio Ferraris, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi, il cantautore Paolo Conte con l'autrice Manuela Furnari, i giornalisti e scrittori Amy Kellogg, Paolo Garimberti, Claudio Pagliara, Domenico Quirico e Aldo Cazzullo, che si occuperà in particolare della condizione femminile, fragile, ma punteggiata di donne forti e straordinarie, alle quali è dedicata l'anteprima del 3 giugno "La forza delle italiane".Cent'anni fa la scoperta della tomba di Tutankhamon diede una scossa agli studi dell'egittologia riaccendendo il suo fascino e l'interesse per la storia dei faraoni. Ne parlerà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, secondo al mondo per importanza, ma diventato il primo per notorietà e numero di visitatori. Cinquant'anni fa un'altra scoperta archeologica suscitò un interesse mondiale: i Bronzi di Riace, come da allora sono chiamate le due statue di bronzo, capolavori dell'arte greca, salvati intatti dal mare di Riace Marina non lontano da Reggio Calabria. Ricostruirà quella storia affascinante lo scrittore, attore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.Compie un secolo anche "Rivoluzione liberale", la rivista fondata da Piero Gobetti. Quanto ha contato l'idea liberale nel '900? Che cosa ne è oggi? Che ne sarà? Ne parlerà il professor Fulvio Cammarano, storico dell'Italia liberale. La serata sarà dedicata alla memoria dell'ex ministro Antonio Martino, che a sua volta aveva accettato l'invito a Passepartout per testimoniare la propria esperienza.Sempre un secolo fa in Europa si affermarono le dittature: dalla Germania alla Russia, all'Italia, poi alla Francia e alla Spagna. Ne parlerà la storica Alessandra Tarquini. C'è qualcosa del fascismo che sopravvive oggi nelle potenze autoritarie o nei movimenti illiberali che in America e in Europa rinnegano i valori dell'Occidente?Risale al 1922 "L'opinione pubblica", fondamentale studio del grande giornalista Walter Lippmann. Alessandra Ghisleri, tra i più famosi e autorevoli sondaggisti italiani, spiegherà come ha visto e come vede cambiare l'opinione pubblica nell'era dei social media, della comunicazione incessante e manovrata.Un elemento fondamentale della democrazia è la giustizia. A trent'anni dalla stagione di Mani pulite e mentre si avvia una riforma della giustizia in Italia, ne parlano in un dialogo l'ex magistrato Gherardo Colombo e l'ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky.La fragilità dell'Occidente dipende anche dalla fragilità del pianeta, cioè dell'ambiente che dovremmo salvare. Già nel 1922 se ne occupava Benedetto Croce, firmando la prima legge sui parchi naturali, come racconterà lo storico dell'arte Salvatore Settis, spiegando lo stretto legame tra natura, bellezza e cultura.Roberto Ragazzoni, direttore dell'Osservatorio astronomico di Asiago e costruttore del telescopio del satellite "Cheops", dialogherà con Giovanni Caprara, presidente dell'UGIS - Unione Giornalisti Italiani Scientifici, su come dallo spazio sia possibile conoscere meglio la vita sulla Terra e decifrare il futuro del pianeta e il nostro.Il giornalista Michele Smargiassi, a trent'anni dalla morte di Luigi Ghirri, uno dei più influenti fotografi italiani del '900, illustrerà il vasto lavoro che svolse sul paesaggio anche d'intesa con Gianni Celati, lo scrittore scomparso in gennaio.L'ecologia si riverbera sulla vita delle città e sulle loro trasformazioni, come spiegherà l'architetto astigiano Carlo Ratti, ormai tra le archistar al lavoro nel mondo. La fragilità dell'Occidente si riverbera sull'economia internazionale, tra crisi energetica e sanzioni, e sulle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle famiglie. Se ne parlerà in due incontri: uno con l'imprenditore e politico Guido Crosetto, l'altro con il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione CRAT Mario Sacco, l'economista Giuseppe Tardivo e il giornalista Luca Ubaldeschi, direttore del "Secolo XIX" di Genova.Il 2022 celebrerà un gran numero di centenari di scrittori e personaggi famosi per il quale l'intero Festival non basterebbe. Passepartout non poteva che scegliere Beppe Fenoglio. L'antropologo Piercarlo Grimaldi, che lo conobbe, parlerà dell'amore dello scrittore per la sua terra, le sue storie, per quel piccolo mondo dalle radici troppo profonde per non essere universali. Cent'anni fa James Joyce pubblicava "Ulysses". Masolino D'Amico, anglista e critico teatrale, affronterà quel romanzo rivoluzionario che ha condizionato la letteratura del Novecento, sebbene in molti non siano riusciti a leggerlo fino in fondo.Asti ha nel 2022 un importante anniversario cittadino perché trent'anni fa vi nacque Ethica, un'organizzazione internazionale che ha avuto tra i suoi fondatori, accanto all'ingegner Giovanni Periale, il filosofo Remo Bodei, il diplomatico e giornalista Vittorio Dan Segre, l'ambasciatore Sergio Romano, il fisico Carlo Brumat e padre Enzo Bianchi. L'incontro che lo vedrà protagonista nasce in collaborazione con Ethica ed è dedicato all'istituzione che nel suo decennale meritò la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.Inoltre sabato 4 giugno alle 10 nella Sala delle Colonne della Biblioteca Astense Passepartout organizza “Passepartout: memoria e progetto”, un evento speciale aperto alla stampa e alla cittadinanza per approfondire alcuni dei temi e dei personaggi del festival, con la presenza di tre ospiti: l'Ing. Giovanni Periale parlerà dei trent'anni dell'associazione Ethica, ai quali è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno con Enzo Bianchi; il Prof. Marco De Vecchi traccerà un ricordo dell'Ing. Giuseppe Ratti, padre dell'architetto Carlo Ratti, che sarà ospite del festival venerdì 10 giugno; infine la Dott.ssa Rita Barbieri ricorderà l'ex ministro Antonio Martino, al quale è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno "L'eresia liberale".Sarà il modo di ripercorrere straordinarie esperienze intellettuali di personalità che hanno messo il proprio sapere tecnico e culturale al servizio della società, progettando futuro. Un ambizioso progetto per il futuro è quello di Asti, che si candida a essere la Capitale italiana della Cultura 2025.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Vi proponiamo l'ascolto del dibattito in studio sui trent'anni di Tangentopoli con i protagonisti dell'epoca. Nel podcast ascolterete oltre alla voce di Massimo Giletti anche quelle di: Gherardo Colombo, Claudio Martelli, Bobo Craxi, Peter Gomez e Sandra Amurri
REFERENDUM TRA PROMOSSI E BOCCIATI. Con il costituzionalista Massimo Villone e Franco Roberti, ex procuratore della direzione nazionale antimafia, oggi parlamentare europeo del PD. TRENT'ANNI DI MANI PULITE. Un lungo speciale con audio dell'epoca e ospiti in diretta: l'ex magistrato del pool Gherardo Colombo, Frank Cimini cronista di giudiziaria, Sandra Bonsanti giornalista e scrittrice. LA TANGENTOPOLI DI PIACENZA. 3 sindaci arrestati, 37 indagati, un'inchiesta che arriva anche alla giunta comunale del capoluogo. Con Antonella Liotti di Libera Piacenza
Qualcuno, come Antonio Di Pietro, ha scelto la politica. Altri, come Francesco Greco e Piercamillo Davigo, sono rimasti nella magistratura fino alla fine. C'è uno degli uomini del pool Mani Pulite che ha fatto la scelta più radicale: Gherardo Colombo, dopo anni di riflessioni sull'efficacia della pena, ha lasciato la toga nel 2007, impegnandosi da allora nell'educazione alla legalità. A chi suggerisce che quella operazione fu un disegno politico per scardinare la prima Repubblica replica: "Ci portino le prove. Sono trent'anni che le aspetto"
La nostra democrazia è solo formale o anche sostanziale? Viene davvero rispettato l'articolo 3 della Costituzione secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale? Ne hanno parlato l'ex magistrato Gherardo Colombo e la Direttrice centrale dell'Istat Linda Laura Sabbadini in un seminario dal titolo "Democrazia e istituzioni alla prova delle disuguaglianze". In questa puntata di Notizie a colazione ho riportato alcuni dei loro interventi.---Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella
“Secondo me l'ergastolo non dovrebbe esistere nel sistema penale italiano. Inserendo ovviamente a fine pena il controllo nei confronti del condannato per rivedere qual è il percorso che è stato fatto”. E poi: "La mafia si estirpa attraverso l'educazione. L'educazione del rispetto della persona, comunque. Dove 'comunque' vuol dire anche del rispetto di chi è o è stato mafioso".A Notizie a colazione l'ex magistrato, già consulente della Commissione parlamentare antimafia Gherardo Colombo è intervenuto sulla scarcerazione di Giovanni Brusca sottolineando l'azione preventiva che lo Stato deve compiere nei confronti della mafia.---Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella
P2, quarant'anni fa la scoperta degli elenchi di Licio Gelli. Il 17 marzo 1981 la perquisizione nell'ufficio del “venerabile” negli stabilimenti della Giole di Castiglion Fibocchi (Arezzo) permette di svelare un “sistema di potere occulto” che voleva governare l'Italia. Così lo chiama uno dei suoi scopritori, il giudice Giuliano Turone che 40 anni fa, insieme al suo collega Gherardo Colombo, inviò una pattuglia di finanzieri di Milano ad effettuare le perquisizioni. “Il sistema P2 – racconta il giudice Turone a Memos - è un meccanismo grazie al quale gruppi di potere fanno sì che le decisioni rilevanti vengano prese attraverso percorsi sotterranei e invisibili, in modo tale da dare la sensazione ai cittadini di essere governati da una democrazia, ma in realtà da una democrazia svuotata dall'interno dei suoi caratteri essenziali”. Due mesi e mezzo dopo la perquisizione di Castiglion Fibocchi, il 4 luglio 1981, viene ritrovato quel documento che è un po' la carta politica e ideologica della P2. E' il cosiddetto “piano di rinascita democratica”, redatto tra il ‘75-76. “Il Piano di rinascita democratica di Gelli – secondo Giuliano Turone - non è altro che una sorta di costituzione, regolamento, di quel colpo di stato strisciante che era il sistema di potere occulto. Dal piano emerge lo statuto del sistema di potere occulto P2 che, non a caso, tra il ‘75-76 e la fine del 1980 ha il suo massimo di potere e gestisce – sostiene il giudice Turone -tutto quello che accade in quel quinquennio. Grazie alle indagini, fatte allora e successivamente, è emerso che il sistema di potere occulto lo troviamo dappertutto. C'è sia dietro al caso Moro, che dietro la strage di Bologna”. Le analisi di Giuliano Turone sono raccolte in un libro dal titolo “Italia Occulta” (Chiarelettere, 2021) che la prossima settimana uscirà in una edizione aggiornata.
P2, quarant’anni fa la scoperta degli elenchi di Licio Gelli. Il 17 marzo 1981 la perquisizione nell’ufficio del “venerabile” negli stabilimenti della Giole di Castiglion Fibocchi (Arezzo) permette di svelare un “sistema di potere occulto” che voleva governare l’Italia. Così lo chiama uno dei suoi scopritori, il giudice Giuliano Turone che 40 anni fa, insieme al suo collega Gherardo Colombo, inviò una pattuglia di finanzieri di Milano ad effettuare le perquisizioni. “Il sistema P2 – racconta il giudice Turone a Memos - è un meccanismo grazie al quale gruppi di potere fanno sì che le decisioni rilevanti vengano prese attraverso percorsi sotterranei e invisibili, in modo tale da dare la sensazione ai cittadini di essere governati da una democrazia, ma in realtà da una democrazia svuotata dall’interno dei suoi caratteri essenziali”. Due mesi e mezzo dopo la perquisizione di Castiglion Fibocchi, il 4 luglio 1981, viene ritrovato quel documento che è un po’ la carta politica e ideologica della P2. E’ il cosiddetto “piano di rinascita democratica”, redatto tra il ‘75-76. “Il Piano di rinascita democratica di Gelli – secondo Giuliano Turone - non è altro che una sorta di costituzione, regolamento, di quel colpo di stato strisciante che era il sistema di potere occulto. Dal piano emerge lo statuto del sistema di potere occulto P2 che, non a caso, tra il ‘75-76 e la fine del 1980 ha il suo massimo di potere e gestisce – sostiene il giudice Turone -tutto quello che accade in quel quinquennio. Grazie alle indagini, fatte allora e successivamente, è emerso che il sistema di potere occulto lo troviamo dappertutto. C’è sia dietro al caso Moro, che dietro la strage di Bologna”. Le analisi di Giuliano Turone sono raccolte in un libro dal titolo “Italia Occulta” (Chiarelettere, 2021) che la prossima settimana uscirà in una edizione aggiornata.
Se la campagna vaccinale in Italia proseguirà con questi ritmi, l'immunità di gregge si potrà raggiungere solo nel novembre del 2023 - ha dichiarato nei giorni scorsi la fondazione Hume. Nell'affrontare la pandemia, il nostro governo ha commesso una serie di errori - scrive Luca Ricolfi, sociologo e cofondatore della fondazione Hume, nel suo libro "La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia" (La Nave di Teseo, 192 p., € 17,00). Fin dall'inizio l'approccio del governo è stato quello di salvare il sistema sanitario nazionale, intervenendo solo quando quest'ultimo era a rischio, con conseguente accumulo di ritardi. La scienza è stata snobbata dalla politica, che si è interfacciata con virologi e immunologi anziché con gli epidemiologi – afferma Ricolfi. Gli appelli deli epidemiologi per aumentare il numero dei tamponi, soprattutto in vista della seconda ondata, sono rimasti inascoltati. Si è cercato di salvare il turismo per ottenere il consenso, ma quello che è successo nei paesi del nord Europa dimostra che economia e salute si possono conciliare.I paesi che sono riusciti, con un controllo più rigoroso, a ridurre il numero dei i contagi, sono infatti anche quelli dove i l Pil ha avuto una riduzione minore - conclude Ricolfi. RECENSIONI "Flashover. Incendio a Venezia" di Giorgio Falco (Einaudi, 200 p., € 19,00) "Il libraio di Venezia" di Giovanni Montanaro (Feltrinelli, 144 p., € 12,00) "Processo a Diego Armando Maradona" di Claudio Botti, Flavio Tranquillo, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "Processo a Oscar Wilde" di Fabio Canino, Micheal Harakis, Vincenzo Piscitelli, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "Processo a Ponzio Pilato" di Francesco D'Alessandro, Gherardo Colombo, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "A testa alta" di Giuseppe Altamore (Edizioni Paoline, 146 p., € 18,00) "L'ultimo treno per la libertà" di Meg Waite Clayton (Harper Collins, 544 p., € 18,90) "Ora che eravamo libere" di Henriette Rosenburg (Fazi, 455 p., € 18,00) "L'esile filo della memoria" di Lidia Beccaria Rolfi (Einaudi, 236 p., € 12,00) IL CONFETTINO "Il tempo del canto è tornato" di Dino Ticli (Edizioni Paoline, 160 p., € 12,00) "Luci nella Shoah" di Matteo Corradini (De Agostini, 240 p., € 12,90)
Se la campagna vaccinale in Italia proseguirà con questi ritmi, l'immunità di gregge si potrà raggiungere solo nel novembre del 2023 - ha dichiarato nei giorni scorsi la fondazione Hume. Nell'affrontare la pandemia, il nostro governo ha commesso una serie di errori - scrive Luca Ricolfi, sociologo e cofondatore della fondazione Hume, nel suo libro "La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia" (La Nave di Teseo, 192 p., € 17,00). Fin dall'inizio l'approccio del governo è stato quello di salvare il sistema sanitario nazionale, intervenendo solo quando quest'ultimo era a rischio, con conseguente accumulo di ritardi. La scienza è stata snobbata dalla politica, che si è interfacciata con virologi e immunologi anziché con gli epidemiologi – afferma Ricolfi. Gli appelli deli epidemiologi per aumentare il numero dei tamponi, soprattutto in vista della seconda ondata, sono rimasti inascoltati. Si è cercato di salvare il turismo per ottenere il consenso, ma quello che è successo nei paesi del nord Europa dimostra che economia e salute si possono conciliare.I paesi che sono riusciti, con un controllo più rigoroso, a ridurre il numero dei i contagi, sono infatti anche quelli dove i l Pil ha avuto una riduzione minore - conclude Ricolfi. RECENSIONI "Flashover. Incendio a Venezia" di Giorgio Falco (Einaudi, 200 p., € 19,00) "Il libraio di Venezia" di Giovanni Montanaro (Feltrinelli, 144 p., € 12,00) "Processo a Diego Armando Maradona" di Claudio Botti, Flavio Tranquillo, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "Processo a Oscar Wilde" di Fabio Canino, Micheal Harakis, Vincenzo Piscitelli, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "Processo a Ponzio Pilato" di Francesco D'Alessandro, Gherardo Colombo, Antonio Salvati (Le Lucerne, 80 p., € 11,00) "A testa alta" di Giuseppe Altamore (Edizioni Paoline, 146 p., € 18,00) "L'ultimo treno per la libertà" di Meg Waite Clayton (Harper Collins, 544 p., € 18,90) "Ora che eravamo libere" di Henriette Rosenburg (Fazi, 455 p., € 18,00) "L'esile filo della memoria" di Lidia Beccaria Rolfi (Einaudi, 236 p., € 12,00) IL CONFETTINO "Il tempo del canto è tornato" di Dino Ticli (Edizioni Paoline, 160 p., € 12,00) "Luci nella Shoah" di Matteo Corradini (De Agostini, 240 p., € 12,90)
Nasce a Milano ResQ-People Saving People, presidente onorario l'ex pm di Mani pulite Gherardo Colombo.
Andrea Franzoso"Viva la Costituzione"Le parole e i protagonisti.Perché i nostri valori non rimangano solo sulla CartaDe Agostini Editorehttps://www.deaplanetalibri.it/La Carta costituzionale definisce i nostri valori, ma non è un semplice elenco di principi e regole. È prima di tutto un grande racconto, ci spiega da dove arriviamo e dove non vogliamo più tornare.La Costituzione italiana è la legge più importante del nostro Paese. I valori su cui si basa, i principi che difende, i diritti e i doveri che sancisce sono l'eredità lasciataci dai nostri nonni a garanzia di una vita libera e dignitosa. Conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro. Ecco perché Andrea Franzoso ha voluto esplorare in questo volume la Carta costituzionale e spiegarla a chi, quella Carta, l'ha solo sentita nominare in occasione di qualche anniversario o festa nazionale.Attraverso racconti e testimonianze, e con i contributi di esperti autorevoli, Andrea riesce a illustrare con efficacia i 20 concetti fondamentali della Costituzione. In questo nuovo libro, l'autore di #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione sottolinea l'importanza del rispetto per l'altro e riporta alla luce le battaglie combattute (e che tuttora combattiamo) a difesa di un testo che è l'espressione stessa della nostra identità.Memoria, Democrazia, Repubblica, Costituzione, Lavoro, Diritti, Solidarietà, Uguaglianza, Minoranze, Confessioni religiose, Cultura, Paesaggio, Straniero, Pace, Tricolore, Libertà, Famiglia, Scuola, Salute, Resistenza.Sono le 20 parole-chiave attraverso cui Andrea Franzoso racconta ai ragazzi che cos'è la Costituzione italiana, fondamento della nostra Repubblica che raccoglie al suo interno i dolori e le speranze di un popolo appena uscito da una dittatura durata vent'anni. La spiegazione di ciascuna parola si accompagna a storie vere, esempi da conoscere e imitare, riflessioni di esperti e testimoni. Ne esce il racconto di una Costituzione “viva” e concreta, che riguarda la nostra vita quotidiana e le nostre scelte personali. Un sussidio prezioso per lo studio dell'educazione civica.Con i contributi diAnna Maria Ajello, Matteo Bussola, Ilaria Capua, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Giuseppe De Giorgi, Milena Gabanelli, Filippo Grandi, Chiara Mariotti, Tomaso Montanari, Francesco Occhetta, Alberto Pellai, Nancy Porsia, Don Gino Rigoldi, Sergio Rizzo, Salvatore Settis, Gian Antonio Stella, Barbara TamboriniAndrea Franzoso vive a Milano. Ha faticato a trovare la sua strada e dopo diverse esperienze (è stato capitano dei carabinieri, ha vissuto quattro anni coi gesuiti, ha lavorato come impiegato in un'azienda) oggi fa l'autore televisivo. Ma non è detto che in futuro non si inventi qualcos'altro…IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
condotto da Riccardo, Emanuele, Paolo e Gian Pietro
condotto da Riccardo, Emanuele, Paolo e Gian Pietro
condotto da Riccardo, Emanuele, Paolo e Gian Pietro
Non c'è ancora la data del rientro a scuola ma cominciano a delinearsi le modalità del ritorno tra i banchi. Sarà a geometria variabile, tra turni, lezioni online e con sedi anche diverse dai plessi scolastici.Ne parliamo con Antonello Giannelli, presidente Associazione nazionale presidi.Un'inchiesta della procura e della guardia di finanza sulle gare di appalto della metropolitana milanese ha portato all'arresto di dodici persone. Ma a prescindere dalla stretta attualità, quanto pesa la corruzione in Italia? È giusto come si invoca adottare il cosiddetto modello Genova che permette poteri speciali e deroghe in funzione della realizzazione delle opere?Ne parliamo con Gherardo Colombo, ex magistrato, presidente casa editrice Garzanti e Francesco Merloni, presidente dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione).
Ouça os destaques internacionais desta quinta-feira (09/04/20) no EstadãoSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Giustizia, lenta. Contro la durata eccessiva dei processi in Italia bisogna depenalizzare, sostiene Gherardo Colombo ospite oggi a Memos. L'ex pm di Mani Pulite, il giurista che ha seguito alcune delle inchieste più importanti degli ultimi quarant'anni (assassinio Ambrosoli, P2, Imi-Sir/Lodo Mondadori), sostiene che dietro lo scontro di queste settimane sulla prescrizione «c'è una forte contesa tra chi pensa che la pena come retribuzione sia un imperativo categorico (i cosiddetti retribuzionisti sostengono che chi ha fatto del male deve essere ripagato con del male) e chi, invece, pensa che chi ha fatto del male debba essere recuperato. Tra i retribuzionisti puri c'era Immanuel Kant – conclude Gherardo Colombo - tra gli altri che vedono come essenziale la riconciliazione c'era Gandhi». La puntata di oggi si chiude con il messaggio di Loredana Taddei tra le fondatrici di “Se non ora quando”, ex responsabile nazionale politiche femminili della Cgil.
Ospite in studio Antonio Iovane, ha pubblicato la fiaba "Il segreto di mago Bubù". Ospite telefonico: Gherardo Colombo, ex magistrato, ha scritto la fiaba "La bambina tutta verde".
Giustizia, lenta. Contro la durata eccessiva dei processi in Italia bisogna depenalizzare, sostiene Gherardo Colombo ospite oggi a Memos. L’ex pm di Mani Pulite, il giurista che ha seguito alcune delle inchieste più importanti degli ultimi quarant’anni (assassinio Ambrosoli, P2, Imi-Sir/Lodo Mondadori), sostiene che dietro lo scontro di queste settimane sulla prescrizione «c’è una forte contesa tra chi pensa che la pena come retribuzione sia un imperativo categorico (i cosiddetti retribuzionisti sostengono che chi ha fatto del male deve essere ripagato con del male) e chi, invece, pensa che chi ha fatto del male debba essere recuperato. Tra i retribuzionisti puri c’era Immanuel Kant – conclude Gherardo Colombo - tra gli altri che vedono come essenziale la riconciliazione c’era Gandhi». La puntata di oggi si chiude con il messaggio di Loredana Taddei tra le fondatrici di “Se non ora quando”, ex responsabile nazionale politiche femminili della Cgil.
Giustizia, lenta. Contro la durata eccessiva dei processi in Italia bisogna depenalizzare, sostiene Gherardo Colombo ospite oggi a Memos. L’ex pm di Mani Pulite, il giurista che ha seguito alcune delle inchieste più importanti degli ultimi quarant’anni (assassinio Ambrosoli, P2, Imi-Sir/Lodo Mondadori), sostiene che dietro lo scontro di queste settimane sulla prescrizione «c’è una forte contesa tra chi pensa che la pena come retribuzione sia un imperativo categorico (i cosiddetti retribuzionisti sostengono che chi ha fatto del male deve essere ripagato con del male) e chi, invece, pensa che chi ha fatto del male debba essere recuperato. Tra i retribuzionisti puri c’era Immanuel Kant – conclude Gherardo Colombo - tra gli altri che vedono come essenziale la riconciliazione c’era Gandhi». La puntata di oggi si chiude con il messaggio di Loredana Taddei tra le fondatrici di “Se non ora quando”, ex responsabile nazionale politiche femminili della Cgil.
L'ex magistrato Gherardo Colombo è venuto a trovarci a Truccazzano e a Pozzuolo Martesana mercoledì 2 ottobre e noi abbiamo preparato uno speciale. Ci parla di legalità, regole, diritti e doveri, scelte, libertà, giustizia, ci racconta storie incredibili e ci spiega come si fa un'indagine.
L'ex magistrato Gherardo Colombo è venuto a trovarci a Truccazzano e a Pozzuolo Martesana mercoledì 2 ottobre e noi abbiamo preparato uno speciale. Ci parla di legalità, regole, diritti e doveri, scelte, libertà, giustizia, ci racconta storie incredibili e ci spiega come si fa un'indagine.
Francesco Cancellato, Linkiesta.it ; Gherardo Colombo. ex magistrato ; Alberto Vannucci, Univ. Pisa .
Intervista a don Luigi Ciotti e Gherardo Colombo, ospiti per il trentennale della fondazione del centro francescano d'ascolto Reporter Doc.. tutti i giorni alle 11 e in replica alle 16.00: inchieste, approfondimenti, curiosità , interviste, scoop.
www.webradioiuslaw.it - IusLaw WebRadio Martedì 29 Maggio 2018 - ore 8.15#SVEGLIATIAVVOCATURA#DONNE NELLE #ISTITUZIONI - MANCATA #RIFORMA #ORDINAMENTOPENITENZIARIONe parliamo, in esclusiva, con:- Avv. Fernanda Contri, ex Giudice della Corte Costituzionale: “Una donna che ce l’ha fatta e ha raggiunto per prima alte cariche e incarichi istituzionali racconta come ha deciso di mettersi al servizio delle nuove generazioni.”- Dott. Gherardo Colombo, ex magistrato: “ll funerale della riforma penitenziaria e considerazioni sull’attuale momento politico e giudiziario.“Interviste a margine del Congresso Giuridico Distrettuale - a cura di Avv. Milena MirandaIl programma è offerto da:- Sistemi SPA, conosci STUDIO? È il software di Sistemi per gestire il tuo ufficio professionale: agenda, collaboratori, attività e processo telematico, tutto in un unico gestionale. Visita www.sistemi.com- https://webradioiuslaw.it/radiolearning**************************con la conduzione di Avv. Milena Miranda e Avv. Angelo MarzoRegia RvT Adelperio de Negri di San PietroAscoltaci in diretta su www.webradioiuslaw.it/direttao da APP dedicata per Apple o AndroidPuoi scaricare gratuitamente l’APP per iphone o Android: http://www.webradioiuslaw.it/come-ascoltare/**************************Ringraziamo gli artisti amici ed ospiti:- Mash- Karrin Allyson- Giuseppe Pucciarelli- Peter Erskine- Audionautix http://audionautix.com/================================================
Quarta lezione del ciclo di incontri sui 70 anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all'Anpi di Milano. “Costituzione, spartiacque della nostra storia” è stato il titolo della lezione tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, scrittore, presidente della casa editrice Garzanti. In oltre 30 anni passati in magistratura, Colombo ha seguito alcune delle principali inchieste della storia giudiziaria italiana: dai fondi neri dell'Iri a Mani Pulite, dall'omicidio Ambrosoli ai processi Imi-Sir/Lodo Mondadori, alla scoperta della P2. Dal 2007, da quando ha lasciato la magistratura, Colombo ha intensificato la sua attività di “educatore” alla cittadinanza attraverso centinaia di incontri nelle scuole con gli studenti di tutta Italia. E' autore di diversi saggi dedicati alla cultura della legalità, alla Costituzione, alla sua esperienza di giudice. “Democrazia” (Bollati Boringhieri, 2018) è il titolo del suo ultimo libro.
Quarta lezione del ciclo di incontri sui 70 anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. “Costituzione, spartiacque della nostra storia” è stato il titolo della lezione tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, scrittore, presidente della casa editrice Garzanti. In oltre 30 anni passati in magistratura, Colombo ha seguito alcune delle principali inchieste della storia giudiziaria italiana: dai fondi neri dell’Iri a Mani Pulite, dall’omicidio Ambrosoli ai processi Imi-Sir/Lodo Mondadori, alla scoperta della P2. Dal 2007, da quando ha lasciato la magistratura, Colombo ha intensificato la sua attività di “educatore” alla cittadinanza attraverso centinaia di incontri nelle scuole con gli studenti di tutta Italia. E’ autore di diversi saggi dedicati alla cultura della legalità, alla Costituzione, alla sua esperienza di giudice. “Democrazia” (Bollati Boringhieri, 2018) è il titolo del suo ultimo libro.
Quarta lezione del ciclo di incontri sui 70 anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. “Costituzione, spartiacque della nostra storia” è stato il titolo della lezione tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, scrittore, presidente della casa editrice Garzanti. In oltre 30 anni passati in magistratura, Colombo ha seguito alcune delle principali inchieste della storia giudiziaria italiana: dai fondi neri dell’Iri a Mani Pulite, dall’omicidio Ambrosoli ai processi Imi-Sir/Lodo Mondadori, alla scoperta della P2. Dal 2007, da quando ha lasciato la magistratura, Colombo ha intensificato la sua attività di “educatore” alla cittadinanza attraverso centinaia di incontri nelle scuole con gli studenti di tutta Italia. E’ autore di diversi saggi dedicati alla cultura della legalità, alla Costituzione, alla sua esperienza di giudice. “Democrazia” (Bollati Boringhieri, 2018) è il titolo del suo ultimo libro.
E' morta Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministro. Rosy Bindi, Presidente Commissione antimafia, Gherardo Colombo, ex magistrato.
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato. Colombo è stato uno dei componenti storici del pool di Mani Pulite. Insieme a Giuliano Turone ha condotto le indagini che hanno portato alla scoperta della P2. Oggi è presidente della Garzanti Libri. ..La lezione si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: «Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia».
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, uno dei membri storici del pool di Mani Pulite. La lezione si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: “Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia”.
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato. Colombo è stato uno dei componenti storici del pool di Mani Pulite. Insieme a Giuliano Turone ha condotto le indagini che hanno portato alla scoperta della P2. Oggi è presidente della Garzanti Libri. ..La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: «Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia».
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato. Colombo è stato uno dei componenti storici del pool di Mani Pulite. Insieme a Giuliano Turone ha condotto le indagini che hanno portato alla scoperta della P2. Oggi è presidente della Garzanti Libri. ..La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: «Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia».
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, uno dei membri storici del pool di Mani Pulite. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: “Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia”.
Undicesimo appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gherardo Colombo, ex magistrato, uno dei membri storici del pool di Mani Pulite. La lezione si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 4 aprile 2016. Titolo: “Il ruolo della cultura per combattere efficacemente la mafia”.
Gherardo Colombo ex magistrato che ha preso parte a inchieste su Loggia P2, Giorgio Ambrosoli, Lodo Mondadori
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO, l'ex segretario della Commissione Parlamentare sulla P2 GIOVANNI DI CIOMMO, lo scrittore ROBERTO GERVASO
con: lo storico PASQUALE CHESSA, l'ex magistrato GHERARDO COLOMBO, l'ex parlamentare DC GERARDO BIANCO, l'ex segretario della Commissione Parlamentare sulla P2 GIOVANNI DI CIOMMO, il presidente della sezione italiano per l'AGE NUCCIO FAVA, l'ex direttore de l'Unità e de ilFattoQuotidiano ANTONIO PADELLARO
Siamo sempre pronti a puntare il dito sulle colpe degli altri, a scandalizzarci di fronte ad ogni nuovo caso di illegalità, che a volte non ci rendiamo conto di come sia facile autoassolverci quando siamo noi a comportarci in modo disonesto. Ci sono peccati veniali che consideriamo tollerabili, che non racconteremmo nemmeno in confessionale, semplicemente perche quando si tratta di noi tutto sembra accettabile. Pretendiamo che tutti rispettino regole e leggi, ma poi troviamo normale parcheggiare in doppia fila, viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto, scaricare musica e film illegalmente, chiedere e accettare raccomandazioni. E abbiamo sempre una scusa che ci permette di non sentirci nemmeno in colpa: i parcheggi sono troppo pochi, la qualità del trasporto pubblico è indecente, faccio così perché tanto lo fanno tutti. Ne parliamo con Gianrico Carofiglio, che nel suo ultimo romanzo "La regola dell'equilibrio" indaga sul confine tra verità e menzogna; con Gherardo Colombo, ex magistrato e autore del libro "Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti" e con Barbara Bonanni, che nel suo libro "Lo scusario dell'automobilista" ha raccolto alcune delle giustificazioni più divertenti sentite in tanti anni di servizio presso la Polizia Stradale. Nella prima parte ci occupiamo di abusivismo edilizio. In questi giorni, dopo 14 anni dall'ultimo tentativo di abbattimento, ricomincia il programma di demolizione delle costruzioni abusive sorte nella Valle dei Templi, patrimonio dell'Umanità Unesco dal 2007. L'abuso risale al 1993, l'ordine di demolizione al 1999. Al giorno d'oggi in Italia si contano 26 mila edifici abusivi, tra appartamenti e nuove costruzioni, oltre il 13% del totale delle nuove costruzioni. Questo significa che grosso modo una nuova casa su dieci di quelle sorte nell'ultimo anno è fuorilegge. Questo ci fa capire come l'abusivismo non sia solo una pratica antica, tutt'altro: è anche un trend moderno, che si alimenta anche grazie ai tanti tentativi di approvare condoni attraverso emendamenti e disegni di legge, ai tempi lunghissimi della burocrazia italiana, e all'atteggiamento indifferente delle amministrazioni comunali, che troppo spesso chiudono un occhio per non correre il rischio di diventare impopolari. Ma esiste un metodo veloce ed efficace per combattere questa piaga tipicamente italiana? Ne parliamo con Francesco Erbani, giornalista, che nel suo libro "Pompei Italia" identifica nella città sepolta dal Vesuvio e nei problemi di gestione del sito archeologico una metafora dello stato del nostro paese, e con Laura Biffi dell'Osservatorio Nazionale ambiente e legalità di Legambiente, che ha curato il dossier "Abusivismo edilizio: l'Italia frana, il Parlamento condona".
Siamo sempre pronti a puntare il dito sulle colpe degli altri, a scandalizzarci di fronte ad ogni nuovo caso di illegalità, che a volte non ci rendiamo conto di come sia facile autoassolverci quando siamo noi a comportarci in modo disonesto. Ci sono peccati veniali che consideriamo tollerabili, che non racconteremmo nemmeno in confessionale, semplicemente perche quando si tratta di noi tutto sembra accettabile. Pretendiamo che tutti rispettino regole e leggi, ma poi troviamo normale parcheggiare in doppia fila, viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto, scaricare musica e film illegalmente, chiedere e accettare raccomandazioni. E abbiamo sempre una scusa che ci permette di non sentirci nemmeno in colpa: i parcheggi sono troppo pochi, la qualità del trasporto pubblico è indecente, faccio così perché tanto lo fanno tutti. Ne parliamo con Gianrico Carofiglio, che nel suo ultimo romanzo "La regola dell'equilibrio" indaga sul confine tra verità e menzogna; con Gherardo Colombo, ex magistrato e autore del libro "Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti" e con Barbara Bonanni, che nel suo libro "Lo scusario dell'automobilista" ha raccolto alcune delle giustificazioni più divertenti sentite in tanti anni di servizio presso la Polizia Stradale. Nella prima parte ci occupiamo di abusivismo edilizio. In questi giorni, dopo 14 anni dall'ultimo tentativo di abbattimento, ricomincia il programma di demolizione delle costruzioni abusive sorte nella Valle dei Templi, patrimonio dell'Umanità Unesco dal 2007. L'abuso risale al 1993, l'ordine di demolizione al 1999. Al giorno d'oggi in Italia si contano 26 mila edifici abusivi, tra appartamenti e nuove costruzioni, oltre il 13% del totale delle nuove costruzioni. Questo significa che grosso modo una nuova casa su dieci di quelle sorte nell'ultimo anno è fuorilegge. Questo ci fa capire come l'abusivismo non sia solo una pratica antica, tutt'altro: è anche un trend moderno, che si alimenta anche grazie ai tanti tentativi di approvare condoni attraverso emendamenti e disegni di legge, ai tempi lunghissimi della burocrazia italiana, e all'atteggiamento indifferente delle amministrazioni comunali, che troppo spesso chiudono un occhio per non correre il rischio di diventare impopolari. Ma esiste un metodo veloce ed efficace per combattere questa piaga tipicamente italiana? Ne parliamo con Francesco Erbani, giornalista, che nel suo libro "Pompei Italia" identifica nella città sepolta dal Vesuvio e nei problemi di gestione del sito archeologico una metafora dello stato del nostro paese, e con Laura Biffi dell'Osservatorio Nazionale ambiente e legalità di Legambiente, che ha curato il dossier "Abusivismo edilizio: l'Italia frana, il Parlamento condona".
«Ho scritto questo libro contro il rischio che cali l'oblio su Mani Pulite». Sono le parole di Gherardo Colombo a Memos. «Ho cominciato a fare il magistrato nel 1974 - racconta Colombo - e in oltre trent'anni mi è successo più volte di avvicinarmi a questo sistema della corruzione: prima con la scoperta della loggia P2 nel 1981 e dei fondi neri all'Iri nell'84-85 e poi con Mani Pulite. Una constatazione che ho potuto fare, e che è stata via via confermata nel tempo, è stata quella per la quale per quanti sforzi si facessero non c'era niente da fare: prima di Mani Pulite le indagini quasi non si riusciva ad iniziarle. Se i processi per la P2 e i fondi neri dell'Iri fossero rimasti a Milano, e non trasferiti a Roma, sono sicuro che Tangentopoli sarebbe stata scoperta in anticipo di anni, rispetto al 1992». Gherardo Colombo racconta così a Memos la storia del suo impegno di magistrato, di membro del pool di Mani Pulite, che ha raccolto in un libro uscito in queste settimane dal titolo: “Lettera ad un figlio su Mani Pulite” (Garzanti).
«Ho scritto questo libro contro il rischio che cali l'oblio su Mani Pulite». Sono le parole di Gherardo Colombo a Memos. «Ho cominciato a fare il magistrato nel 1974 - racconta Colombo - e in oltre trent'anni mi è successo più volte di avvicinarmi a questo sistema della corruzione: prima con la scoperta della loggia P2 nel 1981 e dei fondi neri all'Iri nell'84-85 e poi con Mani Pulite. Una constatazione che ho potuto fare, e che è stata via via confermata nel tempo, è stata quella per la quale per quanti sforzi si facessero non c'era niente da fare: prima di Mani Pulite le indagini quasi non si riusciva ad iniziarle. Se i processi per la P2 e i fondi neri dell'Iri fossero rimasti a Milano, e non trasferiti a Roma, sono sicuro che Tangentopoli sarebbe stata scoperta in anticipo di anni, rispetto al 1992». Gherardo Colombo racconta così a Memos la storia del suo impegno di magistrato, di membro del pool di Mani Pulite, che ha raccolto in un libro uscito in queste settimane dal titolo: “Lettera ad un figlio su Mani Pulite” (Garzanti).
«Ho scritto questo libro contro il rischio che cali l'oblio su Mani Pulite». Sono le parole di Gherardo Colombo a Memos. «Ho cominciato a fare il magistrato nel 1974 - racconta Colombo - e in oltre trent'anni mi è successo più volte di avvicinarmi a questo sistema della corruzione: prima con la scoperta della loggia P2 nel 1981 e dei fondi neri all'Iri nell'84-85 e poi con Mani Pulite. Una constatazione che ho potuto fare, e che è stata via via confermata nel tempo, è stata quella per la quale per quanti sforzi si facessero non c'era niente da fare: prima di Mani Pulite le indagini quasi non si riusciva ad iniziarle. Se i processi per la P2 e i fondi neri dell'Iri fossero rimasti a Milano, e non trasferiti a Roma, sono sicuro che Tangentopoli sarebbe stata scoperta in anticipo di anni, rispetto al 1992». Gherardo Colombo racconta così a Memos la storia del suo impegno di magistrato, di membro del pool di Mani Pulite, che ha raccolto in un libro uscito in queste settimane dal titolo: “Lettera ad un figlio su Mani Pulite” (Garzanti).
Ospite l'ex magistrato, impegnato da anni a spiegare la giustizia nelle scuole. " La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perchè delle regole".
Matteo Miceli, velista solitario, sta per partire con un piccolo orto e 2 galline a bordo. Domenica ci sarà la Marcia della Pace Perugia- Assisi. Sarà in diretta da più di 120 cinema Gherardo Colombo, per parlare di legalità agli studenti. Z di Zoboli. Nel week-end ci sarà Leguminaria, evento esplosivo!
Milano saluta Gerardo D'Ambrosio, lo ricorda per noi Gherardo Colombo, le voci dalla camera ardente in Tribunale - Le interviste di Diana Santini agli ospiti del dormitorio pubblico di Milano in viale Ortles, che sabato sarà intitolato a Enzo Jannacci - Di nuovo rinviata la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ne parliamo con lo psichiatra Gianfranco Rivellini (dell'OPG di Castiglione delle Stiviere) ed Emilia De Biasi, presidente della Commisisone Sanità del Senato - Anche quest'anno il 29 aprile per l'anniversario di Sergio Ramelli si terrà una parata con slogan e simboli fascisti? C'è chi dice no: domani sera assemblea di Memoria Antifascista all'Arci Bellezza
Milano saluta Gerardo D'Ambrosio, lo ricorda per noi Gherardo Colombo, le voci dalla camera ardente in Tribunale - Le interviste di Diana Santini agli ospiti del dormitorio pubblico di Milano in viale Ortles, che sabato sarà intitolato a Enzo Jannacci - Di nuovo rinviata la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ne parliamo con lo psichiatra Gianfranco Rivellini (dell'OPG di Castiglione delle Stiviere) ed Emilia De Biasi, presidente della Commisisone Sanità del Senato - Anche quest'anno il 29 aprile per l'anniversario di Sergio Ramelli si terrà una parata con slogan e simboli fascisti? C'è chi dice no: domani sera assemblea di Memoria Antifascista all'Arci Bellezza
Il perdono è uno dei dilemmi più laceranti della morale contemporanea. Viene evocato per offese, torti, malvagità individuali, ma spesso anche in relazione al male commesso in nome di un’idea di civiltà, di un’ideologia totalitaria, di una fede religiosa, e anche in sede legale e processuale. L’etimologia della parola perdono rimanda alla rinuncia, ad esempio al ricorrere al diritto o allo scusare, ma si associa anche al dono, disinteressato, incondizionato: un dono che non dà nulla, ma restituisce tutto. L’essenza del perdono consiste nel restituire la capacità di agire a colui che rischierebbe di restare inchiodato all’azione compiuta, se non gli si offrisse la possibilità di diventare qualcosa di diverso da ciò che ha fatto. Nel perdono c’è l’irriducibilità di ognuno ai suoi fallimenti. Perdonare infatti non vuol dire solo ricostruire una relazione interrotta in seguito a un’offesa: si tratta di riaprire per l’altro i giochi della vita.
Sul sito Feltrinelli Gherardo Colombo ha una propria pagina che raccoglie articoli, interviste e presentazioni: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=207544