Parlo di cinema prettamente horror e thriller, con un occhio di riguardo ai titoli più "fuori dalle righe" o originali.
Per leggere l'articolo: https://lipercubo.it/industrial.html
Estratto a sorte da una cella in cui vive assieme ad altri detenuti, un uomo viene inviato in una città innevata, che si scoprirà essere stata devastata da una pandemia. Si tratta di un viaggio nel tempo mirato: l'uomo dovrà reperire informazioni sul virus, che si scoprirà essere stato fabbricato ad arte dall'uomo.Leggi su Lipercubo: https://lipercubo.it/lesercito-delle-12-scimmie-10-cose-da-sapere-e-che-lo-rendono-tremendamente-attuale.html
Beverly e Elliot Mantle (Jeremy Irons) sono due gemelli che condividono, oltre ad un'insana passione per la chirurgia, letteralmente tutti gli aspetti della propria vita, compresi quelli legati al sesso; il film racconta il processo di distacco da parte di uno dei due e la rovina che travolgerà entrambi…Leggi su https://lipercubo.it/inseparabili-cronenberg-1988.html
Leggi nel blog: https://lipercubo.it/zeder-p-avati-1983.html
AI, spiega la psicologia di Lacan in modo semplice. Leggi in formato testo: https://lipercubo.it/jacques-lacan.html
A dangerous method di David Cronenberg si basa sul romanzo quasi omonimo di John Carr, A Most Dangerous Method, incentrandosi sul tema della controversa relazione tra Carl Gustav Jung e Sabina Spielrein. Il tutto fa da filtro, in qualche modo, perchè si possa delinare la storia della psicoanalisi in tre possibili declinazioni: quella scientifica di Freud, quella più visionaria e misticheggiante di Jung, quella intimamente rivoluzionaria della Spielrein.
All'inizio erano semplicemente le regole, convulse, collettive e quasi contraddittorie, del sito 4chan: per estensione e grazie alle stesse regole qui descritte, sono diventati meme citatissimi soprattutto per le community ed i social network in genere.Non sono le uniche e non sono le sole, s'intende, ma questo si capisce nella sua motivazione leggendo le regole stesse. Le regola non sono ovviamente obbligatorie per nessun utente di internet (dato sono le regole stesse, in un certo senso, a de-regolamentare). E se ne esistono alcune altamente immorali e che potrebbero spaventare, è bene sempre tenerne conto in ogni caso.Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti. Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti. Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti. Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti. 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Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti. Articolo: https://lipercubo.it/regole-internet.html
Durante una delle primissime proiezioni di Essi vivono, Carpenter fu colpito dalla reazione di un ragazzino americano che ero uscito dalla sala deluso e disorientato. Come se il film non fosse ciò che si aspettava, come se l'avesse colpito e irritato. Cresciuto probabilmente con film tipo Rambo, non è difficile immaginare questo giovane anni 80 pienodi aspettative autoreferenziali ed entusiastiche (IMDB riporta aspettative jingoistic e rah-rah, a riguardo: ovvero con la convinzione che il tuo paese sia sempre il migliore, e con atteggiamento entusiastico a prescindere). Convinzioni che sbattono brutalmente sull'impianto rivoluzionario, disilluso e nichilistico del film, erede sostanziale della fantascienza modello L'invasione degli ultracorpi. Un film che costò 4 milioni di dollari dell'epoca, e che esordì al primo posto al botteghino. Leggi su: https://lipercubo.it/essi-vivono-j-carpenter-1988.html
Thriller psicologico in pompa magna, molto ben realizzato ed interpretato (ed è forse uno dei film di Scorsese più oscuri di sempre). Alla prova dei fatti vagamente ermetico, e non sempre capito dal pubblico. Twist finale magistrale: unico nel suo genere.Girato in quattro mesi nel 2008, Shutter Island è uscito due anni dopo; si tratta indubbiamente uno dei film più noti e cupi di Martin Scorsese, oltre ad essere l'ultimo ad essere stato girato dal regista su pellicola. Leggi anche su https://lipercubo.it/shutter-island-m-scorsese-2010.html
Gli esseri umani inviano una navicella spaziale con dei messaggi pre-registrati alla ricerca di extraterrestri. Qualche tempo dopo, una navicella da un altro pianeta arriva sulla Terra, ma viene distrutta perchè creduta un meteorite. Il messaggero riesce a sopravvivere e si rifugia a casa di una vedova, prendendo le sembianze del marito scomparso di recente.Starman è un film poco noto ed altrettanto anomalo di John Carpenter: un regista che vanta nel proprio curriculum diverse prove fuori dagli standard filmici che lui stesso, in effetti, aveva ideato o rafforzato. Continua a leggere su https://lipercubo.it/starman-j-carpenter-1984.htmlLocandina: Fair use, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=6719638
Qualche tempo fa abbiamo scritto che ci siamo svegliati in un mondo impazzito, che se non altro era interconnesso. Magra consolazione, in effetti: non ci basta essere connessi per raggiungere un equilibrio vitale e, soprattutto, la nostra rete di relazioni e di conoscenza, sia virtuali che di persona, è finita sullo stesso piano ed influenza l'umore e l'andamento delle nostre giornate, mentre ci troviamo quasi del tutto impossibilitati dal poterla controllare appieno.Del resto già nel 1999 David Cronenberg, con il suo film eXistenZ, immaginava un mondo iperconnesso a livello organico, in cui i personaggi usavano appositi “pad” per nutrirsi di appagamento virtuale all'interno di una realtà virtuale, quasi del tutto indistinguibile da quella reale, dai confini sfumati e le medesime potenziali conseguenze di addiction (intesa come dipendenza da stupefacente in grado, alla lunga, di danneggiare i tessuti organici) ispirate al romanzo capolavoro Neuromante di William Gibson.Oggi, nel 2023, guardiamo ancora serie come Il mio amico in fondo al mare, in cui ci raccontano come sia possibile estendere la propria rete di contatti ad un animale acquatico. Siamo ossessionati dalla connessione al punto che potremmo dirci parte integrante, attiva e passiva, di una società intersoggettiva in cui siamo tutti (disperati in amore o meno) potenzialmente connessi a chiunque altro, seppur a volte in maniera indiretta o imprevedibile.
Uno dei più celebri cult della letteratura cyberpunk potrebbe non arrivare mai sul grande schermo: ed è tutto quello che ne sappiamo, ad oggi. Il romanzo di William Gibson del 1984 Neuromante, infatti, è stato maneggiato da vari registi per molti anni, ma nulla di concreto ne è mai uscito fuori. A questo punto, sembra estremanente improbabile – e molti lo sostengono – che possa mai essere realizzato.Neuromante è un romanzo di fantascienza scritto da William Gibson nel 1984, considerato una delle prime opere cyberpunk, molto amato dagli appassionati come classico del genere. Per quanto il cinema abbia abbondantemente saccheggiato dalla letteratura, spesso con risultati abbastanza dubbi o poco soddisfacenti, non è ancora stato realizzato un film tratto da questa opera, mentre la filosofia accelerazionista sembra aver saccheggiato a piene mani dai suoi contenuti. Leggi l'articolo: https://lipercubo.it/film-neuromante.html
Cosa sarebbe successo senza internet, nell'anno di grazia 2023? Mondo inimmaginabile, secondo alcuni. Mi colpisce un aspetto di quell'affermazione, mentre provo ad immaginare una seconda possibilità: senza internet, privandoci ipoteticamente di internet, immaginando una regressione tecnologico che certi luddisti anti-tecnologici, in effetti, vorrebbero pure, certe cose sarebbero successe lo stesso? Avremmo vissuto meglio o peggio, certi eventi globali quanto traumatici, senza avere internet?Leggi anche l'articolo originale: https://trovalost.it/senza-internet/Image credits: StarryAI
“2019 – Dopo la caduta di New York“, rimuovendo qualsiasi pretesa intellettualistica da cinema “serio”, è un tributo al post-apocalittico divertente e scorrevole, che esprime paura ancora attualissime e che non risparmia dettagli in quanto ad horror e splatter, rendendo riconoscibile una sorta di old-school italiana. Se non fosse per qualche dialogo improbabile, qualche situazione vagamente trash ed una pochezza di mezzi generalizzata, potremmo dire di aver assistito ad un film originale, con valide idee di fondo, ben girato e anche discretamente interpretato: del resto la cosa migliore della pellicola rimangono i momenti horror, che sono realmente oggetto di culto. La sceneggiatura, di per sè, era complessa da sviluppare senza sbavature e, in effetti, soltanto Carpenter ci è riuscito per ben due volte senza errori.Recensione: https://lipercubo.it/2019-dopo-la-caduta-di-new-york-s-martino-1983.htmlImmagine e scheda film: https://www.imdb.com/title/tt0085125
Negli anni 70 questa sarebbe stata sperimentazione.
Input: Scrivi una commedia comica, nello stile di Aspettando Godot di Samuel Beckett, incentrata su una coppia di protagonisti che sono due colleghi in ufficio, immersi nel proprio lavoro sulle rispettive scrivanie, che aspettano l'ora di uscire dall'ufficio. Il tempo pero' non sembra passare mai, e non sentono alcun segnale, mentre gli orologi si sono fermati tutti contemporaneamente, inclusi quelli sul computer. Provando finalmente ad uscire dall'ufficio convinti che sia l'ora giusta, escono dalla stanza e si ritrovano nuovamente nella stessa. La commedia ricomincia dalla prima battuta allo stesso modo. Scopri di più su ChatGPT: https://trovalost.it/?s=chatgptCome trasformare il testo in file mp3 usando un Mac: https://trovalost.it/say-mac/
Nel 1983 Richard Lester dirige un film iconico degli anni Ottanta, antesignano della moda dei cinecomics ed interpretato, oltre che dal solito Christopher Reeve nel ruolo del protagonista, dal comico e stand up comedian Richard Pryor. Il regista era reduce dall'esperienza del precedente episodio della saga, da quando la produzione aveva licenziato Richard Donner in corso d'opera, lasciando circa un quinto di Superman II sotto la sua esclusiva direzione.La saga dei tre Richard (Lester, l'attuale regista, Pryor l'attore, Donner considerato il “vero” regista) si esplica giusto in questo terzo episodio, il quale racconta della lotta di Superman contro un cattivo duplice: da un lato, una psicosi indotta nella sua stessa personalità da un effetto collaterale della kryptonite, dall'altro un supercomputer pronto a dominare il mondo.Articolo completo: https://lipercubo.it/superman-iii.html
Si basa su due personaggi che provano ad entrare in contatto, in cui uno desidera relazionarsi e l'altro invece no, poi trasmette l'idea dell'incomunicabilità e dell'ambiguità di ciò che diciamo mediante il teatro dell'assurdo.Dialoghi generati interamente da 3 generazioni diverse di chatGPT, l'algoritmo di AI in grado di scrivere in italiano, in risposta alle domande: scrivi un dialogo comico tra un uomo che corteggia una collega che conosce poco, cercando di chiederle di vedersi a casa sua, usando lo stile di Ionesco e del teatro dell'assurdoscrivi un dialogo comico tra un uomo che parla con un altro accusandolo di fargli il verso, di non prenderlo sul serio, senza accorgersi che si trova davanti ad uno specchio e non se n'era accorto, usando lo stile di Ionesco e del teatro dell'assurdoscrivi una commedia di ionesco molto breve che faccia ridere e che sia composta da sole 7 battute. l'argomento da trattare deve essere le relazioni sessuali occasionali
Perdersi sul finale è considerato in genere cattivo, maleodorante e frustrante, nonchè oggetto di scherno da parte dei nostri nemici giurati. I film incompiuti nel finale sono considerati sempre di bassa qualità: ma vale anche per La fortezza di Michael Mann, ad esempio? Non dovremmo a questo punto vivere le nostre vite o le nostre storie solo in funzione del finale, questo non è (ancora) un videogame: lo facciamo anche in funzione di ciò che viviamo nel mentre, in ottica accelerazionista diremmo perché sappiamo che l'unica via di uscita è attraverso. Leggi l'articolo nel blog: https://lipercubo.it/perdersi-sul-finale.html
Parliamo del nuovo film di Francesco Zippel dedicato alla leggenda del cinema italiano: Sergio Leone. Recensione su https://lipercubo.it
2092: Mister Nobody è ufficialmente l'uomo più anziano al mondo. L'attenzione mediatica è talmente concentrata su di lui che decide di raccontare la propria vita ad un giornalista. Racconto che si rivela, pero', contraddittorio in vari punti, come se il protagonista non sapesse o non volesse scegliere tra fantasie e realtà.Recensione: https://lipercubo.it/mr-nobody.html
Mettiamo a confronto la versione originale del celebre cult "L'invasione degli ultracorpi" con Terrore dallo spazio profondo, scoprendo curiosità e analogie non di poco conto. Leggi le recensioni: https://lipercubo.it/terrore-dallo-spazio-profondo.html e https://lipercubo.it/linvasione-degli-ultracorpi.html
Se guardi film sulle piattaforme in streaming, non saranno mai tuoi4 Ottobre 2022 Massimo HeadroomÈ ormai abitudine e prassi consolidata che usufruire di un servizio di streaming video significhi solo una cosa: pagare una tariffa mensile, addebitata sulla nostra carta di credito, per poter vedere film e serie TV. Tuttavia alcuni servizi, e tra questi ci mettiamo Amazon Prime non certamente perchè sia l'unico a farlo, hanno da qualche tempo inserito un pulsante ACQUISTA.Per definizione, infatti, comprare implicherebbe: Acquistare un oggetto, un bene, una proprietà pagandone il relativo prezzo: c. una casa, un terreno.Non azzardiamo pensare che comprare un film in digitale sia come comprarsi casa, ovviamente, ma il concetto insito in quel tipo di marketing dovrebbe far riflettere i più. Acquistare andrebbe infatti inteso nell'accezione di “acquisire”, di portarsi a casa qualcosa: cosa che nel mercato digitale non sembra essere sempre possibile. Il blogger Matthew Morgan nota, in effetti, come quel tipo di marketing sia sostanzialmente ingannevole, dato che non permettere di avere nulla di materiale e, come se non bastasse, da condizioni d'uso non è garantito che uno possa tenersi il file (in formato MP4 o AVI, ad esempio) in alcuni modo.Leggi l'articolo: https://lipercubo.it/i-film-in-digitale-potrebbero-non-uccidere-il-mercato-dei-dvd-e-dei-cd.html
Desideri, pensieri, preoccupazioni: che cosa affidiamo a Google nel cercare cosetipo "come salvarsi dalla fine del mondo"? Domande terribili, senza dubbio, ma chefanno parte di un progetto preciso: quello funzionalista, che impone di assolutizzare ognidesiderio in mondo acritico e impersonale. Non basta cercare su Google, oggi: bisogna sapercercare nel modo giusto, oggi più che mai, probabilmente.Combattere, in breve, la tendenza ad assolutizzare i bisogni che esprimiamo sui motori di ricerca. Se non trovi la risposta, sembrano suggerire Turing e Lacan, puoi provare a riformulare la domanda. https://lipercubo.it/perche-disegno-sempre-cubi.html
Rileggere alcuni frammenti della Psicologia dell'inconscio di Carl Gustav Jung attraverso il trailer del film A dangerous method di David Cronenberg. La storia dell'incontro tra Carl Jung e Sigmund Freud fa ufficialmente nascere la psicoanalisi, e mette in evidenza una relazione controversa tra il primo e una sua paziente - la futura psicoanalista Sabina Spirlein. Recensione del film: https://lipercubo.it/a-dangerous-method-la-nascita-della-psicoanalisi-e-il-triangolo-jung-freud-spirlein.html
Il CCRU non esiste, non è mai esistito e mai esisterà.In termini psicoanalitici alla base dell'accelerazionismo vi è il desiderio, l'immaginazione, strumenti mediante i quali possiamo superare le costrizioni moderne ed esplicarle grazie alle tecnologie (un esempio concreto potrebbe essere: superare i limiti geografici connettendoci in una videochat casuale con una persona dall'altra parte del mondo). Nello scontro che caratterizza la società moderna tra ordine e caos si colloca l'outside, l'Altrove accelerazionista, ciò che si trova oltre per definizione e che andrebbe accolto con curiosità e passione. L'idea è quella di collocarsi in una nuova dimensione umana che distrugga quella attuale e possa costituire un autentico post-umanesimo digitale. Anche perchè, citando uno dei capisaldi accelerazionisti, il solo modo per uscire dall'impasse moderno è attraversare la modernità, ovvero “l'unica via di uscita è attraversare“: “THE ONLY WAY OUT IS THROUGH“.Per approfondire: https://lipercubo.it/accelerazionismo.html
Come sarebbe una società in cui il genere horror è letteralmente vietato da cinema e piattaforme di streaming? Un mondo anti horror è realmente possibile o sarebbe semplicemente una società estremamente puritana?https://lipercubo.it/valuto-film-su-questo-sito-e-nella-vita-reale.html
ATTENZIONE - A serbian film contiene sequenze molto estreme e per questo dovrebbe essere visto con cautela anche dagli adulti. Nella Serbia dei giorni nostri, Milosh è un ex- attore pornografico disoccupato e con famiglia da mantenere, il quale un bel giorno – per necessità – accetta di girare un film su proposta di un ambiguo produttore (Vukmir). Le condizioni sono atipiche: dovrà recitare senza sapere i dettagli della sceneggiatura – forse un ennesimo “grande fratello” – ed in ballo vi è un compenso esageratamente alto. Leggi la recensione anche su https://lipercubo.it/a-serbian-film-2010.html
Una bambina, in fuga da una fabbrica abbandonata, viene accolta in un orfanotrofio. Anni dopo, la vediamo da adulta irrompere in una casa, armata di fucile a pompa. Mentre l'amica di sempre si affretta a raggiungerla, una domanda assilla lo spettatore: per quale motivo la ragazza sta agendo così?In breve. Singolare storia thriller ad innesco multiplo, convulsa, imprevedibile, avvincente quanto ricca di momenti decisamente cruenti (non sarà facile guardarlo per intero). Il punto da focalizzare non è tanto l'osare, il trasgredire chissà quale tabù, quanto l'immettere in circolo un messaggio preciso e, a suo modo, ancora rivoluzionario. Il “gioco” di Laugier sembra essere quello di fare concetto sull'idea di martirio: A serbian film si è spinto anche oltre, ma qui non si scherza neanche.Per approfondire: https://lipercubo.it/martyrs-p-laugier-2008.html
David Cronenberg irrompe come un tornado fanta-horror nelle sale: si tratta di un inatteso ritorno al body horror delle origini, e ad un mood narrativo e concettuale che mancava forse dai tempi di eXistenZ. Crimes of the future è scritto nonchè diretto da Cronenberg, ed è orgogliosamente di vecchia scula: la fantascienza che vediamo è puramente ballardiana (autore interpretato dal regista in Crash), e questo è ravvisabile nello scenario poco illuminato, oscuro, post-apocalittico (eppure impeccabile, in apparenza) in cui si muovono i suoi personaggi.Il nuovo Cronenberg non è per niente banale, scomoda un apparato concettuale e filosofico non da poco – ma non per questo si presenta come inintellegibile, o peggio ancora tanto d'essai da risultare ostico: al contrario, riesce a catturare l'attenzione dello spettatore fin dall'inizio: questo soprattutto grazie all'interpretazione solida dell'inossidabile Viggo Mortensen e alla presenza algida e inquietante di Léa Seydoux, pur lasciando qualche spiraglio narrativo irrisolto (e qualche altro personaggio non proprio compiuto). Recensione completa: https://lipercubo.it/crimes-of-the-future-racconta-un-mondo-in-cui-la-chirurgia-e-sesso-e-alcuni-uomini-si-cibano-di-plastica.html
In breve: il capolavoro del giallo-horror, la sua espressione più nota al grande pubblico. Un successo internazionale che consacra Argento come mago dell'orrore e della suspance. Recensione completa: https://lipercubo.it/profondo-rosso-argento-1975.html
Il documentario “Devolution. Una teoria DEVO” viene proposto in Italia su Rai 5, ed è attualmente reperibile in streaming gratuito dal sito ufficiale; di fatto, attraversa le origini della celebre band, partendo dagli studi alla Kent State University che accomuna i quattro componenti (ad oggi, dopo alcuni cambi di formazione: Gerald V. Casale, Mark Mothersbaugh, Bob Mothersbaugh, Josh Freese) e snocciolando aneddotica, storie più o meno serie e quant'altro. Recensione completa: https://lipercubo.it/devolution-una-teoria-devo.html
Un giallo anni 70 girato fuori tempo massimo (il film è del 2015): archetipizzato su un modello di grande successo in passato, è tutt'altro che un mero esercizio di stile e anzi, risulta accattivante per certe scelte fuori canone quanto spiazzanti in positivo. Il retrò non disturba neanche il più accanito modernista e anzi, produce una vera e propria gemma del genere, per quanto destinata quasi esclusivamente a baviani o argentiani DOC. Da riscoprire ancora oggi. Leggi la recensione completa qui: https://lipercubo.it/francesca.html
Sono trascorsi 56 anni da quando, in un giorno come tanti dell'anno di grazia 1966, la serie TV di Batman con Adam West fece la propria comparsa sugli schermi internazionali. Da allora il personaggio di Batman, l'eroe DC Comics nato 89 anni fa dalla coppia di autori Finger / Kane, è stato oggetto di numerose rielaborazioni e riduzioni cinematografiche, non ultime quella di Tim Burton, di Joel Schumacher e di Christopher Nolan. Film ovviamente molto diversi che restituiscono atmosfere, senso e narrazioni altrettanto specifiche, e che si basano su uno dei personaggi del fumetto più intensi probabilmente mai ideati.Oggi è la volta di Reeves, che prova a reinventare la saga intitolandola The Batman, con quel “the” iniziale a volersi distinguere da qualsiasi precedente, e dirigendo un vero e proprio reboot della serie: sì, perchè quello che vediamo oggi nei cinema è solo il primo di una probabile triade che, da quello che sappiamo, verrà fuori nei prossimi mesi.
Editore : Bollati Boringhieri (2 luglio 2009)Lingua : ItalianoCopertina flessibile : 144 pagineISBN-10 : 883392002XISBN-13 : 978-8833920023 https://amzn.to/2YyvoOo
ASIN: B087SHQNFGEditore: El Doctor SaxLingua : ItalianoCopertina flessibile : 138 pagineISBN-13 : 979-8641617435 Brano finale: Charles Manson – Look At You Game, Girl / Your Home Is Where You Are HappyEtichetta: White Devil Records – WD-002Reperibile su Amazon all'indirizzo: https://amzn.to/31IWdR7
Editore : Lindau (27 maggio 2010)Lingua : ItalianoCopertina flessibile : 415 pagineISBN-10 : 8871808649ISBN-13 : 978-8871808642 https://amzn.to/3F9bdGj
American psycho: l'assassino “quantistico” che era, al tempo stesso, colpevole e innocente. Uno spaccato crudele e surreale degli yuppies anni '80, forse una delle più autentiche e onnipresente “ombre” che hanno creato, per accumulo e sottrazione, il mondo capitalista in cui viviamo. Un film che racconta, senza filtri, quel mondo, strizzando l'occhio alla psicologia clinica ed alle teorie più accreditate sul narcisismo maligno. Se la regia della Harron è sinonimo di eleganza, non risparmia momenti gore e splatter ed è abilissima a mostrare le contraddizioni gli orrori delle città occidentali. È in grado di farlo, soprattutto, mediante contrapposizioni sociali: lo yuppie che vive per se stesso ed il proprio narcisismo congenito, ad esempio. Ma anche i suoi insulti all'uomo che vive per strada (che da bravo narcisista deve distruggere e far sentire in colpa), oppure la manipolazione delle sex worker con cui parla amabilmente della musica di Phil Collins, avendo cura che una sia ricca e l'altra no (ed il fatto che si consumi sesso a tre, in effetti, e che Patrick guardi più se stesso allo specchio che le due donne, meriterebbe quasi una trattazione a parte).
Traduzione dei brani di Salvatore Capolupo - Il brano finale è Whip And Chain - Ministry tratto da Dark Side Of The Spoon (1999) - Warner Bros. RecordsASIN : 0306824639Editore : Da Capo Press; Reprint edizione (8 settembre 2015)Lingua : IngleseCopertina flessibile : 336 pagine Libro reperibile su Amazon: https://amzn.to/3oiWzpb
Charms rimane soprattutto uno stupefacente narratore di «casi», tanto gratuiti quanto ineluttabili. Rispetto alla gelida purezza dei suoi esperimenti di parodia sistematica, le versioni occidentali dell'assurdo appaiono timide.A cura di Rosanna Giaquintagli Adelphi, 3332008, 4ª ediz., pp. 343isbn: 9788845923043Temi: Letterature slaveCercalo su Amazon: https://amzn.to/3HdOueq
ASIN : B07SD79MM7Editore : Nero Edizioni (12 giugno 2019)Lingua : Italiano Cercalo su Amazon: https://amzn.to/3wyH0gY
Editore: Cortina Raffaello (18 gennaio 2018)Lingua: ItalianoCopertina flessibile : 260 pagineISBN-10 : 8860309735ISBN-13 : 978-8860309730Cercalo su Amazon: https://amzn.to/3kpOgqq
Se avessero deciso di tradurlo letteralmente, tragicamente, sarebbe diventato “La luce sempiterna della mente pura“, dal sapore mistico o new age. "Se mi lasci ti cancello" sfrutta pregevolmente nella propria narrazione non lineare elementi da dramma psicologico, e – diciamolo – anche un po' della nostra sana ed amatissima fantascienza, ma lo fa per indagare sulla relazione inconfessabile tra la nostra memoria e l'amore romantico. Un amore che oggi potrebbe essere diventato tragicamente tossico, e che un film come The lobster di Anthimos ha trattato in modo decisamente più incisivo ed interessante.
Un podcast sui più importanti titoli di cinema BDSM, riletti attraverso il libro "Eccitazione" di Michael Bader.
Se di fatto il film sembra aderire ad una filosofia di sostanziale riscatto interiore – in cui tutti, per definizione, siamo nati schiavi di Matrix – ciò può essere ricondotto ad un libertarismo estremo, che coccola apertamente il pensiero anarchico. Gli individui tormentati che si muovono dentro due realtà alternative, che faticano a capire cosa sia reale (vedi ad esempio Avatar di James Cameron del 2009), che lottano per auto-affermarsi e scoprire la verità (?) è, di fatto, una ricerca che non è ancora finita, e di cui è ancora oggi difficile immaginare le conclusioni. Fare uso della fantascienza a tale scopo è – a questo punto – quasi ballardiano, con l'uomo che sfrutta la tecnologia per il solo scopo più o meno consapevole di auto-distruggersi, altalenando tra vorace curiosità e cupa disperazione: pillola blu o pillola rossa?
In questo podcast parlo di horror, del perchè sia un genere bistrattato da parte della critica e del pubblico e degli aspetti meno ovvi legati alla sua evoluzione: con qualche nota storica e, quasi ovviamente, politica e sociale. Potete leggere il post originale sul mio blog lipercubo.it
guardare “Begotten” per intero è un progetto cinematograficamente “suicida”, una “mission impossible” da effettuarsi con tempi e modi quasi anacronistici, rispetto alla fruibilità “usa e getta” delle serie TV e dei cortometraggi virali. Begotten è un viaggio di sola andata, che potrebbe cambiare per sempre la vostra idea del cinema, o – più probabilmente – farvi maledire il regista Merhige a vita. Se si riesce a vederlo tutto, senza sbirciare la trama, tanto meglio, ma il senso del film resta sproporzionatamente più piccolo rispetto al linguaggio utilizzato.