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Il podcast ufficiale della Società Italiana di Neurologia dove saranno trattati gli argomenti più interessanti e le novità in campo neurologico Tutti i nostri articoli sono approvati da un team editoriale dedicato e andranno in onda ogni martedì e giovedì

SOCIETA' ITALIANA DI NEUROLOGIA


    • Nov 9, 2024 LATEST EPISODE
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    SINSONNIA - EPISODIO 7 - Punta, poli-punta e non si dorme: l'insonnia nella persona con epilessia

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 20:52


    Prof. Angelo Labate E Dott. Claudio LiguoriL'insonnia è frequente nelle persone con epilessia, parliamo di una prevalenza tra il 13 ed il 31%, con circa 1 persona su 4 con epilessia che può presentare insonnia. Le problematiche di insonnia spesso fanno riferimento ad un sonno frammentato, con difficoltà relative alla cattiva qualità del sonno che si ripercuotono nelle attività della vita quotidiana, con sintomi di astenia, fatica, sonnolenza, e problematiche cognitive. E' necessario indagare questa problematica, in quanto spesso rimane sottodiagnosticata e va in diagnosi differenziale anche con un disturbo del ritmo circadiano sonno-veglia nel caso di addormentamento tardivo, oppure di un altro disturbo del sonno, quali le apnee ostruttive morfeiche oppure i movimenti periodici degli arti inferiori nel corso del sonno quando è presente sonno frammentato. Le conseguenze dell'insonnia possono essere rappresentate anche dal mancato raggiungimento della libertà dalle crisi e dalla comparsa di fenomeni critici durante il sonno, soprattutto se diurno. Possiamo andare ad indagare il disturbo da insonnia mediante questionari, come l'Insomnia Severity Index (ISI). Le domande da porre che sono presenti in tale questionario sono facili, immediate, si possono inserire nel corso dell'anamnesi che effettuiamo durante la prima visita, ma che dovrebbero essere ripetute anche nel corso del follow-up in quanto l'insonnia si può presentare in qualsiasi momento della vita della persona con epilessia. Posso arrivare all'esecuzione di un'indagine strumentale solo quando ho una roncopatia associata, uno scalciamento, degli episodi motori notturni o sonniloquio. Posso anche pensare ad un esame actigrafico quando ho anche il sospetto di un disturbo del ritmo circadiano sonno-veglia. Per chi effettua esami dinamici, l'aggiunta di canali elettro-oculografici, elettro-miografici, o pulsossimetrici potrebbe dare dettagliate informazioni relativamente al sonno notturno. La scelta del farmaco per il trattamento dell'epilessia dovrebbe guardare anche al ciclo sonno-veglia, ai suoi rischi sul sonno notturno. La scelta del trattamento per l'insonnia, dall'altro lato, dovrebbe seguire le linee guida, in modo tale da stimolare il sonno in maniera opportuna, secondo la struttura ipnica e rispettando la neurotrasmissione nel corso della notte, potenziala lì dove necessario (trasmissione GABA) o riducendola se inappropriatamente elevata (trasmissione orexinergica); infine, se la depressione è presente, bisogna guardare al trattamento della depressione oltre che dell'insonnia.

    SINSONNIA - EPISODIO 6 - Non dormo e la testa mi scoppia: insonnia nel paziente con emicrania e cefalea

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 19:04


    Prof. ssa Simona Sacco & Prof.ssa Enrica BonanniSapevate che più del 20% degli emicranici soffre di insonnia? Nei pazienti con emicrania cronica, la prevalenza può raggiungere anche il 60%.​ Con questa associazione l'emicrania è più grave e difficile da curare. Vediamo insieme quali domande fare al paziente per capire di che tipo di insonnia soffre soffermandoci anche sui sintomi diurni e quali esami programmare. Una volta identificata la problematica è  fondamentale impostare una terapia adeguata con  gestione personalizzata, basata sul tipo di insonnia identificato e sulla presentazione clinica del paziente. La promozione di una buona igiene del sonno è fondamentale. La terapia di prima linea raccomandata è la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I). ​Abbiamo a disposizione ipnotici efficaci come i nuovi non benzodiazepinici o gli antagonisti duali per il recettore dell'orexina che si sono mostrati idonei nel trattare l'insonnia anche nel paziente con emicrania. La melatonina a lento rilascio e consigliata nei soggetti con più di 55 anni. Nella pratica clinica è possibile provare a migliorare il sonno notturno e contemporaneamente prevenire gli episodi di emicrania ricorrendo ad alcuni specifici farmaci. Dobbiamo essere consapevoli che curare l'insonnia riduce l'impatto complessivo della emicrania e migliora sensibilmente la qualità di vita del paziente. Vedremo infine l'ultima affascinante ipotesi sul meccanismo patologico alla base dell'associazione tra emicrania e insonnia che vede il coinvolgimento del sistema glinfatico che ha il compito di ripulire il cervello da tutte le sostanze di scarto. Il sistema glinfatico gioca un ruolo nella modulazione del dolore eliminando ad esempio il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), un mediatore chiave nella fisiopatologia dell'emicrania. Il sistema glinfatico funziona soprattutto durante il sonno, e in particolare durante il sonno profondo non-REM. Con l'età si riduce sia il sonno profondo, sia l'efficienza del sistema glinfatico e viene compromesso il potere restaurativo del sonno. I farmaci in grado di aumentare questo tipo di sonno potrebbero quindi avere un ruolo anche nel controllo dell'emicrania. 

    SINSONNIA - EPISODIO 5 - Il sonno è decaduto: Insonnia nel paziente con demenza

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 19:30


     Prof.ssa Anna Chiara Cagnin e Dott. Dario ArnaldiI soggetti anziani sono considerati fragili sotto molti punti di vista, anche da un punto di vista del ritmo sonno-veglia. Infatti, i soggetti anziani, sani, tendono ad avere un sonno più frammentato e di minor qualità rispetto ai giovani. Questo, aumenta il rischio di sviluppare dei disturbi del sonno. L'insonnia è il disturbo più frequente, anche nei soggetti anziani, colpendo il 10-20% della popolazione. Tuttavia, non vanno dimenticati anche altri disturbi quali le apnee in sonno, i disturbi del ritmo circadiano, la sindrome delle gambe senza riposo e le parasonnie, in particolare quelle durante il sonno REM. Molto spesso, soprattutto nei soggetti anziani, tali disturbi rimangono non diagnosticati, oppure non correttamente inquadrati. Ad esempio, non è infrequente che un soggetto anziano con un disturbo da anticipazione del ritmo circadiano, venga erroneamente inquadrato come affetto da insonnia. Una corretta diagnosi è importante per un adeguato trattamento ed una migliore gestione. I disturbi del sonno nel soggetto anziano hanno una rilevanza ancora maggiore se si considera che costituiscono un fattore di rischio, modificabile, per lo sviluppo di deficit cognitivi fino alla demenza. Infatti, durante il sonno, si attiva un complesso meccanismo conosciuto come sistema glimfatico, che si occupa di eliminare dal cervello le sostanze potenzialmente dannose per il sistema nervoso centrale. Tra queste sostanze, vi sono anche le proteine responsabili della malattia di Alzheimer, la causa più frequente di malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale. Pertanto, è stato suggerito che il trattamento dei disturbi del sonno nel soggetto anziano e nel paziente con un deficit cognitivo lieve, possa avere effetti neuroprotettivi. In questo Podcast, vengono discussi i principali disturbi del sonno che possono interessare i soggetti anziani, ed in particolare quelli legati alla demenza ed alle patologie neurodegenerative del sistema nervoso centrale. Verranno inoltre discusse le indicazioni per un corretto percorso diagnostico-terapeutico.

    SINSONNIA - EPISODIO 4 - Sono in OFF dal sonno: insonnia nel paziente con Malattia di Parkinson

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 21:43


    Prof. Alessandro Tessitore e Prof.ssa Federica ProviniI disturbi del sonno sono uno dei sintomi non motori più comuni della Malattia di Parkinson (MP), ad impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, dei loro caregivers e sull'efficacia della terapia. L'insonnia è molto frequente, interessando fino all'81% dei pazienti. E'soprattutto un'insonnia di mantenimento, caratterizzata da difficoltà a mantenere la continuità del sonno e risvegli frequenti. Fluttuazioni motorie, tremore, rigidità e difficoltà a girarsi nel letto sono spesso le cause dell'insonnia, come pure la presenza di altri disturbi del sonno, tra cui i disturbi respiratori di tipo ostruttivo, russamento ed apnee o la sindrome delle gambe senza riposo. E' bene però ricordare come l'insonnia, nella MP, sia anche intrinsecamente legata alla patologia principale, poiché la neurodegenerazione coinvolge strutture anatomiche e neurotrasmettitori cruciali per la regolazione del ritmo sonno-veglia, interrompendo la rete che, dal tronco dell'encefalo alla corteccia, genera il sonno. Il sesso femminile, la durata di malattia e la presenza di depressione e/o ansia sono gli altri fattori correlati all'insonnia nei pazienti con MP. L'insonnia deve essere diagnosticata attraverso la raccolta anamnestica dettagliata, con l'eventuale ausilio di questionari validati che, benchè non specifici per l'insonnia nella MP, ne indagano i sintomi associati. L'actigrafia consente un monitoraggio prolungato del ritmo-sonno veglia; la video-polisonnografia notturna permette l'indagine completa delle caratteristiche del sonno del paziente con MP. Se l'insonnia è secondaria, perché dovuta a sintomi motori notturni, il trattamento terapeutico non differisce da quello dei sintomi diurni. I farmaci a lunga durata d'azione, in particolare i dopaminoagonisti, sono efficaci nel migliorare l'insonnia nei pazienti con MP, anche se l'insonnia è elencata tra i loro effetti collaterali. Studi randomizzati hanno dimostrato che Z-drug e melatonina migliorano la qualità del sonno dei pazienti con MP. Se l'insonnia non è né iatrogena né dovuta a sintomi motori, è bene ricorrere alla terapia cognitivo-comportamentale.

    SINSONNIA - EPISODIO 3 - L'insonnia s'è fatta disabilità nel paziente con sclerosi multipla

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 8:09


    Prof.ssa Alessandra Lugaresi - Prof.ssa Rosalia SilvestriNel podcast, la professoressa Alessandra Lugaresi e la professoressa Rosalia Silvestri esplorano il ruolo dell'insonnia nella sclerosi multipla, evidenziando come questo disturbo incida pesantemente sulla qualità della vita e sulle capacità cognitive dei pazienti. L'insonnia è comune nella sclerosi multipla e si associa spesso a sindrome delle gambe senza riposo e a comorbidità come disturbi dell'umore. Questo influisce negativamente sui network neuronali, specialmente nelle aree fronto-parietali, aggravando la fatica e le difficoltà di memoria a breve termine. Le esperte discutono l'importanza di una diagnosi accurata e di un approccio terapeutico integrato che includa terapie cognitivo-comportamentali e, dove necessario, interventi farmacologici specifici. L'obiettivo è quello di ripristinare un sonno di qualità per migliorare la gestione complessiva della sclerosi multipla e la vita dei pazienti, creando linee guida pratiche per neurologi e specialisti del sonno.

    SINSONNIA - EPISODIO 2 - L'insonnia è un mio problema?

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 13:45


    Prof. Alessandro Padovani - Prof. Luigi Ferini StrambiL'insonnia non è solo una malattia neurologica, ma impatta anche sulle altre malattie neurologiche. La prevalenza dell'insonnia è molto alta nei pazienti con malattia di Parkinson, con malattia di Alzheimer e demenza, con sclerosi multipla.Questa elevata prevalenza di insonnia va a determinare una fenotipizzazione diversa nelle diverse patologie, considerando che la tipologia di insonnia può cambiare nel corso della progressione della malattia e che quindi pone problematiche diverse nel corso del follow-up del paziente.L'insonnia, difatti, può essere un problema: i) di inizio del sonno, soprattutto se c'è ansia come comorbidità, ii) di mantenimento del sonno con risvegli nell'arco della notte, iii) di risveglio precoce mattutino, che può presentarsi in chi ha una depressione del tono dell'umore. Bisogna attenzionare in particolare chi presenta risvegli notturni, soprattutto se presentano una elevata frequenza nel corso della notte e con facile possibilità di riaddormentarsi, in quanto, soprattutto se non ritrovo efficacia dai trattamenti per l'insonnia instaurati, potrebbe valere la pena fare una valutazione polisonnografica per la ricerca del fenomeno del mioclono notturno o delle apnee ostruttive del sonno.La scelta dei farmaci per l'insonnia può diventare strategica in questa complessità di presentazione del disturbo da insonnia cronica. L'importante è seguire le linee guida con utilizzo di farmaci approvati, quali le benzodiazepine a brevissima emivita, le Z-drugs e la nuova strategia terapeutica che si basa sull'antagonismo al recettore per l'orexina per la promozione del sonno.In conclusione, l'insonnia può essere sia fattore di rischio che conseguenza di un patologia neurologica. Basti pensare che le persone con insonnia tendono a presentare atrofia cerebrale, sia per quanto riguarda la sostanza grigia che quella bianca. Recenti studi hanno documentato che chi presenta disturbi del sonno, quali frammentazione del sonno e disturbo da insonnia, presenta un grado di una atrofia corticale quantificabile in 3 anni di invecchiamento cerebrale in più rispetto a chi dorme bene.

    SINSONNIA -EPISODIO 1 - Notti insonni: personaggi storici e celebrità che lottano con l'insonnia

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 12:33


    Dott. Luigi Lavorgna - Prof. Liborio ParrinoIl podcast “Notti insonni” esplora come l'insonnia abbia influenzato grandi figure storiche e celebrità, spesso trasformandosi in un motore di creatività e riflessione. Da Machiavelli, che scriveva nelle ore più buie, a Napoleone, noto per le sue brevi notti, fino a icone contemporanee come Lady Gaga e George Clooney, molti hanno trovato ispirazione nelle loro notti insonni. Accanto a questi racconti, il podcast offre consigli pratici per affrontare l'insonnia, evidenziando il ruolo cruciale di una consulenza clinica per prevenire che l'insonnia acuta evolva in una condizione cronica. Attraverso il contributo di esperti, si riflette su come gestire questa condizione comune con l'aiuto della scienza, prevenendo effetti negativi sulla salute mentale e fisica. Gli ascoltatori sono incoraggiati a scoprire strategie per mantenere il benessere del cervello e favorire un sonno più regolare.

    STAGIONE 4 EPISODIO 15 - Come diagnosticare la demenza frontotemporale

    Play Episode Listen Later Feb 15, 2024 14:47


    PODCASTER SENIOR: Dr. Alberto Benussi;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Chiara Gallingani; RAZIONALE: La demenza frontotemporale è una comune forma di demenza caratterizzata dal predominante interessamento dei lobi frontali e temporali e da estrema variabilità dal punto di vista clinico, neuropatologico e genetico. Gli attuali criteri diagnostici sono principalmente basati sulle manifestazioni cliniche dei tre principali fenotipi, supportate da elementi di imaging strutturale e funzionale convenzionali. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi numerosi nuovi biomarcatori, che permettono non solo di individuare il fenotipo clinico ma anche di avere informazioni sulle sottostanti entità neuropatologiche e genetiche della malattia. Questo ha permesso di anticipare la diagnosi di demenza frontotemporale a stadi sempre più iniziali, introducendo così il concetto di demenza frontotemporale prodromica.

    STAGIONE 4 EPISODIO 14 - Delirium e Demenze

    Play Episode Listen Later Feb 13, 2024 14:33


    PODCASTER SENIOR: Prof. Giuseppe Bellelli;PODCASTER JUNIOR: Dr. Simone Salemme;RAZIONALE: Il delirium è un tema interdisplinare che coinvolge direttamente diversi professionisti sanitari, tra cui geriatri e neurologi. Con fino a un terzo delle persone in età avanzata che manifesta un episodio di delirium in corso di ospedalizzazione e quasi il 60% dei casi che rimane non diagnosticato, il delirium è un tema di grande rilevanza per la pratica clinica di tutti i giorni. L'importanza di una corretta gestione del delirium è enfatizzata ulteriormente dalle crescenti evidenze che lo associano a un maggior rischio di declino cognitivo, rendendo di fatto il delirium un'opportunità di prevenzione della demenza, con possibili risvolti neuroprotettivi.

    STAGIONE 4 EPISODIO 13 - Cervelli nello spazio

    Play Episode Listen Later Feb 6, 2024 17:34


    PODCASTER SENIOR: Dr. Giovanni Marfia;PODCASTER JUNIOR: Dr. Matteo Farè;RAZIONALE:Dai primi traguardi dell'esplorazione spaziale con lo Sputnik nel 1957, il primo allunaggio del 1969 e alle successive missioni spaziali internazionali, nella mente collettiva il cosmo e la possibilità di esplorarlo rappresentano al tempo stesso una frontiera immaginifica ed una pietra miliare del progresso scientifico umano. Nonostante i voli suborbitali commerciali sembrino vicini, pensiamo ad esempio alle recenti imprese di aziende private come SpaceX o Virgin Galactic, il volo spaziale porta con sè ancora moltissime difficoltà, tra cui l'adattamento all'inospitalità dell'ambiente spaziale, l'effetto sull'organismo della microgravità e di elevate accelerazioni e in generale gli effetti long-term su fisico e mente. Inoltre, l'esperienza del volo spaziale e suborbitale offre l'opportunità di raccogliere dati biometrici, di studiare determinate patologie, di approntare esperimenti specifici in un setting del tutto particolare, fornendo anche informazioni di utilità non solo aerospaziale ma anche medica e sanitaria.

    STAGIONE 4 EPISODIO 12 - Algie della faccia

    Play Episode Listen Later Feb 1, 2024 18:05


    PODCASTER SENIOR: Dr.ssa Renata Rao; PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Anna Gardin;RAZIONALE: I pazienti che lamentano dolore in regione facciale vengono spesso valutati da diversi specialisti, a seconda della prevalente localizzazione del dolore stesso: oculisti, odontoiatri, otorinolaringoiatri, chirurghi maxillo-facciali, neurochirurghi ed anche noi neurologi. Le possibili cause sottostanti, infatti, possono essere di competenza di diverse branche mediche e/o chirurgiche. Nel campo neurologico, una delle diagnosi più comuni è la nevralgia del trigemino, ma possono essere prese in considerazione anche altre categorie di cefalee, quali per esempio le cefalee autonomiche trigeminali (TACs). Nel 2020 è stata inoltre pubblicata la prima classificazione internazionale dei dolori orofacciali (https://doi.org/10.1177/0333102419893823), che rappresenta un altro valido aiuto per poter meglio inquadrare questa tipologia di pazienti, la cui condizione spesso arriva ad essere limitante per le attività della vita quotidiana.

    STAGIONE 4 EPISODIO 11 - La transizione in epilessia

    Play Episode Listen Later Jan 30, 2024 13:26


    PODCASTER SENIOR: Dr.ssa Francesca Ragona; PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Eugenia TosiRAZIONALE: Nel percorso di cura si definisce trasferimento il processo in cui il Neuropsichiatra infantile invia al Neurologo il paziente con una relazione clinica; la transizione invece è il passaggio programmato da un sistema di cure centrato sul bambino a uno orientato sull'adulto. È definito come un processo propositivo, pianificato, che risponde alle esigenze mediche, psicosociali, educative e professionali di adolescenti e giovani adulti con condizioni fisiche e mediche croniche mentre si spostano da sistemi sanitari pediatrici a centri per adulti. Il momento della transizione deve rappresentare anche il momento della epicrisi, la rivalutazione diagnostico terapeutica e della storia clinica del paziente. L'ambizione è quella di passare da un processo di trasferimento a un vero e proprio processo di transizione.

    STAGIONE 4 EPISODIO 10 - Terapia genica per l'atrofia muscolare spinale: traguardi raggiunti e sfide future

    Play Episode Listen Later Jan 25, 2024 18:56


    PODCASTER SENIOR: Prof.ssa Stefania CortiPODCASTER JUNIOR: Dr. Andi NurediniRAZIONALE: L'atrofia muscolare spinale (SMA) è una patologia neuromuscolare a trasmissione autosomica recessiva caratterizzata dalla progressiva degenerazione degli alfa-motoneuroni nelle corna anteriori del midollo spinale, con conseguente atrofia e debolezza muscolare. La SMA è la prima causa di morte per malattia genetica nell'infanzia e fino a pochi anni fa, soprattutto nella sua forma ad esordio infantile, era considerata una patologia intrattabile. Eppure, negli ultimi anni la ricerca traslazionale ha portato all'approvazione di nuove strategie terapeutiche che stanno drasticamente ridisegnando la storia naturale della SMA. In questo episodio si parlerà dei traguardi raggiunti e delle sfide ancora da affrontare di onasemnogene abeparvovec, la prima terapia genica approvata nel panorama delle malattie neuromuscolari.

    STAGIONE 4 EPISODIO 9 - Moya Moya

    Play Episode Listen Later Jan 23, 2024 14:20


    PODCASTE SENIOR: Dr. Francesco Acerbi; PODCASTER JUNIOR: Dr. Nicola Rifino; RAZIONALE: L'arteriopatia Moyamoya è una patologia cerebrovascolare cronica caratterizzata da una progressiva steno-occlusione bilaterale delle arterie carotidi interne e dei suoi rami principali, associata allo sviluppo di una rete collaterale di vasi fragili nelle aree profonde del cervello. I pazienti affetti da questa malattia rara hanno un rischio aumentato di sviluppare ictus ischemici e/o emorragici nel corso della vita. Nonostante nel 2023 siano state pubblicate le linee guida ESO sulla gestione dei pazienti con Moyamoya, questa patologia è ancora poco conosciuta in Italia. Ne parleremo oggi con il Dr. Francesco Acerbi, Responsabile della UOSD Vascolare, Centro di Rivascolarizzazione Neurochirurgica (Neurochirurgia 5) dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, autore delle linee guida europee sull'arteriopatia Moyamoya. Nel corso del nostro podcast, cercheremo di chiarire cosa si intende per arteriopatia Moyamoya, quando è utile porre il sospetto clinico, quali esami sono necessari per la diagnosi, quali trattamenti sono ad oggi disponibili e per quali pazienti l'approccio neurochirurgico può risultare determinante.

    STAGIONE 4 EPISODIO 8 - Neuromodulazione non-invasiva nelle demenze

    Play Episode Listen Later Jan 18, 2024 20:13


    PODCASTER SENIOR: Dr.Davide Cappon;PODCASTER JUNIOR: Dr. Marco Michelutti; RAZIONALE: Presente e prossimo futuro delle applicazioni della neuromodulazione non invasiva nell'ambito delle malattie neurodegenerative.

    STAGIONE 4 EPISODIO 7 - Sonno e neurodegenerazione: prima l'uovo o la gallina?

    Play Episode Listen Later Jan 16, 2024 17:01


    PODCASTER SENIOR: Prof. Luigi Ferini Strambi;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Chiara Bonomi;RAZIONALE: La relazione tra sonno e neurodegenerazione è un argomento molto vasto e dai contorni poco definiti, soprattutto per il neurologo non esperto in sonno. La letteratura degli ultimi 10 anni ha incalzato molto sul rapporto stretto e bidirezionale tra questi due "mondi", attraverso meccanismi comuni che coinvolgono l'importanza del mantenimento del sonno notturno come condizione necessaria per la corretta clearance dei prodotti tossici del catabolismo neuronale, il cui accumulo è alla base appunto dei processi di neurodegenerazione (come ad esempio nella Malattia di Alzheimer). Al contrario, le patologie degenerative possono causare danni estesi al SNC che possono portare anche alla disregolazione dei circuiti che regolano il sonno stesso.

    STAGIONE 4 EPISODIO 6 - Disturbi del linguaggio

    Play Episode Listen Later Jan 11, 2024 17:10


    PODCASTER SENIOR: Prof. Camillo Marra;PODCSTER JUNIOR: Dr.ssa Giulia Remoli; RAZIONALE: Le afasie primarie progressive ( PPA) rappresentano un gruppo eterogeneo di demenze degenerative, che si presentano con una degenerazione relativamente focale dei sistemi cerebrali che governano il linguaggio. Nonostante la letteratura scientifica si sia avvicinata molto a questa tematica negli ultimi anni, queste rimangono una sfida diagnostica e gestionale anche per i più esperti: le PPA rappresentano condizioni rare, con substrato neuropatologico eterogeneo, e notevoli implicazioni per il paziente e i suoi familiari. In questo podcast tratteremo le 3 forme di PPA: non fluente/agrammatica, logopenica, semantica come caratteristiche cliniche , inquadramento diagnostico e prognostico, sino a riflettere su eventuali terapie.

    STAGIONE 4 EPISODIO 5 - Angiopatia Amiloide Cerebrale

    Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 18:57


    PODCASTER SENIOR: Dr.ssa Marialuisa ZeddePODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Silvia Seri;RAZIONALE: L'angiopatia amiloide cerebrale è una patologia età-relata che si pone come una delle principali cause di emorragia intracranica nei soggetti anziani. I nuovi criteri diagnostici di Boston 2.0, le cui differenze rispetto ai precedenti ci verranno spiegate nel dettaglio dalla Dott.ssa Zedde nel podcast, danno risalto a nuovi aspetti clinici e di neuroimaging. Bisogna infatti considerare anche gli episodi neurologici transitori focali come manifestazione di questa patologia e differenziarli dagli attacchi ischemici transitori, in quanto il risvolto terapeutico è del tutto differente. Inoltre, affronteremo con la dott.ssa Zedde i rapporti con la patologia neurodegenerativa e CAA-related inflammation con i loro risvolti terapeutici. Buon ascolto!

    STAGIONE 4 EPISODIO 4 - Doppler transcranico non solo bubble test

    Play Episode Listen Later Dec 19, 2023 13:49


    PODCASTER SENIOR: Prof.ssa Chiara Robba;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Giulia Fiume; RAZIONALE:Il doppler transcranico è una metodica strumentale che permette di valutare il circolo cerebrale intracranico, attraverso specifiche finestre ossee, in modo rapido e non invasivo, direttamente a letto del paziente. Attraverso questa tecnica è possibile identificare e valutare la direzione e la velocità di flusso dei vasi principali del circolo intracranico e, così facendo, identificarne anche possibili variazioni in condizioni fisiologiche e patologiche. Uno degli utilizzi più comuni nella nostra pratica clinica e ambulatoriale è sicuramente l'esecuzione del bubble test per valutazione indiretta dello shunt dx-sn e la possibile identificazione del Forame Ovale Pervio nell'ictus criptogenetico. Questa metodica, però, offre un ampio ventaglio di applicazioni che possono guidare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente neurologico.

    STAGIONE 4 EPISODIO 3 - C'è un genetista in ambulatorio di Neurologia

    Play Episode Listen Later Dec 14, 2023 15:42


    PODCASTER SENIOR: Prof.ssa Enza Maria Valente; PODCASTER JUNIOR: Dr. Vidal Yahya;RAZIONALE:Individuare le sottospecialità neurologiche con il maggior contributo della genetica al momento, guidare i neurologi nella scelta dei test genetici più accurati, guidare i neurologi nell'interpretazione dei risultati.

    STAGIONE 4 EPISODIO 2 - La Miastenia Gravis nell'era delle terapie innovative

    Play Episode Listen Later Dec 12, 2023 15:22


    PODCASTER SENIOR: Prof. Francesco Saccà;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Giulia Greco;RAZIONALE:La Miastenia Gravis (MG) è una patologia neuromuscolare autoimmune caratterizzata principalmente da faticabilità muscolare post-esercizio, generalizzata o confinata alla sola muscolatura estrinseca oculare, determinata dalla presenza di autoanticorpi rivolti contro diverse componenti della giunzione neuromuscolare, quali gli anti-AChR, anti-MuSK o anti-LRP4. Pazienti clinicamente affetti in cui non sia riscontrata positività per nessuno dei suddetti anticorpi, vengono considerati sieronegativi.Fino a qualche anno fa, l'approccio terapeutico per i pazienti affetti da MG era limitato all'utilizzo, talora combinato, di farmaci sintomatici (es. piridostigmina bromuro), corticosteroidi e/o immunosoppressori non steroidei, con estrema variabilità nella risposta clinica.Negli ultimi anni, grazie all'avvento di nuovi farmaci lo scenario è finalmente cambiato, permettendo di trattare in maniera efficace anche pazienti non responsivi ai trattamenti di prima linea.

    STAGIONE 4 EPISODIO 1 - Emorragia cerebrale nel terzo millennio

    Play Episode Listen Later Dec 7, 2023 12:08


    PODCASTER SENIOR: Dr. Francesco Arba;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Costanza Rapillo;RAZIONALE: L'emorragia cerebrale spontanea rappresenta circa il 15% di tutti gli ictus cerebrali ed è seguita da una mortalità del 30-40%, rappresenta quindi una patologia devastante e con elevati costi socio-sanitari. Non esistono ad oggi terapie di fase acuta in grado di modificarne sostanzialmente la prognosi, come invece accade nell'ictus ischemico. Eppure, riconoscere un ictus emorragico e le sue cause è il primo passo per cercare di migliorare l'outcome del paziente con le giuste strategie terapeutiche. Inoltre, una migliore conoscenza della patologia ci aiuta a pensare e progettare i trials del futuro. In questo NEUROPOD parleremo di gestione in acuto del paziente con emorragia cerebrale, dall'arrivo in pronto soccorso alla diagnosi, soffermandoci sull'inquadramento diagnostico/eziologico e terminando con un piccolo focus sui pazienti che necessitano di terapia antiaggregante-anticoagulante e sulla loro gestione a lungo termine. Buon ascolto!

    STAGIONE 3 EPISODIO 38 - Parkinson: fenotipi atipici e come distinguerli

    Play Episode Listen Later Jun 27, 2023 15:00


    PODCASTER SENIOR: Paolo Solla;PODCASTER JUNIOR: Francesco Favruzzo; RAZIONALE: Parkinson: questa malattia è spesso semplicemente etichettata come, passatemi il termine, “malattia motoria” e, almeno a me, quelli che vengono subito in mente sono i fenomeni clinici tipici, caratterizzati dalla triade di bradicinesia, tremore a riposo e rigidità. Tuttavia, all'interno del complesso mare-magnum della malattia di Parkinson ci sono molti fenomeni che si discostano da questi fenomeni tipici. Tali fenomeni, oltre ad essere molto frequenti, spesso sono quelli che conferiscono la maggior disabilità al paziente anche perché rispondono poco alla classica terapia dopaminergica. Questi sintomi, che in letteratura vengono classificati principalmente in disturbi neuropsichiatrici, disturbi del sonno, disturbi autonomici, disturbi sensitivi e altri disturbi motori, possono presentarsi prima, insieme o in seguito all'insorgenza dei classici sintomi motori. In tal modo possono venirsi a costituire dei fenotipi atipici di malattia, che rappresentano una vera e propria sfida diagnostica. Il neuropatologo Heiko Braak, nel 2003, formulava un'ipotesi secondo la quale la neurodegenerazione nel Parkinson seguirebbe 6 stadi con un iniziale coinvolgimento, da parte della malattia, di alcune aree del tronco encefalico senza interessare la fantomatica substantia nigra, che sarebbe interessata solo in un secondo momento insieme ad un coinvolgimento del mesencefalo e dei gangli della base e, infine, una diffusione alla corteccia. Questa ipotesi potrebbe spiegare l'insorgenza di alcuni sintomi non motori, quali disturbi del sonno e iposmia, prima dei classici sintomi motori mentre altri disturbi, come il decadimento cognitivo, a distanza di anni dalla diagnosi.

    STAGIONE 3 EPISODIO 37 - Riconoscere e trattare le disautonomie: guida di sopravvivenza

    Play Episode Listen Later Jun 22, 2023 23:26


    PODCASTER SENIOR: Camilla Rocchi;PODCASTER JUNIOR: Tommaso Cillotto;RAZIONALE:Il sistema nervoso vegetativo è uno dei sistemi maggiormente integrati del nostro organismo, in connessione con i sistemi afferenti ed efferenti somatici e con le strutture che sottendono i nostri processi emozionali, volto al mantenimento dell' equilibrio omeostatico, implicato nella modulazione dei nostri comportamenti, del sonno, di risposte neuro endocrine e neuro immunologiche. Esso è controllato dal network autonomico centrale, una vasta rete di connessioni distribuita su più livelli gerarchici caudo-cranialmente dal midollo sino alla corteccia. Data questa forte interconnessione il SNV può venire alterato, a qualsiasi livello del SNC o SNP, in senso di iper o ipofunzione, in numerosi processi patologici, che possono comprometterlo in modo isolato (ad esempio nella ganglionopatia autonomia autoimmune, nella PAF o per l'uso di Farmaci) o in associazione ad altre manifestazioni neurologiche/sistemiche come nell'ambito di:1. disordini neurodegenerativi (di cui in primis sinucleinopatie, prioniche, leucoencefalopatie ereditarie)2. In casi di Mielopatie di varia natura 3. In corso di NEUROPATIA PERIFERICA - su base autoimmunitaria/paraneoplastiche - endocrino/metabolica/tossica/Infettiva (HIV, Lyme) - Ereditaria: in quest'ambito citiamo Amiloidosi, neuropatia sensoriale autonomica (es.HSAN3- Sdr.Riley Day), Fabry, Canalopatie del sodio, Porfiria acuta intermittente 4. Ricordiamo infine il frequente coinvolgimento autonomico in alcuni disordini della giunzione NM (botulismo, LEMS) 5. Altre forme rare: deficit Dopamina Beta idrossilasi; Forme “segmentarie/distrettuali”: Sindrome di Ross

    STAGIONE 3 EPISODIO 36 - Neuropatia delle piccole fibre

    Play Episode Listen Later Jun 20, 2023 12:58


    PODCASTE SENIOR: Daniele Cazzato;PODCASTER JUNIOR: Daniel Litewczuk

    STAGIONE 3 EPISODIO 35 - Deep Brain Stimulation: un lavoro di squadra

    Play Episode Listen Later Jun 15, 2023 10:06


    PODCASTER SENIOR: Rocco Quatrale;PODCASTER JUNIOR: Roberto Infante; RAZIONALE:La DBS è ormai da decenni un trattamento di consolidata efficacia sia per la Malattia di Parkinson idiopatica, sia per altri disturbi del movimento come tremore e distonia e anche in altri disordini come la sindrome di Tourette o la cefalea a grappolo. Il percorso terapeutico è però complesso e prevede la partecipazione di diversi attori come neurologi, neurochirurghi, neuroradiologi, professionisti sanitari come infermieri, fisioterapisti e psicologi specializzati ed infine il paziente stesso. In una parola, il DBS Team.

    STAGIONE 3 EPISODIO 34 - Stroke on DOAC treat or threat

    Play Episode Listen Later Jun 13, 2023 14:06


    PODCASTER SENIOR: Andrea Zini;PODCASTER JUNIOR: Gabriele Prandin;RAZIONALE: Gli anticoagulanti orali diretti (DOAC) contro il fattore Xa e IIa hanno rivoluzionato le terapie per i pazienti con disturbi trombo-embolici, in particolare il cardioembolismo da Fibrillazione atriale non valvolare. Questa classe di farmaci che comprende Apixaban, Rivaroxaban, Edoxaban e Dabigatran ha dimostrato la sua superiorità nel diminuire il rischio emorragico sistemico ed intracranico e la medesima efficacia nel prevenire eventi ischemici cerebrali se paragonati al warfarin, come confermato da una metanalisi di trial clinici randomizzati pubblicata su Circulation nel 2022 che includeva circa 71000 pazienti. La diffusione di questi farmaci ha comportato però un problema nel trattamento in caso di evento ischemico acuto: essi infatti se associati alla trombolisi, potrebbero teoricamente indurre una complicanza emorragica. Secondo le linee guida ESO 2021, viene raccomandata la valutazione dell'attività anticoagulante pre trattamento per stimare se il farmaco è a concentrazioni terapeutiche o sub terapeutiche, dando quindi la possibilità di eseguire il trattamento trombolitico nel caso in cui fosse sub terapeutico. Nel caso in cui il dosaggio fosse ancora in range, non è completamente chiarito il ruolo dei reversal specifici come l'Idarucizumab (per dabigatran) o Andexanet (per Apixaban e Rivaroxaban).

    STAGIONE 3 EPISODIO 33 - Stroke giovanile, non è un ossimoro

    Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 17:29


    PODCASTER SENIOR: Anna Bersano;PODCASTER JUNIOR: Francesco Pedrazzini

    STAGIONE 3 EPISODIO 32 - Medicina traslazionale i neuroncologia. Dove siamo, dove andiamo?

    Play Episode Listen Later Jun 6, 2023 17:12


    PODCASTER SENIOR: Roberta RudàPODCASTER JUNIOR: Valentina Pieri;RAZIONALE:La Neuro-Oncologia è una branca particolare della Neurologia, che ha conosciuto negli ultimi anni degli straordinari avanzamenti sia in ambito diagnostico che terapeutico. Sotto la spinta di rapide, nuove acquisizioni della biologia molecolare, nel 2021 è stata definita la nuova classificazione WHO che integra in maniera crescente il dato molecolare agli aspetti istologici convenzionali per una definizione diagnostica sempre più accurata, anche nel caso di tumori rari. L'identificazione di mutazioni “driver” per la crescita tumorale ha aperto poi la strada alle terapie target, vale a dire all'utilizzo di farmaci inibitori di specifiche mutazioni che iniziano ad avere un ruolo anche nei tumori cerebrali in aggiunta alle terapie tradizionali radio e chemioterapia. È evidente che stiamo parlando di pazienti molto complessi, che richiedono un approccio multidisciplinare ma dove il neurologo, con le sue competenze d'organo, riveste un ruolo importante. Tra l'altro, l'aumento della popolazione anziana ha visto un aumento di frequenza di alcuni tumori cerebrali, glioblastoma e linfoma in primis, e queste patologie rappresentano una parte non trascurabile dei pazienti che vengono ricoverati nei Reparti di Neurologia.

    STAGIONE 3 EPISODIO 31 - E se fosse un caso di Fabry?

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 11:22


    PODCASTER SENIOR: Alessandro Burlina;PODCASTER JUNIOR: Benedetta Storti;RAZIONALE:La malattia di Fabry è una patologia X linked che ha una incidenza annuale variabile, ma che secondo l'autorevole rivista Lancet (Zarate, 2008) si attesta tra 1 ogni 40'000 e 1 ogni 117'000 nati vivi. La prevalenza invece è più difficile da cogliere con certezza, ed è probabilmente sottostimata. Essa, se si considerano le varianti a esordio tardivo, è di circa 1 caso ogni 3'000 individui. E' una malattia che Orphanet definisce panetnica. Con esordio dei sintomi solitamente nell'infanzia, ma spesso diagnosticata più tardivamente.

    STAGIONE 3 EPISODIO 30 - Charcot-Marie-Tooth: quello che c'è da sapere

    Play Episode Listen Later May 30, 2023 14:22


    PODCASTER SENIOR: Davide Pareyson;PODCASTER JUNIOR: Andi Nuredini;RAZIONALE:La malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) è la più frequente neuropatia su base ereditaria, e colpisce circa 1 persona ogni 2500. La CMT può esordire in età pediatrica o più tardivamente e le manifestazioni cliniche possono variare in modo sostanziale anche all'interno della stessa famiglia. Clinicamente la CMT è caratterizzata da progressiva debolezza e atrofia muscolare distale, riflessi osteotendinei assenti o ridotti, disturbi sensoriali e deformità distali. Mutazioni a carico di più di 80 geni sono state associate a CMT ma si conosce ancora poco sulla correlazione genotipo-fenotipo nelle varie forme e purtroppo, sebbene la ricerca in materia sia molto attiva, ad oggi non è disponibile una terapia disease-modifying efficace.

    STAGIONE 3 EPISODIO 29 - Disturbi della Coscienza e fattori clinici confondenti

    Play Episode Listen Later May 25, 2023 12:45


    PODCASTER SENIOR: Rita Formisano;PODCASTER JUNIOR: Maria Francesca Creta;

    STAGIONE 3 EPISODIO 28 - Ipersonnia diurna: oltre le OSA c'è di più

    Play Episode Listen Later May 23, 2023 15:05


    PODCASTER SENIOR: Andrea Romigi;PODCASTER JUNIOT: Alessandro Castelli

    STAGIONE 3 EPISODIO 27 - Amiloidosi TTR come scoprirla, come trattarla

    Play Episode Listen Later May 18, 2023 15:43


    PODCASTER SENIOR: Marco Luigetti;PODCASTER JUNIOR: Giorgia Bruno;RAZIONALE:L'amiloidosi da transtiretina è una malattia genetica rara a trasmissione autosomico dominante con esordio in età adulta. La patologia è causata da mutazioni del gene TTR che determinano l'accumulo di fibrille di amiloide responsabili di un danno multiorgano con particolare coinvolgimento del sistema nervoso periferico e autonomo. Fino a poco tempo fa, i farmaci sintomatici e il trapianto di fegato, per casi selezionati, erano le uniche chance terapeutiche. La scoperta dei meccanismi patogenetici molecolari e i progressi delle tecnologie farmacologiche hanno portato a una rivoluzione terapeutica. Un ampio spettro di terapie mirate, infatti, è già disponibile sul mercato e altre sono prossime a ottenere l'approvazione. La sfida per il neurologo è rappresentata dal cogliere i campanelli di allarme della patologia per arrivare più precocemente possibile alla diagnosi, prevenire la disabilità e ottimizzare la prognosi.

    STAGIONE 3 EPISODIO 26 - Cannabis ed epilessia la tetraidrorivoluzione del trattamento antiepilettico

    Play Episode Listen Later May 16, 2023 15:47


    PODCASTER SENIOR: Emilio Russo;PODCASTER JUNIOR: Fedele Dono;

    STAGIONE 3 EPISODIO 25 - Predizione dell'outcome in epilessia

    Play Episode Listen Later May 11, 2023 17:20


    PODCASTER SENIOR: Giovanni Assenza;PODCASTER JUNIOR: Margherita Contento;RAZIONALE:La predizione dell'outcome in epilessia può riguardare diversi aspetti: come il paziente risponderà ad una determinata terapia farmacologica, oppure l' eventuale successo di un intervento chirurgico o, ancora, l'eventuale recidiva epilettica dopo sospensione completa della terapia. In questo podcast con il Professor Assenza proveremo ad esplorare alcuni di questi aspetti.

    STAGIONE 3 EPISODIO 24 - Gravidanza ed epilessia what should we do

    Play Episode Listen Later May 9, 2023 21:00


    PODCASTER SENIOR: Barbara Mostacci;PODCASTER JUNIOR: Bruna Nucera

    STAGIONE 3 EPISODIO 23 - Come diventare gli Angeli del trattamento dell'ictus

    Play Episode Listen Later May 4, 2023 22:42


    PODCASTER SENIOR: Marcello Naccarato;PODCASTER JUNIOR: Matteo Farè;RAZIONALE: Nonostante varie linee guida e pubblicazioni internazionali, spesso la gestione dell'ictusvaria moltissimo da ospedale a ospedale e tra regione e regione, determinando quindidisparità nell'accesso ai trattamenti ed outcome differenti.Dal 2016 Boehringer ha lanciato l''Iniziativa Angels, un intervento in ambito sanitario, chemira a migliorare le possibilità di sopravvivenza e di vita senza disabilità dei pazienti colpitida ictus ischemico.L'Iniziativa Angels ha quindi vari scopi:1. Erogare attività formative alle figure sanitarie coinvolte nel trattamento dello Stroke2. Costruire reti regionali efficienti, costituite da centri funzionali e servizi di emergenza rapidi3. E più importante, migliorare continuamente la qualità dell'assistenza, valutata tramite itempi e gli outcome dei trattamenti , tratti da database internazionali, come il SITS,assegnando poi riconoscimenti ai centri di eccellenza.

    STAGIONE 3 EPISODIO 22 - Mitocondriopatie primitive interessamento multisistemico e aspetti diagnostici

    Play Episode Listen Later May 2, 2023 26:29


    PODCASTER SENIOR: Serenella Servidei;PODCASTER JUNIOR: Giulio Gadaleta RAZIONALE: I mitocondri rappresentano una struttura subcellulare essenziale per il fabbisogno energetico e metabolico dell'organismo. Nel momento in cui si verifichi una mutazione genetica a carico del DNA mitocondriale (mtDNA) o nucleare (nDNA), è possibile che ne consegua un'alterazione dei processi subordinati alla produzione di tale energia (principalmente ATP), con ripercussioni di varia gravità in termini di fenotipo clinico. L'attenzione per le mitocondriopatie primitive, principalmente miologico dato il preminente coinvolgimento a carico della muscolatura scheletrica, è in costante incremento, trattandosi in modo più ampio di patologie che potenzialmente possono interessare ogni organo e sistema, a partire dal sistema nervoso centrale e periferico, occhi, fegato, reni, sistema cardiovascolare e gastrointestinale. In aggiunta alle terapie definite come “cocktail mitocondriale” quali vitamine, aminoacidi e ubichinoni (i.e. Arginina, Riboflavina, Carnitina, Ubidecarenone), sono attualmente in studio differenti approcci terapeutici, basati su terapie eziopatologiche (es. geniche) o di gestione della cascata collaterale che origina dal difetto genetico primitivo (es. antiossidanti, terapie scavenging di rimozione di composti tossici). Obiettivo del presente podcast è quello di identificare i principali aspetti eziopatogenetici, diagnostici e di caratterizzazione clinica delle miopatie mitocondriali, con un accenno alle attuali e future prospettive terapeutiche.

    STAGIONE 3 EPISODIO 21 - Tossina botulinica

    Play Episode Listen Later Apr 27, 2023 12:46


    PODCASTER SENIOR: Anna Castagna;PODCASTER JUNIOR: Sandy Maria Cartella; RAZIONALE:Il motivo principale per cui abbiamo pensato questo podcast è l'indiscussa utilità della tossina nella pratica clinica. La tossina è infatti un farmaco che, se ben usato, cambia la vita dei pazienti. I vantaggi di questo farmaco non finiscono qui: infatti, è privo di effetti collaterali sistemici, ed anche quelli locali, se dovessero verificarsi, sono temporanei! È per questo che garantisce un'elevata compliance dei pazienti. E, se ci pensiamo, è un farmaco relativamente recente. Infatti, è solo alla fine del 19esimo secolo che Kerner, dopo aver studiato gli effetti del “sausage poisoning” (anche su di sé, come di solito fanno i pionieri) introdusse la tossina botulinica al mondo. Grazie alle sue osservazioni e ai suoi esperimenti, egli ipotizzò il meccanismo d'azione della tossina ed anche il suo possibile uso terapeutico. Oggi, naturalmente, sappiamo che aveva ragione.

    STAGIONE 3 EPISODIO 20 - Microbiota nelle malattie neurodegenerative

    Play Episode Listen Later Apr 20, 2023 16:48


    PODCASTER SENIOR: Jessica Mandrioli;PODCASTER JUNIOR: Fabiola De Marchi; RAZIONALE:Il microbiota, inteso come abbondante e variegata popolazione di microorganismi che colonizza il nostro apparato digerente, è la più grande, complessa e dinamica comunità microbica del nostro corpo, e comprende quasi mille specie di batteri differenti, esercitando una marcata influenza sull'individuo sia durante il suo funzionamento fisiologico che durante eventuali patologie. Recenti evidenze scientifiche dimostrano che alterazioni del microbiota intestinale sono sempre più implicate nel modificare la suscettibilità e la progressione di varie malattie neurodegenerative, tra cui malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica.

    STAGIONE 3 EPISODIO 19 - DBS e distonia cervicale: nuove prospettive

    Play Episode Listen Later Apr 18, 2023 9:19


    PODCASTER SENIOR: Francesca Morgante;PODCASTER JUNIOR: Maria Francesca Tepedino;RAZIONALE:La distonia cervicale è la forma di distonia focale più frequente nell'adulto. Colpisce i muscoli del collo causando deviazione della testa, dolore e tremore. Il trattamento principale è rappresentato dalle iniezioni di tossina botulinica, tuttavia, soggetti farmaco-resistenti e ben selezionati possono essere sottoposti a stimolazione cerebrale profonda, conosciuta anche con l'acronimo DBS, del globo pallido interno. La tempestiva e idonea selezione del paziente, il corretto posizionamento degli elettrodi, nonché la sartoriale programmazione di stimolazione sono fondamentali per il successo del trattamento, con netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

    STAGIONE 3 EPISODIO 18 - Tremore

    Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 16:13


    PODCASTER SENIOR: Roberto Erro;PODCASTER JUNIOR: Simone Aloisio;RAZIONALE:Il tremore è il disturbo del movimento più comune e si caratterizza come un movimento involontario oscillatorio ritmico di una o più regioni corporee, non necessariamente contigue. Si tratta però di un disturbo estremamente eterogeneo e proprio in virtù di questa ricca fenomenologia clinica, l'approccio al paziente rappresenta una grande sfida per il neurologo; di qui la necessità nel corso degli anni di definirne criteri comuni di descrizione fenomenologica sulla base di caratteristiche clinico-laboratoristico-strumentali e sulla base dell'eziologia, allo scopo di supportare la diagnosi differenziale.

    STAGIONE 3 EPISODIO 17 - Le terapie ad alta efficacia nella sclerosi multipla: quali e quando?

    Play Episode Listen Later Apr 11, 2023 13:50


    PODCASTER SENIOR: Marinella Clerico;PODCASTER JUNIOR: Gianmarco Abbadessa;RAZIONALE:Il danno neurologico inizia sin dalle fasi iniziali della Sclerosi Multipla, prima della manifestazione dei sintomi clinici. Il trattamento precoce con terapie ad alta efficacia può migliorare gli esiti clinici a lungo termine minimizzando l'accumulo di danni neurologici che si verificano nelle prime fasi della malattia. Le seguenti terapie modificanti il decorso sono approvate in Europa per il trattamento di tutte le forme di SM-recidivante, comprese la CIS, la SM-RR e, per alcuni DMT, la SM secondariamente progressiva (SM-SP) attiva: anticorpi monoclonali anti-CD20 (ofatumumab per via sottocutanea e ocrelizumab per via endovenosa), natalizumab (un antagonista del recettore dell'integrina alfa4beta2 somministrato per via endovenosa), modulatori del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1P) (fingolimod, siponimod, ozanimod, ponesimod, tutti assunti per via orale), fumarati (dimetil, monometil, diroximel, tutti assunti per via orale), interferoni (IFNβ-1b somministrato per via sottocutanea, IFNβ-1a e IFNβ-1a pegilato somministrati per via sottocutanea o intramuscolare), teriflunomide (per via orale) e glatiramer acetato (iniezione sottocutanea).

    STAGIONE 3 EPISODIO 16 - Parkinson oltre il movimento: sintomi non motori

    Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 9:45


    PODCASTER SENIOR: Lucia Ricciardi; PODCASTER JUNIOR: Gabriele BelliniRAZIONALE: La malattia di Parkinson è comunemente associata ai sintomi motori, come tremore, rigidità muscolare e difficoltà di movimento, ma ci sono anche molti sintomi non motori che possono essere presenti anche prima della diagnosi. Tra i sintomi non motori più frequenti troviamo le problematiche della sfera cognitivo-comportale come disturbi mnesici, depressione e ansia; alterazioni del pattern ipnico notturno e disturbo comportamentale del sonno REM, disturbi di tipo gastrointestinale come la stipsi, disturbi uriniari tra cui l'incontinenza e l'ipotensione ortostatica. La frequenza dei sintomi non motori nella malattia di Parkinson varia da persona a persona, alcuni studi hanno dimostrato che fino al 90-100% dei pazienti con la malattia di Parkinson possono sperimentare almeno un sintomo non motorio. Da questo ne deriva sicuramente l'importanza per i pazienti e i caregiver di parlarne con il proprio medico o specialista per un loro corretto trattamento.

    STAGIONE 3 EPISODIO 15 - Chi ha paura del ganglioside?

    Play Episode Listen Later Apr 4, 2023 15:17


    PODCASTER SENIOR: Diego Franciotta; PODCASTER JUNIOR: Francesco Germano; RAZIONALE:È abbastanza frequente che spesso, di fronte ad un paziente con neuropatia, scatti una sorta di riflesso condizionato, e venga richiesto un pannello per la diagnosi di neuropatie autoimmuni che comprende fino a 12 antigeni, il famoso pannello anti-gangliosidi. Tale pratica comune nasce probabilmente dalla scarsa conoscenza in tema e spesso ci pone di fronte a problemi diagnostici molto rilevanti, come ad esempio in caso di presenza di falsi positivi. Il goal di questa intervista è quello di chiarire non solo quali sono gli anticorpi anti gangliosidi, ma anche e soprattutto fornire delle utili informazioni in merito al loro significato clinico, alla rilevanza diagnostica ed a quando e come richiederli.

    STAGIONE 3 EPISODIO 14 - Encefaliti autoimmuni una diagnosi spinosa

    Play Episode Listen Later Mar 30, 2023 18:33


    PODCASTER SENIOR: Francesco Deleo; PODCASTER JUNIOR: Federico Emanuele Pozzi; RAZIONALE:Le encefaliti autoimmuni sono un gruppo estremamente eterogeneo di disturbi che possono presentarsi con quadri molto diversi tra loro, abbracciando grandi macro-categorie della neurologia, dalle crisi epilettiche, al disturbo cognitivo, a sintomi psichiatrici, a disturbi del movimento e disautonomia, a disturbi periferici, fino a quadri drammatici come lo stato epilettico refrattario. La diagnosi si basa al giorno d'oggi sui criteri di Graus del 2016, che utilizzano un algoritmo per “step”, comprendente anche una specifica esclusione di altre cause, anche se non sembra che tutti i quadri descritti ad oggi rientrino nelle categorie individuate da questi autori.

    STAGIONE 3 EPISODIO 13 - Profilassi dell'emicrania: prevenire, per curare

    Play Episode Listen Later Mar 28, 2023 10:22


    PODCASTER SENIOR: Licia Grazzi; PODCASTER JUNIOR: Oreste Marsico; RAZIONALE: L'emicrania è la malattia neurologica più diffusa al mondo ed interessa, nella sua forma cronica, il 3% della popolazione mondiale. È una patologia correlata ad un alto tasso di disabilità, riconosciuta come malattia sociale anche in Italia da luglio 2020. Si caratterizza per attacchi di cefalea unilaterale di qualità pulsante, intensità moderata o severa, della durata di 4 - 72 ore, e che si associa, a nausea, vomito, fonofobia e fotofobia, oltre ad un corteo sintomatologico che può precedere o seguire il singolo attacco emicranico. La terapia dell'emicrania si avvale di approcci farmacologici e non, utilizzati sia nella fase acuta del dolore sia in prevenzione dello stesso.

    STAGIONE 3 EPISODIO 12 - La leggenda dell'RBD isolato

    Play Episode Listen Later Mar 23, 2023 9:28


    PODCASTER SENIOR: Ambra Stefani; PODCASTER JUNIOR: Simone Cappellano; RAZIONALE:Il disturbo comportamentale del sonno REM (RBD) è una condizione clinica caratteristicamente associata a disturbi neurodegenerativi nella quale si presenta la ripetuta tendenza ad agire i sogni secondaria alla perdita della fisiologica atonia in corso di sonno REM. Le manifestazioni cliniche sono proteiformi e tendono a precedere spesso la diagnosi di un sottostante disturbo neurodegenerativo. La diagnosi di RBD presenta quindi importanti implicazioni prognostiche.

    STAGIONE 3 EPISODIO 11 - Drama therapy contro demenza e fragilità

    Play Episode Listen Later Mar 21, 2023 10:23


    PODCASTER SENIOR: Paola Perfetti; PODCASTER JUNIOR: Adolfo Mazzeo; RAZIONALE: La demenza ha una prevalenza dell'8% nella popolazione ultrasessantacinquenne. In assenza di un trattamento specifico, è necessario supportare al meglio i pazienti affetti da tale patologia e i loro caregiver. Pertanto, nascono iniziative come Paese ritrovato e la drammaterapia, di cui la maggior parte dei neurologi sa poco o nulla.Il Paese Ritrovato”, aperto nel giugno 2018, è il primo villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer. All'interno di questa realtà, anche sperimentale, che mette al centro la persona, sono presenti diverse attività volte alla cura e al benessere dell'individuo, tra queste la drammaterapia. La Drammaterapia è un intervento di promozione relazionale, è un “luogo sociale protetto” nel quale si sperimentano nuovi modelli comunicativi e di socializzazione e dove si avvia un lavoro di cura di sé e del gruppo attraverso emozioni condivise. L'ascolto dell'altro, la condivisione, l'incontro oltre la parola che caratterizzano il metodo di questa disciplina, fanno della drammaterapia, un mezzo di aiuto e di supporto in un contesto di cura della persona colpita da Alzheimer. L'approccio emotivo ed espressivo e l'atmosfera positiva che caratterizzano il setting immettono la persona in una sensazione di benessere che può permanere oltre l'incontro, al di là del ricordo. La parola ed il gesto acquistano quindi un nuovo significato più fisico e più profondo prendendo dal teatro il senso metaforico che indica una nuova via di comunicazione sulla quale incontrarsi.

    STAGIONE 3 EPISODIO 10 - Paralisi sopranucleare progressiva: maneggiare con cura

    Play Episode Listen Later Mar 16, 2023 11:04


    PODCASTER SENIOR: Marina Picillo; PODCASTER JUNIOR: Marco Liccari; RAZIONALE: La paralisi sopranucleare progressiva è una taupatia 4R, caratterizzata da una progressione rapida di malattia e da un core sintomatologico che comprende il deficit della motilità oculare, l'instabilità posturale precoce, acinesia e il decadimento cognitivo nei primi anni di malattia. Storicamente la PSP era conosciuta come sindrome di Richardson, che ad oggi viene descritta dal fenotipo di PSP più classico che si manifesta con instabilità posturale e frequenti cadute early onset, paralisi dello sguardo sopranucleare sul piano verticale, alle quali si può associare un parkinsonismo prevalentemente simmetrico rigido acinetico. Ora però, è riconosciuto come la PSP comprenda diverse varianti fenotipiche che spesso possono essere difficili da riconoscere utilizzando la vecchia definizione.

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