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QUANDO LE PAROLE NON VENGONO - Il cervello ha una spiegazione sorprendenteDimenticare una parola non è sempre un segnale di demenza. Scopri cosa succede nel cervello quando “le parole non vengono” e come lo sport può aiutare la memoria.#memoria #multitasking #cervello #neuroni #invecchiamento #parole #stressmentale #demenza #attivitafisica #concentrazione
Joe Biden Sparito Dalla Circolazione: Dov'è Finito L'Ex Presidente?Dopo mesi di assenza, Joe Biden torna a farsi sentire in un momento delicato per l'America. Ma dov'era finito per tutto questo tempo?#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #america #casabianca #demenza #donaldtrump #dove #ex #finito #joebiden #politica #presidente #sparito #statiuniti #usa
Nuova Spaventosa Scoperta: Dormire Poco Riduce Di Molto Il Cervello!Dormire male può alterare profondamente il nostro cervello, fino a favorire gravi malattie. Ecco che cosa hanno scoperto gli esperti!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #demenza #alzheimer #cervello #cognitive #dormire #gravi #malattie #medico #nuova #riduce #salute #scoperta
All'interno della trasmissione "Buongiorno PNR", il Dottor Paolo Provera, informa circa la nascita dell'Associazione "A Casa Con Voi" che promette un aiuto concreto e gratuito alle persone affette da Demenza senile e Alzheimer.
La demenza è una realtà crescente in Svizzera. Tocca moltissime famiglie. I dati del 2024 dicono che quasi 157'000 persone sono affette da demenza e ci sono circa 33'800 nuovi casi ogni anno. Quindi significa: una diagnosi nuova di demenza ogni 16 minuti. Questo è un dato allarmante. A livello di Cantone dei Grigioni, i casi sono 4'075.In Engadina il prossimo 29 marzo si terrà il Demenz Meet organizzato tra gli altri dal Centro sanitario Bregaglia, la prima realtà che andiamo a conoscere in questa puntata che ci permette di fare luce su un servizio essenziale per chi - purtroppo - si trova a dover gestire un familiare affetto da queste patologie.A sud del Bernina, la casa di cura per anziani si appresta a subire un radicale restyling per progettare il quale da mesi è al lavoro una commissione di esperti che dovrà mettere in fila tutte le esigenze a cui dare una risposta attraverso soluzioni pratiche. Parliamo dei metodi di approccio per gestire questi pazienti difficili, di come sono strutturati questi nuclei protetti che sempre più si avvalgono di nuove tecnologie per garantire la sicurezza degli ospiti, ma c'è anche un altro aspetto non meno importante legato a queste malattie e non riguarda le strutture di cura ma il territorio, o meglio: le famiglie. Parleremo di questo anche con Marianna Tonolla, vicedirettrice e responsabile delle cure dell'Opera Mater Christi di Grono e con Victoria Egger, responsabile del reparto Bogian, quello dedicato ai pazienti affetti da Alzheimer.
La combinazione di più biomarcatori può permettere di individuare le persone a maggior rischio di sviluppare demenza tra quelle che soffrono di un disturbo cognitivo lieve, che sono quindi i candidati ideali per erogare precocemente i primi trattamenti che agiscono sui meccanismi biologici di sviluppo della malattia come quelli di recente approvati dalle Autorità per il Farmaco americane e di prossima approvazione da parte dell’agenzia europea. Lo dimostrano i primi risultati del progetto nazionale Interceptor, promosso e finanziato nel 2018 dal Ministero della Salute e dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), presentati durante un Convegno organizzato dall’Osservatorio Demenze del Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS, dal Dipartimento Neuroscienze - Unità Clinica della Memoria del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e dal Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele. Ospite di Nicoletta Carbone il prof. Paolo Maria Rossini già direttore dell’Unità Operativa di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e attualmente responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele-Roma, che ha coordinato il progetto.
Secondo i risultati di una sperimentazione australiana unica al mondo, apportare cambiamenti allo stile di vita in quattro aree chiave potrebbe ritardare l'insorgenza della demenza.
L'osservazione di leader mondiali in età avanzata, come Joe Biden, ha spesso sollevato domande sull'invecchiamento cerebrale e sui suoi possibili legami con lo stile di vita. Negli Stati Uniti, dove l'alimentazione media è caratterizzata da un consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e cibi ultra-processati, il rischio di declino cognitivo sembra strettamente connesso alle scelte alimentari. Studi sempre più numerosi dimostrano come una dieta ricca di nutrienti essenziali, antiossidanti e acidi grassi omega-3 possa non solo rallentare l'invecchiamento cerebrale, ma anche ridurre l'incidenza di malattie neurodegenerative come la demenza. ⭐️ VIDEO LEZIONE GRATIS "Perché le diete non funzionano: la verità su fame nervosa e perdita peso", ACCEDI QUI: https://lifeology.it/nutrizionalmente-sq-main/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sq_videolezione ⭐️ Riflettere su questi temi ci permette di comprendere l'importanza di un'alimentazione consapevole per preservare la salute mentale. Nel nostro percorso di coaching di gruppo "NutrizionalMente", ci focalizziamo proprio su questo: riscrivere il rapporto con il cibo non solo per perdere peso, ma per costruire una base solida di benessere psicofisico che accompagni ogni fase della vita. Le scelte che facciamo oggi possono cambiare radicalmente la qualità del nostro futuro. ⭐️ SCOPRI il NUOVO Coaching di Gruppo "NutrizionalMente" per cambiare il tuo rapporto con il cibo per sempre. Candidati tramite un colloquio qui: https://lifeology.it/nutrizionalmente/?utm_source=yt_organico&utm_medium=go&utm_campaign=sq_videolezione ⭐️
Seconda edizione dell'asta di solidarietà e beneficenza per il Progetto Comunità Amica delle Persone con Demenza: Arte all'asta.Artiste ed artisti, artigiane ed artigiani hanno risposto in modo solidale a questo momento di beneficenza che si svolgerà venerdì 29 novembre all'hotel Barrage di Pinerolo, in stradale San Secondo.Un'iniziativa che sostiene i progetti Comunità Amica delle Persone con Demenza Val Pellice, Pinerolo e Villar Perosa.Artiste ed artisti, artigiane ed artigiani hanno risposto generosamente all'appello donando manufatti di ogni genere , prezzo e caratteristica.L'Asta, voluta dalla Rete Demenze del Pinerolese, vede coinvolti oltre alla Diaconia Valdese anche ASL TO3, CISS di Pinerolo, Unione Montana Valli Chisone e Germanasca e AMA Pinerolo - Associazione Mutuo Aiuto.Ne parliamo con Monica Onnis, responsabile ufficio comunicazione della CSD.
Ospite di oggi Danilo Masotti, noto per avere studiato e battezzato gli "umarells" bolognesi e per estensione gli anziani metropolitani, e che negli ultimi anni ha cominciato a raccontare con video il suo rapporto con la madre, Concetta, malata di demenza senile, fino a raggiungere un imprevedibile seguito sui social.
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Prof.ssa Anna Chiara Cagnin e Dott. Dario ArnaldiI soggetti anziani sono considerati fragili sotto molti punti di vista, anche da un punto di vista del ritmo sonno-veglia. Infatti, i soggetti anziani, sani, tendono ad avere un sonno più frammentato e di minor qualità rispetto ai giovani. Questo, aumenta il rischio di sviluppare dei disturbi del sonno. L'insonnia è il disturbo più frequente, anche nei soggetti anziani, colpendo il 10-20% della popolazione. Tuttavia, non vanno dimenticati anche altri disturbi quali le apnee in sonno, i disturbi del ritmo circadiano, la sindrome delle gambe senza riposo e le parasonnie, in particolare quelle durante il sonno REM. Molto spesso, soprattutto nei soggetti anziani, tali disturbi rimangono non diagnosticati, oppure non correttamente inquadrati. Ad esempio, non è infrequente che un soggetto anziano con un disturbo da anticipazione del ritmo circadiano, venga erroneamente inquadrato come affetto da insonnia. Una corretta diagnosi è importante per un adeguato trattamento ed una migliore gestione. I disturbi del sonno nel soggetto anziano hanno una rilevanza ancora maggiore se si considera che costituiscono un fattore di rischio, modificabile, per lo sviluppo di deficit cognitivi fino alla demenza. Infatti, durante il sonno, si attiva un complesso meccanismo conosciuto come sistema glimfatico, che si occupa di eliminare dal cervello le sostanze potenzialmente dannose per il sistema nervoso centrale. Tra queste sostanze, vi sono anche le proteine responsabili della malattia di Alzheimer, la causa più frequente di malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale. Pertanto, è stato suggerito che il trattamento dei disturbi del sonno nel soggetto anziano e nel paziente con un deficit cognitivo lieve, possa avere effetti neuroprotettivi. In questo Podcast, vengono discussi i principali disturbi del sonno che possono interessare i soggetti anziani, ed in particolare quelli legati alla demenza ed alle patologie neurodegenerative del sistema nervoso centrale. Verranno inoltre discusse le indicazioni per un corretto percorso diagnostico-terapeutico.
Molto spesso tecnologia e natura, vengono presentate come due ambiti quasi totalmente in conflitto tra loro. Ma in molti casi possono sostenersi a vicenda.Ospiti:Fabio Romano - responsabile sviluppo ecosistema industriale di Huawei ItaliaRoberto Covi - Ceo di Tassullo - realizzano prodotti e sistemi integrati per il mercato nazionale ed internazionale delle nuove costruzioni, della rigenerazione edilizia, del restauro storico-artistico e dell'edilizia sostenibile e attenta al benessere e alla salubrità degli ambienti.Stefano Epifani - presidente della Fondazione Per La Sostenibilità DigitaleAndrea Pezzana - Medico specialista in Scienza dell'Alimentazione e dottore in Psicologia Clinica e di Comunità. Direttore della Struttura Complessa di Nutrizione Clinica dell'ASL Città di TorinoSi può fare - Storie dal socialeComunità amicheBari è la prima città metropolitana in Italia che ha aderito al progetto "Comunità amiche delle persone con Demenza". Ne parliamo in questa puntata che è anche la prima di quattro puntate speciali che "Storie dal sociale" ha deciso di dedicare al tema della fragilità e dell' inclusione nei giorni in cui in italia si svolge il G7 sulle disabilità.
Pugili, giocatori di hockey, di football e persino calciatori: sono tutti accomunati da un nemico silenzioso: la CTE, o Encefalopatia Traumatica Cronica. Molti degli sport di contatto però prevedono delle protezioni - come il casco -, eppure la casistica resta disastrosa. Perché? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La prevenzione della demenza è possibile, ma richiede l'adozione di abitudini chiave che possono fare la differenza nella tua vita. Esistono tre strategie fondamentali che, se integrate nella tua routine quotidiana, potrebbero proteggerti da questa condizione. Sono semplici, ma potenti, e possono trasformare il tuo futuro. Vuoi scoprire quali sono? Guarda il video e scopri come prenderti cura del tuo cervello in modo efficace e duraturo. #demenza #alzheimer ⭐️ Scarica GRATIS la tua copia di “psiq: Lifestyle Principles” ⭐️ È un eBook che ti permetterà di scoprire i principi della Lifestyle Medicine e migliorare drasticamente la tua vita: https://psiq.it/lifestyle-principles/ ⭐️ ⭐️ Scopri “psiq: Salute Mentale: Istruzioni per l'uso”, il nuovo libro del Dr. Valerio Rosso: https://bit.ly/psiqVR oppure anche https://www.psiq.it ⭐️ Se sei interessato agli INTEGRATORI e se vuoi scoprire quali sono REALMENTE UTILI e quali invece sono solo soldi buttati, vai a questo link: ⭐️ Accedi adesso GRATUITAMENTE alla VideoLezione "La Verità Scientifica sugli Integratori": https://lifeology.it/integratori-sq/ ⭐️
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Questo quanto suggerisce uno studio dell’Università di Copenaghen i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Alzheimer s & Dementia e che ha preso in esame una coorte di infermieri per 27 anni, dal 1993 al 2020. A Obiettivo Salute il commento del prof. Piero Barbanti, neurologo all'Università Istituto Scientifico San Raffaele di Roma.
Secondo uno studio dell’Università di Oxford pubblicato su Nature Communications diabete, inquinamento dell’aria e abuso di alcool sono i fattori di rischio per la demenza più dannosi tra i 15 modificabili. A Obiettivo Salute il commento del prof. Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia.
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open una corretta gestione del diabete riduce il rischio di Alzheimer e demenza vascolare. A Obiettivo Salute il commento del prof. Angelo Avogaro, presidente SID, Società Italiana di diabetologia e ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo dell'Università di Padova.
PODCASTER SENIOR: Dr. Alberto Benussi;PODCASTER JUNIOR: Dr.ssa Chiara Gallingani; RAZIONALE: La demenza frontotemporale è una comune forma di demenza caratterizzata dal predominante interessamento dei lobi frontali e temporali e da estrema variabilità dal punto di vista clinico, neuropatologico e genetico. Gli attuali criteri diagnostici sono principalmente basati sulle manifestazioni cliniche dei tre principali fenotipi, supportate da elementi di imaging strutturale e funzionale convenzionali. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi numerosi nuovi biomarcatori, che permettono non solo di individuare il fenotipo clinico ma anche di avere informazioni sulle sottostanti entità neuropatologiche e genetiche della malattia. Questo ha permesso di anticipare la diagnosi di demenza frontotemporale a stadi sempre più iniziali, introducendo così il concetto di demenza frontotemporale prodromica.
MILANO (ITALPRESS) - L'Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, considerata la forma più comune di demenza senile dopo i 65 anni. Ha un decorso progressivo e in alcuni casi si manifesta in forma precoce intorno ai 50 anni. L'Alzheimer causa un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive principali, quali memoria, attenzione, ragionamento e linguaggio, compromettendo in modo progressivo l'autonomia delle persone che ne sono affette. Si valuta che l'Alzheimer colpisca circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni e circa il 25% degli anziani con più di 85 anni. Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere l'Alzheimer e le demenze in generale un problema sempre più rilevante per la sanità pubblica. Ne ha parlato Stefano Jann, specialista in neurologia, già coordinatore della divisione neurologica dell'ospedale Niguarda di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell'agenzia di stampa Italpress.fsc/gsl
La demenza è una sindrome che colpisce la memoria, il pensiero e le attività quotidiane. È più comune nelle persone che superano i 65 anni. Se sei preoccupato per te stesso o per una persona cara che ultimamente ha iniziato a perdere la memoria, fa' attenzione a questi segni e sintomi: • La persona perde la cognizione del tempo ⌛ • La persona appare confusa se si trova in luoghi familiari
Il progetto, a cui partecipa anche Mary Gurgone, punta a fornire supporto multimediale in nove lingue alle persone che si prendono cura dei familiari affetti da questo problema.
CONTATTIE-mail: prescribing.prevention@gmail.comInstagramTwitterFacebookTikTokTumblrLe informazioni ed i temi affrontati non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento del medico. Quindi anche se in principio le informazioni che condivideremo sono corrette, potrebbero non essere applicabili in senso stretto alla tua particolare condizione di salute. Il mio mantra preferito in questo senso è: “Sebbene io sia medico… non sono il TUO medico”. Inoltre, nonostante faremo del nostro meglio nel fornire informazioni di qualità (accurate e aggiornate) non sempre possiamo garantire precisione, completezza o tempestività delle informazioni medico-scientifiche contenute nei singoli episodi, in quanto gli aspetti scientifici specifici relative alla salute cambiano frequentemente; pertanto, potrebbero apparire come obsoleti ad alcuni o parziali ad altri
La struttura può accogliere fino a 12 persone affette da decadimento cognitivo, favorendo così la loro permanenza a domicilio, attraverso la collaborazione di rete tra l'ULSS 7 Pedemontana, l'Amministrazione Comunale e le Associazioni di Volontariato
A Obiettivo Salute l’intervento del prof. Piero Barbanti, neurologo all'Istituto Scientifico San Raffaele di Roma, a commento di una ricerca eseguita da un team coordinato da Zhen Zhou, dell’Università di Melbourne e pubblicata su Neurology che evidenzia come le persone anziane che hanno elevati livelli di trigliceridi correrebbero un rischio inferiore di demenza e avrebbero un declino cognitivo più lento rispetto a chi ha livelli più bassi di questi lipidi.
Sono delle città nelle città, con strade, vialetti, case a due piani, bar, parrucchieri e minimarket, i cui abitanti però, per la loro sicurezza, vivono circondati da medici e infermieri senza camice, che in incognito vestono i panni di cassieri, giardinieri e postini. Anni fa fece scuola l'Olanda con la sua Hogewey, poi vennero gli USA e oggi apre a Monza il Paese Ritrovato, la prima struttura di questo genere in Italia. Fonti degli inserti audio contenuti in questa puntata: “A star shine”; “b-minor blues”; “Which path to take”; “The orange spider”; “Big day out”
Viene inaugurata venerdì 13 ottobre la Mostra “Memoria a Scatti”, parte del progetto Comunità Amica delle Persone con Demenza. Una raccolta di fotografie di Renata Lininger, viaggiatrice e ospite del Rifugio Re Carlo Alberto, struttura della Diaconia Valdese Valli specializzata in Alzheimer e demenze.Federica Dotta, responsabile della struttura, spiega la creazione di questo progetto, nato da un confronto continuo con l'autrice. Le 40 fotografie esposte sono infatti state scelte dopo un lungo processo di selezione con Renata.La mostra rimarrà aperta nei locali del teatro sociale di Pinerolo fino al 29 ottobre.
Riprendono nel pinerolese gli appuntamenti con il Caffè Alzheimer, progetto della Diaconia Valdese Valli. Un 'Luogo Amico', come ci spiega Susanna Deplano del Centro Diurno del Rifugio Re Carlo Alberto, dove è possibile parlare, raccontarsi e avere informazioni sulle demenze e l'Alzheimer. Un momento di incontro tra familiari e caregivers di persone con demenza e la rete di operatori e professionisti del settore.Il calendario degli incontri 2023-2024 prevede 11 appuntamenti, fino a fine luglio 2024 e inizia questo lunedì 25 settembre con l'intervento congiunto ‘Demenza territorio Pinerolese, un coro a più voci' a cura del Servizio Sociale CISS Pinerolo, le Associazioni di Volontariato Anapaca e Ama, la Diaconia Valdese Valli con il Rifugio Re Carlo Alberto e il progetto IntegralMente. Gli incontri del Caffè Alzheimer si svolgono ogni ultimo lunedì del mese, nel primo pomeriggio, dalle 14,30 alle 17, all'Hotel Barrage di Pinerolo in stradale San Secondo.
Lo scrittore, autore e, a detta sua, «ex blogger ed ex influencer» Danilo Masotti si è raccontato a Laura Basile nel Buena Onda di lunedì 28 agosto. Protagonista dell'intervista sono stati i suoi Umarèll, che ha raccontato nel suo libro: «Sono i pensionati urbano diffidenti che osservano i cantieri e hanno da ridire pressoché su tutto». Dopo la sua opera, Masotti ci ha raccontato che il suo stereotipo ha letteralmente spopolato sui social, spingendolo anche a creare degli spettacoli chiamati Umarèll Forever o Umarèll per sempre. Poi un accenno alla madre quasi 93enne, da tempo malata di demenza senile: «Dopo un percorso tortuoso, mia madre è ospitata da una casa di cura. Per raccontare la sua malattia ho pensato di creare una mini-serie, che pubblico su Facebook, chiamata I giorni della marmotta, in cui sottolineo la sua memoria storica, a discapito di una memoria a breve termine, che le fa vivere ogni giorno come fosse lo stesso».
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella.È interessante rivedere - e discutere - The Strain oggi, a qualche anno di distanza (2014-2017). Ma soprattutto dopo la pandemia che ha sconvolto il mondo. Perché è più facile apprezzare alcuni elementi innovativi e coraggiosi, a tratti visionari, della rilettura che Guillermo del Toro fa dell'antico mito del vampirismo, incrociandolo ai filoni distopico ed epidemiologico. E allo stesso tempo è più facile perdonare l'elevato tasso di idiozia che, come raccontiamo nel podcast, a più riprese fa capolino in The Strain… “2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.Leggi il nostro articolo su The Strain: https://www.mondoserie.it/the-strain/Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcastCollegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/https://twitter.com/mondoserie_ithttps://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQhttps://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Puntata 463, ai microfoni Leonardo e Valeria. Iniziamo parlando di sicurezza di reti wireless e come la cattiva Eve sfrutti bachi per gabbare Alice e Bob. Nell'esterna Andrea intervista Matteo De Gerone, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per una chiacchierata su Holmes, un esperimento di misura diretta della massa del neutrino. Doppio momento ilare con barzelletta brutta (Leonardo si rifiuta perfino di scrivere barza!) e storia su ingegneri puri di spirito che votano facendo humming. Si torna in studio per parlare di un preprint molto discusso che suggerisce che il vaccino contro il Fuoco di Sant'Antonio possa anche diminuire il rischio di demenza. Per approfondireCome gli strati di autenticazione accatastati negli anni possano generare nuove vulnerabilità: https://papers.mathyvanhoef.com/wisec2022.pdfCome si producono Internet standard facendo humming (ovviamente hanno fatto un Internet Standard per descriverlo: https://datatracker.ietf.org/doc/rfc7282/)Preprint: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.05.23.23290253v1L'esperimento Holmes https://holmes0.mib.infn.it/holmes/Vaccinazione per varicella e fuoco di Sant'Antonio (articolo del 2016): https://www.scientificast.it/un-santo-un-virus-due-vaccini/
Se non conosciamo una parola in un'altra lingua, usiamo il traduttore online; se non troviamo il telecomando, chiediamo a qualche dispositivo smart; se non sappiamo dove andare, è il navigatore a guidarci e ci possiamo anche dimenticare la strada. Ormai se abbiamo un desiderio, un modo per esaudirlo lo troviamo molto più di prima. E Alexa è diventata il cielo stellato del 3000 dove ogni cosa è possibile, o quasi. Nel nuovo episodio di “Fil Rouge”, Francesca Baraghini naviga tra cani robot con ChatGPT integrato, emigrati che si suicidano per la separazione dalla famiglia e condizioni di lavoro disumane, intelligenza artificiale che crea modelle mai nate su OnlyFans e villaggi della demenza in cui si smette di essere la propria malattia. Il “Fil Rouge” prosegue nella newsletter. Per non perderlo, iscriviti su filrouge.newsProduzione a cura di NightReview. Editing di Valeria Ardito.
Non serve un particolare sviluppo interiore per comprendere quello che sta accadendo con le varie Demenze Artificiali; una popolazione in cui il discernimento, anche solo quello figlio del buon senso è sempre più merce rara, che prosegue su un percorso ormai tracciato da pochi individui votati esclusivamente al profitto (in senso lato) in direzione del disastro. L'articolo Intelligenza o demenza artificiale? proviene da Franz's Blog.
PODCASTER SENIOR: Paola Perfetti; PODCASTER JUNIOR: Adolfo Mazzeo; RAZIONALE: La demenza ha una prevalenza dell'8% nella popolazione ultrasessantacinquenne. In assenza di un trattamento specifico, è necessario supportare al meglio i pazienti affetti da tale patologia e i loro caregiver. Pertanto, nascono iniziative come Paese ritrovato e la drammaterapia, di cui la maggior parte dei neurologi sa poco o nulla.Il Paese Ritrovato”, aperto nel giugno 2018, è il primo villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer. All'interno di questa realtà, anche sperimentale, che mette al centro la persona, sono presenti diverse attività volte alla cura e al benessere dell'individuo, tra queste la drammaterapia. La Drammaterapia è un intervento di promozione relazionale, è un “luogo sociale protetto” nel quale si sperimentano nuovi modelli comunicativi e di socializzazione e dove si avvia un lavoro di cura di sé e del gruppo attraverso emozioni condivise. L'ascolto dell'altro, la condivisione, l'incontro oltre la parola che caratterizzano il metodo di questa disciplina, fanno della drammaterapia, un mezzo di aiuto e di supporto in un contesto di cura della persona colpita da Alzheimer. L'approccio emotivo ed espressivo e l'atmosfera positiva che caratterizzano il setting immettono la persona in una sensazione di benessere che può permanere oltre l'incontro, al di là del ricordo. La parola ed il gesto acquistano quindi un nuovo significato più fisico e più profondo prendendo dal teatro il senso metaforico che indica una nuova via di comunicazione sulla quale incontrarsi.
Caffè Alzheimer associazione Gianpaolo Vecchi è tornata nei nostri studi per parlarci delle tantissime palestre della memoria attive nella nostra provincia ma anche di 2 nuovissimi progetti sempre a sostegno di chi soffre di demenza e delle loro famiglie. "L'Ospite che Sa" è in onda su Radio SA dal lunedi al venerdi alle 16:00 e in replica alle 21:00
Nel giorno di un nuovo massiccio attacco all'Ucraina, con missili e droni, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev attacca violentemente, sul piano personale, il presidente americano Joe Biden: "Evidentemente, la demenza senile progressiva non rappresenta un ostacolo per essere rieletto presidente degli Stati Uniti. Ma c'è il rischio che per distrazione, possa iniziare una terza guerra mondiale. Il vecchio Biden sembra sia pronto per un secondo mandato. Ma nel suo primo si è notato che confonde nomi, cognomi, date e si perde nel suo ufficio".
Sindrome di Wernicke, Sindrome di Korsakoff e Demenza Alcolica, si tratta di tre condizioni patologiche correlata alla grave dipendenza da alcol.Queste sindromi sono, per dirvelo molto sinteticamente, delle encefalopatie caratterizzate da una sindrome amnestica persistente e da un danno del tessuto nervoso che esita in tre diversi quadri clinici di gravità crescente.L'alcol rappresenta da sempre un'emergenza sanitaria per tutto il Mondo, sia che si parli di dipendenza o di utilizzo considerato normale.Ricordate sempre che tutte le bevande alcoliche hanno un potenziale di danno psichico e fisico molto alto e che non ha più senso parlare di "utilizzo moderato" o di "dose sicura".#wernicke #korsakoff #demenza Il Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, ai famigliari dei pazienti, agli studenti di medicina, agli specializzandi in psichiatria e a chiunque sia interessato alla salute mentale, alla psichiatria ed alle neuroscienze.ISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorVi interessano la Psichiatria e le Neuroscienze? Bene, allora iscrivetevi a questo podcast, al mio canale YouTube e seguitemi sul web tramite il mio blog https://www.valeriorosso.comScoprite tutti i miei libri: https://bit.ly/2JdjocYScoprite la mia Musica: https://bit.ly/2JMqNjZVisitate anche il mio blog: https://www.valeriorosso.comAvete mai sentito parlare del progetto psiq? Andate subito ad informarvi su https://psiq.it ed iscrivetevi alla newsletter.
Il Prof. Albanese di Humanitas è stato ospite del Buena Onda per parlare della demenza senile e come riconoscerla e prevenirlaNel Buena Onda con Laura Basile di oggi mercoledì 2 novembre è stato ospite il prof. Alberto Albanese, responsabile di neurologia di Humanitas e docente di Humanitas University. In questo spazio salute e benessere il prof. Albanese ha introdotto cos'è la demenza senile spiegando come la si riconosce, da che età può affliggere e soprattutto in che modo la si può prevenire.LA PATOLOGIA - La demenza senile è un decadimento cognitivo che si manifesta in genere nelle persone over 70 e che, spiega il prof. Albanese, «provoca una perdita di capacità di funzionamento o delle funzioni associative e comportamentali rispetto a una condizione preesistente. Uno stile di vita sano e altri accorgimenti possono però prevenire il manifestarsi di tale situazione». Per saperne di più, riascolta l'intervista!
Dimenticare la lingua imparata da adulti o non ritrovare i luoghi dell'infanzia: chi soffre di demenza in un paese straniero deve affrontare problemi specifici. Quali sono? Ne parliamo con la dottoressa geriatra Maria Cristina Polidori dell'Uniklinik di Colonia, diamo uno sguardo ad un recente studio tedesco su migrazione e demenza e con Agnese Franceschini al sistema dell'assistenza tedesca, la Pflegeversicherung. Von Filippo Proietti.
Anche a Torino sta per nascere una Comunità Amica verso le demenze, in quartiere San Salvario, dove già sono presenti degli Alzheimer Cafè.La prima presentazione del progetto sarà giovedì 29 settembre, alle ore 18 alla casa del Quartiere in via Oddino Morgari 14, con la collaborazione di operatrici e operatori della Diaconia Valdese. Interverranno Jacopo Rosatelli, assessore alle politiche sociali, salute, casa, diritti e pari opportunità della città di Torino, Marcello Galetti, del servizio Innovazione e Sviluppo della Diaconia Valdese Valli, Massimiliano Miano, presidente Circoscrizione 8, Lorenzo Camarda, presidente IV commissione città di Torino, Stefania Orecchia, dirigente Asl distretto sud-est Torino, Patrizia Mathieu, medico di medicina generale, Paolo Vallinotti, coordinatore cooperativa Esserci, Molly Thyler Childs del Rifugio Re Carlo Alberto (Diaconia Valdese) e Andreina Ghirardi, caregiver. Modererà l'incontro Roberto Vendrame, della cooperativa Esserci. Ce ne parla Paolo Vallinotti, nell'intervista raccolta durante l'Alzheimer Fest Off sabato 24 settembre a Luserna Alta.
Il declino cognitivo ha diverse cause, ma sintomatologia analoga, e può degenerare verso la demenza, la malattia di Alzheimer, ecc. Al momento non esistono terapie farmacologiche efficaci, ma è dimostrata l'efficacia dell'attività fisica e della nutrizione in termini di prevenzione e trattamento.
L'anno scorso l'Overshoot day – il giorno in cui esauriamo le risorse in grado di rigenerarsi in un anno - cadeva oggi, il 29 luglio, ma la tendenza è tornata a peggiorare dopo la pandemia.Marina Pierri, direttrice del Festival delle serie tv, ci racconta del film Blonde che verrà presentato al Festival del cinema di Venezia per poi sbarcare su Netflix.
Questa sera torniamo a parlare di sport? Mi sono chiesto in questa settimana se esistessero sport Pericolosi per la salute. Ovviamente non parlo di incidenti o traumi, a cui chiunque faccia uno sport può andare incontro, e non parlo neanche di sport estremi. Parlo di sport che sarebbe meglio non fare perché dannosi e la risposta è stata si, esistono sport che sarebbe meglio evitare. Alcuni di questi, si discute persino se vietati totalmente. Questa sera quindi parleremo di Encefalopatia Traumatica Cronica (TCE), anche detta punck drunk syndrome, o demenza pugilistica. Parleremo quindi di questa demenza acquisita e di quale sia la correlazione con gli sport come la Boxe, il Football Americano e il Calcio.Ci potete ascoltare su: Nostro Sito: https://dpenpodcast.wixsite.com/website . Apple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/dpen-scienza/id1517569764 . Spotify: https://open.spotify.com/show/3SEfZMJXDmUDKCHHX1lewc?si=2ViP6N-9Qxu0uh2gPRBwqw . Spreaker: https://www.spreaker.com/user/dpen . E su tutte le app principali di streaming.Seguiteci anche sui nostri social dove potrete anche commentare le puntate e comunicare con noiGruppo Telegram: https://t.me/dpenpodcast . Instagram: https://www.instagram.com/dpenpodcast/ . Twitter: https://twitter.com/DpenPodcast . Disclaimer:Le informazioni fornite su Dpen Scienza sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, etc.).Le nozioni e le eventuali informazioni riguardanti procedure terapeutiche hanno fine unicamente illustrativo .Nessuno dei singoli autori o contributori di Dpen Scienza né altre parti connesse può esser ritenuto responsabile dei risultati o le conseguenze di un qualsiasi utilizzo o tentativo di utilizzo di una qualsiasi delle informazioni pubblicate.Nulla su Dpen Scienza può essere interpretato come un tentativo di offrire un'opinione medica o in altro modo coinvolta nella pratica della medicina.
Sentiamo sempre dire che dovremmo mangiare più fibre, soprattutto per mantenere il sistema digestivo sano e per i benefici cardiovascolari come la riduzione del colesterolo. Ora stanno emergendo prove che la fibra è importante anche per un cervello sano. In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience, i ricercatori hanno dimostrato che una dieta ricca di fibre è associata a un rischio ridotto di sviluppare la demenza.
La "Pet Therapy", o più propriamente "Animal-assisted Therapy", è una forma di terapia che ha notevoli potenzialità nel campo della salute mentale.La Pet therapy è una terapia che prevede l'utilizzo etico di diverse specie animali come co-terapia nel trattamento di specifiche malattie e di problemi del comportamento.In Italia la pet therapy sta prendendo sempre più piede e viene utilizzata, in particolare, come co-terapia di supporto per i bambini autistici, per i portatori di handicap e per gli anziani; purtroppo, per adesso, è poco utilizzata nel campo della salute mentale anche se si è dimostrata di possedere un certo margine di efficacia nel trattamento di molte psicopatologie come depressione, ADHD, schizofrenia, disturbi d'ansia e molto altro (vedi bibliografia in fondo alla descrizione).Questo video è dedicato a Jack e Bubu i nostri due coniglietti.... purtroppo Jack è mancato qualche tempo fa dopo averci dato molto affetto.... un grosso sentimento di affetto a Jack che ora riposa nella sua tana al Parco Fluviale di Cuneo....#PetTherapy #coniglietti #psichiatriaIl Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, ai famigliari dei pazienti, agli studenti di medicina, agli specializzandi in psichiatria e a chiunque sia interessato alla salute mentale, alla psichiatria ed alle neuroscienze.ISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorVi interessano la Psichiatria e le Neuroscienze? Bene, allora iscrivetevi a questo podcast, al mio canale YouTube e seguitemi sul web tramite il mio blog https://www.valeriorosso.comScoprite tutti i miei libri: https://bit.ly/2JdjocYScoprite la mia Musica: https://bit.ly/2JMqNjZVisitate anche il mio blog: https://www.valeriorosso.comAvete mai sentito parlare del progetto psiq? Andate subito ad informarvi su https://psiq.it ed iscrivetevi alla newsletter.BIBLIOGRAFIA:(1) Charry-Sánchez JD, Pradilla I, Talero-Gutiérrez C. Animal-assisted therapy in adults: A systematic review. Complement Ther Clin Pract. 2018 Aug;32:169-180. doi: 10.1016/j.ctcp.2018.06.011. Epub 2018 Jun 28. PMID: 30057046.(2) London MD, Mackenzie L, Lovarini M, Dickson C, Alvarez-Campos A. Animal Assisted Therapy for Children and Adolescents with Autism Spectrum Disorder: Parent perspectives. J Autism Dev Disord. 2020 Dec;50(12):4492-4503. doi: 10.1007/s10803-020-04512-5. PMID: 32333302.(3) Gilboa Y, Helmer A. Self-Management Intervention for Attention and Executive Functions Using Equine-Assisted Occupational Therapy Among Children Aged 6-14 Diagnosed with Attention Deficit/Hyperactivity Disorder. J Altern Complement Med. 2020 Mar;26(3):239-246. doi: 10.1089/acm.2019.0374. Epub 2020 Jan 14. PMID: 31934771.(4) Ambrosi C, Zaiontz C, Peragine G, Sarchi S, Bona F. Randomized controlled study on the effectiveness of animal-assisted therapy on depression, anxiety, and illness perception in institutionalized elderly. Psychogeriatrics. 2019 Jan;19(1):55-64. doi: 10.1111/psyg.12367. Epub 2018 Sep 16. PMID: 30221438.(5) Kamioka H, Okada S, Tsutani K, Park H, Okuizumi H, Handa S, Oshio T, Park SJ, Kitayuguchi J, Abe T, Honda T, Mutoh Y. Effectiveness of animal-assisted therapy: A systematic review of randomized controlled trials. Complement Ther Med. 2014 Apr;22(2):371-90. doi: 10.1016/j.ctim.2013.12.016. Epub 2014 Jan 6. PMID: 24731910.