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A cura di Ferruccio Bovio C'è un miraggio che, proprio in questo Luglio caratterizzato dalla presenza di un opprimente caldo desertico, riappare all'orizzonte: ed è del condono fiscale. Di questo ha, in sostanza, appena parlato il vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, quando ha ipotizzato una sanatoria per i contribuenti in difficoltà con il Fisco per importi fino a trentamila euro. Premesso che il Governo ha chiesto e ottenuto una delega dal Parlamento al fine di definire un disegno organico di riforma del sistema tributario italiano, ci sentiamo di scrivere che, nel momento in cui tale riforma dovesse divenire realtà, il farla accompagnare anche da una nuova iniziativa di pace fiscale potrebbe poi non essere una cosa così fuori luogo. Intendiamo dire che, in fondo, un azzeramento delle pendenze dei contribuenti rimasti fino a quel giorno inadempienti - a fronte, si intende, del pagamento di una percentuale del dovuto - potrebbe realisticamente non stonare neanche troppo...In altre parole, “fisco nuovo, vita nuova”. Tuttavia, l' idea che Salvini lancia autonomamente, mentre l'Esecutivo (di cui, comunque, fa parte) è impegnato a ridisegnare la mappa del percorso che conduce ad una più equa ed efficace redistribuzione dei carichi fiscali, ci pare essenzialmente una sua trovata, magari utile sul versante propagandistico, ma in concreto piuttosto sterile. Il leader della Lega cita “milioni di Italiani ostaggio da troppi anni dell'Agenzia delle Entrate” e distingue tra due categorie fondamentali di evasori fiscali: quelli totali che, a suo avviso, “ possono andare in galera e buttare la chiave” e quelli che, molto più banalmente, non pagano perché – purtroppo per loro - non ce la fanno proprio. Per questi ultimi, si potrebbe, quindi, anche chiudere un occhio, in nome di quella che Salvini definisce una “grande e definitiva pace fiscale”. In pratica, verrebbe offerta, a chi da anni si trascina un debito fino a 30mila euro, l'opportunità di chiuderla lì versando solamente una certa quota dell'importo totale. Un Fisco molto benevolo e comprensivo che, probabilmente, farebbe comodo a molti di noi e che, anzi, speriamo davvero possa informare i rapporti tra lo Stato ed i contribuenti nel prossimo futuro. Guai però a sognare troppo in grande senza aver prima considerato il frapporsi di un ostacolo tutt'altro che agevole: e stiamo parlando dei circa 100 miliardi di euro che, ogni anno, l'evasione fiscale sottrae alla collettività. Sono tutti dovuti ai disonesti furbacchioni che deliberatamente ignorano gli adempimenti tributari che, almeno in teoria, dovrebbero gravare su tutti i cittadini? Oppure, a quella cifra (che vale addirittura il 12% del nostro PIL) contribuiscono anche tante piccole evasioni da poche centinaia o migliaia di euro? Pertanto, ci troviamo di fronte ad un problema che - come ben si può comprendere – presenta non poche complessità: sia sul piano del rigore finanziario, che su quello della tolleranza verso le debolezze umane e verso le sfortune della vita.
Dal 30 giugno è stato avviato il progetto teso a estendere il Processo Civile Telematico ai Giudici di Pace, in linea con la riforma Cartabia. Pertanto, da tale data hanno valore legale le relative comunicazioni/notificazioni telematiche, è disponibile la funzionalità di deposito nelle varie fasi processuali per gli attori esterni, ed è operativo il Portale web dei Giudici a supporto dell'attività giudiziaria dei Magistrati Onorari.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/krh2ecbw>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
A cura di Ferruccio Bovio Non da oggi, nell'ambito della NATO, ci si pone la domanda se sia opportuno o meno favorire l'ingresso dell'Ucraina nell'Alleanza atlantica. Fino allo sciagurato 24 febbraio dello scorso anno, a prevalere era certamente stato l'orientamento politico di chi, temendo di provocare inutili tensioni con Mosca, aveva imposto un atteggiamento prudenziale (per non dire di vera e propria chiusura), giudicando molto pericolosa, per gli equilibri strategici mondiali, una eventuale ammissione di Kiev nell'Organizzazione che costituisce il baluardo della sicurezza militare per l'intero Occidente. Purtroppo però, i fatti più recenti si sono incaricati di dimostrare che forse tanta prudenza, in fin dei conti, si è poi rivelata inutile, visto che non è servita a tenere sotto controllo le mire espansionistiche della Federazione Russa. Si è venuta così a creare una situazione che rende abbastanza comprensibili (anche se, al momento, azzardate) le insistenze con le quali il presidente Zelensky chiede che anche il suo Paese possa, finalmente, occupare un posto al tavolo del selettivo consesso che ha sede a Bruxelles. Tuttavia, se è più che scontato che l'Ucraina, per la sua stessa sopravvivenza, stia puntando tutte le sue carte su un'adesione alla NATO (che intende come una sorta di polizza vita), è altrettanto ovvio che gli Stati Uniti frenino su certi incauti entusiasmi che, se soddisfatti adesso, potrebbero comportare conseguenze addirittura catastrofiche. Non dimentichiamo, infatti, che l‘art. 5 dello Statuto dell'Alleanza prevede che l'attacco ad un qualsiasi Paese membro – che, in questo caso, diverrebbe l'Ucraina – debba essere considerato come diretto anche a tutte le altre Nazioni che la compongono...Per contro, non è neanche seriamente ipotizzabile che l'Amministrazione Biden sia disposta ad armare ancora gli Ucraini a tempo indeterminato – magari per anni e anni – senza mai porsi il problema di trovare una soluzione realistica del conflitto. Ecco perché, nel quadro di una complessa negoziazione diplomatica con Putin, Biden potrebbe utilizzare l'opzione dell'ingresso di Kiev nella NATO, convincendo Zelensky a rinunciare ad una parte dei territori occupati dai Russi, in cambio dello scudo protettivo che gli verrebbe fornito, ufficialmente ed istituzionalmente, dallo status di membro effettivo dell'Alleanza militare. Sarebbe una via d'uscita pragmatica sia dal vicolo cieco in cui si è infilato Putin, che dall'ossessione di non arrivare al domani in cui, da troppo tempo, vivono gli Ucraini. Francamente, non vediamo altri mezzi per evitare che l'Europa faccia un folle salto indietro di quattro secoli per riandare ad avventurarsi in una nuova “guerra dei trent'anni”...Pertanto, siamo portati a pensare che l'adesione dell'Ucraina alla NATO sia destinata ad imporsi, inevitabilmente, come la condizione “sine qua non” di ogni futura prospettiva di pace.
A cura di Ferruccio Bovio Se ci soffermiamo ad analizzare i risultati emersi da svariati sondaggi, che hanno rivelato percentuali molto alte tra i cittadini italiani che si pronunciano (fino al 74%) a favore del cosiddetto “salario minimo”, può apparirci quasi inspiegabile l'atteggiamento di sostanziale chiusura assunto, dai partiti che formano la maggioranza di Governo, nei confronti di una legge che si incarichi di fissare una soglia retributiva al di sotto della quale sia vietato scendere. Tuttavia, andando a considerare anche le loro argomentazioni, si scoprono ragionamenti e timori che non vanno assolutamente trascurati. Se, infatti, per i partiti di opposizione, stabilire un livello salariale minimo a 9 euro lordi costituisce la via maestra per tutelare i circa 3 milioni di lavoratori “poveri” che sono concentrati prevalentemente nei settori dei servizi e dell'agricoltura, per il Governo esistono altre e già più collaudate alternative da percorrere, come quella – prima su tutte - di combattere il fenomeno degli stipendi troppo bassi, utilizzando lo strumento della contrattazione collettiva. Il che significa, ovviamente, lasciare all'esclusiva competenza delle parti sociali la gestione della materia. A parte il fatto – così pare ragionare Palazzo Chigi – che, nei settori a più bassa redditività, l'introduzione del salario minimo potrebbe dare impulso ad ulteriore lavoro in nero o a finto part time, non bisogna neppure tralasciare i casi - tutt'altro che remoti – nei quali datori di lavoro che già oggi pagano, su base contrattuale, più di 9 euro l'ora, potrebbero essere indotti - da una legge che consentisse loro di scendere a tale limite - ad ignorare il contratto sottoscritto con i sindacati per applicare, invece, direttamente la norma sul salario minimo. Recentemente, Giorgia Meloni, affrontando lo spinoso tema, si è premurata di sottolineare che “la stragrande maggioranza di chi oggi è lavoratore dipendente nel privato è coperto (nella misura del 97% dei rapporti di lavoro) da contratti collettivi nazionali che già di fatto prevedono un minimo salariale”. Pertanto, sempre seguendo il ragionamento della premier, il salario minimo garantito riguarderebbe solo il 3% di chi lavora in Italia. E qui però, pensiamo sia doveroso spendere due parole in più in merito allo stato della contrattazione collettiva nel nostro Paese, che viene, appunto, definita “collettiva”, anche se, a ben vedere, lo è poi fino a un certo punto. Infatti, è vero che i lavoratori che vi rientrano ufficialmente, sono oltre il 90%: tuttavia, capita spesso di dover assistere ad accordi siglati da associazioni datoriali e sindacati scarsamente rappresentativi, che danno vita ai cosiddetti “contratti pirata”. Contratti che, in concreto, non si fanno scrupolo di stabilire minimi salariali e condizioni di lavoro largamente inferiori a quelli previsti dai contratti riferibili alle maggiori organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Ed a questo proposito, vale la pena di segnalare che quella percentuale del 97% a cui ci rimanda la Meloni, pur essendo certamente effettiva, è comunque – almeno secondo gli ultimi dati forniti dalla Fondazione Di Vittorio - condizionata dalla presenza di 894 tipi di contratti che, nel settore privato, sono stati sottoscritti in Italia nel 2022. Di essi, 207 (vale a dire il 23,2% del totale) portano le firme di Cgil, Cisl, Uil, mentre i restanti 687 (e cioè il 76,8%), quelle di altre organizzazioni sindacali. Le percentuali sembrano, pertanto, riflettere una realtà nella quale la presenza di lavoratori dipendenti non protetti da un contratto negoziato tra le sigle sindacali più rappresentative risulta, quindi, tutt'altro che marginale.
A cura di Ferruccio Bovio Il cosiddetto “principio di sussidiarietà” a cui, trattando di questioni europee, si è recentemente appellata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non va assolutamente considerato come un elemento giuridico che sia frutto esclusivo del pensiero sovranista. Anzi, a ben vedere, il concetto in base al quale è preferibile non accentrare a Bruxelles ciò che può essere realizzato meglio a livello nazionale (o, comunque, locale) è, invece, presente in tutti i Trattati fondativi dell'Unione Europea: da quello di Roma per arrivare fino a Maastricht e a Lisbona. Pertanto, nei settori che non sono di competenza esclusiva dell'UE, il principio di sussidiarietà intende proprio tutelare la capacità di decisione e di azione dei vari Stati membri, legittimando l'intervento dell'Unione solamente nei casi in cui determinati obbiettivi non possano essere adeguatamente raggiunti dai singoli Paesi, ma siano, invece, meglio conseguibili a livello di Unione. L'introduzione di questo principio nei trattati europei mira, quindi, a portare l'esercizio delle competenze il più vicino possibile ai cittadini e si configura, in tal modo, come una chiara espressione della volontà di rispondere all'esigenza che le decisioni siano prese dalle autorità più prossime alle collettività destinatarie delle decisioni stesse. Ciò significa, in altre parole, che è Bruxelles a dover dimostrare, concretamente, che il suo intervento diretto è necessario e costituisce il solo mezzo per ottenere un certo risultato o per ottenerlo, comunque, in maniera più efficace. Tuttavia, non possiamo neanche sottovalutare il fatto che stiamo parlando di principi giuridici e meccanismi operativi la cui applicazione è spesso però rimasta soltanto a livello teorico: tanto è vero che, tra le ragioni della crescente disaffezione verso le Istituzioni comunitarie, figura sicuramente anche una certa dose di risentita insofferenza verso una proliferazione legislativa comunitaria eccessiva e sovente invasiva in quasi tutti gli ambiti della vita dei cittadini e delle imprese degli Stati membri. Proliferazione che, nel caso più estremo, ha finito poi per provocare addirittura la Brexit. Tuttavia, non sarebbe corretto addebitare l'origine di tanto intasamento normativo al principio di sussidiarietà, quanto piuttosto al controverso problema del perimetro delle funzioni attribuite all'Unione Europea: infatti, anche per quelle sue competenze che non sono esclusive, ma invece condivise, Bruxelles conserva pur sempre una legittimazione generale ad introdurre regole uniformi o discipline armonizzate. Legittimazione generale che, a questo punto, richiede probabilmente di essere ripensata in senso meno espansivo. Pertanto, possiamo ipotizzare che, forse, soltanto riducendo il perimetro operativo degli interventi normativi europei, si produrrà il duplice effetto positivo di accrescere contemporaneamente l'efficacia degli atti legislativi e di consolidare la fiducia nella capacità delle Istituzioni europee di migliorare la vita dei cittadini e delle imprese. Cosa che, non dobbiamo scordarlo, costituisce, fin dai suoi primi passi, uno degli obiettivi primari dell'Unione Europea.
Negli ultimi anni, l'erosione dei risparmi degli italiani è diventata una preoccupazione sempre più diffusa e sta avendo un impatto significativo sulle famiglie italiane, erodendo i loro risparmi e mettendo a dura prova il potere d'acquisto. Pertanto, è fondamentale conoscere le strategie per proteggere i risparmi dall'inflazione e preservare il loro valore nel tempo.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement
Per le misure di breve periodo, ad esempio quelle contenute nella legge di bilancio per il 2023, il governo #Meloni si è mantenuto nel solco del predecessore. Pertanto ha evitato di battere i proverbiali pugni sul tavolo a Bruxelles e ha rinnegato tutte le promesse farneticanti gettate in pasto all'opinione pubblica durante la campagna elettorale. Tuttavia gradualmente sta emergendo una strategia volta a cambiare con maggiore incisività l'economia italiana. In primo luogo nella politica fiscale e poi nel mercato del lavoro. Ma quali che siano le intenzioni o le velleità per ridurre le tasse bisogna ridurre le spese. E da quest'orecchio il governo non sembra avere un timpano che funzioni alla perfezione. Anzi le difese corporative di tassisti e balneari lasciano presagire un modello di sviluppo che era già obsoleto negli anni '90.
A cura di Ferruccio Bovio In questi giorni, si sente spesso parlare di “diritto all'oblio”, facendo riferimento alla particolare esigenza che un individuo possa avere nell'ottenere la cancellazione di alcuni aspetti non più attuali del suo passato, ma che potrebbero, tuttavia, continuare a condizionare l'evolversi dei suoi anni a venire. E, tra i casi più frequenti in cui questo tipo di esigenze vengono a manifestarsi, figurano senz'altro quelli che, chiamando in causa i dati sensibili di natura sanitaria, consentono di delineare lo stato di salute di una persona, specificando le patologie dalle quali questa sia stata o possa ancora risultare colpita. Si pensi, ad esempio, a quel 27% di cittadini italiani che sono riusciti a guarire definitivamente da un tumore, ma che, in qualche modo, devono comunque continuare a fare i conti con la malattia, ogni volta che, per stipulare una polizza assicurativa, per sostenere un colloquio di lavoro o per accendere un mutuo in banca, sono costretti a rivelare i loro precedenti clinici. Ed è proprio in circostanze come queste che viene a configurarsi quella situazione assurda, in base alla quale chi è riuscito effettivamente a liberarsi dal tumore, ne rimane lo stesso marchiato a vita, quasi come se la malattia potesse ancora esercitare la sua nefasta azione persecutoria persino nei confronti di un soggetto divenuto ormai completamente sano. Ecco perché qualcuno, a proposito di certi casi, ha coniato l'espressione di “apartheid oncologico”. Pertanto, proprio per ovviare a questo tipo di condizionamenti penalizzanti, la Commissione Affari Sociali della Camera sta, al momento, esaminando alcuni disegni di legge (sostanzialmente bipartisan), i cui principi ispiratori possono individuarsi nel divieto di chiedere informazioni o di imporre clausole inerenti una pregressa patologia oncologica, tali da impedire od ostacolare il normale espletarsi delle più svariate pratiche burocratiche o finanziarie. Il diritto all'oblio, stando ai progetti legislativi, dovrebbe scattare dieci anni dopo la fine delle terapie, a meno che la diagnosi tumorale non risalga a prima del compimento dei 21 anni, nel qual caso basterebbero cinque anni per ottenere la rimozione del proprio passato di paziente oncologico. E' importante, quindi, che i lavori parlamentari procedano nella maniera più spedita, per affrancare centinaia di migliaia di persone da questa sorta di apartheid che è, tra l'altro, in così marcato contrasto non soltanto con le nostre norme costituzionali, ma anche con il buon senso comune.
Su questo canale potete trovare diversi video in cui parlo di personalità tossiche e come identificarle, ed il consiglio di fondo generalmente è quello di, dove possibile, evitare di avere a che fare con persone che esibiscono tratti di personalità tossica. Detto questo, una delle obiezioni più frequenti nei commenti di quei video è che in alcuni casi non è così semplice allontanare da sé stessi questo tipo di persone. Esempi ovvi possono essere quelli di un familiare stretto, che magari amiamo nonostante il suo comportamento nocivo e non vogliamo semplicemente allontanarlo da noi, o quello di un collega di lavoro con cui per forza di cose dobbiamo imparare a convivere. Pertanto nel podcast di oggi vedremo 10 modi in cui le persone intelligenti affrontano le persone difficili.
Il governatore della Ron Florida DeSantis (e peso massimo nelle primarie repubblicane) ha inviato una dichiarazione scritta a #foxnews in cui sosteneva che l'Ucraina non è una priorità per l'America. Pertanto la superpotenza non dovrebbe intromettersi in una "disputa territoriale" tra Russia e Ucraina. Ma #desantis non è il solo esponente repubblicano ad esprimere questo atteggiamento codardo verso Putin. Donald #trump da tempo sostiene di fatto le posizioni del #Cremlino e anche altri candidati minori in corsa per la nomination subiscono il fascino dell'isolazionismo. Nel frattempo il mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale contro #Putin per crimini di guerra non dissuade #xijinping dal suo viaggio a Mosca. L'ambiguità di Pechino può essere interpretata in due modi. Anzi forse tre, come ventilato nel video.
Smorzatosi l'eco delle marcette trionfali suonate durante la visita di Xi Jinping a Mosca, arriva il momento di tracciare i bilanci depurandoli dalla retorica. Innanzitutto del gigantesco gasdotto che dovrebbe rifornire la Cina di metano siberiano non si trova traccia nei documenti cinesi. Il motivo è ovvio: la Cina vuole sviluppare le energie rinnovabili e pertanto dopo il 2030 non intende affidarsi a combustibili fossili. Ne consegue che investire 95 miliardi di dollari non è economicamente conveniente. Pertanto sostituire le esportazioni di gas verso l'Europa con quelle verso la Cina è una chimera a cui il regime di #putin non può più aggrapparsi. Mentre l'offensiva d'inverno delle orde russe nel #donbas si sta esaurendo dopo un'ecatombe di battaglioni, il mafioso al Cremlino continua a trovare supporto in Italia dai grullini ai legaioli, passando per la Schlein. Nel vertice dei capi di stato della EU l'Italia ha collezionato insuccessi sia sui biocarburanti che sul dossier immigrazione. Su quest'ultimo dossier l'Italia rimedia figure di palta da decenni per un motivo molto semplice: la materia è regolata dal Regolamento di Dublino II (regolamento 2003/343/CE) adottato nel 2003 (per l'Italia, dal Governo Berlusconi II). Quindi la petulanza del governo italiano sulle responsabilità dell'Europa suscita puntualmente solo ilarità o commiserazione. Nel migliore dei casi vaghi impegni puntualmente disattesi. Infine il rifiuto di approvare la riforma del MES durante una crisi bancaria non attenua certo la reputazione di inaffidabilità del nostro paese.
Dalla fine del 1800, Le Grand K, un cilindro di platino-iridio delle dimensioni di un contenitore di pellicola, è stato la misura standard mondiale del chilogrammo. Anche la sterlina USA si basa su di essa. Tuttavia, gli scienziati sono preoccupati perché la massa di questo cilindro si starebbe modificando. Alloggiato sotto 3 campane e chiuso in una cassaforte in un sobborgo di Parigi, in Francia, il cilindro è stato estratto solo 3 volte in un secolo. La rivista Science riferisce che, dopo l'ultima volta, gli scienziati “hanno concluso che la sua massa stava diminuendo cinque milionesimi di grammo all'anno”. Questa piccola differenza, probabilmente un guadagno, può essere attribuibile ai contaminanti che si accumulano sulla superficie dell'oggetto nonostante le procedure di pulizia. La tecnologia odierna richiede misurazioni sempre più precise. I viaggi spaziali, ad esempio, dipendono dagli orologi atomici che perdono solo un secondo in 1,4 milioni di anni. Pertanto, gli scienziati stanno discutendo i modi per basare il chilogrammo su uno standard ancora più affidabile. Tuttavia, osserva Science, ciò potrebbe richiedere “un livello di precisione che costringerà gli scienziati a preoccuparsi di effetti piccoli come atomi mancanti”. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
A cura di Ferruccio Bovio Domani mattina la premier Giorgia Meloni inizia, alla Camera, una giornata di incontri con i partiti di opposizione per affrontare anche con loro i grandi temi inerenti le riforme istituzionali. E la scelta di Montecitorio come sede delle consultazioni, probabilmente, va attribuita anche all'intenzione di non restringere alla sola maggioranza che sostiene l'attuale esecutivo il compito di rimodellare le strutture portanti del Paese. Ci si aspetta che le forze politiche del centro sinistra reagiscano in ordine sparso a questa chiamata in causa da parte di Palazzo Chigi: ad esempio, la sensazione che i media hanno percepito da Elly Schlein è stata quella di un sostanziale disinteresse, anche se la neo segretaria ha, comunque, convocato i vertici del PD per preparare al meglio il primo confronto diretto che avrà con l'altra donna carismatica della politica italiana. Maggiori attenzioni arriveranno, invece, sicuramente dal Terzo Polo (o da cosa resta di esso): sia Matteo Renzi, che Carlo Calenda, in materia di riforme costituzionali, hanno, infatti, ormai da diversi anni, elaborato nel modello del “sindaco d'Italia”, una loro proposta fondamentale per il rafforzamento dei poteri del premier. D'altra parte, i leader di Italia Viva e Azione hanno più volte dichiarato che, se la maggioranza di centrodestra avesse lanciato un'iniziativa per le riforme istituzionali, il Terzo Polo avrebbe senz'altro fatto la sua parte, ritenendo che le regole del gioco debbano essere riscritte con il contributo di tutti i giocatori. E', quindi, con spirito costruttivo che – possiamo presumere – i due partiti del centro liberal - democratico (pur essendo tra di loro separati in casa) si presenteranno martedì mattina alle 12,30 all'appuntamento con il Governo. Tuttavia, al di là delle migliori intenzioni di tutti, non sarà facile conciliare le aspettative dei vari attori sulla scena e non è, quindi, detto che si riesca ad individuare agevolmente un terreno di intesa sul quale far nascere una Commissione Bilaterale. Già sappiamo, ad esempio, che quello del presidenzialismo che tanto a cuore sta alla Meloni è, in realtà, un tema profondamente divisivo, così come l'Autonomia Differenziata del ministro Calderoli ha finora destato certamente più malumori che entusiasmi… E i 5 Stelle? Giuseppe Conte non prenderà parte alle consultazioni, ma in passato non si è mai mostrato refrattario all'idea di poter introdurre alcune modifiche alle nostre istituzioni, come quando due anni fa - proprio in un dibattito organizzato da Fratelli d'Italia - si espresse in favore della cosiddetta “sfiducia costruttiva”. Pertanto, da Palazzo Chigi trapela un cauto ottimismo circa l'eventualità che proprio dall'ex premier – certamente non nuovo quando si tratta di sorprendere il panorama politico – possano anche giungere delle aperture abbastanza significative.
A cura di Ferruccio Bovio Il generale libico Kalifa Haftar è stato due giorni a Roma dove ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Per chi non lo ricordasse o non lo conoscesse ancora, l'ex ufficiale dell'esercito di Gheddafi già circa tre anni fa aveva manifestato apertamente quale fosse il suo atteggiamento nei confronti del nostro Paese, sequestrando per oltre tre mesi 18 pescatori di Mazara del Vallo: ma questo è niente se accostato alla condanna per crimini contro l'umanità che gli è stata inflitta in contumacia da un tribunale americano per le atrocità commesse dai suoi soldati durante la seconda guerra civile libica dal 2019 al 2020. Spintosi, infatti (con l'immancabile supporto dei mercenari russi della Wagner), fino alle porte di Tripoli per rovesciare il Governo ufficialmente riconosciuto dall'ONU, quello che era allora considerato da tutti come “l'uomo forte della Cirenaica” dovette poi però scoprire amaramente di non essere davvero così “forte” quando, a sostegno delle milizie tripolitane, arrivarono armi e tecnici militari dalla Turchia che lo costrinsero ad una rapida ed ingloriosa ritirata. Ritirata che però fu costellata dalla diffusione di fosse comuni che, ogni tanto, vengono scoperte ancora oggi. Ciò nonostante, l'Italia mantiene un suo consolato a Bengasi - capoluogo della Cirenaica e roccaforte di Haftar – e sta cercando adesso di definire un accordo con l'imbarazzante interlocutore, nel tentativo di fermare i flussi dei migranti che provengono dalla Libia. Non a caso, dei sedicimila disperati che hanno già lasciato quest'anno le coste libiche per tentare l'approdo nel nostro Paese, ben diecimila sono partiti proprio dalla Cirenaica, sebbene questa sia la zona della Nazione nord africana più distante dai nostri litorali e, quindi, teoricamente meno indicata. Pertanto, se gli scafisti stanno eleggendo la Cirenaica quale punto privilegiato di partenza per le loro imbarcazioni, la cosa significa essenzialmente che le forze di sicurezza locali chiudono volentieri un occhio (o anche due) quando si tratta di concludere affari coi trafficanti di esseri umani. Il generale Haftar che ha appena lasciato la nostra Capitale è certamente un uomo molto meno autorevole rispetto ad un recente passato, ma non ha affatto perduto la sua tendenza ad approfittare di tutti i mezzi di cui dispone per farsi valere. E si sa che in Libia la soglia che separa la sfera di influenza della malavita (che sfrutta cinicamente la disperazione della gente) da quella del potere politico non sempre è così ben delineata. Non eravamo presenti al colloquio tra Meloni e Haftar e, quindi, non possiamo sapere con esattezza cosa si siano detti, ma non ci vuole molto ad immaginare che, nei prossimi mesi, l'impegno italiano nei riguardi del leader della Cirenaica dovrà essere molto concreto.
A cura di Ferruccio Bovio Nei confronti di una donna di 67 anni, che è solita presentarsi sulle piattaforme social e sulle TV (anche nazionali) come cartomante e sensitiva, il Tribunale di Busto Arsizio ha emesso un decreto di sequestro preventivo di beni pari a circa 900 mila euro: importo che corrisponde ad una serie di mancati versamenti contributivi. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, la maga avrebbe raggirato numerose persone - cinquanta delle quali le avrebbero fatto guadagnare oltre 2 milioni di euro – non ponendosi scrupoli neanche dinanzi ai casi più drammatici. Le indagini sono state avviate dalla denuncia di un impiegato, rivoltosi a lei per gravi problemi familiari ed al quale la sedicente sensitiva aveva preannunciato un grave pericolo con conseguenze addirittura mortali, a meno che l'incauto uomo non le avesse versato 31mila euro in cambio di un rito anti malocchio che richiedeva l'uso di ossa umane provenienti da 7 cimiteri diversi...Dalle stesse indagini sono anche emersi svariati pagamenti avvenuti su carte prepagate intestate a figli e nipoti, ai quali la disonesta signora aveva pure intestato otto immobili, un terreno, 20 conti correnti e un'auto. Stando ai dati forniti dal Codacons, ogni anno 13 milioni di Italiani si rivolgono a maghi e cartomanti per un giro di affari che supera ormai gli otto miliardi (tutti, tra l'altro, ovviamente in nero). La psicologia tende ad inquadrare il fenomeno del ricorso all'occulto, spiegando che quando si verificano eventi imprevisti che mettono alla prova le nostre capacità di reagire in modo razionale e costruttivo, non tutti siamo in grado di adattarci autonomamente alle nuove e sgradite situazioni. Pertanto, anziché fare affidamento principalmente sulle nostre risorse mentali, finiamo talvolta per abbandonarci alla “tutela” di figure esterne dalle quali ci sentiamo sostanzialmente sollevati dal compito, spesso non facile, di dover essere noi stessi a trovare le vie di uscita dai problemi che ci affliggono. In altre parole, l'occulto sembra avere l'effetto rassicurante di affrancarci dalle nostre responsabilità. Certo, i maghi, i guru ed i santoni sono sempre esistiti, ma forse oggi, rispetto al passato, per realizzare i loro disegni trovano un forte sostegno anche nel clima generale di precarietà in cui stiamo ormai vivendo da diversi anni. Può, quindi, essere questo il contesto psico – emozionale nel quale si creano le condizioni più favorevoli per il proliferare di quei rimedi ingannevoli che presentano dei costi elevati non soltanto in termini economici, ma anche – e soprattutto – in quelli attinenti all'equilibrio mentale.
A cura di Ferruccio Bovio La cattura dell'orsa Jj4 (che ha causato la morte di Andrea Papi) ha scatenato un acceso dibattito tra quanti si schierano a favore della soppressione dell'animale e quanti, invece, (noi compresi) propongono soluzioni alternative, come quella di mantenerlo in vita, magari confinandolo nel centro di custodia di Casteller. Premesso che è, ovviamente, indispensabile garantire la sicurezza di chiunque intenda fare una passeggiata distensiva nel bosco, non ci pare affatto ragionevole eseguire una condanna a morte – che, francamente, ci sa tanto di rappresaglia – nei confronti di un animale che, come è normale che fosse in una determinata circostanza da lui vissuta come un rischio, si è semplicemente comportato da animale. La stessa presenza dei cuccioli accanto alla madre al momento della cattura, obbliga a ricordare quali siano le reazioni di tutte le femmine viventi (comprese quelle umane) quando vedono minacciate le proprie cucciolate. E, probabilmente, l'avvicinarsi del povero Andrea è stata interpretata dall'orsa come un pericolo da contrastare ad ogni costo. Attualmente, nel Trentino, si stima vivano una cinquantina di orsi: in base a quale criterio l'uomo pretende di individuarne gli esemplari più “cattivi” e, quindi, meritevoli di condanna? Davvero, c'è qualcuno che crede che le altre femmine presenti su quel territorio, al posto di Jj4, si sarebbero comportate diversamente, perché caratterialmente più miti? Pertanto, logica vorrebbe che o si decide di far sparire completamente gli orsi, i lupi o i cinghiali dai boschi italiani oppure l'orsa “assassina” deve - magari meglio monitorata - poter continuare a vivere. La pretesa di imporre regole umane a chi, per natura, non è in grado di recepirle, riflette essenzialmente il pregiudizio in base al quale l'uomo sia l'indiscusso signore del Pianeta e, di conseguenza, ogni sua scelta sia sempre e comunque legittima: compresa quella di arrogarsi il diritto di decidere quali individui, tra le altre specie animali, possano sopravvivere ed essere allevati e quali, invece, siano da eliminare perché considerati inutili o nocivi. Pertanto, chi, in linea di principio, auspica benevolmente il ritorno degli orsi in quelle Valli che appartenevano a loro ben prima che arrivassimo noi, deve però poi, in concreto, sforzarsi anche di capire che non stiamo parlando di cani per non vedenti che sanno persino fermarsi dinanzi al rosso di un semaforo, ma di soggetti nomadi e selvatici ai quali non può essere imposto il rispetto di alcun segnale di stop o di divieto di caccia...
A cura di Ferruccio Bovio Nel corso dell'ultima udienza del processo conclusosi con la sua condanna a 25 anni di carcere, il dissidente russo Vladimir Kara – Murza ha rifiutato di esprimere un proprio “pentimento” opportunistico che gli avrebbe, quasi certamente, consentito di ottenere una riduzione della pena. Invece, l'imputato di “tradimento, diffusione di informazioni consapevolmente false sulle azioni delle forze armate russe e collaborazione con un'organizzazione indesiderabile in Russia”, ha scelto di affrontare a testa alta la sua sorte, ribadendo, punto per punto, i suoi convincimenti politici e dicendosi orgoglioso di ogni sua presa di posizione pubblica. Il 42enne giornalista e storico, già rimasto vittima di due tentativi di avvelenamento, dovrà, pertanto, scontare una condanna esemplare per aver affermato, senza timore, cose che ormai non sorprendono più nessuno: e che cioè nel regime putiniano i diritti umani sono impunemente violati e che l'armata inviata da Mosca si sta, purtroppo, rendendo protagonista di innumerevoli crimini di guerra in Ucraina. L'entità di una pena di addirittura 25 anni di reclusione per semplici reati d'opinione rivela, indubbiamente, l'intenzione, da parte del Cremlino, di voler imporre una svolta decisamente drastica alla sua politica repressiva: basti pensare che, perfino nella Unione Sovietica di Brezhnev, per i dissidenti erano previsti periodi di detenzione che non andavano mai oltre i 15 anni...Pertanto, per ritrovare condanne analoghe a quella inflitta adesso a Kara – Murza, dobbiamo riandare parecchio indietro nel tempo, per arrivare fino al periodo staliniano. Dopo aver ascoltato la lettura della severissima sentenza emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Mosca, il condannato ha gridato “la Russia sarà libera, ditelo a tutti”. Si, diciamolo anche all'Italia che, in questo momento, sta brillando per l'assenza di iniziative solidali in favore della dissidenza russa. E diciamolo anche ai pacifisti di casa nostra, sempre così pronti a manifestare contro l'Europa e la Nato e mai disposti, invece, a spendere neanche una parola a sostegno di altri pacifisti - autentici e lontani - che, dovendo affrontare ben più serie difficoltà, si oppongono al potere di Vladimir Putin.
A cura di Ferruccio Bovio Serpeggia la delusione tra quanti – militanti o elettori – avevano creduto nella prospettiva politica del Terzo Polo, indicata, pochi mesi fa, da Carlo Calenda e da Matteo Renzi. Certamente, considerati i caratteri tutt'altro che facili dei due protagonisti, fin dall'inizio non ci voleva molta perspicacia per prevedere che la crescita del nuovo partito non sarebbe sicuramente stata tra le meno contrastate... tuttavia, chi è realmente interessato ad una ben organizzata presenza liberaldemocratica nel nostro Paese, è sicuramente rimasto amareggiato dinanzi ad una rottura che sembra avere una natura personalistica (o forse economica), ma certamente non politica. A prescindere da qualsiasi (e probabilmente) impossibile giudizio su quale delle due “prime donne” abbia contribuito maggiormente al fallimento dell'ambizioso progetto, resta comunque il fatto che, al momento, gli oltre due milioni di elettori che il 25 settembre avevano votato per la nuova formazione politica, possono oggi sentirsi beatamente presi in giro da una gestione delle cose che si è rivelata perlomeno irriguardosa nei loro confronti. Ecco perché a Roma – soprattutto tra i parlamentari del gruppo, spaventati dall'idea di aver puntato sul cavallo sbagliato – comincia a circolare l'idea di congelare (almeno per qualche tempo) le due personalità più ingombranti, per dare, invece, spazio ad una leadership alternativa che sia meno divisiva e che, a questo punto, potrebbe anche assumere le sembianze femminili della Gelmini, della Carfagna o della Bonetti. In fondo, a livello di lavori di Camera e Senato, sia i renziani di Italia Viva, che i calendiani di Azione hanno sempre lavorato in piena armonia...Una morte precoce ed inspiegabile del Terzo Polo lascerebbe, quindi, orfana quella componente non trascurabile dell'elettorato italiano che considera ancora indispensabile la presenza di un partito che rappresenti adeguatamente quei programmi e quegli obbiettivi che, politicamente, caratterizzano da sempre i movimenti liberaldemocratici. Pertanto, ai due bambini capricciosi, ci verrebbe da consigliare di fare pure tutte le liti che vogliono, evitando però di rompere il giocattolo perché non appartiene soltanto a loro.
A cura di Ferruccio Bovio Come è ormai noto, la partecipazione di Pietro Orlandi, fratello della sventurata Emanuela, ad una trasmissione televisiva ha destato grande scalpore per la sensazionalità delle affermazioni da lui fatte in merito alla condotta morale di alcuni tra i maggiori esponenti del Vaticano degli Anni 80, compreso addirittura il pontefice dell'epoca: e vale a dire quel Giovanni Paolo II° che è stato santificato nel 2014. Non stiamo qui adesso a ripetere le opinioni che, su questa vicenda, abbiamo già espresso la settimana scorsa, ma ci soffermiamo, invece, sull'estrema cautela con la quale la Santa Sede sta affrontando la spinosissima questione. A stupirci è, infatti, il silenzio assoluto che ha accompagnato le dichiarazioni rilasciate dall'Orlandi: dichiarazioni che – almeno a lasciarsi guidare da un minimo di buon senso - appaiono talmente stupefacenti da rasentare l'allucinazione. Eppure, prima della tardiva solidarietà nei confronti del suo predecessore manifestata solo ieri da papa Francesco in occasione dell'Angelus, a prendere le difese di Karol Wojtyla si è distinto esclusivamente il suo storico segretario - cardinale Stanislao Dziwiz - il quale ha definito “criminali” le parole pronunciate dal fratello di Emanuela. Come mai nessun'altra voce si è levata a smentire insinuazioni che, se dovessero realmente trovare conferma, varcherebbero clamorosamente la soglia dell'immaginabile? Il Vaticano ha deciso di fare luce fino in fondo su questo inquietante enigma che si trascina ormai esattamente da quarant'anni: ed a questo proposito, l'agenzia Vatican News chiarisce che l'autorità giudiziaria dello Stato Pontificio ha ricevuto, dallo stesso papa Bergoglio, un mandato pieno ad indagare ogni pista possibile per cercare la verità sul caso di Emanuela. Compresa quella che viene indicata dall'audio di un esponente della banda della Magliana che chiama direttamente in causa proprio il papa polacco. Tuttavia, dinanzi alla richiesta, avanzata dal magistrato che conduce l'inchiesta, circa la natura delle fonti dalle quali Pietro Orlandi avesse attinto le sue informazioni, sia il diretto interessato che la sua legale, Laura Sgrò, hanno ritenuto di non dover rispondere, rimanendo nel vago oppure appellandosi al segreto professionale. Strano perché proprio l'avvocato Sgrò, nei mesi scorsi, aveva più volte lamentato di non essere mai stata convocata in Vaticano per fornire il suo contributo agli sviluppi dell'indagine...e quando, finalmente, le viene offerta l'opportunità di collaborare con il magistrato, sceglie di trincerarsi dietro lo schermo del segreto professionale, senza chiarirne bene la ragione. Pertanto, in attesa di assistere a nuovi ed ulteriori colpi di scena, cominciamo a pensare che il mistero di Emanuela Orlandi sia destinato a rimanere tale anche per i prossimi quarant'anni.
Negli ultimi anni il settore della bellezza e del benessere ha raggiunto una crescita esponenziale, e l'avvento del digitale ha fatto sì che si diffondessero nuove forme di comunicazione e di marketing, come la digital strategy.Pertanto, il Digital Beauty Marketing è il modo per implementare le vendite del settore della bellezza e del benessere per parrucchiere, estetiste e attività locali.Maschile e femminile, ormai, nel mondo della cosmetica e dell'hair stylist non esistono più. Al contrario, le sfumature esistono tutte, e tutte devono essere valorizzate. Sempre più brand si stanno infatti avvicinando ad una bellezza inclusiva e senza distinzioni, dando ai consumatori la possibilità di esprimere ogni giorno la propria personalità. Ascolta l'episodio scritto da Alessia Antonelli con la voce di Brendan Chierchiè Articolo completo su: www.infomyweb.com/digital-marketing/strategia-digitale-settore-beauty/ Per commenti, suggerimenti o ricevere maggiori informazioni e consulenze per migliorare il tuo marketing: scrivici a posta@infomyweb.com seguici su Facebook, Instagram e LinkedIn visita il nostro sito www.infomyweb.com dove troverai numerosi suggerimenti per il tuo marketing e tutti i servizi vieni a trovarci presso la nostra sede a Viterbo. #beautymarketing #benessere #marketing #marketinggratis #marketingitalia #agenziamarketing #viterbo #infomyweb #webmarketingitalia #socialmarketing #marketingstrategico #obiettivi #motivazione #businessplanecommerce #ecommerceitalia #ecommerceseo #seo #seoitalia #agenziaseo #agenziaecommerce #localseo #googleads #googlelocalads #googlemarketing Podcast Italiani | Podcast Business | Podcast Consigliati | Podcast Crescita Personale | Podcast Economia | Podcast Marketing | Podcast Comunicazione | Podcast Gratis | Migliori Podcast | Podcast più Ascoltati | Podcast Motivazionali | Podcast Web Marketing | Podcast Interessanti | Podcast Gratuiti | Podcast Famosi | Corsi Podcast | Podcast Top | Podcast 2023 | Podcast Aziendali | Podcast WebMarketing | --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/infomyweb/message
⬇⬇⬇APRIMI⬇⬇ Abbonati qui: https://www.youtube.com/economiaitalia/join https://www.patreon.com/join/EconomiaItalia? Musk contro Chat GPT: meglio regolamentare o informare? ChatGPT non è un essere umano e non ha una comprensione come quella umana. ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale addestrato per identificare le correlazioni tra le parole e le frasi nei dati di addestramento, ma non possiede una vera e propria coscienza o un pensiero autonomo. Pertanto, è fondamentale sottolineare che le risposte fornite da ChatGPT sono basate su algoritmi e non rappresentano necessariamente una verità assoluta o una comprensione completa del contesto. Questo testo è stato scritto da Chat GPT Qui per segnalare temi: https://tellonym.me/dr.elegantia Podcast (su tutte le piattaforme): https://www.spreaker.com/show/dr-elegantia-podcast COME SOSTENERCI: Il nostro nuovo libro sull'economia: Guida Terrestre per Autoeconomisti https://www.poliniani.com/product-page/guida-terrestre link acquisto Amazon: https://amzn.to/36XTXs8 Acquistando le nostre T-shirt dedicate ai dati stampate in Serigrafia Artigianale con passione e orgoglio dai detenuti del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino https://bit.ly/3zNsdkd e HTTPS://urly.it/3nga1 Guida al VOTO 2022: https://amzn.to/3KflXHd DonazionI Paypal: https://paypal.me/appuntiUAB Vuoi sostenermi ma non sborsare nemmeno un euro? Usa questo link per per il tuo prossimo acquisto su Amazon: https://amzn.to/2JGRyGT Qui trovi i libri che consiglio per iniziare a capirne di più sull'economia: https://www.youtube.com/watch?v=uEaIk8wQ3z8 È tornata l'offerta di Buddybank. 25€ per ogni conto aperto. Io ho un conto buddybank da oltre un anno. Devo dire super top. Zero commissioni sui bonifici. No canone. Inserisci il codice E7B9B0 in fase di richiesta di apertura conto corrente buddybank. Scarica l'app qui: https://app.adjust.com/qpkbnd2 Dove ci trovi: https://www.umbertobertonelli.it/info/ https://linktr.ee/economiaitalia La mia postazione: Logitech streamcam https://amzn.to/3HR6xq0 Luci https://amzn.to/3n6qtgP Shure MV7https://amzn.to/3HRh7k1 Asta https://amzn.to/3HSRvzY #economiaitalia #drelegantia #economia
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A cura di Ferruccio Bovio Il presidente cinese, Xi Jinping, giunge oggi a Mosca per la prima volta da quando ha avuto inizio la guerra in Ucraina. Nei tre giorni che lo tratterranno nella capitale russa, il leader della Repubblica Popolare – potente, si dice, come soltanto Mao lo era stato - sarà impegnato in una serie di colloqui che spazieranno dall'energia al partenariato, dalla cooperazione strategica a quella militare. E' prevista, inoltre, la sottoscrizione di quelli che le diplomazie di Cina e Russia definiscono “importanti documenti bilaterali”. Tuttavia, al di là delle enfatiche dichiarazioni ufficiali con le quali Cina e Russia hanno ancora recentemente parlato di “amicizia senza limiti tra i due Paesi”, è bene non scordare che Xi Jinping, pur non avendo mai condannato l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, si è però, fin dal primo momento, espresso – come ha ricordato il ministero degli Esteri cinese - a favore “della pace e del dialogo”. Non solo: nel tentativo di mediare tra Mosca e Kiev per indurle ad accettare almeno un temporaneo cessate il fuoco, il presidente cinese, non più tardi di tre settimane fa, ha anche indicato “la salvaguardia della sovranità e dell'integrità territoriale ed il no convinto all'uso dell'arma nucleare”, come basi essenziali di ogni futuro trattato di pace. Concetti, questi, che, se corrispondessero realmente alla volontà politica di Pechino, non sarebbero facilmente conciliabili con gli obbiettivi espansionistici del Cremlino. Certo è che, già nel settembre scorso, al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shangai che si è tenuto a Samarcanda, Putin non poté fare a meno di ammettere che, in un colloquio riservato, Xi Jinping gli aveva manifestato tutta la sua prplessità per la situazione che si era venuta a creare in Ucraina. E di questo c'è sicuramente ben poco da meravigliarsi, considerato che, in questo momento, la principale preoccupazione cinese è quella di non compromettere definitivamente il ricchissimo e fiorente rapporto economico e commerciale con l'Occidente e con l'Europa in particolare: ed in questo senso, la Russia sta creando ai Cinesi un grosso problema, spingendo l'Unione Europea sempre più tra le braccia degli Stati Uniti. Pechino, in questa fase di alta tensione internazionale, avrebbe, quindi, tutto l'interesse a fare chiarezza sulle sue effettive intenzioni, che, a nostro avviso, non possono che essere razionalmente orientate verso una cessazione immediata dei combattimenti. Speriamo lo faccia: in fondo, l'economia russa sta ricevendo un aiuto decisivo da parte della Cina che, in alcuni settori commerciali strategici, si è sostituita agli Europei che se ne sono, invece, andati via. Pertanto, se le vuole giocare, Xi ha in mano delle carte veramente importanti.
Il “Mondo in guerra” ● Negli ultimi 50 anni, in media, ci sono sempre state da 40 a 50 guerre nel mondo. Pertanto, un quarto dei paesi del mondo è variabilmente impegnato in altrettanti conflitti, che massacrano milioni di persone. Le guerre sono presenti in Asia, in Medio Oriente, in Africa, in America Latina e in Europa. Fuggi dalla Guerra, fuggi dal crimine ● Che dire dei posti in cui non c'è la Guerra? È interessante quello che riferisce un articolo del New York Times: “7 famiglie cambogiane che sono fuggite dalla guerra e dalla fame nella loro patria… per intraprendere una nuova vita a New York sono fuggite di nuovo, questa volta [scappando] da ladri, rapinatori e giovani teppisti delle strade di Brooklyn”. Le 7 famiglie citate nell'articolo erano fuggite negli USA negli anni '70 del secolo scorso. Purtroppo, almeno 40 persone appartenenti a tali famiglie decisero di lasciare New York, nella speranza di trovare alloggi più sicuri in Pennsylvania. Personale del governo e polizia avevano cercato di aiutarle, ma non fu sufficiente. In media, ogni due giorni quelle famiglie subivano qualcosa che andava da una rapina a un pestaggio. Si tratta di reati gravi, di persone che irrompevano negli appartamenti mentre le persone stavano dormendo, arrivando a picchiare nonne e bambini. Ecco perché iniziarono ad avere paura per le loro vite e decisero di scappare di nuovo! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7344BASTA PADRINI E MADRINE SOLO PER LE FOTO di Federica Di VitoÈ frequente che nell'immaginario comune la scelta dei padrini sia legata unicamente alla relazione affettiva con i genitori del battezzando, con il risultato che questi durino il tempo della cerimonia. Ma c'è chi sta mettendo alcuni paletti. Dopo il decreto di un anno fa di monsignor Suetta vescovo di Ventimiglia-Sanremo, che prevedeva la sospensione di padrini e madrine per battesimi e cresime, poiché «nel contesto odierno la loro presenza risulta spesso una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale», anche la diocesi di Genova mette un freno alla scelta dei genitori.«A coloro che sono chiamati a svolgere il servizio di padrino e di madrina è chiesto di far parte della Comunità cristiana, attraverso un cammino di Fede condiviso con altri fratelli», spiega il decreto firmato da Monsignor Tasca, «e che comprenda anche in modo graduale la santa messa domenicale, un momento di riscoperta o approfondimento della fede, di nutrimento spirituale, di condivisione con i fratelli e di servizio nella carità». Il decreto arcivescovile entrerà in vigore con l'inizio del prossimo anno pastorale, il 3 dicembre 2023, prima domenica di Avvento. La nuova procedura sarà prevista inizialmente per una fase sperimentale della durata di un triennio. La Diocesi ha poi spiegato che «ogni comunità e ogni pastore saprà offrire occasioni per realizzare tutto ciò secondo la possibilità della parrocchia e quanto potrà essere suggerito dalla creatività pastorale. Tra i possibili cammini da proporre, si suggeriscono momenti di ascolto e condivisione della parola di Dio secondo modalità indicate attraverso appositi strumenti forniti dall'ufficio catechistico diocesano».REQUISITI DEL PADRINO O MADRINAInoltre, il decreto specifica che a quelle persone «indicate dalla famiglia che, pur non avendo i requisiti prescritti, esprimono pur sempre una positiva vicinanza parentale, affettiva ed educativa, si può, eventualmente, offrire l'opportunità di prendere parte alla Celebrazione solo come testimoni del Rito sacramentale» e che «in tal caso, sul Registro dei Battesimi e delle Cresime si indichi come "testimone" la persona scelta».Se ci appelliamo al diritto canonico, risaliamo all'origine della scelta del padrino. San Tommaso d'Aquino ricorderà che la rigenerazione spirituale operata dal battesimo assomiglia a quella carnale e, come in questa il bambino ha bisogno di una nutrice e di un pedagogo, così in quella spirituale c'è bisogno di qualcuno che lo istruisca nella fede e nella vita cristiana (Summa Th. III, q. 67, a. 7). Pertanto, codice di diritto canonico alla mano, ecco i requisiti del padrino o madrina: «Ogni cattolico che abbia ricevuto la Confermazione e l'Eucaristia, che abbia compiuto i 16 anni e che conduca, per quanto possibile, una vita conforme alla fede, può fare da padrino/madrina nel rito del Battesimo. [...] Non possono fare perciò da padrini quelle persone che: sono sposate solo civilmente, sono conviventi, sono divorziate, sono separate ma convivono con un altro partner» (Cf Codice di diritto canonico, 874).I BAMBINI APPRENDONO PER IMITAZIONESecondo la tradizione della Chiesa i padrini sono membri della comunità cristiana che presentano colui che deve essere battezzato o cresimato, li accompagnano nel loro itinerario di formazione e ne garantiscono la preparazione con serietà e sincerità. Il rischio è quello di pensare che qui si voglia far rispettare semplicemente uno sterile elenco di requisiti, ma, come ogni norma canonica, la verità è molto più profonda. Se quindi è palese che i bambini apprendano per imitazione e che la loro fonte di ispirazione primaria è l'esempio dell'adulto di riferimento, ecco che il cuore di questo elenco risulta più chiaro. I padrini si affiancano al genitore per rendere manifesta la presenza della Chiesa come madre che presenta e accoglie i nuovi figli, la loro vicinanza non può così concludersi con il Rito del Battesimo e non può limitarsi alle foto di rito e ai regali infiocchettati, ma è necessaria una presenza duratura chiamata a dare una decisa e costante testimonianza di fede.Allora se nell'elenco delle necessità da soddisfare dei nostri figli trovano spazio una scuola di alto livello, almeno una lingua straniera e un'alimentazione quanto più varia ed equilibrata, non si capisce perché la scelta del padrino e della madrina non debba ricevere la stessa attenzione. O ben superiore, mi verrebbe da dire. Perché qui è della crescita spirituale che si parla, della Vita eterna. E se perfetto qui non lo è nessuno, è anche vero che a monte della Grazia ricevuta per ogni nostro impegno, c'è sempre un'apertura, una disposizione, un sì che spetta solo a noi e senza il quale non possiamo portare nessun carico.Nota di BastaBugie: anche l'Arcidiocesi di Palermo ha sospeso "ad experimentum" il ruolo di padrino e madrina nel Battesimo e nella Cresima a partire dal 1° luglio 2023.Ecco il testo completo del decreto dell'Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice:Il ruolo del Padrino e della Madrina, in occasione della celebrazione dei Sacramenti del Battesimo e della Cresima, è un vero e proprio munus che la Chiesa affida ai fedeli che abbiano "l'attitudine e l'intenzione di esercitare questo incarico" (can. 874 §1,10) e che conducano una vita conforme alla fede e al compito che si assumono (cfr. can. 874 §1,30).Nel corso del tempo convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l'autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa. Confuso spesso con relazioni di parentela - se non addirittura con legami ambigui - e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l'originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice "orpello coreografico" in una cerimonia religiosa.Da tempo, ormai, si discute sull'opportunità o meno di sospendere o abolire l'istituto del "padrinato", ritenuto, di fatto, non obbligatorio dallo stesso Codice di Diritto Canonico, che a tal proposito rimanda a una valutazione discrezionale significata dalla clausola "per quanto possibile" (cfr. cann. 872 e 892).Il superamento della cognatio spiritualis che, fondata su un'antica tradizione recepita dal Codice di Diritto Canonico del 1917, si instaurava tra padrini e figliocci, così come le mutate esigenze pastorali delle nostre comunità parrocchiali e la necessità di dare nuovo impulso alla prassi sacramentale, inducono a ripensare il ruolo del Padrino e della Madrina anche nella nostra Arcidiocesi.Pertanto, alla luce di tali considerazioni:VISTA la normativa liturgica vigente riguardo l'ufficio dei Padrini, come definita nelle Premesse al Rito del Battesimo dei Bambini (1970) al n. 6; nelle Premesse al Rito della Confermazione (1972) ai nn. 5-6 e nelle Premesse al Rito dell'lniziazione Cristiana degli Adulti (1978) ai nn. 8-10;TENUTE PRESENTI le disposizioni del Codice di Diritto Canonico riguardanti l'ufficio dei padrini nella celebrazione del Battesimo (cfr. cann. 872 - 874) e della Confermazione (cfr. cann. 892 - 893);CONSIDERATO che la normativa codiciale recepisce e precisa, ampliandole, le disposizioni dei libri liturgici, appena richiamate;ALLA LUCE di esperienze analoghe avviate in diverse diocesi italiane;SENTITO il parere del Consiglio Presbiterale nella sessione dell' 1/03/2022 e del Consiglio Pastorale Diocesano in quella dell' 11/03/2022;CONSIDERATO che, ai sensi dei richiamati cann. 872 e 892, l'ufficio dei padrini nella celebrazione del Battesimo e della Confermazione, come detto in premessa, non ha carattere di essenzialità;DISPONGO1. È sospeso «ad experimentum», dal 1° luglio 2023 e per la durata di un triennio, l'ufficio di Padrino e di Madrina nel Battesimo dei bambini, nella Confermazione degli adolescenti e degli adulti, nonché nell'lniziazione Cristiana degli adulti.2. Nei riti rispettivi si ometta tutto quanto riguarda i Padrini.3. I ministri ordinati, soprattutto i parroci, hanno la responsabilità di ottemperare alle presenti disposizioni e di illustrare adeguatamente ai fedeli le ragioni pastorali che hanno indotto a questa decisione.4. Gli Uffici Liturgico e Catechistico, insieme al Servizio Catecumenale, hanno mandato di monitorare e verificare, durante questo triennio, l'andamento della nuova prassi e, contemporaneamente, di studiare possibili nuove forme di accompagnamento che richiamino e recuperino il vero senso ecclesiale dell'ufficio del padrino e della madrina.Palermo, dalla Sede Arcivescovile, 31 gennaio 2023
Anno 2023. Il digitale ha consolidato il suo dominio mediatico su scala globale.Sono 5,13 miliardi le persone connesse alla rete - cioè il 64% della popolazione mondiale.Di queste, 4,89 miliardi usano i social per una media di 147 minuti al giorno. (Fonte: statista.com)Il primo motore di ricerca è Google, che processa 89,5 miliardi di ricerche al giorno. Segue YouTube con 1 miliardo di ore video consumate dai suoi utenti nello stesso arco di tempo. (fonte: oberlo.com)Piccoli e grandi brand lo sanno bene. E aggrediscono gli internauti con messaggi promozionali ovunque trovino spazio.Pensaci. Siamo sottoposti a un bombardamento pubblicitario che non ha eguali nella storia.Pertanto, l'attenzione dei consumatori si disperde tra le migliaia di stimoli audiovisivi di cui sono preda ogni giorno.E la loro capacità di giudizio si riduce sotto i colpi di questa nuova barbarie comunicativa.Anche il tuo pubblico ne è colpito...Come imprenditore, hai bisogno di aprirti un varco nel moderno pandemonio mediatico…per arrivare NELLA MENTE del tuo target.E puoi farcela solo se usi un metodo innovativo e complementare ai classici annunci pubblicitari.Ok: esiste già il content marketing…In sostanza si tratta di condividere materiali dalla forma editoriale, al fine di stabilire fiducia e autorevolezza nei confronti del tuo brand. Ma c'è un problema con questo sistema:La pura condivisione di contenuti di valore è una soluzione parziale.Gli orientamenti al consumo (anche di contenuti) cambiano a velocità impressionante.Ecco perché noi di Copy Persuasivo® abbiamo introdotto un content marketing di nuova generazione.Più d'impatto, più incisivo.Il content marketing persuasivo. Se non hai ancora confidenza con questo strumento, non preoccuparti. Nella puntata di oggi, il “Baffo” Andrea Lisi ti mostra che cos'è e come usarlo a tuo vantaggio.Ascolta il nuovo episodio e scopri come i contenuti giusti possono mettere in leva i tuoi sforzi e generare richieste (senza tenere sempre le ads accese).*** Ti piacerebbe conoscere i “segreti” della persuasione scritta?Vuoi scoprire il metodo meno dispendioso e più sostenibile per costruire e perfezionare il tuo sistema di acquisizione clienti?Allora iscriviti al Copy Persuasivo® Club.È la membership più avanzata sul copywriting in Italia. E, oltre a Programmi formativi strutturati in base al tuo livello, potrai avere accesso alla consulenza del “Baffo” Andrea Lisi.Clicca qui per saperne di più: https://club.copypersuasivo.com/Ecco una piccola anteprima della puntata di oggi:[0:56] Perché per conquistare il tuo target non basta bombardarlo di pubblicità. Ecco il segreto per creare contenuti di valore etico e rendere il tuo funnel una macchina SfornaClienti.[3:06] Cos'è di preciso il content marketing persuasivo e come può aiutare il tuo brand.[5:06] Qual è la differenza tra traffico organico e traffico “gratuito”? Quale dei due ti offre risultati più stabili e con minor sforzo?[7:00] Come è cambiata la customer journey negli ultimi 20 anni. E perché non tenerne conto ti porta al disastro.[9:41] Come dare coerenza percettiva alla tua comunicazione. Una semplice regola per eliminare il grosso degli errori.[12:02] Come scalare con il tuo business in automatico - anche mentre dormi![15:58] Il modo più rapido e profittevole di creare contenuti che ti renderanno leader indiscusso nella tua nicchia.Risorse utili:[Caso Studio] Come posizionare un'Autofficina di montagna “prima nella mente”:cp.vo/3Jt5iB6[Caso Studio] Da 0 a 441.000€ di giro d'affari con un blog sui serramenti in legno:cp.vo/8kt5it[Caso studio] Da 0€ a 75.000€ dopo 11 mesi di content marketing persuasivo:cp.vo/4tt6wePrenota subito la tua consulenza (gratis ancora per poco) con il “Baffo” Andrea Lisi:cp.vo/consulenza►► Hai un'azienda e vuoi smettere di stressarti 16 ore al giorno, studiare di notte libri e corsi dei “guru” e sprecare tempo con falsi clienti a caccia di sconti?Scarica la nostra Guida Salvavita per Imprenditori Imbruttiti (gratis) su:https://marketingpersuasivo.com/►►Ti piacerebbe fare del copywriting il tuo lavoro, ma non sai da dove partire? Leggi GRATIS la Guida definitiva su come diventare copywriter e renderla un'attività profittevole in meno di 1 anno:https://www.copypersuasivo.com/copywriting-come-imparare/►► Se non segui la Newsletter del “Baffo” Andrea Lisi, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”.)
Nell'antichità, le corna degli animali erano usate come recipienti per olio e bevande, come calamai, come contenitori per cosmetici e come strumenti musicali e di segnalazione. Strumenti musicali e di segnalazione. Uno dei più antichi termini musicali legati al corno è qèren, che designa il corno di un animale. In rari casi poteva riferirsi a uno strumento a fiato, in particolare ai “corni [ebr. qèren] di montone”. Questa espressione è legata alla parola ebraica shohfàr, che abbiamo già incontrato nei giorni scorsi. Questo termine si riferisce al corno di montone usato come strumento musicale. Il moderno shohfàr è un corno di montone cavo lungo circa 36 cm, raddrizzato a caldo, ma ricurvo verso l'alto all'estremità a campana. Ha un boccaglio separato per facilitare il soffio. Si pensa che lo shohfàr antico non avesse un boccaglio separato. Secondo il Talmud, il corno del montone non era raddrizzato ma lasciato storto. Lo shohfàr come strumento di segnalazione L'antico shohfàr serviva a radunare le truppe, a lanciare il “segnale d'allarme” contro una città da attaccare e a dirigere altre manovre belliche. Si usava anche per segnalare l'attacco di un nemico. Pertanto, era uno strumento di segnalazione da battaglia. Ma si potevano usare diversi shohfàrinsieme, come nel caso della battaglia documenta dei 300 soldati ebrei contro decine di migliaia di madianiti. Il suono di 300 corni terrorizzò oltre 30.000 soldati nemici, che si diedero alla fuga! A differenza dei 300 spartani che avrebbero combattuto contro milioni di nemici stranieri, la battaglia dei 300 ebrei è di certo avvenuta. Al di fuori dalle battaglie, il corno poteva essere usato anche per annunciare eventi del calendario, come i pleniluni, i noviluni, il nuovo anno e altre feste. Lo shohfàr annunciava sia l'inizio che la fine del Sabato ebraico. Sembra che gli israeliti di ogni ceto sapessero usare lo shohfàr. I sacerdoti lo suonavano per il richiamo religioso oppure quando marciavano con l'esercito. Il termine ebraico yohvèl (ariete; montone) è un modo alternativo di chiamare lo shohfàr. L'aramaico qèren è il nome di uno strumento che faceva parte dell'orchestra babilonese. Potrebbe essere tradotto sia “corno” che “tromba”. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
Prima di chiudere i battenti, la rivista scientifica tedesca natur & kosmos osservò: “Per violini e altri archi di alta qualità, è necessario uno specifico tipo di legno che, però, sta diventando raro”. L'albero in questione è la Caesalpinia echinate, conosciuta anche come Pernambuco o pau brasil. Il suo habitat naturale è la foresta costiera del Brasile che, purtroppo, si sta riducendo rapidamente a causa del disboscamento per scopi agricoli. All'inizio del XXI secolo, gli alberi coprivano solo il 4% della loro area originale. Pertanto, sono stati inclusi nell'elenco delle specie in via di estinzione. Inoltre, solo gli alberi che hanno superato i 20 anni sviluppano il durame giallo o rosso-marrone adatto alla liuteria. L'articolo citava il maestro liutaio Thomas Gerbetch, secondo cui non esiste un sostituto paragonabile. Perché? “Il materiale sintetico non ha ancora raggiunto questo livello di raffinata qualità”. Che fine farà l'“albero del violino”? --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
“Arpa” è uno dei nomi attribuiti al primo strumento musicale menzionato nelle Sacre Scritture. Pertanto, è uno degli strumenti più antichi in assoluto. È chiamato anche “cetra”. La parola ebraica kinnòhr (arpa) è resa anche “lira” in diverse traduzioni della Bibbia. La parola kinnòhr compare 42 volte nella parte ebraica della Bibbia; i traduttori della Settanta, che realizzarono la primissima traduzione in greco, usarono la parola kithàra. La kithàra era uno strumento simile alla lira (gr. lỳra), ma aveva una chiave più bassa. Le traduzioni moderne generalmente rendono kithàra “cetra” o “arpa”. Le rappresentazioni pittoriche sui monumenti egizi indicano che le arpe antiche avevano molte forme stilistiche e che il numero delle corde era variabile. Per questo, alcuni hanno suggerito che kinnòhr potrebbe essere stato un termine generico che designava qualsiasi strumento che incorporasse le caratteristiche di base dell'arpa antica. Tutto ciò che le Scritture Ebraiche indicano con certezza riguardo al kinnòhr è che era portatile e relativamente leggero, dal momento che poteva essere suonato durante una processione, o addirittura da una prostituta mentre cantava e camminava per la città. Alcuni esemplari erano fatti di legno di “algum”, ovvero “sandalo”. Si ritiene che le corde fossero ricavate dall'intestino tenue delle pecore, anche se forse erano utilizzate fibre vegetali filate. Sembra che il kinnòhr suonato da Davide fosse relativamente piccolo, per essere tenuto fra le mani durante l'esecuzione, appoggiato forse sulle cosce. Durante il suo regno, Davide, che era abile nel suonare il kinnòhr, assegnò a questo strumento un posto di rilievo insieme ad altri strumenti a corda, detti nèvel,nell'orchestra che in seguito si stabilì nel tempio di Salomone. Quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme e deportò gli ebrei a Babilonia, gli israeliti persero la gioia di suonare la cetra. Giunti a Babilonia, appesero gli strumenti ai pioppi. Comunque, dopo la loro liberazione, il kinnòhr ne diventò lo strumento simbolo. Qualcuno ha ipotizzato che il kinnòhr e il nèvel erano lo stesso strumento. Comunque, non esiste alcuna prova al riguardo. Gli strumenti a corda (nèvel o nevalìm) erano semplicemente altri strumenti della stessa famiglia, che permettevano di arricchire la polifonia e la varietà di un'orchestra. In ogni caso, entrambi gli strumenti erano portatili. Nella lingua aramaica troviamo un altro tipo di arpa, la sabbekhàʼ. Questa parola è stata tradotta in diversi modi: “Arpa triangolare”, “trigono”, “arpicordo” e “sambuca”. La sabbekhàʼ è descritta da alcuni come una piccola, stridula, triangolare, arpa a quattro corde. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
Il prezzo è la leva principale del profitto.Questo vale per ogni settore. E l'ospite di oggi lo ha dimostrato, numeri alla mano.Assegnare il giusto prezzo ai tuoi prodotti mette in moto un meccanismo virtuoso che ti porta a crescere nel medio e lungo termine.Farti pagare al massimo delle tue possibilità rende più sostenibile la tua intera catena produttiva.Ma anche come ti fai pagare spesso fa un'enorme differenza.La tecnologia in tale campo ha aperto nuove opportunità. E Le aziende che comprendono i risvolti più innovativi del pricing hanno “catturato” enormi profitti negli ultimi anni.Chi non capisce questi meccanismi invece sta lasciando sul tavolo ricavi e margini forse fondamentali per la sua sopravvivenza.Lo sappiamo, calcolare quanto dovrebbero pagarti i tuoi clienti è tutt'altro che semplice. Ecco perché dovresti ascoltare con molta attenzione l'ospite della Convers(az)ione di oggi: Danilo Zatta.Danilo è uno dei maggiori specialisti a livello mondiale in strategie di pricing e modelli di profitto.Nei mesi scorsi ha pubblicato per Hoepli “Pricing Revolution” - libro acclamato da top manager di ogni angolo del pianeta, già tradotto in 4 lingue.Inoltre è amministratore delegato di Horváth Italia, società di consulenza leader nel miglioramento delle performance per aziende dai 50 milioni di fatturato annuo in su.Come puoi immaginare, Danilo è un professionista super impegnato. Ma il “Baffo” Andrea Lisi è riuscito a “strappare” un po' del suo tempo prezioso. E ne ha approfittato per rivolgergli alcune domande che tolgono il sonno a milioni di imprenditori…I due hanno affrontato il tema della gestione dei prezzi sotto diversi aspetti.Infatti, le variabili di cui tener conto in quest'ambito sono molteplici. E ogni circostanza richiede accortezze specifiche. Pertanto, ti suggeriamo di ascoltare con grande attenzione questa intervista. Tra le altre cose, scoprirai:Perché ti conviene valutare la tua crescita in base ai tuoi profitti e non al numero di transazioni completate.Perché i prezzi dovrebbero essere sempre commisurati al comportamento dei tuoi clienti - piuttosto che al mero valore economico dei tuoi prodotti.Buon ascolto.*** Ti piacerebbe conoscere a fondo i “segreti” della persuasione scritta? Vorresti gestire con maggiore competenza i tuoi affari e costruire il tuo sistema di acquisizione clienti?Non devi far altro che abbonarti al Copy Persuasivo Club®.È la membership più avanzata sul copywriting in Italia. Oltre a Programmi formativi strutturati in base al tuo livello, potrai avere accesso alla consulenza del “Baffo” Andrea Lisi.Attenzione: A Febbraio siamo sold out. Ma resta uno slot disponibile per entrare a Marzo. Richiedi SUBITO il tuo colloquio di selezione per non perdere questa opportunità.Clicca qui per saperne di più: https://club.copypersuasivo.com/Ecco una piccola anteprima della puntata di oggi:[0:48] Chi è Danilo Zatta. Da dove è nata l'idea che ha dato origine a "Pricing Revolution". E perché alcuni tra i più quotati esperti di marketing al mondo se ne dichiarano "innamorati".[4:02] Come analizzare la disponibilità del pubblico a pagare il tuo prodotto. [6:30] Definisci la tua offerta: ecco cosa perdi se non ti rivolgi a un esperto di pricing.[8:52] Cos'è il pricing dinamico?[11:42] Come usare le leve psicologiche del prezzo - ed evitare che la tua strategia promozionale si trasformi in un disastro.[14:18] 2 tattiche di pricing da sfruttare nel 2023 per ottenere margini extra.[18:59] Dovresti alzare i prezzi in proporzione agli aumenti del costo delle materie prime? La risposta di Danilo è perentoria. E potrebbe farti emergere dalla mediocrità...Risorse menzionate:Danilo Zatta su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/danilo-zatta/ Pricing Revolution (libro): amz.to/3WDRkQhHorváth Italia (sito): https://www.horvath-partners.it/it ►► Hai un'azienda e vuoi smettere di stressarti 16 ore al giorno, studiare di notte libri e corsi dei “guru” e sprecare tempo con falsi clienti a caccia di sconti?Scarica la nostra Guida Salvavita per Imprenditori Imbruttiti (gratis) su:https://marketingpersuasivo.com/►►Ti piacerebbe fare del copywriting il tuo lavoro, ma non sai da dove partire? Leggi GRATIS la Guida definitiva su come diventare copywriter e renderla un'attività profittevole in meno di 1 anno:https://www.copypersuasivo.com/copywriting-come-imparare/►► Se non segui la Newsletter del “Baffo” Andrea Lisi, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”.)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7280OMELIA IV DOMENICA DEL TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 5,1-12a)Il brano del Vangelo di oggi è la celebre pagina delle Beatitudini. Gesù per proclamare le Beatitudini sale su di un monte vicino a Cafarnao, il monte Tabor. Questo è un particolare piuttosto importante. Infatti, come per dare la legge al popolo d'Israele, Mosè era salito sul monte Sinai, così Gesù, per dare compimento alla Legge antica e indicare a tutti la perfezione, sale sul monte Tabor. C'è una grande differenza tra il Sinai e il Tabor: il Sinai è un monte molto aspro e deserto che simboleggia molto bene l'austerità della Legge mosaica; mentre il Tabor, più che un monte, è un colle dall'aspetto dolce e verdeggiante che indica la soavità della Legge evangelica, una legge d'amore.Gesù inizia il lungo discorso riportato nel capitolo quinto dell'evangelista Matteo con le otto Beatitudini che possono essere considerate come la "Magna Charta" del Cristianesimo, come il documento d'identità di ogni cristiano. Ciascuno di noi le dovrebbe sapere a memoria e, più ancora, meditare assiduamente e mettere in pratica. Le Beatitudini ci indicano innanzitutto come è vissuto Gesù e come dovrebbe vivere ciascuno di noi. Esse ci indicano il cammino della felicità, ci indicano dove possiamo trovare la felicità che tutti bramano ma che pochi riescono a raggiungere.Le Beatitudini comportano un capovolgimento del nostro modo di pensare e di agire. Il mondo proclama beati i ricchi e i gaudenti, i forti e i prepotenti; Gesù fa il contrario: Egli, innanzitutto, proclama "beati i poveri in spirito" (Mt 5,3). Chi sono questi poveri in spirito? Povero in spirito è colui che, libero da ogni impaccio terreno, ripone la sua speranza unicamente in Dio. Povero in spirito è colui che non è attaccato alle ricchezze di questa terra e che si fida della Provvidenza divina. Non è la ricchezza che ci può rendere felici, ma la fiducia in Colui che sa ciò di cui abbiamo veramente bisogno.La seconda Beatitudine proclama felici "quelli che sono nel pianto" (Mt 5,4). Questi sono coloro che soffrono per le miserevoli condizioni di un mondo senza Dio. Soffrono perché l'amore di Dio non è compreso. A questi afflitti Gesù promette consolazione, una consolazione proporzionata all'afflizione. Subito dopo, Gesù proclama "beati i miti perché erediteranno la terra" (Mt 5,5). I miti non sono i paurosi, ma quelli che non serbano rancore, quelli che trovano la forza nella serenità. Coloro che "hanno fame e sete della giustizia" (Mt 5,6) sono quelli che desiderano la santità al di sopra di tutte le altre cose. Nel linguaggio della Bibbia, la parola giustizia significa perfezione, santità. Gesù ci insegna perciò a desiderare vivamente la santità perché la santità equivale ad amare Dio e il prossimo.I "misericordiosi" (Mt 5,7) sono quelli che, imitando il Padre Celeste, sanno comprendere e perdonare il prossimo, sanno soccorrerlo in ogni circostanza, irradiando attorno a loro l'amore di Dio di cui hanno fatto esperienza. I "puri di cuore" (Mt 5,8) sono tutti coloro che combattono tenacemente contro il vizio che si annida dentro tutti gli uomini, fino ad estirparlo. Gesù nel Vangelo ci insegna che è dall'intimo dell'uomo che esce ogni iniquità. Il male è si nel mondo, ma è soprattutto dentro di noi (cf Mt 23,27-28). Ci vuole pertanto una profonda purificazione interiore: solo così potremo essere autenticamente felici.Gli "operatori di pace" (Mt 5,9) di cui parla la settima Beatitudine non sono i grandi diplomatici, ma quelli che hanno capito l'unico modo per garantire la pace. Quest'unico modo è la piena comunione con Dio, l'armonia dell'uomo con Dio. Se dentro al nostro cuore non vi è questa armonia, non si può pensare alla pace sulla terra. Bisogna prima eliminare dalla nostra vita il peccato, ogni peccato, anche il più nascosto, solo così saremo autentici operatori di pace. Quando uno si innalza, innalza tutti; quando uno si abbassa, danneggia tutti. Pertanto ogni peccato, anche il più nascosto, misteriosamente alimenta l'odio che vi è nel mondo. Diceva Madre Teresa di Calcutta che se per un giorno solo non vi fossero più aborti, finirebbero tutte le guerre sulla terra. Riflettiamo bene su queste parole e vogliamo essere anche noi veri operatori di pace.Infine, con l'ultima Beatitudine, Gesù proclama felici i "perseguitati" (Mt 5,10). Questa è la più grande Beatitudine. È la Beatitudine di tutti i Martiri che, anche in mezzo alle sofferenze del martirio, hanno sperimentato la vicinanza con la grande Vittima del Calvario, con Gesù Crocifisso. Lungo i secoli vi sono stati moltissimi Martiri. L'ultimo secolo da poco trascorso, così civile e progredito, è stato quello che ne ha dati più di tutti gli altri secoli messi insieme. Gesù l'ha detto chiaramente: "Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20).Con questa pagina delle Beatitudini abbiamo il più bel ritratto di Gesù. Così è vissuto Lui sulla terra e così dobbiamo impegnarci a vivere anche noi. L'Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, ci aiuti in questa impresa così grande.
Ve lo dobbiamo dire: siamo molto, ma molto, delusi. Ci aspettavamo un plebiscito di risposte alla domanda "cosa è cambiato nella sigla di OGM di questa terza versione"? Ma niente, siete scarsissimi e poco attenti. Pertanto vi diamo un'ultima possibilità per vincere la maglietta ufficiale di OGM SOCC'MEDIA EDITION. Il primo che, entro domenica 8 gennaio indovina la piccolissima variazione dalla versione precedente, vince la maglietta. Altrimenti vi mandiamo Ruigi a casa.
A cura di Ferruccio Bovio Nel concludere il suo discorso di Capodanno agli Italiani, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto in modo particolare ai giovani, esortandoli ad una maggiore prudenza quando si mettono alla guida di un'auto, di una moto o di uno scooter. Non si può che rimanere dolorosamente colpiti – ha sottolineato, infatti, il Capo dello Stato - dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Purtroppo – ha precisato Mattarella - “troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d'auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti”. Pertanto, ha concluso il Presidente, quando ci si mette al volante, non si deve mai perdere la consapevolezza del fatto che viene messa in gioco sia la propria vita, che quella degli altri e che per distruggerla basta un attimo di imprudenza. Effettivamente, stando ai dati forniti dalla Polizia Stradale relativamente al primo semestre 2022, si registra un significativo aumento degli incidenti rispetto allo stesso periodo del 2021: gli eventi negativi sono, infatti, stati 81.427, in crescita, quindi, del 24%. Più in dettaglio, il numero delle vittime è salito del 15,3%, mentre quello dei feriti ha fatto segnare un +25,7%. È pur vero che il confronto con lo scorso anno, per essere correttamente interpretato, non può non tenere conto del fatto che, nel 2021, il trend dei sinistri si era sensibilmente ridimensionato a causa delle non poche limitazioni alla circolazione che erano state introdotte per contrastare l'emergenza sanitaria. In realtà, se si paragona, invece, l'andamento dei sinistri del 2022 con quello che si riferisce ai primi sei mesi del 2019 (e vale a dire all'ultima fase pre – pandemica), emergono dati un po' più confortanti, che ci parlano di numeri ancora molto alti, ma tuttavia in incoraggiante diminuzione. Non a caso, l'incidentalità complessiva fa segnare un -2,6%, con i morti ed i feriti che sono diminuiti rispettivamente del 5,5% e 6,8%. In particolare, il calo delle vittime si è registrato sulle autostrade (con un -11,8%), mentre sulle strade urbane ed extraurbane la percentuale in discesa è stata inferiore, attestandosi a circa il 5% in meno. Per quanto riguarda le principali cause degli incidenti, a spiccare sono l'uso del cellulare al volante, il colpo di sonno e la guida sotto l'effetto dell'alcool o di sostanze stupefacenti. In merito all'utilizzo del telefono, ricordiamo che, da più parti politiche, sono stati proposti inasprimenti delle sanzioni al fine di inibire questo comportamento irresponsabilmente pericoloso. Al momento, i conducenti sorpresi, per la prima volta, ad usare lo smartphone sono soggetti ad una multa che va dai 160 ai 646 euro ed alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Per chi risulta, invece, recidivo nell'arco di un biennio, è prevista la sospensione della patente fino a tre mesi.
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A cura di Ferruccio Bovio La recente decisione ministeriale di consentire alle persone contagiate dal covid 19 di tornare a scuola o al lavoro, oppure di poter prendere un mezzo pubblico dopo appena 5 giorni dal primo tampone positivo (senza la necessità di verificarne la negatività con un ulteriore test), è una scelta che ben poco ha a che vedere con l'esigenza di superare correttamente la fase di emergenza: più che altro, sembra, invece, essere un azzardo che tende a prospettare alla gente una realtà che è ben diversa da quella oggettiva. Il rischio è, infatti, non solo quello di favorire un aumento dei contagi e dei decessi, ma è anche quello di lasciare intendere all'opinione pubblica che ormai sia tutto solamente un brutto ricordo e che, quindi, non sia più affatto necessario il mantenimento di quel comportamento responsabile che, per tutti questi mesi, ha impedito il verificarsi di danni ancora più gravi di quelli già patiti. In sostanza, si sta affermando - sia a livello politico che mediatico – una tendenza che, con pericolosa faciloneria, porta a credere che la pandemia sia ormai morta e sepolta, che il virus sia divenuto endemico e che, quindi, non sia più necessario occuparsene. A parte che non è certamente una cosa facile stabilire il momento in cui avviene il passaggio da uno stato di pandemia ad uno di endemia, occorre comunque fare attenzione al fatto che, secondo l'epidemiologia, un'infezione è endemica quando il suo andamento è costante in una determinata area geografica o quando è possibile fare delle stime credibili sull'andamento dei contagi, come accade, ad esempio, per l'influenza stagionale. Non è quindi la gravità della malattia a caratterizzarla in senso pandemico oppure endemico, ma è piuttosto la sua prevedibilità e la sua territorialità. Tanto per spiegarci meglio, la malaria che pure miete centinaia di miglia di vittime all'anno è una malattia endemica. Pertanto, ridimensionare la serietà del problema covid 19, argomentando che il virus sarebbe ormai divenuto endemico è, perlomeno, una grossa inesattezza scientifica. E lo è sia perché l'aggettivo endemico non è sinonimo di poco pericoloso, ma anche perché, in realtà, è davvero troppo presto per poter considerare tranquillamente consolidato e prevedibile il comportamento del virus in questione. Di conseguenza, la fine della pandemia, sostanzialmente decretata in questi ultimi tempi, sa molto più di decisione politica, che di accurata riflessione scientifica. E si tratta di una decisione che potrebbe costarci ancora molto cara: meglio non ignorarlo.
VIDEO: La verità sui medici vaccinati ➜ www.youtube.com/watch?v=sSqLG9Wft88&list=PLolpIV2TSebVtj34zS7A0AabuQ9cf1UxpTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7244CON LE AUTOPSIE VENGONO ALLA LUCE I DANNI DEL ''VACCINO'' ANTICOVID AL CUOREL'Università di Heidelberg (Germania) conferma dati alla mano che le miocarditi sono state causate dalla vaccinazione e non dal virus (VIDEO: La verità sui medici vaccinati)di Paolo BellaviteÈ ormai certo che la miocardite può essere una complicanza potenzialmente letale dopo la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 basata su mRNA ("Pfizer" e "Moderna"). Altrettanto certo è che la miocardite si può presentare anche come conseguenza dell'infezione da parte di vari virus tra cui anche SARS-CoV-2. Pertanto l'argomento è materia di dibattito tra vaccinisti e anti-vaccinisti. Pochi hanno la capacità e l'onestà di esaminare la questione dal punto di vista bioetico e scientifico ed effettuare una valutazione rischi/benefici nell'interesse della singola persona e priva di condizionamenti politici o di categoria.Cominciando dall'aspetto bioetico, è fondamentale considerare che la miocardite virale è un evento che può colpire una persona, la quale diviene vittima di un "difetto" della natura come nel caso di tutte le malattie che affliggono il genere umano (anche se sulla origine del SARS-CoV-2 come si sa pesa più di un sospetto che prodotto di una manipolazione). La miocardite post-vaccinale è conseguenza prevedibile e prevista di un prodotto artificiale e iniettato volontariamente, la cui frequenza di complicazioni gravi e mortali è bassa rispetto al totale delle somministrazioni, ma non certo trascurabile per la persona che ne è colpita. Ovviamente, il problema etico diviene ben più grave se si pone la questione del consenso informato, ma non è questo per oggi il punto.Gli aspetti scientifici della questione sono importanti sia per effettuare un bilancio tra rischi e benefici in fase di consiglio pre-vaccinale, sia per la corretta diagnosi dei casi gravi e mortali in vista di una richiesta di indennizzo come previsto dalla legge. È pur vero che la conoscenza precisa degli eventi avversi dei "vaccini", dei loro meccanismi e della possibilità di identificazione precoce dovrebbe far parte della attività sistematica di informazione della popolazione, proprio in vista del consenso ad un atto medico, cardine della medicina sin dai tempi di Ippocrate e mai negato se non nei peggiori regimi della Storia.L'AUTOPSIA SU 25 PERSONE MORTE ENTRO 20 GIORNI DALLA VACCINAZIONEFinora mancava una descrizione basata sull'autopsia delle caratteristiche istologiche dettagliate della miocardite indotta da vaccino, ma la lacuna è stata colmata da un articolo di Constantin Schwab e collaboratori, dell'Università di Heidelberg, pubblicato dalla rivista Clinical Research in Cardiology il 27 Novembre scorso. Sono state eseguite autopsie su 25 persone morte inaspettatamente ed entro 20 giorni dalla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 con mRNA. In quattro pazienti gli autori hanno identificato segni istologici di miocardite acuta, con un'infiltrazione linfocitica T miocardica interstiziale a chiazze, prevalentemente del sottogruppo CD4 positivo, associata a lieve danno alle cellule cardiache (miociti). Secondo gli autori, i risultati dell'autopsia indicano che la morte è avvenuta per insufficienza cardiaca aritmogena acuta, vale a dire il cuore ha cominciato a battere in modo talmente irregolare che la circolazione del sangue si è rapidamente fermata. Ciò succede perché l'infiammazione va a "toccare" il delicato sistema fatto da speciali cellule cardiache capaci di conduzione elettrica dello stimolo necessario alla contrazione del muscolo.Questo non è l'unico studio che pone in questione i rischi di morte cardiaca conseguente alla somministrazione di mRNA che codifica per la proteina "Spike". La proteina Spike è stata trovata nel sangue all'interno degli esosomi (vescicolette emesse dalle cellule in cui è entrata la nanoparticella con il mRNA) il giorno 14 dopo la vaccinazione ed è aumentata anche dopo la dose di richiamo, durando fino a quattro mesi. La proteina Spike è stata rilevata mediante immunoistochimica nella parete vasale del cervello e del cuore di un paziente di 76 anni deceduto tre settimane dopo aver ricevuto la sua terza vaccinazione COVID-19. Poiché non è stata rilevata alcuna proteina N (nucleocapsidica), la patologia è stata causata dalla vaccinazione e non dal virus. Anche se resta molto lavoro da fare, l'auspicio è che questi risultati possano aiutare a diagnosticare adeguatamente i casi poco chiari dopo la vaccinazione e a stabilire una diagnosi tempestiva in vivo, fornendo così il quadro per un monitoraggio adeguato e un trattamento precoce dei casi clinici gravi.ANALISI DEI CASI DI EVENTI AVVERSI GRAVI DOPO I VACCINIInfine va citato un intervento di Peter Goetsche e Maryanne Demasi, importante e autorevole perché Goetsche è uno dei massimi esperti di revisioni sistematiche dei dati della letteratura. In un lavoro che condensa i dati di 18 revisioni sistematiche, 14 studi randomizzati e 34 altri studi con un gruppo di controllo (finora uscito in "preprint") effettua una analisi dei casi di eventi avversi gravi dopo i "vaccini" anti-COVID-19 e sostiene che "i danni gravi e molto gravi dei vaccini COVID-19 sono stati ignorati o minimizzati e talvolta sono stati deliberatamente esclusi dagli sponsor dello studio in riviste mediche ad alto impatto". Gli autori hanno trovato prove di gravi danni neurologici, tra cui la paralisi di Bell, la sindrome di Guillain-Barrè, miastenia grave e l'ictus. I vaccini a vettore di adenovirus hanno aumentato il rischio di trombosi venosa e trombocitopenia, mentre i vaccini a base di mRNA hanno aumentato il rischio di miocardite, con una mortalità di circa 1-2 casi ogni 200 casi di miocardite. Quindi la miocardite post-vaccinale non è affatto una reazione "benigna" come qualche "virostar" si era affrettata a sostenere alla scoperta dei primi casi. Goetsche e Demasi concludono: "Le autorità hanno raccomandato praticamente a tutti di vaccinarsi e di ricevere dosi di richiamo. Hanno mancato di considerare che il bilancio tra benefici e danni diventa negativo nei gruppi a basso rischio come i bambini e le persone che hanno già acquisito l'immunità naturale."Infine, va notato che la recente sentenza della Consulta non ha spento le polemiche, anzi è stata usata malamente per sostenere che i "vaccini" sono sicuri e l'obbligo vaccinale è legittimo. In realtà, anche se le motivazioni ancora non si conoscono, va precisato che la sentenza della Corte Costituzionale dichiara "non irragionevole" la legge di Draghi-Speranza-Cartabia sull'obbligo vaccinale anti-COVID-19 non valida affatto i prodotti biogenetici iniettabili, semplicemente respinge i ricorsi, dichiarando o che essa è incompetente a giudicarli o che le ragioni portate non sono riconosciute valide. Una cosa è certa: la Consulta non ha alcuna autorità giuridica né ovviamente scientifica per dichiarare che i "vaccini" siano utili o inutili o dannosi. Per quello serve la scienza, rigorosa, paziente e indipendente. Che, come si è visto, sta portando continuamente nuovi contributi utili a chiarire le varie questioni ed a contribuire ad una scelta libera e veramente informata.
A cura di Ferruccio Bovio Il 7 dicembre è in programma la Giornata nazionale degli studenti universitari iraniani: proprio la Giornata, quindi, di quei giovani che, da ormai oltre due mesi, stanno coraggiosamente guidando le manifestazioni popolari di protesta contro le sistematiche violazioni dei diritti umani che, ogni giorno, la repubblica islamica impone a tutta la società iraniana. E non a caso, in vista della prossima mobilitazione - che è stata indetta proprio per mercoledì 7 dicembre - un comunicato del Consiglio di sicurezza della nazione avverte che l'Iran incomincia a perdere la pazienza e a non poterne più dei propri oppositori interni. Pertanto, nel documento governativo, si legge testualmente che “le forze di sicurezza, con tutta la loro potenza e senza tolleranza, faranno fronte a ogni nuova rivolta, che finora è stata appoggiata dai servizi di intelligence stranieri”. Fino ad oggi, “la Repubblica islamica – sempre secondo il Consiglio di sicurezza - ha trattato i manifestanti con la massima tolleranza”, ma a partire dal 7 dicembre agirà con ben altra determinazione “per non permettere più ad alcuni facinorosi di mettere in pericolo la sicurezza pubblica”. Evidentemente, sul concetto di “massima tolleranza”, dalle parti di Teheran devono avere delle idee un po' confuse, visto che – stando a quanto registrato da organizzazioni come Human Rights – le vittime delle repressioni poliziesche hanno già raggiunto la luttuosa cifra di 462 unità, delle quali 64 sono, purtroppo, dei bambini o, comunque, dei minori. Naturalmente, tanto per cambiare, la colpa di tutto il male che sta funestando il Paese degli ayatollah non può che essere dell'Occidente, accusato ancora una volta da Teheran di orchestrare subdolamente la frequenza delle proteste. Tuttavia, per l'occasione, gli strali lanciati dal regime dei mullah non sono indirizzati soltanto verso gli Stati Uniti ed Israele (rispettivamente il “grande ed il piccolo Satana”), ma chiamano in causa anche l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione Europea, Josep Borrell, poiché, come spiega una nota governativa iraniana, “gli obiettivi strategici dell'Unione Europea sono caduti vittima delle ambizioni di gruppi violenti e terroristici, che forniscono informazioni sbagliate ad alcuni politici europei estremisti”. Non ci resta, dunque, che aspettare la giornata di mercoledì 7 dicembre, sperando di non doverla in futuro ricordare come un tragico “Black Wednesday”.
Spesso i genitori si dicono preoccupati perché i loro figli ascoltano musica a forte volume. Comunque, gli avvertimenti arrivano anche dagli addetti ai lavori come me, ovvero dai musicisti. Perché? La rivista Time riferisce: “Sempre più artisti scoprono che il loro udito è stato danneggiato in modo permanente”. Il problema inizia quando le ciglia acustiche, situate nella parte interna dell'orecchio, che trasportano il suono, sono regolarmente esposte a rumori superiori a cento decibel. I concerti spesso superano i 120 dB. Pertanto, Time spiega che le ripetute aggressioni del rock a decibel elevati” fanno appiattire le ciglia acustiche e “perdere la propria resilienza in modo permanente”. Un audiologo ha affermato che ore di musica che suonavano attraverso gli auricolari erano come un “ugello di una manichetta antincendio […] bloccata nel condotto uditivo”. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
A cosa serve il nome di un brand? Qual è il suo ruolo nella vita della marca?Rispondere a queste domande potrebbe, in apparenza, sembrare facile. Nulla di più lontano dalla realtà. Il brand naming è una disciplina tanto importante quanto fraintesa e male applicata. La sua complessità deriva dall'essere un ramo del branding che richiede competenze molto specifiche. Pertanto, la maggior parte degli imprenditori vi si approcciano senza averne i mezzi. E spesso si lasciano guidare da preconcetti “culturali” radicati nella loro mente.Questo produce dei risvolti pericolosi per i loro affari.Per conoscere a fondo la verità, oggi Andrea "il Baffo" Lisi ha chiamato in causa uno dei massimi esperti europei in fatto di brand naming: Béatrice Ferrari. La sua esperienza ultra trentennale nel settore fa di lei un punto di riferimento per numerose aziende di calibro internazionale.Consulente, formatrice, autrice e direttrice della sua agenzia Synesia, nel giugno 2022 pubblica "Alla ricerca dell'invincibile naming" per Flakowski Edizioni. Un manuale di raffinata sagacia sul tema del naming, da cui emerge tutto il suo sapere.Ascolta la puntata di oggi per imparare a costruire nomi “magnetici” per tutto ciò che è legato al tuo brand. Nomi che siano in grado di penetrare la mente del tuo target e durare nel tempo.E se trovi valore in questa Convers(az)ione, ecco due consigli “caldi” per te:Non perderti la seconda parte dell'intervista con Béatrice Ferrari, in arrivo martedì prossimo.Iscriviti al Copy Persuasivo® Club per accedere subito a tutte le Convers(az)ioni Premium che Andrea Lisi ha tenuto con alcuni dei marketer più autorevoli della scena italiana (e talvolta Europea).Nelle sue 200+ ore di formazione (aggiornate con cadenza mensile) sono compresi:- Una “pioggia” di Tutorial step-by-step e consigli pratici, mirati ad accrescere le tue competenze nel marketing SfornaClienti e nella scrittura persuasiva; - più di 80 Video estratti dai nostri Corsi più avanzati;- più di 200 episodi Premium del Copy Persuasivo® podcast;- le Serie sulle leggende del copywriting, incluso il nuovo maxi-corso sulla pubblicità innovativa di Eugene Schwartz;- la consulenza diretta del Baffo - per darti supporto continuo lungo il tuo percorso di crescita.Clicca qui e scopri come ottenere accesso alla membership più avanzata sul copywriting in Italia: https://club.copypersuasivo.com/Ecco una piccola anteprima della puntata di oggi:[1:00] Chi è Béatrice Ferrari; la sua esperienza ultra trentennale e perché ha scritto “Alla ricerca dell'invincibile naming”.[5:45] La strategia che ha portato a definire il nome di una city car giapponese, campionessa di vendite.[11:54] Cosa è cambiato nel lavoro di consulente aziendale negli ultimi 35 anni. Che differenza passa tra copywriting e name writing?[22:29] Come proteggere la tua proprietà intellettuale e perché il mercato favorisce gli asset intangibili in modo crescente.[26:07] Quando un nome è “sbagliato”? Si può ottenere successo con un nome che lascia a desiderare? L'esempio di un famoso brand del settore travel.[29:27] 7 compiti che il naming deve assolvere. E la lingua universale che i brand usano per comunicare.[38:38] I 3 criteri di fattibilità che sorreggono il processo di naming. E l'insidia “invisibile” che i nomi più semplici ti nascondono.Risorse utili:Béatrice Ferrari (sito): https://beatriceferrari.com/ Béatrice Ferrari su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/beatriceferrari Synesia Branding & Naming (sito): https://www.synesia.com/ Alla ricerca dell'invincibile naming (libro): https://www.flacoedizioni.com/93-brand-naming.htmlIl nome della marca (libro): https://www.amazon.it/NOME-DELLA-MARCA-CREAZIONE-STRATEGIA-ebook/dp/B0170AJNCS ►► Hai un'azienda e vuoi smettere di stressarti in azienda 16 ore al giorno, studiare di notte libri e corsi dei “guru” e sprecare tempo con falsi clienti a caccia di sconti?Scarica la nostra Guida Salvavita per Imprenditori Imbruttiti (gratis) su:https://marketingpersuasivo.com/►►Ti piacerebbe fare del copywriting il tuo lavoro, ma non sai da dove partire? Leggi GRATIS la Guida definitiva su come diventare copywriter e renderla un'attività profittevole in meno di 1 anno:https://www.copypersuasivo.com/copywriting-come-imparare/►► Se non segui la Newsletter del “Baffo” Andrea Lisi, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”)
Il Dr. Keith Taylor, gastroenterologo presso lo Stanford Medical Center, afferma che gli spuntini a tarda notte possono essere dannosi, soprattutto se una persona va ripetutamente a dormire un'ora circa dopo aver mangiato. Perché? Spiega che la maggior parte delle funzioni del corpo, compresa la digestione, sono rallentate durante il sonno. Pertanto, come riportato da Parade Magazine, l'eccesso di acido prodotto “spesso ritorna nell'esofago mentre si è sdraiati, causando irritazione”. Le persone che già soffrono di ulcere allo stomaco o al duodeno probabilmente soffriranno di un disagio ancora maggiore. Il Dr. Taylor suggerisce di mangiare almeno 2 o 3 ore prima di andare a dormire. Il latte non è raccomandato per i pazienti con ulcera; infatti, i ricercatori sostengono che, piuttosto che essere un neutralizzante per rivestire lo stomaco, il latte stimola la produzione di acido. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Il presidente di Confindustria è più che convinto: "Tagliare le tasse si può". Pertanto, Carlo Bonomi chiama il governo di Giorgia Meloni all'azione e dichiara: "Se vogliamo rimettere i soldi in tasca agli italiani, specialmente quelli con redditi bassi, cioè sotto i 35mila euro che hanno sofferto durante la crisi e stanno soffrendo i colpi dell'inflazione, bisogna tagliare le imposte"Bonomi ha parlato in occasione di un evento a Mogliano Veneto nel trevigiano.
In un mondo basato sul consenso mediatico, le pubbliche relazioni sono la via maestra da cui passa la credibilità del tuo brand.Spesso si parla di PR e di come contribuiscano a favorire la crescita delle aziende. Tuttavia, per una serie di motivi, è ancora un tema “tabù” per diversi imprenditori e professionisti freelance.Puntare sulle PR può darti benefici molteplici. Per esempio, ti permette di impostare la narrativa dei messaggi che si rivolgono al tuo target. Sia che si tratti di clienti, investitori, o figure che vorresti attrarre nel tuo organico.Ma cosa sono esattamente le PR? E perché dovrebbero fare parte della strategia di qualsiasi organizzazione, a prescindere dalle sue dimensioni?Andrea “il Baffo” Lisi ha rivolto queste (e altre) domande a una delle figure italiane più autorevoli nel campo: Francesca Caon.Francesca è una giornalista e consulente specializzata in pubbliche relazioni che collabora con prestigiose testate nazionali tra cui Huffington Post, Fortune, e ha alle spalle un importante background in RAI.Autrice del libro “I dieci comandamenti delle PR”, dirige il mensile Luxury e gestisce la sua agenzia, Caon Public Relations (con sede a Milano).Gli spunti che emergono dall'intervista sono di attualità e interesse per chiunque voglia affermarsi sul mercato. Ti aiuteranno a capire cosa significa fare oggi PR, e come funziona questo mondo.Pertanto, salva poche decine di minuti del tuo tempo e “tuffati” nella puntata odierna.Se credi che il contenuto delle nostre Convers(az)ioni aggiunga valore alla tua conoscenza in ambito business e ti stimoli a far meglio il tuo lavoro, iscriviti al Copy Persuasivo® Club.Avrai accesso a tutte le interviste Premium che Andrea Lisi ha tenuto con alcuni tra i più influenti marketer italiani. Ognuna di esse abbraccia un ambito specifico, ma il loro obiettivo comune è aiutarti a “spingerti oltre” i confini del copywriting.Nelle sue oltre 200 ore e scrittura persuasiva di formazione su marketing SfornaClienti (aggiornate ogni mese) sono compresi:- Più di 200 episodi Premium del Copy Persuasivo® podcast;- Videolezioni, Tutorial e strategie avanzate “di prima mano” (testate sulla nostra esperienza al fianco delle PMI e organizzate in modo da facilitarti nello studio) - come se piovesse;- L'accesso diretto alla consulenza del Baffo, per un supporto completo e costante lungo il tuo percorso di apprendimento.Clicca qui per accedere alla membership più avanzata sul copywriting in Italia: https://club.copypersuasivo.com/ Ecco una piccola anteprima della puntata di oggi:[0:41] Chi è Francesca Caon, il suo percorso professionale e la sua missione di specialista in public relations.[8:13] La strada che percorrono molti imprenditori a caccia di successo veloce. Ti conviene seguirla? Qual è il rischio che corri?[13:05] Il ruolo dell'arte persuasoria dalle civiltà mesopotamiche fino al giorno d'oggi.[19:15] Come renderti più notiziabile agli occhi del pubblico? 3 consigli per proporti a giornalisti e mercato con saggezza.[24:46] Perché è imperativo affidarti a dei veri professionisti per le tue PR. (Ecco l'esempio disastroso di un noto imprenditore italiano.)[32:22] È giusto pubblicare qualsiasi cosa “purché che se ne parli”? Come Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Chiara Ferragni usano la leva social per muovere consenso.[38:00] Il problema numero 1 che incontra chi cerca visibilità sui giornali italiani. Qual è l'approccio più corretto per un imprenditore che voglia investire in tal senso?Risorse utili:Caon Public Relations (sito): https://www.caonpr.com/ Caon Public Relations su Instagram: https://www.instagram.com/caonpublicrelations/ Francesca Caon su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/francescacaon/ I dieci comandamenti delle PR (libro): https://www.amazon.it/I-dieci-comandamenti-delle-PR/dp/8836200397 Luxury Academy https://www.luxuryacademy.online/ ►► Hai un'azienda e vuoi smettere di stressarti in azienda 16 ore al giorno, studiare di notte libri e corsi dei “guru” e sprecare tempo con falsi clienti a caccia di sconti?Scarica la nostra Guida Salvavita per Imprenditori Imbruttiti (gratis) su:https://marketingpersuasivo.com/►►Ti piacerebbe fare del copywriting il tuo lavoro, ma non sai da dove partire? Leggi GRATIS la Guida definitiva su come diventare copywriter e renderla un'attività profittevole in meno di 1 anno:https://www.copypersuasivo.com/copywriting-come-imparare/►► Se non segui la Newsletter del “Baffo” Andrea Lisi, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”)
Nel commercio internazionale e nella finanza, si parla una sola lingua: il dollaro USA. Pertanto, quando la Federal Reserve aumenta i tassi di interesse e il dollaro diventa più forte, può causare enormi problemi in tutto il mondo. Il dollaro si è nettamente rafforzato rispetto alle valute di molti Paesi industrializzati e dei mercati emergenti, raggiungendo i massimi da 20 anni. Questo apprezzamento del dollaro è una grande sfida soprattutto per le economie di mercato emergenti. In passato, molti paesi avrebbero accettato un dollaro forte; in effetti, i paesi emergenti come la Cina sono spesso intervenuti sui mercati dei cambi nella speranza di indebolire il valore delle loro valute per ottenere vantaggi commerciali. Ma oggi sia i Paesi avanzati che quelli emergenti stanno lottando contro il deprezzamento delle loro valute innanzitutto per evitare di importare inflazione. Ti aspettiamo come sempre su tutte le piattaforme di podcast, inclusa la tua preferita. web: http://www.PianoInclinato.it email: redazione@pianoinclinato.it Newsletter EPT: https://tinyletter.com/PianoInclinato
❗️Fin dai tempi dei Sumeri, le persone si sono occupate di prestare attenzione ai morti. Questa attenzione è stata poi adottata dai faraoni, che hanno immortalato i loro nomi e le loro immagini, in seguito emulati dai membri delle famiglie reali, ed è diventata una tradizione fino ai giorni nostri. I faraoni sapevano che quando una persona muore diventa una subpersonalità che ha bisogno dell'attenzione dei vivi per essere nutrita. Affinché l'energia dell'attenzione possa fluire, dobbiamo conoscere il nome e l'immagine. L'attenzione è l'energia vitale destinata a dare l'immortalità quando si è ancora in vita. Dando la nostra energia ai morti, neghiamo a noi stessi la possibilità della vita eterna. Pertanto, nel formato consumer, il mondo è governato dai morti. ⠀ ➡️ Video con la partecipazione di Igor Mikhailovich Danilov:
Il Mar Nero ora ha più delfini, granchi e gamberetti – creature che di solito non vivono in acque inquinate – rispetto al passato, affermava Demokratychna Ukraina, un giornale ucraino, qualche tempo prima dello scoppio del conflitto fra Russia e Ucraina. Anche il porto di Odessa, che di solito è considerato la parte più inquinata del Mar Nero, ha di nuovo una diffusa popolazione di cavallucci marini. Borys Aleksandrov, direttore della filiale di Odessa del South Seas Biology Institute, ha detto: “Gli ecosistemi nei mari Nero e Azov si stanno lentamente ma inesorabilmente riprendendo dopo una malattia a lungo termine”. Come si spiega questa ripresa? Science News osserva: “Con la caduta del comunismo, le tensioni economiche in Russia, Ucraina, Moldavia, Romania e Bulgaria hanno drasticamente ridotto la spesa agricola per i fertilizzanti. Pertanto, il deflusso dei nitrati nel Mar Nero è precipitato negli anni '90”. Nonostante l'uso ridotto di fertilizzanti di cui ha beneficiato il Mar Nero, Science News afferma: “Il collasso economico o l'agricoltura ridotta sono una cattiva strategia per controllare le zone [marittime] morte”. Laurence Mee, professore di politica marina e costiera all'Università di Plymouth, in Inghilterra, suggerisce: “Dovremmo imparare a fare un'agricoltura un po' più intelligente, in modo da limitare il deflusso di quei [fertilizzanti] che nutrono” l'inquinamento. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Il quotidiano Berliner Morgenpost riporta questo avvertimento dell'associazione tedesca di supervisione tecnica (TÜV): “Gli occupanti di un'auto dovrebbero evitare a tutti i costi di litigare. La guida del conducente diventa inconsciamente più aggressiva, aumentando così il rischio di incidenti”. Una “situazione di crisi” che si verifica in auto può deteriorarsi rapidamente, osserva l'articolo, soprattutto perché le limitazioni dell'abitacolo non lasciano spazio per allontanarsi. Pertanto, agli occupanti dell'auto si raccomanda di evitare argomenti delicati che possono portare a discussioni. Tutti quelli che sono in macchina fanno bene a considerarsi membri di una squadra con un obiettivo comune. L'articolo consiglia: “Prima di iniziare, dovrebbe essere stabilito come il passeggero anteriore può aiutare con la navigazione, la sintonizzazione della radio o la gestione di situazioni difficili”. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Continua il nostro viaggio nel mondo del branding con Erika D'Amico ed Emanuela Ciuffoli - brand strategist, fondatrici di Gazduna Srl, consulenti e formatrici per numerose aziende italiane. Se la scorsa settimana hai seguito la prima parte dell'intervista, sai che si tratta di una delle Convers(az)ioni più innovative di questo 2022. Le due autrici di “House of Brands: Processi e strategie per (ri)strutturare il tuo brand”, proseguono nello smantellare miti e luoghi comuni sul tema, incalzate dalle domande di Andrea “il Baffo” Lisi.Non risparmiano pensieri “provocatori” e consigli basati sulle storie di imprese che hanno colto nel segno grazie alle loro intuizioni spesso fuori dagli schemi.Il racconto delle Gazdune arricchisce sul piano tecnico e cattura sotto il profilo espositivo.Ascolta dunque la puntata di oggi per saperne di più su come differenziare il tuo brand, incrementare la sua autorità, portare valore massivo al mercato e costruire relazioni importanti con i tuoi stakeholder.Le nostre Convers(az)ioni sono pensate per aiutarti ad ampliare la tua consapevolezza in ambito business - spingendoti oltre i confini del copywriting.Ognuna di queste interviste copre un ambito diverso, ma sono tutte collegate tra loro da un comune denominatore.Pertanto, se trovi utile (anche) l'episodio di oggi, richiedi il tuo accesso al Copy Persuasivo Club®.I nostri studenti la considerano “la membership più avanzata sul copywriting in Italia”.Sarà per via della “valanga” di Tutorial, Podcast premium e videolezioni dense di strategie al suo interno……o magari perché, in qualità di membri, hanno accesso diretto alla consulenza del “Baffo” - per un supporto continuo e costante lungo il loro percorso di crescita.Non ci è dato saperlo con certezza; tuttavia ecco un'altra ottima notizia per chi sceglie di abbonarsi adesso:La possibilità di avere in OMAGGIO anche:- Chat privata con gli altri membri del Club.- Revisioni e riscritture dei propri materiali di copy.- Webinar periodici su quanto sperimentato dal nostro Reparto Marketing Persuasivo.Il Club è quindi l'ideale se vuoi acquisire la skill della scrittura persuasiva; sia se vuoi scrivere per il tuo business che per quello di altri. Clicca qui per saperne di più: https://club.copypersuasivo.com/ Ecco una piccola anteprima della puntata di oggi:[1:17] Quando il ricambio della forza lavoro sostiene il processo di branding. Ecco perché dovresti favorire una visione di medio-lungo termine.[4:47] Dallo storytelling allo storykeeping. L'arte di mostrare coerenza rispetto alla storia che il tuo brand racconta. 365 giorni all'anno.[11:25] L'obiezione più diffusa sul branding tra i terzisti. Cosa c'è di vero in essa e quando è necessario spostare il focus dal fare all'essere. L'esempio virtuoso di una piccola azienda Marchigiana.[19:20] L'idea controintuitiva che ha permesso a un ristorante milanese di superare la pandemia - portando valore all'intero comparto gastronomico.[24:56] È giusto fare di meno per ottenere di più? Su cosa dovrebbe concentrarsi il tuo brand per sviluppare elevate capacità di penetrazione lungo tutta la customer journey.[33:00] Come cambiare l'attitudine tossica di alcune reti vendita. Usa questo sistema per scovare i “punti ciechi” che compromettono l'efficacia della tua strategia commerciale.[41:33] Dove comincia la tua scalata alla conquista del mercato. E perché un buon copywriter può spostare gli equilibri in tuo favore.Risorse utili:Sito Gazduna: https://www.gazduna.com/ House of Brands (libro): https://www.amazon.it/House-brands-Processi-strategie-strutturare/dp/8836006701M.I.L.F. (libro): https://www.amazon.it/M-I-L-F-imparare-business-strategie-digitali-ebook/dp/B07BP5WF5Q Erica D'Amico su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/erika-d-amico-423b3b4a/ Emanuela Ciuffoli su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/manuciuffoli/ ►► Hai un'azienda e vuoi smettere di stressarti in azienda 16 ore al giorno, studiare di notte libri e corsi dei “guru” e sprecare tempo con falsi clienti a caccia di sconti?Scarica la nostra Guida Salvavita per Imprenditori Imbruttiti (gratis) su:https://marketingpersuasivo.com/►►Ti piacerebbe fare del copywriting il tuo lavoro, ma non sai da dove partire? Leggi GRATIS la Guida definitiva su come diventare copywriter e renderla un'attività profittevole in meno di 1 anno:https://www.copypersuasivo.com/copywriting-come-imparare/►► Se non segui la Newsletter del “Baffo” Andrea Lisi, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”)
Le persone hanno il diritto di sapere quanto tempo rimane all'umanità. ⠀ Sito web del rapporto "Il futuro dell'umanità" per il Rotary International in 14 lingue: https://futureofhumanity.report/it ⠀ Argomenti del rapporto: ⠀ L'andamento dei disastri climatici nei prossimi 10 anni, sulla base di una previsione analitica. ⠀ Fattori attualmente sconosciuti al pubblico. ⠀ L'influenza dei fattori climatici sulla geopolitica e sul contesto economico globale. ⠀ Previsione dello sviluppo degli eventi. ⠀ Un piano concreto e una soluzione per superare la crisi economica e climatica globale. ⠀ Non riguarda solo gli imprenditori, ma l'intera umanità. ⠀ 12 novembre 2022 16:00 Forum internazionale online aperto "CRISI GLOBALE. LA NOSTRA SALVEZZA È L'UNIONE". ⠀ https://creativesociety.com/it/global... ⠀ Crediamo che sei una persona sensibile e interessata non solo a salvare la tua vita, ma anche quella dell'intero pianeta. Pertanto, ti chiediamo gentilmente di diffondere il più possibile queste informazioni sui media, su Internet, tra i tuoi amici e conoscenti. Fatti guidare dalla tua coscienza e dalle tue capacità.