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Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Dazi e Big Tech, Salvini pronto per il Viminale, uomini che odiano le donne. Il punto sulle partite del campionato di calcio di serie A del weekend con il nostro Massimo Caputi. I dazi, e gli effetti che l'applicazione di queste tariffe potrebbero avere sui risparmi e sui mutui degli italiani. Ne abbiamo parlato con Michele Damiani, giornalista di Italia Oggi. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. L'attualità, commentata dal direttore del giornale Il Foglio, Claudio Cerasa. Oggi è la giornata mondiale della salute. Parliamo in particolare della memoria. Cosa ci succede quando non ricordiamo qualcosa? Lo abbiamo chiesto a Piero Barbanti, professore di Neurologia all'Università San Raffaele di Roma. L'attualità economica, commentata dal prof. Carlo Cottarelli, economista. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.
A Obiettivo Salute risveglio parliamo di come mantenere sano il nostro cervello e, se vogliamo, farlo anche diventare più forte, più agile, più pronto. Il segreto? Forse è nella poesia. Ne parliamo con il prof. Massimo Filippi, primario dell’Unità di Neurologia, del servizio di Neurofisiologia e dell'Unità di Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e autore di Diario di un anno. Biopoesie 2022-2023 (Meltemi).
En el podcast de Rosario Busquets Nosti de Audio Centro Podcast del 12 de Marzo hablamos sobre:La violencia en el cerebro Los efectos de la violencia indirecta
MALATTIA POLG: La Rara Patologia Che Ha Colpito il Principe di Lussemburgo!La malattia PolG è una rara patologia mitocondriale che compromette la produzione di energia nelle cellule, con gravi conseguenze per il corpo. Scopri i sintomi, gli organi colpiti e le attuali terapie disponibili.#MalattiaPolG #MalattieRare #Mitocondri #Genetica #RicercaScientifica #Salute #Neurologia #PolGFoundation #EnergiaCellulare #Cure
A Obiettivo Salute risveglio parliamo di uno dei temi più affascinanti e cruciali per la nostra vita quotidiana: il cervello umano. E lo facciamo con un ospite speciale, il professor Antonio Uccelli, ordinario di Neurologia all’Università di Genova e direttore scientifico dell’Ospedale Policlinico San Martino e responsabile scientifico del progetto MNESYS, il più grande programma di ricerca sul cervello mai realizzato in Italia e ora diventato il più grande e all’avanguardia in Europa.
W tym odcinku Jan Sielczak opowiada o wpływie aktywności fizycznej na nasz mózg i układ nerwowy. Jan Sielczak to fizjoterapeuta i wykładowca na wydziale rehabilitacji AWF Warszawa, specjalizujący się w neurologii i rehabilitacji poudarowej. Zawodowo związany z Drugą Kliniką Neurologiczną w Instytucie Psychiatrii i Neurologii w Warszawie, gdzie pracuje na oddziale intensywnym oraz w ambulatorium. W swojej praktyce klinicznej zajmuje się terapią bólu ostrego i przewlekłego oraz diagnostyką funkcjonalną narządu ruchu. Jako pomysłodawca gabinetu Movement Medica, łączy doświadczenie medyczne z wiedzą treningową, pomagając pacjentom z różnymi schorzeniami zdrowotnymi. Sielczak specjalizuje się również w dostosowywaniu treningu siły i wytrzymałości do potrzeb osób z chorobami neurologicznymi i pooperacyjnymi. Prywatnie jest tatą, pasjonatem narciarstwa alpejskiego, neurologii behawioralnej i treningu siłowo-wytrzymałościowego. W tym odcinku Jan opowie między innymi o: wpływie ruchu na układ nerwowy i mózg mechanizmach, które zachodzą w mózgu podczas aktywności fizycznej plastyczności mózgu i roli ruchu w jej wzmacnianiu fizjologii wysiłku i regeneracji układu nerwowego po treningu wpływie intensywnego wysiłku na funkcjonowanie mózgu psychologicznych aspektach motywacji do aktywności fizycznej roli aktywności fizycznej w terapii neurologicznej Podcast możecie znaleźć wielu platformach do słuchania m. in.:
Il cervello fa “le pulizie” durante il sonno, ma non se è indotto da sonniferi. Questo è quanto evidenzia un nuovo studio pubblicato su Cell da ricercatori delle università di Copenhagen e di Oxford che commentiamo a Obiettivo Salute con il prof Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore Ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
La combinazione di più biomarcatori può permettere di individuare le persone a maggior rischio di sviluppare demenza tra quelle che soffrono di un disturbo cognitivo lieve, che sono quindi i candidati ideali per erogare precocemente i primi trattamenti che agiscono sui meccanismi biologici di sviluppo della malattia come quelli di recente approvati dalle Autorità per il Farmaco americane e di prossima approvazione da parte dell’agenzia europea. Lo dimostrano i primi risultati del progetto nazionale Interceptor, promosso e finanziato nel 2018 dal Ministero della Salute e dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), presentati durante un Convegno organizzato dall’Osservatorio Demenze del Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS, dal Dipartimento Neuroscienze - Unità Clinica della Memoria del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e dal Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele. Ospite di Nicoletta Carbone il prof. Paolo Maria Rossini già direttore dell’Unità Operativa di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e attualmente responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele-Roma, che ha coordinato il progetto.
MILANO (ITALPRESS) - "Colpo di fulmine" perché scatta? Perché il desiderio sessuale si accende alla pubertà? Perché compaiono i sogni erotici? Che cosa accende il desiderio, nel cervello e nel corpo? Perché è importante rispettare il tempo e la qualità del sonno, grande custode della salute e del sesso felice? E perché la voglia fisica di far l'amore brilla in vacanza? Nel settantunesimo numero di Focus Salute, format di Italpress, la professoressa Alessandra Graziottin, ginecologa e oncologa, appassionata di divulgazione medica, accende lo sguardo sui fattori biologici e fisici, che accendono, proteggono e alimentano il desiderio sessuale, innanzitutto nel cervello.sat/gsl
Viviamo più a lungo, ma gli anni di vita che abbiamo guadagnato ci portano a fare i conti con l’aumento di malattie che hanno bisogno di tempo per svilupparsi, malattie che sono spesso croniche e ingravescenti come le malattie degenerative del sistema nervoso centrale di cui fa parte la malattia di Alzheimer, oggetto di studio da parte dei ricercatori impegnati da anni a trovare non solo terapie adeguate a contrastarne l’evoluzione, ma anche esami capaci di individuare le persone a rischio di sviluppare una demenza. Ne parliamo a Obiettivo Salute Weekend con il prof. Massimo Filippi, primario dell’Unità di Neurologia, del servizio di Neurofisiologia e dell'Unità di Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e la prof.ssa Federica Agosta, Associata di neurologia, all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano.
Benvingudes i benvinguts A la Salut!, l'espai mensual de Ràdio Ciutat de Valls que fem en col·laboració amb el Grup de Salut Comunitària. El cinquè episodi de la nova temporada tracta sobre l'ictus. En parlem amb el Dr. Òscar Pardina, metge especialista de la unitat de Neurologia del Pius Hospital.
Neurostimolazione e Tai Chi insieme per migliorare la memoria e il sonno delle persone anziane. Questo è quanto suggerisce uno studio pubblicato su Jama che commentiamo con la prof.ssa Letizia Leocani, Associato di Neurologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, presidente della società italiana di Neurofisiologia Clinica, nel Comitato Scientifico Human Brains di Fondazione Prada.
Nella tecnologia dei materiali, la resilienza è la resistenza a rottura per sollecitazione, nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. Nelle persone, è quella che viene chiamata anche forza d'animo o spirito di adattamento, che ci consente di adeguarci a traumi e difficoltà senza demoralizzarci. E di resilienza di come svilupparla ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con la prof.ssa Letizia Leocani, Associato di Neurologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, presidente della società italiana di Neurofisiologia Clinica, nel Comitato Scientifico Human Brains di Fondazione Prada.
Questo è quanto sottolinea una meta analisi pubblicata su Sleep Medicine Reviews che commentiamo a Obiettivo Salute con Il prof Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore Ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha partecipato alla ricerca.
Os avanços tecnológicos estão transformando a forma como doenças neurodegenerativas, como o Alzheimer, são diagnosticadas e tratadas. Ferramentas como inteligência artificial (IA), biomarcadores, exames de imagem e de sangue permitem a detecção precoce, possibilitando intervenções mais assertivas e personalizadas. Apesar desses ganhos, desafios importantes permanecem. O estigma associado ao diagnóstico dessas condições e a limitação no acesso a tecnologias inovadoras por parte de profissionais de saúde e pacientes ainda precisam ser superados. Neste episódio do podcast Biotech and Health, Camila Pepe e Laura Murta recebem o neurologista Lucas Schilling, pesquisador da PUC-RS, para explorar como essas inovações estão moldando o futuro da neurologia e o impacto para pacientes e cuidadores
Você sabia que crises convulsivas podem ser sinais de problemas neurológicos em pets? No episódio de hoje, falamos sobre os sinais, causas e a importância de um diagnóstico adequado na neurologia veterinária. ####Destaques
Czy znacie uczucie przyjemnego mrowienia w okolicach szyi, karku i głowy? Wywołuje je bodziec zmysłowy: dotyk, zapach lub dźwięk. I to właśnie one aktywują się mózgu struktury odpowiedzialne za relaks i poczucie komfortu. Zjawisko zostało w 2010 r. zdefiniowane jako ASMR i bije dziś rekordy popularności, szczególnie w internecie. Okazuje się że twórcy bodźców wywołujących ASMR (dźwięków, obrazów) mają wielu wiernych odbiorców, którzy w ten sposób się relaksują, odpoczywają a nawet- efektywnie uczą. Jak odkryć bodźce które wprowadzają nas w stan odprężenia? W jaki sposób na nas wpływają? Czy są bezpieczne? O tym opowiedzieli w Drogowskazach twórcy ASMR Klaudia Leclercq i Jarek Antoniak. Do wysłuchania rozmowy zaprasza Aleksandra Galant.
MILANO (ITALPRESS) - Malattie cardiache nelle donne, disturbi stagionali dell'umore e storia della medicina: sono i temi della quarantacinquesima puntata di Medicina Top. Marco Klinger intervista Daniela Trabattoni, specialista in cardiologia e responsabile del Monzino Women Heart Center, del Centro Cardiologico Monzino di Milano; Claudio Mencacci, medico psichiatra, presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia e direttore emerito del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale ASST Fatebenefratelli – Sacco di Milano; Paolo Mazzarello, specialista in Neurologia e professore ordinario di Storia della Medicina all'Università degli Studi di Pavia, dove presiede il Sistema Museale di ateneo.fsc/gsl
È quanto evidenzia uno studio dell’università di Ottawa (Canada) che ha dimostrato che i disturbi e le interruzioni del sonno possono aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. Il commento del prof. Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore Ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ospite di Nicoletta Carbone.
Diversos estudos buscam entender como as variações hormonais e o meio-ambiente influenciam o sono das mulheres em diferentes etapas da vida. Mas ainda faltam dados para identificar com precisão todos os fatores que explicariam por que as pacientes acumulam mais noites maldormidas do que os homens. Taíssa Stivanin, da RFI em ParisDe acordo com a Santé Publique France, a agência de saúde francesa, entre 15 e 20% da população do país sofre de insônia e mais mulheres do que homens declararam ter o sintoma. As mesmas conclusões foram divulgadas em um estudo publicado em março deste ano pelo Instituto Nacional do Sono e da Vigilância.As diferenças no padrão do sono de homens e mulheres foi um dos destaques de um congresso que reuniu pesquisadores franceses e de vários países no final de novembro em Lille, no norte da França. O evento foi organizado pela Sociedade Francesa de Pesquisa e Medicina do Sono (SFRMS, na sigla em francês) e o Grupo Sono da Sociedade de Pneumologia em Língua Francesa (SPLF).A neurologista Isabelle Lambert, que participou da palestra sobre o tema, dirige o centro dedicado aos distúrbios do sono no hospital universitário de Marselha, no sul da França.De acordo com ela, suas pacientes apresentam mais problemas de insônia do que os homens, em uma proporção que varia entre 30 e 40%. Os hormônios são provavelmente a causa dessa prevalência no sexo feminino, mas essa hipótese, ressalta, ainda não foi validada pelos estudos científicos que estão em andamento em vários centros especializados no mundo.“Não faz tanto tempo assim que nós, cientistas, nos interessamos às especificidades do sono das mulheres”, explica a neurologista francesa.Desde 2014, um grupo de trabalho criado por pesquisadores franceses se dedica ao assunto e os dados obtidos até agora pelos cientistas mostraram que os franceses e francesas dormem, em geral, o mesmo número de horas diárias, com uma pequena variação de 20 minutos.Há, entretanto, diferenças nos ciclos do sono profundo, ou não-REM (sigla para rapid eyes mouvement), sem sonhos e essencial para o descanso cognitivo, que seriam mais curtos nas mulheres. As fases do sono, traduzidas em ondas cerebrais, podem ser registradas pelos médicos em um exame chamado polissonografia, que grava a atividade cerebral do paciente quando ele está dormindo. Mulheres têm mais insôniaSegundo a neurologista, pesquisas com animais também confirmaram as evidências de que as mulheres seriam mais propensas a outros distúrbios do sono, como a chamada Síndrome das pernas inquietas, que provoca movimentos involuntários quando a pessoa está dormindo.Os remédios usados para tratar essa e outras doenças do sono também não surtiriam o mesmo efeito em homens e mulheres, acrescenta, e algumas moléculas exigem adaptações terapêuticas. Uma das explicações é que os testes clínicos dos medicamentos aprovados ao longo das últimas décadas não levaram em conta as especificidades femininas.Os estudos ainda revelam que as diferenças de padrão de sono entre gêneros são estabelecidas principalmente na puberdade e continuam nas diferentes etapas da vida da mulher, em função das variações hormonais.“Por que essas mudanças acontecem e qual a relação com o sono? Porque nosso cérebro é cheio de receptores de estrogênios e de progesterona. Muitos desses receptores estão localizados em estruturas cerebrais envolvidas no controle da hora de dormir e acordar e no ritmo circadiano”, explica Isabelle Lambert.“Nós sabemos que a regulação hormonal na mulher é complexa”, acrescentou a ginecologista Christine Rousset Jablonski, que participou da mesma palestra no congresso francês.A partir da puberdade, o corpo da mulher se prepara para a reprodução. Os ovários são responsáveis pela produção da maior parte do estrogênio e da progesterona, os principais hormônios femininos. As glândulas suprarrenais, consideradas uma extensão do sistema nervoso, produzem os andrógenos adrenais que poderão em seguida ser convertidos em hormônios sexuais.Essas mudanças hormonais que começam na pré-adolescência e duram até depois da menopausa seriam uma das causas das noites maldormidas de muitas pacientes. “Essas taxas dependem e variam de mulher para mulher e há muitas variações individuais”, diz a especialista. E isso acontece mesmo em mulheres que não apresentam anomalias no ciclo ovulatório.Flutuações na menopausaAlém da gravidez, a perimenopausa, que dura vários anos, e a menopausa, que marca o fim das menstruações, são etapas determinantes para o equilíbrio orgânico feminino. Nesta fase, as variações hormonais estão associadas à diminuição do estrogênio, com pouca “impregnação” da progesterona. “Isso pode, potencialmente, ter um impacto no sono”, reafirma a ginecologista francesa. Na menopausa, além da questão hormonal, há também o fenômeno da vasoconstrição, que corresponde ao estreitamento dos vasos sanguíneos. Ele é frequente nessa etapa da vida da mulher e está associado aos fogachos e suores noturnos.“Esses sintomas atingem 80% das mulheres na menopausa, e duram, em média, sete anos e meio, mas podem variar. Para um terço das mulheres, eles vão durar mais de dez anos", alerta Christine Rousset Jablonski."Sabemos que esses sintomas vasomotores podem estar associados a distúrbios do sono e são mais intensos de noite do que de dia. Mas também há mulheres na menopausa que têm problemas de sono sem sintomas vasomotores associados”, explica. A boa notícia é que já existem medicamentos para tratar esses sintomas e, desta forma, melhorar o sono.A associação entre a fisiologia dos fogachos e o ritmo circadiano da mulher, o relógio biológico que regula várias funções orgânicas, incluindo o sono, é um assunto ainda pouco compreendido e que deve ser mais estudado, ressalta a ginecologista francesa.Enquanto isso, ter uma alimentação equilibrada, fazer exercícios e evitar o estresse ajudam a dormir bem e a preservar a saúde. Esses são fatores que a Ciência já provou que são benéficos para dormir bem e prevenir praticamente todas as doenças.
Domani 30 novembre si celebra la giornata nazionale del Parkinson, la seconda patologia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer. Al momento non si conoscono ancora le cause, ma esistono delle terapie in grado di contrastare i sintomi e garantire al paziente una migliore qualità di vita. Facciamo il punto con il prof. Pietro Cortelli, Ordinario di Neurologia all’Università di Bologna.
Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha evidenziato che le persone con eccessiva sonnolenza diurna e mancanza di entusiasmo nel fare le cose potrebbero avere più di tre volte le probabilità di sviluppare una demenza rispetto a chi non ha questi problemi legati al sonno. A Obiettivo Salute il commento del prof. Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore Ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Prof. Alessandro Padovani - Prof. Luigi Ferini StrambiL'insonnia non è solo una malattia neurologica, ma impatta anche sulle altre malattie neurologiche. La prevalenza dell'insonnia è molto alta nei pazienti con malattia di Parkinson, con malattia di Alzheimer e demenza, con sclerosi multipla.Questa elevata prevalenza di insonnia va a determinare una fenotipizzazione diversa nelle diverse patologie, considerando che la tipologia di insonnia può cambiare nel corso della progressione della malattia e che quindi pone problematiche diverse nel corso del follow-up del paziente.L'insonnia, difatti, può essere un problema: i) di inizio del sonno, soprattutto se c'è ansia come comorbidità, ii) di mantenimento del sonno con risvegli nell'arco della notte, iii) di risveglio precoce mattutino, che può presentarsi in chi ha una depressione del tono dell'umore. Bisogna attenzionare in particolare chi presenta risvegli notturni, soprattutto se presentano una elevata frequenza nel corso della notte e con facile possibilità di riaddormentarsi, in quanto, soprattutto se non ritrovo efficacia dai trattamenti per l'insonnia instaurati, potrebbe valere la pena fare una valutazione polisonnografica per la ricerca del fenomeno del mioclono notturno o delle apnee ostruttive del sonno.La scelta dei farmaci per l'insonnia può diventare strategica in questa complessità di presentazione del disturbo da insonnia cronica. L'importante è seguire le linee guida con utilizzo di farmaci approvati, quali le benzodiazepine a brevissima emivita, le Z-drugs e la nuova strategia terapeutica che si basa sull'antagonismo al recettore per l'orexina per la promozione del sonno.In conclusione, l'insonnia può essere sia fattore di rischio che conseguenza di un patologia neurologica. Basti pensare che le persone con insonnia tendono a presentare atrofia cerebrale, sia per quanto riguarda la sostanza grigia che quella bianca. Recenti studi hanno documentato che chi presenta disturbi del sonno, quali frammentazione del sonno e disturbo da insonnia, presenta un grado di una atrofia corticale quantificabile in 3 anni di invecchiamento cerebrale in più rispetto a chi dorme bene.
Dott. Luigi Lavorgna - Prof. Liborio ParrinoIl podcast “Notti insonni” esplora come l'insonnia abbia influenzato grandi figure storiche e celebrità, spesso trasformandosi in un motore di creatività e riflessione. Da Machiavelli, che scriveva nelle ore più buie, a Napoleone, noto per le sue brevi notti, fino a icone contemporanee come Lady Gaga e George Clooney, molti hanno trovato ispirazione nelle loro notti insonni. Accanto a questi racconti, il podcast offre consigli pratici per affrontare l'insonnia, evidenziando il ruolo cruciale di una consulenza clinica per prevenire che l'insonnia acuta evolva in una condizione cronica. Attraverso il contributo di esperti, si riflette su come gestire questa condizione comune con l'aiuto della scienza, prevenendo effetti negativi sulla salute mentale e fisica. Gli ascoltatori sono incoraggiati a scoprire strategie per mantenere il benessere del cervello e favorire un sonno più regolare.
Prof.ssa Alessandra Lugaresi - Prof.ssa Rosalia SilvestriNel podcast, la professoressa Alessandra Lugaresi e la professoressa Rosalia Silvestri esplorano il ruolo dell'insonnia nella sclerosi multipla, evidenziando come questo disturbo incida pesantemente sulla qualità della vita e sulle capacità cognitive dei pazienti. L'insonnia è comune nella sclerosi multipla e si associa spesso a sindrome delle gambe senza riposo e a comorbidità come disturbi dell'umore. Questo influisce negativamente sui network neuronali, specialmente nelle aree fronto-parietali, aggravando la fatica e le difficoltà di memoria a breve termine. Le esperte discutono l'importanza di una diagnosi accurata e di un approccio terapeutico integrato che includa terapie cognitivo-comportamentali e, dove necessario, interventi farmacologici specifici. L'obiettivo è quello di ripristinare un sonno di qualità per migliorare la gestione complessiva della sclerosi multipla e la vita dei pazienti, creando linee guida pratiche per neurologi e specialisti del sonno.
Prof. Alessandro Tessitore e Prof.ssa Federica ProviniI disturbi del sonno sono uno dei sintomi non motori più comuni della Malattia di Parkinson (MP), ad impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, dei loro caregivers e sull'efficacia della terapia. L'insonnia è molto frequente, interessando fino all'81% dei pazienti. E'soprattutto un'insonnia di mantenimento, caratterizzata da difficoltà a mantenere la continuità del sonno e risvegli frequenti. Fluttuazioni motorie, tremore, rigidità e difficoltà a girarsi nel letto sono spesso le cause dell'insonnia, come pure la presenza di altri disturbi del sonno, tra cui i disturbi respiratori di tipo ostruttivo, russamento ed apnee o la sindrome delle gambe senza riposo. E' bene però ricordare come l'insonnia, nella MP, sia anche intrinsecamente legata alla patologia principale, poiché la neurodegenerazione coinvolge strutture anatomiche e neurotrasmettitori cruciali per la regolazione del ritmo sonno-veglia, interrompendo la rete che, dal tronco dell'encefalo alla corteccia, genera il sonno. Il sesso femminile, la durata di malattia e la presenza di depressione e/o ansia sono gli altri fattori correlati all'insonnia nei pazienti con MP. L'insonnia deve essere diagnosticata attraverso la raccolta anamnestica dettagliata, con l'eventuale ausilio di questionari validati che, benchè non specifici per l'insonnia nella MP, ne indagano i sintomi associati. L'actigrafia consente un monitoraggio prolungato del ritmo-sonno veglia; la video-polisonnografia notturna permette l'indagine completa delle caratteristiche del sonno del paziente con MP. Se l'insonnia è secondaria, perché dovuta a sintomi motori notturni, il trattamento terapeutico non differisce da quello dei sintomi diurni. I farmaci a lunga durata d'azione, in particolare i dopaminoagonisti, sono efficaci nel migliorare l'insonnia nei pazienti con MP, anche se l'insonnia è elencata tra i loro effetti collaterali. Studi randomizzati hanno dimostrato che Z-drug e melatonina migliorano la qualità del sonno dei pazienti con MP. Se l'insonnia non è né iatrogena né dovuta a sintomi motori, è bene ricorrere alla terapia cognitivo-comportamentale.
Prof.ssa Anna Chiara Cagnin e Dott. Dario ArnaldiI soggetti anziani sono considerati fragili sotto molti punti di vista, anche da un punto di vista del ritmo sonno-veglia. Infatti, i soggetti anziani, sani, tendono ad avere un sonno più frammentato e di minor qualità rispetto ai giovani. Questo, aumenta il rischio di sviluppare dei disturbi del sonno. L'insonnia è il disturbo più frequente, anche nei soggetti anziani, colpendo il 10-20% della popolazione. Tuttavia, non vanno dimenticati anche altri disturbi quali le apnee in sonno, i disturbi del ritmo circadiano, la sindrome delle gambe senza riposo e le parasonnie, in particolare quelle durante il sonno REM. Molto spesso, soprattutto nei soggetti anziani, tali disturbi rimangono non diagnosticati, oppure non correttamente inquadrati. Ad esempio, non è infrequente che un soggetto anziano con un disturbo da anticipazione del ritmo circadiano, venga erroneamente inquadrato come affetto da insonnia. Una corretta diagnosi è importante per un adeguato trattamento ed una migliore gestione. I disturbi del sonno nel soggetto anziano hanno una rilevanza ancora maggiore se si considera che costituiscono un fattore di rischio, modificabile, per lo sviluppo di deficit cognitivi fino alla demenza. Infatti, durante il sonno, si attiva un complesso meccanismo conosciuto come sistema glimfatico, che si occupa di eliminare dal cervello le sostanze potenzialmente dannose per il sistema nervoso centrale. Tra queste sostanze, vi sono anche le proteine responsabili della malattia di Alzheimer, la causa più frequente di malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale. Pertanto, è stato suggerito che il trattamento dei disturbi del sonno nel soggetto anziano e nel paziente con un deficit cognitivo lieve, possa avere effetti neuroprotettivi. In questo Podcast, vengono discussi i principali disturbi del sonno che possono interessare i soggetti anziani, ed in particolare quelli legati alla demenza ed alle patologie neurodegenerative del sistema nervoso centrale. Verranno inoltre discusse le indicazioni per un corretto percorso diagnostico-terapeutico.
Prof. ssa Simona Sacco & Prof.ssa Enrica BonanniSapevate che più del 20% degli emicranici soffre di insonnia? Nei pazienti con emicrania cronica, la prevalenza può raggiungere anche il 60%. Con questa associazione l'emicrania è più grave e difficile da curare. Vediamo insieme quali domande fare al paziente per capire di che tipo di insonnia soffre soffermandoci anche sui sintomi diurni e quali esami programmare. Una volta identificata la problematica è fondamentale impostare una terapia adeguata con gestione personalizzata, basata sul tipo di insonnia identificato e sulla presentazione clinica del paziente. La promozione di una buona igiene del sonno è fondamentale. La terapia di prima linea raccomandata è la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I). Abbiamo a disposizione ipnotici efficaci come i nuovi non benzodiazepinici o gli antagonisti duali per il recettore dell'orexina che si sono mostrati idonei nel trattare l'insonnia anche nel paziente con emicrania. La melatonina a lento rilascio e consigliata nei soggetti con più di 55 anni. Nella pratica clinica è possibile provare a migliorare il sonno notturno e contemporaneamente prevenire gli episodi di emicrania ricorrendo ad alcuni specifici farmaci. Dobbiamo essere consapevoli che curare l'insonnia riduce l'impatto complessivo della emicrania e migliora sensibilmente la qualità di vita del paziente. Vedremo infine l'ultima affascinante ipotesi sul meccanismo patologico alla base dell'associazione tra emicrania e insonnia che vede il coinvolgimento del sistema glinfatico che ha il compito di ripulire il cervello da tutte le sostanze di scarto. Il sistema glinfatico gioca un ruolo nella modulazione del dolore eliminando ad esempio il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), un mediatore chiave nella fisiopatologia dell'emicrania. Il sistema glinfatico funziona soprattutto durante il sonno, e in particolare durante il sonno profondo non-REM. Con l'età si riduce sia il sonno profondo, sia l'efficienza del sistema glinfatico e viene compromesso il potere restaurativo del sonno. I farmaci in grado di aumentare questo tipo di sonno potrebbero quindi avere un ruolo anche nel controllo dell'emicrania.
O acidente vascular cerebral (AVC) é a segunda principal causa de mortes no Brasil e uma das doenças mais incapacitantes no mundo. Para os pacientes que sobrevivem, há um novo desafio: o da reabilitação. Neste episódio especial do DrauzioCast, o dr. Drauzio Varella media uma roda de conversa para explicar como é a jornada de reabilitação de pacientes que tiveram AVC e a importância de uma equipe multidisciplinar para uma recuperação adequada. Os participantes da roda são o Dr. Eduardo Rocha, que é Médico Fisiatra, ex-Presidente da Associação Brasileira de Medicina Física e Reabilitação (ABMFR), a Dra. Carolina Souza, Médica Neurologista, especialista em distúrbios do movimento e cognição, o Prof. Guilherme Herrera – Fisioterapeuta especialista em fisioterapia neurológica e Fátima Viscarra, Cuidadora e Esposa do Rui Martins, que sofreu um AVC aos 36 anos.Esta iniciativa visa promover a conscientização sobre o AVC. Trata-se de um programa exclusivamente educacional sobre a doença.Conteúdo produzido em parceria com Caminhos Pós AVC, uma iniciativa da Ipsen farmacêutica.Out/24 | ALLSC-BR-000490Veja também: Por que os casos de AVC têm crescido entre os mais jovens?
Nossas emoções, comportamento e a maneira como aprendemos são o resultado de uma série de mecanismos cerebrais. Compreendê-los é o papel da Neurociência, uma área que desperta o interesse de um número cada vez maior de pesquisadores, mas também do público em geral. Essa busca pela compreensão do funcionamento cognitivo e emocional não é exatamente nova, explica o psicólogo e doutor em Neurociências, Albert Moukheiber, autor do livro Neuromania, le vrai du faux sur notre cerveau (Neuromania, como discernir o que é verdade?”, em tradução livre) publicado na França.Ele destaca que o problema é que o fluxo contínuo de informações sobre os mecanismos cerebrais, muitas vezes mal interpretado, pode ser nocivo e ter um impacto real.A promessa de melhorar a capacidade mental tornou-se o ganha-pão de muitos coachs de desenvolvimento pessoal, por exemplo, aponta o especialista francês. Essa é uma das áreas que tirou proveito da vulgarização científica em torno do tema para se transformar em um grande negócio.“Há duas razões principais para essa popularidade. Uma delas é o desenvolvimento pessoal, que ganha espaço no mais alto nível, e que gera muito lucro e dinheiro. Há promessas de como ser um líder melhor, ganhar mais, ser mais criativo, ter uma memória mais eficaz, ser mais inteligente ou aumentar o QI, por exemplo", diz."Outra razão é ideológica: explicar alguns fenômenos sociais como a crença nas fake news, ou o imobilismo diante do clima. Nesse caso, haverá uma tentativa de analisar essas situações utilizando um “verniz científico”, e, para isso as Ciências Cognitivas. Raramente é pertinente”, ressalta.Conhecimento é limitadoO especialista lembra que o conhecimento sobre os mecanismos cerebrais é limitado e que utilizar as Ciências Cognitivas para explicar como agimos, pensamos e nos sentimos pode ser um erro. “Como não sabemos direito como o cérebro funciona, podemos projetar todo tipo de fantasia ou explicação na Neurociência. Como nessas reportagens que mostram seu cérebro quando está apaixonado, seu cérebro se você é de esquerda, de direita, enfim... qualquer coisa”.Segundo ele, o excesso de simplificação em torno dos mecanismos cognitivos, e o uso indevido de informações sobre o funcionamento cerebral, infelizmente acabam influenciando decisões que podem ter efeitos diretos na vida das pessoas. O neurocientista francês concorda que o conhecimento do cérebro representou um grande avanço, mas lembra que ele é “diferente dos outros órgãos”.“(O cérebro) é um órgão que chamamos de dependente do contexto. Se nós estivéssemos tendo essa conversa fora do estúdio, não estaríamos conversando da mesma maneira. As palavras que utilizaríamos seria diferente, a eloquência também assim como o tom da nossa voz”, detalha Albert Moukheiber.Para o neurocientista, essa contextualização é essencial. “É como se eu estudasse o cérebro dentro de uma máquina de ressonância magnética dentro de um hospital para entender o amor. Não sei como resolveremos esse problema, não temos como criar uma ciência da subjetividade”.Os chamados testes de personalidade, muito usados no meio corporativo, são outro exemplo, lembra o especialista francês. “Os resultados desses testes são escritos para que todas as pessoas se identifiquem com eles de alguma maneira. O problema é que você talvez não consiga o emprego porque o teste vai mostrar que você não tem o perfil. Perder uma vaga por conta de um teste que não é, em hipótese alguma, confiável, é absurdo. Eles não têm nada a ver com testes que usamos na nossa prática clínica, por outras razões, como a realização de diagnósticos diferenciais”, critica o especialista.É nesses momentos, diz o neurologista, que as consequências negativas da desinformação em torno das ciências cognitivas são palpáveis. “Você será deixado de lado, não porque fez algo errado, mas porque não tem a personalidade adequada”, e isso, reitera, por conta de um teste que não tem nenhum valor científico.
Chi dorme non piglia pesci, ma invecchia meglio. Uno studio pubblicato su Neurology sottolinea che un buon sonno dopo i 40 anni è una garanzia contro l’invecchiamento del cervello. A Obiettivo Salute il commento del prof. Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore Ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Mens sana in corpore sano ossia mente sana in corpo sano. Una locuzione latina tratta da Giovenale che oggi trova conferma anche nella ricerca che sottolinea come la salute del cervello passi attraverso uno stile di vita corretto. Ne parliamo con il prof. Giancarlo Comi, Professore Onorario di Neurologia dell'Università Vita Salute San Raffaele di Milano
‘Burro velho não aprende línguas'. ‘A música clássica torna as crianças mais inteligentes'. 'Usamos apenas 10% do nosso cérebro'. Estes são apenas alguns dos muitos mitos sobre o funcionamento do cérebro. Neste episódio, a neurocientista Luísa Lopes vai conversar com Rui Maria Pêgo e explicar quais são verdade e quais estão longe da realidade. Ou até se, para alguns deles, a ciência ainda não tem resposta. O ser humano adora os mitos, lendas urbanas que se propagam entre as pessoas e se vão repetindo ao longo de gerações, transformando-se em verdades absolutas quando, muitas vezes, não têm qualquer base científica. Há uma razão para isso: os mitos são estruturas de suporte que satisfazem a necessidade que o ser humano tem de certezas absolutas, de resolver a angústia que a incerteza lhe provoca. Os mitos são formas de dar alguma organização ao mundo. Mas, sejamos justos: alguns até são comprovados pela Ciência, no todo ou em parte. Quer saber quais são? Fique para ouvir, sabendo no entanto que este episódio poderá desconstruir alguma harmonia fictícia do seu universo.REFERÊNCIAS E LINKS ÚTEIS Moheb Costandi, Neuroplasticity José M. Ferro, Neurologia FundamentalBIOSRUI MARIA PÊGOTem 35 anos, 16 deles passados entre a rádio, o teatro e a televisão.Licenciado em História pela Universidade Nova de Lisboa, e mestre em Fine Arts in Professional Acting pela Bristol Old Vic Theatre School.LUÍSA LOPESNeurocientista, coordenadora de um grupo de investigação no Instituto de Medicina Molecular e professora convidada de Neurociências na Faculdade de Medicina de Lisboa. É licenciada em Bioquímica e doutorada em Neurociências.
ROMA (ITALPRESS) - Dopo 24 mesi di trattamento con stimolazione magnetica cerebrale transcranica statica, oltre il 70% dei pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è sopravvissuto senza necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica, a fronte del 35% dei pazienti che non avevano ricevuto questo trattamento: è il dato più rilevante che emerge da uno studio della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e della Fondazione IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Ad illustrare il significato di questo studio Vincenzo Di Lazzaro, direttore della Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.sat/mrv
SD264 - Como a Tecnologia pode ajudar pacientes com neurodivergência. Neste podcast, Dr. Lorenzo Tomé bate um papo com o Dr. Gustavo Holanda, neuropediatra, falando de carreira, atendimento via teleconsulta, o potencial do digital para transformar a experiência do médico e do paciente, neurodivergência e neurodiversidade e o lado B do uso excessivo das telas no dia a dia de crianças e adultos. Participe das nossas comunidades médicas! Para web, acesse AQUI. Baixe nosso app: Android ou IOS Neste episódio, o que você vai encontrar: O Background do Gustavo Ele começou sua formação em Tecnologia em Telecomunicação, mas acabou por abandonar o curso e foi para a Medicina. Gustavo tem residência em pediatria e, como um autêntico early adopter, adotou a tecnologia na sua prática com telemedicina e tele diagnóstico em cardiopatias pediátricas. Ele fez residência também em Neurologia pediátrica e atua no tratamento de crianças com neurodivergência, é um estudioso da saúde digital e, desde 2022, trabalha de modo 100% remoto. Comunidade On-line Saúde Digital Podcast Você é médico? Quer interagir com o Lorenzo Tomé e com outros colegas inovadores da medicina digital? Entre na Comunidade do Podcast Saúde Digital na SD Conecta! Assista este episódio também em vídeo no YouTube no nosso canal Saúde Digital Ecossistema! ACESSE AQUI! Episódios Anteriores - Acesse! SD263 - A maior franquia de Clinicas do mundo SD262 - Entenda Corporate Venture Capital (CVC) SD261 - Advocacia para suporte a empreendedores Music: Declan DP | Friendship "Music © Copyright Declan DP 2018 - Present. https://license.declandp.info | License ID: DDP1590665"
L’estate vi dà alla testa? Pensateci e pensate soprattutto al mal di testa. Quando arriva l’estate, infatti, capita a diverse persone di subire un aumento degli episodi di emicrania. Da cosa dipende e in caso che fare? Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con Cristina Tassorelli, Professoressa Ordinario di Neurologia, Direttore Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento e Direttore Scuola di Specializzazione in Neurologia all’Università di Pavia e direttore del centro di ricerca delle cefalee del Mondino di Pavia.
Nessa live eu conversei com o professor de Biologia e pesquisador Dr. Thomas Seyfried (@thomasseyfriedbc) Thomas N. Seyfried é professor de Biologia no Boston College e recebeu seu Ph.D. em Genética e Bioquímica pela Universidade de Illinois em 1976. Ele fez seu trabalho de graduação na Universidade da Nova Inglaterra, onde recebeu recentemente o distinto Alumni Achievement Award. Ele também possui mestrado em Genética pela Illinois State University, Normal, IL. Thomas Seyfried serviu com distinção na Primeira Divisão de Cavalaria do Exército dos Estados Unidos durante a Guerra do Vietnã e recebeu inúmeras medalhas e comendas. Ele foi pós-doutorado no Departamento de Neurologia da Escola de Medicina da Universidade de Yale e, em seguida, atuou no corpo docente como professor assistente em Neurologia. Outros prêmios e homenagens vieram de diversas organizações como a American Oil Chemists Society, os Institutos Nacionais de Saúde, a Sociedade Americana de Neuroquímica e o Grupo de Interesse Especial sobre Dieta Cetogênica da Sociedade Americana de Epilepsia. O Dr. Seyfried atuou anteriormente como Presidente do Comitê Consultivo Científico da National Tay-Sachs and Allied Diseases Association. Ele recebeu o Lifetime Achievement Awards da Academy of Complimentary and Integrative Medicine, da International Dose Response Society e o Uncompromising Science Award do American College of Nutrition por seu trabalho sobre o câncer. Ele é membro da sociedade de honra Sigma Xi e atualmente atua em vários conselhos editoriais, incluindo os de Nutrição e Metabolismo, Pesquisa Neuroquímica, Journal of Lipid Research e ASN Neuro, onde é Editor Sênior. Seyfried tem mais de 200 publicações revisadas por pares e é autor do livro Cancer as a Metabolic Disease: On the Origin, Management, and Prevention of Cancer (Wiley Press). Seu livro também foi traduzido para chinês e coreano. Ele descreveu sua pesquisa em muitos podcasts e programas de rádio e seu trabalho é central para o documentário The Cancer Revolution. A lista completa de publicações revisadas por pares do Dr. Seyfried pode ser encontrada no PubMed (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov). Ajude a rebelião saudável! Seja um apoiador do nosso movimento e garanta que as informações transmitidas continuarão gratuitas para todos! Além de ajudar, você terá acesso a um post mensal exclusivo para apoiadores! Acesse https://apoia.se/rebeliaosaudavel e contribua com a quantia que puder! Ajude a manter esse conteúdo vivo! #facapartedarebeliao Acompanhe-nos em nosso Podcast Rebelião Saudável: Spotify: http://bit.ly/rebeliaosaudavelspotify Apple Podcasts: http://bit.ly/rebeliaosaudavelapplepodcasts Amazon: https://bit.ly/rebeliaosaudavelamazon Deezer: https://bit.ly/rebeliaosaudaveldeezer Estamos também no telegram com um grupo exclusivo que você pode participar. Lá no telegram eu consigo compartilhar materiais exclusivos que não dá para compartilhar no Instagram. Além disso, toda segunda feira às 7:00 da manhã temos a Reunião da Rebelião Saudável com a participação de Profissionais de Saúde. Na reunião discutimos assuntos relevantes a respeito de saúde e qualidade de vida. Você pode acessar o grupo no telegram em https://t.me/RebeliaoSaudavel. Se você gosta de nosso trabalho, se inscreva e divulgue nosso Canal. Essa atitude é muito importante para a Rebelião saudável e vai ajudar nosso movimento a chegar a cada vez mais pessoas.
Nessa live, eu conversei com o Neurologista Dr. Igor Bessa (@IgorBessa_Neurologia) Igor é médico formado pela Universidade de Fortaleza (Unifor). Fez residência médica em Neurologia pelo Hospital Geral de Fortaleza (HGF). É pós graduado em Neurorradiologia Diagnóstica pelo ISCESP. Atualmente é mestrando em Ciências Médicas na UNIFOR Você também pode nos acompanhar no instagram, http://www.instagram.com/henriqueautran. E em nosso canal do YouTube: https://youtube.com/c/henriqueautran. Estamos também no telegram com um grupo exclusivo que você pode participar. Lá no telegram eu consigo compartilhar materiais exclusivos que não dá para compartilhar no Instagram. Além disso, toda segunda feira às 7:00 da manhã temos a Reunião da Rebelião Saudável com a participação de Profissionais de Saúde. Na reunião discutimos assuntos relevantes a respeito de saúde e qualidade de vida. Você pode acessar o grupo no telegram em https://t.me/RebeliaoSaudavel. Se você gosta de nosso trabalho, deixe um review 5 estrelas e faça um comentário no seu app de podcast. Essa atitude é muito importante para a Rebelião saudável e vai ajudar nosso movimento a chegar a cada vez mais pessoas.
A doença de Parkinson afeta cerca de 200 mil pessoas no Brasil, tendo sido diagnosticado em pessoas cada vez mais jovens. Seus sintomas podem ser incapacitantes por causarem tremores, lentidão de movimentos, rigidez e alterações na fala.Neste DrauzioCast, Drauzio conversa com a neurocirurgiã Vanessa Milanese para explicar mais sobre os tratamentos disponíveis e como é possível aumentar a qualidade de vida dos pacientes com Parkinson.Conteúdo produzido em parceria com o Saber da Saúde – iniciativa da Boston Scientific.Veja também: Neuromodulação ajusta desequilíbrios do cérebro para tratar de Parkinson à depressão
#904 A melhor hora para acordar | Ayurveda discorda da oftalmologia e neurologia modernas?
Não perca este episódio especial do nosso podcast Líder de Elite, onde temos a honra de conversar com um dos maiores especialistas em neurologia do Brasil, Dr. William. Nesta edição, mergulhamos fundo em temas cruciais sobre saúde mental, neurológica, e como esses aspectos impactam diretamente na performance e no bem-estar dos líderes e profissionais de alto desempenho. Prepare-se para uma jornada enriquecedora pelo mundo da neurociência aplicada à liderança e performance.
A Obiettivo Salute risveglio continuiamo a parlare di cervello. Ospite di Nicoletta Carbone il prof. Pietro Cortelli, direttore operativo dell’Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna e Ordinario di Neurologia all’Università di Bologna. Con l’esperto parliamo di ricerca e di come gli esperti abbiamo identificato 7 temi che saranno fondamentali per il prossimo futuro.
Nel giorno "più raro" del calendario si celebra la 17esima edizione della Giornata delle malattie rare, che nel nostro paese riguarda 2 milioni di persone. Che cosa significa oggi avere una malattia rara? Come si arriva alla diagnosi? Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo (Federazione italiana malattie rare) e la prof.ssa Valeria Sansone, Ordinario di Neurologia all'Università degli Studi di Milano e direttrice medico-scientifico del Centro Clinico Nemo di Milano c/o Niguarda.
Il primo paziente destinatario del trapianto di chip cerebrale Neuralink è in grado di controllare il mouse di un computer con il pensiero. Lo ha annunciato questa settimana Elon Musk, fondatore della società, su X. Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con il prof. Alberto Albanese, responsabile di Neurologia dell’Humanitas e docente all’Humanitas University di Milano.
SD235 - A Pesquisa Clínica no Brasil e no mundo. Neste podcast, Dr. Lorenzo Tomé conversa com a médica e pesquisadora, Dra. Júlia Machline, Head of Medical Affairs & Co-founder da epHealth, para traçar um panorama da pesquisa clínica atualmente no Brasil, fazer um comparativo com o que acontece no mundo, entender como todos os stakeholders da saúde podem participar de pesquisas e aproveitar o grande potencial do Brasil para desenvolver pesquisas e alguns meios de formação do pesquisador. Participe das nossas comunidades médicas! Para web, acesse AQUI. Baixe nosso app: Android ou IOS Neste episódio, o que você vai encontrar: O Background da Júlia Ela fez sua formação, mestrado e doutorado em Neurologia e, com veio de uma família de médicos, sua relação com a saúde é algo bem natural. Na faculdade, Júlia voltou sua atenção para a iniciação científica e, a partir de 2012, morando em SP, ela tomou conhecimento das possibilidades de se gerar evidências, trabalhando com estudos que trouxessem resultados para a prática clínica, então tornou-se pesquisadora. Hoje ela trabalha exclusivamente com pesquisa. Comunidade On-line Saúde Digital Podcast Você é médico? Quer interagir com o Lorenzo Tomé e com outros colegas inovadores da medicina digital? Entre na Comunidade do Podcast Saúde Digital na SD Conecta! Assista este episódio também em vídeo no YouTube no nosso canal Saúde Digital Ecossistema! ACESSE AQUI! Episódios Anteriores - Acesse! SD234 - Como inovar na saúde com Cláudio Terra SD233 - Cubo Itaú: A Casa da Inovação SD232 - Retrospectiva de 2023 e Tendências para 2024 Músicas: | Declan DP – Star | Declan DP – Friendship "Music © Copyright Declan DP 2018 - Present. https://license.declandp.info | License ID: DDP1590665"
Teresa Paiva é médica neurologista e a maior referência portuguesa em medicina do sono. É doutorada em Neurologia e, para além de uma vastíssima investigação científica nesta área, tem também prática clínica, no CENC — Centro de Medicina do Sono, onde é diretora clínica. Falámos a propósito do seu livro mais recente, ‘O Meu Sono e Eu — Mitos e Factos', publicado este ano pela Livros Horizonte. -> Apoie este podcast e faça parte da comunidade de mecenas do 45 Graus em: 45grauspodcast.com -> Registe-se aqui para ser avisado(a) de futuras edições dos workshops de Pensamento Crítico. _______________ Índice (com timestamps): (3:50) Porque dormem os seres-vivos? Como dormem os lagartos? E os polvos? Sono bifásico na Idade Média (19:08) Ritmo circadiano e cronotipos | É verdade que há diferentes cronotipos? | Desafios de ser noctívago | Cronotipo vs atraso de fase | A importância da exposição à luz solar. (33:06) Sesta — como fazer? | Quais são os processos biológicos no corpo que regulam o sono? (40:24) Que erros andamos a cometer que nos fazem dormir mal? | Porque dormimos menos que os chimpanzés? | É possível recuperar sono perdido? (45:14) O Mundo de hoje vive numa epidemia de falta de sono — particularmente em Portugal? | ‘Sleep patterns in Portugal', tese de Cátia Reis | Estudo impacto da falta de sono no PIB | Ou será que dormimos menos mas melhor do que antigamente? (56:19) Fases do sono: REM e não-REM? | Pintainhos sono REM | Porque sonho mais nas férias? | https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7839702/ (1:10:52) Para que servem os sonhos? | Apesar das diferenças culturais e individuais, temos todos sonhos parecidos | Porque nos esquecemos dos sonhos? (1:14:30) “Sleep hacks” — algum vale a pena? | Suplementos? Benzodiazepina (Xanax) | Neuromodulação não invasiva como terapia para a insónia (1:27:47) Doenças do sono: insónias, apneias, doenças do movimento, sonambulismo, terrores noturnos, epilepsia, transtornos do sono REM, alterações circadianas. _______________ O acto de dormir é tão essencial quanto comer ou respirar, e, no entanto, tantas vezes o subestimamos ou relegamos para segundo plano nas nossas vidas agitadas. Quem nunca disse: "Dormirei quando estiver morto"? Mas a verdade é que o sono é fundamental para a nossa saúde física e mental e é um dos pilares do nosso bem-estar. Talvez até alguns de vocês, ao ouvirem este episódio, estejam a pensar em quantas horas de sono conseguiram na noite anterior ou quantas gostariam de ter tido. Para nos ajudar a compreender melhor a Ciência do Sono, convidei a médica Teresa Paiva, a grande referência portuguesa na medicina do sono (e alguém que, como digo na introdução, há muito queria trazer ao 45 Graus). A convidada tem uma vastíssima investigação nesta área e uma extensa prática clínica. Falámos a propósito do seu livro mais recente, 'O Meu Sono e Eu — Mitos e Factos'. Na nossa conversa, começámos pela intrigante questão de por que dormem os seres vivos, incluindo animais tão distantes de nós evolutivamente, como os polvos; e mergulhámos nos ritmos circadianos, incluindo o estranho hábito medieval de dormir dois sonos, acordando de madrugada para voltar a deitar-se umas horas depois, e os desafios - estes contemporâneos - de ser um noctívago num mundo dominado pelos matutinos. Exploramos também os prós e contras da sesta e os erros mais comuns que cometemos, e que comprometem a quantidade e a qualidade do nosso sono. Ou será que a maior causa da nossa falta de sono não somos nós, mas antes um problema maior, estrutural dos tempos actuais: uma “epidemia” de falta de sono causada pelo acelerar da economia e pela overdose de estímulos? As estatísticas sugerem que isto é uma realidade, no Mundo desenvolvido e particularmente em Portugal. A convidada defende esta tese, e certamente que no mundo ideal a maioria de nós dormiria mais horas por noite. Mas tentei também fazer um pouco de advogado do diabo em relação a este tema (como já estão habituados no 45 Graus). Sendo o sono uma necessidade tão básica, fico com algumas dúvidas se é possível uma privação de sono tão sistémica. De seguida, voltando à ciência do sono propriamente dita, desvendámos os mistérios das fases do sono e o fascinante mundo dos sonhos. E para aqueles que procuram formas de otimizar o sono, perguntei à convidada a sua opinião sobre os populares 'sleep hacks' e até que ponto eles realmente funcionam. ______________ Obrigado aos mecenas do podcast: Francisco Hermenegildo, Ricardo Evangelista, Henrique Pais João Baltazar, Salvador Cunha, Abilio Silva, Tiago Leite, Carlos Martins, Galaró family, Corto Lemos, Miguel Marques, Nuno Costa, Nuno e Ana, João Ribeiro, Helder Miranda, Pedro Lima Ferreira, Cesar Carpinteiro, Luis Fernambuco, Fernando Nunes, Manuel Canelas, Tiago Gonçalves, Carlos Pires, João Domingues, Hélio Bragança da Silva, Sandra Ferreira , Paulo Encarnação , BFDC, António Mexia Santos, Luís Guido, Bruno Heleno Tomás Costa, João Saro, Daniel Correia, Rita Mateus, António Padilha, Tiago Queiroz, Carmen Camacho, João Nelas, Francisco Fonseca, Rafael Santos, Andreia Esteves, Ana Teresa Mota, ARUNE BHURALAL, Mário Lourenço, RB, Maria Pimentel, Luis, Geoffrey Marcelino, Alberto Alcalde, António Rocha Pinto, Ruben de Bragança, João Vieira dos Santos, David Teixeira Alves, Armindo Martins , Carlos Nobre, Bernardo Vidal Pimentel, António Oliveira, Paulo Barros, Nuno Brites, Lígia Violas, Tiago Sequeira, Zé da Radio, João Morais, André Gamito, Diogo Costa, Pedro Ribeiro, Bernardo Cortez Vasco Sá Pinto, David , Tiago Pires, Mafalda Pratas, Joana Margarida Alves Martins, Luis Marques, João Raimundo, Francisco Arantes, Mariana Barosa, Nuno Gonçalves, Pedro Rebelo, Miguel Palhas, Ricardo Duarte, Duarte , Tomás Félix, Vasco Lima, Francisco Vasconcelos, Telmo , José Oliveira Pratas, Jose Pedroso, João Diogo Silva, Joao Diogo, José Proença, João Crispim, João Pinho , Afonso Martins, Robertt Valente, João Barbosa, Renato Mendes, Maria Francisca Couto, Antonio Albuquerque, Ana Sousa Amorim, Francisco Santos, Lara Luís, Manuel Martins, Macaco Quitado, Paulo Ferreira, Diogo Rombo, Francisco Manuel Reis, Bruno Lamas, Daniel Almeida, Patrícia Esquível , Diogo Silva, Luis Gomes, Cesar Correia, Cristiano Tavares, Pedro Gaspar, Gil Batista Marinho, Maria Oliveira, João Pereira, Rui Vilao, João Ferreira, Wedge, José Losa, Hélder Moreira, André Abrantes, Henrique Vieira, João Farinha, Manuel Botelho da Silva, João Diamantino, Ana Rita Laureano, Pedro L, Nuno Malvar, Joel, Rui Antunes7, Tomás Saraiva, Cloé Leal de Magalhães, Joao Barbosa, paulo matos, Fábio Monteiro, Tiago Stock, Beatriz Bagulho, Pedro Bravo, Antonio Loureiro, Hugo Ramos, Inês Inocêncio, Telmo Gomes, Sérgio Nunes, Tiago Pedroso, Teresa Pimentel, Rita Noronha, miguel farracho, José Fangueiro, Zé, Margarida Correia-Neves, Bruno Pinto Vitorino, João Lopes, Joana Pereirinha, Gonçalo Baptista, Dario Rodrigues, tati lima, Pedro On The Road, Catarina Fonseca, JC Pacheco, Sofia Ferreira, Inês Ribeiro, Miguel Jacinto, Tiago Agostinho, Margarida Costa Almeida, Helena Pinheiro, Rui Martins, Fábio Videira Santos, Tomás Lucena, João Freitas, Ricardo Sousa, RJ, Francisco Seabra Guimarães, Carlos Branco, David Palhota, Carlos Castro, Alexandre Alves, Cláudia Gomes Batista, Ana Leal, Ricardo Trindade, Luís Machado, Andrzej Stuart-Thompson, Diego Goulart, Filipa Portela, Paulo Rafael, Paloma Nunes, Marta Mendonca, Teresa Painho, Duarte Cameirão, Rodrigo Silva, José Alberto Gomes, Joao Gama, Cristina Loureiro, Tiago Gama, Tiago Rodrigues, Miguel Duarte, Ana Cantanhede, Artur Castro Freire, Rui Passos Rocha, Pedro Costa Antunes, Sofia Almeida, Ricardo Andrade Guimarães, Daniel Pais, Miguel Bastos, Luís Santos _______________ Esta conversa foi editada por: Hugo Oliveira _______________ Bio: Teresa Paiva nasceu em Lisboa em 1945. Formou-se em Medicina em 1969, é médica neurologista e a maior referência portuguesa em medicina do sono. Há 45 anos que ajuda os outros a dormir e a entender a sua relação com o sono. O seu trabalho foi por diversas vezes premiado e colabora regularmente em ensaios clínicos com especialistas de todo o mundo. Coordenou vários projetos científicos nacionais e internacionais nesta matéria. É autora e coautora de várias obras e artigos científicos sobre o sono e é responsável pelo primeiro mestrado em sono a nível mundial. Atualmente, é diretora clínica do CENC — Centro de Medicina do Sono.
La Asociación Americana del Derrame Cerebral busca empoderar a la comunidad hispano-latina para que aprenda las señales de alerta de un ataque o derrame cerebral y qué hacer, a través del acrónimo R.Á.P.I.D.O. Este enfoque considera las necesidades culturales y lingüísticas únicas de la comunidad, lo que facilita una mejor comprensión y respuesta a los síntomas del ataque o derrame cerebral. El acrónimo fácil de recordar significa: R - Rostro caído (Face drooping) Á - Alteración del equilibrio o de la coordinación (Loss of Balance, or Lack of Coordination) P - Pérdida de fuerza en el brazo (Arm weakness) I - Impedimento visual repentino (Sudden vision difficulty) D - Dificultad para hablar (Slurred or Strange Speech) O - Obtén ayuda, llama al 911 (Get help, call 911) ----------------------------- Invitado: Dr Jose Biller, Profesor de Neurologia de la Universodad de Loyola en Chicago. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/radiocentro/message
Brain-Computer Interface (BCI) to system, który pozwala sterować komputerem bez użycia mięśni. BrainTech tworzy BCI oparte na elektroencefalogramie (EEG) - elektrycznym śladzie myśli rejestrowanym z powierzchni głowy. BCI interpretuje świadome intencje użytkownika z zarejestrowanych śladów i przekształca je na komendy sterujące komputerem. Jak działa interfejs mózg-komputer, czym jest elektroniczny ślad myśli i jakie są fakty i mity dotyczące odczytywania myśli i przenoszenia mózgu do cyberprzestrzeni opowiada prof. Piotr Durka, naukowiec specjalizujący się w fizyce biomedycznej, założyciel firmy BrainTech i twórca systemu PISAK. Wszystkie spotkania odbyły się w ramach konferencji “Dni Mózgu 2023”, organizowanej przez Koło Naukowe NeuroPsyche Uniwersytetu SWPS w ramach Światowego Tygodnia Mózgu. Strefa Psyche Uniwersytetu SWPS to projekt popularyzujący wiedzę psychologiczną na najwyższym merytorycznym poziomie oraz odkrywający możliwości działania, jakie daje psychologia w różnych sferach życia zarówno prywatnego, jak i zawodowego. Projekt obejmuje działania online, których celem jest umożliwienie rozwoju każdemu, kto ma taką potrzebę lub ochotę, niezależnie od miejsca, w którym się znajduje. Więcej o projekcie: https://web.swps.pl/strefa-psyche
Ci avviciniamo alle elezioni in Spagna, importantissime anche in chiave europea, con Mario Magarò, corrispondente da Barcellona.Ieri vertice al Mimit sul caro voli. Ne parliamo con Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università di Milano Bicocca.Ultima classifica delle buone notizie della stagione. In testa i promettenti risultati nel rallentamento dell’Alzheimer presentati in settimana ad Amsterdam. Con noi il prof. Alessandro Padovani, direttore della clinica neurologica dell’Università degli Studi di Brescia e presidente eletto della Società Italiana di Neurologia.
Medycyna regeneracyjna oparta na komórkach macierzystych rozwija się szybko, ale komercjalizacja takiego leczenia nie zawsze jest poparta wystarczającą wiedzą i przeprowadzana zgodnie z zasadami medycyny opartej na faktach. Terapia komórkowa znajduje się głównie w fazie eksperymentalnej i stosowana z braku innych opcji leczenia. Mezenchymalne komórki macierzyste/stromalne (MSC) są często stosowane, ale nasza wiedza na ich temat jest nadal ograniczona, a zastępowanie nimi uszkodzonych tkanek nie przynosi oczekiwanych rezultatów. Mimo to, w niektórych chorobach są stosowane ze względu na udowodnione działanie wydzielnicze i immunomodulujące. Jak rozwija się medycyna regeneracyjna oparta na komórkach macierzystych? Jakie są główne wyzwania związane z komercjalizacją terapii komórkowej? Jakie są perspektywy i potencjalne ryzyka związane z zastosowaniem indukowanych macierzystych komórek pluripotencjalnych (iPS) w terapii komórkowej? Na te i wiele innych pytań odpowiada Neurolog i neurobiolog dr hab. n. med. Anna Sarnowska, prof. IMDiK Wszystkie spotkania odbyły się w ramach konferencji “Dni Mózgu 2023”, organizowanej przez Koło Naukowe NeuroPsyche Uniwersytetu SWPS w ramach Światowego Tygodnia Mózgu. Strefa Psyche Uniwersytetu SWPS to projekt popularyzujący wiedzę psychologiczną na najwyższym merytorycznym poziomie oraz odkrywający możliwości działania, jakie daje psychologia w różnych sferach życia zarówno prywatnego, jak i zawodowego. Projekt obejmuje działania online, których celem jest umożliwienie rozwoju każdemu, kto ma taką potrzebę lub ochotę, niezależnie od miejsca, w którym się znajduje. Więcej o projekcie: https://web.swps.pl/strefa-psyche