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Andiamo a Pisa per parlare di una frontiera della ricerca scientifica che mira ad arruolare gli animali nello svolgimento di compiti di difesa e gestione degli ecosistemi, come ripristinare habitat, controllare specie invasive, o raccogliere dati ambientali in tempo reale in modo non invasivo. Tutto, per mezzo dell’interazione con sistemi robotici. Parliamo, per esempio, di pesci robot infiltrati nei banchi di pesci per fare da leader e condurli in zone sicure; o anche di alveari robot in cui api robotiche danno indicazioni alle api bottinatrici su dove andare a raccogliere nettare. L’idea è che da questa interazione possano emergere proprietà e abilità che non sono la somma delle due, ma qualcosa di più. Di tutto questo ne parliamo con Donato Romano, ricercatore presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nessun filo, nessuna connessione elettrica: solo alcuni piccoli magneti impiantati nei muscoli dell’avambraccio per controllare i movimenti delle dita di una mano robotica, restituendo a chi la indossa la capacità di riprodurre i movimenti pensati dosando la forza. Daniel - questo il nome del primo paziente - ne è entusiasta e ora l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che l’ha messa a punto, si prepara a una sperimentazione più ampia. Il sistema offre moltissimi vantaggi: poiché i muscoli con cui il paziente muove la mano robotica sono gli stessi con cui muoveva la sua, è molto intuitivo; i magneti sono sicuri e non hanno bisogno di essere alimentati dall’esterno per funzionare. Ce lo racconta Christian Cipriani, professore di Bioingegneria all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Monica Vatteroni è CEO di EYE2DRIVE e l'ingegno dietro la tecnologia HDR adattiva della startup, dedicata alla progettazione di sensori di immagine CMOS. Dopo una laurea in Ingegneria Microelettronica all'Università di Pisa e un dottorato in Fisica a Trento, Monica ha maturato esperienza nella progettazione di sensori presso NeuriCam e nel settore biomedico come PostDoc all'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna. Ha collaborato come consulente per aziende come Eurotech e ST Microelectronics e ha partecipato a progetti internazionali di ricerca all'Università di Lione. Autrice di oltre 30 pubblicazioni e titolare di 8 brevetti, fuori dall'ufficio Monica ama il paddle, viaggiare e passare il tempo con la sua famiglia.Siti, app libri e link utiliEye2DriveScuola Superiore Sant'Anna, PisaInVision Days ConferenceMotor Valley Accelerato, ModenaPlug & Play AcceleratorSiti utili per la ricerca lavoro nel settore:Scuola Superiore Sant'Anna Job FairI libri da scegliereImage Sensors ExpertIl suo compito è creare sensori intelligenti che forniscano immagini dettagliate agli applicativi AI, intelligenza artificiale. Si occupa della progettazione di circuiti elettronici che vengono poi integrati su piattaforme di silicio, trasformandosi in sensori di visione. L'Image Sensors Expert infatti crea sensori intelligenti in grado di fornire immagini dettagliate agli applicativi di intelligenza artificiale, progettando circuiti elettronici da integrare su piattaforme di silicio (per trasformarli in sensori di visione) e testandoli da remoto per l'ottimizzazione dei processi della supply chain e dell'automotive. Attraverso i sensori, l'obiettivo del suo lavoro è migliorare la qualità della vita delle persone e ottimizzare i processi creando dispositivi che semplifichino la mobilità e automatizzino attività logoranti e ripetitive per le persone: le macchine possono operare con grande efficienza quando sono supportate da sensori appropriati, e un sensore che imita la funzione dell'occhio umano, ad esempio, può fare un'enorme differenza.
Scuola: è emergenza insegnanti di sostegno. Intanto l’Ocse certifica: Italia fanalino di coda per gli stipendi dei professori. Il commento di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. Prima neve in Trentino. Ci colleghiamo con Gianluca Tonioni, previsore di Meteotrentino. Funziona la prima mano robotica a controllo magnetico messa a punto da un gruppo di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa coordinato da Christian Cipriani. Le anticipazioni dei temi di Nessun Luogo è Lontano con Antonio Talia, redattore del programma, giornalista e scrittore.
Uno studio pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring (DADM) e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con l’AOU Careggi ha presentato un nuovo modello matematico in grado di predire la malattia prima dell’insorgere dei sintomi. A Obiettivo Salute il commento del dottor Alberto Mazzoni, ricercatore presso l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e responsabile dello studio e la dottoressa Valentina Bessi, neurologa presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e coordinatrice del progetto PREVIEW
Andrea Mariani è amministratore delegato e co-fondatore di Soundsafe Care, startup medtech che combina robotica e ultrasuoni per abilitare trattamenti oncologici totalmente non-invasivi. Andrea ha conseguito il dottorato di ricerca con lode in BioRobotica presso l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna (Pisa, Italia). In precedenza, ha ricevuto le sue lauree triennale e magistrale, entrambe con lode, in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano (Milano, Italia). Ha inoltre conseguito con lode la doppia laurea presso l'Alta Scuola Politecnica. È stato ricercatore visiting presso la Johns Hopkins University (Baltimora, Maryland) e la University College of London (UK). Ha vinto 3 premi per l'innovazione, 4 premi per Miglior Pitch, il premio "Paolo Durst" (dal Gruppo Nazionale di Bioingegneria) come miglior tesi di dottorato nel 2023, ha scritto ed è stato coinvolto in diversi progetti internazionali, è autore di 28 pubblicazioni (h-index 12) e ha servito come assistente didattico, supervisionando oltre 30 studenti.Siti, app e link utili e libriSoundsafe Care, il futuro della chirurgiaStudiare bioroboticaStudiare ingegneria biomedicaPercorsi di alta formazione multidisciplinareStudiare biorobotica all'estero A e BI libri da scegliereIngegnere BioroboticoL'ingegnere biorobotico si occupa della combinazione di robotica ed automazione ai più svariati settori della medicina e della biologia, dando origine a filoni multidisciplinari quali la robotica medicale, le tecnologie indossabili, la robotica collaborativa e bioinspirata, la robotica delle neuroscienze, la robotica riabilitativa e le tecnologie impiantatili. Andrea si occupa in particolare di chirurgia robotica, ossia dell'utilizzo di robot per ottimizzare o abilitare procedure chirurgiche sempre più precise e meno invasive.
Israele dà ordine di evacuare Gaza in 24 ore, l’ONU si oppone. Il segretario di Stato Blinken, dopo aver fatto visita a Netanyahu, oggi è in Qatar. Sentiamo Roberto Bongiorni, inviato del Sole 24 Ore a Gerusalemme, e Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. In cima alla classifica delle notizie positive della settimana la pubblicazione di uno studio su Science Robotics sul controllo naturale di una mano bionica grazie ad un’innovativa interfaccia uomo-macchina. Con noi il prof. Christian Cipriani, direttore dell’Istituto di BioRobotica dell’Università Sant’Anna di Pisa e coordinatore del progetto europeo DeTOP, all’interno del quale è stato realizzato lo studio.
In un futuro non lontano, a garantire la possibilità di mantenere a lungo la presenza umana sulla Luna potrebbero essere i vermi. Uno studio condotto dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, infatti, ha mostrato che certi lombrichi sono in grado di sopravvivere e riprodursi su un terreno artificiale che riproduce l'insieme di sedimenti, polvere e pietre dello strato più superficiale del suolo lunare. Ma soprattutto, come sulla Terra, i lombrichi sono in grado di migliorare la composizione del suolo in cui vivono, e ciò potrebbe essere decisivo per permettere in futuro la coltivazione di piante sulla Luna. Ce lo racconta Cesare Stefanini, professore di bioingegneria industriale dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa.
In questo momento si trova in Antartide per prendere parte alla 38ma spedizione italiana, si chiama Proteus ed è un robot marino in grado di effettuare ricerca scientifica nei freddissimi mari polari per svolgere attività di monitoraggio e campionamento in zone inaccessibili all'uomo. È stato progettato dall'Istituto di ingegneria del mare (Inm) del CNR di Genova. Ci racconta tutto Gabriele Bruzzone, ricercatore e coordinatore del progetto. All'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si progettano pesci robot in grado di interagire con banchi di pesci reali per orientarne la direzione e per sfuggire ai pericoli.Questa è una delle applicazioni dei robot ‘avatar' che sono in grado di creare collaborazioni con animali in natura, come ci spiega Donato Romano, ricercatore dell'Istituto di Biorobotica.
In questo audio il prezioso incontro con Roberto Sessa produttore cinematografico e Barbara Mazzolai scienziata.L'intervista con Roberto Sessa e Barbara Mazzolai è in Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune. In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Roberto Sessa e Barbara Mazzolai, ci parlano di mondo vegetale e narrazione, dalla robotica bioispirata all'intrattenimento. Un incontro per comprendere delle storie in cui il pubblico si riconosce, e del tentativo di sviluppare tecnologie utili a conoscere meglio gli ecosistemi. Un film nasce da un'idea, da un racconto, ed è un modo per raccontare la cultura, tra cinema e tv la differenza è nella scelta. Ed ancora, le radici affondano nella terra e comunicano con le altre piante e con gli altri elementi del mondo circostante. Con le nuove tecnologie, negli OTT (over-the-top) televisivi, come i servizi di streaming video, si affida la costruzione della narrativa agli algoritmi. Inoltre, l'intelligenza artificiale nei robot può monitorare, ma anche produrre azioni e soluzioni. Pertanto è importante implementare azioni sostanziali per la rinaturalizzazione dell'ambiente con progetti fattivi, onnicomprensivi e pluriennali, con scienza e conoscenza, e molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA!!BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIBarbara Mazzolai, dopo laurea con lode in biologa all'università di Pisa(1995), collabora con il CNR di Pisa fino al 1998. Master internazionale in Eco-Management alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa nel 1998, dottorato di ricerca in Ingegneria dei microsistemi Università Tor Vergata di Roma (2011). Oggi Direttore Associato per la Robotica e Direttore del laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Dal 1999 al 2009 ricercatrice presso il CRIM Lab (il Centro di Ricerca in Microingegneria; ora Istituto di BioRobotica) della Scuola Superiore Sant'Anna.In fine, nel 2009 approda all'I.I.T., come Team Leader nel Centro di Micro-BioRobotica (CMBR) che dirige dal 2011 al 2021. Deputy Director dal 2012 al 2017 per supervisione e organizzazione della rete dei centri di I.I.T.. Nel 2012 coordina il progetto europeo Plantoide, il primo robot pianta al mondo capace di riprodurre il comportamento delle radici. Oggi è a capo del progetto GrowBot per la creazione di robot in grado di arrampicarsi e adattarsi all'ambiente circostante, come piante rampicanti, e del progetto I-SEED che mira a creare robot ispirati ai semi delle piante per il monitoraggio dell'aria e del suolo. Autrice e co-autrice di più di 270 articoli su riviste scientifiche internazionali, capitoli di libri e atti di convegno. Tiene relazioni plenarie a conferenze scientifiche nazionali e internazionali, e organizzato numerosi eventi scientifici nel settore della robotica bioispirata e della robotica soft. Nel 2019, pubblica “La Natura Geniale”.Membro dello Scientific Advisory Board del Max Planck Institute for Intelligent Systems (Tübingen and Stuttgart, Germany) 2016. Visiting Faculty presso Aerial Robotics Lab dell'Imperial College London (UK) 2017. Membro dell'Advisory Committee of the Cluster on Living Adaptive and Energy-autonomous Materials Systems - livMatS (Freiburg, Germany), dal 2019.Medaglia del Senato della Repubblica Italiana per l'attività scientifica biomimetica e biorobotica nel 2013. Premio Marisa Bellisario “Germoglio D'Oro” nel 2010, per il progetto DustBot. Nel 2015 nominata tra le 25 donne della robotica da RoboHub (maggiore comunità scientifica internazionale degli esperti di robotica). International Award We Woman for EXPO nel 2015. Premio Fondazione Carla Fendi 2019 per il progetto Plantoide. Vince European Research Council (ERC) Consolidator Grant 2020 con il progetto “I-Wood”, che mira a studiare la comunicazione tra le piante mediata da funghi (il Wood Wide Web) per la realizzazione di un nuovo paradigma di reti di robot e comportamento collettivo. Roberto Sessa produttore cinematografico Fondatore e Amministratore Picomedia S.r.l. società di produzione cinematografica. Fondatore e Amministratore di San Giacomo S.r.l., società specializzata nell'acquisto di programmi televisivi per il mercato italiano. Dal 1996 lunga carriera di successo in cui ha realizzato 66 produzioni TV, 8 tele novelas o industrial drama; 10 produzioni cinematografiche.Ed ancora, nel 1982 è assistente alla Nigeria Broadcasting Network di Londra, per la programmazione di contenuti Europei. Azionista e Amministratore Delegato di ARAN S.r.l., dal 1987 al 1996, in 6 anni si afferma società leader nel panorama della produzione di fiction. Dal 1999 al 2009 è Amministratore Delegato di Grundy Italia S.p.A. (FremantleMedia/ R.T.L. Group). Consigliere di Amministrazione di Grundy Espana S.A. Roma, Milano, Napoli, Madrid. Grundy è una società di produzione televisiva leader in Italia e in Spagna, specializzata in fiction e intrattenimento. Marketing Analist nel 1981 in Messaggerie Italiane, società di Ricerche di mercato e analisi per nuovi format televisivi. Inoltre, è amministratore Delegato di RIAN Corporation di New York, società di Acquisizione e vendita di programmi TV da e per gli Stati Uniti dal1983 al 1986.Nell'87 fonda Mastrofilm S.r.l. che si specializza nell'acquisizione dei diritti per il mercato italiano, di cui diviene proprietario e AD nel 1996, per poi venderla nel 1999 a Pearson TV, che diverrà più tardi Fremantlemedia / R.T.L. Group. Fondatore nel1996 di A.P.T. Associazione Produttori Televisivi. APT è la principale controparte istituzionale dei broadcaster, di cui è Direttore Generale dal 2002 al 2006 e Membro del Consiglio Direttivo fino al 2015. Vice Presidente di CEPI - European Coordination Indipendent Producers Responsabile per il coordinamento della legislazione TV Italiana ed Europea.Tra le produzioni TV più note Casa Vianello Canale 5/Rete 4, XFACTOR RaiDue, Un Posto Al Sole RaiTre (2.800 eps x 25', in produzione). Le ultime produzioni le serie TV Mare Fuori e Gli Orologi Del Diavolo. Film TV Natale In Casa Cupiello (2020) e La Bambina Che Non Voleva Cantare (2021) Nel 2010 Fonda PICOMEDIA S.r.l. realizzando 10 film in 10 anni. A partire da Venuto Al Mondo (2011) Regia di Sergio Castellitto con Penelope Cruz e Emile Hirsch; Loro Chi? (2015) , e molti altri. Le ultime produzioni cinematografiche: Lasciami Andare (2020), Una Storia D'amore (2020), La Scuola Cattolica (2021) con: Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca.
Emanuela Del DottoreCopiare la naturaBergamo ScienzaIl mondo naturale è pieno di soluzioni geniali ai problemi più disparati: veri e propri capolavori di ingegneria, nascosti in ogni angolo di ogni ecosistema sparso per il globo. Dal colore cangiante delle ali di una farfalla alla capacità delle piante di orientarsi verso la luce, dalla forma aerodinamica del becco di alcuni uccelli alla pelle degli squali, che permette loro di nuotare a straordinarie velocità… Gli scienziati stanno imparando sempre di più che la risposta intelligente che stanno cercando, spesso, è già stata trovata, come dimostrano le ultime conquiste della robotica bio-inspirata. Del resto, l'evoluzione naturale ci ha insegnato che non serve un progettista intelligente per produrre soluzioni intelligenti: è sufficiente un progettista cieco e milioni di anni.Ci sono veri e propri capolavori di ingegneria, nascosti in ogni angolo di ogni ecosistema, dal colore cangiante delle ali di una farfalla alla capacità delle piante di orientarsi verso la luce, dalla forma aerodinamica del becco di alcuni uccelli alla pelle degli squali, che permette loro di nuotare a straordinarie velocità… Gli scienziati stanno scoprendo sempre più che la risposta intelligente che stanno cercando, spesso, è già stata trovata. A dimostrarlo, le ultime conquiste della robotica bio-inspirata. Del resto, l'evoluzione naturale ci ha insegnato che non serve un progettista intelligente per produrre soluzioni intelligenti: è sufficiente un progettista cieco e milioni di anni.Emanuela Del Dottore ha una Laurea in Informatica e un Dottorato di Ricerca in Biorobotica della Scuola Superiore S. Anna (cum laude).Ricercatrice dell'Istituto Italiano di Tecnologia, è da anni coinvolta in progetti di ricerca multidisciplinari.Ha contribuito al consolidamento e alla crescita della robotica ispirata alle piante nella comunità scientifica, sviluppando strategie di controllo e decisionali per robot bioispirati.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il 2021 sarà l'anno del primo concorso internazionale di assaggiatori di cioccolato. L'evento si terrà in Italia ed è promosso dall'istituto Internazionale Chocolier e dal Centro Studi assaggiatori. C'è un mondo di scienza dietro alla degustazione del cioccolato e vogliamo raccontarvelo con uno dei protagonisti: Luigi Odello, docente di analisi sensoriale e Presidente del Centro Studi assaggiatori. Immaginate dei dispositivi robotici di dimensioni microscopiche, ispirati alle cellule e capaci di muoversi in maniera autonoma all'interno del corpo umano per eseguire procedure mediche non invasive. Ecco, tutto questo è oggetto della ricerca di Stefano Palagi, dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna e vincitore di un premio European Research Council (ERC) da 1,5 milioni di euro.
Der Fotograf und Künstler Andreas Mühe widmet sich aktuell dem Thema Heldentum. In seiner aus drei Teilen bestehenden Ausstellungsreihe "Hagiographie Biorobotica" möchte Mühe aktuelle Vorstellungen von Heldenmythen hinterfragen.
Avete mai pensato che fosse possibile realizzare un polpo robot?Il campo della soft robotics cerca proprio le possibilità offerte da strutture morbide in grado di deformarsi. Molto diversi dai robot di metallo che siamo abituati ad immaginare.------Cecilia Laschi è Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Dall'Università Tsinghua di Pechino arriva il robot chirurgico che stampa cellule vive per riparare le lesioni allo stomaco.I ricercatori cinesi lo hanno descritto in uno studio apparso sulla rivista Biofabrication e mira a offrire una soluzione per diverse tipologie di lesione della parete gastrica.Il sistema si affida ad una tecnologia denominata "bioprinting in vivo in situ" proprio perché il mirco-robot (più precisamente, una sonda che viene posta sulla punta di un endoscopio) è in grado di entrare nello stomaco del paziente e riparare i tessuti gastrici danneggiati sul posto, un po' come si fa quando si stucca un buco nel muro, e rappresenta un'interessante fusione tra chirurgia robotica e stampa 3D.Ospite Arianna Menciassi, Prorettore e Full Professor dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna of Pisa
Biorobotica e dintorni con Barbara Mazzolai Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia
Biorobotica e dintorni con Barbara Mazzolai Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia
Non solo robot in corsia: in un'intervista a tutto campo, il professor Paolo Dario, fondatore dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, spiega l'importanza della robotica per l'emergenza e per la ripartenza e perché in Italia bisogna continuare a produrre robot e meccatronica. La ricerca universitaria? E' come la formica della celebre favola di Esopo
La sfida della robotica moderna, alla ricerca di un nuovo rapporto tra intelligenza e corpo fisico
Eccoci con un'altra puntata di Lavoradio, che racconta:#scenari: il giornalismo costruttivo e le sue opportunità. Ne parliamo con Assunta Corbo#Ilovemyjob: donne & area STEM, Laura Margheri e la biorobotica (Da corriere.it)#leuropaciriguarda: due progetti sull'economia circolare grazie al coworking Go Desk. Ce li racconta Antonino Imbesi della rete EUROPE DIRECT...
Ospiti della puntata: Cecilia Laschi dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa, Barbara Mazzolai dell'Istituto Italiano di Tecnologia ed Emanuele Micheli, docente alla Scuola di Robotica