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Virginia Piccolillo racconta la giornata in cui, col voto al Senato, è diventato legge il progetto di riforma che introduce carriere differenziate per giudici e pubblici ministeri. Valentina Iorio parla delle reazioni politiche e delle prossime mosse del governo dopo la bocciatura da parte della Corte dei Conti del progetto sullo Stretto. Viviana Mazza spiega su che cosa i presidenti di Cina e Stati Uniti hanno trovato l'accordo in materia di scambi commerciali.I link di corriere.it:Riforma della giustizia, via libera definitivo del Senato al ddl NordioPalazzo Chigi dopo il no al Ponte: «Attendiamo le motivazioni». Salvini: «Spero non sia vendetta per la giustizia». La Corte dei Conti: «Rispetto per i magistrati»Accordo Usa-Cina, Pechino paga dazi tripli rispetto all'Europa ma canta vittoria. Perché?
Nel terzo trimestre 2025 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente e in crescita dello 0,4% su base annua, secondo le stime preliminari dell'Istat. Dopo il -0,1% del secondo trimestre e il +0,3% del primo, la crescita zero non modifica la stima acquisita per l'anno, pari allo 0,5%, in linea con le previsioni del governo. L'aumento del valore aggiunto nell'agricoltura è stato compensato dal calo dell'industria e dalla stabilità dei servizi. Dal lato della domanda, contributo negativo della componente interna e positivo di quella estera netta. Affrontiamo il tema con Carlo Altomonte, Associate Dean e Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro CD Fondazione M&MLa Bce lascia i tassi fermi al 2%, come da atteseLa Bce, riunita a Firenze, ha mantenuto invariati i tassi: 2% sui depositi, 2,15% sui rifinanziamenti principali e 2,40% sui prestiti marginali. L'inflazione resta vicina al target del 2% e le prospettive restano stabili, sebbene il contesto globale resti incerto per le tensioni geopolitiche e commerciali. Lagarde ha sottolineato che l'economia continua a mostrare resilienza grazie al mercato del lavoro e alla solidità dei bilanci privati. La crescita dello 0,2% nell'area euro nel terzo trimestre è risultata leggermente sopra le attese. La presidente ha inoltre annunciato l'avvio della nuova fase dell'euro digitale, che garantirà privacy, sicurezza e competitività nei pagamenti. Il commento è affidato a Donato Masciandaro, docente politiche monetarie Università BocconiBorse Ue restano in rosso dopo nulla di fatto Bce. A Wall Street giù Meta e MicrosoftI listini europei chiudono in calo dopo la decisione della Bce di lasciare i tassi invariati e in una settimana intensa per le trimestrali e le banche centrali globali. A Wall Street pesano le vendite su Meta (-11,8%) e Microsoft, penalizzate dalle previsioni di maggiori investimenti in IA, mentre Alphabet sale grazie ai ricavi pubblicitari. In Europa, la crescita del Pil del terzo trimestre è risultata leggermente superiore alle attese (+0,2% nell'eurozona, +0,3% nell'Ue), trainata da Francia e Spagna. A Piazza Affari bene Campari e Tenaris, male Prysmian e Stellantis (-10,1%), colpita dai dubbi sul futuro outlook e dalle incertezze legate alla crisi dei semiconduttori. Affrontiamo il tema con Martina Soligo, RadiocorVertice Usa-Cina, Trump: «Taglio ai dazi e accordo sulle terre rare»Donald Trump e Xi Jinping si sono incontrati a Busan raggiungendo un accordo per dimezzare i dazi statunitensi sui prodotti cinesi e rilanciare le esportazioni di soia americana, terre rare e controlli sul fentanyl. Trump ha inoltre annunciato la ripresa dei test sulle armi nucleari, sostenendo di voler mantenere il primato militare Usa. Pechino sospenderà per un anno i limiti all'export di alcune terre rare, sebbene restino in vigore restrizioni introdotte in aprile. L'intesa avrà ripercussioni dirette sull'Unione Europea, come sottolineato dal commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic. Ne parliamo con Marco Masciaga, Il Sole 24 Ore, New Delhi
I titoli: Il Giubileo del mondo educativo. Il Papa agli studenti: non fermatevi a guardare il cellulare. La società incapace di educare la dimensione spirituale dell'uomo Accordo commerciale Tra Cina e Stati Uniti nell'incontro in Corea del Sud. Ridotti i dazi americani a Pechino. Gli Stati Uniti riprendono test nucleari A 9 anni dal terremoto dell'Italia centrale riapre oggi ai fedeli la Basilica di Norcia Luca Collodi
L'ultimo loro incontro risale a sei anni fa, quando Donald Trump era al suo primo mandato alla Casa Bianca. Domani il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo statunitense si riparleranno in Corea del Sud, a margine del vertice Apec. Un momento chiave nelle relazioni tra le due prime economie e potenze mondiali. La domanda di molti è se metterà un termine a una guerra commerciale che da mesi semina disordine a livello globale. Sia da Washington che da Pechino giungono segnali moderatamente incoraggianti. Ne parliamo con: Michelangelo Cocco, giornalista e analista, da Shangai Mario del Pero, professore di Storia internazionale e storia degli Stati Uniti a Sciences Po, ParigiRoberta Rabellotti, professoressa di economia all'università di Pavia, esperta di innovazione e sviluppo economico
A settembre l'export extra-Ue dell'Italia cresce del 9,9% grazie soprattutto alle commesse navali e al forte aumento delle vendite verso gli Stati Uniti (+34,4%), trainate da forniture una tantum e, in misura minore, dai prodotti farmaceutici. L'import dagli Usa cresce però ancora di più, +76,8%, contribuendo alla riduzione dell'avanzo commerciale che nei primi nove mesi dell'anno scende a 35,1 miliardi di euro contro i 45,4 del 2024. Crescono le esportazioni di energia, beni strumentali e di consumo non durevoli, mentre calano i beni durevoli. In aumento anche le vendite verso paesi OPEC, Giappone e Svizzera, mentre arretrano Russia, Turchia, Regno Unito e Mercosur. L'Italia conferma la propria vitalità nei mercati extra-Ue, ma resta esposta al rincaro delle importazioni e al rischio di squilibri commerciali con i principali partner. Il commento è di Matteo Zoppas - presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italianeUe stretta tra Cina e UsaSul fronte della guerra commerciale si respira un rinnovato ottimismo dopo l'annuncio dell'accordo quadro Usa-Cina, che dovrebbe essere formalizzato da Trump e Xi Jinping giovedì in Corea del Sud. Tuttavia, l'Unione Europea resta in posizione scomoda tra Washington, che pretende lealtà, e Pechino, partner commerciale fondamentale soprattutto per Germania, Francia e Italia. Proprio giovedì, mentre Trump e Xi si incontreranno, una delegazione cinese sarà a Bruxelles per discutere con la Commissione europea delle restrizioni sulle terre rare, materie prime di cui la Cina controlla il 60% dell'estrazione e il 90% della lavorazione. Le tensioni diplomatiche sono crescenti: il ministro degli Esteri tedesco Wadephul ha cancellato il viaggio in Cina dopo che Pechino ha annullato gran parte degli incontri previsti, segnale del deterioramento dei rapporti nonostante l'interscambio bilaterale resti elevato. Al summit Ue, Macron ha invocato l'uso dello strumento anti-coercizione per rispondere alla pressione cinese, mentre von der Leyen ha annunciato a Berlino il piano RESourceEU, destinato a garantire all'Europa l'accesso a fonti alternative di materie prime strategiche per difesa, automotive, aerospazio e AI. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, Il Sole 24 Ore Bruxelles Auto Ue, "mancano chip, stop della produzione imminente"L'industria automobilistica europea rischia un imminente blocco produttivo per la carenza di microchip, dopo il divieto cinese di esportare i semiconduttori Nexperia. L'Acea, associazione dei costruttori europei, denuncia che le scorte stanno per esaurirsi e che alcune case prevedono già fermi alle linee di assemblaggio. I chip più colpiti sono quelli semplici, indispensabili per le centraline dei sistemi elettrici. Trovare fornitori alternativi richiederà mesi, mentre gli effetti sull'industria potrebbero manifestarsi in pochi giorni. L'Acea chiede una soluzione diplomatica urgente, e il commissario europeo Sefcovic è in contatto continuo con Pechino per sbloccare la situazione. Da Bruxelles, il ministro Adolfo Urso rilancia la proposta di un Chips Act 2 per rafforzare l'autonomia strategica europea e proteggere le filiere industriali dal rischio di interruzioni. Il commento è di Gian Primo Quagliano, Direttore Generale Centro Studi Promotor
Il primo ministro è ancora in Asia per l'ASEAN: oltre ad appianare le divergenze con Pechino, segue sul fronte interno la negoziazione per portare a compimento la legge sull'ambiente.
A due giorni dall'incontro tra Donald Trump e Xi Jinping, Federico Fubini spiega in che cosa consiste l'intesa di massima sugli scambi commerciali raggiunta fra Pechino e Washington. Sara Gandolfi parla del sorprendente successo del presidente argentino nelle elezioni di metà mandato. Roberto Cosentino racconta il caso denunciato da Francesca Barra della piattaforma di condivisione di foto di falsi nudi di personaggi famosi, create con l'AI.I link di corriere.it:Accomodante su ciò che non interessa, durissimo quando conta di più: così Xi ha messo all'angolo TrumpArgentina, Milei vince le elezioni legislative di metà mandato con oltre il 40%Francesca Barra e le foto di nudo create con l'intelligenza artificiale: cos'è il forum Socialmediagirls, che ha 7,5 milioni di iscritti
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un'intesa preliminare che evita l'imposizione di nuovi dazi del 100% e apre la strada al vertice tra Donald Trump e Xi Jinping. L'accordo, ancora da finalizzare, include intese su soia e terre rare, con Pechino che rimanda di un anno le restrizioni all'export. Trump punta a diversificare le forniture siglando accordi con paesi asiatici come Malesia, Thailandia, Cambogia e Vietnam. L'incontro con Xi, il primo dal 2019, verterà su dazi, guerra in Ucraina, Taiwan e sulla vendita delle attività americane di TikTok a un consorzio statunitense. La Casa Bianca considera l'intesa imminente. Restano invece tensioni con il Canada, dopo che Trump ha aumentato i dazi del 10% in risposta a uno spot anti-tariffe giudicato "ostile". Ne parliamo con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.itUpb, salari reali ancora molto inferiori al 2020 (-8,8%)L'Ufficio parlamentare di bilancio, nella Nota congiunturale di ottobre, segnala un rallentamento delle retribuzioni contrattuali orarie nel secondo trimestre: +3,2% su base annua, con un calo nel privato e un'accelerazione nel pubblico. In termini reali, i salari restano inferiori dell'8,8% rispetto ai livelli medi del 2020. Il mercato del lavoro mostra una sostanziale tenuta, con un aumento degli autonomi che compensa il calo dei dipendenti. Crescono i lavoratori tra i 50 e i 64 anni, mentre cala la quota dei giovani e si amplia l'area degli inattivi. Nel terzo trimestre, l'occupazione sarebbe salita appena dello 0,1%. Intanto è stato firmato il contratto 2022-2024 del comparto Sanità: hanno aderito Nursind e Nursing Up, mentre Cgil e Uil si sono astenuti. Il rinnovo interessa 581mila lavoratori, con aumenti medi tra 150 e 172 euro mensili. Il commento è di Giuseppe Russo, economista e direttore del Centro Einaudi.Settore chimico verso un calo di produzione dell'1,5% nel 2025Dall'assemblea pubblica di Federchimica emerge che, nonostante la crisi e le tensioni geopolitiche, l'industria chimica italiana continua a generare valore economico e ambientale, riducendo del 70% le emissioni dirette e dimezzando i consumi energetici in trent'anni. Il settore, con 65 miliardi di fatturato e oltre 113mila addetti altamente qualificati, è la quinta industria nazionale e il terzo produttore europeo. Tuttavia, per il 2025 si prevede un calo della produzione dell'1,5%, quarto anno consecutivo in negativo. Il presidente Francesco Buzzella ha denunciato la perdita di competitività dovuta ai costi energetici e alla concorrenza cinese: la quota di import dalla Cina è salita dal 6% al 17% dal 2021. Buzzella chiede un quadro normativo stabile, basato su neutralità tecnologica, per evitare la "desertificazione industriale". Ne parliamo con Francesco Buzzella, Presidente Federchimica.
Il 23 ottobre si è chiusa a Pechino la quarta sessione plenaria del comitato centrale del Partito comunista cinese, che aveva lo scopo di delineare i principi e gli obiettivi del prossimo piano quinquennale. Con Giada Messetti, sinologa.Il 17 ottobre il principe Andrea, fratello minore di Carlo III re del Regno Unito, ha rinunciato ai titoli reali, una decisione legata al suo coinvolgimento nel caso del finanziere newyorchese Jeffrey Epstein, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori. Con William Ward, giornalista, da Londra.Oggi parliamo anche di:Podcast • Guerra un podcast di Internazionale con Davide Maria De LucaFilm • Bugonia di Yorgos LanthimosCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8325CINA, CENSURA TOTALE PER I SACERDOTI IN INTERNET di Bernardo Tombari Niente religione su internet, tranne per i siti web autorizzati delle confessioni che accettano i valori socialisti e la sinicizzazione. È il nuovo "Codice di condotta su internet" per preti e ministri di culto in Cina, pubblicato dal Dipartimento per gli Affari religiosi. "Il clero religioso non deve diffondere idee religiose o indurre minorenni alla fede religiosa tramite internet, né organizzare la partecipazione dei minori a formazione religiosa, campi estivi (o invernali), né organizzare o costringere i minori a partecipare ad attività religiose" recita l'articolo 10 del codice. Vietate anche raccolte fondi, predicazioni o celebrazioni religiose online.Non è chiaro quali siano le pene, il codice dichiara solo che il Dipartimento per gli Affari religiosi contatterà il clero che violerà il codice, perché "apporti correzioni entro un limite di tempo", e qualora questo non accada verrà punito "secondo le leggi e i regolamenti amministrativi pertinenti". L'obiettivo è evitare "contenuti che incitano alla sovversione del potere statale" o "attività di infiltrazione religiosa straniera". Un modo per dire che il Partito comunista cinese è disposto ad accettare Dio, se è un dio abbastanza piccolo da poter essere sottoposto allo stato e all'ideologia socialista, da poter stare in un angolo senza dare fastidio. La Santa Sede ha rinnovato l'anno scorso l'Accordo Provvisorio con la Repubblica Popolare Cinese, che sarà quindi attivo fino al 2028 salvo ulteriori rinnovi (l'intesa è arrivata nel 2018 ed è stata poi rinnovata tre volte).L'Accordo riguardava soprattutto le nomine dei vescovi, per mettere fine a decenni di ordinazioni illecite senza il consenso papale. Dagli anni '50 infatti, i vescovi in Cina venivano eletti dall'Associazione patriottica cattolica cinese, quindi sotto il controllo dello stato. Era stato dichiarato però anche l'obiettivo di un "dialogo costruttivo" tra la Chiesa e il governo del Paese. Le restrizioni sempre crescenti e le intrusioni di Pechino, o in alcuni casi addirittura decisione autonome, nelle nomine o nella creazione o rimozioni di diocesi non sembrano però andare in quella direzione.Anche il Segretario di Stato Parolin ha ammesso che l'accordo sta "procedendo lentamente, a volte anche facendo un passo indietro". Le nuove restrizioni per l'attività online non sono esclusivamente per il Cristianesimo, anzi, sono probabilmente più mirate verso sette come il Falun Gong, ma è facile immaginare che ci vadano di mezzo anche quegli influencer cristiani che rifiutano l'idolatria dello Stato e non vogliono un Dio "sinizzato" o socialista, perché sanno che Cristo non è venuto per portare pace, ma spada.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Jimmy Lai, ultimo atto. L'editore cattolico dissidente rischia la morte" parla della storia di Jimmy Lai. Il figlio Sebastien Lai sarà ospite della prossima Giornata della Bussola, il 25 ottobre 2025, e ritirerà il premio "Fatti per la Verità" assegnato a suo padre.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 16 agosto 2025:Arrestato nell'agosto del 2020, in carcere dal dicembre successivo, sotto processo dal 2023 per motivi puramente politici. Jimmy Lai, imprenditore ed editore cattolico di Hong Kong, lunedì riceverà la sentenza che deciderà della sua vita. Ha 77 anni, salute malferma e rischia di morire in carcere. Per il figlio, Sebastien*, una condanna a una lunga pena detentiva equivarrebbe a una sentenza di morte. Eppure, fino a cinque anni fa, Jimmy Lai era uno degli uomini più ricchi e rispettati di tutta l'Asia. Personalmente incarna la tragedia di una città che non si arrende mentre finisce sotto il giogo della Cina comunista.L'udienza finale del processo Lai avrebbe dovuto tenersi la settimana scorsa, ma è stata rimandata per due volte. La prima volta a causa del tifone che ha colpito la costa sudorientale cinese. La seconda perché la corte ha accolto la richiesta della difesa di Lai, che chiede assistenza medica per l'imputato. Lunedì un'auto medica sarà pronta a intervenire e il cuore di Jimmy Lai sarà monitorato in diretta. L'anziano imprenditore ha trascorso più di 1700 giorni in isolamento. La sua salute ne ha risentito drammaticamente, nell'ultima udienza, quando è stato accolto il rinvio, è apparso visibilmente dimagrito e sofferente.Intervistato dalla Bbc, Sebastien Lai dichiara che anche se suo padre ricevesse la pena più mite di cinque anni, la sua vita sarebbe a rischio: «Praticamente sarebbe una sentenza di morte. Data la sua età e la sua salute, sì, morirà in prigione», dice alla Tv pubblica britannica, perché «Il suo corpo sta collassando». Sebastien Lai sta chiedendo al premier britannico Keir Starmer e al presidente americano Donald Trump di agire in fretta per la sua salvezza. Trump ha dichiarato, a proposito di Lai, che farà «tutto il possibile» per ottenerne la liberazione. Lai è cittadino britannico dal 1996 e la sua morte in una galera cinese a Hong Kong sarebbe una sconfitta per Londra. «Noi, come nazione (nel Regno Unito, ndr) non ci saremmo battuti per uno dei nostri più coraggiosi cittadini, quando sarebbe stato importante farlo».Jimmy Lai non è nato a Hong Kong, ma nella Cina comunista, a Canton, alla vigilia della presa del potere da parte di Mao Zedong. I suoi genitori, borghesi benestanti, sono stati spogliati di tutto all'epoca delle prime collettivizzazioni. Da bambino, Jimmy Lai doveva sfamarsi con lavoretti, come portatore di bagagli alla stazione di Canton. Fu l'occasione per conoscere gente che proveniva dal "mondo esterno", una rivelazione per chi era nato e cresciuto nella miseria più nera della Cina maoista. E fu in quel periodo che decise di rischiare il tutto e per tutto pur di fuggire, da clandestino, nascosto in un peschereccio diretto a Hong Kong, allora isola britannica.Anche a Hong Kong, ottenuto l'asilo politico, fece lavori umili finché, da operaio tessile che era, non divenne imprenditore tessile. E fondò la sua impresa di moda, la Giordano. Divenuto milionario e uomo d'affari di successo, vendeva i suoi vestiti anche nella Cina continentale, grazie alle prime riforme di mercato di Deng. Ma nel 1989 rimase scottato dalla repressione di Piazza Tienanmen. Fu allora che decise di affiancare, alla sua attività imprenditoriale, anche quella di attivista dei diritti umani, contro il regime comunista cinese. Pechino, da allora, lo ha considerato una spina nel fianco e ha cercato, prima di boicottarlo, poi di ucciderlo, infine di eliminarlo con mezzi giudiziari.L'attività editoriale di Jimmy Lai iniziò nel 1990 con la fondazione della rivista Next, che prendeva apertamente di mira i dirigenti comunisti, sotto la protezione della libertà di stampa garantita dalla legge di Hong Kong. Nel 1993, per rappresaglia, la Cina chiuse tutti i suoi negozi. Ma nel 1995, invece che piegarsi, Lai fondò un secondo giornale anticomunista, il quotidiano Apple Daily, che ben presto divenne uno dei più letti di Hong Kong.Il regime di Pechino prese molto sul serio le critiche e le inchieste di Next e Apple Daily. Tanto che nel 2008 un anonimo milionario cinese, a Hong Kong, pagò l'equivalente di un milione di dollari un sicario per uccidere Jimmy Lai e il deputato Martin Lee. Il complotto per assassinare l'imprenditore dissidente e il politico democratico, fallì con l'arresto del killer e con la sua condanna, quando la giustizia di Hong Kong non era ancora politicizzata. Nel 2013 degli anonimi aggressori sfondarono la porta della casa di Jimmy Lai con un'auto e lasciarono un'ascia e un machete, come segni intimidatori. Nelle manifestazioni del novembre 2014, Lai subì l'aggressione fisica di militanti filo-Pechino. E nel gennaio 2015 sia la casa dell'editore che la sede di Next vennero attaccate con bombe incendiarie.Queste pesanti intimidazioni non fermarono Jimmy Lai che, dal 1997, si era convertito al cattolicesimo. Anzi, ne rafforzarono la determinazione, religiosa e politica, a continuare a lottare. I comunisti cinesi hanno però trovato il modo di silenziarlo, solo quando hanno messo le mani direttamente su Hong Kong, ponendo fine alla sua autonomia. Come risposta alle manifestazioni di massa pro-democrazia dell'estate 2019, approfittando del lockdown dei primi mesi della pandemia di Covid-19, Pechino impose alla città la sua Legge sulla sicurezza nazionale, con cui può arrestare e processare cittadini per reati politici. Jimmy Lai venne arrestato nell'agosto 2020, mentre la polizia irrompeva nella sede di Apple Daily. L'accusa era quella di aver "cospirato con potenze straniere" ai danni degli interessi nazionali cinesi.Dopo aver arrestato Lai, le autorità di Pechino hanno anche spento la voce della sua più importante creatura editoriale. Con un raid in diretta televisiva, 500 poliziotti hanno fatto irruzione nella sede dell'Apple Daily, il 17 giugno 2021, arrestando cinque dirigenti e sequestrando computer e hard disk. Le autorità di Hong Kong, al tempo stesso, sequestravano l'equivalente di 2 milioni e mezzo di dollari alla casa editrice e alle imprese ad essa collegate, rendendo di fatto impossibile la sopravvivenza del quotidiano. Che infatti dovette chiudere i battenti appena una settimana dopo.Jimmy Lai non si è mai arreso, non ha mai scelto la via dell'esilio dorato (anche se ha avuto tutto il modo e il tempo per poterlo fare), si è fatto arrestare, continua a dichiararsi innocente e a battersi nel processo che lo vede imputato. In una delle ultime interviste rilasciate da uomo libero aveva dichiarato, all'agenzia Reuters, «Sono arrivato qui senza n
Il 9 ottobre la Cina ha annunciato un pacchetto di restrizioni sull'esportazione di terre rare e tecnologie collegate, che entreranno in vigore il primo dicembre. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Da alcuni mesi è stato un movimento che chiede agli utenti di boicottare Spotify, accusata di pagare diritti d'autore troppo bassi agli artisti. Con Giovanni Ansaldo, giornalista di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Libro• Ennio Flaiano, Chiuso per noia (Adelphi)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Da oggi il leader Xi Jinping e altri leader del Partito comunista si riuniscono per definire gli obiettivi per i prossimi cinque anni. La corrispondenza da Shanghai di Michelangelo Cocco.
1) Zelensky alla casa bianca. Il presidente ucraino cerca di ottenere i missili a lunga gittata, ma la telefonata di ieri tra Trump e Putin sembra aver cambiato la posizione di Washigton. (Roberto Festa) 2) Gaza è ancora affamata. Il valico di Rafah resta chiuso e gli aiuti non entrano con il ritmo e la quantità necessarie. L'onu lancia anche un'allerta sanitaria: le malattie infettive stanno sfuggendo al controllo. (Giovanna Fotia - We World) 3) La Generazione Z sconvolge anche il Perù. I giovani protestano contro la corruzione della classe dirigente e l'insicurezza. L'intervista di esteri (Valeria Schroter, Alberto de Belaunde - ex parlamentare peruviano) 4) Mondialità. La guerra ibrida tra Stati Uniti e Cina si combatte sulla soia. Pechino non la comprerà più da washington. (Alfredo Somoza) 5) Il libro del venerdì. “Amazzonia, l'ultima frontiera” di Emiliano Guanella.
Il governo prosegue sulla strada di un contributo straordinario dal settore bancario per finanziare la manovra. Il Documento di programmazione finanziaria prevede risorse per circa 4,5 miliardi, includendo per la prima volta anche le assicurazioni. L'ipotesi è una doppia misura: una tassa del 27,5% per l'affrancamento degli utili accantonati nel 2023 (pari a 6,2 miliardi nel complesso) e un'imposizione progressiva sugli utili futuri dal 2026 in caso di mancato affrancamento. Il gettito atteso è di 1,7 miliardi, cui si aggiungerebbero 1,1 miliardi dall'imposta del 26% sui dividendi distribuiti, arrivando a 2,8 miliardi. A questi si sommerebbero circa 900 milioni dal rinvio delle Dta residue e altri 800 milioni dalla replica della misura sull'Ifrs9 e sull'avviamento. L'Abi, riunitasi il 13 ottobre, ha ribadito la contrarietà a una nuova tassa sui profitti, giudicata retroattiva e lesiva del patrimonio, ma si è detta disponibile a un nuovo contributo volontario, purché sotto forma di anticipo di liquidità e non destinato a misure come la rottamazione delle cartelle. In studio Laura Serafini, Il Sole 24 OreModa, Urso convoca le associazioni del settore: Sistema Italia unito contro l'ultra fast fashionIncontro urgente a Palazzo Piacentini tra il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti della filiera moda - tra cui Capasa, Sburlati, Lunelli, Marini e Vignolini - per affrontare la crisi del comparto. Urso ha annunciato un provvedimento contro l'invasione di prodotti a basso costo, completando il percorso legislativo avviato in Senato sulla trasparenza e la qualità del lavoro. Il nuovo intervento introdurrà la responsabilità estesa del produttore (EPR), imponendo anche ai marchi extra-Ue che vendono in Italia di rispettare le norme ambientali e di tracciabilità europee. Previsto anche un sistema volontario di certificazione "Filiera della moda certificata" sotto il controllo del Mimit e dell'Antitrust. L'obiettivo è difendere la concorrenza leale e valorizzare le imprese virtuose. Urso ha inoltre annunciato la convocazione del Tavolo della Moda per il 17 novembre, per definire un piano di rilancio del settore, penalizzato dal calo dell'export e dall'aumento dei costi produttivi. Ne parliamo con Luca Sburlati - Presidente Confindustria ModaCina sempre più in deflazione e aumenta l'export in Europa. Rischio invasione?La Cina è sempre più vicina a una spirale deflazionistica: a settembre i prezzi al consumo sono calati dello 0,3% su base annua e quelli alla produzione del 2,3%, confermando tre anni consecutivi di flessione. Pesano la crisi immobiliare, la domanda interna debole e la disoccupazione giovanile, mentre Pechino tenta di frenare la guerra dei prezzi con la campagna "anti-involuzione". Parallelamente, l'export cinese cresce dell'8,3% annuo, trainato da Asia e Unione Europea (+8,2%), mentre crollano le esportazioni verso gli Stati Uniti (-27%). Il rischio per l'Europa è un'invasione di merci cinesi a basso costo, effetto collaterale della guerra commerciale tra Washington e Pechino. Le tensioni si acuiscono dopo le nuove restrizioni cinesi all'export di terre rare, accusate dagli Usa di minacciare l'economia globale. Pechino replica promettendo di "combattere fino alla fine" nelle trattative commerciali. Il commento è di Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 OreAumentano il numero e il valore dei veicoli commerciali in leasingIl mercato del leasing cresce del 5,2% nei primi nove mesi del 2025, con 26 miliardi di stipulato e quasi 559mila operazioni. Trainano i beni strumentali (+15,1%) e il comparto auto (+0,7%), grazie al balzo dei veicoli commerciali. A Milano, il 22 e 23 ottobre, si terrà la settima edizione del Salone del Leasing con 11 tavole rotonde dedicate a finanza, imprese e innovazione. Secondo Assilea, aumenta la quota di veicoli green (62,4% delle immatricolazioni leasing e noleggio) e il comparto immobiliare cresce del 3,5%, sostenuto dal segmento da costruire (+14,5%). Fortissimo il comparto aeronavale/ferroviario (+55,8%) e il leasing di impianti fotovoltaici (+24,9%). Il direttore generale Luca Ziero sottolinea che il leasing è uno strumento chiave per la crescita delle PMI: le imprese che lo utilizzano mostrano maggiore propensione all'espansione, alla digitalizzazione e all'export rispetto alla media nazionale. Interviene Luca Ziero, Direttore Generale Assilea
L'America ha lanciato l'ennesimo attacco, ma questa volta la risposta della Cina è arrivata più dura che mai. Dazi, restrizioni, nuove regole sulle terre rare e un controllo quasi totale sulla catena tecnologica mondiale: Pechino sta riscrivendo le regole della geopolitica economica. Mentre Washington alza i toni, la Cina usa la leva più potente di tutte — le materie prime e la produzione industriale — per mettere in ginocchio l'Occidente. Dall'altra parte, Wall Street festeggia utili record: JPMorgan, Goldman Sachs e Citigroup annunciano profitti miliardari mentre l'economia reale rallenta e le famiglie fanno sempre più fatica. È un paradosso che racconta la vera natura di questa fase storica: da una parte la finanza che corre, dall'altra un mondo sempre più fragile, dipendente da chi controlla le risorse e la tecnologia. Questa non è più solo una guerra commerciale. È lo scontro finale per il potere economico globale — e nessuno può dirsi davvero al sicuro.
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Settimana da montagne russe sui mercati e in particolare a Wall Street dove il nuovo scontro tra USA e Cina fa deragliare l'azionario soprattutto tech e il mercato delle criptovalute. Un promemoria potente sul rischio di scommettere con la leva e con un orizzonte temporale limitato mentre la geopolitica torna a dominare le Borse.Scopri perché la dura partita a scacchi tra Trump e Xi Jinping si combatte su fronti inaspettati come le terre rare, le batterie e persino la soia, con implicazioni dirette e indirette su tutti i mercati.Stiamo avvicinandoci alla data ultimatum (fine ottobre) fissata fra Stati Uniti e Cina per definire i dazi reciproci e l'atmosfera (come la volatilità) si sta decisamente surriscaldando come i colpi bassi fra Washington e Pechino per arrivare alla trattativa su posizioni di forza.Abbiamo ricostruito cosa sta succedendo e le implicazioni: un ascolto essenziale per capire perché la geopolitica è diventata un rischio che non si può ignorare e cosa assolutamente non fare quando si investe in un mondo sempre più complesso e imprevedibile.
Alla conclusione del suo swing asiatico il circuito maschile ha regalato una delle storie più inattese degli ultimi anni. Lo Shanghai Rolex Masters ha visto due cugini come protagonisti del suo atto conclusivo, con il monegasco Valentin Vacherot che, entrato nelle qualificazioni in extremis grazie alla rinuncia di Luca Nardi, ha avuto la meglio del francese Arthur Rinderknech. Il torneo cinese, disputatosi in condizioni climatiche atroci, ha visto molteplici protagonisti cadere vittima del gran caldo, compreso Jannik Sinner che sembrava il superfavorito per la vittoria finale.Nel circuito femminile vittoria per Anisimova a Pechino e Gauff a Wuhan, dove Paolini ha raggiunto la semifinale battendo Swiatek e facendo un altro passo avanti verso la qualificazione delle WTA Finals di Riad.Dopo una settimana di pausa, Vanni Gibertini e Luca Baldissera ritornano nel loro consueto appuntamento video per parlare dei temi tennistici di questo inizio ottobre e, come di consueto, per rispondere alle domande degli spettatori.Dopo il successo del 2024, viene riproposta in versione ampliata la raccolta di contributi per supportare Vanni e Luca nelle loro trasferte per seguire dal posto i tornei più importanti del circuito. Qui sotto il link per chi volesse dare il proprio aiutohttps://www.gofundme.com/f/dirette-e-trasferte-2025-luca-e-vanni-per-ubitennisRitorna Ubicontest, il concorso pronostici di Ubitennis con tanti ricchi premi. Scarica l'app e gioca per vincere la possibilità di andare a vedere di persona i campioni del tennis mondiale.https://www.ubitennis.com/ubicontest-2025/
Sébastien Lecornu ha riportato ordine all'Assemblea nazionale, ottenendo un risultato politico significativo in tre mosse: ha ridato centralità al Parlamento, annunciato un'imposta eccezionale sui grandi patrimoni e promesso la sospensione della riforma delle pensioni fino al 2028, quindi dopo le presidenziali. Lecornu ha garantito che non ci sarà alcun aumento dell'età pensionabile né della durata dei contributi fino a gennaio 2028, come richiesto dalla CFDT. La sospensione costerà 400 milioni di euro nel 2027 e interesserà 3,5 milioni di francesi, ma sarà compensata da risparmi per evitare un aumento del deficit.Ha inoltre proposto un contributo eccezionale sui grandi patrimoni per finanziare investimenti strategici e aumenti fiscali mirati per alcune grandi imprese, con l'obiettivo di redistribuire meglio il carico fiscale. Lecornu ha anche ribadito il ruolo centrale del Parlamento, rinunciando al ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione e invitando le opposizioni a partecipare alla discussione su bilancio e riforme. Ne parliamo con Marc Lazar, titolare della cattedra Relazioni italo-francesi per l'Europa alla Luiss e Professore di Storia Politica e Sociologia, direttore del Centro di Storia di Sciences Po a Parigi, Presidente del Comitato Scientifico della stessa università.La Cina impone tasse portuali alle navi UsaLa Cina ha introdotto un nuovo regime di tasse portuali speciali per le navi di proprietà o gestite da imprese, organizzazioni e individui statunitensi, in risposta a misure analoghe adottate dagli Stati Uniti. Le tariffe partono da 400 yuan per tonnellata netta e aumenteranno progressivamente fino a 1.120 yuan nel 2028. La misura riguarda anche navi battenti bandiera americana, costruite negli Usa o controllate da entità con partecipazione statunitense superiore al 25%.Si tratta di una mossa speculare a quella di Washington, che ha imposto restrizioni al settore navale e cantieristico cinese. Pechino accusa gli Stati Uniti di violare gli accordi commerciali e di danneggiare gli interessi cinesi. Un portavoce del ministero del Commercio ha dichiarato che la Cina è pronta a "combattere fino alla fine" nella guerra commerciale, pur restando disponibile al dialogo. Interviene Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara.Istat: in povertà assoluta 5,7 milioni di persone, in gran parte stranieriSecondo l'Istat, nel 2024 oltre 2,2 milioni di famiglie italiane (8,4% del totale) vivono in povertà assoluta, per un totale di 5,7 milioni di individui, pari al 9,8% dei residenti. I valori restano stabili rispetto al 2023. La povertà colpisce soprattutto le famiglie con componenti stranieri: l'incidenza è del 30,4% se c'è almeno uno straniero, e del 35,2% se tutti i membri sono stranieri, contro il 6,2% delle famiglie composte solo da italiani.Il Mezzogiorno registra i livelli più alti di povertà (10,5%), seguito dal Nord-Ovest (8,1%) e dal Nord-Est (7,6%), mentre il Centro resta l'area con i valori più bassi (6,5%). Aumenta la povertà nelle Isole, passata dal 11,9% al 13,4%. Nei comuni piccoli non periferici delle aree metropolitane l'incidenza è più elevata (8,9%), mentre nelle grandi città scende leggermente. Tuttavia, al Sud e al Nord sono proprio i centri metropolitani a registrare i tassi più alti. Commentiamo il tutto con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Donald Trump ha lanciato una nuova offensiva economica contro la Cina, annunciando dazi fino al 100% su ogni prodotto proveniente da Pechino. Una mossa che ha scatenato il panico sui mercati e riacceso la guerra commerciale tra le due superpotenze. Ma questa volta la risposta della Cina è stata glaciale: nessun panico, solo una minaccia chiara. Pechino ha imposto nuove restrizioni sulle terre rare, sulle batterie al litio e sulla grafite, colpendo il cuore tecnologico dell'Occidente. Dietro questa partita c'è molto di più di una disputa commerciale: c'è la lotta per il controllo delle materie prime che muovono il mondo moderno, dai semiconduttori alle armi, dalle auto elettriche ai satelliti. E mentre gli Stati Uniti accusano la Cina di concorrenza sleale, sono proprio loro a dipendere da Pechino per oltre il 70% dei minerali critici che alimentano il loro apparato industriale e militare. La guerra economica non è più teorica: è già iniziata, e il campo di battaglia è invisibile — fatto di polvere, terre rare e catene di approvvigionamento globali.
Il Premio Nobel per l'Economia 2025 è stato assegnato a Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt per aver spiegato la crescita economica guidata dall'innovazione e il ruolo della tecnologia. Metà premio è andata a Mokyr, della Northwestern University, per aver identificato i prerequisiti di una crescita economica duratura attraverso il progresso tecnologico; l'altra metà ad Aghion e Howitt, del Collège de France e della Brown University, per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creativa. I tre economisti hanno dimostrato che l'innovazione può generare anche effetti negativi, che devono essere gestiti per garantire un vero progresso. Se istituzioni e società non creano le condizioni favorevoli, il rischio è la stagnazione. Mokyr, attraverso fonti storiche, ha individuato le condizioni che rendono le innovazioni autogeneranti: non basta sapere che qualcosa funziona, bisogna comprenderne il perché. Prima della rivoluzione industriale mancava questo approccio, che oggi invece è alla base della crescita economica. Aghion e Howitt, nel 1992, hanno formalizzato in un modello matematico il concetto di distruzione creativa di Schumpeter: l'innovazione è creativa perché genera valore, ma anche distruttiva perché rende obsolete le tecnologie precedenti e cambia gli equilibri del mercato.Dazi, Trump: gli Usa vogliono aiutare la Cina, non danneggiarlaProsegue la tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo le restrizioni di Pechino sulle terre rare e la minaccia di nuovi dazi da parte di Washington, Donald Trump ha diffuso un messaggio conciliante, affermando di voler aiutare la Cina e non danneggiarla. Tuttavia, il vicepresidente JD Vance ha ribadito che il presidente americano è pronto a ogni opzione, anche a misure drastiche, se la Cina non collaborerà. Pechino ha reagito accusando gli Stati Uniti di doppi standard e di abusare del concetto di sicurezza nazionale per giustificare misure discriminatorie, ricordando che le restrizioni americane coinvolgono circa 3.000 voci contro le 900 cinesi. La nuova ondata di dazi, fino al 100%, dovrebbe entrare in vigore entro novembre, insieme a nuove limitazioni sull'export di software sensibili. La Cina ha difeso le proprie misure di controllo sulle esportazioni come legittime e necessarie per la stabilità regionale. L'escalation segna un cambio di rotta rispetto alle recenti aperture, che avevano portato a un possibile incontro tra Trump e Xi Jinping al vertice Apec, ora in dubbio. Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.itBiffi, produttività ferma da 10 anni ma Lombardia locomotivaA Milano si è svolta l'Assemblea Generale 2025 di Assolombarda, intitolata "ReThinking Industry", dedicata alla produttività e all'impatto dell'innovazione e dell'intelligenza artificiale sulle imprese. Alvise Biffi, alla sua prima assemblea da presidente, ha evidenziato come la produttività italiana sia ferma da un decennio, con una crescita media annua pari a zero, mentre l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno registrato progressi più sostenuti. Nonostante ciò, la Lombardia rimane la locomotiva economica del Paese, prima per imprese, occupati e Pil, concentrando gran parte della ricchezza nel quadrilatero Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia. Tuttavia, Biffi ha avvertito che anche la locomotiva rischia di rallentare, con una previsione di crescita del Pil lombardo dello 0,6% nel 2025 e dell'1,2% per l'area di Assolombarda. Durante l'assemblea è stato presentato il progetto "ReThinking Industry" e l'ecosistema digitale nazionale per l'industria "ForgIA", sviluppato insieme a istituzioni e centri di ricerca come l'Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale e il Politecnico di Milano. ForgIA punta a valorizzare e condividere i dati industriali per aumentare la produttività e favorire la trasformazione digitale, nel rispetto della sovranità del dato e della collaborazione tra imprese e istituzioni. Interviene Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.
A Gaza l'esercito Israeliano si ritira sulle linee concordate, oltre 200mila palestinesi tornano nel nord della Striscia Trump annuncia nuovi dazi alla Cina, dopo la Stretta di Pechino sull'esportazione di terre rare Oggi alle ore 18:00 in Piazza San Pietro la recita del Santo Rosario alla presenza di Papa Leone XIV. Una preghiera per la pace voluta dal Pontefice nell'ambito del Giubileo della spiritualità mariana
Le stime del Retailer Barometer Confimprese-Jakala rivedono al ribasso le previsioni di crescita dei consumi per il 2025: l'ultimo trimestre si prospetta a crescita zero, rispetto al +1,7% atteso a inizio anno. Marginalità in calo per la metà delle aziende, con punte dell'80% nel comparto abbigliamento-accessori, che chiuderà l'anno a -2,3%. In difficoltà anche la ristorazione (-1%), mentre solo il comparto "altro retail" (casa, elettronica, telefonia, libri, cura persona, fitness) è atteso in positivo (+1,8%).Mario Maiocchi, direttore del Centro studi Confimprese, sottolinea che, nonostante l'inflazione sotto controllo, i consumatori restano prudenti, frenando i consumi discrezionali. Ad agosto il fatturato è cresciuto solo dell'1% su base annua, mentre il periodo gennaio-agosto segna un -0,4% rispetto al 2024, segnale di una crisi ancora persistente e di acquisti sempre più ragionati. Interviene Mario Resca, presidente Confimprese.Ferrari: nel 2030 ricavi a 9 miliardi e 20% offerta elettrica. Le azioni affondano in BorsaFerrari punta a raggiungere 9 miliardi di ricavi nel 2030 con 4,7 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni e presenta la sua prima vettura elettrica: quattro porte, quattro posti, oltre 1000 cavalli e 530 km di autonomia. Nonostante il piano ambizioso, il titolo in Borsa ha perso fino al 16%.Il nuovo piano prevede una gamma al 2030 composta per il 40% da motori tradizionali, 40% ibridi e 20% elettrici. L'Ebit stimato sarà di almeno 2,75 miliardi (margine 30%) e l'Ebitda di 3,6 miliardi (margine 40%). Ferrari mira a un free cash flow industriale di 8 miliardi tra il 2026 e il 2030, sostenuto da forte profittabilità e nuovi lanci (quattro modelli l'anno). Previsto anche un aumento dei dividendi e un programma di buyback da 3,5 miliardi. Ne parliamo con Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore.Cina, stretta su export di terre rare e tecnologie correlateLa Cina introduce nuove restrizioni immediate sull'export di terre rare e tecnologie collegate, imponendo licenze obbligatorie per estrazione, produzione e riciclo. Pechino motiva la misura con la necessità di «salvaguardare la sicurezza e gli interessi nazionali».Le terre rare sono essenziali per auto, elettronica e difesa, e la mossa acuisce le tensioni con Washington, che accusa la Cina di rallentare le licenze. L'Ue ha espresso preoccupazione, ricordando gli impegni presi nel summit Ue-Cina di luglio per un commercio più trasparente. Gli Stati Uniti e l'Europa lavorano per ridurre la dipendenza da Pechino, investendo nella produzione e nel riciclo di materie prime critiche. Il commento è affidato a Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, Politecnico di Milano.Confindustria giovani: "Priorità agli investimenti, il fondo di garanzia aiuti le imprese giovani"Il 10 e 11 ottobre torna a Capri il convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, giunto alla quarantesima edizione, dal titolo "Ritmo. Il tempo dell'impresa che cresce". La presidente Maria Anghileri richiama la necessità di un cambio di passo nelle politiche economiche, con incentivi stabili per ricerca, sviluppo e Mezzogiorno.Anghileri evidenzia come solo il 9% della spesa pubblica sia destinato alla "filiera futuro" (natalità, istruzione, innovazione, startup) e denuncia la perdita di 153mila imprese giovanili in dieci anni. A Capri presenterà proposte per rilanciare gli investimenti e sostenere le imprese guidate da giovani. Facciamo il punto con Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria.
Francesca Salvatico"Festival dei Luoghi Comuni"www.festivaldeiluoghicomuni.itL'Associazione Culturale CUADRI ETS ha svelato il programma della settima edizione del “Festival dei Luoghi Comuni”, che si terrà a Cuneo da giovedì 9 a domenica 12 ottobre 2025. La kermesse come da tradizione andrà ad approfondire il tema scelto per l'edizione – le “Narrazioni collettive tra complessità e convenienza” – con diversi approcci e con l'intervento di differenti personaggi di rilievo. Si partirà dalle narrazioni collettive della storia antica, con un intervento sulle bufale resistenti e sulle verità dimenticate dell'Antico Egitto, e della scienza, con le lezioni sulla meraviglia del tutto dello straordinario Piero Angela, riportate dall'amico e allievo Massimo Polidoro. Si cercherà poi di scardinare dall'interno le “frasi fatte” con il contributo del Festival “Pour Parler” di Rovato, e dei luoghi comuni sulle città in un confronto con l'amministrazione di Piacenza. Spazio anche al tema dell'amore e della donna tramite le parole antiche ma sempre attuali di Giovanni Boccaccio. Si parlerà infine di attualità con un triplice punto di vista: quello dei giornalisti e reporter chiamati a raccontare la storia in diretta, rispondendo all'esigenza di immediatezza e semplificazione che però non può prescindere dalla complessità intrinseca delle dinamiche dei territori in guerra, quello degli esperti in geopolitica contemporanea, chiamati a fare una narrazione “fredda” finalizzata a spiegare le cause e ad esplorare possibili evoluzioni, e, infine quello delle fragili ma potenti voci dei bambini vittime della guerra. Il FLG prevede come tradizione alcuni appuntamenti dedicati alle scuole, con laboratori curati dagli artisti di Topolino per i più piccoli e un incontro sul ruolo dell'Europa, curato dalla rivista Limes in collaborazione con Europe Direct Cuneo. Il “Festival dei Luoghi Comuni” è realizzato con il contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Comune di Cuneo e il sostegno di Banco Azzoaglio. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito ma è richiesta la prenotazione. Il programma completo è disponibile sul sito www.festivaldeiluoghicomuni.it.Giovedì 9 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, spazio agli adulti con l'incontro divulgativo con Divina Centore, egittologa del Museo Egizio di Torino che con “L'Antico Egitto tra bufale e verità, il racconto che non ti aspetti”, proporrà al pubblico un viaggio tra bufale resistenti e verità dimenticate, smontando le narrazioni più comode e spettacolari che hanno spesso trasformato una grande civiltà in un set da film.Alle 21, presso lo Spazio Varco, ci sarà la conferenza spettacolo di Massimo Polidoro, dal titolo “Un senso di meraviglia”, una lectio tratta dal libro “La meraviglia del tutto”, frutto del confronto di decenni tra Angela e il suo allievo, storico collaboratore e amico Polidoro. Che cosa ci lascia questo grande uomo e quali sono le lezioni più importanti che ci può insegnare? Tante, come Massimo Polidoro ci racconterà, a partire dal fatto che ogni cosa della vita, ogni argomento può, anzi deve essere affrontato con la razionalità tipica del metodo scientifico.Venerdì 10 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si terrà l'incontro divulgativo “Conversazioni fuori dai luoghi comuni”, in collaborazione con “Pour Parler”, il Festival dei Luoghi Comuni di Rovato. Con un tono ironico e scanzonato, i conduttori di Radio 24, “Off Topic – Fuori dai luoghi comuni”, Riccardo Poli e Beppe Salmetti, con l'aiuto della scrittrice Marina Pierri, proveranno a scardinare alcuni luoghi comuni tra stereotipi e a fare a pezzi frasi fatte per capire cosa c'è dentro.Alle 21, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si terrà l'incontro divulgativo “Cronache a caldo: raccontare la guerra nell'era dell'istantaneità” con i giornalisti Rai Marina Lalovic e Giammarco Sicuro. Marina Lalovic e Giammarco Sicuro portano la loro esperienza di inviati nei conflitti contemporanei, tra immagini da consegnare in diretta e storie che faticano a trovare spazio. Un dialogo su cosa significhi essere testimoni, scegliere le parole giuste, parlare a chi è lontano e, spesso, distratto, spiegare l'immediato senza tradire la complessità.Sabato 11 ottobre, alle 17, presso il Salone d'Onore del Comune di Cuneo, si parlerà dei luoghi comuni “A proposito di Piacenza”. Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza, Cristina Ferrari, direttore della Fondazione Teatri di Piacenza e Gian Luca Rocco, direttore del quotidiano piacentino Libertà, e Roberto Reggi, Presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano dialogheranno con la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, e un parterre di ospiti locali sulla complessità di raccontare una città tra chi la vive e chi la osserva dall'esterno.Alle 18.30, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, Giovanna Frosini, presidente dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio ed accademica della Crusca e gli attori dell'Oranona Teatro proporranno un incontro divulgativo con spettacolo, dal titolo “Parlare di donne: nel Decameron, nel Medioevo”. La novelletta “delle papere” di Boccaccio dà occasione di parlare in modo condiviso e dialettico di donne e d'amore, in un'epoca lontana ma un poco anche nostra. La conversazione sarà accompagnata e arricchita dalle letture del Decameron in lingua originale con accompagnamento musicale dell'Oranona Teatro.Alle 21, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, Federico Petroni e Alessandro Aresu, analisti geopolitici di Limes, proporranno l'incontro dal titolo “Mondi in guerra. Rivoluzione in America, la sfida della Russia, il progetto della Cina”. In un viaggio attraverso le nuove linee di faglia della geopolitica contemporanea, si tenterà di capire la transizione dell'ordine mondiale, guidata da Washington, Mosca e Pechino e le conseguenze per l'Europa e per l'Italia.Domenica 12 ottobre, alle 18, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, si parlerà di “I bambini raccontano la guerra: storie che non sappiamo ascoltare”, evento in collaborazione con Comunità di Sant'Egidio. Evelina Martelli della Comunità di Sant'Egidio e la giornalista Eleonora Camilli, in dialogo con Enrico Collidà, presidente LILT Cuneo, ci guideranno attraverso il racconto inascoltato della guerra fatto dai più piccoli: voci fragili ma potenti, capaci di restituire una visione autentica, non filtrata, spesso scomoda. Un'occasione per riflettere sul ruolo della narrazione come strumento di dignità e resistenza, sulla responsabilità di chi può scegliere se ascoltare o no.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Episodio di commento ai due atp 500 di Pechino e Tokyo, vinti da Sinner e Alcaraz e i colpi di tosse di Musetti. Torna finalmente il quiz.
Sinner trionfa a Pechino per la seconda volta in carriera. L'azzurro ha battuto in finale lo statunitense Tien con un doppio 6-2 in poco più di un'ora di gioco.
PROMOZIONE SERENIS: CODICE SCONTO: SLICE17 www.serenis.it/influencer/slice?utm_source=influencer&utm_medium=affiliate&utm_campaign=SLICE17&utm_content=podcast&utm_term=host+rea Jannik #Sinner batte facilmente Learner #Tien in finale a Pechino e stessa cosa fa Carlos #Alcaraz a #Tokyo contro Taylor #Fritz. ♥️ Vi ricordo che se volete SOSTENERE SLICE, che ne ha sempre un gran gran bisogno, ci sono sostanzialmente 2 modi: 1. Potete fare una donazione una tantum con il pulsante “SUPER GRAZIE” che trovate qua sotto 2. Oppure potete ABBONARVI (qui
Il circo del tennis professionistico è nel pieno del suo "asian swing" con il tutte le più forti giocatrici del mondo impegnate nel penultimo WTA 1000 della stagione a Pechino e i ragazzi dell'ATP divisi tra Pechino e Tokyo. Nella capitale cinese Paolini e Sinner sono ancora in gara mentre Musetti è stato costretto al ritiro nei quarti di finale contro Tien. Il carrarino è comunque ancora in ottima posizione per conquistare la sua prima qualificazione alle Nitto ATP Finals.Con il penultimo Masters 1000 maschile ai nastri di partenza a Shanghai, Vanni Gibertini e Luca Baldissera analizzano i temi tennistici della settimanaDopo il successo del 2024, viene riproposta in versione ampliata la raccolta di contributi per supportare Vanni e Luca nelle loro trasferte per seguire dal posto i tornei più importanti del circuito. Qui sotto il link per chi volesse dare il proprio aiutohttps://www.gofundme.com/f/dirette-e-trasferte-2025-luca-e-vanni-per-ubitennisRitorna Ubicontest, il concorso pronostici di Ubitennis con tanti ricchi premi. Scarica l'app e gioca per vincere la possibilità di andare a vedere di persona i campioni del tennis mondiale.https://www.ubitennis.com/ubicontest-2025/
Questa settimana: inondazioni a Bali, grandine a Pechino, siccità nella Corea del Sud, tornado in Colombia e un nuovo colpo alla Kamchatka. Questa settimana la natura ha lanciato l'allarme ovunque.Gravi inondazioni a Bali: templi sommersi, evacuazione dei turisti con le barche. Secondo i dati del 14 settembre, le inondazioni hanno causato la morte di 17 persone. Piogge record a Tokyo: 134 mm di pioggia in un'ora. La gente si è salvata dall'acqua che arrivava a una velocità paragonabile a quella di uno tsunami.Una grandinata con chicchi grandi come uova di gallina si è abbattuta su Pechino: le auto sono piene di ammaccature, le strade sono ricoperte di ghiaccio.In Corea del Sud si registra una siccità record. Il bacino idrico di Obong si è svuotato fino all'11,5%.Gli abitanti hanno ricevuto acqua solo per 2 ore al giorno. Gli agricoltori stanno perdendo il raccolto. La città ha mobilitato autopompe dei vigili del fuoco e autocisterne militari, persino una nave della guardia costiera!Un tornado in Colombia? Sì, è vero. Un vortice anomalo ha distrutto l'arena per la corrida. In precedenza in Colombia non si erano mai verificati tornado, il primo nella storia del Paese è stato registrato solo nel 2001.In Turchia, una tempesta improvvisa ha scoperchiato i tetti. In Algeria e Tunisia, grandine delle dimensioni di una noce ha distrutto il raccolto.Nonostante i sismologi pensassero che la scossa di magnitudo 7,4 verificatasi il 13 settembre vicino alla Kamchatka fosse la più potente e che l'attività sismica sarebbe andata scemando, si sono sbagliati e la natura ha sferrato un nuovo colpo ancora più forte. Il 19 settembre un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito l'Oceano Pacifico al largo della costa orientale della penisola. Le case hanno tremato, l'intonaco è caduto e in alcuni edifici sono comparse delle crepe. La gente è corsa in strada in pigiama.E anche se i sismologi si sono trovati in una sorta di vicolo cieco e stanno cercando di capire perché l'attuale attività post-sismica non rientri in nessuna delle leggi a loro note, ciò che sta accadendo in Kamchatka è un processo naturale. Esso conferma chiaramente il modello scientifico sviluppato dagli scienziati del Movimento Internazionale “ALLATRA”. Il Pennacchio magmatico Siberiano è un flusso di magma incandescente, la cui zona di influenza è paragonabile all'Australia. La pressione del pennacchio si estende ben oltre i confini della Siberia e può causare potenti terremoti a migliaia di chilometri di distanza.Questo processo funziona come un gigantesco pistone idraulico: il magma preme sulla litosfera. La piattaforma siberiana è antica e rigida; non si piega né si rompe al centro, ma trasmette la tensione ai bordi della placca eurasiatica. Lì si concentra e si manifesta sotto forma dei cosiddetti effetti marginali.Pertanto, la serie di potenti terremoti in Kamchatka non è uno scarico, ma un temporaneo "sfogo". Il sistema continua ad accumulare tensione, il che indica l'inizio di una nuova fase più intensa di cambiamenti geodinamici sul pianeta.Ora l'umanità deve fare una scelta: continuare a ignorare i fatti o accettare la verità e agire in modo coordinato. La decisione spetta a ciascuno di noi.Le nostre conclusioni si basano su anni di ricerca del gruppo scientifico internazionale "ALLATRA" e sui dati presentati nei rapporti disponibili su academia.edu e sul sito earthsavesciencecollaborative.com
Pechino si candida a guidare il sud del mondo e propone le sue iniziative globali. Per la prima volta, la Cina promette di ridurre le emissioni di gas serra. Contro Donald Trump che nega l'esistenza di una crisi climatica, il presidente Xi Jinping ha dichiarato, durante la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che il suo Paese cercherà di ridurre le emissioni di almeno il 7-10 percento entro il 2035. Ascoltiamo la corrispondenza da Shanghai di Michelangelo Cocco.
N'Dicka e Mancini firmano il primo successo della Roma in Europa League, confermando il momento positivo della squadra di Gasperini. Ne parliamo con Mario Giunta di Sky Sport e con Mister Stefano Colantuono. Un giro in Oriente con Massimo Calandri di Repubblica: da Sinner che inizia comodamente con una vittoria su Cilic il torneo di Pechino, alla pista di Motegi in Giappone dove Marquez potrebbe laurearsi campione del mondo.25 settembre 2005 - 25 settembre 2025: a Endurance Race con Roberto Lacorte di Cetilar Racing e Gionata Ferroni celebriamo i vent'anni dal primo titolo mondiale del grande Fernando Alonso.
Pechino ha svelato un mega piano per l'AI, che punta a far diventare l'intelligenza artificiale il cardine della crescita e un elemento costante nella vita quotidiana della popolazione. Ma in questo ambito, quali sono le differenze tra Cina e Stati Uniti e quale delle due potenze è considerata più “avanti” nel settore? Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Chinese philosophy aligns well with development of AI: Song-chun Zhu, Cgtn, 4 agosto 2023; Interview with David Mumford, canale Youtube BBVA Foundation, 20 gennaio 2014; “人工智能+行动”发布:代替房地产,新一轮产业红利拉开序幕, https://haokan.baidu.com/v?pd=wisenatural&vid=8188029526026342495; China's "Internet Plus" plan draws attention, New China Tv, 10 marzo 2015; President Xi urges promoting healthy, orderly development of AI, Cgtn, 27 aprile 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Puntata per festeggiare il bis in Billie Jean King Cup della nazionale italiana, trascinata da Cocciaretto e Paolini. Musetti perde in finale a Chengdu, Sinner e Alcaraz si sfidano a distanza a Pechino e Tokyo
"Un'ondata di misoginia sta investendo il mondo".Sono le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres alle leadership mondiali che lanciano l'allarme per una crescente reazione globale contro i diritti delle donne, in occasione del 30° anniversario della storica conferenza di Pechino.https://www.radiobullets.com/notiziari/23-settembre-2025-noditizie-donne-mondo-podcast/
Pechino punta a spezzare la dipendenza delle aziende tecnologiche cinesi dalla Nvidia e rafforzare l'industria nazionale dei semiconduttori e per poter competere con gli Stati Uniti nella corsa all'intelligenza artificiale. Con Alessandro Lubello, editor di economia di InternazionaleDecine di studenti universitari palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza negli ultimi mesi hanno ottenuto delle borse di studio dalle università italiane ma non riescono a raggiungere il nostro paese. Con Annalisa Camilli, giornalista di InternazionaleOggi parliamo anche di:Cinema • Duse di Pietro Marcellohttps://www.youtube.com/watch?v=F-YIb-9lV1wCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
La parata militare di Pechino del 3 settembre e gli incontri precedenti alla riunione Eco a Tianjin: due eventi rilevanti e un insieme di messaggi che la Cina ha voluto inviare a tanti interlocutori e non solo all'Occidente. Le fonti audio della puntata sono tratte da: Japanese Enter Peking (1937), canale YouTube British Pathè, 13 aprile 2014; Xi Jinping inspects troops at China's Victory Day parade, Channel NewAsia, 3 settembre 2025; 曹操给老外翻译九三阅兵, https://www.bilibili.com/video/BV1vGaazjEKu/?spm_id_from=333.337.search-card.all.click; 'Dead To Rights' trailer: Survival, resistance and rolls of film, Cgtn, 9 agosto 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti delinea i principi della prossima legge di bilancio, senza anticipare misure specifiche. Ribadisce che non saranno necessari sacrifici o correzioni dei conti, visto che l’andamento è in linea con le previsioni. Il deficit potrebbe risultare inferiore al 3,3% del Pil, aprendo margini per interventi a favore del ceto medio e della spesa militare. Centrale sarà la possibilità di uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo, così da attivare la clausola che svincola dal Patto di stabilità gli investimenti in Difesa. Giorgetti sottolinea la difficoltà di spiegare ai cittadini questa priorità, ma rivendica una linea di serietà, responsabilità e prudenza che, dice, ha portato benefici anche a imprese e banche. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Cina, -33,1% export verso gli Usa ad agosto Il surplus commerciale cinese ad agosto è salito a 102,33 miliardi di dollari, grazie a esportazioni in aumento del 4,4% e importazioni in lieve crescita (+1,3%), entrambe sotto le attese. L’export verso gli Stati Uniti è però crollato del 33,1% annuo, con un calo anche dell’import (-16%). La frenata segue il picco di luglio, legato alle spedizioni anticipate per evitare nuovi dazi. Pechino compensa in parte con maggiori esportazioni verso l’UE (+10,4%) e i Paesi Asean (+22,5%). Dall’inizio dell’anno il surplus complessivo è di 785,3 miliardi di dollari, con export in crescita del 5,9% e import in calo del 2,2%. Sullo sfondo, la tregua tariffaria con Washington, che ha rinviato l’inasprimento dei dazi fino al 10 novembre. Interviene Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it.Nuovo record per l’oroL’oro spot ha toccato il massimo storico di 3.610,11 dollari, con i future Usa vicini a 3.650. Il metallo prezioso ha guadagnato quasi il 40% da inizio anno, dopo il +27% del 2024. I mercati scommettono su un prossimo taglio dei tassi della Federal Reserve, atteso nella riunione del 16-17 settembre. Intanto è in corso Vicenzaoro September, evento internazionale della gioielleria tra i più importanti al mondo. Il settore ha chiuso il 2024 con fatturato in crescita del 4,4% e export record a 13,7 miliardi di euro. Il 2025 mostra segnali di rallentamento, soprattutto per l’incertezza legata ai dazi Usa: obiettivo ora è diversificare i mercati, integrando quello statunitense con nuove destinazioni. Il commento è di Marco Carniello, Chief Business Officer Italian Exhibition Group SpA.
A margine dell'imponente parata militare di Pechino, si sono svolti importanti incontri tra il padrone di casa, il leader cinese Xi Jinping, quello russo Vladimir Putin e il nordcoreano Kim Jong Un, che non erano mai apparsi pubblicamente insieme.
Nuovo appuntamento con il sabato di «Giorno per giorno»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.I link di corriere.it:Massimo D'Alema alla parata della vittoria di Xi Jinping: «Spero che da Pechino venga un messaggio di pace»La maxi inchiesta sui siti sessisti: primi indagati per la pagina Facebook «Mia moglie», revenge porn e oltre 40 denunceSiti sessisti, spunta una nuova pagina: «Ho trovato Mia Moglie 2. 8mila iscritti e commenti choc: ci chiamano donnucole»
Addio a Emilio Fede. I leader a Pechino. Come fa il Liverpool a spendere 500 milioni per il calciomercato? Stanotte giocano Musetti e Sinner. Diego Passoni da Venezia per le ultime dalla mostra del cinema. Viola Marconi ci racconta la sua estate e ci consiglia un nuovo libro.
È stato un accenno rapidissimo. L'accusa di dumping fiscale che il primo ministro francese François Bayrou ha lanciato all Italia nel corso dell intervista rilasciata a quattro reti televisive domenica, avevano lo scopo di criticare le proposte del Parti socialiste, e non le politiche italiane. Proprio per questo motivo è innegabile la gaffe o meglio la scortesia diplomatica verso il nostro Paese. L'accusa non riguarda, innanzitutto, le imprese italiane; riguarda piuttosto le persone fisiche e le politiche, introdotte dal governo Renzi e poi corrette dal governo Meloni, per favorire l immigrazione dei più ricchi. Il Parti socialiste ha infatti proposto per risanare il bilancio pibblico francese una contromanovra che prevede un forte aumento delle imposte: 32 miliardi, secondo i calcoli di Bayrou. La misura che ha raccolto maggiore attenzione è la tassa Zucman , dal nome dell economista francese Gabriel Zucman, oggi all Università di Berkeley in California. La proposta punta a introdurre un imposta annuale del 2% sui patrimoni superiori ai 100 milioni, che potrebbe raccogliere circa 15 miliardi. Ne parliamo con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi. Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di Capo della segreteria tecnica del MEF.Cina India il disgelo grazie ai dazi di TrumpDopo sette anni di quasi guerra sull Himalaya i giganti asiatici si ritrovano. Xi Jinping tende la mano a Narendra Modi e prova a mandare fuori tempo Donald Trump. Il summit della Sco (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai) si è aperto ieri con uno dei piatti forti: l'incontro tra Cina e India, i due grandi rivali asiatici uniti dall'insofferenza per i dazi degli Stati Uniti. In una Tianjin blindata e scintillante per l'evento con cui la Cina reclama la leadership del cosiddetto Sud globale, il primo bilaterale Xi-Modi in terra cinese dopo sette anni può segnare un punto di svolta per le ambizioni di Sco, Brics e la galassia anti G7. «Possiamo essere partner e non rivali», dicono i due leader, confermando la ripresa del commercio transfrontaliero dopo cinque anni. Pechino avrebbe anche garantito la ripresa del flusso delle sue ambitissime terre rare, cruciali per elettronica e difesa. Tutto affinché Nuova Delhi sottolinei la sua autonomia strategica, che alle orecchie cinesi significa prendere le distanze dagli Usa. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.
Alessandro Aresu"Partner o rivali?"Festival Filosofiawww.festivalfilosofia.itFestival Filosofia, ModenaAlessandro AresuPartner o rivali?Per una geopolitica della ricerca applicataVenerdì 19 settembre 2025, ore 18:00In che modo la competizione globale ridefinisce la ricerca applicata e la collaborazione accademica? Questa lezione analizza le dinamiche geopolitiche che influenzano lo sviluppo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale, mettendo a fuoco la crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina e le sue ricadute sui sistemi della conoscenza. Alessandro Aresu"La Cina ha vinto"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itL'Occidente è ossessionato dalla Cina, spesso però la osserva con miopia o secondo schemi interpretativi inadeguati. Alessandro Aresu – una delle voci più lucide del dibattito geopolitico italiano – rilegge la sfida cinese non come uno scontro ideologico tra democrazia e autoritarismo, ma come un conflitto sistemico tra modelli di potenza. "La Cina ha vinto" non è un'affermazione retorica, è una provocazione metodica: per capire dove stiamo andando bisogna decifrare il pensiero strategico cinese, le sue origini storiche, le sue logiche industriali, i suoi strumenti di influenza globale, le sue contraddizioni. Alessandro Aresu ci indica le traiettorie della tecnopolitica di Pechino, raccontando con chiarezza le trasformazioni dei rapporti tra Partito, capitale, sapere tecnico e ambizioni globali. Dalle radici confuciane all'intelligenza artificiale, dall'enorme vantaggio sul talento alla superiorità produttiva, Aresu ci restituisce un quadro che va oltre la narrazione dominante sull'“impero del controllo”. È la storia di un potere politico curioso del suo avversario e consapevole della propria forza. In queste pagine il lettore è chiamato a riflettere su quale mondo ci stiamo preparando ad abitare: uno in cui la vittoria o la sconfitta dell'Occidente non dipenderanno solo dalla Cina, ma anche dalla nostra capacità di capirla, senza illusioni e senza ipocrisie.Alessandro Aresu è analista geopolitico, consulente istituzionale ed esperto di politiche pubbliche, con una competenza specifica nei rapporti tra economia, tecnologia e potere globale. Ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Università e della Ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti e l'Agenzia Spaziale Italiana. È stato consigliere del Presidente del Consiglio Mario Draghi tra il 2021 e il 2022. Scrive per “Limes – Rivista italiana di geopolitica”, di cui è consigliere scientifico, e collabora con testate italiane e internazionali come “Le Grand Continent”, “Aspenia”, “Gnosis”, “Il Foglio”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Giornale” e “L'Unione Sarda”. Nei suoi studi ha esplorato l'evoluzione del capitalismo politico e le trasformazioni della competizione globale, con un'attenzione particolare al ruolo delle tecnologie emergenti, alla governance delle filiere strategiche (cavi sottomarini, semiconduttori) e al confronto tra Stati Uniti e Cina. Ha introdotto nel dibattito italiano aziende chiave come BYD, NVIDIA e TSMC, con l'obiettivo di favorire una cultura della sovranità tecnologica e industriale. Il suo approccio, interdisciplinare e divulgativo, combina analisi sistemica e cultura strategica. Tra i suoi libri: L'interesse nazionale. La bussola dell'Italia (Bologna 2018, con Luca Gori); Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina (Milano 2020); Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (Milano 2022); Geopolitica dell'intelligenza artificiale (Milano 2024, tra i finalisti al Premio Strega Saggistica 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Testi divergenti e commenti molto distanti. L'accordo sui dazi tra Stati Uniti ed Europa raggiunto in Scozia non ha affatto calmato le acque del dibattito commerciale transatlantico. Al contrario in Europa ha generato commenti molto preoccupati sulle possibili conseguenze. Ne parliamo con Il prof. Gianluca Pastori della Cattolica di Milano, con il nostro corrispondente da Bruxelles Beda Romano, e da Pechino con Michelangelo Cocco, giornalista e analista politico, direttore del Centro Studi sulla Cina Contemporanea. Perché la Cina, nei grandi dossier che riguardano l'Europa, deve sempre essere presa in considerazione
Le ultime due settimane a Pechino: è successo di tutto. Per fortuna si è subito attivata la rete di solidarietà dell'hutong. E le nonnette mi hanno salvato. Un arrivederci alla capitale. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ieri i vertici europei sono arrivati a Pechino per il summit dedicato ai cinquant'anni delle relazioni diplomatiche tra Unione europea e Cina. Con Giuseppe Gabusi, docente di economia politica internazionale e dell'Asia orientale. Il 23 luglio la corte internazionale di giustizia dell'Aja ha emesso una storica opinione legale che consentirà agli stati di farsi causa a vicenda per danni legati ai cambiamenti climatici. Con Gabriele Crescente, editor di ambiente di Internazionale. Oggi parliamo anche di: Film • Presence di Steven SoderberghCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Jensen Huang, a capo di Nvidia, si è recato a Pechino per la terza volta in un anno, confermando la grande rilevanza che il mercato cinese ha per la sua azienda. Accolto come un rockstar, Huang ha fatto un annuncio importante Le fonti audio della puntata sono tratte da: 黄仁勋点赞中国AI开源 称中美AI研究交流至关重要, Haokan Baidu, 15 luglio 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Con dazi al 30% e cambio euro-dollaro sui livelli attuali «l export italiano di beni negli Usa si ridurrebbe di circa 38 miliardi, pari al 58% delle vendite negli Stati Uniti, al 6,0% dell export totale e, considerando anche le connessioni indirette, al 4,0% della produzione manifatturiera». Lo stima il Centro studi di Confindustria che evidenzia quanto sarebbe «forte l impatto netto sul Pil». L impatto sulla nostra economia «sarebbe mitigato dalla capacità degli esportatori italiani di trovare nuovi mercati di sbocco e di competere su fattori non di prezzo», ma «nel complesso, il livello del Pil italiano nel 2027 sarebbe minore dello 0,8% rispetto al sentiero baseline. L impatto - secondo l analisi di scenario - sarebbe amplificato dall incertezza nei rapporti transatlantici e dal rallentamento dell economia Usa. L effetto stimato è di medio-lungo periodo, cioè nel caso di dazi permanenti (e quando potrebbe aversi lo spostamento di parti delle lavorazioni negli Stati Uniti), perché molti prodotti italiani di alta qualità sono poco sostituibili a breve, specie in grandi quantità. Gli effetti dei dazi possono però essere mitigati da due aspetti: la capacità degli esportatori italiani di trovare nuovi mercati di sbocco; la possibilità di competere su fattori «non di prezzo». Il commento di Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Propensione al risparmio, sul podio tre province piemontesiPer il quinto anno consecutivo, Biella si conferma la provincia italiana con la più alta propensione al risparmio. E lì che le famiglie accantonano in media il 15,51% del reddito disponibile. A completare il podio, altre due province piemontesi: Asti (13,64%) e Vercelli (13,62%), ben al di sopra della media nazionale dell 8,27%. L altra faccia della medaglia? I cittadini di Crotone (4,63%), Siracusa (4,66%) e Trapani (4,79%) fanno più fatica a mettere da parte qualcosa. A rivelarlo un analisi di Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, che ha misurato la capacità di risparmio delle famiglie italiane nel 2023 a livello provinciale (ULTIMO DATO DISPONIBILE). I dati mostrano una geografia del risparmio articolata: se è vero che Milano, Roma e Torino concentrano da sole oltre un quarto del risparmio totale per effetto della loro dimensione demografica, è nelle province medio-piccole che si riscontra la maggiore inclinazione a risparmiare. Secondo il direttore del Centro Studi, Gaetano Fausto Esposito, a influire sono fattori culturali e demografici: le province più parsimoniose registrano una maggiore presenza di laureati, un età media più alta e nuclei familiari meno numerosi. E in molte aree del Sud come Avellino o Potenza si risparmia di più nonostante un reddito disponibile inferiore alla media nazionale, segno di una prudenza dettata dall incertezza economica. Il commento di Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne.La Cina minaccia di bloccare l'accordo sui porti di PanamaLa Cina minaccia di bloccare la vendita di oltre 40 porti a BlackRock e Mediterranean Shipping Company, se la compagnia di navigazione cinese Cosco non ne acquisirà una partecipazione. Lo scrive nei giorni scorsi il Wall Street Journal, citando fonti anonime, ricordando che i porti sono di proprietà di CK Hutchison, con sede a Hong Kong. Secondo quanto riportato dal quotidiano, funzionari cinesi avrebbero riferito a BlackRock, MSC e Hutchison che, se Cosco venisse esclusa dall'accordo, Pechino adotterebbe misure per bloccare la proposta di vendita dei porti da parte di Hutchison. Le società coinvolte al momento non hanno commentato l'indiscrezione. La Cina si è sempre opposta fermamente "all'uso di coercizione economica, egemonia, intimidazione e violazione dei legittimi diritti e interessi di altri Paesi", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Lin Jian in una conferenza stampa di venerdì. A marzo, CK Hutchison, del magnate Li Ka-shing, ha annunciato che avrebbe venduto la sua partecipazione dell'80% nel settore portuale, che comprende 43 porti in 23 Paesi. L'azienda ha un valore di 22,8 miliardi di dollari, inclusi i debiti. Dopo un'attenta analisi e critiche in Cina, CK Hutchison ha confermato a maggio che MSC, l'azienda a conduzione familiare del miliardario italiano Gianluigi Aponte, uno dei principali gruppi mondiali di trasporto container, era il principale investitore di un gruppo che cercava di acquistare i porti. BlackRock, MSC e Hutchison sono tutti aperti all'ingresso di Cosco, ha affermato il WSJ. Tuttavia, è improbabile che le parti raggiungano un accordo prima della scadenza del 27 luglio, precedentemente concordata. È intervenuto Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.
Mara Gergolet racconta le tensioni tra il governo tedesco e quello cinese per un laser puntato da una nave da guerra di Pechino su un caccia tedesco. Luigi Ippolito spiega come sta andando la visita di Stato del presidente francese nel Regno Unito. E Leonard Berberi parla dell'incidente avvenuto a Orio al Serio, dove un uomo è morto nelle turbine di un velivolo pronto al decollo.I link di corriere.it:Una nave da guerra cinese ha colpito con un laser un aereo militare tedesco sul Mar Rosso: l'ira di BerlinoEmmanuel e Brigitte Macron a Windsor, il benvenuto di re Carlo III e della regina CamillaAeroporto di Bergamo, entra in pista e muore risucchiato dal motore di un aereo: voli sospesi per oltre un'ora
Yan Xuetong è una figura di spicco nel campo delle relazioni internazionali in Cina. Ricopre la carica di professore emerito e decano dell'Istituto di Relazioni Internazionali all'Università Tsinghua, una delle istituzioni accademiche più prestigiose della Cina. Ed è uno degli analisti cinesi di Relazioni internazionali più famosi nel mondo. Ha una sua teoria che di solito viene chiamata "realismo morale" e di recente ha partecipato a un convegno a Pechino: il suo testo è stato ripreso da molti media e account di WeChat e ha fatto discutere. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Yan Xuetong on political leadership and great power competition, canale YouTube Cgtn, 11 novembre 2021. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giuseppe Sarcina spiega perché l'imprenditore ha fondato «America Party» e qual è il suo obiettivo visto che (essendo nato in Sudafrica) non si può candidare alla presidenza Usa. Lorenzo Cremonesi parla della trattativa per il cessate il fuoco nella Striscia, con il primo ministro israeliano Netanyahu a Washington per discuterne con Trump. Paolo Salom racconta la guerra politica sulla successione alla massima autorità del buddismo tibetano.I link di corriere.it:Fin dove può arrivare l'America Party di Elon MuskA che punto è la trattativa per Gaza (che sembra sempre tornare alla casella iniziale)Dalai Lama: «Ci sarà un successore e non sarà scelto dalla Cina». Pechino replica: «Decidiamo noi»