Podcasts about l'economista

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Best podcasts about l'economista

Latest podcast episodes about l'economista

Cultura – Radio Voce della Speranza
“Sfogliando il giornale” con l'economista Andrea Roventini (22 giugno 2021)

Cultura – Radio Voce della Speranza

Play Episode Listen Later Jun 22, 2021


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 22 giugno 2021, ascoltiamo Andrea Roventini, docente ordinario alla Scuola Superiore S.Anna di Pisa. Tra i temi toccati: sul recovery il sì di Bruxelles all'Italia con tutti 10 tranne uno; Sui migranti emerge l'intesa Draghi-Merkel per "rinnovare il patto con la Turchia". Il governo Draghi giudicato dal Fatto Quotidiano "a misura d'impresa". La trasmissione dedicata all'attualità su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10. L'articolo “Sfogliando il giornale” con l'economista Andrea Roventini (22 giugno 2021) è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
L'economista ed il drago: a spasso per i giochi di ruolo - Agorà

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 101:10


Paolo e Marco Bizzarri insegnano a Michele Boldrin cosa siano i giochi di ruolo!

Darrers podcast - Alpicat Ràdio
Parlem de la situació econòmica actual amb l'economista Víctor Peguera

Darrers podcast - Alpicat Ràdio

Play Episode Listen Later Mar 2, 2021


podcast recorded with enacast.com

Circo Massimo
Podcast del 10/06/2020 - Stati Generali e ripresa: l'economista Roberto Perotti a Circo Massimo

Circo Massimo

Play Episode Listen Later Jun 10, 2020 12:04


L'economista Perotti a Circo Massimo: "Agli stati generali persone a cui non affiderei neanche un ortofrutta. Sulla ripresa c'è ottimismo" Gli stati generali sono dietro l'angolo, ma serviranno davvero all'Italia? A Circo Massimo risponde Roberto Perotti, professore di economia politica alla Bocconi: "Non sono stato invitato e quello che sto per dire non vorrei che sembrasse la classica situazione della volpe e l'uva, ma penso quello che pensa la maggior parte degli italiani: ho sentito nomi di persone rispettabilissime nel loro campo, a cui però non affiderei neanche un negozio di frutta e verdura da amministrare; e mette insieme per dieci giorni persone molto eterogenee in cui poche hanno la capacità di valutare le misure economiche da prendere... prendiamo la riforma della giustizia, una delle cose più importanti che ci sia da fare in Italia: crediamo veramente che in dieci giorni mettiamo lì un regista, un architetto e due giuristi e fanno la riforma della giustizia?". L'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli è contrario al condono sul contante previsto dal piano Colao: "La proposta del condono sul contante ha una sua ratio", commenta Perotti, anche lui ex commissario alla revisione della spesa, "Sono d'accordo che di condoni ne sono stati fatti. Penso che quella sul contante sia una battaglia persa e non sono nemmeno troppo sicuro che valga la pena combatterla, ma posso capire il punto di vista di Cottarelli". A proposito dei rapporti fra tecnici e politica, Perotti, ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino, dice di avere l'impressione "che i politici abbiano la tendenza a fare la riunione del Consiglio dei ministri, decidere sul decreto e poi dire ai tecnici dei vari ministeri 'occupatevene voi'. Quello che manca nella cultura politica italiana e nei ministeri è l'idea che si decide di fare qualcosa, poi ci si chiude in una stanza con 5-6 persone che se ne intendono, possibilmente non appartenenti al ministero e ci si chiede cosa può andare storto. Non basta scrivere un decreto in bel legalese, ma bisogna capire cosa può andare storto. E questo secondo me manca. È una cultura che devono avere i politici e che devono imporre alle loro strutture". Il docente della Bocconi è ottimista sulla ripresa: "Sembra, facendo gli scongiuri, che l'economia forse possa riprendersi. È difficile fare previsioni, ma ha sorpreso tutti la capacità di riprendersi, come a marzo ha sorpreso la profondità della crisi. Non siamo ancora fuori dal vicolo cieco ma c'è più ottimismo di prima. Il vero test verrà in luglio e agosto, quando non ci sarà più il blocco dei licenziamenti e si avrà un'idea più precisa di chi riaprirà o no".

TopCatRàdio
Yanis Varoufakis: "Pablo Iglesias pot dir el que vulgui, per

TopCatRàdio

Play Episode Listen Later Jun 4, 2020 18:07


L'economista i exministre de Finances grec discrepa rotundament del vicepresident espanyol i l

Le interviste di Radio Number One
L'economista Carlo Cottarelli: «Come funzionerà il Recovery Fund»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later May 19, 2020 8:58


Ai microfoni di Anteprima Number One, dai nostri Claudio, Alex, Sergio e Patrizia, è stato ospite questa mattina – martedì 19 maggio – Carlo Cottarelli, economista di grande rilievo per il nostro Paese, già direttore presso Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani. Il 27 maggio la Commissione Europea farà la proposta per il Recovery Fund per la ripresa economica dell'intero continente e con il Prof. Cottarelli è stata proprio l'occasione di parlare di quel tema, importantissimo in vista del futuro.

Borse in Podcast
Episodio 24 - L'economista Michele Boldrin discute sugli effetti del coronavirus su economia reale e mercati

Borse in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 30, 2020 49:40


Puntata Speciale di Borse in Podcast oggi abbiamo l'onore di ospitare uno dei più grandi economisti italiani Michele Boldrin al momento professore alla Washington University di Saint Louis e all'Uinversità Ca' Foscari di Venezia, fondatore di Liberi Oltre le Illusioni iniziativa che cerca di valutare le tematiche sociali con il metodo scientifico. A partecipare alla discussione sugli effetti dell'emergenza coronavirus sull'economia reale e sui mercati la giornalista di SKyTG24 Mariangela Pira, il PCM di IG Italia, Vincengo Longo e lo strategist Filippo Diodovich.

#FDVonair
A tu per tu con... l'economista Gianni Toniolo, a cura di M9 - Museo del '900

#FDVonair

Play Episode Listen Later Apr 30, 2020 16:50


Economia italiana, cooperazione europea e possibili vie d'uscita dalla crisi, tra investimenti nella sanità, liquidità alle piccole e medie imprese e sostegni ai redditi delle famiglie. Livio Karrer, storico di M9 - Museo del '900, intervista lo storico ed economista Gianni Toniolo.

Revolució 4.0
El futur de la intel

Revolució 4.0

Play Episode Listen Later Jan 12, 2020 55:05


L'economista i professor Xavier Sala-i-Mart

mart intel futur xavier sala l'economista
Versió RAC1 - Economia
amb Santiago Niño Becerra: "Anglaterra vol la independència del Regne Unit? Sí, i després vindrà la de Catalunya"

Versió RAC1 - Economia

Play Episode Listen Later Dec 12, 2019 31:17


Per què molts britànics tenen unes ganes boges de deixar la Unió Europea? Quines són les raons polítiques i econòmiques? N'hem parlat amb Santiago Niño Becerra, catedràtic d’Estructura Econòmica de la Facultat d’Economia de l’Institut Químic de Sarrià-Universitat Ramon Llull. L'economista veu una fragmentació europea a curt termini propiciada per la mateixa Unió, que veuria amb bons ulls més autonomia a Catalunya.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Ayn Rand ed il liberismo fumettistico.

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Dec 1, 2019 38:53


Oggi chiacchierata esplosiva con Rick: partendo da Ayn Rand e divagando un po' ovunque da Pinker al puzzle model a Steinbeck. Quando le "Gestalt" differiscono le discussioni si fanno piu' vivaci!

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. L'eterno conflitto fra generazioni

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Oct 27, 2019 41:04


Discussione piuttosto aperta ed ampia (parte dal conflitto fra generazioni in Shakespeare ma poi procede in totale liberta') su una delle tante costanti della storia umana: il conflitto intergenerazionale. E' solo una questione di potere, come fra leoni e cervi o no?

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Giovani, media, politica.

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Oct 21, 2019 30:12


Da Cicciogamer al mondo reale: le persone giovani sono la speranza o dei manipolati dai media che riempiono le loro teste con cazzate irrilevanti?

Informe Sala i Martín
Xavier Sala i Mart

Informe Sala i Martín

Play Episode Listen Later Oct 16, 2019 21:54


L'economista de cap

mart xavier sala l'economista
Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Merito e valutazione nel settore pubblico

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Oct 12, 2019 34:15


Una domanda semplice semplice: come e' possibile far funzionare il settore pubblico senza mai valutare i servizi offerti? Senza mai poter premiare chi lavora bene e punire chi lavora male? Ecco, pensiamoci.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Supercazzola, benaltrismo, illusionismo: che noia!

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Sep 29, 2019 34:41


Ho chiesto a Riccardo di ragionare intorno ad una certa tipologia di commenti che spesso riceviamo. "Non sono esperto ma tu sbagli", "Hai detto che X ma invece Y e Z mi piacciono di piu', anche se non c'entrano nulla con il tema che X sottendeva", "Sei chiaramente un ignorante che altera quello con cui non sei d'accordo. Pero' non accetto l'invito a spiegare io la versione corretta" ... cosi' via. Nel 90% dei casi l'autore e' rigorosamente anonimo. A cosa pensate serva questa immondizia?

Informe Sala i Martín
Sala i Mart

Informe Sala i Martín

Play Episode Listen Later Sep 19, 2019 23:56


L'economista i professor de la Universitat Col

mart sala l'economista universitat col
Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. La decrescita.

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Sep 15, 2019 40:26


Cercando di capire da dove venga la balzana idea della "decrescita" ...

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Da Lagarde a Putin, passando per Salvini

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Jul 14, 2019 32:49


Perche' Mme Lagarde raccoglie in se (quasi) tutto il negativo delle elite "globalizzatrici neoliberali" (non e' uno scherzo) e QUINDI non dispiace ai sovanisti. Al cui desiderio di ritrovare in Russia l'eden che va cercando dedichiamo la maggior parte della puntata.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Ci uccidono con l'onda del 5G!

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Jun 24, 2019 25:37


Dicono che il 5G danneggi la salute. Lo dicevano anche del forno a micro-onde e, prima ancora, girava uno per Milano sostenendo che " ci uccidono con l'onda" (credo si riferisse ai preti). Era uno ed era un po' strambo. Ora son tanti e si considerano "in the know", molti di loro governano il paese. Dicono che "ci" uccidono un po' con tutto. Eppure viviamo sempre meglio e sempre piu' a lungo. Come sara'?

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Essere o non essere Liberale in Italia, oggi

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later Jun 2, 2019 39:46


Riccardo ritiene ci si possa coerentemente e legittimamente definire liberali, oggi. Io assolutamente no. Cerchiamo di spiegare, l'uno all'altro, le rispettive ragioni.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista: le elezioni euorpee e la rappresentanza politica

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later May 27, 2019 35:58


Registrato prima, meglio ascoltarlo dopo ...

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. La feccia nazionale ci sta provando di nuovo e li stiamo lasciando fare.

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later May 19, 2019 33:10


Forse e' allarmismo ingiustificato, forse esagerazione. Ma i fatti sono incontrovertibili: ogni giorno, da mesi, cresce il numero di casi di intolleranza, sopressione della liberta' di parola e, soprattutto, utilizzo degli apparati dello stato a supporto di un partito politico. La Lega. Vogliamo lasciarli fare dicendo che non e' niente? Fate vobis, ma non lamentatevi fra qualche anno se costui raggiunge l'obiettivo che persegue. Sara' anche responsabilita' di chi, oggi, ha deciso che son tutte esagerazioni di "comunisti anti-patriottici".

Informe Sala i Martín
Sala i Mart

Informe Sala i Martín

Play Episode Listen Later May 16, 2019 21:36


L'economista de cap

mart sala l'economista
Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. La filosofia, ovvero "Questo lo dice lei".

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later May 12, 2019 41:00


Il successo epocale del pensiero filosofico - che cerca sempre la verita' sul mondo ponendo in discussione il sapere precedente - ha generato, nei secoli, il pensiero scientifico e tecnologico. Questo enorme successo - a cui dobbiamo le liberta' che scienza e tecnologia rendono possibili - sembra aver trasformato il suo "residuo filosofico" (specialmente nel continente europeo) nel luogo della chiacchiera. Da Derrida a Fusaro, passando per i discepoli del primo ed i maestri del secondo.

Liberi Oltre & Michele Boldrin
Il Filosofo e l'Economista. Parlando di poverta'

Liberi Oltre & Michele Boldrin

Play Episode Listen Later May 5, 2019 26:53


C'e' poverta' e poverta', nel mondo ed in Italia. C'e' quella assoluta, quella relativa, quella dell'Istat e quella della WB, quella percepita e quella inevitabile, quella temporanea e quella per sempre ... C'e' soprattutto la sfiga, che a volte e' peggio della poverta', sopratuttto se diventa un modo di vivere.

italia wb parlando filosofo c e l'economista dell'istat
Informe Sala i Martín
Sala i Mart

Informe Sala i Martín

Play Episode Listen Later Jan 24, 2019 10:05


L'economista i professor de la Universitat Col

mart sala l'economista universitat col
Memos
Tra nuovo nazionalismo e sfiducia nell'Unione Europea. Intervista con Tana De Zulueta e Luca Fantacci

Memos

Play Episode Listen Later Jun 22, 2016 28:59


Memos ha ospitato oggi una conversazione tra la giornalista Tana De Zulueta e l'economista Luca Fantacci. I temi: il destino incerto di Cameron, le pressioni dei centri finanziari internazionali a favore di Londra nell'Ue, il nazionalismo inglese e il rischio spaccatura del Regno Unito. Tana De Zulueta è stata corrispondente in Italia per l'Economista e parlamentare italiana. Luca Fantacci insegna all'università Bocconi e si occupa di storia dei sistemi monetari e finanziari e storia del pensiero economico.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
«W la République». Intervista con lo storico Giovanni De Luna e l'economista Massimo D'Antoni.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 11, 2015 43:38


Centinaia di migliaia di francesi in piazza a Parigi in una domenica di difesa delle libertà repubblicane, dopo le stragi di Charlie Hebdo e del supermercato Cacher. In testa al corteo, i leader d'Europa a braccetto insieme a Abu Mazen e Netanyahu. «Un evento che ci fa riflettere sull'identità profonda dell'Europa», ha raccontato a Memos lo storico Giovanni De Luna. «Mi ha colpito l'imponenza della manifestazione e la presenza dei 40 capi di stato. Ieri in piazza non c'era l'Europa dell'euro, della Bce, tutta appiattita su un pragmatismo economicistico e che non riesce a parlare alle emozioni della gente». Cosa teneva insieme i 40 capi di governo? «Credo una profonda sensazione di inadeguatezza», dice il professor De Luna. «Tutti loro esprimono un senso di inadeguatezza rispetto alle sfide che il post '900 ci sta ponendo. La dimensione identitaria o religiosa che assumono i conflitti in questo post '900 è un qualcosa che sfugge ai giochi tradizionali tra le grandi potenze. Certo – conclude De Luna - esisterà sempre il problema delle risorse, delle materie prime, del petrolio così come sarà difficile da smaltire completamente il problema dell'imperialismo e del colonialismo, ma non saranno più questi i problemi centrali. Ne esistono degli altri rispetto ai quali siamo smarriti, lo siamo noi come opinione pubblica e lo sono soprattutto i nostri governi». Ospite di Memos oggi anche Massimo D'Antoni, economista dell'Università di Siena. «Non vedo una contrapposizione tra un paradigma economicistico e i valori, come sosteneva De Luna. Semmai – dice D'Antoni - bisognerebbe chiedersi di quale economia e di quali valori è espressione oggi l'Europa. Dovremmo chiederci se le scelte economiche che sono state compiute non siano scelte che vanno in contrasto con alcuni valori fondanti dell'Europa. Nella piazza parigina di ieri c'è stata una forte affermazione del valore della libertà, però non dobbiamo dimenticare il valore dell'uguaglianza e della fratellanza».

Memos
«W la République». Intervista con lo storico Giovanni De Luna e l'economista Massimo D'Antoni.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 11, 2015 43:38


Centinaia di migliaia di francesi in piazza a Parigi in una domenica di difesa delle libertà repubblicane, dopo le stragi di Charlie Hebdo e del supermercato Cacher. In testa al corteo, i leader d'Europa a braccetto insieme a Abu Mazen e Netanyahu. «Un evento che ci fa riflettere sull'identità profonda dell'Europa», ha raccontato a Memos lo storico Giovanni De Luna. «Mi ha colpito l'imponenza della manifestazione e la presenza dei 40 capi di stato. Ieri in piazza non c'era l'Europa dell'euro, della Bce, tutta appiattita su un pragmatismo economicistico e che non riesce a parlare alle emozioni della gente». Cosa teneva insieme i 40 capi di governo? «Credo una profonda sensazione di inadeguatezza», dice il professor De Luna. «Tutti loro esprimono un senso di inadeguatezza rispetto alle sfide che il post '900 ci sta ponendo. La dimensione identitaria o religiosa che assumono i conflitti in questo post '900 è un qualcosa che sfugge ai giochi tradizionali tra le grandi potenze. Certo – conclude De Luna - esisterà sempre il problema delle risorse, delle materie prime, del petrolio così come sarà difficile da smaltire completamente il problema dell'imperialismo e del colonialismo, ma non saranno più questi i problemi centrali. Ne esistono degli altri rispetto ai quali siamo smarriti, lo siamo noi come opinione pubblica e lo sono soprattutto i nostri governi». Ospite di Memos oggi anche Massimo D'Antoni, economista dell'Università di Siena. «Non vedo una contrapposizione tra un paradigma economicistico e i valori, come sosteneva De Luna. Semmai – dice D'Antoni - bisognerebbe chiedersi di quale economia e di quali valori è espressione oggi l'Europa. Dovremmo chiederci se le scelte economiche che sono state compiute non siano scelte che vanno in contrasto con alcuni valori fondanti dell'Europa. Nella piazza parigina di ieri c'è stata una forte affermazione del valore della libertà, però non dobbiamo dimenticare il valore dell'uguaglianza e della fratellanza».

Memos
Europa, democrazia e lo “spettro” Tsipras. Intervista con Miguel Gotor e Luca Fantacci.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 10, 2014 27:10


Lo spettro Tsipras inquieta i mercati finanziari. Due giorni fa l'ipotesi di elezioni anticipate in Grecia si è fatta più probabile, e con essa quella di una vittoria della sinistra di Alexis Tsipras. Tanto è bastato per far cadere tutte le borse europee. Non un crollo epocale, ma un tonfo comunque rumoroso, un segnale importante. Dunque, i mercati non vogliono Tsipras al governo ad Atene. E' un po' come prendere in ostaggio la democrazia? «E' il compimento di un processo di lungo periodo – risponde a Memos Miguel Gotor, senatore del Pd e storico - Un lungo periodo di predominio e di presa del potere dei grandi capitali finanziari che aspirano – e a volte ci riescono – a controllare, influenzare il gioco politico». Il senatore del Pd parla anche delle responsabilità storiche che a sinistra, nel campo riformista, ci sono state nella cessione ai mercati finanziari di un pezzo della sovranità politica. Quanto a Tsipras, Gotor dice di sperare che la sinistra riformista in Europa sappia cogliere lo spazio politico contro l'austerità che dovesse aprirsi con l'eventuale vittoria di Syriza in Grecia. Ospite a Memos oggi anche Luca Fantacci, economista all'Università Bocconi. Perchè i mercati finanziari temono di più Tsipras al governo ad Atene che non la mafia a Roma, viste le reazioni di questi giorni? «I mercati finanziari sono miopi – dice Fantacci -. La mafia fa PIL nel breve periodo e danni nel lungo; le politiche di Tsipras, invece, farebbero male (soprattutto agli investitori) nel breve, ma farebbero bene (anche agli investitori) nel lungo periodo». L'economista spiega cosa significa la ristrutturazione del debito greco proposta da Tsipras, quali interessi colpirebbe. Luca Fantacci è autore di un libro, tra gli altri, scritto insieme a Massimo Amato: “Come salvare il mercato dal capitalismo. Idee per un'altra finanza” (Donzelli). Il blog di Luca Fantacci e Massimo Amato: http://bit.ly/1upiB4b

Memos
L'Europa sull'orlo del precipizio di una nuova recessione. "Un suicidio annunciato". Intervista con l'economista ed ex ministro Vincenzo Visco.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 19, 2014 25:46


Rischia grosso, l'Europa. Il Fondo monetario internazionale un mese fa sosteneva che le probabilità di una nuova recessione per l'Europa sono salite del 35-40%. Se dovesse accadere si tratterebbe della terza recessione in quasi sette anni, dall'inizio della prima crisi nel 2007-2008. La terza probabile recessione europea preoccupa anche gli Stati Uniti: «il mondo non può permetterselo», diceva qualche giono fa al G20 il capo del Tesoro americano Jack Lew. Vincenzo Visco è stato al ministero dell'economia italiano negli anni decisivi della costruzione europea, la fine degli anni '90. Il suo è un punto di vista autorevole. «E' ormai acquisito – ha detto a Memos - che le politiche di austerità con le quali si è tentato di far convergere le economie europee hanno solo peggiorato la situazione. Siamo di fronte ad un suicidio annunciato». Per Visco le responsabilità della crisi europea sono tutte imputabili al governo tedesco e rispondono alla «volontà di potenza del governo di Berlino». Ma l'Europa oggi rischia anche una crisi istituzionale per gli effetti che potrebbe avere l'inchiesta giornalistica internazionale sul Lussemburgo, sugli accordi segreti tra quel governo e le multinazionali per pagare meno tasse. Juncker, presidente della Commissione europea, è stato capo del governo lussemburghese per vent'anni. Dell'austerità, di Juncker abbiamo parlato con Eleonora Forenza, deputata del gruppo della Sinistra Unitaria al parlamento europeo. Ospite di Memos anche Vittorio Malagutti, caporedattore dell'Espresso, il settimanale che fa parte del Consorzio Internazionale di Giornalismo Investigativo (I.C.I.J.), tra gli autori dell'inchiesta sul Lussemburgo (LuxLeaks).

Memos
L'Europa sull'orlo del precipizio di una nuova recessione. "Un suicidio annunciato". Intervista con l'economista ed ex ministro Vincenzo Visco.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 19, 2014 25:46


Rischia grosso, l'Europa. Il Fondo monetario internazionale un mese fa sosteneva che le probabilità di una nuova recessione per l'Europa sono salite del 35-40%. Se dovesse accadere si tratterebbe della terza recessione in quasi sette anni, dall'inizio della prima crisi nel 2007-2008. La terza probabile recessione europea preoccupa anche gli Stati Uniti: «il mondo non può permetterselo», diceva qualche giono fa al G20 il capo del Tesoro americano Jack Lew. Vincenzo Visco è stato al ministero dell'economia italiano negli anni decisivi della costruzione europea, la fine degli anni '90. Il suo è un punto di vista autorevole. «E' ormai acquisito – ha detto a Memos - che le politiche di austerità con le quali si è tentato di far convergere le economie europee hanno solo peggiorato la situazione. Siamo di fronte ad un suicidio annunciato». Per Visco le responsabilità della crisi europea sono tutte imputabili al governo tedesco e rispondono alla «volontà di potenza del governo di Berlino». Ma l'Europa oggi rischia anche una crisi istituzionale per gli effetti che potrebbe avere l'inchiesta giornalistica internazionale sul Lussemburgo, sugli accordi segreti tra quel governo e le multinazionali per pagare meno tasse. Juncker, presidente della Commissione europea, è stato capo del governo lussemburghese per vent'anni. Dell'austerità, di Juncker abbiamo parlato con Eleonora Forenza, deputata del gruppo della Sinistra Unitaria al parlamento europeo. Ospite di Memos anche Vittorio Malagutti, caporedattore dell'Espresso, il settimanale che fa parte del Consorzio Internazionale di Giornalismo Investigativo (I.C.I.J.), tra gli autori dell'inchiesta sul Lussemburgo (LuxLeaks).