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L'attrice cagliaritana Caterina Murino, nota per la partecipazione in pellicole del calibro di Casino Royale, racconta come l'essere sarda abbia influenzato il suo percorso artistico nel grande cinema internazionale. In occasione dei festeggiamenti di Sa Die de sa Sardigna, Caterina Murino, al fianco di personaggi di spicco della cultura sarda, come Daniela Pes e Nicola Riva, figlio di Gigi Riva noto giocatore del Cagliari Calcio, torna nella città che le ha dato i natali in qualità di portabandiera. Per coronare la celebrazione è stata aperta al pubblico la mostra "Attraverso i nostri occhi", nata proprio da una iniziativa dell'attrice sarda. L'esposizione racconta le storie raccolte dalla Murino nel suo viaggio fra gattili e canili avvenuto nel Luglio scorso. Di famiglia cagliaritana, Caterina Murino, muove i primi passi nel mondo dello spettacolo nel 1997 nel campo della moda, classificandosi come quinta nella 52° edizione di Miss Italia; successivamente studia recitazione, lavorando in produzioni televisive nazionali quali Don Matteo e Orgoglio. Nel 2002 approda nel cinema mondiale e viene scelta per interpretare la Bond girl nel film Casino Royale, pellicola che l'ha consacrata come attrice internazionale, uscita nel 2006. In anni più recenti si è poi dedicata anche a rappresentazioni teatrali, come "Eyes wide shut", trasposizione del celebre film di Kubrick. Il premio per Sa Die Ai microfoni di Unica Radio Caterina Murino, attrice di caratura internazionale recentemente premiata per la sua attività di diffusione del concetto di "sardità" nel mondo dello spettacolo e del cinema. In occasione dei festeggiamenti per Sa Die da sa Sardigna, Murino è lei tra i personaggi famosi ad essere scelta come portabandiera, in quanto rappresentativa della cultura sarda. , racconta l'attrice. . I set internazionali Quando lavora sui set internazionali, l'attrice rivela di portare sempre con sé l'identità sarda . Murino ha anche raccontato la sua esperienza teatrale nell'adattamento Doppio Sogno, romanzo che ha ispirato il film "Eyes Wide Shut" di Kubrick, sottolineando come l'approccio teatrale le abbia permesso di esplorare più a fondo la complessità psicologica dei personaggi. Parlando di carriera, Murino ha evidenziato quanto il carattere forgiato in Sardegna l'abbia aiutata ad affrontare un mondo dello spettacolo spesso ostile . Riflettendo sui cambiamenti del settore negli ultimi vent'anni, Murino riconosce il tema della parità di genere ha fatto enormi passi avanti, anche se a volte si corre il rischio di passare da un estremo all'altro.
In questo episodio di *Techno Pillz*, Alex Raccuglia affronta il tema della guerra in tutte le sue forme, da quelle armate a quelle psicologiche che tutti combattiamo quotidianamente. In un viaggio attraverso le strade di Milano, il regista e sviluppatore di software condivide le sue riflessioni sulla condizione attuale della società e sull'inevitabile crisi che si avvicina, esplorando la metafora della guerra come un possibile momento di riequilibrio. Parlando di contrasti socioeconomici e delle aspettative della vita moderna, Alex tocca argomenti come il marketing, i modelli aspirazionali e le sfide personali che la sua generazione sta affrontando.Tra aneddoti personali e osservazioni acute, si discute anche dell'importanza di riconoscere le proprie battaglie senza addossare colpe a gruppi etnici o sociali. Il tono è provocatorio e stimolante, invitando l'ascoltatore a riflettere sulla propria realtà e sulle sue implicazioni.*Non perdere un episodio ricco di spunti di riflessione e qualche risata!*
Christian Greco è da più di dieci anni il direttore del Museo Egizio di Torino, uno dei musei più visitati in Italia e tra i più importanti al mondo per la sua collezione di antichità egizie. Sotto la direzione di Greco, il museo ha avuto molte evoluzioni dimostrando come anche un'istituzione che ha ormai due secoli di storia possa cambiare, trasformandosi in un grande laboratorio di conoscenza. In questa puntata speciale del podcast, scopriamo insieme a Greco che cosa vuol dire dirigere un museo, come si fa scienza con reperti antichissimi e come si raccontano le attività scientifiche e culturali a milioni di persone, attirandole nelle sale del museo stesso. Mettendo in conto qualche critica oltre ai successi. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Sul Post – Il Museo Egizio di Torino – Chi è Christian Greco – Ora al Museo Egizio di Torino ogni cosa è illuminata Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lo scrittore Premio Strega è tornato con un romanzo ("Malbianco", Einaudi) che parla di radici e traumi familiari ma anche di Storia, proprio quella con la S maiuscola. E di come la Storia incida nella vita di più generazioni familiari. In questo podcast parliamo con Desiati del libro, del suo rapporto con Berlino... e con i suoi tigli. Della sua scelta di tornare a vivere al Sud, ma anche di Seconda guerra mondiale, di IMI, della caduta del Muro e dell'arrivo degli albanesi in Puglia. Von Cristina Giordano.
In questo video, Marco Casario svela le strategie e i processi che lo hanno portato a costruire una community solida e longeva nel settore della finanza e dell'economia.
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In questo episodio intervisto Lorenzo Polimanti e Fabrizio Scoglio di Passione Inter, uno dei progetti più seguiti in Italia per i tifosi dell'Inter e non solo! ⚽
In questo episodio intervisto Lorenzo Polimanti e Fabrizio Scoglio di Passione Inter, uno dei progetti più seguiti in Italia per i tifosi dell'Inter e non solo! ⚽
Parlando al Corriere della Sera del piano europeo Readiness 2030, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ribadisce: "L'Europa è sempre stata e sarà un progetto di pace. Ma bisogna essere forti per mantenere la pace".
Appena visto The Monkey, Houssy e Carfa ci tengono a darvi la loro opinione non richiesto su quanto visto. L'occasione sarà gradita per consigliarvi qualche altro film ancora in sala. Buon ascolto.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Benvenuti in America. La terra delle opportunità. Una nazione che dietro la sua copertina luminosa e trionfante, c'è tanta oscurità. Il Cinema ha saputo mostrare il lato più tetro e "scomodo" degli USA con film provocatori, lugubri e talvolta crudi. Perché quindi non riscoprirli? David Mamet, Stuart Gordon e William H. Macy. Cosa può andare storto? Parlando di qualità cinematografica, niente. Se invece vogliamo trattare quel gioiellino di "Edmond", allora che stiamo aspettando?
SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
a cura di Giuseppe Raffa
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Il punto con le ultimissime news di calciomercato Inter, da Sucic a Thuram, Nico Paz e non solo.
a cura di Giuseppe Raffa
Intervista a Jean-Claude Fourmou, di Maison Joseph Perrier che ci racconta la storia e le curiosità di questa azienda con una traduzione in itliano simultanea.
L irrompere sulla scena delle politiche commerciali di Donald Trump attenua l ottimismo e fa aumentare la prudenza degli operatori sull andamento delle Borse nei prossimi mesi.. Lo rivela il consueto sondaggio mensile di Assiom Forex condotto fra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor in vista del Congresso che si svolge a Torino oggi e domani. Rispetto a un mese fa, scende dall 87% all 83% chi vede mercati stabili o in rialzo, mentre sale al 62% dal 57% la quota di chi non prevede altri guadagni. Interviene Chiara Di Michele, Radiocor.Lavoro, in 10 anni il disallineamento tra domanda e offerta è raddoppiatoIl nuovo rapporto "Talent Shortage" di ManpowerGroup, realizzato intervistando oltre 40mila datori di lavoro in 42 paesi del mondo, di cui 750 italiani, rivela che in Italia il 78% delle aziende vorrebbe assumere nuove risorse ma non trova candidati con le competenze giuste. Soltanto un paio di giorni Confcommercio lamentava che nel 2025 non si riusciranno a trovare 258 mila lavoratori dei settori commercio, ristorazione e alloggio, con un mismatch tra domanda e offerta di lavoro rispetto allo scorso anno in crescita del 4%. Una vera e propria emergenza che «rischia di frenare la crescita dei settori e del Pil».Nel report ManpowerGroup, nel confronto globale, il dato italiano è più alto della media dei 42 paesi considerati che è del 74%, ma è migliore rispetto a quello della Germania che ha il tasso più alto di talent shortage, con l'86%, di Israele (85%) e del Portogallo (84%). Ed è in linea con il 76% di Paesi come la Francia, il Regno Unito, la Svezia, la Svizzera, i Paesi Bassi, la Turchia e la Spagna (75%). Viceversa in fondo alla classifica, tra i paesi dove le aziende riferiscono minori difficoltà a trovare personale qualificato ci sono la Colombia e la Polonia dove il talent shortage è del 59% e Porto Rico (53%). Grandi potenze economiche come gli Stati Uniti hanno un tasso del 71%, inferiore rispetto a quello della Cina dove è del 74%. Dopo i minimi storici negli anni tra il 2008 e il 2012, la carenza di profili adeguati è un fenomeno che ha iniziato progressivamente a rialzare la testa, per crescere in maniera continua dal 2016 in poi e raggiungere il picco nel 2023, quando ha sfiorato la media dell'80%, dal 30% del 2007. Parlando dell'Italia, Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup, spiega che «negli ultimi 10 anni il problema è più che raddoppiato, siamo passati dal 36% al 78% di imprese che dichiarano difficoltà a trovare i profili giusti. Viviamo un mercato del lavoro estremamente complesso e un ritardo come Paese su molte tematiche che vanno dalle nuove tecnologie fino alla transizione ecologica. C'è bisogno di una accelerazione nel leggere i trend e cercare le risposte per fare fronte alla velocità con cui sta crescendo il disallineamento domanda e offerta di lavoro». Il commento è di Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup.
SANREMO (ITALPRESS) - . "Il mio babbo è morto quando avevo 18 mesi e la mia mamma mi ha cresciuto da sola. Una donna fortissima, forse per questo ho tanto rispetto per le donne. Mi ha insegnato il rispetto e l'onestà e non mi ha mai fatto mancare nulla. La tavola era sempre apparecchiata, anche solo per noi due", ha detto Carlo Conti commuovendosi nel corso della conferenza stampa di presentazione della prima serata del 75° Festival di Sanremo. xg8/tvi/gtr
Lo zorongo Gitano non è esattamente un palo flamenco, ma una canzone che viene dal repertorio popolare andaluso. Ha una melodia popolare semplice. Si suona por medio in modalità flamenca, quindi è facile da afflamencare. Abbiamo una sola forma di letra e un estribillo, e questo indica che non si è sviluppato molto. Non si sa gran che delle sue origini, forse le sue radici antiche sono da ricercarsi in balli africani provenienti dal Congo. Non è una follia, dato che nel porto di Cadice e nel porto di fiume di Siviglia passavano tutti i commerci dalle indie e dall'Africa, inclusi gli schiavi diretti alle Americhe.In effetti la parola stessa non suona molto europea!Che fosse un ballo di schiavi africani lo dicevano i pliegos de cordel, antichi libretti che venivano venduti in una sorta di edicola ante litteram: fogli stampati, piegati appesi su una cordicella in vendita. Raccontavano storie, poesie, aneddoti. Probabilmente lo zorongo era un baile gitano, sulla scia della zarabanda, della quale era una versione meno volgare, più morigerata. Si ballava a coppie, nelle zambras del Sacromonte di Granada. Ce ne parla Faustino Nuñez, il flamencologo di cui sempre ti parlo, nel suo libro "Guia comentada de musica y baile preflamencos (1750-1808)", come una parte importante del folklore spagnolo. Ci parla di una letra antica: "!Ay, zorongo, zorongo, zorongo! Que lo que mi madre me compra me pongo, que si me compraba una camisita que llena de encajes que por las manguitas que toma zorongo" Ahi zorongo, che quello che mi compra mia madre io me lo metto, che se mi avesse comprato una camicetta con le maniche di pizzo, que toma (espressione intraducibile, che significa qualcosa come "ecco!"). Comunque anche con questa strofa non si capisce il significato della parola! Probabilmente è un suono divertente. La parola stessa indica un fazzoletto triangolare usato come bandana.All'inizio del 900 viene praticato dai gitani del Sacromonte soprattutto come danza. Il ritmo era ternaio, come tutto il folklore spagnolo. Le strofe parlano di amore non corrisposto, di cui però si è molto fieri. Importantissimo a riguardo il lavoro di Federico Garcia Lorca. Il sommo poeta raccolse le strofe di canti popolari antichi spagnoli, e li incise in una collezione di 5 dischi per il grammofono, per l'etichetta "La voz de su Amo" (La Voce del Padrone) nel 1931, arrangiandone la musica, e suonandola al piano personalmente. Ad accompagnarlo, al canto, nacchere e zapateo, La Argentinita. Ogni disco conteneva due brani, uno su ogni lato, e uno di questi era proprio lo zorongo.La collezione ebbe un enorme successo e salvò dall'oblio molte canzoni popolari antiche. Lo zorongo in effetti come tale venne dimenticato, ma venne da lì in poi ricordata la versione del poeta, che ne compose anche qualche strofa, oltre a ricostruirne di popolari: se ascolti le strofe di zorongo gitano, ti rendi conto che non possono essere di tradizione popolare, perché contengono parole troppo ricercate e immagini non banali. Ad esempio la strofa famosa: "las manos de mi cariño estan bordando una capa con nagréman de alhelies y con esclavinas de agua" (le mani del mio amore stanno ricamando un mantello con passamanerie di violacchiocche e con mantelline di acqua)... non è propriamente linguaggio popolare!Esistono parecchie strofe poetiche por zorongo, ma la melodia è sempre la stessa. Inoltre c'è un ritornello. Che nella versione del 1931 non viene neppure cantato ma soltanto suonato al piano e ripetuto ritmicamente dal zapateo de la Argentinita. Il poeta però scrisse le parole del ritornello. La voce di Argentinita ci fa capire che nel flamenco ognuno canta.. con la voce che ha! E che non esiste una estetica della voce! Antonio el bailarin, Antonio Ruiz Soler, nel 1964 lo ballò con Marisol, Pepa Flores, sul canto della stessa Marisol, nel film "La nueva cenicienta". Il film era stato fatto con il proposito di lanciare Marisol sul mercato cinematografico internazionale, e infatti fu diretto da un regista americano che era solito produrre film western. Non ebbe molto successo, forse anche perché Marisol non era più la bambina prodigio dei tempi in cui divenne famosa. Però il fatto che sia stato registrato lo zorongo in questo film ci dice che il brano era molto noto, e forse anche questo intervento di Antonio el bailarin lo rese ancor più famoso. Nel modo di cantare di Marisol si sente molto il gusto di canto che c'è nella storia della copla spagnola. Il ritmo è il solito ritmo 123 123 12 12 12, tipico del folklore spagnolo, e che chi conosce il flamenco sa che è molto diffuso. Nelle orecchie questo ritmo ce l'hai già: ascolta la colonna sonora di West Side Story! Leonard Bernstein ha preso questo ritmo proprio dal folklore spagnolo!Un ritmo ternario di amalgama, suonato in modo flamenco, in tono di la minore... suona molto flamenco! Ed è molto facilmente afflamencabile!Ti faccio ascoltare l'introduzione con gli "y" tipica por Caña o Policaña o Polo (che sono altri palos del flamenco), per la voce di José de La Tomasa, che è praticamente la stessa melodia del ritornello dello zorongo. Comunque questa sequenza di suoni è basata sulla cadenza andalusa, che è proprio la atmosfera tipica delle sonorità musicali spagnole. Ascoltiamolo insieme al ritornello di zorongo!Ti faccio sentire una registrazione di uno Zorongo cantato da Teodoro Perez Villanueva un cantaor sivigliano storico, che raccoglie in sé la storia del flamenco. Classe 1912, è l'esempio di un'epoca. Per la chitarra di El Pucherete. Questo audio viene da una trasmissione televisiva del 1973, emessa dalla televisione spagnola Tve, dallo storico tablao Torre Bermeja di Madrid. Voce forte potente e chiara. La sua versione dello zorongo è molto bella e personale. Parlando dello zorongo non ci possiamo dimenticare della versione che mne fece nel 1993 Carmen Linares, con il disco Canciones populares antiguas, con la collaborazione di musicisti eccezionali (Miguel Angel e Paco Cortes alla chitarra, Javier Colina al contrabbasso, Bernardo Parrilla al violino, Juan Parrilla al flauto). La grande particolarità è che Carmen lo canta il 4/4 come se fosse un tango, e la sua versione ha fatto scuola. Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco e Lyrical Arab Dance, un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso le danze e le musiche del mondo arabo al Mosaico Danza di Milano. Mi sono più volte cimentata con lo zorongo insegnando, e il tema è davvero facile da ricordare. Interessante è il ritornello che può essere cantato molto lentamente come introduzione, ed è molto espressivo! La danza può far riferimento alla danza spagnola, se viene fatto in 12 tempi con il ritmo ternario originale, o si assimila ad un tango flamenco. Ha una identità non particolarmente individuata, proprio perché non ci sono tante melodie: infatti non si tratta di un vero e proprio palo flamenco ma di una canzone afflamencata.Ascoltalo e.. formati il tuo gusto personale!
ROMA (ITALPRESS) - "Noi eravamo abituati a considerare un certo ordine nelle relazioni internazionali; invece, oggi tutti i Paesi navigano in mare aperto e questo navigare lo si gioca con la bussola dell'interesse nazionale. Questo mare aperto espone a vulnerabilità e minacce". Così l'ambasciatore Giampiero Massolo intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell'Agenzia Italpress. Parlando del suo libro "Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l'Italia", scritto assieme a Francesco Bechis ed edito da Solferino, spiega cos'è l'interesse nazionale, ovvero "una decisione politica che spetta fare ai governi su determinate situazioni, come evitare rischi o sfruttare opportunità".xb1/mrv/mgg
In questa puntata di L'Arcade di Ale vi offro una scaletta davvero ricca! Vi parlo di EA che crolla in borsa e non per i risultati di Dragon Age: The Veilguard ma, rullo di tamburi, a causa di FC! Guai anche in casa Sony o, sarebbe meglio dire, per Mr Hermen Hulst che non è più co-CEO di PlayStation. Che succede? Arriverà a mangiare il panettone? Soprattutto, parlando di Sony, è vero che PS6 non avrà il disco e che non si venderanno più film e giochi in fisico? Se sentite puzza di bait, avete ragione! Su Redmon splende il sole e Phil Spencer, intervistato da Destin, parla del futuro di Xbox e del suo modello di business che, “sorpresa”, non conta troppo sull'esclusività dei suoi titoli. Parlando di gaming duro e puro: Dino Crisis che arriva su GOG; condivido le mie prime impressioni su Eternal Strands e Shady Part of Me; e infine offro un report dedicato ai feedback condivisi da creator e stampa dopo l'anteprima di Assassin's Creed Shadows. Link utili: Instagram YouTube
Parlando di rivoluzioni gerarchiche aziendali Mary Jo e Paolo Bracalenti decidono di occupare la radio.
Ultima puntata del 2024 proprio il 31 dicembre, giorno del Winter Classic NHL!Ma non parliamo solo di questo perché sono in corso i Mondiali U20 e la Spengler Cup.E voi che ne pensate dell'idea di Bettman di far rappresentare l'Italia alle Olimpiadi da giocatori NHL di origini italiane? Noi abbiamo detto la nostra....Buon 2025 ai nostri cari ascoltatori!
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Putin e le condizioni per la pace, Renzi e il caso Open, l'educazione sessuale a scuola. Giubileo. Quali sono le occasioni che un evento di questa portata può portare ad una città in termini di lavoro, infrastrutture o opportunità? Ne abbiamo parlato con Francesco Delzio, professore Luiss, founder e ceo Digital Horizon. Roberto Arditti per l'eredità degli Agnelli. Oltre al tribunale ci sono le dichiarazioni fatte da John Elkann ad una rivista francese. Parlando della madre la definisce violenta e rancorosa. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. I viaggi delle feste, tra Natale e Capodanno. Ne abbiamo parlato con Emanuela Rosa-Clot, direttrice della rivista bell'Italia. Ieri la conferenza stampa di fine anno del presidente russo Putin. È pronto ad incontrare Trump? Un accordo con l'Ucraina è possibile? In diretta Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali. Da Osama alla bomba Sinner, sono stati sequestrati nei giorni scorsi dei botti illegali. Non solo: in tutta Italia sono stati individuati e sequestrati migliaia di giocattoli privi di requisiti di legge. In diretta il direttore di Assogiocattoli Maurizio Cutrino, che ci consiglia come scegliere cosa acquistare. Attesa oggi a Palermo la sentenza del processo Open Arms contro il ministro Salvini che è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per il ritardato sbarco di migranti quando era ministro dell'Interno nel primo governo Conte. Ne abbiamo parlato con Fulvio Viviano, corrispondente di SkyTg24. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Ludo Marafini.
Passaggi d'Autore: Intrecci Mediterranei, il festival che mira a valorizzare il dialogo tra i paesi del Mediterraneo In occasione della XX edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo "Passaggi d'Autore: Intrecci mediterranei", abbiamo avuto l'opportunità di dialogare con Vaggelio Soumeli, regista autodidatta originaria di Atene. La cineasta ha presentato "Phoebe", un'opera che intreccia una storia personale di rinascita con temi universali come il rapporto madre-figlio. Il film racconta il viaggio di una giovane donna, uscita da una complessa condizione di dipendenza, che decide di ricominciare la propria vita. In questo percorso, la protagonista trova anche la forza per affrontare il futuro grazie alla riscoperta del legame con il proprio figlio. La Soumeli, che porta con sé un background come ricercatrice sociale e volontaria in istituti di pena, trasferisce nel suo lavoro un'intensa esperienza sul campo. Il cortometraggio, infatti, è ispirato al vissuto di molte donne ai margini della società con cui la regista aveva lavorato, dando voce a una realtà spesso ignorata. Durante l'intervista, Vaggelio racconta come questa esperienza abbia plasmato la sua narrazione e arricchito la sua prospettiva artistica. Un cortometraggio accolto nei principali festival internazionali "Phoebe" non si ferma ai confini del Mediterraneo, ma è riuscito a raggiungere palcoscenici prestigiosi come il Sundance Film Festival 2024 negli Stati Uniti e il 48esimo Hong Kong International Film Festival. Questi riconoscimenti confermano il valore del lavoro di Vaggelio Soumeli, che emerge nonostante il suo percorso atipico nel mondo del cinema. L'autrice sottolinea come la sua formazione autodidatta non sia stata un limite, ma un'opportunità per portare una prospettiva autentica e originale alla narrazione cinematografica. Parlando del processo creativo, Soumeli ha spiegato che la sua visione cinematografica ha preso vita da un'intensa osservazione della realtà e dal desiderio di raccontare storie dimenticate. "Phoebe", con la sua trama emotiva e lo sguardo intimo sulla resilienza umana, rappresenta una sintesi perfetta tra la sua vocazione sociale e la passione per il cinema. L'importanza di raccontare storie marginali al cinema Attraverso il personaggio di Phoebe, Vaggelio Soumeli affronta temi complessi come la dipendenza, la marginalizzazione sociale e il potere della famiglia come leva di rinascita. La sua esperienza come volontaria le ha offerto una comprensione unica delle dinamiche umane, che viene trasposta con delicatezza sullo schermo.
A cura di Giuseppe Raffa
Mimmo Muolo"Ribellarsi alla notte"Edizioni Paolinewww.paoline.itDopo il successo di “Per un'altra strada”, il giornalista Mimmo Muolo torna con un nuovo romanzo, addentrandosi questa volta nel genere giallo, ma lanciando anche stavolta un messaggio di grande valore spirituale.Poco dopo Natale, dal presepe allestito in una piazza romana qualcuno sottrae la statuetta di Gesù Bambino. Per il parroco don Eugenio è un atto gravissimo, ma per il commissario Mariotti, che riceve la sua denuncia, è un caso di poco conto. Per ordini superiori, deve comunque dare precedenza al "rapimento" di Gesù Bambino e così, per ripicca, affida le indagini a quello che considera il meno capace dei suoi agenti, balbuziente e per di più azzoppato in seguito a uno scontro a fuoco con alcuni malviventi. Quando Rocco Gargiulo si mette al lavoro, molte piste sono aperte, ma nessuna è veramente convincente.Intanto, dalla finestra del proprio appartamento, Antonio, dodici anni, osserva tutto ciò che accade e annota i discorsi che crede di aver colto grazie alla sua capacità di leggere il labiale di quanti si avvicendano nella piazza. Parlando con lui, Gargiulo avrà un'intuizione che gli permetterà di ricostruire la ragnatela dei rapporti tra i diversi personaggi e gli farà scoprire una verità a doppio fondo.Questa la vicenda narrata nel nuovo romanzo del giornalista Mimmo Muolo. Che, dopo il grande successo di Per un'altra strada, affronta stavolta il genere giallo, con un grande messaggio spirituale. Scrive infatti l'Autore nella nota conclusiva al romanzo: «In sostanza: che cosa può succedere nella vita di ognuno di noi quando il Dio fatto uomo scompare dall'orizzonte? Una domanda di grande attualità in un cambiamento d'epoca come il nostro, contrassegnato sia da sacche di indifferentismo religioso, sia da una sete di spiritualità che si esprime talvolta in forme nuove e persino stravaganti».Come nel precedente romanzo, anche in Ribellarsi alla notte, l'Autore lancia dunque al lettore un messaggio importante, in piena sintonia con quanto papa Francesco ha scritto nella recente Lettera sul ruolo della letteratura nella formazione: «Quella letteraria è una parola che mette in moto il linguaggio, lo libera e lo purifica: lo apre, infine, alle proprie ulteriori possibilità espressive ed esplorative, lo rende ospitale per la Parola che prende casa nella parola umana, non quando essa si auto comprende come sapere già pieno, definitivo e compiuto, ma quando essa si fa vigilia di ascolto e attesa di Colui che viene per fare nuove tutte le cose».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Esiste la possibilità di registrare podcast in modo collaborativo, includendo le voci di amici e ascoltatori? Quali sono i nuovi modi di fare podcast in modo agile, dallo smartphone e senza microfono? Come si possono migliorare le registrazioni audio fatte con il telefono se poi vogliamo usarle per il nostro podcast?Scopriamolo in questo episodio di Strategia Digitale realizzato in modo collaborativo con Loud ( https://loudsocialapp.com/ ), il social totalmente basato sulla voce, e la collaborazione di Davide Gelati ( https://scuolaefficace.com/ ), grande amico ed appassionato di Kefìr.
Parlando prima del vertice del G20 a Rio de Janeiro, Starmer ha dichiarato: “Rafforzare il sostegno all'Ucraina sarà in cima alla mia agenda al G20”. Il primo ministro britannico si pone quindi l'obiettivo di “raddoppiare” il sostegno all'Ucraina e di consolidare l'appoggio a Kiev prima dell'insediamento alla presidenza di Donald Trump. Ne parliamo con Tiziana Prezzo, corrispondente Sky tg24, tra poco in uscita con “Il regno Fragile” (edizioni People), con Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa” di IAI (Istituto Affari Internazionali), e con Daniel Mosseri, giornalista free lance a Berlino.
Fai difficoltà a giocare con tuo figlio? Perché il gioco, che per i bambini è così naturale, può sembrare un peso per gli adulti? In questo episodio, esploro le ragioni di questa resistenza, tra cui la stanchezza, la mancanza di tempo o il semplice disallineamento tra gli interessi dei genitori e quelli dei bambini, e ti offro spunti per trovare un momento di incontro e connessione. Parlando dell'importanza del gioco come linguaggio essenziale per lo sviluppo emotivo e relazionale, ti mostro cinque diverse fasi per avvicinarti al gioco, rispettando i tuoi tempi e la tua personalità. Il gioco non deve essere perfetto o strutturato e non deve neanche durare ore al giorno. Se anche tu ti senti in difficoltà con il gioco, questo episodio è per te. Scoprirai come superare la rigidità del concetto di gioco e creare momenti di qualità che soddisfino sia i tuoi bisogni che quelli di tuo figlio. Ascolta ora e unisciti al viaggio verso una genitorialità più consapevole e serena! Lascia una recensione e condividi Se il podcast Mamma Superhero ti aiuta, ti fa sentire meno sola e ti fa compagnia nella relazione con tuo figlio, ti chiedo di lasciare una recensione e condividerlo con altri genitori. Questo aiuta il podcast a crescere e mi motiva a continuare a offrire questo servizio gratuito che diffonde il respectful parenting e supporta la genitorialità. *** Seguimi sui social Instagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero
¿Te invade la intriga por saber si en la vida real existen espías como el agente 007? ¿Qué entrenamiento requiere un agente de inteligencia? ¿Qué rol juega la persuasión en la comunicación de un espía? Descubre la respuesta en compañía de Felipe Riaño Jaramillo, experto en comunicación, persuasión y negociación.
I dati Istat relativi a luglio 2024 dicono che l'export italiano ha registrato un lieve calo su base mensile ma ha mantenuto una crescita sostenuta sull'anno. Le esportazioni nel mese di luglio sono infatti diminuite rispetto a giugno dello 0,5%, a fronte delle importazioni che sono cresciute dell'1,1%. Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si è ridotto del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, però, l'export ha registrato una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume, in maniera settorialmente e geograficamente diffusa. Come nel 2023, anche gli altri stati vicino a noi decrescono, e il made in Italy si rivela più resiliente. Lo ha ricordato il presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas al salone Nautico di Genova (che chiude i battenti domani 24 settembre): "Rispetto al 2000 e 2019 quando c'erano 480 miliardi di fatturato di fatturato dell'export, abbiamo contato e stiamo siamo sulla traccia ancora dei 625 miliardi, più del 30% in più.Rimane l'esigenza degli investimenti sul territorio. È in questo scenario che si inserisce la 'Misura Africa', operativa dallo scorso 25 luglio, il plafond di finanza agevolata dalla duplice finalità: supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.È intervenuta ai microfoni di Sebastiano Barisoni Regina Corradini D'Arienzo, AD di Simest. UniCredit rafforza la sua posizione in Commerzbank, puntando al 29,9% e richiedendo l approvazione della BceAncora una volta, Andrea Orcel spiazza il mercato con una mossa a sorpresa. Dopo aver rastrellato nelle scorse settimane il 9% circa di Commerz in due tranche - metà sul mercato e l altra metà nel corso di un asta indetta dal Governo tedesco, che a suo dire era inconsapevole delle volontà della banca italiana il banchiere va avanti nella sua Campagna di Germania , superando anche i messaggi (e i veti) che arrivano dal mondo politico tedesco, o quanto meno da una sua parte. Venerdì scorso il Governo di Berlino, tramite il Comitato direttivo interministeriale responsabile delle decisioni chiave del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, ha infatti comunicato che «al momento» non venderà, fino a nuovo avviso, ulteriori azioni a seguito della cessione parziale di azioni avvenuta nei giorni scorsi, ribadendo come «la strategia della banca sia orientata all indipendenza».Oggi, dunque, la contromossa di Orcel, che ha sfruttato così il calo mattutino del titolo Commerzbank, indebolitosi a valle dell annuncio dell esecutivo tedesco. E che forse punta a fare breccia nelle fratture interne al Governo Semaforo, magari supportato dalle istituzioni europee, a partire dalla Bce che vede di buon occhio le fusioni transfrontaliere. Una volta ottenuto l ok di Francoforte e con il 21% in tasca, UniCredit si troverebbe primo azionista di Commerz davanti al Governo tedesco, a un passo dalla soglia dell Opa.Nello specifico: dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire «fino al 29,9% in Commerzbank». E nel frattempo l istituto comunica di aver «sottoscritto» nella giornata di oggi «strumenti finanziari aventi a oggetto una partecipazione pari a circa l 11,5% del capitale sociale» della banca tedesca.Tradotto: la posizione complessiva di UniCredit in Commerzbank «ha raggiunto circa il 21%», come annuncia l istituto in una nota, precisando che «il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all ottenimento delle relative autorizzazioni».La banca guidata dall a.d. Andrea Orcel si tiene comunque mani libere, all insegna della massima «flessibilità» sia a vendere che a proseguire negli acquisti. Per questo sottolinea che «la maggior parte dell esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». UniCredit «ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell intera Germania e di tutti i suoi stakeholder». «Ciononostante - puntualizza -, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l adozione di azioni concrete».Intanto "Il governo tedesco sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Abbiamo preso atto delle azioni di UniCredit. Non siamo a favore di un'acquisizione. Lo abbiamo comunicato a UniCredit". È quanto affermano al ministero delle Finanze tedesco, rispondendo a una domanda dell'ANSA sull'aumento delle quote di partecipazione della banca italiana nell'Istituto di credito tedesco.È intervenuto a Focus Economia Luca Davi, Il Sole 24 OreUrso a imprese e sindacati, 'una nuova stagione per l'auto'Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proporrà al prossimo consiglio Competitività dell'Unione europea di «anticipare a inizio 2025 la revisione» della normativa sulle emissioni del settore auto per dare «certezze a imprese e consumatori». Infatti, al tavolo con le associazioni di impresa e i sindacati, sulle priorità italiane di politica industriale per l'auto nel nuovo mandato delle istituzioni europee, Urso ha spiegato: «Se lasciamo nell'incertezza imprese e consumatori nei prossimi 2 anni, aspettando la revisione, le imprese non sanno dove investire e anche i cittadini non sanno cosa comprare». Parlando al tavolo con imprese e sindacati sulla proposta di politica industriale europea per il settore automotive, Urso ha specificato che «questa è una delle tematiche che porterò al consiglio Competitività», in quanto «politica industriale e politica ambientale devono remare nella stessa direzione», puntando ad arrivare a una «neutralità tecnologica»."È un confronto estremamente importante perché si apre una nuova stagione in Europa dove l'Italia certamente conta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aprendo il All'incontro partecipano tra gli altri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per Cgil e Cisl sono presenti segretari confederali. Intanto i sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. "La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti", spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria.Il commento di Alessandro Arona di Radio24 e Michele Crisci, Presidente Unrae.
Guglielmo Incerti CaselliPresidente A.G.I. Associazione Grafologica Italiana"Manu Scribere"Bologna, dal 27 al 29 settembre 2024www.manuscribere.itLa scrittura a mano, patrimonio dell'umanità.Può certamente apparire paradossale, quasi provocatorio portare in piazza la scrittura a mano in un momento storico in cui sembra destinata a tramontare. Eppure mai come in questi ultimi anni se ne parla e se ne stanno riscoprendo i benefici in ambiti di studio anche molto distanti fra loro. Manu scribere vuole in primo luogo promuovere, diffondere e difendere il valore della scrittura a mano come grande e insostituibile patrimonio dell'uomo, che trova nella scrittura la sua vera espressione unica e inimitabile. E come patrimonio dell'umanità si chiederà l'impegno all'UNESCO di proteggere la manoscrittura corsiva. Parlando di scrittura è inevitabile coinvolgere la Grafologia, disciplina che più di ogni altra possiede le competenze per osservare e studiare il gesto grafico come comportamento esclusivo ed individualizzante dell'Uomo. Consapevoli che tecnologia e mondo del digitale siano ormai una realtà imprescindibile, intento del festival è quello di integrare e far convivere le due modalità comunicative: manoscrittura e web writing. L'iniziativa rappresenta anche un interessante strumento di marketing territoriale, capace di promuovere tanto la città, quanto gli operatori e le realtà che a diverso titolo vi prenderanno parte.Manu Scribere è organizzato da AGI - Associazione Grafologica Italiana con la collaborazione dell'Istituto Grafologico Internazionale G. M. Moretti di Urbino, la Campagna per il Diritto di Scrivere a mano e Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale.Gli eventi si svolgono in quattro location della città compresa Salaborsa, l'accesso è riservato esclusivamente previa iscrizione a una delle attività del Festival.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Negli ultimi tre anni, il prezzo dell'energia è schizzato alla stelle, complici la ripartenza dopo la pandemia e l'invasione russa in Ucraina. Ma iniziano a registrarsi elementi di normalizzazione. Alla luce dei dati diffusi da Unem (Unione energie per la mobilità) lo scorso mese, la bolletta energetica in Italia è scesa del 42%. Alla base c'è un mix di fattori costituito dai minori consumi di energia indotti da condizioni climatiche favorevoli e dal contesto macroeconomico in rallentamento, oltre che dalle quotazioni in calo. Risultato: la fattura energetica italiana, che quantifica il saldo tra la spesa per l'energia importata e le entrate derivanti dall'export, si è attestata nel 2023 a circa 66,5 miliardi, con un calo di 47,8 miliardi rispetto all'anno prima. Quando, sotto la spinta della crescita dei prezzi del gas, l'asticella ha raggiunto il picco storico di 114,3 miliardi di euro. Si tratta di livello più alto rispetto agli anni immediatamente precedenti (nel 2021, per effetto del Covid, la spesa è scesa fino a 23,4 miliardi) ma non molto dissimile dal valore di undici anni fa (64,9 miliardi). E il minore esborso sul 2022 è stato determinato, per l'84%, dal dimezzamento dei costi sostenuti per il gas (-54% rispetto al 2022 per gli approvvigionamenti dall'estero) ed elettricità (-51% per l import dagli altri Paesi). Mentre, guardando al 2024, le previsioni quantificano in circa 56 miliardi (10 miliardi in meno del 203) la spesa da sostenere per l approvvigionamento energetico della penisola. In generale il gas incide per il 35% sul mix complessivo e seconda fonte alle spalle del petrolio. Passando alla rinnovabili, emerge che nei primi sei mesi del 2024 la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%). A maggio 2024 hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 52,5% (contro il 42,3% del maggio 2023). È il valore mensile più alto di sempre. Un primato determinato principalmente da due fattori: la produzione record dell'idroelettrico (+34,7%, in ragione delle fortissime precipitazioni piovose e nevose degli ultimi mesi) e il nuovo passo in avanti del fotovoltaico (+36,3%) e dell'eolico (+10,5%). L'incremento del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all'aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e al maggior irraggiamento (+393 GWh), a loro volta proliferati grazie al Superbonus. Capacità che, per quanto riguarda tutti gli asset green, nel 2024 è cresciuta di 3,015 GW (+42% rispetto a un anno fa): ci sono tutte le premesse per battere i 5,7 GW del 2023, anche se i target Pniec - circa 10 GW l'anno per rispettare la tabella di marcia al 2030 - sono ancora distanti. Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Parlando di rinnovabili, bisogna segnalare che questo è un anno di svolta per le comunità energetiche rinnovabili perché lo scorso gennaio è stato approvato il decreto tanto atteso e, un mese dopo, sono state pubblicate le linee guida messe a punto dal Gse e approvate dal ministero dell Ambiente e della Sicurezza energetica. Ne parliamo con:Luigi De Paoli, Professore di Economia e politica dell'energia e dell'ambiente all'Università BocconiAlberto Clò, direttore responsabile della rivista "Energia" ed ex ministro dell'Industria e del commercio con l'estero nel governo tecnico presieduto da Lamberto DiniGelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei (Banca europea per gli investimenti)Franco Bernabé, presidente di Techvisory ed ex amministratore delegato di Eni e TelecomDavide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma EnergiaClara Poletti, componente del collegio dell'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)
Antonio Calabrò "L'officina dello sport"Marsilio EditoreFondazione PirelliUn viaggio dietro le quinte delle competizioni: materiali, cantieri, voci, musiche, raccontia cura di Pirelli Fondazione con illustrazioni di Lorenzo Mattotti.«La forza inarrivabile dello sport schiude orizzonti che sanno andar oltre ogni confine. È la forza di un linguaggio che colma le distanze, contribuendo a unire oltre le differenze. Non conosce divisioni, ma solo incontri e confronti per trasformare le criticità in opportunità» Giovanni Malagò, presidente del Coni e membro CIOLo sport come partecipazione, coinvolgimento, comunità e impegno civile. È l'ideologia identificativa dell'antico legame che unisce il mondo Pirelli e la cultura sportiva, raccontata nel volume L'officina dello sport. Le squadre, la ricerca, la tecnologia, la passione e i valori sociali, pubblicato da Marsilio Arte. Il rapporto tra lo sport e l'azienda è infatti quasi contemporaneo alla nascita di quest'ultima, nel lontano 1872. La Fondazione Pirelli dedica la pubblicazione a tutti gli aspetti che stanno attorno al fondamentale momento della competizione sportiva. I laboratori di ricerca, le tecnologie, la preparazione degli atleti e i cantieri di lavoro diventano quindi i protagonisti di questo volume, corredato da fotografie e documenti provenienti dall'Archivio Storico Pirelli e impreziosito da tavole inedite realizzate dall'illustratore Lorenzo Mattotti.Un vero e proprio viaggio nel dietro le quinte delle competizioni, in cui idee e testimonianze di istituzioni sportive, protagonisti dell'economia e dello sport, scrittori e giornalisti trovano voce in un racconto corale che Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Pirelli, definisce «uno stimolo per continuare a far crescere la cultura d'impresa e la cultura sportiva come pilastri dello spirito di comunità».In apertura del volume i testi istituzionali di Tronchetti Provera, del presidente del CONI Giovanni Malagò, della presidente del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin e di Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato Formula Uno. Le parole di queste personalità, esperte delle discipline sportive legate al mondo Pirelli e della storia di Pirelli nello sport, si concentrano sui campioni come metafora di competitività, record e conquista. Completano la parte introduttiva i contributi di Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, e dello scrittore statunitense Joe R. Landsdale, che offrono sguardi inediti sullo sport inteso come comunità, sfida e superamento di sé.Segue Storia delle nostre esperienze, una sezione narrativa che, attraverso le parole di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, del velista oceanico Ambrogio Beccaria e dello scrittore Daniele Pirola, racconta alcune tappe fondamentali della cultura sportiva promossa dalla Fondazione Pirelli. Una successiva sezione saggistica indaga il “dietro le quinte” del mondo agonistico: dalle officine ai laboratori, dalle manifatture di prodotti sportivi al backstage delle competizioni. E ancora, il racconto dello sport dall'arte alla fotografia, dal teatro al cinema, dal giornalismo alle celebri cronache sportive della Rivista Pirelli. Tutte queste sfaccettature emergono in Parlando di campioni: musiche, tecniche, immagini, in cui testi firmati da celebri scrittori e giornalisti come Eva Cantarella, Emanuela Audisio, Giuseppe Lupo, Giuseppe Di Piazza, Darwin Pastorin, Massimo Sideri e Sandro Modeo raccontano la disciplina sportiva come stile di vita, tra passato e presente. Completano il volume schede tematiche sugli ambiti sportivi che hanno visto protagonista Pirelli nel corso della sua storia – soprattutto Formula I, rally, motociclismo, ciclismo, vela, atletica e calcio.Antonio Calabrò (1950) è Senior Vice President Pirelli per la Cultura e Direttore della Fondazione Pirelli. È Presidente di Museimpresa e di Fondazione Assolombarda. È Vicepresidente dell'Unione Industriali di Torino, Presidente dell'Advisory Board Territoriale di UniCredit Lombardia e membro dei board di numerose istituzioni e società (Liuc/Libera Università di Castellanza, Symbola, Nomisma, Touring Club, Fondazione Pier Lombardo, Orchestra Sinfonica di Milano, Milano Musica, Fondazione Unipolis, ecc). Giornalista e scrittore, ha lavorato a L'Ora, Il Mondo, la Repubblica, è stato direttore editoriale del gruppo Il Sole24Ore e ha diretto La Lettera finanziaria e l'agenzia di stampa ApCom. Tra i suoi ultimi libri: “Orgoglio industriale”, “Cuore di cactus”, “La morale del tornio”, “I mille morti di Palermo”, “L'Impresa riformista”, “Oltre la fragilità” e “L'avvenire della memoria”. Insegna all'Università Cattolica di Milano.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stellantis ha chiuso il semestre con ricavi netti pari a 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023, e con un utile netto di 5,6 miliardi di euro, pari a -48% rispetto al I semestre 2023 (secondo la nota del gruppo «principalmente a causa della riduzione dei volumi e del mix di prodotti, dei fattori negativi legati ai cambi e dei costi di ristrutturazione»). L’utile operativo rettificato è di 8,5 miliardi di euro, in diminuzione di 5,7 miliardi di euro («soprattutto per cali in Nord America»). Il margine operativo è del 10%. I flussi di cassa industriali netti sono pressoché neutri (-0,4 miliardi). Le azioni sono scese fino al -10%, poco sotto i 18 euro (ore 16:12), con una caduta di 24 punti nel corso del 2024. «La performance della Società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali», ha commentato il ceo Carlos Tavares . «Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall’altro abbiamo avviato un’offensiva sui prodotti, che prevede non meno di 20 nuovi modelli da lanciare nel corso dell’anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine». Parlando agli analisti Tavares ha aggiunto: «Dire che i risultati del semestre sono deludenti e modesti è dire poco. Non sono contento. Questi risultati sono la convergenza di venti contrari in un periodo di transizione che apre la strada per un blitz di prodotti in arrivo». Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Stellantis ha iniziato a prospettare la possibilità di vendere uno o più dei suoi 14 marchi nel caso in cui non dovessero restare redditizi. Perché sebbene tutti i marchi del gruppo siano importanti, «non c’è assolutamente nessun tabù» se le loro performance dovessero peggiorare, ha detto Tavares. I marchi «sono qui per essere valorizzati», ha detto il ceo in un’intervista con Bloomberg Television. «Se non sono in grado di monetizzare il valore che rappresentano, allora verranno prese delle decisioni». Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.L'economia Usa cresce più delle attese, pil +2,8%. Quale America lascia Biden?L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 2,8%, oltre le attese degli analisti che scommettevano su un +2,0%. Nel primo trimestre il pil era cresciuto dell'1,4%. In termini economici i quasi quattro anni alla Casa Bianca di Joe Biden sono stati caratterizzati da grandi successi: la drastica riduzione della disoccupazione, i maxi investimenti sull'energia verde ed uno storico allargamento della copertura sanitaria. Nonostante un'inflazione ancora alta (+3% a giugno), il commander-in-chief è riuscito a creare un mercato del lavoro robusto, aumentare la fiducia dei consumatori e delle imprese dopo la crisi del Covid e rafforzare le finanze delle famiglie. Nei primi tre anni del suo mandato, Biden ha creato 14,8 milioni di posti di lavoro, più di qualsiasi presidente nella storia degli Stati Uniti nello stesso periodo. Inoltre, la disoccupazione è rimasta al di sotto del 4% per il periodo più lungo dagli anni '60. Certo molti lavoratori sono rimasti insoddisfatti poiché l'impennata dell'inflazione ha praticamente annullato i guadagni, l'anno scorso, tuttavia, gli aumenti dei redditi hanno iniziato a superare gli aumenti dei prezzi grazie alla cosiddetta 'Bidenomics'. Inoltre, il numero di americani non assicurati ha toccato il minimo storico del 7,2% nel secondo trimestre del 2023, mentre il numero di persone che hanno aderito al piano Obamacare per il 2024 è salito a 21,3 milioni. All'inizio del mandato di Biden, erano quasi la metà, 12 milioni. Quanto alle leggi che, invece, l'inquilino della Casa Bianca è riuscito a far approvare vale la pena ricordare il maxi investimento da 369 miliardi sull'energia verde (con un moltiplicatore che arriva oltre i 2mila miliardi), il cosiddetto Inflation Reduction Act, oltre al maxi piano per le infrastrutture (1200 miliardi). Approfondiamo il tema con Domenico Lombardi, Direttore Ossevatorio POLICY OBSERVATORY della School of Government della Luiss.Ridotto il tax credit sulla Zes, l'ira delle impreseIl credito di imposta per la Zes Unica del Mezzogiorno fa il pieno di domande. Ma di conseguenza la percentuale del contributo, a fronte delle poche risorse disponibili, viene drasticamente ridotta. Una situazione paradossale che fa insorgere le imprese, mentre le opposizioni si scagliano contro il ministro responsabile, Raffaele Fitto, che invece punta il dito contro l'Agenzia delle Entrate: "il provvedimento è sbagliato" accusa e rivendica "il successo della misura". Il ministro ricorda che "il credito d'imposta Sud nasce nel 2016 con uno stanziamento di 617 milioni di euro all'anno, fino al 2020, prorogato per il 2021 con uno stanziamento di 1 miliardo di euro l'anno fino al 2022 e ulteriormente prorogato al 2023 con uno stanziamento di 1,4 miliardi di euro. Per l'anno 2024 il Governo Meloni ha tuttavia deciso di stanziare maggiori risorse, pari a 1,8 miliardi di euro, la cifra più alta in assoluto finora stanziata per incentivare gli investimenti al Sud" . Ad innescare la polemica è il provvedimento firmato il 22 luglio dal direttore dell'Agenzia Ernesto Maria Ruffini, che fissa al 17,66668% la percentuale del credito di imposta effettivamente fruibile dalle imprese interessate dalla nuova misura prevista dal decreto Sud (che sostituisce il precedente bonus Sud ed è destinato alle aziende che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive nelle zone della Zes unica del Mezzogiorno, che comprende Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Un provvedimento "adottato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate senza alcun confronto", va all'attacco Fitto, che definisce la percentuale "significativamente inferiore" al valore prefigurato dalla norma (che prevede fino al 60% - e in alcuni casi particolari del 70% - del costo sostenuto) e scrive immediatamente a Ruffini chiedendo di verificare i dati, affinché l'agevolazione "sia in linea con l'ambizione della misura varata dal governo". All'attacco le opposizioni, che alla Camera hanno chiesto una informativa di Fitto. Mentre la maggioranza fa quadrato attorno al ministro e FdI si è dissociata dalla richiesta sottolineando che c'è già l'impegno del governo su questo fronte e potrebbero esserci novità in tempi brevi. Quella delle Entrate, però, non è una decisione arbitraria, ma un semplice automatismo frutto delle disposizioni previste dal decreto Sud del 2023 e da un decreto ministeriale dello stesso Fitto del 17 maggio 2024, in cui si stabilisce che la percentuale del credito d'imposta "è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti". Conteggiando sia quelli prenotati, sia quelli già eseguiti. Proprio per questo motivo la norma prevede un monitoraggio fino al 2025 e un eventuale innalzamento della percentuale, utilizzando le risorse prenotate non sfruttate. Intanto, allo stato attuale, visto che "l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024 è risultato pari a 9,45 miliardi", a fronte di 1,67 miliardi di "risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa", il calcolo delle Entrate è presto fatto: 1.670.000.000/9.452.741.120", si legge nel provvedimento, quindi poco più del 17% dell'importo del credito richiesto. La matematica, tuttavia, non basta a consolare le imprese, che si troveranno ad incassare somme ben inferiori alle attese. Confindustria sottolinea positivo il fatto che le imprese abbiano riposto in maniera così vigorosa, ma il presidente Emanuele Orsini chiede al governo di mettere in campo il massimo sforzo per le risorse. Le risorse stanziate "si confermano del tutto insufficienti", attacca la Cna. Confapi denuncia la delusione degli imprenditori del Sud che hanno creduto nel progetto: così si "rischia di tagliare le gambe alle imprese che avevano deciso di investire nelle aree della Zes". Vanno intanto in pressing sul governo le opposizioni. La Zes unica è un fallimento e Fitto "scarica la responsabilità" su Ruffini, dicono i Dem, chiedendo il ritorno alla Zes regionali. Fitto "prende in giro il Sud", rincara il M5s, ricordando che il precedente credito valeva fino al 45%. "Una sottrazione di risorse che avrà come effetto una drastica contrazione degli investimenti al Sud", attacca Iv. A rimetterci, evidenzia Azione, "sono le imprese che hanno scelto di investire al Sud". Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
Parlando di gossip, Robbie Williams e Geri Halliwell hanno monopolizzato la puntata.
Music offers more than aesthetic pleasure, asserts this conductor: “Music has the power to transport its audiences to a time that no longer exists.” A gentler time, without covid or attack drones or Elon Musk. He's founded a chamber orchestra, Parlando, on that belief.
Parlando di senso di colpa e fragilità.
Brutta pagina per l'Italia quanto successo ieri sera a Udine, dove alcuni spettatori presenti nella curva dell'Udinese si sono resi protagonisti di insulti razzisti a Maignan, che ha deciso di compiere il gesto forte di allontanarsi dalla porta, con l'arbitro Maresca che ha sospeso la partita per qualche minuto: ne parliamo con Mauro Berruto, ex allenatore dell'ItalVolley maschile e deputato alla Camera.Parlando di calcio giocato, il Milan vince in rimonta 2-3 una partita rognosa grazie a Jovic e Okafor, ancora una volta subentrati e protagonisti nel ruolo di "deus ex machina": convocato Mario Ielpo, che ha indossato la maglia rossonera in passato.Buona la prima per un emozionato De Rossi nel suo ritorno a Roma nelle vesti di allenatore giallorosso: convocato il tifoso romanista Iacopo Savelli. Un Sinner non scintillante, soprattutto al servizio, vince non concedendo nemmeno un set a Khachanov e approda ai quarti di finale agli Australian Open, dove lunedì incontrerà Rublev, che ha vinto la maratona contro De Minaur: convocato Vincenzo Martucci.La Juventus scende in campo alle 20.45 a Lecce nella partita che può significare sorpasso all'Inter in testa alla classifica, in attesa che i nerazzurri recuperino la partita con l'Atalanta: ne parliamo con Guido Vaciago, direttore di Tuttosport.Allegri continua con il gioco delle metafore, questa volta oggetto del paragone del tecnico bianconero sono i cavalli e il paraocchi, in riferimento alla corsa Scudetto con l'Inter: convocato Stefano Tirelli, mental coach di atleti e team internazionali.Domani sera Inter e Napoli si giocano la Supercoppa Italiana a Riad: convocato Evaristo Beccalossi, ex giocatore della Beneamata e Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport, che si trova in Arabia Saudita.