Italian art historian
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Autore e attore, ma anche artista: anzi “artrista”, come si definisce lui. Alessandro Bergonzoni, nato a Bologna nel 1958, laureato in legge, ha al suo attivo 15 spettacoli teatrali e sei libri. Ma dal 2005 ha iniziato anche un percorso artistico, esponendo i suoi lavori in gallerie e musei: nel 2011 mostra personale alla Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella dal titolo “Grembi: soglie dell'inconcepibile” e nello stesso anno, “BonOmnia 2006 rivisitata”, collettiva a cura di Philippe Daverio presso Palazzo Fava a Bologna. Nel 2012 partecipa alla collettiva “Data on imperfection”, a cura di Martina Cavallarin, alla Factory Art a Berlino; nel 2015 espone alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, due anni dopo è presente alla Biennale e alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, e nel 2018 nella Sala delle Maestà degli Uffizi all'interno delle manifestazioni dell'Estate Fiorentina. La sua attività di artista resta tuttora poco conosciuta. E per scoprire Bergonzoni artista lo abbiamo incontrato a Milano, dove alla Fondazione Mudima di arte contemporanea i lavori di Bergonzoni sono stati accostati all'opera di Bill Viola. L'occasione per una conversazione appassionata sui rapporti tra scrittura e immagine, sul ruolo dell'arte e dell'artista in una società che sembra aver perso alcuni fondamentali valori. In Laser incontro con l'artrista Bergonzoni.
La bellezza salverà il mondo? Da Sorrentino a Philippe Daverio, monologhi sul concetto di bellezza
what are you doing new year's eve? Prendendo in prestito il titolo di una bellissima canzone di Ella Fitzgerald, eccoci qui con l'ultima del 2021. Una personale riflessione questo anno che sta terminando apre l'episodio, torniamo ad ascoltare un nuovo capito del nostro RadioDramma “La Bhagavd Gita cosi com'è” Andremo anche ad ascoltare un breve monologo di Philippe Daverio su la paura e la pandemia. Insieme a Viviana Gabrini vi abbiamo preparato uno spunto di riflessione sul l'anno che verrà e quelli che sono passati. Anche Annalisa ha voluto lasciare, in questo episodio, il suo messaggio d'auguri. Buon ascolto.
L'arte contemporanea e la spiritualità hanno più punti in comune di quanto non si creda. In fin dei conti, gli spazi bianchi e silenziosi delle gallerie e dei musei ricordano sempre più la sacralità di un tempio e molti artisti hanno fatto il possibile per creare attorno a sé una vera e propria aura mistica. Costantino e Francesco parlano di asceti come John McCracker e Agnes Martin, di sciamani come Joseph Beuys e James Lee Byers e di artisti contemplativi come James Turrell e Hilma Af Klint. Inoltre, conosceremo Desirée, la cagnolina di Francesco, massima espertadi reincarnazione.In questa puntata si parla di Bruce Nauman, John McCracken, Stanley Kubrick,Arthur C. Clarke, David Zwirner, James Hayward, Desirée (detta Desi), JamesTurrell, Pippo Baudo, Giambattista Tiepolo, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio,James Lee Byars, Harald Szeemann, Joseph Beuys, Ötzi, Arlecchino, Pulcinella,Gino De Dominicis, Urvasi, Gilgamesh, The Blues Brothers, Kenneth Anger,Lucifero, Louise Bourgeois, Martin Scorsese, David Lynch, Hilma Af Klint,Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Vasilij Kandinskij, Kenneth Noland,Wojciech Fangor, Ugo Rondinone, On Kawara, Agnes Martin, Ralph WaldoEmerson, Henry David Thoreau, Walt Whitman e Richard Tuttle.
Oggi V Dimensione viaggia nel mondo dell'arte, e lo fa con cognizione di causa: l'artista Sonia Gasparini ci introduce alla propria mostra, realizzata con Demetrio Buroni, dal titolo "L'ospite", visitabile dal 23 al 25 ottobre 2020 presso il Teatro Tiberini e la Sala Ex-Cisterna di San Lorenzo in Campo (PU). Un'occasione non solo per parlare di questo evento particolare, ma anche per tracciare i percorsi che l'arte contemporanea e l'arte indipendente hanno preso nel proseguire, problematico ma anche ricco di spunti, di questa pandemia che, dicevamo nella scorsa puntata, è diventato ormai un discorso quotidiano.Un episodio dedicato, idealmente, a Philippe Daverio, indimenticato divulgatore e cultore dell'arte, e rivolto ad appassionati, artisti e fruitori del mondo dell'arte, ma anche a chi vuole saperne di più!
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
Ospite in studio Giovanni Toti. Al telefono Massimo Giletti, Philippe Daverio e lo chef Simone Salvini !
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
Arte, Psicologia e Cambiamento: Luca Mazzucchelli intervista Philippe Daverio per la rivista "Psicologia Contemporanea".Se questa breve sintesi della lunga chiacchierata fosse di tuo interesse, abbonati ora alla rivista a questo indirizzo: http://www.giuntios.it/catalogo/rivista/psicologia-contemporaneao accedi all'area riservata del sito www.psicologiacontemporanea.it per guardarla integralmente.Contattami su:http://www.lucamazzucchelli.comhttp://www.psicologo-milano.it
Arte, Psicologia e Cambiamento: Luca Mazzucchelli intervista Philippe Daverio per la rivista "Psicologia Contemporanea". Se questa breve sintesi della lunga chiacchierata fosse di tuo interesse, abbonati ora alla rivista a questo indirizzo: http://www.giuntios.it/catalogo/rivista/psicologia-contemporanea o accedi all'area riservata del sito www.psicologiacontemporanea.it per guardarla integralmente. Contattami su: http://www.lucamazzucchelli.com http://www.psicologo-milano.it
Ospiti: Neri Marcorè, Philippe Daverio, Enrico Ruggeri, Vienna Cammarota
Ospiti: Neri Marcorè, Philippe Daverio, Enrico Ruggeri, Vienna Cammarota
Ballottaggi. Philippe Daverio, giornalista e critico d'arte - Compr all'asta la casa di un disabile e gliela restituisce. Avv. Francesco Tanzini, legale di Alessandro D'Oriano.
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Una “storia della memoria”, in questo caso attraverso la ricezione di un motivo figurativo, è quella che Philippe Daverio dedica al mito di Enea, irradiando la sua lezione a partire dal gruppo scultoreo del Bernini. Philippe Daverio Enea e il suo mito festivalfilosofia 2015 | ereditare Domenica 20 Settembre 2015 Carpi
Philippe Daverio sul papillon, festival di creatività a NY - Osterie - Acetaia e la Barbagia
Terza parte - Beni culturali e turismo. Ospiti: Michele Lanzinger - direttore MUSE, Philippe Daverio - critico d'arte, Sergio Rizzo - giornalista Corriere della Sera.
Intervista a Tiziana Ferrario da Ney York ; Philippe Daverio giornalista e critico d'Arte.
Intervista Enrico Ruggeri Sindaco di Trecate; Claudio Niessi membro Osservatorio Casilino; Philippe Daverio giornalista e critico d'Arte:
La sezione “figure dell'amore” chiama in causa il pensiero e l'immagine, tra sacro e profano, il cui repertorio iconografico viene ricostruito in questa lezione. Philippe Daverio Amor sacro e Amor profano festivalfilosofia 2013 | amare Venerdì 13 Settembre 2013 Sassuolo
Siamo arrivati alla numero 4, giro di boa completato, e siamo carichi come una molla. La tee di oggi è accompagnata dal mixato di Nic Sarno e si chiama “Identikit of Venice“, ovvero la maglietta che Philippe Daverio indosserebbe per andare ad un concerto dei Disclosure. Se vi chiedete chi è il tipo con il gilet […] L'articolo New Meaning #4 / Nic Sarno proviene da Dance Like Shaquille O'Neal.
In occasione del Festival della Scienza di Genova abbiamo intervistato il famoso critico d'Arte Philippe Daverio