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Una puntata speciale del Cacciatore di libri dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi, in occasione della Bologna Children's Book Fair, la fiera internazionale più importante per i libri per l'infanzia che si terrà dal 31 marzo al 3 aprile. Si tratta di una fiera per addetti ai lavori in cui vengono presentate le novità di mercato e vengono chiusi contratti per la compravendita di diritti. Parliamo di "Lucciole, squaletti e un po' di pastina" (Salani) di Donatella Di Pietrantonio, premio Campiello 2017 con "L'arminuta" e poi Premio Strega 2024 con "L'età fragile". Autrice amata sia dal pubblico che dalla critica, esordisce ora con un libro per bambini (dai 6 anni in su), con le illustrazioni ricche di fantasia e di colore di Andrea Tarella. Debutto nella letteratura per ragazzi anche per un altro scrittore molto amato, Antonio Manzini, autore dei gialli con Rocco Schiavone. Il 1 aprile arriva in libreria per Sellerio "Max e Nigel" con le illustrazioni di Toni Tommasi. Altro libro diretto ai pre-adolescenti è un romanzo dai toni horror, genere che piace molto ai più giovani (basti pensare al successo di "Piccoli Brividi", la serie di libri per ragazzi più venduta della storia). Si intitola "Nessuno verrà a prenderti" di Manlio Castagna, pubblicato da Mondadori nella nuova collana Ossigeno, che comprende romanzi brevi, di facile lettura con storie coinvolgenti. Un modo per avvicinare alla lettura. E poi per i bambini più piccoli "Nel paese dove i maiali volano, i lupi galleggiano" (ElectaKids) di Gianluca Nicoletti (voce nota di Radio 24) con le illustrazioni del figlio Tommy, artista neurodivergente. A partire dai disegni di Tommy, Nicoletti ha costruito un filo narrativo e ha inventato alcune storie piene di fantasia. Infine gli 80 anni di Pippi Calzelunghe celebrati da Salani con il volume "Pippi Calzelunghe" di Astrid Lindgren, 400 pagine con la prefazione di Elisabetta Gnone in cui sono racchiuse le avventure della prima bambina ribelle della letteratura.
Mancano poco più di quattro settimane allo svolgimento della 32° Salita del Costo, gara di velocità in salita per auto moderne e storiche in programma a Cogollo del Cengio venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 aprile. Organizzata stavolta dall'Automobile Club Vicenza, la cronoscalata si correrà sul tradizionale percorso che si snoda per 9,910 chilometri lungo la strada provinciale 349 “del Costo” con partenza da località Bramonte e arrivo in località "Campiello".
Un romanzo doloroso e potente sulle relazioni familiari. Una famiglia in cui la scena è monopolizzata dal padre, un uomo che esercita potere e violenza, soprattutto psicologica talvolta anche fisica, ma lo sguardo del figlio (l'io narrante) è tutto sulla madre, sul suo essere invisibile, sul suo esistere solo in funzione del marito, sul suo sottrarsi alle dinamiche familiari e sul suo sottrarsi alla vita. Tutto questo viene raccontato nel romanzo "L'anniversario" (Feltrinelli) scritto da Andrea Bajani, autore tra l'altro de "Il libro delle case" finalista ai premi Strega e Campiello nel 2021. Bajani usa uno stile misurato, una scrittura composta per narrare il dolore di un figlio che ha scelto di non vedere più i suoi genitori. Ma si possono abbandonare il padre e la madre? A distanza di dieci anni da quella cesura, un figlio decide di raccontare la sua famiglia attraverso la forma del romanzo. Nella seconda parte parliamo dell'ispettore Stucky, personaggio seriale di alcuni romanzi di Fulvio Ervas pubblicati da Marcos Y Marcos, che hanno ispirato una serie tv della Rai con Giuseppe Battiston. Come personaggio letterario Stucky era comparso per la prima volta nel 2006 in "Commesse di Treviso", scritto da Ervas insieme alla sorella Luisa Carnielli; poi sono seguiti altri romanzi come "Finché c'è prosecco c'è speranza" da cui è stato tratto un film e libri senza il personaggio Stucky, come "Se ti abbraccio non aver paura", grande successo nel 2012. Il nuovo romanzo con l'ispettore Stucky si intitola "Il tatuatore innamorato" (Marcos Y Marcos): l'ispettore, che opera a Treviso, deve indagare sull'omicidio di un tatuatore trovato morto nel suo negozio con un grosso chiodo conficcato nel cuore. L'uomo, che ha la parte destra del corpo completamente tatuata, era stato a cena poco prima con alcuni ex compagni di scuola. E' inevitabile, quindi, che le indagini partano da loro, ma anche dai clienti del tatuatore.
Originaire des Abruzzes, Donatella Di Pietrantonio est l'une des plus grandes romancières italiennes contemporaines. «L'Âge fragile» a été récompensé par le prix Strega et le prix Strega Giovani (équivalents italiens du prix Goncourt et du prix Goncourt des Lycéens). Ses précédents romans ont été couronnés de succès : «La Revenue» (2018), traduit dans plus de 30 pays, a obtenu le prestigieux prix Campiello, «Bella mia» (2014) a reçu les prix Brancati et Vittoriano Esposito Città di Celano, et «Mia madre è un fiume» le prix Tropea. Traduit de l'italien par Laura Brignon.Lucia n'a jamais quitté son village des Abruzzes. Pourtant, trente ans plus tôt, elle y a été témoin d'un crime terrible. Aujourd'hui, sa fille Amanda, partie étudier à Milan, est de retour auprès d'elle. Mais la jeune femme ne quitte pas sa chambre et s'enferme dans un silence inquiétant. Impuissante face à la détresse d'Amanda, Lucia est soudain confrontée à ses souvenirs douloureux : le drame qu'elle a tout fait pour oublier resurgit…Entre passé et présent, le roman de Donatella Di Pietrantonio explore la fragilité des relations familiales et le lien puissant avec cette terre des Abruzzes où se mêlent la beauté et la sauvagerie de la nature. (Présentation des éditions Albin Michel).BONUS : Donatella Di Pietrantonio parle d'Annie Ernaux à écouter ici.
arwin Pastorin"Azzurro tenebra"Prefazione di Massimo RaffaeliNota di Dino Zoffminimum faxwww.minimumfax.comPrefazione di Massimo Raffaeli. Con una nota di Dino Zoff e un ricordo di Darwin Pastorin.Biografia a cura di Fabio StassiStoccarda, mondiali 1974: Arp, accompagnato dal giovane cronista Bibì, è inviato a narrare le gesta della Nazionale. Forte del rapporto privilegiato con il capitano Facchetti e il «Vecio» Bearzot, è uno dei pochi nella posizione di prevedere la rovinosa conclusione a cui stanno per assistere: a dispetto delle grandi aspettative, sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale viene eliminata al primo turno.Pagina dopo pagina, nelle chiacchiere sempre più amare tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera), i cupi presagi sulle sorti del mondiale e dei suoi protagonisti – Valcareggi, Riva, Rivera, Mazzola, Anastasi, Chinaglia – si confondono con le sorti politiche di un paese che appare condannato, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio già ammalato nel quale il divismo sta per soppiantare la poesia.Arpino tratteggia un romanzo a tinte fosche in cui tutto – le rivalità di spogliatoio, l'inadeguatezza dei dirigenti, il tramonto delle glorie di cui nessuno è pronto ad accettare il declino – è trasfigurato dal suo talento per le storie, in cui sotto la pioggia insistente dell'estate tedesca l'azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali: il castello del ritiro, i bar desolati dove fermarsi a bere a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale. A cinquant'anni dal tragico mondiale Azzurro tenebra – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – resta un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d'amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».Giovanni Arpino1927 / 1987E' nato a Pola da una famiglia piemontese, ed è morto sessant'anni dopo a Torino. Nella sua carriera ha scritto più di trenta libri e ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Dotato di un timbro inconfondibile, è tra i pochissimi ad avere vinto sia il Premio Strega che il Campiello. Minimum fax ha già pubblicato i romanzi Sei stato felice, Giovanni (2018), Domingo il favoloso (2019) e Randagio è l'eroe (2022), e la raccolta inedita delle sue Lettere scontrose (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodellparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Vitali"Il sistema Vivacchia"Garzanti Editorewww.garzanti.itCome segretario bellanese del Partito, Aurelio Trovatore non vale una cicca. Invece di dare lustro alla sezione, di dimostrare prontezza e ardimento, sembra dormire nella bambagia. Un due di picche, insomma. Ci vorrebbe qualcuno di più deciso, con gli attributi, pensa Caio Scafandro. Uno come lui, per dirla senza falsa modestia. Già, perché dopo la rimozione del Tartina – il segretario precedente –, lo Scafandro ci contava proprio su quella carica. Anzi, se la meritava, secondo lui. Invece il Federale era andato a pescare quella nullità. Ma ora che il cognato è accusato di un furto di carbone, Caio Scafandro ha l'occasione per riscattarsi. Perché il Graziato, su cui pende una denuncia sottoscritta da un testimone in data 11 ottobre 1928, è iscritto al fascio: se dovesse essere giudicato colpevole, la figuraccia la farebbe anche il Partito. E dato che l'Aurelio non ha alcuna intenzione di prendere un'iniziativa che sia una, allora Caio Scafandro fa da sé: spedisce un telegramma alla federazione di Como perché procurino un avvocato come si deve che cavi dall'impiccio l'affiliato, e quindi salvi la faccia al Partito intero. Intanto i carabinieri, che hanno preso in carico la denuncia e attendono l'esito della vicenda ora passata nelle mani della pretura locale, assistono non senza divertimento all'evolversi della situazione. Perché a Bellano le cose non vanno mai come ci si aspetta. C'è sempre l'imprevisto che cambia le carte in tavola, e stavolta ha un nome: è il sistema Vivacchia. Se non fosse per questo, infatti, di avvocati all'udienza non se ne presenterebbero addirittura due.In Il sistema Vivacchia, il maresciallo Ernesto Maccadò si gode qualche gustosa rivincita sugli sgangherati rappresentanti locali del regime. Alle prese con le proprie diffidenze nei confronti delle innovazioni tecnologiche, non sa decidersi se acquistare anche lui una radio nuova, che la moglie Maristella desidererebbe tanto e che è già arrivata in casa dell'appuntato Misfatti portando allegria e gioia di vivere. «Vedremo», va ripetendo il maresciallo, mentre è concentrato a dare una mano agli eventi affinché prendano la piega giusta quando il potere si fa violento e arrogante.Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l'anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway. nel 2008 (La modista), il premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, il premio Campiello sezione giuria dei letterati nel 2009, quando è stato anche finalista del premio Strega (Almeno il cappello), il premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio dei lettori, nel 2011 (Olive comprese). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia, nel 2015 il premio De Sica e nel 2019 il Premio Giovannino Guareschi per l'Umorismo nella Letteratura.Il suo sito è: www.andreavitali.infoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Franchini è direttore editoriale di Bompiani ed è stato direttore editoriale di Mondadori, con il suo ultimo libro "Il fuoco che ti porti dentro", dedicato alla figura controversa di sua madre, Antonio è arrivato in finale in cinquina al Campiello ma soprattutto ha scritto il libro italiano più intenso, drammatico e a tratti anche divertente da molto tempo a questa parte. Abbiamo parlato de "Il fuoco che ti porti dentro" e degli altri suoi libri, di letteratura, del mestiere di editore, della durezza della vita, di Sud e Nord italia, di mentalità "mafiosa", di Napoli, di cinismo, di come si prova ad individuare un bestseller e di molte altre cose. L'ultimo libro di Alessandra lo trovi qui: https://amzn.to/3xn6fb1 La mia newsletter gratuita: https://danielerielli.substack.com/ Instagram - https://www.instagram.com/danielerielli/ Twitter - https://twitter.com/danielerielli Facebook - https://www.facebook.com/quitthedoner/ Il mio ultimo libro é "IL FUOCO INVISIBILE" (Rizzoli), e lo trovi qui: https://amzn.to/40VFsLB I libri di tutti gli ospiti di PDR e qualche consiglio di lettura sono qui: https://www.amazon.it/shop/danielerielli Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Il male che non c'è" (Bompiani) è il nuovo romanzo di Giulia Caminito, premio Campiello 2021 con "L'acqua del lago non è mai dolce". Stavolta racconta la storia di un giovane uomo, Loris, e della sua ipocondria, "il male che non c’è" appunto, ma che lui sente profondamente. Il dolore per Loris assume quasi delle rappresentazioni fisiche, afferra gli organi, viene rappresentato da un'entità chiamata Catastrofe che assume di volta in volta sembianze diverse. Loris si sta così allontanando lentamente da tutti (dalla fidanzata e dai genitori) perché resta concentrato sul suo male, sull'idea che sia necessario esplorare il corpo dall'interno per verificare se c'è malattia.Nella seconda parte parliamo di un'autobiografia "in movimento", quella creata da Deborah Levy, scrittrice inglese nata in Sudafrica, attraverso tre romanzi: "Cose che non voglio sapere", "Il costo della vita" e ora in libreria "Bene immobile" (NN editore - traduz. Gioia Guerzoni). Il racconto di stralci della vita della protagonista sono l'occasione per una riflessione universale sul ruolo assegnato dalla società alle donne, sulla maternità, sulla solitudine e sul ruolo della letteratura. In "Bene immobile" la narratrice è impegnata a immaginare una casa ideale nel momento in cui deve cambiare casa dopo un divorzio e dopo che la figlia più piccola si è trasferita. Immagina di comprare una villa con un melograno in giardino e questo gioco di immaginazione la porta a riflettere su temi cari alla sua letteratura, come le donne e i loro desideri, spesso nascosti.
Quando scrive un libro, nessuno scrittore e nessuna scrittrice lo fa pensando ai premi da vincere, ma all'urgenza e al desiderio di raccontare una storia. Eppure, ogni tanto, i premi arrivano. Il Campiello è dei dei più ambiti in Italia, e quest'anno se lo contendono cinque libri: Antonio Franchini con "Il fuoco che ti porti dentro", Federica Manzon con "Alma", Michele Mari con "Locus Desperatus", Vanni Santoni con "Dilaga ovunque", Emanuele Trevi con "La casa del Mago". In questa puntata speciale abbiamo raccolto degli estratti delle interviste ai finalisti.
I campielli sono le piccole piazze veneziane, dove i bambini giocano e le persone si incontrano. Spesso le pietre dei campielli sono vecchie di secoli, calpestate da generazioni di artisti, mercanti, turisti, scrittori.Sabato 21 settembre sarà assegnato presso il teatro La Fenice il premio Campiello, che da quelle piazze prende il nome e che da ormai sessantadue edizioni costituisce uno dei più ambiti premi letterari italiani. Cinque gli scrittori in lizza, tre li incontreremo nel corso di questa puntata di Alice.Prima Antonio Franchini, che con il suo Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio) ha scritto uno dei libri più apprezzati quest'anno dalla critica della penisola: un racconto personale e familiare, che lo porta a trasformare sua madre Angela in un personaggio da commedia napoletana, con tono profondamente ironico e sostanza tragica.Federica Manzon è invece partita dalla città di frontiera di Trieste per dare forma al suo Alma (Feltrinelli), un romanzo che mette insieme la storia piccola di una bambina di Trieste – che diventa donna e scopre la verità su suo padre – con la storia con la S maiuscola di quella che una volta era la Jugoslavia.Per ultimo ascolteremo Vanni Santoni, capace di sfornare l'ennesimo romanzo-saggio della sua carriera letteraria: Dilaga ovunque (Laterza) parla di ragazzi che fanno graffiti, per tracciare una storia di questo gesto artistico dal forte significato politico, illegale e anche piuttosto avventuroso. Dentro “Alice” ci sarà naturalmente anche “Mirador”, lo specchio che riflette proposte librarie insolite e sorprendenti, recensite da grandi voci della letteratura in italiano. Questa settimana Giuliana Altamura racconterà “Il costo della vita” di Deborah Levy (NNE).undefinedundefinedundefinedundefined
Entretien mené par Gérard Meudal Dans le cadre du festival Italissimo 2024 Comment saisir l'essence et les contradictions de notre époque ? Mario Desiati et Fabio Baca, deux des meilleurs écrivains de leur génération, s'y essayent avec bonheur. Les Irrésolus de Desiati, lauréat du prestigieux prix Strega, explore les questionnements et le désir de vivre de Claudia et Francesco, deux expatriés en quête d'appartenance, d'acceptation de soi et d'amitiés durables. En parallèle, Nova de Fabio Bacà, finaliste des Prix Strega et Campiello en 2022, suit Davide Ricci, neurochirurgien respecté, confronté à un événement inattendu qui dévoilera les pulsions latentes et le côté le plus sombre de chaque membre de sa famille. Deux œuvres intimes et puissantes qui plongent le lecteur au cœur des questionnements existentiels, de la recherche de soi, et confrontent les aspects les plus complexes de la condition humaine. À lire – Fabio Bacà, Nova, traduit de l'italien par Nathalie Bauer, Gallimard, 2024 – Mario Desiati, Les Irrésolus, trad. de l'italien par Romane Lafore, Grasset, 2024.
Tom is back in-studio following a top class birthday meal at Campiello's and is back to reality having to deal with Brittany's antics.In the first hour, SKOR North's Judd Zulgad talks about the latest news regarding the Twins and their broadcast deal with Bally Sports and how the new changes could impact the club's payroll in 2024, and KSTP's Chris Egert on incoming election results, how ranked choice voting has created some cloudy immediate results, and the outcomes of the school board voting.Hour #2 has Emmy award-winner Sherri Shepherd join the show to talk about her show "Sherri" which airs locally on FOX weekdays at noon!In Hour #3 we try to record our podcast under the call letters KTOMMY, but unfortunately they're already taken. So instead Kristyn Burtt discusses the difference between handsome and sexy. Apparently it has something to do with how faithful you are to your spouse.On the Family, we teach you ways to spend your money wisely and ways to spend it not so wisely. For example, a nice night out with your family. It's a lasting memory, a good meal, and you win every time. An example of a bad investment would be a company that leases working space for gig workers. We may be talking about one such company in particular.Stream the show LIVE on the Tom Barnard Show app M-F from 8-12PM or get the show on-demand on Apple Podcasts, Spotify or wherever you get your podcasts! Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoicesSee Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
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Roberto Cotroneo"La cerimonia dell'addio"Mondadori Editorewww.mondadori.itSiamo nel 1976, in una città di provincia come tante: Anna e Amos sono molto innamorati, hanno due bambine e, inseguendo la loro passione per le storie e la poesia, hanno aperto una libreria. È domenica e stanno facendo colazione quando Amos, all'improvviso, appare smarrito, non riconosce più Anna, sembra aver dimenticato tutto, persino di avere due figlie. Pochi minuti prima ha citato una poesia a memoria, ora non sa più nemmeno chi è. Ha avuto un episodio di amnesia. Amos torna presto in sé, ma pochi giorni dopo, mentre lui e Anna sono a Roma per consultare uno specialista, insiste per uscire da solo a fare due passi: “Non preoccuparti, sto bene, arrivo a Trinità dei Monti e rientro”.Da quella passeggiata non farà mai più ritorno. Di lui si perderà ogni traccia.Cos'è successo? Ha avuto un'altra amnesia e si è perso? Oppure ha deciso di andarsene, di abbandonare lei e le bambine? Anna se lo chiederà fino quasi a perdere la ragione. Amos aveva dei segreti? E la domanda successiva è sempre: tornerà? Anna ripercorre la sua vita con Amos alla ricerca di una crepa, di “un anello che non tiene”, tenta di sbrogliare il filo del passato di lui a partire da quel poco che sa, e intanto rimanda ogni giorno l'addio, sposta la speranza sempre più in là, e cresce le bambine dentro questo tempo sospeso, il tempo dell'abbandono, che non è un atto, ma un divenire. L'attesa diventa la sua postura nel mondo, il lento rito di cui ha bisogno per prepararsi all'addio. Finché gli amici le rivelano un segreto che hanno custodito a lungo, un dettaglio che getta una nuova luce sulla scomparsa di Amos.Roberto Cotroneo ha frequentato molti generi nella sua avventura letteraria, e ha cambiato spesso veste: nella Cerimonia dell'addio, scritto nell'arco di parecchi anni, si compie una sintesi prodigiosa di alcune delle sue anime – il romanziere, il poeta, il grande lettore, il critico letterario – e si producono diverse magie narrative: il presente di chi legge sembra dilatarsi, come quello di Anna, nel limbo dolce dell'attesa, mentre i personaggi si fanno carne e voce, raggiungono il lettore nelle sue stanze e vanno a occupare un posto nei suoi ricordi, come se fossero amici di lunga data: Amos, Emma e Cecilia, Francesco e Irene; ma sopra tutti Anna, che è Penelope, è Orfeo, è l'autore. E siamo tutti noi.Roberto Cotroneo vive e lavora a Roma. Ha pubblicato molti romanzi, tra questi: Presto con fuoco (1995, premio selezione Campiello, premio Fiesole), Otranto (1997), Questo amore (2006), Il vento dell'odio (2008), Niente di personale (2018), Loro (2021). Tra i saggi: Se una mattina d'estate un bambino (1994), Chiedimi chi erano i Beatles (2003), Il sogno di scrivere (2014), L'invenzione di Caravaggio (2018). Ha curato l'edizione delle Opere di Giorgio Bassani per I Meridiani Mondadori (1998). I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Volge al termine la stagione dei premi letterari in lingua italiana, e l'ultimo fuoco – dopo quelli di Strega e Campiello – riguarda molto da vicino la Svizzera italiana: sarà assegnato nel weekend del 14 e 15 ottobre il Premio Chiara, appuntamento giunto alla trentacinquesima edizione che nel corso degli anni ha premiato scrittori come Francesco Piccolo, Elena Loewenthal, Gianrico Carofiglio e Bianca Pitzorno.Il premio sarà consegnato domenica 15 durante la consueta “finale” – con scrutinio in diretta dei 150 voti della giuria popolare – alle Ville Ponti di Varese. Ma l'appuntamento con i tre scrittori finalisti per il pubblico svizzero è il giorno prima, sabato 14, alla Biblioteca Cantonale di Lugano, dove Edoardo Albinati, Mario Calabresi ed Emiliano Morreale dialogheranno tra loro e con il pubblico.Le ascoltatrici e gli ascoltatori di “Alice” possono però già incontrare questi grandi autori italiani e i loro libri, in una puntata speciale nella quale racconteremo le storie di persone comuni che hanno fatto scelte fuori dal comune, quelle di Mario Calabresi e del suo “Una volta sola” (Mondadori); poi quelle nate dalla passione per il cinema del critico Emiliano Morreale, raccolte nel gustosissimo “L'ultima innocenza” (Sellerio); e naturalmente quelle contenute in “Uscire dal mondo” (Rizzoli) di Edoardo Albinati, in cui gli spunti autobiografici servono a raccontare cosa accade quando ci rendiamo inaccessibili agli altri, oppure sono gli altri a confinarci su un'isola senza vie di fuga. Non mancherà la nuova rubrica “Mirador”: proposte letterarie insolite e sorprendenti, recensite da grandi voci della letteratura in italiano. Oggi Igiaba Scego ha scelto per noi un saggio di Howard W. French,” L'Africa e la nascita del mondo moderno. Una storia globale”.
Eraldo Affinati"Delfini, vessilli, cannonate"Autobiografia letterariaHarper Collinswww.harpercollins.itCosa vuol dire essere adolescenti? Dove trovare gli amici? Come dobbiamo pensare agli antenati? Quante potrebbero essere le forme del coraggio? Perché non possiamo fare a meno di riflettere su Dio o sulla sua assenza? Cos'è l'esilio? In che modo interpretare la famiglia? Possiamo accettare la giustizia giuridica?Sono domande universali che rappresentano tappe spirituali per diventare finalmente adulti o restare eternamente bambini.In Delfini, vessilli, cannonate, titolo ricavato da un verso di Giorgos Seferis, Eraldo Affinati prova a rispondere, identificando, componendo e raccogliendo i tasselli più significativi della sua vita. Costruisce così un libro che è al tempo stesso una mappa interiore scandita da ventuno sezioni tematiche, una meditazione sull'esistenza umana, una riflessione sul senso attribuibile oggi alla lettura e alla scrittura. Grandi romanzieri, poeti classici e contemporanei popolano le sue pagine, alla maniera di compagni segreti e stelle polari, portando con sé nuovi interrogativi: dove ci trascinano le guerre? Come possiamo pensare l'Italia? Cos'è la vera libertà? Perché le macerie ci parlano? Chi è la madre? A quale memoria dobbiamo credere? Fino a che punto siamo disposti ad abbracciare nostro padre? La letteratura diventa carne viva e bussola insostituibile, ancorché fracassata dalla nuova dimensione digitale, per orientarci nel vuoto. Grazie alle opere, tracce luminose da seguire, possiamo ancora tentare di rispondere alle richieste estreme: quelle della responsabilità da esercitare nella Storia, della rivoluzione a cui non dovremmo mai rinunciare, della sapienza da ricercare comunque, della scuola da inventare sempre, della senilità da vivere, del tempo da affrontare.Eraldo Affinati (Roma, 1956) ha pubblicato: Veglia d'armi. L'uomo di Tolstoj (1992), Soldati del 1956 (1993), Bandiera bianca (1995), Patto giurato. La poesia di Milo De Angelis (1996), Campo del sangue (1997, finalista Premi Strega e Campiello), Uomini pericolosi (1998), Il nemico negli occhi (2001), Un teologo contro Hitler. Sulle tracce di Dietrich Bonhoeffer (2002), Secoli di gioventù (2004), Compagni segreti. Storie di viaggi, bombe e scrittori (2006), La Città dei Ragazzi (2008), Berlin (2009), Peregrin d'amore. Sotto il cielo degli scrittori d'Italia (2010), L'11 settembre di Eddy il ribelle (2011), Elogio del ripetente (2013), Vita di vita (2014), L'uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani (2016, finalista Premio Strega), Tutti i nomi del mondo (2018), Il sogno di un'altra scuola. Don Lorenzo Milani raccontato ai ragazzi (2018), Via dalla pazza classe. Educare per vivere (2019). Con Anna Luce Lenzi ed Emma Lenzi, Italiani anche noi. Corso di italiano per stranieri. Il libro della scuola Penny Wirton (2011, 2019) e Italiani anche noi. Il libro degli esercizi (2019). Con Marco Gatto: I meccanismi dell'odio. Un dialogo sul razzismo e i modi per combatterlo (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Tra i candidati alla sessantunesima edizione del premio Campiello c'è Marta Cai, con il suo racconto di un piccolo dramma di provincia: amore e ossessione, noia e infelicità di famiglia. Ma soprattutto, molta ironia amarissima e una lingua unica. Centomilioni è pubblicato da Einaudi.
Tra i candidati alla sessantunesima edizione del premio Campiello c'è Benedetta Tobagi, storica e scrittrice, con il suo saggio sulle partigiane che hanno contribuito alla caduta del regime fascista in Italia, tra il 1943 e il 1945. La resistenza delle donne è pubblicato da Einaudi.
Tra i candidati alla sessantunesima edizione del premio Campiello c'è Silvia Ballestra, con il suo racconto della vita di Joyce Lussu, che di vite sembra averne vissute dieci: poetessa, partigiana, attivista, scrittrice, passatrice, traduttrice, moglie di Emilio Lussu, icona del Novecento. La sibilla è pubblicato da Laterza.
Tra i candidati alla sessantunesima edizione del premio Campiello c'è Filippo Tuena, con il suo racconto di un viaggio fantastico sulle tracce del dio più umano della mitologia greca. Un racconto evocativo, onirico, portato avanti con prosa e poesia insieme. In cerca di Pan è pubblicato da Nottetempo.
Quanto valga un premio letterario, è sempre difficile dirlo. Ancora di più in questi anni Venti del ventunesimo secolo, nei quali il libro sembra aver perso inesorabilmente importanza nel discorso pubblico. Eppure gli scrittori e gli editori aspettano ancora con ansia la stagione dei premi: in Francia è l'autunno, che porta il Gouncourt e il Gran prix du roman; in Italia l'estate, prima con lo Strega, e poi con il Campiello, che proclamerà a Venezia il suo vincitore sabato 16 settembre. E anche noi, che i libri nonostante tutto continuiamo ad amarli e a leggerli, siamo qui ad aspettare il nome del vincitore. Forse anche perché ci piace essere un po' rassicurati, e pensare che, beh, in effetti quel libro che ci era tanto piaciuto era bello davvero, “perché ha vinto un premio importante”. Oggi Alice esplora i libri candidati a questo importante premio letterario italiano. Che poi l'importante sono in effetti loro, sono i libri. Racconteremo quindi La resistenza delle donne con Benedetta Tobagi, andremo "In cerca di Pan" con Filippo Tuena, esploreremo la provincia infame con Marta Cai e il suo "Centomilioni", torneremo sulle tracce della grande poetessa e attivista Joyce Lussu con Silvia Ballestra.Per la nuova rubrica di recensioni d'autrice "Mirador", ospitiamo Viola di Grado, dalla quale ci facciamo raccontare le ossessioni amorose contemporanee di Raven Leilani e Megan Nolan.
In principio furono "Gli autunnali", poi sono arrivati "Gli estivi" e "Gli invernali", ora a completare la quadrilogia di Luca Ricci dedicata alle stagioni è in libreria "I primaverili"(La nave di Teseo). Anche in questo caso si tratta di un romanzo che indaga le relazioni d'amore e i desideri e che riflette su quanto il benessere possa dipendere da un altro essere umano. L'io narrante è uno scrittore in crisi perché non riesce a mettere nero su bianco il secondo romanzo. Resta affascinato da una donna che incontra in libreria: i due si avvicinano, iniziano una relazione, ma una relazione un po' strana perché lei, Simonetta, non intende includere il sesso in questo rapporto. Nella seconda parte parliamo di "Il dolore crea l'inverno" (Garzanti), romanzo di un giovanissimo scrittore Matteo Porru, 22 anni, vincitore nel 2019 con il suo racconto del Campiello giovani. Protagonista di questo romanzo è un uomo anziano, Elia Legasov, discendente di una dinastia di spalatori di neve. Siamo nell'estremo nord della Russia, vicino al Circolo polare artico, in un piccolo villaggio di 294 anime, sarebbe meglio dire "anime morte" come si legge nel libro perché la caratteristica di queste persone è la solitudine che si accompagna al silenzio, alla monotonia e a un generale sentimento di resa. La vita di questo villaggio verrà in parte sconvolta da due eventi l'arrivo: di un gruppo geologi che devono fare rilievi per la ricerca del petrolio e il ritrovamento di un cadavere che era rimasto congelato per molti anni.
Sandro Frizziero"Il bene che ti voglio"Mondadori Editorehttps://mondadori.itÈ la vigilia di Natale e Alessio Gorgosalice si affretta sul vialetto di Villa della Pace, la residenza per anziani in cui vive nonna Armida. Ha bisogno di parlare con lei. Non che si aspetti grandi risposte: la demenza senile le consente a stento di riconoscere chi ha davanti. Ma il suo obiettivo, forse, è un altro. Alessio ha poco più di trent'anni, fa l'assicuratore e ha una vita estremamente regolare.È sposato con Isabella e insieme abitano in una villetta a schiera acquistata grazie all'aiuto del suocero e scrupolosamente arredata coi mobili prodotti in serie da un “mobilificio incapannonato al centro della campagna, una specie di microcosmo in miniatura, un'epitome di mondo, un museo della creazione”. Ogni giorno Isabella, ingegnere che si occupa di progettare e collaudare impianti, una mente votata ai calcoli e alle previsioni, gli prepara un pasto sano da portarsi al lavoro, che Alessio accetta con un sorriso. Ma sotto la superficie levigata di una vita come tante – il matrimonio, il desiderio di paternità, la dedizione al lavoro – fremono istinti selvaggi, risvegliati dalla relazione extraconiugale che Alessio intrattiene con Barbara. La recita che è sempre stata la sua vita si è incrinata in modo irreparabile e in lui stanno esondando pulsioni impossibili da arginare. Con una voce brillante, complessa, divertita e fantasiosamente ipertestuale, il narratore segue il magma dei pensieri di Alessio negli abissi dell'introspezione per poi andare a stanare tutti gli altri personaggi fino ad assumerne il punto di vista. Una scrittura unica, raffinata e ironica, quella di Sandro Frizziero, che si è imposta fin dal suo esordio Confessioni di un Neet. Finalista al Campiello 2020 con Sommersione, torna ora con un romanzo che coniuga raffinatezza di stile, causticità di sguardo e liricità.Sandro Frizziero è nato a Chioggia nel 1987. Ha esordito nel 2018 con Confessioni di un Neet, edito da Fazi, finalista al premio John Fante 2019. Nel 2020 ha pubblicato Sommersione (Fazi), classificato secondo al premio Campiello. Suoi racconti sono usciti su quotidiani e blog letterari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Buongiorno, sono Robin e frequento un Monomaster intitolato Studi italiani all'Università diZurigo in collaborazione con la Sapienza di Roma. Oggi vi presento Accabadora di Michela Murgiapubblicato da Einaudi. Si tratta di un romanzo breve, che ha come protagoniste due donne – la giovane Maria e l'anzianaBonaria Urrai – che vivono a Soreni (ipotetico paesino dell'entroterra sardo), e tratta due temitanto fondamentali quanto delicati: l'adozione e l'eutanasia. Michela Murgia, classe '72, è un'autrice sarda con numerose pubblicazioni all'attivo, ma non è soloun'ottima narratrice e un'attenta saggista, bensì anche una persona molto impegnata e attiva, chenon smette mai di osservare criticamente la realtà attuale per evidenziarne problemi non risolti eingiustizie sociali. Con Accabadora, vincitore di numerosi premi nel 2009 tra cui il prestigioso Campiello, Murgia ciporta in una Sardegna degli '50, che sembra quasi conservare una realtà di un tempo senza tempoe con una lingua scabra e poetica insieme, interroga il nostro mondo attraverso quella realtàlontana dal suo equilibrio segreto e sostanziale. «Fillus de anima. È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna edalla sterilità di un'altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell'anima diBonaria Urrai.» Con quest'adozione particolare, la piccola Maria lascia la famiglia povera per diventa figlia d'animadi Bonaria ed entrambe vivono questo legame felici, nonostante i pettegolezzi del paese. Eppurec'è qualcosa di misterioso: la vecchia Tzia lavora come sarta ma la gente di Soreni ne sembra quasiintimorita. Quello che tutti sanno infatti, ma che Maria non può nemmeno immaginare, è che Tzia BonariaUrrai oltre a cucire abiti è un'accabadora, cioè una donna che porta la morte alle persone in fin divita e in condizioni di malattia per cui vivere significa soffrire. Nell'inconsapevolezza di Maria tutto è tranquillo finché un giorno a richiedere l'interventodell'accabadora è il fratello del suo migliore amico, dopo aver perso una gamba e nulla sarà piùcome prima… Eccoli dunque i due temi importantissimi e centrali, che si intrecciano continuamente nel libro. Ciòche mi ha colpito e convinto, è come non siano mai trattati in maniera didascalica, anzi comevengono tematizzati nella quotidianità del paesino sardo. Dunque Murgia riesce a raccontarci unastoria avvincente, con una bell'affresco della sua terra d'origine e a innervarla con questetematiche: l'adozione e l'eutanasia. Un altro grande pregio è la riflessione indotta da alcune frasirivelatorie che arrivano quando si è completamente immersi negli eventi. Sono affermazioni concui l'autrice chiude una scena che non possono far altro di farci ripensare l'episodio o il capitolocon una prospettiva diversa, sotto una nuova luce.
Ferdinando Camon"Son tornate le volpi"Come muore la nostra civiltàApogeo Editorehttps://www.apogeoeditore.it/Questo è il terzo libro di poesie di Ferdinando Camon, dopo “Liberare l'animale”, premio Viareggio, e “Dal silenzio delle campagne”, entrambi pubblicati da Garzanti nel 1973 e nel 1998. “Son tornate le volpi” è un libro sulla paura. Un Occidente muto che è preda della paura. Viviamo in una storia che fa paura. Andiamo a dormire, e troviamo uno sconosciuto che dorme nel nostro letto. Ci muore una figlia e la seppelliamo, e dopo due giorni rubano la sua fotografia dalla tomba, per metterla sul passaporto delle loro bambine prostitute. Per paura gli uomini si barricano in casa. Blindano la porta che dà sulla strada, ma adesso blindano anche la porta della stanza da letto. Dormono come dentro una cassa di sicurezza. La paura solleva un sentimento di difesa verso chi fa paura, ma guardando da vicino i nuovi arrivati l'autodifesa viene spazzata via dalla pietà, come in “Negro alla posta”, dove l'autore osserva un immigrato dall'Africa profonda fermo davanti alla buca delle lettere, nella quale non osa far cadere il suo plico, perché non capisce come un francobollo colorato possa portare quel plico all'Equatore. Il salto dalla paura alla pietà indica che i punti d'osservazione sono molti e non si preoccupano affatto di andare d'accordo. Immigrazione, droga, delitti, prostituzione, mafie di terra e di mare, naufraghi, barboni, bambini rom che bruciano…: le “catastrofi quotidiane” che riempiono la nostra vita sono viste volta a volta con l'occhio dell'uomo della strada, del poliziotto che vince o che è bruciato vivo, dei mafiosi raffinati assassini, delle vittime, degli sfruttatori. Ne deriva una situazione di perenne, invasiva ambiguità, che conferma la pericolosità di quel che scrive Camon, del suo modo di raccontare i fatti. La poveraccia albanese che, per raccattare qualcosa con l'elemosina, scotta con la cicca il piede del bambino kosovaro, in modo da farlo piangere e così commuovere il buon borghese che sta passando, è oggetto di pietà o di accusa? Dire “tutt'e due”, come dice l'autore, è un alibi. La singola pietà o la singola accusa cambiano tutto, ma messe insieme lasciano tutto così com'è.Ferdinando CamonIl primo romanzo di Camon uscì in Italia con una appassionata prefazione di Pier Paolo Pasolini e fu subito tradotto in Francia per interessamento di Jean-Paul Sartre. Camon si definisce “narratore della crisi”: ha raccontato la crisi e la morte della civiltà contadina (nei romanzi “Il Quinto Stato”, “La vita eterna”, “Un altare per la madre”, premio Strega, “Mai visti sole e luna”, nelle poesie “Liberare l'animale”, premio Viareggio, e “Dal silenzio delle campagne”), la crisi che si chiamò terrorismo (“Occidente”), la crisi che porta in analisi (“La malattia chiamata uomo”, “La donna dei fili”, “Il canto delle balene”) e lo scontro di civiltà, con l'arrivo degli extracomunitari (“La Terra è di tutti”). “La malattia chiamata uomo” fu recitata a Parigi al teatro L'Aquarium per 4 anni consecutivi. Il regista Claude Miller ne ricavò un film. Camon ha lavorato nel primo Centro Anti-Droga, che aveva sede a Padova, e l'ha raccontato nel libro “La droga discussa con i ragazzi”. I suoi romanzi più recenti sono “La cavallina, la ragazza e il diavolo” e “La mia stirpe”. È tradotto in 25 paesi. In Francia, Gallimard ha tradotto tutte le sue opere in prosa e in versi. Nel 2020 è uscito il suo “Dialogo sul Comunismo” con Pietro Ingrao, che Ingrao aveva bloccato per 25 anni. Ed è uscito il pamphlet “A ottant'anni se non muori t'ammazzano”, contro l'opzione di non curare i malati troppo anziani. Nel 2022 Apogeo ha ripubblicato “Occidente” nella stesura definitiva. Le sue opere sono pubblicate anche in edizioni per ciechi, in Italia e in Francia. Nel 2016 sono state raccolte in 16 ebooks e gli è stato assegnato il premio Campiello alla Carriera. Dal 2021 è in corso la pubblicazione delle sue opere in forma di audiolibri presso la casa editrice Il Narratore; sono già usciti 4 audiolibri.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Marco Balzano è l'autore di “Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie” pubblicato da Feltrinelli. Marco Balzano è insegnate e scrittore. Nel 2015 ha vinto il premio Campiello con il romanzo L'ultimo arrivato. Con Resto qui ha vinto il premio Bagutta ed è stato finalista al premio Strega.Con le chiavi della lingua si può varcare la soglia di qualsiasi idea, anche della felicità. Questo libro è una storia, anzi quattro: eudaimonía, felicitas, ashrè, happines. L'etimologia, che è alla base del lavoro svolto da Balzano, restituisce alle parole la loro complessità e così facendo ci mette nella condizione di prenderci cura della lingua. Capire da dove vengono e come sono arrivate a noi le parole ci mostra quanto influiscano sulla nostra vita e come ci plasmino. Al punto da poterci indicare nuovi modi di essere felici.www.periscritto.itwww.utopiaimpresa.it
See pictures and read more on materiallyspeaking.comIn this, the second of our Venice series, Mike Axinn and I met Austrian born shoemaker Gabriele Gmeiner who makes high quality made-to-measure shoes in her workshop at Campiello del Sol. She speaks of her craft, her journey from Austria and why she chose Venice.As we turned into Gabriele's courtyard we found her sitting at a large wooden desk by her shop window, wearing a work apron, and smiling. A shoe was jammed between her knees as she filed the base of it. In front of her were a wide selection of hammers, tapes, knives and glues.Leather ribbons were stapled on the walls and dozens of wooden handled tools were slotted inside their curves. Above her head, suspended from the ceiling, was a forest of wooden shoe lasts.Gabriele studied at Cordwainers College in London, and in Paris at the Centre Formation Technologique Grégoire for saddlery. She honed her skills over ten years working throughout Europe before she came to Italy and made her home in Venice.Every July Gabriele directs the shoemaking workshop of the Salzburg Festival making shoes to measure for opera singers and actors to support their performances.She talks us through the process of creating the perfect shoe: from measuring the client, crafting the shoe, to the final fitting. She keeps the original last and also repairs shoes, ensuring they have a long life, and that their beauty grows with wear.Gabriele talks about sustainability and explains how she tries to source sustainable cowhides from the food industry.gabrielegmeiner.cominstagram.com/gabrielegmeiner
Benedetta Cibrario"Per ogni parola perduta"Mondadori Editorehttps://www.mondadori.it/Circolo dei Lettori, Torinomartedì 22 novembre, ore 18:30Un incrocio garbato di passato e presente."Per ogni parola perduta"con Benedetta Cibrario ed Elena Loewenthalhttps://circololettori.it/Oxford. La giovane Sofia si è confinata in casa dopo la perdita del marito Nicola Obreskov, storico accademico, sul punto di concludere uno studio sui russi immigrati in Italia fra la fine dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento. L'intensità della storia d'amore spezzata disorienta Sofia, che sceglie l'isolamento. L'amico Edmund ha i suoi metodi – e le sue ragioni – per forzarla a riprendere il lavoro di restauratrice di tessuti: è appena riuscito ad aggiudicarsi all'asta una mongolfiera levatasi in volo a Chambéry nel 1784 e bisognosa di un restauro. Alla generosa invadenza di Edmund risponde la gugliata magica e riparatrice di Sofia, che accetta anche di svolgere una ricerca storica su quel volo e sul giovanissimo Xavier de Maistre – futuro autore del Viaggio intorno alla mia camera – salito sulla navicella insieme all'amico Louis Brun.A Chambéry, stringe una singolare intesa con Pauline, erede appassionata di una celebre libreria antiquaria. Si incrociano destini, e complice Edmund, maestro di cerimonie, Sofia guida la sua mongolfiera restaurata nei cieli della Storia perché il passato sia invitato a resistere dentro i confini incerti del presente. Alla giovane ostinazione di Pauline fanno eco la Russia misteriosa di Nicola e il fantasma di de Maistre.Benedetta Cibrario sente una volta di più il “rumore del mondo” e lo semina, con maestria, dentro il vortice in cui si affollano le parole perdute della memoria. Quattro anime generose si avventurano per noi attraverso gli specchi del dolore e dell'accadere, alla ricerca del filo con cui ricucire gli strappi del destino, e fanno levare nel cielo della Storia un'antica mongolfiera perché dall'alto siano finalmente comprensibili la meraviglia e l'insensatezza del vivere.Benedetta Cibrario è nata a Firenze nel 1962, da padre torinese e madre napoletana. Vive a Londra. Nel 2007 esordisce con il romanzo Rossovermiglio (Feltrinelli, premio Campiello 2008), tradotto e pubblicato in diversi paesi, tra cui Germania, Olanda, Portogallo, Grecia. Nel 2009 esce Sotto cieli noncuranti (Feltrinelli, premio Rapallo Carige 2010) e, successivamente, Lo Scurnuso (Feltrinelli, 2011). Per Mondadori ha pubblicato nel 2018 Il rumore del mondo (finalista al premio Strega 2019).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
See pictures and read more on materiallyspeaking.comIn the Spring of 2022, sound specialist Mike Axinn and I went to Venice during Homo Faber, an event created by the Michelangelo Foundation to celebrate master craftsmanship.We wanted to discover more about the community of younger artisans in Venice - what brought them there, and why they liked it.First we met Piero Dri, a remer who makes oars and oarlocks, or as the Italians call them, ‘forcolai'. Since he learnt to row aged 4, rowing has been his passion.Release date: 16 November 2022Then we chatted with Austrian-born shoemaker Gabriele Gmeiner who makes high quality shoes to measure in her workshop at Campiello del Sol. She speaks of her craft, her journey from Austria, and why she chose Venice.Release date: 30 November 2022Finally we had an illuminating talk with furniture restorer Alvise Boccanegra, who painstakingly repaired a crucifix which was found floating in the church of San Moisè after the floods of November 2019.Release date: 14 December 2022All three young artisans bring a fresh energy to the community and discuss the materials they choose with a keen eye on sustainability, re-use and repair.
Puntata speciale dedicata al Premio Campiello, assegnato il 3 settembre a Venezia. Ha vinto il romanzo "I miei stupidi intenti" di Bernardo Zannoni (Sellerio): un esordio che è stato candidato dalla Giuria dei letterati direttamente nella categoria principale. Così Bernardo Zannoni, 27 anni, è il vincitore più giovane nella storia del Campiello. Il suo romanzo ha ottenuto 101 preferenze dalla giuria popolare di 300 lettori. Al secondo posto Antonio Pascale "La foglia di fico" (Einaudi), al terzo posto Elena Stancanelli "Il tuffatore" (La nave di Teseo), a seguire Fabio Bacà "Nova" (Adelphi), infine Daniela Ranieri "Stradario aggiornato di tutti i miei baci" (Ponte alle Grazie).
Una produzione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e storielibere.fm, con la collaborazione dell'associazione culturale MonteverdeleggeCome funziona un premio letterario? Quanto conta per un libro vincere lo Strega o il Campiello? In cosa consiste il lavoro di una giuria? Entrando in una libreria, passando in rassegna le novità sui banconi, non si può non essere attratti dalle fascette colorate su cui è scritto a grandi caratteri: vincitore del premio X, finalista al premio Y.Sfogliando l'abbecedario di Alfabeto italiano, la pagina si è aperta alla lettera P: la P di Premio, la parola su cui ci fermiamo in questa tappa del nostro viaggio nell'editoria italiana. Una parola che non si può proprio sottovalutare, perché vincere un premio soprattutto uno dei premi più noti e consolidati – significa contare su un aumentoconsiderevole di vendite, e in generale di una attenzione molto maggiore da parte dei media e del pubblico.Con Giovanni Solimine (Premio Strega) e Mariacristina Gribaudi (Premio Campiello). Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il noir come lente di ingrandimento delle contraddizioni della società. È quello che accade con i romanzi di Massimo Carlotto come "Il francese"(Mondadori) in cui lo scrittore mette a fuoco gli aspetti peggiori e il malcostume nella provincia veneta e si concentra sulla criminalità che gira intorno alla prostituzione. Il protagonista è Toni Zanchetta, soprannominato "il francese". Lui ama definirsi un macrò, per darsi una parvenza di eleganza. In realtà è un protettore come tutti gli altri, un manipolatore, un uomo ripugnante. Una delle ragazze della sua maison scompare e lui è il primo sospettato. Carlotto sceglie di raccontare questa storia entrando nella testa del macrò, seguendo i suoi pensieri e la sua parabola discendente, ma senza alcuna indulgenza. Per i criminali di questa storia non c'è redenzione. Cinque racconti in cui i protagonisti vengono fotografati in un momento di incertezza, momento in cui devono prendere decisioni che possono cambiare il proprio futuro. "Via da qui"(minimum fax) è una raccolta di racconti scritta da Alessandra Sarchi, autrice di romanzi come "L'amore normale", "La notte ha la mia voce" (finalista Campiello 2017), "Il dono di Antonia". C'è la storia di una giovane donna che perde la sua compagna in un incidente e si rende conto che non ha alcun diritto nella decisione sulla donazione degli organi, una giovane coppia che vive abusivamente in un piano di un palazzo nobiliare dismesso che scopre di aspettare un figlio, e ci sono ancora due donne che, dopo la fine di una relazione, devono decidere se tornare in Italia o restare a vivere negli Stati Uniti.
Puntata speciale del "Cacciatore di libri Estate" dedicata alle emozioni forti, quelle che facciamo fatica a riconoscere e ad ammettere, le emozioni di cui abbiamo paura e che cerchiamo di sopire. Un viaggio nelle emozioni intense con i romanzi di Fabio Bacà, finalista al premio Strega e al Campiello, Megan Nolan, finalista al Premio Strega europeo, Marco Peano e la scrittrice americana di origine indiana Avni Doshi. Ospite del caffè letterario: Francesco Chiamulera, direttore del festival culturale "Una montagna di libri" che si svolge a Cortina D'Ampezzo. Libri consigliati: "Il fantasma in bicicletta - All'inseguimento di Giovannino Guareschi" di Enrico Brizzi (Solferino), "Il tramonto della democrazia" di Anne Applebaum (Mondadori - traduz. Massimo Parizzi), "Anarchia - L'inarrestabile ascesa della Compagnia delle indie orientali" di William Dalrymple (Adelphi - traduz. Svevo D'Onofrio), Arabia Felix di Thorkild Hansen (Iperborea - traduz Doriana Unfer). Jukebox letterario: Animale di Lisa Taddeo (Mondadori - traduz. Monica Pareschi) "Fame blu" di Viola Di Grado (La nave di Teseo), "Le scrittrici della notte" a cura di Loredana Lipperini (Il Saggiatore), coming soon: "Il continente bianco" di Andrea Tarabbia (Bollati Boringhieri), "L'avversione di Tonino per i cechi e i polacchi" di Giovanni Di Marco (Baldini Castoldi). Musiche: Taxi Driver - Bernard Herman Hotter than hell - Due Lipa I wanna be your slave - Maneskin In regia: Pietro La Corte e Andrea Roccabella
One more for the road
Cetta Berardo"Le parole che vengono da lontano: Bra o della felicità"Centenario di Gina LagorioProseguono le iniziative organizzate dal Comune di Bra in occasione del centenario dalla nascita della scrittrice, saggista e parlamentare Gina Lagorio, nata a Bra e cittadina onoraria.Dopo l'anteprima nell'ambito del Salone del Libro per Ragazzi, domenica 12 giugno alle 17.30 a Palazzo Mathis, è in programma “Le parole che vengono da lontano: Bra o della felicità”, omaggio in parole e musica.L'evento vedrà come voce recitante Vittoria Morino, della compagnia Artedanza; all'arpa Sara Milanesio, della Fondazione Fossano Musica, con la testimonianza della nipote Benedetta Barone. Conduce Cetta Berardo, curatrice della rassegna dedicata alla scrittrice. Saranno inoltre presenti Silvia e Simonetta Lagorio. Seguirà aperitivo.Il cartellone di appuntamenti proseguirà in autunno, con una passeggiata letteraria, un incontro sul tema “Le parole al femminile”, un evento per gli studenti delle scuole superiori e lo spettacolo teatrale tratto da “La memoria perduta”.Gina Lagorio"Capita"Garzantihttps://www.garzanti.it/Il dolore, il corpo, la relazione con gli altri, l'istintivo attaccamento alla vita: sono questi i temi dell'ultimo libro di Gina Lagorio, "Càpita", una riflessione incalzante sull'esistenza filtrata attraverso l'esperienza della malattia. In queste pagine, le due tonalità maggiori della narrativa di Gina Lagorio - il realismo e l'intimismo - diventano strumento di conoscenza di sé e del mondo. Un'infallibile capacità d'osservazione, un'impietosa analisi della propria carne e della propria anima, il dolore fisico che spinge a una lancinante meditazione, una scrittura sapiente, insieme precisa e straordinariamente evocativa, ricca di echi e risonanze, un'ironia che evita ogni autocommiserazione, fanno di "Càpita" un libro forte, intenso, il bilancio spietato e poetico di una vita.Gina Lagorio (Bra, Cuneo, 1922 - Milano 2005) scrittrice italiana. Figura importante nella cultura del dopoguerra, collaboratrice di molti giornali, parlamentare impegnata per i diritti delle donne e per la pace, ha esordito con il garbato Un ciclone chiamato Titti (1969), ispiratole dalla figlia. Alla figura del marito, protagonista della Resistenza, scomparso prematuramente, sono dedicati Approssimato per difetto (1971), una delle sue opere migliori, e Raccontiamoci com'è andata (2003). Tra i numerosi romanzi, in cui una tormentata vena introspettiva s'innesta su un solido impianto realistico e sull'efficace ricostruzione di vicende e momenti storici, si segnalano: La spiaggia del lupo (1977, premio Campiello), Fuori scena (1979), Tosca dei gatti (1983, premio Viareggio), Tra le mura stellate (1991), Il bastardo (1996). Le passioni che hanno dato senso alla sua vita sono la materia di Inventario (1997), mentre l'intenso Càpita (postumo, 2005) è una riflessione incalzante sull'esistenza, filtrata attraverso l'esperienza della malattia. Ha pubblicato anche racconti, testi teatrali, un libro per l'infanzia e numerosi saggi (Fenoglio, 1972; Sbarbaro, un modo spoglio di esistere, 1981; Russia oltre l'URSS, 1989; Il decalogo di Kieslowski, 1992).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Enea Brigatti"Archivissima"https://www.archivissima.it/2022/Archivissima, unico festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici, si svolgerà a Torino dal 9 - Giornata internazionale degli archivi - al 12 giugno 2022 e La Notte degli Archivi il 10 giugno 2022 su tutto il territorio nazionale. Il festival tornerà a svolgersi totalmente in presenza. La Notte degli Archivi, invece, si svolgerà in forma ibrida, on-line e con più di 150 eventi dal vivo in tutta Italia.Archivissima espande anche la sua presenza territoriale a Torino. Alla location storica – il Polo del ‘900 (Via del Carmine, 14) fulcro della Notte degli Archivi – si aggiunge il Teatro Gobetti (Via Gioacchino Rossini, 8) e la straordinaria cornice della neo inaugurata sede torinese delle Gallerie d'Italia (Piazza San Carlo 156), polo museale di Intesa Sanpaolo che il pubblico di Archivissima potrà visitare gratuitamente. Anche tutti gli appuntamenti, come di consueto, saranno ad accesso gratuito.Abbiamo proposto agli archivi di produrre un video o di realizzare un podcast e in questo modo siamo riusciti a coinvolgere centinaia di archivi da tutte le regioni italiane, e decine di migliaia di persone come pubblico del festival. Per il 2022 la mia speranza è poter recuperare l'atmosfera delle prime edizioni, con le strade piene di gente che passa da un archivio all'altro nel corso di una serata magica, portandoci però dietro il bagaglio raccolto in questi anni. Ovvero la ricchezza dei contenuti digitali che affiancano l'esperienza dal vivo, e le dimensioni di un evento che da cittadino si è trasformato in una grande festa attesa in tutto il Paese” commenta Andrea Montorio, fondatore del festival. Il tema 2022 sarà: #change. Di cambiamenti, epocali o infinitesimali, è segnata tutta la storia dell'umanità. Molti tra questi hanno impresso nuovo corso alla vita umana come le grandi scoperte scientifiche, le rivoluzioni economiche, sociali o culturali, la conquista progressiva dei diritti o dello spazio. Altri hanno segnato involuzioni, arretramenti, sconfitte come invasioni, guerre, segregazioni, stragi, contaminazioni ambientali, pandemie…LA NOTTE DEGLI ARCHIVIVenerdì 10 giugno l'appuntamento clou del festival: La Notte degli Archivi che si svolgerà in forma ibrida, in presenza e on-line. La doppia possibilità di fruizione, accolta con favore dal pubblico e dagli archivi partecipanti nelle edizioni passate, consente di poter raggiungere un numero sempre maggiore di persone e di garantire a tutti gli enti una presenza attiva. Sale a circa 400 partecipanti il numero di Archivi iscritti quest'anno. Molti dei quali per la prima volta.19 le regioni rappresentate a cui si aggiunge la partecipazione di alcuni archivi d'oltre confine come l'ArchivesPortalEurope, l'aggregatore degli archivi europei, il Sciascia Archive Project di Toronto, nonché l'Archivio Benkirane di Casablanca e il Museo della Polizia federale Argentina di Buenos Aires. Fra i partecipanti vi sono Archivi di Stato, archivi di ambito religioso, artistico e culturale ma anche archivi delle maggiori aziende italiane, in particolare della moda, del food e della finanza. In crescita anche reti, territoriali o tematiche, che consentiranno al pubblico di ampliare il percorso di scoperta ben oltre i confini di un solo archivio.Torna anche quest'anno la serata in diretta dal Polo del ‘900 di Torino, condotta dalla giornalista Giulia Cavaliere, che traccerà un fil rouge fra gli archivi di tutta Italia, fra collegamenti con gli ospiti più attesi e interventi in studio.La Notte degli Archivi sarà, fra l'altro, l'occasione per farsi guidare dallo scrittore Marco Balzano alla scoperta dell'archivio Publifoto e indagare le dimensioni del cambiamento immortalate all'interno della immensa raccolta acquisita nel 2015 da Intesa Sanpaolo e conservata dal 17 maggio 2022 presso la sede torinese delle Gallerie d'Italia, oggetto di un allestimento permanente.Il Museo Storico Reale Mutua (che il pubblico potrà visitare gratuitamente) ospiterà la scrittrice Giulia Caminito che scriverà, per l'occasione un testo inedito. Giulia Caminito è autrice, fra gli altri di L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani 2021), finalista al premio Strega e vincitore del premio Campiello 2021.Sarà Fabio Genovesi, scrittore che per primo ha raccontato l'Archivio Storico Lavazza nel 2016, a ripercorrere i cambiamenti avvenuti in Lavazza negli anni cruciali della sua crescita imprenditoriale attraverso un podcast che sarà lanciato in occasione de La Notte degli Archivi e sarà poi disponibile su Spreaker, Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify e Deezer.Il pubblico potrà anche conoscere nei dettagli l'impegno che Iren rivolge alla transizione ecologica a cui sarà dedicato il contributo video nel quale Fabrizio Gaudio, responsabile della comunicazione territoriale del Piemonte dell'azienda e il giornalista Luca Indemini racconteranno il processo di decarbonizzazione della produzione energetica.L'autrice, commentatrice e conduttrice radiofonica Chiara Valerio esplorerà l'archivio Italgas, conservato nel nuovissimo polo Heritage Lab Italgas, seguendo il filo del cambiamento, indagando in particolare il rapporto tra le Stem e il mondo femminile. A dialogare con lei sarà Simona Alini, Partner Head of Diversity and Inclusion GSO Company ed esperta di diversity & Inclusion.L'Archivio storico dell'Ordine Mauriziano sarà raccontato dallo scrittore, saggista e traduttore Giuseppe Culicchia in libreria con Berlino è casa per i tipi di Laterza L'evento si svolgerà presso il Salone Centrale della Palazzina di Caccia di Stupinigi.Infine il Circolo dei Lettori, ospiterà il concerto CFM Combo Jazz, con Benedetta Leway, Mauro Silvestri alla tastiera, Carlo Bertotto alla chitarra, Sergio Trovò al contrabbasso e Marco Ferrero alla batteria. E l'incontro Una passione privata: in viaggio verso Beppe Fenoglio attraverso Mario Dondero con Angelo Ferracuti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Cinque racconti in cui i protagonisti vengono fotografati in un momento di incertezza, momento in cui devono prendere decisioni che possono cambiare il proprio futuro. "Via da qui" (minimum fax) è una raccolta di racconti scritta da Alessandra Sarchi, autrice di romanzi come "L'amore normale", "La notte ha la mia voce" (finalista Campiello 2017), "Il dono di Antonia". C'è la storia di una giovane donna che perde la sua compagna in un incidente e si rende conto che non ha alcun diritto nella decisione sulla donazione degli organi, una giovane coppia che vive abusivamente in un piano di un palazzo nobiliare dismesso che scopre di aspettare un figlio, e ci sono ancora due donne che, dopo la fine di una relazione, devono decidere se tornare in Italia o restare a vivere negli Stati Uniti. Nella seconda parte parliamo di "Le perfezioni" di Vincenzo Latronico (Bompiani). Anche in questo caso i protagonisti sono alle prese con un senso di impermanenza e inadeguatezza. Anna e Tom sono dei giovani creativi digitali, lavorano con il web e i social, hanno trasformato una passione in una professione. Hanno lasciato l'Italia e si sono trasferiti a Berlino dove, apparentemente, sono riusciti a realizzare il proprio sogno di libertà. Ma fin dall'inizio della narrazione si intuisce che dietro l'apparenza perfetta si nasconde qualcosa di stantio, una crepa destinata ad allargarsi sempre più.
Dall'1 al 3 aprile torna la grande kermesse dei motori su uno dei percorsi più avvincenti del vicentino. Il tracciato di 9,910 chilometri vedrà la partenza da località Bramonte, a Cogollo del Cengio e poi su verso l'Altopiano dei Sette Comuni dove la bandiera a scacchi sventolerà in località Campiello. Si rinnova il duello Faggioli-Merli
L'abbassamento del livello dell'istruzione e lo spostamento dell'attenzione dal merito all'inclusione rappresentano un danno per le classi popolari: i figli delle classi meno agiate perdono l'unico mezzo di elevazione sociale a loro disposizione. È questa la tesi di "Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza" di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi. Che cos'è questa cappa opprimente che censura e cancella linguaggio, ironia e pensiero? Se lo chiedono sempre Paola Mastrocola e Luca Ricolfi in "Manifesto del libero pensiero" in tutte le edicole assieme a La Repubblica. Entrambi i libri sono editi da Nave di Teseo. Paola Mastrocola è l'ospite della nuova puntata di PDR, Paola ha esordito con il romanzo La gallina volante (2000), vincitore del premio Calvino. Finalista al premio Strega nel 2001 con Palline di pane e vincitrice del premio Campiello nel 2004 con Una barca nel bosco, ha pubblicato, tra gli altri, La scuola raccontata al mio cane (2004), La passione ribelle (2015), L'amore prima di noi (2016). Trovi i libri degli ospiti di PDR e qualche altro consiglio di lettura qui https://www.amazon.it/shop/danielerielli Il mio ultimo romanzo è "ODIO" (Mondadori, 2020) e lo trovi qui: https://amzn.to/39dEPFm "Lascia stare la gallina" letto da Francesco Montanari su Audible (anche con prova gratuita per 30 giorni) https://www.audible.it/pd/Lascia-stare-la-gallina-Audiolibri/B09SV6HKMT?qid=1645608146&sr=1-1&ref=a_search_c3_lProduct_1_1&pf_rd_p=67f8f22b-aed1-45a6-a456-d09beff03315&pf_rd_r=RHJFFPF5RQHYTWKYRABV La mia newsletter gratuita: https://danielerielli.substack.com/ Instagram - https://www.instagram.com/danielerielli/ Twitter - https://twitter.com/danielerielli Facebook - https://www.facebook.com/quitthedoner/ PDR è su YouTube, Spotify, Apple e Google Podcast, Spreaker, Anchor e i principali canali podcast, ricordarti di iscriverti per non perderti le prossime puntate.
Secondo episodio di Finalmente letteratura! conversazioni letterarie tra Bruno Ferraro e Matteo Telara. Bruno e Matteo ci parlano di Antonio Tabucchi, uno degli scrittori italiani più significativi e più conosciuti all'estero oltre che autore di teatro, saggista e docente di letteratura portoghese. E del suo romanzo bestseller Sostiene Pereira, vincitore del prestigioso premio Campiello 1994 e poi tradotto in 25 lingue. Il protagonista è un timido e malinconico giornalista di Lisbona che gradualmente prende coscienza della realtà storico-sociale del Portogallo negli anni Trenta, dominato dalla dittatura di Salazar. Per questo percorso di risveglio da cittadino rassegnato ad oppositore, il libro ha spesso assunto il valore simbolico di resistenza ai regimi antidemocratici. In un'altro libro di Tabucchi Viaggi e altri viaggi pubblicato nel 2010, ritorna il tema del rapporto tra letteratura e viaggio e del viaggio come forma di conoscenza. Bruno ha conosciuto Antonio Tabucchi nel 1991 durante un sabbatico alla Normale di Pisa e fu l'inizio di un'amicizia ricca di esperienze e collaborazioni, tra cui l'introduzione e analisi del testo curata da Bruno al libro Sostiene Pereira per l'editore Loescher. Ascoltiamo da Bruno vari aneddoti della loro amicizia. Ringraziamo gli sponsor di questo episodio: l'Ambasciata d'Italia a Wellington www.ambwellington.esteri.it e il Ministry of Ethnic Communities www.ethniccommunities.govt.nz Ondazzurra è in diretta ogni domenica alle 11.20 su 104.6 FM
Una bellissima Cogitata con lo scrittore Paolo Malaguti: linguaggio, storie e ricerca di sé. Alcuni libri di Paolo 1) Se l'acqua ride: https://amzn.to/3wv7Fd2 2) La reliquia di Costantinopoli: https://amzn.to/3e31eay 3) Nuovo sillabario veneto: https://amzn.to/3hYD9Ts Ascolta la 2a stagione di Parole Preziose ➤➤➤ http://bit.ly/parolepreziose2Informati sul referendum Eutanasia Legale ➤➤➤ https://referendum.eutanasialegale.it/In Live ogni giorno alle 14:30 ➤➤➤ https://www.twitch.tv/dailycogitoIl canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerroLa mia newsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfzTutti i prossimi eventi (online e non) ➤➤➤ https://rickdufer.com/eventi/La Community di Patreon ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickduferLa chat di Discord ➤➤➤ https://discord.gg/vs3reA2kInstagram ➤➤➤ https://www.instagram.com/rickdufer/Tutti i miei libri ➤➤➤ http://bit.ly/libduferIl nostro negozio ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/Daily Cogito si fa in tre:ogni giorno in Live su Twitch, alle 7 in podcast e la sera sul canale YouTube,Per combattere la zombificazione.La voce della sigla è di Marco Benedetti.La musica è "Shake Down" di Jules Gaia, da Epidemic Sound
Milena AgusLa Grande Invasione - Ivreavenerdì 28 maggio Antonella Lattanzi e Milena AgusMilena Agus è nata a Genova da genitori sardi e vive a Cagliari, dove insegna italiano e storia in un istituto superiore tecnico-professionale.Con nottetempo ha pubblicato Mentre dorme il pescecane (2005), Mal di pietre (2006), Ali di babbo (2008), La contessa di ricotta (2009), Sottosopra (2012), Guardati dalla mia fame (con Luciana Castellina, 2014), Terre promesse (2017). I suoi libri sono tradotti in cinque lingue. L'uscita in Francia del suo secondo romanzo è stato un evento, di critiche e di vendite. Milena Agus ha ricevuto numerosi premi letterari, tra i quali il prestigioso Premio Zerilli-Marimò a New York. Mal di pietre ha vinto il Premio Forte Village (2007) e si è segnalato fra i finalisti del Premio Strega e al secondo posto nel Campiello.Milena Agus"Un tempo gentile"NottetempoIn un piccolo paese dell'entroterra sardo, nel Campidanese, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse, riparate dai muri grigi delle case rimodernate con blocchetti di cemento e arrese alle monocolture di carciofi e biomasse. Un paese "perduto", con le erbacce nei giardini e senza più vocazione, che si è arenato su una secca e dimenticato del mondo che lo circonda. Finché non arrivano "gli invasori": una manciata di migranti che vengono da lontano e di volontari che li accompagnano, destinati a sistemarsi nel Rudere, una casa abbandonata con le finestre sgangherate aperte sulle colline. Lo sconcerto assale tutti, paesani e invasori: "Non era questo il posto", si ripetono da entrambe le parti - l'una spaventata da quella novità indecifrabile piovuta all'improvviso da chissà dove, l'altra catapultata in quel "corno di forca di paesino sardo" dove i treni non si fermano più. Ma la vita, anche quando sembra scivolare nell'insensatezza, è sempre aperta al futuro, è sempre un "fare, disfare e rifare". E se nel tempo imprevedibilmente gentile di quello strano consorzio umano gli orti tornano a germogliare, il Rudere a popolarsi, le emozioni a dilagare, qualche traccia di nuovo resterà comunque a cambiare i colori delle cose.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Francesca Mancini"Il Salone presenta Albert Camus"con le voci di Alessandro Piperno, Yasmina Melaouah, Annalena Benini, Leila El Houssi, Evelina Santangelo, Goffredo Fofihttps://www.salonelibro.it/ita/E' on line il podcast in sei puntate “Il Salone presenta Albert Camus”, ideato e prodotto dal SaloneInternazionale del Libro di Torino, con il supporto dell'Institut français Italia, nell'ambito del progetto Un libro, tante scuole, realizzato in collaborazione con Bompiani e il sostegno dell'Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte. Un podcast nato per raccontare e approfondire le opere di uno scrittore, Albert Camus, che ha segnato il suo e il nostro tempo, legando la narrativa e la filosofia alle concrete battaglie politiche e che non smette mai di aiutarci ad interpretare il mondo e le relazioni tra gli esseri umani.Puntata 1 – Alessandro Piperno - Come leggere La peste?Come si legge un capolavoro come “La Peste” di Albert Camus durante la pandemia?Lo scrittore Alessandro Piperno ci conduce in un viaggio tra le riflessioni, le parole e lascrittura di uno dei capolavori della letteratura contemporanea, aiutandoci a distinguere lalettera dalla metafora e la nostra esperienza dalla visione poetica.Alessandro Piperno è scrittore e insegna Letteratura Francese all'Università di Roma TorVergata. Vincitore del premio Campiello - opera prima nel 2005, Premio Strega nel 2012 evincitore del Prix du Méilleur Livre Étranger nel 2011. Da anni collabora con "Il Corriere dellaSera" e di recente è stato chiamato a dirigere la collana de "I Meridiani" Mondadori.Puntata 2 - Yasmina Melaouah - Cronaca da una città appestataCome si ascolta un testo? In questa puntata, Yasmina Melaouah ci racconta la traduzionede “La Peste”, di cui cogliere tutte le voci: quella di Orano appestata, comunità di uomini inlotta contro il male, e quella dei singoli cuori straziati.Yasmina Melaouah traduce da trent'anni narrativa francese e insegna, occasionalmente,traduzione letteraria. Fra gli autori tradotti, Daniel Pennac, Alain-Fournier, Mathias Enard eAlbert Camus di cui ha ritradotto molte delle opere.Puntata 3 – Annalena Benini - La passione di vivereAnnalena Benini in questa puntata ci racconta la passione per la vita di Albert Camus.L'istintiva fedeltà alla luce dell'esistenza e alla forza del mare e del cielo. La gioia di essereal mondo e di amare.Annalena Benini è giornalista, editorialista e scrittrice. Dal 2001 scrive per “Il Foglio”,occupandosi di libri, cultura, persone e storie, e per l'inserto settimanale “Il Figlio”, che hafondato e cura e che è diventato un podcast. Ha scritto e condotto “Romanzo italiano” suRai3 e “Pietre d'inciampo” per Rai storia.Puntata 4 – Leila El Houssi - Il desiderio di MediterraneoLeila El Houssi ci porta in viaggio tra le due rive di Albert Camus: scrittore algerino efrancese, perché è in questa dualità che si può comprendere la coscienza della suaappartenenza o meglio del suo desiderio di Mediterraneo. Nei suoi testi è insita la doppianatura dell'essere umano: spazio in cui convivono il positivo e il negativo, il bene e il male, lagioia e il dolore.Leila El Houssi è docente di Storia e Istituzioni dell'Africa presso il dipartimento di ScienzePolitiche dell'Università La Sapienza di Roma. Esperta di storia, culture e questioni di generedell'area mediterranea, ha pubblicato numerosi saggi e volumi.Puntata 5 – Evelina Santangelo - Il senso della rivoltaEvelina Santangelo ci mostra il coraggio di pensiero dello scrittore Albert Camus come mododi stare dentro la storia, nel proprio tempo, e anche nel mondo, mettendo al primo posto lalibertà di esercitare diritti umani e civili. E ancora, il diritto di dissentire, di tirarsi fuori dalcoro del consenso, in solitudine.Evelina Santangelo è scrittrice e editor. Insegna Tecniche della Narrazione alla ScuolaHolden. Per Einaudi ha pubblicato racconti e diversi romanzi. Sempre per Einaudi ha curatoe tradotto vari libri. Suoi articoli sono usciti su quotidiani, blog e settimanali nazionali.Collabora con il settimanale “L'Espresso”.Puntata 6 – Goffredo Fofi - Il tentativo di reagirePartendo da reminescenze giovanili, in particolare dal suo impegno al fianco di Danilo Dolcinegli anni Cinquanta, in una Sicilia arcaica e povera, Goffredo Fofi apre la sua personaleriflessione sull'opera di Albert Camus, indagando sui motivi e i temi che hanno reso cosìuniversali romanzi come “La peste” e “Lo straniero”, elevandoli a grande letteratura, e sullasolidarietà umana come reazione alle violenze dell'uomo e della natura.Goffredo Fofi si occupa di critica cinematografica e letteraria, ha diretto e fondato riviste diinteresse culturale e politico, ha scritto molti libri e ha partecipato a molte esperienze diintervento sociale ed educativo dalla metà degli anni Cinquanta a oggi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Dana and Peter Smith are owners of MinnyRow Market (MRM), a boutique grocer that specializes in locally sourced and ethically produced foods. Their goal is to create a community around the local food and products they carry, reflecting a blend of their two backgrounds.Dana’s passion is customer service. She graduated from the University of Saint Thomas, majoring in journalism. Prior to meeting Peter, Dana worked as an educator at lululemon and then helped open Nordstrom Ridgedale as a denim specialist. Peter knows food. He graduated from Le Cordon Bleu and held various kitchen jobs, most notably as sous chef at Campiello in Eden Prairie. After starting his family with Dana, Peter left the world of cooking to move up the supply chain as a sales representative.At MinnyRow Market, they're creating an environment that educates the importance of local food while allowing the customer to feel like an old family friend each time they step inside the store. While MRM customers shop local, they're supporting small businesses across the state. Or as Dana and Peter put it:"We don’t have any secrets, that’s our secret. We're transparent in the products we carry, not re-branding or putting our label on a commodity."We believe in keeping your friends close and your farmers closer."Website: https://MinnyRow.com/Facebook: https://Facebook.com/Minnyrowmarket/Instagram: https://Instagram.com/minnyrowmarket/Pinterest: https://Pinterest.com/minnyrowmarket/#mrmfam
Ferdinando Camon"Il canto delle balene" Hacca Edizioni"A ottant'anni se non muori ti ammazzano" Apogeo"Il canto delle balene"Hacca Editorehttps://www.hacca.it/Questo è il romanzo di cinque brindisi, cinque inni alla vita: ai grandi amori mai conosciuti, ai cercatori di Dio che han perduto se stessi, a coloro che fermano i passanti per chiedere «Questo è importante per te?», a chi va in mari lontani per ascoltare il canto delle balene, a chi compra una parola. Più uno: a chi ama vent'anni dopo la donna che non aveva amato vent'anni prima.«Raramente, molto raramente mi avviene di leggere racconti così giusti, nella misura e negli intendimenti, così vivaci, della rapidità e leggerezza di un conte philosophique». Leonardo Sciascia"A ottant'anni se non muori ti ammazzano"Apogeo Editorehttps://www.apogeoeditore.it/Stiamo attraversando un'epidemia e curiamo quelli che costano meno, lasciamo perdere i vecchi, perché costano di più. Distinguiamo tra le morti “inaccettabili”, perché i pazienti sono giovani e intelligenti, e le morti “accettabili”, perché i malati sono vecchi, hanno altre patologie, o sono dementi. Con questa giustificazione economica della morte muore la nostra civiltà.Ferdinando Camon è nato in provincia di Padova. In una dozzina di romanzi (tutti pubblicati con Garzanti) ha raccontato la morte della civiltà contadina (Il quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre – Premio Strega 1978), il terrorismo (Occidente, Storia di Sirio), la psicoanalisi (La malattia chiamata uomo, La donna dei fili), e lo scontro di civiltà, con l'arrivo degli extracomunitari (La Terra è di tutti). È tradotto in 22 paesi. Il suo ultimo romanzo è La cavallina, la ragazza e il diavolo (2004). Nel 2016 ha vinto il premio Campiello alla Carriera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Che si prova a vincere il Campiello? Lo abbiamo chiesto a Remo Rapino, premiato con «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio»: ci racconta le emozioni e i ricordi della serata finale.
Antonio Tabucchi (Pisa, 1943-Lisboa, 2012) publicó "Sostiene Pereira" en 1994. Ganó el Campiello, el Viareggio y el premio europeo Jean Monnet. Es una novela sobre la importancia del periodismo y la opinión pública en tiempos de opresión, y cuestiona el carácter político de la cultura.
Antonio Tabucchi (Pisa, 1943-Lisboa, 2012) publicó "Sostiene Pereira" en 1994. Ganó el Campiello, el Viareggio y el premio europeo Jean Monnet. Es una novela sobre la importancia del periodismo y la opinión pública en tiempos de opresión, y cuestiona el carácter político de la cultura.
Nonostante siamo o cerchiamo di essere un momento di buonumore mattutino, non sempre, possiamo esimerci dal farci contaminare da quello che ci succede attorno. Proteste, ingiustizia sociale e razziale, sono contenuti che ci circondano e ci chiedono di essere trattati.Quindi oggi prendiamola così: un modo per sentire modi differenti di pensare e di guardare alle cose ci permettono per un secondo di cambiare punto di vista. Non ci rimane altro che augurarvi buon ascolto e darvi appuntamento a domani!Ringraziamo per i contributi Marina, Alessandra Pagani, Simona e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
E nel primo fine settimana buono dopo la fine del lockdown il profumo d'estate comincia a farsi sentire come anche la voglia di evadere e così dalla Siberia alle spiagge anche la voglia di viaggiare ed evadere. Così oggi tra ricordi e letture andiamo in una città che non ha cielo, a Instanbul, sulla transiberiana e in un viaggio estivo di due coniugi... Pronti a partire?Buona domenica e buon ascolto.A domani!I libri, le riviste, gli autori e gli eventi citati:La città senza cielo- Jean MalaquisLa bastarda di Instanbul - Elif ShafakSiberiana - Luciana CastellinaGli estivi - Luca RicciRingraziamo per i contributi Simona, Alessandra Pagani, Maria e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
Anche oggi tante letture e riflessioni fra cui spicca la brutta ma divertente avventura di Marina, lettrice volenterosa di esordi non proprio promettenti. Rideremo ancora sui ricordi di Verdone, parleremo di racconti e fasi lunari con Alessandra e termineremo con Valeri e e il premio Campiello. Questa è la nostra proposta per iniziare bene il fine settimana!Buon ascolto e buona giornata.A domani!I libri, le riviste, gli autori e gli eventi citati:Fatti coatti (o quasi) - Carlo VerdoneI racconti dei gattiLe sette sorelle - Lucinda RileyL'incanto del pesce luna - Ade ZenoRingraziamo per i contributi Maria, Alessandra Pagani, Marina e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
Oggi le scommesse compaiono in due messaggi su quattro... c'è chi scommetteva sui possibili insabbiamenti della rivolta di piazza Tienanmen e c'è chi scommette che, se quell'autore di cui non aveva proprio intenzione di leggere nemmeno un rigo dovesse vincere il Campiello, allora non solo leggerà quel suo libro, ma anche quello che non ha mai aperto e che le è stato regalato anni fa. E, delle volte, consiglio dalla regia di questo podcast, se ti regalano un libro che non ti piace allora è meglio farlo fuori subito... portarlo in biblioteca o fortuitamente dimenticarselo in un bar o in un luogo dove qualcuno che lo apprezza di più lo possa trovare o adottare.E nell'attesa di conoscere le vostre scommesse, noi ci diamo appuntamento a domani e vi auguriamo buon ascolto.Buona giornata!I libri, le riviste, gli autori e gli eventi citati:Mao Zedong è arrabbiato: Verità e menzogne dal pianeta Cina - Yu Hua Ragione e sentimento - Stefania BertolaLa pioggia fa sul serio - Loriano Macchiavelli e Francesco GucciniSommersione - Sandro FrizzieroRingraziamo per i contributi Maria, Alessandra Pagani, Marina e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
After Eight un ricordo che viene da lontano dei cioccolatini più strani diffusi in Italia. Avevano una. confezione sofisticatissima e uscivano dai canoni dei soliti cioccolatini a cui gli italiani erano, fino ad allora, abituati. Così oggi ricordiamo cose a cui non eravamo e non siamo ancora abituati: scene di protesta americane, mamme che hanno un approccio diverso dal nostro e via dicendo.E voi, gli After Eight, ve li ricordate?Buon ascolto e buona giornata!A domani!Ringraziamo per i contributi Maria, Alessandra Pagani, Marina e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
I ricordi, brutte bestie, e pure tanto necessari; i ricordi ci sono necessari per ricordare date, appuntamenti, vecchi eventi a noi cari e le facce amiche che magari non vediamo più. Ci ricordano quello che abbiamo studiato, chi abbiamo visto, le prove che abbiamo affrontato fino al nostro presente prima che, anch'esso diventi un ricordo. Eppure ci sono attivi della nostra vita e del passato che ci piace di meno ricordare perché non ci capacitiamo del fatto che un nostro simile sia stato in grado di concepire atti simili e soprattutto di metterli in atto. Ricordare è così, ci permette di non perderci e di non inciampare, ci permette di non sbagliare ancora ricordandoci anche cose che non ci piacciono e quando vedi eventi, come quelli che stanno scuotendo l'America di oggi, non puoi nasconderti i ricordi, sperando che stavolta l'umanità si sappia salvare ancora.Buona giornata e buon ascolto.A domaniI libri, le riviste, gli autori e gli eventi citati:La svolta decisiva - Mark TwainLe ragazze - Emma ClineIl giusto peso. Un memoir americano - Kiese LaymonCompassi giapponesi - Patrizia CavalliRingraziamo per i contributi Simona, Alessandra Pagani, Maria e Valeria.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast, Listen Notes e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
Vincenzo, shares with us his story of being fearless at the age of fifteen by taking the train from Milwaukee into Chicago to work for free at the world-famous Spiaggia, restaurant as a line cook to hone his skills. With the challenges of an ailing father he ultimately had to stay put in Milwaukee. Later on, through all the hard work, tears and heartbreak Vincenzo found himself in Naples, Fl. as a Chef at well known Campiello restaurant. After several years as the head chef Vincenzo was able to open up his own restaurant. A Sicilian native, Vincenzo Betulia grew up in Milwaukee, Wisconsin after his parents moved there from Sicily when he was 2 years old. He began his career there at age 14 with an after-school job in Paul and Joe Bartolotta’s Ristorante Bartolotta. By age 15, he held a prized spot on the pizza line. He ultimately attained the chef position, became a Bartolotta protégé, and helped open two additional Bartolotta restaurants in Milwaukee. While attending the Kendall Culinary School in Chicago, Chef Vincenzo further honed his skills at Bartolotta’s acclaimed Spiaggia. In Chicago, and later in Milwaukee, he worked with Michael White, a fellow Kendall alum and Bartolotta protégé. On a vacation in Naples, Florida, Chef Vincenzo fell in love with the area and secured a chef's position at Campiello, a staple in the Naples dining scene. He worked his way up to head chef, a position he held for nine years, before opening his namesake restaurant, Osteria Tulia in January 2013, and Bar Tulia, an Italian gastropub and craft cocktail bar, in December 2014. A culinary trendsetter and major force in the Naples dining scene, Chef Vincenzo has opened his third restaurant, The French, a French rustic brasserie, in the fall of 2016. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/fromexecutiontoexcellence/message
S’il y a un écrivain qui aime partager ses découvertes littéraires, c’est bien Daniel Pennac ! L’auteur de la saga Malaussène raconte avoir eu un véritable coup de foudre à la lecture du premier roman de Silvia Avallone, D’Acier, fasciné par la « puissance d’écriture incroyable » de cette jeune Italienne. Salué par le prix Campiello du premier roman en Italie, par plusieurs prix de lecteurs en France, traduit en plus de 20 langues et adapté au cinéma, ce roman social et initiatique a valu à Silvia Avallone une renommée internationale. Celle qui lisait enfant les livres de Daniel Pennac traduits en italien confesse, à l’instar d’une génération, qu’il est l’un des premiers à lui avoir donné le goût de la lecture, puis de l’écriture. Quatre ans après Marina Bellezza, où elle poursuivait son exploration d’une Italie au bord du gouffre à travers un amour impossible, Silvia Avallone fait, dans La Vie parfaite, le portrait bouleversant d’une génération écartelée entre ses doutes et ses rêves, entre précarité et espoir. « Si modestes soient-ils, ses personnages sont des géants ; ils nous donnent à voir le monde en sa folie même », affirme Pennac, qui dévore chacun de ses nouveaux livres. Inspiré par le festival Italissimo qui les avait réunis à Paris l’an dernier, Oh les beaux jours ! leur a proposé de se retrouver à Marseille pour une rencontre transalpine que Daniel Pennac animera avec la générosité et la vivacité qu’on lui connaît. Che piacere ! Avec Silvia Avallone et Daniel Pennac. Rencontre traduite par Valentine Leÿs et enregistrée en public à La Criée - théâtre national de Marseille le 30 mai 2019. — À lire Silvia Avallone, La Vie parfaite, traduit de l’italien par Françoise Brun, Liana Levi, 2018. Daniel Pennac, Le Cas Malaussène, tome 1. Ils m’ont menti, Gallimard, 2017 ; Mon frère, Gallimard, 2018. — Rencontre en coproduction avec l’Institut culturel italien de Marseille. Un enregistrement réalisé par Des livres comme des idées dans le cadre de la 3e édition du festival Oh les beaux jours !. Montage : Élisa Portier — Générique : Charline Pouret —2019 © Oh les beaux jours !
Intervista ad Andrea Molesini, autore e scrittore già vincitore del premio Campiello, ospite nella libreria di Corso del Popolo Il Libraccio Reporter Doc.. tutti i giorni alle 11 e in replica alle 16.00: inchieste, approfondimenti, curiosità , intervi
Buongiorno amici! Shovel down that plate of pasta and finish your 9th cup of cappuccino because today the BnB crew is taking you on a canal tour of Haunted Italy! Melissa gets on her Vespa first with the story of the Colosseum, with its ancient Roman games of giraffe hide-and-seek, paired with Brouwerji West’s Dog Ate My Homework Saison. Then Vanessa grabs a gondola for the tale of Campiello del Remer, and it’s spectral visitor who always comes out ahead, paired with Coronado Brewing Company’s Leisure Lagoon Hazy Pale. Who will win in the battle of Roman solider helmets VS Venetian Doge clit hats? Listen and find out!
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
"Un lettino di ferro con le sbarre bianche e un corpo nudo: quello di una bambina tra i sette e dieci anni”..E' l'apertura di "La Prima verità", libro di Simona Vinci, vincitore del premio Campiello 2016. L'immagine è una foto del 1970, scattata per una inchiesta su un ospedale psichiatrico in cui si praticava l'elettrochoc a chiunque fosse considerato “ineducabile” o “pericoloso per sé e per gli altri”. L'autrice racconta a Psicoradio:” Me la porto dietro dovunque. Sono stata anche io una bambina ineducabile. Sono stata una bambina pericolosa per sé e per gli altri. Mi è andata bene. Se fossi nata solo cinque anni prima del 1970, in un altro contesto sociale, avrei potuto essere io quella bambina nuda, legata con cinghie di contenzione a un lettino spinto contro i margini dell'abisso”..."La Prima verità" racconta la storia di Angela, una giovane ricercatrice italiana, e della sua decisione di andare sull'isola-manicomio di Leros, dove fino alla metà degli anni 90 venivano recluse le persone con sofferenza psichica. E, dove a suo tempo la dittatura dei colonnelli aveva deportato poeti e dissidenti politici di tutta la Grecia, facendoli convivere con i malati di mente. Con Angela Simona si fonde, per dar voce a quelle anime dimenticate dalla storia, grazie a polverose cartelle cliniche a cui Angela/Simona riesce ad accedere...Nell'intervista, Simona Vinci svela alla redazione di sentire fino da piccola voci e presenze, proprio come sua madre, ed e' proprio la sofferenza psichica della madre ad averle fatto da specchio portandola a comprendere il suo bisogno di aiuto." Mi sono rivolta a uno psicoterapeuta e non al Centro di salute mentale - rivela - perché io vivo in un paese e il pensiero che il mio disagio psichico potesse essere noto a tutti mi suscitava vergogna"
"Un lettino di ferro con le sbarre bianche e un corpo nudo: quello di una bambina tra i sette e dieci anni”..E’ l’apertura di "La Prima verità", libro di Simona Vinci, vincitore del premio Campiello 2016. L’immagine è una foto del 1970, scattata per una inchiesta su un ospedale psichiatrico in cui si praticava l’elettrochoc a chiunque fosse considerato “ineducabile” o “pericoloso per sé e per gli altri”. L'autrice racconta a Psicoradio:” Me la porto dietro dovunque. Sono stata anche io una bambina ineducabile. Sono stata una bambina pericolosa per sé e per gli altri. Mi è andata bene. Se fossi nata solo cinque anni prima del 1970, in un altro contesto sociale, avrei potuto essere io quella bambina nuda, legata con cinghie di contenzione a un lettino spinto contro i margini dell’abisso”..."La Prima verità" racconta la storia di Angela, una giovane ricercatrice italiana, e della sua decisione di andare sull'isola-manicomio di Leros, dove fino alla metà degli anni 90 venivano recluse le persone con sofferenza psichica. E, dove a suo tempo la dittatura dei colonnelli aveva deportato poeti e dissidenti politici di tutta la Grecia, facendoli convivere con i malati di mente. Con Angela Simona si fonde, per dar voce a quelle anime dimenticate dalla storia, grazie a polverose cartelle cliniche a cui Angela/Simona riesce ad accedere...Nell’intervista, Simona Vinci svela alla redazione di sentire fino da piccola voci e presenze, proprio come sua madre, ed e' proprio la sofferenza psichica della madre ad averle fatto da specchio portandola a comprendere il suo bisogno di aiuto." Mi sono rivolta a uno psicoterapeuta e non al Centro di salute mentale - rivela - perché io vivo in un paese e il pensiero che il mio disagio psichico potesse essere noto a tutti mi suscitava vergogna"
"Un lettino di ferro con le sbarre bianche e un corpo nudo: quello di una bambina tra i sette e dieci anni”..E’ l’apertura di "La Prima verità", libro di Simona Vinci, vincitore del premio Campiello 2016. L’immagine è una foto del 1970, scattata per una inchiesta su un ospedale psichiatrico in cui si praticava l’elettrochoc a chiunque fosse considerato “ineducabile” o “pericoloso per sé e per gli altri”. L'autrice racconta a Psicoradio:” Me la porto dietro dovunque. Sono stata anche io una bambina ineducabile. Sono stata una bambina pericolosa per sé e per gli altri. Mi è andata bene. Se fossi nata solo cinque anni prima del 1970, in un altro contesto sociale, avrei potuto essere io quella bambina nuda, legata con cinghie di contenzione a un lettino spinto contro i margini dell’abisso”..."La Prima verità" racconta la storia di Angela, una giovane ricercatrice italiana, e della sua decisione di andare sull'isola-manicomio di Leros, dove fino alla metà degli anni 90 venivano recluse le persone con sofferenza psichica. E, dove a suo tempo la dittatura dei colonnelli aveva deportato poeti e dissidenti politici di tutta la Grecia, facendoli convivere con i malati di mente. Con Angela Simona si fonde, per dar voce a quelle anime dimenticate dalla storia, grazie a polverose cartelle cliniche a cui Angela/Simona riesce ad accedere...Nell’intervista, Simona Vinci svela alla redazione di sentire fino da piccola voci e presenze, proprio come sua madre, ed e' proprio la sofferenza psichica della madre ad averle fatto da specchio portandola a comprendere il suo bisogno di aiuto." Mi sono rivolta a uno psicoterapeuta e non al Centro di salute mentale - rivela - perché io vivo in un paese e il pensiero che il mio disagio psichico potesse essere noto a tutti mi suscitava vergogna"
Marco Balzano (scrittore, poeta, insegnante) vincitore del premio Campiello con, L'ultimo arrivato (Sellerio). La storia di un ragazzino siciliano che migra a Milano negli anni60.
E' il titolo del romanzo della nota abbandonologa Carmen Pellegrino che trova, studia e riporta in vita le rovine. Candidata al Campiello.
Brutto e altro nell'intervista con Giorgio Fontana, scrittore premio Campiello 2014. (terza parte)
Brutto e altro nell'intervista con Giorgio Fontana, scrittore premio Campiello 2014. (terza parte)
Ma come è nato il week end? ce lo racconta il nostro antropologo di fiducia Marino Niola. "non ci credevo" questo il commento di Giorgio Fontana, il più giovane vincitore del Campiello.
La 77esima puntata di Ricciotto si apre con la gioia, immutata, per il premio Campiello vinto dall’amico Giorgio Fontana: un premio alla faccia dei cinici e degli ammanicati. Poi ci ricordiamo che questo è un podcast di cinema...
"Le cose spaiate si devono appaiare. Le cose rotte si devono aggiustare. E quelle che fanno soffrire si devono curare. Si fa così. Io questo lo so." Matilde ha dodici anni. Non sopporta i guanti spaiati e compie piccoli, bizzarri rituali per addomesticare la realtà, per darle un ordine. È un dicembre torinese, pieno di neve e di ombre. Pochi giorni prima di Natale, il padre di Matilde, il magistrato Giovanni Corrias, è chiamato a indagare sul caso di un bambino morto in circostanze misteriose... Giocando sulle sfumature e sullo scandaglio psicologico, la vincitrice del premio Campiello 2008 costruisce un incalzante "racconto d'inverno" a più voci.