Italian writer
POPULARITY
Febrero Si te gusta lo que escuchas y deseas apoyarnos puedes dejar tu donación en PayPal, ahí nos encuentras como @IrvingSun 1. Ben-Hur – Lew Wallace 2. Nana – Émile Zola 3. Retrato de una dama – Henry James 4. Los Malavoglia – Giovani Verga 5. Memorias póstumas de Brás Cubas – Joamich María Machado de Assis 6. El amigo Manzo – Benito Pérez Galdós 7. La isla del tesoro – Robert Louis Stevenson 8. Una vida - Guy Maupassant 9. La muerte de Iván Ilich – León Tolstói 10. A contrapelo – Joris-Karl Huysmans 11. La Regenta – Leopoldo Alas “Clarín” 12. Bel-Ami – Guy de Maupassant 13. Mario el Epicúreo – Walter Pater 14. Las aventuras de Huckleberry Finn – Mark Twain 15. Germinal – Émile Zola 16. Sotileza – José María de Pereda 17. Fortunata y Jacinta – Benito Pérez Galdós 18. El extraño caso de Dr. Jeckyll y Mr. Hyde – Robert Louis Stevenson 19. Los pazos de Ulloa – Emilia Parda Bazán 20. Los habitantes de Hemsö – August Strindberg 21. Pierre y Jean – Guy de Maupassant 22. Bajo el yugo – Iván Vazov 23. El placer – Gabriele D´Annunzio --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/irving-sun/message
Hello and welcome to this episode, featuring stories that Max might describe as a "single massive Yike!" This week, Max will tell you all about "The Bloody Ricotta" and finally explain why so many people were obsessed with being milk-white and blood red. Janey will tell us the CERTAINLY not-depressing story of "The Happy Prince", and then we'll wrap it up with some thoughts on why these authors were hellbent on making us all sad. YIKE!Max's Story: "The Song of the Bloodied Ricotta" by Gabriele D-Annunzio (as found in The Pomegranates and Other Modern Italian Fairy Tales)Janey's Story: "The Happy Prince" by Oscar Wilde (as found in Folk & Fairy Tales)
Il Piacere è il romanzo più famoso di Gabriele d'Annunzio. Ispirato probabilmente anche alla sua stessa biografia, è il vero e proprio manifesto manifesto della visione dello scrittore legata all'Estetismo. In questa pillola conosceremo la trama dell'opera e il suo significato.Se intanto vuoi approfondire, puoi farlo qui:- Il Piacere, riassunto: https://www.studenti.it/il-piacere.html- Gabriele d'Annunzio, biografia: https://www.studenti.it/gabriele-d-annunzio-vita-opere.htmlColonna sonoraBlippy trance / Poppers and prosecco - Kevin Mac Leod https://incompetech.com/Effetti sonori: https://www.zapsplat.com
Described as the “liqueur of the virtues” by one of the most famous 19th C. Italian authors Gabriele D’Annunzio, it’s no wonder that https://www.amaromontenegro.com/ (Amaro Montenegro) is the best-selling amaro in Italy. It’s full of secrets too, which also might be why it’s so successful. Can one spirit be virtuous and secretive at the same time? We’ll have to ask its Master Herbalist and Global Brand Ambassador? I’m Susan Schwartz, your drinking companion, and this is, Lush Life Podcast, every week we are inspired to live life one cocktail at a time. Velvety, smooth, intoxicating, no wonder D'Annunzio and his fellow Italians love it. I am thrilled to have Matteo Bonoli, the Master Herbalist, and Rudi Carraro, the Global Brand Ambassador, on Lush Life to introduce me to Amaro Montenegro’s virtues and secrets. But before we get started and If you live in the UK, then head on over to https://tidd.ly/3sSfngn (Spiritskiosk.com) for your bottle of Amaro Montenegro. You’ll receive 10% off the entire site by quoting this code: ALushLife10SK, that’s all one word: ALushLife10SK. If you are in the USA, you can find it on https://drizly.sjv.io/c/1437188/567662/9425?u=https%3A%2F%2Fdrizly.com%2Fliquor%2Fliqueur%2Fmontenegro-amaro-italiano-liqueur%2Fp5418&subid1=Montenegro%20podcast (Drizly.com). We have two simple Amaro Montenegro cocktails for our Cocktails of the Week, the Monte & Tonic and the Montenegroni: Monte & Tonic INGREDIENTS 50ml Amaro Montenegro 150ml Tonic Water Orange zest METHOD Add the Amaro Montenegro to a Highball glass Top up with the Tonic Water Garnish with the Orange Zest For the Montenegroni, you’ll have to listen or go to my site where you’ll find this recipe, more Montenegro cocktails, and all the cocktails of the week at https://alushlifemanual.com/ (alushlifemanual.com), where you’ll also find all the ingredients in our shop. Full Episode Details: https://alushlifemanual.com/how-to-drink-montenegro-with-matteo-bonoli-and-rudi-carraro ----- Become a supporter of A Lush Life Manual for as little as $5 - all you have to do is go to https://www.buymeacoffee.com/lushlife (buymeacoffee.com/lushlife). Lush Life Merchandise is https://www.redbubble.com/people/alushlifemanual (here) - we’re talking t-shirts, mugs, iPhone covers, duvet covers, iPad covers, and more covers for everything! And more! Produced by https://podcastlaunch.pro (Simpler Media) Follow us on https://twitter.com/alushlifemanual (Twitter) and https://www.instagram.com/alushlifemanual/ (Instagram) Get great cocktail ideas on https://www.pinterest.co.uk/alushlifemanual/ (Pinterest) New episodes every Tuesday, usually!!
The multiculturalism and pluralism of the Habsburg Empire gave way to the nationalist agitation of the flamboyant poet-soldier Gabriele D’Annunzio in a small Adriatic port city in 1919. And yet the Fiume crisis played out differently than other post-World War I episodes around Europe. This week, Dominique Kirchner Reill joins host Richard Aldous to discuss fascism, resilience, the indeterminacy of history, and her new book, The Fiume Crisis: Life in the Wake of the Habsburg Empire.
“Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre... sii sola con me solo”, il desiderio diventa preghiera nei versi di Gabriele D’Annunzio. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/giovannigut/message
Gabriele D’Annunzio und sein Versuch, mit einer Handvoll Freischärler die Stadt Fiume ‘heim‘ nach Italien zu holen, waren eines der Lieblingsthemen der Berliner Tageszeitungen im Jahr 1920 und ein wiederkehrendes Sujet auch hier im Podcast. So schillernd die Dichterherrschaft über die Kvarner-Bucht ausfiel, so prosaisch war indes ihr Ende. Unter dem Druck der Alliierten hatte die italienische Regierung in Rom im Grenzvertrag von Rapallo alle Ansprüche auf Fiume fallengelassen und dessen Umwandlung in einen von Italien wie von Jugoslawien unabhängigen Freistaat zugestimmt. Empört erklärte D’Annunzio daraufhin in grotesker Selbstüberschätzung seinem Vaterland Italien den Krieg – und wurde durch dessen reguläre Truppen in einer ‘Blutigen Weihnacht‘ entwaffnet und aus der Stadt vertrieben. Aus der darüber berichtenden Vossischen Zeitung vom 3. Januar 1921 liest Paula Leu.
Il titolo della terza puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da: "Suburra", che è un film diretto da Stefano Sollima, e tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo.Un gangster noto come il "Samurai" desidera trasformare il lungomare di una piccola cittadina vicino Roma in una nuova Las Vegas.Un politico corrotto, appassionato di giovani prostitute e cocaina, lo protegge con l'aiuto di un potente cardinale.Tutti i boss della mafia locale hanno accettato di collaborare per tale comune obiettivo.La pace, però, non può durare a lungo e una feroce guerra tra bande rivali minerà il sogno del Samurai.Il regista, gira all' "Americana" e crea un "western metropolitano", dove mette in scena una Roma piovosa, che ricordano le città di Mann e Franklin, che ha il sapore cupo, dove in questo ticchettio della pioggia ha il suono della corruzione, collusione e violenza, ma soprattutto il sapore della vendetta.Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il match giocato domenica sera all’Olimpico di Roma.Una Roma flagellata da una pioggia battente simile a quella che accompagna la gran parte delle cupe scene della pellicola che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS.Finisce 2-2 la sfida dell'Olimpico tra Roma e Juventus, posticipo della seconda giornata di Serie A.La Juve del 'Maestro' convince solo in parte alla prima grande prova della stagione, sembrando per lunghi tratti la brutta copia di quella compagine brillante vista al debutto contro la Sampdoria.Nella serata dell'Olimpico la squadra bianconera riscopre tutti i limiti e le fragilità di sarriana memoria: possesso palla spesso sterile, poche verticalizzazioni e soprattutto improvvise voragini difensive che non possono lasciare tranquilli.Il centravanti tanto atteso arriva ed è subito titolare, ma come era anche lecito aspettarsi incide poco o nulla e alla fine, a togliere le castagne dal fuoco, è sempre il solito, straordinario CR7.“…Alla libidine atroce ogni strada era suburra”, così si legge nel libro primo delle Laudi di Gabriele D’Annunzio, dove il termine suburra è usato nel suo significato letterario di quartiere malfamato.Ed è proprio nelle condizioni di una Suburra che i bianconeri di mister Pirlo si sono trovati a giocare contro i giallorossi, uno scenario ben diverso dal tranquillo e casalingo match della domenica precedente.Se contro la Sampdoria si sono visti ottimi spunti della Juve del futuro, contro la Roma sono stati commessi tanti, troppi errori.Il risultato è un pareggio in una piovosa serata romana per 2-2, che lascia l’amaro in bocca ma soprattutto solleva una serie di dubbi ed interrogativi.Ci chiediamo:Mister Pirlo ha delle responsabilità dirette anche alla luce della cervellotica formazione scesa in campo all’Olimpico con un centrocampo forse non adatto ad una sfida di questo tipo, e con un Cuadrado palesemente a disagio e fortemente negativo sulla sinistra?Come possiamo giudicare la prima partita del figliol prodigo Morata, (a parere di chi scrive l’attaccante spagnolo ha forse vissuto una delle serate peggiori in maglia bianconera, con un contributo minimo in fase di possesso e praticamente impalpabile in non possesso), giudicate corretta la scelta del doppio attaccante?Il calciomercato è alle sue battute finali, la dirigenza bianconera, anche alla luce della prestazione opaca di domenica sera, in quali ruoli o settori dovrebbe ancora intervenire?Una cosa è certa, questa Juve è ancora un ibrido teoricamente molto bello ed affascinante e le idee di Pirlo, per il poco che si è fin qui potuto intuire, hanno l’obbiettivo di realizzare un concetto di gioco nuovo ed innovativo come da anni non si vede in quel di Torino, ma la strada appare essere ancora lunga e tortuosa.Ci vorrà, inevitabilmente pazienza, anche per evitare di cadere in una nuova Suburra.Sarà nostro gradito ospite lo stimato amico Mirko Di Natale esclusivista per TuttoJuve.com.Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/joinchat/AAAAAE2Dp-yj5b1N4SNcMQINSTAGRAM:http://instagram.com/jtactics_FACEBOOK:http://m.facebook.com/jtacticsmdn/
durée : 01:05:00 - Les Nuits de France Culture - par : Philippe Garbit, Albane Penaranda, Mathilde Wagman - Par Roger Pillaudin - Présentation Armand Lanoux - Avec Marie Scheikevitch - réalisation : Virginie Mourthé
Sapere I Sapori un podcast in lingua Italiana promosso dalla Scuola di Cucina dello Chef Walter Potenza nel Rhode Island USA Bentornati cari ascoltatori su Sapere I Sapori. In questo episodio parleremo del Culatello di Zibello. Tra i salumi pregiati, il Culatello di Zibello è sicuramente il Re. E un salume a denominazione di origine protetta, tipico della provincia di Parma. Viene citato esplicitamente per la prima volta in un documento del Comune di Parma del 1735, in cui venivano elencati i prezzi dei prodotti ottenuti dalla lavorazione del maiale. Già allora fu evidente il prestigio di questo prodotto, il cui prezzo risultava infatti il più elevato dell'elenco. Il salume comparirà poi in numerosi altri atti, come nel “Calmiero della carne porcina salata”, in cui vengono citati i “culatelli investiti”, ovvero insaccati. I letterati del tempo classificarono il Culatello nella famiglia dei Salami per il fatto di non avere cotenna, ma essere insaccati in budelli di origine animale. Una curiosità importante cita che inizialmente questo salume era chiamato “investitura”, dal momento che la parola Culatello era considerata volgare. Solo nel documento del 1735 il termine fu impiegato ufficialmente. Altre importanti citazioni riguardo il prestigio di questo salume si possono ritrovare nella letteratura dell' 800-'900, sia nelle opere del poeta parmigiano Giuseppe Callegari che nel carteggio nato tra lo scultore Renato Brozzi e il celebre poeta Gabriele D’Annunzio. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/walter-potenza/message Support this podcast: https://anchor.fm/walter-potenza/support
What king of car should you drive when taking over a city? Before Clark Gable, who didn't give a damn? Why shouldn't you shake hands with King Leopold II of Belgium? Natt Tapley finds out in today's Date Fight!
Gabriele D’Annunzio gehört nicht nur zu den wichtigsten Autoren des italienischen Fin de siècle, sondern ist gleichermaßen auch zu den berühmtesten politischen Hasardeuren des frühen 20. Jahrhunderts zu zählen. Nachdem sich die groß-italienischen ‘Irredentisten‘ bei der Verteilung der Kriegsbeute nach 1918 zu kurz gekommen und namentlich um erhoffte Gebietszugewinne im adriatischen Raum betrogen wähnten, machte er sich im September 1919 mit einem Trupp Freischärler kurzerhand selbst auf den Weg und besetzte im Handstreich das auch vom frisch gegründeten jugoslawischen Staat beanspruchte Rijeka alias Fiume. Ein Jahr später hatte diese Okkupation immer noch Bestand. Während man sich in Washington, London und Paris nicht einig war, wie diesem Staatsstreich zu begegnen sei, und man sich in Rom und Belgrad zunehmend um diplomatische Wege aus der Krise bemühte, schritt D’Annunzio darin fort, Fakten zu schaffen und erklärte Fiume in einer nächsten Volte unter großem Pomp zum Freistaat. In ganz Europa sah man halb konsterniert, halb bewundernd diesem Schauspiel zu, so auch am 11. September 1920 das Berliner Tageblatt. Aus ihm liest Frank Riede.
Siamo arrivati all'ottava puntata della rubrica L’altrobinario speciale poesia e il secolo di cui ci occuperemo in questa puntata è il Novecento. Del ‘900 italiano in questa prima puntata abbiamo scelto tre poeti: Gabriele D’Annunzio Giuseppe Ungaretti Eugenio Montale Come premessa alla puntata ci piace riportare un aforisma di un poeta di lingua tedesca, Rainer Maria Rilke ( Praga 1875, Alpi svizzere 1926). “Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente”. ******* Gabriele D’Annunzio è nato a Pescara nel 1863, è morto a Gardone Riviera nel 1938. Scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista, è stato simbolo del Decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale e del nascente fascismo. Di lui scegliamo la celeberrima poesia “ La pioggia nel pineto” ( due strofe) Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano, gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse, piove sulle tamerici salmastre e arse piove su i pini scagliosi e irti piove su i mirti divini sulle ginestre fulgenti di fiori accolti su i ginepri folti di coccole aulenti piove sui nostri volti silvani piove sulle nostre mani ignude sui nostri vestimenti leggeri sui freschi pensieri che l’aria schiude novella, sulla favola bella che ieri t’illuse, oggi m’illude o Ermione ****** Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888 è muore a Milano nel 1970. Figlio di genitori italiani provenienti da Lucca. Il padre era operaio per i lavori di apertura lavori del canale di Suez, la madre possedeva un forno. Ebbe in tutta la sua vita un grande amore per la poesia. Visse in Francia. Partecipò alla prima guerra mondiale. Coltivò molte attività letterarie e giornalistiche a Parigi. Nel 1942 tornò in Italia, nominato Accademico. L’Ermetismo è la sua espressione stilistica, cioè una poesia misteriosa, chiusa, serrata. I suoi versi sono potenti anche se espressi da poche parole. Poesia “Mattina” M’illumino di immenso Poesia “ Soldati” Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie Poesia “ Porto sepolto” Vi arriva il poeta e poi torna alla luce coi suoi canti e li disperde mi resta quel nulla d’inesauribile segnale ***** Eugenio Montale nato a Genova nel 1896, è morto a Milano nel 1981. Poeta, traduttore, giornalista. Premio Nobel per la letteratura nel 1975. Di lui, la splendida, famosa poesia “Non chiederci la parola che squadri da ogni lato” Non chiederci la parola che squadri da ogni lato, l’animo nostro informa, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato Ah, l’uomo che se ne va sicuro agli altri e a se stesso amico, e l’ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarmi la formula che mondi possa aprirti si qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo darti ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Infine, una poesia di Giovanni Varrasi dal titolo “ Lodo Esposito” Bastardi senza radici, soldi, casa, libri, senza traccia di pietà, corrono a perdifiato, ridendo, urlando, nei vicoli , nel ventre della città. Canzoni, risate, le scarpe rotte, calzoni con le toppe. Un vento caldo li spinge, li sostiene, li fa volare. Figli di Dio, si, si, figli di Dio, affidati alla sua Provvidenza e ai loro sorrisi, ai profili scavati, alla sfida sfacciata per non morire. Dai balconi soleggiati, scoppia, come un acquazzone estivo, un canto allegro, sincero, solare, collettivo, che s’impiglia tra i lenzuoli ad asciugare tra gli odori umidi dei bassi e il vuoto delle Chiese. L’eco lo senti, lontano, anche dopo tanti anni. Quei bambini, ormai uomini, faticano in fornace, in carcere, al cimitero, hanno lo sguardo opaco, consumato, non più, per niente, sincero. L'articolo Altrobinario: speciale poesia (8) proviene da Radio Voce della Speranza.
Protagonista del filmato è una della più belle cascate della Sardegna: Sa spendula. Custodita dalla lussureggiante natura che cresce in tutta la verdeggiante zona delle montagne di Villacidro, la cascata che ispirò Gabriele D'Annunzio viene qui mostrata in tutto il suo splendore.
Alfredo Gargiulo esprime la convinzione che D’Annunzio abbia vissuto un’intima tragedia: di natura fortemente sensuale, egli ambiva ad elevarsi al di sopra di questa sua fisicità, cercava vie d’uscita che gli permettessero di penetrare nell’animo umano (come i romanzieri russi e francesi) e di esprimere un pensiero profondo, una sua visione del mondo, e credette […]
Alfredo Gargiulo esprime la convinzione che D’Annunzio cercasse vie d’uscita che gli permettessero di penetrare nell’animo umano (come i romanzieri russi e francesi) e di esprimere una sua visione del mondo.
La poesia amplifica la sensualità della vita. Celebra e accoglie l'universo infinito. E' il preludio del silenzio, della parola interrotta che lascia spazio all'immaginazione e alla creazione del proprio mondo. Gabriele D'Annunzio, nella sua poesia "Il vento scrive", dall'opera Alcyone, ci immerge in emozioni di infinita bellezza. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/fiorenzagaleotti/message
La poesia mi accompagna da sempre, amo scriverne, amo leggerne, e in molte di esse ho trovato davvero le risposte a tante domande per le quali pensavo non ne esistessero. Questa è la mia personale visione di un'opera famosissima di un uomo che ha lasciato un segno profondo in molti generi: poesia lirica, poesia epica, romanzo, novelle, teatro, scritti di critica, cronaca giornalistica, prosa d'arte. Ed è solo una maniera, nel mio piccolo, di omaggiarne la grandezza e il ricordo. D'Annunzio è passione e "forte sentire" , nel suo scrivere trovano spazio un cuore gentile, in grado di cogliere sfumature di sensazioni che sussurrano a chi sa stare ad ascoltare, e l'animo, di un uomo che ha vissuto la propria vita sull'onda di una passione irrefrenabile. Mi farebbe piacere, però, conoscere qualche vostra opinione a riguardo ;D Lascio anche qualche canale esterno per i più curiosi dato che sono presente un po' su tutti i social con materiali di recitazione, scrittura, doppiaggio e disegno di diverso genere: :D #francescomerli #piumenere ****************************
L'abbandono del romanzo, le prose liriche e di memoria, un D'Annunzio rinnovato, il Notturno (stesura, contenuti, caratteristiche). --- Send in a voice message: https://anchor.fm/gabriele-peretti/message
Stesura e pubblicazione, il metro, la poesia recitata, il commento critico. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/gabriele-peretti/message
Stesura e metro, lettura recitata, commento critico. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/gabriele-peretti/message
Stesura e pubblicazione, il metro, poesia recitata, commento critico. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/gabriele-peretti/message
Dedicata alla sua musa, Eleonora Duse, La pioggia nel pineto di Gabriele d'Annunzio è uno degli esempi più belli di poesia del periodo decadentista. La poesia, che si inserisce nella corrente dell'Estetismo, è ricca di figure retoriche: in questa pillola la analizzeremo, scoprendo i segreti della sua composizione, conoscendo da vicino il tema del panismo e inserendo l'opera nel contesto della biografia del poeta.Se vuoi approfondire, puoi farlo qui: https://www.studenti.it/la-pioggia-nel-pineto-d-annunzio-testo-parafrasi.htmlSe invece vuoi ascoltare la puntata su Gabriele d'Annunzio, ecco il link: https://www.spreaker.com/user/12013888/gabriele-dannunzioColonna sonoraBlippy trance / Poppers and prosecco - Kevin Mac Leod https://incompetech.com/Effetti sonori: https://www.zapsplat.com
Gabriele d'Annunzio è una delle anime del Decadentismo italiano, esponente della corrente dell'Estetismo e scrittore di romanzi e poesie. Fra le sue opere più celebri, La pioggia nel pineto.In questa pillola scopriremo più da vicino la sua biografia, le sue opere e i temi in esse rappresentati. Se vuoi approfondire, intanto, puoi farlo qui:Biografia: https://www.studenti.it/gabriele-d-annunzio-vita-opere.htmlLa pioggia nel pineto: https://www.studenti.it/la-pioggia-nel-pineto-d-annunzio-testo-parafrasi.html
A la fin du XIXe siècle, deux des plus grands talents italiens sont mis en présence, à Venise : la grande actrice Eleonora Duse et le célèbre poète Gabriele D’Annunzio. Unique, brillante, complexe et sans doute perverse, leur union s’éternisera. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Un viaggio nel tempo lungo un secolo, quello che facciamo oggi a Olympia, un viaggio che collega il presente, con un campionato avvincente che vede Juventus Lazio e Inter in corsa per lo scudetto, al passato, ai giorni in cui cento anni fa nel febbraio 1920, proprio quel triangolino di stoffa tricolore apparve per la prima volta sulle maglie di una squadra di calcio, da cui poi passerà, qualche tempo dopo, su quelle della squadra campione d'Italia Un viaggio che, come avete sentito affonda le radici in quella città chiamata allora dagli italiani Fiume, e che oggi Rjieka, in Croazia. Città che Gabriele D'annunzio, il vate della letteratura italiana, di fatto annette con la forza all'Italia, quasi contro lo stesso volere dei Savoia, trasformandola di fatto tra il settembre 1919 e il dicembre 1920 in una città autonoma sotto il suo controllo diretto controllo, fin quando i legionari dannunziani non vengono cacciati con la forza, in seguito al Trattato di Rapallo che istituisce lo stato libero di Fiume, che dopo varie vicessitudini venne annesso alla fine della seconda guerra mondiale alla Jugoslavia Ebbene, fu proprio in quella Fiume dannunziana che prese vita e forma quel triangolo tricolore, quello scudetto (e oggi capiremo anche l'origine di questo nome) che di lì a poco diventerà il simbolo dei campioni d'italia e degli azzurri di tutti gli sport. Ne parliamo oggi con Marco Impiglia, scrittore, giornalista, saggista e membro della Società Italiana di Storia dello Sport, e con Giammarco Menga, giornalista di Mediaset e autore del volume "Sportivamente D'Annunzio " (edizioni Croce) La regia della puntata è a cura di Andrea Roccabellaolympia@radio24.it
Robert is joined again by Shereen Lani Younes to continue discussing the creator of Fascism, Gabriele D’Annunzio. Learn more about your ad-choices at https://news.iheart.com/podcast-advertisers
Robert is joined by Shereen Lani Younes to discuss the creator of Fascism, Gabriele D’Annunzio. FOOTNOTES: The Writer, Seducer, Aviator, Proto-Fascist, Megalomaniac Prince Who Shaped Modern Italy Gabriele d'Annunzio: Poet, Seducer, and Preacher of War A MAN OF MANY PARTS: GABRIELE D’ANNUNZIO The Randy Dandy Inventor of Fascism An Irishman’s Diary on Gabriele D’Annunzio – the ‘John the Baptist of Fascism’ and would-be IRA quartermaster Trump Before Trump The Pike: Gabriele D'Annunzio – Poet, Seducer & Preacher of War by Lucy Hughes-Hallett – review Learn more about your ad-choices at https://news.iheart.com/podcast-advertisers
This panoramic episode of Travels Through Time is set in the year 1920. In it the historian Charles Emmerson guides us from the Free State of Fiume to Moscow and the boisterous beer halls of Munich. He shows us a world of volatile post-war politics and introduces us to three unforgettable figures: Gabriele D'Annunzio, Vladimir Lenin and Adolf Hitler. In the neat and tidy chronology of the classroom, 1920 is often seen as the end of a period of conflict and the start of an entirely new era. But that, argues the historian Charles Emmerson, is a misreading of history. The Great War might have ended. The Treaty of Versailles might have been signed. But right across Europe the old conflicts continued. In 1920, for instance, there was gorilla war in Ireland, civil war in Russia, a putsch in Germany and there were troops on the Rhineland. ‘The war was not over,’ Emmerson says, ‘it had only fragmented into a million different conflicts and upheavals, cultural and political.’ In this episode Emmerson guides us through the tangled politics of this complex year. Charles Emmerson is the author of Crucible: The Long End of the Great War and the Birth of a New World, 1917–1924. Show notes: The Golden Platypus restaurant (or The Golden Stag) in Fiume. Gabriele D'Annunzio and the Fiume adventure. The Second Congress of The Communist International (Comintern) in Moscow in the summer of 1920, shortly after the war against Warsaw had begun. The first floor of Hofbräuhaus beer hall in Munich, which the German Workers Party have hired out for the launch of their new manifesto and where a young Adolf Hitler gives a speech. Memento: Lenin’s hunting rifle wrapped in a tablecloth once owned by Gabriele D'Annunzio --- Presenter: Artemis Irvine Guest: Charles Emmerson Producer: Maria Nolan Titles: Jon O. --- Discover more fascinating episodes at tttpodcast.com
Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirito silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, Ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta: ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i melleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione.
Bien étonnés de se trouver ensemble ... Chantal Pattyn leidt u rond langs het werk van de Italiaanse dichter Gabriele D'Annunzio, de Britse fotograaf Peter Fraser en de Japanse cineast Yasujiro Ozu.
Il nuovo Camilleri? «Minchionerie da cabaret di terza categoria»./I tesori del Vate. Aprono al pubblico le soffitte delle meraviglie nella dimora di Gabriele D’Annunzio./ Colpi di zappa. Pensieri e aforismi di Gustave Thibon, il filosofo contadino.
La giovinezza di Gabriele D'Annunzio
We consider the wonders of menswear prompted by Murnau's 1921 film Schloss Vogelöd and discuss the V&A Museum’s current Frida Kahlo exhibition. See links below. Fritz Murnau (director), Schloss Vogelöd (1921): https://www.murnau-stiftung.de/movie/812 Antony Beevor, The Mystery of Olga Chekhova (2005): https://www.penguin.co.uk/books/54988/the-mystery-of-olga-chekhova/9780141017648.html Roberta S. Kremer (ed), Broken Threads: The Destruction of the Jewish Fashion Industry in Germany and Austria (2006): https://www.bloomsbury.com/uk/broken-threads-9781845206604/ Frida Kahlo exhibition, V&A (2018): https://www.vam.ac.uk/exhibitions/frida-kahlo-making-her-self-up Museo Frida Kahlo, Mexico: http://www.museofridakahlo.org.mx/en/the-blue-house/ Appearances Can Be Deceiving: The Dresses of Friday Kahlo, Friday Kahlo Museum, Mexico City (2012 – 2013): https://judithclarkcostume.com/exhibitions/appearances-can-be-deceiving-the-dresses-of-frida-kahlo/ Appearances Can Be Deceiving: The Dresses of Friday Kahlo, Google Arts & Culture: https://artsandculture.google.com/exhibit/6gICPDLcNAzkJA Georgia O'Keeffe: Living Modern, Brooklyn Museum (2017): https://www.brooklynmuseum.org/exhibitions/georgia_okeeffe_living_modern Conformismo e trasgressione: il guardaroba di Gabriele d'Annunzio (1988): http://booksinprogressmilano.tumblr.com/post/157952827051/il-guardaroba-di-gabriele-dannunzio-conformismo
James and Aaron discover that they aren't as deep as they think they are. James eats three burritos. www.patreon.com/wetalkaboutdeadpeople www.soundcloud.com/wetalkaboutdeadpeople https://itunes.apple.com/us/podcast/we-talk-about-dead-people/id1282606749?mt=2 www.twitter.com/wtadppodcast www.facebook.com/wetalkaboutdeadpeople
Vuoi essere un film-maker, un writer, un teenager, un explorer, un leader, un dogsitter, un globetrotter? Ora puoi. Ma Alessandro Montefameglio ti ricorda il tuo vero nome: precario. // Rombo di giovane ala. Giordano Bruno Guerri spiega perché il volo su Vienna rappresenta la sintesi perfetta dello stile di Gabriele D’Annunzio.
durée : 00:54:37 - 1918, un monde en révolutions - par : Ali Baddou - En Italie, la fin de la guerre débouche sur deux révolutions symboliques, une conduite par Gabriele D’Annunzio, qui occupe la ville de Fiume, une autre initiée par Antonio Gramsci et l'organisation de Conseils d'ouvriers à Turin. Le mouvement fasciste de Benito Mussolini les exploite pour mieux s'imposer. - invités : Nicolas Offenstadt - Entretien avec Nicolas
Kassia and Simon speak to Lucy Hughes-Hallett, author of The Pike, a biography of Italian rake Gabriele d'Annunzio, which won all three of the UK's most prestigious prizes for non-fiction for 2013 - The Duff Cooper Prize, the Samuel Johnson Prize, and the Costa Biography of the Year award. Lucy spoke to us about the rhythms of her work, her relationship with agents and publishers, and her literary treatment of heroism. https://lucyhugheshallett.com/ https://twitter.com/lucyhh You can find us online at alwaystakenotes.com, on Twitter @takenotesalways, and on Facebook at facebook.com/alwaystakenotes. Our crowdfunding page is patreon.com/alwaystakenotes. Always Take Notes is presented by Kassia St Clair and Simon Akam, and produced by Olivia Crellin, Ed Kiernan and Elizabeth Davies. Ed Kiernan edited this episode. Zahra Hankir is our communities editor. Our music is by Jessica Dannheisser and our logo was designed by James Edgar.
Genom sitt övertygande sätt och sina glödande tal lyckades Gabriele D'Annunzio förföra den italienska befolkningen att vilja gå med i första världskriget. När kriget tog slut kände han "stanken av fred" och blev besviken. Hans privatliv var spektakulärt, han var en superkändis och en glamourös playboy. Men vem var mannen som banade väg för både Hitler och Mussolini och vad gjorde honom och fascismen så förförisk?
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di “chirurgia plastica” che vuole spacciare l’anacronistico occultismo ottocentesco per misteriose e futuristiche tecnologie aliene. Extraterrestri vuole, in ultima analisi, essere un libro che aiuta a distinguere la vera e genuina ricerca scientifica di una eventuale forma di vita extraterrestre dalle fantasie pseudoscientifiche. Ad “Extraterrestri” è seguito: “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU” (Cantagalli, 2011). “Inchiesta sul darwinismo” è una ricostruzione storica di come la teoria darwiniana si sia inserita non solo nel dibattito scientifico ma anche nella realtà sociale, antropologica e politica dall’ottocento giungendo ai giorni nostri, dando origine a quel complesso fenomeno che va sotto il nome generico di “darwinismo”. Si tratta di un lavoro che, come affermato prima, è stato possibile realizzare solamente effettuando un “cambiamento di scala”, analizzando cioè le componenti scientifica, antropologica e politica nella loro interazione. Questo sito vuole essere il luogo dove questo lavoro di studio “sintetico” viene ulteriormente esplicitato ed eventualmente completato, con la speranza che esso non generi contrapposizioni emotive o, peggio ancora, faziosità che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto di idee. "E' autore anche di "Infamia. L'informazione tra manipolazione e repressione".CHI ERA DAVVERO ALBERTO SPADOLINI?Secondo ospite sarà Marco Travaglini dell'Atelier Spadolini. Chi era davvero Alberto Spadolini? "Alla morte di Alberto Spadolini, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées viene svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone contenente il suo Archivio: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Ci sono voluti parecchi anni di studi e ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Alla metà degli anni ’20 è scenografo al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia luogo di riferimento della avanguardie artistiche italiane, a contatto con Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi . In qualità di attore debutta nella commedia “Scalari e Vettori” di Umberto Barbaro (1928). Lo ritroviamo decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio ; danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar; coreografo ammirato da Paul Valéry e Maurice Ravel; attore con Jean Marais e Jean Gabin ; cantante con Mistinguett e Tino Rossi; regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; pittore apprezzato da Jean Cocteau e Max Jacob ; scultore dallo stile michelangiolesco; restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher; giornalista per la rivista parigina Le Sourire …. agente della Resistenza antinazista. Fra gli amici di Spadolini i registi Roberto Rossellini , Marc Allégret, Jean Renoir, il pittore Francis Picabia, il principe Felix Yussupov, l’uomo che osò assassinare il monaco Rasputin. Frequenta le più belle donne dell’epoca: l’attrice tedesca Marlene Dietrich , l’attrice francese Catherine Hessling moglie di Jean Renoir, la fotografa Dora Maar compagna di Pablo Picasso , la ballerina svedese Betty Bjurstrom che nel 1948 conquista il primo titolo di Miss Europa. Ha una tempestosa relazione sentimentale con Joséphine Baker con cui si esibisce al Casinò de Paris e al Prince Edward Theatre di Londra. Secondo alcune testimonianze Spadolini avrebbe continuato nel dopoguerra la sua attività di spionaggio a favore dei servizi segreti occidentali. La sua figura è rimasta semi-sconosciuta fino al 2005, quando il suo Archivio è stato presentato nel corso di numerose rassegne e festival. Nei suoi dipinti sono visibili riferimenti alla danza, all’esoterismo e alla sua terra natale. Negli anni ’60 Alberto Spadolini restaura la discoteca del Grand-Hotel di Rimini ed inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Fra gli ammiratori di Spadò lo storico dell’arte Philippe Daverio che nel 2012 ha presentato la Rassegna alla Mole Vanvitelliana di Ancona e sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di “Spadolini, danzatore con sfera in mano”, opera di Dora Maar, alla Tate Modern di Londra. Di prossima pubblicazione il romanzo ambientato fra New York – Parigi – Stoccolma dal titolo “La riscoperta di Alberto Spadolini” ed il documentario “Spadò il poeta della danza” dei registi Riccardo De Angelis e Romeo Marconi".IL CUORE OCCULTO DEL POTEREStefania intervista Giacomo Pacini, ricercatore di storia contemporanea, autore del libro "Il cuore occulto del potere. Storia dell'Ufficio Affari Riservati del Viminale". L'Ufficio Affari Riservati è stato per decenni il servizio segreto del Ministero dell'Interno: parliamo della sua attività di intelligence e polizia politica, del suo ruolo nel periodo della Strategia della tensione, e della sua figura chiave, il direttore Federico Umberto D'Amato.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.per intervenire: redazione@bordernights.it
Michael Berkeley's guest is the historian, biographer and critic Lucy Hughes-Hallett, whose books include a cultural history of the ancient Egyptian queen Cleopatra and a story of heroism told through eight famous lives from Achilles and Odysseus to Francis Drake and Garibaldi. Her latest book, The Pike, deals with the controversial life of the Italian poet and occasional politician Gabriele d'Annunzio, who evolved from romantic idealist to radical right-wing revolutionary, culminating in his dramatic attempt to seize political power in the Croatian city of Fiume (now Rijeka). Through his ideological journey, Lucy Hughes-Hallett examines the political turbulence of early 20th-century Europe and the rise of fascism.Lucy's musical enthusiasms range from Byzantine chant through operas by Monteverdi, Handel and Verdi to The Rolling Stones, and an extract from Debussy's Le martyre de Saint Sébastien.
Di quando facemmo chiarezza sullo scheletro di Gabriele D'Annunzio e parlammo di Niccolò Foscolo.
News stories include a very bizarre story about Gabriele D’Annunzio, a dead national war hero whose DNA was reconstructed. New advances in treatments for the most common form of muscular dystrophy, myotonic dystrophy. The last story is about a biotech company, GenomeNext, that has achieved analyzing genomes at the speed of 1,000 per day.
Lezione scolastica su "Nella belletta" di Gabriele D'Annunzio 2G - prof. Luigi Gaudio
In this podcast I present my small friend Davide. Davide has just turned eleven & this fall will begin middle school in Bardolino, on the banks of Lago di Garda. He is just a little guy, but has a lot of creativity and a big imagination! Recently I enjoyed a day trip with Davide and his parents to Gardone, to visit Villa Vittoriale, the home of the famous Italian poet Gabriele D’Annunzio. In this episode I will be talking about the outing and I will tell you a little bit about Gabriele D’Annunzio and explain why he and his villa are so important. You will also have the chance to hear for yourselves how creative my little friend Davide is, because when he returned home from our outing he was inspired to build something really impressive with his Legos. In a message he recorded he will explain to us more about his creation.
Winner of the 2013 Samuel Johnson Prize, Lucy Hughes-Hallett‘s biography of Gabriele d’Annunzio is a book with a big mission: to write inventively about the life of someone with whom most everyone outside of Italy is entirely unfamiliar whilst also promoting the literary legacy of a man celebrated within his own country and little translated (much less read) everywhere else. In the end, Gabriele d’Annunzio: Poet, Seducer, and Preacher of War (Knopf, 2013) succeeds on both fronts, which is precisely why it remains one of the most lauded biographies of the last year. It’s not a straightforward day-by-day narrative. Rather, the story zooms in and out, taking flight and exuberantly soaring through whole weeks, months, years only to, at other moments, slow down to sensuously revel in the details of a weekend on the beach or an afternoon spent in bed. There’s something about this technique that beautifully mimics the ways in which we often reflect upon our own lives, with whole boring years blotted from memory whilst every single detail of a particularly haunting evening is eternally seared upon the brain. This is, I imagine, in large part why the book is such joy to read- because (at the risk of making sound simple something which very much isn’t) we’re reading the life of a flamboyant character written in much the same way we tend to think upon our own. d’Annunzio thought words, written well, could inflame nations and excite history and change the world. For him, writes Hughes-Hallett, “writing was a martial art.” Artistically, he was a poet, novelist, playwright and lover (the classification isn’t accidental- for d’Annunzio experienced love affairs as real relationships and literary creations), but also a soldier, flier, and politician. Those are the raw ingredients of his story. Superficially fascinating, to be sure, but it’s Hughes-Hallet’s mixing of them that so animates the biography of this short, bald man with narrow sloping shoulders and terrible teeth. And it’s the tensions that emerge through the telling that ensure that, even if you’ve never read a word of d’Annunzio’s poetry, his story sticks with you, which is a sign of an both a good book and an interesting life. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Winner of the 2013 Samuel Johnson Prize, Lucy Hughes-Hallett‘s biography of Gabriele d’Annunzio is a book with a big mission: to write inventively about the life of someone with whom most everyone outside of Italy is entirely unfamiliar whilst also promoting the literary legacy of a man celebrated within his own country and little translated (much less read) everywhere else. In the end, Gabriele d’Annunzio: Poet, Seducer, and Preacher of War (Knopf, 2013) succeeds on both fronts, which is precisely why it remains one of the most lauded biographies of the last year. It’s not a straightforward day-by-day narrative. Rather, the story zooms in and out, taking flight and exuberantly soaring through whole weeks, months, years only to, at other moments, slow down to sensuously revel in the details of a weekend on the beach or an afternoon spent in bed. There’s something about this technique that beautifully mimics the ways in which we often reflect upon our own lives, with whole boring years blotted from memory whilst every single detail of a particularly haunting evening is eternally seared upon the brain. This is, I imagine, in large part why the book is such joy to read- because (at the risk of making sound simple something which very much isn’t) we’re reading the life of a flamboyant character written in much the same way we tend to think upon our own. d’Annunzio thought words, written well, could inflame nations and excite history and change the world. For him, writes Hughes-Hallett, “writing was a martial art.” Artistically, he was a poet, novelist, playwright and lover (the classification isn’t accidental- for d’Annunzio experienced love affairs as real relationships and literary creations), but also a soldier, flier, and politician. Those are the raw ingredients of his story. Superficially fascinating, to be sure, but it’s Hughes-Hallet’s mixing of them that so animates the biography of this short, bald man with narrow sloping shoulders and terrible teeth. And it’s the tensions that emerge through the telling that ensure that, even if you’ve never read a word of d’Annunzio’s poetry, his story sticks with you, which is a sign of an both a good book and an interesting life. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Winner of the 2013 Samuel Johnson Prize, Lucy Hughes-Hallett‘s biography of Gabriele d’Annunzio is a book with a big mission: to write inventively about the life of someone with whom most everyone outside of Italy is entirely unfamiliar whilst also promoting the literary legacy of a man celebrated within his own country and little translated (much less read) everywhere else. In the end, Gabriele d’Annunzio: Poet, Seducer, and Preacher of War (Knopf, 2013) succeeds on both fronts, which is precisely why it remains one of the most lauded biographies of the last year. It’s not a straightforward day-by-day narrative. Rather, the story zooms in and out, taking flight and exuberantly soaring through whole weeks, months, years only to, at other moments, slow down to sensuously revel in the details of a weekend on the beach or an afternoon spent in bed. There’s something about this technique that beautifully mimics the ways in which we often reflect upon our own lives, with whole boring years blotted from memory whilst every single detail of a particularly haunting evening is eternally seared upon the brain. This is, I imagine, in large part why the book is such joy to read- because (at the risk of making sound simple something which very much isn’t) we’re reading the life of a flamboyant character written in much the same way we tend to think upon our own. d’Annunzio thought words, written well, could inflame nations and excite history and change the world. For him, writes Hughes-Hallett, “writing was a martial art.” Artistically, he was a poet, novelist, playwright and lover (the classification isn’t accidental- for d’Annunzio experienced love affairs as real relationships and literary creations), but also a soldier, flier, and politician. Those are the raw ingredients of his story. Superficially fascinating, to be sure, but it’s Hughes-Hallet’s mixing of them that so animates the biography of this short, bald man with narrow sloping shoulders and terrible teeth. And it’s the tensions that emerge through the telling that ensure that, even if you’ve never read a word of d’Annunzio’s poetry, his story sticks with you, which is a sign of an both a good book and an interesting life. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Winner of the 2013 Samuel Johnson Prize, Lucy Hughes-Hallett‘s biography of Gabriele d’Annunzio is a book with a big mission: to write inventively about the life of someone with whom most everyone outside of Italy is entirely unfamiliar whilst also promoting the literary legacy of a man celebrated within his own country and little translated (much less read) everywhere else. In the end, Gabriele d’Annunzio: Poet, Seducer, and Preacher of War (Knopf, 2013) succeeds on both fronts, which is precisely why it remains one of the most lauded biographies of the last year. It’s not a straightforward day-by-day narrative. Rather, the story zooms in and out, taking flight and exuberantly soaring through whole weeks, months, years only to, at other moments, slow down to sensuously revel in the details of a weekend on the beach or an afternoon spent in bed. There’s something about this technique that beautifully mimics the ways in which we often reflect upon our own lives, with whole boring years blotted from memory whilst every single detail of a particularly haunting evening is eternally seared upon the brain. This is, I imagine, in large part why the book is such joy to read- because (at the risk of making sound simple something which very much isn’t) we’re reading the life of a flamboyant character written in much the same way we tend to think upon our own. d’Annunzio thought words, written well, could inflame nations and excite history and change the world. For him, writes Hughes-Hallett, “writing was a martial art.” Artistically, he was a poet, novelist, playwright and lover (the classification isn’t accidental- for d’Annunzio experienced love affairs as real relationships and literary creations), but also a soldier, flier, and politician. Those are the raw ingredients of his story. Superficially fascinating, to be sure, but it’s Hughes-Hallet’s mixing of them that so animates the biography of this short, bald man with narrow sloping shoulders and terrible teeth. And it’s the tensions that emerge through the telling that ensure that, even if you’ve never read a word of d’Annunzio’s poetry, his story sticks with you, which is a sign of an both a good book and an interesting life. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
With Mark Lawson. Matthew McConaughey is Oscar nominated for his starring role in Dallas Buyers Club. He lost 47 lbs to play Ron Woodroof, a Texas electrician who became an unlikely AIDS activist after being diagnosed with HIV in the mid-1980s. He discusses the physical endurance of the part and his recent career renaissance. Nathan Filer, a registered mental health nurse, has won the Costa Book of the Year award with his debut novel The Shock of the Fall, a story about loss, guilt and mental illness. A surprise win, Filer beat the favourite Kate Atkinson with her novel Life after Life, and other award winning writers Lucy Hughes-Hallett for The Pike, an account of the life of Italian poet Gabriele D'Annunzio, and poet Michael Symmons Roberts for his collection Drysalter. Nathan Filer tells Mark about what the award will mean for his writing. In the week that Rory Kinnear won twice at the Critics Circle for best actor and most promising playwright, David Edgar muses on the long tradition of the actor/writer, from Shakespeare to Pinter. Grammy winning singer/songwriter Mary Chapin Carpenter discusses her new album Songs from the Movie, a re-working of 10 of her songs, recorded with a full orchestra and 15 voice choir. She reveals what inspires her new songs and the emotional pain of revisiting old material. Producer: Ellie Bury.
With Mark Lawson. Simon Russell Beale is playing King Lear at the National Theatre, in a new production directed by Sam Mendes. Last night one of the actors lost his voice, prompting Mendes to apologise and bring on the understudy. Simon Russell Beale discusses his approach to the challenging role and what happened behind the scenes last night. Costa biography prize-winner Lucy Hughes-Hallett talks about The Pike, her biography of the Italian poet and daredevil Gabriele D'Annunzio, which also won the 2013 Samuel Johnson prize for non-fiction. Quentin Tarantino has announced that he is dropping his new film Hateful Eight, a follow-up to Django Unchained, after the script was leaked. Film critic Mark Eccleston discusses some of the more extreme examples of script security and why film-makers are so keen to keep their scripts secret. Producer: Timothy Prosser.
Lezione scolastica su "O falce di luna calante" di Gabriele D'Annunzio - prof. Luigi Gaudio
Lettura e commento della poesia "La sera fiesolana" di Gabriele D'Annunzio
Introduzione allo studio di Alcyone + lettura e commento della poesia "Lungo l'Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia" di Gabriele D'Annunzio
L' Alcyone di Gabriele D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "Meriggio" di Gabriele D'Annunzio
Gabriele D'Annunzio e "Il piacere" con lettura di alcuni brani
Lettura e commento della poesia "I pastori" di Gabriele D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "Il vento scrive" di Gabriele D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "La tenzone" di Gabriele D'Annunzio
Introduzione allo studio delle "Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi" + lettura e commento della poesia "Ferrara" da Elettra di Gabriele D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "La pioggia nel pineto" di Gabriele D'Annunzio
03.10.1858 Eleonore Duse geboren: Die Schauspielerin war berühmt dafür, dass sie sich niemals schminkte. Auch als 60jährige spielte sie noch junge Frauen, und wenn sie erst einmal die Bühne betreten hatte, vergaßen die Zuschauer einfach, wie alt sie war...
Introduzione al romanzo "Il piacere" di D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "La sabbia del tempo" di Gabriele D'Annunzio
Lettura e commento della poesia "La pioggia nel pineto" di Gabriele D'Annunzio