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Figlia di un sognatore triestino e di una severa madre foggiana, Alessia Marcuzzi nasce a Roma nel novembre 1972. Trascorre la sua gioventù a Casal Palocco, realtà di provincia nella quale viene soprannominata “barone rampante” per il suo temperamento avventuroso che la portava ad arrampicarsi sugli alberi. Fin da giovanissima le piace il mondo dello spettacolo: le sue prime performance sono le imitazioni dei professori durante l'intervallo. La si potrebbe definire un'estroversa introversa, che trova il suo equilibrio nel raccoglimento con gli affetti più intimi e nella gratitudine nei confronti del proprio pubblico. In questa intervista, racconta a Malcom Pagani la sua storia personale e professionale, basata sul motto “sii gentile e abbi coraggio”.
Max non riesce a smettere di pensare all'energia libera. Trascorre tutto il suo tempo libero in officina, cercando di assemblare un generatore senza carburante, ma invano. La crisi economica del Paese, i litigi per la mancanza di denaro in famiglia costringono l'inventore a fare il tassista per sopravvivere. Un ex collega dell'istituto, Paolo, sale per caso in macchina. Approfittando del momento, Max pone al suo vecchio collega alcune domande sul motore. Ma ciò che sente diventa più che sorprendente... Il film è basato su eventi reali. In questo video scoprirete: ⚡ Chi non voleva l'elemento X nel Sistema Periodico di Mendeleev? ⚡ Che cos'è l'Etere Universale e perché ci è stato nascosto? ⚡ Perché Nikola Tesla era sotto la osservazione dei servizi segreti? ⚡ Quando c'è stata una diversione nella scienza che ha impedito la scoperta dell'energia libera dell'etere? ⚡ Tecnologie perdute: gli scienziati che potevano cambiare il mondo. ⚡ Come liberare le persone dal cappio dell'energia? Il film è stato realizzato nell'ambito del progetto di ricerca internazionale Caleidoscopio dei Fatti. Puoi vedere altri video informativi qui:
Esistono molte sotto varianti di Omicron, tutte classificate come varianti pericolose. L'OMS sta monitorando molte di queste varianti. Mentre Omicron continua a evolversi, ricorda che ci sono ancora milioni di persone che non sono ancora completamente vaccinate. Continua a fare tutto il possibile per ridurre la diffusione del COVID-19 Quando sei al chiuso: Indossare una mascherina
Rosella Pellerino"Premio Ostana"https://www.premioostana.it/Domenica 26 giugno 2022 - ore 10.00Paraulas de hemnasConversazione con Pauline Kamakine, Lingua occitana (Francia)A cura di Rosella PellerinoPasseggiata letteraria con improvvisazioni artisticheNata a Tolosa il 17 dicembre 1989, Paulina Kamakine segue gli studi di linguistica, Relazioni Internazionali e Strategie Culturali. Poliglotta, ottiene un Master trilingue in Scienze Umane e Sociali ad Albi nel 2014.Trascorre gran parte della sua vita a Rivière-Basse, tra Lanas Casèras e L'Abatut Arribèra, luoghi di ispirazione poetica e linguistica.Con lo pseudonimo di Lou Pètit Aousèt (L'uccellino) semina e diffonde poesie un po' ovunque (Belgio, Italia, Francia, Guascogna, Linguadoca, Provenza…) per amore della lingua d'òc e fedeltà verso la propria terra.I suoi progetti letterari danno voce alla poesia contemporanea femminile e ripropongono la lingua come fonte di interesse e di cultura, dando impulso all'attuale ripresa letteraria occitana. In questa direzione va il suo lavoro Paraulas de hemnas, che vede la collaborazione di Rosella Pellerino (direttrice di Espaci Occitan) per la parte riguardante le valli occitane d'Italia.Paulina Kamakine è pubblicata su riviste ed è autrice di racconti, leggende, romanzi, canzoni, prosa poetica, novelle e poesia in guascone. Partecipa a numerosi eventi; in trasmissioni radiofoniche presenta sequenze poetiche, è cantante, scultrice e crea progetti culturali aventi lo scopo di promuovere la varietà guascone della lingua d'òc.Sogna una presa di coscienza generale e un rinnovamento letterario che sappia valorizzare la lingua d'òc specifica dell'area bigorrenca.Attiva su numerosissimi fronti artistici, Paulina Kamakine vive la scrittura in òc con un forte senso di responsabilità culturale e sociale.Paraulas de hemnas è un progetto letterario (in tre volumi, di cui uno già pubblicato) curato da Paulina Kamakine. Il primo volume raccoglie una selezione di poesie, canzoni e prose di scrittrici occitane contemporanee, dai 16 ai 96 anni, provenienti da tuttolo spazio linguistico occitano fra la Val d'Aran nei Pirenei catalani e le Valli alpine occitane d'Italia. Le oltre 70 autrici coinvolte, concomposizioni spesso inedite, illustrano ognuna, con i propri versi, l'estrema varietà dialettale nella lingua occitana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2052LE SOCIETA' SEGRETE A CUI APPARTIENE MARIO MONTI: INSIEME A ENRICO LETTA E MARIO DRAGHI... E IN PASSATO BILL CLINTON E TONY BLAIR di Gianfranco AmatoNel suo stellare curriculum il Professor Mario Monti vanta anche studi esteri. Trascorre un anno presso la prestigiosa Università di Yale (U.S.A.), dove diventa allievo di James Tobin, Premio Nobel per l'economia nel 1981. Non abbiamo prove di una sua affiliazione alla Skull and Bones, la celeberrima e potente società segreta di ispirazione mondialista che dal 1832 ha sede presso quel prestigioso ateneo statunitense. Abbiamo però la prova che il professore varesino rappresenti un autentico apostolo del pensiero mondialista.Tre inequivocabili circostanze lo attestano.Mario Monti è membro del Bilderberg Group. La notizia è passata sui media con una certa nonchalance, dovuta più che altro alla non conoscenza, da parte del pubblico comune, della natura di tale sodalizio. Istituito nel 1954 presso castello olandese di Bilderberg, questo esclusivissimo club si ritrova segretamente ogni anno per decidere del futuro dell'umanità. Si tratta dei centrotrenta uomini più potenti e influenti del mondo riuniti in una stessa stanza, che guardie armate tengono lontana da occhi indiscreti.In più di cinquant'anni d'incontri è sempre stata vietata la presenza della stampa, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli intervenuti, e non è mai stato svelato l'ordine del giorno. A prescindere da cosa realmente accada in quel segreto consesso, il solo fatto di come si svolga e di chi lo componga lascia alquanto perplessi, e non risponde certo ad una logica di democrazia e trasparenza.Fino all'ultimo momento resta occulto il luogo degli incontri e si interviene solo su espresso invito, che non può essere pubblicamente divulgato, pena la mancata partecipazione Per comprendere meglio di cosa si tratti è sufficiente leggere quanto sul tema ha scritto William Vincent Shannon, non esattamente un paranoico complottista, ma un prestigioso giornalista, redattore del New York Times e ambasciatore degli Stati Uniti in Irlanda durante la Presidenza Carter (1977-1981): «I membri del Bilderberg stanno costruendo l'era del post-nazionalismo: quando non avremo più paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali.Sarebbe a dire, un'economia globale; un governo mondiale (selezionato piuttosto che eletto) e una religione universale. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderbergers si concentrano su di un "approccio maggiormente tecnico" e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale».Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d'Olanda, sul punto era stato chiaro: «E' difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all'idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un potere sopranazionale». Onesto, a suo modo, è stato pure David Rockfeller – altro Bilderberg di razza –, il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002): «Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come "internazionalisti", e di cospirare con altri nel mondo per costruire una più integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa è l'accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo».Il giornale londinese The Times, che non può certo definirsi un foglio complottista, nel 1977 descrisse i membri del Bilderberg Group come «una congrega dei più ricchi, dei più economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso». A conferma di quanto avesse ragione l'autorevole quotidiano britannico si possono elencare alcune singolari coincidenze (per citare i casi più noti e più recenti) dovute a fatti accaduti dopo gli incontri del Bilderberg.Bill Clinton partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Partito Democratico, e da oscuro governatore dell'Arkansas diventa Presidente degli Stati Uniti nel 1992. Tony Blair partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Partito Laburista nel luglio del 1994, e viene eletto Primo Ministro nel maggio del 1997. George Robertson partecipa al meeting del 1998; viene nominato Segretario Generale della NATO nell'agosto del 1999. Romano Prodi partecipa al meeting del 1999; riceve l'incarico di Presidente dell'Unione Europea nel settembre del 1999, ricoprendo tale incarico fino a gennaio 2005; nel 2006 viene eletto Presidente del Consiglio dei Ministri italiano.Sembra confermata ancora una volta la saggia conclusione del Barone Denis Winston Healey, ex Ministro britannico della Difesa (1964-1970) e delle Finanze (1974-1979): «Quel che accade nel mondo non avviene per caso; si tratta di eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali, e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano la finanza».Per chi volesse saperne di più, consiglio la lettura di un ottimo testo intitolato The true story of the Bilderberg Group, di Daniel Estulin, un libro di 340 pagine – corredato da una preziosa documentazione – che raccoglie i risultati di una indagine durata anni sull'intoccabile gruppo elitario di cui la stampa ufficiale appare sempre reticente.La seconda prova dell'indole mondialista del nostro esimio professor Monti, risiede nel fatto che egli faccia anche parte della Trilateral Commission. Anzi, per essere precisi, ricopre la carica di Presidente per l'Europa nel triennio 2010-2012. Chi ha l'avventura di accedere al sito ufficiale di quella istituzione (www.trilateral.org), troverà, infatti, una lettera di presentazione sottoscritta da Mario Monti, quale European Chair, da Joseph S. Nye, Jr., quale North American Chair, e da Yotaro Kobayashi, quale Pacific Asian Chair, con tanto di fotografia.Ufficialmente si tratta di un think-tank fondato nel 1973 da David Rockfeller con forte impronta mondialista. Il Professor Piergiorgio Odifreddi (lontanissimo per idee da chi scrive) ha invece liquidato il prestigioso pensatoio internazionale definendolo, su Repubblica (9.11.2011), «una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea enipponica ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger». Quella di Odifreddi non rappresenta, ovviamente, l'unica voce critica nei confronti della Trilateral.Nel 1979 l'ex governatore repubblicano Barry Goldwater la descriveva come «un abile e coordinato sforzo per prendere il controllo e consolidare i quattro centri di potere: politico, monetario, intellettuale ed ecclesiastico grazie alla creazione di una potenza economica mondiale superiore ai governi politici degli Stati coinvolti».Lo scrittore francese Jacques Bordiot, sosteneva, inoltre, che per far parte della Trilateral, era necessario che i candidati fossero «giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell'organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione», e precisava che il vero obiettivo della Trilaterale fosse quello «di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale».Il canadese Gilbert Larochelle, professore di filosofia politica presso l'Università del Quebec, nel suo interessante saggio L'imaginaire technocratique, pubblicato a Montreal nel 1990, ha definito, più semplicemente, la Trilateral come una privilegiata elite tecnocratica: «La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la téchne è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre la possibilità di mettere la società di fronte a se stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso». Il connotato resta sempre il medesimo: poca democrazia e poca trasparenza. Piccolo inciso legato all'attualità della cronaca politica: un altro italiano membro della Trilateral è l'onorevole Enrico Letta, al centro di una polemica per uno strano biglietto inviato al consociato Professor Monti.La terza prova della visione mondialista di Super Mario sta nel fatto di essere un uomo Goldman Sachs, la celebre banca d'affari fondata nel 1869 da Marcus Goldman, un tedesco di origini ebraiche immigrato negli Stati Uniti, e dal genero Samuel Sachs. Per comprendere la reale natura di tale istituzione non occorre addentrarsi nei siti complottisti. E' sufficiente leggere un autorevole quotidiano come Le Monde del 16 novembre 2011 (proprio il giorno dell'investitura di Monti a Capo del Governo), ed in particolare l'articolo del giornalista Marc Roche, corrispondente da Londra, dal titolo sintomatico: La "franc-maçonnerie" européenne de Goldman Sachs.Si tratta di una vera e propria requisitoria contro la potente banca d'affari. [...] «Confratelli, maestri e gran maestri chiamati a "spandere nell'universo la verità acquisita nella loggia"».
In questo articolo parleremo dei Medici, ovvero una delle più grandi, potenti e ricche famiglie italiane di sempre, che sono rimasti al potere per circa 300 anni. Sono stati papi, sovrani e mecenati, hanno promosso l'arte e la cultura e hanno donato al loro territorio gloria e prestigio tali da non poter essere mai più replicati! Origini della famiglia Medici Le radici della famiglia Medici affondano nella valle del Mugello, uno dei posti più sensazionali in Italia, a circa 30km da Firenze, e più precisamente nella Villa Medicea di Cafaggiolo! Sicuramente il primo Medici degno di nota è Giovanni de' Medici, detto Bicci. Sin da subito, Giovanni impara il mestiere di banchiere e così apre la banca di famiglia, IL BANCO MEDICI! Nel 1397 ne sposta la sede a Firenze, a quel tempo governata dalla Signoria, costituita da nobili. Giovanni però, che era molto furbo, grazie alla sua fruttuosa attività, riesce a ottenere una poltrona a Palazzo della Signoria. Ed è proprio qui che comincia l'ascesa al successo e al potere dei Medici grazie a Bicci! Giovanni de' Medici, detto Bicci A Giovanni, in realtà, la politica interessa poco e niente. Quello che a lui realmente interessa è… il denaro e il prestigio della sua famiglia. Insomma, vuole diventare ricco e importante. Così lavora per riempire le tasche della banca e allo stesso tempo investe nel lanificio di famiglia. Ma non pensa solo a se stesso! Infatti si preoccupa anche del popolo e la sua popolarità cresce quando decide di imporre un'equa riforma del catasto, per la quale chi era più ricco pagava più tasse. Così facendo, riempie le casse della città e aiuta i più poveri, ricevendo il titolo di AMICO DEL POPOLO. Con i suoi soldi, Giovanni - che ama le cose belle - finanzia varie opere d'arte, tra cui il completamento della Chiesa di San Lorenzo a opera di Filippo Brunelleschi, che in realtà non vede terminata perché muore prima. La banca e tutta la sua ricchezza passano quindi a suo figlio Cosimo, detto Pater Patriae o Il Vecchio. In ogni caso, Cosimo è davvero il Pater Patriae, visto che riesce non soltanto a consolidare, ma anche ad espandere le ricchezze e il prestigio della Banca e della famiglia Medici, diventando l'uomo più ricco del suo tempo, l'allora Bernard Arnault o Jeff Bezos, per intenderci. I primi nemici della famiglia Medici Con lui, il sangue dei Medici si fonde con il sangue blu, visto che sposa la rampolla di una delle famiglie più antiche e prestigiose del tempo: Contessina de' Bardi. Ma le altre famiglie nobili della Signoria, come gli Albizzi e gli Strozzi, non vedono di buon occhio questi commercianti che si stanno arricchendo sempre di più. Infatti, nel frattempo la Banca dei Medici è diventata la banca ufficiale nientepopodimenoche del Papa! Così, Albizzi e Strozzi accusano Cosimo di aspirare alla dittatura, lo incarcerano e provano ad ucciderlo, ma lui riesce a scamparla e viene esiliato. Trascorre un esilio dorato a Venezia, per poi tornare da vincitore a Firenze un anno dopo, durante una crisi politica. Manda quindi i suoi avversari in esilio e comincia a commissionare opere artistiche a destra e a manca, tra le quali spicca senza ombra di dubbio la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore, per mano di Filippo Brunelleschi, opera incredibile che nessuno per anni era riuscito a compiere. Sempre lui, poi, commissiona a Michelozzo Michelozzi la realizzazione del Palazzo Medici e tra gli altri artisti che finanzia troviamo anche Donatello. Insomma, è tipo… il signore del Rinascimento italiano! Continua la dinastia Medici Se Cosimo è così potente e influente e sorprendente e incredibile… suo figlio non ha proprio il suo stesso carisma… anzi, la sua salute è piuttosto precaria a causa della gotta, malattia che gli impedisce di fare molte cose, e questo intristisce molto il padre, che sperava in un figlio… figo come lui. A Cosimo, però, torna il sorriso quando si accorge che suo nipote Lorenzo,
Filippo Nicosia"Come un animale"Mondadori Editorehttps://www.librimondadori.it/Regola numero uno: bastano cinque minuti per conoscere qualcosa. Regola numero due: non bastano cinquant'anni per conoscoere qualcosa.Un uomo si trasferisce a vivere da solo in una villa fatiscente nella campagna laziale. Cerca la solitudine. Con sé ha pochi ricordi, uno zaino, qualche foto, romanzi da leggere e rileggere, nessun telefono. Trascorre il tempo bevendo e nutrendosi di cibi precotti.Nel suo passato c'è qualcosa, una colpa, una perdita: non lo sappiamo, perché all'inizio Andrea non ne parla neanche con se stesso.Un giorno, di ritorno dalla spesa settimanale, gli si rompe la macchina e la vicina, Silvy, lo trova ubriaco e addormentato dentro la vettura impantanata. Si interessa a lui e lo invita a cena, ma il marito di lei non gradisce queste attenzioni.Andrea compie attività minime, che assumono densità assoluta nelle sue giornate spoglie. Osserva i movimenti elastici di Silvy nel giardino e i cambiamenti della luce con lo stesso intorpidito rapimento. Cattura insetti – un ragno, uno scarafaggio, una falena – che sistema sotto un bicchiere capovolto in attesa che muoiano.Finché arriva a cercarlo un ragazzo appartenente a una famiglia malfamata, Yuri. Ha saputo che Andrea è un insegnante di Lettere e gli chiede di dargli ripetizioni in cambio della riparazione dell'auto. Superando poco a poco le reciproche ritrosie, i due iniziano a incontrarsi, Andrea fa leggere a voce alta al ragazzo le pagine di McCarthy, Silone, Pavese, gli fa scoprire il piacere dell'identificazione, il calore e la vita che la letteratura sa trasmettere. Mette così in discussione il destino di Yuri, che la famiglia vorrebbe allontanare dagli studi, e al tempo stesso si rende conto di avere ancora qualcosa da offrire agli altri.Giorno dopo giorno, a colpi di bellezza, empatia, sensualità, desiderio, il paesaggio ricomincia a germogliare nella terra desolata del protagonista, imponendogli la necessità di fare i conti con ciò che si è lasciato alle spalle.Romanzo di assenza e solitudine, ma anche di rinascita, Come un animale racconta un percorso interiore del tutto laico, benché denso di interrogativi e suggestioni. Lo fa con uno stile maturo, teso nella sua limpidezza, simile a una nube che trattiene il temporale in arrivo.Filippo Nicosia (Messina, 1983) è scrittore e autore televisivo. Nel 2013 ha fondato la libreria itinerante "Pianissimo" (premio Gutenberg 2014, premio Fiesole 2015) e nello stesso anno ha pubblicato il reportage Pianissimo libri sulla strada - a 20 km orari per amore della lettura con Terre di Mezzo Editore.Ha esordito nella narrativa nel 2017 con Un'invincibile estate (Giunti), selezionato al premio Città di Cuneo per il primo romanzo e finalista al premio Zocca Giovani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Dopo aver lavorato come analista di marketing e finanziaria nel settore pubblico e nel profit per diversi anni, nel 2005 Raffaella decide di abbracciare la causa di una organizzazione nonprofit ed inizia a lavorare come analista dati. Nel 2008 è coordinatrice dell'area di analisi, budgeting e database management presso una grande ONG internazionale. Nel 2016 Raffaella si trasferisce con la famiglia a Bruxelles lavorando come esperta di strategie di fundraising, di budgeting e di forecasting di ONG internazionali. Trascorre il 50% del tempo fuori Europa e grazie a questa esperienza arricchisce enormemente il bagaglio culturale e le conoscenze lavorative. Dopo qualche mese in Refugees Welcome in qualità di fundraising advisor. Ad oggi, è Responsabile raccolta fondi della LAV, la Lega Italiana Anti Vivisezione.
An hour of DJ sets from our DJ / Producer WURTZ containing some unreleased tracks Biografia Alessandro Serena aka Wurtz nasce a Genova, in Italia, nel 1990. La sua passione per la musica inizia molto presto, ed essa verrà decisamente influenzata da artisti come Richie Hawtin, Hobo, Gaiser, Adam Beyer e la maggior parte di quei artisti che fanno parte della scena techno - minimal degli ultimi 20 anni. Le prime esperienze in consolle non tardano ad arrivare ed all’età di 18 anni, inizia la carriera da dj di Wurtz nei locali della Riviera Ligure. Si laurea a Milano all’istituto SAE (Sound Audio Engineering) e successivamente inizia a produrre musica propria. Non tardano ad arrivare feedbacks importanti e il supporto di artisti molto noti come Richie Hawtin, Nicole Moudaber, Dubfire, Fabio Florido, Stacey Pullen e Paco Osuna. Di notevole importanza per la crescita artistica di questo ragazzo, sicuramente è stato il grande supporto avuto per il suo remix “The Bullet”, rilasciato sulla label tedesca Bequem Digital, da parte di Richie Hawtin, che lo suonerà per oltre 8 mesi, entrando anche nella Top 10 delle tracce più suonate da lui stesso in giro per tutto il mondo. Trascorre un anno in Sudamerica, per poi tornare in Europa, più precisamente a Ibiza, dove passa le stagioni estive lavorando e collaborando con realtà importanti come Afterlife / Tale Of Us. La musica di Wurtz continua ad essere supportata nel corso del tempo, come nuovamente da Richie Hawtin, il quale suona uno dei suoi ultimi lavori (Blackout) al Time Warp 2015.
#5 | Pedro è arrivato negli Stati Uniti nell'estate del 2008, dopo aver attraversato l'America Centrale a piedi. Ora vive a Brooklyn e non ha più voglia di camminare. Trascorre le giornate contando le bottiglie di plastica vuote trova...
"Se piaccio alle donne non è per le virtù che ho, ma per i vizi che non ho" Rob è un trentenne pigro e sentimentalmente immaturo con una smisurata cultura musicale. Trascorre le giornate nel suo sgangherato negozio di dischi stilando classifiche "Top five" su qualsiasi argomento assieme a Barry e Dick, due eccentrici dipendenti. Dopo essere stato piantato dall'ultima fidanzata, Laura, decide di capire cosa non funziona nei suoi rapporti con le donne e di riconquistarla. Testo tratto da "Alta fedeltà", di Nick Hornby, edizioni Guanda Musica: The Kinks - Everybody's Gonna Be Happy Waxahatchee - Hollow Bedroom Elton John - Crocodile Rock Girls in Hawaii - Misses John Wesley Harding - I'm wrong about everything Madness - One Step Beyond Bob Dylan - Most of the Time Will To Power - Baby I Love Your Way The Velvet Underground - Oh! Sweet Nuthin' Love - Always See Your Face Nick Drake - Time Has Told Me
"Se piaccio alle donne non è per le virtù che ho, ma per i vizi che non ho" Rob è un trentenne pigro e sentimentalmente immaturo con una smisurata cultura musicale. Trascorre le giornate nel suo sgangherato negozio di dischi stilando classifiche "Top five" su qualsiasi argomento assieme a Barry e Dick, due eccentrici dipendenti. Dopo essere stato piantato dall'ultima fidanzata, Laura, decide di capire cosa non funziona nei suoi rapporti con le donne e di riconquistarla. Testo tratto da "Alta fedeltà", di Nick Hornby, edizioni Guanda Musica: The Kinks - Everybody's Gonna Be Happy Waxahatchee - Hollow Bedroom Elton John - Crocodile Rock Girls in Hawaii - Misses John Wesley Harding - I'm wrong about everything Madness - One Step Beyond Bob Dylan - Most of the Time Will To Power - Baby I Love Your Way The Velvet Underground - Oh! Sweet Nuthin' Love - Always See Your Face Nick Drake - Time Has Told Me
1. Filippo Gambetta'La lumaca equilibrista' - 3.25Pria Goaea (Felmay 2002)2. Luca De Nuzzo'Vole l'altalena in autunno' - 4.34s/t (CNI 2005) Puglia* Vincitore del "Premio Fabrizio De Andr?" 2004, Luca De Nuzzo, cantautore pugliese, scrive i suoi pezzi in dialetto sanseverese. Con l'intenzione di maggiorare e stimolare l'interesse reciproco tra le diverse tradizioni e culture italiane, usa il dialetto per raccontare storie anche fuori dai tipici canoni popolari. Il suo progetto nasce anche dall'ascolto di autori francesi molto vicini per il loro canto alla fonetica del suo dialetto.3. Fabrizio De Andre'La citta' vecchia' - 3.21In concerto (BMG 1999)4. Luca De Nuzzo'Nonna Estrela' - 3.49s/t (CNI 2005)5. Fabrizio De Andre'Monti di Mola' - Le nuvole (Ricordi 1990)* Fabrizio De Andre is one of Italy's best loved "cantautori" and it was a shock that he passed away in 1999 still in his fifties. His life's story is as fascinating as any novel, involving love, lost and refound, the struggle to find himself as a musician and even being kidnapped and held for 4 months in the harsh, lonely mountains of Sardinia.6. Francesco de Gregori'Il bandito e il campione' - 4.37bootleg (1994 Sony)* Francesco De Gregori nasce a Roma il 4 aprile del 1951. Trascorre parte della sua infanzia a Pescara per poi fare rientro stabilmente nella Capitale alla fine degli anni cinquanta. A Roma frequenta il liceo classico Virgilio, dove vive in prima persona gli eventi e i fermenti politici del movimento studentesco del '68. Fortemente ispirato dalla musica e dai testi di Fabrizio De Andr? ma anche successivamente dalle canzoni di Bob Dylan.7. Piccola Banda Ikona'Tagama' - 4.23Stari Most (CNI 2005) * Piccola Banda Ikona is the brainchild of Stefano Saletti, founder of folk group Novalia from Rieti. "In questo Cd ho cercato un linguaggio musicale e lirico "che unisse tanti popoli diversi che si affacciano sullo stesso mare", per citare Predrag Matvejevic lo scrittore croato che con le sue parole ha ispirato molte parti del lavoro. Ci sono il bouzouki greco, l'oud arabo, la darbouka, insieme a strumenti della tradizione occidentale. C'? il siciliano, l'ebraico, il serbo-croato, l'arabo, il francese, il lingala portato in Europa dai tanti immigrati dell'Africa profonda e c'? il greco antico che avevamo usato con Renato Giordano nella colonna sonora delle "Vespe" di Aristofane."8. Piccola Banda Ikona'Vassa Miskin' - 3.41Stari Most (CNI 2005) 9. Riccardo Tesi'Tre marinai' - 4.01Crinali (Felmay 2006) 10. Riccardo Tesi'Scirocco' - 4.22Thapsos (Felmay 2000)