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«Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire»: così scriveva la scrittrice Marguerite Yourcenar nel suo libro Memorie di Adriano, pubblicato nel 1951. Da questa sua riflessione ancora attuale prende spunto il titolo di questa puntata di Moby Dick “Biblioteche e librerie: i granai delle parole”. Le parole, infatti, sono come semi che fanno germogliare idee e le biblioteche e librerie sono riserve di parole, libri: storie da conservare e diffondere.In questa puntata di Moby Dick cercheremo di capire com'è possibile oggi tenere viva la relazione, il dialogo fra i libri, le persone e il territorio e quali sono, quindi, le maggiori sfide per le biblioteche e le librerie in Ticino. Nel corso della puntata rifletteremo sull'importanza di educare alla lettura, di trasmettere il piacere di leggere, o rileggere, che da momento individuale, da vivere in silenzio, può trasformarsi, attraverso ad esempio i gruppi di lettura, in un rito collettivo in grado non solo di coinvolgere ma anche creare il senso di comunità. Ne parleremo con i nostri ospiti che sono Giorgia Schmid, che gestisce l'Ecolibro di Biasca, Luca Pascoletti, responsabile della libreria del LAC fin dalla sua apertura, Prisca Costantini del Segnalibro. Nell'ultima parte invece sarà ospite Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali e del Sistema bibliotecario ticinese.
Per la nuova puntata di “Sguardi sull'Invisibile”, Enrico Pietra intervista Emilio Borroni, operatore certificato nel campo delle regressioni alle vite passate secondo il metodo dello psichiatra americano Brian Weiss. Si parla quindi dell'ipotesi della reincarnazione, del ritorno dell'anima con nuove vesti, allo scopo di fare nuove esperienze. Ne emerge un mondo complesso, incredibilmente sfaccettato, che produce un impatto incredibile e straordinariamente benefico sulla vita “attuale” di chi decide di provare questa esperienza: qualcosa che emerge dal passato, che viene ricordato producendo un'esperienza trasformativa e di grande impatto. Come spiegare un fenomeno del genere? È possibile ipotizzare che questa non è l'unica vita che sperimentiamo su questo piano di realtà?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.
Nella puntata 161 compio ventotto anni raccontandovi tutti i retroscena del mio regalo, il nuovo cinturino Pride Edition 2025 per il mio Apple Watch Ultra. Poi vi svelo cosa è successo, di molto triste, alla mia piantina; di come è proseguito il tutto. Infine concludo il discorso sul libro “Memorie da una casa di morti” di Fëdor Dostoevskij.• Post Instagram Cinturino/Piantina: https://www.instagram.com/p/DJ1fbCeiLCC/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==• Cinturino Sport Pride Edition 2025: https://www.apple.com/it/newsroom/2025/05/apple-introduces-the-2025-pride-collection/Canale Telegram: https://t.me/miry1919CONTATTITelegram: @miriananovellaInstagram: @miry_geekX (Twitter): @Miry1919Mastodon: @miriananovella@mastodon.socialyoutube.com/@miriananovellaDONAZIONE libera su Satispay: https://miry1919.github.io/hugosite/donors/
Ogni calcolatore ha bisogno della veloce memoria ad accesso casuale per il suo funzionamento. Alcuni calcolatori non si possono permettere che ci siano errori di lettura dei dati all'interno di queste memorie, per questo esistono delle memorie che controllano se ci sono errori, se ne accorgono e, con certi limiti, riescono a correggerli BreezePDF Le multe comminate a chi usava servizi di streaming illegali Forse sono multe comminate alla leggera Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Slack - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola con SumUp - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 6-7€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia
Si terrà oggi, sabato 17 maggio, al Museo Italiano di Carlton il seminario "Multicultural Collections and the State Library of Victoria".
Oggi a Cult: al Salone del Libro di Torino Jan Brokken con il suo ultimo libro "La scoperta dell'Olanda" (iperborea), Chiara Correndo traduttrice di "Sul filo della lama. Memorie della disintegrazione" (Miraggi); Gudrun Eva Minervudottir su "Reykjavik, amore" (Iperborea); Barbara Sorrentini dal Festival del Cinema di Cannes; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...
La puntata centosessanta partendo dal meteo vi riparla del mio viaggio, del VideoPodcast della scorsa settimana, del dietro le quinte, di cosa è andato male e di cosa è andato bene, di cosa migliorerò in video del genere: le considerazioni su Tenero Gheriglio non mancano mai, siamo sempre in un automiglioramento attivo. Successivamente rispiega la questione delle puntate modificate, e poi parla dei libri, quindi de "I miserabili" di Victor Hugo, e di "Memorie da una casa di morti" di Fedör Dostoevskij, e infine delle mie gare di nuoto del pomeriggio del 4 maggio (sempre a Lodi, ma in vasca lunga), con altri pensieri sulla mia carriera agonistica di molti e di alcuni anni fa, in relazione alla nuova carriera master.Canale Telegram: https://t.me/miry1919CONTATTITelegram: @miriananovellaInstagram: @miry_geekX (Twitter): @Miry1919Mastodon: @miriananovella@mastodon.socialyoutube.com/@miriananovellaDONAZIONE libera su Satispay: https://miry1919.github.io/hugosite/donors/
QUI puoi sostenere Andata e Ritorno - Storie di Montagna.Jonas degli stambecchi è un libro di Claudio Ghizzo e questo è il sesto capitolo.Ecco il librowww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina Instagram
QUI puoi sostenere Andata e Ritorno - Storie di Montagna.Esploriamo una serie di tradizioni religiose popolari e usanze legate al ciclo agricolo e alle festività cristiane di Contrada Lucchetta (VI). Verranno descritte particolari celebrazioni come la Candelora, San Biagio e la festa di San Martino, evidenziandone riti, proverbi e leggende. Inoltre si discuterà dell''importanza relativa alle celebrazioni religiose nel passato, il ruolo della Chiesa nella vita quotidiana e come alcune pratiche e il senso di appartenenza alla comunità ecclesiale siano cambiate nel tempo. Un caso su tutti: il battesimo.Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Giuseppe Morsanuto ricorda il suo 25 aprile, vissuto in prima persona quando era ancora un bambino. Un'intervista del 2019, dai nostri archivi.
In podcast 60 gaan Michiel Koole, Myrthe van den Heuvel en Jet Stolk in gesprek over de Richtlijn Loontransparantie, die beoogt de loonkloof tussen mannen en vrouwen te dichten. Wat staat werkgevers te wachten? Wat zijn hun verplichtingen, en wat zijn de acties die werknemers kunneninstellen? Er is veel werk aan de winkel, zoveel is inmiddels wel duidelijk, ook voor kleinere werkgevers! Bronnen aflevering Wet implementatie van Richtlijn loontransparantie mannen en vrouwen [Keten ID WGK 025384] inclusief Memorie van Toelichting
A che età iniziamo a costruire i ricordi che poi ci porteremo avanti per il resto della vita? La domanda non è per niente banale e sulla memoria dei bambini escono articoli che ci aprono nuove prospettive, come questo, (che troviamo commentato qui e qui), di cui ci ha parlato Anna: facciamo fatica a riesumare certi ricordi remoti, ma iniziamo a immagazzinare informazioni quando siamo davvero piccolissimi.Rimanendo in tema bambini, Francesca ha intervistato Serena Grumi, psicologa e ricercatrice nel laboratorio di Developmental Psychology presso l'IRCCS Fondazione Mondino. Serena ci ha parlato del suo progetto MUM COPE, che si occupa di studiare a livello biologico ed epigenetico gli effetti dello stress nella mamma e nel bambino durante le prime fasi della sua vita.Andrea infine ci ha raccontato di un esperimento di fisica nucleare "di una volta", che pochi mesi fa ha mostrato una asimmetria molto più marcata di quello che ci aspettavamo tra protone e neutrone, violando quella simmetria di isospin su cui basiamo i nostri modelli da decenni.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast-la-scienza-come-non-l-hai-mai-sentita--1762253/support.
Prima puntata del ciclo tematico dedicato al cibo nel fantasy e nella fantascienza. Andiamo con "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai, premio Urania 1997. La trama vede le avventure di Rudy "Basilico" Turturro in giro per la galassia a bordo dell'astronave Muummeenuh come capo cuoco, dovendosi destreggiare tra il preparare più pietanze diverse tra le varie razze aliene e salvare la pelle alla ciurma con i suoi preparati alimentari. Il libro è disponibile gratuitamente in formato ebook per tutti su Liber LiberLink Liber Liber: https://liberliber.it/autori/autori-m/massimo-mongai/memorie-di-un-cuoco-dastronave/Discord: https://discord.gg/zPH6EeEgfXCanale Telegram: https://t.me/blablafantasPagina Instagram: https://www.instagram.com/bla.blafantasy/
Siamo alla seconda puntata di una serie speciale di tre episodi di Parola Progetto, tutti dedicati alla cultura della luce, realizzati in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano e con Euroluce. Il protagonista di questo episodio è Mario Cucinella, architetto, designer e autore di progetti ad alto tasso di sostenibilità. Con MCA - Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano, ha progettato edifici in tutto il mondo: grandi e piccoli, chiese e ospedali, masterplan e padiglioni temporanei, alcuni di grande impatto visivo e altri capaci di nascondersi perfettamente nell'ambiente. Si è dedicato anche al design, realizzando oggetti d'arredo e di illuminazione, senza mai dimenticare il ruolo della produzione responsabile. Oltre a un'intensa attività di divulgazione, ha pubblicato molti libri e nel 2015 ha fondato SOS School of Sustainability, una scuola altamente professionalizzante per giovani professionisti e neolaureati. I link dell'episodio - Il sito di MCA - Mario Cucinella Architects https://www.mcarchitects.it- Il Polo Universitario della Valle D'Aosta di Aosta https://www.mcarchitects.it/progetti/polo-universitario-della-valle-daosta- Chiesa Santa Maria Goretti di di Mormanno (CS) https://www.mcarchitects.it/progetti/chiesa-santa-maria-goretti- Il libro “Città foresta umana. L'empatia ci aiuta a progettare” di Mario Cucinella con Serena Uccello https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/citta-foresta-umana-mario-cucinella-9788806261344/- Il libro “Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura” di Mario Cucinella https://www.quodlibet.it/libro/9788822906700 - La chiesa di Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane a Roma https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Carlo_alle_Quattro_Fontane - La storia dell'architetto Giuseppe Vaccaro https://www.artribune.com/progettazione/architettura/2020/05/giuseppe-vaccaro-storia-italia/ - Il libro di Marguerite Yourcenar, “Le memorie di Adriano” https://it.wikipedia.org/wiki/Memorie_di_Adriano
QUI puoi sostenere Andata e Ritorno - Storie di Montagna.Questo è il viaggio a ritroso nel tempo di Edoardo Pontiggia, pronipote di Angelo Pontiggia, un soldato che combatté sul Monte Grappa durante la Prima Guerra Mondiale. Edoardo vuole ripercorrere le orme del suo bisnonno di cui non si granché. Abbiamo quindi provato a ricostruire la sua storia attraverso i combattimenti sul Grappa, culminando nella battaglia del Solstizio nel giugno 1918, dove Angelo si distinse.Scritto e registrato da Sebastiano FrolloMontaggio di Sebastiano Frollowww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInCrediti immagineFonte - "La Grande Guerra"Fonte - Paolo Volpato: Morire per il Grappa
QUI puoi sostenere Andata e Ritorno - Storie di Montagna.In questo episodio troverai importanti novità per il podcast, tra cui la traduzione dei contenuti in inglese tramite intelligenza artificiale per raggiungere un pubblico più ampio e la possibilità per gli ascoltatori di sostenere economicamente il progetto. Si discute la sostenibilità del podcast attraverso pubblicazioni e obiettivi di ascolto, evidenziando le spese attuali. L'intento è di valorizzare storie di territori meno noti, come dimostrano esempi di ascoltatori che hanno visitato i luoghi raccontati.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
QUI puoi sostenere Andata e Ritorno - Storie di Montagna.Esploriamo l'impatto delle attività umane sull'evoluzione delle specie viventi, un fenomeno definito "evoluzione antropogenica". Attraverso la falena punteggiata, viene illustrato come l'inquinamento industriale abbia favorito la forma melanica. Si discutono inoltre recenti studi che evidenziano come l'urbanizzazione riduca gli spostamenti dei mammiferi e l'inquinamento luminoso alteri la riproduzione degli uccelli. Francesca sottolinea come le azioni umane stiano inducendo cambiamenti evolutivi rapidi e significativi nelle specie, con conseguenze spesso sottovalutate. Si conclude con un appello a riconoscere la nostra interconnessione con la natura per tentare di preservarla.Scritto e registrato da Francesca MorMontaggio di Sebastiano Frollowww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Dopo aver parlato di Parasite in occasione della puntata #13, approfittando dell'uscita in sala di Mickey 17, analizziamo l'ultima fatica di Bong Joon-ho e alcuni dei suoi titoli più rappresentativi. Nell'ordine, parliamo di:(02:37) Memorie di un assassino (2003)(21:14) Madre (2009)(26:19) Snowpiercer (2013)(47:18) Okja (2017)(58:57) Mickey 17 (2025)
Oggi proponiamo un'intervista a Dario Rossato, uno storico locale della Valle dell'Agno, che ci accompagnerà all'interno delle miniere di lignite sul Monte Pulli. Il racconto, arricchito da aneddoti e dettagli sulla vita dei minatori, sulle condizioni di lavoro difficili e sui cambiamenti economici e sociali causati dall'attività mineraria, offre uno sguardo approfondito su un importante aspetto della storia locale. Dario accenderà un lume persino sui ricordi personali legati alla miniera e all'impatto che ha avuto sulla sua comunità, evidenziando l'importanza di preservare questa memoria legata al territorio e all'ambiente. L'intervista ripercorre le fasi di sviluppo ed il declino delle miniere, le sfide tecnologiche affrontate e le conseguenze della chiusura sull'emigrazione e sulla vita sociale della valle.Se volessi contribuire a questo progetto, lo puoi fare QUIwww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Patrizia Monzeglio"La valigia di zia Elsa"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itLa Resistenza nel Monferrato, la tragedia degli ebrei di Casale e Moncalvo,le storie e i misteri famigliari nascosti dentro una valigia A quante persone succede di aprire una valigia e trovarsi catapultati nella Storia, quella con la S maiuscola?“La valigia di zia Elsa” è un romanzo ambientato in Piemonte, in un immaginario paese del Monferrato, che affronta il tema della Resistenza, mettendo in evidenza non solo ciò che ha significato quel momento storico per la generazione che l'ha vissuta ma anche ciò che rappresenta oggi per chi si deve rapportare con la “memoria”, composta di cose note, di quelle raccontate in famiglia, e delle parti che mancano e forse sono perdute per sempre, come per ogni passato.Un romanzo su come rapportarsi alla memoria della Resistenza e sulla nostra responsabilità di difenderla e mantenerla viva.Francesca, la protagonista del romanzo, è una scrittrice che trova nella valigia della zia, da poco defunta, vecchie foto e vecchie lettere risalenti alla gioventù della madre, documenti che raccontano storie famigliari a lei sconosciute, lati oscuri del passato dei suoi genitori e dei suoi parenti, mettendo in luce una realtà diversa da quella a lei nota. Come un vaso di Pandora, dalla valigia escono interrogativi scomodi, dubbi, misteri famigliari. Una foto in particolare, scattata il 5 settembre del 1943 davanti ad una casa di campagna, che ritrae due giovani uomini e due giovani donne. Turbata dalla scoperta, Francesca si mette sulle tracce della verità e, per trovare il giusto distacco e comprendere le proprie radici, intrecciate strettamente con la memoria storica della propria terra, racconta la sua ricerca in un romanzo.Con il ritmo di un mistery – ci sono misteri più coinvolgenti di quelli che toccano i nostri cari? ‒ il romanzo si snoda fra Casale, Torino e le colline del Monferrato, dove potrebbero esserci ancora dei testimoni delle vicende adombrate nelle carte riemerse, e, traendo spunto da fatti veri seppur rielaborati in forma romanzata, affronta temi importanti come il dramma dell'8 settembre, quando alcune famiglie videro i parenti schierati su fronti diversi, la tragedia degli ebrei di Moncalvo e Casale, la lotta partigiana nel Monferrato (la Banda Lenti, la banda Tom), le Brigate Nere e la Repubblica di Salò, il difficile ritorno alla normalità nel dopoguerra, il rischio di veder scomparire la memoria della Resistenza a distanza di 80 anni dalla fine della guerra. Patrizia Monzeglio è nata a Vignale Monferrato, in provincia di Alessandria, nel 1957. Laureata in Economia, ha lavorato per un grande gruppo bancario, a livello manageriale. Nel 2017 ha conseguito una seconda laurea in Filosofia, con una tesi dal titolo Vita activa di Hanna Arendt, riflessioni sulla sua attualità. Per lavoro, ha vissuto a Bologna e a Milano; ora vive a Torino e trascorre il tempo libero nel Monferrato. In qualità di assessore di Vignale Monferrato è stata curatrice delle mostre “Memorie di Resistenza vignalese” e “Vignalesi ai tempi della Grande Guerra”. Con Neos edizioni ha pubblicato nel 2022 il romanzo “La ragione del silenzio”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Puoi chiamarli ribelli, folli, scatenati, rivoluzionari, visionari, fatti e strafatti… mai e poi mai riuscirai a imprigionarli in un elenco di aggettivi. Sono stati uomini e donne che la libertà non la cercavano, l'avevano già trovata.L'articolo completo lo trovi QUIScritto e registrato da Martina GuglielmiMontaggio di Sebastiano FrolloIl sito di Martina lo trovi QUIContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Liliana ci ha regalato una testimonianza dall'Alta Valle del Mis.Potremmo descriverla in tanti modi ma non vogliamo spoilerare nulla: fatti bastare che i suoi formaggi di capra sono MERAVIGLIOSI.Puoi dare un'occhiata ai suoi prodotti pigiando QUI.Ma siccome ci piace fare le cose per bene: la registrazione comincerà dopo una lunga introduzione che contestualizza il territorio e il suo sviluppo storico. Cominceremo da un articolo di giornale de "L'Unità" del 5 novembre 1966 per poi inoltrarci nella Valle del Mis. Tra le fonti di questo episodio ci teniamo a citare agordinodolomiti.it Episodio relizzato da Claudio Ghizzo e Sebastiano FrolloP.s. - Claudio ha scritto un libro, ECCOLO.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Paolo Jedlowski"Il tempo intimo della biografia"Mimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itQuando raccontiamo di noi, facciamo uso della nostra memoria autobiografica. Questa colloca i nostri ricordi in un tempo e uno spazio condivisi, ma la memoria conserva traccia anche di ricordi differenti, che stanno in un tempo difficilmente condiviso (un momento di rossore, l'attesa di una donna, il profumo di una focaccia associato alla nostalgia di non sappiamo cosa…): sono ricordi intimi, difficili da comunicare, involontari, altamente significativi e ineludibili. Fanno parte di quello che chiameremo un tempo intimo. Parlano di risonanze. Rimandano ai modi nei quali, dentro al mondo, palpitiamo. Ben conosciuto dalla letteratura, questo tipo di memoria appartiene anche al campo di interesse di chi adotta una prospettiva biografica nelle scienze sociali. Le biografie appaiono più vive se noi teniamo conto di questo tipo di memorie. Il linguaggio, certo, si deve adeguare all'oggetto: un certo apparato concettuale lo sostiene, ma quel che si deve fare è, soprattutto, ascoltarsi, ascoltare e spingersi a narrare.Paolo Jedlowski, professore emerito di Sociologia dell'Università della Calabria. Si è occupato di storia della sociologia e di sociologia della cultura ed è uno dei fondatori in Italia della sociologia della memoria. È autore di uno dei manuali italiani di sociologia più diffusi: Il mondo in questione (1998 e 2009). Fra i suoi libri più recenti: Memorie del futuro (2017); Spaesati (con M. Cerulo, 2023); Exploring new Temporal Horizons (con A. Cavalli e C. Leccardi, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giorgio Gizzi "Inventario della nostalgia"Edizioni Atlantidewww.edizioniatlantide.it“La memoria è un inciampo, come vorrebbero le pietre in metallo posate davanti alle case dove vissero le vittime della Shoah: un ostacolo in cui cadi e ricadi nel corso della vita, un vecchio argento di famiglia da lucidare strofinandolo di buona lena con un panno imbevuto di Sidol dall'odore ferroso e giallastro, tanto che si è ossidato a lasciarlo lì, senza cura alcuna. La memoria richiede un'attenzione costante e i ricordi richiedono rispetto. La memoria prende tempo mentre indietro nel tempo ti porta. La memoria è una corda che si logora, ma non si spezza. La memoria ti rammenta che appartieni a una storia, che tu stesso non sei che il mucchio di storie che ti hanno raccontato e a cui hai voluto credere e che finiscono con l'essere tutto ciò che possiedi. Di lucidare i ricordi e nessuno con cui confrontarli: io ne ho fatto una passione malinconica e mi accorgo che mi piace perfino, anche se fa bene e male insieme, starmene solo abbracciato alla memoria mia”.Tra romanzo e memoria, Inventario della nostalgia è un libro affascinante, inusuale e coraggiosamente personale, al cui centro ci sono un tempo e un mondo che non esistono più̀ – l'Italia e Roma tra gli anni Sessanta e i primi Ottanta – e insieme un racconto di formazione ambientato in una famiglia che si dissolve. Il bambino protagonista, nato nell'anno del boom demografico italiano, scopre suo malgrado come si fa a vivere senza più̀ l'amore del padre e senza più̀ quelle sicurezze economiche e familiari che ha conosciuto fin dalla propria nascita e che un giorno come un altro, insieme alla figura paterna, si diradano improvvisamente, lasciando solo un'assenza e l'ombra di un tempo che non tornerà̀, se non nella nostalgia e nel ricordo.Giorgio Gizzi è nato a Roma nel 1964. È stato reporter e poi è diventato libraio. Ha diretto librerie in Italia e all'estero, indipendenti e di catena, adesso è titolare dell'Arcadia di Rovereto. Appassionato lettore e viaggiatore, si occupa della formazione di nuovi librai, organizza rassegne culturali ed è il direttore editoriale della rivista «Risguardi». È autore de Gli introvabili. Alla ricerca di libri perduti, pubblicato da Manni nel 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare a pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Questo è un lavoro scartato e ne contiene un altro: anch'esso archiviato con un - bello - e niente più. Ho deciso di proporre questi lavori a te, a voi, che mi e ci ascoltate da quando questo podcast era solo una puntata una scommessa. Racconterò una montagna fatta di sensazioni, emozioni, profumi, odori e immagini. La montagna per come ho imparato a conoscerla. Ma non solo: ho voluto aggiungere una parte dedicata a un piccolo immenso compagno di viaggio. Si chiamava Radicchio. Era un criceto. Ce l'hanno portato degli amici con cui condividiamo le montagne. E' tornato “a baita” e ci manca molto. Potresti chiederti il perché. Perché dagli animali si impara molto e da lui abbiamo imparato tantissimo. Buon ascolto!Scritto e registrato da Sebastiano FrolloMontaggio di Sebastiano FrolloContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
Gli anni ottanta sono stati la prima cesura dopo i trenta gloriosi che dal 1945 al 1975 avevano visto la rinascita dell'Europa e la corsa spettacolare dell'Italia. Da lì in poi tutto sarà diverso.Ne parliamo con Diego Gabutti, autore del libro, Ottanta Dieci anni che sconvolsero il mondo (Neri Pozza). Tre anni fa la Russia invadeva l'Ucraina. Per parlare della guerra, dell'Ucraina ma anche dell'Europa le recensioni di alcuni libri:- Elena Kostioukovitch, Kyiv. Una fortezza sopra l'abisso, La nave di Teseo- Novita Amadei, Da solo, Neri Pozza- Josef Capek, Gli Stivali del dittatore, In transito- Sylvie Goulard Grande da morire. Come evitare l'esplosione dell'Europa, Il Mulino- Nikolaj Gogol', Memorie di un pazzo, AdelphiDue consigli di lettura per i più piccoli nel confettino di questa settimana: - Annalisa Strada, Guido Sgardoli, Un pezzo alla volta, La giovane Mary Shelley alle prese con l’horror, Erickson- Fabrizio Silei Guido Sgardoli, L'isola maledetta, Il giovane Robert Louis Stevenson alle prese con l’avventura, Erickson.
Ogni giorno qualcosa di nuovo e sorprendente attira la nostra curiosità e rischia di far sgretolare certezze e pregiudizi sotto i nostri piedi. Uno dei concetti che ancora oggi è in grado di farci vacillare, rispetto alla nostra presunta superiorità evolutiva, è quello di "Superorganismo".Scritto e registrato da Francesca MorMontaggio di Sebastiano FrolloContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagini formica e ape
In questa nuova puntata live da Roma, gli ospiti di Parola Progetto sono Eleonora Carbone e Alessandro D'Angeli, fondatori e anima dello studio Naessi.Come suggerisce il nome, Naessi è uno studio di design che lavora su collegamenti e connessioni, che prendono la forma di oggetti, spazi, grafiche, progetti editoriali e persino caffè.Con loro parliamo di relazioni e metodo, di artigianato e industria, alla ricerca di forme di design capaci di parlare la lingua di oggi.I link dell'episodio:- Il sito di Naessi https://naessi.com- Il ristorante Santo Palato https://www.santopalatoroma.it- Il libro suggerito da Alessandro, "Interrogative Mood" di Padgett Powell https://bit.ly/3QjwAwl- Il libro suggerito da Eleonora, "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar https://it.wikipedia.org/wiki/Memorie_di_Adriano
Le incisioni dei Camuni sono arrivate a noi ancora leggibili dopo millenni. Carta e papiri hanno resistito molti secoli. L’aspettativa di vita di un disco BluRay è di qualche decina di anni. Insomma: delle montagne di dati che produciamo potrebbe non rimanere nulla. Ma agenzie governative, istituti di ricerca e archivi nazionali hanno bisogno di supporti che ne garantiscano l’integrità per moltissimo tempo senza troppa manutenzione. Un gruppo di ricercatori della Università di Scienza e Tecnologia della Cina è riuscita a creare una memoria ad altissima densità basata su un cristallo di diamante: una specie di cristallo dati, come se ne sono visti a decine nei film di fantascienza, capace di metterli al sicuro per milioni di anni. Commentiamo la notizia insieme a Nicole Fabbri, Prima Ricercatrice dell’INO del CNR.
Domenico è un fotografo intimamente connesso con le sue montagne, con i suoi abitanti e con le sue regole.Cura la rubrica "Fuori Traccia", insieme a Claudio Ghizzo, per questo podcast.Oggi raccontiamo la sua storia, il suo approccio, il suo percepito, il suo vissuto e molto altro.domenicoferrara.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
Versione rimasterizzata del nono episodio.Il Nanga Parbat nasconde fra le sue pareti le testimonianze di chi ci ha provato.Furono in tanti, tra alpinisti e portatori, ad assediare questo colosso.Molti di loro sono rimasti lì, sul Diamir - il re delle montagne.“Sono nato a Innsbruck. Le montagne guardavano nella mia culla”.Si presentava in questo modo l'austriaco Hermann Buhl, un predestinato capace di entrare elegantemente nella storia dell'alpinismo Himalayano.I fratelli Messner avevano cominciato a distinguersi per le loro ascensioni sulle Alpi.Rheinold è il più grande e nei confronti di Gunther ha quell'attenzione particolare da fratello maggiore, nonché da compagno di cordata.Sono inseparabili e quando Reinhold viene convocato da Herligkoffer, è subito chiaro. Ci sarebbe andato sulla Rupal, ma soltanto in compagnia di Gunther.Scritto e registrato da Sebastiano Frollo.Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic SoundCrediti immagine
Questa è la storia di una protesta o meglio di un'occupazione, occupazione di un terrenoappartenente ad un ex feudo benedettino nella zona di Casacalenda, in basso Molise, areaparticolarmente fertile, e che viene rivendicato dai contadini per uso collettivo.Dalla seconda metà del 1800 fino agli inizi del 1900 di storie così se ne sentirono molte:contadini costretti ad imbracciare il fucile per difendere terre e diritti, mezzadri ridotti in miseria,ad elemosinare quanto raccolto da loro stessi. Questa storia, però, ha una particolarità: aguidare la protesta, a rischiare denunce e ritorsioni furono delle donne.Nove donne per la precisione; nove donne contadine.Scritto e registrato da Enrica Piscolla.Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Il nostro sitoIscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
In questo episodio presentiamo Enrica: una nuova voce dalle terre del Sud.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
La scrittrice sarda nel suo romanzo esplora un futuro libero da discriminazioni e gerarchie sociali Ai microfoni di Unica Radio la scrittrice, cantante e operatrice culturale Anna Tea Salis per presentare il suo ultimo romanzo intitolato "Emme, Effe e P in seconda", pubblicato da Catartica Edizioni. Il libro, uscito il 15 novembre 2024, affronta temi profondamente radicati nel tessuto sociale, spaziando tra il presente e un futuro utopistico. La narrazione segue le vicende di Effe, il protagonista, e della sua famiglia, mettendo in evidenza la forza della memoria e la collaborazione tra artisti come motore per il cambiamento sociale. Gli esordi narrativi di Anna Tea Salis Il percorso letterario di Anna Tea Salis ebbe radici spontanee, partendo dal mondo dei diari adolescenziali fino a diventare una voce autoriale nel panorama culturale. Fin da giovanissima, la scrittura rappresentava per lei una necessità espressiva che trovava ulteriore sbocco nel suo blog personale su Splinder, una delle prime piattaforme di blogging italiane. Nel 2012, questa passione si trasformava in un progetto editoriale concreto con la pubblicazione del suo primo libro, "Memorie ed Analogie", edito dalla casa editrice Grafica del Parteolla. Un romanzo utopico che diventa manifesto sociale Nel romanzo "Emme, Effe e P in seconda", Anna Tea Salis esplora la potenza trasformativa dell'arte, inserendo gli artisti come protagonisti di una rivoluzione che va oltre la sfera individuale, abbracciando il sociale e il politico. Attraverso la narrazione delle memorie di Effe, viene descritto un mondo in cui, insieme ad altri artisti, il cambiamento avviene grazie alla condivisione di ideali e valori profondi. Questo cambiamento non si limita a un piano personale, ma si estende a tutta la comunità, mirando a una riorganizzazione della società senza discriminazioni e senza le rigide gerarchie sociali che ancora oggi la caratterizzano. Nel libro, le dinamiche e le sfide del nuovo mondo che gli artisti cercano di costruire toccano temi fondamentali, come l'abolizione delle discriminazioni, e disegnano una società in cui il conflitto tra le nazioni non è più alimentato dalla guerra e dalla conquista di nuovi territori, ma da una cooperazione reciproca e solidale. Salis, attraverso il romanzo, propone una visione idealistica di un mondo pacifico, dove la giustizia sociale e l'uguaglianza sono al centro di ogni decisione e azione. Durante l'intervista a Unica Radio, la scrittrice ha sottolineato che l'opera non rappresenta solo una narrazione utopica, ma è anche una forma di espressione di un desiderio profondo di cambiare la realtà in cui viviamo. L'arte e la cultura, per Salis, sono strumenti di straordinaria potenza per raggiungere questo obiettivo, permettendo di costruire una nuova realtà basata sull'inclusione, dove ogni individuo può essere parte di una collettività che celebra la diversità e l'uguaglianza.
Jonas degli stambecchi è un libro di Claudio Ghizzo e questo è il terzo capitolo.Ecco il librowww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
«Vi era un bel sole: tutto era chiaro e trasparente, solo nel cuore degli uomini era buio».Mario Rigoni Stern ha lasciato in eredità un patrimonio letterario, uno spaccato di storia e una raccolta di memorie che confluiscono in questa frase. Annota pensieri e fatti in un taccuino, nel pieno della seconda guerra mondiale, sulle sponde ghiacciate del fiume Don. Tempeste d'acciaio, freddo, fame, pidocchi, sangue e cadaveri affollavano trincee e campi di battaglia. Immagini vivide, crude e brutali che lasciarono profonde cicatrici e ancor più logoranti ricordi a chi ebbe sorte fortunata. Stern tornò sull'Altipiano e vi rimase, mai nessuno lo schiodò da lassù. Nelle sue montagne, nel suo paese, nelle sue genti, nella scrittura a tutela della memoria, trovò il modo di proseguire. Nel 1944, a più di 2.000 chilometri a sud-ovest del Don, un altro soldato italiano, coetaneo e omonimo di Stern, è armato. Mario Fantin sta per tornare a casa dopo mesi trascorsi a far la guerra. Anche lui trovò il modo di sopravvivere e ricominciare, nonostante tutto. Dieci anni dopo, nel 1954, la desolazione del conflitto gli era rimasta impressa, tatuata dentro. I traumi non si dimenticano, piuttosto si tenta di trovar loro un nascondiglio in un groviglio di eventi, situazioni ed esperienze.Scritto e registrato da Sebastiao Frollo e Saverio MarianiIl libro di Saverio Mariani - "La spedizione italiana al K2. Italia-Karakorum 1954"Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
In ambito militare gli ordini non si discutono, si eseguono. Mario Fantin lo sa: il suo animo è segnato proprio dall'invadente pesantezza di una vita militare. Nato nel 1921 a Bologna, in una terra piatta, ha un'attrazione sognante per le montagne e le loro vertigini. Nel 1940, giovane diciannovenne, Fantin partì per la leva militare, la naja. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale combatté sul fronte est, nei Balcani; dopo l'8 settembre ‘43 si legò, insieme alla sua brigata, alle forze partigiane slave e finì, ferito, all'ospedale militare di Bari, dove rimase chiuso un anno in attesa di giudizio. Dieci anni dopo - il 22 luglio 1954 - mentre si trova al campo cinque del K2, Mario Fantin è costretto ad abbandonare la parete della seconda montagna più alta del pianeta.Scritto e registrato da Sebastiao Frollo e Saverio MarianiIl libro di Saverio Mariani - "La spedizione italiana al K2. Italia-Karakorum 1954"Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Paolo Jedlowski, Romano Màdera"Racconti di racconti"Una conversazioneMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itTraendo spunto dall'ampia esperienza didattica, filosofica e psicoterapeutica dei suoi autori, questo libro offre un'indagine sulla nozione di meta-narrazione, evidenziandone l'onnipresenza nelle pratiche comunicative, sia quelle legate al mondo della letteratura sia quelle quotidiane. Attraverso una serie di riflessioni e di esempi pratici, Jedlowski e Màdera esplorano le molteplici funzioni e implicazioni della meta-narrazione nel tessuto stesso dell'esistenza umana. Si tratta di una ricerca che va oltre la mera teoria letteraria, giungendo a toccare le sfere più intime dell'essere umano, dall'identità individuale alla costruzione del senso di realtà.Paolo Jedlowski, professore emerito di Sociologia dell'Università della Calabria, già vicepresidente dell'Associazione Italiana di Sociologia, si occupa di storia della sociologia e di sociologia della cultura. Fra i suoi libri più recenti: Intenzioni di memoria (2016), Memorie del futuro (2017), Intanto (2020), Exploring New Temporal Horizons (con A. Cavalli e C. Leccardi, 2023).Romano Màdera, già professore ordinario di Filosofia morale e di Pratiche filosofiche presso l'Università degli Studi di Milano - Bicocca, fa parte delle associazioni di psicologia analitica AIPA e IAAP. È uno dei fondatori della Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo” e di SABOF (Società di Analisi Biografica a Orientamento Filosofico). Tra le sue pubblicazioni più recenti: La carta del senso (2012), Il metodo biografico come formazione, cura, filosofia (2022), Lo splendore trascurato del mondo (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Aristotel vede memorarea și reamintirea ca două facultăți diferite, chiar dacă sunt legate între ele. El consideră că persoanele „lente” sunt mai bune în a memora (a reține-n minte) ceva, în timp ce oamenii inteligenți sunt mai capabili să-și reamintească (să recolecteze). Iată ce crede Aristotel despre amintire: „Pentru că, de fiecare dată când cineva își exercită facultatea de a-și aminti, el trebuie să spună în sine: ‘Am auzit anterior (sau am perceput altfel) acest lucru' sau ‘Am avut anterior acest gând'. Prin urmare, memoria nu este nici Percepție, nici Concepție, ci o stare sau afecțiune a uneia dintre acestea, condiționată de trecerea timpului.” ▶LINKURI RELEVANTE: – Videoul original: https://www.instagram.com/p/DBQXSQhKmgg/ – Script: https://www.patreon.com/posts/aristotel-despre-103343764 ▶DISCORD: – Comunitatea amatorilor de filosofie și literatură: https://discord.gg/meditatii ▶DIALOGURI FILOSOFICE: – Română: https://soundcloud.com/meditatii/sets/dialoguri-pe-discord – Engleză: https://www.youtube.com/playlist?list=PLLnaYpeWGNO8IdPaNYNkbJjNJeXrNHSaV ▶PODCAST INFO: – Website: https://podcastmeditatii.com – Newsletter: https://podcastmeditatii.com/aboneaza – YouTube: https://youtube.com/c/meditatii – Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/us/podcast/meditatii/id1434369028 – Spotify: https://open.spotify.com/show/1tBwmTZQHKaoXkDQjOWihm – RSS: https://feeds.soundcloud.com/users/soundcloud:users:373963613/sounds.rss ▶SUSȚINE-MĂ: – Patreon: https://www.patreon.com/meditatii – PayPal: https://paypal.me/meditatii ▶TWITCH: – LIVE: https://www.twitch.tv/meditatii – Rezumate: https://www.youtube.com/channel/UCK204s-jdiStZ5FoUm63Nig ▶SOCIAL MEDIA: – Instagram: https://www.instagram.com/meditatii.podcast – TikTok: https://www.tiktok.com/@meditatii.podcast – Facebook: https://www.facebook.com/meditatii.podcast – Goodreads: https://goodreads.com/avasilachi – Telegram (jurnal): https://t.me/andreivasilachi – Telegram (chat): https://t.me/podcastmeditatii ▶EMAIL: andrei@podcastmeditatii.com
Molto spesso il design nasce dal dialogo tra aziende e designer, ma anche tra due visioni diverse e complementari del progetto. È il caso di Frederik De Wachter e Alberto Artesani, ovvero DWA Design Studio.Dal 2005, si occupano di una vasta gamma di progetti: dagli interni alle installazioni temporanee, dalle vetrine agli oggetti. In questa puntata, Frederik e Alberto ci raccontano come DWA riesca a conferire un'identità d'autore a ogni progetto, grazie a un dialogo continuo tra ispirazioni diverse che spaziano tra arte, grafica e una genuina passione per i materiali. Esploreremo insieme un approccio progettuale che mette al centro, come dicono loro, il “valore del design” applicato “alle grandi e alle piccole cose”.La puntata è realizzata in collaborazione con il Lake Como Design Festival.I link della puntata:- il sito di DWA Design Studio http://www.dw-a.it- Mariotti Fulget, i produttori del Silipol https://www.instagram.com/mariottifulget- La mostra "Lightness on Paper" di Edizioni Lithos al Lake Como Design Festival https://www.lakecomodesignfestival.com/it/programma/lightness-on-paper- "Le memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar https://it.wikipedia.org/wiki/Memorie_di_Adriano- "Libro illeggibile MN 1" di Bruno Munari https://corraini.com/it/libro-illeggibile-mn-1.html
Salvo Toscano"L'ultimo presagio"Una nuova indagine dei fratelli CorsaroNewton Compton Editoriwww.newtoncompton.comUna nuova indagine dei fratelli Corsaro«Una Palermo disincantata ritratta con ironia anche nei suoi lati più sinistri.»La Lettura – Corriere della SeraPalermo, è un tardo pomeriggio di dicembre. L'avvocato Roberto Corsaro sta per lasciare il suo studio, quando qualcuno scampanella con insistenza alla porta. È un'anziana che, visibilmente agitata, pone al legale un quesito bizzarro: «Se mio figlio mi uccidesse, potrebbe ereditare i miei soldi?». Soddisfatta la sua curiosità, la donna va via e Roberto la vede entrare in un palazzo della stessa strada. Alcuni giorni dopo il portone di quel palazzo è aperto in segno di lutto. Roberto scopre così che la donna è deceduta improvvisamente. E che il suo unico figlio è morto da più di vent'anni. Un mese prima di questi fatti, Fabrizio Corsaro, giornalista e fratello di Roberto, si è occupato del brutale omicidio di una immigrata polacca. Scavando nelle vite delle due donne i fratelli Corsaro si imbatteranno in un'altra morte “invisibile”. E in segreti sepolti da una coltre di silenzio.Salvo ToscanoÈ giornalista e scrittore. È stato semifinalista al Premio Scerbanenco, finalista al Premio Zocca Giovani e vincitore del Premio Telamone. È autore dei romanzi incentrati sulle indagini dei fratelli Corsaro (Ultimo appello, L'enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica, L'uomo sbagliato, La tana del serial killer, Memorie di un delitto, L'intruso, La lama dell'assassino e L'ultimo presagio), i primi quattro sono diventati una serie TV. Ha pubblicato anche Falsa testimonianza e Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile. I suoi libri sono stati tradotti nei Paesi di lingua inglese.Per saperne di più: www.salvotoscano.comIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Che ruolo hanno svolto nonni e nonne nella vostra vita?
Puntata monologante sul gap generazionale e le narrazioni del passato, nella differente percezione tra chi lo ha vissuto e chi solo immaginato.
Explorăm universul artistic și arhitectural al lui Ștefan Câlția, pictorul care păstrează amintirile copilăriei și le transformă în opere de artă ce respiră viață în inima Capitalei. Cunoscut drept „paznicul ierburilor”, „apărătorul grădinilor” și „păstrătorul rânduielilor”, Ștefan ne invită într-un dialog profund despre relația sa cu spațiul și magia ce l-a însoțit întreaga viață.Alături de Eliza Yokina, arhitectă pasionată de moștenirea culturală și structura urbană, și sub îndrumarea moderatoarelor Diana Popescu și Ana Rubeli, această discuție dezvăluie cum amintirile și emoțiile influențează percepția noastră asupra trecutului și planurile pentru viitor.
În acest episod:(00:02:05) - Discutăm despre neuromituri comune - concepții greșite despre creier răspândite în cultura populară(00:06:30) - Explorăm neuroplasticitatea - capacitatea creierului de a se remodela și adapta de-a lungul vieții (00:11:15) - Vorbim despre un studiu care arată cum antrenarea amintirii memoriilor din copilărie poate stimula plasticitatea creierului și reduce inflamația(00:15:45) - Analizăm cum funcționează diferitele tipuri de memorie - de la cea de scurtă și lungă durată, la memoria procedurală și autobiografică (00:22:10) - Aflăm că amintirile nu sunt stocate într-un singur "centru al memoriei", ci distribuite în tot creierul(00:28:30) - Discutăm diferențele dintre creierul feminin și masculin, inclusiv la nivel de ceas biologic și cicluri circadiene(00:34:20) - Facem paralele interesante între comportamentul masculilor la animale și la oameni, legat de competiție și economisirea energiei (00:39:50) - Abordăm mecanismele emoțiilor în creier și rolul lor în motivarea acțiunilor(00:46:10) - Vorbim despre efectele psihologice ale inflamației și cum se leagă de creier (00:52:40) - Analizăm cum creierul funcționează diferit în funcție de anotimpuri și expunerea la lumină (00:58:15) - Discutăm impactul călătoriilor și schimbărilor de mediu asupra memoriei autobiografice și sănătății creierului