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Un progetto discografico originale che rilegge l'universo poetico di Fabrizio De André attraverso jazz, improvvisazione ed elettronica, trasformando le sue canzoni in un viaggio strumentale profondo e personale. Un omaggio che nasce dal suono Il 12 dicembre 2025 il Teatro del Segno di Cagliari ospiterà la presentazione ufficiale di SecondoMé, il nuovo progetto discografico del sassofonista e compositore sardo Juri Deidda. Non si tratta di un tributo convenzionale a Fabrizio De André, ma di un lavoro che sceglie una strada diversa: raccontare la sua poetica senza usare le parole. Al centro dell'album c'è il suono come strumento narrativo. Il sassofono tenore, affiancato dall'elettronica, costruisce paesaggi emotivi capaci di evocare storie, immagini e silenzi. La musica diventa così una forma di racconto interiore, aperta e personale, che invita l'ascoltatore a un'esperienza profonda. Trent'anni di musica per una visione personale Con oltre trent'anni di attività alle spalle, Juri Deidda affronta l'universo di De André con la maturità di chi ha attraversato linguaggi diversi. Il jazz, l'improvvisazione radicale e il progressive non sono elementi decorativi, ma strumenti per dare nuova forma a temi senza tempo. Il legame con De André nasce presto, durante l'adolescenza, e accompagna l'artista per tutta la sua crescita musicale. Col passare degli anni, quelle storie sembrano sedimentarsi. Poi arriva il momento giusto per tornare a raccontarle, filtrandole attraverso un vissuto artistico e umano ormai maturo. Cinque suite per attraversare la poetica di De André SecondoMé è costruito come un percorso articolato in cinque suite strumentali. Ognuna rappresenta una tappa tematica e simbolica della poetica deandreiana. La Suite della Libertà esplora l'indipendenza creativa e lo spirito anticonformista. La Suite dell'Acqua richiama il mare e il Mediterraneo, trasformando il viaggio in suono. Con la Suite delle Donne emerge un ritratto sensibile dell'universo femminile, fatto di colori emotivi e sfumature. La Suite della Gente speciale rende omaggio agli emarginati e agli ultimi. Infine, la Suite dell'Alfa e dell'Omega affronta il tema della spiritualità, tra principio e fine, fede e dubbio. Ascolto lento, materia e memoria Una scelta significativa riguarda la pubblicazione del disco. Due suite saranno disponibili esclusivamente in vinile, mentre le altre usciranno sulle piattaforme digitali. È un invito esplicito a rallentare, a recuperare il tempo dell'ascolto profondo e consapevole. Anche l'immagine ha un ruolo centrale. La copertina nasce da una fotografia scattata all'Agnata, luogo simbolico legato a De André. Da quella finestra reale prende forma un'immagine stilizzata che diventa metafora di sguardo, passaggio e memoria. Una presentazione tra musica e racconto Durante la serata del 12 dicembre, la musica dialogherà con le parole. Deidda incontrerà Alfredo Franchini, amico personale di De André, mentre sarà presente anche Salvina Pinna, oggi custode dell'Agnata. Un momento di confronto che intreccia esperienze, ricordi e suoni. SecondoMé non è solo un disco. È un invito ad ascoltare con il cuore, un ponte tra la musica di oggi e una poesia che continua a parlare al presente. Un progetto che rinnova De André senza tradirlo, secondo una visione autentica e profondamente personale.
Gino Marielli"Tazenda. S'istoria infinida"Felice LiperiIl Castello Editorewww.ilcastelloeditore.it Tazenda. S'Istoria Infinida è la biografia a firma Felice Liperi dei mitici Tazendain uscita a novembre per Il Castello (Collana Chinaski): un libro che, a quasi quarant'anni di storia dei Tazenda e a vent'anni dalla prematura scomparsa diAndrea Parodi, racconta tra radici, trasformazioni e visioni artistiche, l'abbondante mezzo secolo di storia musicale dei suoi componenti. Una storia che ha lasciato un solco profondo nella scena musicale sarda e nazionale. Fra ricordi, un racconto delle tappe della storia della band e i versi delle canzoni, si affacciano le testimonianze di tutti coloro che hanno partecipato a questa avventura.A cominciare dai molti musicisti. Oltre i fondatori Gigi Camedda e Gino Marielli, che hanno guidato la crescita artistica dei Tazenda, ai cantautori e musicisti che hanno collaborato con loro come Andrea Poddighe, Claudia Crabuzza, Piero Marras e Paolo Fresu, fino alle voci a cui è stato affidato il ruolo che fu di Parodi, dalle più recenti come Nicola Nite e l'attuale voce di Serena Carta Mantilla; o a quelle più lontane come Beppe Dettori: ciascuno a raccontarci il proprio contributo alla creazione e all'evoluzione del suono unico della band. Ugualmente centrali le testimonianze di altri personaggi del mondo dello spettacolo, dalla musica alla tv, come Gianni Morandi che nel volume racconta impressioni personali e aneddoti sulla collaborazione con i Tazenda. Poi ci sono i produttori come Giovanni Leonardi, Franco De Lucia e Mauro Cauchi. Ma anche i collaboratori storici, come Massimo Cossu eLuca Parodi, che svelano il dietro le quinte della carriera dei Tazenda: dai primi passi fino al successo nazionale e internazionale, ripercorrendo le scelte strategiche e creative che hanno plasmato la loro identità musicale. Infine le figure più tecniche: professionisti come Alberto Erre e Antonio Ferraro che riportano le sfide e le esperienze in studio, quei momenti che hanno costruito il suono distintivo della band, o lo storico road manager Sandro Frascogna al quale è affidato il racconto dell'organizzazione dei tour e del lavoro sul palco. Senza dimenticare i giornalisti: personaggi come Carlo Eletti o Pasquale Porcu che hanno disegnato la loro storia fin dai suoi esordi.Non meno importanti le testimonianze indirette che Felice Liperi, assieme a Gigi Camedda e Gino Marielli che con lui hanno ripercorso questo viaggio, sono andati a rispolverare: come i racconti di personaggi come Renato Zero e Pippo Baudo, Mogol, Marti Jane Robertson, Mara Maionchi o Red Ronnie che ci riportano l'impatto della band nel panorama musicale italiano. Nel raccontare i Tazenda è difficile non usare parole che evocano l'epica. Perché la loro storia attraversa la memoria di un popolo, la forza della natura e la poesia della lingua sarda, unita all'energia universale del rock. Dal 1987 a oggi, il trio simbolo dell'isola ha saputo fondere identità, spiritualità e modernità, portando la Sardegna sulle scene nazionali e internazionali con una voce inconfondibile.Epica, mito e fantascienza: tutti elementi che ritroviamo già nel nome dei Tazenda: una reinterpretazione di Star's End, pianeta immaginario della trilogia della Fondazione di Isaac Asimov. Un riferimento che suona come un passaggio naturale per i musicisti sardi, che prima di approdare a questa nuova identità avevano militato in gruppi dai nomi altrettanto simbolici: prima il Sole Nero, evocazione di un'epica anche qui dal sapore fantascientifico, poi il Coro degli Angeli, un nome che venne coniato da Mogol ispirato dalle sonorità celesti delle loro voci.Liperi, uno dei più autorevoli critici musicali italiani, costruisce un racconto che è insieme storico e sentimentale, ricco di riferimenti musicali e culturali. Il volume ripercorre l'avventura cominciata da Andrea Parodi, Gino Marielli e Gigi Camedda – e poi proseguita con nuovi compagni di viaggio – svelando come nei Tazenda la ricerca musicale si intrecci da sempre alla ricerca di senso: un continuo dialogo tra radici e futuro, tra poesia e ritmo, tra appartenenza e apertura.Fin dagli esordi, con Sos ojos de sa jana, emergono i temi fondanti del gruppo: il mare come orizzonte di libertà, la natura come sacralità quotidiana, la memoria come canto. Nei brani A Deus piachende e Scaldaci sole la spiritualità diventa invocazione, mentre in Mamoiada la tradizione si fa racconto corale di popolo e identità senza evitare di toccare temi sociali legati alle faide interne della Sardegna. È una lingua viva, la “limba”, quella scelta dai Tazenda: non solo strumento espressivo ma gesto culturale e politico, capace di dare forza e riconoscibilità alla loro musica.Felice Liperi mette in luce anche la dimensione musicale del trio, profondamente segnata dal rock – dagli U2 ai Beatles – e dalla capacità di dialogare con artisti come Fabrizio De André, Eros Ramazzotti o i Simple Minds. Nelle loro canzoni, canti a tenore, launeddas e arpeggi elettrici convivono in un magico equilibrio creando un suono che ha saputo raccontare la Sardegna con un linguaggio musicale universaleCon questa biografia, i Tazenda ritrovano la propria “Istoria” raccontata attraverso la sensibilità di un autore che ne coglie la profondità poetica e musicale. Un viaggio che non celebra soltanto una band, ma l'anima di un'isola che continua a cantare se stessa, parlando – ancora una volta – la lingua del mondo.Felice Liperi, critico musicale, per molti anni conduttore e curatore di programmi per Radio Rai (Fahrenheit, Stereonotte, Sei gradi). Docente di corsi di Storia della canzone italiana e Popular Music al DAMS nelle Università di Genova, Udine e all'Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini.Da molti anni collabora con “La Repubblica”. È autore, tra l'altro, di Le città sonore, La storia della canzone italiana (3 ed), Ribelli & Ostinati. Voci e suoni del '68 e Faccette nere. Inni e canzoni all'origine del razzismo italiano oltre che di saggi per “LiMes”, “MicroMega” e “Parolechiave”. Nel 2025 per Treccani ha pubblicato La canzone italiana. Storia storie protagonisti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Letture: Michele Gambirasi, L'ossessione gender della destra, il manifesto del 4/12; Elisa Sipio, Educazione sessuale a scuola; Laura Pigozzi, Amori tossici (Rizzoli). Musica: Frankie hi-nrg mc, Fabrizio De Andrè, Fabrizio Coppola, Vasco Rossi
In libreria per Fuoriscena "Mettetevi comodi. Vita, peripezie e tutto il resto" di Renzo Arbore.Fiorella Mannoia celebra "Anime salve" con "Fiorella canta Fabrizio e Ivano: Anime Salve", tour tributo dedicato a Fabrizio De André e Ivano Fossati.Nuova edizione per i 30 anni di "Destinazione Paradiso" di Gianluca Grignani.Su Rai 1 "L'altro ispettore" con Cesare Bocci.
Testi e Contesti - Storia di una Canzone, un format che esplora il significato dei brani italiani più iconici, svelandone curiosità e retroscena attraverso la voce narrante di Anna Zampieri questa settimana "Andrea" di Fabrizio De Andrè.
Fabrizio De André - a cura di Susanna Marietti e Patrizio Gonnella
In questa puntata di Bollicine di scena le canzoni con l'arpa. Abbiamo parlato di Cecilia Chailly, arpista che ha collaborato con grandi musicisti come Fabrizio De Andrè e Ornella Vanoni, e di artisti che insospettabilmente hanno usato l'arpa nelle loro composizioni, come Siouxsie and the Banshees o i Roxy Music. Scaletta su www.bolliblog.com
La geografia ha perso importanza nella gerarchia dei saperi. Eppure, i territori se ascoltati e studiati potrebbero indirizzare le politiche, in particolare quelle economiche e fiscali, verso una maggiore efficienza. Ne parliamo con Marco Percoco, autore del libro, Il potere dei luoghi, la rivincita della geografia per capire la società, Egea. Sempre in tema geografico, ma a carattere storico, altri due libri:Marcello Verga, Giovanni Luigi Fontana, Maria Elisa Avagnina, Antonio Pigafetta e il primo viaggio intorno al mondo, Accademia olimpicaMarco Valle, Andavano per mare. Neri PozzaA seguire, il commento a quattro libri: il primo sul Papa che oggi compie settanta anni, due su Sergio Endrigo, nel ventennale della morte ed uno su Fabrizio De André:Antonio Spadaro, Da Francesco a Leone, EDBSergio Endrigo, Quanto mi dai se mi sparo? Baldini e CastoldiEndrigo Claudia, Sergio Endrigo, mio padre, Baldini e CastoldiFabrizio Bartelloni, Al vostro posto non ci so stare, Dei delitti e delle pene secondo Fabrizio De André, Pacini editore.Il confettino di questa settimana:Francesco Lorenzi, La musica del bosco, The sun.
Sintonía: "Corralera" - Yeli Yeli 1.- "Panaderas de Pan Duro" (Castora Herz Remix) - El Naan 2.- "Space Casava" - Kuti Man 3.- "Wild Wide" - Jungle By Night 4.- "El Tuerto" - Nervo 5.- "Ajebeshe Lideresh New" - Ukandanz 6.- "Afrique Victime" - Mdou Moctar 7.- "Fuck The World Is Exploding!" - Ferg´s Imaginary Big Band 8.- "Guacharaca Moo" - Of Tropique 9.- "Spiritual" - Fabrizio De AndréEscuchar audio
Negli anni Settanta e Ottanta, l'Italia visse profondi cambiamenti sociali e culturali. Nonostante le tensioni politiche degli “anni di piombo”, nacquero nuove culture giovanili, cambiamenti nei costumi familiari e una grande fioritura artistica. Per chi studia l'italiano, conoscere questo periodo è fondamentale per capire l'identità italiana di oggi. L'Italia negli Anni '70 e '80: Un Viaggio nella Vita, Musica, Cultura e Famiglia del Belpaese La Vita Quotidiana tra Tradizione e Cambiamento La vita quotidiana degli italiani negli anni Settanta subì trasformazioni epocali. Il tradizionale modello di famiglia patriarcale iniziò a essere messo in discussione, mentre le donne conquistavano sempre maggiori spazi nella società. Nel 1975 fu approvata la riforma del diritto di famiglia, che riconobbe la parità tra coniugi e introdusse il concetto di potestà genitoriale condivisa. Le case italiane si riempirono di nuovi elettrodomestici: la lavatrice divenne comune anche nelle famiglie della classe media, mentre la televisione a colori iniziò a diffondersi alla fine del decennio. Il telefono fisso diventò un simbolo di status sociale, e molte famiglie facevano la fila per installarlo. Le cucine si modernizzarono con l'arrivo del frigorifero con freezer e dei primi forni a microonde, anche se questi ultimi rimanevano ancora un lusso per pochi. Un esempio tipico di giornata familiare negli anni Settanta iniziava con il caffè del mattino preparato con la moka Bialetti, diventata un'icona del design italiano. I bambini andavano a scuola spesso accompagnati a piedi dalle madri, mentre i padri si recavano al lavoro in Fiat 500 o 126, le automobili più popolari dell'epoca. La spesa si faceva ancora nei negozi di quartiere: dal fornaio per il pane fresco, dal macellaio per la carne, dal fruttivendolo per verdure e frutta di stagione. Una tipica conversazione dal fruttivendolo: "Buongiorno signora Maria, oggi cosa le servo?" - "Mi dia due chili di arance, un chilo di mele e mezzo chilo di banane, per favore." - "Ecco a Lei, sono 3.500 lire in totale." Notate come si usava ancora la lira italiana e i rapporti erano molto personali e cordiali. Quando arrivava un ospite inaspettato, era comune dire: "Ti faccio subito un caffè!" L'ospitalità italiana prevedeva sempre l'offerta immediata di caffè o qualcosa da mangiare. Era considerato maleducato non accettare almeno un caffè, anche se non si aveva voglia. La Rivoluzione Musicale: Dal Beat alla Nuova Canzone Italiana La musica italiana degli anni Settanta visse una vera e propria rivoluzione. Nacque il fenomeno dei cantautori, artisti che scrivevano e interpretavano le proprie canzoni, spesso con testi di forte impegno sociale e politico. Fabrizio De André pubblicò album leggendari come "Non al denaro non all'amore né al cielo" (1971) e "Rimini" (1978), raccontando storie di emarginati e outsider con una poesia che elevava la canzone a forma d'arte letteraria. Francesco Guccini divenne la voce della generazione del Sessantotto con brani come "Dio è morto" e "Locomotive", mentre Lucio Battisti rivoluzionò il pop italiano con melodie innovative e arrangiamenti sofisticati in collaborazione con il paroliere Giulio Rapetti, noto come Mogol. Canzoni come "Il mio canto libero" (1972) e "Amarsi un po'" (1977) entrarono nell'immaginario collettivo italiano. Gli anni Ottanta portarono una nuova ondata di energia con l'arrivo della new wave italiana. Vasco Rossi esplose sulla scena con "Colpa d'Alfredo" (1980) e "Vita spericolata" (1983), diventando l'idolo dei giovani con il suo rock anticonformista. Renato Zero conquistò il pubblico con spettacoli teatrali e costumi stravaganti, mentre gruppi come i Litfiba e gli Skiantos portarono il punk rock in Italia. La musica leggera trovò nuovi protagonisti in Adriano Celentano, che negli anni Settanta si reinventò come showman televisivo, e in Mina, considerata ancora oggi una delle voci più importanti della stori...
Dans la cité italienne accrochée aux flancs des collines de Ligurie, entre mer et montagnes, les chansons des poètes disparus courent encore les rues, les carruggis. Dans les ruelles étroites et sinueuses du centre historique, il faut lever le nez pour entrapercevoir un morceau de ciel. Ouvrir grand ses oreilles aussi pour en saisir la mélodie si singulière, encore populaire et métissée, entre ses minuscules échoppes de tripes ou de foccacias, ses venelles qui dévalent vers la mer et le port ou ses demeures patriciennes qui rappellent le passé glorieux de la République maritime de Gênes. Jadis rivale de Venise, « la Dame de la mer », comme l'a surnommée le poète florentin Pétrarque, a vu bien des départs et des arrivées, des explorateurs à commencer par le Génois Christophe Colomb, des négociants, des marins, des travailleurs, des immigrés, des émigrés pour les Amériques, l'aristocratie du Grand Tour au XVIIIème siècle jusqu'aux touristes, en croisière aujourd'hui, sans parler des artistes... Façonnée au gré de ces mouvements, Gênes s'est alors beaucoup racontée en musique, celle des ailleurs débarquant plus tôt -dit-on- sur les ports ; Gênes serait ainsi la ville par laquelle le jazz est « arrivé » en Italie. Déjà, une solide tradition polyphonique venue des montagnes, le « trallalero », s'était enraciné à Gênes, parmi les dockers. Puis, dès les années 60, des auteurs interprètes génois, les « cantautori » ont fait école ici, portés notamment par le grand chanteur italien Fabrizio De André qui, comme personne, a chanté l'âme de ce port tourné vers la mer et le monde. Ainsi, la chanson, cette littérature du peuple, dit beaucoup de Gênes, qui elle est réellement mais aussi poétiquement ; car à Gênes, la chanson est au coin de la rue… Un voyage sonore d'Anne Girard Esposito. À découvrir / écouter : - Le Museo Via de Campo 29 Rosso, consacré à Fabrizio de André et l'École génoise des «cantautori » - Le site du musicien Max Manfredi, cantautore génois - Le disque Crêuza de mä, de Fabrizio De André, Ricordi. À lire (en italien) : - Genova. Canzoni in salita, Guida alla città e alle sue canzoni, Marzio Angiolani, Zona - Fabrizio De André. La storia dietro ogni canzone. Guido Michelone, Barbera Editore - Amorazzi, Max Manfredi, Zona.
Dans la cité italienne accrochée aux flancs des collines de Ligurie, entre mer et montagnes, les chansons des poètes disparus courent encore les rues, les carruggis. Dans les ruelles étroites et sinueuses du centre historique, il faut lever le nez pour entrapercevoir un morceau de ciel. Ouvrir grand ses oreilles aussi pour en saisir la mélodie si singulière, encore populaire et métissée, entre ses minuscules échoppes de tripes ou de foccacias, ses venelles qui dévalent vers la mer et le port ou ses demeures patriciennes qui rappellent le passé glorieux de la République maritime de Gênes. Jadis rivale de Venise, « la Dame de la mer », comme l'a surnommée le poète florentin Pétrarque, a vu bien des départs et des arrivées, des explorateurs à commencer par le Génois Christophe Colomb, des négociants, des marins, des travailleurs, des immigrés, des émigrés pour les Amériques, l'aristocratie du Grand Tour au XVIIIème siècle jusqu'aux touristes, en croisière aujourd'hui, sans parler des artistes... Façonnée au gré de ces mouvements, Gênes s'est alors beaucoup racontée en musique, celle des ailleurs débarquant plus tôt -dit-on- sur les ports ; Gênes serait ainsi la ville par laquelle le jazz est « arrivé » en Italie. Déjà, une solide tradition polyphonique venue des montagnes, le « trallalero », s'était enraciné à Gênes, parmi les dockers. Puis, dès les années 60, des auteurs interprètes génois, les « cantautori » ont fait école ici, portés notamment par le grand chanteur italien Fabrizio De André qui, comme personne, a chanté l'âme de ce port tourné vers la mer et le monde. Ainsi, la chanson, cette littérature du peuple, dit beaucoup de Gênes, qui elle est réellement mais aussi poétiquement ; car à Gênes, la chanson est au coin de la rue… Un voyage sonore d'Anne Girard Esposito. À découvrir / écouter : - Le Museo Via de Campo 29 Rosso, consacré à Fabrizio de André et l'École génoise des «cantautori » - Le site du musicien Max Manfredi, cantautore génois - Le disque Crêuza de mä, de Fabrizio De André, Ricordi. À lire (en italien) : - Genova. Canzoni in salita, Guida alla città e alle sue canzoni, Marzio Angiolani, Zona - Fabrizio De André. La storia dietro ogni canzone. Guido Michelone, Barbera Editore - Amorazzi, Max Manfredi, Zona.
Gli anni ’70 vedono il trionfo dei cantautori italiani, artisti capaci di coniugare una profonda ricerca poetica con testi impegnati e personali. Tra i più influenti troviamo Fabrizio De André, Francesco Guccini, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Rino Gaetano e Claudio Baglioni. Questi ed altri autori sono stati [...]
Rock News P.ta 111 Nuovo episodio de “Lo Strillone Rock” l'appuntamento settimanale (Podcast Rock) con le notizie dal mondo della musica Internazionale e Nazionale. In questo episodio abbiamo aggiunto due nuove rubriche: Disco Italia e Romantic Rock. Nello spazio dedicato alla musica italiana andremo a scoprire i Gazebo Penguins e proporremo un classico di Fabrizio De André. Ai microfoni di rock & wow, Ark. LA PLAY LIST Santana – Oye Como Va The Beatles – Money (That's What I Want) Zucchero – Freedom Fast Animals and Slow Kids – Brucia Gianna Nannini – America Bob Dylan – Desolation Row Patti Smith – Because the Night Evanescence – Afterlife (From the Netflix Series “Devil May Cry”) Bon Jovi – Bed of Roses LE NOTIZIE DA ASCOLTARE Carlos Santana sarà ospite del Lucca Summer Festival; Ritrovato un nastro dei Beatles del 1962; Zucchero “Sugar” Fornaciari: sette volte in Arena a Verona; Bob Dylan: a Tulsa Oklahoma la prima data del 2025; Concerto tributo a Patti Smith: come è andata; Gli Evanescence pubblicano “Afterlife”, primo singolo in 4 anni. DISCO ITALIa: Fast Animals and Slow Kids I Fast Animals and Slow Kids (spesso abbreviato in FASK) sono un gruppo musicale alternative rockitaliano, formatosi a Perugia nel 2008. Aimone Romizi (voce, chitarra), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (chitarre) iniziano a suonare insieme e a scrivere canzoni nel 2008, anno in cui muovono i primi passi nei locali della loro regione. Grazie ai loro primi concerti, coinvolgenti ed energici, la band (che sceglie il nome FAST ANIMALS AND SLOW KIDS ispirandosi ad una gag de I GRIFFIN) viene ingaggiata come opening act di band nazionali e internazionali che in quegli anni si trovavano a passare dalla loro città, Perugia.
Rock News P.ta 110 Nuovo episodio de “Lo Strillone Rock” l'appuntamento settimanale (Podcast Rock) con le notizie dal mondo della musica Internazionale e Nazionale. In questo episodio abbiamo aggiunto due nuove rubriche: Disco Italia e Romantic Rock. Nello spazio dedicato alla musica italiana andremo a scoprire i Gazebo Penguins e proporremo un classico di Fabrizio De André. Ai microfoni di rock & wow, Ark. LA PLAY LIST The Doors – Light My Fire Guns N' Roses – Civil War (2022 Remaster) The Black Keys – The Night Before Eddie Vedder – Needle and The Damage Done Gazebo Penguins – Intanto Fabrizio De André – Quello Che Non Ho Jack Black – I Feel Alive (from “A Minecraft Movie”) TOOL – The Pot Kiss – I Was Made for Lovin' You Deep Purple – Love Conquers All LE NOTIZIE DA ASCOLTARE Addio a Val Kilmer, aveva 65 anni; Frank Ferrer, delusione per l'uscita dai Guns N' Roses; Esce il nuovo singolo dei Black Keys che anticipa il disco; Eddie Vedder esegue la cover di “The Needle and the Damage Done”; Jack Black e Dave Grohl insieme nel brano per “Un film Minecraft”; I Tool permettono la ripresa di un concerto, ma da lontano; Ma quale addio, i Kiss stanno già per tornare (senza trucco).
Nel corso della sua carriera, il cantautore genovese ha duettato con Fabrizio De André che lo definì “il più bravo tra i cantautori italiani”.
Un festival che unisce musica, cinema e impegno sociale sotto il segno della musica di Faber: i valori di Fabrizio De André La tredicesima edizione di "Buon compleanno Faber" si svolge quest'anno sotto la direzione artistica di Gerardo Ferrara, in collaborazione con la Federazione Italiana Circoli del Cinema (FICC), l'ANPI e la Fondazione Siotto. Questo evento annuale celebra la vita e l'opera di Fabrizio De André, offrendo al pubblico un'esperienza che va oltre il semplice omaggio musicale. Ferrara sottolinea come il festival non sia "una cover, non un omaggio e nemmeno un ricordo", ma piuttosto un'occasione per esplorare le tematiche care al cantautore genovese attraverso diverse forme d'arte e riflessione sociale. "Sotto il vento e le vele": un viaggio tra musica di Faber e impegno civile Il tema di quest'anno, "sotto il vento e le vele", richiama l'immagine del mare come simbolo di libertà e connessione tra i popoli. Secondo Gerardo Ferrara, Fabrizio De André descriveva il mare come "occasione di continuo divertimento perché è in continuo movimento; ti dà suono, odore. È vivo...". Questo spirito permea l'intera manifestazione, che include concerti, proiezioni cinematografiche e dibattiti focalizzati su temi sociali e culturali. La collaborazione con la FICC e l'ANPI arricchisce il programma, offrendo spunti di riflessione sull'attualità e sull'importanza dell'impegno civile, in linea con i valori che De André ha sempre sostenuto. Un programma ricco di eventi per celebrare l'eredità di Faber Il festival propone una serie di eventi che spaziano dalla musica al cinema, passando per incontri letterari e workshop. Tra gli ospiti attesi, artisti e intellettuali che condividono l'eredità culturale di Fabrizio De André e contribuiscono a mantenerne vivo il messaggio. La Fondazione Siotto ospita alcune delle manifestazioni, offrendo uno spazio ideale per le performance e le discussioni. Il coinvolgimento di diverse realtà associative e culturali testimonia l'importanza di una rete collaborativa per promuovere la cultura e l'impegno sociale, elementi fondamentali nell'opera del cantautore. Il concetto di mare come metafora di connessione e riflessione Le parole di Faber sul mare risuonano profondamente nel contesto del festival: "Le parole sono come le gocce del mare: vanno, vengono, si perdono nella distesa. Il mare separa e unisce popoli e continenti: le parole, lo stesso." Questo concetto ispira le diverse iniziative della manifestazione, che mirano a creare un dialogo tra le varie forme d'arte e il pubblico, stimolando la fantasia e il sogno, ma anche mettendo in rapporto costante con la realtà. Il festival "Buon compleanno Faber" si conferma così un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi nell'universo poetico e sociale di Fabrizio De André. Per tutte le info e i dettagli della rassegna, andate sulla Cattiva Strada... oppure chiamare il numero 327 462 8143.
Con Marisol, Joselito, Ana Belén, Joan Manuel Serrat y Pedro Ruiz, Cecilia, Miguel Bosé, Rosario, El Canto del Loco, Amaral, Mari Trini, André Minvielle, Fabrizio De André ft Vinicio Capossela, Lucio Battisti, Nacha Guevara y Marazu.
Torna “Imma Tataranni”, la serie con Vanessa Scalera. In libreria per Vololibero “Il Piper Club. Tempio del beat. Le immagini, le storie, i protagonisti” di Corrado Rizza. Per gli 85 anni della nascita di Fabrizio De André, la Premiata Forneria Marconi pubblica “PFM canta De André”. L’impatto dei brani in gara a Sanremo 2025 sulle classifiche con Enzo Mazza, CEO di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana.
Oggi nasceva Fabrizio De André, il cantautore genovese che ha cambiato il volto della musica italiana. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
En ocasión del 85 aniversario de su nacimiento, y a 26 años de su partida, dedicamos nuestro especial de hoy al gran cantautor italiano Fabrizio De André.Escuchar audio
Tra esibizioni top e altre al limite del patetico, la serata cover resta patrimonio culturale del paese. 20.45 Carlo Conti e Roberto Benigni aprono la quarta serata del Festival 21.09 Rose Villain con Chiello - "Fiori rosa, fiori di pesco" di Lucio Battisti - 01 21.15 Ingresso Mahmood 21.23 Modà con Francesco Renga - "Angelo" di Francesco Renga - 02 21.29 Ingresso Geppi Cucciari 21.32 Clara con Il Volo - "The sound of silence" di Simon & Garfunkel - 03 21.38 Noemi e Tony Effe - "Tutto il resto è noia" di Franco Califano - 04 21.44 Francesca Michielin e Rkomi - "La nuova stella di Broadway" di Cesare Cremonini - 05 21.55 Lucio Corsi con Topo Gigio - "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno - 06 22.01 Gag Geppi Cucciari 22.04 Serena Brancale con Alessandra Amoroso - "If I ain't got you" di Alicia Keys - 07 22.12 Irama con Arisa - "Say something" degli A Great Big World con Christina Aguilera - 08 22.18 Gaia con Toquinho -"La voglia, la pazzia" di Ornella Vanoni - 09 22.29 The Kolors con Sal Da Vinci - "Rossetto e caffè" di Sal Da Vinci - 10 22.35 Benji & Fede - "Dove e quando" dal Suzuki Stage 22.41 Marcella Bella con i Twin Violins - "L'emozione non ha voce" di Adriano Celentano - 11 22.47 Rocco Hunt con Clementino - "Yes I know my way" di Pino Daniele - 12 23.00 Mahmood - Medley con "NLDA Intro", "Bakugo", "Ra ta ta", "Soldi", "Kobra" e "Tuta gold" 23.08 Francesco Gabbani con Tricarico - "Io sono Francesco" di Tricarico - 13 23.15 Secondo ingresso Geppi Cucciari 23.18 Giorgia con Annalisa - "Skyfall" di Adele - 14 23.24 Simone Cristicchi con Amara - "La cura" di Franco Battiato - 15 23.35 Sarah Toscano con gli Ofenbach - "Overdrive" degli Ofenbach con Norma Jean Martine - 16 23.41 Coma_Cose con Johnson Righeira - "L'estate sta finendo" dei Righeira - 17 23.47 Joan Thiele con Frah Quintale - "Che cosa c'è" di Gino Paoli - 18 23.57 Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band - "Il pescatore" di Fabrizio De André - 19 00.03 Achille Lauro e Elodie - "A mano a mano" di Riccardo Cocciante e "Folle città" di Loredana Bertè - 20 00.10 Massimo Ranieri con i Neri per caso - "Quando" di Pino Daniele - 21 00.16 Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga - "Un tempo piccolo" di Franco Califano - 22 00.27 Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino - "L'anno che verrà" di Lucio Dalla - 23 00.33 Fedez con Marco Masini - "Bella stronza" di Marco Masini - 24 00.39 Bresh con Cristiano De André - "Creuza de mä" di Fabrizio De André - 25 00.50 Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa - "Amor de mi vida" dei Sottotono e "Aspettando il sole" di Neffa - 26 00.56 Paolo Kessisoglu e la figlia Lunita cantano "Paura di me" 01.12 Annuncio classifica serata cover dalla 10a alla 1a posizione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Fabrizio De André, poeta e cantautore genovese, è una delle voci più iconiche della musica italiana, celebre per i suoi testi profondi e la capacità di dar voce agli ultimi. Nel 1979, mentre viveva con la compagna Dori Ghezzi nella sua amata Sardegna, fu protagonista di uno degli eventi più drammatici della sua vita. In una notte di fine agosto, infatti, la coppia viene rapita e condotta tra le montagne, dando inizio a una prigionia di 117 giorni. Un sequestro che sconvolge l'opinione pubblica e si intreccia con le difficoltà di una Sardegna segnata dall'anonima sequestri. Tra trattative, riscatti e un legame umano inaspettato con i loro carcerieri, la storia di De André diventa il simbolo di un'epoca buia. Ma cosa ha significato per il cantautore questa esperienza? E come è riuscito a trasformarla in arte, dando vita alla struggente “Hotel Supramonte”? Ne parliamo assieme a Giacomo Giaquinto: narratore, fumettista e autore di romanzi. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
Inauguramos 2025 con “La Hora Rockdelux” con clásicos del calibre de Étienne Daho, Peter Perrett, Fabrizio De André y Sam & Dave: recuerdos en directo, revisiones y obituarios. También nos detenemos en las nuevas entregas de Saint Etienne y Bad Bunny y escuchamos a Timothée Chalamet transmutado en Bob Dylan y un fragmento de la biografía del gran James Woods musicada e interpretada por Shooter Jennings. Todo esto y más en rockdelux.com. 01 Étienne Daho “Week-end à Rome” 02 Peter Perrett “I Wanna Go With Dignity” 03 Timothée Chalamet “Like A Rolling Stone” 04 Fabrizio De André “Canzone dell'amore perduto” 05 James Woods & Shooter Jennings “Hollywood Kills Everything” 06 Bad Bunny “DtMF” 07 Saint Etienne “Nightingale” 08 Sam & Dave “Soul Man”
L'11 gennaio del 1999 moriva uno dei più grandi cantanti e poeti italiani, Fabrizio De Andrè..Support the project on Tipeee or Patreon and receive transcriptions of each episode, complete with translations of the most challenging words:https://it.tipeee.com/italian-stories-with-davide/news/217223.https://www.patreon.com/posts/119777491.Donation - Paypal:https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HJF6KQ4BY27Y2.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Davide Emanuelli
A cura di Claudio Agostoni. L'11 gennaio 1999 se ne andava Fabrizio De Andrè. Oggi #stayhuman dedica a Faber l'intera puntata. Don Gallo e il quinto evangelista. Mauro Pagani e Creuza de mä. La cover ruspante dei Fratelli di Soledad e quella elegante di Yalda. Il cartellone della serata di domenica 12 gennaio al teatro Nuovo di Rebbio (Como)... Andrea Parodi
La canzone di De André racconta meglio di un filmato girato dalla body cam l'assurdità della guerra Fonti: brano "Rabbia e tarantella" di Ennio Morricone colonna sonora di Bastardi Senza Gloria, disponibile su Spotify; video “Ucraina, il video della lotta all'ultimo sangue tra i due soldati" pubblicato sul sito repubblica.it il 4 gennaio 2025; brano "La guerra di Piero" di Fabrizio De André, disponibile su Spotify. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cómo fue que un álbum de cantos de animales cambió la percepción de una especie y puso en jaque 1000 años de tradición culinaria Citas: Cuatro peces, Paul Greenberg; La elocuencia de la sardina, Bill Francois; Tradiciones dietéticas: la ballena y los japoneses; Sushi, Ramen, Sake, Matt Goulding; Cómo fue descubierto el estremecedor canto de las ballenas hace 50 años, nota de BBC Mundo. Se utilizaron extractos del documental The Empire of Scents, Kim Nguyen (2015) y del film Moby Dick, John Huston (1956) Música: Maximiliano Martínez, Calexico, Serge Gainsbourg, Kate Bush, Rachel's, Fabrizio De André y pasajes especiales de los álbums Songs of the Humpback Whale y Whales Alive. Gastropolítica es un podcast escrito, narrado y editado por Maxi Guerra. Maximiliano Martínez colaboró con el diseño sonoro de este episodio, la portada es obra de Pablo Corrado. Montevideo, 2024
A cura di Piergiorgio Pardo - In ricordo di Licia e Giuseppe Pinelli Una conversazione cantata con Lorenzo Valera in mashup con Caterina Bueno, Leo Ferré, Franco Battiato, Brecht/Weill (Alabama song nella versione dei Doors), Claudio Lolli, Fabrizio De André
Fabrizio De André è uno dei più grandi cantautori italiani. Sapevate che alcune delle sue canzoni sono scritte in dialetti differenti?Ecco tre canzoni per voi, per ascoltare la musicalità dei dialetti italiani e conoscere meglio questo artista.Don Raffaé Crêuza de mä Deus ti salvet Maria Per trascrizioni, video di approfondimento e contenuti aggiuntivi: PATREONPer informazioni sui corsi: info@italianoavanzato.comsito: Italiano AvanzatoÈ uscita la VIDEOGRAMMATICA di Italiano Avanzato! Sostieni il podcast consigliandolo ai tuoi amici!
Da Tenco a Baccini, passando per Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, fino ad arrivare a Zibba e i suoi Almalibre. A DISERA DINOTTE il racconto di quella che viene considerata la scuola genovese della canzone d'autore.
La bebida Moka no se hace con la cafetera Moka, la Moka se inventó a miles de kilómetros de la ciudad de Moka, en ninguna cafetería de Moka te van a servir un Moka. El lenguaje del café puede ser confuso. Viajemos al centro de Moka. Este episodio de Gastropolítica llega a ustedes gracias a Vermut Flores. Citas y textos de base: El Monje de Moka, Dave Eggers; Gastronomía e Imperio, Rachel Laudan; Historia de los estimulantes, Wolfgang Schivelbusch; El mundo de la cafeína, Bennet Weinberg y Bonnie Bealer; Coffee, a global history, Jonathan Morris; Uncommon Grounds, Mark Pendergrast; Café, Nicolás Artusi; Coffee, ed. Thurnston, Morris y Steiman; La cucina italiana non esiste, Alberto Grandi; The Italian coffee triangle: From Brazilian colonos to Ethiopian colonialisti, Diane Garvin; Genius barista, Will Oremus. Música: Maxi Martínez, Medeski, Martin and Wood, Zakir Hussain, Manouche, The Devil's Anvil, Eric Bibb, Serge Gainsbourg, Franco Battiato, Paolo Conte, Fabrizio De André, Caetano Veloso, Ennio Morricone, Tinariwen, Jarvis Cocker, Dave Brubeck, Mushi Mushi Orquesta. Audios adicionales: Ocupación de Addis Abeba, Archivio Luce Cinecittá; entrevista a Dawn Pinaud en el podcast Bolder and Wiser. Gastropolítica es un podcast escrito, narrado y editado por Maxi Guerra Diseño sonoro: Maxi Martínez Diseño de portada: Pablo Corrado Grazie mille
In questo periodo che si avvicina alla Pasqua andiamo con Fabrizio De Andrè a fare un giro nella nostra spiritualità. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Paolo Ghezzi"Laudate Hominem"Il Vangelo secondo De AndréAncora Editricewww.ancoralibri.itDal Pescatore ad Anime salve lo straordinario canzoniere di Fabrizio De André, il sommo dei nostri cantautori, può essere letto come un'antologia poetica ma anche come un irripetibile itinerario esistenziale e spirituale nell'umana avventura. La galleria dei suoi personaggi, dal soldato Piero a Dolcenera, non invecchia perché coglie nel profondo il mistero della vita e della morte nelle storie piccole dei suoi anti-eroi: perdenti dal punto di vista sociale, ma splendenti nelle sue canzoni, perché «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior». Così, non è solo nella meravigliosa "Buona Novella" (che spiazza il racconto evangelico innamorandosi di Maria di Nazaret), ma in tutta la sua quarantennale produzione artistica che De André ha scritto – storia dopo storia – il suo personalissimo Vangelo, che ancora affascina i suoi ascoltatori/seguaci, di generazione in generazione.Il fortunato volume sul Vangelo secondo De André, ormai diventato un long-seller, torna in questa nuova edizione come vocabolario in 18 voci, da Amore a Zingari, arricchito da quattro nuovi capitoli.Paolo Ghezzi è un giornalista di lungo corso. Ha diretto l'Adige, fondato la casa editrice il Margine, guidato il Conservatorio Bonporti di Trento prima di una breve avventura politica nel Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol.È l'autore che in Italia ha pubblicato più libri sulla Rosa Bianca antinazista. Tra gli altri suoi titoli, Cuori matti, Filololò rema nell'aria, Creatura Futura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Molte canzoni non si limitano a cambiare la storia della musica, ma contribuiscono a formare l'identità di un popolo. Di quali canzoni, allora, è fatta l'Italia?Da Domenico Modugno a Fabrizio De Andrè, da Mina a Lucio Battisti, nella sesta puntata della seconda stagione raccontiamo alcuni dei brani che hanno rivoluzionato la musica leggera italiana.Fare un fuoco è il podcast di Lucy scritto e condotto da Nicola Lagioia che racconta come le storie continuano ad accendere la nostra immaginazione. Ogni mese una nuova puntata.Le musiche originali, il montaggio e il sound design sono di Shari DeLorian, la cura editoriale è di Giada Arena, che ha scritto questa puntata, e Lorenzo Gramatica.Si ringrazia Spreaker per il supporto tecnico.Fonti estratti audio:“Mixer” - Rai, 1982Radio Taranto, 1978“Speciale per voi” - Rai, 1969Segui Lucy - Sulla cultura:https://lucysullacultura.com/https://www.instagram.com/lucy.sullacultura/https://www.youtube.com/@lucysullacultura/https://www.facebook.com/sullacultura.lucy/https://www.tiktok.com/@lucy.sullacultura
Davi Arneodo"Darreire l'ourisount"Film di Sandro GastinelliCoumboscuroFestival "Montagne Nostre", Piasco (Valle Varaita)GIOVEDI' 18 GENNAIO 2024 - h. 20:30 DARREIRE L'OURISOUNTLa straordinaria avventura di una pluriclasse alpina e del suo maestro Sergio ArneodoSiamo nel 1947. Un giovane maestro, Sergio Arneodo, viene incaricato di prendere servizio a Santa Lucia di Monterosso Grana, oggi Sancto Lucio de Coumboscuro. Dopo la sua prima esperienza presso la scuola elementare di Chesta di Rittana, frazione sui monti della valle Stura, il giovane insegnante si ritrova nella sua valle ad intraprendere una carriera di insegnante che lo porterà lontano, sostenuto dal profondo senso di appartenenza e di riscatto delle terre alpine a cui ha dedicato l'intera esistenza, come dalla innata vocazione creativa di scrittore, drammaturgo e poeta. La piccola “Escolo” di Coumboscuro diventa luogo privilegiato ed al centro di un vivace crocevia di centinaia di intellettuali, tra cui lo scultore e pittore Bernard Damiano, natio della valle, e oggi ritenuto “uno dei più rappresentativi artisti espressionisti del ‘900 europeo”, che influenzò i ragazzi con un percorso formativo di alto livello in compagnia di numerosi personaggi cuneesi e tra questi lo scultore del legno Beppe Viada. Senza dimenticare il passaggio inaspettato in quell'aula dalla stufa legna e grandi lavagne d'ardesia, di personalità della cultura di mezza Europa: Gustavo Buratti (difensore delle minoranze che nel film si autointerpreta), Giovanni Romolo Bignami (che appare nel film ripreso da Mario Cordero); Gaetano Di Sales (Opera pontificia), Corrado Grassi (linguista che condusse la prima indagine sulle “valli provenzaleggianti del Piemonte), Herman Hirts (noto linguista dell'Univrsità Berlino), Folco Quilici, Gino Girolomoni di Alce Nero, Fabrizio De Andrè.È la storia di una comunità che si rafforza con la cultura e partendo dai “fiet” dai ragazzi. La storia loro e del loro maestro è diventata film con Sandro Gastinelli. Un'idea pensata fin dal 2005, realizzata con il girato nel 2009. Poi il montaggio e quindi la scomparsa di Sergio Arneodo e poco dopo quella tragica di Massimo Dalmasso, che nel film è il volto del “Magistre” di Coumboscuro, hanno solo fatto rimandare l'uscita. E nel film ci sono le voci di grandi personaggi della cultura italiana a leggere dieci poesie dei “fiét” di Coumboscuro che aiutano il racconto di questa avventura: Paolo Conte, Toni Servillo, Claudio Bisio, Lella Costa, Giovanni Lindo Ferretti, Stefania Belmondo, Gianmaria Testa, Antonella Ruggero, Moni Ovadia e Dori Ghezzi. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Kein langes, aber ein reiches, volles Leben – und eine Musik, für die die Italiener Fabrizio De André noch immer verehren, auch 25 Jahre nach seinem Tod am 11. Januar 1999...
Fabrizio De André è scomparso 25 anni fa, il 11 gennaio 1999. La lunga carriera, i temi universali della sua poetica e il personaggio ne spiegano la sua popolarità; e i numerosi luoghi pubblici a lui intitolati, quasi un centinaio solo in Italia, ne provano la fortuna e la memoria istituzionale. Tuttavia il segno della sua vitalità si ritrova nella forza con cui la sua opera ispira le generazioni artistiche successive che lo hanno preso come punto di riferimento. Laser va a conoscere il volto nuovo di De André così come è visto e reinterpretato dai giovani autori della canzone italiana, con l'aiuto di tre testimoni: il cantautore emergente The André, l'autrice Cristina Donà e la vocal coach Danila Satragno, già collaboratrice di De André nell'ultimo tour.
Kein langes, aber ein reiches, volles Leben – und eine Musik, für die die Italiener Fabrizio De André noch immer verehren, auch 25 Jahre nach seinem Tod am 11.1.1999... Von Andrea Klasen.
Daniele Bresciani"Cosa farò da grande"Gino PaoliI miei primi 90 anniBompiani Editorewww.bompiani.itGino Paoli ha attraversato le stagioni più straordinarie della canzone italiana da protagonista eppure in modo sempre un po' sghembo, ironico, forse disilluso. La sua storia corre insieme a quella del nostro Paese, risorto dalle ceneri della dittatura e della guerra per dare avvio a un'epoca di inesauribile creatività, dove un giovane uomo di genio e sregolatezza alterna enormi successi a momenti di crisi, ma tutte le volte che cade si rialza più fiero di prima. Paoli scrive canzoni indimenticabili, ama donne baciate dal talento e dalla bellezza, guida auto troppo veloci, dipinge, esplora le profondità marine, mette al mondo quattro figli, assiste alla morte di amici carissimi e la sfiora lui stesso, come quando, nel 1963, si spara: ma la pallottola si ferma nel pericardio, dove sta ancora anche se “non rompe più le scatole facendo suonare il metal detector, deve essersi arrugginita”. In questa passeggiata sul tetto dei ricordi – dalle bombe americane su Genova all'esordio per l'etichetta discografica del mitico Nanni Ricordi, dal Cantagiro a Sanremo, da Luigi Tenco a Ornella Vanoni, da Stefania Sandrelli a Fabrizio De André, dalla gatta Ciacola agli amati cani che oggi tengono compagnia a lui e alla moglie Paola – Gino Paoli si racconta all'amico Daniele Bresciani con schiettezza. E non esita a porsi domande difficili: “Sono quello di oggi o quello di cinquant'anni anni fa? Il tenero paroliere o il pittore spiantato? L'idiota diciottenne, il marito, il padre? L'oste o il bevitore? L'incosciente capace di sbagasciarsi in un giorno una paga intera o il cantante di successo?” Per concludere con la sua inconfondibile, ruvida poesia: “Una risposta non c'è. Ciascuno di noi è tutti e nessuno. Resta l'amore, forse, a dirci chi siamo.”Daniele Bresciani è giornalista e romanziere, ha lavorato alla Gazzetta dello Sport ed è stato vicedirettore di Vanity Fair e Grazia. Oggi è responsabile dei contenuti editoriali di Ferrari. Tra i suoi libri Ti volevo dire (Rizzoli 2013, vincitore del premio Rhegium Julii e del premio Rieti), Nessuna notizia dello scrittore scomparso (Garzanti 2017), Anime trasparenti (Garzanti 2020) e Testimone la notte (Bompiani 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
È ora di DIVE al BSMT. Una voce magica, una grande artista e grandissima donna che con la sua musica ha fatto da colonna sonora a tantissime generazioni e continua oggi a essere protagonista della scena musicale con un'energia invidiabile e mantenendo sempre il suo essere iconica, esilarante, senza freni ed estremamente istrionica. Ebbene sì, Ornella Vanoni è passata dal BSMT. Nata a Milano il 22 settembre 1934, Ornella Vanoni, a diciannove anni si iscrive alla scuola del Piccolo Teatro e incontra Giorgio Strelher che diventa, oltre che il maestro, il suo compagno. Debutta nel 1957 ne “I Giacobini” di Federico Zardi, ma è l'incontro nel 1960 con Gino Paoli che la avvicina alla canzone d'autore e porta a una collaborazione autore-interprete di brani memorabili. Nei primi anni settanta è la canzone “L'appuntamento” a farla entrare nel cuore degli italiani e a consacrarla come una delle migliori interpreti del nostro paese. Durante la sua carriera sessantennale hanno scritto per lei molti tra i più importanti autori, non solo italiani, tra i quali Gino Paoli, Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De André, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Mogol, e Renato Zero. Ornella ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, ha vinto il primo premio insieme a Modugno al Festival di Napoli con “Tu sì na cosa grande”, è stata la prima artista nella storia del Festival a ricevere il Premio Città di Sanremo alla carriera e anche l'unica donna e il primo artista ad aver vinto due Premi Tenco. Oggi, nonostante l'età, la voglia di guardare avanti e la curiosità, insieme all'ironia e alla fortissima passione per il suo lavoro, la stimolano a esplorare nuovi percorsi continuando a nutrire una delle carriere più longeve della musica italiana. Ne é la conferma il suo ultimo singolo “Calma Rivoluzionaria” firmato a ben 89 anni in collaborazione con Samuele Bersani e che anticipa l'uscita dell'omino album celebrativo di tutti i suoi successi. L'amore tormentato per Strehler e Paoli, La depressione, gli amici, i ricordi indelebili, gli anni d'oro della musica italiana e la voglia di restare ancora a lungo sul palco. Con Ornella abbiamo parlato davvero di tutto e di più in una chiacchierata che ha dello straordinario. È stato un onore e un piacere enorme. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Guido Harari"Quando le immagini diventano musicali"Il 2023 è per Guido Harari, fotografo e giornalista musicale, albese di adozione, l'anno delle celebrazioni per i 50 anni di attività professionale.Anche Alba gli rende omaggio con una conversazione con due amici: il cantautore Shel Shapiro, che un giovanissimo Harari intervistò a soli 12 anni, e il giornalista e scrittore Piero Negri Scaglione, esperto di musica e autore, tra gli altri, di Rock! (Einaudi 2008).L'incontro si terrà venerdì 24 novembre, alle ore 21, all'Auditorium della Fondazione Ferrero in strada di Mezzo 44 ad Alba. Durante la sua carriera, Harari ha conosciuto e fotografato i più grandi miti della musica, da Fabrizio De André a Bob Dylan, Bob Marley, Vasco Rossi e Frank Zappa, fino all'affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all'altro - editoria, pubblicità, moda, reportage - privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.Lou Reed ha detto di lui: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. E poi un certo genere di immagini è possibile solo con una persona amica, non con un estraneo. Io considero Guido un amico, non un fotografo, ed è per questo che riesce a cogliere immagini come le sue”.L'attività di Guido Harari è già stata festeggiata quest'anno con la mostra Remain in Light, a cura di Denis Curti, allestita nelle sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, con l'esposizione Guido Harari. Incontri al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e con la mostra Guido Harari. Incontri 50 Anni di fotografie e racconti attualmente in corso a Milano, alla Fabbrica del Vapore, fino al 1° aprile 2024.Nel 2011 Guido Harari e Cristina Pelissero hanno inaugurato ad Alba, la Wall Of Sound Gallery, galleria fotografica diventata meta obbligata e luogo ideale per gli appassionati di musica e di fotografia, per collezionisti abituali e per chi vuole muovere i primi passi in questo ambito. Alla galleria si è presto aggiunta Wall of Sound Editions, casa editrice di cataloghi e libri in tiratura limitata.Credit: Il primo piano di Guido Harari è stato realizzato da Riccardo PiccirilloIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
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Séptimo episodio de Dietario Disperso, un viaje por la semana gastropolítica de Maxi Guerra. Jueves 8/6 - Italo Calvino en la quesería Citas: Las ciudades invisibles y Palomar, Italo Calvino Música: Air, Marc Ribot, French Fuse, Ennio Morricone, Dan Lebowitz Viernes 9/6 - Genmaicha y corrección Música: Tinariwen, Dave Brubeck.Agradecimiento especial a Natalia Marius Sábado 10/6 - Sosita y la doble vida del chivito Citas: Comer, viajar, descubrir, Anthony Bourdain y fragmentos de Parts Unknown; Identidad uruguaya en la cocina, Gustavo Laborde; El chivito, el bocadillo que une Valencia y Montevideo, artículo de Josep Navarro publicado en El Comidista. Música: Television, Astroboy, Marc Ribot, Alla Bua Domingo 11/6 - El limonazo de Venancio Citas: Relato de Álvaro González Márquez para 13 a 0; relato chileno (1985); relato brasileño (1986); extracto del programa Muchas gracias jugadores, conducido por Gonzalo Delgado y Martín Rodríguez Música: Medeski, Martin and Wood, John Zorn, Serge Gainsbourg Agradecimiento especial a Fernando Piaggio. Lunes 12/6 - Pizza Berlusconi Citas: El retrato de un tramposo, artículo de Íñigo Domínguez en El País; extracto de noticiero de la BBC; extracto de discurso de Silvio Berlusconi. Música: Fabrizio De André, Maximiliano Martínez, Chris Haugen. Martes 13/6 - Melomakáronas Música: Vinicio Caposella, Maximiliano Martínez Miércoles 14/6 - Una Cajuína por Torquato Citas: Relato de Martín Rodríguez para DirecTV; entrevista a Caetano Veloso en el blog de Jorge Bastos Moreno Música: Caetano Veloso, Gilberto Gil, Elis Regina, Niño Josele; fragmentos de la actuación de Caetano Veloso en el Antel Arena de Montevideo. Dietario Disperso es un podcast semanal escrito y narrado por Maxi Guerra. El diseño de portada es de Pablo Corrado . Pueden suscribirse y activar las notificaciones en el canal Gastropolítica y enterarse de novedades en la cuenta @gastro_politica de twitter e instagram. También pueden escuchar la primera temporada completa de la serie Gastropolítica y sus episodios extra. Grazie mille.
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