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Negli ultimi anni l'intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, entrando in settori che fino a poco tempo fa sembravano lontani anni luce: dalla sanità alla logistica, dai servizi alla clientela alla creatività. Non si tratta più solo di automazione o di algoritmi invisibili, ma di tecnologie sempre più accessibili, che stanno cambiando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo, prendiamo decisioni. Approfittando dell'occasione dell'AI WEEK 2025, l'evento che a maggio metterà al centro proprio questi temi è il momento giusto per fermarsi e provare a fare il punto: dove siamo arrivati davvero con l'IA? E quali sfide ci aspettano nei prossimi mesi? Per parlarne abbiamo invitato Pasquale Viscanti, co-founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e organizzatore dell'AI WEEK.Nella sezione delle notizie parliamo di Wikipedia che ha pubblicato dei dataset specifici ottimizzati per l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale e del primo test di guida autonoma in Italia su una strada trafficata, realizzato sulla Tangenziale di Napoli.--Indice--00:00 - Introduzione01:22 - Wikipedia pubblica dei dataset specifici per l'IA (TheVerge.com, Luca Martinelli)02:42 - Il primo test di guida autonoma su strada trafficata (DMove.it, Matteo Gallo)03:55 - AI WEEK: a che punto siamo con l'intelligenza artificiale? (Pasquale Viscanti, Davide Fasoli, Luca Martinelli)35:22 - Conclusione--Testo--Leggi la trascrizione: https://www.dentrolatecnologia.it/S7E16#testo--Contatti--• www.dentrolatecnologia.it• Instagram (@dentrolatecnologia)• Telegram (@dentrolatecnologia)• YouTube (@dentrolatecnologia)• redazione@dentrolatecnologia.it--Brani--• Ecstasy by Rabbit Theft• No Pressure by Tim Beeren & xChenda
Approfittando delle domande che arrivano da ogni continente dedichiamo questa puntata al Mondo e a come è stato rappresentato nel corso della storia.
Approfittando di una vacanza a Creta, luogo in cui venne arrestato da latitante Marco Furlan (anima nera di Ludwig), Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro provano a fare una riflessione sul cosa significhi essere latitante. Vivere in clandestinità era più facile una volta? Al di là delle connessioni politiche, di cosa ha bisogno un latitante per mascherare la sua fuga? Quali sono gli stati in cui tradizionalmente i latitanti italiani hanno trovato rifugio? Una puntata che parla di criminali comuni, di criminali politici, di come sia cambiato lo scenario politico negli ultimi 40 anni e, soprattutto, di come il mondo digitale abbia radicalmente cambiato le prospettive di chi vuole sfuggire alla legge. TRUE CRIME DIARIES è un podcast di Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro pubblicato da LA CASE Books. #truecrimediaries #podcast #lacasebooks #latitanza #latitanti #truecrime #cronanaca #anni70 #jacopopezzan #giacomobrunoro #scappare #privacy #cronaca --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/la-case-books/support
La deprecabile condotta di uno straniero di 25 anni, di origini africane, è stata bloccata dai Carabinieri, dopo la segnalazione di un residente del quartiere di Santissima Trinità derubato approfittando dei disagi patiti per via del maltempo recente. Il ladro, immortalato da una telecamera interna, è stato raggiunto e arrestato in un vecchio edificio del centro.
La puntata si apre con Kuna che ci parla di un recente articolo pubblicato su Nature dove si parla della relazione tra fusione dei ghiacci ai poli e velocità di rotazione terrestre. Approfittando dell'occasione per descrivere i diversi modi di misurare il tempo, Kuna racconta che il tempo misurato basandosi sulla rotazione della terra non è perfettamente sincronizzato con il tempo misurato con l'orologio atomico. Questa desincronizzazione si accumula negli fino a rendere necessaria l'aggiunta o la rimozione di un leap-second (nominato richiamando il leap-year, l'anno bisestile). Lo studio di cui parliamo però ha mostrato che la fusione dei ghiacci sta rallentando la rotazione terrestre e di conseguenza la prossima rimozione del leap-second. Per saperne di più riguardo a come si misura il tempo, consigliamo di leggere questo bellissimo libro.Rimanendo in tema consigli di lettura, nell'esterna Giuliana e Andrea per l'appuntamento con Scientifibook! Dopo una terribile barzelletta brutta di stampo biologico consigliata da un fedele ascoltatore che ci siamo dimenticate di ringraziare in puntata (grazie Marco!), Anna ci racconta di un progetto molto ambizioso che stanno svolgendo in USA, chiamato Baby's First Years. Un consorzio composto da varie università ha reclutato 1000 neo-mamme a basso reddito a cui verranno dati o 20$ o 333$ al mese per circa 4 anni. Caratteristica chiave dello studio è il fatto che le mamme saranno assegnate a uno dei due gruppi in modo randomizzato, permettendo uno studio causale degli effetti di un aiuto economico sullo sviluppo dei bambini e sul benessere delle famiglie. Lo studio è ancora in corso, ma i primi risultati stanno già mostrando come l'aiuto economico più rilevante porti a differenze nell'alimentazione e nell'attività cerebrale nei primi due anni di vita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.
Perfect Days, ultimo film del grande Wim Wenders, ha illustrato la società giapponese come immagine e metafora delle trasformazioni sociali e del rapporto tra generazioni, temi molto cari al grande maestro del Cinema Yasujirō Ozu. Approfittando del successo del film, abbiamo accostato a Perfect Days una delle più grandi opere di Ozu: Buon giorno (Good Morning), film del 1959 che anticipava già la perdita delle tradizioni. Il dialogo nato tra i due universi cinematografici è oggi più contemporaneo che mai.Con Federico Allocca e Simone CortiRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via e GYBE StudioUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu
Approfittando del fatto che nel film appare quella che sembra essere una ninja, interpretata dalla mascherata Zhang Ziyi, Alessandro e Francesco colgono l'occasione per farsi trascinare dalla bellezza abbacinante de La tigre e il dragone, uno dei film più belli e importanti del XXI secolo. Questo podcast fa parte della Cover Story dedicata ai ninja, che potete trovare riassunta a questo indirizzo qui. Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich / Notti fotoniche - Fabio Bortolotti Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h
Lucasfilm Games e Bethesda Softworks hanno recentemente annunciato un nuovo videogioco intitolato "Indiana Jones e l'antico Cerchio", dimostrando che l'interesse verso l'archeleogo più famoso e amato del mondo è ancora vivo e pulsante, nonostante il discreto risultato dell'ultimo film della saga cinematografica targato Disney. Approfittando di questi nuovi sguardi sul personaggio, abbiamo deciso di ripercorrere la storia di Indy partendo dalla trilogia classica firmata da Lucas e Spielberg, scambiandoci opinioni sui film e discutendo i motivi che hanno fatto innamorare milioni di spettatori in tutto il mondo.Con Federico Allocca e Simone CortiRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via e GYBE StudioUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu
Magnolia è il terzo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, considerato il regista statunitense più importante della sua generazione. Seguendo 9 storie interconnesse, il film è forse il più importante punto di riferimento per il cinema indipendente hollywoodiano di fine anni '90, grazie ad una brillante struttura narrativa e al forte simbolismo pervadente. Uno dei simboli più celebri del film è il numero 82, che fa riferimento al capitolo 8, versetto 2, del Libro dell'Esodo. Approfittando della data, abbiamo deciso di celebrare il film, discutendo di quest'opera ancora oggi profondamente contemporanea.Con Federico Allocca e Simone CortiRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via e GYBE StudioUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7621AGGRESSIONE A PRO VITA: TORNA IL CLIMA ANNI '70 di Eugenio CapozziLa violenta aggressione alla sede dell'associazione Pro Vita e Famiglia, perpetrata dal collettivo "transfemminista" Non Una di Meno in margine alla manifestazione nominalmente indetta contro la violenza sulle donne sabato scorso 25 novembre a Roma, e ancor più l'agghiacciante rivendicazione di quell'aggressione con un linguaggio che ricorda i peggiori schemi del terrorismo degli anni Settanta, non rappresentano un esito incidentale, ma il logico coronamento della campagna politica di cui quella manifestazione, come molte altre, è stata parte. Una campagna che con il tema della difesa delle donne dalla violenza ha ben poco a che vedere, ma è invece un chiaro tentativo di assalto ideologico e di destabilizzazione politica e culturale.Occorre riflettere bene su quello che è avvenuto in Italia a partire dal 18 novembre, data del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, uccisa in circostanze atroci dal suo ex fidanzato. Approfittando dell'emozione suscitata da quel singolo episodio di cronaca nera, un consistente blocco politico-mediatico ha messo in piedi un'operazione propagandistica clamorosa - già preparata peraltro da mesi e anni di martellante indottrinamento nello stesso senso in ogni sede della cultura e dell'intrattenimento - in cui l'Italia è stata rappresentata come un inferno per le donne, un Paese "patriarcale" popolato da legioni di maschi violenti, oppressori, dominatori, per cui si è intimato addirittura a tutti gli uomini in blocco di fare mea culpa e chiedere scusa (e molti sventurati, per sfare sfoggio di femminismo, si sono addirittura prestati a questa messa in scena degna dell'Urss di Stalin).NARRAZIONE SCOLLEGATA DALLA REALTÀSi tratta di una rappresentazione completamente scollegata dalla realtà quotidiana, dai dati misurabili, dalle statistiche, che convergono al contrario nell'indicare il nostro Paese come uno di quelli in cui in Europa si verificano meno "femminicidi" e stupri. E si tratta di una operazione spudoratamente ipocrita, volutamente strabica, in quanto omette di specificare che una componente statisticamente significativa della violenza sulle donne - in Italia come, ancor più, nei Paesi dell'Europa settentrionale - è legata all'immigrazione da Paesi in cui, al contrario che in quelli europei contemporanei, la condizione femminile si trova in uno stato di soggezione al dominio di una società quella sì "patriarcale" nel senso peggiore e più violento del termine.Non è un caso se gli episodi di violenza ai danni delle donne che conquistano la "prima pagina" dei media, e attirano legioni di articoli di denuncia, sono esclusivamente quelli che vedono come responsabili uomini italiani autoctoni, laddove invece quelli messi in atto da immigrati vengono sistematicamente svalutati e relegati nelle brevi di cronaca, quando non viene addirittura taciuta la nazionalità del colpevole.D'altra parte il corto circuito tra questo inorridito coro "antipatriarcale" e il relativismo culturale altrettanto imperante nel "progressismo" nostrano, con le sue propaggini di immigrazionismo selvaggio, è ben evidenziato dal fatto che alla citata manifestazione "femminista" romana il tema della "violenza strutturale contro le donne e le libere soggettività" è stato accoppiato, non si comprende in base a quale contorta logica, ad attacchi violenti contro Israele, al totale silenzio sulle orrende violenze contro le donne perpetrate da Hamas, all'invocazione di ancor più immigrazione, senza minimamente considerare un problema, tra gli altri, il rapporto tra fondamentalismo islamico e assoggettamento femminile.AL PENSIERO UNICO NON IMPORTA NULLA DELLE VIOLENZE SULLE DONNETale spregiudicata e disonesta ondata di indottrinamento può essere spiegata, a mio avviso, secondo due direttrici fondamentali.La prima è la precisa volontà, da parte dell'opposizione politica saldata al mainstream mediatico e culturale, di colpire con ogni pretesto il governo di Giorgia Meloni, montando e strumentalizzando contro di esso qualsiasi episodio di cronaca: in questo caso, per additare l'attuale esecutivo come responsabile "a prescindere" di ogni sopruso subìto dal genere femminile, in quanto conservatore, di destra, quindi maschilista (benché guidato da una donna, che in tal caso viene persino privata della sua appartenenza di genere, in quanto "traditrice").La seconda è l'utilizzo di ogni occasione, da parte del compatto blocco sopra citato, per importare e imporre a tappe forzate nel nostro Paese tutti gli aspetti dell'ideologia progressista woke attualmente egemone nei Paesi anglosassoni, fondata sul soggettivismo totale e sul rifiuto di ogni struttura naturale di famiglia e società. Un'importazione che, quando appunto sulla spinta di risposte emotive riesce a superare le resistenze di elementare buonsenso tipiche di Paesi di tradizione cattolica più solida, dotati di strutture familiari più coese, in cui la secolarizzazione radicale è arrivata più tardi e in forma più attutita, provoca smottamenti clamorosi, con contrapposizioni di una violenza inusitata (come è accaduto in altre nazioni in ciò analoghe, come Spagna, Portogallo, Irlanda).La fusione tra queste due componenti ci aiuta a contestualizzare l'enorme sproporzione tra la natura dei fatti e la spropositata tensione politica che a partire da essi è stata costruita nelle ultime settimane. E soprattutto ci aiuta a comprendere perché certe esagitate manifestanti "anti-patriarcali" abbiano considerato naturale e giustificabile un'esplosione di violenza altrimenti inspiegabile contro un'associazione cattolica che si batte contro l'aborto, l'eutanasia, l'indottrinamento Lgbt nelle scuole, l'utero in affitto.Ciò avviene, evidentemente, perché a quanti hanno sposato la campagna ideologica di criminalizzazione dell'Italia come Paese "patriarcale" non importa nulla di promuovere una prevenzione fattuale ed efficace delle violenze sulle donne. Essi vogliono soltanto colpire in ogni modo la famiglia naturale, la paternità e la maternità, la fecondità. Il loro nemico sono innanzitutto i cristiani, e tutti coloro che continuano a mantenere in piedi la continuità della nostra civiltà con le sue radici. Il loro obiettivo, in sintonia con i fanatici woke che essi scimmiottano, è quello di ridurre la società a una somma disgregata di individui isolati, anaffettivi, diffidenti gli uni degli altri, incapaci di qualsiasi relazione solida, dediti soltanto ossessivamente alla ricerca di gratificazioni egotistiche ed effimere.
Approfittando della nuova distribuzione italiana in sala, a cura di Lucky Red, della rinomata "Trilogia dei colori" di Krzysztof Kieślowski, celebriamo le ultime tre opere del grande regista polacco e discutiamo della loro importanza nel panorama cinematografico mondiale, invitando chi ancora non li abbia visti a non perdere assolutamente questa occasione d'oro, vivendoli restaurati sul grande schermo.Con Federico Allocca e Simone CortiRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via e GYBE StudioUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu
Doveva essere la fiesta di Sergio Perez, e invece il Gran Premio del Messico 2023 di Formula 1 ha visto l'ennesima vittoria stagionale dell'implacabile Max Verstappen. Approfittando di un abbrivio non esaltante da parte delle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, scattate dalla prima fila, Verstappen è riuscito a prendersi la testa della corsa, non senza qualche brivido. Mentre Max passava Leclerc, infatti, Perez ha dato il tutto per tutto, portandosi con una profonda staccata alla sinistra del monegasco e finendo per colpirlo. A differenza di quanto suggeriva la bordata di fischi ricevuta da Leclerc sul podio, la colpa del ritiro di Perez è tutta del messicano, che incassa anche l'ottima prestazione di Daniel Ricciardo con l'Alpha Tauri.Con Verstappen saldamente al comando, la gara tra Leclerc e Lewis Hamilton dopo la bandiera rossa causata dallo schianto di Kevin Magnussen contro le barriere si è giocata sulla gestione delle gomme. Curandosi di non surriscaldare troppo i componenti vitali della sua monoposto nel giro precedente, Hamilton ha passato Leclerc sfruttando le sue prestazionali medie. Ma il declino di questa mescola atteso dalla Rossa, che aveva montato le hard a Leclerc, non è mai arrivato. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
Peppino Impastato sfida il boss Badalamenti denunciando la speculazione edilizia del porto per imbarcazioni di lusso. Totò Riina assume un ruolo sempre più importante tra i vertici di Cosa Nostra, nei quali inizia a muoversi anche Michele “il papa” Greco, noto imprenditore siciliano capace di stringere influenti rapporti e sodalizi con magistrati, politici, e investigatori. Approfittando di uno Stato sempre più concentrato sul fenomeno del terrorismo e grazie all'aiuto di Marino Mannoia, il “Walter White” di Cosa Nostra, la mafia si impone nel traffico internazionale dell'eroina eliminando chiunque provi a fermarla, come il giornalista Mario Francese. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
Dopo essere passato fuori concorso a Cannes, il 19 ottobre 2023 esce nelle sale italiane Killers of the Flower Moon. La storia si ambienta negli anni Venti del Novecento a Fairfax in Oklahoma dove gli Osage, un popolo di nativi americani, scoprono vasti giacimenti sotto le loro terre e diventano improvvisamente ricchissimi. Il latifondista William Hale (interpretato da Robert De Niro) si interessa alle proprietà degli Osage e cerca di ottenerle con ogni mezzo: commissiona omicidi, organizza attentati e spinge suo nipote Ernest (interpretato da Leonardo DiCaprio) a sposare una ragazza Osage. La neonata FBI si insospettisce per l'alto tasso di crimini di Fairfax e inizia a indagare. Tratto dal saggio Gli assassini della terra rossa di David Grann, il film avrebbe dovuto essere girato già a inizio 2018 e distribuito dalla Paramount Pictures ma Scorsese preferì rimandare le riprese e concentrarsi sulla realizzazione di The Irishman. Quando nel 2020 Scorsese riprese in mano il progetto, la Paramount Pictures espresse alcune perplessità riguardo il budget complessivo, così il regista ottenne che Apple TV+ diventasse co-finanziatrice e co-distributrice del film. Nel frattempo Scorsese modificò interamente il copione per dare più spazio alla storia degli Osage. Approfittando della riscrittura, Leonardo DiCaprio chiese di poter interpretare il nipote Ernest anziché, come inizialmente previsto, l'agente dell'FBI che indaga sugli omicidi. Scorsese acconsentì e per coprire il ruolo vacante scritturò Jesse Plemons.Killers of the Flower Moon è il 26° lungometraggio di finzione diretto da Scorsese, è il decimo con interprete Robert De Niro e il sesto con Leonardo DiCaprio. E, sorprendentemente, è il primo del regista in cui De Niro e DiCaprio recitano assieme.
Approfittando del ritorno in sala di Ritorno al futuro, parliamo dell'iconica trilogia prodotta da Steven Spielberg e diretta da Robert Zemeckis. Durante l'analisi dei tre capitoli, evidenziamo i limiti e i punti di forza di una delle saghe più amate della cinefilia, interrogandoci sulla fredda accoglienza critica del tempo e la più entusiasta rivalutazione contemporanea.
Una figura quasi mitologica quella di Yu Suzuki, autore, programmatore e tecnico che ha fatto la storia in SEGA. Approfittando della sua partecipazione al Lucca Comics & Games 2023 vi raccontiamo la storia di uno dei personaggi più influenti nel mondo del gaming. Volete interagire con il Gruppo di GameRevs? Allora: Mandateci un messaggio vocale su https://anchor.fm/gamerevs Oppure entrate nel nostro gruppo telegram https://t.me/gamerevs per discuterne direttamente con noi! Ricordate anche che ci potete trovare sul nostro sito http://www.gamerevs.it e su tutti i social dei quali avete i link veloci qui di seguito: InstagramFacebookXTik-Tok Se volete aiutarci a migliorare la parte tecnica e la ricerca potete farci una donazione sul profilo Ko-fi dove con anche un solo €uro ci potreste aiutare tantissimo! I nostri amici Bit-Elloni ora sono parte integrante dallo staff di GameRevs, quindi venite a trovarli nel gruppo telegram e sul sito nella sezione retrogaming! E ci raccomandiamo: videogiocate, videogiocate, videogiocate!
Questo episodio si concentra sulla terza guerra di indipendenza tedesca, che vede la Prussia, rafforzata dalle vittoria su Danimarca e Austria, provocare prima ed invadere poi la Francia di Napoleone III. Preso alla sprovvista dalla travolgente velocità dell'esercito prussiano, che usa le ferrovie per dislocare le truppe oltre la linea del fronte afferrando alla carotide il Paese con la presa di Parigi, Napoleone III è fatto prigioniero ed è costretto ad arrendersi. Mentre le trattative per l'armistizio procedono a rilento, Garibaldi, in uno slancio di generosità, mette a disposizione della Francia "quello che rimane di lui" e finisce per vincere, unico fra i francesi, a Digione presidiando efficacemente la regione dei Vosgi. Dopo la breve, ma intensa, parentesi della Comune parigina, si instaura in Francia una repubblica conservatrice (la terza repubblica) guidata da Adolphe Thiers. Approfittando del blackout francese, l'Italia invia i bersaglieri a prendere Roma. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
VIDEO: Descrizione in minuscolo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ADZQvN3BitkTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5253SANTA MARIA GORETTI FU DEFINITA DA PAPA PIO XII ''LA PICCOLA E DOLCE MARTIRE DELLA PUREZZA'' di Giovanni AlbertiÈ come un'antologia di virtù, ricca di insegnamenti oggi dimenticati dal mondo e perfino derisi, la vita eroica di santa Maria Goretti (1890-1902), «la piccola e dolce martire della purezza», come la chiamò Pio XII nel canonizzarla, che preferì la morte terrena anziché peccare con colui che divenne il suo carnefice. Seconda dei sei figli di Assunta Carlini e Luigi, due umili braccianti, era nata il 16 ottobre nel piccolo comune marchigiano di Corinaldo, ricevendo il Battesimo a 24 ore dalla nascita. I suoi genitori avevano una grande fede e, come dirà la madre, si curarono di dare ai figli un'educazione «perché crescessero buoni cristiani». Marietta, com'era chiamata, ricevette la Cresima a meno di sei anni e nell'ottobre 1897 si trasferì con la famiglia a Paliano, nel Lazio, dove i genitori, accettando la proposta del proprietario terriero e senatore Giacinto Scelsi, lavorarono come mezzadri al fianco di Giovanni Serenelli e del giovane figlio Alessandro, orfano della madre.Nel 1899 lei e i familiari furono costretti a trasferirsi di nuovo e, insieme ai Serenelli, si accasarono nella cascina di un conte alle Ferriere di Conca, nel mezzo delle paludi pontine, ancora non bonificate. Da quelle parti la malaria era micidiale e appena un anno dopo si portò via il padre della santa, segnando un vero dramma familiare per i Goretti. Mamma Assunta, rimasta sola ad allevare i sei figli, dovette sostituire il marito nel lavoro dei campi, mentre Marietta si dedicò alle faccende di casa. Fu proprio lei, pur affranta dal dolore, a fortificare la madre con la sua fiducia nella Provvidenza: «Mamma, non ti preoccupare, Dio non ci abbandonerà». Dio lo cercava e lo trovava nel quotidiano. Si alzava di buon mattino prima degli altri, diceva le orazioni, sistemava il pollaio, preparava la colazione, svegliava i fratellini, li aiutava a prepararsi per la giornata e li faceva pregare.Nutriva un amore filiale per la Madonna e alla sera, dopo una giornata di fatiche, si inginocchiava insieme ai fratellini per recitare il Rosario, «che le era indispensabile come l'aria che respirava», come testimonierà la mamma, alla quale i vicini dicevano spesso: «Che angelo di figlia avete!». Marietta non sapeva leggere ma aveva un grande desiderio di imparare «la dottrina» per poter fare in anticipo la Prima Comunione, che allora si riceveva abitualmente solo dopo il 12° anno di età. Moltiplicò i sacrifici per andare al catechismo, che poi insegnava con entusiasmo in famiglia, e il 16 giugno 1901 ricevette per la prima volta Gesù Eucaristico. Fu allora che maturò il proposito di morire piuttosto che commettere peccati, un fatto comune ad altri giovanissimi santi, come per esempio Domenico Savio. La Messa domenicale era per lei la gioia più grande e nulla le impediva di partecipare, né gli undici chilometri di distanza, percorsi a piedi, né le intemperie.DIO NON VUOLE, SE FAI QUESTO VAI ALL'INFERNO!Approfittando della mancanza del padre, i Serenelli rivelarono il loro lato peggiore. L'anziano Giovanni insidiò, invano, Assunta («osò farmi delle proposte infami») e lasciò spesso affamati i Goretti. Il figlio Alessandro tentò più volte Marietta, che respinse sempre i suoi approcci, desiderando rimanere casta. Il 5 luglio 1902 Alessandro, allora ventenne, trascinò con forza la piccola dentro la cucina, ma si sentì dire: «No, no, Dio non vuole, se fai questo vai all'inferno!». Accecato dall'ira, la colpì ripetutamente con un punteruolo, infliggendole 14 ferite. Durante i disperati tentativi di cura all'ospedale Marietta invocò di continuo la Vergine e rimase lucida e serena, nonostante i dolori atroci. Il 6 luglio le fu messa al collo una medaglia, che sanciva la sua iscrizione alle Figlie di Maria, e i presenti videro il suo volto illuminarsi. Il sacerdote le chiese infine se perdonava Serenelli: «Sì, per amore di Gesù lo perdono, e voglio che venga con me in Paradiso». Alle 15:43 di quello stesso giorno, quando aveva 11 anni e 8 mesi, la vergine e martire Maria Goretti fece il suo ingresso nella gloria eterna.Le grazie della sua santità si manifestarono presto. Serenelli passò 27 anni in carcere, ma già nel 1906 vide in sogno la santa nell'atto di offrirgli dei gigli. Dopo essere uscito di prigione chiese perdono in ginocchio ad Assunta, lavorò come ortolano dai Cappuccini e il 24 giugno 1950 fu presente alla canonizzazione di Maria: la folla di fedeli fu tale che per la prima volta la funzione religiosa si svolse in piazza San Pietro. Assunta, ormai anziana, assistette all'evento da una finestra del Palazzo Apostolico, diventando la prima mamma della storia a sentire proclamata la santità della figlia. Una figlia che la Provvidenza ha posto come lampada per far risplendere la luce di Cristo, prima che le virtù cristiane da lei fedelmente incarnate - dalla castità all'obbedienza ai genitori, dal sacrificio allo sguardo ai beni celesti - fossero sottoposte al disprezzo dei movimenti femministi e sessantottini, noncuranti dell'eternità. A cui invece guardò con gratitudine Serenelli.LA MIA LUCE, LA MIA PROTETTRICEL'omicida convertito così scrisse nel suo testamento spirituale: «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai [...]. Maria Goretti, ora santa, fu l'angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore. [...] Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. [...] Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita. Pace e bene!».
VIDEO: Descrizione in minuscolo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=5KpjtrwP9jo&list=PLolpIV2TSebW0v_67SEYHJFlDZvH9rc9ZTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=873SCONTRI DI MUSULMANI CON LA POLIZIA METTONO A FERRO E FUOCO LA FRANCIA (TRA POCO IN ITALIA?) di Rino Cammilleri«Che bella la società multietnica!», cinguettava giuliva anni fa un'ochetta del giornalismo che aveva appena visto Guerre Stellari. Invece, malgrado i patetici tentativi degli spot pubblicitari di mostrarci un mondo interrazziale felice, malgrado Hollywood che sempre più spesso infila coppie miste con figli mulatti nei copioni, malgrado la felicità artificiale della pizza e della Coca-Cola, malgrado l'inclusione di africani pure nella Primavera di Botticelli, la realtà, quella vera, è la Francia di questi giorni. Perché le sue città sono esplose per la morte di un maghrebino pluripregiudicato? Qual è il segnale che si vuole dare: se tocchi uno di noi scoppia la guerra? Ed è lo stesso segnale inaugurato nei soliti Usa: se tocchi un black si scatena l'inferno.Mica per protestare contro un sistema che permette a quattro gatti di essere più ricchi di Dio mentre tutti gli altri sopravvivono coi sussidi o sotto i ponti, no. A New York ci sono centomila senzatetto. Sì, avete letto bene, centomila. Cioè, una città delle dimensioni di Piacenza vive per strada nella capitale del mondo ex cristiano. I Love N.Y. Sì, sui cappellini e le magliette, laddove i sondaggi dicono che chi può se ne scappa. A San Francisco, la capitale del woke, è anche peggio, con in più un intero quartiere di soli tossici. Gli americani fanno la rivoluzione per questo stato di cose? Macché, la fanno se un poliziotto, pur nero, spara a un delinquente nero. In Francia non sanno più dove reclutare poliziotti perché l'emorragia per dimissioni è inarrestabile, e aumenta di anno in anno. In Francia hanno creduto di importare manodopera, invece sono arrivati nordafricani musulmani. Il livello culturale che sta dietro alle rivolte delle banlieues francesi (ma anche americane e svedesi e olandesi e del resto d'Europa) lo si vede quando si contano i danni: i negozi più saccheggiati sono quelli della Nike, ed è tutto dire. Ma dov'erano i sociologi quando il progetto mondiale svuotaTerzoMondo è stato varato? Non lo sapevano che ogni immigrato tende a insediarsi dove già ci sono altri del suo paese? Da qui le varie Chinatown, Harlem nero e Harlem ispanico, le banlieues, i quartieri islamici eccetera.Avete mai visto il film Colors con Sean Penn e Robert Duvall? È del 1988, cioè di quasi quarant'anni fa, ma mostrava quella che già allora per gli americani era una regola: un bianco che entra in un quartiere nero lo fa a suo rischio e pericolo. Bel colpo. Povera Francia, lei e la sua grandeur. Chi pagherà gli immensi danni, adesso? Chi li ha provocati? Seeeh! Sarà il solito popolo bue, a cui avevano promesso che l'immigrazione avrebbe rimpinguato le pensioni. Guardatele bene, le immagini francesi, perché tra breve toccherà a noi. E lasciate perdere i giochetti sul ministro che irrideva la Meloni sull'immigrazione e invece dovrebbe guardare in casa sua. Sì, perché neanche la Meloni è in grado di risparmiarci un futuro francese prossimo, molto prossimo. Un tempo l'Impero Romano questi giovani testecalde in eccesso li arruolava di forza nelle legioni e li mandava a difendere il limes. Solo che il Senato Romano non aveva al suo interno comunisti, pentastellati e preti di strada.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola, nell'articolo seguente dal titolo "17enne ucciso da un agente: la Francia è tutta una banlieue" parla del 17enne, già noto alle forze dell'ordine, ucciso da un agente e tutto quello che è seguito. Ora il clima di violenza, anche giovanile, divampa senza freni.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 30 giugno 2023:È un caos di auto in fiamme, incendi dei palazzi delle istituzioni, strade occupate per interdire il traffico di tram ed autobus - alcuni dei quali bruciati completamente -, petardi lanciati contro le forze dell'ordine, bande in passamontagna e armate di fucile, la Francia di Macron la mattina del 29 giugno. In una sola notte sono state arrestate 150 persone e mentre scriviamo il bilancio degli ufficiali feriti sale a 130 e la devastazione è ovunque. A scatenare i disordini violenti è stata la diffusione sui social di un video che ritrae un agente, la mattina del 27 giugno, a Nanterre - periferia ovest di Parigi - mentre spara e uccide un 17enne, che, alla guida di un'auto, si rifiuta di fermarsi ad un posto di blocco. Adesso, l'ufficiale è in arresto e contro di lui è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo.Il fatto di cronaca fa particolarmente discutere anche perché, nel 2017, la Francia, in seguito agli attentati di Nizza, ha approvato una legge che consente l'uso delle armi alle forze dell'ordine in casi di «assoluta necessità e in materia strettamente proporzionata», e al di fuori della legittima difesa, il che autorizza la polizia a sparare di più.Nahel, il 17enne che ha perso la vita mentre guidava senza patente, era già noto alle forze dell'ordine: cinque rifiuti di fermarsi ad un posto di blocco - l'ultimo solo la settimana prima di perdere la vita - e dodici arresti per reati vari tra cui spaccio di droga.Uno dei primissimi a commentare i fatti è stato proprio Macron: «niente giustifica la morte di un giovane: è imperdonabile». Condannando immediatamente il poliziotto, il Presidente non ha lasciato che fosse la giustizia a dare sentenze. È il solito tranello in cui cade ancora la Francia: in nome dell'emozione si dimentica di condannare la violenza indifendibile.E sebbene per due giorni anche la stampa internazionale ha provato a scagionare il ragazzino, la ricostruzione del pubblico ministero di Nanterre ha confermato la versione degli agenti. Avevano provato a fermare la Mercedes, con targa polacca, che Nahel guidava senza patente a gran velocità, e con la quale aveva già provato ad investire pedoni e ciclisti, per ben due volte prima dello scontro, poi fatale, con gli ultimi due agenti.A Nanterre, capoluogo del dipartimento Hauts-de-Seine, è difficile trovare un ragazzo che non sia mai stato fermato o posto in custodia dalla polizia. Un territorio fortemente interessato dall'immigrazione, che oggi è il 25,5% della popolazione, e che già nel 1981 era oggetto di attenzione per il dilagare di delinquenza, spaccio di droghe e immigrati allo sbando. È bastato poco così che la morte del ragazzino innescasse un'ondata di proteste violentissime nella banlieue di Nanterre, - non meno di 1.200 uomini sono stati mobilitati per ristabilirvi l'ordine solo il primo giorno.E in un baleno la rabbia è divampata in diversi distretti dell'Île-de-France - dove la strategia di riconquista repubblicana portata avanti da Emmanuel Macron dal 2017 tarda a dare i suoi frutti - e poi in lungo e largo nel Paese. Così, mentre il municipio di Mantes la-Jolie era ostaggio di molotov, bande incappucciate hanno effettuato incursioni contro la polizia e gli edifici pubblici ad Asnières, Colombes e persino a Clichy-sous-Bois. Anche Parigi non è stata risparmiata, con incendi e lanci di proiettili registrati nel 20° e 15° arrondissement.I rischi di contagio sono stati presi molto sul serio dagli analisti del ministero dell'Interno, ma nessuno è riuscito a fermarli. E così che in una notte la realtà ha assunto le sembianze di uno scenario uscito da Netflix. A Garges-lès-Gonesse, Val-d'Oise, nella periferia parigina, il municipio è stato incendiato completamente. A Lione, e nei comuni del suo agglomerato, la polizia è stata bersaglio di fuochi d'artificio. A Villeurbanne il lancio di petardi contro un palazzo ha provocato la distruzione di almeno trentacinque appartamenti. Secondo il sindaco di Lione, in città sono stati in tantissimi a rivoltarsi contro la polizia. Sono state ben 25 le stazioni distrutte in una notte in varie località. A Bezons, Val-d'Oise, i saccheggiatori hanno dato fuoco ad una scuola elementare.Approfittando dei disordini, s'è tentato anche di far evadere alcuni detenuti dal carcere di Fresnes. Il ministro della giustizia, Éric Dupond-Moretti, è andato subito a far visita al carcere preso d'assalto: «Tutti quelli che sputano sulla polizia e sulla giustizia sono i complici morali di quello che sta succedendo». Per tutta la giornata di giovedì 29 giugno, le opposizioni di destra del Paese hanno chiesto l'istituzione dello stato di emergenza, e alcuni sindaci l'hanno adottato in autonomia nella serata di ieri fino a lunedì prossimo. Lo schema di queste rivolte è il solito degli ultimi trent'anni. «Spesso la sorgente è un intervento della polizia che finisce male.
Max non riesce a smettere di pensare all'energia libera. Trascorre tutto il suo tempo libero in officina, cercando di assemblare un generatore senza carburante, ma invano. La crisi economica del Paese, i litigi per la mancanza di denaro in famiglia costringono l'inventore a fare il tassista per sopravvivere. Un ex collega dell'istituto, Paolo, sale per caso in macchina. Approfittando del momento, Max pone al suo vecchio collega alcune domande sul motore. Ma ciò che sente diventa più che sorprendente... Il film è basato su eventi reali. In questo video scoprirete: ⚡ Chi non voleva l'elemento X nel Sistema Periodico di Mendeleev? ⚡ Che cos'è l'Etere Universale e perché ci è stato nascosto? ⚡ Perché Nikola Tesla era sotto la osservazione dei servizi segreti? ⚡ Quando c'è stata una diversione nella scienza che ha impedito la scoperta dell'energia libera dell'etere? ⚡ Tecnologie perdute: gli scienziati che potevano cambiare il mondo. ⚡ Come liberare le persone dal cappio dell'energia? Il film è stato realizzato nell'ambito del progetto di ricerca internazionale Caleidoscopio dei Fatti. Puoi vedere altri video informativi qui:
Travestiti da orchetti, Sam e Frodo attraversano Mordor. Dal Discorso di due orchi che sentono mentre sono nascosti, scoprono che Gollum, rubando la cotta di Frodo, ha contribuito a disperdere le tracce dei due Hobbit, più avanti hanno anche prova che li sta seguendo. Durante il cammino vengono intercettati da una truppa di orchi, credendoli due orchi disertori, li costringono ad unirsi alla loro marcia. Approfittando di un momento di confusione, riescono comunque a fuggire.
Marta ha un matrimonio in crisi, il marito è sempre più chiuso in sè stesso. Approfittando di una trasferta di lavoro in una piccola isola greca, Marta decide di partire due giorni prima proprio per stare da sola e riflettere sulla propria vita sentimentale e professionale. Questi pochi giorni nell'isola saranno l'occasione per confrontarsi con sè stessa, cosa che avviene anche attraverso la lettura di un vecchio romanzo che sembra rispecchiare alla perfezione quanto lei sta vivendo. Tutto questo è raccontato nel libro "Sull'isola" (Mondadori) scritto da Federico Baccomo che aveva esordito con "Studio illegale" diventato anche un film. Caratteristica dei romanzi di Baccomo è l'ironia, più o meno pungente, ma stavolta siamo davanti a un romanzo più intimista, in cui l'ironia arretra per dare spazio all'analisi dei sentimenti. Nella seconda parte parliamo di "Non esisto" di Alberto Schiavone (Edizioni Clichy). La protagonista è una donna, Maria, appena uscita dal carcere. Si racconta, dunque, il difficile tentativo di ricostruzione fuori dal carcere, con la famiglia che non la vuole più, una sorella che ha cambiato numero di telefono senza avvertirla, una madre che non le rivolge neanche la parola e rimane di spalle quando lei va a trovarla, un padre che si limita a darle dei soldi ma le dice di andare via. Maria è una donna che non viene accolta, ma è soprattutto una donna che non viene vista dagli altri. Lei, semplicemente, non esiste.
Approfittando di un viaggio a Londra facciamo il punto su come Brexit continui ancora a influenzare la politica del Regno Unito, e di che cosa questa abbia in comune e di diverso con quella italiana, dove il cambio di governo è stato quasi contemporaneo.Politics è un podcast del Post condotto da Chiara Albanese e Marco Simoni.
La carica di Rohan, guidata dal Re in persona con la sua scorta, travolge le truppe a nord bruciando accampamenti e distruggendo le macchine d'assedio. La cavalleria degli Haradrim, guidata dal loro capitano, contrattacca puntando diritto verso Théoden. Nonostante la cavalleria Haradrim sia tre volte superiore, Théoden e i suoi hanno la meglio: il re stesso ucciderà il loro comandante.Il re dei Nazgûl, che aveva abbandonato il cancello, attacca, con il suo destriero alato, Theodén mettendo in fuga la guardia. Nevecrino, il cavallo del re, spaventato a morte si imbizzarrisce e, colpito da una freccia, cade sul fianco travolgendo il suo cavaliere. Théoden rimane lì, morente, solo al suo destino, quando si frappone tra il re e il signore dei Nazgûl, il giovane cavaliere Dernhelm. Il signore oscuro gli intima di andarsene e di non osare sfidarlo perché "nessun uomo vivente" può sconfiggerlo, al che Dernhelm si rivela essere Éowyn (quindi una donna e non un uomo). Approfittando dello stupore dello schiavo dell'anello, Éowyn taglia di netto la testa del destriero alato. Il re stregone a questo punto incalza Éowyn distruggendo a colpi di mazza lo scudo e rompendole il braccio. Quando il cavaliere oscuro sta per uccidere definitivamente la giovane, Merry lo distrae colpendolo al ginocchio con il suo pugnale elfico, fabbricato tra l'altro proprio per sconfiggere il signore di Angmar. Grazie all'intervento di Merry, Éowyn riesce a trafiggere con la sua spada il volto invisibile del nemico, uccidendolo: il signore dei Nazgûl è stato sconfitto, non da uomo vivente, come lui aveva detto, ma da una donna e un hobbit.Éowyn cade come morta in avanti, mentre il re, ignaro che nelle vicinanze giace inanime la sua nipote adorata, muore sereno tra le braccia di Merry. Giunge nel frattempo Éomer con il resto della scorta per tentare di salvare il re, ma vedendolo morto gli tributa un ultimo saluto. Éomer più in là scorge anche sua sorella tra i caduti e, credendola morta, ritorna con i suoi in battaglia ormai senza più interesse per il suo destino. Merry comincia a sentirsi male dopo essere entrato in contatto con il Signore dei Nazgûl. Nel fiume, nel frattempo, veleggiano vele nere e, in cuor loro, i difensori di Gondor credono che la fortuna li abbia ormai abbandonati pensando che quelle vele siano dei corsari di Umbar giunti a dargli il colpo di grazia; in realtà è Aragorn giunto in loro aiuto. Con questi rinforzi ormai sopraggiunti, la battaglia termina a favore di Gondor, ma grandi sono comunque le perdite sofferte.
Capita spesso che per molti giocatori, e non solo, la vera partita cominci negli spogliatoi. Provare vergogna nello stare nudi davanti ad altri maschi costituisce ancora oggi un enorme tabù. A estrarre il cartellino rosso e abbattere questo pregiudizio un “uomo spogliatoio” d'eccellenza. Ospite di questa puntata di ‘Cazzi Nostri' un Cristian Brocchi a tutto tondo. Approfittando della sua esperienza da ex calciatore, allenatore e padre (di due figli maschi!), si affronteranno tematiche come la sindrome da spogliatoio, la gestione di questa e la nudità nel rapporto tra padre e figlio. A dirigere l'orchestra (o la squadra) con passione e tecnica i soliti Diego e Nicola.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Approfittando dell'omonima sezione disponibile su Mubi, dopo avervi già parlato di Burning (puntata #013), analizziamo altre tre pellicole di Lee Chang-dong (Peppermint Candy, Oasis, Poetry), cineasta esponente dell'hallyu, la “nuova onda” sudcoreana abbattutasi sulla penisola tra fine anni '90 e inizio millennio.
La leggenda di Iside e Ra è un testo noto agli egittologi della fine del XIX secolo, dalla sua pubblicazione nel catalogo dei papiri di Torino di Pleyte e Rossi, in particolare il papiro n°1993 (XIX dinastia). Testi frammentari si trovano nel Papiro Chester Beatty 11, e in alcuni ostraca. Il dio Ra era diventato vecchio e la dea Iside, già grande maga, era insoddisfatta poiché al suo bagaglio magico mancava il nome segreto del dio. Ora il dio aveva le labbra cascanti, sbavava, e spesso sputava a terra. Approfittando di uno sputo sul terreno, Iside lo raccoglie insieme al terreno e ne modella un ago. Nel momento in cui Ra passa sulla strada del cielo, lei getta l'ago sul cammino e questo punge come un serpente il dio, con conseguenti dolori e bruciori in tutto il corpo.
Bravehurts - QB impavido è un film del 2022 diretto da Nick Sirianni. Nella seconda metà della stagione 2022, la NFL East è scossa dalle contese delle squadre locali, che vogliono salire di diritto sul trono della division, lasciato senza un legittimo erede dopo la stagione 2021. Approfittando delle pick ottenute dalle trade dei 49ers e Dolphins nel Draft 2021, Howie Roseman usa pick e talento per creare una squadra pronta per i Playoff prendendo A.J. Brown come ulteriore arma per Jalen Hurts. Philadelphia attacca le linee avversarie alecremente, la difesa porta pressione e ha buoni CB, la offense usa Sanders, Gainwell e Scott senza sosta, e un cresciuto Jalen Hurts come dual-Treat. Ma gli avversari della division, in qualche modo sono ancora alle calcagna...
Bravehurts - QB impavido è un film del 2022 diretto da Nick Sirianni. Nella seconda metà della stagione 2022, la NFL East è scossa dalle contese delle squadre locali, che vogliono salire di diritto sul trono della division, lasciato senza un legittimo erede dopo la stagione 2021. Approfittando delle pick ottenute dalle trade dei 49ers e Dolphins nel Draft 2021, Howie Roseman usa pick e talento per creare una squadra pronta per i Playoff prendendo A.J. Brown come ulteriore arma per Jalen Hurts. Philadelphia attacca le linee avversarie alecremente, la difesa porta pressione e ha buoni CB, la offense usa Sanders, Gainwell e Scott senza sosta, e un cresciuto Jalen Hurts come dual-Treat. Ma gli avversari della division, in qualche modo sono ancora alle calcagna...
Ospite Andrea Batilla, presenta il suo libro "come ti vesti. Cosa si nasconde dietro gli abiti che indossi". Approfittando della sua presenza gli ascoltatori rispondono alla domanda "quale vestito/accessorio/scarpa ti rappresenta vs quale, invece, vorresti ti rappresentasse".
Ogni buona occasione di fronte a noi è anche una battaglia spirituale contro le potestà.
Approfittando nuovamente dell'assenza del Maderna, la formazione disorganizzata (ma loro preferiscono si utilizzi il termine “minimale”) di Outcast Popcorn affronta il popcorn del lunedì con un focus specifico sullo spiaggio cavalcando l'uscita di Secret Team 355 (03:10). Si parla anche di La fortuna di Nikuko, film d'animazione uscito nelle sale come “evento” da tre giorni (11:15). Si passa poi alle serie TV, commentando la conclusione della serie Apple TV+ Slow Horses (34:10). Infine, è il momento di How I Met Your Father (44:45) Buon ascolto! Soundtraccia: Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich
Approfittando dei forti ribassi messi a segno dalle Borse la tentazione è di approfittare dei prezzi a sconto per comprare. Ma senza una chiara strategia potrebbe rivelarsi un azzardo
Cosa ci vuole per proporre una serie a Netflix? Chiara Galeazzi e Filippo Ferrari cercheranno di rispondere a questa domanda in “Prossimamente”, il podcast dedicato alle nuove uscite della piattaforma. Approfittando della presenza di ospiti che hanno lavorato con Netflix e personaggi della cultura pop italiana, Chiara e Filippo proveranno a sviluppare insieme a loro nuove stagioni di serie già esistenti o improbabili soggetti completamente nuovi a partire da quello che il pubblico ha visto di più, sperando di piazzarle sulla piattaforma e di cambiare lavoro. Ce la faranno? SPOILER ALERT: no.
Approfittando della visita del CSKA a Barcellona per la partita del Round 10 di Eurolega abbiamo scambiato quattro piacevoli chiacchiere con Daniel Hackett, che ci ha parlato della situazione della squadra, del suo momento... e di tante altre cose interessanti!
Approfittando dell'atmosfera spettrale di novembre, nell'episodio di oggi analizziamo The Haunting of Hill House, serie TV basata sull'omonimo romanzo di Shirley Jackson che racconta la storia della famiglia Crain, l'ultima famiglia ad aver vissuto nella bellissima ma terrificante Hill House. Parliamo di trauma, di malattia mentale, di famiglia...e ovviamente di fantasmi.
Approfittando della visita del Baskonia a Barcellona per la partita del Round 9 di Eurolega abbiamo scambiato quattro piacevoli chiacchiere con Simone Fontecchio.
Approfittando della presentazione dei nuovissimi volumi di Quasirosso, di Chiole e di Richard HTT, i nostri Tito, Lavinia e Matteo zompano da SuperGulp e realizzano delle interviste volanti che neanche dei reporter. E poi finiscono la puntata camminando al chiaro di luna lungo il naviglio.
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Approfittando del giorno di riposo concesso agli azzurri dalla Nazionale, il nuovo palleggiatore di Trentino Volley ha potuto prendere contatto con il nuovo ambiente e visitare (a sorpresa) il BIG Camp in Monte Bondone. Ecco le sue parole al termine della giornata
Per questo appuntamento con Dan, Vins e la presenza a sorpresa di Matte, ci addentriamo nei Playoffs NBA partendo dalle ultime novità, con il prossimo drop dedicato appena annunciato su TopShot, in attesa di altri dettagli. Approfittando del nostro ospite parliamo di tutto quello che sta succedendo di incredibile in NBA, fuori e dentro il campo e ce ne sarà da dire! Ovviamente non tralasciando quelli che sono gli eventi della settimana, il nostro torneo che entra nel vivo con i PO alle porte e il drop Holo Icon appena concluso, che ha riscosso molto successo tra i collezionisti. Appuntamento Domenica alle 21.30 per la nostra LIVE Telegram con estrazione per il GIVEAWAY info su Twitter! Link Tree Tutti i Link dei Canali Italiani TopShot, social e non solo, gli eventi esclusivi della Community Italiana e gli altri Link utili. *DISCLAIMER* nel Podcast, negli altri contenuti e in tutti i nostri canali social, non sono presenti in nessuna forma consigli di investimento o di natura finanziaria di qualsiasi tipo. Nelle puntate sono raccontate, le storie, le aspettative e le scelte personali di chi parla che non devono intendersi mai come consigli. Fate sempre le vostre ricerche.
Questa settimana, il nostro Alessandro De Luca chiacchiera con un ospite d’eccezione: Manuel Moavero, lead game designer di Stormind Games. Approfittando dell’annuncio di Batora: Lost Haven, un action RPG che offre anche meccaniche da twin-stick shooter (alla Geometry Wars, per capirsi) e la prima IP di proprietà dello studio italiano, Alessandro e Manuel parlano, tra le altre cose, di come si diventa game designer in Italia, di come si crea un videogioco e di tanti altri argomenti collegati. Buon ascolto! Soundtraccia: Outcast Weekly - Alessandro Mucchi
Questa settimana, il nostro Alessandro De Luca chiacchiera con un ospite d’eccezione: Manuel Moavero, lead game designer di Stormind Games. Approfittando dell’annuncio di Batora: Lost Haven, un action RPG che offre anche meccaniche da twin-stick shooter (alla Geometry Wars, per capirsi) e la prima IP di proprietà dello studio italiano, Alessandro e Manuel parlano, tra le altre cose, di come si diventa game designer in Italia, di come si crea un videogioco e di tanti altri argomenti collegati. Buon ascolto! Soundtraccia: Outcast Weekly - Alessandro Mucchi
Approfittando dell’ultimo Steam Game Festival, andato in scena - si fa per dire - dal 2 al 10 febbraio scorsi, il nostro Vitouvara si è sparato una discreta quantità di demo e ha avuto la bella idea di chiacchierarne con Peduzzi, prendendo pure la palla al balzo per tirare le somme su quello che sta diventando, a tutti gli effetti, uno fra gli eventi digitali più interessanti sulla piazza. In coda, non sazi, i due* si sono lamentati delle console che non si trovano e degli scalper e dove andremo a finire di questo passo, signora mia. Buon ascolto! *In realtà, a lamentarsi è stato Peduzzi. Soundtraccia: Outcast Weekly - Alessandro Mucchi
Approfittando dell’ultimo Steam Game Festival, andato in scena - si fa per dire - dal 2 al 10 febbraio scorsi, il nostro Vitouvara si è sparato una discreta quantità di demo e ha avuto la bella idea di chiacchierarne con Peduzzi, prendendo pure la palla al balzo per tirare le somme su quello che sta diventando, a tutti gli effetti, uno fra gli eventi digitali più interessanti sulla piazza. In coda, non sazi, i due* si sono lamentati delle console che non si trovano e degli scalper e dove andremo a finire di questo passo, signora mia. Buon ascolto! *In realtà, a lamentarsi è stato Peduzzi. Soundtraccia: Outcast Weekly - Alessandro Mucchi
Approfittando dell'uscita di "Mank", l'ultimo lavoro di David Fincher, cerchiamo di analizzare il rapporto tra cinema e scrittura. Chiedendoci come si è evoluta la figura dello sceneggiatore e quanto spesso questo ruolo venga messo in secondo piano. Con Ferdinando Cotugno.
E' calata la notte nel castello di Inverness. Duncan e gli altri nobili thane si sono ritirati nelle loro stanze dopo un lauto banchetto per ristorarsi dopo la lunga giornata. Approfittando della tarda ora, Lady Macbeth ha drogato le guardie di stanza alla camera del re, permettendo al suo consorte di prendere il pugnale di uno di loro e avvicinarsi inosservato al giaciglio del re.
Approfittando di un nuovo (brutto) intervento di annessione di un giardino pensile vi parlo del Lingotto a Torino. Bellissimo esempio di architettura industriale, razionalista e strutturalista citata anche da Le Corbusier.
Approfittando della bye week è tornato a trovarci Wes Hodkiewicz, reporter del sito ufficiale dei Packers e grande amico del nostro podcast. Abbiamo parlato della situazione pandemica a Green Bay, del Lambeau Field desolatamente vuoto, del nuovo Aaron Rodgers, dell'esplosivo attacco dei Packers di questo inizio di stagione, di Billy Turner, di Oren Burks e di pesto fries. Dopo la chiacchierata con Wes, torniamo alla stretta attualità con la trasferta di Tampa Bay, le ultime novità del roster e gli accadimenti di Week 5 in giro per la NFL.
Approfittando della bye week è tornato a trovarci Wes Hodkiewicz, reporter del sito ufficiale dei Packers e grande amico del nostro podcast. Abbiamo parlato della situazione pandemica a Green Bay, del Lambeau Field desolatamente vuoto, del nuovo Aaron Rodgers, dell'esplosivo attacco dei Packers di questo inizio di stagione, di Billy Turner, di Oren Burks e di pesto fries. Dopo la chiacchierata con Wes, torniamo alla stretta attualità con la trasferta di Tampa Bay, le ultime novità del roster e gli accadimenti di Week 5 in giro per la NFL.
Approfittando della sosta per la nazionale, analizziamo ai raggi x i quattro nuovi calciatori acquistati dal Napoli. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/azzurronapoli/message
Buongiorno Cicloviaggiatori e bentornati al Podcast di Life in Travel. Noi siamo Vero e Leo di lifeintravel.it, e assieme a Davide “Il Bendo” e Francesco di Cyclo Ergo Sum, da qualche tempo vogliamo portarvi in sella alle nostre biciclette, per pedalare con la fantasia per il pianeta. Siamo ormai alla quarta stagione dei nostri podcast, in cui abbiamo deciso di dedicare questa e le prossime puntate ad alcune delle moltissime cicloviaggiatrici d’Italia, nel blocco concettuale che abbiamo chiamato La Bici è Donna. Tra le grandi ospiti di spessore con cui avremo l’onore di chiacchierare, accogliamo placcandola durante il suo viaggio estivo verso Capo Nord Rita Sozzi, meglio nota come Volpe a Pedali. Inimitabile e frizzante scrittrice, Rita ci racconta il suo percorso di avvicinamento al magico mondo dei cicloviaggi, dai più brevi ma comunque segnanti in Italia, alle grandi avventure in Mongolia, Russia, Iran, Stati Uniti e altri luoghi dell’anima. Con lei disquisiamo allegramente di pregi e difetti del viaggio in solitaria o in compagnia, portiamo alla luce alcune grandi ma anche purtroppo invisibili contraddizioni di alcune culture, tanto a Est quanto a Ovest, ci addentriamo nella situazione della donna in viaggio, scopriamo il concetto che più di tutti riassume sia la letteratura che la cultura russe, per poi arrivare ad apprezzare il potere del confronto e la ricchezza dello scoprire un paese e le sue genti attraversandolo lentamente, assorbendone la cultura alle radici. Approfittando di qualche coinvolgente domanda del pubblico che segue la live, veniamo a sapere del suo processo di creazione contestuale al viaggio, una serie di riflessioni a caldo che trasudano di vita appena vissuta e che sono magistralmente fissate nero su pixel sul blog e – per grande piacere – su due sue opere pubblicate, Ciao mamma, vado a Mosca in bici e Una bici per cammello, che vi consigliamo caldamente di leggere. Nell’augurare a Rita una piacevole prosecuzione di viaggio e di viaggi, ecco a voi la prima puntata de La Bici è Donna. Blog della Volpe ► http://volpeapedali.blogspot.com/ Sito della Volpe ► https://volpeapedali.wixsite.com/ritasozzi Volpe a Pedali (Facebook) ► https://www.facebook.com/graveltrophy OPERE DI RITA: Ciao mamma, vado a Mosca in bici Una bici per cammello Il nostro blog ► https://www.lifeintravel.it
Come fatto in precedenza per la mia Mezza Maratona di Vienna, voglio raccontarvi, ad un anno di distanza, di un’altra gara alla quale ho preso parte: la Guarda Firenze 2019.Pur essendo una gara da poco più di 10km, devo dire che è vero il fatto che ogni gara ti regala qualcosa. E questa non ha fatto eccezione.Approfittando dell’ospitalità e dell’assistenza di quella santa donna della mia ragazza, che ha casa a Firenze, ho deciso di partecipare a questa competizione, organizzata dallo stesso gruppo della Firenze Marathon, per vedere se, 4 settimane dopo la mezza maratona di Vienne, avevo nelle gambe anche 10km fatti bene.Pur essendo il 5 maggio, le condizioni climatiche della giornata erano decisamente negative.Pioveva a dirotto e, pur essendo ormai primavera inoltrata, faceva anche freddo.Nel pre-gara ho cercato di trovare un compromesso dignitoso tra il riscaldarmi e il bagnarmi il meno possibile, ma tanto sotto sotto sapevo che una volta iniziata la gara mi sarebbe importato molto poco della pioggia.Infatti, in questi ormai due anni di corsa regolare (pausa Covid-19 a parte) mi sono reso conto di come mi piaccia correre con la pioggia, entro certi limiti, e anzi di come le mie prestazioni con il freddo siano nettamente superiori a quelle con il caldo. Ovviamente, quest’ultima cosa è abbastanza normale e comune a tanti runner, perché il freddo ci fa sudare meno.Il percorso non era esattamente adatto a fare un personale sui 10km, dato che il tracciato prevedeva a metà gara una salita abbastanza impegnativa che portava dal centro di Firenze, con partenza in Piazza del Duomo, fino a Piazzale Michelangelo, che quasi tutti coloro che sono stati a Firenze conosceranno, in quanto punto panoramico sulla città. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una grossa piazza su una collina, che sovrasta la città e che permette una splendida vista sul territorio sottostante. Da qui il nome della gara “Guarda Firenze”.E, proprio nella salita verso Piazzale Michelangelo, la pioggia, mai sopita per tutta la gara, si è pure trasformata in grandine. E’ stato un momento comunque memorabile, perché mi stavo veramente godendo il momento, correndo in salita, con i chicchi di grandine che mi sbattevano contro e che mi si incastravano tra i capelli. Sembrerò scemo e masochista, ma mi sono divertito moltissimo in quel momento.La mia strategia di gara prevedeva di incollarmi ai pacer dei 5 minuti al km, per poi vedere se avessi avuto ancora benzina nel finale per sorpassarli e scendere sotto i 50 minuti.Peccato che questi pacer si siano sgretolati un po’ lungo la salita: metà ha tenuto il passo regolare e metà ha rallentato significativamente. Solo una volta raggiunto l’apice della salita si sono accorti e si sono ricompattati. Io, ingenuamente, ho seguito quelli che andavano più piano e, per recuperare i secondi perduti, mi sono scapicollato a bomba giù per la discesa che riportava in centro città.Comunque, grazie a questa mossa tattica, chiamiamola così, sono tornato in media, recuperando i miei pacer di riferimento.E, verso l’ottavo/nono km sentivo anche di avere qualcosa margine. Così ho pure accelerato, sorpassandoli. La gara, tuttavia, pur essendo stata presentata come una 10km era circa 500/600 metri in più.Così, non sono riuscito a chiuderla sotto i 50 minuti, ma secondo il tempo ufficiale di TDS ci ho messo 52 minuti e 14, chiudendo praticamente a metà classifica: 209° su 405 atleti.Tempo che resta tutt’ora il mio personale ufficiale sulla 10km, dato che non mi ci sono più cimentato, puntando direttamente alla maratona, senza preparare la distanza.Però i miei 10km effettivamente li avevo fatti in meno di 50 minuti. Secondo il Garmin, per quanto si sappia non essere perfetto, 49 minuti e 21.E’ stata una gara molto divertente, anche per via della pioggia e della grandine, che avrei fatto nuovamente molto volentieri quest’anno, se non ci fossero state le note vicende Coronavirus.Un tracciato molto bello, in grado di unire in 10km sia le bellezze del centro storico di Firenze, che la vista su di essa, con l’ascesa al piazzale.Spero che nel 2021 si potrà correre nuovamente questa competizione, che quest’anno avrebbe raggiunto la 48esima edizione.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Approfittando di questo periodo di "riflessione", facciamo un po' di chiacchierate online con grandi bassisti italiani. Cominciamo con una vera e propria "istituzione" del basso italico, Mr. Massimo Moriconi, che partendo dal suo ultimo metodo, "Databass", ci parla di interplay, didattica musicale, conservatori, vita da turnista, e tanto altro. Buon ascolto! Vai al Video
Approfittando della pausa forzata dell’attività in Italia, Ciro è venuto a trovarmi a Mulhouse e ha vissuto un’intera giornata con le ragazze e con il club. A fine giornata ci siamo confrontati, nello stile di Coach Factor, su alcuni aspetti e abbiamo condiviso questa nostra chiacchierata. Puoi trovarne anche una versione video sul nostro canale YouTube semplicemente cliccando qui: https://youtu.be/xPLjWYyVk_4
Approfittando degli shakedown test, Alessandro e Diego discutono sui temi caldi della MotoGP, dal ritorno di Lorenzo al rinvio della sentenza per Iannone.
Watchmen è senza ombra di dubbio una delle opere più importanti del fumetto occidentale e mondiale, che ha cambiato il modo di concepire il fumetto di e sui supereroi.Approfittando dell'uscita della nuovissima serie HBO che funge da seguito del fumetto, Giuseppe - che ha avuto modo di vederla in anteprima - e Sergio si lanciano in un excursus che parte dal prodotto originale, passa per l'adattamento cinematografico e finisce a parlare della serie stessa. Ci sarà qualche spoiler sul fumetto, ma nessuno sulla serie televisiva.Link Utili:Per acquistare Watchmen in italiano: https://www.amazon.it/Watchmen-Alan-Moore/dp/8893514281Per acquistare Watchmen in inglese: https://www.amazon.it/Watchmen-Alan-Moore/dp/386607607X/Per esplorare PetyPedia: https://www.hbo.com/peteypediaContatti:Sergio: Instagram - https://www.instagram.com/oldmanaries/Twitter - https://twitter.com/OldManAriesBlog - https://www.ariesblog.itGiuseppe:Instagram - https://www.instagram.com/giukap/Twitter - https://twitter.com/kapgiuSerialFreaks: Sito - https://www.serialfreaks.itInstagram - https://www.instagram.com/serialfreaks/Twitter - https://twitter.com/serialfreaksPagina Facebook - https://www.facebook.com/serialfreaks/Gruppo Facebook - https://www.facebook.com/groups/296921177671155/Canale Telegram - https://t.me/serialfreaksMail:redazione@polonerd.net
Approfittando dell'uscita dell'Asus ZenFone 6 e del nuovo One Plus 7 e 7 Pro si riapre la sfida trai brand Android che stanno spingendo sempre di più su concept estremi di terminali borderless e l'approccio più conservativo di Apple con iPhone.Analizzeremo questi terminali, in considerazione delle tante luci (ma anche delle ombre), aspetti su cui Apple dovrebbe incalzare la concorrenza e puntare con decisione.Riprendiamo anche la questione Apple Store e assistenza, ancora al centro del dibattito dopo che Angela Ahrendts ha lasciato l'azienda. Anche gli Apple Store hanno concentrato molti sforzi su estetica e nuove caratteristiche, tralasciando però, forse troppo, l'essenza stessa dello store, ovvero l'assistenza al cliente e all'acquisto.Ma c'è anche Huawei vs USA e USA vs Apple, con la questione del possibile monopolio di App Store che farà discutere e tremare Apple per molto tempo ancora.*BREAKING NEWS* Arriva un Bot per inviare i vostri messaggi vocali ed interagire con noi! Qui tutte le info ⬇️Link Utili:Inviaci i tuoi vocali QUI: http://bit.ly/2244ipodEditoriale sul design Apple: https://www.iphoneitalia.com/697911/design-prodotti-apple-svoltaConduttori:Giovanni: www.twitter.com/giolongooClaudio: www.twitter.com/clauoitaFeedback?Potete segnalarci temi da approfondire, dire la vostra o darci qualunque tipo di feedback su Twitter col consueto hashtag #iPhoneItaliaPodcast.Potete, inoltre, darci una valutazione su Apple Podcast e seguirci su Spreaker per aiutare più persone a scoprire il nostro podcast.I vostri consigli ed i vostri commenti sono preziosi per noi, sul serio.
Un paio di problemucci tecnici non ci impediscono di tentare una puntatona su un’intera saga, quella che parla di macchine e spacconerie! Approfittando dell’uscita del trailer del nuovo episodio e della presenza di meravigliosi ospiti, discutiamo un po’ di THE Fast and THE Furious. Download del podcast
Benvenuti a questo nuovo episodio in cui c'è come ospite nientepopodimenoché Simone Pizzi!!! Approfittando della notizia trapelata sulla ricerca di personale da parte di Disney per la "Lucasfilm Games" abbiamo voluto divagare su cosa questo possa significare. Questo e tanto altro nella nuova puntata dei beceri che sembra siano riusciti a raggiungere un proprio equilibrio nella produzione. Buon ascolto e a presto!Ricordate sempre che potete comunicare con noi tramite il gruppo facebook "I Beceri Videoludici" al seguente link: https://www.facebook.com/groups/621576914890876/E su Telegram al seguente link tg://join?invite=FBFV6BbHbpXTcWQpwHfj2g
Approfittando della pausa nazionale, focus puntato sull'Inter del futuro. Con Riccardo Fusato, analizziamo i possibili colpi e l'allenatore della prossima stagione
Approfittando della pausa nazionale, focus puntato sull'Inter del futuro. Con Riccardo Fusato, analizziamo i possibili colpi e l'allenatore della prossima stagione
Mentre il gatto non c'è i topi fanno podcast. Approfittando dell'assenza di Lorenzo, Andrea Nepori dirotta Radio Gimmick con due ospiti speciali che approfittano di questo spazio per fare una marchetta a Ultima Fila e non parlare di nulla. Come si addice al podcast di Ultima Fila, l'altro podcast scemo di Lorenzo Paletti. Visitateci su UltimaFila.it
Pochi personaggi nell'industria dell'intrattenimento sono popolari quanto Pikachu. Forse Topolino, Super Mario o Hello Kitty, ma è indubbio che il piccolo pokémon giallo sia oggi tra le icone più celebri al mondo. Approfittando della recente uscita di Pokémon Let's Go! Pikachu e Eevee abbiamo deciso di raccontarvi la storia di Pokémon e le origini del suo creatore, Satoshi Tajiri. Nel nuovo Punto Doc ci focalizziamo soprattutto sull'idea dietro i primi Pokémon Rosso e Blu per Game Boy, ripercorrendo il successo del franchise fino ai giorni nostri con il fenomeno Pokémon Go.
Nella puntata 19 de L'Orologio, si analizza la poco convincente vittoria dell'Inter contro la SPAL, del peso specifico di Lautaro e delle mosse di Spalletti. Approfittando della pausa, un occhio sulle concorrenti alla Champions League: come se la passano Napoli, Lazio, Milan e Roma? In vista del derby, infine, qualche considerazione sui giocatori impegnati nelle partite con le Nazionali. E una domanda finale rivolta a chi ci ascolta (coraggiosi!) A cura di Marco Lo Prato e Gianluca Scudieri
Pilota è tornato e vi pilota nello spazio! Approfittando biecamente dell'assenza (iper giustificata) di Andrea e Alice A., Alice C. si precipita a intavolare una discussione che i suoi colleghi non le avrebbero mai concesso di fare, rapisce Matteo Scandolin e Andrea Carlo Ripamonti e parla con loro di astronavi, pianeti lontani, teletrasporto, alieni buffi, klingon, cylon, dei di Kobol, federazioni spaziali e guerre stellari. Insomma: di Star Trek e Battlestar Galactica, due space opera molto diverse tra loro eppure più simili di quanto sembri. Attenzione: a un certo punto viene pronunciata la parola "extradiegetico".
Pilota è tornato e vi pilota nello spazio! Approfittando biecamente dell'assenza (iper giustificata) di Andrea e Alice A., Alice C. si precipita a intavolare una discussione che i suoi colleghi non le avrebbero mai concesso di fare, rapisce Matteo Scandolin e Andrea Carlo Ripamonti e parla con loro di astronavi, pianeti lontani, teletrasporto, alieni buffi, klingon, cylon, dei di Kobol, federazioni spaziali e guerre stellari. Insomma: di Star Trek e Battlestar Galactica, due space opera molto diverse tra loro eppure più simili di quanto sembri. Attenzione: a un certo punto viene pronunciata la parola "extradiegetico".
Pilota è tornato e vi pilota nello spazio! Approfittando biecamente dell'assenza (iper giustificata) di Andrea e Alice A., Alice C. si precipita a intavolare una discussione che i suoi colleghi non le avrebbero mai concesso di fare, rapisce Matteo Scandolin e Andrea Carlo Ripamonti e parla con loro di astronavi, pianeti lontani, teletrasporto, alieni buffi, klingon, cylon, dei di Kobol, federazioni spaziali e guerre stellari. Insomma: di Star Trek e Battlestar Galactica, due space opera molto diverse tra loro eppure più simili di quanto sembri. Attenzione: a un certo punto viene pronunciata la parola "extradiegetico".
Approfittando del fatto che AlexGì ha scritto la sua ennesima applicazione che (non) lo renderà ricco, FCPX AutoDuck:http://ulti.media/fcpx-autoduck/rispondiamo alla domanda di Leo Vargeon: "ma che diamine è il ducking?".E, ovviamente, una risposta semplice, per l'iperbolico e barocco Raccuglia, finisce per durare trentadueminutiequarantacinquesecondi!!!Ad ogni modo mi trovate qui:https://t.me/technopillzriothttps://twitter.com/alxgihttp://www.alexraccuglia.netSostenete Runtime Radio:http://runtimeradio.it/ancheio/
Approfittando del fatto che AlexGì ha scritto la sua ennesima applicazione che (non) lo renderà ricco, FCPX AutoDuck:http://ulti.media/fcpx-autoduck/rispondiamo alla domanda di Leo Vargeon: "ma che diamine è il ducking?".E, ovviamente, una risposta semplice, per l'iperbolico e barocco Raccuglia, finisce per durare trentadueminutiequarantacinquesecondi!!!Ad ogni modo mi trovate qui:https://t.me/technopillzriothttps://twitter.com/alxgihttp://www.alexraccuglia.netSostenete Runtime Radio:http://runtimeradio.it/ancheio/
Cosa vuol dire fare radio? Rispondono due ospiti speciali, autori di Radio3, venutoci a trovare per un radiodocumentario sulla realtà delle radioweb: Andrea Borgnino, speaker di ‘Interferenze' su Radio3 e Annalisa Vacca, autrice e speaker della trasmissione ‘Fuoriserie‘ della Webradio di Radio Rai. Approfittando della loro esperienza facciamo quindi un confronto tra la radio classica in Fm e la realtà di chi lavora nelle radioweb. Insieme ci chiediamo perché e cosa significa fare radio alla soglia del 2013.Buon ascolto!