POPULARITY
Focus staat vannacht in het teken van the First Lady of Song, the Queen ofJazz, zangeres Ella Fitzgerald. Precies 25 jaar geleden overleed ze op 79 jarige leeftijd. Op welke manier heeft ze de jazz wereld beïnvloed? Te gast is muziekwetenschapper Loes Rusch. Ze is docent muziekgeschiedenis en onderzoekscoördinator aan de jazzafdeling van het conservatorium van Amsterdam. En ook te gast is zangeres Denise Jannah. Zij gaf ooit haar rechtenstudie op voor het conservatorium en was de eerste Nederlandse zangeres die gecontracteerd werd door het Amerikaanse Blue Note jazzlabel. Een paar jaar geleden maakte en speelde ze een theatervoorstelling over Ella Fitzgerald en bracht de cd 'Ella!' uit.
Regresan los espectáculos y obras de teatro a Guadalajara, te invito al concierto de la Orquesta Filarmónica de Guadalajara en Conjunto Santander, a la obra de teatro 'Ella 2.0' en Teatro Experimental y al concierto de 'Caloncho' en Teatro Diana. te platico como se celerará el Pride LGBTTTIQ+ en Guadalajara y en mi paseo por las librerías encontré: 'Una rosa sola' de Muriel Barbery & 'Historias del mar' de Alejandra Gámez de Océano Editorial.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6571I GEMELLI EBREI CHE DIVENNERO CATTOLICII fratelli Augustin e Joseph Lehmann (Lémann secondo la grafia francese) erano due gemelli monozigoti ebrei ashkenaziti (1836 - 1909/1915), rimasti presto orfani e pertanto cresciuti da zii e zie in una ricca famiglia ebraica di Lione.Di loro spontanea iniziativa e all'oscuro dei familiari, furono battezzati entrando a far parte del gregge cattolico a diciotto anni; quando la famiglia lo scoprì, cercò di convincere i ragazzi a tornare sui propri passi, e, fallito con le buone, alcuni zii passarono alle vie di fatto attentando alla loro vita. Quando ormai la situazione sembrava disperata, uno dei gemelli riuscì a gridare per chiedere aiuto, attirando l'attenzione della polizia, che li soccorse.Data l'ottima fama di cui godeva la famiglia, l'incidente sollevò uno scandalo notevole, e la famiglia tentò di giustificarsi affermando che i ragazzi erano stati circuiti e plagiati dal prete che li aveva battezzati, in realtà desideroso, a loro dire, di mettere le mani sulla cospicua eredità.Per difendere il buon nome del prete, i ragazzi scrissero una lettera che indirizzarono alla stampa locale.LETTERA AI GIORNALIDomenica, 17 settembre 1854Gentile Direttore,Ci vediamo costretti a rompere un silenzio che ci eravamo imposti di mantenere. I giornali hanno parlato fin troppo dell'incidente che ci ha portati all'attenzione pubblica. Ora, se l'accusa riguardasse noi soli, la condanna per la nostra conversione ci importerebbe poco; la nostra coscienza appartiene a noi soltanto, e nessuno può rivendicare diritti su di essa. Ma dal momento che c'è chi sta mettendo in giro maliziose insinuazioni sul conto di esponenti del clero cattolico, diventa nostro dovere rivelare la verità e fornire a tutte le persone ragionevoli gli strumenti per giudicare.Tutto, nella nostra conversione, è stata opera di Dio. Fin da bambini, rimanevamo molto impressionati dalla vista delle funzioni religiose cattoliche, al punto di rammaricarci del non essere cristiani. Iniziata la scuola, questo rammarico si è fatto vieppiù acuto; da un lato, vedevamo pochi Ebrei; dall'altro lato, una gran quantità di bambini cristiani. Questa differenza ci colpiva. Quando i nostri compagni andavano a Messa e sentivamo i loro canti accompagnati dall'organo, arrossivamo delle nostre riunioni, svolte in una stanza normalissima e scandite da un rituale senza senso.Ma quello che ci scosse ancor di più furono l'amore e la devozione di preti e religiosi che si votavano al servizio degli ammalati e bisognosi, una devozione che comparavamo alla freddezza e indifferenza di chi ci circondava.Proprio allora, uno di noi si ammalò gravemente. Fummo sempre più attratti verso il Cattolicesimo, anche se non osavamo affrontare apertamente l'argomento; desideravamo studiarlo più attentamente. E più studiavamo, più vedevamo con nitidezza l'errore in cui versavamo. Esaminammo la storia, e non potemmo fare a meno di acquisire consapevolezza dello stato presente dei Giudei, paragonato a quello del passato.Sempre maggiori dubbi si accumulavano nelle nostre teste, senza che il nostro rabbino fosse in grado di scioglierli. Lo studio dei classici, di Bossuet, di Fenelon, di Massillon, preparò i nostri cuori a ricevere la Grazia dal Dio della misericordia.Ricercammo poi nelle Sacre Scritture. Comprendemmo da subito che non potevamo farlo senza una guida; dovevamo trovare un santo sacerdote. Ogni giorno egli ci catechizzava, dissipava i nostri dubbi, ci spiegava le profezie, e ci consentiva di cogliere il nesso tra l'antica e la nuova Alleanza.A quel punto, ci dicemmo "se il Messia è già venuto, dev'essere Gesù Cristo, e noi dobbiamo farci cristiani. Se invece non è ancora arrivato, non possiamo comunque rimanere Ebrei, in quanto il tempo della promessa è oramai scaduto, e i nostri libri si sono rivelati menzogneri".Il prete ci fece attendere un anno. Un mese dopo il diploma, insistemmo per ricevere il Battesimo; non poté rifiutarcelo, diventammo cristiani e finalmente felici. Nessuno può farci rinunciare alla nostra fede; piuttosto, la morte!Ci sembra che diciotto anni sia un'età sufficiente per discernere il vero dal falso. Peraltro, i Giudei hanno chiesto la libertà religiosa per sé e per i protestanti, difficilmente potranno negarcela.GEMELLI SACERDOTII gemelli divennero poi sacerdoti, teologi, canonici onorari di diverse basiliche e cattedrali, Monsignori per volontà di S. Pio X, e fecondi autori - a quattro mani o singolarmente - di circa 150 pubblicazioni; nel 1892 fondarono ad Haifa il convento di Nostra Signora del Monte Carmelo.Furono in ottimi rapporti con Papa Pio IX e giocarono un ruolo di primo piano al Concilio Vaticano I, ove fecero circolare un Postulatum che fu firmato da quasi tutti i Padri conciliari, con l'appoggio di Pio IX. Solo lo scoppio della guerra franco-prussiana, che concluse prematuramente il Concilio, impedì che il Postulatum fosse adottato e promulgato ufficialmente; si trattava in un accorato invito agli Ebrei ad abbracciare la Chiesa Cattolica, del seguente tenore.POSTULATUM"I Padri conciliari pregano umilmente ma urgentemente che questo sacro Concilio ecumenico si degni di venire in aiuto della sventurata nazione di Israele, con un invito paterno; esprimendo l'auspicio che, fiaccati ormai da un'attesa tanto lunga quanto futile, gli Israeliti s'affrettino a riconoscere il Messia, il nostro Salvatore Gesù Cristo, promesso ad Abramo e annunciato da Mosé, a completamento e coronamento, non a rovesciamento, della religione mosaica.Da un lato, i Padri hanno la ferma fiducia che il sacro Concilio avrà compassione degli Israeliti, che per le promesse fatte ai loro padri sono sempre rimasti cari a Dio, oltre che per aver dato i natali al Cristo secondo la carne. Dall'altro lato, i Padri condividono l'intima, dolce speranza che questo ardente desiderio, con l'ausilio dello Spirito Santo, sarà fatto proprio da molti figli di Abramo, dal momento che gli ostacoli che finora li hanno trattenuti dalla vera fede sembrano via via svanire, e l'antico muro di separazione è crollato.Voglia dunque il Cielo che essi acclamino presto il Cristo: "Osanna al Figlio di Davide! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore!". Voglia il Cielo che essi si gettino tra le braccia dell'Immacolata Vergine Maria, anch'Ella loro sorella secondo la carne, e desiderosa di esser loro anche madre secondo la Grazia, com'è madre nostra".
Épisode 5 Édition St Rémy de Provence Nous retrouvons Sarah dans un tribunal! Accusée d'usurpation d'identité et d'abus de confiance elle fait face au juge, son greffier et l'avocat général, toujours aidée par le Detective maintenant avocate de la défense. Merci à tous de nous écouter. Pour nous soutenir via la plateforme Helloasso https://www.helloasso.com/associations/fse-college-glanum/collectes/creations-de-comedie-musicale-en-milieu-scolaire CREDITS: La chanson du Juge (Doucet/Rachidi) La chanson de l'avocat général (Doucet/Rachidi) Chant: Inès, élève de 4ème (Sarah), Clémence, élève de 3ème (le Détective) Lou, élève de 3ème (le Juge), Lili-Marie, élève de 3ème (le Greffier) du collège Glanum de St Rémy de Provence et Aymen, élève de 6ème (le Sultan) du collège Mirabeau, accompagnés de la chorale des collèges Glanum, Mirabeau et Mistral. Apparition spéciale d'Ella (membre du public) et de Michidar dans le rôle de l'avocat général
Épisode 5 Édition St Rémy de Provence Nous retrouvons Sarah dans un tribunal! Accusée d'usurpation d'identité et d'abus de confiance elle fait face au juge, son greffier et l'avocat général, toujours aidée par le Detective maintenant avocate de la défense. Merci à tous de nous écouter. Pour nous soutenir via la plateforme Helloasso https://www.helloasso.com/associations/fse-college-glanum/collectes/creations-de-comedie-musicale-en-milieu-scolaire CREDITS: La chanson du Juge (Doucet/Rachidi) La chanson de l'avocat général (Doucet/Rachidi) Chant: Maud, élève de 3ème (Sarah), Léa, élève de 3ème (le Détective) Stessy, élève de 3ème (le Juge), Marion, élève de 3ème (le Greffier), Elvira, élève de 3ème (l'Avocat général) et Aymen, élève de 6ème (le Sultan) du collège Émilie de Mirabeau, accompagnés de la chorale des collèges Glanum, Mirabeau et Mistral. Apparition spéciale d'Ella (membre du public)
MIDWEEK BONUS EPISODE! Ah, Rumpelstiltskin you little mischievous imp. This episode is all about the original Golddigger himself as he delivers probably the most iconic line in all of OUAT lore for the very first time. We also meet 'Ella' and her Storybrooke counterpart Ashley who is basically given a slave name we all keep repeating, and doesn't understand how contracts work. Viewing party begins at 17:24. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storybrookecircus/message
La de Olivia es una historia verídica de superación en vida que, aunque parezca una novela de ficción o el guión de una película, es el relato sincero de quien pasó su vida sonriendo para que otros no llorasen. Alguien que luchó sin tregua contra un buen número de adversidades sanitarias y supo lidiar con sus desgarradoras consecuencias. Una historia que, en su duro transcurrir, no está exenta de increíbles experiencias como extraños sueños y una ECM. El periodista David Cuevas, autor del libro benéfico 'Ella sonrió para que tú no llores', que compartió su vida con Olivia en sus últimos años, nos cuenta más sobre ella, "un ángel que vino a nosotros para enseñarnos en silencio que todo tiene un sentido", tal y como recuerda Miguel Blanco. Un programa diferente que no os podéis perder. Síguenos en redes sociales y ayúdanos compartiendo y comentando este podcast si te ha resultado interesante: - YouTube: El Dragón Invisible - Twitter: @Dragon_Podcast - Instagram: @eldragoninvisible - Facebook: El Dragón Invisible - Whatsapp: 660 387 997 Dirige y presenta: Jesús Ortega
¿Cuál eres? El (La) que aprende o el (la) aprendido(a). Una te prepara ante el cambio y la otra te mantiene usando procesos expirados. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/frecuenciadeabundancia/message
Hoy hablaremos y repasaremos unos años realmente anodinos. Durante esta época fueron pocos los grupos o solistas nuevos que aparecieron en el negocio de la música. Eso sí, el año 1973 será recordado como el año en que subió a los cielos, literalmente, el primer presidente de gobierno nombrado después de la guerra civil, el Sr. Carrero Blanco, tras un periodo de cuarenta años en el que el propio Francisco Franco monopolizó el puesto. Musicalmente hablando, vamos a recordar hoy a unos artistas y grupos que resultarán de lo más variopinto. Nos detendremos en primer lugar en este grupo: Barrabás. Barrabás nació de la mano de Fernando Arbex, quien tras la disolución de Los Brincos quiso formar un grupo en el que se combinase la riqueza instrumental de las formaciones sinfónicas con los ritmos y percusiones latinas, así como con el funk, al igual que estaban haciendo otras formaciones como Santana, Mandrill u Osibisa. Arbex creó Barrabás en 1971, tras la separación de su efímera banda Alacrán. Junto al bajista y vocalista de Alacrán, Iñaki Egaña, que con anterioridad había estado en Los Buenos, se unirían otros cuantos músicos para el álbum de debut que se editaría el siguiente año. Arbex tocó la batería en la grabación de este primer disco, conocido como Barrabas, Música caliente por ser el subtítulo de la cubierta posterior, sin embargo nunca tocó en directo con el grupo , si no que el batería titular desde sus comienzos fue José María Moll. Arbex se limitó a la composición de canciones y a la producción. Desde el segundo álbum, Barrabas Power (1973), Iñaki Egaña fue sustituido por el vocalista José Luis Tejada. Egaña volvería a la formación en 1983 para la grabación del último álbum de la banda. Uno de sus mayores éxitos, incluido en su primer álbum, fue "Woman", que llegó a colocarse en las listas de éxitos de Norteamérica, Europa y Latinoamérica, llegando a número 1 en Canadá y que ya hemos escuchado, pero en ese álbum también se encontraba "Wild safari", otro éxito internacional. Esto es “Wild Safari”. Las Grecas fue un dúo que por estas fechas se inventó un nuevo género que más adelante sería reivindicado por numerosos artistas: el flamenco rock o, lo que es lo mismo, la fusión. En 1965 las hermanas: Carmela y Edelina Muñoz, que así se llamaban, junto con el resto de la familia Muñoz se traslada a Argentina por motivos laborales del cabeza de familia y allí las dos hermanas entran en contacto con la música norteamericana, desde el rock de Jimi Hendrix hasta el jazz de George Benson, sin obviar a los artistas sudamericanos, como el argentino Sandro o el brasileño Caetano Veloso. Regresaron a España en 1970 para pasearse por varios tablaos de Madrid hasta que fueron fichadas por Felipe Campuzano para la CBS. La compañía probó en primer lugar juntar a Carmela y Tina con instrumentistas de flamenco y pop, pero finalmente decidieron hacerlas acompañar por músicos de rock de primera categoría, como Johnny Galvao, Eddy Guerin o Pepe Nieto. Se grabó el primer sencillo, «Te estoy amando locamente», como cara A y «Amma immi», como cara B y el experimento resultó ser un éxito desbordante. Fue número uno en las listas durante cinco semanas consecutivas, y se llegaron a vender 500.000 copias del disco. Pero, desgraciadamente, este éxito no les sentó nada bien. Tras varios trabajos sin ninguna repercusión, el grupo se disolvió en 1977. En 1983 se le diagnosticó a Tina una «esquizofrenia paranoide complicada con toxicomanía», enfermedad que hizo que, en un momento de crisis, llegase a herir a su hermana clavándole un cuchillo en el hombro. Ingresó en la prisión de mujeres de Yeserías y en varias clínicas psiquiátricas, de las que no tardaba en huir. En numerosas ocasiones se la pudo ver merodeando sin rumbo por el centro de Madrid o por las calles de San Blas, barrio en el que ambas hermanas vivían. En enero de 1995 falleció en un centro de acogida de Aranjuez, a los 37 años de edad, a causa de la mala alimentación y de muchos problemas que generó su enfermedad: el sida. Pero no todo era rock and roll. En esta época surgieron diversos grupos y solistas que se dedicaron a poner música a poetas con mayor o menor fortuna. Uno de ellos se llamaban Los Lobos, no confundir con el grupo chicano. Esto es otra cosa, cosas como esta versión musicada de un poema de Miguel Hernández: “Tristes guerras”. También Massiel intenta cambiar de imagen en 1972. Su triunfo en Eurovisión de 1968 empezaba a volverse contra ella. El “La, la, la” y su minifalda la habían encasillado como una cantante frívola y de nada valía su continuo descubrimiento de nuevos autores a los que daba la oportunidad de darse a conocer. Recordemos que había sido la primera en grabar a Luis Eduardo Aute, Manolo Díaz y otros. Así que se lió la manta a la cabeza y pasó de cancioncillas de Herrero y Armenteros a Bertol Brecht. Y no solo en discos, sino en teatro. Montó un espectáculo profusamente difundido por los medios de comunicación de la época que destacaba el doble valor de la cantante: por atreverse a cambiar de estilo y por enfrentarse al nada fácil Brecht. Las críticas fueron más comprensivas que entusiastas y el álbum de Massiel dedicado a Brecht ha quedado en la antología de las curiosidades sin llegar nunca a colocarse en las listas de éxitos. Como homenaje a la valentía de la, algunas veces, denostada interprete, escucharemos uno de los cortes de este álbum: Balada de María Sanders. José Pablo Guerrero, cantautor y poeta extremeño, afincado en Madrid desde finales de los años 60, ha utilizado siempre un estilo sobrio y poético en los textos de sus canciones. Musicalmente parte de armonías y melodías tradicionales de su tierra, aderezadas con sonidos del folk americano, el rock, el jazz o el flamenco. Es un cantante español con una larga y reconocida carrera artística. Aunque más conocido como cantautor, como poeta ha ido publicando asiduamente desde el año 1988. Pablo Guerrero también forma parte del grupo que han cantado a poetas, de hecho musicó a Miguel Hernández antes que Serrat en un disco que se iba a llamar Tierra—, pero la censura de la época no le permitió grabarlo. En el año 1972 Pablo Guerrero graba su primer disco de larga duración, A cántaros. La canción del mismo nombre llevaba un subtítulo bastante largo («Tú y yo, muchacha, estamos hechos de nubes»), rápidamente la canción se convirtió en uno de los himnos libertarios de la época. En este disco “A cántaros” se aprecia la influencia del folk americano: de gente como Pete Seeger, Joan Baez, Neil Young, Joni Mitchell, James Taylor, Bob Dylan y, particularmente, del escritor y cantautor Leonard Cohen. Por estas fechas llega el gran éxito de la guitarra flamenca. Paco de Lucia graba, de rebote, una rumba a la que no da ninguna importancia. De hecho, es improvisada deprisa y corriendo porque hace falta algún tema nuevo para completar el disco. Entre dos aguas, una rumba flamenca instrumental, fue grabada con dos guitarras, la de Paco y la de su hermano Ramón de Algeciras, el bajo de Eduardo Gracia y un bongó a cargo de Pepe Ébano. En un principio el álbum Fuente y caudal no tuvo mucho éxito comercial, quedando prácticamente descatalogado en pocos meses. Pero Jesús Quintero, su representante en aquel momento, convenció a la discográfica para que editara Entre dos aguas como single, saliendo a la venta en 1974. Como sencillo, Entre dos aguas vendió más de 300.000 copias y estuvo 22 semanas en los primeros puestos de las listas de ventas, siendo «single de oro» en 1976; Esto, por supuesto, catapultó a la fama a su autor: Paco de Lucia. Entre dos aguas. Rosa León comenzó su carrera musical a principios de los años setenta en una formación llamada Rosa y Jorge, junto a Jorge Krahe, cantando en diferentes locales con un estilo que ya empieza a anunciar una cierta crítica socio-política. Todos sus éxitos comerciales han estado vinculados a Luis Eduardo Aute, autor tanto de “De alguna manera”, que Rosa grabó en 1973, como de la famosa “Al alba”, que publicó en 1975. Después de grabar el álbum Tiempo al tiempo en 1978, que no logró resultados espectaculares en el mercado, Rosa León no vuelve a editar un disco hasta 1983, con Rosa se está buscando en el espejo, que incluye el éxito ¡Ay paloma! Rosa León ha estado siempre comprometida con causas políticas. Ingresó en el Partido Comunista de España en 1977 para posteriormente vincularse con el PSOE, llegando a ser concejal por este partido, entre mayo de 2004 y septiembre de 2007, del Ayuntamiento de Madrid. A partir de esa fecha colaboró con el Ministerio de Cultura y ha sido directora del Instituto Cervantes en Casablanca y en Dublín. Vamos a escucharle en ¡Ay Paloma! Jeanette nació en Londres el 10 de octubre de 1951. De madre española, natural de Tenerife y padre belga de ascendencia maltesa nacido en el antiguo Congo Belga. Después de muchas idas y venidas por todo el mundo la familia se instala en Barcelona a partir de 1964. En la ciudad conecta con el mundillo artístico y conoce a músicos de la talla de Jordi Sabatés y Toti Soler. De esta relación nació el grupo Pic-nic y su gran éxito “Cállate niña”, compuesta por ella misma. En 1974 José Luis Perales ofrece una canción al representante de Jeanette que grabaron inmediatamente. La canción era “Porque te vas” pero las ventas no fueron las esperadas por ambas partes pero, ese mismo año el director de cine Carlos Saura escucho «Porque te vas» en la radio y decide incluirla en el proyecto Cría cuervos. Cría cuervos se estrenó en 1976 y «Porque te vas» se convirtió en tema de apertura y banda sonora de la película. Cuando esta ganó el Festival de Cannes el éxito de «Porque te vas» estalla en toda Europa. Una curiosidad; el título de la canción se ha prestado siempre a errores. En realidad, no está preguntando el motivo de su marcha, sino que está constatando un hecho. Y vamos a terminar el programa de hoy recordando otro fallecimiento que, si bien no fue tan trascendente para la historia como el comentado al principio del programa, sí que significó una de las grandes pérdidas para la joven música pop española de la época. Nos referimos al accidente que quitó la vida al cantante valenciano Nino Bravo cuando se trasladaba de Valencia a Madrid y cuando su carrera estaba en lo más alto. Uno de sus grandes éxitos fue “Libre”. A pesar de su éxito en España, la canción tomó ribetes políticos en Latinoamérica, aunque de manera paradójica. Fue prohibida en Cuba pero en Chile fue adoptada como un himno anticomunista haciéndose muy popular entre los simpatizantes de la dictadura militar. Muchos asocian esta canción como un homenaje a Peter Fechter, conocido por ser la primer víctima del Muro de Berlín al ser abatido en 1962 a los 18 años al intentar cruzarlo. Sin embargo, no existen evidencias sobre la conexión entre ambos hechos. En cualquier caso, la interpretación es extraordinaria. Para la semana que viene tenemos preparado un interesante capítulo dedicado al jazz. No os lo perdáis. ¡¡¡Hasta entonces, … Buenas vibraciones!!!
Hoy hablaremos y repasaremos unos años realmente anodinos. Durante esta época fueron pocos los grupos o solistas nuevos que aparecieron en el negocio de la música. Eso sí, el año 1973 será recordado como el año en que subió a los cielos, literalmente, el primer presidente de gobierno nombrado después de la guerra civil, el Sr. Carrero Blanco, tras un periodo de cuarenta años en el que el propio Francisco Franco monopolizó el puesto. Musicalmente hablando, vamos a recordar hoy a unos artistas y grupos que resultarán de lo más variopinto. Nos detendremos en primer lugar en este grupo: Barrabás. Barrabás nació de la mano de Fernando Arbex, quien tras la disolución de Los Brincos quiso formar un grupo en el que se combinase la riqueza instrumental de las formaciones sinfónicas con los ritmos y percusiones latinas, así como con el funk, al igual que estaban haciendo otras formaciones como Santana, Mandrill u Osibisa. Arbex creó Barrabás en 1971, tras la separación de su efímera banda Alacrán. Junto al bajista y vocalista de Alacrán, Iñaki Egaña, que con anterioridad había estado en Los Buenos, se unirían otros cuantos músicos para el álbum de debut que se editaría el siguiente año. Arbex tocó la batería en la grabación de este primer disco, conocido como Barrabas, Música caliente por ser el subtítulo de la cubierta posterior, sin embargo nunca tocó en directo con el grupo , si no que el batería titular desde sus comienzos fue José María Moll. Arbex se limitó a la composición de canciones y a la producción. Desde el segundo álbum, Barrabas Power (1973), Iñaki Egaña fue sustituido por el vocalista José Luis Tejada. Egaña volvería a la formación en 1983 para la grabación del último álbum de la banda. Uno de sus mayores éxitos, incluido en su primer álbum, fue "Woman", que llegó a colocarse en las listas de éxitos de Norteamérica, Europa y Latinoamérica, llegando a número 1 en Canadá y que ya hemos escuchado, pero en ese álbum también se encontraba "Wild safari", otro éxito internacional. Esto es “Wild Safari”. Las Grecas fue un dúo que por estas fechas se inventó un nuevo género que más adelante sería reivindicado por numerosos artistas: el flamenco rock o, lo que es lo mismo, la fusión. En 1965 las hermanas: Carmela y Edelina Muñoz, que así se llamaban, junto con el resto de la familia Muñoz se traslada a Argentina por motivos laborales del cabeza de familia y allí las dos hermanas entran en contacto con la música norteamericana, desde el rock de Jimi Hendrix hasta el jazz de George Benson, sin obviar a los artistas sudamericanos, como el argentino Sandro o el brasileño Caetano Veloso. Regresaron a España en 1970 para pasearse por varios tablaos de Madrid hasta que fueron fichadas por Felipe Campuzano para la CBS. La compañía probó en primer lugar juntar a Carmela y Tina con instrumentistas de flamenco y pop, pero finalmente decidieron hacerlas acompañar por músicos de rock de primera categoría, como Johnny Galvao, Eddy Guerin o Pepe Nieto. Se grabó el primer sencillo, «Te estoy amando locamente», como cara A y «Amma immi», como cara B y el experimento resultó ser un éxito desbordante. Fue número uno en las listas durante cinco semanas consecutivas, y se llegaron a vender 500.000 copias del disco. Pero, desgraciadamente, este éxito no les sentó nada bien. Tras varios trabajos sin ninguna repercusión, el grupo se disolvió en 1977. En 1983 se le diagnosticó a Tina una «esquizofrenia paranoide complicada con toxicomanía», enfermedad que hizo que, en un momento de crisis, llegase a herir a su hermana clavándole un cuchillo en el hombro. Ingresó en la prisión de mujeres de Yeserías y en varias clínicas psiquiátricas, de las que no tardaba en huir. En numerosas ocasiones se la pudo ver merodeando sin rumbo por el centro de Madrid o por las calles de San Blas, barrio en el que ambas hermanas vivían. En enero de 1995 falleció en un centro de acogida de Aranjuez, a los 37 años de edad, a causa de la mala alimentación y de muchos problemas que generó su enfermedad: el sida. Pero no todo era rock and roll. En esta época surgieron diversos grupos y solistas que se dedicaron a poner música a poetas con mayor o menor fortuna. Uno de ellos se llamaban Los Lobos, no confundir con el grupo chicano. Esto es otra cosa, cosas como esta versión musicada de un poema de Miguel Hernández: “Tristes guerras”. También Massiel intenta cambiar de imagen en 1972. Su triunfo en Eurovisión de 1968 empezaba a volverse contra ella. El “La, la, la” y su minifalda la habían encasillado como una cantante frívola y de nada valía su continuo descubrimiento de nuevos autores a los que daba la oportunidad de darse a conocer. Recordemos que había sido la primera en grabar a Luis Eduardo Aute, Manolo Díaz y otros. Así que se lió la manta a la cabeza y pasó de cancioncillas de Herrero y Armenteros a Bertol Brecht. Y no solo en discos, sino en teatro. Montó un espectáculo profusamente difundido por los medios de comunicación de la época que destacaba el doble valor de la cantante: por atreverse a cambiar de estilo y por enfrentarse al nada fácil Brecht. Las críticas fueron más comprensivas que entusiastas y el álbum de Massiel dedicado a Brecht ha quedado en la antología de las curiosidades sin llegar nunca a colocarse en las listas de éxitos. Como homenaje a la valentía de la, algunas veces, denostada interprete, escucharemos uno de los cortes de este álbum: Balada de María Sanders. José Pablo Guerrero, cantautor y poeta extremeño, afincado en Madrid desde finales de los años 60, ha utilizado siempre un estilo sobrio y poético en los textos de sus canciones. Musicalmente parte de armonías y melodías tradicionales de su tierra, aderezadas con sonidos del folk americano, el rock, el jazz o el flamenco. Es un cantante español con una larga y reconocida carrera artística. Aunque más conocido como cantautor, como poeta ha ido publicando asiduamente desde el año 1988. Pablo Guerrero también forma parte del grupo que han cantado a poetas, de hecho musicó a Miguel Hernández antes que Serrat en un disco que se iba a llamar Tierra—, pero la censura de la época no le permitió grabarlo. En el año 1972 Pablo Guerrero graba su primer disco de larga duración, A cántaros. La canción del mismo nombre llevaba un subtítulo bastante largo («Tú y yo, muchacha, estamos hechos de nubes»), rápidamente la canción se convirtió en uno de los himnos libertarios de la época. En este disco “A cántaros” se aprecia la influencia del folk americano: de gente como Pete Seeger, Joan Baez, Neil Young, Joni Mitchell, James Taylor, Bob Dylan y, particularmente, del escritor y cantautor Leonard Cohen. Por estas fechas llega el gran éxito de la guitarra flamenca. Paco de Lucia graba, de rebote, una rumba a la que no da ninguna importancia. De hecho, es improvisada deprisa y corriendo porque hace falta algún tema nuevo para completar el disco. Entre dos aguas, una rumba flamenca instrumental, fue grabada con dos guitarras, la de Paco y la de su hermano Ramón de Algeciras, el bajo de Eduardo Gracia y un bongó a cargo de Pepe Ébano. En un principio el álbum Fuente y caudal no tuvo mucho éxito comercial, quedando prácticamente descatalogado en pocos meses. Pero Jesús Quintero, su representante en aquel momento, convenció a la discográfica para que editara Entre dos aguas como single, saliendo a la venta en 1974. Como sencillo, Entre dos aguas vendió más de 300.000 copias y estuvo 22 semanas en los primeros puestos de las listas de ventas, siendo «single de oro» en 1976; Esto, por supuesto, catapultó a la fama a su autor: Paco de Lucia. Entre dos aguas. Rosa León comenzó su carrera musical a principios de los años setenta en una formación llamada Rosa y Jorge, junto a Jorge Krahe, cantando en diferentes locales con un estilo que ya empieza a anunciar una cierta crítica socio-política. Todos sus éxitos comerciales han estado vinculados a Luis Eduardo Aute, autor tanto de “De alguna manera”, que Rosa grabó en 1973, como de la famosa “Al alba”, que publicó en 1975. Después de grabar el álbum Tiempo al tiempo en 1978, que no logró resultados espectaculares en el mercado, Rosa León no vuelve a editar un disco hasta 1983, con Rosa se está buscando en el espejo, que incluye el éxito ¡Ay paloma! Rosa León ha estado siempre comprometida con causas políticas. Ingresó en el Partido Comunista de España en 1977 para posteriormente vincularse con el PSOE, llegando a ser concejal por este partido, entre mayo de 2004 y septiembre de 2007, del Ayuntamiento de Madrid. A partir de esa fecha colaboró con el Ministerio de Cultura y ha sido directora del Instituto Cervantes en Casablanca y en Dublín. Vamos a escucharle en ¡Ay Paloma! Jeanette nació en Londres el 10 de octubre de 1951. De madre española, natural de Tenerife y padre belga de ascendencia maltesa nacido en el antiguo Congo Belga. Después de muchas idas y venidas por todo el mundo la familia se instala en Barcelona a partir de 1964. En la ciudad conecta con el mundillo artístico y conoce a músicos de la talla de Jordi Sabatés y Toti Soler. De esta relación nació el grupo Pic-nic y su gran éxito “Cállate niña”, compuesta por ella misma. En 1974 José Luis Perales ofrece una canción al representante de Jeanette que grabaron inmediatamente. La canción era “Porque te vas” pero las ventas no fueron las esperadas por ambas partes pero, ese mismo año el director de cine Carlos Saura escucho «Porque te vas» en la radio y decide incluirla en el proyecto Cría cuervos. Cría cuervos se estrenó en 1976 y «Porque te vas» se convirtió en tema de apertura y banda sonora de la película. Cuando esta ganó el Festival de Cannes el éxito de «Porque te vas» estalla en toda Europa. Una curiosidad; el título de la canción se ha prestado siempre a errores. En realidad, no está preguntando el motivo de su marcha, sino que está constatando un hecho. Y vamos a terminar el programa de hoy recordando otro fallecimiento que, si bien no fue tan trascendente para la historia como el comentado al principio del programa, sí que significó una de las grandes pérdidas para la joven música pop española de la época. Nos referimos al accidente que quitó la vida al cantante valenciano Nino Bravo cuando se trasladaba de Valencia a Madrid y cuando su carrera estaba en lo más alto. Uno de sus grandes éxitos fue “Libre”. A pesar de su éxito en España, la canción tomó ribetes políticos en Latinoamérica, aunque de manera paradójica. Fue prohibida en Cuba pero en Chile fue adoptada como un himno anticomunista haciéndose muy popular entre los simpatizantes de la dictadura militar. Muchos asocian esta canción como un homenaje a Peter Fechter, conocido por ser la primer víctima del Muro de Berlín al ser abatido en 1962 a los 18 años al intentar cruzarlo. Sin embargo, no existen evidencias sobre la conexión entre ambos hechos. En cualquier caso, la interpretación es extraordinaria. Para la semana que viene tenemos preparado un interesante capítulo dedicado al jazz. No os lo perdáis. ¡¡¡Hasta entonces, … Buenas vibraciones!!!
Hvordan påvirker de sociale medier fantasien hos børn? Og hvorfor er det børnene, der skal råbe forældrene op i forbindelse med brugen af sociale medier? Daniel Cesar taler med Dr. Imran Rashid, der er speciallæge i almen medicin, ekspert i digital sundhed og forfatter til bøgerne SLUK og Offline. Nu er han ude med sin nye børnebog med navnet 'Tænd Fantasien', der handler om søskendeparret 'Ella og Storm', som lever med forældre, der giver mere fokus til deres telefoner.
SCALETTACampionato* Brutti, sporchi, cattivi ma vincenti nel derby* La Juventus ha ripreso a giocare male?* Com'è andato Emre Can?* Il momento di Cristiano Ronaldo* Possiamo fare a meno di Mandzukic?* 46 punti su 48 cosa significano?Europa* Juventus-Atletico Madrid: che sorteggio è stato?* gli altri accoppiamenti di Champions* Napoli e Inter fuori dalla Champions: fallimento o ci sta?* Gli accoppiamenti di Inter, Napoli e Lazio in EL* La terza competizione EuropeaCazzeggio* Nedved vs Marotta
En el episodio de esta semana quiero hablarte sobre que te ofrece ZOHO, y me refiero como empresa proveedora de servicios. Como comento en la introducción de este episodio ZOHO Inc. es una empresa que fabrica o crea software con el objetivo de dar solución a los problemas/necesidades de las pequeñas y medianas empresas. El […] La entrada 112# El sistema operativo para las empresas aparece primero en Píldoras para ZOHO CRM.
En el episodio de esta semana quiero hablarte sobre que te ofrece ZOHO, y me refiero como empresa proveedora de servicios. Como comento en la introducción de este episodio ZOHO Inc. es una empresa que fabrica o crea software con el objetivo de dar solución a los problemas/necesidades de las pequeñas y medianas empresas. El […] La entrada 112# El sistema operativo para las empresas aparece primero en Píldoras para ZOHO CRM.
¿Cuántas veces escuchamos la palabra de Dios? sin embargo, ¿cuántas veces ponemos en obra las instrucciones que recibimos de El? La voluntad de Dios no es solo que escuchemos lo que El tiene que decir, sino que lo pongamos por obra y al pie de la letra.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 052 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 052 | El pulpo Dumbo | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 051 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 051 | El pez dinosaurio blindado del Amazonas | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 047 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 047 | El artrópodo prehistórico de Escandinavia | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 046 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 046 | El animal más largo del mundo | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 040 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 040 | El pingüino prehistórico gigante | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 036 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 036 | El animal más profundo del océano | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 030 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 030 | Nueva especie de cóndor, el Pampa Emperador | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 028 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 028 | El aterrador tiburón alienígena | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 023 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 023 | Los extraños peces con manos de Tasmania | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 012 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 12 | La monstruosa serpiente de Indonesia | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 05 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 05 | El monstruo de las leyendas maoríes | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
Criaturas Increibles | Zoologia, Dinosaurios, Criptozoologia, Animales, Fósiles
EPISODIO 04 de Criaturas Increíbles! • Podcast diario sobre zoología, dinosaurios y otros animales extraordinarios, presentado por Aïssa López • En el episodio de hoy: —El […] La entrada 04 | Un nuevo dinosaurio de hace 75 millones de años | Criaturas Increíbles se publicó primero en P300 Podcasts.
In this week's episode of Fortification: Spiritual Sustenance for Movement Leadership, Caitlin Breedlove, Vice President of Movement Leadership at Auburn Seminary is joined by Isa Noyola. Isa Noyola is a translatina activist, a national leader in LGBT immigrant rights movement, and the deputy director at Transgender Law Center. She works extensively for the release of transgender women from ICE detention and an end to all deportations. She is a part of the #Not1more campaign team and sits on the advisory boards of TAJA coalition, El/La para Translatinas , and Familia:Trans, Queer Liberation movement. She has organized the first ever national trans anti-violence convening that brought together over 100 activists, mostly trans women of color, to address the epidemic of violence trans communities are facing. Isa is passionate about building the leadership of transgender communities, especially TWOC who experience high levels of discrimination and violence. She is leading programmatic strategies to help build a leadership pipeline through the creation of trainings & leadership gatherings to share advocacy tools and strategies.
Empezamos con una escena de la película de 1936 'Ella, él y Asta', en la que Dorothy McNulty canta y baila la canción 'Blow that horn'. También en esa película se estrenó 'Smoke dreams' (Sueños de humo), que escuchamos en una grabación de 1937 por Mildred Bailey. Esta misma canción la grabó en España Rina Celi en 1941 con el título de 'Espiras de humo'. La orquesta de Artie Shaw, con la excelente cantante Pauline Byrne interpreta 'My fantasy', una melodía clásica que luego se utilizó para la canción 'Stranger in Paradise'. Pero esta grabación es muy anterior: del año 1940. También en este programa: 'Canción a quien la quiera' (por Alberto Rochi, con la Orquesta Martín de la Rosa); 'Pardonne-moi' (por Rina Ketty); de nuevo 'Pardonne-moi' (por el Cuarteto Florenzo); 'Tarde de otoño en Platerías' (García Guirao); 'La margarita' (Bonet de San Pedro); 'Adoración' (Los Chavales de España, con Alberto Rochi); y 'Summertime' (Louis Armstrong y Ella Fitzgerald). Escuchar audio
Prendiamo spunto, in questa puntata, da uno scambio di commenti con un amico su Facebook. Il mondo del lavoro sta diventando sempre piu' difficile da vivere, e chi non si ribella e lotta, soccombe. Essere pazienti significa quindi accettare passivamente? Cosa intendiamo, per ribellione e lotta, cosa per 'essere pazienti'? Quanto dipende da noi, e quanto dagli altri? E che ruolo gioca l'intelligenza emotiva?Aforismi - 'L'intelligenza e' invisibile per l'uomo che non ne possiede'. Arthur SchopenhauerIn questa puntata del podcast potete ascoltare: Aida Khann, 'Ella a lair', licenza Creative Commons 3.0Se ti va di approfondire e saperne di piu', visita https://annarosapacini.com o seguimi sui social network, cerca annarosapacini
Siete dei sognatori ad occhi aperti? Allora sappiate che la vostra creativita' vi ringrazia. Perche' la capacita' di distrarsi aiuta il cervello ad essere piu' intuitivo. Purche' si sappia capire quando e' arriva l'intuizione giusta. Su repubblica.it un articolo spiega le doti della mente vagabonda, secondo le piu' recenti ricerche. E voi, siete d'accordo? 'Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare cio' che vogliamo'. Dalai Lama'Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni'. Eleanor RooseveltSe ti va di approfondire e saperne di piu', visita https://annarosapacini.com o seguimi sui social network, cerca annarosapaciniIn questa puntata del podcast potete ascoltare: Aida Khann, il brano 'Ella a lair', licenza Creativecommons.org 3.0