POPULARITY
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Dio, dopo aver fatto l'alleanza con Abramo, poi una con il popolo che Mosè ha salvato dall'egitto, è pronto a farne una con il popolo in esilio in Babilonia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lot e la battaglia delle nove armate (Genesi 14)
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».Parola del Signore
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Come Dio ripristina Abramo dopo della sua caduta. Genesi 13
Dal Vangelo secondo LucaIn quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Allora Maria disse:«L'anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva.D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotentee Santo è il suo nome;di generazione in generazione la sua misericordiaper quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Come viandanti e pellegrini ignari del momento e dell’ora della partenza, ma sicurissimi di dover partire, o come le dieci vergini in attesa, nel cuore della notte, dell’arrivo dello sposo, o come dei servi che aspettano l’arrivo del padrone di casa, o più semplicemente come fedeli che si nutrono di speranza. Non solo quindi vigilanti in vista di una partenza e di un incontro finale, ma anche pronti a cogliere il momento che passa, il momento della grazia, della conversione o magari l’occasione quotidiana che ci viene offerta di compiere il bene. La liberazione di Dio dalla schiavitù dell’Egitto avviene nel cuore della notte, una notte già preannunciata dai profeti, ma di cui si ignorava il momento preciso: ecco allora la necessità della vigilanza e dell’attesa. Noi ne diventiamo capaci quando la nostra fede in Dio si traduce in completo abbandono alla sua volontà e certezza della sua indefettibile fedeltà. Sgorga così l’obbedienza anche dinanzi a quanto potrebbe sembrare impossibile o assurdo alla nostra vista: l’esperienza di Abramo, nostro padre nella fede, è illuminante. Del resto soltanto conformandosi alla volontà di Dio ci diventa possibile aderire alle sue proposte: superare le nostre ataviche paure, essere certi nella fede di entrare nel Regno di Dio, riempire le nostre borse non con cose frivole e caduche, ma con ciò che vale e dura per l’eternità. Vigilanza e sapienza nell’esperienza dei santi sempre si abbinano e producono i frutti migliori. Dinanzi alle continue sollecitazioni del mondo è davvero illuminante per noi la Parola di questa domenica che potrebbe coglierci distratti, in vacanza o magari più rilassati e disponibili.
Il Messaggio di Oggi: “ABRAMO SI ALZÒ LA MATTINA PRESTO” • Genesi 19: 27-29 • Genesi 19: 22 • 1 Tessalonicesi 5: 9 • Ebrei 12 :1 • Genesi 19: 15 • Ebrei 3: 7 • Genesi 17: 16-18 • Luca 17: 28 • Matteo 20 :28 • Genesi 19 :17 • Genesi 19 :16 • Marco 8: 36 • Genesi 19: 26 • Luca 17: 28-29 • Genesi 19 :17 (18-22) • 2 Pietro 3: 5 • 2 Pietro 3: 3 • 2 Pietro 3: 4 • Matteo 24: 3 (4-8) • Marco 13: 4 (5-8) • Luca 21: 7 (8-11) • Luca 17: 30 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
«Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto…» Questa è la sintesi della Parola di Dio per oggi, della Parola di Dio di questa domenica del Tempo ordinario. Cercare, trovare, bussare, pregare… La preghiera, un tema caro a tutti gli uomini religiosi, a tutti gli uomini e donne di ogni tempo, di ogni cultura, di ogni religione. È una caratteristica dell’uomo, la preghiera. Solo l’uomo è un essere che prega. E tutti pregano, anche chi si dice ateo. Qualcuno però potrebbe chiedere: se tutti pregano, qual è lo specifico della preghiera cristiana, qual è la caratteristica della preghiera dei cristiani, quali sono le condizioni perché la preghiera sia riconosciuta dei cristiani, quali sono le condizioni che la preghiera sia riconosciuta degna di un discepolo di Cristo?… E a risposta ci dà proprio l’evangelista Luca. Noi dobbiamo pregare guardando Gesù che prega, partendo dalla sua preghiera… È proprio questo che chiedono gli Apostoli a Gesù: «Signore, insegnaci a pregare…». Imparare a pregare, perché qualcuno può non saper pregare. Può non accorgersi che prega… Può essere esperto in preghiera e desiderare altri modi di pregare… E sì… perché ci sono diversi modi di pregare… c’è chi loda il Signore, c’è chi ringrazia, c’è chi chiede qualcosa, chi prega leggendo, meditando le Sacre Scritture… Tutti i modi buoni, tutti belli… Ma oggi la liturgia ci invita a tornare all’essenziale, alla sorgente della preghiera cristiana: la fiducia nel Padre. Il cuore della celebrazione è la relazione filiale che ci lega a Dio, una relazione viva, fiduciosa, quotidiana. C’è ne uno ancora migliore…, un modo che ci ha insegnato Gesù stesso… Ci dà una lezione di come si deve pregare… Lezione suggerita, provocata dalla domanda dei discepoli: «Signore insegnaci a pregare». E Gesù acconsente, insegna ancora… «voi, quando pregate dite così: Padre nostro…». Questa di oggi è una delle pagine più belle del Vangelo ma anche delle più importanti, così importanti che tutti i cristiani la imparano a memoria, le mamme, le nonne la insegnano non appena i figli o nipotini riescono a dire una parola… Il “Padre nostro” riassume tutto ciò che noi siamo, tutto ciò per cui viviamo, tutto ciò di cui abbiamo bisogno, tutto ciò che ci qualifica come veri figli di Dio, veri discepoli di Cristo. Inizia con la parola “Padre”. A lui rivolgiamo tutte le nostre preghiere, le nostre suppliche, perché la radice di ogni preghiera è il riconoscere, è il confessare la nostra figliolanza, il nostro essere figli suoi. Nella prima parte poi c’è la preghiera di desiderio: «sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, come in cielo così in terra…». Ogni cristiano, ognuno di noi desidera ardentemente che Dio sia riconosciuto santo, adorato, glorificato, e da tutti… Nella seconda parte invece supplichiamo Dio per le nostre necessità, per le esigenze umane. Tutti i figli chiedono al Padre il pane quotidiano. Lo chiediamo anche noi, perché non ci manchi non solo il pane che nutre il nostro corpo ma anche il pane che sazia la nostra anima… Chiediamo poi il perdono dei peccati, la forza nelle tentazioni… Nella preghiera del Padre nostro noi lo facciamo, lo chiediamo per noi stessi ma anche per gli altri, per tutti gli uomini, come Abramo nella prima lettura che non cerca il proprio interesse, non prega, non chiede per se stesso, ma per gli altri, anche per coloro che gli fanno del male, per i nostri nemici… Ecco il senso liturgico profondo di questa domenica: riscoprire la preghiera non come una pratica da compiere, ma come respiro dell’anima, come dialogo fiducioso con il Padre, come stile di vita che ci accompagna in ogni momento. Ecco un altro specifico della preghiera cristiana… noi preghiamo anche per i nostri nemici, come il Signore, che dal suo patibolo pregava il Padre per coloro che lo crocifiggevano. Tutto questo ci aiuta a fermarci sulla nostra preghiera. A chiederci: qual è allora la mia preghiera, com’è la mia preghiera, come prego, cosa dico, che cosa chiedo, per che cosa ringrazio il Signore… Non smettiamo mai a chiedere al Signore, chiedere con le parole degli Apostoli: «Signore, insegnaci a pregare…» e lui, nella sua benevolenza, senz’altro esaudirà la nostra voce, come ha ascoltato gli Apostoli…
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nel cammino liturgico di questa domenica, la Parola di Dio ci invita a riflettere sul valore dell’accoglienza, tema centrale tanto nella Sacra Scrittura quanto nella nostra vita cristiana. Il senso dell’ospitalità era ed è molto sviluppato nelle culture orientali, come ci viene confermato dalla Bibbia e dai brani proposti alla nostra considerazione. La mancanza di tante strutture alberghiere faceva sì che il pellegrino si affidasse al buon cuore della gente. La nostra civiltà, invece, più complessa e individualista, rende più difficile questa apertura, a differenza del mondo orientale, dove la semplicità della vita favorisce ancora oggi l’accoglienza. San Benedetto, consapevole dell’importanza di questo aspetto, dedica il capitolo 53 della sua Regola al modo di ricevere i pellegrini, affermando un concetto fondamentale di fede: nel pellegrino si accoglie Cristo stesso. Così fa Abramo che, nei tre misteriosi personaggi, riceve la visita dell’Eterno, dal quale, anche come premio della sua premura, viene annunciato il tempo dell’adempimento della promessa: “Avrai un figlio”. Anche Gesù è ospite in casa di Lazzaro, Marta e Maria. La gioia dell’accoglienza viene però turbata dai diversi atteggiamenti delle due sorelle: Maria si gode la parola del Signore rimanendo estatica ai suoi piedi, mentre Marta si affanna per i molti servizi. Il suo lamento rivela un turbamento interiore, generato dall’impazienza dinanzi alle tante cose da preparare: non bisogna accogliere solo Gesù, ma anche i suoi apostoli, che certo non soffrono di inappetenza. Tuttavia, il Signore prende le difese di Maria: è necessario provvedere a ciò che serve per la vita, ma è ancora più necessario ascoltare la parola di Dio, perché è essa a dare senso anche all’attività umana. Gesù non vuole mettere in contrapposizione contemplazione e azione, ma richiamare chi è immerso nell’agire apostolico o nel lavoro alla priorità dell’ascolto, senza per questo dispensare dal lavoro chi si dedica alla contemplazione. San Benedetto ai suoi monaci scandisce con chiarezza i tempi della preghiera, della lectio divina (meditazione) e del lavoro manuale o intellettuale. Parlando ai sacerdoti il Papa ricordava che la lectio divina non è un’attività opzionale per chi è impegnato nella pastorale, ma una esigenza e condizione per vivere fedelmente la propria vocazione e rendere fruttuoso il lavoro apostolico. In fatto di ospitalità, oggi la nostra società è chiamata a interrogarsi. Era anche un tema caro a Papa Francesco. Quante volte ad alta voce si interrogava: quale atteggiamento teniamo dinanzi a tanta povertà, dinanzi a tanti stranieri? Ci chiudiamo in noi stessi, rassicurati dalla nostra apparente sicurezza, o accogliamo il povero come accoglieremmo Cristo stesso? La Parola di Dio ci spinge a considerare tutto alla luce del Vangelo: “Ciò che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me. Avevo fame e mi avete dato da mangiare; ero forestiero e mi avete accolto…”. E' semplicemente l'insegnamento del Vangelo.
-“Vie di snodo – Fede e trasformazione nella Bibbia”: Maria Teresa Milano, biblista, traduttrice, musicista, racconta passi e storie bibliche che mettono in risalto percorsi di fede e di cambiamento. Momenti di snodo, di passaggio, a volte di trasformazione, che si accompagnano a molte vicende narrate nelle Scritture. Al centro di questa puntata c'è la figura di Abramo, a cui Dio chiede di mettersi in cammino, senza nulla dirgli sulla sua meta. Dice solo “te lo mostrerò”. Un cammino, quella di Abramo, niente affatto lineare, in cui dovrà imparare a vedere i segni che si presentano sulla via, per seguire le proprie evoluzioni, inclinazioni, trasformazioni. -La rubrica musicale “Tra cielo e terra – storie in musica”, curata in tandem da Carlo Lella e Marta D'Auria, presenta questa mattina l'inno “Blessed assurance”, raccontando anche la storia di vita e di fede della donna che lo compose. Il maestro Carlo Lella è ministro della musica e responsabile del Ministero musicale dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia (Ucebi); Marta D'Auria, redattrice di “Riforma” (giornale delle chiese battiste metodiste e valdesi in Italia), è vicepresidente dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia. Insieme guidano all'ascolto di canti e inni che hanno dato voce alla fede, alla speranza, al dolore e alla gioia di generazioni di credenti cristiani. -50 anni fa, nel 1975, la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (Cert) veniva riconosciuta come ente di diritto pubblico, attraverso una votazione e un anno dopo, nel 1976 nasceva formalmente. Questa settimana andiamo a conoscere la Chiesa riformata di Lugano, insieme al pastore Daniele Campoli.
Le ragioni dell'attuale conflitto tra israeliani e palestinesi sono in realtà abbastanza semplici, ci sono due popoli che rivendicano la stessa terra, gli ebrei perché sostengono che questo è il luogo di nascita del popolo ebreo, i palestinesi viceversa affermano di essere stati presenti lì prima degli ebrei; il paradosso è che arabi ed ebrei sono popoli fratelli, non solo etnicamente, sono due popoli semiti, ma anche secondo il racconto biblico, accettato da entrambi, in quanto discendono da due diversi figli di Abramo. Allora, perché non riescono a convivere? Se questo è vero, ed in una certa misura lo è, come è stato possibile giungere ad un conflitto apparentemente insanabile? Chi sono in realtà i protagonisti di questi eventi? Chi sono gli ebrei, attraverso quali vicende si sono formati il loro carattere, la loro resilienza, la superiorità tecnologica che ha permesso loro di affrontare e prevalere su avversari assai più numerosi e in teoria più forti? Quali sono le origini dell'antisemitismo che ha dominato il mondo occidentale per secoli ed è riapparso proprio ora sulla scena mondiale?Per trovare delle risposte dobbiamo ripercorrere la storia travagliata di questo popolo dalle origini.
Massimo Capuani"In cammino con la Bibbia"Una guida illustrata ai luoghi dell'Antico TestamentoInterlinea Edizioniwww.interlinea.comTutti noi ricordiamo le figure e le straordinarie vicende dell'Antico Testamento: Adamo ed Eva e il Paradiso Terrestre, Noè e il Diluvio Universale, la chiamata di Dio ad Abramo, Mosè e il passaggio del mar Rosso, la sfida di Davide al gigante Golia. Spesso però ci è difficile collocarle dal punto di vista geografico e storico. È ciò che fa l'autore, accompagnandoci in un interessante itinerario nella storia e nella geografia dei luoghi della Bibbia. Con un ricco apparato di immagini tratte da opere d'arte dell'antichità, fotografie dell'autore e dettagliate piantine che ci guidano nella Mezzaluna Fertile, la regione che ha visto nascere e fiorire le civiltà più antiche e che fa da sfondo alle vicende del Vecchio Testamento.Con una nota di Pierbattista Pizzaballa e più di 200 illustrazioni «Il Signore disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abramo aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abramo dunque prese la moglie Sara, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan». (Genesi 12,1-5)«Allora il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si era separato da lui: “Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti». (Genesi 13,14-16)Massimo Capuani, laureato in Fisica e Master in Business Administration, nonostante gli impegni di natura professionale nel mondo dell'industria e della finanza d'impresa ha sempre coltivato il suo interesse per le civiltà del Mediterraneo, dell'Antico Oriente e dell'Asia Centrale e per le loro testimonianze storiche, artistiche e spirituali. Ha pubblicato, tra l'altro, Monte Athos. Le fondazioni monastiche, un millennio di spiritualità e arte ortodossa (Jaca Book, Milano 1997; con edizione francese, tedesca e greca); Egitto copto (Jaca Book, Milano 1999; con edizione francese e americana); In cammino con la Bibbia (Arta, Genova 2021).Ha collaborato con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e il Dipartimento di Archeologia dell'Architettura del Politecnico di Milano. È intervenuto in diversi incontri di studio e ha scritto numerosi articoli su periodici di viaggi e di spiritualità. Nel 2022 ha ricevuto il premio Montale Fuori di Casa per la sezione Homo Viator.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nel brano che ci viene proposto oggi, il vecchio Giacobbe termina i suoi giorni. Una morte circonfusa di mistero, ma anche di tanta luce. Egli viene riunito ai suoi antenati. Non c’è ancora la luce di Cristo che fa pensare alla risurrezione, ma Giacobbe, con gli altri Patriarchi, aspetta quel momento felice in cui la morte sarà vinta proprio dall’Autore della vita. La morte è sempre un grande mistero… la Bibbia ce la presenta come un passaggio: andare incontro al Signore. È anche il momento dei grandi messaggi, che dovrebbero perpetuare la memoria dei padri. Raccomandazioni, consigli, dettati sul letto di morte, sono come un’eredità preziosa che, mentre mantiene viva la memoria, spinge a far rivivere nelle scelte dei figli le gesta virtuose degli antenati e costituisce un legame che fa parte della nostra storia. La scomparsa di Giacobbe getta un grande timore nell’animo dei suoi figli, colpevoli di aver venduto schiavo il fratello Giuseppe per una insana invidia. Questi li rassicura con animo mite e pieno di affetto, interpretando la loro indiscussa cattiveria come una permissione del Signore per i suoi fini, che si sono manifestati nella grande carestia. Verrà il momento in cui il popolo israelita lascerà l’Egitto per ritornare nella terra di Canaan. Allora anche i resti mortali di Giuseppe riceveranno sepoltura nel sepolcro di famiglia, vicino ad Abramo, Isacco, Sara… e al padre Giacobbe. Nel brano del Vangelo, Gesù esorta i suoi discepoli a mantenersi fedeli alla sua parola e al suo insegnamento. La predicazione del Regno attirerà loro persecuzioni e incomprensioni, a volte anche prigionia e morte. Egli li rassicura: non temete chi ha il potere di uccidere il corpo; temete invece chi può far perire l’anima e il corpo. Ogni vita umana vale più dei passeri. E un incoraggiamento ancora più forte: chi mi avrà confessato presso gli uomini, sarà da me riconosciuto dinanzi al Padre mio. Vivere in questa fiducia significa dare pace e serenità al nostro spirito. Qualunque sia la mia situazione, io valgo più di tanti passeri… Ti ringrazio, Signore, della tua paterna e… materna tenerezza!
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
In this episode of the Workforce Connections podcast, we welcome Quentin Abramo, President and Founder of Faciliteq. Born in the Bronx and a graduate of the University of Arizona with a degree in history, Quentin's professional path has taken him from aspiring architect to a leader in workspace design and modular construction. His early career included key years at Haworth, one of the world's leading office furniture manufacturers, where he witnessed firsthand how innovation, such as the ability to run power through panels, reshaped the industry. That experience fueled his passion for creating flexible, efficient, and people-centered work environments.Quentin's company specializes in underfloor air distribution, modular walls, and raised access floor solutions that support clean air, lower energy costs, and quick space reconfigurations. He shared how this kind of infrastructure makes it easier for businesses to adapt to shifting workforce needs, especially across generations. From iconic projects like the Lou Ruvo Center and UFC headquarters to large-scale collaborations with Credit One, Clark County, and the City of Las Vegas, Quentin's work continues to shape how organizations think about building more innovative, healthier workplaces. The upcoming Civic Plaza project is one he's especially proud of, having helped influence both the interior and exterior design.Beyond his professional achievements, Quentin lives an active life rooted in creativity and wellness. He's a lifelong runner, mountain biker, and hobby woodworker, with dreams of one day building frames for his mother's poster collection in a retirement woodshop. He and his wife share a home in Denver with their four rescue dogs and enjoy travel and time outdoors. Quentin also values giving back, supporting veteran-owned businesses, and staying engaged with the revitalization of downtown Las Vegas.As Faciliteq celebrates its 20th anniversary this October, Quentin reflects on the legacy he's building and the importance of preparing the next generation of leaders. His advice for young professionals is grounded in experience: follow your passion, stay resilient, and don't let fear keep you from starting something new. He believes success isn't about chasing money, it's about finding purpose, doing meaningful work, and waking up each day excited for what's ahead.Faciliteq:https://www.faciliteq.com/
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Quando si rimane affascinati da qualcuno o un ideale forte preme dentro di noi, ci accompagna spesso la convinzione che stiamo per intraprendere un percorso pieno di sicurezze e di garanzie. Non accade così con il Signore: egli, cominciando da Abramo, chiama a sé, propone il suo progetto, ma senza dare indirizzi precisi e, ancor meno, prospettive di successo. Allo scriba che gli si accosta e, mosso da sicura ammirazione, fa la sua offerta di mettersi alla sua sequela: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai», Gesù risponde: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Egli così sta proclamando non tanto la sua povertà, ma il necessario e indispensabile distacco dalle cose del mondo. Sta ribadendo al suo interlocutore, e a tutti noi, che dobbiamo cercare tesori che non periscono. Dobbiamo guardare le cose di lassù e non quelle della terra. Vuole ancora dirci che in lui dobbiamo riporre ogni nostra fiducia: è lui il tesoro nascosto che ci è dato di scoprire, lui la nostra vera ricchezza. Gesù lo scandirà ancora ai suoi, quando affiderà loro la missione di andare ad annunciare il suo Regno: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». La caratteristica del cristiano è il distacco dai beni del mondo per mettere al primo posto il Signore. I suoi ministri hanno il dovere di andare “sgombri” di ogni peso e liberi da ogni umana preoccupazione. È difficile, oggi, convincersi che il distacco dai beni materiali e l’abbandono fiducioso alla provvidenza divina possano essere motivo di interiore libertà e garanzia di vera ricchezza. Gesù mette sullo stesso piano, per chi vuole seguirlo nel suo Regno, il distacco dalle umane sicurezze e quello dagli affetti umani: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Sèguimi e lascia ai morti seppellire i loro morti». San Benedetto dice ai suoi monaci che nulla debbono anteporre all’amore di Cristo; questo, però, vale anche per ogni cristiano.
Netanyahu e Trump si sarebbero accordati per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza entro due settimane ed estendere gli Accordi di Abramo, conclusi con alcuni Paesi arabi, che prevedono il riconoscimento dello Stato ebraico.
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Dal Vangelo secondo LucaIn quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Allora Maria disse:«L'anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva.D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotentee Santo è il suo nome;di generazione in generazione la sua misericordiaper quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Allora Maria disse:«L'anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva.D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotentee Santo è il suo nome;di generazione in generazione la sua misericordiaper quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.Parola del Signore.
Il Messaggio di Oggi: "BENEDETTO SIA ABRAMO DAL DIO ALTISSIMO" • Genesi 14:19 • Genesi 14:8 (9-17) • 1 Pietro 1:18 • 1 Corinzi 6:20 • Genesi 13:10-13 • Giovanni 14:29-30 • Matteo 4:10-11 • Genesi 14:17-18 • Luca 2:14 • Romani 5:1 • Genesi 14:18-20 • 1 Cronache 29:12-13 • 1 Cronache 29:18 • Malachia 3:8-11 • Genesi 14:21 • Matteo 4:9 • Genesi 14:22-23 • Genesi 12:12 • Genesi 14:24--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
La regione Lazio e “la gita” fuori porta a Osaka - Siria/Israele: si allargano i patti di Abramo?
Donald Trump rilancia gli Accordi di Abramo: un piano per portare pace e stabilità in Medio Oriente, o solo un'operazione di immagine? In questo episodio, Guglielmo esplora il tour di Trump, i contenuti degli Accordi, e i rischi che potrebbero accendere nuove tensioni – dalla Palestina all'Iran. E l'Europa? Sembra fuori dai giochi. Ascolta ora e dicci la tua: pace o propaganda? Seguici su Spotify e Substack per non perderti i prossimi approfondimenti!
En entrevista para MVS Noticas con Luis Cárdenas, Arturo Ávila, diputado de Morena y Jericó Abramo, diputado del PRI, hablaron sobre México a EU por gusano barrenador.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ludwig Monti"Il figlio, Gesù"Edizioni San Paolowww.edizionisanpaolo.itPietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice “creatura” e quindi “inferiore” al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia “alta” di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo “esserci-per-altri”. In una parola, la “pre-esistenza” del Figlio vista come “pro-esistenza”, vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».Ludwig Monti, già monaco della Comunità di Bose, è nato a Forlì nel 1974. Si è laureato presso l'Università di Bologna in Lettere Classiche, con una tesi in Letteratura Cristiana Antica (1993-1998). In seguito ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino (2001-2004). Biblista e saggista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale e Credere. Tra i suoi volumi: Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (Paideia, 2006); Le parole dure di Gesù (Qiqajon, 2012); I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon, 2018); Gesù, uomo libero (Qiqajon, 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB, 2020; con B. Salvarani). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le domande di Gesù (2019); Qohelet e Gesù (2021). Insieme a M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in 3 volumi per Einaudi nel 2021 (ideatore: E. Bianchi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A iniciativa faz parte do programa Mulheres Mil, que reúne um conjunto de políticas públicas e diretrizes governamentais criadas para apoiar a população feminina em busca de oportunidades educacionais e inclusão no mercado de trabalho. Sonoras:
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: "Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno"». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: "Diventerete liberi"?».Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».Parola del Signore.
En entrevista para MVS Noticias con Luis Cárdenas, el diputado del PRI, Jericó Abramo, destacó la importancia de regular el sector de seguros de gastos médicos para evitar abusos que afectan a millones de personas en México.See omnystudio.com/listener for privacy information.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca (Beata Maria Vergine di Lourdes) +In quei giorni, Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: " Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore ". Allora Maria disse:"L'anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre".Parola del Signore.
En entrevista para MVS Noticias con Luis Cárdenas, Jericó Abramo, legislador, profundizó sobre su propuesta de reforma a la ley de seguros y finanzas.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Addio agli accordi sul clima e all'Oms, torna la pena di morte.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,perché ha visitato e redento il suo popolo,e ha suscitato per noi un Salvatore potentenella casa di Davide, suo servo,come aveva dettoper bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:salvezza dai nostri nemici,e dalle mani di quanti ci odiano.Così egli ha concesso misericordia ai nostri padrie si è ricordato della sua santa alleanza,del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,di concederci, liberati dalle mani dei nemici,di servirlo senza timore, in santità e giustiziaal suo cospetto, per tutti i nostri giorni.E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimoperché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,per dare al suo popolo la conoscenza della salvezzanella remissione dei suoi peccati.Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,ci visiterà un sole che sorge dall'alto,per risplendere su quelli che stanno nelle tenebree nell'ombra di morte,e dirigere i nostri passisulla via della pace».Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.Parola del Signore.
Emanuela Fogliadini"Il sacrificio di Abramo"Nell'arte dei tre monoteismiFrançoi BœspflugAncora Editricewww.ancoralibri.itEbraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l'atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un'assoluta obbedienza al comando divino.Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un'ampia eco nell'arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.François Bœspflug, teologo, storico dell'arte e storico delle religioni, è professore emerito dell'Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell'Eterno nell'arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell'arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell'arte (2024) per Pazzini Editore.Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2019), L'Annunciazione nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2020), Il Natale nell'arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell'arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luca Miele"Il figlio della promessa"Storia di IsaccoClaudiana Editricewww.claudiana.itLa Bibbia è piena di narrazioni vertiginose ed è altrettanto piena di buchi, non-detti ed ellissi. Dentro questi buchi e queste ellissi, Luca Miele estrae le psicologie dei personaggi: non solo di Sara, Isacco e Abramo ma anche di Agar, Ismaele, il Faraone, lo schiavo Eliezer. Ogni capitolo del libro – quasi un romanzo – è affidato alla voce di un personaggio che racconta in prima persona la sua vicenda. E il fardello esistenziale che lo opprime.«La nostra casa che era stata a lungo vuota, disertata dalle grida festose dei bambini, all'improvviso era diventata troppo affollata. Due bambini, due eredi. Quattro occhi, quattro mani, quattro gambe ma un solo destino, un solo posto. Chi era il primogenito? A chi spettava il compito di iniziare la discendenza di Abramo, quella discendenza che sarebbe stata numerosa come le stelle del cielo e immensa come la sabbia sulla rena? Ismaele o Isacco?Chi preferivi, Signore della doppiezza? Non volevi forse confonderci con la profusione dei due doni, mio Signore? Prima avevi negato che la vita sbocciasse nel nostro deserto, poi è venuto un figlio veloce come un cerbiatto e noi pensavamo che fosse quella la realizzazione della tua promessa. Poi è venuto l'altro, quello lento come un problema, e nessuno di noi sapeva quale dei due figli fosse quello che ci avevi promesso. Se il figlio dell'inganno o il figlio della vecchiaia».Luca MieleLuca Miele,giornalista di “Avvenire”, con Claudiana ha pubblicato: Il vangelo secondo Bruce Springsteen (2017), Il vangelo secondo il rock (con Massimo Granieri, 2018) e Il vangelo secondo Jack Kerouac (2020). Con Arcana, Mio padre odiava il rock'n'roll (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il gelato italiano - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B1Happy 1st Advent - open e new door of italian language an culture every day on Luisa's Advent Calendar!Einen schönen 1. Advent - öffnen Sie jeden Tag ein Türchen an Luisa's Adventskalender - hier!Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'episodio numero 165.Oggi vi farò venire l'acquolina in bocca. Ehh. Sì, sì vedrete che episodio delizioso oggi! Non sapete cosa vuol dire „avere l'acquolina in bocca“? Beh l'acquolina in bocca è quella sensazione che proviamo in bocca quando vediamo o sentiamo parlare di qualcosa di buono, in tedesco potremmo tradurlo con „euch wird das Wasser im Mund zusammen laufen“ e in inglese „to lick one's chops“.Ora vi svelo il mistero: vi parlo di gelato. Il gelato piace praticamente a tutti e così ho pensato di parlarvi della sua storia, di spiegarvi i vari tipi di gelato, di raccontarvi alcune curiosità e darvi anche una ricetta con il gelato. Partiamo allora alla scoperta del gelato.Non si sa bene quando sia stato inventato per la prima volta. C'è qualcuno che addirittura fa risalire le origini del gelato alla Bibbia, quando Isacco offre a suo padre Abramo latte di capra misto a neve, inventando così il primo „mangia e bevi“ della storia.....The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 25ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: "Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente". Gli disse: "Verrò e lo guarirò".Ma il centurione rispose: "Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa".Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: "In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli".Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello". C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -.. la più grande gioia della vita é la convinzione di essere amati (Victor Hugo) ..+ Dal Vangelo secondo Luca + In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Prima che Abramo fosse io sono”Gesù e Abraamo48 I Giudei [dunque] gli risposero: «Non diciamo noi con ragione che sei un Samaritano e che hai un demonio?» 49 Gesù replicò: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52 I Giudei {dunque} gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte”. 53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?» 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!” 55 e non l'avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato». 57 I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?» 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio [passando in mezzo a loro, e così se ne andò].lascia un commentoSupport the show
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!". Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: La conversione di ZaccheoZaccheo19 Mentre Gesù passava per Gerico, 2 un tale di nome Zaccheo, un capo degli esattori delle tasse (naturalmente molto ricco), 3 cercava di vedere Gesù, ma non vi riusciva, perché cʼera troppa gente e lui era troppo basso di statura. 4 Allora corse avanti e salì su un albero di sicomòro lungo la strada dove Gesù doveva passare.5 Quando Gesù passò di lì, alzò gli occhi verso Zaccheo e gli disse: «Zaccheo, svelto, scendi, perché oggi mi fermerò a casa tua!»6 Zaccheo scese in fretta, e con grande gioia ed eccitazione accolse Gesù in casa sua. 7 Ma tutti ci rimasero male. «Si è fatto ospitare da un noto peccatore!» commentavano.8 Nel frattempo, Zaccheo, in piedi davanti al Signore, diceva: «Signore, la metà delle mie ricchezze la do ai poveri e, se mi accorgo di aver imbrogliato qualcuno sulle tasse, gli renderò quattro volte tanto!»9-10 Allora Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è davvero entrata in questa casa! Perché anche questʼuomo è un figlio di Abramo, ed io, il Messia, sono venuto a cercare e a salvare quelli che erano perduti come lui».lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il ricco e Lazzaro18 Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa unʼaltra commette adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata commette adulterio».19 «Cʼera una volta un uomo ricco», raccontava Gesù, «che aveva degli abiti splendidi e viveva ogni giorno nel lusso e nelle feste. 20 E cʼera un povero mendicante ammalato, di nome Lazzaro, che se ne stava accovacciato alla porta del ricco.21 Mentre era lì, con una gran voglia di sfamarsi con gli avanzi della tavola del ricco, i cani venivano a leccargli le piaghe. 22 Un giorno, il povero Lazzaro morì e fu portato dagli angeli in paradiso nel luogo dove vanno i timorati di Dio, quando muoiono. Anche il ricco morì, fu sepolto, 23 e la sua anima andò allʼinferno. Là, fra i tormenti, vide a grande distanza Lazzaro con Abramo.24 “Padre Abramo!” gridò il ricco, “Abbi pietà di me! Diʼ a Lazzaro che intinga la punta del suo dito nellʼacqua e poi mandalo a rinfrescarmi la lingua, perché spasimo fra queste fiamme!”25 Ma Abramo gli rispose: “Figliolo, ricorda che durante la tua vita non ti è mancato mai nulla; Lazzaro invece non ha mai avuto niente! Ora egli è qui nella gioia, mentre tu sei fra i tormenti. 26 Per di più, tra noi e voi vʼè un grande abisso, e chi volesse venire da te non potrebbe, come pure nessuno di voi può venire da questa parte!”27 Allora il ricco disse: “Ti supplico, padre Abramo, manda almeno Lazzaro a casa di mio padre. 28 Ho cinque fratelli: che li possa avvertire, perché non finiscano anche loro in questo luogo di tormenti, quando moriranno!”29 Ma Abramo gli rispose: “Le Scritture li hanno avvertiti più volte. I tuoi fratelli possono leggerle quando vogliono”.30 Lʼuomo replicò: “No, padre Abramo, loro non si prenderanno la briga di leggerle. Ma se vedono qualcuno che viene dal mondo dei morti, allora sì che potranno pentirsi e cambiare vita!”31 Ma Abramo disse: “Se non ascoltano le parole di Mosè e dei profeti, non ascolteranno neppure chi è resuscitato dalla morte!”Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Gerusalemme, Gerusalemme...22 Gesù andava di città in città, di villaggio in villaggio, e strada facendo insegnava alla gente. Intanto sʼavvicinava sempre più a Gerusalemme.23 Un tale gli chiese: «Saranno soltanto pochi i salvati?»Ed egli rispose: 24-25 «La porta per il cielo è stretta. Datevi da fare per entrarvi, perché sono tanti davvero quelli che cercano di entrare, ma quando il capo di casa avrà chiuso la porta, allora sarà troppo tardi! E se allora vi troverete fuori a bussare e a pregare: “Signore, aprici la porta!” egli vi risponderà: “Io non vi conosco!”26 Allora voi direte: “Ma noi abbiamo mangiato e bevuto con te e tu hai insegnato per le nostre strade…”27 Ed egli replicherà: “Ve lo ripeto, non vi conosco. Non potete entrare qui, colpevoli come siete. Andatevene!”28 Allora piangerete, digrignando i denti, perché vedrete Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio, mentre voi ve ne starete fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio. 30 Tenete in mente questo: alcuni che sono disprezzati ora, saranno molto onorati dopo; ed alcuni che adesso sono tenuti in grande considerazione, in seguito saranno i meno importanti».31 Poco dopo alcuni Farisei gli dissero: «Vaʼ via di qui, se vuoi salvare la pelle, perché Erode vuole ucciderti!»32 Gesù rispose: «Andate a dire a quella volpe che continuerò a cacciare i demòni e a compiere miracoli di guarigione oggi e domani; e il terzo giorno raggiungerò la mia destinazione. 33 Certo, devo camminare oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta di Dio sia ucciso, se non a Gerusalemme!34 Gerusalemme, Gerusalemme, città che uccidi i profeti e lapidi tutti quelli che Dio ti manda per aiutarti. Quante volte ho voluto riunire i tuoi figli, come la chioccia protegge la covata sotto le ali! Ma tu non hai voluto! 35 Ebbene, ora la vostra casa vi sarà lasciata deserta. E non mi rivedrete più, finché non direte: “Benvenuto colui che viene nel nome del Signore”Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.
Você já sabe que a procrastinação é inquestionavelmente o problema do nosso século, FIVE, e é bem provável que você também seja uma das pessoas que sofre com ela… É por conta desse mal que muitas pessoas vivem abaixo do que poderia ser de verdade, desperdiçando todo o potencial que as tornaria alguém fora da média. Confie em mim! Você que está lendo isso pode ter uma saúde física melhor, uma conta bancária melhor, um casamento melhor, se parar de deixar pra depois aquilo que importa! Então, para ajudar você nessa missão de vencer a procrastinação e ativar seu potencial máximo, eu convidei o meu grande amigo e diretor na Hotmart, Alexandre Abramo. Ele que, além de ter TDAH diagnosticado, é um procrastinador assumido, conseguiu alcançar um alto cargo em uma empresa literalmente bilionária. E nesse bate-papo descontraído, Abramo revelou como foi sua jornada até chegar na sua posição atual e o que foi fundamental para ele conseguir alcançar esse seu objetivo. Assista tudo no episódio #196 do Sai da Média, o podcast de produtividade mais ouvido do Brasil: “De procrastinador a diretor de empresa bilionária”. Você vai pegar insights poderosos e técnicas práticas que podem ser aplicadas ainda hoje para impulsionar a sua jornada, como impulsionaram a do Abramo. Então, se você quer saber como ter resultados muito acima da média, mesmo que hoje você esteja sofrendo com o mal da procrastinação, é só dar play no vídeo… → No Comando: A Revolução - Ative o seu máximo potencial nas 6 áreas essenciais da sua vida: https://geronimotheml.site/ncr-perp-196-podcast → Faça parte da Comunidade No Comando para vencer a procrastinação em até 60 dias: https://geronimotheml.site/cnc-perp-196-podcast → Conheça a plataforma mais escolhida por quem quer criar um negócio digital do zero: https://hotmart.com/pt-br → Conheça o festival que transforma o mercado digital: https://fire.hotmart.com/ → Para mais conteúdos gratuitos sobre produtividade e desenvolvimento pessoal, se inscreve aqui no canal e me segue no Instagram: https://www.instagram.com/geronimotheml/ → Segue a Paty no Instagram se quiser descobrir os segredos de um evento ao vivo que gera alta transformação e conversão em vendas: https://www.instagram.com/patyaraujo.oficial/ #SaiDaMédia #VidaNoComando #GeronimoTheml