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Nell'episodio odierno, Marco presenta il protagonista della puntata, il "Contrada R" Terre Siciliane IGP 2020 di Passopisciaro, un vino ottenuto dal vitigno Nerello Mascalese proveniente da una zona viticola in Sicilia. Questa zona è stata oggetto di un'importante zonazione, identificando 133 contrade che testimoniano il suo potenziale. Alex introduce un'intervista con Gianluca Bozzurra di Passopisciaro per conoscere di più sul vino.Marco spiega che ha abbinato il Contrada R 2020 a un piatto di filetto di cervo con salsa di mirtilli e vino rosso, contornato da spuma di topinambur e briciole di pane con castagne.Questa scelta è stata fatta perché il Nerello Mascalese è un vitigno elegante con buona acidità, sapidità e tannini non aggressivi.Il piatto deve essere aromatico ma non troppo persistente e deve avere una moderata grassezza e succulenza.Gabriele spiega la preparazione del piatto, poi Marco descrive il vino, evidenziando il terreno vulcanico. Dopo la degustazione del piatto e del vino, Marco e Gabriele valutano positivamente l'abbinamento. Infine, discutono di piatti alternativi e della reperibilità del vino.[00:01:59] Intervista a Gianluca Bozzura[00:29:01] L'abbinamento[00:31:46] Il vino[00:34:00] Proviamo l'abbinamento[00:36:59] La ricetta[00:39:29] Acidità?[00:40:22] Reperibilità[00:40:42] Conclusioni[00:42:43] BloopersIl Vino lo Porto Io è realizzato da Runtime Radio insieme a Marco Barbetti (e talvolta anche con Gabriele Palermo).Venite sul nostro gruppo Telegram e interagite con noi e tutta la community:Telegram: https://t.me/ilvinoloportoioCi trovate su…Instagram: https://www.instagram.com/ilvinoloportoio_/Facebook: https://www.facebook.com/Il-Vino-lo-Porto-Io-103675074460079/Sito web: https://ilvinoloportoio.runtimeradio.itEmail: ilvinoloportoio@runtimeradio.itMarco Barbetti su Instagram: https://www.instagram.com/marcobarbet/Gabriele Palermo su Instagram: https://www.instagram.com/gabriele.palermo1978/Scarica l'app di Runtime per iOS:http://j.mp/runtApp
Siamo a Salina nell'isola del film “Il postino” con Massimo Troisi e Philippe Noiret; siamo in un'isola che non si riesce a capire se è più bella per il suo mare o per la campagna. Un'isola che è stata e continua ad essere di agricoltori e non di pescatori, dove il terreno vulcanico, la brezza marina e la sapiente opera dell'uomo ci regalano prodotti di pregio, specialmente la vite ci dà il prodotto più esclusivo: la Malvasia delle Lipari, famosa nella classica versione dolce ma apprezzata anche come vino secco. Non c'è solo Malvasia a Salina, ci sono altri vitigni del territorio come il Corinto Nero, l'Inzolia, il Cataratto, i Nerelli Mascalese e Cappuccio carichi della brezza marina e della mineralità del suolo. È a Salina che inizia la storia di Pietro Colosi assieme al padre nel 1980 acquista 4 ettari in contrada Capofaro che col tempo sono diventati 10 ettari vitati fino a Porri, in un ambiente unico al mondo con le sue vigne a terrazze su muretti a secco in pietra lavica. Nel 2004 Cantine Colosi decide di realizzare a Salina una cantina di vinificazione scavata nel terreno; scelta ecosostenibile, a favore dell'ambiente paesaggistico. Da qui escono la Malvasia Doc nella versione Passita e Naturale, il Salina Bianco e Rosso, il Secca del Capo (versione secca della Malvasia). Oggi, alla terza generazione, tutta la Famiglia Colosi è impegnata nella conduzione dell'azienda: Pietro junior, enologo insieme al padre Piero gestiscono la cantina a Giammoro e Lidia, fedele compagna di Piero, si occupa della parte commerciale con l'aiuto della figlia Marianna.
It's that time of the month, and with it come a few side effects that you could do without: constipation, bloating, diarrhea… maybe even all of the above. Many people have mild, manageable digestive distress related to their menstrual cycle. For others, it's more severe. So what's the deal with “period poops”?Did you know that where you are in your cycle can make some of these symptoms worse? Blame it on the hormones. Facebook: The Eudaimonia CenterInstagram: theeudaimoniacenterTwitter: eu_daimonismFor more reproductive medicine and women's health information and other valuable resources, make sure to visit our website.Looking for a nutritional advantage? Try LIFE and get 30% off when you visit aminoco.com/LW30.Support the show
Italian Wine Podcast episode 541 Rebecca Lawrence sits down with Stephanie Biondi in this new episode of "Voices", the segment where we shed light on some of the less-discussed issues in the wine world. Stephanie Biondi of the Biondi Winery: Although the winery was established at the end of the 19th Century, the Biondi family have owned the vineyards since the 1600s. Maximum production was reached during the period between the two World Wars, Since 1999, Stephanie and husband Ciro have taken over both the upkeep of the vineyards and the winemaking. They have succeeded in restoring the 6 hectares owned by the family, leading to the birth of Outis and the production of high-quality wines, whilst rediscovering the enormous potential of the volcanic ‘terroir’ and its indigenous grape varietals. The three terraced vineyards which make up the 6 hectares are planted with traditional Albarello vines on the South-East facing slopes of Mount Etna, in the comune of Trecastagni, approximately 18 km from Catania. Vigna Chianta lies at an altitude of between 600 to 700 m.a.s.l. on a crater dating back to 125 BC and while there are still some old Nerello vines, the white grape varietals Carricante, Catarrato and Minella make up most of the production. Vigna Cisterna Fuori planted on the same crater, but with a different aspect, produces predominantly Nerello Mascalese and Cappuccio. Last, but by no means least, Vigna San Nicolò lies on a crater dating back 12,000 years and produces exclusively Nerello. You can find Stephanie either by email or social media: ciro@levignebiondi.it Insta: @stefbiondi Or visit their website at - www.levignebiondi.it Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram @italianwinepodcast Facebook @ItalianWinePodcast Twitter @itawinepodast Tiktok @MammaJumboShrimp LinkedIn @ItalianWinePodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin!
Donnafugata è una delle più significative e rappresentative cantine della Sicilia, nata nel 1983 dalla lungimiranza di Giacomo Rallo e sua moglie Gabriella Anca con il preciso obiettivo di intraprendere un progetto innovativo di qualità enologica. Vini di alta qualità, celebrati e consolidati oramai da decenni, importanti rappresentanti della Sicilia come questo magnifico Etna Rosso Fragore 2016 nel quale si esalta la bellezza e le potenzialità del Nerello Mascalese, fra le uve più interessanti di questa regione.
Donnafugata is one of the most significant and representative wineries in Sicily, founded in 1983 by the far-sightedness of Giacomo Rallo and his wife Gabriella Anca with the precise aim of undertaking an innovative wine-making quality project. High quality wines, celebrated and consolidated for decades now, important representatives of Sicily such as this magnificent Etna Rosso Fragore 2016 in which is expressed the beauty and potential of Nerello Mascalese, one of the most interesting grapes of this region.
Cette semaine, Nicolas Médieu nous suggère de commencer à planifier vos achats vinicoles en mettant la main sur de véritables bijoux qui enchanteront les palais les plus raffinés. Des coups de coeur indéniables qui peuvent vous accompagner tout le long des vacances. ➡️ Les Tètes Tète Blanche. Blanc. Loire (France). Ici, un assemblage de sauvignon blanc, de roussanne et de chenin tout en pureté. Des notes de clémentine, de poire et de fleur blanches s'agencent dans un ensemble léger et digeste. L’apéro par excellence! ➡️ L'Impression de Mauvesin Barton Moulis en Médoc 2015. Rouge. Bordeaux (France). Un nez charmeur, des fruits très mûres écrasés en bouche et une pointe de sucre. Un superbe millésime! ➡️ Di Giovanna Vurria Nerello Mascalese 2017. Rouge. Italie. Un profil frais, enveloppant et complexe, élevé en barriques pendant 6 mois. Avec ses notes élégantes de fruits rouges mûrs, de grenade, de poivre blanc et de tabac, il plaira à tous les amateurs de pinot gris. Extrait de l'émission Les matins éphémères du 27 novembre 2020.
We drank some delicious Etna Rosso from Murgo and Tenuta delle Terre Nere. The wines are delicious. The patreon half of this recording is much funnier so go sign up for that if you want to hear it.
Quem olha só através da propaganda pode concluir que tudo que o homem consome é pra reforçar a sua masculinidade. O que as marcas dizem é que os garotos são só garotos e quem quer vender tem que entrar nessa dança. É um modelo que reafirma que homens não devem falar de sentimentos, que a violência é um caminho natural, e que vaidade e autocuidado são proibidos, afinal… nada disso é coisa de macho. No Braincast 375, apresentado por O Boticário, Carlos Merigo, Ken Fujioka, Hiago Vinícius e Pedro de Figueiredo, fundador do MEMOH, discutem de onde surge essa masculinidade tóxica e quais são os movimentos pelo mundo que estimulam a quebra desses estereótipos.=====O BOTICÁRIOSe a gente vai falar de masculinidade aqui, é hora de você escolher sua próxima perfumaria que vai além daquele clichê de "cheiro de homem". A sua fragrância tem que combinar com aquilo que você gosta.Se você aprecia um bom vinho, por exemplo, experimente a linha Malbec, do Boticário - a primeira linha de fragrâncias do mundo a ser feita no álcool vínico.O novo Malbec Flame, por exemplo, traz o aroma exclusivo das uvas Nerello, que nascem nas encostas vulcânicas da Itália - imagina a fragrância que nasce em toda aquela beleza e força do Vesúvio e do Etna?E o Malbec Flame acompanha ainda desodorante e hidratante corporal, aquele kit completo pra você ficar na estica. Uma novidade para os homens que querem celebrar sua confiança.Se interessou? Então dá pra você comprar agora chamando o pessoal do Boticário pelo WhatsApp. Anota aí o número: 0800 744 0010 e passa uma mensagem pra eles já.=====BANCO INTERCom certeza você conhece aquela pessoa – pode ser você, inclusive – que sempre diz que vai começar a investir. Sempre diz que vai, que até deu uma estudada, chega até a guardar o dinheirinho, mas o dia de começar nunca chega.Se você sempre desiste de começar a investir, eu vim aqui te defender:Não é só preguiça.Encarar aquele monte de plataforma, taxa, fundo, cálculo… a gente sabe que é muita coisa, muita informação, dá até vontade de desistir.Mas ó: investir não precisa ser difícil!Quando o Inter criou sua plataforma de investimento, a facilidade foi o lema e o objetivo. Por lá você conta com uma experiência completa pra gerenciar suas aplicações com segurança e autonomia.E quando bater a dúvida, o Inter disponibiliza um time de especialistas para auxiliar os clientes que precisam de ajuda. Sem pensar em comissão e sem taxas escondidas.O objetivo do Inter é trazer pra você a experiência mais tranquila de investimento.Acesse: bancointer.com.br=====ASSINE O BRAINCAST E FAÇA PARTE DO NOSSO GRUPO FECHADOAssinando o Braincast você pode interagir com a gente em grupos fechados no Facebook e Telegram, além de receber conteúdo exclusivo.Faça download do PicPay para iOS ou Android, clique em “Pagar”e procure pelo Braincast, ou então acesse a URL: picpay.me/braincast=====QUAL É A BOA?Para saber mais informações sobre as indicações dos podcasters da mesa, acesse http://qualeaboa.b9.com.br.=====FICHA TÉCNICAO Braincast é uma produção B9Apresentação: Carlos MerigoCoordenação Geral: Carlos Merigo, Ju Wallauer e Cris BartisProdução e Apoio a Pauta: Bia FiorottoEdição e Sonorização: Alexandre Pottaschef e Mariana LeãoIdentidade Visual: Johnny BrittoCoordenação Digital: Agê Barros, Pedro Strazza, Lucas de Brito e Hiago VinicusAtendimento e Comercialização: Rachel Casmala, Camila Mazza e Telma Zenaro=====Críticas, comentários, sugestões para braincast@b9.com.br ou nos comentários desse post.
Set at the highest point of the south of Italy Mount Etna has been the primary point of investment and exploration in Italy.Etna wines have been able to make their mark in the global market thanks to their sense of place, history and inspiration that are able to transpire in each bottle. The volcano is planted on three sides, and each of them has its own characteristics and styles thanks to different exposure to sun, altitude, and soils.My guest today, Dario Pizzuto, a native Sicilian, wine writer and importer is seeing the development of the island’s wines and Etna. Dario visits the region every few months and his knowledge on the region is incredible. He tells us in detail how each ‘versante’ side differs, the grape varieties of the ‘muntagna’, how the eruptions have created an incredible array of soils over centuries, how international grape varieties are growing alongside local ones and we hear Dario’s excitement about vineyards planted above the 1,000 meter threshold.DOC and DOCG are not explained in the interview: DOC and DOCG wines are both wines with a designation of origin, but DOCG wines have an additional “garantita,” or guarantee, by the Italian government as wines of especially high quality.To further explore the region I would suggest the book: The world of Sicilian wine, from Bill Nesto MW & Frances di Savino. The following links:https://www.wine-searcher.com/regions-etna https://www.etnaunlimited.com/etna-wines/ https://www.forbes.com/sites/tomhyland/2018/12/09/the-wines-of-etna-excellence-from-an-extreme-production-zone/ https://wine-philosophy.com/the-wines-of-mount-etna/
In collaborazione con Firriato ci immergiamo nel meraviglioso territorio dell'Etna dove la viticoltura di montagna, l'attenzione e la cura verso i vitigni autoctoni permette di produrre alcuni dei vini più fini ed eleganti d'Italia con protagonista ovviamente il Nerello Mascalese.
In questa puntata Marco ci racconta che cos'è, secondo lui, un sommelier, e, in occasione delle Natale e dell'inverno ci racconta quale secondo lui è l'abbinamento più azzeccato per l'anatra all'arancia.E se pensate al Pinot Nero… Fuochino, ma lui ci sorprenderà con una scelta meno banale!
Theresa Eccher nasce dall’amore per il vino e per l’Etna. Un percorso che Daniela Conta Eccher e suo marito Andrea Panozzo hanno iniziato “da grandi”, con lo spirito di quando erano ragazzi. Magari anche pensando che forse uno dei loro quattro figli avrebbe avuto voglia di condividere questa magnifica avventura. La prima vendemmia imbottigliata è stata quella del 2011: nasceva Altero, Etna doc Rosso di straordinario carattere. Un cru prefillossera allevato in Contrada Pontale Palino, Solicchiata di Castiglione di Sicilia, sul versante Nord della Montagna a 800 metri di altitudine. Sono seguiti Alizée, Etna Bianco, ER, Etna Rosso da un vigneto molto più giovane, e da ultimo, nel 2017, Ariel, Etna Rosato. Tutti nell’area forse più vocata della Denominazione di Origine: il mitico Nord, dove le colate laviche hanno lasciato ferite non sempre rimarginate tra le case e i vigneti. Non sono siciliani, Daniela e Andrea; vengono dal Trentino (Eccher non è certo un cognome meridionale) nel cuore della Val di Non, e da Venezia. Ma la gente dell’Etna li ha accolti con grandissimi affetto e disponibilità
Theresa Eccher nasce dall’amore per il vino e per l’Etna. Un percorso che Daniela Conta Eccher e suo marito Andrea Panozzo hanno iniziato “da grandi”, con lo spirito di quando erano ragazzi. Magari anche pensando che forse uno dei loro quattro figli avrebbe avuto voglia di condividere questa magnifica avventura. La prima vendemmia imbottigliata è stata quella del 2011: nasceva Altero, Etna doc Rosso di straordinario carattere. Un cru prefillossera allevato in Contrada Pontale Palino, Solicchiata di Castiglione di Sicilia, sul versante Nord della Montagna a 800 metri di altitudine. Sono seguiti Alizée, Etna Bianco, ER, Etna Rosso da un vigneto molto più giovane, e da ultimo, nel 2017, Ariel, Etna Rosato. Tutti nell’area forse più vocata della Denominazione di Origine: il mitico Nord, dove le colate laviche hanno lasciato ferite non sempre rimarginate tra le case e i vigneti. Non sono siciliani, Daniela e Andrea; vengono dal Trentino (Eccher non è certo un cognome meridionale) nel cuore della Val di Non, e da Venezia. Ma la gente dell’Etna li ha accolti con grandissimi affetto e disponibilità
Nel 1887, con l'impianto dei primi vigneti, Don Peppino diede inizio alla storia enologica della famiglia Grasso, oggi giunta alla quinta generazione impegnata nel settore vinicolo.Nel 1925 suo figlio Alessio inaugurò a Milazzo la prima cantina, divenuta subito famosa per le monumentali botti da centinaia di ettolitri ciascuna: cominciò così il grande commercio, con i trasporti per nave, dei vini da taglio della "piana di Milazzo" che davano un generoso apporto alcolico sia ai vini piemontesi che ai grandi "chateaux" francesi.Negli anni '50 nacque una nuova cantina ad opera di Carmelo, figlio di Alessio, che implementò le vendite a livello locale con grande successo e diede notevole impulso alla diffusione del nome aziendale.Dal 1984 l'azienda passa alla quarta generazione, con ancora un nome ricorrente, Alessio, che introduce in cantina le più moderne tecnologie, amplia e diversifica le superfici vitate con occhio attento anche alla produzione biologica.Questi ultimi anni vedono il passaggio del testimone alla quinta generazione con i giovani Tullio e Carmelo inseriti nei punti chiave dell'azienda; a loro spetta il compito di coniugare la grande tradizione di famiglia con le moderne tematiche della produzione e del commercio internazionale.La cantina è il cuore pulsante dell'azienda, luogo in cui i grappoli appena raccolti vengono sottoposti ad un'ulteriore cernita prima della vinificazione; qui moderne attrezzature e tecnologie innovative sono disponibili per esaltare quello che la natura ci dona.
Nel 1887, con l'impianto dei primi vigneti, Don Peppino diede inizio alla storia enologica della famiglia Grasso, oggi giunta alla quinta generazione impegnata nel settore vinicolo.Nel 1925 suo figlio Alessio inaugurò a Milazzo la prima cantina, divenuta subito famosa per le monumentali botti da centinaia di ettolitri ciascuna: cominciò così il grande commercio, con i trasporti per nave, dei vini da taglio della "piana di Milazzo" che davano un generoso apporto alcolico sia ai vini piemontesi che ai grandi "chateaux" francesi.Negli anni '50 nacque una nuova cantina ad opera di Carmelo, figlio di Alessio, che implementò le vendite a livello locale con grande successo e diede notevole impulso alla diffusione del nome aziendale.Dal 1984 l'azienda passa alla quarta generazione, con ancora un nome ricorrente, Alessio, che introduce in cantina le più moderne tecnologie, amplia e diversifica le superfici vitate con occhio attento anche alla produzione biologica.Questi ultimi anni vedono il passaggio del testimone alla quinta generazione con i giovani Tullio e Carmelo inseriti nei punti chiave dell'azienda; a loro spetta il compito di coniugare la grande tradizione di famiglia con le moderne tematiche della produzione e del commercio internazionale.La cantina è il cuore pulsante dell'azienda, luogo in cui i grappoli appena raccolti vengono sottoposti ad un'ulteriore cernita prima della vinificazione; qui moderne attrezzature e tecnologie innovative sono disponibili per esaltare quello che la natura ci dona.
I vigneti di Camporè in Randazzo, sorgono in Contrada San Lorenzo, sul versante nord dell’Etna a 765 mt sul livello del mare, sull’ultimo ciglione lavico di una colata preistorica.La natura è stata molto generosa con questo territorio regalando un terreno perfetto e una condizione climatica ideale per la coltivazione della vite. L’azienda i cui ettari sono equamente divisi tra nerello mascalese e carricante è condotta da Maria Pia Madaudo, una giovane laureata in Giurisprudenza con la passione per il vino, la natura e l’Etna.Alle sue spalle ci sono tre generazioni di produttori che oggi sono il suo faro, insieme allo staff della tenuta.Vogliamo solo fare del buon vino in armonia con la natura che ci circonda, questa è la semplice filosofia di Camporè.
I vigneti di Camporè in Randazzo, sorgono in Contrada San Lorenzo, sul versante nord dell’Etna a 765 mt sul livello del mare, sull’ultimo ciglione lavico di una colata preistorica.La natura è stata molto generosa con questo territorio regalando un terreno perfetto e una condizione climatica ideale per la coltivazione della vite. L’azienda i cui ettari sono equamente divisi tra nerello mascalese e carricante è condotta da Maria Pia Madaudo, una giovane laureata in Giurisprudenza con la passione per il vino, la natura e l’Etna.Alle sue spalle ci sono tre generazioni di produttori che oggi sono il suo faro, insieme allo staff della tenuta.Vogliamo solo fare del buon vino in armonia con la natura che ci circonda, questa è la semplice filosofia di Camporè.
Sentieri Siciliani nasce dal piacere di divulgare intorno al mondo le eccellenze della mia terra. I miei vini sono dei prodotti emblematici del territorio siciliano e descrivono la mia isola e i suoi diversi terroir.Dopo anni di esperienza nel settore agricolo, in collaborazione con gli agricoltori del territorio, ci prendiamo cura delle viti, utilizzando prodotti ammessi in agricoltura biologica che aumentano la resistenza delle piante ai fattori patogeni e climatici. Al momento della raccolta selezioniamo le uve migliori e le raccogliamo manualmente.Con la complicità e la competenza del mio enologo otteniamo dei vini ricchi di personalità tramite i quali invitiamo a intraprendere un viaggio di scoperta e di conoscenza di un territorio denso di culture e tradizioni millenarie, percorrendo dei sentieri che sapranno affascinarvi. I nostri vini sono creati da uve provenienti dal versante sud del vucano Mt. Etna, dalla costa est e dalla costa ovest dell’isola.
Sentieri Siciliani nasce dal piacere di divulgare intorno al mondo le eccellenze della mia terra. I miei vini sono dei prodotti emblematici del territorio siciliano e descrivono la mia isola e i suoi diversi terroir.Dopo anni di esperienza nel settore agricolo, in collaborazione con gli agricoltori del territorio, ci prendiamo cura delle viti, utilizzando prodotti ammessi in agricoltura biologica che aumentano la resistenza delle piante ai fattori patogeni e climatici. Al momento della raccolta selezioniamo le uve migliori e le raccogliamo manualmente.Con la complicità e la competenza del mio enologo otteniamo dei vini ricchi di personalità tramite i quali invitiamo a intraprendere un viaggio di scoperta e di conoscenza di un territorio denso di culture e tradizioni millenarie, percorrendo dei sentieri che sapranno affascinarvi. I nostri vini sono creati da uve provenienti dal versante sud del vucano Mt. Etna, dalla costa est e dalla costa ovest dell’isola.
Nerello Mascalese is a unique Sicilian wine that everyone should try once. Find out where this grape grows, and the flavor profile of this amazing wine in this episode. Reviews and descriptions of Passopisciaro, Pietradolce, Firriato, and Tasca D’Almerita wine by JJ Buckley, VinePair, and Kerin O’Keefe from WineEnthusiast
Bill Nesto and Frances Di Savino are co-authors of "The World of Sicilian Wine", as well as "Chianti Classico: The Search for Tuscany's Noblest Wine".
Ian D'Agata is the Scientific Director of the Vinitaly International Academy, the author of the book "Native Wine Grapes of Italy," and a contributor to both Vinous Media and Decanter Magazine.
Salvino Benanti works with his family at the Benanti winery on Sicily's Mount Etna.
Salvatore Geraci is the proprietor of the Palari winery, on Sicily in Italy. Also in this episode, Erin Scala looks back to the myth and history of Sicily.
Andrea Franchetti is the proprietor of Tenuta di Trinoro in Tuscany and Passopisciaro in Sicily. Also in this episode, Erin Scala talks Flurbereinigung.
Frank Cornelissen produces wine from Mount Etna in Sicilia, Italy. Also in the episode, Erin Scala gets some Thanksgiving pairing ideas.