Il podcast che unisce il Cinema al bere bene!
Dal 21 al 30 marzo 2025 si è tenuto a Milano la 34^ edizione del Fescaal il Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina. Questo è un festival che attendo con grande gioia ogni anno, perché porta con sé una preziosa unicità: la possibilità di viaggiare per il mondo grazie al mezzo cinematografico, di entrare in contatto con culture lontane, con diversi immaginari e impianti narrativi. Il cinema è conoscenza, è rappresentazione, è antropologia, è libertà creativa. 10 giorni di festival, in cui si ha la possibilità di vedere il meglio della produzione cinematografica di tre continenti che molto spesso non trovano spazio nella tradizionale distribuzione occidentale. In questa puntata vi consiglio alcuni dei film che più ho apprezzato:
Presentato alla 74^Berlinale, che ha conferito a Sebastian Stan (Edward) l'Orso d'Argento alla miglior interpretazione protagonista, “A Different Man” di Aaron Schimberg, al cinema in Italia dal 20 marzo, è un film estremamente coraggioso e arguto che porta sullo schermo il ribaltamento dei più classici schemi favolistici. Edward è un giovane attore dal volto sfigurato per via di una rarissima malattia, la neurofibromatosi. Decide di sottoporsi a un trattamento sperimentale, che contro ogni previsione lo guarisce. Molte cose cambiano nella sua vita, eppure tutto rimane inquietantemente uguale… anzi il suo nuovo volto da sogno si trasforma in un vero e proprio incubo.In costante bilico tra ironia grottesca, body horror e brillante commedia newyorkese, “A Different Man” restituisce un ritratto disturbante e disorientante della società contemporanea e dell'essere umano che la popola: il culto dell'immagine e la costante ossessione dell'apparire, con la convinzione di migliorare la propria vita attraverso il cambiamento estetico.Aaron Schimberg è estremamente astuto e mette in piedi questa critica sociale attraverso gli occhi di un uomo affetto da una grave e rara malattia: il suo desiderio di una nuova vita, si scontra con i limiti del proprio carattere e della propria personalità. Edward e lo spettatore si ritrovano inermi di fronte allo specchio di ciò che sarebbero potuti essere. Un sogno in frantumi, un incubo pirandelliano.
Orso d'Oro alla 75esima Berlinale, “Dreams” di Dag Johan Haugerud è un film che affascina per la sua capacità di giocare con la realtà, intrecciando innamoramento, letteratura e un dialogo intergenerazionale che scorre con naturalezza grazie a una sceneggiatura straordinariamente ben scritta.Johanne, un ragazza quindicenne, sperimenta i primi desideri sessuali quando si innamora perdutamente della sua insegnante. Descrive ciò che prova sul suo diario, e lo fa così bene che sia la madre sia la nonna pensano che i suoi scritti debbano essere pubblicati.In “Dreams” il confine tra ciò che è reale e ciò che è raccontato si dissolve dolcemente, trasportandoci in una dimensione avvolgente e malinconica, dove ogni emozione sembra fluttuare tra le pagine di un libro e i battiti di un cuore innamorato. Il drink perfetto per accompagnarlo? “Edna's Lunchbox”, un cocktail iconico di Oklahoma City, a bassa gradazione alcolica che avvolge, conforta e coccola:
La 75ª Berlinale si è conclusa con storie potenti e cinema d'autore da tutto il mondo. Ecco i quattro film che ho amato di più, tutti da accompagnare con il drink perfetto!
Oggi, cari amici cinefili, vi portiamo alla scoperta di tre film horror che hanno riscritto con originalità e intraprendenza artistica, canoni e stili di un genere che ormai fa troppa fatica a instillare paura e terrore nello spettatore! Questo viaggio nei sentimenti più inqueti sarà accompagnato dall'abbinamento a tre succhi di frutta energici e gustosi, che grazie alla partnership con Pfanner, regaleranno una note dolce a visioni tormentate.
“Il mio giardino persiano” è il film che ha più conquistato il pubblico alla Berlinale del 2024. Toccante, umano e vitale, l'opera del duo registico iraniano, Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, è un racconto intimo e delicato che affronta il tema della solitudine e del desiderio di sentirsi nuovamente vivi. Mahin, una vedova di 70 anni, è stanca della sua vita solitaria e dopo un pranzo con le amiche si convince a cercare la compagnia di un uomo: la donna avvicinerà l'anziano tassista Faramarz, ex soldato anche lui destinato a restare solo, e con gentilezza lo invita da lei per passare una serata insieme. Il vero atto politico, di sfida contro il regime iraniano, che ha revocato il passaporto ai due registi impedendo di fatto la loro presenza alla kermesse berlinese, è l'aver portato sullo schermo il desiderio di amore e condivisione, la forza più forte e dirompente che neanche un regime può soffocare.
Oggi vi porto in Norvegia con un abbinamento che unisce la potenza del cinema d'autore scandinavo a un sorso di eccellenza italiana: il film "Armand" di Halfdan Ullmann Tøndel accompagnato da un calice di Grignolino d'Asti DOC "Garibaldi" di Mura Mura.Opera prima di Halfdan Ullmann Tøndel, "Armand" è un intenso kammerspiel scolastico che esplora l'incapacità degli adulti di affrontare i conflitti con equilibrio e trasparenza. Al centro della storia, un incidente tra due bambini, Armand e Jon, dà origine a una spirale di tensioni e manipolazioni, in cui la verità si distorce in un clima sempre più opprimente e claustrofobico.L'oscurità avvolge non solo i personaggi, ma anche l'atmosfera del film, dove un allarme antincendio difettoso preannuncia, con raffinata sottigliezza, il "fuoco" metaforico delle discussioni che divamperanno tra genitori e insegnanti. Tøndel intreccia con maestria delicatezza e inquietudine, svelando i limiti delle relazioni umane e i compromessi morali che gli adulti scelgono – o evitano – per mantenere un fragile equilibrio.Prodotto da Mura Mura in un esclusivo appezzamento di appena 0,7 ettari, circondato da alberi di albicocco, il "Garibaldi" è un Grignolino che incanta per il suo carattere unico. Con un tannino vellutato ma deciso, note speziate e un'ampiezza aromatica straordinaria, questo vino è perfetto per chi cerca momenti di riflessione e scoperta.La complessità narrativa di "Armand" trova un'eco elegante nelle sfumature del "Garibaldi". I suoi sentori speziati e la struttura raffinata amplificano le emozioni che il film trasmette, invitando a esplorare, tanto nel calice quanto nella storia, contrasti e armonie che emergono poco a poco. È il compagno ideale per il ritmo lento e meditativo della pellicola, arricchendo ogni sfumatura emotiva con un sorso avvolgente e indimenticabile.
Una parentesi di vita fuori stagione, burlesca e malinconica, per rielaborare una ferita passata. In queste poche parole si può riassumere la nuova pellicola di Stéphane Brizé, “Le occasioni dell'amore”, presentata in concorso all'80esima Mostra del cinema di Venezia. Mathieu (Guillaume Canet) un attore cinquantenne di Parigi, e Alice (Alba Rohrwacher), una pianista quarantenne di una cittadina di mare, si sono innamorati quindici anni fa, ma poi separati, seguendo vite diverse: anni dopo, il destino li fa incontrare di nuovo in una SPA dove Mathieu si è rifugiato per cercare serenità.Un dramma esistenziale di una delicatezza inaspettata, in bilico tra sorrisi e lacrime, dove la fiamma della passione divampa nella nobiltà del silenzio. Due attori in stato di grazia, che restituiscono due personaggi capaci di sopravvivere ben oltre i titoli di coda grazie alla loro profonda umanità. A un film così delicato ed emotivo può essere abbinato solo uno dei cocktail più eleganti e raffinato della storia della mixology: l'Oyster Martini, inventato dal mitico Mauro Lotti: una bevuta piena e avvolgente grazie alle note erbacee del Gin e a quel tocco oceanico e capito che solo l'ostrica può conferire. Ingredienti: 60 ml Gin, 10 ml Dry Vermouth 1 ostrica Preparazione: Versare il Vermouth e l'acqua dell'ostrica nel mixing glass con ghiaccio e mescolare, successivamente eliminare il liquido di fusione. Versare il Gin nel mixing glass e mescolare. In una coppetta precedentemente raffreddata adagiare l'ostrica e versare il contenuto del mixing glass.Buona visione, buona bevuta e viva il cinema! #ciaksibrinda #cinema #recensionefilm #recensione #film #movie #drink #beverage #cocktail #cocktails #creatorsearchinsights #oystermartini #albarohrwacher #guillaumecanet #venicefilmfestival #mostradelcinemadivenezia #soloalcinema #iwonderpictures
Premiato al Festival di Cannes 2024 con il premio per la Miglior Regia nella sezione Un Certain Regard, “I Dannati” di Roberto Minervini è un'opera potente e profondamente esistenziale. Un viaggio esperienziale che esplora le zone più ignote e inesplorate dell'animo umano, attraversando confini e frontiere tanto interiori quanto universali. Un film capace di interrogarsi sul senso della vita, restituendo un'intensa umanità attraverso una messa in scena straordinaria fatta di silenzi che, in un mondo sempre più anestetizzato, risuonano con un fragore assordante. Per accompagnare questa esperienza cinematografica, proponiamo un drink che ne rispecchi il carattere: un raffinato Boulevardier. La sua anima è il Bourbon, il whisky americano amato dai soldati del film, che in esso trovano conforto e calore. La combinazione con Campari e Vermouth dà vita a una bevuta dal sapore complesso e intellettuale, perfetta per riflettere sui temi profondi e sulla sensibilità che Minervini porta sullo schermo. “I Dannati” è ora disponibile su Tim Vision. #ciaksibrinda #cinema #recensionefilm #recensione #film #movie #drink #beverage #boulevardier #cocktail #minervini #idannati #festivaldecannes #cannesfilmfestival #cannes
“Ping Pong - Il Ritorno” racconta con epicità il riscatto del campione “mancato” Dai Minjia, tornato in Cina per riportare la nazionale di Ping Pong alla gloria contro i rivali svedesi. Con scene intense e battaglie al tavolo che ricordano duelli all'ultimo respiro, il film offre anche un emozionante affresco politico, sociale e sportivo cinese. L'abbinamento cocktail perfetto è il “Baigroni”, una rivisitazione esotica del classico Negroni realizzata con il Baijiu Ming River Sichuan. Questo distillato cinese a base di sorgo, audace e profumato, dalle note quasi tropicali, si sposa alla perfezione con il sapore intenso del film. Viva il cinema! #ciaksibrinda #cinema #recensionefilm #recensione #film #movie #drink #beverage #baigroni #cocktail #baijiu
Sean Baker è il cantore della società americana dimenticata, marginale, abbandonata, mortificata e maltrattata. “Anora”, film con il quale ha ottenuto la Palma D'Oro al 77° Festival di Cannes, proietta lo spettatore nei sobborghi più malfamati di una New York sempre più tradita dal capitalismo e dove si incontrano i fantasmi illusi dal “sogno americano”. Per la prima volta Sean Baker punta la sua cinepresa sul mondo degli eccessi e delle frenesie dei ricchi, è un capovolgimento funzionale del punto di vista che esalta la follia eccentrica di una commedia dark in cui convivono due anime: la prima più romantica e spensierata, la seconda più thriller e noir. Il regista indie americano con “Anora” denuncia l'assenza di empatia, di umanità e di solidarietà nella società attuale, realizzando una fiaba moderna, pop e neorealista, dove si ride sia di pancia che di testa. In abbinamento un classico contemporaneo newyorkese, il “Flat Iron Martini”, cocktail che rende omaggio allo spirito e all'essenza del film, capace di esaltare e amalgamare la ruvidezza e l'esplosività della vodka, alla dolcezza e morbidezza del Lillet Blanc. Cosa rimane alla fine della visione di “Anora”? La sbornia del sogno, la malinconia del risveglio, ma la grande commozione per la resistenza dei sentimenti umani. Viva il cinema! #ciaksibrinda #cinema #recensionefilm #recensione #film #movie #drink #beverage #anora #seanbaker #cinemaindie #indiecinema #newyork #usa #americandream
Una sola notte per innamorarsi, spaventarsi e sentirsi completamente vivi. Un solo piano sequenza, di ben 140 minuti, per scoprire e immergersi nelle atmosfere di una Berlino che rifugge i turisti e svela i suoi lati più noir. Una ragazza, Victoria (brillantemente interpretata da Laia Costa), attraverso cui approcciarsi al mondo che ci circonda con uno sguardo dolce, ingenuo e incosciente. Sebastian Schipper firma un'opera audace, un'esplosione di vita, l'insostenibile leggerezza del brivido capace di stravolgere intere esistenze. “Victoria” ci regala una storia di cui ci si innamora senza sapere il perchè. L'abbinamento scelto è una “Canceled Ipa” del birrificio artigianale berlinese BRLØ: le sue note tropicali e fruttate sprigionano un'insolita energia esotica, la stessa che emana la protagonista madrileña, Victoria, per le vie notturne di Berlino. Se vi trovaste nella capitale tedesca, fate tappa al BRLØ Brwhouse nel parco di Gleisdreieck, in Schöneberger Straße 16. “Victoria” è attualmente disponibile su Amazon Prime Video Viva il cinema! #ciaksibrinda #cinema #recensionefilm #recensione #film #movie #drink #beverage #beer #germanbeer #germanmovie #germancinema #berlin #berlino #brlo #brlø #victoria #sebastianschipper
“La terra promessa” di Nikolaj Arcel è un intenso dramma storico che trasporta lo spettatore nella Danimarca del XVIII secolo, costruendo una grande epopea western, capace di riflettere i lati più duri e nascosti dell'animo umano. Il film racconta la storia del capitano Ludvig Von Kahlen, interpretato da Mads Mikkelsen, che vuole rendere fertile una grande terra desolata, la brughiera danese, affrontando le difficoltà della natura selvaggia e i conflitti con i potenti signori del luogo. “La terra promessa” parla di ambizione e desideri, destinati a fallire se rappresentano il solo scopo dell'esistenza umana. Viene esplorata la volontà ancestrale di dominare il caos, ma anche la necessità di guardarsi nel profondo, per comprendere e nutrire i bisogni dell'anima. Per l'abbinamento un buon “North Seal Oil”, un cocktail complesso e strutturato che porta nel bicchiere tutto lo spirito indomabile delle terre del nord Europa: 45 ml di Aquavit, 22 ml di Americano Cocchi Bianco, 15 ml di Scoth torbato, 7 ml di triple sec e una scorza di pompelmo a guarnire. Dirompente al palato, regala vellutate note torbate, che richiamano immediatamente le lande desolate della brughiera danese, evocando la lotta impari ed eterna tra uomo e natura. "La terra promessa" è disponibile su Now e Sky Viva il cinema!
“Mr. Nobody” di Jaco Van Dormael è un cult della cinematografica europea. Nel 2092 l'umanità ha raggiunto l'immortalità e Nemo Nobody, l'ultimo uomo mortale sulla Terra, alla veneranda età di 118 anni racconta la sua vita. Con una narrazione non lineare, ricca di continui salti temporali e scenici, “Mr. Nobody” affronta il tema della complessità della scelta, portando sullo schermo un prezioso dramma fantascientifico. Con un cast superlativo, una sceneggiatura perfetta che intreccia temi filosofici a teorie scientifiche e quantistiche, Jaco Van Dormael racconta l'essenza, il dolore e la poeticità dell'esistenza, ricordando che ogni scelta ha valore e che la vita dell'uomo forse è una semplice addizione tra caso e immaginazione. Come abbinamento, in onore alla nazionalità del regista, una deliziosa birra trappista Rochefort 10, una Belgian Strong Ale dall'elevata gradazione, corposa e piena al palato, capace di sedurre con note fruttate, speziate e un finale lievemente amaro con sentori di cioccolato e note affumicate. Una birra perfetta per anche l'invecchiamento!
Per l'episodio speciale “Summer Edition '24”, tre film e tre cocktail per serate estive tutte da gustare:
“Hit Man” di Richard Linklater trae ispirazione da una storia vera ed è una commedia indie che si “traveste” con abilità e intelligenza in un film action, romantico e anche thriller noir. Il racconto ruota attorno a Gary Johnson, un banale e poco carismatico insegnante e consulente di filosofia che si trova a lavorare part-time come investigatore sotto copertura per la polizia. In questo ruolo, si finge un sicario per smascherare persone che vogliono assumere un killer professionista. Mentre svolge questo pericoloso lavoro, Gary si ritrova invischiato in una serie di situazioni complesse e pericolose, che mettono alla prova la sua moralità e le sue convinzioni. “Hit Man” è un film sull'arte del “travestimento” nella vita, sul confine labile tra finzione e realtà: grazie a una straordinaria e magnifica sceneggiatura, dai dialoghi brillanti e dal ritmo dinamico, mette in scena un irriverente gioco degli equivoci, capace di esplorare anche i temi più seri di etica e identità, indagando le conseguenze delle proprie scelte. Perfetto in abbinamento un buon “Rail Splitter”, un mocktail ovvero un drink analcolico “travestito” da cocktail, la cui invenzione è antecedente al Proibizionismo: 30ml di succo di limone fresco, 30 ml di sciroppo di zucchero, 120 ml di Ginger Ale, una fetta di limone a guarnire, e due gocce di angostura per un tocco alternativo. Questo mocktail dal carattere fresco, frizzante e deciso, si sposa magnificamente ai dialoghi brillanti e geniali di “Hit Man”. Viva il cinema!
“L'impero” di Bruno Dumont è all'apparenza una folle e geniale parodia dei kolossal hollywoodiani fantascientifici, che è stata capace di aggiudicarsi il Premio della Giuria alla 74° Berlinale. È un film estremamente profondo che grazie all'uso di una sferzante e selvaggia satira, mette in luce lo stato di salute della società attuale: un'umanità frammentata, polarizzata e incapace di comunicare. Uno scontro intergalattico sulle spiagge di un assonnato paesino di pescatori nel nord della Francia, diventa terreno fertile per indagare la natura umana, dal suo rapporto con il corpo, alla coesistenza degli opposti, fino alle paure più contemporanee. Il perfetto abbinamento è un buon bicchiere di Gin Citadelle “Riserva”, uno spirit capace di incarnare a pieno il senso registico del film. Così come Bruno Dumont ha fatto convivere forze, sentimenti e visioni opposte all'interno del suo racconto, nell'assaporare questo gin è possibile apprezzare il perfetto equilibro tra note degustative apparentemente lontane e inconciliabili: grazie ai sei mesi di affinamento in botti di cognac, questo spirit presenta una freschezza e una finezza tipica del gin, ma anche una elegante complessità e morbidezza, caratteristica propria dei liquori invecchiati in legno. Viva il cinema!
“Il Gusto delle Cose” di Trần Anh Hùng è un film estremamente raffinato e delicato, capace di incantare per la sua eleganza. La bellissima storia d'amore tra Dodin ed Eugénie prende vita tra i fornelli di una spaziosa cucina del XIX secolo: un gioco sensuale, tra seduzione e visioni culinarie, dà il via a una sinfonia di sapori e passioni che conquista personaggi e spettatori. Una visione capace di nutrire occhi, anima e cuore. Perfetto in abbinamento una buona bottiglia di “Bourgogne Pinot Noir 2020” di Jean-Marc Boillet: un vino vellutato, sottile e sensuale, dai tannini delicati e arrotondati, che lascia al palato un bel ricordo e chiude con una lunghezza esaustiva. Viva il cinema!
“Foglie al vento” di Aki Kaurismäki è una bellissima storia d'amore tragicomica, ironica e malinconica, un'ode dedicata agli ultimi, ai reietti e a tutti coloro che, nonostante le avversità della vita, non smettono mai di sognare. Una fredda e inospitale notte finlandese, si rivela scenario inusuale per un incontro di due solitudini, quelle di Ansa e Holappa: uno sguardo d'intesa, un numero perso, l'alcolismo e appuntamenti mancati, ostacoleranno la loro voglia di felicità. Kaurismäki porta sullo schermo tutta la sua tristezza esistenziale senza nascondere però un forte desiderio di disperato romanticismo. “Foglie al vento” è ostinatamente sincero nel raccontare i nodi dell'anima, nel comprendere i silenzi altrui e nel dichiarare amore eterno per i sentimenti umani. Per questa visione si consiglia un buon bicchiere di “@saentismaltwhisky - Edition Himmelberg”, un single malt svizzero prodotto ad Appenzeller: un whisky elegante e strutturato, capace di avvolgere il palato con lunghe note speziate, dolciastre e fruttate, che rimandano a sentori di zenzero candito, pera matura, cannella e note tostate. Un abbinamento ispirato anche al World Whisky Day (18 maggio) capace di interpretare e rendere omaggio all'eleganza minimale, estetica e umana della pellicola di Aki Kaurismäki. “Foglie al vento” è disponibile su Now Viva il cinema!
Una judoka in lotta per il titolo mondiale e per la sua stessa vita. “Tatami” è il film rivelazione degli ultimi mesi, capace di raccontare un dramma esistenziale potentissimo che grida libertà, sogni e speranze. Un film sullo sport che si trasforma in un thriller al cardiopalma, metafora di ribellione contro ogni oppressione. L'abbinamento perfetto è un buon “Black Russian”, anche nella sua versione “White”, che si sposa perfettamente con il bianco e nero del film: il sapore secco e deciso della vodka rispecchia i momenti tesi di combattimento, mentre le noti dolci del liquore al caffè (si consiglia il Caffè Moka Varnelli) fanno da eco ai teneri flashback della protagonista. Viva il cinema!
In “Undine” Christian Petzold rilegge il mito dell'Ondina, con un film estremamente intimo, essenziale e poetico, dalla regia minimale ma estremamente raffinata. L'amore è una forza incontrollabile, viscerale esistenziale… esplode con delicatezza ed estrema passionalità: i protagonisti rimangono sospesi tra un magico realismo e una realtà in continua costruzione, dove passato, presente e futuro convivono, tra la plasticità di Berlino e il dinamismo dei sentimenti! L'abbinamento perfetto è con un buon calice di Gewürztraminer, un vino tedesco dalla grande eleganza aromatica e dal palato fresco, voluttuoso e sensuale. “Undine” è disponibile su Amazon Prime Video! Viva il cinema!
“Drive-Away Dolls” è un divertente on the road a tinte queer e pulp firmato da Ethan Coen, che nel suo primo lungometraggio in solitaria realizza un film che richiama l'estetica dei B-movie, con un'ironia serrata e due protagoniste meravigliose: Jamie e Marian. In abbinamento un buon Paloma, un long drink fresco e agrumato, che rispecchia l'energia e il vigore di questa commedia a tratti folle e grottesca. Viva il cinema!
"Povere Creature" di Yorgos Lanthimos è un bellissimo manifesto femminista ed è un avventuroso viaggio antropopoietico alla scoperta degli stadi emotivi, esistenziali ed esperienziali dell'essere umano! In abbinamento un Martini Dry, un cocktail semplice, essenziale ed elegante dal sapore deciso e conciso, che rispecchia tutte le sfumature di questo incredibile film. Viva il cinema!