Paccasassi - Marche

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Paccasassi è un viaggio nella Riviera del Conero. Alla ricerca delle bellezze naturali ma anche storiche, culturali ed enogastronomiche di questo tratto di costa marchigiana. - Scarica l'app Loquis per iOS e Android.

Laura Graziosi


    • Sep 15, 2020 LATEST EPISODE
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    Tutti in sella

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2020


    Una mattina, attorno alle 9, davanti agli occhi sgranati di alcuni bambini, è comparso, in cima al muro della Mole Vanvitelliana: un cavallo. Il cavallo era rosso. Un cavallo rosso, arrivato alla Mole su un peschereccio. Mimmo Paladino ha scelto Ancona per il suo Cavallo Rosso, realizzato in vetroresina con le zampe nere e senza piedistallo. Il Cavallo Rosso di Mimmo Paladino sono tre anni che si erge impettito dall'alto delle mura di cinta del Lazzaretto. E' il simbolo della rinascita artistica e culturale della città.

    La statua si può toccare

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2020


    Il Museo Tattile Statale Omero è un unicum, nel sistema museale italiano. Istituito nel 1993, il Museo promuove con esposizioni, laboratori, ricerche, la fruizione multisensoriale del patrimonio culturale e artistico. Il Museo non ha barriere. Le opere d'arte esposte si possono toccare. E' un museo tattile, che rende l'arte accessibile e fruibile a chiunque, ai non vedenti e agli ipovedenti, i quali possono anche leggere le descrizioni in braille. Tutti sono invitati ad addentrarsi in un percorso nella storia dell'arte, che compone un viaggio, tramite opere plastiche e scultoree, dall'antica Grecia fino al Rinascimento. La prima sala del museo, presenta copie in gesso al vero e modelli in scala e plastici. E'possibile seguire con le dita le forme del Discobolo, della Venere di Milo, della luna capitolina. Scoprire con le mani com'è fatto il Pantheon, la Basilica di San Pietro, il David, la Pietà di Michelangelo, accorgersi, con il buio negli occhi, dell'imponenza del Mosè. Nella seconda sala, si possono toccare opere originali di arte contemporanea, realizzate da De Chirico, Arnaldo Pomodoro, Valeriano Trubbiano, Pietro Consagra ed altri ancora. Un Museo innovativo, gratuito, che mira ad estendere ancora la sua ricerca per l'accessibilità dell'arte, a tutti.

    Immobili e vaganti

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2020


    Sarà che tutti, in varie dimensioni dell'esistenza, potremmo essere naufraghi, clandestini, portatori di una barca sulle spalle, alla ricerca di approdi sicuri o immersi nelle scelte, per capire quale sia la rotta da prendere. Fatto sta, che pur allontanandomi, mi sentivo osservata da quei due. I due uomini che sorreggevano la barca rovesciata. Compongono l'opera esposta nel cortile interno della Mole Vanvitelliana d'Ancona. L'autore è Velasco Vitali e l'opera si intitola: Sbarco. Due figure maschili, in bronzo, sorreggono sulle proprie spalle un'imbarcazione rovesciata, composta da materiale lucente. Le loro teste rimangono nascoste all'interno della barca. Vitali stesso racconta di due figure metafisicamente spaesate. Immobili eppure vaganti, che possono essere circondate da persone che gli vagano attorno. Sono una di quelle.

    La Mole Vanvitelliana di Ancona

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2020


    Forse, non tutti sanno che ad Ancona, c'è un'isola. In un angolo del porto, superato il canale detto mandracchio, difronte al rione degli Archi, c'è un'isola artificiale. Risale ai primi anni del Settecento, quando Papa Clementino XII incarica l'architetto Luigi Vanvitelli della costruzione di un Lazzaretto. Il papa stesso aveva reso Ancona un porto franco, determinando un grande impulso per gli scambi commerciali. Il porto era un via vai continuo di merci e di gente. La necessità di un luogo che potesse avere una funzione sanitaria, per le quarantene, isolato dal resto della città, come pure di uno spazio in cui stipare grandi quantità di merci, diventava urgente. Luigi Vanvitelli, a partire dal 1732 progetta la Mole Vanvitelliana. Sopra l'isola artificiale, l'architetto guida i lavori per un imponente Lazzaretto. Si realizzano 22mila metri quadrati, capaci di ospitare fino a 2000 persone. La maestosa struttura è a pianta pentagonale, con gli spazi interni dedicati alle persone in quarantena mentre quelli esterni per le merci. Ora è collegato alla terraferma con tre ponti ma, in origine, l'ingresso era soltanto uno, dove si trova il portale principale in Pietra d'Istria. Nel tempo, il Lazzaretto ha modificato più volte il proprio uso. Oggi, è un vivace centro culturale che ospita spettacoli, concerti, rassegne cinematografiche, mostre e, alcune sale, sono sede del Museo tattile Omero

    Quella maledettissima...

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


    E' il 1827, viene inaugurato il Teatro delle Muse. Opera maestosa, in stile neoclassico, si erge davanti all'entrata del Porto di Ancona. Un ingente sostegno economico è concesso dalla Società dei Palchettisti, formata dalle famiglie più abbienti della città, le quali in cambio ricevono la proprietà di un palchetto ciascuna. Il timpano della facciata è decorato con bassorilievi che riproducono le nove Muse, con Apollo dio di tutte le Arti e Palèmone, dio della navigazione. Il sipario riproduce l'imperatore Traiano, trionfante di ritorno dalle guerre daciche, che sfila sotto l'Arco del porto, eretto proprio in suo onore. Nella sala a ferro di cavallo, nei quattro ordini di palchi e fino al loggione, risuonano per almeno 100 anni le opere liriche. Quelle di Rossini, di Verdi. Eseguite persino, alla presenza del re Vittorio Emanuele II, in visita alla città, in occasione dell'annessione di Ancona al Regno d'Italia. E' il 1943 quando le bombe cadono sulla città e colpiscono anche il teatro. Danneggiano il soffitto e i rivestimenti. Il sipario cala, per quasi 60 anni...

    Ma tu, come ti chiami?

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


    Realizzata alla fine del 1400, nasce come Piazza Nuova. E' la più centrale e la più ampia della città, quindi diventa presto Piazza Grande. A fine settecento, i francesi occupano Ancona. Il loro generale si sa, voleva le cose in grande, e la piazza prende il nome di Piazza Napoleone. Ma poi c'è la Restaurazione dello Stato Pontificio, e a dominare la piazza c'è la chiesa di San Domenico, nel punto più alto. Che facciamo? La piazza diventa Piazza San Domenico. E' il 1860, 4 e 5 novembre, le Marche aderiscono al Regno d'Italia con un plebiscito. E'ufficiale, quella: è Piazza Plebiscito. Dal 1860, è ufficiale, ormai è così, sulle carte, sulle buste da lettere sui documenti… eppure… i cittadini di Ancona… la chiamano: Piazza del Papa! E' il centro della vita notturna cittadina. Insomma, stasera, dove ci vediamo?

    Dal terzo ordine si vede il mare

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


    L' anfiteatro di Ancona è stato costruito tra il Colle Guasco e il Colle dei Cappuccini nel I secolo a.c. Poteva ospitare fino a 10.000 spettatori. Oltre 20 gradinate erano distribuite su 3 ordini, in parte scavati nella roccia, in parte creati appositamente in pietra e laterizi. L'anfiteatro è a 50 metri sul livello del mare e dalle gradinate più alte si vedeva l'Adriatico su due fronti: sia a nord est che a sud ovest. Chissà, magari la bellezza dello scenario naturale riusciva a distrarre qualche spettatore dagli spettacoli cruenti che si svolgevano nell'arena. I gladiatori entravano in processione dalla Porta pompae e, se lo spettacolo non volgeva a loro favore, ne risultavano moribondi o morti, per loro si apriva il passaggio della Porta Libitinensis, consacrata alla Dea dell'aldilà. Accanto all'anfiteatro, è stato rinvenuto un complesso termale, con un frigidarium una vasca in marmo, un pavimento in mosaico e pareti affrescate.

    Del Canneto, del Mercato, della Piazza

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


    Santa Maria del Canneto: è lei. Perché questa zona, a ridosso del porto, un tempo era paludosa e proliferavano le piante di canne. Santa Maria del Mercato: di nuovo lei. Dopo aver bonificato la zona dalla palude, nello spazio antistante la chiesa si svolgeva il mercato. E non lontano da qui, c'è anche la Loggia dei Mercanti. Santa Maria della Piazza: è sempre lei. Dopo la funzione di mercato, il sagrato è diventato un luogo importante per tutta la cittadinanza, uno spazio pubblico in cui si svolgeva anche l'investitura del Podestà. La Chiesa, Santa Maria della Piazza, è un pregevole esempio di arte romanica. Risale al 1200, ed è costruita sulle rovine di una basilica paleocristiana. All'interno, come vuole l'arte romanica, Santa Maria della Piazza è spoglia ed essenziale. La facciata invece colpisce lo sguardo ed è firmata da Mastro Filippo. Nel 1210, Mastro Filippo si trova davanti una parete di pietra bianca del Conero ed inizia ad arricchirla di fregi ed ornamenti. Realizza così una facciata piena di particolari, con un susseguirsi di archetti ciechi, sculture, in cui domina la figura di Maria, scolpita al centro e nella parte più alta. Numerosi sono i mostri e le figure allegoriche, che riempiono di notevole interesse, significato e curiosità, tutto il portale.

    Tra una nave che viene e una che va

    Play Episode Listen Later Sep 13, 2020


    Ancona città dorica, fondata nel IV secolo a.c. dai Dori, i greci che provenivano da Siracusa. Eppure già nel XIII secolo a.c., dal golfo di Ancona partivano navi alla volta della Grecia, dell'Istria e della Dalmazia. Ma è proprio con l'arrivo dei Dori, e a seguire dei romani, che quell'insenatura naturale e strategica, per l'attracco in sicurezza delle navi, assume le caratteristiche architettoniche di un porto. Da quando è stata aperta la passeggiata nel Porto Antico della città, è possibile percorrere il camminamento delle lunghe mura medioevali, passare accanto alle portelle da cui si scambiavano le merci, alla casa del Capitano, all'arco di Traiano e quello di Clementino, fino al basamento della vecchia lanterna. In fondo alla passeggiata, sulla punta estrema del Molo nord, rivolta ad Oriente, si arriva anche alla suggestiva Lanterna Rossa.

    Il Duomo diventa rosa

    Play Episode Listen Later Sep 13, 2020


    Da più di Mille anni, il Duomo di San Ciriaco veglia sulla città di Ancona. Domina il punto più alto del colle Guasco, l'angolo più estremo del promontorio roccioso su cui sorge la città. Il Duomo si affaccia sul porto, su tutto il Golfo e il mare aperto. L'edificio sorge sui resti di un antico tempio pagano e di una basilica paleocristiana. Il tempio era dedicato probabilmente ad Afrodite, protettrice dei naviganti. Il Duomo di Ancona è un accurato esempio di arte romanica, in cui sono inseriti elementi gotici e bizantini. La pianta centrale è a base greca, ha tre navate e la cupola, che armonizza l'intera architettura, è considerata una delle più antiche d'Italia. La facciata è decorata con quattro colonne che sorreggono un arco a sesto pieno. Le colonne poggiano su possenti leoni in marmo rosso. E' il tramonto forse il momento più suggestivo per salire al Duomo. Quando la Cattedrale si ammanta di una luce calda, e proprio tutto quel bianco e quell'insolito rosso, assumono tinte corallo, arancio, rosa. Così pure la scalinata e tutte le pareti intorno. Il Duomo allora brilla di una solennità, che respira millenaria, in quella pietra.

    La cucina nella roccia e gli scogli in salotto

    Play Episode Listen Later Sep 13, 2020


    Gli anconetani sono abitanti di città ma anche Grottaroli. Nei primi anni del Novecento, i pescatori di Ancona hanno scavato grotte, per la rimessa delle barche, per custodire gli strumenti della pesca e per riposarsi dopo una giornata di lavoro. Le Grotte di Ancona si trovano ai piedi del promontorio roccioso su cui poggia la città. Nella zona che si affaccia sul mare, sotto il quartiere del Passetto. In alcuni punti, le grotte si raggiungono soltanto tramite gli stradelli, sentieri tracciati nella rupe. Nella zona centrale invece, si scende una grande scalinata o con l'apposito ascensore del Passetto. Le grotte sono più di 400 e si ereditano di padre in figlio. Per i Grottaroli, sono una sorta di gioiello di famiglia, testimoniano l'antico legame dei cittadini con il mare.

    Le sedie solitarie del Cardeto

    Play Episode Listen Later Sep 12, 2020


    Dal Parco del Cardeto, il panorama avvolge tutto il Golfo di Ancona, il centro città, i colli intorno e il mare aperto, con le falesie a strapiombo sull'acqua. Ancona, come tutte le città di mare, deve nascondere due anime: una vivace, aperta e accogliente, l'altra più riservata e solitaria, sulla difensiva, molto discreta. Rimango allora piacevolmente sorpresa da ciò che trovo nei punti panoramici, lungo il sentiero del Parco del Cardeto. Non ci sono panchine, per sedersi in compagnia a chiacchierare ma, sedie singole. Esiste per tutti un momento, in mezzo alla natura o davanti alla bellezza di uno scenario, in cui si ha bisogno di staccarsi dalla realtà e perdere il proprio sguardo e il pensiero all'orizzonte. Mantenendosi in un tempo sospeso, che non contempla necessariamente il chiacchiericcio di fondo quotidiano.

    Il Vecchio Faro

    Play Episode Listen Later Sep 12, 2020


    4 secondi di luce tenue, un lampo di luce bianca, 45 secondi di attesa… per più di 100 anni, dal 1860, in questo modo il vecchio faro ha protetto le rotte di chi navigava verso il Golfo di Ancona. Eretto su un dirupo scosceso, a picco sul mare, il Vecchio Faro è stato attivo fino al 1965. Montava già lenti Fresnel, inventate da appena trent'anni. Papa Pio IX voleva un "osservatore magnetico". Perché così sono i fari, magnetici. Grazie a quella luce intermittente, che sembra riprodurre i sospiri di chi cerca ossigeno, nel mare della notte e della vita. Dall'alto del Vecchio Faro di Ancona, si ammira il panorama sulla città e su tutto il Golfo.

    Cammini Lauretani

    Play Episode Listen Later Sep 12, 2020


    Tutte le strade portano a Roma, tanti percorsi conducono a Loreto. Sono i cosìdetti Cammini Lauretani e, secondo un censimento, ne risultano almeno 4000. Partono da diversi stati europei ma anche dall'Asia e dall'Africa. Nel tempo, i pellegrini hanno tracciato sentieri, camminando tra diversi luoghi di culto. Hanno creato legami e memorie attorno ad un'unica meta: la Santa Casa di Loreto. Già dal Medio Evo, risultano pellegrinaggi tra Assisi e Loreto, lungo la principale Via Lauretana. 160 chilometri divisi in tappe tra conventi, monasteri, locande e luoghi di ristoro fisico e spirituale.

    Metti una Rocca sulla rupe

    Play Episode Listen Later Sep 11, 2020


    7000 fiorini, la cifra che doveva il Papa Niccolò V al Comune di Ancona. Nel 1454 il pontefice, anziché sganciare moneta, preferisce cedere, alla giurisdizione anconetana, il borgo di Offagna. Così, dopo tutte le lotte tra Osimani e Anconetani, proprio per la conquista di quel territorio, Ancona ottiene facilmente quelle terre. Viene eretta una Rocca, in soli due anni di lavoro, sopra quello che rimane del precedente castello. Un Podestà viene mandato ad abitare nel nuovo edificio. E, di sicuro, ha goduto di un panorama invidiabile.

    Testa sulle spalle, avercela!

    Play Episode Listen Later Sep 11, 2020


    “Mi raccomando, testa sulle spalle”, è una frase che si dice, per premura, per affetto, buonsenso ma non vale per tutti. La testa, per tenersela sulle spalle, bisogna avercela! Sono in dodici invece che, ad Osimo, la testa non ce l'hanno, da secoli. Sono dodici statue romane, tutte acefale. Si trovano nell'atrio del Comune di Osimo, il palazzo quattrocentesco dei Priori e, sulla mancanza della loro testa sono state fatte diverse ipotesi.

    Vagabonda convinta

    Play Episode Listen Later Sep 11, 2020


    Garcia Marquez l'ha definita una “vagabonda convinta” eppure la fisarmonica una casa ce l'ha, è il paese di Castelfidardo. Castelfidardo è la patria della fisarmonica. E' possibile ammirarne numerosi esemplari, nel Museo Internazionale dedicato a questo strumento, alla sua storia e al suo sviluppo, negli anni e nel mondo. Il Museo espone più di 300 esemplari, tra pezzi unici e strumenti provenienti da altri paesi europei. C'è un organo portativo, considerato l'antenato della fisarmonica e realizzato su un progetto di Leonardo da Vinci. Ma anche uno dei bandoneon di Astor Piazzolla e la partitura originale di Adios Nonino. La fisarmonica appare ingombrante ma è armoniosa allo stesso tempo. Come le note che escono con il suo respiro. Raccontano di una dolente nostalgia, che si nasconde da sempre tra le pieghe del mantice e dell'animo umano.

    Un castello del Duemila

    Play Episode Listen Later Sep 11, 2020


    Esiste il castello del Duemila? Sì, è il Castello Màlleus, nelle campagne di Recanati. Sede dell'Antica Bottega Amanuense, è lo Scritptorium più grande del mondo. La struttura è stata creata rispettando le regole moderne dell'ingegneria civile ma anche le regole della Geometria Sacra e quelle utilizzate per costruire le grandi Cattedrali. L'edificio è orientato esattamente a 21 gradi a est, per avere un'illuminazione delicata e diffusa tutto il giorno. Gli amanuensi realizzano prodotti e mano, nel rispetto della antiche regole per mantenere l'arte della bella scrittura: la calligrafia. Un ambiente originale ed unico, in cui passato e futuro creano un'atmosfera di quiete e concentrazione, nel rispetto di un lavoro di alta precisione e bellezza.

    Della Villa, la portineria.

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2020


    Villa Gigli è un'esplosione eclettica di architettura liberty. Circa 60 stanze fastose e ricche di decori alle pareti, ai soffitti, vetri cromatici, stucchi compreso un Salone delle feste, almeno 20 sale da bagno e un giardino d'inverno proprio lassù, nella torretta, con animali impagliati a dominare il vasto panorama intorno al colle. Quando arrivo davanti alla villa, il cancello è chiuso. E' proprietà privata, gli eredi del tenore l'hanno ceduta negli anni '60. Posso però osservare il lungo viale che conduce allo scalone da cui impera la facciata della villa. Ma mi colpisce di più quello che ho proprio davanti agli occhi. La portineria.

    Madonna dell' Insalata

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2020


    È o non è un Caravaggio? Potrebbe esserlo, mancano però analisi accurate, per stabilire con esattezza se questo quadro è attribuibile a Caravaggio, oppure appartiene ad un pittore minore. Intanto, l'opera è appesa nella seconda cappella a destra, nella Chiesa del Convento dei Cappuccini, a Recanati. La Madonna dell'Insalata rimane comunque un dipinto che suscita interesse. Il Bambino lava l'insalata (forse cicoria) e la Madre asciuga le foglie con un telo. Giuseppe osserva con aria affaticata. Sembra l'immagine drammatica di una famiglia contemporanea, in un campo profughi o migrante, che va alla ricerca di una terra in cui mangiare qualcosa di più di un semplice piatto di insalata.

    Giacomo alla finestra

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2020


    La città di Recanati ha un volto, quello di Giacomo Leopardi. Casa Leopardi si affaccia sulla piazzetta del Sabato del Villaggio. Piazzetta in cui giocavano gli altri fanciulli del borgo, come è scritto sulla targa che riporta i versi tratti dall' omonima poesia: “I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, / e qua e là saltando, / fanno un lieto romore". Dalla piazzetta, si raggiunge passeggiando l'ermo colle, sul Monte Tabor. Si scoprirebbe un panorama infinito, se non fosse per via di quella siepe che, dell'ultimo orizzonte, il guardo esclude.

    Il mare in un bicchiere è rosso, Rosso Conero

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2020


    Se hai bevuto un bicchiere di Rosso Conero non potrai negarlo, avrai le labbra rosso rubino e la lingua viola! Il mare in un bicchiere, nella Riviera del Conero, diventa rosso. Il Rosso Conero è un vino che racchiude tutta la tipicità di questo territorio. Ne parlano persino i benedettini poco dopo l'anno Mille. Il Rosso Conero è riconosciuto come DOCG Rosso Conero Riserva ed è il frutto del vitigno Montepulciano per l'85% e del Sangiovese per il 15%. Ma soprattutto, è un vino che esprime il carattere poco domabile di questa particolare terra calcarea, compresa tra il mare e il monte, in cui persiste un microclima unico. I grappoli si espongono ai raggi del sole ma anche alle brezze marine dell'Adriatico. Il Rosso Conero è fruttato, molto aromatico ma anche secco e asciutto. Dal pesce della zona e i tipici moscioli fino alle carni alla brace, il Rosso Conero accompagna ogni piatto in tavola. Percorri la Strada del Rosso Conero, per conoscere le cantine che producono questo vino e scoprire i loro Comuni. A Camerano, ogni anno a Settembre, il centro storico si riempie di allegra euforia e spirito vivace, proprio con la Festa del Rosso Conero.

    Carlo, detto Carluccio

    Play Episode Listen Later Sep 10, 2020


    Nessuno passa in Piazza Roma, a Camerano, senza che lo sappia lui: Carlo Maratti. Pittore, restauratore, incisore, nasce a Camerano nel 1625. E a undici anni se ne va. "Il ragazzino ha del talento", qualcuno dice guardando i suoi disegni e così via dal paese, in carrozza, verso la capitale e un futuro di gloria. Carlo diventa Carluccio, nella bottega del prestigioso maestro Andrea Sacchi. E' l'apprendista più bravo, studia l'arte di Raffaello e in breve tempo si fa un nome e un segno tutti sui. Le sue opere esplorano il classicismo con personali incursioni barocche, tra l'antico e il moderno. Carluccio, Carlo Maratti inizia presto a ricevere commissioni, pubbliche e private. Pale d'altare, nature morte, ritratti, incisioni, affreschi per nobili, inglesi, francesi, portoghesi, ambasciatori, principesse, abati dei conventi, papi. Maratti diventa protagonista della scena artistica romana, una firma prestigiosa e un artista sempre più ricco, tanto da essere pure un collezionista e forse un mercante d'arte. Le sue opere sono esposte al Louvre di Parigi, all' Ermitage di San Pietroburgo, a Londra, Berlino ma anche agli Uffizi, a Napoli, Torino, Palermo e a Camerano. Nella chiesa parrocchiale, si può ammirare La Madonna col Bambino e i Santi. Se potesse, Carlo Maratti forse ora dipingerebbe i volti dei suoi paesani. Uomini, donne, giovani e vecchi che gli passano davanti ogni giorno. Tutti santi, madonne o peccatori...

    Camerano sotterranea

    Play Episode Listen Later Sep 8, 2020


    Il centro storico di Camerano, nel sottosuolo, è un labirinto di cunicoli scavati nell'arenaria. Un labirinto che esiste da millenni, probabilmente dal tempo dei Piceni. Camerano sotterranea è suggestiva quanto enigmatica. Lunghi corridoi di nicchie conducono a sale circolari, ottagonali, una chiesa, un battistero, una sala adibita a riti e riunioni segrete. Alle pareti, sulle colonne e sulle cupole, si scoprono bassorilievi, simboli religiosi ma anche croci trilobate e stelle ad otto punte, riconducibili all'antico ordine dei Cavalieri di Malta. Nei secoli, il labirinto di cunicoli è stato il luogo perfetto per sfuggire alle scorribande, per conservare il cibo e il vino ma anche per rinchiudere i malfattori. Quando solo una candela può portare la luce, basta non averla per creare il buio più nero. Le informazioni sulle Grotte di Camerano derivano principalmente dalla tradizione orale, per mancanza di documenti. Sicuramente però, nel '44, tutta la popolazione del paese si è rifugiata nel sottosuolo per ripararsi dai bombardamenti. Si dice: "… di Camerano ce n'è più sotto che sopra". E forse è proprio vero!

    Biciclovia del Conero

    Play Episode Listen Later Sep 8, 2020


    La Biciclovia del Conero collega più di 10 comuni. Da Ancona puoi arrivare a Civitanova Marche, da Portorecanati segui le sponde del fiume Musone e arrivi sotto la Basilica di Loreto. La Biciclovia del Conero è parte del grande progetto della Ciclovia Adriatica. Una pista ciclabile che mira a collegare tutte le regioni che si affacciano sull'Adriatico. Da Trieste a Santa Maria di Leuca. Quando viaggi in bicicletta ti godi tutto il percorso, con ritmo più lento, personale, in solitaria oppure in compagnia, come un vero viaggiatore.

    Le spiagge di Numana

    Play Episode Listen Later Sep 7, 2020


    Per affondare i piedi sulla ghiaia, in un litorale piatto e spazioso, devi raggiungere gli stabilimenti che si distribuiscono a sud del porticciolo di Numana. E' un lungo tratto di costa perfetto per tutta la famiglia e per chi cerca un ambiente accogliente, attrezzato, con comodi lettini su cui sdraiarsi, le docce, il bar, la musica in sottofondo, i giochi per bambini e tutto quello che occorre senza allontanarsi troppo da dove hai lasciato le impronte.

    Una corsa lungomare

    Play Episode Listen Later Sep 7, 2020


    La zona ideale in cui fare jogging, nella Riviera del Conero, è lungo il tratto di litorale che va da Numana, raggiunge Marcelli e continua fino a Porto Recanati. Il percorso è totalmente pianeggiante e il marciapiede segue tutta la spiaggia. A meno che tu non voglia correre su e giù dai colli, per le strade di campagna intorno al monte.. ci vuole molto fiato. Il tratto pianeggiante invece inizia subito dopo il porto di Numana. Pronti? Via!

    Spiaggia Sassi Neri, Sirolo

    Play Episode Listen Later Sep 5, 2020


    La spiaggia dei Sassi Neri è un angolo di costa prezioso, incontaminato, non c'è nulla e non hai bisogno di nulla. Immerso completamente nella natura, tra il mare e l'irruenza del pendio del monte. I Sassi Neri che danno il nome alla spiaggia sono delle grandi pietre scure che affiorano dall'acqua e sono pure scogli sommersi, ricoperti di alghe o di moscioli, che rendono il colore del mare, in quel punto, blu cobalto. La calma del mattino, il verde della macchia mediterranea intorno, i gabbiani che volavano a pelo d'acqua, l'andirivieni lento del mare, il sole sempre più caldo, la roccia che sorregge tutto… lasciatemi qui, ho pensato… è stato un colpo di fulmine… ed è tutto vero, non è un sogno…

    Porto Recanati

    Play Episode Listen Later Sep 5, 2020


    Dalla Riviera del Conero procedi lungomare, verso sud, arriverai in pochi minuti a Porto Recanati. E' una località turistica che offre circa 8 chilometri di spiagge attrezzate, a tratti anche libere. Porto Recanati è ideale per coloro che cercano una vacanza per tutta la famiglia e il divertimento in un'atmosfera accogliente e rilassata. La costa è bassa e sabbiosa e questo la differenzia molto dalle altre località della Riviera. La passeggiata a Porto Recanati, è una delle attività che spesso richiama anche gli abitanti della zona perché è molto piacevole percorrere a piedi, in bicicletta o sui pattini, la lunga via pedonale, compresa tra il mare e le case dell'antico borgo di pescatori. Ora le case sono finemente ristrutturate e molte accolgono i numerosi vacanzieri. Sulla piazza principale si affaccia il Castello Svevo che, all'interno, nell'Arena Geniamo Gigli, ospita una programmazione estiva di spettacoli e concerti. Portorecanati è famosa in cucina per il suo Brodetto. Una zuppa di pesce che profuma di mare e di tradizioni di cui mai perdere il gusto!

    La Statua del Pescatore

    Play Episode Listen Later Sep 4, 2020


    La statua del Pescatore è un'opera in bronzo, realizzata dall'artista olandese Johannes Genemans. L'opera, molto evocativa, celebra la storia dei pescatori di Numana, gli Sciabegotti. Erano coloro che praticavano la sciàbica, una sorta di pesca a strascico, molto faticosa, che prevedeva un gruppo di uomini a tirare la rete carica di pescato, lentamente verso la riva. Il Pescatore ha i pantaloni arrotolati fino alle ginocchia, un cappello per riparsi dal sole e sulla sua spalla poggia la cintura che veniva legata anche alla vita. L'espressione del volto è serena, quasi sorridente. I tratti invece sono marcati e segnati dalle intemperie, a rappresentare uno e tutti i volti insieme dei pescatori del paese. Di coloro che hanno legato la propria esistenza alle fatiche del mare ma che a quello stesso mare hanno rivolto anche confidenze, pensieri e le speranze per il futuro.

    Teatro Cortesi di Sirolo

    Play Episode Listen Later Sep 4, 2020


    La regione dei 100 teatri, così vengono definite le Marche. Sono numerosi i borghi marchigiani che custodiscono un teatro nel loro centro storico e, tra questi, c'è anche Sirolo con il suo Teatro Cortesi. Applausi agli abitanti del borgo marinaro che, nel 1872, hanno preferito edificare un teatro piuttosto che avere una nuova strada per raggiungere la spiaggia. In pietra del Conero, il Teatro Cortesi si inserisce in modo armonioso tra il Torrione medioevale e l'antica porta di Sirolo. Varcati i tre portoni principali, troviamo il foyer, la platea e due ordini di palchi nel consueto stile di fine Ottocento.

    La chiesa sopra gli scogli

    Play Episode Listen Later Sep 3, 2020


    Da qui si deve cominciare, da una chiesa in riva al mare, sotto le rupi del Monte. Chissà quali altri pensieri avranno attraversato la mente e lo spirito dei monaci benedettini. Raccolti in contemplazione, già nell'anno Mille, nella chiesa di Santa Maria, da tutti conosciuta come “la chiesetta di Portonovo”. Un gioiello d' architettura romanica, che vede la fusione di una pianta a croce greca ed una longitudinale. La luce entra diffusa all'interno della chiesa a tutte le ore del giorno. Monofore e bifore sono dislocate a diverse altezze, per permettere ai raggi del sole di riempire sempre gli spazi vuoti interni della chiesa. E in una posizione così isolata da tutto, le melodie dei monaci erano accompagnate soltanto dal suono puro delle onde del mare che si infrangevano sui vicini scogli.

    I sentieri del Conero

    Play Episode Listen Later Aug 31, 2020


    Un giorno al mare, e il giorno dopo? Sul monte, in mezzo al monte, in mezzo agli alberi del monte, lungo i sentieri del Parco del Conero. Procurati la mappa dei percorsi, al centro visite del Parco o negli uffici turistici della zona. Scegli tra 18 sentieri diversi che variano per durata e difficoltà. Puoi goderti un percorso turistico oppure scoprirne uno più impegnativo. Un reticolo di sentieri immerso nella macchia mediterranea che regala anche scorci mozzafiato e ampi prati panoramici. Lo sguardo segue la costa dall'alto poi raggiunge l'orizzonte disegnato dagli Appennini.

    Era una Regina o una Principessa...

    Play Episode Listen Later Aug 29, 2020


    Tracce di storia antichissima segnano la Riviera del Conero. A Numana, è possibile fare un tuffo nella storia, presso l'Antiquarium Statale. Un museo archeologico che conserva anche i reperti della Tomba della Regina. Due carri, un calesse e una biga, oltre a gioielli, monili, un paio di sandali, un ventaglio, vasi ed altri oggetti ancora, rinvenuti presso gli scavi della necropoli picena, nella vicina località I Pini, di Sirolo. Nel promontorio del Conero, l'umanità lascia impronte da millenni.

    I Moscioli di Portonovo

    Play Episode Listen Later Aug 29, 2020


    È una cozza? No, è un Mosciolo! Il Mosciolo è un mitile selvatico che si nutre dell'acqua di mare di una zona protetta. Questo rende il suo sapore unico e speciale. Il Mosciolo è il re della tavola nella Riviera del Conero. Lo puoi gustare in tanti modi, anche appena scottato, senza condimento, con sole due gocce di limone. Per esaltare il profumo del mare che i moscioli si portano dentro.

    Belvedere di Sirolo

    Play Episode Listen Later Aug 26, 2020


    "Il mare appariva tutto quanto sereno…" sono parole di Gabriele D'Annunzio incise lungo la passeggiata del Belvedere di Sirolo, a Piazzale Marino. Dopo una giornata di mare è rigenerante sedersi ai tavolini della piazzetta, per poi concedersi la passeggiata panoramica. Da un lato il monte Conero, dall'altro la riviera verso sud. Al centro del quadro naturale, c'è sempre lui, il mare.

    Numana

    Play Episode Listen Later Aug 25, 2020


    Numana, la Signora del Conero, ti accoglie con garbo. Dalla piazza, raggiungi l'arco trecentesco. Domina il promontorio che cade a picco sul porto turistico e, da lassù, ammiri tutta la costa, verso sud. I pescatori di Numana scendevano al mare dalla Costarella, la suggestiva via composta solo da scalini. Se vieni nella Riviera del Conero, una passeggiata in questo borgo non può mancare.

    Spiaggia Urbani

    Play Episode Listen Later Aug 23, 2020


    Spiaggia Urbani, proprio sotto il paese di Sirolo, è circondata dalla parete rocciosa, ricoperta di macchia mediterranea. Sembra una conchiglia, impreziosita dall'omonima Grotta, protetta da un piccolo molo e da una barriera di scogli. Qui il mare turchese è quasi sempre calmo. Ho seguito le parole del Signor Luigi e sono scesa in spiaggia il mattino presto. Aveva ragione lui…

    La spiaggia delle Due Sorelle

    Play Episode Listen Later Aug 22, 2020


    La spiaggia delle Due Sorelle si raggiunge solo via mare. E' la caletta più selvaggia e preziosa del Conero. I due faraglioni sorvegliano quella mezza luna bianca, che sia sempre un angolo di natura incontaminato.

    Due o tre passi… e si vola!

    Play Episode Listen Later Aug 21, 2020


    Due o tre passi e si vola. Questo dicono gli esperti di parapendio. Il Conero offre le condizioni ottimali per dedicarsi a questo sport. Sopra la spiaggia di Mezzavalle, trovi il prato per il decollo. Contatta l'associazione sportiva Parapirati del Conero. … la libertà si conquista con una vela sulle spalle…

    Gli eremiti e la Grotta del Mortarolo

    Play Episode Listen Later Aug 20, 2020


    È possibile allontanarsi dal rumore del mondo? Gli eremiti lo fanno e, prima ancora dell'anno Mille, alcuni hanno trovato riparo tra le pendici boscose del Monte Conero. La Grotta del Mortarolo è un ipogeo naturale perfetto, per dedicarsi alle pratiche ascetiche e contemplative. Gli eremiti hanno vissuto nella grotta, in solitaria, tra riti mistici e segni ancora da decifrare.

    Ci son due volpi e un'aquila

    Play Episode Listen Later Aug 18, 2020


    Volpi, tassi, puzzole anche cinghiali, caprioli, lupi... Eppure la maggiore varietà, di animali del parco, vola. Il Conero è uno dei territorio privilegiati per il Birdwatching, l'osservazione degli uccelli stanziali e migratori. I grandi rapaci provengono dalle terre d'Africa e sorvolano queste località, prima di raggiungere il nord Europa.

    La strada del Monte

    Play Episode Listen Later Aug 18, 2020


    La strada del Monte è un braccio ritorto che si allunga. La vista del paesaggio parte dal mare, per farti raggiungere l'altro lato del Monte e dello stesso mare. E' come una traversata via terra, della Riviera del Conero. Da gustare con adagio perché a correre, da un punto all'altro del paesaggio, sia solo lo sguardo.

    I vicoli di Sirolo

    Play Episode Listen Later Aug 17, 2020


    Un dedalo di viuzze, tra le mura merlate e la piazza principale. I vicoli di Sirolo, con il Torrione, sono il cuore di questo borgo medioevale e marinaro. Dopo aver girato tra i vicoli, si attraversa la piazza e il balcone panoramico concede tutta la sua vista esplosiva, a picco sul mare.

    La Badia di San Pietro al Conero

    Play Episode Listen Later Aug 16, 2020


    La Badia di San Pietro esiste già dall'anno Mille. Solitaria, misteriosa, protetta dai lecci, sulla sommità del Monte Conero. Ha un'architettura semplice, di ordine romanico. Ma i capitelli vanno osservati nel dettaglio. Decorati con fiori, foglie, uccelli ma anche figure anomale: asini, serpenti, teste, mostri marini, sirene a due code. Nella cripta, ci sono i segni di una croce templare. Forse sono stati proprio loro, i Templari a modificare quelle sculture, per lasciare enigmatici messaggi, appresi durante i viaggi in Oriente.

    Il Poggio

    Play Episode Listen Later Aug 15, 2020


    Piccolo, piccolissimo borgo tra le pendici del Monte Conero. Diviso in contrade, immerse nel bosco. Era uno dei castelli a protezione di Ancona e della Riviera del Conero. La chiesetta di Santa Lucia, cuore del paese e della vita dell' ex castello, ora è sede del Museo delle Arti e dei Mestieri. Le storie locali e l'antica traduzione sono raccolte e custodite dal Centro Studi Santa Lucia e dalla Confraternita del Santo Sacramento. Dal Poggio, si gode un panorama mozzafiato, tra il monte, il mare e la campagna.

    La spiaggia di Mezzavalle

    Play Episode Listen Later Aug 14, 2020


    La spiaggia di Mezzavalle va vissuta, raccontarla non basta. Ma se dico Mezzavalle, prima devo nominare lui, lo "stradello". Circa 15 minuti di sentiero sterrato, e molto ripido, da cui prende il via l'avventura. Conquisterai un angolo di costa incontaminato e selvaggio.

    Le spiagge della baia

    Play Episode Listen Later Aug 14, 2020


    La strada per la baia di Portonovo è una e una soltanto. Alla fine della discesa panoramica però, c'è una rotonda ed è lì che devi decidere.

    L'alba a Portonovo

    Play Episode Listen Later Aug 13, 2020


    Un viaggio spesso inizia all'alba. Scelgo quella di Portonovo, la baia principale della Riviera del Conero. E' ancora scuro. C'è un uomo che sta di vedetta. Immagino tra poco un bel… "Soooleee". Già, quel sole che per gli astronomi è una stella qui in più è una stella marina, vien dal mare, è un sole marinaio.

    Paccasassi

    Play Episode Listen Later Aug 13, 2020


    Perché Paccasassi? E' il nome di un' erba spontanea, tenera ma tenace, che cresce sul monte, guardando il mare. Come tutto qui, del resto. E che mare! Blu intenso, verde smeraldo, cristallino… "Dance of the Fireflies" by Nathan Moore provided by freesoundtrackmusic.com

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