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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8357ANGLICANI A PEZZI, IN NIGERIA RESPINTA LA ''PAPESSA'' DI CANTERBURY di Federica Di Vito La Comunione anglicana di Nigeria ha criticato la nomina del vescovo Sarah Mullally come arcivescovo di Canterbury. In una dichiarazione rilasciata lunedì e firmata dall'arcivescovo, metropolita e primate della chiesa della Nigeria, il reverendo Henry C. Ndukuba, l'elezione viene descritta come «devastante» e in contrasto con le convinzioni della maggioranza degli anglicani a livello globale.L'annuncio è arrivato il 3 ottobre: per la prima volta una donna viene nominata arcivescovo di Canterbury, la massima autorità spirituale della Comunione anglicana e primate d'Inghilterra. Nella pratica, sarebbe la "papessa" anglicana, sebbene la sua figura non ha nulla a che fare con il ruolo del Successore di Pietro. Si tratta della 63enne Sarah Mullally, sposata e madre di due figli, ex infermiera (dal 2004 si è dedicata al ministero) con ruoli di un certo livello nel Sistema sanitario inglese come direttore non esecutivo del Consiglio inglese di infermeria, ostetricia e assistenza sanitaria domestica. È diventata "presbitero" della chiesa anglicana nel 2006 e poi "vescovo" di Londra nel 2019. È succeduta a Justin Welby, che si è dimesso all'inizio di quest'anno a causa di accuse di pedofilia. Considerata riformista, nel suo primo sermone da vescovo di Londra disse di se stessa in quanto donna: «Sono naturalmente sovversiva». Negli ultimi anni poi è stata promotrice del programma "Vivere nell'Amore e nella Fede" volto anche a «includere e sopportare maggiormente le persone Lgbtqi+».«Si tratta di un doppio rischio», si legge nella dichiarazione della comunità anglicana nigeriana, «in primo luogo, per la sua insensibilità nei confronti della convinzione della maggioranza degli anglicani che non riescono ad accettare la leadership femminile nell'episcopato e, in secondo luogo, cosa ancora più preoccupante, perché il vescovo Sarah Mullally è una forte sostenitrice del matrimonio tra persone dello stesso sesso». La Comunione anglicana della Nigeria ha ricordato i commenti del vescovo Mullally dopo il voto del 2023 della Chiesa d'Inghilterra che andò ad approvare le benedizioni per le coppie dello stesso sesso: «Un momento di speranza», furono le sue parole.«Resta da vedere come speri di ricomporre il tessuto già lacerato della Comunione anglicana a causa della controversa questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, che ha causato un'enorme crisi in tutta la Comunione per oltre due decenni», prosegue ancora la dichiarazione dei nigeriani. Rifiutando ufficialmente la leadership dell'arcivescovo di Canterbury, la Comunione di Nigeria ha affermato il suo allineamento con la Global Anglican Future Conference (GAFCON): «La Chiesa della Nigeria afferma la posizione GAFCON senza riserve e ribadisce la nostra precedente posizione di difendere l'autorità delle Scritture, i nostri credi storici, l'evangelizzazione e la vita cristiana santa, indipendentemente dall'attuale agenda revisionista». La Nigeria, che vede i suoi cristiani letteralmente sotto attacco e provati dal martirio, difficilmente infatti si appiattisce su scelte mondane che al massimo possono attirare la nostra Europa secolarizzata.La Comunione anglicana nigeriana ha inoltre invitato gli anglicani conservatori in Inghilterra e altrove a resistere a quelli che ha definito «insegnamenti empi» e a difendere la verità biblica: «Incoraggiamo tutti i fedeli fratelli e sorelle della Chiesa d'Inghilterra che hanno costantemente rifiutato l'aberrazione chiamata matrimonio omosessuale e altri insegnamenti empi, lottando per la fede che è stata trasmessa agli eletti».In realtà, nonostante il rumor generale, la nomina di Sarah Mullally non è una sorpresa. Men che meno una «rivoluzione» che «bussa alle porte del pontificato di papa Leone XIV», come vorrebbe Il Fatto quotidiano. Si tratta bensì della naturale conseguenza della scelta che compì la chiesa anglicana nel 1992, quando aprì la possibilità alle donne di accedere al sacerdozio, in netto contrasto con la Chiesa cattolica all'epoca guidata da Giovanni Paolo II. Ci vollero altri vent'anni per aprire anche all'episcopato. Ecco perché non dovevamo di certo aspettare il 2025 per immaginare che prima o poi anche una donna avrebbe aspirato a diventare "papessa".Questa frattura nella comunità anglicana - che, lo facciamo notare, in Nigeria non è marginale visto che sono stimati 20 milioni di anglicani di fronte ai 25 stimati in Gran Bretagna - continua a non sorprenderci se consideriamo anche il percorso di vita del prossimo dottore della Chiesa cattolica san John Henry Newman. Fu lui a concludere attraverso lo studio dei Padri della Chiesa che la verità non è una questione di compromesso o equilibri e che la progressiva deriva protestante della comunità anglicana era dietro l'angolo. Il predominio della libertà di spirito l'avrebbe condotta inesorabilmente a scelte mondane guidate dallo spirito del tempo. Speriamo che l'insegnamento del futuro dottore della Chiesa sia tenuto in buon conto anche in casa cattolica.
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Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Gavillucci:" RefCam una novità può dare un aiuto al VMO, all'arbitro non aggiunge niente. Lo prendo male il fatto di essere messi al centro della partita."
Buon venerdì Stupefan! Torniamo anche questa settimana carichi carichi di notizie sulle droghe e forse gli astri questa settimana si sono allineati perché incredibilmente le news sono positive. Partiamo dall'allargamento del fronte dei sindaci antiproibizionisti, che si amplia con l'ingresso in pompa magna del sindaco di Londra Sadik Khan: il governo londinese ha commissionato uno studio sugli effetti del proibizionismo sulla cannabis che, udite udite, pare ne abbia rilevato tutta la sua portata nefasta. Ci fermiamo qui? Certamente no, sbocciate la vostra migliore droga perché c'è da festeggiare una assoluzione, quella di Luca Marola dal processo a Easyjoint: durato sei anni, ha prodotto 7mila pagine di indagine e distrutto un'azienda, la prima, del settore della canapa industriale. Il fatto non sussiste è la formula piena con cui Luca è stato assolto ed è una vittoria che sarà completata dalle motivazioni della sentenza, che potrebbero già mozzare la testa al DL sicurezza. Si chiude sulla percezione di fentanyl in Europa, tutto questo e molto altro al play!Note dell'episodio: - Il sindaco di Londra: https://www.marijuanamoment.net/london-mayor-backs-marijuana-decriminalization-after-a-commission-he-created-recommends-reform/- IL FATTO NON SUSSISTE: https://www.dolcevitaonline.it/easyjoint-luca-marola-assolto-formula-piena/- La procura di Parma e il necessario per lo sballo: https://www.instagram.com/reel/DJ4RL9-oW6I/?igsh=OTJocTFsdXE5dGxs- Easynarcos e la storia di Luca Marola: https://www.peoplepub.it/pagina-prodotto/easy-narcos - Fentanyl e Europa (WP): https://www.washingtonpost.com/opinions/2025/05/22/opioids-europe-philadelphia-drugs/- Fentanyl e Europa (ADUC): https://droghe.aduc.it/articolo/europa+finora+riuscita+evitare+epidemia+oppioidi_39259.phpEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
Zuppa di Porro del 3 maggio 2025: rassegna stampa quotidiana
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Piervincenzi:" L'Inter se fa la sua partita batte il Milan." Buscaglia:" La stagione del Milan è ormai fallimentare." Braglia:" Meret paga il fatto di comunicare poco."
Il vicepresidente del Consiglio italiano Matteo Salvini è stato assolto nel processo legato al blocco della nave Open Arms.
Il Fatto di domani 30 marzo. Italia Viva vuole l'agenzia di Stato per cercare i "putiniani". Il ministero bacchetta le università contro la militarizzazione. Si pente Sandokan, il boss dei Casalesi
Il Fatto di domani 28 marzo. Salvini contro l'anticorruzione: "pezzi dello Stato remano contro". Meloni con l'elmetto dal Libano attacca i pacifisti
Il Fatto di domani 28 marzo. Le ammissioni di Crosetto: "Abbiamo venduto armi a Kiev per milioni". Esami psicoattitudinali per i magistrati, Gratteri provoca: "Test? Facciamoli ai politici"
Il Fatto di domani 27 marzo. Assange, l'Alta corte di Londra prende tempo per togliere un problema a Biden. Guerra, anche Kiev vuole gli scarponi sul terreno
Il Fatto di domani 26 marzo. Bari, dopo la gaffe di Emiliano, Decaro nel mirino della destra: le foto con la famiglia del boss e i commissari in Comune. All'Onu voto storico per il cessate il fuoco a Gaza: è spaccatura Usa-Israele
Il Fatto di domani 23 marzo. Guerra sul tavolo del Consiglio Ue mentre Meloni sminuisce. Santanchè indagata per truffa all'Inps
Il Fatto di domani 22 marzo. Il Consiglio Ue prepara il piano di guerra mentre Borrell mette in riga Macron: "Nessun conflitto imminente". Caso Bari, il sindaco Decaro acclamato al corteo antimafia
Il Fatto di domani 21 marzo. Ucraina, il papa rilancia la mediazione del Vaticano. Bari al voto è Casino royale: la destra "fa campagna elettorale" commissariando il Comune
Il Fatto di domani 20 marzo. Macron, Michel, von der Leyen e il piano per militarizzare l'Europa. La Germania promette 10 mila proiettili a Kiev. L'allarme di Gratteri: “Cento telefoni in ogni carcere, ai detenuti basta pagare”
Il Fatto di domani 16 marzo. Ucraina, Berlino frena l'interventismo di Macron ma salda la nuova Weimar per Kiev. Altra picconata al green: l'Ue s'inchina ai trattori
Il Fatto di domani 15 marzo. Armi all'Ucraina, Occidente in ordine sparso. Tutte le volte in cui sono saltate le trattative per la pace. Lavoro sì, ma povero e precario: ecco i dati che sbugiardano il governo
Il Fatto di domani 14 marzo. Meloni e l'elogio agli evasori: “Le tasse? Libere donazioni”. La propaganda sul fisco e la realtà dei numeri. La Ue vara il Freedom act sui media, i vertici Rai traballano
Il Fatto di domani 13 marzo. Inchiesta di Perugia sui dossieraggi, il governo ha un problema: Meloni boccia Nordio e Crosetto. Tasse non pagate su un quadro, chiesto rinvio a giudizio per Sgarbi
Il Fatto di domani 9 marzo. Regionali, la destra in bilico inonda l'Abruzzo di milioni. Caso Striano, Forza Italia e renziani se la prendono con De Raho. Intervista allo stret artist Jorit
Il Fatto di domani 8 marzo. Cantone stronca Nordio: con la sua legge che limita i sequestri dei telefonini, l'indagine su Striano più difficile. Abruzzo, lo scontro si sposta a L'Aquila
Il Fatto di domani 7 marzo. Abruzzo, schiaffo di Sangiuliano a Marsilio: bocciato taglio e colata di cemento sul parco naturale del Teramano. Donald fa il pieno al supertuesday e i trumpiani scaricano Meloni
Il Fatto di domani 6 marzo. Regionali, Meloni prova a "salvare" l'Abruzzo (con le zavorre di Salvini e Tajani). La Commissione posa la prima pietra della Difesa europea, quanto ci costa l'impegno militare all'estero
Il Fatto di domani 5 marzo. Abruzzo, la paura della destra fa 90: leader e ministri accorrono a sostenere Marsilio. Salvini, il ministro in perenne campagna elettorale
Il Fatto di domani 2 marzo. Crosetto e la centrale del dossieraggio, il pm Laudati è indagato. Domani a Pisa il remake della manifestazione (senza i manganelli si spera), la destra si inchina alla polizia
Il Fatto di domani 1 marzo. Venti di guerra in Europa: Strasburgo vota per il sostegno militare "indefinito" a Kiev. Gaza, i soldati israeliani sparano sui palestinesi in fila per gli aiuti: almeno cento i morti
Il Fatto di domani 29 febbraio. Macron, Meloni e Von Der Leyen, la destra porta l'Europa verso la guerra. Vannacci sospeso, Salvini apre il fronte anche con Crosetto: "Un'inchiesta al giorno!"
Il Fatto di domani 28 febbraio. I giallorosa ripartono dalla Sardegna (con lo sguardo in Abruzzo). "Sconfitta? Tutta colpa di Meloni", resa dei conti a destra. "Truppe di terra in Ucraina", bufera su Macron
Il Fatto di domani 24 febbraio. Kiev in ritirata annuncia l'ennesima controffensiva. E Meloni si impegna con Zelensky per 10 anni. Terzo mandato, la rivolta dei governatori
Il Fatto di domani 23 febbraio. Centrodestra, sul terzo mandato va in pezzi la finta unità sarda. Ucraina, l'inutile strage: speciale su due anni di guerra
Il Fatto di domani 22 febbraio. Assange, pugno duro degli Usa: furto, non giornalismo. Morti sul lavoro, Calderone vuole l'inasprimento delle pene, ma Nordio la zittisce
Il Fatto di domani 21 febbraio. Assange, parte il countdown per l'estradizione. Voto in Sardegna, Meloni trema per la prima volta
Il Fatto di domani 20 febbraio. Strage di Firenze, tutto quello che non torna secondo i pm. Assange, il momento è adesso: Londra decide sull'estradizione. Navalny, la vedova scende in campo
Il Fatto di domani 16 febbraio. L'indagine sull'eredità Agnelli punta ai paradisi fiscali. Meloni e Salvini, la grande guerra sul terzo mandato
Il Fatto di domani 15 febbraio. L'Ue si accoda agli Usa: Netanyahu fermi la strage a Gaza. Il Milleproroghe di Meloni, approvato il decreto dei favori
Il Fatto di domani 14 febbraio. Israele-Gaza, in Egitto riprendono i negoziati per la tregua. Il caso Ghali, proteste per la censura di Rai e Repubblica
Il Fatto di domani 13 febbraio. Gaza, offensiva israeliana su Rafah: 67 morti e 2 ostaggi liberati. "Stop genocidio": le parole di Ghali a Sanremo risvegliano artisti e opposizione
Il Fatto di domani 9 febbraio. Gran giurì sul Mes, Conte rovescia il tavolo. A Sanremo, la Rai presa nella tenaglia tra Travolta e trattori
Il Fatto di domani 8 febbraio. I trattori "vincono" Sanremo: una delegazione sul palco dell'Ariston. Il Pd segue Renzi sull'abuso d'ufficio
Il Fatto di domani 7 febbraio. Il figlio dell'ex ministro Visco ai domiciliari per corruzione e traffico di influenze. I trattori europei vincono sui pesticidi, quelli italiani trattano per il palco di Sanremo
Il Fatto di domani 6 febbraio. "Mi dimetto, anzi no" e minaccia ricorsi. Ma Meloni lo scarica: il caso Sgarbi verso la conclusione. I trattori italiani tra Sanremo e Roma, in Europa la protesta spaventa la Commissione
Il Fatto di domani 3 febbraio. Sgarbi travolto dalle inchieste cede: “Mi dimetto con effetto immediato”. La protesta dei trattori spacca la destra
Il Fatto di domani 2 febbraio. La crisi dell'auto: Stellantis minaccia di lasciare l'Italia dopo aver incassato un miliardo, il governo trema. La protesta dei trattori arriva a Bruxelles
Il Fatto di domani 1 febbraio. Israele-Hamas: sei settimane di tregua per Gaza. La Rai dei partiti voluta da Renzi viola le norme Ue
Il Fatto di domani 31 gennaio. La destra s'accorge di Salis in ceppi, ma il governo deve difendere Orban. Israele-Gaza, la tregua si allontana
Il Fatto di domani 27 gennaio. Genocidio a Gaza, schiaffo della corte dell'Aja a Bibi: accolto il ricorso del Sudafrica. Scandalo quadri, Sgarbi si difende con gli insulti
Il Fatto di domani 26 gennaio. Giudici assoggettati alla politica, la bomba di Pinelli (Csm) sullo Stato di diritto. L'assalto delle lobby a Bruxelles per orientare le leggi
Il Fatto di domani 25 gennaio. Al Senato un ordine del giorno leghista discute lo stop alle armi a Kiev: ma la sfida a Meloni si trasforma in resa. La Giorgianomics illustrata in Aula, tra propaganda e bugie
Una finestra sui fatti del giorno per andare oltre le notizie. Il direttore Daniele Capezzone dà voce ai contenuti editoriali di Libero con un extra-editoriale in formato podcast.