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Francesco Giannoni"Sottovoce"For ever and everCTL Editore, Livornowww.ctleditorelivorno.itUn libro sui buoni sentimenti. Un libro scritto con calma e sottovoce. Un libro forse inattuale: in un mondo di urla e di fretta, di prevaricazioni e di frenetiche innovazioni, rivaluta valori come la memoria, il gioco, l'amicizia, il senso della natura e la lentezza. La lentezza. Addirittura. Sono stati scritti libri autorevoli sulla lentezza. Però, secondo me, va riscoperta.Mi sono soffermato anche sul sorriso. Si sorride parecchio in questi racconti. Forse l'ho inflazionato il sorriso, è vero, ma meglio il sorriso della rabbia e dell'urlo. I protagonisti di questi racconti sono i più disparati e magari anche inattesi: amici di vecchia data e persone incontrate per caso, bambini e professori, il fiume. Ma c'è anche la mamma. E ci sono persino gli animali: possono insegnare tanto, la fiducia, per esempio; e perfino la gentilezza. Anche in questo caso, non scopro nulla: è stato già detto, ma vorrei ribadirlo, secondo la mia esperienza. Ho raccontato anche di due viaggi, due esperienze di vita: in Togo e in Germania.Francesco Giannoni è nato a Firenze nel 1960. Laureato in Lettere e filosofia con una tesi in storia contemporanea, lavora da oltre trent'anni nell'editoria. Giornalista pubblicista, redattore e fotografo, collabora con case editrici e testate giornalistiche. È autore di Il Viale dei Colli a Firenze (Florence Art, 2016), Terme in Toscana (Moroni editore, 2017), La Maratona di Firenze. I protagonisti (Mauro Pagliai Editore, 2019), C'era una volta l'Ataf. I fiorentini e la loro città in un insolito ritratto (SEF, 2020), Le 100 Fontane di Firenze. Dall'acqua del Granduca a quella del Sindaco (Florence Art, 2021) e Storie sul bus. Avventure e disavventure dei passeggeri dell'Ataf (SEF, 2021). Per Sarnus ha curato nel 2018 “Quei lontani sogni cattivi”. Memorie di un prigioniero toscano della Grande Guerra e ha scritto nel 2023 I racconti della sfiga."I racconti della sfiga" di Francesco Giannonihttps://www.youtube.com/watch?v=QXd3u4BuLP4La sfiga in 30 racconti.Disavventure dell'infanzia e dell'età adulta, vacanziere, familiari, scolastiche, culinarie, ospedaliere, lavorative, affettive e pandemiche. La nera nuvoletta di fantozziana memoria si accanisce su tutti noi, e lo fa con molta fantasia e varietà di colpi. Non si scappa: è lì che ci aspetta dietro l'angolo, in ogni stagione dell'anno e della vita.Sta a noi saper affrontare la sfiga, consapevoli che, anche se una volta ci può andar bene, lei si rifarà poco dopo. E con gli interessi. Sta a noi saper risolvere tutto (o quasi) con un sorriso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
VIDEO: Omelia del Papa ai giovani ➜ https://www.youtube.com/watch?v=-xtUif9lvoETESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8254PAPA LEONE DEBUTTA CON I GIOVANI: SCELTE RADICALI ED EUCARESTIA di Nico Spuntoni Alla faccia di chi storceva il naso per il «chiasso» dei pellegrini nelle strade e nelle stazioni di Roma, il Giubileo dei giovani è stato un successo. Le immagini dall'alto della spianata di Tor Vergata strapiena trasmettono al mondo il messaggio di una Chiesa viva e ancora attrattiva. Le giornate di sabato e domenica con la veglia di preghiera e la Messa hanno segnato la consacrazione della popolarità di Leone XIV.Il Papa discreto e gentile è atterrato con l'elicottero nel tardo pomeriggio di sabato e dall'alto ha potuto osservare come la macchina organizzativa della Chiesa ce l'avesse fatta ancora una volta, nonostante il caldo di agosto, la diffusione dei conflitti e l'ostilità della maggior parte dei media. Se gli iscritti erano arrivati a mezzo milione, i due momenti clou del Giubileo dei giovani hanno visto salire la partecipazione ad un milione.Numeri importanti, imparagonabili con i due milioni del 2000 per il quarto di secolo di distanza segnato dalla crisi demografica d'Europa e dalla galoppata inarrestabile della secolarizzazione. Prevost ha salutato i fedeli in papamobile e poi, a piedi, si è avviato verso il palco imbracciando la croce giubilare seguito da 200 ragazzi. Rispondendo - in spagnolo, italiano e inglese - alle tre domande che gli sono state poste sul palco, il Papa ha toccato l'argomento dei social («questi strumenti risultano ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze») ed ha detto che l'amicizia con Cristo deve essere la nostra stella polare. Se le amicizie «riflettono questo intenso legame con Gesù, diventano certamente sincere, generose e vere», ha spiegato il Pontefice.Nella seconda risposta sul tema del coraggio di scegliere, Leone ha detto che «viene dall'amore, che Dio ci manifesta in Cristo». «Per essere liberi - ha affermato Prevost - occorre partire dal fondamento stabile, dalla roccia che sostiene i nostri passi. Questa roccia è un amore che ci precede, ci sorprende e ci supera infinitamente: è l'amore di Dio». Parlando del senso della vita il Pontefice ha chiesto di pregare per le due pellegrine, Maria e Pascale, morte in questi giorni a Roma e per un giovane spagnolo ricoverato per il morso di un cane.SCELTE RADICALILeone ha invitato i giovani a fare «scelte radicali e piene di significato», come «il matrimonio, l'ordine sacro e la consacrazione religiosa» che esprimono «il dono di sè, libero e liberante, che ci rende davvero felici», scelte che «danno senso alla nostra vita, trasformandola a immagine dell'Amore perfetto, che l'ha creata e redenta da ogni male». Ai giovani Leone ha raccomandato di «cercare con passione la verità». E sull'ambito incontro con Cristo, il Papa ha pronunciato uno dei passaggi più belli:«Carissimi giovani, l'amico che sempre accompagna la nostra coscienza è Gesù. Volete incontrare veramente il Signore Risorto? Ascoltate la sua parola, che è Vangelo di salvezza! Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo! Rimanete uniti con Gesù nell'Eucaristia. Adorate l'Eucarestia, fonte della vita eterna! Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il Maestro buono che cammina sempre al nostro fianco».Un appello, dunque, a non relegare la fede nella sola sfera privata come tanti vorrebbero, ma a lasciarsi contagiare dal messaggio evangelico nella quotidianità. Ma il momento più intenso della veglia è stato quello dell'adorazione eucaristica, nel silenzio assordante rispettato da un milione di persone.Il Papa è tornato in Vaticano mentre i pellegrini hanno passato la notte a Tor Vergata e si sono risvegliati la mattina successiva con il giro in jeep del Pontefice tra sventolii di bandiere, cori e lanci di regali in sua direzione. Grande entusiasmo per Leone che sul palco ha prima scherzato dicendo «spero abbiate riposato un po'» e poi ha subito messo in chiaro quali erano le priorità dell'evento, ricordando: «Ora iniziamo la celebrazione che è il più grande dono che Cristo ci ha lasciato». Se sabato aveva citato Benedetto XVI, nell'omelia di ieri ha omaggiato il suo predecessore Francesco riprendendo un passaggio del discorso della Gmg di Lisbona ma non il discusso «Todos, todos, todos». «Non allarmiamoci se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro […]. Non siamo malati, siamo vivi!», ha detto Prevost citando Bergoglio.GESU' AL CENTROAnche l'omelia è stata fortemente cristocentrica ed ha ricordato che «la nostra speranza è Gesù» con l'invito a rimanere uniti a Lui coltivando la Sua amicizia con «la preghiera, l'adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa» sull'esempio dei futuri santi Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Leone ha chiesto ai giovani partecipanti di aspirare alla santità e poi li ha affidati alla Vergine per il ritorno a casa nei 146 Paesi di provenienza. Al termine della messa il pensiero di Prevost è andato ai «giovani di Gaza, dell'Ucraina, delle terre bagnate dal sangue provocato dai conflitti».Infine l'appuntamento con Seul fra due anni col tema «Abbiate coraggio!» per la prima Gmg da Papa.Il Giubileo dei giovani è stata senz'altro una bella prova della macchina organizzativa ecclesiastica ed in particolare del Dicastero per l'evangelizzazione guidato da monsignor Rino Fisichella, ma si è trasformato anche in un successo personale di Leone ed ha giovato anche della spinta d'entusiasmo per questo inizio di pontificato. Prevost ci è riuscito mettendosi di lato per lasciare che l'attenzione di tutti si concentrasse su Gesù-Eucaristia. I numeri testimoniano un effetto Leone: dagli Stati Uniti, infatti, suo Paese d'origine, sono arrivati oltre 10mila pellegrini mentre 25 anni fa erano stati appena 3000.Ma questo Giubileo dei giovani ci ha messo di fronte anche alla persistenza di un sentimento anticlericale da parte di una frangia minoritaria della società italiana a cui ha dato proprio tanto fastidio il rumore dei canti e delle preghiere delle comitive di giovani in giro per Roma, mentre perde la voce quando si tengono manifestazioni che talvolta sfociano in violenze e non tira fuori la «laicità dello Stato» per i cortei islamici con le donne separate dagli uomini. Una Chiesa debole e accondiscendente non fa paura ai suoi nemici, mentre le immagini della spianata stracolma di nuove generazioni di fedeli e un Papa che invita a fare «scelte radicali» come il matrimonio e l'ordinazione religiosa li terrorizzano. Bene così.Nota di BastaBugie: Andrea Zambrano nell'articolo seguente dal titolo "Sentinella, la notte è finita" ricorda le parole di Giovanni Paolo II riprese da Leone nel giubileo dei giovani.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 4 agosto 2025:Quasi nessuno del milione di giovani che sabato e domenica si è dato appuntamento nella spianata di Tor Vergata per il Giubileo con Papa Leone XIV era ancora nato quando in quello stesso luogo, 25 anni prima, un altro Papa e altri giovani si ritrovarono per lo stesso motivo in occasione della Giornata mondiale della Gioventù e del Giubileo. Eppure, c'era nell'aria un filo invisibile capace di unire nel tempo e nello spazio quei due momenti.Il Giubileo dei giovani appena concluso ha ricevuto in eredità il ricordo di quella straordinaria veglia, che Papa Leone con grande umiltà ha citato; quella veglia che all'inizio del nuovo millennio stava proiettando quei giovani di allora verso il progetto della loro vita. Quel filo che si è intrecciato nei ricordi di chi allora c'era e oggi si è definitivamente sciolto con commozione nel vedere i propri figli calcare gli stessi passi terrosi sotto l'assolata piana romana di Tor Vergata.È una storia unica di genitori e figli, quella di Tor Vergata, una storia che solo la storia della Chiesa oggi può raccontare, unica istituzione rimasta nel putrido disfacimento attuale capace di trasmettere vita, parole, verità e ideali di generazione in generazione con la stessa forza e la medesima freschezza. Quei padri che allora appena ventenni hanno visto dopo 25 anni la realizzazione plastica di quelle parole di San Giovanni Paolo II riflesse negli occhi emozionati dei loro figli.Oggi quel Papa è proclamato santo a furor di popolo e oggi, forse soltanto oggi, i 2 milioni di giovani di Tor Vergata di allora hanno capito la potenza di quelle parole e compreso quanto quel discorso nel corso degli anni si sia incarnato nella storia. Chi di loro ha scelto la via del matrimonio, chi invece ha seguito la vocazione alla vita consacrata: tutti hanno compreso, consegnando ai loro figli le atmosfere di quel luogo, che il quarto di secolo appena trascorso agli occhi di Dio non è altro, giusto per citare proprio il salmo di ieri, «un turno di veglia nella notte».Perché la veglia si addice alle sentinelle e "sentinelle del mattino" è stata per tutti questi anni la definizione straordinariamente profetica che San Giovanni Paolo II, prendendo a prestito le parole di Isaia, affidò a quei ragazzi, usciti dal «secolo che muore dove i giovani venivano convocati per imparare a odiare» nell'accompagnarli per il futuro. «Non vi presterete ad essere strumenti di violenza, difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario, non vi rassegnerete, difenderete la vita, vi sforzerete con ogni vostra energ
Chiara Patarino"Quei misteriosi giocattoli"Leo e il caso dell'intelligenza artificialeAncora Libriwww.ancoralibri.itDue ragazzini indagano su uno scambio segreto di misteriosi peluches che aiutano i bambini nei compiti e narrano storie su misura. I giocattoli sembrano vivere di vita propria raccogliendo dati e spiando le attività dei piccoli, che manifestano bizzarri comportamenti, strani tic…I giocattoli sono guidati da un'applicazione di Intelligenza Artificiale. Chi ha organizzato tutto questo? E perché?L'Intelligenza Artificiale, sempre più presente nelle nostre vite, si indirizza anche al settore dei giochi: una storia per riflettere sulle sue potenzialità e sui suoi lati oscuri.Il primo libro sull'IA per bambini!!Per ragazzi dai 9 anni.Chiara Patarino, autrice affermata di libri per bambini e ragazzi, ha pubblicato per Il Battello a Vapore, Carthusia, Paoline e Coccole Books.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
LKG-Rostock Predigt: Staunen - D. Queißer (03.08.2025) by Mecklenburgischer Gemeinschaftsverband (MGV)
Estreia do novo podcast Estado da União, onde analisamos mensalmente a atualidade da União Desportiva Oliveirense.Neste episódio #1 olhamos para a época 2024/2025 nas três principais modalidades do clube:
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Ritorno alla Maddalena, 16 anni dopo il G8 annullato, tra ruggine e letame: «Quei copriletto da 4.000 euro nella suite di Obama»Trump annuncia: «Dal primo agosto dazi del 35% al Canada». Oggi la lettera anche all' Unione europeaDazi Usa, ecco perché l'Italia è il secondo Paese più penalizzato dell'Ue
Arturo BernavaIl Viandate EdizioniChiaredizioni"Caro lettore, ti vengo incontro"Se il Lettore non va dall'Editore, l'Editore si mette in viaggio e va dal Lettore.Arturo Bernava e Maria Emery editori dei marchi Il Viandante e Chiaredizioni, hanno ideato un caravan – con la sapiente progettazione dell'interior designer Ruggero Regini e la realizzazione di un artigiano d'eccezione, Manuel Argalia di Fabriano – per raggiungere le diverse piazze italiane, anche le meno privilegiate, andando così incontro ai vecchi e ai nuovi lettori., sosteneva Marcel Proust. Ed è vero!Come è vero che sempre più, nella sovrabbondanza dell'offerta e l'insufficiente capienza anche delle librerie di catena, i lettori giocheranno un ruolo decisivo nel successo di questo titolo o di quel marchio. Quei lettori meno pigri o sprovveduti che sanno quel che vogliono, che non si accontentano della prima risposta, che cercano quel titolo e non un altro.La voglia di andare in contro tendenza ha spinto Arturo Bernava a fare cose diverse dal solito: .Pur avendo affidato i suoi marchi al più potente distributore italiano, ovvero Messaggerie, Bernava non era soddisfatto; nel corso di questi anni ha notato che i gruppi editoriali più forti in Italia hanno anche una propria rete distributiva. .Com'è strutturato il furgone lo spiega Maria Emery che ha seguito le fasi della realizzazione: .Il caravan ospiterà circa un migliaio di titoli. Inizialmente saranno tutti titoli de Il Viandante, Chiaredizioni e Quid (altro marchio del Gruppo), ma gli editori non escludono di ospitare in futuro anche altri marchi. La casa editrice Il Viandante – diretta da Arturo Bernava - nasce nel dicembre del 2015 a cui si affianca, nel 2017, Chiaredizioni, specializzata in editoria per ragazzi. Il gruppo pubblica circa 70 titoli l'anno. Ai due marchi storici si aggiunge da poco anche quello della Quid edizioni, diretto da Maria Emery, già socia del gruppo editoriale Il Viandante – Chiaredizioni, che si sta specializzando in romance e poesia. Il gruppo si avvale della Direzione artistica di Mauro Ortolani, già docente all'Accademia di belle arti di Viterbo. In totale, al momento, sono occupati otto collaboratori “fissi”, oltre a diversi innesti estemporanei “a progetto”. Le tappe previste dalla Libreria del Viandante:12 luglio Fabriano18 luglio Pescara19 luglio Pescasseroli26 – 27 luglio Roccaraso3 agosto Scanno7 agosto Pineto9 agosto Pescocostanzo10 agosto Civitella Roveto14 agosto Pineto16 agosto Calascio17 agosto Santo Stefano di Sessanio20 agosto Rivisindoli23 agosto Villalago24 agosto Scanno29 – 30 agosto Francavilla al Mare7 – 8 settembre Scontrone (Aq) IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Davide Susanetti"Vertigine della soglia"Ferite, passaggi, metamorfosiEdizioni Tlonwww.tlon.itChiudere gli occhi, tacere la lingua, interrompere il fluire consueto delle cose. È in questo gesto semplice e radicale che si schiude la soglia, luogo di crisi e metamorfosi, varco che consente di disfare e ridisegnare se stessi. Vertigine della soglia è un itinerario simbolico, filosofico e iniziatico lungo ventidue stazioni: ogni tappa è un frammento che respira, una scheggia che allude, un segno che accenna all'inaudito, una ferita che diventa promessa di un'unità nascosta.Davide Susanetti attinge alla sapienza arcaica, alla mistica, al mito, per indicare il cuore invisibile del reale, là dove gli opposti si ricompongono, come la metà di un dado spezzato che attende di combaciare. Un libro da attraversare più che da leggere, capace di fare della lettura stessa un'esperienza di transito verso l'altrove, di silenzio, di ascolto. Perché solo chi vibra nella vertigine della soglia può ritrovare, nel buio che atterrisce, la luce che tutto trasfigura.Davide Susanetti (1966) è professore di Letteratura greca all'Università degli Studi di Padova. Si occupa di teatro antico, di filosofia greca e di tradizioni esoteriche.Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Luce delle muse. La sapienza greca e la magia della parola (Bompiani, 2019), Il simbolo nell'anima. La ricerca di sé e le vie della tradizione platonica (Carocci, 2020), Il talismano di Fedro. Desiderare, vedere, essere (Carocci, 2021), Quei discorsi dell'amore. Leggendo il Simposio di Platone (Carocci, 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Predigt 29.06.2025 - Daniel Queißer by Mecklenburgischer Gemeinschaftsverband (MGV)
Stai imparando l'italiano e vuoi che il tuo modo di parlare sembri davvero naturale? Allora devi assolutamente evitare quegli errori comuni che tradiscono immediatamente uno straniero. In questo articolo scoprirai i 10 errori più frequenti (+1 bonus) che impediscono a molti stranieri di parlare come dei veri italiani. Una volta che avrai imparato a riconoscerli ed evitarli, il tuo italiano apparirà molto più fluente e autentico! 10 Errori da Evitare per Suonare come i Madrelingua A proposito di errori, in questo articolo ne troverai 10 da evitare per non far arrabbiare una mamma italiana. 1. L'Uso Scorretto di "Bello" e "Quello" Prima dei Sostantivi Uno degli errori più comuni riguarda l'uso di "bello" e "quello" davanti ai sostantivi. Molti studenti dicono erroneamente: ❌ SBAGLIATO: Belli amici Quelli libri ✅ CORRETTO: Begli amici Quei libri La regola fondamentale: "bello" e "quello" usati prima di un sostantivo o un aggettivo funzionano esattamente come gli articoli determinativi. Quindi diremo: Bell'amico (come "l'amico") Begli amici (come "gli amici") Quel libro (come "il libro") Quei libri (come "i libri") Quell'albero (come "l'albero") Quegli alberi (come "gli alberi") Ricorda: "belli" e "quelli" non vanno MAI usati prima di un sostantivo! Sono forme che si usano solo quando l'aggettivo è separato dal nome. 2. Milioni e Miliardi: Una Sola "L" e la Preposizione "Di" Un errore molto comune riguarda la scrittura di "milioni" e "miliardi". Attenzione: in italiano hanno una sola "L"! ✅ CORRETTO: Un milione di euro Un miliardo di persone Regola importante: Dopo "milione" o "miliardo" non dimenticare mai la preposizione "DI"! Eccezioni da ricordare: Se dopo "milione" (o "miliardo") c'è un'altra quantità, non si usa più la preposizione: "Un milione e 520mila persone" La preposizione "DI" ritorna con "e mezzo": "Un milione e mezzo di persone", "Un milione e mezzo di euro" 3. Verbi che Richiedono l'Ausiliare "Essere" Molti studenti pensano che solo i verbi di movimento o i verbi di cambiamento di stato richiedano l'ausiliare "essere" nei tempi composti. Ma attenzione! Ci sono altri verbi importanti che utilizzano "essere": Piacere: "Quel libro non mi è piaciuto per niente" Costare: "Questa casa è costata molto" / "Questo viaggio è costato molto" Durare: "Il film è durato troppo" Mancare: "Voi mi siete mancati" Questi verbi sono spesso dimenticati dagli studenti stranieri, ma sono fondamentali per parlare correttamente l'italiano! 4. Ripetizione: Imperfetto vs Passato Prossimo Molti studenti si confondono quando devono esprimere una ripetizione nel passato. La domanda è: quando usare l'imperfetto e quando il passato prossimo? La regola è semplice ma cruciale: IMPERFETTO = ripetizione non determinata nel numero PASSATO PROSSIMO = ripetizione con un numero determinato Esempi pratici: "Da bambina mangiavo spesso i biscotti" (non sappiamo quante volte) "Da bambina ho mangiato 10 volte i biscotti" (numero preciso) "Ve l'ho ripetuto mille volte!" (numero determinato, anche se esagerato) 5. Andare vs Venire: La Differenza che Fa la Differenza Uno degli errori più difficili da correggere riguarda l'uso di "andare" e "venire". La differenza è fondamentale per suonare naturali: ANDARE = indica allontanamento rispetto a chi parla (o chi ascolta) VENIRE = indica avvicinamento verso chi parla (o chi ascolta) Esempi chiarificatori: "Tu vai a Parigi" (io non sono a Parigi) "Tu vieni a Parigi" (io sono a Parigi) "Io vado a Parigi" (chi ascolta non è a Parigi) "Io vengo a Parigi" (chi ascolta è a Parigi) Caso speciale importante: VENIRE si usa anche quando chi parla e chi ascolta si muovono INSIEME verso la stessa destinazione, anche se nessuno dei due è lì. Esempio: "Stasera vado al cinema." "Vengo anche io!" (con te,
Il mare ci racconta molto più di quanto immaginiamo: non solo bellezza e paesaggi, ma anche segnali chiari del cambiamento in atto. Parliamo di innalzamento del livello del mare un fenomeno che riguarda coste, comunità e città intere, e che ci spinge a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente marino. Lo facciamo in occasione del SEIF Sea Essence International Festival, che all’Isola d’Elba riunisce esperti, attivisti e artisti per dare voce al mare e promuovere una cultura della sostenibilità che parte proprio dall’acqua.Gli ospiti di oggi:Federico Spadini - Campaigner Clima e Trasporti di Greenpeace ItaliaRenato Somma - ricercatore Ingv, associato al Cnr-IrissNorman Larocca - direttore della Fondazione Acqua dell'ElbaRossella Muroni - coordinatrice Scientifica del festival SEIFRiccardo Poli - Direttore artistico del festival Pour Parler - Il Festival dei luoghi comuniSi può fare - Storie dal sociale La musica che salvaDal legno dei barconi dei migranti i liutai detenuti del carcere di opera creano violini. Quei violini finiscono nelle mani di musicisti che arrivano da ogni parte del mondo per suonare assieme nella "Piccola orchestra dei popoli" . Un progetto per parlare di pace, di vita, di rinascita.
Romina Casagrande"I quattro inverni"Garzanti Editorewww.garzanti.itImmaginate di scoprire che tutto ciò che sapete della vostra infanzia è falso. È quanto accade a Maia: cresciuta con genitori adottivi che l'hanno colmata d'amore, non si è mai fatta troppe domande sulle sue origini. Anzi, non ha mai voluto saperne nulla. Ma ora Maia è incinta e, per proteggere il futuro della bambina che porta in grembo, ha bisogno di conoscere il proprio passato. Nella soffitta di casa c'è un baule che si è sempre guardata dall'aprire. Adesso, però, decide di farlo. Al suo interno, trova fogli scarabocchiati, articoli e qualche fotografia. Sono i primi indizi che deve mettere insieme, i tasselli del grande puzzle della sua infanzia. Ci sono porte che, una volta aperte, non possono più essere richiuse. Quei documenti non le lasciano dubbi: deve partire. E così, senza chiedere il permesso a nessuno, si mette in viaggio verso il Trentino Alto Adige. Lì, ricostruisce a poco a poco la sua storia. La storia di sua madre. La storia delle donne e dei bambini con cui viveva segregata in una fattoria nascosta tra le montagne. Maia pensa di cercare il proprio passato, ma si sbaglia. È il passato che sta cercando lei. La sta chiamando a gran voce. E così impara che non tutte le famiglie sono sicure e affettuose come quella in cui è cresciuta. Alcune possono nascondere pericoli oscura.Con la sua scrittura inconfondibile, intensa e suggestiva, Romina Casagrande torna con un romanzo che intreccia passato e presente. Un racconto capace di toccare le corde più profonde dell'anima grazie alla sua autenticità. I quattro inverni è un viaggio tra le Dolomiti, con i loro paesaggi maestosi e atmosfere cariche di mistero. Tra queste montagne si nascondono segreti di famiglia e verità inconfessabili. Storie rimaste sepolte nel tempo, ma pronte a riemergere con forza. Un libro imperdibile per chi ama i romanzi che scavano nell'anima. Per chi cerca emozioni vere. Per chi desidera lasciarsi sorprendere, pagina dopo pagina.Romina Casagrande vive e insegna a Merano, in provincia di Bolzano. Laureata in lettere classiche e appassionata di storia, ha collaborato con alcuni musei, realizzando percorsi didattici interdisciplinari. Ama la natura, la montagna e condivide la sua casa con tre pappagalli, due cani e un marito. Con Garzanti ha pubblicato anche I bambini di Svevia (2020), I bambini del bosco (2021), L'eredità di Villa Freiberg (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questo episodio ti porto con me dietro le quinte di alcuni momenti bui della mia genitorialità.Quei giorni in cui ho perso la pazienza, urlato, detto cose che non volevo dire. Momenti in cui non sono stata la madre che volevo essere.Ma non è un episodio per commiserarmi o farti sentire in colpa. Anzi. È per mostrarti che proprio lì, nel buio delle nostre reazioni peggiori, può iniziare il cambiamento.Parliamo di come spezzare il ciclo colpa–vergogna–autosabotaggio.Parliamo di cosa succede quando il nostro critico interiore prende il volante.E soprattutto, di come la gentilezza verso noi stessi in quei momenti di grande vergogna non sia debolezza, ma la chiave per crescere davvero, come persone e come genitori.Se anche tu hai mai pensato “i miei figli starebbero meglio senza di me”, ascolta questo episodio.Lascia una recensione e condividiSe il podcast Mamma Superhero ti aiuta, ti fa sentire meno sola e ti fa compagnia nella relazione con tuo figlio, ti chiedo di lasciare una recensione e condividerlo con altri genitori. Questo aiuta il podcast a crescere e mi motiva a continuare a offrire questo servizio gratuito che diffonde il respectful parenting e supporta la genitorialità.*** Seguimi sui socialInstagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero
LKG-Rostock Predigt: Komm in deine Kraft - D. Queißer (01.06.2025) by Mecklenburgischer Gemeinschaftsverband (MGV)
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8159CHIUDONO I NEGOZI DI GIOCATTOLI, MA GUAI A TOCCARE GLI SMARTPHONE di Fabio Piemonte Denatalità e iperdigitalizzazione non hanno solo drammatiche e dirette conseguenze come meno figli o più disagi per bambini e adolescenti, ma anche effetti collaterali egualmente tristi e problematici. Come la chiusura di negozi di giocattoli, con tutto ciò che questo comporta tanto in termini economici quanto sociali e, consentiteci di dirlo, di vera e propria tristezza nel vedere un modo così alla deriva.I casi non sono pochi, ma a fare più clamore è quando vittime sono veri e propri negozi storici, quasi delle "istituzioni", come "Casa Mia". Per chi è romano, in particolare della zona centro-sud, è un colpo pensare che l'iconico negozio di giocattoli con le vetrine sull'Appia Nuova nel quartiere San Giovanni abbia chiuso i battenti dopo quasi 80 anni di attività. «Con profondo rammarico annunciamo la chiusura definitiva del negozio, una realtà che ha rappresentato un punto di riferimento per la vendita di giocattoli e un luogo magico in cui immergersi per generazioni di bambini e famiglie», scrive sul cartello in vetrina la proprietaria Grazia Battista. La notizia giunge tra l'altro a pochi giorni dalla chiusura di "Ciuff Ciuff" in via Etruria, altro celebre negozio del settore - sempre nella zona San Giovanni - in particolare per quanti siano alla ricerca dei giochi di un tempo per figli e nipoti.MENO FIGLI E TROPPO INTERNETTra i diversi motivi di tale decisione "Casa Mia" addita anche «l'evidente diminuzione della natalità, che si va ad aggiungere alla difficoltà delle giovani coppie di trovare alloggi in città storiche come Roma, dove sempre più appartamenti vengono sottratti agli affitti tradizionali a favore di quelli brevi per i turisti». A Roma, ma non solo purtroppo, mancano all'appello nuove famiglie e giovani coppie, e dunque conseguentemente figli. Meno bimbi vuol dire sostanzialmente anche meno giocattoli. Quei pochi che vengono acquistati sono poi comprati principalmente online, per cui tanti negozi faticano a sopravvivere, dati i costi di gestione evidentemente più alti. Infatti la proprietaria di "Casa Mia" richiama nel cartello esposto anche le «molteplici ragioni che riflettono il profondo cambiamento socio-economico a cui stiamo assistendo. Innanzitutto lo sviluppo del commercio online, caratterizzato da una competizione sfrenata e priva di regole, la cui diffusione è esplosa con la pandemia penalizzando i negozi di prossimità. Il servizio assistito che i negozi tradizionali garantiscono e i loro costi di gestione non permettono di competere con l'estensione a livello mondiale del mercato virtuale e dei prezzi sempre più bassi delle piattaforme digitali a portata di click». Infine la stessa titolare evidenzia anche il rischio dell'iperdigitalizzazione, dal momento che «la tecnologia ha trasformato le abitudini dei più piccoli: già in tenera età i bambini vengono attratti da dispositivi digitali che li allontanano anticipatamente dal gioco manuale e tradizionale. Applicazioni, giochi e social network sono sempre a disposizione sui telefonini dei familiari e hanno cambiato il modo di divertirsi e interagire anche per i bambini più piccoli».RECUPERARE UN'AUTENTICA DIMENSIONE LUDICAD'altra parte fino a non molti anni fa i bambini ancora scorrazzavano nelle piazze, riempivano i parchi e desideravano incontrarsi nelle case per giocare insieme con le costruzioni o con la casa delle bambole, oggi invece hanno maggiormente gli occhi incollati agli smartphone anche quando siedono su una panchina l'uno accanto all'altro e preferiscono incontrarsi sulle piattaforme social in Rete piuttosto che dal vivo coi loro coetanei. E in effetti, come conclude con profonda amarezza la titolare di "Casa Mia" nel messaggio affisso in vetrina, «abbiamo sempre creduto che la ricerca e il progresso siano fondamentali per costruire un futuro migliore, ma oggi ci troviamo davanti alla necessità di riflettere anche sui suoi effetti collaterali».Si rende pertanto necessaria una riflessione seria e più ampia anche a livello istituzionale sui danni ingenti di una simile iperdigitalizzazione affinché ai bambini siano restituite modalità di gioco autentico. Come tra l'altro più volte denunciato, tra gli altri, anche dallo psicologo newyorkese Haidt e in Italia in particolare dal pedagogista Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai, tra i promotori di una petizione per chiedere lo stop agli smartphone sotto i 14 anni e il divieto di uso dei social sotto i 16 anni. Così come la Campagna "Piccole Vittime Invisibili" di Pro Vita & Famiglia onlus, che da anni va nella stessa direzione di combattere l'eccesso di digitale ma anche di abusi e pericoli - sessuali e non - per i minori derivanti dal Web. Quel gioco - sia esso libero o strutturato, all'aperto o nelle case coi giocattoli, con i coetanei o con genitori e nonni -, attraverso cui il bambino implementa la propria creatività e costruisce il mondo intorno a sé, fondamentale nel percorso di crescita anche per lo sviluppo di relazioni autentiche con i pari.
Nel 1994 Mauro Prosperi partecipa alla Marathon des Sables, una delle gare più dure e affascinanti del mondo. Ma una tempesta di sabbia lo porta fuori rotta. Da lì inizia un incubo lungo 9 giorni nel deserto del Sahara, completamente da solo, senza acqua, senza cibo, con la sola compagnia del silenzio, della sabbia e della paura.In questo episodio di Anime di Corsa, Mauro ci racconta la sua incredibile storia di sopravvivenza, tra istinto, resilienza, disperazione e forza mentale.Scopriremo cosa accade davvero quando il corpo è al limite, e la mente diventa l'unica vera arma per restare vivi.Una conversazione intensa, cruda e profonda, che va ben oltre la corsa.Leggi il suo libro: Quei 10 giorni oltre la vitahttps://amzn.to/3SsaLf4
Portugal é campeão europeu de hóquei em patins sub-23. A modalidade tem-se afirmado no panorama desportivo do país, com uma forte cultura de clubes e uma base de fãs considerável. Falamos de Hóquei
C'è una calamita che si attiva in una certa fase della vita, quando i genitori diventano anziani e i figli, andati via per lavoro, iniziano a tornare più spesso a trovarli. E' quello che succede a Tonino, che fa lo scrittore e vive a Roma, ma torna a Caserta per passare più tempo con i suoi. Quei viaggi diventano l'occasione per ricordare il passato ma anche per analizzare come, nell'arco di tre generazioni, il mondo sia cambiato, passando dalla fame all'abbondanza, o come dice lui “da Pinocchio a Masterchef”. Antonio Pascale, scrittore e agronomo, mescola ancora una volta i suoi due mestieri per raccontare le “Cose umane”, ossia le relazioni affettive.
L'eredità di Francesco, un papa rivoluzionario. Un papa rivoluzionario sul piano spirituale, culturale, politico. Così dovrebbe essere ricordato Francesco, la cui eredità difficilmente potrà essere contesa a breve, al di là dall'esito del Conclave dei primi di maggio. E' vero, il 70% dei cardinali nominati da Francesco porteranno anche nel segreto dell'urna il concetto di continuità, ma è altrettanto chiaro che un pezzo consistente del sistema ecclesiale si era cimentato in una strenua opposizione alle idee del papa durante il suo pontificato. A quella Chiesa tradizionale, conservatrice, non piaceva la visione del mondo di Francesco: la forte critica verso il capitalismo consumistico e globalizzato, senza etica; il richiamo alla manutenzione del Creato, alla bellezza, al rapporto tra uomo e ambiente; la lotta alla povertà, alle disuguaglianze; l'appello continuo alla pace tra i popoli e al disarmo mondiale. Una vita dedicata alla difesa degli ultimi e dei diseredati. Francesco ha vissuto lungo la linea sottile tra pace e militanza, lui che era giunto alla guida della Chiesa provenendo dal cono Sud dell'America, quello più povero, dei quartieri più degradati delle megalopoli come Buenos Aires. Quei gesti di comprensione per gli ultimi della Terra rimangono l'ultimo sforzo d'un uomo consumato dalla sua missione di fratellanza. Francesco era soprattutto un poeta, uno scrittore, un comunicatore, una persona dotata di una inarrestabile umanità.Un combattente fino all'ultimo, un uomo che non voleva morire nel letto di un ospedale, ma sul campo, in battaglia. E così è avvenuto. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Kreuz ist Trumpf - Daniel Queißer - 18.4.2025 by Mecklenburgischer Gemeinschaftsverband (MGV)
Gerarda ma buona domenica! Sono le 17 (o l'orario che più desideri, noi per contratto con la major dobbiamo scrivere questo orario, poi fai tu) e stai per prendere parte a un nuovissimo episodio di "AMO, CHAT", il format con cui ci sentiamo meno soli nel pensare che alla fine anche gli altri non stanno messi poi così meglio. Per questa domenica il titolo è fondamentale Gerarda, poiché ci siamo accordi che non possiamo più dire la parola fro, e necessitavamo di un sostituito che fosse foneticamente abbastanza potente da reggere il peso. Dunque è con la puntata 21 che istituiamo FIORDI come sostituzione a quello che da decenni continua essere l'insulto più gettonato dagli etero cis per etichettare questi tocchi ti fica che sentite e vedete tramite lo schermo. Ma adesso amo basta tergiversare che oggi la puntata sembra apparentemente più breve ma perché è tutto condensato, come il latte, ti aspettiamo dopo il play, CCCCCCCCCCCCIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO. Email dove inviarci le storie da leggere la domenica: amochatpov@gmail.com
Duemilaseicento nuovi cestini per la raccolta differenziata per un investimento di 1,6 milioni di franchi: fa discutere la cifra spesa dalla Confederazione, ma ancor di più la forma dei nuovi cestini installati negli uffici pubblici. In particolare, il foro per buttare il PET sarebbe troppo piccolo, più piccolo di quello destinato all'ALU. E così addio gara a far centro, a meno di essere il prossimo Michael Jordan…
ICTUS IN ARRIVO: Quei 5 sintomi misteriosi che potrebbero salvarti la vita!Un ictus spesso manda segnali prima di colpire. Scopri quali sono e come riconoscerli in tempo. La prevenzione inizia dalla conoscenza.#ictus #ictusprevenzione #salute #sintomicheignoriamo #emergenzacerebrale #malditestaterrificante #afasia #paralisifacciale #visionesfocata #equilibrioperduto
Hat sich der Einsatz gelohnt - Daniel Queißer - 30.3 by Mecklenburgischer Gemeinschaftsverband (MGV)
Attenti a quei due - Il vicinato italiano sta cambiando... ma dove va?
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:«Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:“La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata la pietra d'angolo;questo è stato fatto dal Signoreed è una meraviglia ai nostri occhi”?Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:«Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!". Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:"La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata la pietra d'angolo;questo è stato fatto dal Signoreed è una meraviglia ai nostri occhi"?Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.Parola del Signore.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!". Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Moderador - Diogo BiléComentador - Mafalda Ribeiro Temas- Campeonato de Hóquei em PatinsRubricas - Admirável Desporto Novo: Mafalda Ribeiro - Atleta da Semana: Diogo BiléCréditos Logo - Patrícia CamposGenérico - Nuno ViegasRubricas - Luis Batista
L'Italia, l'Albania e quei famosi centri per migranti. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con la membership. Per sostenere il nostro lavoro e ricevere contenuti esclusivi iscriviti alla membership su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Davide Susanetti"Quei discorsi d'amore"Leggendo il Simposio di PlatoneCarocci Editorewww.carocci.itUna sera ad Atene nella casa del bellissimo Agatone. Ospiti d'eccezione, figure di un'élite intellettuale che anima la città. Le parole fluiscono e si intrecciano in una polifonia che ancora ci interroga e ci procura vertigine. Il fuoco bruciante dell'eros che investe anime e corpi, la passione per il teatro e per la poesia, la suggestione dei miti antichi, la visione della natura e l'etica della città. Che cosa desideriamo davvero quando desideriamo? Dove ci porta quella singolare forza che, spesso confondendoci, attraversa e muta la nostra vita? Seduzione di incanti, ma anche vicoli ciechi ed aporie in cui l'esistenza si infrange. Groviglio di emozioni mortali in cui talora risuonano voci divine. Norme sociali e prospettive che si slargano all'universo. Storie d'amore, ma anche sentieri impervi di un'iniziazione che conduce al di là dell'umano. Le vicende della storia e lo schiudersi di una quarta dimensione che elide spazio e tempo. L'avvinghiarsi ansante dei corpi e la contemplazione di forme assolute. Leggere Platone è esperienza destabilizzante che dissolve i luoghi comuni.Davide SusanettiÈ professore di Letteratura greca all'Università degli Studi di Padova. Si occupa di teatro antico, di filosofia greca e di tradizioni esoteriche.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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A Como ha segnato il suo primo gol in Serie A Paolo Maldini, era il 4 gennaio 1987. Allo stadio Sinigaglia con vista sul lago ha segnato uno dei suoi rari gol in Serie A Franco Baresi. E proprio a Como, Theo Hernández, nello stadio del primo gol di Paolo, ha segnato il suo 30esimo gol da difensore rossonero. Un record, su un podio che vede i terzini volanti di due grandi famiglie rossonere, i Maldini, ma anche i Maldera, Aldo, il fantastico goleador rossonero dello Scudetto della Stella. Corsi e ricorsi storici rossoneri sulle rive del lago di Como.
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Molti soldati coreani stanno scegliendo di disertare il fronte perchè non hanno alcuna intenzione di morire per la Russia. Non senza rischi e conseguenze. Del resto quali ragioni hanno per combattere contro l'Ucraina?
It's Horror Month at Fruitless, and we're kicking it off with some Italian horror. Jesse Hawken (@jessehawken) joins Josiah and Jackal to discuss Don't Torture a Duckling (1972), Lucio Fulci's rural giallo about a string of child murders happening in a small Italian village. We discuss Catholicism, modernity, and Disney in Italy. Content warning for this one.Become a Fruitless Patron here: https://www.patreon.com/user?u=11922141Check out Fruitless on YouTubeFind more of Josiah's work: https://linktr.ee/josiahwsuttonFollow Josiah on Twitter @josiahwsuttonMusic & audio creditsToccata and Fugue in D Minor - Johann Sebastian BachQuei giorni insieme a te - Riz OrtolaniYesterday – bloom.Quei giorni insieme a te - Ornella Vanoni ★ Support this podcast on Patreon ★
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Il 9 luglio l'esercito israeliano ha bombardato una scuola trasformata in rifugio per sfollati nel sud della Striscia di Gaza uccidendo almeno 29 palestinesi. Il 9 luglio l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, ha lanciato il razzo Ariane 6 dalla base di Kourou, nella Guyana francese.CONFrancesca Gnetti, editor di Medio oriente di InternazionaleEmilio Cozzi, giornalista e divulgatoreGazahttps://www.youtube.com/watch?v=cfQHPAHKt14Esa: https://www.youtube.com/watch?v=uCf-mN7ABWk&t=48sPodcast della settimana: Quei cattivi ragazzi di Gabriella Simoni e Francesca Abruzzese Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
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Vamos falar da vitória do Hóquei em Patins na Liga dos Campeões, da vitória do Sporting em casa do Estoril e restante actualidade Leonina.
Quei Tann is an incredible actress, now comedian, and host of the Series Regular podcast. In this episode, Liz chats with her about the SAG strike, how she feels about it as an actor, what she has to do in order to make an income, and what her process for comedy looks like. Get ready, this is a fun one! Resources Mentioned: Episode 49: Sunroom: A Safe Space for Erotic Content Connect with Quei: Instagram: https://www.instagram.com/queitann/ Website: https://www.queitann.com/ Series Regular: https://www.patreon.com/SeriesRegular Connect with Liz: TikTok: https://www.tiktok.com/@listentoliz415 Instagram: https://www.instagram.com/listentoliz/ , https://www.instagram.com/coolcoolcool/ For exclusive content, support Liz on Patreon: https://www.patreon.com/listentoliz