Il tennis da diverse angolazioni con le voci della redazione di Ubitennis.
Dopo la pausa per lo US Open torna l'appuntamento con il podcast di Ubitennis. Questa settimana Vanni Gibertini è in compagnia di Luca Baldissera per parlare della recente rivelazione del quotidiano L'Equipe, secondo cui l'ATP ha approvato una modifica del calendario a partire dal 2023 che vedrà un aumento del numero di Masters 1000 da 9 a 10 con un contemporaneo aumento dei montepremi e della dimensione dei tabelloni. Ci saranno ben sette tornei da 11-12 giorni, con una conseguente riorganizzazione del calendario.Se da un lato sembra semplice capire quali saranno i tornei che rimarranno di una settimana, più complicato è individuare il nuovo Masters 1000: ci sarà finalmente un torneo sull'erba della categoria regina? Oppure sarà un altro 500 ad essere promosso? E come si comporterà la WTA davanti a questi cambiamenti, dato che buona parte dei tornei maggiori sono combined?Questa mini-rivoluzione del calendario vedrà montepremi più alti e maggiori bonus per gli occupanti dei piani alti della classifica, ma riuscirà anche ad aiutare dove c'è più bisogno, ovvero tra i giocatori oltre il 100° posto?
Nuovo appuntamento con Ubi Radio, il podcast di Ubitennis, questa volta per parlare dei tabelloni di singolare dello US Open 2021 appena sorteggiati a New York.La potenziale cavalcata di Novak Djokovic verso il Grande Slam inizierà con un qualificato e non sembra possa avere troppi ostacoli fino ai quarti di finale, dove dovrebbe trovare il nostro Matteo Berrettini. Percorso molto “azzurro” per il n. 1 italiano in una parte alta del tabellone che vede tutti e 10 gli italiani ammessi di diritto al main draw. Primi turni più appetitosi sono Murray-Tsitsipas e Bautista Agut-Kyrgios, con un occhio anche per Norrie-Alcaraz e Basilashvili-Korda.Nel torneo femminile la grande favorita Ashleigh Barty dovrebbe trovare Brady negli ottavi e Swiatek o Bencic ai quarti, ma sembra avere una strada piuttosto tranquilla almeno verso la seconda settimana. La campionessa del 2019 Bianca Andreescu potrebbe rischiare al primo turno contro Golubic, e trovarsi la vincente di Sakkari-Kvitova negli ottavi. Grande primo turno tra la nostra Camila Giorgi e Simona Halep, per la quale Flushing Meadows tende ad essere indigesto. Sempre al primo turno una ripetizione della finale 2017 tra Keys e Stephens, e diversi altri accoppiamenti interessanti come Vekic-Muguruza, Jabeur-Cornet e Collins-Suarez Navarro.
Poche ore dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo, nelle quali l'Italia ha conquistato il numero record di 40 medaglie, è arrivata un'altra soddisfazione per i colori azzurri: Jannik Sinner si è aggiudicato il CitiOpen di Washington. È il suo primo successo in un ATP 500. La vittoria giustifica il suo “gran rifiuto” all'Olimpiade?Mentre ci si prepara a lasciare Tokyo, è già tempo di bilanci: la Gazzetta dello Sport ha dato solamente un 6,5 al nuoto, nonostante le sette medaglie. Per noi si tratta di uno sport ingeneroso. Maglia nera alla pallavolo femminile: saprà questa nazionale riscattare una delusione così cocente?
La squadra azzurra di Tokyo 2020 raggiunge due record incredibili: con il bronzo conquistato dalla squadra “delle farfalle” di ginnastica ritmica nel concorso a squadre vengono raggiunte le 40 medaglie nel corso dell'Olimpiade e si perfeziona il percorso netto, ovvero almeno una medaglia in tutte e 16 le giornate di gare.Decimo posto nel medagliere, ma settimo se si considera solo il numero totale di medaglie conquistato. Il CONI dovrà sborsare più di 7 milioni di euro in premi, ma sicuramente lo farà con piacere.La cerimonia di chiusura ha passato il testimone a Parigi, che organizzerà le Olimpiadi del 2024: alla fine l'avventura giapponese ha regalato tante soddisfazioni, nonostante tutte le preoccupazioni della vigilia.Nel tennis Jannik Sinner ha raggiunto la finale a Washington e potrebbe entrare nei Top-15 se dovesse battere Mackenzie McDonald. La disavventura di Musetti a Toronto, dove è stato squalificato per aver violato il protocollo COVID, sembra una leggerezza davvero imperdonabile per chi ormai è abituato a queste restrizioni da tempo.
La medaglia ottenuta nella lotta da Abraham Conyedo Ruano ha consentito alla squadra azzurra di continuare il percorso netto iniziato quindici giorni fa all'inizio di questa Olimpiade: finora è sempre arrivata almeno una medaglia al giorno, ma potrebbe essere difficile completare l'opera perché nell'ultima giornata le chance di medaglia sono ridotte.Questa XXXII Olimpiade si chiuderà domenica sera allo Stadio Nazionale di Tokyo dove verrà spenta la fiamma e il presidente del CIO Bach darà l'appuntamento a fra tre anni a Parigi nel 2024. Dopo le perplessità della vigilia, i primi bilanci sono sicuramente positivi.Nel frattempo il tennis continua la sua attività lontano da Tokyo: Sinner è in semifinale a Washington e sono ai nastri di partenza i tornei canadesi di Toronto (ATP) e Montreal (WTA).
Il record di Roma '60 e Los Angeles '32 è stato superato: tre medaglie d'oro nella giornata di venerdì hanno portato il totale della spedizione azzurra a 38, due in più del maggior bottino mai ottenuto nella storia delle Olimpiadi moderne. Altri due ori dall'atletica, con Antonella Palmisano che ha vinto la 20 km di marcia e la staffetta 4 x 100 che ha beffato per un centesimo di secondo la formazione britannica.Tuttavia la Gran Bretagna ha un computo di medaglie nettamente più alto di quello di tutte le altre nazioni europee: la rivoluzione messa in atto dopo il fallimento di Atlanta '96 (un solo oro) con il contributo dei soldi governativi stanziati per Londra 2012 ha creato un cambiamento strutturale nello sport inglese. Che il modello sia replicabile?Le 38 medaglie del 2021 valgono più o meno delle 36 ottenute a Roma nel '60, considerando che ci sono ora molti più sport nel programma olimpico? A Roma furono 461 le medaglie assegnate, a Tokyo saranno più di 1000, ma il livello di competizione ora è più alto e ci sono molti più Paesi competitivi.
In alcune culture il numero 13 porta sfortuna: per la spedizione italiana a Tokyo invece la tredicesima giornata dei Giochi Olimpici è stata molto fortunata, con addirittura cinque medaglie. La più pregiata è stato l'oro di Massimo Stano nella 20 km di marcia disputata a Sapporo, ma ci sono stati anche l'argento di Manfredi Rizza nel K1 sprint e i tre bronzi di Gregorio Paltrinieri (10 km di nuoto), Elia Viviani (Omnium di ciclismo) e Viviana Bottaro (kata nel karate).Qualificata per la finale la staffetta italiana della 4 x 100 maschile, guidata dalla medaglia d'oro Marcell Jacobs che sarà anche il portabandiera italiano durante la Cerimonia di chiusura.Nel tennis, ritorno in campo di Nadal a Washington che ha impiegato più di tre ore per battere Sock. Sinner affronterà il suo compagno di doppio Sebastian Korda.
Filippo Ganna e la squadra di inseguimento ha vinto una splendida medaglia doro nell ciclismo su pista, con una rimonta spettacolare nell'ultimo chilometro contro i campioni del mondo in carica della Danimarca.Giornata da dimenticare per gli sport di squadra italiani: brutta sconfitta per la nazionale di pallavolo femminile, fermata 3-0 con la Serbia e autrice di una prova incerta e opaca. Sconfitto anche il settebello di pallanuoto, sempre dalla Serbia, non lasciando più nessuna squadra italiana in gara dopo i quarti di finale: non accadeva da Monaco '72.Le speranze sono ora concentrate sulla 10 chilometri di nuoto con Gregorio Paltrinieri, Elia Viviani nell'Omnium del ciclismo su pista e nella staffetta 4 x 100 metri di atletica nella quale corrono il neo campione Marcell Jacobs e la promessa Antonio Tortu.
Un altro oro per la spedizione azzurra a Tokyo: Caterina Banti e Ruggero Tita hanno vinto la gara nella categoria Nacra 17 di vela. È la prima medaglia italiana nella storia in una categoria mista. Finale conquistata anche dalla squadra di inseguimento di ciclismo su pista.Brutte notizie dalle competizioni a squadre: la nazionale maschile di pallavolo è stata sconfitta 3-2 dall'Argentina nei quarti di finale, mentre l'italbasket si è dovuta inchinare alla Francia per 84-75.Polemiche per i commenti del Washington Post e del Times sulla vittoria nei 100 metri di Jacobs: le velate illazioni di doping sono state respinte con sdegno dal presidente del CONI Malagò e dalla stampa italiana.
Mentre sono ancora ben vive le emozioni per quanto accaduto domenica sera allo Stadio Nazionale di Tokyo con le due medaglie d'oro italiane nei 100 metri e nel salto in alto, il medagliere italiano si è arricchito di un altro argento, quello di Vanessa Ferrari nella ginnastica. Un'altra medaglia inseguita da tanto tempo e che sa di catarsi per una beffa subita in una precedente Olimpiade.Negli sport di squadra ci sarà un doppio scontro Italia-Serbia (pallanuoto maschile e pallavolo femminile), mentre martedì le compagini maschili di pallavolo e pallacanestro disputeranno i propri match di quarti di finale, rispettivamente con Argentina e Francia.Nel tennis si attende il ritorno in campo a Washington di Rafael Nadal, che non gioca dal Roland Garros e la cui assenza dai campi potrebbe, secondo le nostre fonti, aver avuto anche un motivo non prettamente fisico.
Serata di quelle che si ricordano per lo sport italiano: due medaglie d'oro nell'atletica, e tra le più prestigiose. Marcell Jacobs stupisce il mondo e vince i 100 metri piani in 9,80, mentre Gianmarco Tamberi si prende la rivincita sulla sorte e porta a casa la vittoria nel salto in alto con 2, 37 metri a parimerito con il qatariota Barshim. Arriva anche un bel bronzo dalla 4 x 100 mista di nuoto.Si conclude il torneo di tennis con la vittoria di Sasha Zverev nel singolare maschile. Titolo nel doppio femminile alle favorite Krejcikova e Siniakova, che impediscono a Bencic di portare a casa una doppietta, mentre nel doppio misto la finale tutta russa è andata a Pavlyuchenkova e Rublev, che si sono imposti di misura, salvando anche un match point, su Karatsev e Vesnina.La Federazione Internazionale ha annunciato che cercherà di allungare il torneo olimpico a 11 giorni a partire da Parigi 2024.
Il medagliere italiano si è arricchito di altre quattro medaglie, tre bronzi e un argento, ma il tanto agognato secondo oro tarda ancora ad arrivare. Speranze dalla piscina, con Paltrinieri, Zazzeri e le staffette, così come dai 100 metri piani maschili con Jacobs e Tortu.Nel torneo di tennis, altra sconfitta di Novak Djokovic che ha ceduto la finale per il bronzo contro Pablo Carreno Busta, rinunciando poi anche a giocare la finalina del misto a causa di un infortunio alla spalla. In realtà alla stampa serba è stato detto che la situazione è più complicata, con diversi antidolorifici presi da Djokovic per scendere in campo e una situazione da valutare. Si può dire che il n. 1 del mondo esce ridimensionato dalle Olimpiadi?Nel singolare femminile vittoria per Belinda Bencic su Marketa Vondrousova, mentre la medaglia di bronzo è andata a Elina Svitolina.
Nella giornata in cui il medagliere azzurro raggiunge quota 20 con il bronzo di Lucilla Boari nell'individuale del tiro con l'arco, il tennis conquista le prime pagine dei notiziari olimpici con la sconfitta a sorpresa di Novak Djokovic sia nella semifinale del singolare maschile sia in quella del doppio misto. Il campione serbo, che finora aveva passeggiato nei suoi incontri, si è trovato avanti di un set e un break contro Sascha Zverev prima di crollare in maniera quasi verticale. Che non abbia dosato bene le proprie forze scegliendo di competere anche nel misto? Ha forse patito il caldo eccessivamente? In zona mista ha parlato di essere stato sotto grande pressione per vincere la medaglia d'oro: se è davvero così, come reagirà alla pressione di poter conquistare il Grande Slam tra qualche settimana a New York?Intanto è arrivata fino a Tokyo la eco della sconfitta al primo turno del torneo di Atlanta da parte di Jannik Sinner contro un giocatore classificato ben oltre la centesima posizione. La scelta di disputare un torneo durante il torneo olimpico non è stata ben ricevuta da chi già non ha perdonato a Sinner l'assenza da Tokyo. Sicuramente non si tratta di una questione che verrà dimenticata molto facilmente e si continuerà a parlarne per parecchio tempo.
È finalmente arrivato anche il secondo oro per l'Italia, nel doppio pesi leggeri femminile, prima medaglia d'oro femminile nella specialità. Arrivati anche altri due bronzi, dal doppio pesi leggeri maschile e dal fioretto femminile a squadre, più la sorpresa di Gregorio Paltrinieri, reduce dalla mononucleosi, che ha condotto per quasi tutta la finale degli 800 metri stile libero per poi aggiudicarsi un bellissimo argento.Nel torneo di tennis, confezionata la finale femminile tra Bencic e Vondrousova, mentre le semifinali maschili vedranno Djokovic affrontare Zverev e Carreno Busta sfidare Khachanov. Derby croato per l'oro nel doppio maschile, mentre Djokovic prosegue il suo cammino anche nel doppio misto.
Altre tre medaglie per gli azzurri, che però perdono posizioni nel medagliere perché il numero di ori rimane sempre a uno. Scoppia il caso di Simone Biles, la ginnasta statunitense eroina dei giochi di Rio che qui a Tokyo si è ritirata dalla competizione a squadre e da quella individuale per motivi di salute mentale. Federica Pellegrini è giunta settima nella finale dei 200 stile libero, la quinta finale olimpica consecutiva nella specialità, ed è uscita dalla vasca in lacrime.Nel tennis escono anche gli ultimi due italiani rimasti: Giorgi è stata sconfitta in due set da Svitolina, mentre Fognini ha lottato per tre set con Medvedev ma alla fine ha dovuto cedere al russo e al caldo. I tennisti uniti hanno ottenuto lo spostamento del programma in avanti di quattro ore per evitare le ore più incandescenti della giornata, dopo che anche un'altra atleta, Paula Badosa, era dovuta uscire dal campo in sedia a rotelle.Un giornalista chiede a Medvedev se gli atleti russi si sentono addosso lo stigma di “imbroglioni” e lui va su tutte le furie.
Altre tre medaglie conquistate dalla spedizione azzurra nella quarta giornata di Tokyo 2020, un argento nel sollevamento pesi femminile e due bronzi, nella spada a squadre femminile e nel judo femminile. Attesa per la quinta finale in 5 olimpiadi consecutive di Federica Pellegrini, che nei suoi 200 metri stile libero scenderà in vasca probabilmente per la sua ultima finale olimpica. Altri impegni importanti di azzurri con ambizioni di medaglia ci sono nel nuoto, nel canottaggio e nella scherma.Nel torneo di tennis sconfitta a sorpresa di Naomi Osaka, che ha conquistato solo cinque game con Marketa Vondrousova ed ha abbandonato l'impianto senza parlare con nessuno prima di fare retromarcia e ritornare a più miti consigli incontrando televisione e stampa nella zona mista.Splendida vittoria di Camila Giorgi che ha battuto nettamente Karolina Pliskova e con Elina Svitolina si gioca l'ingresso nella zona medaglie. Impegnato mercoledì anche Fabio Fognini, che sfida la testa di serie n. 2 Daniil Medvedev. Sorteggiato il tabellone del doppio misto: curiosità per la presenza di Djokovic; purtroppo nessun italiano in tabellone ma Giorgi-Sonego sono i secondi “alternate” in lista e potrebbero entrare in gioco in caso di rinuncia da parte di qualche coppia davanti a loro.
Si sono aggiunte quattro medaglie nel medagliere azzurro: due dal nuoto, tra cui un bellissimo argento nella staffetta nei 100 stile libero maschili, una nella scherma e una nel tiro al volo. Il Direttore Scanagatta ha parlato con Massimiliano Rosolino, olimpionico di nuoto a Sydney 2000, della crescita dei ragazzi della staffetta e di come lo spostamento di un anno dell'Olimpiade possa averli fatti maturare.In attesa dell'arrivo del tifone Nepartak prosegue il torneo di tennis: belle vittorie di Fognini e Giorgi che sono così al terzo turno, mentre sconfitta per Sonego sia in singolare, sia in doppio, anche se la partita giocata in coppia con Musetti contro i numeri 1 al mondo della specialità lascia pensare che l'Italia può aver trovato un doppio di buon livello.
Ubi Radio si veste con i colori dei cinque cerchi: durante queste Olimpiadi i nostri inviati Ubaldo Scanagatta, Vanni Gibertini e Stefano Tarantino ci racconteranno direttamente da Tokyo quello che accade davanti e dietro le quinte della più grande kermesse sportiva del pianeta.In questa prima puntata si parla dell'eliminazione di Ashleigh Barty, dell'esordio di Naomi Osaka oltre che delle partite dei tennisti italiani impegnati all'Ariake Tennis Park. Spazio anche agli altri sport, con il racconto di Ubaldo delle finali del fioretto femminile e della spada maschile, che hanno però riservato ai colori azzurri solamente due medaglie di legno.Il caldo continua ad arrostire Tokyo e tutti i partecipanti ai giochi, ma un tifone in arrivo tra lunedì e martedì potrebbe portare un po' di refrigerio, oltre a venti fortissimi.
Dopo la pausa di Wimbledon torna l'appuntamento con Ubi Radio, il podcast di Ubitennis che in questo episodio si occupa del difficile rapporto tra il tennis e i Giochi Olimpici. A pochi giorni dalla cerimonia di inaugurazione di Tokyo 2020 continuano ad arrivare le rinunce da parte dei tennisti che non sono contenti di dover sottostare a tutte le restrizioni sanitarie che saranno in vigore in Giappone, o che semplicemente non sentono a sufficienza l'importanza dell'appuntamento olimpico per alterare la propria programmazione e deviare in Asia quando tutti i tornei del circuito in questo periodo si svolgono tra Europa e Nord America.Il conduttore Vanni Gibertini, insieme con il vicedirettore di Ubitennis Alessandro Stella, fanno una panoramica degli elementi che rendono il tennis professionistico uno sport così “poco olimpico” e analizzano i casi di rinuncia alla rassegna a cinque cerchi più chiacchierati come quelli di Roger Federer, Serena Williams e Jannik Sinner.
Un altro Slam è alle porte e la puntata odierna di Ubi Radio viene come di consueto dedicata all'analisi dei tabelloni di singolare appena estratti. Nel torneo maschile, il campione di Wimbledon 2019 e grande favorito di quest'anno Novak Djokovic esordirà contro la giovane wild card britannica Jack Draper e non dovrebbe avere ostacoli di rilievo fino alla seconda settimana. L'otto volte campione Roger Federer è capitato dalla parte opposta del tabellone e debutterà contro Adrian Mannarino in un match che potrebbe riservare qualche insidia, soprattutto se il campione svizzero non si sarà scrollato di dosso la ruggine mostrata nelle ultime uscite. Tra gli azzurri, le tre teste di serie Sinner, Sonego e Fognini sono tutte collocate nella parte alta del tabellone, mentre il nostro miglior rappresentante Berrettini è nella parte bassa con Casper Ruud come avversario teorico negli ottavi e Sascha Zverev nei quarti. Primi turni degni di nota sono Humbert-Kyrgios, Evans-F.Lopez, Tsitsipas-Tiafoe, Paul-Alcaraz e Medvedev-StruffTra le ragazze, la n.1 del mondo Ashleigh Barty inizia la sua campagna contro la spagnola Carla Suarez Navarro, al suo ultimo Wimbledon e il primo dopo aver sconfitto la malattia. Nella parte alta ci sono anche Serena Williams e Coco Gauff, che hanno un percorso sulla carta benevolo verso la seconda settimana, ma c'è anche la nostra Camila Giorgi, che può dire la sua se riesce a trovare la buona continuità mostrata a Eastbourne. Parte bassa con un numero di teste di serie che non sta attraversando un buon periodo (Karolina Pliskova, Kvitova, Keys, Kenin) più una Iga Swiatek ancora molto acerba sull'erba. Sabalenka, testa di serie n. 2 dopo il forfait all'ultimo minuto di Halep, sembra la favorita per arrivare al weekend conclusivo.
Anche se la stagione tennistica è nel pieno del suo svolgimento, la nuova stagione sportiva 2021/22 dal punto televisivo comincerà tra un paio di settimane, il 1° luglio prossimo, e ha in serbo qualche novità anche per gli appassionati di tennis. Sky Italia lancerà un nuovo canale tematico dedicato esclusivamente al tennis, Sky Sport Tennis, i diritti del Roland Garros sono stati rinnovati da Discovery/Eurosport fino al 2026 mentre ci sono dubbi relativi a chi trasmetterà il prossimo Australian Open.Il conduttore di Ubi Radio Vanni Gibertini fa il punto della situazione televisiva con l'esperto di Ubitennis Luca De Gaspari e spiega come sarà possibile per tutti gli appassionati non perdersi nemmeno un punto del prossimo torneo di Wimbledon e guardarsi per intero le Olimpiadi di Tokyo 2020 in programma tra poco più di un mese.
Il “caso Osaka” ha tenuto banco durante i primi giorni di questo Roland Garros ed ha suscitato un'ondata di reazioni da parte di tifosi, addetti ai lavori e anche commentatori mainstream che spesso hanno comunicato la loro opinione anche se non conoscono a fondo la materia del contendere. In tanti hanno giudicato la decisione di Osaka di “boicottare” le conferenze stampa in maniera positiva o negativa, ma molto spesso queste persone non hanno bene idea di cosa sia una conferenza stampa o di quali siano gli impegni con i media cui i giocatori sono contrattualmente tenuti a sottostare durante i tornei.In questa puntata di Ubi Radio, Vanni Gibertini e Alessandro Stella raccontano come avviene l'interazione tra i tennisti ed i media e spiegano quali filtri vengono utilizzati per proteggere tutte le parti in causa da eventi spiacevoli e abusi.
Poche ore dopo il sorteggio dei tabelloni di singolare maschile e femminile del Roland Garros 2021, il nostro conduttore Vanni Gibertini, in compagnia del collaboratore di Ubitennis Tommaso Villa, analizza il responso dell'urna cercando di individuare le potenziali trappole per i favoriti.Nel singolare maschile è accaduto quello che tutti un po' temevano: Djokovic, Nadal e Federer sono tutti nella stessa parte di tabellone, con Nadal potenziale avversario nel n.1 del mondo in semifinale e Federer addirittura nello stesso quarto del serbo. Lo svizzero potrebbe però trovarsi sulla sua strada il nostro Matteo Berrettini, che insieme con altri otto connazionali si è ritrovato ad affollare la parte alta del tabellone. Solo un azzurro nella parte bassa, Fabio Fognini, che potrebbe avere un percorso non impossibile, ma rimangono i punti interrogativi sulla sua condizione attuale.Tra le ragazze, le due “campionesse uscenti”, Ashleigh Barty e Iga Swiatek, sono entrambe nella parte alta del tabellone, con la polacca che potrebbe trovarsi Garbine Muguruza negli ottavi. Anche qui parte alta del tabellone decisamente più “pesante”, con anche Pliskova, Svitolina e Gauff. Nella metà inferiore Serena Williams potrebbe avere un percorso praticabile verso la seconda settimana, mentre Aryna Sabalenka sembra la candidata principale ad un posto quantomeno in semifinale, aspettando l'esito dell'ultimo quarto con Bianca Andreescu e Naomi Osaka a presidiare la zona.
Mentre il circuito tennistico tenta faticosamente di tornare alla normalità, ciò che rimane ancora ancorata alle regole speciali ideate durante la pandemia è la classifica ATP, che fino al prossimo agosto permetterà ai giocatori di scegliere il miglior risultato ottenuto in ogni torneo tra la stagione 2021 e una di quelle precedenti. Una regola che sta causando sempre più malumori tra i giocatori delle retrovie che trovano sempre più difficile scalare le posizioni del ranking.In questa puntata di Ubi Radio abbiamo parlato della questione con Enrico Riva, uno dei grafici di Tennis TV che oltre a curare tutte le informazioni che appaiono in sovraimpressione durante le trasmissioni dei match ATP si occupa anche di effettuare ricerche statistiche per fornire informazioni ai commentatori del feed internazionale. Insieme con il conduttore Vanni Gibertini, Riva analizzerà le conseguenze delle regole “COVID” per il ranking e quali giocatori sono stati avvantaggiati e danneggiati da questa situazione. Sono più i pro o i contro di questa controversa scelta?
Nella settimana degli Internazionali BNL d'Italia che riportano il pubblico a bordo campo nella Penisola dopo tanti mesi di match giocati a porte chiuse, la puntata odierna di Ubi Radio è dedicata a una panoramica dei risultati degli italiani nel torneo di casa. Il quarto di finale raggiunto da Lorenzo Sonego dopo la splendida vittoria su Thiem è chiaramente la prestazione di punta in questo torneo, ma tutta la truppa si è ben distinta, almeno a livello maschile. Per le ragazze invece tre sconfitte al primo turno, due delle quali, invece, probabilmente evitabili.Il nostro conduttore Vanni Gibertini insieme con la nostra collaboratrice Laura Guidobaldi si sofferma su alcune delle mise più ardite di questa stagione sulla terra battuta. Per chiudere, poi, ai guarda avanti al Roland Garros e alla sfida degli organizzatori di avere 5.000 persone sugli spalti in occasione delle finali nonostante tutte le restrizioni.
Il mese di maggio per gli appassionati di tennis italiani vuol dire una cosa sola: è il mese degli Internazionali BNL d'Italia. Il più importante torneo tennistico del nostro Paese è ormai a pochi giorni dal prendere il via e per celebrare questa nuova edizione che si disputerà, con un po' di fortuna, non a spalti quasi vuoti, come invece era accaduto lo scorso autunno, abbiamo parlato con Claudio Pistolesi, l'ex giocatore professionista e allenatore di lungo corso che è nato e cresciuto proprio a pochi passi dall'ingresso del Foro Italico.Con lui, il nostro conduttore Vanni Gibertini e il suo compagno di avventure Luca Baldissera si sono avventurati nei meandri dei ricordi riportando alla luce le grandi partite giocate da Pistolesi sui campi in terra tra il Tevere e Monte Mario e gli episodi più curiosi vissuti nei vari decenni di presenza agli Internazionali d'Italia.
Un'intervista recentemente rilasciata dal CEO dell'ATP Andrea Gaudenzi ha riportato in auge uno dei “riempipista” delle discussioni tennistiche: perché non inserire nel calendario ATP anche un Masters 1000 sull'erba? Ci sono nove Masters 1000 (otto e mezzo se si considera lo status particolare di Montecarlo) di cui cinque sul cemento, tre sulla terra e uno indoor. Perché non inserirne uno anche sull'erba?L'argomento è certamente interessante e il nostro conduttore Vanni Gibertini ne ha discusso con il vicedirettore di Ubitennis Alessandro Stella, il quale ha elencato i motivi per i quali questa aggiunta sarebbe positiva per il movimento tennistico. Da bravo conduttore, poi, Vanni Gibertini ha presentato i contro-argomenti che invece sconsigliano l'inserimento di un Masters 1000 nella stagione sull'erba, il tutto per dare agli ascoltatori tutti gli elementi per ragionare sulla questione.
Lo sport del tennis ha alcune peculiarità che lo rendono difficile da seguire per gli appassionati: spesso non si sa a che ora le partite comincino, a che ora finiscano, e fino a 24 ore prima molte volte non si conosce nemmeno il nome di chi scenderà in campo. Queste caratteristiche, che per gli appassionati dello zoccolo duro costituiscono tratti distintivi di questo sport ormai scolpiti nella tradizione, complicano non poco la ricerca del tennis di essere appetibile ad una audience più vasta e soprattutto più giovane, che ha a sua disposizione tante alternative di intrattenimento per occupare il proprio tempo libero.In questa puntata di Ubi Radio, il conduttore Vanni Gibertini e il vice-direttore di Ubitennis Alessandro Stella discutono di questi aspetti del tennis e dei vari tentativi che sono stati proposti per rendere il prodotto più appetibile a una schiera più grande di potenziali appassionati o praticanti. È davvero necessario sradicare le tradizioni consolidate del gioco ed immolarle sull'altare della popolarità mainstream? Forse ci possono essere soluzioni che possono permettere di salvare le regole di un gioco ultra centenario e allo stesso tempo creare un pacchetto che può interessare anche chi non è malato di diritti e rovesci.
I risultati dello studio pubblicato dalla Federazione Internazionale sul modo in cui lo sport femminile (tennis ma non solo) viene coperto dai media suggeriscono che la considerazione delle atlete donna è ancora legata a valori tradizionalmente maschilisti e che l'uguaglianza è ancora un risultato da perseguire. Nella puntata odierna del nostro podcast il nostro ospite Vanni Gibertini discute con il collaboratore di Ubitennis Tommaso Villa sul significato reale dei risultati pubblicati e di come alcuni di essi debbano essere contestualizzati per evitare di trarre conclusioni affrettate.La presenza dello sport femminile in televisione è ancora marginale se si considerano tutti gli sport professionistici nel loro complesso. Ma molte discipline professionistiche al femminile sono ancora “in fasce”, devono ancora evolversi e alcune hanno oggettivi problemi di friubilità.
In questa puntata di Ubi Radio abbiamo deciso di dare uno sguardo dietro le quinte del tennis formato NCAA, quello che si gioca nelle università americane, fucina di tanti professionisti che si sono affermati sul circuito professionistico. Per parlarne con cognizionie di causa abbiamo interpellato Claudio Pistolesi, ex top-100 e coach di assoluto livello, che da diversi anni ormai vive in Florida e attraverso la sua impresa, la Claudio Pistolesi Enterprise ora confluita nella JTCC (Junior Tennis Champions Center) si occupa di assistere i ragazzi che vogliono tentare l'avventura nelle università americane. Pistolesi (cpistolesi@jtcc.org) ha aiutato dozzine di ragazzi e ragazze a scegliere il college più adatto alle loro aspirazioni e in questa puntata ci spiega le differenze tra le varie università e come funziona il reclutamento delle matricole.
Durante il Miami Open è diventato sempre più evidente come il modello di business su cui si basa il tennis professionistico si stia dimostrando totalmente inadeguato per quello che dovrebbe essere uno dei più popolari sport al mondo. La sfuriata in mondovisione di Vasek Pospisil contro il CEO Andrea Gaudenzi su come l'ATP sta tentando di contrastare la neonata e per il momento traballante PTPA (Professional Tennis Players' Association) rivela come la battaglia politica tra le varie fazioni si stia inasprendo, dopo che la pandemia ha causato un rimpicciolimento della torta da spartirsi.In questa puntata di Ubi Radio il nostro host Vanni Gibertini cerca di fare una panoramica della situazione in compagnia del collaboratore di Ubitennis Tommaso Villa, cercando di mettere in risalto quali sono le peculiarità del tennis rispetto agli altri sport professionistici e spiegando per quale motivo la quadratura del cerchio, ovvero il raggiungimento di una sostenibilità di lungo periodo, richieda cambiamenti strutturali all'interno dello sport che sono molto difficili da mettere in atto.
È iniziato il primo Masters 1000 e WTA 1000 Mandatory della stagione, ma l'attenzione non è sui tennisti che giocano ma su quelli che non vogliono giocare. Da più parti arrivano lamentele per le tante settimane che i protagonisti del circuito devono passare tra restrizioni più o meno pesanti negli alberghi e negli impianti dei tornei, sottoposti a test quasi quotidiani, senza poter uscire per (quasi) nessun motivo. Chi osserva da lontano snobba le loro lamentele classificandole solamente come capricci di star troppo ricche e troppo viziate: ma è davvero così?Il nostro host Vanni Gibertini, insieme con il collaboratore di Ubitennis Tommaso Villa, approfondisce la questione in questo nuovo episodio di Ubi Radio, analizzando la situazione per come viene raccontata dalla viva voce dei protagonisti e dalle testimonianze dirette di chi ha vissuto all'interno dei tornei in questi mesi. Verranno spiegate le condizioni che i tennisti si trovano ad affrontare ai tornei, le implicazioni finanziarie dell'abbassamento dei prize money e le possibili ragioni psicologiche di questa “ribellione virtuale” in atto.
La dirompente diffusione dei social media ed i conseguenti cambiamenti dei gusti degli appassionati hanno portato ad un progressivo cambiamento del tipo di copertura che i media (incluso Ubitennis) offrono degli eventi tennistici cui sono presenti, con maggiore rilevanza data ai contenuti multimediali a scapito della parola scritta. In questa puntata di Ubi Radio, gli inviati per antonomasia di Ubitennis, ovvero Vanni Gibertini e Luca Baldissera, parlano di questa evoluzione e delle sue implicazioni sul loro lavoro, ma soprattutto gettano uno sguardo su come questi cambiamenti epocali hanno influenzato i comportamenti dei giocatori durante i tornei e come questi ultimi vengono percepiti dagli appassionati.
Dopo la scorpacciata australiana torna Ubi Radio, il consueto podcast del giovedì condotto da Vanni Gibertini. Nella puntata di oggi, la ventisettesima, Vanni discute con Alessandro Stella di un tema tanto dibattuto quanto spinoso: perché lo sport maschile è più popolare di quello femminile? La questione è molto sfaccettata, ma è soprattutto una questione culturale e di 'età' - lo sport femminile, in generale, si è sviluppato più tardi di quello maschile. Il tennis, in questo, ha un grande vantaggio rispetto agli altri sport.
A poco più di un'ora dal sorteggio, Vanni Gibertini e Luca Baldissera analizzano i tabelloni di singolare maschile e femminile dell'Australian Open 2021. Situazione abbastanza equilibrata nel singolare femminile, dove le favorite sembrano essere state distribuite equamente nel tabellono. Probabilmente è Naomi Osaka ad aver avuto il sorteggio meno fortunato: primo turno contro Pavlyuchenkova e possibile quarto turno con Garbine Muguruza. Avversarie complicate per le italiane: sembra esere Camila Giorgi quella con il tabellone più percorribile.Nel singolare maschile, Djokovic e Nadal hanno via libera verso la seconda settimana. Ci sono alcuni primi turni di grande prestigio, uno su tutti Sinner-Shapovalov, che ci riguarda da vicino. L'ostacolo è certamente duro per l'altoatesino, che però potrebbe infilarsi in un corridoio interessante se dovesse superare il primo turno.Alterne fortune per gli altri italiani: ci sono parecchi turni difficili, ma nessuno impossibile.
Il consueto ping pong in cuffia tra Vanni Gibertini e Alessandro Stella, questa settimana, non può ignorare il caos che si è generato in Australia nel corso delle settimane di preparazione all'Australian Open. La venticinquesima puntata del podcast Ubi Radio cerca dunque di fare luce sulle polemiche scaturite dall'isolamento 'pesante' (niente allenamento, 24 ore di quarantena rigida in camera) imposto a 72 giocatori a seguito delle positività di alcuni passeggeri su 3 dei 17 voli charter che hanno portato gli atleti a Melbourne e Adelaide. Eh sì, perché ai top player - Djokovic, Nadal e Thiem tra gli uomini, Osaka, Halep e Serena Williams tra le donne - è stato concesso di trascorrere la quarantena ad Adelaide, separati rispetto al resto dei partecipanti. E forse con misure di sicurezza meno pesanti.
Dopo una settimana di pausa torna l'appuntamento con Ubi Radio, il podcast settimanale condotto da Vanni Gibertini. Anche quest'oggi a fargli compagnia c'è Alessandro Stella e si chiacchiera ancora di soldi, come un mesetto fa; allora si parlò di paradisi fiscali e privilegi, quest'oggi invece ci occupiamo del rovescio della medaglia, delle paturnie dei tennisti minori che faticano a guadagnarsi la pagnotta. Quanti tennisti possono dire di guadagnare davvero? Spoiler: non sono così tanti. Ed è giusto che sia così?
Ultimo appuntamento del 2020 con Ubi Radio, il podcast settimanale condotto da Vanni Gibertini. La chiacchierata che conclude questa stagione è un bilancio dell'anno tennistico che si è appena concluso, in compagnia di Alessandro Stella.Alessandro e Vanni si soffermano soprattutto su quattro argomenti:- quello che è successo in campo: il margine ridotto tra Big e ‘semibig' in campo maschile, i trionfi di Kenin, Swiatek e Osaka in campo femminile;-la figura di Naomi Osaka che il 27 agosto ha ‘fermato' il tennis e si è imposta come figura sportiva mainstream;- le storture del nuovo ranking;- le fragilità del business model tennistico, che fatica a stare in piedi con gli spalti vuoti.
Nella puntata pre-natalizia di Ubi Radio abbiamo parlato di Australia e di Australian Open con Dario Castaldo, il giornalista italiano che vive a Melbourne e lavora per la radio australiana SBS (oltre a collaborare con SuperTennis, la Federazione Italiana e la Gazzetta dello Sport) e che ha vissuto in prima persona il lunghissimo lockdown che nello stato di Victoria ha quasi eliminato il COVID-19. Vanni Gibertini e Luca Baldissera hanno chiacchierato con Dario di tutto quanto è successo negli ultimi mesi e di come Melbourne si sta preparando ad accogliere l'Australian Open 2021 in condizioni quantomeno insolite. Lo “stato-chioccia” australiano ha quasi eliminato il virus con misure restrittive senza precedenti e ora si prepara ad accogliere i tennisti da ogni angolo del mondo, con tutti i rischi connessi. I giocatori australiani, che non dovranno affrontare la dura quarantena, avranno dei vantaggi tangibili nei primi eventi della prossima stagione?
Nella puntata odierna di Ubi Radio vi abbiamo portato come ospite una firma molto conosciuta del giornalismo sportivo in Italia. Si tratta di Angelo Carotenuto, per dodici anni in forza alla Gazzetta dello Sport e dal 2005 invece collaboratore a vario titolo per Repubblica, dove ha spaziato oltre lo sport occupandosi anche di politica, costume e società.Da qualche tempo Carotenuto pubblica una newsletter quotidiana chiamata “Lo Slalom” che ogni giorno presenta spunti e riflessioni sugli eventi sportivi italiani e internazionali, un modo per guardare lo sport da un punto di vista differente, zigzagando tra i vari argomenti seguendo il racconto di chi riesce a conciliare il sapore delle leggende passate con l'incalzante attualità.Si è poi parlato del ruolo delle newsletter nel panorama mediatico attuale (ricordiamo che anche Ubitennis ha la propria newsletter, Warning, che viene pubblicata ogni venerdì) e del fenomeno “Sportify”, ovvero come lo sport stia cercando di capire i nuovi modelli di fruizione delle nuove generazioni e adattarsi di conseguenza.Nel corso della sua lunga carriera giornalistica, Carotenuto ha avuto occasione di intervistare a tu per tu grandi personaggi del tennis mondiale come Roger Federer e Maria Sharapova: che impressioni hanno dato queste due leggende a un giornalista di lungo corso che, non seguendo tennis da vicino come molti di noi, è forse meno ammaliato dalla memoria delle loro imprese sul campo?
Per iniziare la serie di appuntamenti con Ubi Radio che ci accompagneranno durante questo periodo di off-season abbiamo scelto di parlare di un argomento molto discusso nelle ultime settimane: la scelta di diversi tennisti italiani, tra cui Jannik Sinner e Matteo Berrettini, di spostare la propria residenza nel Principato di Monaco.Gli evidenti vantaggi fiscali legati a questa decisione hanno causato malumori diffusi tra il pubblico degli appassionati e anche da parte di qualche quotato giornalista della carta stampata, primo tra tutti Aldo Cazzullo, la firma del Corriere della Sera che ha pubblicato un'invettiva piuttosto decisa contro Sinner e la sua “fuga” verso il paradiso fiscale monegasco.In questa puntata del nostro podcast, i nostri Vanni Gibertini e Alessandro Stella parlano della particolare situazione tributaria nella quale si trovano tutti i tennisti a causa delle peculiarità del loro mestiere e quali sono le possibili alternative che sono a loro disposizione a seconda della loro nazionalità e della loro situazione contingente. Si parlerà, infatti, della impossibilità dei cittadini francesi di beneficiare delle agevolazioni fiscali offerte dal Principato di Monaco e di come invece molti di loro si rifugino in Svizzera, dove si può beneficiare di un trattamento molto vantaggioso se si guadagna la maggior parte dei propri introiti all'estero. Si darà un'occhiata anche alla situazione dei giocatori americani, per i quali non ci sono paradisi fiscali a disposizione dato il particolare regime di tassazione in vigore nel loro Paese.
Dopo la maratona di tennis live degli ultimi due mesi, Ubi Radio torna ad approfondire l'attualità dietro le quinte del tennis professionistico. In questo episodio Vanni Gibertini e Luca De Gaspari parleranno della situazione dei diritti televisivi dei principali eventi tennistici in Italia. Pochi giorni fa negli Stati Uniti Tennis Channel ha annunciato l'acquisizione di tutti i tornei più importanti a livello ATP e WTA: ci sarà una simile concentrazione anche in Italia? E quale futuro attende SuperTennis?
Quando mancano meno di quarantott'ore allo start del tabellone principale del Western & Southern Open, il primo dei due eventi di cui si comporrà il mini-swing tennistico nella bolla di New York, il podcast settimanale di Ubitennis si interroga su un tema di grande attualità per il tennis, pronto a riaprire i battenti (ma non ancora le porte degli stadi ai tifosi): come diventerà l'esperienza dello spettatore in questa 'Era (re)Open', contraddistinta dalla pandemia di COVID-19? Ne parlano Vanni Gibertini e Alessandro Stella
Nel corso degli ultimi giorni ha fatto molto clamore la pubblicazione sui social media della liberatoria che la USTA chiederà di firmare a chiunque vorrà entrare nella "bolla" di Flushing Meadows. L'host Vanni Gibertini e uno dei collaboratori di Ubitennis, Gianluca Santori, dibattono sull'opportunità o meno di rifiutare ogni responsabilità quando si organizza un evento come lo US Open nelle attuali condizioni sanitarie.
Dopo la puntata dedicata al matrimonio tra WTA e Cina, che si è preso una pausa di riflessione nel 2020 - o meglio, è stato il coronavirus a imporla - abbiamo pensato di puntare ancora più in alto. Se il tennis è in qualche modo ripreso a Palermo, dove si sta svolgendo il primo torneo ufficiale dopo cinque mesi di sosta, siamo ancora qui a chiederci: vale davvero la pena imbarcarsi nella complicata impresa di organizzare un torneo di tennis in regime di COVID-19?La risposta (oltre a essere dentro di voi, come diceva Quelo) è raccontata nel nostro podcast da Vanni Gibertini e Alessandro Stella.
Dopo la serie di episodi sull'analisi dati nel tennis, Ubi Radio ritorna per parlare della relazione tra la WTA e la Cina dopo che quest'ultima ha unilateralmente decisio di cancellare tutti i tornei del 2020, ivi comprese le WTA Finals di Shenzhen, maggior fonte di sostentamento per l'associazione del tennis femminile. Si è trattato di una scelta saggia quella della WTA di farsi tentare dai miliardi cinesi? Che alternative c'erano e, soprattutto, quali opzioni ci sono per l'immediato futuro e per il lungo termine?L'host Vanni Gibertini e il nostro collaboratore Gianluca Santori discutono della questione confrontandosi con il parere già espresso dal Direttore Ubaldo Scanagatta.
In questa seconda parte del mini-approfondimento sul tema dell'analisi dei dati nel tennis, Vanni Gibertini, Alessandro Stella e Federico Bertelli spaziano dal 'brand' dei tennisti ai difetti del mondo della racchetta nell'elaborazione dei numeri
Primo appuntamento con Federico Bertelli, collaboratore di Ubitennis e esperto di dati che ci racconta cosa fa il data scientist e perché sta diventando una figura sempre più preziosa nel business, nello sport e (lentamente) anche nel tennis
Secondo appuntamento di Ubi Radio dedicato ai Championships di Wimbledon, che sarebbero stati in dirittura d'arrivo in questi giorni. Il direttore Ubaldo Scanagatta, insieme con l'host Vanni Gibertini, ricordano le lunghe interruzioni per pioggia che caratterizzano il torneo inglese, e le “domeniche di mezzo” che dovettero essere improvvisate in tre occasioni per recuperare il ritardo di match provocato dal maltempo. Scanagatta racconta i suoi magheggi per giocare a tennis al Queen's Club nell'unica giornata libera nella quindicina del torneo, e rivive una brutta avventura vissuta con la “Vespa” attaccando un poster di Ubitennis.
L'attesa decisione sul nuovo sistema di calcolo delle classifiche, a proposito del quale si moltiplicavano le ipotesi, è arrivata in serata. Non si tratta di uno scenario previsto: la ‘finestra' di validità del ranking verrà infatti estesa a 22 mesi, ovvero al periodi che va da marzo 2019 a dicembre 2020. Vanni Gibertini, Alessandro Stella e Luca De Gaspari di Ubitennis commentano la decisione dell'ATP e le possibili conseguenze di questo nuovo sistema di calcolo dei punti.
Nella prima settimana che avrebbe dovuto essere dedicata ai Championships di Wimbledon, Ubi Radio vi porta indietro nel tempo a scoprire i dettagli dietro le quinte delle edizioni passate attraverso le parole di chi ha vissuto di persona le ultime 46 edizioni del torneo più famoso del mondo. Il direttore Ubaldo Scanagatta è stato presente a Church Road ininterrottamente dal 1974, anno nel quale vide la vittoria di Connors sul quarantenne Ken Rosewall e della sua allora fidanzata Chris Evert. Si parlerà di com'era la vita degli inviati a Wimbledon prima di internet e prima dei fax, di cocktail party e feste di contorno e di come un biglietto per il mitico Centre Court (o un pass da ospite) era ambito tanto allora quanto oggi.