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✨ Abitare la realtà con lo Spirito ✨Viviamo immersi in mille voci, aspettative e ruoli. Ma c'è una Presenza silenziosa e potente che ci invita a fermarci, ad ascoltare… e a tornare a casa.Lo Spirito Santo non è un'idea astratta o una semplice “forza”: è una Persona viva, una guida amorevole che ci conduce a incontrare il nostro vero sé.È Lui che ci insegna a guardarci con amore, a fare verità dentro di noi, e a vivere relazioni autentiche — con noi stessi, con gli altri e con Dio.Quando scegliamo di abitare la realtà con lo Spirito, ogni giorno diventa occasione di pienezza, ogni ferita può trasformarsi in luce, e l'amore smette di essere teoria per diventare vita.
L' Ascensione, la Vergine Maria e lo Spirito Santo
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8180OMELIA DELL'ASCENSIONE - ANNO C (Lc 24,46-53) di Don Stefano Bimbi Celebriamo la Solennità dell'Ascensione, un momento che non è solo un "arrivederci" di Gesù al cielo, ma un passaggio decisivo che ci coinvolge direttamente. Il Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato ci presenta un Gesù che, prima di salire al Padre, affida ai discepoli una missione e una promessa.LA MISSIONE DI CRISTO: SOFFERENZA, RISURREZIONE E PERDONOGesù inizia spiegando ai discepoli che il suo percorso - la sofferenza, la morte e la risurrezione - non è stato un caso, ma il compimento di un disegno divino. Nel suo nome, il perdono dei peccati deve essere annunciato a tutti i popoli, a partire da Gerusalemme. Questo ci ricorda che la fede non è solo un'esperienza personale, ma è anche una chiamata a far parte della missione della Chiesa di portare al mondo intero la buona notizia. Tu sei chiamato non solo a ricevere il perdono di Cristo, ma a portarlo agli altri, ovunque tu sia. Come stai vivendo la chiamata a essere testimone del perdono di Cristo nella tua vita quotidiana? C'è qualcuno nella tua cerchia - un familiare, un collega, un amico - che ha bisogno di un ascolto attento, una parola di incoraggiamento, un atto di riconciliazione? A chi puoi annunciare il Vangelo perché si converta a Cristo?San Francesco d'Assisi è un modello potente di come vivere questa missione. Non si limitò a predicare con le parole, ma con la sua vita. Fu un esempio di umiltà. A chi lo elogiava diceva di essere la persona peggiore di tutte, perché se Gesù ne avesse trovata una peggiore avrebbe scelto lei per far risaltare meglio la sua potenza. Inoltre andò incontro ai lebbrosi e ai poveri per portare il conforto di Cristo. Volle persino incontrare il sultano d'Egitto per convertirlo al Vangelo. Non riuscì a portarlo alla vera Fede, ma avendolo favorevolmente impressionato ottenne il permesso per i cristiani di visitare i luoghi santi. Da allora la Custodia francescana di Terra Santa permette la presenza cristiana nei luoghi di Gesù.TESTIMONI CON LA VITAGesù aggiunge: "Di questo voi siete testimoni". Essere testimoni non significa solo parlare di Gesù, ma vivere in modo che la nostra vita racconti la sua presenza. In un mondo che spesso ci spinge a competere, a emergere, a pensare solo a noi stessi, essere testimoni di Cristo significa scegliere la via dell'amore come donazione, dell'onestà come rispetto degli altri, della generosità verso gli altri come risposta alla generosità di Dio verso di noi. Pensa a una situazione concreta: al lavoro, quando tutti cercano di fare carriera a scapito degli altri, tu puoi scegliere di collaborare con umiltà. Oppure, sui social, dove spesso prevalgono critiche e giudizi, tu puoi condividere parole che costruiscono.Un esempio straordinario è San Giovanni Bosco, che ha dedicato la sua vita ai giovani di Torino, spesso emarginati e senza futuro. Con il suo sorriso e la sua dedizione, ha mostrato loro che Dio li amava. Ogni ragazzo che ha incontrato è diventato per lui un'occasione per testimoniare Cristo. E tu, in quali momenti della tua giornata puoi essere un testimone credibile di Gesù? Quali scelte puoi fare per far vedere che la tua fede non è solo parole, ma vita?LA FORZA DELLO SPIRITO E LA GIOIA DELLA LODEPrima di salire al cielo, Gesù promette ai discepoli la "potenza dall'alto", lo Spirito Santo, e li invita ad aspettare la Pentecoste con fiducia. E loro, dopo l'Ascensione, tornano a Gerusalemme "con grande gioia", lodando Dio. Questo ci insegna due cose: primo, che non siamo soli nella missione; secondo, che la Fede è fonte di una gioia che nessuno può toglierci. Lo Spirito Santo è la forza che trasforma le nostre paure in coraggio, le nostre incertezze in speranza. E la gioia? È il segno che Cristo è con noi, anche quando non lo vediamo.San Filippo Neri, noto come il "santo della gioia", nel XVI secolo trasformava le strade di Roma in un luogo di festa e preghiera. Organizzava pellegrinaggi, incontri e momenti di allegria per i giovani, mostrando che la fede è motivo di felicità profonda. La sua capacità di ridere e far ridere, anche in tempi difficili, ci sfida: come puoi portare la gioia del Vangelo nei tuoi ambienti, magari con un sorriso o un gesto di speranza?Quali momenti della tua giornata o della tua settimana dedichi a lodare Dio, magari attraverso la preghiera, la Messa o mettendo in pratica le opere di misericordia corporali e spirituali? Conosci le opere di misericordia corporali e spirituali? Prendi l'impegno di metterne in pratica una alla settimana e poi verifica se lo hai fatto.UNO SGUARDO AL CIELO, I PIEDI SULLA TERRAL'Ascensione non è la fine della storia di Gesù, ma l'inizio della nostra missione. Cristo sale al cielo, ma ci promette il dono dello Spirito Santo e ci invita ad essere suoi testimoni, portare il suo perdono, vivere con gioia.Il mondo ha bisogno di qualcuno che ricordi la salvezza portata da Gesù. Qualcuno che indichi le realtà del Cielo. Non dobbiamo aver paura di essere diversi, di scegliere la via di Cristo in un mondo che spesso va in un'altra direzione. Come i discepoli dobbiamo tornare alla nostra "Gerusalemme" - la famiglia, il lavoro, le amicizie - con grande gioia, sapendo che lo Spirito ci guida.Preghiamo Maria, Regina degli Apostoli, affinché ci aiuti a vivere questa missione con coraggio e amore. E ora, prenditi un momento per rileggere il brano e rispondere in silenzio alle domande proposte sopra. Chiediti infine: Cosa mi sta dicendo Gesù oggi? Come posso rispondere alla sua chiamata con la mia vita?Che lo Spirito Santo ti guidi e ti doni la gioia di essere suo testimone!
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8176OMELIA VI DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 14,23-29) di Don Stefano Bimbi Il Vangelo di questa sesta domenica di Pasqua ci invita a entrare in un dialogo intimo con Gesù, che ci parla di amore, fedeltà, presenza divina e pace. È un discorso denso, che tocca il cuore e interpella la nostra vita quotidiana. Visto che siamo immersi in un mondo frenetico e spesso confuso, queste parole ci offrono una bussola per orientarci verso ciò che davvero conta.L'AMORE SI FA OBBEDIENZA"Se uno mi ama, osserverà la mia parola". Gesù inizia con un'affermazione chiara: amare Lui significa osservare la sua parola. Non si tratta di un amore romantico o astratto, ma di un amore concreto, che si traduce in scelte, azioni e fedeltà. Osservare la parola di Gesù significa vivere secondo i suoi insegnamenti, anche quando è scomodo o controcorrente. Questo può significare scegliere l'onestà in un contesto lavorativo competitivo, perdonare un amico che ti ha ferito o dedicare tempo alla preghiera in una giornata piena di impegni. Quando vivi così, Gesù promette che il Padre ti amerà e che loro "prenderanno dimora" in te. È un'immagine potente: Dio non è lontano, ma vuole abitare nel tuo cuore, essere parte della tua vita.Pensiamo a San Francesco d'Assisi. Nato in una famiglia benestante, avrebbe potuto vivere una vita comoda e spensierata. Invece, ha scelto di ascoltare la parola di Gesù, spogliandosi di tutto per seguire il Vangelo alla lettera. La sua obbedienza era gioiosa, perché scaturiva dall'amore per Cristo. La sua vita mostra che osservare la parola di Gesù non toglie libertà, ma, al contrario, la rende piena.Nella tua vita quotidiana, quali sono le "parole" di Gesù che trovi più difficili da mettere in pratica? Perché? C'è una situazione in cui senti di dover fare una scelta coraggiosa per essere fedele a ciò che Gesù ti chiede? Come puoi affrontarla?LO SPIRITO SANTO, GUIDA E MEMORIA"Il Paràclito vi insegnerà ogni cosa". Gesù sa che non possiamo farcela da soli. Per questo promette il dono dello Spirito Santo, il Paràclito, che significa "colui che sta accanto". Lo Spirito non è un concetto astratto: è la presenza viva di Dio che ti illumina, ti consola e ti ricorda le parole di Gesù nei momenti di smarrimento. Se ti trovi a dover prendere decisioni importanti nella tua vita lo Spirito Santo è lì per guidarti, se gli dai spazio attraverso la preghiera e l'ascolto. È come un navigatore interiore che ti aiuta a ritrovare la strada quando sei confuso.Santa Teresa di Lisieux, la "piccola Teresa", visse una vita apparentemente semplice, ma profondamente guidata dallo Spirito. Nella sua autobiografia, racconta come lo Spirito le insegnava a fare piccoli atti d'amore con grande cuore, anche nelle difficoltà del convento. La sua "piccola via" è un esempio di come lo Spirito può ispirare anche le vite più ordinarie a diventare straordinarie.Quando hai sentito, magari in un momento di preghiera o riflessione, una "luce" o un'intuizione che ti ha aiutato a capire meglio la tua strada? Come puoi coltivare l'ascolto dello Spirito nella tua vita quotidiana? Ci sono momenti in cui ti senti smarrito o confuso? Come puoi affidarti allo Spirito Santo per ritrovare chiarezza?LA PACE DI CRISTO E' DIVERSA DA QUELLA DEL MONDO"Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi". In un mondo che associa la pace all'assenza di problemi o al successo materiale, Gesù offre una pace diversa, profonda, che non dipende dalle circostanze esterne. È la pace che ci viene donata nella confessione quando ci vengono rimessi i peccati. Per questo la pace la puoi sperimentare solo sapendo che sei amato da Dio, anche nei fallimenti o nelle tempeste della vita. Questa pace può essere un'ancora in momenti di ansia, come l'incertezza del futuro, le insicurezze personali o i conflitti relazionali. Gesù ci invita a non lasciare che il nostro cuore sia turbato, ma a fidarci di Lui. Questa pace è un dono, ma richiede di accoglierlo, di scegliere di non lasciarsi sopraffare dal peccato e dalla paura.San Giovanni Paolo II da giovane visse in un contesto di guerra e oppressione prima sotto il regime nazista e poi quello comunista. Nonostante le difficoltà, trovò pace nel suo rapporto con Cristo, dedicando tempo alla preghiera e al teatro clandestino per mantenere viva la speranza. La sua serenità, anche di fronte alle minacce, era radicata nella fiducia in Dio e questa pace lo accompagnò fino a quando fu eletto Papa. Nella omelia per l'inizio del pontificato disse: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia - permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna".Quali sono le "tempeste" che turbano il tuo cuore in questo momento? Come puoi accogliere la pace di Cristo in queste situazioni? In che modo la pace di Gesù è diversa da quella che cerchi nel successo, nelle distrazioni o nelle approvazioni degli altri? Come puoi coltivarla?LA GIOIA DELLA FEDE"Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre". Gesù invita i discepoli a rallegrarsi della sua partenza verso il Padre, perché è parte del piano di salvezza. Questo può sembrare paradossale: come rallegrarsi di un distacco? Eppure, Gesù ci insegna che la fede è gioia, anche quando non capiamo tutto. Questa gioia può essere difficile da vivere in un mondo che spesso premia il cinismo o l'indifferenza. Rallegrarsi significa scegliere di vedere la presenza di Dio anche nelle incertezze, di credere che Lui sta lavorando nella tua vita, anche quando non lo vedi chiaramente.Il Beato Carlo Acutis, un giovane vissuto nel nostro tempo, aveva una fede contagiosa. Nonostante la leucemia fulminante che lo colpì a soli quindici anni, Carlo non perse la gioia. Offrì le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa, vivendo con un sorriso che nasceva dalla sua amicizia con Gesù e dall'accogliere il dono dell'Eucaristia che diceva essere "l'autostrada per il paradiso". La sua vita ci ricorda che la gioia cristiana non è superficiale, ma radicata in un amore più grande.Quando hai sperimentato una gioia profonda, magari in un momento di preghiera, servizio o condivisione? Come puoi ritrovarla oggi? Cosa ti impedisce di rallegrarti pienamente della presenza di Gesù nella tua vita? Come puoi fare un piccolo passo per fidarti di più del suo piano per te?Gesù ti invita a vivere un cristianesimo vivo, pratico e personale. Ti chiama ad amarlo con le tue scelte, ad affidarti allo Spirito Santo, a pentirti dei tuoi peccati e accogliere la sua pace per trovare la vera gioia. Hai davanti a te un mondo pieno di opportunità, ma anche di sfide. Lascia che le parole di Gesù risuonino nel tuo cuore: non sei solo, Dio vuole abitare in te e guidarti.Prenditi un momento per pregare con queste parole: "Signore Gesù, grazie per il tuo amore che non si stanca di cercarmi. Donami il coraggio di osservare la tua parola, la fiducia di affidarmi al tuo Spirito, l'umiltà di pentirmi dei miei peccati, la pace che supera ogni paura e la gioia di sapere che sei con me. Fa' che la mia vita, a imitazione di quella dei santi, sia un riflesso del tuo amore. Amen."
Ep. 158Leone l'americano. Lo Spirito Santo parla inglese.Con Nico Spuntoni
UNA NUOVA RESIDENZALasciare lo Spirito Santo alla guida della nostra vita é la chiave migliore per il cambiamento dei nostri cuori.Il Piano di salvezza é per tutti; la promessa di avere lo Spirito Santo é per tutti coloro che lo ricercano.Atti 2:38Lo Spirito Santo é il dono per eccellenza che accompagna coloro che decidono di dare la vita a Gesù.Il nemico ha cercato di nascondere la verità che Dio é in noi e ci accompagna su questa Terra.Uno dei motivi principali della venuta dello Spirito Santo é il ripristino dell'intimità che il diavolo aveva interrotto ingannando l'uomo.La morte di Gesù ha liberato una verità straordinaria e lo Spirito Santo ha annullato ogni divisione tra Dio e l'uomo. 1 corinzi 3:16Koinonìa, dal greco, indica una comunione speciale.Lo Spirito Santo dimora in noi per avere comunione, intimità e cooperazione con Lui. Quando accettiamo Gesù lo Spirito Santo che entra in noi inizia un piano di amicizia, collaborazione e intimità.Avere coscienza di questo non bloccherà la Sua potenza in noi.Past Catherine Labate04-06-2025
LO SPIRITO SANTOLa Chiesa conosce bene la teoria sullo Spirito Santo, ma difficilmente la mette in pratica.Dal greco, paracletos, il termine “para” si riferisce ad un'intimità particolare di una persona chiamata ad affiancare qualcun altro.Dalla nascita, alla crescita fisica e spirituale, passando per il battesimo, Gesù é sempre stato accompagnato dallo Spirito Santo. In Giovanni 16:7-11Gesù lascia i Suoi con la promessa della venuta di un altro, come Lui, dentro di noi.Il nemico ha l'obiettivo di sabotare la mente dei credenti per sminuire la potenza dello Spirito Santo.Avere la rivelazione che lo stesso Spirito che ha resuscitato Gesù dai morti é dentro di noi ha grande impatto nel mondo spirituale.Lo Spirito Santo é una personaGiovanni 14:16Lo Spirito é Dio2 Corinzi 3:17 Intercede per i credenti e ha una volontà per noi.Romani 8:27Past Catherine Labate30-03-2025
Il Messaggio di Oggi: “EGLI VI BATTEZZERÀ CON LO SPIRITO SANTO E CON IL FUOCO” • Matteo 3: 11-12 • Salmo 5: 4 • Abacuc 1: 13 • Giovanni 3: 21 • Giovanni 3: 20 • 1 Giovanni 1: 7 • Giovanni 13 :8-9 • Esodo 13: 21-22 • Giovanni 8: 12 • Giovanni 1: 14 • Matteo 17 :2-3 • 2 Pietro 1: 17-18 • Giovanni 6: 35 • Giovanni 14 :26 • Numeri 11: 16-17 • Numeri 11: 25 • Atti 1: 4 • Atti 1 :8 • Atti 1 :5 • Matteo 3: 11-12 • Atti 2: 3-4 • Atti 2: 5 (6-12) • Luca 11: 13 • 1 Corinzi 12: 7 (8-11) • Galati 5: 22 • Galati 5: 16-17 • Galati 5: 19-21 • Galati 5: 16-17 • Galati 5: 24 • 1 Tessalonicesi 5: 23 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Camminare con Dio è la strada che ci protegge da ogni passo falso.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Il Messaggio di Oggi: “COME DICE LO SPIRITO SANTO OGGI” • Ebrei 3: 7 • Ebrei 3: 15 • Ebrei 4 :7 • Zaccaria 8 :9 • Matteo 6: 34 • Matteo 6 :33 • Luca 17: 21 • Luca 17: 22-24 • 1 Corinzi 3: 16 • 1 Corinzi 6: 19-20 • 1 Corinzi 10 :9 • 1 Pietro 1: 18-19 • 1 Pietro 1: 23 • 1 Pietro 2: 9-10 • Ebrei 3: 7 (8-15) • Ebrei 3: 19 • Matteo 24: 13 • Matteo 10: 22 • Ebrei 3: 7 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Episodio 176http://pornotossina.it
Dal Vangelo secondo LucaQuando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servovada in pace, secondo la tua parola,perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,preparata da te davanti a tutti i popoli:luce per rivelarti alle gentie gloria del tuo popolo, Israele».Commento di Don Marco Sciolla, lo puoi trovare qui:- FACEBOOK https://www.facebook.com/marco.sciolla.5Podcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba.it
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo-FossanoPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8011OMELIA III DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 1,1-4; 4,14-21) di Giacomo Biffi Con questa pagina che è stata letta, il Vangelo di Luca - come del resto ci ha detto anche il Vangelo di Giovanni domenica scorsa con la narrazione delle nozze di Cana - sottolinea che il Signore Gesù comincia la sua azione di salvezza dalla Galilea. Era la regione più disprezzata della Palestina israelitica; proprio per questo è collocata al primo posto nel piano divino di redenzione.LO SPIRITO SANTO È LA FONTE DELLA PERENNE VITALITÀ DELLA CHIESARitornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo (Lc 4,14). In tutta la vicenda cristiana esiste e agisce questo misterioso protagonista. Lo Spirito Santo era disceso su Cristo nella scena del battesimo, quasi a mostrare avverata la profezia di Isaia, che oggi abbiamo ascoltato citata da Gesù stesso: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione (cf. Lc 4,18). Lo Spirito Santo era stato, nell'annunciazione, all'origine della stessa vita umana del Figlio di Dio, come presiederà, nella Pentecoste, agli inizi della missione della Chiesa nel mondo, e come è alla sorgente di tutti i carismi, di tutti i ministeri ecclesiali, di ogni vita di grazia.Noi troppo spesso nel valutare la realtà cristiana ci dimentichiamo di questa forza nascosta ma decisiva, che continua instancabilmente ad agire in ogni momento della storia e determina l'autenticità della vita ecclesiale.Come Gesù, anche la Chiesa cammina con la potenza dello Spirito Santo. È una potenza che non si identifica con nessuna delle fonti di dominazione che imperversano sulla scena mondana: né col potere politico né col potere economico né col potere dei mezzi di informazione e di persuasione. Perciò la Chiesa spesso appare a uno sguardo umano debole e senza incidenza, e dai suoi avversari viene giudicata, a ogni svolta della storia, superata e senza futuro.Ma poi si vede che tutti i sistemi sociali e politici o presto o tardi tramontano, tutte le prepotenze si afflosciano, le ideologie si scoloriscono; a la Chiesa continua, sempre debole, sempre apparentemente inefficace, sempre inascoltata, ma sempre viva, sempre pronta a comunicare all'uomo le vere ragioni della speranza e a liberarlo dei suoi veri mali.Qual è il segreto di questa vitalità? Il segreto, che gli estranei non percepiscono e noi stessi non di rado dimentichiamo, sta appunto nella presenza attiva in lei dello Spirito Santo, che è sempre in grado di ringiovanire le comunità dei discepoli di Cristo e di far rifiorire improvvisamente i campi che sembrano più inariditi e infecondi.CRISTO È VENUTO A LIBERARE TUTTI NOI DALLA POVERTÀ SPIRITUALEA Nazaret Gesù presenta, per così dire, il suo biglietto da visita e, con le parole dell'antico profeta, ci descrive la natura e i compiti essenziali della sua missione in mezzo a noi.Egli è venuto a dare il "lieto messaggio" della liberazione e della salvezza "ai poveri".Chi sono i poveri? Sono prima di tutto i poveri nel senso letterale del termine; quelli che non hanno appoggi e difese in questo mondo; quelli che fanno fatica a vivere; quelli che non hanno mai una buona notizia.Il Figlio di Dio viene a portare a loro la prima "buona notizia" della loro storia; e cioè la notizia che hanno una dignità uguale a quella di tutti, perché hanno anche loro un Padre nei cieli; che hanno come tutti un destino di gioia; che sono anche loro i destinatari dell'incredibile amore del Creatore.E poi i "poveri" siamo tutti; tutto il miserabile gregge umano che, anche quando appare ricco, potente, sazio, appagato delle proprie scintillanti futilità, è sempre povero di verità, povero di amore, povero di speranza, povero di capacità di capire.Gesù è venuto per tutti, proprio perché tutti siamo poveri di veri valori. È venuto per liberarci: liberarci dalla nostra cecità, che talvolta è connaturale e involontaria perché abbiamo una mente che fatica a fare attenzione alle cose che contano, ma più spesso è deliberata perché non vogliamo farci gli interrogativi veri e seri; liberarci dalle nostre debolezze e dai nostri egoismi, che in partenza ci promettono la felicità e in conclusione ci lasciano delusi e con la bocca amara; liberarci dall'oppressione di chi, non avendo niente di sostanziale da dire, pretende di farsi nostro maestro e di manipolarci secondo i suoi interessi e i suoi disegni.Solo chi esistenzialmente incontra Gesù di Nazaret e lo accoglie con tutto il suo essere, può diventare a poco a poco un uomo davvero libero: Dove c'è la fede, lì c'è la libertà.NESSUN UOMO PUÒ ILLUDERSI DI RIMANERE NEUTRALE DI FRONTE A CRISTOGli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi su di lui (Lc 4,20). Anche se di solito non lo si vuol riconoscere, gli uomini non possono fare a meno di guardare a Cristo e al suo Vangelo. Tutti sanno - anche se non lo vogliono ammettere - che non lo si può ignorare. Con lui bisogna fare i conti in ogni caso. Di fronte a lui o presto o tardi si deve prendere posizione. E, pur se c'è sempre la tentazione di nascondersi dietro le futili questioni della storia, della politica, del comportamento delle persone ecc., il vero dilemma dell'uomo è: o rifiutare il Messia, il consacrato dallo Spirito, l'inviato dal Padre, con l'una o l'altra delle scuse possibili, o inginocchiarsi davanti a lui, e così salvarsi e avere la vita.L'OPERA SALVIFICA DI CRISTO SI PROLUNGA NEL MINISTERO SACERDOTALE Gesù dice: Oggi si è adempiuta questa Scrittura (Lc 4,21). Vale a dire: oggi c'è già, è già a nostra portata questa salvezza, questa liberazione, l'avveramento di questa buona notizia.L'"oggi" di cui qui si parla, è un "oggi" che si invera in ogni epoca e in ogni situazione umana, perché in ogni epoca e in ogni situazione Cristo agisce, libera, salva.Nel disegno di Dio l'azione redentrice di Cristo ha sempre il suo "oggi", perché si incarna e si prolunga nel ministero di chi, nel sacerdozio della Nuova Alleanza, diventa sacramento della presenza operosa e dinamica del Signore in mezzo ai suoi.Ogni sacerdote esiste appunto perché sia sempre l'"oggi" della salvezza di Dio; perché sia sempre annunciato il Vangelo, sia sempre concesso il perdono delle colpe, sia sempre data la grazia dei sacramenti, sia offerto a tutti gli uomini pellegrini verso la patria eterna il Pane della vita.Come si vede, la meditazione sulla pagina propostaci dalla Chiesa per questa domenica ci ha condotti senza sforzo a riflettere sulla necessità e l'urgenza che l'opera di Cristo possa proseguire, nel nostro tempo e nella nostra terra bolognese, attraverso la presenza numerosa e attiva dei ministri dell'altare.
Il Messaggio di Oggi: “LO SPIRITO SANTO CONSOLATORE, AIUTANTE E ASSISTENTE” • Giovanni 14: 26 • Giovanni 16: 8 • Giovanni 16: 14 • Giovanni 16: 12-13 • Giovanni 16: 9 • Giovanni 8: 24 • Atti 17: 8 • Atti 17: 11-12 • Giovanni 16: 9-10 • Giovanni 16: 11 • Giovanni 10: 10-11 • Giovanni 3: 6 • Giovanni 4: 24 • Giovanni 4: 23 • Giovanni 20: 21 • Giovanni 17: 18 • Matteo 28: 19-20 • Giovanni 20 :22-23 • Luca 24: 47 • Giovanni 16: 15 • Giovanni 14: 12 • Matteo 18 :19-20 • Giovanni 14: 12 • Marco 16 :20--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: “LO SPIRITO SANTO VI INSEGNA NEL MEDESIMO TEMPO” • Luca 12 :12 • Matteo 10 :19 • Luca 12: 11 • Atti 4: 19-21 • Matteo 10: 19-20 • Atti 4: 13 • Atti 7: 1 (2-53) • Atti 6: 5 • Atti 6: 8 • Atti 7 :54-55 • Atti 8: 1 • Atti 8: 5 • Atti 6: 5 • Atti 8: 6 • Atti 11: 19 • Atti 9: 31 • Atti 12: 24 • Atti 16: 5 • Atti 19 :20 • Atti 28: 31 • Atti 7: 60 • 2 Timoteo 4 :16-17 • Atti 9: 31 • 1 Corinzi 12 :3--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.” (Gv 1, 14) Lo Spirito Santo soffia, parla, opera! L'ha fatto nella vita di Maria e Giuseppe, che oggi ci mostrano ancora una volta cosa significa Accogliere, Ascoltare e Accompagnare un bambino alla VITA! L'ha fatto nella vita e nel cuore di quel bambino, Gesù, nei suoi 33 anni di vita terrena. Ma lo sta facendo anche nella TUA vita! Non ci credi? Ascoltaci! … I nostri podcast https://uncorpomihaidato.com/podcast/ Il volto della Chiesa Madre https://uncorpomihaidato.com/misericordia-e-doglie-il-volto-della-chiesa-madre/ Giubileo 2025, Bolla d'indizione https://www.vatican.va/content/francesco/it/bulls/documents/20240509_spes-non-confundit_bolla-giubileo2025.html Famiglia, chi sei? https://uncorpomihaidato.com/famiglia-culla-di-nascita-canale-di-rinascita/ Aiutaci https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ … Musica del podcast "Mother of God", Debora Vezzani: https://youtu.be/g0aznkFu790 --------------------- "Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?". Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce...e rinasce! Come? Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi? https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per iscriverti alla newsletter, richiedere una tappa del nostro tour e/o un accompagnamento personale: https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione: https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ TELEGRAM: https://t.me/uncorpomihaidato INSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ GRAZIE DI CUORE! A presto! Emanuele&Marianna&co.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Commento di don Marco, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra.Luca 1:35
Il Messaggio di Oggi: “LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERÀ” • Luca 12: 12 • Giovanni 14: 26 • Giovanni 14: 17 • Giovanni 16 :13 • Luca 2: 52 • Giovanni 6: 38 • 1 Corinzi 1: 30 • Giovanni 16: 7 • Luca 2: 51 • Colossesi 2: 2-3 • Isaia 11: 2 • 1 Corinzi 3: 16 • 2 Corinzi 4: 7 • Galati 5: 22 • 1 Corinzi 1: 29-31 • Galati 6: 14 • Matteo 5: 17 • 1 Timoteo 2: 6 • 2 Corinzi 5: 21 • 2 Corinzi 5: 19 • 2 Corinzi 5: 20 • Matteo 12: 31 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7975PROCLAMATA SANTA ELENA GUERRA, APOSTOLA DELLO SPIRITO SANTO di Cristina Siccardi«Elena fu contemplativa nell'azione: di fronte all'invito di Cristo seppe evitare due atteggiamenti estremi, quello dell'estraniamento, del disinteresse per le realtà temporali e quello dell'impegno totale, la riduzione della testimonianza a puro fatto civile e sociale. Elena ne sceglie un terzo: si colloca nel punto di intersezione tra regno di Dio e realtà terrene», questa la sintesi della vita di santa Elena Guerra secondo il postulatore della causa di canonizzazione, Paolo Vilotta ("L'Osservatore Romano", 19 ottobre 2024, pp.14-15). Elena Guerra, apostola dello Spirito Santo, è stata proclamata santa da papa Francesco la scorsa domenica 20 ottobre.Nata a Lucca il 23 giugno 1835 da nobile famiglia cattolica, dopo la Comunione ebbe il permesso di poterla ricevere ogni giorno, un uso che all'epoca, prima di san Pio X, non era ancora acconsentito. La sua tensione verso lo Spirito Santo iniziò ben presto, dopo la Cresima, che ricevette a otto anni: «Da allora», lei stessa lascia scritto, «quando mi trovavo in chiesa per la novena di Pentecoste, mi sembrava di essere in paradiso». Attraverso l'istruzione del fratello, che si preparava per diventare sacerdote, ella, di nascosto dalla madre che le permise solo di imparare musica, pittura e ricamo, imparò le lezioni a domicilio date al fratello dai professori e, studiando pure la notte, oltre al resto apprese anche il latino.Nel 1956 costituì il «Giardinetto di Maria» e poi le «Amicizie spirituali», due realtà laicali femminili, dove le giovani erano chiamate ad impegnarsi a vivere integralmente la vita cristiana. Dopo aver superato un periodo di grave malattia, fece domanda per essere ammessa fra le Dame di Carità, la cui mansione era quella di visitare a domicilio poveri e malati. Quando Lucca venne colpita dal colera, Elena ebbe il permesso dai suoi familiari di assistere i colerosi, curandoli e confortandoli con la fede.LO SPIRITO SANTO, IL CENACOLO, LA PENTECOSTEPunto fermo della sua spiritualità furono sempre lo Spirito Santo, il Cenacolo, la Pentecoste. Era particolarmente addolorata nel constatare che la maggior parte dei cattolici, come ancora accade oggi più di ieri, trascurava la devozione al Paraclito e per questo, nel 1865, scrisse un opuscolo dal titolo «Pia Unione di preghiere allo Spirito Santo» per ottenere la conversione degli increduli, diffondendo la pratica delle sette settimane in preparazione della Pentecoste e facendo stampare, nel 1889, la novena «Nuovo Cenacolo», al fine di suscitare «un generale ritorno dei fedeli allo Spirito Santo».Elena Guerra agì molto attraverso la stampa, pubblicando numerosi scritti su problemi riguardanti fidanzate, spose, domestiche, con un'attenzione speciale per l'educazione e la scuola, il tutto indirizzato a una cultura cristiana per il Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Poliedrica e attiva, educò personalmente centinaia di ragazze, fra le quali la grande mistica santa Gemma Galgani (1878-1903).Letta la biografia di sant'Angela Merici (1474-1540), decise di dedicarsi all'educazione della gioventù, insegnando ad alcune ragazze povere in casa di una Dama di Carità. Poi, con l'aiuto del parroco della cattedrale di Lucca, nel dicembre 1872, aprì una scuola privata vera e propria per le figlie della borghesia e della nobiltà lucchese. L'opera, dopo alcune difficoltà, si consolidò e con il gruppo delle compagne che si erano unite a lei, fondò l'Istituto di Santa Zita, composto da donne che inizialmente non facevano vita comunitaria, ma si dedicavano all'istruzione e formazione cristiana delle giovani. Tuttavia, ebbe molte difficoltà da superare e incomprensioni da parte di molti, compresa la sua famiglia, il clero della diocesi e lo stesso Arcivescovo Arrigoni. Determinata nel proseguire la sua chiamata, nel 1882, lasciò la casa paterna, e si insediò in un palazzo acquistato con i fondi della divisione del patrimonio familiare: nacque così la comunità delle Oblate dello Spirito Santo.IL CENACOLO PERMANENTETale fu il suo impegno di apostolato per propagare la devozione allo Spirito Santo che il suo appello giunse fino al Sommo Pontefice attraverso il vescovo ausiliare di Lucca. Esortò Leone XIII (1810-1903) a indurre vescovi, parroci e fedeli a recitare una novena per la festa di Pentecoste, novena possibilmente predicata. Il Papa comprese l'importanza fra i cattolici di meditare e pregare lo Spirito Santo, foriero di sapienza e illuminazione divina e, con un Breve del 5 maggio 1895, incitò tutti i vescovi a questo scopo con una intenzione precisa: il ritorno dei dissidenti all'unico vero Ovile, Santa Romana Chiesa.L'operato di suor Elena Guerra venne dunque ascoltato e accolto da Leone XIII, nuovamente sollecitato dalla santa quando ella istituì l'associazione del «Cenacolo Permanente», tanto che promulgò l'enciclica Divinum illud Munus il 9 maggio 1897 sulla presenza e le virtù dello Spirito Santo, nella quale dichiarò che se «Cristo è il Capo della Chiesa, lo Spirito Santo ne è l'anima». Tutti i fedeli erano chiamati esplicitamente alla devozione della Terza Persona della Santissima Trinità, la cui divinità è professata nel Simbolo niceno-costantinopolitano: «Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio, e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti».Madre Elena fu ricevuta in udienza privata dal Papa cinque mesi dopo l'uscita dell'enciclica. Ma notando che il clero sembrava non sufficientemente interessato ad attuare quanto Leone XIII aveva raccomandato, l'oblata dello Spirito Santo non solo moltiplicò gli opuscoli per richiamare i parroci e i fedeli a questo prezioso culto, ma finanziò anche delle missioni al popolo per propagarlo in Italia. Anche questa iniziativa fu sostenuta dal Pontefice, il quale raccomandò con forza ai parroci di celebrare la novena di Pentecoste «tutti gli anni per il ritorno all'unità di tutti i credenti».Giunsero i tempi della prova e del sacrificio. Fra il 1905 e il 1906 alcune sue consorelle la accusarono di mala gestione, imputandole la dilapidazione del patrimonio dell'Istituto a causa delle sue pubblicazioni; pertanto fu obbligata dalle autorità ecclesiastiche a dimettersi da superiora e le fu impedito di pubblicare altri suoi testi. Da quelle cupe e drammatiche ore infamanti emerse una sua straordinaria e applicata considerazione: «È bello operare il bene, ma rimanere fermi per volere altrui, lasciarsi legare le mani senza ribellarsi, congiungendole in un supremo atto di adorazione e di perfetta adesione al volere di Dio, è opera ancor più sublime, è un trasformare la più umiliante situazione nell'azione più perfetta che possa fare la creatura»Subì ogni cosa senza lamento, offrendo tutto, vita compresa, per il bene della Chiesa. Fra sofferenze e malattie concluse i suoi giorni l'11 aprile 1914. Era Sabato Santo e, poco prima di morire, scese dal letto, baciò per terra e ad alta voce esclamò: «Credo!».
Il Messaggio di Oggi: “PERCHÈ LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERÀ AL MOMENTO” • Luca 12: 12 • Giovanni 16: 8 • Efesini 4: 30 • Giovanni 3 :8 • 1 Giovanni 5 :18 • Romani 6: 13 • Matteo 13: 33 • Giovanni 16: 13 • Giovanni 17: 17 • Giovanni 16: 4 • 2 Pietro 1: 21 • Giovanni 14: 26 • 2 Pietro 1: 20 • Atti 2: 4 • 1 Corinzi 14 :4 • 1 Corinzi 14: 2 • 1 Corinzi 14: 14 • Atti 4: 8 • Atti 10: 38 • Giovanni 14: 23 • Luca 4: 18 • Giovanni 16: 14 • Giovanni 8: 32 • Giovanni 1: 12 • Giovanni 16: 14 • Giovanni 16: 13 • Giovanni 16: 12 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
✨ Oggi insegniamo ciò che vogliamo imparare e soltanto questo. ✨Lezione numero 296 del libro Un corso in Miracoli.lascia che l'esercizio sia semplicemente un inizio… e lascia che ti venga mostrato come proseguire, senza giudizio e senza aspettativa.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per riconoscere sè stessi e vivere la Vita con pienezza e senza pesi inutili ed illusori.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
✨ Lascia che la tua guida ti indichi la strada✨Lezione numero 295 del libro Un corso in Miracoli.lascia che l'esercizio sia semplicemente un inizio… e lascia che ti venga mostrato come proseguire, senza giudizio e senza aspettativa.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per riconoscere sè stessi e vivere la Vita con pienezza e senza pesi inutili ed illusori.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
In questo episodio copriremo il settimo tema di questa seconda parte del libro degli esercizi di Un Corso in Miracoli.Parliamo di cos'o lo Spirito Santo, al di là di tutte le identità che gli abbiamo attribuito durante la nostra vita. Ricorda che molti termini all'interno del testo sono sinonimi, registrerò un episodio a riguardo in modo tale che si semplifichi sempre più dentro te la “comprensione” di questo testo. Questo tema ci accompagnerà dalla lezione 281 alla 290 e, citando l'introduzione, dovrà essere letto lentamente e pensato per un po', prima di ognuno degli istanti santi del giorno.Trovi il testo della lezione al profilo IG @Leggendomiracoli dove se desideri puoi anche contattarmi per farmi sapere come sta andando.Buon viaggio ✨Letto da @gloria.dalio
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Presentazione di Gesu' al Tempio15 Quando gli angeli se ne furono tornati di nuovo in cielo, i pastori cominciarono a dirsi lʼun lʼaltro: «Venite! Andiamo a Betlemme. Andiamo a vedere quello che è successo e che il Signore ci ha fatto sapere!»16 Corsero al villaggio, e là trovarono Maria e Giuseppe. E cʼera il bambino che giaceva nella mangiatoia. 17 I pastori divulgarono ovunque lʼaccaduto e ciò che lʼangelo aveva detto del bambino; 18 e tutti quelli che udivano la loro storia restavano meravigliati. 19 Maria, intanto, serbava queste cose nel suo cuore, e spesso ci ripensava.20 I pastori, poi, ritornarono ai loro campi e alle loro greggi, lodando Dio per la visita degli angeli e perché avevano visto il bambino, proprio come lʼangelo aveva annunciato.21 Otto giorni più tardi, durante la cerimonia della circoncisione, il bambino fu chiamato Gesù, il nome che gli aveva dato lʼangelo, prima ancora che fosse concepito.22 Quando giunse il momento del sacrificio al tempio per la purificazione di Maria, come è prescritto dalla legge di Mosè dopo la nascita di un bimbo, i genitori portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 perché la legge di Dio dice: «Se il primo figlio di una donna è un maschio, deve essere consacrato al Signore».24 In tale occasione i genitori di Gesù offrirono il sacrificio stabilito dalla legge, che poteva essere un paio di tortore o due piccioni.25 Quel giorno, cʼera nel tempio un uomo di nome Simeone, residente a Gerusalemme. Egli era un buon uomo, molto devoto, pieno di Spirito Santo, in attesa continua dellʼarrivo del Messia. 26 Lo Spirito Santo, infatti, gli aveva rivelato che non sarebbe morto, finché non avesse visto «il Cristo di Dio». 27 Quel giorno, lo Spirito Santo spinse Simeone a recarsi al tempio, e così, quando Maria e Giuseppe giunsero per presentare il piccolo Gesù al Signore, in ubbidienza alla legge, 28 Simeone era presente, e prese il bambino tra le braccia, lodando Dio.29-31 «Signore», egli disse, «ora posso morire contento, perché lʼho visto, come tu mi avevi promesso! Ho visto il Salvatore, che tu hai dato al mondo. 32 Egli è la luce che splenderà su tutti i popoli, e sarà la gloria del tuo popolo Israele!»33 Giuseppe e Maria restarono meravigliati per ciò che Simeone diceva di Gesù.34-35 Simeone li benedì, ma poi disse a Maria: «Il dolore ti trapasserà lʼanima come una spada, perché questo bambino sarà respinto da molti in Israele, ma questo sarà la causa della loro rovina. Però per molti altri egli sarà fonte dʼimmensa gioia, e i pensieri più profondi di tanti cuori saranno rivelati».Support the Show.Support the Show.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: L'annunciazione a Maria21 Intanto la folla fuori del santuario stava aspettando che tornasse Zaccaria, e si domandava come mai impiegasse tanto tempo. 22 Quando finalmente egli uscì, non riuscendo più a parlare, si accorsero dai suoi gesti che doveva avere avuto una visione.23 Zaccaria rimase nel tempio i giorni necessari per completare il suo servizio, poi tornò a casa. 24 Poco dopo Elisabetta, sua moglie, rimase incinta e se ne restò appartata per cinque mesi.25 «Comʼè stato grande il Signore a togliermi il disonore di non avere figli!» esultava Elisabetta.Il bambino promesso26 Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò lʼangelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, 27 ad una vergine, Maria, fidanzata ad un certo Giuseppe, discendente del re Davide.28 Gabriele le apparve e disse: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia».29 Confusa e turbata, Maria cercava di capire che cosa volesse intendere lʼangelo.30 «Non aver paura, Maria!» le disse lʼangelo, «perché Dio ha deciso di benedirti in modo meraviglioso! 31 Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio, che chiamerai Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dellʼAltissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide. 33 Ed egli regnerà su Israele per sempre; il suo regno non finirà mai!»34 Maria chiese allʼangelo: «Ma come posso avere un bambino? Sono vergine».35 Lʼangelo rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la forza di Dio ti coprirà con la sua ombra, perciò il tuo bimbo sarà assolutamente santo, il Figlio di Dio. 36 Non è tutto. Sei mesi fa, tua cugina Elisabetta, che chiamavano “la sterile”, è rimasta incinta nonostante lʼetà. 37 Vedi, ogni promessa di Dio si avvera sicuramente!»38 Maria disse: «Io sono lʼancella del Signore, avvenga di me secondo quello che hai detto». Allora lʼangelo se ne andò.Support the Show.Support the Show.
Lo Spirito Santo è imprescindibile per la vita cristiana. Ci libera dal potere del peccato, ci guida verso la vita e la pace, forma Cristo in noi, conferma che siamo figli di Dio, ci dà speranza, e viene in aiuto alla nostra debolezza.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore" - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servovada in pace, secondo la tua parola,perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,preparata da te davanti a tutti i popoli:luce per rivelarti alle gentie gloria del tuo popolo, Israele".Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi - + Dal Vangelo secondo Luca +Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore" - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servovada in pace, secondo la tua parola,perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,preparata da te davanti a tutti i popoli:luce per rivelarti alle gentie gloria del tuo popolo, Israele".Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi - + Dal Vangelo secondo Luca +Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.
Sebastiano Pinto"L'humus della parola"Bibbia e sociologia in dialogoEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itBibbia e sociologia una relazione possibile? Con l'aiuto della sociologia e, in generale delle scienze umane, la comprensione della parola di Dio può trarre grande beneficio, poiché il radicamento nelle «cose della terra» nutre i percorsi di crescita verso la sapienza delle «cose del cielo». E così muovendosi tra poteri e istituzioni, leggi e consuetudini, fede e società, il volume legge alcune pagine dell'Antico Testamento con l'aiuto di categorie tratte dalla sociologia. L'intento non è sovrapporre una disciplina a un'altra, bensì esplorare una relazione che si rivela feconda per la teologia e per la pastorale.Sebastiano Pinto è docente ordinario di esegesi e direttore del Dipartimento di scienze bibliche presso la Facoltà teologica Pugliese (Bari). Unisce agli studi biblici competenze sociologiche, avendo conseguito una laurea in sociologia presso l'Università del Salento. Fa parte dell'Ufficio catechistico nazionale (Settore catecumenato). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni a carattere divulgativo e specialistico. Alcune sue opere: I segreti della Sapienza (2013); L'incantatore di serpenti. Il saggio secondo Qoèlet (2014); Quando la Bibbia sbaglia? (2015); Io solo il tuo Dio. Il monoteismo nel Pentateuco (2016); Io sono un Dio geloso. Manuale sul Pentateuco e sui Libri storici (2018)2; Dai fondamenti al fondamentalismo (2018); Il corpo in preghiera nei Salmi (2018); Proverbi e Siracide. Introduzione e commento (2019); Sapienza. Nuova versione, introduzione e commento (2022); «Lo Spirito Santo e noi». La sinodalità nella Bibbia: vocazione, fratture e processi (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Presentazione di Gesu' al Tempio 15 Quando gli angeli se ne furono tornati di nuovo in cielo, i pastori cominciarono a dirsi lʼun lʼaltro: «Venite! Andiamo a Betlemme. Andiamo a vedere quello che è successo e che il Signore ci ha fatto sapere!»16 Corsero al villaggio, e là trovarono Maria e Giuseppe. E cʼera il bambino che giaceva nella mangiatoia. 17 I pastori divulgarono ovunque lʼaccaduto e ciò che lʼangelo aveva detto del bambino; 18 e tutti quelli che udivano la loro storia restavano meravigliati. 19 Maria, intanto, serbava queste cose nel suo cuore, e spesso ci ripensava.20 I pastori, poi, ritornarono ai loro campi e alle loro greggi, lodando Dio per la visita degli angeli e perché avevano visto il bambino, proprio come lʼangelo aveva annunciato.21 Otto giorni più tardi, durante la cerimonia della circoncisione, il bambino fu chiamato Gesù, il nome che gli aveva dato lʼangelo, prima ancora che fosse concepito.22 Quando giunse il momento del sacrificio al tempio per la purificazione di Maria, come è prescritto dalla legge di Mosè dopo la nascita di un bimbo, i genitori portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 perché la legge di Dio dice: «Se il primo figlio di una donna è un maschio, deve essere consacrato al Signore».24 In tale occasione i genitori di Gesù offrirono il sacrificio stabilito dalla legge, che poteva essere un paio di tortore o due piccioni.25 Quel giorno, cʼera nel tempio un uomo di nome Simeone, residente a Gerusalemme. Egli era un buon uomo, molto devoto, pieno di Spirito Santo, in attesa continua dellʼarrivo del Messia. 26 Lo Spirito Santo, infatti, gli aveva rivelato che non sarebbe morto, finché non avesse visto «il Cristo di Dio». 27 Quel giorno, lo Spirito Santo spinse Simeone a recarsi al tempio, e così, quando Maria e Giuseppe giunsero per presentare il piccolo Gesù al Signore, in ubbidienza alla legge, 28 Simeone era presente, e prese il bambino tra le braccia, lodando Dio.29-31 «Signore», egli disse, «ora posso morire contento, perché lʼho visto, come tu mi avevi promesso! Ho visto il Salvatore, che tu hai dato al mondo. 32 Egli è la luce che splenderà su tutti i popoli, e sarà la gloria del tuo popolo Israele!»33 Giuseppe e Maria restarono meravigliati per ciò che Simeone diceva di Gesù.34-35 Simeone li benedì, ma poi disse a Maria: «Il dolore ti trapasserà lʼanima come una spada, perché questo bambino sarà respinto da molti in Israele, ma questo sarà la causa della loro rovina. Però per molti altri egli sarà fonte dʼimmensa gioia, e i pensieri più profondi di tanti cuori saranno rivelati».Support the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: L'annunciazione a Maria21 Intanto la folla fuori del santuario stava aspettando che tornasse Zaccaria, e si domandava come mai impiegasse tanto tempo. 22 Quando finalmente egli uscì, non riuscendo più a parlare, si accorsero dai suoi gesti che doveva avere avuto una visione.23 Zaccaria rimase nel tempio i giorni necessari per completare il suo servizio, poi tornò a casa. 24 Poco dopo Elisabetta, sua moglie, rimase incinta e se ne restò appartata per cinque mesi.25 «Comʼè stato grande il Signore a togliermi il disonore di non avere figli!» esultava Elisabetta.Il bambino promesso26 Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò lʼangelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, 27 ad una vergine, Maria, fidanzata ad un certo Giuseppe, discendente del re Davide.28 Gabriele le apparve e disse: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia».29 Confusa e turbata, Maria cercava di capire che cosa volesse intendere lʼangelo.30 «Non aver paura, Maria!» le disse lʼangelo, «perché Dio ha deciso di benedirti in modo meraviglioso! 31 Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio, che chiamerai Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dellʼAltissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide. 33 Ed egli regnerà su Israele per sempre; il suo regno non finirà mai!»34 Maria chiese allʼangelo: «Ma come posso avere un bambino? Sono vergine».35 Lʼangelo rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la forza di Dio ti coprirà con la sua ombra, perciò il tuo bimbo sarà assolutamente santo, il Figlio di Dio. 36 Non è tutto. Sei mesi fa, tua cugina Elisabetta, che chiamavano “la sterile”, è rimasta incinta nonostante lʼetà. 37 Vedi, ogni promessa di Dio si avvera sicuramente!»38 Maria disse: «Io sono lʼancella del Signore, avvenga di me secondo quello che hai detto». Allora lʼangelo se ne andò.Support the show