POPULARITY
"In questa nuova serie vi voglio presentare una storia diversa dal solito, una sorta di diario di viaggio che vuole raccontare l'incredibile avventura che ad inizio di quest'anno mi ha visto impegnato nelle terre davvero alte del nostro pianeta per scoprire le creature che ci vivono, aprendomi gli occhi su una parte di mondo ancora sconosciuta alle grandi masse e proprio per fquesto motivo ricca di incanto e di meraviglia. Mettetevi comodi. Buon ascolto."Episodio 1: AndataUna serie di Domenico FerraraSe volessi contribuire a questo progetto, questo è il linkwww.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com La nostra pagina Instagram
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.Commento del Vangelo - Don Mattia della diocesi di Cuneo-Fossano
In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.Parola del Signore.
Giornata d'Otzio - Sant'Elpidio a Mare (25/05/25)
Il Messaggio di Oggi: “ALLO STESSO MODO LO SPIRITO CI VIENE IN AIUTO” • Romani 8: 26 • Giovanni 16 :13 • Salmo 62 :5 • Isaia 55 :9 • Efesini 2 :8 • Atti 1 :8 • 1 Giovanni 4 :4 • Ebrei 9: 14 • Salmo 62: 1-2 • Salmo 62 :6-7 • Romani 8: 27 • Atti 16 :6 ( 7-10) • Romani 8: 28 • Giacomo 1: 2 (3-5) • Romani 8: 38 • Giovanni 15: 16 • Romani 8: 30-31 • Matteo 28: 19-20 • Matteo 24: 14 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: “LO SPIRITO DEL SIGNORE MI HA UNTO” • Isaia 61: 1 • Levitico 8: 12 • 2 Samuele 2: 4 • 1 Samuele 16: 13 • 1 Samuele 10: 1 (2-10) • Isaia 61: 2 • Isaia 7: 13 • Isaia 1: 14 • Isaia 7: 14 • Matteo 1: 18(19-23) • Matteo 3: 16-17 • Luca 4: 17-18 • Luca 1: 13(14-17) • Matteo 10: 1-2 • Luca 1 • Luca 8: 1 • Atti 1: 1-2 • Atti 8: 4(5-12) • Luca 10: 19 • Luca 19: 13 • Luca 12: 32 • Luca 12: 34 • Salmo 51: 11 • 1 Samuele 16: 14-15 • Luca 12: 33-34--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: “CAMMINATE SECONDO LO SPIRITO” • Galati 5:16 • Romani 7:21 • Romani 8:2 • Galati 5:25 • 2 Corinzi 12:10 • Galati 5:17 • Marco 14:38 • Colossesi 3:1 • Efesini 5:18 • Romani 12:2 • Romani 12:1 • 1 Corinzi 6:19-20 • Efesini 2:12-13 • Efesini 2:4 • Efesini 2:14 • Atti 7:6 • Atti 7:29 • Efesini 2:19 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: "NON È PER POTENZA... FORZA MA PER LO SPIRITO MIO" • Zaccaria 4 :6 • Deuteronomio 8 :17 • Giudici 3 :29 • Deuteronomio 11 :4 • 2 Cronache 14: 8 • Ezechiele 36: 24-27 • Zaccaria 4: 7 • Efesini 2 :8 • Isaia 40: 4 • Matteo 3: 3 • Apocalisse 21 :2 • Matteo 3: 5-6 • 1 Giovanni 1: 9 • 1 Giovanni 1: 8 • 1 Giovanni 1: 7 • Giovanni 1: 32 • Luca 3: 21-22 • Matteo 3: 16 • 1 Corinzi 3: 16 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: “NON PER POTENZA, NE PER FORZA MA PER LO SPIRITO MIO” • Zaccaria 4: 6 • Atti 1 :8 • Isaia 59: 19 • Luca 11: 13 • Romani 8: 9 • Matteo 7: 7 • Atti 2: 4 • Atti 4: 31 • Efesini 5: 18 • Atti 13: 52 • Galati 5: 22 • Isaia 11: 2 • Esodo 31: 3 • Esodo 31 :6 • Salmo 111 :10 • Proverbi 4: 5-6 • 1 Re 11: 4 • Proverbi 4: 7 • Giacomo 3: 15-17 • Proverbi 4: 7-8 • 1 Samuele 2 :30 • Proverbi 4: 9 • Proverbi 3 :9 • 1 Corinzi 3: 16 • Luca 4: 18 • 1 Corinzi 1: 24 • Tito 2: 13 • 2 Pietro 3: 13 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Quando sei con le batterie scariche, da dove riparti? In questa puntata parliamo delle tre fonti di energia fondamentali - corpo, mente e spirito - e di come riconoscerne i segnali per ricaricarci davvero. Scoprirai perché anche un piccolo gesto consapevole può rigenerarti, restituirti chiarezza e riportarti al centro, un passo alla volta. Vieni a scoprire Veggy Good: https://veggygood.sancarlo.com/ - Un piccolo gesto per un grande cambiamento: il 5x1000 per il WWF Ogni firma può ricostruire il futuro della natura.
✨ Abitare la realtà con lo Spirito ✨Viviamo immersi in mille voci, aspettative e ruoli. Ma c'è una Presenza silenziosa e potente che ci invita a fermarci, ad ascoltare… e a tornare a casa.Lo Spirito Santo non è un'idea astratta o una semplice “forza”: è una Persona viva, una guida amorevole che ci conduce a incontrare il nostro vero sé.È Lui che ci insegna a guardarci con amore, a fare verità dentro di noi, e a vivere relazioni autentiche — con noi stessi, con gli altri e con Dio.Quando scegliamo di abitare la realtà con lo Spirito, ogni giorno diventa occasione di pienezza, ogni ferita può trasformarsi in luce, e l'amore smette di essere teoria per diventare vita.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8176OMELIA VI DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 14,23-29) di Don Stefano Bimbi Il Vangelo di questa sesta domenica di Pasqua ci invita a entrare in un dialogo intimo con Gesù, che ci parla di amore, fedeltà, presenza divina e pace. È un discorso denso, che tocca il cuore e interpella la nostra vita quotidiana. Visto che siamo immersi in un mondo frenetico e spesso confuso, queste parole ci offrono una bussola per orientarci verso ciò che davvero conta.L'AMORE SI FA OBBEDIENZA"Se uno mi ama, osserverà la mia parola". Gesù inizia con un'affermazione chiara: amare Lui significa osservare la sua parola. Non si tratta di un amore romantico o astratto, ma di un amore concreto, che si traduce in scelte, azioni e fedeltà. Osservare la parola di Gesù significa vivere secondo i suoi insegnamenti, anche quando è scomodo o controcorrente. Questo può significare scegliere l'onestà in un contesto lavorativo competitivo, perdonare un amico che ti ha ferito o dedicare tempo alla preghiera in una giornata piena di impegni. Quando vivi così, Gesù promette che il Padre ti amerà e che loro "prenderanno dimora" in te. È un'immagine potente: Dio non è lontano, ma vuole abitare nel tuo cuore, essere parte della tua vita.Pensiamo a San Francesco d'Assisi. Nato in una famiglia benestante, avrebbe potuto vivere una vita comoda e spensierata. Invece, ha scelto di ascoltare la parola di Gesù, spogliandosi di tutto per seguire il Vangelo alla lettera. La sua obbedienza era gioiosa, perché scaturiva dall'amore per Cristo. La sua vita mostra che osservare la parola di Gesù non toglie libertà, ma, al contrario, la rende piena.Nella tua vita quotidiana, quali sono le "parole" di Gesù che trovi più difficili da mettere in pratica? Perché? C'è una situazione in cui senti di dover fare una scelta coraggiosa per essere fedele a ciò che Gesù ti chiede? Come puoi affrontarla?LO SPIRITO SANTO, GUIDA E MEMORIA"Il Paràclito vi insegnerà ogni cosa". Gesù sa che non possiamo farcela da soli. Per questo promette il dono dello Spirito Santo, il Paràclito, che significa "colui che sta accanto". Lo Spirito non è un concetto astratto: è la presenza viva di Dio che ti illumina, ti consola e ti ricorda le parole di Gesù nei momenti di smarrimento. Se ti trovi a dover prendere decisioni importanti nella tua vita lo Spirito Santo è lì per guidarti, se gli dai spazio attraverso la preghiera e l'ascolto. È come un navigatore interiore che ti aiuta a ritrovare la strada quando sei confuso.Santa Teresa di Lisieux, la "piccola Teresa", visse una vita apparentemente semplice, ma profondamente guidata dallo Spirito. Nella sua autobiografia, racconta come lo Spirito le insegnava a fare piccoli atti d'amore con grande cuore, anche nelle difficoltà del convento. La sua "piccola via" è un esempio di come lo Spirito può ispirare anche le vite più ordinarie a diventare straordinarie.Quando hai sentito, magari in un momento di preghiera o riflessione, una "luce" o un'intuizione che ti ha aiutato a capire meglio la tua strada? Come puoi coltivare l'ascolto dello Spirito nella tua vita quotidiana? Ci sono momenti in cui ti senti smarrito o confuso? Come puoi affidarti allo Spirito Santo per ritrovare chiarezza?LA PACE DI CRISTO E' DIVERSA DA QUELLA DEL MONDO"Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi". In un mondo che associa la pace all'assenza di problemi o al successo materiale, Gesù offre una pace diversa, profonda, che non dipende dalle circostanze esterne. È la pace che ci viene donata nella confessione quando ci vengono rimessi i peccati. Per questo la pace la puoi sperimentare solo sapendo che sei amato da Dio, anche nei fallimenti o nelle tempeste della vita. Questa pace può essere un'ancora in momenti di ansia, come l'incertezza del futuro, le insicurezze personali o i conflitti relazionali. Gesù ci invita a non lasciare che il nostro cuore sia turbato, ma a fidarci di Lui. Questa pace è un dono, ma richiede di accoglierlo, di scegliere di non lasciarsi sopraffare dal peccato e dalla paura.San Giovanni Paolo II da giovane visse in un contesto di guerra e oppressione prima sotto il regime nazista e poi quello comunista. Nonostante le difficoltà, trovò pace nel suo rapporto con Cristo, dedicando tempo alla preghiera e al teatro clandestino per mantenere viva la speranza. La sua serenità, anche di fronte alle minacce, era radicata nella fiducia in Dio e questa pace lo accompagnò fino a quando fu eletto Papa. Nella omelia per l'inizio del pontificato disse: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia - permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna".Quali sono le "tempeste" che turbano il tuo cuore in questo momento? Come puoi accogliere la pace di Cristo in queste situazioni? In che modo la pace di Gesù è diversa da quella che cerchi nel successo, nelle distrazioni o nelle approvazioni degli altri? Come puoi coltivarla?LA GIOIA DELLA FEDE"Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre". Gesù invita i discepoli a rallegrarsi della sua partenza verso il Padre, perché è parte del piano di salvezza. Questo può sembrare paradossale: come rallegrarsi di un distacco? Eppure, Gesù ci insegna che la fede è gioia, anche quando non capiamo tutto. Questa gioia può essere difficile da vivere in un mondo che spesso premia il cinismo o l'indifferenza. Rallegrarsi significa scegliere di vedere la presenza di Dio anche nelle incertezze, di credere che Lui sta lavorando nella tua vita, anche quando non lo vedi chiaramente.Il Beato Carlo Acutis, un giovane vissuto nel nostro tempo, aveva una fede contagiosa. Nonostante la leucemia fulminante che lo colpì a soli quindici anni, Carlo non perse la gioia. Offrì le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa, vivendo con un sorriso che nasceva dalla sua amicizia con Gesù e dall'accogliere il dono dell'Eucaristia che diceva essere "l'autostrada per il paradiso". La sua vita ci ricorda che la gioia cristiana non è superficiale, ma radicata in un amore più grande.Quando hai sperimentato una gioia profonda, magari in un momento di preghiera, servizio o condivisione? Come puoi ritrovarla oggi? Cosa ti impedisce di rallegrarti pienamente della presenza di Gesù nella tua vita? Come puoi fare un piccolo passo per fidarti di più del suo piano per te?Gesù ti invita a vivere un cristianesimo vivo, pratico e personale. Ti chiama ad amarlo con le tue scelte, ad affidarti allo Spirito Santo, a pentirti dei tuoi peccati e accogliere la sua pace per trovare la vera gioia. Hai davanti a te un mondo pieno di opportunità, ma anche di sfide. Lascia che le parole di Gesù risuonino nel tuo cuore: non sei solo, Dio vuole abitare in te e guidarti.Prenditi un momento per pregare con queste parole: "Signore Gesù, grazie per il tuo amore che non si stanca di cercarmi. Donami il coraggio di osservare la tua parola, la fiducia di affidarmi al tuo Spirito, l'umiltà di pentirmi dei miei peccati, la pace che supera ogni paura e la gioia di sapere che sei con me. Fa' che la mia vita, a imitazione di quella dei santi, sia un riflesso del tuo amore. Amen."
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
“Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò…”. Il Signore, buon pastore, non può respingere le sue pecore che, disperse per i pascoli, sono richiamate ad entrare nell’unico ovile che protegge e rassicura… Il Signore, pane di vita, non può sottrarsi alla mensa alla quale accorriamo affamati… Se anche siamo scomposti e maldestri, abbiamo in noi la grazia della fede, dono che sostiene la nostra preghiera, che ci fa comprendere che il Signore è seduto accanto a noi, per volontà del Padre e per suo desiderio ardente. Lo Spirito ci comunica queste verità, ci conduce come Chiesa attraverso situazioni che non possono trovarci silenti e privi di bene: come vera famiglia radicata in Cristo, siamo chiamati ad andare di paese in paese per diffondere la sua parola, a prostrarci cantando inni al Signore, ad esortare per vedere e lodare insieme il suo mirabile agire sugli uomini. Siamo eredi di una forza di amore e di donazione che ci rende vivi: “Dio ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna”. Tutto è divenuto prezioso per il dono che Cristo ha fatto di sé, e tutto possiamo rendere prezioso se anche noi ci doniamo come carne che si consuma per nutrire la Chiesa. Vi fu grande gioia nell’ascoltare la voce dello Spirito, e ancora oggi può esserci se rispondiamo ai richiami che ci invitano a superare il nostro limite, se, come i discepoli di un tempo, vediamo il Signore che colma il cuore di gioia. Dio Padre ci ha consegnato a Cristo, che, con il suo braccio legato al nostro, ci strattona nella corsa sulla pista della croce… “Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno”.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Assistiamo e partecipiamo oggi a un colloquio notturno. Ci interessano i due interlocutori, Gesù e Nicodemo. Questi porta con sé una sincera ammirazione per Gesù, che certamente condividiamo: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno, infatti, può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Forse dobbiamo condividere anche i limiti della sua fede e il bisogno di una ulteriore illuminazione. Egli si reca di notte dal Signore, e ciò per timore dei Giudei: la notte non è solo la mancanza della luce del sole, ma anche il buio della mente e del cuore. La paura, poi, denota una ulteriore debolezza: l’incapacità di essere testimone, anche e soprattutto quando si è circondati da persone che non la pensano come noi. È il rispetto umano che talvolta frena la libera professione della nostra fede. È per questo che Gesù ci ripete: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Bisogna, quindi, rinascere per vedere. Bisogna far morire in noi l’uomo vecchio, annebbiato dal peccato, per essere creatura nuova in Cristo. Già nel battesimo abbiamo avuto potenzialmente la nostra rinascita come figli di Dio, ma poi, con la libera adesione e con le nostre opere, dobbiamo confermare la novità che ci è stata data in dono. Infatti, Gesù conferma il suo pensiero dicendoci ancora: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». E aggiunge: «Quel che è nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Lo Spirito che ci fa rinascere sarà il dono di Cristo ai suoi apostoli e li trasformerà da pàvidi in intrèpidi araldi del suo Vangelo. Lo stesso Spirito sarà la forza vincente della Chiesa di Cristo e di ogni suo seguace. Il vero rinnovamento, la vera rinascita, la vita nuova la possiamo attingere solo da quella arcana forza divina che, riversata nei nostri cuori, ci rende capaci di uscire dalla notte, di rinascere come creature nuove e di essere, infine, testimoni autentici e credibili della risurrezione di Cristo.
Se permetterai a Dio ti intervenire e di aiutarti a sbarazzarti delle tue cattive abitudini, Lui ti aiuterà anche a coltivare nuove e buone abitudini.
Non c'è bisogno di demoralizzarti mentre aspetti che nuove abitudini prendano forma. Scopri come goderti il viaggio!
L'assedio dell'Alcázar di Toledo fu una delle pagine più epiche della Guerra civile spagnola, che tra il 1936 e il 1939 vide lo scontro cruento tra le forze nazionaliste e cattoliche da una parte e il Fronte popolare repubblicano e socialcomunista dall'altra. L'assedio iniziò il 21 luglio 1936, qualche giorno dopo l'inizio della Guerra civile e si prolungò fino al 27 settembre, quando gli assediati furono liberati dall'esercito del generale Francisco Franco.
La maggior parte delle persone ignora o ha dimenticato che cosa è la Quaresima. Eppure il Catechismo Maggiore di san Pio X era molto chiaro, definendola “ un tempo di digiuno e di penitenza istituito dalla Chiesa per tradizione apostolica”. Nel paragrafo successivo san Pio X ne spiegava le finalità: “Per farci conoscere l'obbligo che abbiamo di far penitenza in tutto il tempo della nostra vita; per imitare in qualche maniera il rigoroso digiuno di quaranta giorni, che Gesù Cristo fece nel deserto; per prepararci col mezzo della penitenza a celebrare santamente la Pasqua” (n. 36). Spesso però per i buoni cattolici che non dimenticano la Quaresima, questa si riduce ad alcune pratiche ascetiche: digiuno, mortificazioni, elemosina, certamente lodevoli e da sempre raccomandate dalla Chiesa, ma non sufficienti a trasmetterci lo spirito della Quaresima, che è innanzitutto quello di distaccarci più profondamente dal peccato e abbracciare con maggior generosità la volontà di Dio.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Arte Sequenziale è una rubrica incentrata sul mondo dei fumetti e nello specifico su serie o storie autoconclusive a fumetti che meriterebbero maggiori considerazioni dagli intenditori come dai neofiti. Lo Spirito della Vendetta non risparmia nessuno. Provate a immaginarlo all'interno del Vecchio West, un'epoca storica dominata dalla violenza e dall'odio. E quindi ecco Garth Ennis alle prese con "Ghost Rider: Pista di lacrime".
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" Non capisco l'esclusione di Thuram." Tramezzani:" Juve più concreta. Yildiz e Nico dipendo dalla squadra." Salandini:" In Juve -PSV salvo lo spirito dei bianconeri."
Il Brutto Il Cattivo - Il meglio e il peggio di cinema e serie tv
Mugugni incomprensibili, conferenze stampa mangerecce, guardie buone e guardie cattive e attori tifosi nei due titoli della settimana: la serie tv Acab disponibile su Netflix e il biopic musicale su Bob Dylan con Timothée Chalamet A Complete Unknown. Su Acab Il Brutto Il Cattivo tornano a dividersi come ai bei tempi tra chi ha apprezzato il tono epico dei problemi personali dei poliziotti romani e chi avrebbe voluto vedere più botte e meno lacrime, insomma meno commozione e più commozioni cerebrali. Non finisce qui perché ne abbiamo anche per 10 giorni con i suoi, il terzo capitolo della saga cinematografica dei personaggi interpretati da Fabio De Luigi e Valentina Lodovini… ne abbiamo fatto una saga… pensa come stiamo più l'apparente rinascita del mondo seriale Star Wars sancito dal successo di pubblico e critica di Star Wars: Skeleton Crew. Ma sarà vera gloria? Buon ascolto. 00:00 Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera 01:35 ACAB 11:32 A Complete Unknown 25:20 10 giorni con i suoi 27:04 Star Wars: Skeleton Crew Iscrivetevi al podcast, cliccate sulla campanella per ricevere gli aggiornamenti, condividetelo con gli amici e (in)seguiteci su Spotify, Apple Podcasts e tutte le app di ascolto gratuite per podcast. Link diretto allo show ⬇️⬇️⬇️ https://open.spotify.com/show/06wRlaUWQ5NdWusO25uqZk?si=4PkqQwHCT86xZaWk5pDiHA Link su Audible https://www.audible.it/pd?asin=B0BL9FP3QJ&source_code=AITtm161101121020J&share_location=podcast_show_detail ➡️PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/ilbruttoilcattivo2.0
Il Messaggio di Oggi: “IL SIGNORE RISVEGLIÒ LO SPIRITO DI ZOROBABELE” • Atti 1: 8 • Aggeo 1 :14 • Aggeo 1: 13 • Matteo 28: 20 • Ebrei 13: 8 • Aggeo 1: 15 • Aggeo 1: 1 • Aggeo 1: 5 • Aggeo 1: 7 • 2 Corinzi 3: 18 • Atti 10: 5 • Atti 10: 44-46 • Atti 19: 6-7 • Luca 12: 12 • Atti 2: 4 • Esodo 31: 3 • Giudici 13: 25 • 2 Pietro 1: 21 • Marco 1: 12 • Atti 1: 8 • Luca 12: 42-43 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Lo spirito del NAPOLI, la gestione GIUNTOLI e i problemi del MILAN
Dal Vangelo secondo LucaPoiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo-FossanoPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.Romani 8:16
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8011OMELIA III DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 1,1-4; 4,14-21) di Giacomo Biffi Con questa pagina che è stata letta, il Vangelo di Luca - come del resto ci ha detto anche il Vangelo di Giovanni domenica scorsa con la narrazione delle nozze di Cana - sottolinea che il Signore Gesù comincia la sua azione di salvezza dalla Galilea. Era la regione più disprezzata della Palestina israelitica; proprio per questo è collocata al primo posto nel piano divino di redenzione.LO SPIRITO SANTO È LA FONTE DELLA PERENNE VITALITÀ DELLA CHIESARitornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo (Lc 4,14). In tutta la vicenda cristiana esiste e agisce questo misterioso protagonista. Lo Spirito Santo era disceso su Cristo nella scena del battesimo, quasi a mostrare avverata la profezia di Isaia, che oggi abbiamo ascoltato citata da Gesù stesso: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione (cf. Lc 4,18). Lo Spirito Santo era stato, nell'annunciazione, all'origine della stessa vita umana del Figlio di Dio, come presiederà, nella Pentecoste, agli inizi della missione della Chiesa nel mondo, e come è alla sorgente di tutti i carismi, di tutti i ministeri ecclesiali, di ogni vita di grazia.Noi troppo spesso nel valutare la realtà cristiana ci dimentichiamo di questa forza nascosta ma decisiva, che continua instancabilmente ad agire in ogni momento della storia e determina l'autenticità della vita ecclesiale.Come Gesù, anche la Chiesa cammina con la potenza dello Spirito Santo. È una potenza che non si identifica con nessuna delle fonti di dominazione che imperversano sulla scena mondana: né col potere politico né col potere economico né col potere dei mezzi di informazione e di persuasione. Perciò la Chiesa spesso appare a uno sguardo umano debole e senza incidenza, e dai suoi avversari viene giudicata, a ogni svolta della storia, superata e senza futuro.Ma poi si vede che tutti i sistemi sociali e politici o presto o tardi tramontano, tutte le prepotenze si afflosciano, le ideologie si scoloriscono; a la Chiesa continua, sempre debole, sempre apparentemente inefficace, sempre inascoltata, ma sempre viva, sempre pronta a comunicare all'uomo le vere ragioni della speranza e a liberarlo dei suoi veri mali.Qual è il segreto di questa vitalità? Il segreto, che gli estranei non percepiscono e noi stessi non di rado dimentichiamo, sta appunto nella presenza attiva in lei dello Spirito Santo, che è sempre in grado di ringiovanire le comunità dei discepoli di Cristo e di far rifiorire improvvisamente i campi che sembrano più inariditi e infecondi.CRISTO È VENUTO A LIBERARE TUTTI NOI DALLA POVERTÀ SPIRITUALEA Nazaret Gesù presenta, per così dire, il suo biglietto da visita e, con le parole dell'antico profeta, ci descrive la natura e i compiti essenziali della sua missione in mezzo a noi.Egli è venuto a dare il "lieto messaggio" della liberazione e della salvezza "ai poveri".Chi sono i poveri? Sono prima di tutto i poveri nel senso letterale del termine; quelli che non hanno appoggi e difese in questo mondo; quelli che fanno fatica a vivere; quelli che non hanno mai una buona notizia.Il Figlio di Dio viene a portare a loro la prima "buona notizia" della loro storia; e cioè la notizia che hanno una dignità uguale a quella di tutti, perché hanno anche loro un Padre nei cieli; che hanno come tutti un destino di gioia; che sono anche loro i destinatari dell'incredibile amore del Creatore.E poi i "poveri" siamo tutti; tutto il miserabile gregge umano che, anche quando appare ricco, potente, sazio, appagato delle proprie scintillanti futilità, è sempre povero di verità, povero di amore, povero di speranza, povero di capacità di capire.Gesù è venuto per tutti, proprio perché tutti siamo poveri di veri valori. È venuto per liberarci: liberarci dalla nostra cecità, che talvolta è connaturale e involontaria perché abbiamo una mente che fatica a fare attenzione alle cose che contano, ma più spesso è deliberata perché non vogliamo farci gli interrogativi veri e seri; liberarci dalle nostre debolezze e dai nostri egoismi, che in partenza ci promettono la felicità e in conclusione ci lasciano delusi e con la bocca amara; liberarci dall'oppressione di chi, non avendo niente di sostanziale da dire, pretende di farsi nostro maestro e di manipolarci secondo i suoi interessi e i suoi disegni.Solo chi esistenzialmente incontra Gesù di Nazaret e lo accoglie con tutto il suo essere, può diventare a poco a poco un uomo davvero libero: Dove c'è la fede, lì c'è la libertà.NESSUN UOMO PUÒ ILLUDERSI DI RIMANERE NEUTRALE DI FRONTE A CRISTOGli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi su di lui (Lc 4,20). Anche se di solito non lo si vuol riconoscere, gli uomini non possono fare a meno di guardare a Cristo e al suo Vangelo. Tutti sanno - anche se non lo vogliono ammettere - che non lo si può ignorare. Con lui bisogna fare i conti in ogni caso. Di fronte a lui o presto o tardi si deve prendere posizione. E, pur se c'è sempre la tentazione di nascondersi dietro le futili questioni della storia, della politica, del comportamento delle persone ecc., il vero dilemma dell'uomo è: o rifiutare il Messia, il consacrato dallo Spirito, l'inviato dal Padre, con l'una o l'altra delle scuse possibili, o inginocchiarsi davanti a lui, e così salvarsi e avere la vita.L'OPERA SALVIFICA DI CRISTO SI PROLUNGA NEL MINISTERO SACERDOTALE Gesù dice: Oggi si è adempiuta questa Scrittura (Lc 4,21). Vale a dire: oggi c'è già, è già a nostra portata questa salvezza, questa liberazione, l'avveramento di questa buona notizia.L'"oggi" di cui qui si parla, è un "oggi" che si invera in ogni epoca e in ogni situazione umana, perché in ogni epoca e in ogni situazione Cristo agisce, libera, salva.Nel disegno di Dio l'azione redentrice di Cristo ha sempre il suo "oggi", perché si incarna e si prolunga nel ministero di chi, nel sacerdozio della Nuova Alleanza, diventa sacramento della presenza operosa e dinamica del Signore in mezzo ai suoi.Ogni sacerdote esiste appunto perché sia sempre l'"oggi" della salvezza di Dio; perché sia sempre annunciato il Vangelo, sia sempre concesso il perdono delle colpe, sia sempre data la grazia dei sacramenti, sia offerto a tutti gli uomini pellegrini verso la patria eterna il Pane della vita.Come si vede, la meditazione sulla pagina propostaci dalla Chiesa per questa domenica ci ha condotti senza sforzo a riflettere sulla necessità e l'urgenza che l'opera di Cristo possa proseguire, nel nostro tempo e nella nostra terra bolognese, attraverso la presenza numerosa e attiva dei ministri dell'altare.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8010OMELIA II DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Gv 2,1-12) di Giacomo Biffi A Cana di Galilea - dice l'evangelista Giovanni - Gesù manifestò la sua gloria e i suoi discepoli cedettero in lui. La Chiesa continua dunque a proporci, come tema su cui riflettere, la "manifestazione", la "epifania" del Signore che si rivela in una luce sempre più calda e intensa, perché la nostra fede non si annebbi e non venga meno il nostro coraggio di essere quelli che siamo, cioè discepoli di Gesù, testimoni del suo Vangelo, uomini rinnovati e chiamati a infondere la novità dello Spirito nel mondo vecchio e intorpidito, ospiti felicemente invitati alle nozze eterne dell'umanità col Figlio di Dio.Per la sua collocazione - all'inizio dell'azione salvifica del Messia - e per il grande rilievo con cui è narrato, questo episodio è più che un fatto: pare essere, nelle intenzioni dell'autore sacro, addirittura la raffigura zione emblematica della nostra vicenda più vera e del nostro destino. Questa pagina va dunque letta, per così dire, in controluce, perché non ci sfugga la sua verità più profonda, che vi è iscritta come in filigrana. Non sarà allora difficile scorgere negli inizi di queste nozze - dove sono pronte le giare di pietra per le purificazioni (e cioè gli aridi dettami delle prescrizioni legali), ma c'è mancanza del vino inebriante dell'a more - il vecchio rapporto tra gli uomini e Dio, il mondo perituro dell'alleanza antica, e, più generalmente, la situazione esistenziale senza gioia degli uomini per i quali Cristo non sia una presenza viva e operante.E nella conclusione del racconto - nel suo lieto fine - si può vedere rappresentata l'efficacia liberatrice dagli incubi, dalle tristezze, dalle paure, e la capacità di rinnovamento per tutta l'umanità, donateci dalla venuta in mezzo a noi del Verbo eterno del Padre.IL BANCHETTO TERRENO COME IMMAGINE DEL MISTERO EUCARISTICO E DEL DESTINO ETERNO DELL'UOMOGesù comincia la sua azione di salvezza nell'ambi to di un banchetto.È un contesto che gli è caro, e noi lo ritroviamo spesso nelle testimonianze che ci parlano di lui. Egli ha pronunciato a tavola alcune delle sue parole più incisive e più belle. E a tavola, durante una cena, istituisce l'eucaristia e ci dona così il mezzo per tener sempre viva e attuale la totale dedizione del suo amore per noi.Non gli importa molto di essere chiamato - come di fatto è stato chiamato - "mangione" e "beone": non si cura troppo dell'apparenza della virtù. Egli sa digiunare, ma non ama presentarsi come un professionista dell'ascetismo: quando digiuna non si mette in piazza, si nasconde nella solitudine del deserto. In pubblico preferisce mostrarsi come uno che sa apprezzare il buon vino e la buona cucina.Sa accettare la durezza e le privazioni di una vita randagia, ma sa anche condividere la più semplice delle letizie umane, quella dello stare serenamente a mensa in compagnia di persone amiche. E proprio perché non sia sciupata questa letizia, a Cana compie il suo primo prodigio.Gesù arriva anzi a raffigurare come un banchetto il traguardo, la sorte ultima, il destino eterno dell'uomo; e nell'ultima sera, congedandosi per sempre dalle mense terrene, dirà con la coppa del vino tra le mani: Io non berrò più di questo succo della vite, fino a che lo berrò nuovo nel Regno di Dio.Come si vede, Cristo non biasima e non rinnega le rare e deboli gioie di questa nostra provvisoria esistenza. Piuttosto le avvalora e le carica di una significazione più alta, e ce le lascia perché ci ricordino la felicità definitiva e ci aiutino a sostenere l'attesa.L'UNIONE TRA L'UOMO E LA DONNA, SEGNO DELL'UNIONE TRA DIO E L'UMANITÀ IN CRISTO GESÙA Cana, Gesù partecipa non a un pranzo comune, ma a una festa di nozze.Questa, del matrimonio, è l'altra realtà umana che nell'episodio viene ratificata, esaltata e offerta a noi in una luce più alta.L'amore tra l'uomo e la donna appare nella nostra società largamente misconosciuto e avvilito, insidiato com'è da una ricerca di libertà individuale tanto asso luta e astratta che finisce coll'essere disumana. In questo clima, tutto appare finalizzato all'affermazione dei diritti del singolo e al piacere epidermico, piuttosto che alla gioiosa, piena, definitiva comunione delle persone. E così l'originario disegno del Creatore appare del tutto stravolto.Gesù invece vede espresso e reso presente nel giusto amore tra l'uomo e la donna il mistero più grande e affascinante dell'universo; e cioè lo stesso mistero del l'amore di Dio per l'umanità redenta e ringiovanita dalla grazia.Analogo simbolismo era già stato usato nell'Antico Testamento, e noi ne abbiamo ascoltato un esempio preso dalle profezie di Isaia: Come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo Creatore.In una delle sue più significative parabole, Gesù richiamerà esplicitamente l'allegoria nuziale come l'immagine più adatta a rivelarci il piano di Dio e la sua volontà di comunione con noi: Il Regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio (Mt 22,1).Nei due giovani che a Cana in sua presenza fondono le loro esistenze per sempre, il Signore Gesù vede raffigurata l'unione di Dio con il suo popolo - unione fedele, irrevocabile, feconda - che dà origine al mistero sublime della Chiesa.LO SPIRITO SANTO È LA FORZA SEGRETA CHE ANIMA E SOSTIENE LA VITA DELLA CHIESAE ad essi non fa mancare il vino che dà brio e vivacità al banchetto, come alla sua Chiesa non fa mancare mai - neppure nelle ore più buie e più desolate - lo Spirito Santo, che è il segreto della vita, della perenne giovinezza, del continuo rinnovamento della realtà ecclesiale.Lo Spirito non è mai avaro con la Chiesa e, come ci ha detto san Paolo, distribuisce i suoi doni con larghezza. I doni sono diversi, come diversi sono i servizi che si esercitano all'interno della comunità e diverse le attività dei credenti. Ma non devono mai lacerare la Sposa di Cristo, perché vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.I carismi sono autentici e realmente preziosi quando non si contrappongono tra loro, ma si integrano reciprocamente, quando si lasciano regolare e armonizzare dal carisma apostolico, che è proprio dei vescovi, quando non insidiano ma avvalorano nella comunità cristiana il carisma più alto e il dono più necessario, che è quello della carità.In virtù dell'unico e medesimo Spirito che la ispira, l'arricchisce, la vivacizza, la Chiesa - questa festa di nozze tra Dio e l'umanità, che a ogni svolta della storia sembra sempre in pericolo di esaurirsi e di spegnersi - supera ogni momento di crisi e continua a diffondere la sua gioia tra gli uomini che la vogliono comprendere e non chiudono gli occhi alla sua bellezza.LE NOZZE TRA DIO E L'UMANITÀ SI REALIZZANO PER MEZZO DI MARIAA Cana il miracolo avviene alla presenza della Vergine Maria e in forza del suo pressante interessa mento. Allo stesso modo in lei - nel suo grembo e per il suo consapevole assenso - prendono inizio le nozze indissolubili tra l'umanità e il suo Creatore.A Maria sta a cuore questo ineffabile matrimonio da cui nasce la Chiesa. Possiamo essere certi che anche nei tempi che appaiono più difficili, sarà lei a preoccuparsi che non abbia a mancarci mai il vino della vivacità spirituale, della fedeltà a Dio, della letizia, del canto d'amore.
Il Messaggio di Oggi: "C'ERANO I MUSCOLI, LA CARNE, LA PELLE, MA NON C'ERA LO SPIRITO" • Ezechiele 37: 8 • Ezechiele 37: 1 (2-14) • Ezechiele 36: 25-27 • Genesi 2: 7 • Giovanni 1 :4 • 1 Corinzi 15: 45 • 2 Corinzi 5: 17 • Ezechiele 36: 26-27 • Ezechiele 37 :7 • Luca 3: 21-22 • Ezechiele 37 :9 • Ezechiele 37: 11-12 • Giovanni 3: 3 • Ezechiele 37: 13 • Ezechiele 36: 25-27--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.Parola del Signore.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.Parola del Signore.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCNe "Lo spirito delle leggi", il suo capolavoro, Montesquieu introdusse il principio della divisione dei poteri, fondamentale per ogni costituzione moderna.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-filosofia--4778244/support.
Dai nostri archivi, un'intervista con il regista Enzo D'Alò, in cui spiega che cosa lo ha spinto ad adattare allo schermo il romanzo Mary e lo spirito di mezzanotte ("A Greyhound of a Girl").
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 21-07-2024-Testo biblico- Giovanni 5-10-16-Serie- Il Vangelo di Giovanni - 31-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-
Il primo catamarano al mondo progettato per essere accessibile a tutti si è fermato a Sydney nell'ambito del progetto WOW - Wheels on Waves, un'iniziativa di valore etico e sociale nata in collaborazione con il Ministero della Difesa.
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 21-07-2024-Testo biblico- Giovanni 5-10-16-Serie- Il Vangelo di Giovanni - 31-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 21-07-2024-Testo biblico- Giovanni 5-10-16-Serie- Il Vangelo di Giovanni - 31-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica "Sola Grazia" di Caltanissetta il 21/07/2024Testo biblico: Giovanni 5:10-16Serie: Il Vangelo di Giovanni / 31Predicatore: Nazzareno UlfoAscolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata: https://www.sermoni.solagrazia.it/
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica "Sola Grazia" di Caltanissetta il 21/07/2024Testo biblico: Giovanni 5:10-16Serie: Il Vangelo di Giovanni / 31Predicatore: Nazzareno UlfoAscolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata: https://www.sermoni.solagrazia.it/
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Oggi si e' adempiuta questa scrittura"Gesù inaugura la predicazione14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.Gesù a Nazaret16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzione,e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lietomessaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;per rimettere in libertà gli oppressi,19 e predicare un anno di grazia del Signore.20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». 22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.Support the Show.Support the Show.
L'equipaggio della Gratopetalo è alla ricerca del proprio capitano, rapito dai corsari di Kartjko, un gruppo di criminali interessati in maniera maniacale a scoprire come un ancorato diventa tale, nella speranza di ottenere la vita eterna!In questa campagna giocheremo a Wildsea, di Felix Isaacs, edito in Italia da Grumpy Bear.https://grumpybearstuff.com/giochi/wildsea/Tutti i nostri contenuti sono gratuiti e disponibili pubblicamente, rilasciati sotto licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0: puoi distribuirli, manipolarli, copiarli quanto vuoi, e se hai dubbi su quali siano i limiti entro cui farlo puoi scriverci su Discord, dove saremo felice di risponderti.Un'ultima cosa: Quello che noi mettiamo in scena non è scriptato e giochiamo live, così come ci viene. Questo non vuol dire che sia l'unico modo o il modo giusto di giocare: se giochi in maniera diversa non è certo un problema, anzi, stai arricchendo il mondo!Fumble fa parte di Fumblecast, un network indipendente di podcast che parlano di giochi. Puoi scoprire di più sul nostro sito #gdr #ttrpg #rpg #actualplay #fightwithspirit #spokon #sport #drama
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a scoprire le varie fasi della vendemmia. Per noi ha aperto le porte la cantina Matasci, una storica azienda vitivinicola di Tenero che ha spento da poco le candeline dei 102 anni di vita. La pioggia guasta la festa della vendemmia, ma basta qualche ora di sole per far riprendere l'attività in modo frenetico alla cantina Matasci di Tenero, storica azienda vitivinicola a conduzione familiare nel distretto di Locarno fondata nel 1921, da qualche anno in mano alla quarta generazione, rappresentata da Elia Maran, 35 anni. Appare sicuro mentre ci racconta una giornata tipica della sua azienda. Ha i capelli castano scuro scompigliati, la barba apparentemente incolta e gli occhi vispi. Il suo abbigliamento riflette il pensiero di vita della sua ditta, con la scelta di indossare una maglietta verde di un popolare marchio conosciuto come eccellenza nel settore dell'abbigliamento da lavoro, non per caso a conduzione familiare, appunto come la cantina Matasci. Dietro di lui, alcune cassette piene d'uva appena colta sono scaricate in un grande contenitore metallico. È un via vai di rumori, di persone, di mezzi che si alternano, ma soprattutto di forza lavoro intenta a creare quel miracolo che porterà sulle tavole quel vino motivo di vanto ed eccellenza del Ticino.Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/vendemmia.
Spirito Santo ci svela chi siamo: Figli di Dio. Scopri come questo amore ci rende liberi! Testi: Romani 8 Predicatore: Franco Bosio
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "Oggi si e' adempiuta questa scrittura"Gesù inaugura la predicazione14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.Gesù a Nazaret16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzione,e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lietomessaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;per rimettere in libertà gli oppressi,19 e predicare un anno di grazia del Signore.20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». 22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.Support the show