Podcasts about signore dio

  • 43PODCASTS
  • 182EPISODES
  • 12mAVG DURATION
  • 1EPISODE EVERY OTHER WEEK
  • Mar 25, 2025LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about signore dio

Latest podcast episodes about signore dio

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Martedì 25 marzo 2025 (ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE)- Eccomi!?

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 4:05


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Annunciazione del Signore

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mar 25] Vangelo: Is 7,10-14; 8,10; Sal 39; Eb 10, 4-10; Lc 1, 26-38.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 1:30


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mar 25] Commento: Il ritorno con Maria, la Madre.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 2:15


«Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua discendenza e la sua; questa ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno». Questa è la solenne promessa del nostro Padre e Creatore dopo il peccato originale, quando abbiamo perso l’albero della vita e il nostro paradiso. Ma in cielo risuona una voce in perfetta sintonia con la volontà divina: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà». È la risposta dell’Unigenito, Gesù Cristo, che accoglie il piano del Padre celeste. Nella pienezza del tempo, ecco l’annuncio dell’arcangelo Gabriele alla Vergine di Nazareth: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». È l’annuncio dell’Incarnazione. E Maria risponde con totale adesione alla volontà divina: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Con questa risposta, in perfetta armonia tra cielo e terra, la Madonna diventa Madre di Dio e dell’umanità intera. Gesù, unito allo Spirito Santo, entra nel grembo materno. Qui lo Spirito fonde agli elementi naturali di Maria la sua anima divina, e così inizia la formazione del suo corpo, spiritualizzato e divino. Maria, offrendo il suo grembo al Signore, diventa grembo dell’umanità. Con il suo consenso, dà inizio a una nuova creazione con la nascita del Redentore. Il Padre celeste ha scelto un mezzo semplice per realizzare l’Incarnazione: mentre gli uomini cercano segni straordinari, Dio sceglie una giovane donna, purissima e immacolata, ma pur sempre una fanciulla. Con il suo sì, Maria porta nel mondo il Salvatore e si fa Madre di tutti noi. Comprendiamo così il ruolo unico di Maria e quanto sia importante accoglierla nella nostra vita! Riprendiamo la preghiera del Santo Rosario in famiglia, lasciando per un po’ il cellulare e dedicando tempo al Signore.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Sab 15] Commento: Siate perfetti, amate i nemici.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 1:45


“Se la lampada della fede in Dio arde in te, se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e se ascolterai la sua voce, sicuramente sentirai il Signore dichiarare che egli sarà Dio per noi e tu sarai un popolo consacrato al Signore”. Il Deuteronomio annuncia così l’alleanza, la fedeltà di Dio e preannuncia il nuovo patto che si compie in Cristo. A mo’ di conclusione il Signore dice: "Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo". E oggi Gesù: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. Questo ci aiuta a comprendere il comando del Vangelo di oggi: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli”. Perché abbiamo Dio con noi, perché da Lui e a Lui consacrati possiamo e dobbiamo aspirare alla santità. San Paolo afferma: “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? e “Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana”. La grazia è il presupposto della nostra fedeltà, la grazia rende possibile quello che la nostra natura non sarebbe capace di comprendere e di osservare. Amare i nemici e pregare per i nostri persecutori richiede una interiore energia che non possediamo se non l’abbiamo chiesta al Signore e non la viviamo con fedeltà. Abbiamo la testimonianza di una schiera innumerevole di eroi, umanamente deboli e inermi, che hanno amato eroicamente fino al martirio; hanno ripetuto con Cristo: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Questa è la vera vittoria degli innamorati di Cristo!

La Gioia del Vangelo
I Domenica di Quaresima

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 9, 2025 4:19


In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 9 marzo 2025 (I QUARESIMA) - Seguirlo piu da vicino!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025 4:07


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo”».Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

La Restaurazione della Grazia
Fuorviato 6: Matteo 22:37

La Restaurazione della Grazia

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 23:08


Questo è il sesto podcast di “Fuorviato” una serie basata sul fatto che la bibbia letta in modo sbagliato può diventare dannosa! Dannosissima.Gesù stesso conferma questo pensiero quando dice ai suoi discepoli: “Avete udito che fu detto … ma io vi dico”. In altre parole, ciò che avete udito non è ciò che Dio ha detto e vi ha fuorviato! WOW! Micidiale!Matteo 22:37 “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente".Hai mai provato a dire a qualcuno “Amami!” Hai mai provato a forzare qualcuno a volerti bene? Com'è andata? Esattamente!

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia I Domenica Quaresima - Anno C (Lc 4,1-13)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 6:30


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8082OMELIA I DOMENICA QUARESIMA - ANNO C (Lc 4,1-13) di Don Stefano Bimbi Il vangelo di questa prima domenica di quaresima racconta il momento in cui Gesù viene tentato dal diavolo nel deserto. Un episodio che ci aiuta a capire come vincere le tentazioni che incontriamo nella nostra vita quotidiana.Il brano inizia descrivendo Gesù come "pieno di Spirito Santo" e guidato dallo Spirito nel deserto. È importante notare che Gesù non è spinto da una situazione di debolezza o disperazione. Non è nemmeno il diavolo a spingerlo in un luogo solitario per tentarlo. È invece lo Spirito Santo che lo guida nel deserto per affrontare un periodo di prova e discernimento. Quante volte nella vita ci troviamo in situazioni difficili, come se fossimo "nel deserto", senza risposte immediate o qualcuno che ci aiuti. A volte, proprio nelle difficoltà, possiamo scoprire una forza interiore che ci guida, una forza che non è nostra, ma che viene dallo Spirito di Dio, pronta a trasformare la prova in un'opportunità di crescita. Gesù ci insegna che ogni sfida è un'occasione per essere rafforzati spiritualmente, se siamo disposti a lasciarci guidare."Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane" (Lc 4,3). La prima tentazione riguarda la fame fisica. Dopo quaranta giorni di digiuno, il diavolo invita Gesù a usare la sua potenza divina per soddisfare i suoi bisogni materiali. Gesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo" (Lc 4,4). La società di oggi ci spinge continuamente a cercare il "pane" materiale: la carriera, il successo, i beni, il riconoscimento. Queste sono necessità legittime, ma il Vangelo ci ricorda che la vita non si riduce alla soddisfazione immediata dei bisogni. La vera pienezza della vita si trova nel cercare ciò che è eterno: la relazione con Dio, la verità, l'amore che si dona gratuitamente. Quando ci sentiamo tentati di ricercare solo il materiale o l'effimero, possiamo chiedere a Gesù di aiutarci a guardare oltre, per scoprire la nostra vera vocazione a cominciare dal riscoprire i nostri doveri di stato: le mamme e mogli a fare le mamme dei loro figli e le mogli dei loro mariti, i padri di famiglia a fare il capofamiglia che prende le decisioni con responsabilità, i sacerdoti a fare i sacerdoti dispensatori della verità del Vangelo e della Grazia dei sacramenti, ecc."Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo" (Lc 4,7). La seconda tentazione riguarda il potere e il dominio. Il diavolo offre a Gesù il controllo su tutti i regni della terra, ma Gesù rifiuta, citando la Scrittura: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto" (Lc 4,8). Il desiderio di potere, di avere il controllo, di essere riconosciuti e rispettati è naturale. Tuttavia, questo brano ci invita a riflettere su dove riponiamo davvero il nostro cuore. Quanto siamo disposti a sacrificare per il potere? Quali compromessi al ribasso caratterizzano la nostra vita? La tentazione del potere è insidiosa perché promette sicurezza e status, ma Gesù ci ricorda che il vero potere è servire, non dominare. L'autorità vera viene dall'umiltà e dal servizio agli altri. La domanda è: stiamo cercando la gloria di Dio o la nostra?"Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù da qui, sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano" (Lc 4,9-10). La terza tentazione è quella della presunzione e del tentativo di manipolare Dio. Il diavolo invita Gesù a mettere alla prova Dio, a dimostrare la sua potenza in modo spettacolare. Gesù risponde citando la Scrittura: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo" (Lc 4,12). Questo tipo di tentazione è legato a una visione superficiale di Dio, come se dovessimo costringere Dio a fare miracoli per noi. A volte potremmo avere il desiderio di fare prove che ci confermino che Dio è veramente con noi, o di cercare esperienze straordinarie per sentirci speciali. Ma Gesù ci insegna che la vera fede non si basa su continui miracoli che risolvono magicamente ogni cosa, ma sulla fiducia in Dio soprattutto quando le prove sono particolarmente gravose o apparentemente senza senso. La fede non è un modo per manipolare la realtà, ma per affrontarla con abbandono a Lui.Dopo averlo tentato in ogni modo, il diavolo lascia Gesù, ma la tentazione non è finita. Il vangelo ci ricorda che la tentazione è un processo continuo: il diavolo si allontana "fino al momento fissato", indicando che la lotta spirituale è una realtà costante nella vita di ogni credente. Non si tratta di una vittoria finale su questa terra, ma di un cammino di crescita in mezzo alle tentazioni. La nostra vita è segnata da scelte quotidiane, da dubbi, da pressioni esteriori e interiori. Ci saranno momenti in cui è difficile resistere, ma ogni passo che facciamo verso Dio è una vittoria. E quando ci sentiamo sopraffatti, possiamo sempre contare sulla forza che viene dallo Spirito Santo ricordando che con la confessione possiamo rialzarci dopo ogni caduta.In conclusione, all'inizio di questo periodo quaresimale siamo invitati a riflettere su come affrontiamo le tentazioni nella nostra vita quotidiana. Gesù ci mostra che la tentazione non è qualcosa da temere, ma da combattere con la forza della Parola di Dio, come ha fatto Lui stesso.

Il Nostro Pane Quotidiano
Santo, Santo, Santo ... - 26 Gennaio 2025

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later Jan 26, 2025 3:53


... Non cessavano mai, giorno e notte, di dire: “Santo, santo, santo è il Signore Dio, l'Onnipotente, che era, che è e che viene”.Apocalisse 4:8

La Bibbia Oggi
Tre strategie del nemico e come vincerle (Matteo 4:1-11) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Jan 12, 2025 52:49


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Matteo capitolo 4 versetti da 1 a 11. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia l'1 Dicembre 2024.Titolo del messaggio: "Tre strategie del nemico e come vincerle"MATTEO 4 V1-111 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». 5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,ed essi ti porteranno sulle loro mani,perché tu non urti con il piede contro una pietra"». 7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"». 11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Venerdì 20 dicembre 2024 - Che senso ha?

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 4:18


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Venerdì della III settimana di Avvento

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Domenica 8 dicembre 2024 (IMMACOLATA) - Dio vuole condividere!

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 4:16


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Commento di don Marco, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXXII Dom. del T. Ord. - Anno B (Mc 12,38-44)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Nov 5, 2024 6:01


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7921OMELIA XXXII DOM. DEL T. ORD. - ANNO B (Mc 12,38-44) di Giacomo BiffiLa scorsa domenica la parola di Dio ci ha richiamato il primo e fondamentale comandamento: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza; e così ci ha ricordato che a colui che è tutto non importa che gli doniamo tanto e gli doniamo poco: importa che gli doniamo tutto.La pagina evangelica di oggi ci presenta quasi una raffigurazione emblematica di questa donazione totale: una donazione che, pur essendo piccola e povera, proprio perché è totale è più grande delle donazioni copiose dei ricchi. L'episodio si colloca verso la fine della vita di Gesù.Egli è entrato nel complesso degli edifici che costituivano il tempio di Gerusalemme, si è fermato nel cortile anteriore, dove erano poste le casse che raccoglievano le offerte per la celebrazione del culto (il "tesoro"); e qui si era posto a contemplare con tranquilla attenzione tutto ciò che avveniva.Sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava offerte nel tesoro. Il suo comportamento e le sue parole sono per noi tanto più significative e cariche di insegnamento in quanto non sono il frutto di una circostanza occasionale, ma vengono dopo una deliberata conoscenza e dopo un esame ponderato dei fatti.LA CHIESA DI CRISTO DEVE SOSTENTARSI DEL CONTRIBUTO DEI SUOI FEDELIPossiamo in primo luogo rilevare in Cristo un atteggiamento di fondo: Gesù non disapprova affatto la consuetudine di portare soldi al tempio.Egli, che pure ha cacciato a frustate i mercanti dai sacri recinti, in questa occasione non pronuncia una sola parola di biasimo. Anzi, lodando la vedova implicitamente approva la pratica dell'offerta.Non ha l'atteggiamento sdegnoso e oltranzista di chi ritiene che il rumore dei soldi contamini la casa di Dio e pensa che la vita ecclesiale deve essere pura da ogni contatto col danaro. Non auspica una Chiesa che non abbia necessità di sostegno economico e non chieda niente a nessuno: egli sa che soltanto i ricchi e i potenti si possono permettere di non avere preoccupazioni finanziarie e di non dipendere affatto dagli altri. La Chiesa di Cristo deve essere povera e libera, deve essere cioè una Chiesa che vive del contributo dei fedeli, senza lasciarsi condizionare nel proprio magistero e nella propria azione pastorale da ciò che riceve; una Chiesa che ha bisogno di tutti e che non si lega a nessuno.Il Signore condanna chi strumentalizza la religione e la piega al proprio tornaconto, come era il caso dei venditori e come vedeva fare da molti scribi che egli giudica con estrema severità: Riceveranno una condanna più grave. Approva invece chi fattivamente riconosce anche attraverso il proprio obolo – sentito come un dovere cui non ci si può sottrarre – il culto di Dio e la vita della comunità cristiana come cosa propria, da aiutare in modo generoso e concreto.IL MERITO DI UN'AZIONE E' PROPORZIONALE ALL'AMORE CHE LA ISPIRA E LA SORREGGEDavanti all'occhio penetrante di Gesù sfilano prima di tutto i ricchi. La loro offerta è abbondante: Gettavano tante monete; eppure questa offerta non viene lodata. Non è biasimata, ma non è lodata, perché provenendo – come nota Gesù – dal "superfluo", resta in qualche modo esterna alla persona, non tocca niente di profondo, non implica un coinvolgimento esistenziale. Nella religione il gesto esteriore in tanto ha valore in quanto esprime un'adesione dell'anima e un impegno della vita.I pastori d'anime sanno per esperienza che qualche volta sono proprio i meno abbienti a dare di più. E allora vien fatto di domandarsi: se Gesù non ha una parola di lode per i ricchi che fanno un'offerta consistente e partecipano in modo rilevante al sostentamento della Chiesa, che cosa dirà dei ricchi che danno meno di chi possiede poco e, sottraendosi al loro dovere, lasciano tutto il peso della gestione ecclesiale sulle spalle dei poveri?Lo sguardo acuto di Gesù coglie tra la folla la figura umile e dimessa di una povera vedova che, quasi vergognandosi, getta nella cassa soltanto poche monete.Lei sola tra tutti viene esaltata da colui che sa misurare la vera grandezza e sa dare a tutte le azioni il loro giusto valore.Così ci viene ricordato che in faccia a Dio il merito di una nostra azione buona non è proporzionale alla sua entità e alla sua efficacia terrestre né a quanto può essere apprezzabile davanti al giudizio puramente umano ed esteriore, ma all'amore che la ispira e di cui essa è espressione.Quella vedova devolve al culto divino non ciò che le è superfluo, ma ciò che le è necessario. Come la vedova di Zarepta, di cui ci ha parlato la prima lettura, che in piena carestia dà al profeta l'ultimo pugno di farina della sua dispensa, così anche questa vedova dà a Dio tutto quanto aveva per vivere, dimostrando di volersi davvero appoggiare solo su di lui, di là da ogni mezzo umano.Proprio questo atteggiamento di donazione totale strappa l'ammirazione del Signore. Tanto più che, avendo due monete a disposizione, poteva anche darne una sola: invece sceglie di non tenersi niente per sé e di regalare tutto alla gloria di Dio.Con questo piccolo e semplice gesto di offerta, questa donna manifesta la sua decisa e operosa volontà di amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza; che è il primo e più alto di tutti i comandamenti. Domandiamo anche noi la grazia di saper amare così.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXXI Domenica T.O. - Anno B (Mc 12,28-34)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Oct 30, 2024 7:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/7920OMELIA XXXI DOMENICA T.O. - ANNO B (Mc 12,28-34) di Giacomo BiffiLe letture che vengono proposte questa domenica alla nostra meditazione ci invitano a riflettere non su qualche aspetto particolare o su qualche elemento del cristianesimo, ma sulla questione fondamentale del nostro rapporto con Dio. In che cosa consiste essenzialmente la religione? Che cosa vuol dire essere religiosi? Ci sono anche uomini non religiosi (filosofi, psicologi, sociologi) che hanno dato a questa domanda le risposte più disparate. Ma non mette conto di prenderle in considerazione: chi è stonato non può spiegarmi che cos'è la musica; chi è cieco non può venirmi a parlare dei colori; chi non ha mai amato non può cercare di farmi capire l'amore. Ma anche gli uomini religiosi qualche volta danno a questa domanda (magari senza esplicita consapevo lezza) risposte inadeguate; cioè risposte che sono anche vere, ma non colgono l'essenziale.LE RISPOSTE INADEGUATE INTORNO AL CONCETTO DI "RELIGIONE"Prima risposta inadeguata. La religione consiste negli atti di culto: preghiere, genuflessioni, candele, processioni, segni di croce, ecc. Certo, tutte queste cose sono o possono essere espressioni genuine del sentimento religioso. Ma chi identifica tutta la religione con gli atti di culto, o presto o tardi finirà con l'annoiarsi, e potrà capitare che, di fronte a una prova, abbandoni lo stesso pensiero di Dio.Seconda risposta inadeguata. La religione consiste nell'osservanza dei precetti, o addirittura in una serie di proibizioni: non fare questo, non fare quello. Certo, chi è veramente in rapporto di amicizia con Dio, si sforzerà nella sua vita di rispettarne la legge. Ma chi identifica tutta la religione con una legge da osservare, presto o tardi la troverà antipatica e insopportabile: le leggi come tali non possono dare entusiasmo; nessuno si sente preso da un grande trasporto interiore per il codice della strada o il regolamento di polizia.Terza risposta inadeguata. La religione consiste nel far del bene agli altri. È quella forse oggi più diffusa, quasi come uno slogan pubblicitario. Ma è certamente insufficiente. Sarebbe una religione che lascia fuori Dio dalla vicenda. San Paolo, quasi presagendo le insipienze e le banalità del nostro tempo, ha scritto: Se dessi in pane ai poveri tutti i miei averi e non avessi la carità, non varrebbe niente.LA RISPOSTA DI GESÙ: IL RELIGIOSO POSSIEDE LO SLANCIO DI UN AUTENTICO INNAMORATOGesù nella pagina evangelica che abbiamo ascoltato ci dà la risposta vera ed esauriente di questo problema.Amerai. La religione è essenzialmente amore, cioè slancio interiore, dedizione dell'animo, adesione di volontà, offerta totale di se stessi, fedeltà senza limiti e senza condizioni. Il rapporto religioso è dunque nella sua verità pro fonda un innamoramento: chi non lo ha capito, non ha capito della religione neppure l'inizio.Amerai il Signore Dio tuo... amerai il prossimo tuo. Sembrano due forme di amore, e invece è un amore unico, perché il prossimo è l'immagine di Dio, la sua presenza visibile accanto a noi, la gloria del Creatore. Ma i due termini (Dio e il prossimo) devono essere considerati e voluti insieme, senza esclusioni e senza che nessuno dei due possa restare sottinteso. Chi amasse Dio e non incarnasse quest'amore nell'attenzione ai fratelli, illuderebbe se stesso: probabilmente si tratterebbe, più che di amore di Dio, di un puro compiacimento di sé, di culto del proprio "io", camuffato da religione. E chi dicesse di voler risolvere tutto il suo amore per Dio nel far del bene agli altri, mostrerebbe di non capire la natura e le leggi dell'amore: nessun amore vero si accontenta delle immagini, delle rappresenta zioni, delle trasposizioni; se si ama sul serio qualcuno, si desidera esprimergli il proprio affetto anche e soprattutto direttamente, personalmente, senza intermediari.Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua forza. Proprio per ché Dio è colui che è tutto, che è sempre vivo, che è l'unico Signore, l'amore per lui non sopporta riserve e attenuazioni. Su questo punto abbiamo forse tutti bisogno di esaminarci. Non si può amare Dio quando tutto va bene e ribellarsi contro di lui quando le cose vanno male. Né, al contrario, ci si può ricordare di lui solo quando abbiamo qualcosa da implorare e dimenticarsi di lui quando si è tranquilli e senza fastidi. Non si può riservare il culto di Dio agli anni svigoriti della vecchiaia, né relegarlo in quelli inesperti della fanciullezza. "Tutto" e "sempre": queste sono le parole che convengono al nostro amore per lui. Se Dio c'è, deve avere un posto nella nostra vita; un posto sicuro, che non sia in balìa dei nostri cambia menti di umore; un posto che sia il primo. Il che significa che tutto nella nostra esistenza deve es sere orientato a lui e ispirato da lui: la gioia, il dolore, il divertimento, il lavoro, l'amore, la lotta, la morte. Tutto ha per noi un senso, se è un camminare verso di lui e una ricerca continua della sua volontà. Insomma, la religione consiste nel capire - veramente e vitalmente - che "egli è l'unico e non ve n'è altri all'infuori di lui". Se lo capiremo in modo serio e fattivo, meriteremo di ascoltare anche noi l'elogio che Gesù fa allo scriba che l'aveva interrogato: Non sei lontano dal Regno di Dio.SOLO CONTEMPLANDO LA PASSIONE REDENTRICE POSSIAMO IMPARARE AD AMARE DIOÈ possibile amare Dio così? Se noi fossimo stati lasciati a noi stessi, prigionieri della povertà del nostro cuore, questa sarebbe un'impresa disperata. Ma Dio ci ha amati per primo, e amandoci ci ha allargato il cuore e ci ha posti in condizione di rispondere al suo imprevedibile affetto. Dio ha tanto amato gli uomini da dare il suo Figlio unigenito, il quale è venuto in mezzo a noi, fatto uno di noi, e ha dato la misura della sua carità "offrendo se stesso": ha provato il suo amore con la sua inenarrabile sofferenza. Il segreto che ci consente di avere e di mantener vivo l'amore per il Signore Gesù, è la contemplazione di ciò che lui per amore ha voluto patire. Contemplare la "via della croce", fissare i nostri occhi e la nostra anima sui vari momenti della passione redentrice, questo è il grande mezzo, escogitato dalla pietà cristiana, per imparare ad amare. Noi abbiamo davanti le diverse tappe di questa strada insanguinata, raffigurate e ripresentate dal magistero di una grande arte: ripercorriamole nella fede. È dunque, per così dire, una scuola d'amore quella che stasera si inaugura in questa chiesa. Il voto che esprimiamo e la preghiera da innalzare a Dio è che questa scuola non manchi mai di alunni appassionati e fedeli.

La Voce del Pastore
“Oh Signore Dio del cielo, Dio grande” • 12 Ottobre 2024

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Oct 12, 2024 52:15


Il Messaggio di Oggi: “OH SIGNORE DIO DEL CIELO, DIO GRANDE” • Neemia 1: 5 • Neemia 1: 3-4 • Daniele 9: 15 • Salmo 91: 9 • Salmo 91: 2 • Genesi 12: 1 • Genesi 12: 4 • Genesi 17: 1 • Giovanni 1: 12-13 • Giovanni 1 :29 • 1 Timoteo 2: 6 • 1 Timoteo 2: 5 • Matteo 28 :18 • Daniele 7: 13 • Marco 10: 45 • Daniele 7: 18 • Matteo 4: 17 • Giovanni 3: 3 • Giovanni 3: 5 • Daniele 7: 14 • 1 Tessalonicesi 4: 16-17 • Giovanni 10: 11 • Romani 8: 34 • Atti 2: 33 • Isaia 53: 12 • Ebrei 7: 25 • Romani 8: 35 • Ebrei 10: 39 • Tito 2: 13--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Giovedì 22 Agosto 2024 (Lc 1,26-38) - Apostola Tiziana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Aug 21, 2024 6:17


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Lun 19] Commento: Se ne andò perché aveva molte ricchezze.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Aug 18, 2024 2:18


Suscita una immediata simpatia questo giovane che, con chiarezza di intenti, vuole raggiungere la vita eterna. Egli ha colto l'obiettivo ultimo della vita e interroga Gesù come poterlo possedere. «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli sa che il bene operato in vita è la garanzia per ottenere i beni eterni. La risposta di Gesù è chiara ed inequivocabile: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». È il presupposto indispensabile per camminare nella via del Signore e muoversi verso la pienezza della vita. Fortunato quel giovane che può dichiarare a Gesù: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Intuisce, anche se vagamente, che la fredda osservanza della legge, anche se lodevole, non è sufficiente per stabilire una vera e piena comunione di amore. La perfezione esige un distacco totale dai beni del mondo per fare spazio a Dio, cui spetta il primato assoluto. Lo stesso Signore aveva proclamato alle folle: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”. E quando aveva proclamato il comandamento nuovo Gesù aveva affermato solennemente: “Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Al giovane dice: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Ecco la vera alternativa che tutti ci coinvolge: o saziarci dei beni del mondo, accettandone tutti i limiti di valori e di tempo, o accumulare tesori per il cielo. Il giovane del vangelo se andò triste perché aveva molti beni e non aveva il coraggio di liberarsene. Era un osservante, ma non aveva ancora compreso l'amore a Dio che conduce alla perfezione.

Equipaggiati
#162 - "beati gli occhi che vedono cio' che voi vedete" - Luca 10:21-37

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Aug 12, 2024 6:48


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "beati gli occhi che vedono cio' che voi vedete"21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! 22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre, né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo». 23 E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! 24 Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, e non l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l'hanno udito».Il buon Samaritano25 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 26 Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» 27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» 30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s'imbatté nei briganti, che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un Levita, quando giunse in quel luogo e lo vide, passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; 34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo [, prima di partire], presi due denari, li diede all'oste e [gli] disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”. 36 Quale [dunque] di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 37 Quegli [quindi] rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».Support the Show.lascia un commentoSupport the Show.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XVII Domenica T. Ord. - Anno B (Gv 6. 1-15)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jul 24, 2024 8:22


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7839OMELIA XVII DOMENICA T. ORD. - ANNO B (Gv 6,1-15) di Giacomo BiffiAbbiamo ascoltato una bella e famosa pagina del Vangelo di Giovanni. Il Signore ci conceda di arrivare a comprendere con la nostra intelligenza illuminata dalla sua luce non solo il fatto, ma anche la sua verità. Il fatto è uno dei pochissimi che è testimoniato concordemente da tutte e quattro le narrazioni evangeliche. Il che ci rivela quanto il ricordo sia rimasto vivo nella coscienza dei primi discepoli, che avevano visto coi loro occhi il prodigio, e quanta importanza l'avvenimento abbia avuto nella catechesi della comunità primitiva. L'episodio avviene di primavera. Giovanni ci ha fatto sapere che era vicina la Pasqua, e Marco, col suo modo pittoresco e un po' infantile di scrivere, nota nel suo racconto che la gente si siede sull'erba verde. Una grande folla è come affascinata da Gesù e lo segue tenacemente, fino a trovarsi lontano dall'abitato e fino a trascurare addirittura la necessità di nutrirsi. C'è solo un ragazzo con cinque pani d'orzo e due pesci; certo un ragazzo con una madre previdente, che, prima di lasciarlo partire da casa al mattino per le sue libere scorribande, gli ha preparato un piccolo canestro con un po' del cibo dei poveri.Dopo l'intervento di Gesù, cinquemila persone si saziano, e ancora avanzano dodici canestri di pane. Il fatto poi si conclude, un po' malinconicamente, con una incomprensione: la gente, avendo incontrato uno capace di mantenerla tanto a buon mercato, pensa subito ad affidargli il governo della cosa pubblica e vuol prenderlo per farlo re. Gesù, che aveva avuto ben altra intenzione e voleva portarli invece alla fede nel “pane di vita”, sfugge al loro entusiasmo interessato, e si ritira sulla montagna tutto solo. Tutto solo, perché nessuno è con lui; ma più ancora e più profondamente perché nessuno lo ha saputo davvero capire. Vediamo adesso di saper trovare tra le pieghe del racconto un po' di quella luce che è vitale per l'anima nostra, riflettendo con molta semplicità su alcuni particolari del testo.L'INAPPETENZA SPIRITUALE DELL'UOMO CONTEMPORANEOUna grande folla lo seguiva: una folla che avvertiva fortissimo il bisogno di lui e della sua parola. Pare quasi di veder avverato qui quanto aveva preannunciato un profeta d'Israele molti secoli prima: Ecco, verranno giorni – dice il Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore (Am 8,11). A noi purtroppo questa fame manca. Arricchiti di proteine e vitamine, noi siamo spesso dei sazi sul piano fisico e degli inappetenti sul piano spirituale. Se ci mettiamo ad ascoltare la parola di Dio, lo facciamo talvolta con la sufficienza e il tedio di chi ritiene di non venire a sapere niente di nuovo e comunque niente di interessante. E mentre lasciamo che quotidianamente si rovesci sul nostro spirito l'alluvione delle parole vuote e delle cognizioni inutili, non sappiamo metterci seriamente in cerca della verità sull'uomo, sul mondo, sul nostro destino; cioè in cerca delle conoscenze che davvero contano per la nostra vita e per la sua significanza. È proprio curioso il comportamento che ci è imposto dal conformismo imperante (anche se molte volte è vestito di appariscente anticonformismo): uno può parlare due ore con gli amici dei fatti di cronaca nera, rosa, sportiva; ripetere le sempiterne idiozie che ci passiamo continuamente tra noi; non evadere mai coi suoi discorsi dalla futilità, ed è ritenuto un uomo normale e piacevole. Basterebbe che parlasse cinque minuti del senso ultimo dell'esistenza e della vita eterna, e sarebbe giudicato subito una persona strana e noiosa.DIO AMA COINVOLGERE L'UOMO NEL SUO OPERAREDove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? Gesù si accorge del disagio degli altri. Egli non ha mai promesso pane e il suo compito non è quello di dar da mangiare alla gente. Egli ha sempre parlato del Padre che è nei cieli e ci aspetta, e del Regno di Dio, che ci è dato in sorte; non ha mai confuso il Vangelo, cioè l'annuncio della salvezza totale dell'uomo, con l'annuncio della giustizia terrena, della liberazione politica, del benessere sociale. Ma davanti alla fame si commuove e si preoccupa. Di fronte alla sua fame nel deserto, aveva risposto: Non di solo pane vive l'uomo. Di fronte alla fame degli altri, trova il modo di dar da mangiare. Perché la fame del mio fratello non è più per me una questione puramente economica o sociale: è una questione religiosa, che interpella l'autenticità, la vivacità, la concretezza della mia fede. Gesù dunque interviene. Ma quando decide di intervenire, vuole che sia la gente stessa a dare prima di tutto quello che ha. Potrebbe fare tutto da solo; ma sceglie di associarci nelle sue grandi imprese, ed esige che abbiamo a mettere a disposizione della sua sconfinata potenza la nostra incapacità e la nostra miseria. È il suo stile: ci coinvolge sempre, perché anche noi con lui abbiamo a diventare protagonisti. Cinque pani e due pesci. Che cos'è questo per tanta gente?, dice Andrea. È certamente poco, pochissimo; ma è tutto quello che c'è. Il Signore, per operare i suoi miracoli, non ha bisogno che ciò che possiamo dargli sia molto; ha solo bisogno che sia tutto. Nessuno di noi deve dire: sono troppo piccolo, debole, miserabile, per servire ai disegni di Dio, perché questo a Dio non importa. Purché la donazione sia totale: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze. Sembra avaro il Signore, che, per incominciare a intervenire nella situazione, ha voluto quasi confiscare la merenda di quel ragazzo. Ma non è avarizia, è desiderio di farci efficacemente partecipare. Tanto è vero che poi non misura la sua generosità: dopo che tutti furono saziati, ancora avanzano dodici ceste ricolme.LA PREZIOSITA' DI OGNI FRAMMENTO AGLI OCCHI DI DIOMa c'è ancora una sorpresa. Che cosa se ne può fare del pane avanzato, colui che ha sfamato di colpo cinquemila persone? Eppure se ne preoccupa: Raccogliete i frammenti avanzati – dice – perché nulla vada perduto. Con quest'ultima frase Gesù ci rivela stupendamente la sua insaziabile sete della nostra salvezza e la sua attenzione a tutto ciò che in qualche modo e per qualche aspetto contiene un valore, anche se è solo un valore parziale. Egli costruisce il Regno di Dio con tutti i frammenti di verità, di giustizia, di bontà, che riesce a trovare nel cuore dell'uomo. Nessuno di noi possiede in assoluto l'integralità della divina ricchezza. Ciascuno di noi, speriamo, è dentro di sé un frammento, piccolo o grande, di quell'ideale di uomo, che pienamente si è avverato soltanto in Cristo, il Figlio di Dio crocifisso e risorto. Oggi, tra le altre cose, la parola di Dio ci comunica una notizia consolante: anche i frammenti sono preziosi agli occhi del Signore, il quale vuole che nulla vada perduto. Se anche ci sono giorni in cui ci sentiamo soltanto dei rottami, questa verità evangelica deve rianimarci e darci fiducia. Purché naturalmente non ci compiacciamo o vantiamo della nostra condizione di rottami, ma aspiriamo ogni giorno a costruire dentro di noi l'uomo perfetto. Il Signore Gesù ci dà, per aiutarci in questa quotidiana fatica di inseguimento dell'ideale, il cibo della sia eucaristia, il Pan di vita, che è in grado di donare sostegno e vigore al popolo pellegrinante di Dio.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 61: "Tre ombre di Cristo" - Esodo 23:10-19

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Jul 23, 2024 40:05


"Tre ombre di Cristo" - Esodo 23:10-19 #chiesariformatafiladelfia Rev. Michael Brown, 26 marzo 2023 Esodo 23:10-19Feste nazionali 10«Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti; 11ma il settimo anno la lascerai riposare, incolta; i poveri del tuo popolo ne godranno, e le bestie della campagna mangeranno quel che rimarrà. Lo stesso farai della tua vigna e dei tuoi ulivi. 12Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, perché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi e il figlio della tua serva e lo straniero possano riprendere fiato. 13Farete attenzione a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronuncerete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca. 14Tre volte all'anno mi celebrerai una festa. 15Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come te l'ho ordinato, al tempo stabilito del mese di Abib, perché in quel mese tu uscisti dal paese d'Egitto. Nessuno si presenterà davanti a me a mani vuote. 16Osserverai la festa della Mietitura, con le primizie del tuo lavoro, con quello che avrai seminato nei campi e la festa della Raccolta, alla fine dell'anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro. 17 Tre volte all'anno tutti gli uomini si presenteranno davanti al Signore Dio. 18Non mi offrirai il sangue della vittima insieme con pane lievitato; il grasso dei sacrifici della mia festa non sarà conservato durante la notte fino al mattino. 19Porterai alla casa del Signore Dio tuo il meglio delle primizie della terra. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre.

Equipaggiati
#141 - "vattene via da me Satana" - Luca 4:1-13

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jul 15, 2024 6:56


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "vattene via da me Satana"Tentazione nel deserto4 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 2 dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. 3 Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». 4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». 5 Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7 Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». 9 Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; 10 sta scritto infatti:Ai suoi angeli darà ordine per te,perché essi ti custodiscano;11 e anche:essi ti sosterranno con le mani,perché il tuo piede non inciampi in una pietra».12 Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». 13 Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.Support the Show.Support the Show.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Dom 16] Commento: I frutti della vita.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jun 15, 2024 2:32


Gesù ci parla in parabole. Egli vuole che attraverso immagini ed esempi, tratti dalla vita quotidiana, i suoi preziosi insegnamenti s'imprimano nella mente e nel cuore dei suoi ascoltatori di ogni tempo. Con l'immagine del seme che cresce da solo e del granello di senape, il più piccolo di tutti i semi, il Signore vuole fugare per sempre dalla nostra mente la tentazione di immaginare e credere che il Signore Dio, onnipotente e lo stesso Gesù, Verbo incarnato, debbano apparire con manifestazioni grandiose e spettacolari o che noi possiamo da soli garantirci la vita eterna. Tutt'altro! Anche quando si parla del Regno di Dio viene presentato a noi come un piccolo seme che cresce lentamente; sfugge persino alle misurazioni umane perché guidato dal pensiero stesso di Dio. L'umiltà è uno degli insegnamenti che con maggiore insistenza appaiono nel Vangelo e in tutta la Scrittura. Non possiamo dimenticare che per la superbia abbiamo peccato una prima volta e per quello stesso vizio pecchiamo ancora. Il Vangelo ci dice anche che proprio dall'umiltà sgorga invece la potenza divina perché indissolubilmente legata all'Amore. Così ciò che appare piccolo e debole ai nostri occhi racchiude l'immensità stessa di Dio fino, a convincerci che dalla morte del seme sgorgano davvero i frutti più fecondi e perenni: è dalla morte di Cristo che fluisce il trionfo dell'amore, la definitiva sconfitta del male e la Sua e nostra risurrezione. Con divina sapienza il Signore ci vuol far comprendere che le vicende della nostra umana esistenza, persino dinanzi all'esilio o a qualsiasi dolorosa esperienza, non ci debbano mai far perdere d'animo o spegnere la speranza: silenziosamente, ma sempre con amorevole premura il Signore agisce nella nostra storia e anche dopo i percorsi traviati o tortuosi, se confidiamo in Lui, Egli ci riconduce sulla via della salvezza. Ancora una volta il chicco di grano prima di germogliare e portare frutto, è caduto in terra ed è morto: siamo stati crocifissi con Cristo per risorgere con Lui! Questo è il frutto meraviglioso che possiamo produrre con la nostra vita. Ecco perché nella vita del cristiano non c'è spazio per lo sconforto: Cristo Gesù ci accompagna, ci sostiene, ci guida, dona preziosa fecondità alla nostra vita.

La Gioia del Vangelo
Feria di Avvento

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Sabato della IV settimana di Quaresima

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Immacolata concezione della Vergine Maria

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
IV domenica di Avvento

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Annunciazione del Signore

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
Immacolata concezione della Vergine Maria

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

La Gioia del Vangelo
IV domenica di Avvento

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Vera Vita
177: 43 - Che cosa si esige nel primo comandamento?

Vera Vita

Play Episode Listen Later Jan 12, 2024 2:24


43 - Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questa è domanda e risposta n. 43 del catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon.  Domanda: Che cosa si esige nel primo comandamento?  Risposta: IL PRIMO COMANDAMENTO ESIGE CHE NOI RICONOSCIAMO DIO COME L'UNICO VERO DIO, E COME IL NOSTRO DIO E CHE LO GLORIFICHIAMO IN CONSEGUENZA. Versetti da Leggere: 1 CRONACHE 28, 9 - E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti respingerà per sempre. DEUTERONOMIO 26, 17 - Tu hai fatto dichiarare oggi al SIGNORE che egli sarà il tuo Dio, purché tu cammini nelle sue vie e osservi le sue leggi, i suoi comandamenti, le sue prescrizioni, e tu ubbidisca alla sua voce. MATTEO 4, 10 - Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "*Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto*"». Link:  Ebook - ⁠⁠⁠Fede Riformata⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠Verità & Vita Podcast⁠⁠⁠  ⁠⁠⁠La Soluzione per la tua Paura⁠⁠⁠  Libretto gratis - ⁠⁠⁠Mi Connetto⁠⁠⁠  Libretto gratis - ⁠⁠⁠Riforma 500⁠⁠⁠  Libretto gratis - ⁠⁠⁠Libero⁠⁠⁠  ⁠⁠⁠Speakpipe⁠⁠⁠ - Lasciaci una domanda o commento  ⁠⁠⁠Catechismo Playlist --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vera-vita-podcast3/message

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Salmo di Venerdì 5 Gennaio 2024 (Sal 99) - Apostola Simona

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Jan 4, 2024 5:35


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Salmo 99 +RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.Acclamate il Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.  RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.  RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome.  RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione.  RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.Parola del Signore.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 20 Dicembre 2023 (Lc 1, 26-38) - Apostola Briana

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Dec 19, 2023 7:14


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi - + Dal Vangelo secondo Luca +Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 52: "Non concupire", Il decimo comandamento - Esodo 20:17

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Dec 18, 2023 27:57


"Non concupire: Il decimo comandamento" - Esodo 20:1-17#chiesariformatafiladelfiaRev. Michael Brown, 5 febbraio 2023Cosa comanda e proibisce Dio nel nono comandamento? Come si applica a noi oggi?I dieci comandamenti 1Allora Dio pronunciò tutte queste parole: 2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 3Non avere altri dèi oltre a me. 4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. 12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà. 13Non uccidere. 14Non commettere adulterio. 15Non rubare. 16Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 17Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 51 :"Non attestare il falso", il nono comandamento - Esodo 20:16

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Dec 9, 2023 31:38


Non attestare il falso: il nono comandamento" - Esodo 20:16Rev. Michael Brown, 29 gennaio 2023Cosa comanda e proibisce Dio nel nono comandamento? Come si applica a noi oggi?I dieci comandamenti1Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.13Non uccidere.14Non commettere adulterio.15Non rubare.16Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 50: "Non rubare", L'ottavo comandamento - Esodo 20:15

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Dec 7, 2023 28:58


"Non rubare: L'ottavo comandamento" - Esodo 20:15#chiesariformatafiladelfiaRev. Michael Brown, 15 gennaio 2023Cosa comanda e proibisce Dio nel ottavo comandamento? Come si applica a noi oggi?I dieci comandamenti1Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.13Non uccidere.14Non commettere adulterio.15Non rubare.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 49: "Il buon dono della sessualità", Il settimo comandamento - Esodo 20:1-14

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Dec 1, 2023 29:39


"Il buon dono della sessualità: Il 7° comandamento" - Esodo 20:1-14#chiesariformatafiladelfiaRev. Michael Brown, 8 gennaio 2023Cosa comanda e proibisce Dio nel settimo comandamento? Come si applica a noi oggi?Esodo 20:1-14I dieci comandamenti1Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.8Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.13Non uccidere.14Non commettere adulterio.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 48: "Non uccidere", Il sesto comandamento - Esodo 20:13

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Nov 29, 2023 27:48


Rev. Michael Brown, 11 novembre 2022#chiesariformatafiladelfia Cosa comanda e proibisce Dio nel sesto comandamento? Come si applica a noi oggi?ESODO 20I dieci comandamenti1Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.8Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 47: "Onora tuo padre e tua madre", Il quinto comandamento - Esodo 20:12

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Nov 27, 2023 33:43


"Onora tuo padre e tua madre", Il quinto comandamento - Esodo 20:12Rev. Michael Brown, 11 novembre 2022#chiesariformatafiladelfia Cosa comanda e proibisce Dio nel quinto comandamento? Come si applica a noi oggi?ESODO 20I dieci comandamenti1Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.8Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.12Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 46: "La festa settimanale", Il quarto Comandamento - Esodo 20:1-11

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Nov 25, 2023 29:54


"La festa settimanale: Il Quarto Comandamento" - Esodo 20:1-11Reverendo Michael Brown, 23 ottobre 2022#chiesariformatafiladelfiaCosa comanda e proibisce Dio nel quarto comandamento? Come si applica a noi oggi?Esodo 20:1-111Allora Dio pronunciò tutte queste parole:2«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.3Non avere altri dèi oltre a me.4Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.7Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.8Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.

Vera Vita
170: 41 - Qual è il compendio dei dieci comandamenti?

Vera Vita

Play Episode Listen Later Nov 8, 2023 1:37


Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questo è domanda e risposta n. 41 della serie di domande e risposte brevi dal catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon.  Domanda: Qual è il compendio dei dieci comandamenti? Risposta: Il compendio dei dieci comandamenti è amare il Signore Iddio nostro con tutto il nostro cuore, con tutta l'anima nostra, con tutta la nostra forza e con tutta la nostra mente; ed il nostro prossimo come noi stessi. Versetti:  Matteo 22:37-40 - Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». Link:  Ebook - ⁠Fede Riformata⁠ ⁠ ⁠Verità & Vita Podcast⁠  ⁠La Soluzione per la tua Paura⁠  Libretto gratis - ⁠Mi Connetto⁠  Libretto gratis - ⁠Riforma 500⁠  Libretto gratis - ⁠Libero⁠  ⁠Speakpipe⁠ - Lasciaci una domanda o commento  ⁠Catechismo Playlist --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vera-vita-podcast3/message

Equipaggiati
#162 - "beati gli occhi che vedono cio' che voi vedete" - Luca 10:21-37

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Aug 15, 2023 3:42


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "beati gli occhi che vedono cio' che voi vedete"21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò[i] e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! 22 Ogni cosa[j] mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre, né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo». 23 E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! 24 Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, e non l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l'hanno udito».Il buon Samaritano25 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 26 Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» 27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua[k], e il tuo prossimo come te stesso[l]». 28 Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» 30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s'imbatté nei briganti, che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un Levita, quando giunse in quel luogo e lo vide, passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; 34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo [, prima di partire], presi due denari, li diede all'oste e [gli] disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”. 36 Quale [dunque] di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 37 Quegli [quindi] rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».Support the show

Equipaggiati
#141 - "vattene via da me Satana" - Luca 4:1-13

Equipaggiati

Play Episode Listen Later Jul 17, 2023 3:11


Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: "vattene via da me Satana"Tentazione nel deserto4 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 2 dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. 3 Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». 4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». 5 Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7 Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». 9 Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; 10 sta scritto infatti:Ai suoi angeli darà ordine per te,perché essi ti custodiscano;11 e anche:essi ti sosterranno con le mani,perché il tuo piede non inciampi in una pietra».12 Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». 13 Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.Support the show

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Essere leoni per Gesù | 23 Aprile 2023 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Apr 23, 2023


Gesù ci ha dato l'esempio perfetto di come essere leoni per lui, senza innalzarci e senza essere aggressivi, ma restando fermi nella nostra fede per essere una testimonianza per gli altri ed un aiuto per coloro che lo cercano. ---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 14 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 22 minutiQualche settimana fa abbiamo parlato del nostro Gesù che è il leone e agnello nello stesso tempo.  Abbiamo detto che è forte, ruggente come un leone; è un re che non verrà mai più smosso.  Ma allo stesso tempo è agnello; si è  immolato per noi, è morto per noi, si è fatto maltrattare senza proferire parola.E c'eravamo lasciati con un punto di domanda: “Come possiamo noi essere leoni e  agnelli come Gesù?” Ne parleremo   oggi e la prossima volta che predicherò. E partirei  da questo versetto:  "Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati" (Efesini 5:1)Mi è piaciuta molto e la volevo condividere con voi la traduzione di The Message, perché la vedo molto pratica;  è più facile da capire"Guarda cosa fa Dio e poi fallo, come i bambini che imparano il comportamento corretto dai propri genitori."  (trad. Bibbia "The Message")Perciò la prima cosa da fare se vogliamo essere imitatori di Gesù , è vedere Gesù cosa fa. Quindi oggi vedremo tre comportamenti di Gesù che possono aiutarci a diventare dei leoni, dei leoni spirituali, dei leoni nella vita.Questo che leggeremo tra poco è il primo aneddoto che c'è nellaBibbia di quello che ha detto e fatto Gesù in tutta la sua opera grandiosa qui sulla Terra con noi, e Dio ha voluto che sapessimo questo.Stiamo parlando di un Gesù che ha dodici anni; c'è qualcuno che ha dodici anni qui dentro? Non imbrogliate eh,  vi faccio tirar fuori le carte d'identità!  Ce l'abbiamo un dodicenne? Si, mio figlio Giovanni è un dodicenne e non servono documenti perché c'ero, me lo ricordo... sì ha dodici anni.Si avvicinava il periodo di festeggiamenti di Pasqua; Gesù, Maria e Giuseppe partono a piedi da Nazareth per andare a Gerusalemme. Erano in tantissimi; era una lunga carovana di persone perché piano piano che passavano nei paesi altri si accodava a questa carovana e insieme si andava a piedi a festeggiare questa Pasqua a Gerusalemme, che vi ricordo,  lo sapete già, a quei tempi la Pasqua era il ricordo e il festeggiamento dell'Esodo,  di Dio che aveva liberato il popolo d'Israele dall'Egitto.Cosa succede? Vanno a Gerusalemme, festeggiano la Pasqua, si rimettono in cammino, prendono “armi, bagagli e bagattelle” e partono; dopo un giorno di cammino Maria (tipo come nel film “Mamma ho perso l'aereo”)  realizza che era un po' che non vedeva Gesù.  Inizia a chiedere a quelli che erano con loro, parenti e amici,  se l 'avessero visto...  ma non c'era! Cosa fanno, dopo un giorno di cammino a piedi? Tornano a Gerusalemme, lo cercano,  e dopo tre giorni lo  trovano: era nel Tempio!  Mi veniva da ridere,  perché pensavo alla versione italiana di Maria: “No Gesù! Ma dove eri? Mi ha fatto venire i capelli bianchi! Mannaggia a me,  ma perché non sono stata ferma! No tu mi farai cascare tutti i capelli! Io sono disperata, non ce la faccio a stati dietro!”Invece credo che Maria non abbia reagito così; io credo che Maria, quando ha visto Gesù nel Tempio, abbia guardato questo ragazzo, il suo amato figlio, e abbia pensato: “Ci siamo, sta per essere svelato al mondo chi veramente è lui.”  E quindi gli ha semplicemente cosa fosse  successo; e Gesù con la sua pace inimitabile, con la pace che solo lui può avere risponde a dodici anni così:"Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?»" (Luca 2:49)Perché il Signore voleva che sapessimo questo? Ha fatto talmente tante cose grandi Gesù, guarigioni per tutti i peccati... Ma la prima cosa in assoluto che ha fatto è stata una dichiarazione di fede: dobbiamo partire da lì.  Quello è il punto di partenza; era nel tempio con dei maestri con degli esperti della Parola, eppure loro si meravigliavano di lui, della saggezza che aveva, delle cose e delle risposte che dava. Era veramente un leone, un leone ruggente.Quindi, cosa possiamo fare noi per imitare in queste cose Gesù?"...glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni..." (1Pietro 3:15)"Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco." (Romani 1:16)Perciò partiamo da questo per essere dei veri leoni ruggenti nella fede e nella vita di tutti i giorni: dobbiamo dichiarare in chi crediamo. Certo con mansuetudine e non con prepotenza e con insistenza,  ma con  mansuetudine dobbiamo cercare sempre il modo di poter dire: “Io credo in Gesù.” Per esempio, quando ci chiedono: “Ma perché sei gioiosa e fiduciosa? Non hai lavoro, hai mille malattie,  mille problemi a casa... ma che hai per essere gioiosa speranzosa?". Si, ho Gesù. La mia speranza viene dal Signore, da qualcosa che non è qui in questo momento e che tu puoi toccare. Ma una cosa che io ho nel cuore e che arriverà. Una speranza certa, la speranza della certezza che Gesù tornerà; e  non mi serve nient'altro.Esistono due tipi di paure o di vergogna nel proclamare la propria fede. C'è la paura fisica, che hanno sicuramente i nostri fratelli credenti che vivono nelle zone dove i cristiani sono ancora perseguitati. Una paura reale,  tangibile: torture e morte.E poi c'è la nostra la nostra; è meno evidente, ma non è da sottovalutare.  La nostra è una paura sociale. Nel mondo in cui viviamo,  dove tutto è velocissimo, dove quello che voglio lo voglio ora, e tutto è perfetto tutto è a mia disposizione, e  devo essere io al centro dell'universo, dichiarare di essere credenti in Gesù spesso ci rende agli occhi delle persone fanatici, illusi, sciocchi.A me è capitato anche che mi dicessero: “Ma sei intelligente, ancora stai a pensare a  Gesù?”. E il credere in Gesù ti sminuisce. Quindi non è poca questa paura; la paura  di essere umiliati. Io penso ai miei figli,  che sono quasi adolescenti: ma quanto bisogna essere coraggiosi per essere in un gruppo di adolescenti che pensano alle ragazze, che già vedono immagini non propriamente pulite, che già pensano ai primi vizi da poter prendere, dire: “Ma io credo in Gesù!”. Per me è un atto di veramente di coraggio.Oppure un lavoratore che sta con i colleghi; si prendono una birretta a fine turno, fanno quattro chiacchiere dove si parla di qualsiasi cosa: “Io sono credente!”. Ci vuole coraggio. Ci siamo trovati tutti in questa situazione; non è facile e questo che significa veramente essere leoni,  proclamare la propria fede. E vi dico una cosa , e questa ve la garantisco: se dite in un gruppo di persone che siete credenti, sicuramente l' per lì  si fanno coraggio l'uno con l'altro e vi prendono in giro,  ma vi assicuro che almeno uno di loro vi verrà a chiedere qualche cosa, un approfondimento, una spiegazione. Verrà in privato vi manderà un messaggio... Perché il seme di Dio da qualche parte arriva sempre. E chi lo sa che una semplice dichiarazione di fede vi possa portare ad essere vi quello che abbiamo detto qualche predicazione fa, un ponte tra quella persona e Gesù.Cosa altro ha fatto Gesù che noi possiamo imitare? Ecco la seconda cosa"Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano." (Matteo 4:10-11)Che cos'altro ha fatto Gesù? Ha resistito alle tentazioni, e l'ha fatto da uomo, lo abbiamo detto più volte.Parliamo spesso di questo argomento, però oggi con voi mi andava di parlare non delle cose più eclatanti,  le tentazioni della droga, dell'alcol, la violenza, la prostituzione, la pornografia, perché queste infatti servono talvolta a crearci un alibi: “Io non bevo, non mi drogo, non vado a prostitute, non vedo porno, per cui sono fuori da questo discorso!”.Io parlo di quelle tentazioni radicate proprio dentro all'uomo, quelle che sono nate con noi. Ma quanto è dolce parlar male di qualcuno che vi ha fatto un torto? Ma quanto è bello sfogare la rabbia con le parolacce e  tirare un  oggetto quando siete nervosi? Ma quanto è piacevole di una bella parolaccia quando vi cade qualcosa dalle mani o state preparando qualcosa che non vi riesce? E che soddisfazione è quando va male qualcosa a qualcuno che vi ha fatto un torto?Io credo che questo sia capitato almeno una volta a tutti noi... Almeno una volta al giorno, ragazzi! Questo è proprio come siamo fatti; noi siamo impastati proprio così. Oppure,  quando voglio fare quell'imbroglietto e recupero qualche soldino...  tanto lo posso fare!Vi capita mai di uscire di casa con tutti i buoni intenti? Io ad esempio sto in un posto di lavoro dove l'asticella delle mie arrabbiature la devo sempre alzare di più; perché   la vita è come una palestra, noi qui siamo per allenare i nostri muscoli spirituali a migliorarci sempre di più e a cercare di fare meno degli errori perché poi, quando impareremo a fare meno quelli, ci saranno altri errori da correggere.Quando io vado al lavoro,  prego per tutto il tragitto; e anche quando sto mettendo il primo piede dentro e si aprono le porte, dico: “Signore per favore aiutami a resistere.”. Ma non tanto a resistere perché quello a cui tu resisti prima o poi ti cade addosso; immaginatevi di tenere la porta di un armadio pienissimo di vestiti:  tenete la porta perché altrimenti vi vengono tutti  addosso. Quanto si può resistere? Cinque, dieci minuti?  Non potrete restare tutta la vita a reggere la porta... e prima o poi vi cadranno addosso. Quindi quando si parla di tentazioni usiamo sempre la parola resistere, perché è la più facile; ma dobbiamo proprio cercare  e chiedere a Dio di farcele scivolare da addosso, così che non siano più attraenti per noi.Quindi io entro e dico: “Signore per favore, aiutami!”  E puntualmente Satana, che è intelligentissimo almeno in questo,  trama e ordisce un sistema, prepara proprio la situazione ideale perché tu possa sbagliare.  Io arrivo, e puntualmente succede qualcosa che mi manderebbe in escandescenza.  A volte riesco a controllarmi e a volte no e non me ne faccio più una colpa; quando non ci riesco faccio un sospiro e dico: “Ok, la prossima volta ce la farò!” E' questo quello che  la Bibbia  ci insegna:"Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare." (1 Corinzi 10:13)"Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.” (Giacomo 4:7)Questa è una promessa  da Gesù;  il diavolo fugge quando capisce che quello scenario non vi sconvolge più, se ne va.... Magari va a preparare qualche altra cosa,  lo sapete già!  Però quella battaglia, almeno quella è  vinta.Abbiamo detto prima di proclamare la propria fede senza pensare al giudizio degli altri; bisogna essere leoni, ma è comunque più facile di lottare contro se stessi. E allora dobbiamo cercare di farci scivolare addosso le tentazioni, resisterle  per parlare più facilmente. Bisogna essere dei veri e propri leoni, con delle belle zampe piantate per terra che  neanche la tempesta ti può smuovere.Però sappiamo che non siamo soli in questo; la Bibbia  e il Signore ci dice che siamo aiutati dallo Spirito Santo che ci consiglia.Lo Spirito santo è l'altra vocina. C'è una vocina che ti dice rispondere sgarbatamente e aggressivamente, e poi c'è quell'altra vocina che dice: “Non si fa, si arrabbiati ma non peccare.”  Lo Spirito Santo che ci aiuta in quelle che spesso Marco (ex pastore della nostra chiesa NDR) chiama “preghiere  a microonde”,  preghiere immediate; sto per cadere sempre in quello sbaglio, e prego: ”Signore, aiutami,  non mi far sbagliare stavolta!”. La preghiera, e  i versetti che vi vengono in mente!  Leggere la Bibbia perché, in ogni secondo lo Spirito Santo tira fuori  dalla memoria qualche versetto che ci può incoraggiare in quel momento.Come dicevo prima, spesso si parla delle grandi tentazioni (alcol, droga, ecc.)  ma per quelle è più facile distinguerle, perché sono evidenti perché sono innegabili;  ma queste piccole, queste cosine sono proprio quelle che inquinano il mondo.  Questo mondo va così grandemente male perché ci sono  questi piccoli condotti di cattiveria, di veleno che inquinano quello che ci sta intorno. Ovviamente il Signore sa che siamo umani, che cadiamo, ed è sempre lì pronto a perdonarci, l'importante è rendersene cono e cercare di tenere duro. Terza cosa che vediamo oggi di ciò che ha fatto Gesù e che dovremmo imitare:“Mentre Gesù era a tavola in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. I farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?» Ma Gesù, avendoli uditi, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati." (Matteo 9:10-12)In genere questo versetto lo leggiamo per parlare sempre della grandezza di Gesù che è venuto per curare e per portare la Parola che ha bisogno di lui; invece io oggi vorrei farvelo vedere sotto un altro aspetto. Noi, che siamo peccatori, siamo tutti i giorni con i peccatori più o meno di noi; non  abbiamo bisogno di cercarli, e è qui che ci chiama il Signore;  in questo tempo, in questo momento.Ma quanto bisogna essere forti per stare in mezzo ai peccatori e rimanere integri! Quanto devo essere forte per vedere che, dove lavoro, tutti  arrotondano lo stipendio allungando le mani e non tu,  tu vai avanti per la tua strada ? Quanto è difficile stare con un gruppo di amici che hanno le mia età che però il sabato sera si divertono ad ubriacarsi e magari a dare fastidio alle ragazze, a rompere le macchine delle persone che dormono nei palazzi, a distruggere le città? E io devo vivere  in mezzo a loro, ma stando fermo nella mia fede. Oppure sto con i colleghi che mi dicono: “Ma sì, dai! Stasera andiamo in quel night che ti importa? Chi ti dice niente?” e i tuoi piedi devono essere sempre saldi e non vacillare.Questo  significa essere leoni; cercare di affrontare le cose di tutti i giorni rimanendo ovunque saldi. E questo Paolo ce lo dice bene:"Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero; con i Giudei mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; con quelli che sono senza legge mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri." (1 Corinzi 9:19-23)Paolo, come Gesù, ha frequentato quelli che si possono considerare i peggiori della società, ma sempre rimanendo Paolo.  Certo,  qui stiamo parlando di Gesù e Paolo,  abbiamo dei bei modelli tosti da seguire; ma è questo che ci chiamano a fare  tutti i giorni.Gesù stava sì con i pubblicani, con i peccatori, si è fatto baciare i piedi da una prostituta, l'ha perdonata per quello che aveva fatto, ha preso come discepolo un esattore delle tasse, passava per la strada, ha visto Zaccheo sull'albero, l'ha fatto scendere e è andato a casa sua per mangiare con lui e  quel giorno se è subito convertito, ha cambiato il suo comportamento.  Perciò è necessario che noi stiamo in mezzo agli altri; non possiamo pensare di rimanere integri stanno sempre tra i fratelli o da soli. Noi siamo chiamati a stare in mezzo al mondo; e lì che bisogna vedere, come dicevamo prima, se riusciamo a resistere alle tentazioni. Perché dobbiamo fare tutto questo? La Bibbia ci dice:“Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità." (2 Timoteo 2:15)Lo vedete come comincia il versetto?  “Sforzati di presentare te stesso”; ci lascia uno spiraglio un piccolo margine di perfezione. Il Signore lo sa che non saremo mai perfetti; aggiustata una parte del nostro carattere, sicuramente ce ne sarà un'altra da sistemare. Ma lui è questo che valuterà: quanto ci siamo sforzati, quanto abbiamo preferito seguire la sua retta via piuttosto che abbandonarci alle piacevolezze del mondo. Questo significa essere leoni. Leoni come Gesù lo è stato.La prossima volta vedremo che significhi essere agnelli,  imitando Gesù e vi lascio questo riassunto: Gesù Gesù con il suo esempio ci insegna che dobbiamo proclamare la nostra fede in Dio sempre e comunque, imparare a resistere alla tentazione e restare integri nel mondo ma senza farci influenzare dalle cose del mondo.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Sabato 25 Marzo 2023 (Lc 1, 26-38) - Apostola Elena

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Mar 24, 2023 9:47


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca + In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Un ponte sul deserto | 5 Marzo 2023 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Mar 7, 2023


Anche  se non ci siamo mai stati, ognuno di noi, ha visto almeno un deserto. Non i deserti della terra, ma quelli dell'anima: quelli della paura, della solitudine, della dipendenza, della rabbia, della povertà... Molti di noi, come Gesù e grazie a Gesù, ne sono usciti. E quel Gesù che ha vinto il deserto ci chiede di essere un ponte per altri che scavalchi i loro deserti.---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 16 minutiSiamo nella seconda domenica di Quaresima; ci stiamo avvicinando alla Pasqua. Da quello che vi ho detto dovreste avere  già un po' immaginato cosa sia questa foto.Questo deserto della Giudea,  dove Gesù è stato 40 giorni. Forse  ve lo immaginavate sabbioso un deserto, questo è invece roccioso.Siete mai stati o avete mai avuto modo di vedere un deserto? Gesù è stato qui 40 giorni dopo essere stato battezzato e prima di cominciare il ministero:“Allora Gesù fu condotto dallo spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi ,gli disse:”Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani”. Ma egli rispose:”Sta scritto:Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse:”Se tu sei figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: Egli darà ordine ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti il piede contro una pietra”. Gesù rispose:”E' altresì scritto:Non tentare il Signore Dio tuo”.Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli:”Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori”. Allora Gesù gli disse:”Vattene, Satana poiché sta scritto:”Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano. (Matteo 4:1-11)Gesù nel deserto viene tentato, e  viene tentato sul potere; viene spinto a rinnegare Dio: “ Io ti darò tutto! Stai  dalla mia parte e prenderai  tutto tu!”  Un po' come ne “Il re leone”: l'avete visto il film quando vanno sulla rocca Simba e il padre e dicono il giovane leone: “Tutto quello che è illuminato dal sole sarà tuo.”? Lo tenta sul mettere alla prova Dio; un po' come se noi dicessimo:  “Dai Dio se ci sei tu oggi mi fai trovare lavoro.  Dio se è vero che ci sei oggi io guarisco da questa cosa. Dio se è vero che tu esisti perché mi è successo questo?”  E' stato tentato proprio sulle cose basilari sulle quali possiamo essere  tentati tutti i giorni.La domanda che mi sono fatta è: perché Gesù è dovuto andare nel deserto?  Era una prova? Cioè, Dio lo ha voluto mettere alla prova per vedere se Gesù se davvero capace di tener testa al diavolo,  e allora sì, può andare avanti con il ministero? Oppure è andato per rilassarsi,  della serie “Ragazzi,  mi  aspettano tre anni intensissimi: devo guarire, devo moltiplicare pani, devo parlare davanti a tutti... Fatemi stare' 40 giorni isolato;  mi rilasso gli angeli che mi massaggiano mi sventolano...”?Perché Gesù è andato nel deserto? Prima vi ho chiesto  se siete mai stati in un deserto e la maggior parte di voi ha detto di no; scommettete che ci siete stati?La solitudine, le dipendenze,  l'avidità, la povertà, le tentazioni, la paura, la rabbia,  la ribellione,  lemalattie, le insoddisfazioni,  i tradimenti... non è deserto questo, non sono rocce queste? Noi viviamo tutti i giorni in un deserto;  noi nel deserto ci siamo nati e ci troviamo a vivere in un deserto, perché sappiamo che la nostra gioia, la nostra felicità non viene da quello che è qui. Quindi, avete visto, neppure   vi siete accorti di aver fatto in realtà un viaggio. Questo è il deserto, del deserto in cui viviamo noi credenti; ma anche il deserto in cui vive chi non crede. Ma allora perché Gesù ha avuto il bisogno di andare nel deserto,  perché l'ha fatto?“Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.”(Ebrei4:15)“Io sono andato nel deserto per voi!”.  C'è andato perché così non ci sentissimo soli quando cadiamo e perché, quando chiediamo a lui di aiutarci a rialzarci, sappiamo che stiamo chiedendo a un Dio che lo sa che vuol dire una tentazione; lui non è caduto perché Dio, ma lo sa quanto forti siano e quanto attraenti siano le debolezze, le tentazioni. Lo sa quando gli chiediamo una mano per aiutarci a stare su.  Prima abbiamo cantato “Alzerò le mani finché la forza avrò”;  quando questa forza non l'abbiamo e abbiamo bisogno, lui  sa come aiutarci.  Magari ci manda un fratello,  di sicuro ci riempie del suo Santo Spirito, magari ci manda una parola di conforto o un aiuto proprio materiale: “Devo traslocare, mi aiutate materialmente a spostare le cose?” Il Signore ci risponde; lo sa proprio perché ci ha capito proprio perché l'ha vissuto. Il brano di Ebrei dice che e  lui “simpatizza”, cioè lui conosce le nostre debolezze perché è stato tentato come noi. Gesù quando è andato nel deserto era carne, era uomo anche se rimaneva sempre Dio.  Sicuramente avrà avuto fame, caldo, stanchezza,  magari si sarà anche sentito solo;  lo sa che significano tutte quelle cose là.  Gesù lo sa cosa siano tutte queste cose  che vedete scritte in questi “fumetti”.Ma  su una cosa mi voglio soffermare. Vi avevo detto già prima che noi siamo credenti, perciò se abbiamo un problema, sappiamo a chi rivolgerci; preghiamo, ci rivolgiamo a Gesù. Ma in questo deserto ci vivono anche tutte le persone che non credono;  i nostri familiari, i nostri amici, le persone che incontriamo magari per caso;  vivono tutto questo e non sanno a chi chiedere aiuto. Perciò il loro deserto diventa più una sabbia mobile in cui  profondano. E allora, se noi abbiamo Gesù che ci aiuta, i  non credenti chi hanno? Sapete  chi hanno? Hanno qualcuno che è proprio un passo da voi, qualcuno che vedete sempre davanti a voi, è la persona giusta, e lei è quella che può aiutare gli altri.. E' davanti a voi!  Chi è? Adesso vi dico le persone che Dio manda per aiutare i non credenti di questo deserto è la persona che avete davantiquando vi vedete riflessi in uno specchio.  Gesù manda noi per i non credenti.;  siamo la persona più adatta nonostante siamo noi stessi deboli.  Nonostante noi abbiamo bisogno,  siamo anche forti, equipaggiati per poter sostenere gli altri; e guardate un po' la Bibbia infatti che cosa ci dice:“Tratterete lo straniero, che abita fra di voi, come chi è nato fra di voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto.” (Levitico 19:34)Non ci scordiamo ragazzi da dove siamo partiti e dove ogni tanto ritorniamo pure;  un po' siamo nello stesso identico punto dove stanno i nostri parenti, i nostri amici, le persone che ci ruotano intorno tutti i giorni e non hanno Gesù a cui chiedere; noi eravamo lì, non ce ne scordiamo. Tendiamo la mano, regaliamo un sorriso, cerchiamo di essere di conforto; a volte basta semplicemente aprire un po' gli occhi e vedrete che le occasioni non mancheranno.  Diamo soprattutto la speranza, quando parliamo, che ci sia ancora qualcuno che è disposto ad ascoltare, ad amare;  perché è questo che a volte fa più paura a chi non crede: che non ci sia nessuno che possa amarlo.Lo sapete, io lavoro in un bar e vedo tante persone e come carattere sono tanto estroversa. Quando entra qualcuno dalla porta già capisco se è una persona spiritosa; allora magari butto là una battuta sciocca e ci facciamo una risata o se è una persona seriosa, impostata e vedo che va di fretta magari neanche dico niente e mi limito a un buongiorno.E poi le persone che mi colpiscono sono quelle che mi sembrano tristi, perse, con gli occhi smarriti. Quelle sono le persone che più mi toccano il cuore e con loro piano piano cerco sempre  di rompere il ghiaccio, di fargli dire almeno una parola di modo che per un secondo possano pensare a quello che hanno.C'è stato un signore in particolare che entrava col suo cappotto lungo, serissimo, una faccia che proprio non mi piaceva all'inizio. Entrava,  io gli dicevo buongiorno; lui le prime volte penso che neanche mi salutasse.  Poi ha iniziato a salutarmi,  si è sciolto un po',  e  allora ci salutavamo normalmente.  Un giorno, nonostante io lo vedessi  così serio,  gli ho lanciato una battuta; volevo scherzare con lui... e lui ci è stato.  Ora questo signore entra e con me, parla, scherza; sono due volte che mi vede fuori, una volta ero al telefono e si è fermato ha tirato giù il finestrino e mi  ha salutato,  mi ha detto:” Ehi che sta a fare qui fuori?  Non fai niente?”  Un'altra volta m'ha trovato sempre fuori che pulivo e c'era un signore anziano con lui che già veniva al bar, e ho capito che era il padre; si è fermato, mi ha salutato ed  è andato via. Qualche tempo dopo il padre è  venuto al bar e sentite che mi ha detto: è passato davanti alla cassa (io ero in cassa  in quel momento) gli ho dato come sempre uno dei miei sorrisi, e  gli ho chiesto:”Dov'è il ragazzo,  dove l'ha lasciato oggi?” riferendomi al figlio. Mi ha risposto:”Signora, con lei ci parla! Ha detto che è una persona solare,  è speciale!”  Non  gli ho risposto non ho saputo che dire. Questa è una cosa da sottolineare; è da notare che il figlio abbia parlato con qualcuno! Ma, ragazzi, ma che deserto è questo se le persone notano un semplice scambio di parole, una risata, una battuta un po' di confidenza che due persone che non si conoscono si scambiano per un secondo? Ma non siamo forse nel deserto?Perciò, lo vedete quanto basti poco? Teniamo gli occhi aperti perché basta veramente poco, e ricordatevi che è vero che ognuno di noi vive il proprio deserto, ognuno di noi ha i propri problemi e le proprie cose da fare, ma noi abbiamo Gesù!  Quelli fuori non hanno  Gesù! Perciò il Signore vi sta lanciando una sfida chiedendovi di vivere in Quaresima con lui fino alla Pasqua, ovviamente con la speranza che se uno si abitua ad avere un comportamento lo possa mantenere. E la sfida è: tenete gli occhi aperti, guardatevi intorno, regalate sorrisi, cercate di scambiare le parole con qualcuno.  Cercate chi  è triste, abbattuto e ha solo bisogno che magari voi gli date un buongiorno... Ma che vi costa?  Ragazzi, noi  non lo possiamo sapere: e se noi fossimo un ponte fra quella persona che vive nel deserto e Gesù ? Chi lo sa? Io sono pronta, sono, prontissima che questo signore mi chieda o indica qualcosa sul fatto che sono diversa dagli altri,  io sono prontissima a spiegargli  il motivo del perché amo così tanto le persone!Vi rendete conto che cosa potremmo essere?  Potremmo essere noi il ponte tra chi non crede e Dio!Penso che non ci sia riassunto migliore di questo:“Ama il tuo prossimo come te stesso.” (Matteo 22:39)E il mio prossimo non sono soltanto i miei familiari, per cui è giustissimo pregare e essere presenti, i miei amici, per cui è giustissimo pregare essere presenti, ma anche la persona che mi sfiora durante il giorno o le persone che vediamo tutti i giorni perché  hanno la nostra stessa routine,Accetta la sfida di Dio per questa Quaresima; osserva chi è vicino e dagli sollievo dal deserto in cui si trova.E ricordati che potresti essere un ponte fra lui e Dio.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sulla Prima Lettura di Sabato 11 Febbraio 2023 (Gn 3, 9-24) - Apostola Elena

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Feb 10, 2023 11:08


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Libro della Genesi +Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". Rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto". Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?". Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".Allora il Signore Dio disse al serpente:"Poiché hai fatto questo,maledetto tu fra tutto il bestiamee fra tutti gli animali selvatici!Sul tuo ventre cammineraie polvere mangeraiper tutti i giorni della tua vita.Io porrò inimicizia fra te e la donna,fra la tua stirpe e la sua stirpe:questa ti schiaccerà la testae tu le insidierai il calcagno".Alla donna disse:"Moltiplicherò i tuoi dolorie le tue gravidanze,con dolore partorirai figli.Verso tuo marito sarà il tuo istinto,ed egli ti dominerà".All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato: "Non devi mangiarne",maledetto il suolo per causa tua!Con dolore ne trarrai il ciboper tutti i giorni della tua vita.Spine e cardi produrrà per tee mangerai l'erba dei campi.Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,finché non ritornerai alla terra,perché da essa sei stato tratto:polvere tu sei e in polvere ritornerai!".L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.Il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.Poi il Signore Dio disse: "Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre!".Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita.Parola del Signore.

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Martedì 20 Dicembre 2022 (Lc 1, 26-38) - Apostola Elena

A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 7:43


- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Parola del Signore.