Podcasts about mogadiscio

Capital of Somalia

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mogadiscio

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Non spegnere la luce
Il mistero dietro la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Sapevano troppo?

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later May 28, 2025 83:41


Mogadiscio, 20 marzo 1994 – Ilaria Alpi, giornalista del TG3, e il suo operatore Miran Hrovatin sono in Somalia per documentare gli effetti della guerra civile e indagare su traffici pericolosi che collegano l'Italia al Corno d'Africa. Le loro ultime ore sono frenetiche: incontri con fonti locali, riprese in aree di conflitto e interviste scomode a personaggi legati a traffici di armi e rifiuti tossici. Quel giorno, dopo una visita al porto di Bosaso, la loro jeep si muove tra le strade caotiche di Mogadiscio, ma viene improvvisamente bloccata da un gruppo armato. Si parla di un possibile tentativo di rapimento andato storto, di una manovra disperata per sfuggire agli assalitori e di un conflitto a fuoco che lascia poche tracce ma molti interrogativi. Ma cosa avevano scoperto Ilaria e Miran in quei giorni concitati? Quali segreti avevano portato alla luce e, soprattutto, chi voleva che quei segreti rimanessero sepolti per sempre? Proviamo a scoprirlo insieme a Francesco Paolo Esposito: professore di criminologia forense, perito legale, ma anche podcaster. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

Alice
Ce n'est qu'un début

Alice

Play Episode Listen Later May 17, 2025 69:30


Ah, l'eccitazione del debutto. Per chi debutta, certo, ma anche per chi assiste: la soddisfazione di aver scoperto per primi l'esordiente destinato a diventare popolare, direbbe qualcuno, non ha prezzo. Bisogna però mettersi d'accordo su cosa significhi, davvero, esordire. Infatti, molti di quelli che sono stati classificati come esordienti degli ultimi mesi, sono in realtà scrittori con storie personali e artistiche molto diverse, lontani dal punto di vista geografico, sociale, anagrafico. E sono molto diversi anche i loro libri, che hanno attirato l'attenzione della critica e delle giurie di importanti premi letterari. È un'esordiente solo in senso letterario la cinquantenne Saba Anglana, che ha speso una vita sui palcoscenici come cantante e attrice, e oggi arriva alla letteratura con un memoir ironico e drammatico insieme, intitolato La signora Meraviglia (Sellerio). Tra le pagine racconta la storia della sua famiglia e dei suoi membri, persi e ritrovati tra Roma e Mogadiscio. Il libro è tra i 12 candidati al Premio Strega 2025.Già vincitore del premio letterario dedicato agli esordi in lingua italiana, il Premio Calvino, è invece Simone Torino, quarantenne valdostano. Ma a dirla tutta, anche a lui l'etichetta di esordiente va stretta: ha già scritto e pubblicato poesia e prosa nell'ambito della scena letteraria indipendente e underground, aggettivi che sono per forza imprecisi, ma rendono chiaro il motivo per cui questo suo romanzo, Macaco, pubblicato da Einaudi, è considerato comunque un debutto. Racconta la vita dei braccianti di montagna, con una lingua affilatissima e spesso esilarante. L'unico debuttante che un po' corrisponde allo stereotipo è forse Elvio Carrieri, ventenne pugliese, poeta e musicista rock, che ha scritto il suo esordio in forma di romanzo Poveri a noi (Ventanas) mentre studiava per l'esame di maturità. Anche lui è nella dozzina dei candidati allo Strega, con una storia di amicizia, amore e inadeguatezza, raccontata con un'ironia devastante.Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Nadeesha Uyangoda presenta Pathematha (Nottetempo) di Maggie Nelson.undefinedundefinedundefinedundefined

Escuchando Documentales
SOBREVIVIENDO A BLACK HAWK DERRIBADO #documental #historia #podcast

Escuchando Documentales

Play Episode Listen Later May 5, 2025 156:53


Documenta la verdadera Batalla de Mogadiscio de 1993 a través de testimonios de primera mano de soldados estadounidenses y civiles somalíes, detallando la misión para capturar al señor de la guerra Aidid y el derribo de dos helicópteros. Somalia, 1993. Un esfuerzo por acabar con la hambruna y la guerra civil se torna violento cuando una misión estadounidense para eliminar a un líder rebelde termina con la muerte de varios civiles. Una incursión rutinaria para capturar a dos tenientes de Aidid se convierte en una caótica operación de rescate cuando los Rangers del Ejército se enfrentan a un feroz contraataque somalí. Mientras la noticia del fracaso de la operación Black Hawk conmociona a Estados Unidos, el vídeo de un piloto cautivo conmociona al mundo. ¿Será rescatado?

Pillole di Italiano
Mogadiscio 1994

Pillole di Italiano

Play Episode Listen Later Mar 20, 2025 1:44


Remembering two Italian reporters, Ilaria Alpi and Miran Hrovatin, shot dead in the midst of Somalia's civil war. Credits :  “Drifting 2” by Audionautix is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 license. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/  —  “Cool Intro – Stings” by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 license https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ – Source: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100504 – Artist: http://incompetech.com/Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/pillole-di-italiano--4214375/support.

Pillole di Italiano
Mogadiscio 1994

Pillole di Italiano

Play Episode Listen Later Mar 20, 2025 7:26


Remembering two Italian reporters, Ilaria Alpi and Miran Hrovatin, shot dead in the midst of Somalia's civil war. Credits :  “Drifting 2” by Audionautix is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 license. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/  --  "Cool Intro - Stings" by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 license https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ - Source: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100504 - Artist: http://incompetech.com/Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/pillole-di-italiano--4214375/support.

Documentales Sonoros
Cómo sobrevivimos a la caída de los Black Hawk

Documentales Sonoros

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 151:31


Con extraordinario detalle, combatientes somalíes y estadounidenses recuerdan la batalla de Mogadiscio de 1993 y el famoso derribo de tres helicópteros Black Hawk, suceso que inspiró la famosa película de Ridley Scott.

Sur le fil
Somalie : l'audace d'une cavalière qui galope dans la capitale

Sur le fil

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 7:56


Dans les rues de Mogadiscio, capitale de la Somalie, une silhouette fend la circulation dense de motos et de tuk-tuk et attire les regards. Une femme vêtue d'une longue abaya noire, coiffée d'un chapeau de cow-boy, avec de larges lunettes roses sur les yeux, chevauche avec assurance son cheval alezan. Elle défie à la fois les traditions sociales et les conditions sécuritaires. Elle s'appelle Shukri Osman Muse. À 25 ans, elle serait la première femme cavalière du pays. Un symbole, en Somalie, où les femmes restent largement exclues de l'espace public, l'équitation est la plupart du temps réservée aux célébrations et traditionnellement pratiquée par les hommes. Sur le terrain : Abdirazak Hussein Farah et Marion Douet correspondants du bureau de l'AFP de Nairobi.Réalisation : Emmanuelle BaillonUn épisode préparé par Pierre Botte. Sur le Fil est le podcast quotidien de l'AFP. Vous avez des commentaires ? Ecrivez-nous à podcast@afp.com. Vous pouvez aussi nous envoyer une note vocale par Whatsapp au + 33 6 79 77 38 45. Si vous aimez, abonnez-vous, parlez de nous autour de vous et laissez-nous plein d'étoiles sur votre plateforme de podcasts préférée pour mieux faire connaître notre programme ! Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

Radio Bullets
28 gennaio 2025 - Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 8:23


Shukri Osman Muse, la prima cavallerizza somala, cavalca per le strade della capitale Mogadiscio.In Brasile assassinate 122 persone transessuali nel 2024.https://www.radiobullets.com/notiziari/28-gennaio-2025-notizie-donne-lgbt-mondo-podcast/

Journal de l'Afrique
Éthiopie - Somalie : un accord obtenu par la Turquie pour mettre fin aux tensions

Journal de l'Afrique

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 12:30


Après des mois de brouille concernant un protocole d'accord controversé signé par l'Ethiopie avec la région séparatiste somalienne du Somaliland pour un accès à la mer, Addis Abeba et Mogadiscio ont signé mercredi en Turquie un accord pour mettre fin aux tensions. L'accord a été salué dans la foulée par l'Union africaine, qui a "fortement encouragé" les deux pays voisins à le mettre en œuvre.

Casus Belli Podcast
CB FANS Entrevista a Randy Ramaglia - Huída de Mogadiscio - Episodio exclusivo para mecenas

Casus Belli Podcast

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 66:36


Agradece a este podcast tantas horas de entretenimiento y disfruta de episodios exclusivos como éste. ¡Apóyale en iVoox! Uno de los supervivientes del tiroteo de Mogadiscio en el que se inspiró la película Black Hawk Derribado, es entrevistado sobre los sucesos mientras era sargento de los Rangers en la campaña. Con Julio Caronte y Dani CarAn. 🔗 Enlaces para Listas de Episodios Exclusivos para 💥 FANS 👉 CB FANS https://bit.ly/CBPListCBFans (si no te funciona el enlace, haz una 🔎 búsqueda > "casus belli fans" (Listas) ) Casus Belli Podcast pertenece a 🏭 Factoría Casus Belli. Casus Belli Podcast forma parte de 📀 Ivoox Originals. 📚 Zeppelin Books zeppelinbooks.com es un sello editorial de la 🏭 Factoría Casus Belli. Estamos en: 🎙 iVoox (Casus Belli) https://bit.ly/casusbellipodcast 🎙 iVoox (Victoria) https://bit.ly/VictoriaPodcast 🎙 iVoox (Parabellum) https://bit.ly/ParabellumPodcast 👉 X/Twitter https://twitter.com/CasusBelliPod 👉 Facebook https://www.facebook.com/CasusBelliPodcast 👉 Instagram https://www.instagram.com/casusbellipodcast 👉 Threads https://www.threads.net/@casusbellipodcast 👉 Telegram (Canal) https://t.me/casusbellipodcast 👉 Telegram (Grupo de Chat) https://t.me/casusbellipod 👉 WhatsApp (Canal) https://bit.ly/CasusBelliWhatsApp 📺 YouTube https://bit.ly/casusbelliyoutube 👉 TikTok https://www.tiktok.com/@casusbelli10 ⚛️ El logotipo de Casus Belli Podcasdt y el resto de la Factoría Casus Belli están diseñados por Publicidad Fabián publicidadfabian@yahoo.es 🎵 La música incluida en el programa es Ready for the war de Marc Corominas Pujadó bajo licencia CC. https://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ El resto de música es bajo licencia privada de Epidemic Music, Jamendo Music o SGAE SGAE RRDD/4/1074/1012 de Ivoox. 📧¿Queréis contarnos algo? También puedes escribirnos a casus.belli.pod@gmail.com ¿Quieres anunciarte en este podcast, patrocinar un episodio o una serie? Hazlo a través de 👉 https://www.advoices.com/casus-belli-podcast-historia Si te ha gustado, y crees que nos lo merecemos, nos sirve mucho que nos des un like, ya que nos da mucha visibilidad. Muchas gracias por escucharnos, y hasta la próxima. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

El Brieff
El debate con Donaldo: Las noticias para este lunes

El Brieff

Play Episode Listen Later Aug 5, 2024 12:11


En el episodio de hoy de El Brieff, analizamos la inauguración de la refinería de Dos Bocas por el presidente Andrés Manuel López Obrador, destacando su impacto y las críticas recibidas. También cubrimos la propuesta de debate de Donald Trump con Kamala Harris y las tensiones crecientes en el Medio Oriente, que han llevado a varios países a pedir a sus ciudadanos que abandonen Líbano. Además, discutimos las presiones internacionales para la transparencia en las elecciones presidenciales de Venezuela y la reciente designación del presidente de Vietnam, To Lam, como secretario general del Partido Comunista. Finalmente, abordamos el ataque terrorista en Mogadiscio y los disturbios en Gran Bretaña. Conoce más sobre STRTGY escribiéndonos a arturo@strtgy.ai o al WhatsApp: +524491064790Conviértete en patrocinador de El Brieff donando 25, 60 o 100 pesos al mes entrando a este link.Si te interesa comprar espacios publicitarios en El Brieff, escríbenos a elbrieff@brieffy.comRecibe estas noticias en tu correo cada mañana suscribiéndote gratis a nuestro newsletter.Suscríbete a Brieffy y accede a todo nuestro contenido para líderes de negocios. Descarga nuestra app aquí. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Journal de l'Afrique
Au moins 37 morts dans une attaque des Shebabs sur une plage à Mogadiscio

Journal de l'Afrique

Play Episode Listen Later Aug 3, 2024 12:37


La désolation à Mogadiscio... Vendredi soir, la capitale somalienne a été durement frappé par l'attentat le plus meurtrier de ces derniers mois... Au moins 37 personnes ont été tuées et une soixantaine blessées... Les shebabs, groupe salafiste proche d'Al-Qaïda, ont revendiqué l'attaque.

La Cabaña del Podcast
El Sótano de La cabaña presenta: Black Hawk Derribado - Episodio exclusivo para mecenas

La Cabaña del Podcast

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 121:23


Agradece a este podcast tantas horas de entretenimiento y disfruta de episodios exclusivos como éste. ¡Apóyale en iVoox! Episodio solo para mecenas (Fans). Si quieres oírlo entero y no eres fan apóyanos en la aplicación iVoox Gracias. El equipo Sotaner por antonomasia, Raul, Ximo y Solo se montan en un helicóptero de los Usa y se van a Somalia a hacer la guerra de guerrillas por las calles de Mogadiscio, como acabara esta aventura. Solo si eres mecenas podrás saberlo. Orgullo Cabañer.Escucha este episodio completo y accede a todo el contenido exclusivo de La Cabaña del Podcast. Descubre antes que nadie los nuevos episodios, y participa en la comunidad exclusiva de oyentes en https://go.ivoox.com/sq/309827

ANSA Voice Stories
5- Trent'anni dopo, la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Mar 23, 2024 18:35


ANSA Voice Stories
4- Una storia nella storia, 30 anni fa la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Mar 22, 2024 21:33


ANSA Voice Stories
3- La strada per la verità, 30 anni fa la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Mar 21, 2024 21:13


Ultim'ora
Alpi-Hrovatin, La Russa "30 anni senza giustizia non sono ammissibili"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 20, 2024 2:25


ROMA (ITALPRESS) - "Oggi ricorre il trentesimo anniversario dall'assassinio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e di quello dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuti a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Ilaria e Miran si trovavano in Somalia per seguire giornalisticamente una pista su degli ignobili traffici clandestini di armi e tangenti. E proprio questa pista – purtroppo - fu per loro fatale. Quel giorno, un commando aprì il fuoco su di loro prima di fuggire via. Da allora è iniziata una lunghissima vicenda processuale senza che mai si riuscisse a fare piena luce su questa vicenda". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo in Aula."Gli assassini materiali e i loro mandanti - ancora oggi – sono ignoti. Un vulnus che spero possa essere sanato. Trent'anni senza verità, trent'anni senza giustizia non sono ammissibili - ha aggiunto -. Come ha ricordato oggi il Presidente Sergio Mattarella, le Medaglie d'oro al Merito Civile, di cui Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sono stati insigniti testimoniano il valore che la Repubblica riconosce al loro sacrificio. E' anche un'occasione per non dimenticare quanto la libertà di stampa rappresenti un presupposto fondamentale per lo Stato di diritto.Nel commosso ricordo di Ilaria e Miran, e nel rivolgere ai loro familiari la nostra sentita vicinanza, invito l'Aula a osservare un minuto di silenzio".sat/mrv (fonte video: Senato)

ANSA Voice Stories
2- Due giornalisti, 30 anni fa la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Mar 20, 2024 19:38


Che film guardo stasera?
Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto

Che film guardo stasera?

Play Episode Listen Later Feb 13, 2024 4:12


Somalia, 1993. Un gruppo di soldati e ranger americani deve portare a termine una missione contro il signore della guerra Mohammed Farah Aidid. Nulla, tuttavia, va secondo i piani. Il film è tratto dall'omonimo libro di Mark Bowden sulla battaglia di Mogadiscio ed è stato premiato con due Oscar. Nel cast, Ewan McGregor, Eric Bana e Orlando Bloom.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Transversales
Les ambulanciers de Mogadiscio (photo : Emilie Iob)

Transversales

Play Episode Listen Later Jan 18, 2024 16:00


La Somalie est aujourd'hui encore régulièrement frappée par des attentats djihadistes. Les services publics sont défaillants, alors un dentiste somalien a décidé de lancer son service d'ambulances il y a une quinzaine d'années. Et c'est le seul service gratuit du pays... Merci pour votre écoute Transversales, c'est également en direct tous les samedis de 12h à 13h00 sur www.rtbf.be/lapremiere Retrouvez tous les épisodes de Transversales sur notre plateforme Auvio.be : https://auvio.rtbf.be/emission/492 Et si vous avez apprécié ce podcast, n'hésitez pas à nous donner des étoiles ou des commentaires, cela nous aide à le faire connaître plus largement.

Invité Afrique
Accord Somaliland-Éthiopie: «Les organisations ou pays qui hésitent sur la reconnaissance attendent la réaction de l'UA»

Invité Afrique

Play Episode Listen Later Jan 10, 2024 11:12


Une base navale sur l'océan Indien en échange de la reconnaissance de son indépendance... C'est le marché que le Somaliland espère conclure avec l'Éthiopie. Mais depuis l'annonce, le 1ᵉʳ janvier dernier, d'un accord qui irait dans ce sens, la Somalie proteste avec véhémence et reçoit le soutien de nombreux acteurs de la communauté internationale, qui dénoncent une « tentative de sécession » de la part du Somaliland. Cet accord maritime va-t-il tomber à l'eau ? Pas sûr, répond Robert Wiren, qui a publié chez Karthala Somaliland, pays en quarantaine. RFI : Pourquoi l'Éthiopie recherche un nouvel accès à la mer, alors qu'elle a déjà accès au port de Djibouti ?Robert Wiren : Parce que, pour le moment, elle n'a que l'accès de Djibouti qui a, de ce fait, un genre de monopole sur le transit des exportations et des importations éthiopiennes. Et cela coûte relativement cher à l'Éthiopie – plus d'un milliard de dollars par an – pour ces frais de transit.Alors, dans l'entourage du Premier ministre éthiopien, on affirme que cet accord va sécuriser l'accès à la mer pour l'Éthiopie et qu'il permettra à ce pays de disposer d'une base militaire. Est-ce à dire que l'Éthiopie va reconstruire une marine de guerre, comme au temps où l'occupation de l'Érythrée lui donnait accès à la mer Rouge ?Oui, il en est d'ailleurs question depuis plusieurs mois, bien avant cet accord, puisqu'il y a même eu des contacts avec le gouvernement français pour une coopération afin d'aider l'Éthiopie à redémarrer une marine militaire. Ça, c'est évidemment l'élément politique nouveau qui montrerait, de la part de l'Éthiopie, qu'elle veut développer son rôle de puissance régionale en n'étant pas absente du théâtre de la mer Rouge, qui est une zone chaude en ce moment.Du côté d'Hargeisa, on affirme que l'Éthiopie va formellement reconnaitre la république du Somaliland, mais est-ce que les autorités d'Hargeisa ne vont pas un peu vite en besogne ?Oui, j'ai l'impression que c'est un vœu pieu, c'est-à-dire que, depuis que le Somaliland a repris son indépendance, il essaie d'obtenir une reconnaissance, déjà auprès de l'Union africaine. Donc là, cet accord lui laisse espérer une reconnaissance formelle qui, pour le moment, n'a pas été confirmée par Addis-Abeba qui est prudente, parce que Addis-Abeba est le siège de l'Union africaine et qu'à l'intérieur de cette Union, il n'y a pas consensus.Pour empêcher toute sécession du Somaliland, les autorités de Mogadiscio ont réagi avec une extrême fermeté. Est-ce que, sur le plan du droit international, les arguments de Mogadiscio sont très forts, ou pas ?En fait, il y a eu deux entités en 1960 qui ont eu leur indépendance, le Somaliland et l'ex-Somalie italienne.Parce que le Somaliland n'était pas une colonie italienne, mais une colonie britannique…Voilà, un protectorat britannique. Et donc, dans le désir des Somalis de s'unir, il y a eu une union volontaire, mais dès 1969, il y a eu un coup d'État du général Siad Barre, un coup d'État militaire…À Mogadiscio…Voilà, qui a en fait annulé les arrangements constitutionnels de 1960. Donc, on peut dire que, pour le Somaliland, l'union a déjà été rompue par Mogadiscio.À lire aussiAccord Somaliland-Éthiopie: le président de la Somalie poursuit sa contre-offensive diplomatique en ÉgypteDonc sur le plan historique ?Sur le plan historique, ça ne s'apparente pas vraiment à une sécession, parce que la définition de la sécession, c'est une région qui appartient à un pays qui veut s'en séparer. Or, là, il y avait deux entités indépendantes qui se sont unies et cette union a foiré, si j'ose dire. Et en Afrique, il y a eu des unions qui ont foiré – il y a eu le Mali, entre le Sénégal et ce qu'est devenu le Mali actuel, il y avait deux entités qui ont été acceptées une fois que la fédération a été dissoute, en 1960.Mais vous ne pensez pas que, tout de même, cette mobilisation internationale derrière Mogadiscio, ces manifestations de soutien à Mogadiscio, ne vont pas obliger l'Éthiopie à renoncer à son accord avec le Somaliland ?Déjà, lorsqu'en 2016 il y a eu l'accord avec Dubaï pour le port de Berbera au Somaliland, Mogadiscio avait déjà poussé des hauts cris. Ensuite, en 2018, un partenariat a été annoncé en termes de distribution des actions du port de Berbera, dont 19% seraient revenues à l'Éthiopie. De la même façon, Mogadiscio a protesté et les choses ont continué sans qu'il n'y ait de réactions, disons, physiques.Parce que la Somalie n'a pas les moyens militaires d'intervenir au Somaliland ?Non, la Somalie a d'autres problèmes à régler parce que, depuis des années, elle est soumise à des attaques des shebabs qui commettent des attentats très graves, souvent en pleine capitale, à Mogadiscio.À lire aussiSomaliland: son envoyée spéciale défend «un accord d'amitié avec l'Éthiopie qui va aider l'économie de la région»

Invité Afrique
Sonia Le Gouriellec: «L'accord Éthiopie-Somaliland ajoute beaucoup d'incertitudes au plan régional»

Invité Afrique

Play Episode Listen Later Jan 3, 2024 5:00


C'est une déflagration dans la Corne de l'Afrique. L'Éthiopie et le Somaliland, une république sécessionniste de la Somalie depuis 1991, ont annoncé la signature d'un protocole d'accord. Le texte autorise Addis Abeba à louer une bande de terre de 20 km le long de la côte au Somaliland, garantissant son accès à la mer, tandis que Hargeisa affirme qu'Addis Abeba va reconnaître son indépendance. La Somalie n'a pas caché sa colère, rappelant son ambassadeur en Éthiopie. Décryptage avec Sonia Le Gouriellec, chercheuse, spécialiste de la région. RFI : Est-ce que la réaction de la Somalie vous surprend ?Sonia Le Gouriellec : Alors non, la réaction de Mogadiscio, finalement, était assez attendue. Elle est très ferme et je vous rappelle que la Somalie ne reconnaît pas le Somaliland comme un territoire indépendant. Mais, il y a déjà des contrats qui ont été signés, notamment en 2018, lorsque DP World, qui a dû quitter Djibouti suite à la nationalisation du port de Djibouti, s'est installé à Berbera et a signé un accord avec le Somaliland. Déjà, à l'époque, la Somalie avait déclaré que cet accord était nul et non avenu et avait fait des recours auprès de plusieurs organisations internationales, sans que ça n'ait beaucoup d'effets pour le moment.La Somalie vient de réagir, mais d'autres voisins pourraient aussi avoir leur mot à dire, non ?Djibouti pourrait à long terme s'inquiéter sur les retombées sur ses activités portuaires de ce nouveau concurrent, puisque 95% à 98% du fret éthiopien passe par Djibouti. Mais effectivement, les entreprises éthiopiennes se plaignent de tarifs portuaires trop élevés, des coûts trop importants des transports, donc Abiy Ahmed, qui voulait libéraliser son économie, avait montré l'importance d'un nouvel accès. J'imagine que l'Égypte va également réagir puisqu'elle voit arriver du coup en mer Rouge un nouveau concurrent, et il y a beaucoup de concurrence et de compétition entre l'Égypte et l'Éthiopie qui n'ont toujours pas trouvé d'accord sur le grand barrage sur le Nil bleu. Et l'Égypte a de plus en plus de navires en mer Rouge, donc voir arriver potentiellement une nouvelle puissance maritime, ça peut être inquiétant effectivement pour l'Égypte. Et se posent plein d'autres questions : qui va former la marine de l'Éthiopie ? Les forces navales auraient dû, normalement, être formées par la France - en tout cas, j'imagine que ça a été au cœur des discussions quand Abiy Ahmed et Macron se sont rencontrés en juin dernier.Donc cet accord semble lancer une nouvelle période de turbulences dans la Corne de l'Afrique, d'autant plus si, au final, l'Éthiopie reconnaît officiellement le Somaliland, c'est ça ?Tout à fait. Si on en sait un peu plus et que finalement, il y a une reconnaissance de l'indépendance du Somaliland, il y a des conséquences pour la Corne de l'Afrique qui sont énormes. Déjà, ça fait un État de plus dans la région. Je vous rappelle qu'en une vingtaine d'années, c'est une région qui a connu la reconnaissance de l'Érythrée, la reconnaissance du Soudan du Sud et là, on aurait un nouvel État. C'est vraiment un enjeu fort pour le Somaliland. Toute sa politique étrangère est basée sur cette demande de reconnaissance. Pour les États occidentaux, il est hors de question de faire du néo-colonialisme et de reconnaître cette indépendance. Pour l'Union africaine, les frontières sont intangibles et il n'est pas question de reconnaître ce pays. Donc c'était aux voisins de l'Éthiopie de le faire, et en particulier à la Somalie et au Somaliland de trouver un accord ensemble. Donc là, l'Éthiopie arrive « avec ses gros sabots ». Est-ce que c'est une provocation de la part d'Abiy Ahmed pour obtenir un accord de la Somalie, juste pour avoir cette présence sans reconnaissance derrière ? Est-ce que c'est un moyen pour Abiy Ahmed de focaliser l'attention des élites, de remobiliser sur le nationalisme éthiopien, sur les problèmes économiques, et donc comme une solution aux difficultés économiques ? C'est plus de questions que de réponses pour l'instant. Mais effectivement, ce serait un sacré tremblement de terre dans la Corne de l'Afrique.Pour autant, sur ce point précis de la reconnaissance, les Éthiopiens restent assez discrets on dirait…Pour l'instant, c'est surtout le Somaliland qui parle d'une reconnaissance. Du côté éthiopien, on a une déclaration plus prudente. Tous les autres voisins pensent plutôt que c'est une déflagration et que ça risque de créer du conflit. Dans un sens, même s'il n'y a pas de reconnaissance formelle, comme le disait mon collègue Alexandre Hory, la conclusion même d'un contrat est une forme de reconnaissance.Est-ce que c'est, selon vous, un accord gagnant-gagnant pour l'Éthiopie et le Somaliland, comme l'a dit l'ancien ambassadeur américain, Tibor Nagy ?C'est une solution économique que trouverait l'Éthiopie pour diversifier ses accès à la mer, ça répondrait aux attentes des entreprises éthiopiennes. Mais d'un point de vue politique, je ne pense pas que ce soit gagnant-gagnant pour tout le reste de la région, et tout simplement, aussi, pour le Somaliland. Au Somaliland, on se bat encore militairement pour l'indépendance du pays, mais pour certains groupes, pour rester aussi dans la République de Somalie.L'Éthiopie est prise dans une série de crises, à la fois intérieures mais aussi extérieures, avec l'Égypte ou encore le Soudan. On a l'impression qu'Abiy Ahmed joue un jeu dangereux avec cet accord, non ?Très certainement. Son positionnement sur la mer Rouge s'est avéré très agressif, puisque c'était devenu la revendication d'un droit historique, quelque chose d'existentiel d'avoir cet accès à la mer pour le développement du pays et en même temps, un appel à la coopération, à la complémentarité régionale, etc. Donc on est toujours dans une ambiguïté, d'autant que les relations avec l'Érythrée sont de nouveau tendues - les troupes érythréennes ne se sont pas retirées du Tigré. Les relations avec les groupes les plus nationalistes ont lancé un nouveau conflit. En région Oromo, vous avez également des conflits. Bref, l'Éthiopie est en train de véritablement d'exploser. On a une situation politique catastrophique, on a une situation humanitaire catastrophique, et ça rajoute beaucoup d'incertitudes également au niveau régional

Revue de presse Afrique
À la Une: l'accord de la discorde entre l'Ethiopie et la Somalie

Revue de presse Afrique

Play Episode Listen Later Jan 3, 2024 3:54


Addis-Abeba et le Somaliland ont conclu, il y a deux jours, un accord-cadre : l'Éthiopie obtient l'accès à la mer, et en échange, elle s'engage à reconnaître cette république autoproclamée, région sécessionniste de la Somalie. Et cela ne passe pas du côté de Mogadiscio… au point que, raconte le Addis Standard, le pays « a rappelé son ambassadeur à Addis-Abeba (…) « pour consultations ». » Et puis il y a aussi eu une réunion d'urgence, et un communiqué condamnant cet accord… C'est en tout cas une surprise puisque Mogadiscio et le Somaliland « étaient convenus la semaine dernière de reprendre des négociations pour résoudre leurs différends, les premières depuis 2020 », rappelle VOA Afrique. Alors forcément, « la Somalie réagit vivement. »Il faut dire que pour les trois pays impliqués, cet accord touche à des valeurs fondamentales : le Somaliland, rappelle VOA, n'a « jamais [été] reconnu par la communauté internationale depuis qu'il a proclamé unilatéralement son indépendance de la Somalie en 1991. » Et à l'inverse, la Somalie considère la reconnaissance du Somaliland comme une violation de son intégrité territoriale.Un souhait de longue date de l'ÉthiopieCela faisait « des années », souligne VOA, que le pays « cherchait et revendiquait » un accès maritime – qui est « la ligne de vie du commerce national » estime le Reporter en Éthiopie. Au point que l'on a pu craindre ces dernières semaines des tensions armées, en raison notamment, rappelle le journal, « d'une série de déclarations litigieuses et conflictuelles du Premier ministre Abiy Ahmed. » Et même si celui-ci a depuis « déclaré qu'il était favorable à une résolution pacifique de la quête d'un port par l'Éthiopie, la controverse persiste. »Que le pays cherche un moyen de parvenir à ses fins n'est en tout cas pas une surprise puisque, comme le note le Addis Standard, les événements en ce sens se sont succédé : « en août l'an dernier, une délégation éthiopienne (…) s'est rendue à Hargeisa, la capitale du Somaliland, pour discuter d'options portuaires pour l'Éthiopie. » Puis, en novembre, le gouvernement a dévoilé « que l'Éthiopie négociait avec le gouvernement somalilandais pour obtenir un accès direct à un port maritime. » C'est donc maintenant chose faite.Profonde crise alimentaire en ÉthiopiePlus d'un an après la fin de la guerre civile, au Tigré, « 2 millions de personnes souffrent de malnutrition aigüe » apprend-on dans les colonnes du Monde Afrique… et la situation menace de s'étendre à la région voisine de l'Amhara. En cause : la sécheresse et le manque d'aide alimentaire. La région, « rocailleuse » et « habituée aux épisodes d'extrême aridité, » « a manqué la dernière saison des pluies. » Conclusion : « près de la moitié de la province n'a pas reçu de précipitations en été. »Maintenant, il faut attendre le prochain mois de juin pour espérer de l'eau… alors que la situation est déjà critique : le Addis Standard rapporte que, de source officielle, « rien qu'au mois de décembre, 400 personnes, dont 25 enfants, ont perdu la vie en raison de la famine » au Tigré – et en Amhara, ce sont 85.000 têtes de bétail qui ont succombé. « Près d'un million de personnes, réparties dans 43 districts de la région, sont au bord du précipice », alerte le journal.Une réaction gouvernementale en demi-teinteC'est en tout cas l'opinion de l'Addis Standard selon lequel « ni la réponse, ni le niveau d'inquiétude affiché par les autorités fédérales ne semblent correspondre à la rapide détérioration » de la situation alimentaire. Le Monde Afrique va même plus loin et juge que « le gouvernement fédéral (…) reste sourd [aux] appels au secours. » Plus encore, « les autorités éthiopiennes réfutent le terme » de famine, « accusant le Tigré de vouloir ‘politiser la crise'. »Pourtant, il y a urgence à reconnaître la gravité de la situation. « Échouer à le faire (…) va significativement entraver la réponse à la catastrophe. Des millions sont au bord de la mort. » Alors, le Addis Standard lance un ultime appel au gouvernement : « arrêtez de vous chamailler sur la sémantique, et déclarez l'urgence nationale (…) avant qu'il ne soit trop tard. »

Revue de presse Afrique
À la Une: l'accord de la discorde entre l'Ethiopie et la Somalie

Revue de presse Afrique

Play Episode Listen Later Jan 3, 2024 3:54


Addis-Abeba et le Somaliland ont conclu, il y a deux jours, un accord-cadre : l'Éthiopie obtient l'accès à la mer, et en échange, elle s'engage à reconnaître cette république autoproclamée, région sécessionniste de la Somalie. Et cela ne passe pas du côté de Mogadiscio… au point que, raconte le Addis Standard, le pays « a rappelé son ambassadeur à Addis-Abeba (…) « pour consultations ». » Et puis il y a aussi eu une réunion d'urgence, et un communiqué condamnant cet accord… C'est en tout cas une surprise puisque Mogadiscio et le Somaliland « étaient convenus la semaine dernière de reprendre des négociations pour résoudre leurs différends, les premières depuis 2020 », rappelle VOA Afrique. Alors forcément, « la Somalie réagit vivement. »Il faut dire que pour les trois pays impliqués, cet accord touche à des valeurs fondamentales : le Somaliland, rappelle VOA, n'a « jamais [été] reconnu par la communauté internationale depuis qu'il a proclamé unilatéralement son indépendance de la Somalie en 1991. » Et à l'inverse, la Somalie considère la reconnaissance du Somaliland comme une violation de son intégrité territoriale.Un souhait de longue date de l'ÉthiopieCela faisait « des années », souligne VOA, que le pays « cherchait et revendiquait » un accès maritime – qui est « la ligne de vie du commerce national » estime le Reporter en Éthiopie. Au point que l'on a pu craindre ces dernières semaines des tensions armées, en raison notamment, rappelle le journal, « d'une série de déclarations litigieuses et conflictuelles du Premier ministre Abiy Ahmed. » Et même si celui-ci a depuis « déclaré qu'il était favorable à une résolution pacifique de la quête d'un port par l'Éthiopie, la controverse persiste. »Que le pays cherche un moyen de parvenir à ses fins n'est en tout cas pas une surprise puisque, comme le note le Addis Standard, les événements en ce sens se sont succédé : « en août l'an dernier, une délégation éthiopienne (…) s'est rendue à Hargeisa, la capitale du Somaliland, pour discuter d'options portuaires pour l'Éthiopie. » Puis, en novembre, le gouvernement a dévoilé « que l'Éthiopie négociait avec le gouvernement somalilandais pour obtenir un accès direct à un port maritime. » C'est donc maintenant chose faite.Profonde crise alimentaire en ÉthiopiePlus d'un an après la fin de la guerre civile, au Tigré, « 2 millions de personnes souffrent de malnutrition aigüe » apprend-on dans les colonnes du Monde Afrique… et la situation menace de s'étendre à la région voisine de l'Amhara. En cause : la sécheresse et le manque d'aide alimentaire. La région, « rocailleuse » et « habituée aux épisodes d'extrême aridité, » « a manqué la dernière saison des pluies. » Conclusion : « près de la moitié de la province n'a pas reçu de précipitations en été. »Maintenant, il faut attendre le prochain mois de juin pour espérer de l'eau… alors que la situation est déjà critique : le Addis Standard rapporte que, de source officielle, « rien qu'au mois de décembre, 400 personnes, dont 25 enfants, ont perdu la vie en raison de la famine » au Tigré – et en Amhara, ce sont 85.000 têtes de bétail qui ont succombé. « Près d'un million de personnes, réparties dans 43 districts de la région, sont au bord du précipice », alerte le journal.Une réaction gouvernementale en demi-teinteC'est en tout cas l'opinion de l'Addis Standard selon lequel « ni la réponse, ni le niveau d'inquiétude affiché par les autorités fédérales ne semblent correspondre à la rapide détérioration » de la situation alimentaire. Le Monde Afrique va même plus loin et juge que « le gouvernement fédéral (…) reste sourd [aux] appels au secours. » Plus encore, « les autorités éthiopiennes réfutent le terme » de famine, « accusant le Tigré de vouloir ‘politiser la crise'. »Pourtant, il y a urgence à reconnaître la gravité de la situation. « Échouer à le faire (…) va significativement entraver la réponse à la catastrophe. Des millions sont au bord de la mort. » Alors, le Addis Standard lance un ultime appel au gouvernement : « arrêtez de vous chamailler sur la sémantique, et déclarez l'urgence nationale (…) avant qu'il ne soit trop tard. »

Journal de l'Afrique
Accès à la Mer Rouge de l'Éthiopie : la Somalie dénonce l'accord Éthiopie-Somaliland

Journal de l'Afrique

Play Episode Listen Later Jan 2, 2024 12:03


La Somalie dénonce une agression de l'Ethiopie après le partenariat conclu avec la République autoproclamée du Somaliland. L'accord permet à Addis Abeba de louer des terres pour accéder à la Mer Rouge et établir une base navale. Mogadiscio fulmine, rappelle son ambassadeur et annonce une saisine du Conseil de sécurité de l'ONU.

TERRITORIO GROGNARD
58 Territorio Grognard. Black Hawk Derribado y Day of Heroes.

TERRITORIO GROGNARD

Play Episode Listen Later Dec 31, 2023 367:22


Si alguna vez han combinado a la perfección un producto audiovisual y un juego de guerra de tablero, ha sido la pareja formada por la película de Ridley Scott Black Hawk Derribado y el juego Day of Heroes de Lock'n'Load Publishing. Ambos tratan con detalle la batalla de Mogadiscio, que tuvo lugar entre los Rangers y los Delta Force estadounidenses y los milicianos y la población somalí en octubre de 1993. Para desmenuzar en detalle una de las mejores películas de R. Scott tenemos a nuestros dos expertos cinéfilos de cabecera: Eligio R. Montero y Albert Galdor pr17. Y para analizar el sistema de juego de Lock'n'Load Tactical y, en particular, el módulo Day of Heroes, contamos con la participación de Armando Felgueroso, Raúl Jiménez, Agustí Barrio y Franjo. Partes: 00:00:00 Presentación 01:01:00 Análisis película (1a parte) 02:39:00 Análisis película (2ª parte) 04:36:00 Sistema de juego y reglas especiales del módulo. 05:47:00 Conclusiones Tal y como se indica al final del episodio, los audios de terceros se incluyen bajo los acuerdos de ivoox con la SGAE.

Recensioni CaRfatiche
Recensioni CaRfatiche - Capitan Phillips, attacco in mare aperto (Paul Greengrass 2013)

Recensioni CaRfatiche

Play Episode Listen Later Nov 23, 2023 16:59


Storia assolutamente verissima dell'abbordaggio di una nave mercantile al largo di Mogadiscio, da un gruppo di pirati somali e dei disperati tentativi del capitano Richard Phillips di mettere in salvo il suo equipaggio e chiedere aiuto, anche a costo della sua stessa vita. Sono stato veramente imperdonabile a non godere della visione di questo splendido film nella magia della sala. Capitan Phillips è una pellicola pazzesca, con una tensione sempre crescente ed un Tom Hanks che rasenta il divino, perfettamente diretto da Greengrass, che con il thriller e l'azione ci sa fare un pochino. Una storia che tiene incollati dall'inizio alla fine, dove anche le figure dei pirati non appaiono come i semplici villain basilari e un po' stupidi, ma intelligenti e furbi al pari dell'uomo che avranno di fronte. Imperdibile davvero!

Sveja
Diaspore - viaggio tra vissuti e fili linguistici con Igiaba Scego, Rahma Nur e Tommaso Visone

Sveja

Play Episode Listen Later Oct 1, 2023 43:51


Cosa significa vivere una diaspora? Da dove arriva questo termine? Auguriamo le ottobrate con un fuori porta dedicato alle possibilità di raccontare la dimensione diasporica. Lo speciale di questa domenica arriva da Artena, cittadina in provincia di Roma. È qui che il 23 settembre abbiamo organizzato e registrato l'incontro Diaspore - viaggio tra vissuti e fili linguistici, in collaborazione con la Bellomondo e la rete sociale di Artena. In questo fuori porta ascolterete le voci di Tommaso Visone, professore associato di Storia delle Dottrine Politiche alla Università Link e docente Political Thought for Colonization and decolonization alla Sapienza Università di Roma. Igiaba Scego, scrittrice e giornalista Rahma Nur, poetessa e scrittriceGli sconvolgimenti del Novecento, le memorie di famiglia, le lingue imposte dai colonizzatori in Somalia, la guerra e il fenomeno della diaspora compongono le pagine di Cassandra a Mogadiscio, l'ultimo libro di Igiaba Scego, nella dozzina del Premio Strega. Nata a Roma da una famiglia Somala, Igiaba Scego ha contributo attraverso la propria attività di scrittrice e giornalista a raccontare le dimensioni della transculturalità e della migrazione. Tra i suoi ultimi libri troviamo La linea del Colore (Bompiani 2020) e Figli dello stesso cielo. Il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi (Piemme 2021).In questo incontro, biografia e storia dialogano con la lirica di Rahma Nur, poetessa nata a Mogadiscio, naturalizzata italiana, insegnante nella scuola primaria statale. Nel 2022 ha pubblicato per Capovolte la raccolta di poesie Il grido e il sussurro. Per la casa editrice Melero da qualche mese è uscito il suo ultimo libro di poesie, "Il figlio del sole e della tempesta", La storia racconta la vita di Hassan, un ragazzo che rischia di essere portato via dagli integralisti, e della sua famiglia che cerca di proteggerlo mandandolo in Italia, il paese che anni prima ha colonizzato la Somalia e che, però, mantiene le porte chiuse alla sua diaspora.

Tout un monde - La 1ere
Les BRICS, l'ambition du contrepoids

Tout un monde - La 1ere

Play Episode Listen Later Aug 22, 2023 19:05


Au sommaire: (00:00:42) Les BRICS, l'ambition du contrepoids (00:05:50) L'Ukraine: comme une Première guerre mondiale en plus moderne (00:13:32) Les ambulances de Mogadiscio en Somalie

TẠP CHÍ KINH TẾ
Ra khỏi thỏa thuận ngũ cốc Ukraina, Nga có lợi

TẠP CHÍ KINH TẾ

Play Episode Listen Later Aug 8, 2023 9:29


Thiếu 33 triệu tấn lúa mì và ngô của Ukraina trong một năm, một phần nhân loại có nguy cơ bị đói kém hay không ? Nga rút khỏi thỏa thuận "hành lang ngũ cốc Ukraina" ai có lợi ? Matxcơva biến lúa mì, phân bón thành những phương tiện để mặc cả với các quốc gia muốn tránh xảy ra nạn đói. Như đã biết trước, Nga đình chỉ Sáng kiến ngũ cốc trên Biển Đen hôm 17/07/2023. Đấy từng là cửa ngõ cho phép Ukraina xuất khẩu 33 triệu tấn nông phẩm - chủ yếu là lúa mì và bắp - từ 12 tháng vừa qua. Trong những ngày tiếp theo, Matxcơva liên tục oanh kích vào các kho ngũ cốc của Ukraina ở khu vực Odessa, miền nam, hướng ra Biển Đen. Nga không chỉ "đóng cửa" hành lang ngũ cốc ở Biển Đen mà còn phát động chiến dịch tiêu hủy các kho ngũ cốc, nông phẩm của Ukraina. Những cơ sở hạ tầng của Ukraina ở Odessa và kể cả trên sông Danube trở thành mục tiêu oanh kích của quân đội Nga. Kiev thông báo 60.000 tấn, rồi thêm 40.000 tấn ngũ cốc thành tro, bụi. Ở cách Matxcơva hơn 9.000 cây số, Mohamed Nor, một thương gia buôn bán ngũ cốc tại Mogadiscio, thủ đô Somalia bên châu Phi giải thích, ông cầu nguyện hòa bình cho Ukraina chóng được vãn hồi, bởi "100 % người Somalia tiêu thụ các sản phẩm làm từ lúa mì. Mất lối ra Biển Đen, nông phẩm của Ukraina bị kẹt lại, thì giá thực phẩm ở Somalia sẽ tăng lên cao". Từ ngày 17/07/2023 " giá một bao lúa mì 50 kg đang từ 20 đô la đã tăng lên đến gần 30 đô la một bao". "Cơn khát trong sa mạc"Không chỉ có Somalia miền đông châu Phi trông chờ Biển Đen chóng lại được bình yên. Nhu cầu tiêu thụ lúa mì của khu vực Bắc Phi và Trung Đông hiện cao hơn gấp 6 lần so với hồi thập niên 1960. Nhập khẩu bảo đảm hơn 40 % nhu cầu tiêu thụ trong khu vực. Hơn 1/3 xuất khẩu lúa mì của thế giới là đổ về Bắc Phi và Trung Đông. Liban và Yemen phải nhập khẩu đến 90 % lúa mì để cung ứng nhu cầu nội địa. Về phía các nguồn cung cấp, Nga và Ukraina là hai "cột trụ". Từ 2016 Liên Bang Nga trở thành một trong những nguồn xuất khẩu hàng đầu thế giới. Đài Quan Sát trực thuộc Phòng Thương Mại Pháp- Nga tại Matxcơva ghi nhận 2017 Nga đạt sản xuất 84 triệu tấn lúa mì - mức cao chưa từng thấy - hơn phân nửa trong số đó là dành để xuất khẩu. Ukraina cũng là một đối tác chính của thế giới trong lĩnh vực này : trước chiến tranh, Ukraina xuất khẩu 33 triệu tấn lúa mì và 42 triệu tấn bắp. Một đòn thao túng thế giớiTrong bối cảnh một phần của thế giới lệ thuộc đến như vậy vào lúa mì và ngũ cốc nhập khẩu, mà Nga và Ukraina lại là hai nguồn cung cấp quan trọng nhất, rồi Biển Đen là cửa ngõ "đưa 30 % nông phẩm của Ukraina và Nga ra thế giới", việc rút khỏi thỏa thuận ngũ cốc Ukraina đơn giản là một đòn thao túng công luận quốc tế. Trên đài truyền hình Arte hôm 19/07/2023 Emmanuel Veron, chuyên gia về quan hệ quốc tế trường Hải Quân -Ecole Navale và tại Viện Ngôn Ngữ và Văn Minh Đông Phương INALCO phân tích : "Đây một cách để bắt bí thiên hạ. Vladimir Putin đang bị dồn vào chân tường trong cuộc chiến Ukraina nên ông khai thác những chiến thuật khác bên cạnh các phương tiện quân sự. Matxcơva dùng lúa mì để gia tăng sức ép với cộng đồng quốc tế. Nga phân loại các đối tác qua việc thông báo hỗ trợ một số quốc gia ở châu Phi, nhưng quên hẳn các nước ở Trung Đông. Theo tôi những tuyên bố kiểu này nhằm nhắc nhở công luận rằng Nga vẫn làm chủ cuộc chơi và vẫn còn có nhiều lá chủ bài để đối thoại với phần còn lại của thế giới". Emmanuel Veron bên Viện INALCO và Trường Hải Quân Pháp muốn nhắc đến thông báo của Vladimir Putin nhân thượng đỉnh Nga-Châu Phi tại Saint Petersburg hôm 27-28/07/2023 : Matxcơva hào phóng loan báo "tặng không" 50.000 tấn ngũ cốc cho 6 nước châu Phi - dù rằng đó chỉ là một giọt nước trong số 55 triệu tấn xuất khẩu cho cả năm 2022. Nhưng từ ba tuần nay, không thấy Matxcơva tỏ thiện chí giúp đỡ khu vực Trung Đông - mà Yemen và Liban là hai quốc gia cần được hỗ trợ.  Matxcơva đi tìm thị trường cho ngũ cốc Nga bị tồn khoNhìn từ phía nhà chính trị học Vera Grantseva, chuyên gia về Nga, giảng dậy tại trường Khoa Học Chính Trị Sciences Po. Paris, việc Matxcơva rút khỏi thỏa thuận ngũ cốc ở Biển Đen trước hết là vì mục tiêu kinh tế : "Có 14 nước hiện rất lệ thuộc vào nông phẩm của Nga và Ukraina. Điều này hết sức quan trọng đối với Vladimir Putin vì ông biết là có thể dùng lúa mì, ngũ cốc để phục vụ lợi ích của mình. Rút khỏi thỏa thuận hành lang ở Biển Đen cũng là cách để đẩy mạnh xuất khẩu nông phẩm của Nga. Hơn thế nữa Matxcơva muốn là qua đó cộng đồng quốc tế phải nới lỏng các biện phát trừng phạt Nga, tức là từng bước vô hiệu hóa các biện pháp cấm vận Nga, giảm bớt áp lực về kinh tế ".Vera Grantseva giải thích thêm về thỏa thuận ngũ cốc mà Ukraina và Nga đã ký kết dưới sự chủ trì của Liên Hiệp Quốc và qua trung gian của Thổ Nhĩ Kỳ hồi tháng 7/2022. Theo bà, quốc tế nhắc nhiều là "hành lang ngũ cốc" trên Biển Đen cho phép xuất khẩu 33 triệu tấn nông phẩm của Ukraina ra thế giới, nhưng ít ai chú ý đến vế liên quan đến nước Nga. Thỏa thuận này bảo đảm cho chính quyền Matxcơva xuất khẩu ngũ cốc trong một giai đoạn 3 năm. Chính nhờ thỏa thuận này mà nông phẩm của Nga đã dễ dàng "tràn ngập" thị trường thế giới trong một năm vừa qua. Nông phẩm, công cụ chính trị của Matxcơva Cũng tại Saint Petersburg, chủ nhân điện Kremlin đã tận dụng diễn đàn Nga-Phi một mặt tuyên bố tiếp tục xuất khẩu ngũ cốc, lúa mì để hỗ trợ các "nước bạn", mặt khác ông biện minh cho việc rút khỏi Sáng kiến ngũ cốc Biển Đen bởi "không một điều kiện nào liên quan đến xuất khẩu ngũ cốc và phân bón của Nga được thỏa mãn". Đó là do "lỗi của phương Tây". Tổng thống Nga cũng đã khẳng định "chưa đầy 3 % nông phẩm xuất khẩu qua hành lang Biển Đen" được chuyển đến các nước nghèo, "hơn 70 % được dành để bán cho các quốc gia có thu nhập cao, chủ yếu là Liên Âu".Lập tức Liên Hiệp Quốc (https://www.un.org/en/black-sea-grain-initiative/data?_gl=1*kpw4lh*_ga*MTcxMzMyOTU4MS4xNjg0NTA1NzUy*_ga_TK9BQL5X7Z*MTY4OTU5NTI0My4zLjEuMTY4OTU5NjkyMi4wLjAuMA) phản bác những thông tin trên qua một loạt thống kê cho thấy 43 % trong số gần 33 triệu tấn ngũ cốc Ukraina xuất khẩu qua ngả Biển Đen nhờ "hành lang an toàn" nói trên, đã được giao cho các nước đang phát triển. Đi sâu hơn vào chi tiết, thì trong số những quốc gia "đang phát triển" ấy, được hưởng lợi hơn cả là Trung Quốc. Vẫn theo thống kê của Liên Hiệp Quốc, Bắc Kinh mua vào gần 8 triệu (trên tổng tố 33) tấn ngũ cốc của Ukraina trong năm vừa qua nhờ "hành lang ngũ cốc Biển Đen".Nga cần giải quyết gấp 12,5 triệu tấn lúa mì tồn khoDo vậy giới quan sát trong ngành không ngần ngại lên án Matxcơva bóp méo thông tin với dụng ý chính trị. Về phần Damien Vercambre, cơ quan tư vấn Inter-Courtage được Le Monde trích dẫn, chuyên gia này cho rằng Nga rút khỏi thỏa thuận Biển Đen bởi đang có khoảng 12,5 triệu tấn lúa mì đang "tồn đọng" trong các nhà kho và cần gấp rút tìm được các nguồn tiêu thụ trước mùa thu hoạch 2023 sắp mở ra. Nga có một lợi thế đó là bán lúa mì với giá “rẻ nhất trên thế giới” Nhưng sẽ là một sai lầm nếu nghĩ rằng Vladimir Putin hành động vì lợi ích của giới nông dân Nga. Chuyên gia Emmanuel Veron cho rằng Matxcơva khai thác là bài nông phẩm để "mặc cả" hay "đánh đổi" lấy những nhượng bộ khác : “Tương quan lực lượng mà Vladimir Putin đang đặt ra cho thấy hai điều. Thứ nhất là nhiều quốc gia Hồi giáo Ả Rập, nhiều nước châu Phi và Trung Cận Đông rất dễ bị động vì yếu tố lương thực. An ninh lượng thực của các khu vực này dễ bị đe dọa. Điểm thứ nhì là nền ngoại giao của Nga đã nhìn xa hơn vế lương thực, thực phẩm. Thí dụ như với châu Phi, điện Kremlin đã và đang đàm phán ráo riết về những hồ sơ khác để đổi lấy lúa mì, ngũ cốc của Nga. Thế rồi khi đẩy một phần nhân loại vào cảnh đói kém, gây bất ổn trong xã hội ở châu Phi và Cận Đông, đẩy hàng chục ngàn người phải di tản sang châu Âu đó cũng là cách gián tiếp để Nga gia tăng áp lực với phương Tây”. Chuyên gia về Liên Bang Nga, trường Khoa Học Chính Trị Paris, Vera Grantseva ghi nhận, tương tự như dầu hỏa, khí đốt, lúa mì cũng là công cụ cho phép điện Kremlin chia rẽ tình đoàn kết của Liên Âu, đánh vào quyền lợi của nông dân tại một số thành viên như là Ba Lan hay Rumanie, Bulgarie… để làm giảm thiểu nhiệt tình của những quốc gia này trong việc yểm trợ Ukraina."Putin muốn khuynh đảo Liên Âu, đó là chiến lược ông đã theo đuổi từ nhiều năm nay. Gây bất ổn trong Liên Âu bằng mọi cách, nào là chiến tranh thông tin, và giờ đây dùng lúa mì Ukraina để khuấy động 5 nước đông Âu. Tôi nghĩ đây không phải là tính toán ban đầu của Kremlin nhưng rõ ràng đã dấy lên hiềm khích đối với lúa mì của Ukraina vào thời điểm mà quốc gia này đang cần được giúp đỡ. Nga đã chia rẽ đoàn kết trong Liên Âu". Nạn đói đang rập rình ? Trở lại với câu hỏi việc Nga không triển hạn thỏa thuận ngũ cốc Ukraina có nguy cơ lại đẩy thế giới vào một giai đoạn bất ổn về lương thực, thực phẩm hay không, giới phân tích đưa ra nhiều quan điểm khác nhau.Arthur Portier thuộc cơ quan tư vấn chuyên về nông phẩm, AGRITEL trụ sở tại Paris, giải thích : "Thực ra ở cấp quốc tế, có đủ lúa mì để bảo đảm nhu cầu cho nhân loại. Nga là nguồn xuất khẩu lớn nhất thế giới. Matxcơva đã cho xuất khẩu 55 triệu tấn trong số 95 triệu thu hoạch được trong vụ mùa năm 2022. Điều đó càng khiến nước Nga của ông Vladimir Putin có trọng lượng trên bàn cờ nông phẩm thế giới. Câu hỏi còn lại là hàng có đến tay người tiêu dùng hay không. Một điều chắc chắn là cùng một lúc chúng ta không thể quay lưng lại với hai nguồn sản xuất lớn là Nga và Ukraina. Vấn đề còn lại là thỏa thuận hành lang ở Biển Đen bị đình chỉ trong bao lâu. Hiện tại Pháp xuất khẩu 50 % mức sản xuất tức là có thể lấp được phần nào vào chỗ trống lúa mì và ngũ cốc của Ukraina trên thị trường thế giới, nhưng nông phẩm của Pháp đắt hơn so với của Nga hay Ukraina. Dù sao đi nữa thì đó chỉ là một giải pháp tạm thời. Chúng ta không đủ sức thay thế Ukraina cung cấp thực phẩm cho thế giới một cách lâu dài".  Về phần Sébastien Abis, giám đốc Club Demeter, một tổ chức quy tụ nhiều trường đại học và viện nghiên cứu trong lĩnh vực nông nghiệp và công nghiệp chế biến thực phẩm lưu ý : lần đầu tiên từ đầu chiến tranh Ukraina, "không có bất kỳ một cuộc thương lượng nào ở hậu trường" về nông phẩm. Trung Quốc, vốn hưởng đến gần 25 % nông phẩm của Ukraina xuất khẩu nhờ hành lang ở Biển Đen từ tháng 7/2022 nay đã chuyển sang mua ngô của Brazil thay thế cho nguồn cung cấp Ukraina. Nga thì liên tục oanh kích các cơ sở hạ tầng nông nghiệp của Ukraina ở Odessa. Phía Kiev không ngần ngại dùng drone tấn công cảng Novorosiysk của Nga một trong những hải cảng quan trọng nhất để đưa nông phẩm của Nga ra thế giới : Trong những điều kiện đó, trên nguyên tắc, giá lương thực, thực phẩm sẽ tăng cao lên trở lại. 

En sol majeur
De Venise à Mogadiscio, Ubah Cristina Ali Farah

En sol majeur

Play Episode Listen Later Jun 24, 2023 48:30


Une arrivée au monde, puis un départ pour le monde, un retour et un n'y revenez plus. Tous ces mots voyageurs font partie du partir de Ubah Cristina Ali Farah. Père somalien, mère italienne, faire sa valise dans la famille, c'est un métier: un peu de Vérone en Italie, de Mogadiscio en Somalie, de Pécs en Hongrie, de Rome en Italie, pour poser le sac un jour à Bruxelles en Belgique. Qu'est-ce que l'ancrage ? Comment faire maison ou faire famille ? Les bagages, s'ils pouvaient parler, raconteraient la guerre, l'exfiltration vers la paix, le statut de réfugié, le mot « diaspora », les paysages fantasmés. Heureusement les livres écrivent un peu mieux que les valises. Enfin, c'est surtout qu'on a appris à les lire, les livres. À l'occasion de la sortie chez Zulma de Madre Piccola, En Sol Majeur ouvre grand la porte à Ubah Cristina Ali Farah, marcheuse du monde, poétesse, romancière et dramaturge…Les choix musicaux de Ubah Cristina Ali FarahBi Kidude AlaminaduraFabrizio De André La Ballata del MinchéK'naan 15 minutes away

Giornaliste
Ep. 11 | Annalisa Camilli racconta Ilaria Alpi

Giornaliste

Play Episode Listen Later May 24, 2023 39:31


Una produzione Fondazione Circolo dei Lettori e Storielibere.fm | Nel nuovo episodio di Giornaliste registrato live presso il Salone del libro di Torino, Annalisa Camilli ricorda Ilaria Alpi, giornalista assassinata a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. La storia di Ilaria Alpi non è soltanto la storia di un'inviata molto preparata e coraggiosa che aveva scoperto un traffico di armi e rifiuti tra Italia e Somalia, ma è anche la storia di un omicidio su cui a distanza di trent'anni non è ancora stata fatta né verità, né giustizia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Racconti di Storia Podcast
INFERNO a Mogadiscio: La BATTAGLIA Del CHECK POINT PASTA

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Apr 21, 2023 10:04


Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/join2 Luglio 1993, in una Somalia devastata da una lunga e violenta guerra civile, quella che avrebbe dovuto essere una semplice e veloce operazione di routine, un rastrellamento per per la confisca delle armi in mano somala, si trasforma in tragedia. La colonna dei militari italiani viene prima fatta oggetto di una sassaiola da parte della popolazione locale per poi essere attaccata dai miliziani armati del Generale Aidid, sul campo rimangono 3 soldati Pasquale Baccaro, Andrea Millevoi e Stefano Paolicchi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Pagine Esteri
LIBRI. Igiaba Scego: "Il nostro corpo in una guerra che non riusciamo a superare"

Pagine Esteri

Play Episode Listen Later Apr 18, 2023 14:09


"Cassandra a Mogadiscio", candidato al Premio Strega, è l'ultimo libro dell'autrice di origini somale. È un romanzo in parte autobiografico che parla di memoria, guerra, colonialismo, diaspora, e di dialogo intergenerazionale. L'intervista audio della giornalista Daniela Volpecina

Mixtures
Mixtures 14x26 DavidWalters+GeckoTurner+DurDurBand+Ressons+LedZep

Mixtures

Play Episode Listen Later Apr 16, 2023 53:43


Aquesta setmana comencem amb el nou disc de David Walters Soul Tropical amb arrels a les Antilles, seguim amb el darrer disc de Gecko Turner amb soul i humor des de Badajoz, descobrim la banda Dur Dur que va estar de moda al Mogadiscio dels anys 80 i ara es retroba en unes gravacions actuals a Berlin, recomanem el concerts de Madjid Fahem i Joan Garriga al festival Ressons i recordem els 50 anys de la publicació de Houses of the holy.

Pillole di Storia
#238 - L'inferno di Mogadiscio e la ritirata ONU

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Apr 12, 2023 32:51


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Pillole di Italiano
Oggigiorno - Mogadiscio

Pillole di Italiano

Play Episode Listen Later Jan 11, 2023 5:53


An episode of Italy's decline as an imperial power in East Africa.- Credits : “Your Intro” by Audionautix (http://audionautix.com/) courtesy of Creative Commons (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/) - "La Storia" by Francesco De Gregori, 1985

Revue de presse Afrique
À la Une: le choc France-Maroc

Revue de presse Afrique

Play Episode Listen Later Dec 12, 2022 3:48


Une demi-finale surprise après-demain soir au Mondial du Qatar : France-Maroc. La presse marocaine s'enflamme et veut y croire : « Maintenant qu'on a accédé aux demi-finales, une première pour un pays arabe et africain, le plus dur a été fait », affirme L'Opinion à Rabat, et « tous les espoirs sont permis pour aborder dans de bonnes dispositions le match contre la France. Avec le mental d'acier et le dispositif tactique dont Walid Regragui est le maître-architecte, en plus du soutien inconditionnel du public marocain et arabe, on dispose, on en est convaincu, de tous les atouts pour sceller le match en notre faveur. » Ferveur dans le monde arabe, mais aussi et bien sûr en Afrique, comme le relève le site Afrikfoot : « première sélection africaine de l'histoire à atteindre les demi-finales de la Coupe du monde, le Maroc peut compter sur le soutien de tout un continent. Après la victoire face au Portugal (1-0) samedi en quarts de finale, de nombreuses gloires africaines ont ainsi salué la performance des Lions de l'Atlas : de l'Algérien Riyad Mahrez, à l'Ivoirien Didier Drogba en passant par le Camerounais Samuel Eto'o, tous ont eu un mot gentil pour la bande à Walid Regragui. » En effet, insiste le site du magazine marocain Tel Quel, « le foot semble avoir transcendé les frontières du sport pour fouler le périmètre de l'immanent. L'enthousiasme dont vibrent les populations aux succès de leur pays a quelque chose de mystique. De religieux presque. Ainsi, de Gaza jusqu'à Tel-Aviv, en passant par Dakar et Mogadiscio, les Lions ont servi d'exutoire à une joie sans limites. » Des moyens et des infrastructures Ce parcours des Lions de l'Atlas, « ne doit rien au hasard, relève pour sa part Le Point Afrique. Une politique maison a été mise en place pour placer le foot sur un piédestal. Le somptueux centre de formation Mohammed VI n'a rien à envier à celui de Clairefontaine. Savoir-faire, faire-savoir, ce satané soft power à la marocaine, envié et décrié, qui va redoubler d'élan et d'efficacité. Le pays qui se veut le hub entre le Nord et le Sud, entre l'Europe et l'Afrique, mettant en place de multiples infrastructures, ce pays gagne la bataille de l'image avec son équipe gourmande de victoires. » WakatSéra au Burkina Faso renchérit : « les autorités du football marocain, le roi Mohammed VI en tête, ont mis les moyens financiers et les infrastructures sportives adéquates à la disposition de leurs équipes, tant en championnat national qu'en compétitions internationales. Ce n'est pas un hasard si la plupart des équipes africaines, souffrant de la structurelle absence de stades et de centres de formation dignes de ce nom, se tournent, la plupart du temps, vers le Maroc. » Un seul but encaissé ! Autre facteur déterminant dans le beau parcours des Lions de l'Atlas : leur mental d'acier et une défense de fer. En effet, précise L'Intelligent à Abidjan, « en cinq matchs disputés dans cette coupe du Monde, le Maroc n'a encaissé qu'un seul but. C'était lors de la phase de poule contre le Canada. Face à la Belgique et à la Croatie, considérées comme les meilleures nations dans le groupe F, le Maroc a joué sans complexe pour terminer premier du groupe avec 7 points, avec à la clé une victoire face à la Belgique et le Canada et un nul vierge avec la Croatie. Pour aller aussi loin, les Marocains ont sorti l'arme fatale, donc, la défense de fer ! » Deux marches… Et on revient à WakatSéra qui s'interroge : « qui pourra arrêter les Lions de l'Atlas ? Le rêve est désormais plus que permis, affirme le site burkinabè. Car, à ce stade de la compétition, la chance, et encore moins la surprise, ne sont plus des facteurs qui priment. Seuls l'engagement et la rigueur dans le jeu sont de mise. Et ce sont des éléments qui seront les seuls à pouvoir jouer au profit des Lions de l'Atlas qui devront faire attention aux ergots du véloce Kylian Mbappé et de la machine à marquer qu'est Olivier Giroud. En tout cas, la demi-finale entre la France et le Maroc, qui se joue ce mercredi laissera un grand sur le carreau. (…) Si l'avantage des pronostics va aux Coqs gaulois, la discipline et le cœur de Lion seront pour des Marocains, si proches du but. Le trophée mondial n'est plus qu'à deux marches ! Mais quelles marches ! »

In 4 Minuti
Mercoledì, 30 novembre

In 4 Minuti

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 5:42


Nove civili sono stati uccisi nell'assedio dei militanti di Al Shabab a un hotel di Mogadiscio, l'eruzione del Vulcano Mauna Loa e il disaccordo sul tetto al prezzo del petrolio russo 

In 4 Minuti
Mercoledì, 2 novembre

In 4 Minuti

Play Episode Listen Later Nov 2, 2022 4:24


La Russia sospende a tempo indeterminato l'accordo sul grano, il rilascio del più anziano detenuto di Guantanamo e gli attentati di Mogadiscio

il posto delle parole
Ubah Cristina Ali Farah "Babel Festival"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 12, 2022 14:52


Ubah Cristina Ali Farah"Babel Festival"https://www.babelfestival.com/Trovare le paroleInvitiamo chi vive in Ticino e sta imparando l'italiano come seconda lingua a una serie di incontri con la scrittrice somala e italiana Ubah Cristina Ali Farah.Gli appuntamenti de l'altralingua intendono creare un ambiente in cui possiate conoscervi, condividere le vostre esperienze e sviluppare i mezzi per comunicare in modo più completo e soddisfacente sulla pagina e nella vita quotidiana.Gli incontri con Ubah si concentrano in particolare su come trovare le parole più adatte per raccontare le proprie storie, che si tratti di dirle a voce o di scriverle in prosa o in poesia.Con: Ubah Cristina Ali FarahQuando: mercoledì 14 settembre ore 14-17 | giovedì 15 settembre ore 10-13Dove: Biblioteca BiblioBaobab | via Magoria 10, BellinzonaPartecipazione: gratuitaIscrizioni e maggiori informazioni: biblio@cooperativabaobab.ch, tel. 0918354426Dopo il primo incontro di giugno, Ubah torna a BiblioBaobab il 14 e 15 settembre. Un terzo appuntamento è previsto per dicembre.Ubah Cristina Ali Farah"Le stazioni della luna"66thand2ndhttps://www.66thand2nd.com/«Le storie di Ali Farah travolgono perché parlano di un mondo insieme vicino e lontano» - Irene BignardiOrfana di madre, Ebla cresce nell'entroterra somalo. L'anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l'arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo. Per sfuggire a un matrimonio combinato si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il poeta e camionista Gacaliye. Insieme metteranno su un piccolo e proficuo commercio e avranno due bambini, Kaahiye e Sagal. La storia di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti a Mogadiscio. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico a bordo di una delle famose «navi bianche», Clara farà ritorno nella città natale solo all'inizio degli anni Cinquanta in veste di giovane maestra, agli esordi dell'Amministrazione fiduciaria italiana. Attraverso lo stretto rapporto con Ebla, i suoi figli Kaahiye e Sagal e l'amica Mirella, Clara si ritroverà coinvolta in prima persona nelle lotte per l'indipendenza del paese in un periodo storico tormentato, quando l'Italia torna in Somalia con il compito di accompagnarla nel processo verso l'indipendenza.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Carola Messina "Independent Book Tour"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 10, 2022 12:48


Carola Messina"Independent Book Tour"https://www.hangardellibro.it/https://www.salonelibro.it/hangar-del-libroDopo la buona accoglienza di pubblico ed editori nel 2021, ritorna per il secondo anno il viaggio nei capoluoghi di provincia del Piemonte per raccontare la ricchezza dell'editoria indipendente della Regione, eccellenza a livello nazionale. Riparte sabato 10 settembre 2022, l'Independent Book Tour, ideato dal team di Hangar del Libro (progetto di Regione Piemonte) e dal Salone Internazionale del Libro di Torino, in collaborazione con il Circolo dei lettori, per concludersi sabato 12 novembre. Sette tappe nei capoluoghi piemontesi saranno l'occasione per scoprire novità, progetti e idee innovative di ventotto editori indipendenti, con incontri, spazi di confronto e momenti di intrattenimento e spettacolo, tutti aperti al pubblico.A ogni appuntamento si alterneranno quattro case editrici indipendenti, selezionate a giugno attraverso la call Hangar Book, che presenteranno il loro libro del momento – tra romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati, libri per bambini –, accompagnate da sketch e azioni teatrali curate da B-Teatro. Novità di quest'anno il progetto #Booklovers della rivista digitale exlibris20, che coinvolgerà 28 lettrici e lettori, anch'essi selezionati a giugno grazie ad una call dedicata: per ogni tappa del tour quattro di loro affiancheranno una casa editrice ciascuno per raccontare il loro punto di vista sul libro, trasmettendo così al pubblico anche le emozioni e le riflessioni di chi ama immergersi nella lettura e pubblicheranno sui propri profili social recensioni e interviste. Il tour prende il via sabato 10 settembre a Novara, presso il Circolo dei lettori a Palazzo Broletto, alle ore 17 con Edizioni Marcovalerio che, insieme alla lettrice Cristina Tizzoni, presenterà La Disobbedienza Civile di Henry David Thoreau, Buendia Books che, affiancata dalla lettrice Rita Garzetti, porterà il libro I Teschi di Malta di Andrea Monticone e Robin Edizioni che, con la lettrice Martina Midolo, racconterà Ingannevoli apparenze di Livio Frittella. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Si prosegue sabato 24 settembre a Verbania alla Biblioteca Pietro Ceretti (in collaborazione con LetterAltura) con Neos, Graphot Editrice Voglino, Araba Fenice. Si continua sabato 1 ottobre a Biella alla Biblioteca Civica con Scritturapura, Priuli & Verlucca, Buckfast Edizioni e Las Vegas e sabato 8 ottobre a Torino, nel corso della manifestazione Portici di Carta, con Editore XY.IT, Codice Edizioni, Yume, Diabolo Edizioni, Damanhur. Sabato 29 ottobre si farà tappa a Cuneo nei locali dell'Open Baladin, nell'ambito del festival Scrittorincittà, con Edizioni del Capricorno, Editoria, Astragalo e Il leone verde Edizioni. Ultimi appuntamenti sabato 5 novembre ad Alessandria alla Biblioteca Civica, con Miraggi Edizioni, Atene del Canavese, LAReditore ed Echos edizioni e sabato 12 novembre ad Asti, a Fuoriluogo, con Golem Edizioni, Espress Edizioni, Beppe Grande editore, Editrice La Piccolina, e add editore. Anche quest'anno, Independent Book Tour proporrà la vetrina virtuale online su www.hangardellibro.it per illustrare tutti i titoli delle case editrici indipendenti che vengono presentati nel viaggio letterario, per aiutare lettrici e lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Una vetrina che, in occasione di ogni tappa, si farà anche reale, per sfogliare “in presenza” romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati e libri per bambini che fanno parte del variegato catalogo dell'editoria indipendente piemontese. «L'Independent Book Tour è un progetto nato lo scorso anno con l'intento di portare in giro per il Piemonte le pubblicazioni delle case editrici del territorio e per far conoscere meglio al pubblico e agli stakeholder il patrimonio culturale che l'editoria piemontese rappresenta. La novità di quest'anno, ossia la call dedicata ai lettori e alle lettrici che avranno il compito di recensire i libri presentati, è stata un grande successo, sono state più di 200 le risposte alla nostra call. siamo certi che iniziative di questo tipo siano essenziali per accrescere la comunità di lettori e l'interesse verso l'editoria piemontese.» Carola Messina, project manager Independent Book Tour Tutte le tappe di Independent Book Tour: - 10 settembre, ore 17, Novara, Circolo dei lettori presso BrolettoEdizioni Marcovalerio, La Disobbedienza Civile di Henry David ThoreauBuendia Books, I Teschi di Malta di Andrea MonticoneRobin Edizioni, Ingannevoli apparenze di Livio Frittella - 24 settembre, ore 17, Verbania, Biblioteca Civica Pietro Ceretti (LetterAltura)Neos, Oltremare di Franca Rizzi MartiniGraphot Editrice, Lidia Poet. Vita e battaglie della prima avvocata italiana, pioniera dell'emancipazione femminile di Cristina RicciVoglino, Lettera al destino di Elisa VincenziAraba Fenice, L'onore dei vivi. Mogadiscio 1966 di Nicola Salvini - 1 ottobre, ore 17, Biella, Biblioteca CivicaScritturapura, Dove comincia la rivoluzione di Maria Helena BoglioPRIULI & VERLUCCA, L'armonia delle cose perfette di Ilaria De TogniBuckfast Edizioni, Il tempo delle congiure di Sergio d'OrmeaLas Vegas, Il ministero della bellezza di Marco Lazzarotto - 8 ottobre, ore 17, Torino, Portici di CartaEditoria Damanhur, Personalità Interiori di Elefantina GenzianaEditore XY.IT, Alba di Thomas TsalapatisCodice Edizioni, Lo sanno tutti che tua madre è una strega di Veruska MottaYume, Unter den linden di Enrico GiacovelliDiabolo Edizioni, This Machine di Simone Saccucci e Federico Appel - 29 ottobre, ore 17, Cuneo, Open BaladinEdizioni del Capricorno, Vita quotidiana alla corte dei Savoia di Andrea MerlottiRedazione Astragalo, Frammenti di vita e guerra di Carlo BardelliIl leone verde Edizioni, Profumo di sandalo. Storie, gusti e aromi di un'essenza portentosa di Luca Glebb Miroglio - 5 novembre, ore 17, Alessandria, Biblioteca CivicaMiraggi Edizioni, Stracci e ossa di Giorgio OlmotiAtene del Canavese, La Repubblica delle Muse di Giulio CivitanoLAReditore, Vino e amore caustico di Fabio RotondoEchos edizioni, La vendetta di Stravinsky di Alberto Rossi - 12 novembre, ore 17, Asti, FuoriluogoGolem Edizioni, Animali Bianchi di Cristina CaloniEspress Edizioni, La montagna che vive di Elena Fumagalli e Jacopo Sacquegno. Illustrazioni di Marta TranquilliBeppe Grande editore, Hans Scholl: spirito forte e cuore tenero di Barbara EllermeierEditrice La Piccolina, Pantherillyadd editore, Ananas di Lex Boon IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Lea Iandorio "Independent Book Tour"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 10, 2022 11:27


Lea Iandorio"Independent Book Tour"https://www.hangardellibro.it/https://www.salonelibro.it/hangar-del-libroDopo la buona accoglienza di pubblico ed editori nel 2021, ritorna per il secondo anno il viaggio nei capoluoghi di provincia del Piemonte per raccontare la ricchezza dell'editoria indipendente della Regione, eccellenza a livello nazionale. Riparte sabato 10 settembre 2022, l'Independent Book Tour, ideato dal team di Hangar del Libro (progetto di Regione Piemonte) e dal Salone Internazionale del Libro di Torino, in collaborazione con il Circolo dei lettori, per concludersi sabato 12 novembre. Sette tappe nei capoluoghi piemontesi saranno l'occasione per scoprire novità, progetti e idee innovative di ventotto editori indipendenti, con incontri, spazi di confronto e momenti di intrattenimento e spettacolo, tutti aperti al pubblico.A ogni appuntamento si alterneranno quattro case editrici indipendenti, selezionate a giugno attraverso la call Hangar Book, che presenteranno il loro libro del momento – tra romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati, libri per bambini –, accompagnate da sketch e azioni teatrali curate da B-Teatro. Novità di quest'anno il progetto #Booklovers della rivista digitale exlibris20, che coinvolgerà 28 lettrici e lettori, anch'essi selezionati a giugno grazie ad una call dedicata: per ogni tappa del tour quattro di loro affiancheranno una casa editrice ciascuno per raccontare il loro punto di vista sul libro, trasmettendo così al pubblico anche le emozioni e le riflessioni di chi ama immergersi nella lettura e pubblicheranno sui propri profili social recensioni e interviste. Il tour prende il via sabato 10 settembre a Novara, presso il Circolo dei lettori a Palazzo Broletto, alle ore 17 con Edizioni Marcovalerio che, insieme alla lettrice Cristina Tizzoni, presenterà La Disobbedienza Civile di Henry David Thoreau, Buendia Books che, affiancata dalla lettrice Rita Garzetti, porterà il libro I Teschi di Malta di Andrea Monticone e Robin Edizioni che, con la lettrice Martina Midolo, racconterà Ingannevoli apparenze di Livio Frittella. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Si prosegue sabato 24 settembre a Verbania alla Biblioteca Pietro Ceretti (in collaborazione con LetterAltura) con Neos, Graphot Editrice Voglino, Araba Fenice. Si continua sabato 1 ottobre a Biella alla Biblioteca Civica con Scritturapura, Priuli & Verlucca, Buckfast Edizioni e Las Vegas e sabato 8 ottobre a Torino, nel corso della manifestazione Portici di Carta, con Editore XY.IT, Codice Edizioni, Yume, Diabolo Edizioni, Damanhur. Sabato 29 ottobre si farà tappa a Cuneo nei locali dell'Open Baladin, nell'ambito del festival Scrittorincittà, con Edizioni del Capricorno, Editoria, Astragalo e Il leone verde Edizioni. Ultimi appuntamenti sabato 5 novembre ad Alessandria alla Biblioteca Civica, con Miraggi Edizioni, Atene del Canavese, LAReditore ed Echos edizioni e sabato 12 novembre ad Asti, a Fuoriluogo, con Golem Edizioni, Espress Edizioni, Beppe Grande editore, Editrice La Piccolina, e add editore. Anche quest'anno, Independent Book Tour proporrà la vetrina virtuale online su www.hangardellibro.it per illustrare tutti i titoli delle case editrici indipendenti che vengono presentati nel viaggio letterario, per aiutare lettrici e lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Una vetrina che, in occasione di ogni tappa, si farà anche reale, per sfogliare “in presenza” romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati e libri per bambini che fanno parte del variegato catalogo dell'editoria indipendente piemontese. «L'Independent Book Tour è un progetto nato lo scorso anno con l'intento di portare in giro per il Piemonte le pubblicazioni delle case editrici del territorio e per far conoscere meglio al pubblico e agli stakeholder il patrimonio culturale che l'editoria piemontese rappresenta. La novità di quest'anno, ossia la call dedicata ai lettori e alle lettrici che avranno il compito di recensire i libri presentati, è stata un grande successo, sono state più di 200 le risposte alla nostra call. siamo certi che iniziative di questo tipo siano essenziali per accrescere la comunità di lettori e l'interesse verso l'editoria piemontese.» Carola Messina, project manager Independent Book Tour Tutte le tappe di Independent Book Tour: - 10 settembre, ore 17, Novara, Circolo dei lettori presso BrolettoEdizioni Marcovalerio, La Disobbedienza Civile di Henry David ThoreauBuendia Books, I Teschi di Malta di Andrea MonticoneRobin Edizioni, Ingannevoli apparenze di Livio Frittella - 24 settembre, ore 17, Verbania, Biblioteca Civica Pietro Ceretti (LetterAltura)Neos, Oltremare di Franca Rizzi MartiniGraphot Editrice, Lidia Poet. Vita e battaglie della prima avvocata italiana, pioniera dell'emancipazione femminile di Cristina RicciVoglino, Lettera al destino di Elisa VincenziAraba Fenice, L'onore dei vivi. Mogadiscio 1966 di Nicola Salvini - 1 ottobre, ore 17, Biella, Biblioteca CivicaScritturapura, Dove comincia la rivoluzione di Maria Helena BoglioPRIULI & VERLUCCA, L'armonia delle cose perfette di Ilaria De TogniBuckfast Edizioni, Il tempo delle congiure di Sergio d'OrmeaLas Vegas, Il ministero della bellezza di Marco Lazzarotto - 8 ottobre, ore 17, Torino, Portici di CartaEditoria Damanhur, Personalità Interiori di Elefantina GenzianaEditore XY.IT, Alba di Thomas TsalapatisCodice Edizioni, Lo sanno tutti che tua madre è una strega di Veruska MottaYume, Unter den linden di Enrico GiacovelliDiabolo Edizioni, This Machine di Simone Saccucci e Federico Appel - 29 ottobre, ore 17, Cuneo, Open BaladinEdizioni del Capricorno, Vita quotidiana alla corte dei Savoia di Andrea MerlottiRedazione Astragalo, Frammenti di vita e guerra di Carlo BardelliIl leone verde Edizioni, Profumo di sandalo. Storie, gusti e aromi di un'essenza portentosa di Luca Glebb Miroglio - 5 novembre, ore 17, Alessandria, Biblioteca CivicaMiraggi Edizioni, Stracci e ossa di Giorgio OlmotiAtene del Canavese, La Repubblica delle Muse di Giulio CivitanoLAReditore, Vino e amore caustico di Fabio RotondoEchos edizioni, La vendetta di Stravinsky di Alberto Rossi - 12 novembre, ore 17, Asti, FuoriluogoGolem Edizioni, Animali Bianchi di Cristina CaloniEspress Edizioni, La montagna che vive di Elena Fumagalli e Jacopo Sacquegno. Illustrazioni di Marta TranquilliBeppe Grande editore, Hans Scholl: spirito forte e cuore tenero di Barbara EllermeierEditrice La Piccolina, Pantherillyadd editore, Ananas di Lex Boon IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Casus Belli Podcast
Mi Cine Bélico 📽️ Black Hawk Derribado

Casus Belli Podcast

Play Episode Listen Later Aug 30, 2022 51:00


Una operación de fuerzas especiales estadounidenses en Mogadiscio acabó resultando una situación muy complicada. Una película de acción y combate que no dejó a nadie indiferente. Ridley Scott puso en cartelera otro gran título para la Historia del Cine. Con 📽️ Imanol para la parte cinematográfica y 👨‍🚀 Dani para la parte histórica. Además, a 📽️ Imanol lo encontrarás en el blog Todo sobre mi Cine Bélico https://todosobremicinebelico.blogspot.com/ Reseña de La Delgada Línea Roja en el blog de Todo sobre mi Cine Bélico: https://todosobremicinebelico.blogspot.com/2019/05/la-iigm-en-el-cine-x-la-delgada-linea.html 🎞 Reedición de un episodio publicado en Para Bellum Podcast 🎞 Produce 🛠️ PodFactory http://podfactory.es Casus Belli Podcast pertenece a 🏭 Factoría Casus Belli. Casus Belli Podcast forma parte de 📀 Ivoox Originals. 📚 Zeppelin Books zeppelinbooks.com es un sello editorial de la 🏭 Factoría Casus Belli. 👉https://podcastcasusbelli.com 👉En Facebook, nuestra página es @casusbellipodcast https://www.facebook.com/CasusBelliPodcast 👉En Instagram estamos como @casusbellipodcast https://www.instagram.com/casusbellipodcast 👉En Twitter estamos como @casusbellipod @CasusBelliPod 👉Telegram, nuestro canal es @casusbellipodcast https://t.me/casusbellipodcast 👨‍💻Nuestro chat del canal es https://t.me/aviones10 ⚛️ El logotipo de Carros 10 y de la Factoría Casus Belli están diseñados por Publicidad Fabián publicidadfabian@yahoo.es 🎵 La música incluida en el programa es Ready for the war de Marc Corominas Pujadó bajo licencia CC. https://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ El resto de música es bajo licencia privada de Epidemic Music, Jamendo Music o SGAE. de Ivoox. 📧¿Queréis contarnos algo? También puedes escribirnos a casus.belli.pod@gmail.com Si te ha gustado, y crees que nos lo merecemos, nos sirve mucho que nos des un like, ya que nos da mucha visibilidad. Muchas gracias por escucharnos, y hasta la próxima. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

Casus Belli Podcast
CB FANS 💥 Batalla de Mogadiscio - Entrevista al piloto Michael Durant - Episodio exclusivo para mecenas

Casus Belli Podcast

Play Episode Listen Later Jul 8, 2022 74:04


Agradece a este podcast tantas horas de entretenimiento y disfruta de episodios exclusivos como éste. ¡Apóyale en iVoox! Black Hawk Down! A lo largo de esta entrevista ficcionada conoceremos la opinión del piloto del "Super 64" Sikorsky UH-60 que fue capturado en los combates de Mogadiscio durante la fallida intervención estadounidense en Somalia el 3 de octubre de 1993. Por el Dúo Táctico 🏍 Julio 'Caronte' y 🏍 Esaú Rodríguez. Si quieres acceder a episodios como estos, a + de 500 episodios exclusivos de Historia Bélica, a 4 nuevos programas CB FANS 💥 al mes, a escuchar todos los programas de Casus Belli sin publicidad, y contribuir a que el proyecto continúe, puedes apoyarnos por menos de lo que cuestan dos cafés ☕☕. Solo has de pulsar el botón azul de ☑️ APOYAR. Recuerda que estamos en: 👉 https://podcastcasusbelli.com 👉 Twitter, como @casusbellipod @CasusBelliPod 👉 Facebook, nuestra página es @casusbellipodcast 👉 https://www.facebook.com/CasusBelliPodcast Telegram, nuestro canal es @casusbellipodcast 👉 https://t.me/casusbellipodcast Y nuestro chat es @aviones10 ¿Queréis contarnos algo? También puedes escribirnos a 🗨️casus.belli.pod@gmail.com Si te ha gustado, y crees que nos lo merecemos, nos sirve mucho que nos des un like, si nos escuchas desde la app de Ivoox. La música incluida en el programa es Freedom Soldiers de Gregory Lourme bajo licencia CC. https://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ Muchas gracias por escucharnos, y hasta la próxima. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

ANSA Voice Daily
Ilaria Alpi, ucciso il somalo assolto dopo 16 anni

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Jul 7, 2022 4:10


Bomba nell'auto, mistero sulla morte di Hashi Omar Hassan

Cinco continentes
Cinco continentes - La delicada situación de Somalia

Cinco continentes

Play Episode Listen Later Jul 5, 2022 10:46


Hablamos con Nicolás Berlanga Martínez, autor del libro 'Mogadiscio. Crónica de un embajador europeo en Somalia', donde cuenta su experiencia en el país entre los años 2017 y 2021. Escuchar audio

Esteri
Esteri di martedì 12/04/2022

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 12, 2022 26:34


-Ucraina, 48 esimo giorno di guerra. ..Aggiornamenti e analisi...2-Gran Bretagna. Boris Johnson multato per il Partygate. ..Il premier aveva violato le restrizioni anti covid che il suo governo aveva imposto al paese durante il primo lockdown. L'opposizione laburista chiede le sue dimissioni. ..( Daniele Fisichella) ..3-Francia. Verso il secondo turno. Macron e Le Pen si contendono i voti di Mèlenchon...Secondo un sondaggio della Tv pubblica il 30 % dei suoi elettori voteranno al ballottaggio per la candidata dell'estrema destra. ( Francesco Giorgini) ..4-Stati Uniti. Joe Biden annuncia stretta su armi e le cosiddette pistole fantasma' ..'I crimini con ghost gun aumentati di 10 volte in cinque anni' ..( Roberto Festa) ..5- A Mogadiscio nasce la prima redazione giornalistica tutta al femminile. ..Il nuovo media si chiama Bilan, luminoso in lingua somala. L'intervista a Fathi Mohamed la vice caporedattrice della testata. ( Eleonora Panseri)

Esteri
Esteri di martedì 12/04/2022

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 12, 2022 26:34


-Ucraina, 48 esimo giorno di guerra. ..Aggiornamenti e analisi...2-Gran Bretagna. Boris Johnson multato per il Partygate. ..Il premier aveva violato le restrizioni anti covid che il suo governo aveva imposto al paese durante il primo lockdown. L'opposizione laburista chiede le sue dimissioni. ..( Daniele Fisichella) ..3-Francia. Verso il secondo turno. Macron e Le Pen si contendono i voti di Mèlenchon...Secondo un sondaggio della Tv pubblica il 30 % dei suoi elettori voteranno al ballottaggio per la candidata dell'estrema destra. ( Francesco Giorgini) ..4-Stati Uniti. Joe Biden annuncia stretta su armi e le cosiddette pistole fantasma' ..'I crimini con ghost gun aumentati di 10 volte in cinque anni' ..( Roberto Festa) ..5- A Mogadiscio nasce la prima redazione giornalistica tutta al femminile. ..Il nuovo media si chiama Bilan, luminoso in lingua somala. L'intervista a Fathi Mohamed la vice caporedattrice della testata. ( Eleonora Panseri)

Radio Bullets
9 marzo 2021_Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Mar 9, 2021 8:19


India: decapita la figlia e porta la testa alla polizia. Somalia: a 19 anni guida il taxi e sfida la mentalità maschilista - e Al-Shabaab - a Mogadiscio. La Tunisia elogia il ruolo delle donne durante la pandemia di Coronavirus. Svizzera, sì al referendum anti-burqa: sarà vietato coprirsi il volto nei luoghi pubblici. Arriva Barbie 'Eleanor Roosevelt', dedicata alla first lady americana.