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Rimanere comodamente a casa, o godersi le infinite possibilità del mondo? La domanda si ripropone spesso nella quotidianità delle nostre vite, ancora di più con l'arrivo dell'estate. E allora forse non è un caso, se nel corso dell'ultimo mese o poco più sono arrivati nelle librerie tre libri che – in modi molto diversi – ci rimettono di fronte a quel dilemma, con esiti letterari altissimi. Non ha molti dubbi uno dei protagonisti di I figli sono finiti (Rizzoli) di Walter Siti, ragazzo neanche ventenne che passa un periodo della sua vita da quasi eremita, sepolto in un appartamento gentilmente fornito dalla famiglia. Però quell'appartamento è proprio di fronte a quello di un anziano professore, vedovo e depresso, che gli offre la possibilità di un incontro, di un'amicizia, di un ritorno al mondo. Per il protagonista di Locus Desperatus (Einaudi) di Michele Mari, invece, rimanere a casa non è una scelta, ma una necessità: deve difendere la sua casa e gli oggetti che contiene – a cominciare dai libri – da forze oscure che gli vogliono strappare quel luogo e quelle cose. Che gli vogliono rubare l'anima, racchiusa in un catalogo di oggetti.Eraldo Affinati invece ha raccolto in un libro la sua voglia di mondo esterno, raccontando luoghi come Tokyo, Kharkiv, Roma, New York, Gerusalemme, e molte altre città: tutte tra le pagine di Le città del mondo (Rizzoli).Dentro Alice c'è anche Mirador, lo specchio che riflette proposte librarie insolite e sorprendenti, recensite da grandi voci della letteratura in italiano. Questa settimana Igiaba Scego racconta La signora Meraviglia di Saba Anglana (Sellerio).
Valentina Sturli"Professori di desiderio"Seduzione e rovina nel romanzo del NovecentoCarocci Editorewww.carocci.itIl volume indaga in chiave comparatistica il tema letterario novecentesco dell'intellettuale che si degrada per amore e che si perde (o si ritrova) sulle tracce di un oggetto del desiderio misterioso, enigmatico, attraente e sfuggente. Da Senilità di Italo Svevo a L'immoralista di André Gide, dalla Morte a Venezia di Thomas Mann a Lolita di Vladimir Nabokov, passando per il fondamentale modello del Professor Unrat di Heinrich Mann fino a Dino Buzzati, Alberto Moravia e Goffredo Parise, e all'estremo contemporaneo con J. M. Coetzee, Philip Roth e Walter Siti, il libro ricostruisce la genealogia di un tema che, pur avendo precursori illustri, solo nel secolo scorso acquista ampiezza considerevole e da comico, come nel caso del personaggio del senex amans e del vieux barbon dei secoli precedenti, si fa serio. Il sapiente moderno, che dovrebbe essere in grado di governare una realtà complessa e cangiante – di cui l'amato o l'amata sono figura – si scopre invece preda dei propri impulsi, smarrito e instabile nel suo controllo sul mondo, e sulle tracce del desiderio intraprende un percorso tanto pericoloso quanto affascinante e inaspettato, alla scoperta di tutto ciò che fin lì aveva represso e negato.Valentina SturliÈ ricercatrice senior di Letterature comparate nel Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università “G. d'Annunzio” di Chieti-Pescara. Si occupa di teoria della letteratura e di letterature comparate, con particolare riferimento all'ambito italo-francese. È autrice di saggi sul fantastico in letteratura e sulle narrazioni intermediali contemporanee, e delle monografie Figure dell'invenzione (Quodlibet, 2020) ed Estremi Occidenti (Mimesis, 2020). Ha curato l'edizione critica di Bestie di Federigo Tozzi (Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
1 dicembre 2023 - Walter Siti, Johnny L. Bertolio e Luca Starita
Antonio Bux"L'udito cronico"Cristina AnninoGraphe Edizioniwww.graphe.itQuesta agile ma sorprendente raccolta di Cristina Annino comparve nella collettanea Nuovi poeti italiani 3 a cura di Walter Siti nel 1984. Mai apparsa di seguito in un volume a sé stante, viene qui riproposta nella sua versione originale. Anche in quest'opera, intitolata L'udito cronico, il canto della compianta autrice toscana si contraddistingue per la sua forza impersonale, eversiva, tinta di un sarcasmo pungente, mai banale. Nella lunga e originale traiettoria compiuta, Annino è difatti sempre rimasta fedele al proprio “fare poesia”, in senso per davvero materico, e in questa silloge ancora una volta la sua scrittura si fonda su una commistione di interessi sia visivi (fu anche originale pittrice) che lirico-musicali, divenendo così un preciso cesello meta-realistico, un patchwork del linguaggio in continua tensione. Si può dunque parlare di poesia pseudo-dadaista, come anche di poesia civile, di un civile però votato al suono, dove il tono affabulatorio e la messa in scena di un irriverente teatrino ritmico-verbale danno vita a una poesia di elementi che giocano in maniera quasi distopica sul tavolo dell'esistenza, in cui l'io (spesso declinato provocatoriamente al maschile) è un automa perennemente in bilico tra evoluzione e disfacimento. Un canto elettrico che sorprende per la sua luminosità prosodica coinvolgendo direttamente il lettore nell'attenzione del mondo tramite l'enunciazione dell'avvenimento, che non è mai qui mera meta-cronaca, bensì concatenazione di possibili realtà, configurazione astrale e terrestre di significato e mistero.Cristina Annino (pseudonimo di Cristina Fratini, 1941-2022), è stata scrittrice e poetessa. Dopo gli studi in Lettere Moderne a Firenze dove si laureò con una tesi sulle prose di César Vallejo ha frequentato, sempre a Firenze, il Caffè Paszkowski dove entrò in contatto con il Gruppo '70, fondato nel 1963 da Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti. Esordì nel 1969, pubblicando, con le edizioni Téchne, Non me lo dire, non posso crederci. Nel 1989 si trasferì a Roma e iniziò a dipingere, tenendo mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Tra le altre sue raccolte poetiche si segnalano Ritratto di un amico paziente (Gabrieli, 1977), Il cane dei miracoli (Bastogi, 1980), Madrid (Corpo 10, 1987 – ex aequo Premio Pozzale Luigi Russo; poi Stampa 2009, 2017), Casa d'aquila (Levante, 2008), Magnificat (Puntoacapo, 2010 – premio Lorenzo Montano), Chanson turca (LietoColle, 2012), Anatomie in fuga (Donzelli, 2016), Le perle di Loch Ness (Arcipelago Itaca, 2019) e il postumo Avatar (Avagliano, 2022). È stata anche autrice di due romanzi: Boiter (Forum/Quinta generazione, 1979) e Connivenza amorosa (Greco&Greco, 2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ottavio Fatica"Adelphi a Portici di Carta"www.porticidicarta.itSabato 7 e Domenica 8 ottobre 203Portici di Carta, TorinoSi sa, a Torino la cultura è una passeggiata, più precisamente una camminata di ben 2 chilometri sotto i portici del centro che, in occasione della sedicesima edizione di Portici di Carta, si trasformeranno letteralmente in una delle librerie all'aperto più lunghe del mondo. Usando le parole di Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte,Ospite d'onore di questa sedicesima edizione sarà Adelphi che si inserirà in un fitto calendario di eventi: avremo la possibilità di dialogare con Benjamin Labatout con il suo ultimo romanzo Maniac, ricorderemo le opere di Milan Kundera, autore prolifico che ha segnato la letteratura del Novecento, attraverso la voce di Giorgio Pinotti, traduttore delle opere, e seguiremo il dialogo di Chiara Valerio con Roberto Colajanni che parleranno di libri, autori, editoria; termineremo, poi, il nostro viaggio nell'universo adelphiano con Ottavio Fatica e Walter Siti che disquisiranno di Guerra di Louis-Ferdinand Céline.Sabato 07 ottobre Ore 17:00Sala multimediale, Gallerie d'Italia Intesa Sanpaolo – piazza San Carlo 156Benjamin LabatutAutore di Maniac (Adelphi)Con Paolo GiordanoDopo il successo di Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Labatut torna a raccontare la vita di uomini di scienza di cui conosciamo poco, se non il fatto che con le loro scoperte e le loro invenzioni hanno condizionato la storia dell'umanità. Questa volta tocca a John von Neumann e al MANIAC, il calcolatore universale basato sulla macchina di Turing che apre le porte a quella che sarà l'informatica.Sabato 7 ottobe Ore 18:30Sala multimediale, Gallerie d'Italia Intesa Sanpaolo – piazza San Carlo 156Omaggio a Milan KunderaLa dedica di Portici di Carta ad Adelphi e a Milan KunderaCon Giorgio PinottiDa pochi mesi ci ha lasciato uno degli scrittori più emblematici della seconda metà del Novecento, che è anche tra i più rappresentativi del ricchissimo catalogo Adelphi. Portici di Carta dedica l'edizione 2023 a Milan Kundera, raccontato dal suo traduttore Giorgio Pinotti, e alla casa editrice che lo pubblica.Sabato 7 ottobre Ore 19.00Sala multimediale, Gallerie d'ItaliaAdelphiEditore ospite di Portici di Carta 2023con Roberto Colajanni e Chiara ValerioDomenica 08 ottobre Ore 17:00Oratorio San Filippo Neri – via Maria Vittoria 5Omaggio a Louis-Ferdinand CélineAutore di Guerra (Adelphi)Con Ottavio Fatica e Walter SitiModera: Marco LupoLa pubblicazione del primo degli inediti dell'autore di Viaggio al termine della notte, rubati nel 1944 dalla sua abitazione e miracolosamente ricomparsi settant'anni dopo, è uno degli eventi destinati a segnare una stagione editoriale. Ne parlano il traduttore, Ottavio Fatica, e Walter Siti, uno degli scrittori italiani più riconoscenti all'opera di Céline.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Rocco Pinto "Portici di carta"sabato 7 e domenica 8 ottobre, Torinowww.porticidicarta.itA Torino la cultura è una passeggiata”: con 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro e oltre 100 appuntamenti legati al libro, sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023 torna Portici di Carta, la manifestazione letteraria che trasforma Torino in una delle librerie all'aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro, giunta alla sedicesima edizione. Quest'anno si propone al pubblico con l'anteprima di giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti, dal titolo “Il Salone che verrà”: un momento speciale in cui il Salone Internazionale del Libro di Torino illustrerà il progetto editoriale del triennio 2024-26 e annuncerà la lingua ospite dell'edizione 2024. Il programma culturale coinvolgerà scrittori e scrittrici da tutta Italia, ma anche ospiti internazionali (grazie anche alla collaborazione con Book Pride), bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari: un caleidoscopico calendario di appuntamenti caratterizzato da incontri, dialoghi, celebrazioni editoriali,dediche autoriali, passeggiate e degustazioni letterarie, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, letture ad alta voce. Tra gli ospiti: Viola Ardone, Annalena Benini, l'illustratore Barroux, Roberto Colajanni, Lorenza Gentile, Paolo Giordano, Keith Kahn-Harris(Inghilterra), Felicia Kingsley, Beniamìn Labatut (Cile), Michela Marzano, Giorgio Pinotti, Marco Rossari, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Chiara Valerio, Elena Varvello.Contraddistinta a ogni edizione da una dedica speciale a una grande personalità del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese, scomparso l'11 luglio, indimenticabile autore di libri tradotti in tutto il mondo, come L'insostenibile leggerezza dell'essere, Lo scherzo, Il valzer degli addii e i racconti Amori ridicoli, tutti pubblicati in Italia da Adelphi. Anche quest'anno gli editori ospiti presenti saranno due, ciascuno con incontri sulla propria storia e con autori significativi in dialogo con il pubblico: Adelphi per l'editoria di narrativa e saggistica, Clichy per l'editoria dedicata all'infanzia.Scopri tutto il programma su www.porticidicarta.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
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“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
Davide Barilli#altrepagineLe letture di chi scriveOligo Editorehttps://www.oligoeditore.it/Cosa amano leggere coloro che trascorrono la loro vita scrivendo? Di quali storie si sono nutriti da bambini, con quali libri hanno costruito la loro identità di autore? Domande secche, risposte dirette. A narratori, poeti, critici, saggisti, giornalisti di fama e di talento. Dalla rubrica della “Gazzetta di Parma” ispirata a quella del “Guardian” Books that made me, le interviste di Barilli diventano un libro.Rispondono Carlo Lucarelli, Valerio Varesi, Guido Conti, Alberto Garlini, Novita Amadei, Antonio Riccardi, Gene Gnocchi, Mario Ferraguti, Paolo Nori, Bruno Rossi, Michele Guerra, Carlotta Sorba, Maurizio Chierici, Maria Pia Quintavalla, Vittorio Gallese, Chiara Valentini, Beppe Sebaste, Vincenzo Pardini, Davide Bregola, Andrea Di Consoli, Fulvio Abbate, Gaia Servadio, Simona Vinci, Daniela Marcheschi, Carmine Abate, Aurelio Picca, Lisa Ginzburg, Paolo Di Paolo, Gabriele Dadati, Antonella Cilento, Giulio Mozzi, Andrea Caterini, Sandro Campani, Gianluca Morozzi, Alberto Bertoni, Matteo Marchesini, Ugo Cornia, Omar Di Monopoli, Walter Siti, Milena Agus, Filippo Tuena, Angelo Ferracuti, Bruno Arpaia, Vanni Santoni, Alessandro Zaccuri, Francesco Permunian, Romana Petri, Marco Ferrari, Maria Attanasio, Luca Ricci, Ermanno Cavazzoni, Loredana Lipperini, Alessandro Raveggi, Raul Montanari, Bernardo Valli, Leo Ortolani, Mariolina Bertini, Liliana Rampello, Nino De Vita, Eraldo Affinati.Davide Barilli, classe 1959, fino al 2021 giornalista culturale della “Gazzetta di Parma”, proviene da una stirpe di artisti parmigiani. Tra i suoi libri ricordiamo: Musica per lo zar, La casa sul torrente (entrambi per Guanda), Le cere di Baracoa (Mursia), Cuba. Altravana (Perrone) – questi ultimi due finalisti al Premio Fabriano –, La nascita del Che (Aragno; secondo al Premio Chiara).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Definizione d'autore: desiderio, Walter Siti
Andrea Del Monte"Puzzle Pasolini"Edizioni Ensemblehttps://www.edizioniensemble.it/21 interviste, 11 canzoni e 3 racconti.A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, questo libro raccoglie i contributi di personaggi straordinari della cultura italiana che, come tessere di un puzzle, provano a ricostruire insieme l'immagine di uno degli intellettuali più controversi del Novecento.Emanuele Trevi, Renzo Paris, Antonio Veneziani, Giulio Laurenti, Walter Siti, Giancarlo De Cataldo, Citto Maselli, Ninetto Davoli, Susanna Schimperna, Franco Grattarola, Giovanna Marini, Claudio Marrucci, Clea Benedetti, Alberto Toni, Igor Patruno, Fernando Acitelli, David Grieco, Titti Rigo de Righi, Maria Borgese, Pino Bertelli, Enrique Irazoqui, Federico Bruno, Tullio De Mauro, Alcide Pierantozzi, Lucia Visca, Giuseppe Pollicelli, Alessandro GolinelliAndrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. La sua musica è stata influenzata dal country e folk americano. Nel 2007, con il singolo Il giro del mondo (ispirato dal film Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin) vince il Premio della Critica al festival Il Cantagiro. Si è più volte esibito a Sanremo Off, Casa Sanremo e Radio Italia. Al suo primo omonimo EP, pubblicato dall'etichetta tedesca Sound System Records, collaborano John Jackson, storico chitarrista di Bob Dylan, e il musicista ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes. Nel 2015, dopo aver musicato la poesia di Pasolini Supplica a mia madre sempre con la collaborazione di John Jackson, dedica al poeta un album di dodici canzoni dal titolo Caro poeta, caro amico, presentato, tra l'altro, a Londra presso l'Italian Bookshop. Infine, nel 2019 pubblica il disco-libro Brigantesse, storie d'amore e di fucile. Le tredici canzoni del disco raccontano le brigantesse. Le loro vite romanzate, oltre alle liriche delle stesse canzoni sono contenute nel libro. Il disco si apre con alcuni versi recitati da Sabrina Ferilli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Tra febbraio e marzo i quadri di Marlene Dumas arrivano finalmente a Venezia. Il porticato colonnato di Palazzo Grassi si riempie delle grandi casse di legno usate per trasportare le opere, in arrivo da musei e collezioni private di mezzo mondo. È in questo momento che inizia l'allestimento di "open-end", la prima grande personale di Dumas in Italia. La registrar e il responsabile delle mostre si occupano di accogliere le opere e sistemarle. Nel frattempo anche Dumas è sbarcata in laguna per seguire da vicino i lavori. Tra le cento e più opere in mostra anche un ritratto di Pasolini e della madre, del poeta Charles Baudelaire e di Marilyn Monroe. Con il contributo di Marlene Dumas, Claudia De Zordo, Marco Ferraris, Donatien Grau, Walter Siti.
La presentazione di "Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari". Rivista trimestrale, vol.1, Cronache dal mondo nuovo, Feltrinelli Editore. Intervengono Marino Sinibaldi, Helena Janeczek, Walter Siti, Fabio Deotto e Marco Rossari. "Sotto il Vulcano" è una rivista trimestrale diretta da Marino Sinibaldi che, nell'arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da un trauma come quello che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Registrato a Bookcity Milano 2021. www.feltrinellieditore.it
Con Edoardo Albinati e Walter Siti Non certo per veicolare un messaggio o una ricetta per il buon vivere. Non certo per trasmettere frasi ad effetto e banalità del mondo della comunicazione caricandole di colori retorici. La letteratura ha il suo perché (ovvero ne ha molti) nella sua ambiguità, nella capacità di stanarci dalle nostre solide convinzioni, nell'insinuazione del dubbio sulla certezza del bene o della giustizia: una manutenzione del pensiero che passa per ogni parola, per ogni frase. Edizione 2021 www.pordenonelegge.it
Walter Siti è uno dei più importanti scrittori italiani, fra i suoi libri "Troppi paradisi" e "Resistere non serve a niente" (premio Strega 2013). Il suo ultimo libro si intitola "Contro l'impegno" (RIzzoli) ed è stato oggetto di un dibattito sulle pagine di Domani (il mio articolo a riguardo è qui:https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/letteratura-editoria-walter-siti-contro-l-impegno-rd3oxnm3 ) Abbiamo parlato dei limiti morali della letteratura (o della sua assenza di limiti), di censura del linguaggio, di pornografia emotiva, di tv verità, di romanzi impegnati e tante altre cose. Trovi i libri degli ospiti di PDR e qualche altro consiglio di lettura qui https://www.amazon.it/shop/danielerielli Il mio ultimo romanzo è "ODIO" (Mondadori, 2020) e lo trovi qui: https://amzn.to/39dEPFm "Lascia stare la gallina" letto da Francesco Montanari su Audible (anche con prova gratuita per 30 giorni) https://www.audible.it/pd/Lascia-stare-la-gallina-Audiolibri/B09SV6HKMT?qid=1645608146&sr=1-1&ref=a_search_c3_lProduct_1_1&pf_rd_p=67f8f22b-aed1-45a6-a456-d09beff03315&pf_rd_r=RHJFFPF5RQHYTWKYRABV La mia newsletter gratuita: https://danielerielli.substack.com/ Instagram - https://www.instagram.com/danielerielli/ Twitter - https://twitter.com/danielerielli Facebook - https://www.facebook.com/quitthedoner/ PDR è su YouTube, Spotify, Apple e Google Podcast, Spreaker, Anchor e i principali canali podcast, ricordarti di iscriverti per non perderti le prossime puntate.
"Cantami o musa. No, cantami o muso, di cane, gatto o cavallo, tigre, orso o scimmia, asino, mucca o cammello, l'ira funesta della Terra contro l'uomo. Chi sono io? Chiamatemi Filelfo". Se c'è stato negli ultimi mesi, e a ragione, un caso letterario, questa è senz'altro la favola selvaggia di Filelfo uscita per Einaudi. "L'assemblea degli animali" ci riporta al lockdown dello scorso anno, come se ci guardassimo allo specchio, ci ricorda i pensieri, finalmente virtuosi, che popolavano le nostre vite. Si era fatta strada l'idea di un'esistenza più lenta, la riflessione sulle nostre cattive abitudini alimentari, la critica sugli allevamenti intensivi e i suoi effetti devastanti, il piacere nel vedere le città più silenziose e pulite, le acque dei fiumi ad un tratto limpide…Costretti dalla pandemia sembravamo pronti alla rinascita di un nuovo umanesimo che ci ricordasse quanto già Ermete Trimegisto e Platone ci insegnarono secoli or sono "è vero senza menzogna che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è alto è come ciò che in basso per fare il miracolo della cosa unica". Una saggezza che gli animali mai hanno dimenticato. Della favola selvaggia ci parlerà Filelfo con la voce di Dario Olivero, caporedattore delle pagine culturali di Repubblica e responsabile di Robinson, non vuole infatti rinunciare al suo anonimato. Inoltre, proprio su Repubblica lo scorso anno uscirono a puntate le prime parti del testo.Gli animali dunque, raccolti in assemblea, apriranno la puntata ma avremo anche occasione di discutere del bene e del male in letteratura, del tentativo di scardinarne la complessità e della moda del pensiero in pillole con il poeta e saggista Walter Siti che per Rizzoli ha pubblicato "Contro l'impegno. Riflessioni sul bene in letteratura".In chiusura faremo simbolicamente gli auguri a Giorgio Orelli che il 25 maggio compie 100 anni. Un omaggio del collega Massimo Zenari.
“Troppi paradisi”, romanzo che uscì per Einaudi e lo rese famoso nel 2006, si apriva così: «Mi chiamo Walter Siti, come tutti. Campione di mediocrità». In realtà, lui si è sempre distinto. Leggeva e scriveva a 3 anni, è stato un enfant prodige della critica letteraria, ha curato i Meridiani di Pasolini, ha vinto il Premio Strega nel 2013 con Resistere non serve a niente uscito per Rizzoli. Classe 1947, già docente di letteratura alla Normale di Pisa, quando nel 2017 intorno al suo romanzo “Bruciare tutto” si sollevarono molte polemiche, diversi critici lo stroncarono, ricorderete il protagonista era un prete pedofilo poco più che trentenne. In quell'occasione Walter Siti disse che uno scrittore deve poter parlare di tutto e a volte ha il dovere di farlo. Un pensiero che approfondisce e amplia nella sua ultima raccolta di saggi dal titolo provocatorio “Contro l'impegno. Riflessioni sul bene in letteratura”.
Le accuse che riguardano la Lazio, Walter Siti sugli uomini durante la pandemia e Igiaba Scego sulla liberta di essere grigie su Domani dell'1 marzo. Con Francesca De Benedetti
Gianmarco Perale"Le cose di Benni"Rizzoli Editorehttps://www.rizzolilibri.it/Una voce intima, feroce, che scava nel mistero dei sentimenti, illuminando quel confine sfuggente in cui amore e amicizia si confondono.Mentre Milano è avvolta dal freddo, due ragazzi dividono un sacco a pelo nascosti sotto il letto e scrivono sulle doghe le canzoni di Dalla. In un angolo un pastore tedesco se ne sta accucciato a guardarli. Lui è Falco e loro sono Drago e Benni. Sono cresciuti insieme guardando il cielo in quella stanza e sono inseparabili.Ma un giorno il futuro bussa alla porta e Benni, la persona con cui Drago ha condiviso tutto, quella che pensava di conoscere più di ogni altra, e forse di amare, gli sembra all'improvviso una sconosciuta. E quando la rabbia e l'autolesionismo di lei deflagrano come una bomba, Drago è costretto a fare i conti con una realtà in cui il bene e il male, l'amore e la violenza, si confondono e si fondono senza regole. E nel momento più difficile dovrà decidere se allontanarsi da lei per salvarla. E salvare se stesso.In questo romanzo, che ci fa assaporare la bellezza e la crudeltà dei sentimenti con la forza di chi li vive per la prima volta, Gianmarco Perale ci pone una domanda per cui non esiste risposta: fino a che punto, per salvare chi amiamo, è giusto sacrificare noi stessi?Gianmarco Perale(1988) ha frequentato la scuola di scrittura Belleville di Milano, dove è stato allievo di Walter Siti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Questa diciassettesima puntata ha rischiato di non andare in onda. Non siamo riusciti a guardare tutti i film italiani che parlano di pedofilia nella chiesa, e preti pedofili. ...Ci avete creduto, eh? Non c'è nessun film italiano che parla di preti pedofili. Certo, c'è qualche romanzo, come “Bruciare tutto” di Walter Siti. Ma al cinema, non ricordiamo nemmeno un prete pedofilo italiano. Forse potreste aiutarci voi, cercateli, trovateli e segnalateci i titoli. Come degli ausiliari civici infallibili. Ricordiamo invece le parole di Nichi Vendola, durante il suo regno in Puglia: “non è che non ci siano preti pedofili in Italia, è che il tasso di pedofilia nella chiesa è uguale al tasso di pedofilia nel resto della società”. Una dichiarazione sconcertante, per quanto non possa essere comprovata. Certo è che se provate a fare una ricerca su google digitando “preti pedofili” e aggiungendo una qualsiasi regione o città, i risultati saranno sempre simili ad elenchi telefonici. Perchè la pedofilia, il sopruso, l'abuso, sono esercizi del potere. Non sono perversioni, non sono malattie; lo sarebbero a livello singolare. Non certo quando vengono tollerate, avallate, praticate da un'intera organizzazione. Ovviamente non pensiamo che non esistano pedofili musulmani, buddisti, ecc. Noi però ci concentriamo sulla chiesa, sui cattivi maestri, sui loro poveri greggi. Noi parliamo di preti cattivi.
E siamo a giovedì, domani è primo Maggio e anche chi lavora da remoto si ferma, quindi il fine settimana è vicino. Quindi anche oggi parliamo di belle notizie, come una libreria che riapre in una Venezia che prova a tornare alla normalità, di Walter Siti e del suo stile, di incontri divertenti al supermercato e di Shakespeare con il sonetto 109. E i gatti? Anzi i gattini del gruppo di lettura sono una storia divertente, un pizzichino meno, di quella degli spettatori di un gruppo di lettura di buoni e curiosi cuochi improvvisati! Buona giornata!I libri, le riviste e gli autori citati:Bruciare tutto - Walter SitiSonetto 109 - William ShakespeareRingraziamo per i contributi Aria, Alessandra Pagani, Marco, Simona e Valeria Natalizia.Vuoi mandare anche tu il messaggio? Semplice! Puoi spedire il tuo vocale qui: vocidallitaliapodcast@gmail.comVuoi aiutarci ad arrivare a più persone? Condividi gli episodi!Puoi trovarci su Spotify, Podchaser, Podcast Addict, Deezer, Google Podcast e Itunes.Voci dall'Italia è un progetto di Simona Scravaglieri e dei lettori di CasaSirio Editore in collaborazione con quello di #100HappyDaysItalia di Alessandra Pagani.Musica di copertina e sottofondo: VanillaGroove, Jump on It
In questi ultimi anni, sia nel cinema che in letteratura, si parla molto di ‘nuovo realismo'. Ma mettere in forma la realtà significa davvero riprodurla? O non significa piuttosto supplire a una mancanza di realtà? Storicamente i realismi si sono affermati tutte le volte che veniva meno una fede, o quando i progressi della scienza e della tecnologia davano l'impressione di fornire una realtà sostitutiva. Il realismo riproduce uno schema immaginario di realtà; di che schema abbiamo bisogno oggi? A quale mancanza di realtà dobbiamo rimediare? Perché il realismo, nel tempo dell'irrealtà mediatica e dell'immaterialità finanziaria?