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Gli anni ’70 sono stati un periodo d’oro per la musica, con generi come il rock, il funk e la disco dance che hanno dominato le classifiche. L'appuntamento di oggi inizia con: Adagio dal concerto per oboe e orchestra d’archi in do minore – I Solisti Veneti & Giorgio Gaslini; [...]
It's THE MOST WONDERFUL TIME OF THE YEAR! At least that's what they tell me. We've coasted out of COMFORT FOOD and now we're full blown into the Christmas season and why not get it started with…MURDER! It's a bloody scene one Christmas Day. We see a Christmas tree. A decorated table. We hear screams. We see stabbing in the shadows. A knife falls to the floor. Children's feet step into frame. What the hell happened here? Are all Italian Christmases like this? It's time to solve some serial murders and who better than a pianist to get the job done. We're discussing Dario Argento's classic Italian slasher film “DEEP RED” from 1975 starring David Hemmings and Daria Nicolodi with proggy jams by Giorgio Gaslini & Goblin. The streets are running a very bright red. A killer is on the loose and they're very good at making mechanical dolls. Also they're playing children's music when they kill. They like to stick to a theme. It's like a Batman villain from the 40s. How does it all connect with that terrifying Christmas Day? Sit through it and then hear us tell the tale shock by shock. They're trying to kill me, yeah? Subscribe to us on YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCuJf3lkRI-BLUTsLI_ehOsg Contact us here: MOVIEHUMPERS@gmail.com Hear us on podcast: https://open.spotify.com/show/6o6PSNJFGXJeENgqtPY4h7 Our OG podcast “Documenteers”: https://podcasts.apple.com/us/podcast/documenteers-the-documentary-podcast/id1321652249 Soundcloud feed: https://soundcloud.com/documenteers Twitch: https://www.twitch.tv/culturewrought
Di origine veneziana, ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli è una delle grandi figure del jazz italiano, non del tutto riconosciuta, sin dagli anni'70.Si mise in evidenza dapprima nel gruppo di jazz-rock Perigeo, con il quale lavorò dal 1972 al '77, per poi indirizzare la sua ricerca (passando anche dal sax alto al tenore) in un ambito più prettamente jazzistico con la direzione di piccoli gruppi.Di rilievo la sua vena di compositore, sviluppata sin dagli anni '70, dove convergono influenze del jazz modale ma anche della musica novecentesca e contemporanea.Ha lavorato tra gli altri con Lee Konitz, Kenny Wheeler, Dave Holland, Bobo Stenson, Manfred Schoof, Henri Texier, Aldo Romano. In Italia ricordiamo la sua partecipazione al quintetto di Giorgio Gaslini, alla Grande orchestra nazionale, alla Lydian Sound Orchestra, nonché le collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia e molti altri.
Di origine veneziana, ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli è una delle grandi figure del jazz italiano, non del tutto riconosciuta, sin dagli anni'70.Si mise in evidenza dapprima nel gruppo di jazz-rock Perigeo, con il quale lavorò dal 1972 al '77, per poi indirizzare la sua ricerca (passando anche dal sax alto al tenore) in un ambito più prettamente jazzistico con la direzione di piccoli gruppi.Di rilievo la sua vena di compositore, sviluppata sin dagli anni '70, dove convergono influenze del jazz modale ma anche della musica novecentesca e contemporanea.Ha lavorato tra gli altri con Lee Konitz, Kenny Wheeler, Dave Holland, Bobo Stenson, Manfred Schoof, Henri Texier, Aldo Romano. In Italia ricordiamo la sua partecipazione al quintetto di Giorgio Gaslini, alla Grande orchestra nazionale, alla Lydian Sound Orchestra, nonché le collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia e molti altri.
Di origine veneziana, ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli è una delle grandi figure del jazz italiano, non del tutto riconosciuta, sin dagli anni'70.Si mise in evidenza dapprima nel gruppo di jazz-rock Perigeo, con il quale lavorò dal 1972 al '77, per poi indirizzare la sua ricerca (passando anche dal sax alto al tenore) in un ambito più prettamente jazzistico con la direzione di piccoli gruppi.Di rilievo la sua vena di compositore, sviluppata sin dagli anni '70, dove convergono influenze del jazz modale ma anche della musica novecentesca e contemporanea.Ha lavorato tra gli altri con Lee Konitz, Kenny Wheeler, Dave Holland, Bobo Stenson, Manfred Schoof, Henri Texier, Aldo Romano. In Italia ricordiamo la sua partecipazione al quintetto di Giorgio Gaslini, alla Grande orchestra nazionale, alla Lydian Sound Orchestra, nonché le collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia e molti altri.
Di origine veneziana, ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli è una delle grandi figure del jazz italiano, non del tutto riconosciuta, sin dagli anni'70.Si mise in evidenza dapprima nel gruppo di jazz-rock Perigeo, con il quale lavorò dal 1972 al '77, per poi indirizzare la sua ricerca (passando anche dal sax alto al tenore) in un ambito più prettamente jazzistico con la direzione di piccoli gruppi.Di rilievo la sua vena di compositore, sviluppata sin dagli anni '70, dove convergono influenze del jazz modale ma anche della musica novecentesca e contemporanea.Ha lavorato tra gli altri con Lee Konitz, Kenny Wheeler, Dave Holland, Bobo Stenson, Manfred Schoof, Henri Texier, Aldo Romano. In Italia ricordiamo la sua partecipazione al quintetto di Giorgio Gaslini, alla Grande orchestra nazionale, alla Lydian Sound Orchestra, nonché le collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia e molti altri.
Di origine veneziana, ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli è una delle grandi figure del jazz italiano, non del tutto riconosciuta, sin dagli anni'70.Si mise in evidenza dapprima nel gruppo di jazz-rock Perigeo, con il quale lavorò dal 1972 al '77, per poi indirizzare la sua ricerca (passando anche dal sax alto al tenore) in un ambito più prettamente jazzistico con la direzione di piccoli gruppi.Di rilievo la sua vena di compositore, sviluppata sin dagli anni '70, dove convergono influenze del jazz modale ma anche della musica novecentesca e contemporanea.Ha lavorato tra gli altri con Lee Konitz, Kenny Wheeler, Dave Holland, Bobo Stenson, Manfred Schoof, Henri Texier, Aldo Romano. In Italia ricordiamo la sua partecipazione al quintetto di Giorgio Gaslini, alla Grande orchestra nazionale, alla Lydian Sound Orchestra, nonché le collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia e molti altri.
Quest'anno Jazz Anthology va in onda il 25 aprile, e abbiamo pensato allora di festeggiare la festa della Liberazione proponendo in questa puntata il Concerto della Resistenza tenuto dal quartetto di Giorgio Gaslini nell'Aula magna dell'Università Statale di Milano il 24 aprile 1974: il Concerto della Resistenza si tradusse in un album, pubblicato all'epoca con questo titolo dalle Edizioni di Cultura Popolare del Movimento Studentesco, e mai ristampato in Cd. Con Gianni Bedori al sax soprano e tenore, Bruno Tommaso al contrabbasso e Andrea Centazzo alle percussioni, il quartetto di Gaslini era un gruppo innovativo e originale, una delle cose migliori del jazz italiano di quegli anni. Con questo concerto il Movimento Studentesco metteva in pratica una indicazione che era venuta proprio da Salvatore Toscano, dirigente carismatico di quella organizzazione politica (e poi mancato prematuramente), che riteneva importante portare all'attenzione dei militanti - e delle masse, come si diceva allora - il jazz come forma d'arte di grande rilievo politico. Il successo di inziative come il concerto di Gaslini fu il preludio all'allestimento di una rassegna che fece epoca nel jazz italiano di allora, "Nuove tendenze del jazz italiano" (novembre 1975). Fra i brani in scaletta Fischia il vento, ma anche (il golpe in Cile era avvenuto solo pochi mesi prima, settembre 1973) la Cancion del poder popular. Come bonus finale, Bella Ciao nell'interpretazione di Marc Ribot dal suo album Songs of Resistance.
Episode 1667: Our article of the day is Giorgio Gaslini.
Prendiamo spunto dalla pubblicazione del libro "Universo Gaslini. Guida ragionata a tutte le sue opere", per riascoltare la musica di Giorgio Gaslini, grande compositore e pianista milanese
Deep Red. Does this classic Argento giallo splatter the screen with the right amount of crimson? Check in with Morris and Rick as they put on their black gloves to discuss Deep Red.
Every 4 years apparently Death By DVD feels the need to review Deep Red. It might as well be a tradition around these parts. DEEP RED discussed in all its glory.
Un ricordo di Giorgio Gaslini alla seconda puntata (Claudio Ricordi); recensioni dei concerti brahmsiani de La Fil e del Concerto Chailly/Filarmonica della Scala ..dedicato alle Sinfonie nn.2 e 3 di Beethoven (Luca Chierici). Gli appuntamenti della prossima settimana: Missa de Alcacuz presentata da Martinho Lutero,..e i 75 anni dei Pomeriggi Musicali.
Un ricordo di Giorgio Gaslini alla seconda puntata (Claudio Ricordi); recensioni dei concerti brahmsiani de La Fil e del Concerto Chailly/Filarmonica della Scala ..dedicato alle Sinfonie nn.2 e 3 di Beethoven (Luca Chierici). Gli appuntamenti della prossima settimana: Missa de Alcacuz presentata da Martinho Lutero,..e i 75 anni dei Pomeriggi Musicali.
Un ricordo di Giorgio Gaslini alla seconda puntata (Claudio Ricordi); recensioni dei concerti brahmsiani de La Fil e del Concerto Chailly/Filarmonica della Scala ..dedicato alle Sinfonie nn.2 e 3 di Beethoven (Luca Chierici). Gli appuntamenti della prossima settimana: Missa de Alcacuz presentata da Martinho Lutero,..e i 75 anni dei Pomeriggi Musicali.
Un ricordo di Marta Kurtág, MonkCage a cura di Michele Coralli, Giulio Cesare di Haendel e un Concerto di Magdalena Kozená e Simon Rattle alla Scala (Luca Chierici). Un ricordo di Giorgio Gaslini e un "buon compleanno" a George Crumb (Claudio Ricordi). La presentazione del Ciclo Brahms con La Fil e Daniele Gatti (C.Ricordi).. Stay tuned!
Un ricordo di Marta Kurtág, MonkCage a cura di Michele Coralli, Giulio Cesare di Haendel e un Concerto di Magdalena Kozená e Simon Rattle alla Scala (Luca Chierici). Un ricordo di Giorgio Gaslini e un "buon compleanno" a George Crumb (Claudio Ricordi). La presentazione del Ciclo Brahms con La Fil e Daniele Gatti (C.Ricordi).. Stay tuned!
Un ricordo di Marta Kurtág, MonkCage a cura di Michele Coralli, Giulio Cesare di Haendel e un Concerto di Magdalena Kozená e Simon Rattle alla Scala (Luca Chierici). Un ricordo di Giorgio Gaslini e un "buon compleanno" a George Crumb (Claudio Ricordi). La presentazione del Ciclo Brahms con La Fil e Daniele Gatti (C.Ricordi).. Stay tuned!
Attribution: Roberto Fabbriciani and Roberto Paci Dalò, in “Usmaradio” for the radio program “Voci” by Roberto Paci Dalò, recorded at Usmaradio, Summer 2019, cc by-sa al Una conversazione appassionante e rivelatrice con uno dei più grandi musicisti della scena internazionale. Roberto Fabbriciani ci trasporta dal mondo della musica a quello del suono sottolineando l'importanza della cultura elettronica anche per un mondo acustico e strumentale. Tanti racconti "backstage" nella sua collaborazione con Gigi Nono e Aldo Clementi disegnando percorsi e ricerche di cruciale importanza per il nostro presente. ° Roberto Fabbriciani è internazionalmente riconosciuto tra i migliori interpreti. Originale ed artista versatile, Roberto Fabbriciani ha innovato la tecnica flautistica moltiplicando con la ricerca personale le possibilità sonore dello strumento. Ha collaborato con alcuni tra i maggiori compositori del nostro tempo: Luciano Berio, Pierre Boulez, Sylvano Bussotti, John Cage, Elliot Carter, Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi, Luigi Dallapiccola, Luis De Pablo, Franco Donatoni, Jindřich Feld, Brian Ferneyhough, Jean Françaix, Giorgio Gaslini, Harald Genzmer, Adriano Guarnieri, Toshio Hosokawa, Klaus Huber, Ernest Krenek, György Kurtág, György Ligeti, Luca Lombardi, Giacomo Manzoni, Bruno Maderna, Olivier Messiaen, Ennio Morricone, Luigi Nono, Goffredo Petrassi, Henri Pousseur, Wolfgang Rihm, Jean-Claude Risset, Nino Rota, Nicola Sani, Giacinto Scelsi, Dieter Schnebel, Salvatore Sciarrino, Mauricio Sotelo, Karlheinz Stockhausen, Toru Takemitsu, Isang Yun, molti dei quali gli hanno dedicato numerose ed importanti opere. Con Luigi Nono ha lavorato a lungo, presso lo studio sperimentale della SWF a Freiburg, aprendo e percorrendo vie nuove ed inusitate per la musica. Ha suonato come solista con i direttori Claudio Abbado, Roberto Abbado, Bruno Bartoletti, Luciano Berio, Ernest Bour, Bruno Campanella, Aldo Ceccato, Riccardo Chailly, Sergiu Comissiona, José Ramón Encinar, Peter Eötvös, Vladimir Fedoseyev, Gabriele Ferro, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Michael Gielen, Cristóbal Halffter, Djansug Kachidse, Bernhard Klee, Vladimir Jurowsky, Peter Maag, Bruno Maderna, Diego Masson, Ingo Metzmacher, Riccardo Muti, Marcello Panni, Zoltán Peskó, Josep Pons, Giuseppe Sinopoli, Arturo Tamayo, Lothar Zagrosek, e con orchestre quali l’Orchestra della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, le Orchestre della Rai, London Sinfonietta, LSO, RTL Luxembourg, BRTN Brussel, Orchestre Symphonique de la Monnaie, WDR di Colonia, SWF Baden-Baden, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Bayerischer Rundfunks, Münchener Philharmoniker. Ha effettuato concerti presso prestigiosi teatri ed istituzioni musicali: Scala di Milano, Filarmonica di Berlino, Royal Festival Hall di Londra, Suntory Hall di Tokyo, Sala Cajkowskij di Mosca, Carnegie Hall di New York e Teatro Colon di Buenos Aires ed ha partecipato a festivals quali Biennale di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Ravenna, Londra, Edimburgo, Parigi, Bruxelles, Granada, Luzern, Warsaw, Salisburgo, Wien, Lockenhaus, Donaueschingen, Köln, München, Berlin, St. Petersburg, Tokyo, Cervantino. Ha inciso numerosi dischi molti dei quali premiati dalla critica ed è stato docente di flauto presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e dei corsi di alto perfezionamento presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. E’ autore di opere musicali e testi didattici adottati nei percorsi della didattica musicale internazionale, editi da Ricordi e Suvini Zerboni. Tra le sue recenti composizioni: Glacier in Extinction; Alchemies; Cantus; Suoni per Gigi; Quando sorge il sole; Zeus joueur de flûtes; Figaro il Barbiere (liberamente da Rossini); Grande, grande amore; Alluvione; Conversazione su Tiresia (di Andrea Camilleri).
Pianistes italians (1ª part): Giorgio Gaslini; Stefano Bollani; Giovanni Mirabassi; Enrico Pieranunzi & Chet Baker; Enrico Pieranunzi; Rita Marcotulli & Javier Girotto.
I primi anni sessanta sono per Lacy un periodo molto ricco dal punto di vista muscale, ma non altrettanto da quello delle possibilità di lavoro, e nel '62-64 Lacy non incide dischi propri. Anche alla ricerca di migliori opportunità, nel '65 Lacy arriva per la prima volta in Europa. A Roma nel dicembre del '65 Lacy, che in particolare grazie all'esempio di Don Cherry si è inoltrato sempre più decisamente nella direzione della libertà, incide in trio con Ken Carter al contrabbasso e Aldo Romano alla batteria l'album Disposability: è il primo album in cui compaiono dei brani firmati da lui. Lacy è entrato nella fase più free della sua musica. Nel febbraio del '66 Lacy (assieme fra gli altri a Don Cherry, Gato Barbieri, Enrico Rava) è nella formazione che incide a Milano la suite Nuovi Sentmenti/New Feelings di Giorgio Gaslini.
I primi anni sessanta sono per Lacy un periodo molto ricco dal punto di vista muscale, ma non altrettanto da quello delle possibilità di lavoro, e nel '62-64 Lacy non incide dischi propri. Anche alla ricerca di migliori opportunità, nel '65 Lacy arriva per la prima volta in Europa. A Roma nel dicembre del '65 Lacy, che in particolare grazie all'esempio di Don Cherry si è inoltrato sempre più decisamente nella direzione della libertà, incide in trio con Ken Carter al contrabbasso e Aldo Romano alla batteria l'album Disposability: è il primo album in cui compaiono dei brani firmati da lui. Lacy è entrato nella fase più free della sua musica. Nel febbraio del '66 Lacy (assieme fra gli altri a Don Cherry, Gato Barbieri, Enrico Rava) è nella formazione che incide a Milano la suite Nuovi Sentmenti/New Feelings di Giorgio Gaslini.
I primi anni sessanta sono per Lacy un periodo molto ricco dal punto di vista muscale, ma non altrettanto da quello delle possibilità di lavoro, e nel '62-64 Lacy non incide dischi propri. Anche alla ricerca di migliori opportunità, nel '65 Lacy arriva per la prima volta in Europa. A Roma nel dicembre del '65 Lacy, che in particolare grazie all'esempio di Don Cherry si è inoltrato sempre più decisamente nella direzione della libertà, incide in trio con Ken Carter al contrabbasso e Aldo Romano alla batteria l'album Disposability: è il primo album in cui compaiono dei brani firmati da lui. Lacy è entrato nella fase più free della sua musica. Nel febbraio del '66 Lacy (assieme fra gli altri a Don Cherry, Gato Barbieri, Enrico Rava) è nella formazione che incide a Milano la suite Nuovi Sentmenti/New Feelings di Giorgio Gaslini.
L'ospite è Jorge Bosso, compositore e violoncellista argentino che ci ha raccontato del suo disco .."Tangos at an exhibition". Poi la cronaca: Luca Chierici al concerto di Andras Schiff, e Michele Coralli ad un ..incontro in ricordo di Giorgio Gaslini. Annunciate la prima volta alla Scala del Pipistrello di Johann Strauss, e ..un ciclo al Teatro Verdi quale omaggio a Claude Debussy
L'ospite è Jorge Bosso, compositore e violoncellista argentino che ci ha raccontato del suo disco .."Tangos at an exhibition". Poi la cronaca: Luca Chierici al concerto di Andras Schiff, e Michele Coralli ad un ..incontro in ricordo di Giorgio Gaslini. Annunciate la prima volta alla Scala del Pipistrello di Johann Strauss, e ..un ciclo al Teatro Verdi quale omaggio a Claude Debussy
L'ospite è Jorge Bosso, compositore e violoncellista argentino che ci ha raccontato del suo disco .."Tangos at an exhibition". Poi la cronaca: Luca Chierici al concerto di Andras Schiff, e Michele Coralli ad un ..incontro in ricordo di Giorgio Gaslini. Annunciate la prima volta alla Scala del Pipistrello di Johann Strauss, e ..un ciclo al Teatro Verdi quale omaggio a Claude Debussy
We’ve been compiling this episode for about 6 months now and we’ve conducted interviews in New York, Bristol, The Shetland Islands and via Skype. We hope our delve into film criticism is worth the wait. Thank you firstly to our participants, so generous with their time and thoughts. A huge thank you also to our roving reporter Charlotte Crofts for the amazing interview with Tara Judah featured in the episode, and others we couldn’t manage to get in. Thank you finally to our listeners who suggested this episode. The wealth of material we got was overwhelming so look out for all the interviews being uploaded in January while we are on our winter break. That should keep you going in the cold winter months. Participants Tara Judah https://tarajudah.com/ @midnightmovies Sam Fragoso http://talkeasypod.com/ @SamFragoso Simran Hans https://www.theguardian.com/profile/simran-hans @heavier_things Ashley Clark http://www.bfi.org.uk/people/ashley-clark @_Ash_Clark Violet Lucca https://www.filmcomment.com/author/vlucca/ @unbuttonmyeyes Mark Kermode https://www.theguardian.com/profile/markkermode @KermodeMovie Prof. Linda Ruth Williams https://humanities.exeter.ac.uk/film/staff/lwilliams/ @lindaruth1 Tom Shone http://tomshone.blogspot.co.uk/ @Tom_Shone Roll of Honour All the critics given shout outs across our interviews... Sophie Mayer, Alexandra Heller-Nicholas, Cerise Howard, Emma Westwood, Thomas Caldwell, Josh Nelson, Jack Sargeant, Dana Linssen, Kees Driessen, Rüdiger Suchsland, Adrian Martin, Catherine Grant, Cristina Alvarez Lopez, Kevin B. Lee, Michael Wood, Jonathan Rosenbaum, Robin Wood, Victor Perkins, David Bordwell, Kristin Thompson, Hadley Freeman, Marina Hyde, Ren Zelen, Christina Newland, Molly Haskell, Ashley Clark, James Baldwin, Graham Greene, Cahiers Critics, Bogdanovich & Schrader, Toby Hazlet, Violet Lucca, Doreen St. Felix, Jia Tolentino, Vinson Cunningham, Hilton Als, Wendy Ide, Simran Hans, Guy Lodge, Pauline Kael, Kim Newman, Roger Ebert, Andrew Sarris, Alan Jones, J Hoberman, Anne Billson, Kate Muir, Kay Austin Collins, Ira Madison, Alyssa Wilkinson, Scott Tobias, Keith Phipps, Tasha Robertson, Tim Grierson, Anjelica Jade, Nathan Heller, Jeremy O’Harris, Hunter Harris, Wesley Morris, Nick Pinkerton, Eric Hynes, Badlands Film Collective, AO Scott, Anthony Lane, David Edelstein, Elvis Mitchell, Amy Taubin, Christian Lorentzen, Senses of Cinema, Four Columns and Reverse Shot. The incidental music for this episode is from Giorgio Gaslini's score for Antonioni's La Notte.
Riccardo Mazzoni ci parla di Milano Marilyn Mostra e incontro a Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico di Milano nell'anniversario della morte di Marilyn Monroe - con Claudio Ricordi torniamo sulla morte di Giorgio Gaslini
Riccardo Mazzoni ci parla di Milano Marilyn Mostra e incontro a Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico di Milano nell'anniversario della morte di Marilyn Monroe - con Claudio Ricordi torniamo sulla morte di Giorgio Gaslini (prima parte)
Riccardo Mazzoni ci parla di Milano Marilyn Mostra e incontro a Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico di Milano nell'anniversario della morte di Marilyn Monroe - con Claudio Ricordi torniamo sulla morte di Giorgio Gaslini (prima parte)
Paolo Pasi parla del suo libro Ho ucciso un principio, vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re, edito da Elèuthera - Marcello Lorrai ricorda Giorgio Gaslini
Paolo Pasi parla del suo libro Ho ucciso un principio, vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re, edito da Elèuthera - Marcello Lorrai ricorda Giorgio Gaslini (prima parte)
Paolo Pasi parla del suo libro Ho ucciso un principio, vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re, edito da Elèuthera - Marcello Lorrai ricorda Giorgio Gaslini (prima parte)
El baterista Magnus Öström publica su segundo trabajo tras la etapa de E.S.T. con su cuarteto, "Searching for Jupiter". En esta edición de "Club de Jazz" del 2 de octubre de 2013, nos internamos en "La notte" del cine con el pianista noruego Ketil Bjornstad. La inspiración le viene de Michelangelo Antonioni a cuya película "La notte" puso banda sonora el pianista Giorgio Gaslini, de quien escuchamos algunos de sus proyectos, incluida una colaboración con la Italian Instabile Orchestra. "desde mi cadiera" Jesús Moreno estrena el nuevo trabajo del saxofonista Justo Bagüeste bajo el título "7 haikus sinestésicos para un cadáver exquisito". En los "Ritmos Latinos" de Anxo, un clásico del pianista David Amramm de 1977 producto de un intercambio histórico de músicos cubano y estadounidenses. En el "Tren Azul" de Luis Díaz García, el encuentro en 1970 del trío de Tete Montoliu con el saxofonista "Soul´s nite out". En el "Jazz Porteño" de Alberto Varela, homenaje a Sergio Mihanovich, cuyo "Sometime ago" forma parte del Real Book. Escuchamos una versión del autor y del trío de Bill Evans. Toda la información y derechos: http://www.elclubdejazz.com
El baterista Magnus Öström publica su segundo trabajo tras la etapa de E.S.T. con su cuarteto, "Searching for Jupiter". En esta edición de "Club de Jazz" del 2 de octubre de 2013, nos internamos en "La notte" del cine con el pianista noruego Ketil Bjornstad. La inspiración le viene de Michelangelo Antonioni a cuya película "La notte" puso banda sonora el pianista Giorgio Gaslini, de quien escuchamos algunos de sus proyectos, incluida una colaboración con la Italian Instabile Orchestra. "desde mi cadiera" Jesús Moreno estrena el nuevo trabajo del saxofonista Justo Bagüeste bajo el título "7 haikus sinestésicos para un cadáver exquisito". En los "Ritmos Latinos" de Anxo, un clásico del pianista David Amramm de 1977 producto de un intercambio histórico de músicos cubano y estadounidenses. En el "Tren Azul" de Luis Díaz García, el encuentro en 1970 del trío de Tete Montoliu con el saxofonista "Soul´s nite out". En el "Jazz Porteño" de Alberto Varela, homenaje a Sergio Mihanovich, cuyo "Sometime ago" forma parte del Real Book. Escuchamos una versión del autor y del trío de Bill Evans. Toda la información y derechos: http://www.elclubdejazz.com