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Da Bosa a Guspini, 125 chilometri e 950 metri di dislivello, si pedala chiacchierando di fortune, cene di pesce, cavalli da traino e surf. Aspettando pazientemente l'onda giusta.*«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/parole-alvento--4719134/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7908LA FRANCIA E' CONSACRATA A MARIA ASSUNTA di Francesco PatrunoNei giorni scorsi, durante le Olimpiadi svoltesi a Parigi, abbiamo assistito a una derisione del Cristianesimo nella cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, tenutasi il 26 luglio. Gli organizzatori hanno voluto scimmiottare l'Ultima Cena. [...]Il carattere esoterico e neo-gnostico della cerimonia era evidente, perché, non a caso, la sua figura centrale era quella del dio pagano Dioniso, che per Friedrich Nietzsche e per gli esoteristi, incarnerebbe l'antitesi del Cristo e rappresenterebbe il simbolo della rottura con la morale cristiana, vista come avvilimento ed annientamento. [...]Guardando a questi spettacoli, così in contrasto con ciò che la Francia un tempo ha rappresentato per la Chiesa e per la fede cattolica, che ha visto germogliare in terra francese schiere di santi, tanto da essere considerata “figlia primogenita della Chiesa”, mi sono chiesto se essi riflettano davvero il popolo francese e le radici di quel paese. A un'analisi superficiale, potrebbe sembrare che quella Nazione non potrà mai tornare ai suoi fasti cristiani. Eppure, c'è speranza. Non dobbiamo dimenticare Colei che tutte le generazioni chiamano beata, a cui la Francia fu affidata secoli fa; un affidamento legato proprio alla solennità dell'Assunzione. Un affidamento che potrebbe costituire, secondo i tempi imperscrutabili della Vergine, che sono i tempi di Dio, il perno su cui la terra di Francia tornerà a essere pienamente cristiana.Cosa c'entra, dunque, quella Nazione con l'Assunta? È presto detto. Si tratta di una storia davvero affascinante, risalente al XVII sec., cioè alle vicissitudini private (e non solo) del re Luigi XIII e della regina Anna d'Austria. Sì, proprio quell'epoca e quei regno durante il quale è ambientata anche la vicenda de I tre moschettieri di Alexandre Dumas. Per farla breve, la coppia, molto pia e devota (sebbene il re non avesse mancato di intrattenere relazioni con cortigiane), non era stata benedetta dalla nascita di un figlio che potesse garantire la successione al trono. Per la verità, dal matrimonio, la regina concepì ben tre figli, che si risolsero in altrettanti aborti, di cui uno accidentale per una caduta dalle scale.La coppia regale, quindi, non poteva godere della gioia di un erede al trono.Fu su consiglio del monaco agostiniano scalzo Fra Fiacre di Sainte-Marguerite, personalità mistica dell'epoca, che aveva ricevuto nell'autunno 1637 alcune apparizioni della Vergine nelle quali la Madonna annunciava la prossima nascita di un erede al trono ed invitava - suo tramite - a tale scopo la regina Anna a compiere dei cicli di novene (il ciclo di novene si concluse il 5 dicembre di quell'anno, esattamente nove mesi dopo nacque il tanto desiderato bambino), e dell'ex cortigiana e confidente del re, Louise de La Fayette, divenuta nel frattempo monaca visitandina col nome di Suor Angelica, la quale aveva favorito la riconciliazione e la riunione del re con la regina, se si giunse - una volta avuta la certezza del concepimento del figlio da parte della sovrana - alla proposizione di un voto alla Madre di Dio.IL VOTO ALLA VERGINEPer la verità, sin dall'indomani del concepimento del figlio (avvenuto - si badi - dopo oltre un ventennio di matrimonio sostanzialmente sterile), e cioè dall'11 dicembre 1637, il re annunciava la sua intenzione di esprimere un voto alla Vergine. Il testo, più volte corretto e rifinito anche dal primo ministro del re, il celebre cardinal de Richelieu, fu sottoposto al Parlamento di Parigi. Il 10 febbraio 1638, finalmente, il re, nel suo castello di Saint-Germain-en-Laye, firmava, con proprie lettere patenti, il testo del voto in cui dichiarava solennemente che, «prendendo la santissima e gloriosissima Vergine come speciale protettrice del nostro regno, a Lei consacriamo particolarmente la nostra persona, il nostro Stato, la nostra corona e i nostri sudditi, supplicandola di ispirarci una santa condotta e difendere questo regno con tanta cura contro gli sforzi di tutti i suoi nemici [...]. E affinché i posteri non possano non seguire i nostri desideri su questo argomento, come monumento e segno immortale dell'attuale consacrazione che compiamo, faremo riedificare il grande altare della cattedrale di Parigi con un'immagine della Vergine che tenga tra le sue braccia quelle del suo prezioso Figlio deposto dalla Croce, e dove Noi saremo rappresentati ai piedi del Figlio e della Madre nell'atto di offrire loro la nostra corona e il nostro scettro.Ammoniamo il signor arcivescovo di Parigi, e gli ordiniamo nondimeno che ogni anno, nella festa e nel giorno dell'Assunzione, faccia commemorare la nostra presente dichiarazione nella messa solenne, che sarà detta nella sua chiesa cattedrale, e che dopo i vespri di detto giorno, nella detta chiesa si farà una processione, alla quale parteciperanno tutte le compagnie sovrane e gli organi cittadini, con cerimonie simili a quelle che si osservano nelle processioni generali più solenni, che vogliamo si facciano anche in tutte le chiese; sia parrocchiali che quelle dei monasteri di detta città e sobborgo, e in tutte le città, paesi e villaggi della detta diocesi di Parigi.Esortiamo parimenti gli arcivescovi e i vescovi del nostro regno, e nondimeno ingiungiamo loro di celebrare la stessa solennità nelle loro chiese episcopali, e delle loro diocesi, intendendo che a detta cerimonia siano presenti le corti del Parlamento e altre compagnie sovrane, e i principali ufficiali delle città, e avvertendo tutti i popoli ad avere una particolare devozione verso il Vergine, d'implorare in questo giorno la sua protezione, affinché, sotto una così potente Patrona, il nostro regno sia protetto da tutte le imprese dei nostri nemici, che goda lungamente di buona pace, che Dio vi sia servito e venerato così santamente affinché noi e i nostri sudditi arriviamo felici al fine ultimo per il quale tutti siamo stati creati, poiché tale è il nostro desiderio».Con questo voto, Luigi XIII istituì le processioni del 15 agosto durante le quali i sudditi avrebbero dovuto pregare Dio e la Vergine per i felici successi del re. Ogni chiesa del regno era tenuta, nella misura in cui la chiesa stessa non era già sotto il patronato della Vergine, a dedicare un altare o cappella principale alla Regina del Cielo. Luigi XIII promise infine di costruire un nuovo altare maggiore nella cattedrale di Notre Dame di Parigi, nonché di offrire alla cattedrale un nuovo gruppo scultoreo.LA NASCITA DELL'EREDE AL TRONO (DIEUDONNÉ, CIOÈ “DATO DA DIO”)Intanto, il 5 settembre 1638, nasceva il tanto desiderato figlio, Luigi XIV, il famoso Re Sole, soprannominato Dieudonné, cioè “dato da Dio”, proprio perché dono immeritato del Signore, ottenuto per intercessione della Vergine Maria, in un matrimonio sostanzialmente sterile, che si trascinava da oltre un ventennio.Da quell'anno 1638, ogni 15 agosto fu dedicato al ricordo di quel voto e della consacrazione della Francia e del suo popolo alla Madonna.Luigi XIII non fece in tempo ad adempiere al voto: vale a dire a costruire il nuovo altare maggiore a Notre Dame. Questo compito spettò al figlio, Luigi XIV, sessant'anni dopo. Dal 1708 al 1725, l'architetto Robert de Cotte rimodellò completamente il coro della cattedrale parigina, mascherando i costoloni con archi semicircolari più moderni. Ai lati dell'altare maggiore furono collocate sei statue di angeli in bronzo recanti gli strumenti della Passione di Cristo e quelle dei due re inginocchiati, Luigi XIII in atto di offrire scettro e corona di Guillaume Coustou e quella di Luigi XIV scolpita da Antoine Coysevox. Dietro l'altare maggiore, sotto l'arcata centrale dell'abside, fu collocato il gruppo scultoreo della Pietà, in marmo di Carrara, opera di Nicolas Coustou, che lo realizzò tra il 1714 e il 1715. Queste due statue dei re e quella della Pietà vennero rimosse nel 1793 e ricollocate nella cattedrale solo nel 1815, quelle dei sovrani su nuovi piedistalli completati nel 1816 con lo stemma del re di Francia.Tutto il gruppo scultoreo, pegno del voto del pio re di Francia, sono scampati miracolosamente al terribile incendio della cattedrale del 15 aprile 2019.La consacrazione della Francia e del re furono confermate da Luigi XIV il 25 marzo 1650 e vennero rinnovate in occasione del centenario del voto, nel 1738, dal re Luigi XV.Le campane e le processioni si svolsero ogni anno il 15 agosto sino alla Rivoluzione francese e per l'esattezza sino al 1791 compreso: il 14 agosto 1792, infatti, l'Assemblea legislativa rivoluzionaria abolì la consacrazione della Francia ed il voto; l'anno seguente, il 10 novembre 1793, profanata la cattedrale, essa fu trasformata nel tempio della dea Ragione.Con la caduta di Napoleone e la Restaurazione, il re Luigi XVIII ristabilì la celebrazione del voto nel 1814. Sotto la c.d. Monarchia di Luglio, nell'agosto 1831, il re Luigi Filippo I, figlio della Rivoluzione, abolì definitivamente il voto ed ogni celebrazione, nonostante la ferma e vana protesta di intellettuali cattolici come Lamennais, Lacordaire e Montalembert.Per la verità, già dalla modifica costituzionale del 1830 allorché la religione cattolica cessò di essere religione di Stato, il voto aveva perso forza di legge ed era caduto nel dimenticatoio, lasciando sostanzialmente all'iniziativa locale, popolare o diocesana, la celebrazione della ricorrenza.SANTA GIOVANNA D'ARCO PATRONA DI FRANCIA (DOPO L'ASSUNTA)A
Le tradizioni tedesche per la Pasqua hanno origini pagane e cristiane, e variano spesso da regione a regione: ce ne sono di suggestive e curiose, come ci racconta Enzo Savignano. E cosa c'entra il coniglio con le uova? Con l'antropologa Christiane Cantauw parliamo poi dell'importanza dei rituali e di come le tradizioni vanno, vengono e si adeguano alla società che cambia. Infine parliamo con Raffaele Garofalo della Missione italiana di Colonia della passione vivente del venerdì santo. Von Cristina Giordano.
Locomotive Breath Podcast del 28.02.24Rock Army Presenta: VULTUR "Sa Processioni De Is Mortus"Dalla Sardegna i Vultur sono una Black Metal Band che racconta d'esoterismo e magia nera dalle radici della terra Sarda.Con Major Tom & Easy Brother.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6508PERMESSE LE MANIFESTAZIONI PER L'8 MARZO, VIETATE LE PROCESSIONI PER LA SETTIMANA SANTAIl governo decide che a Madrid si può celebrare la festa della donna con manifestazioni fino a 500 persone, ma con la scusa dei contagi vieta le processioni religiosedi Caterina GiojelliIn Spagna il coronavirus contagerà meno l'8 marzo del Venerdì santo. A Madrid sono state autorizzate dal governo manifestazioni fino a 500 persone (quattro quelle già convocate dalla Commissione 8M), altrove si parla di duecento e tre metri di distanza l'una dall'altra, ma insomma: dove sarà possibile e con le restrizioni del caso la giornata mondiale della donna verrà celebrata. Non che la cosa piaccia al ministro della salute Carolina Darias che a fine febbraio aveva dichiarato pubblicamente che, stante la situazione epidemiologica, non aveva alcun senso stringersi nei cortei, tantomeno al sindaco di Madrid José Luis Martínez-Almeida: «Primo, sappiamo tutti quanto sia difficile controllare 500 persone e che siano 500. Secondo, sappiamo tutti che le distanze di sicurezza non vengono mantenute. Terzo, sappiamo tutti che la folla può essere un fattore di trasmissione del rischio».Tuttavia il direttore dell'unità di crisi Fernando Simón, direttore del Centro per il coordinamento degli allarmi sanitari e delle emergenze, non vede alcun pericolo, anzi, le manifestazioni femministe sono certamente meno rischiose delle processioni della Settimana santa: «Non è la stessa cosa trovarsi pigiati sotto statue e simulacri trasportati a spalla o partecipare a una manifestazione di 500 persone dove le distanze possono essere mantenute». Secondo l'epidemiologo i rischi sono associati al modo in cui le persone si relazionano tra loro, «e il modo di relazionarsi cambia anche a seconda del motivo per cui le persone si riuniscono».Così, mentre il delegato del governo spagnolo a Madrid, José Manuel Franco, spiegava che nella capitale le marce «non sono state vietate perché osservano i parametri richiesti», in molte regioni autonome della Spagna sono state annunciate restrizioni per le celebrazioni della Settimana Santa nonché confermata la soppressione di altri appuntamenti religiosi, come le Fallas di Valencia che ogni anno celebrano San Giuseppe o le feste di San Firmino a Navarra.LA FESTE DELLA NUOVA RELIGIONE DI STATO«Consentire le manifestazioni dell'8 marzo con quei parametri ridicoli prende in giro tutti noi cittadini che ogni giorno rispettiamo le misure imposte e rappresenta un vergognoso doppio standard», ha tuonato all'agenzia Aci Prensa padre Juan Manuel Góngora, parroco di Oria (Almería). Mentre Unidas Podemos annuncia che saranno in piazza a fianco delle donne sulle quali ricade lo stigma dello scorso anno, ai cattolici «viene ricordato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che quest'anno dobbiamo agire come se la "Settimana Santa non esistesse"». Ma quale autorità potrebbe multarlo se la domenica di Pasqua decidesse di varcare la soglia della Chiesa con l'ostensorio del santissimo sacramento in mano e se una folla di parrocchiani lo seguisse, ciascuno a debita distanza? Non sarebbero rispettate le stesse condizioni previste per l'8 marzo?È un anno che il culto cattolico viene demonizzato in Spagna (ricordate quando la Generalitat di Barcellona decise di punire l'arcivescovo per aver celebrato una messa per le vittime di Covid nella Sagrada Familia? Aveva violato il limite di 10 fedeli in una chiesa aperta a 1.000 turisti) e questo «nonostante non esista alcun contagio associato alle attività di culto in Spagna», ricorda padre Francisco José Delgado parlando di un paese dove le uniche celebrazioni ammesse sembrano quelle della «nuova religione di Stato» promossa da Podemos al governo.LA BOMBA DI CONTAGI DOPO L'8 MARZO SCORSOEsattamente un anno fa Covid aveva già travolto la Lombardia e gli esperti avevano avvisato la Spagna: il distanziamento è fondamentale, vietate gli assembramenti. Una raccomandazione che l'Oms deciderà di rendere tale solo il 9 marzo, fornendo a Pedro Sánchez il miglior alibi per non vietare le manifestazioni per la Festa della donna il giorno precedente. I giudici archiviarono le indagini sull'autorizzazione di queste mobilitazioni, nonostante lo stesso Simón avesse firmato un documento (seppur blando) su Covid il 10 febbraio, e avesse fatto sospendere un incontro della comunità evangelica in programma a Madrid alla fine del mese; quanto a Salvador Illa, il ministro della sanità - protagonista dell'assurdo disastro dell'acquisto reiterato di milioni di tamponi difettosi prodotti da una azienda cinese non autorizzata - raccomandava già allora di evitare riunioni tra il personale sanitario: l'analisi delle acque reflue di Barcellona dimostrava che il virus era presente in Spagna già a gennaio.Nonostante questo José Manuel Franco autorizzò le celebrazioni dell'8 marzo e la capitale, epicentro delle sfilate femministe, pagò in seguito un prezzo altissimo. Oggi Franco torna ad autorizzare le marce a Madrid, difendendo la libertà di espressione e piena democrazia in Spagna, prova ne sono le manifestazioni nel centro di Madrid a favore del rapper Pablo Hasél. Certo, il delegato prende le distanze dagli atti di vandalismo (per capirci, Barcellona è stata messa a ferro e fuoco) ma non c'è nulla che preoccupi il governo più dell'arrivo della Pasqua. «Con il Natale è arrivata la terza ondata e con essa una grande lezione» ha ammonito Pedro Sánchez, «l'obiettivo non è salvare la Settimana Santa», ma abbassare i 50 casi di incidenza ogni 100 mila abitanti. Come se il virus fosse femminista.Nota di BastaBugie: per capire cosa sono realmente le manifestazioni femministe si possono leggere i seguenti articoli e guardare i relativi video dello scorso anno.FEMMINISTE PRO ABORTO ASSALTANO LE CHIESEPer la festa della donna femministe a volto coperto hanno gettato vernice e tentato di dare fuoco alla cattedrale di Città del Messico (VIDEO: 8 marzo 2020 giornata di violenza e devastazione)da Sito del Timonehttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6066FEMMINISTE PRO ABORTO DANNO FUOCO ALLA CATTEDRALE DI CITTA' DEL MESSICOIl rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre svela che sono 300 milioni i cristiani che nel mondo patiscono forme di persecuzione, discriminazione e limitazione della libertà religiosa (VIDEO: La furia delle femministe)di Anna Bonohttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5865 Titolo originale: In Spagna il Covid è femminista, in piazza l'8 marzo, Pasqua a casaFonte: Tempi, 3 marzo 2021Pubblicato su BastaBugie n. 707
Even though Italy is a laic country there are still many religious traditions very importart to us. They are part of our culture and this is the reason why, every time, all the catholic celebrations and holidays are awaited with trepidation.In this podcast I am going to talk about the Holy week Processions. Keep listening to it to know more about!
Processioni con inchino, sindaco di Ercolano chiede lista portatoriL'articolo Processioni con inchino, sindaco di Ercolano chiede lista portatori proviene da Il Fatto Quotidiano.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3687LA SETTIMANA SANTA NON PUO' ESSERE SOLTANTO UNA PARENTESI SACRA di Don Stefano Bimbi La Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme e finisce con il Sabato Santo alle soglie della Pasqua di Risurrezione.Il Figlio di Dio, dopo essersi fatto uomo in obbedienza al Padre, ha accettato di compiere fino in fondo la sua volontà, affrontando per amore nostro la passione e la croce, per farci partecipi della sua risurrezione. È bene capire che Gesù ha scelto liberamente di vivere la passione, non è stato costretto dalle guardie che l'hanno arrestato o dai tribunali umani che l'hanno condannato. Più volte nel Vangelo si legge che la folla voleva uccidere Gesù perché pur essendo uomo, si proclamava Dio. Una volta volevano buttarlo giù dal precipizio, un'altra volevano lapidarlo e per questo avevano raccolto le pietre, ma in tutti questi casi Gesù si dileguava e non riuscivano ad ucciderlo. È quindi per una sua precisa volontà che è stato crocifisso quando è venuta l'Ora che aveva più volte annunciato. Questo ci permette di capire che Gesù è morto in croce per i nostri peccati, non perché è stato costretto dagli eventi. Ciascuno di noi vivendo la Settimana Santa può quindi dire: "Gesù è morto per i miei peccati, per salvarmi dalla morte e quindi io devo partecipare con il cuore vedendo il giusto (Gesù) che muore per l'ingiusto (che sono io)!". Ecco perché, in vista di una fruttuosa partecipazione alla Settimana Santa, ogni cristiano è invitato a confessarsi per poter partecipare con maggiore frutto alla Santa Pasqua.DOMENICA DELLE PALMENella Domenica delle Palme si ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme quando fu salutato dalla folla festante; ma, a quell'ingresso trionfale, seguì ben presto la condanna e la morte di Gesù. Dall'"osanna" al "crucifige": è questo il mistero del cuore umano. Certamente, in mezzo a quella folla che gridò "crocifiggilo" vi furono molti che poco prima accolsero trionfalmente Gesù e che, forse, furono stati anche miracolati da Lui.Non si può ascoltare la parola di Cristo per quanto riguarda i nostri rapporti in chiesa, e poi ascoltare i criteri del mondo per quanto riguarda la vita pratica. Gesù e il suo Vangelo devono essere la direttiva costante della nostra vita.GIOVEDÌ SANTOCon il Triduo Pasquale, "centro di tutto l'anno liturgico" come recita l'annuncio della Pasqua che si legge nella Santa Messa dell'Epifania, la Chiesa fa memoria del grande mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù.Il Giovedì Santo è il giorno in cui si fa memoria dell'istituzione del sacramento della Comunione e del Sacerdozio ministeriale. In mattinata (o, in alcune città, il mercoledì sera), ciascuna diocesi, radunata nella Chiesa Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la Messa crismale, nella quale vengono benedetti il sacro Crisma, l'Olio dei catecumeni e l'Olio degli infermi. Durante la Messa crismale, avviene anche il rinnovo delle promesse sacerdotali. Ogni sacerdote rinnova gli impegni che si è assunto nel giorno dell'Ordinazione. È bene che i fedeli accompagnino i sacerdoti con la preghiera personale.Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia effettivamente il Triduo pasquale, con la memoria dell'Ultima Cena, nella quale Gesù istituì il Memoriale della sua Pasqua, dando compimento al rito pasquale ebraico. Qui è bene chiarire che la Santa Messa, ogni Santa Messa, non è rivivere l'Ultima Cena. Memoriale non vuol dire semplicemente ricordare, ma attualizzare il sacrificio sulla croce di Gesù. Infatti senza la morte e risurrezione di Nostro Signore, l'ultima cena perderebbe qualunque significato di nuova ed eterna alleanza. Infatti le parole di Gesù che vengono utilizzate nella consacrazione ebbero durante l'Ultima Cena il verbo al futuro, sottintendendo che il pane spezzato e il vino versato erano il corpo spezzato e il sangue versato sulla croce. Noi utilizziamo i verbi al passato per intendere un fatto già compiuto, la passione, morte e risurrezione di Gesù, ma non dobbiamo dimenticare questo importante particolare e cioè che alla Santa Messa noi attualizziamo, cioè rendiamo nuovamente presente, l'unico sacrificio di Cristo: la sua morte in croce e la risurrezione. Tanti cristiani purtroppo dimenticano questo fatto e pensano che la Santa Messa sia un banchetto, una festa, un ritrovo della comunità, ecc. Solo se si comprende che la Santa Messa è invece la partecipazione ad un sacrificio, la si vive appieno in un clima di raccoglimento e di preghiera. Come Maria sotto la croce parteciperemo con il cuore agli eventi drammatici che Cristo vive per noi. Bando quindi a canti sguaiati, battimani e tutto ciò che distrae da un clima di raccoglimento necessario alla preghiera. Di recente anche Papa Francesco ha approvato un documento [vedi https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3401] che vieta sia il "canto della pace", definito un "abuso liturgico" in quanto inesistente nel Rito romano, sia lo scambio della pace dato tra celebrante e fedeli o tra fedeli che si spostino dalla propria panca: questi accorgimenti mirano appunto a mantenere un clima di raccoglimento proprio prima dell'Agnello di Dio. Questo momento, che rischia di essere adombrato appunto dallo scambio della pace, è in realtà uno dei più importanti della Santa Messa perché, nello spezzare il pane, ricorda il corpo di Cristo offerto sulla croce e invita quindi al riconoscimento dei propri peccati (non certo a un festoso scambio di auguri, come talvolta si ottiene durante lo scambio della pace).Il Giovedì Santo, si chiude infine con l'Adorazione eucaristica, nel ricordo dell'agonia del Signore nell'orto del Getsemani. Nella consapevolezza della sua imminente morte in croce, Egli sente una grande angoscia per la vicinanza della morte.VENERDÌ SANTODurante il Venerdì Santo la Chiesa ricorda la passione, la morte e la sepoltura di Gesù. Contempleremo quindi Cristo Crocifisso, parteciperemo alle sue sofferenze con la penitenza e il digiuno. È bene partecipare non solo alle varie Via Crucis o Processioni di Gesù morto che sono tradizionali nelle vie dei nostri paesi, ma anche alla Celebrazione della Passione che è un rito molto particolare e si svolge in chiesa. Visto che né il Venerdì Santo, né il Sabato Santo si celebrano Messe in nessuna parte del mondo, coloro che stanno facendo la pratica dei primi nove venerdì è bene che sappiano che non è richiesta la partecipazione alla Messa, bensì la sola Comunione. Quindi partecipando alla Celebrazione della Passione, pur non essendo una Messa, si può fare la Comunione e quindi la pratica dei primi venerdì non viene interrotta.SABATO SANTOIl Sabato Santo si può, facoltativamente, prolungare il digiuno del venerdì. È un giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare, assieme alla Madonna, in religioso silenzio, il grande avvenimento della Resurrezione in attesa di poter recitare con gioia nella Veglia pasquale: "O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto".Concludendo, la Settimana Santa merita davvero di essere vissuta bene. Così potremo riflettere sul criterio che ha guidato ogni scelta di Gesù durante tutta la sua vita: la ferma volontà di amare il Padre. Questa decisione di corrispondere al suo amore lo ha spinto ad abbracciare, in ogni singola circostanza, il progetto del Padre, anche quando questo ha comportato sacrificio e sofferenza.Nel rivivere la Settimana Santa, disponiamoci ad accogliere anche noi nella nostra vita la volontà di Dio, consapevoli che nella volontà di Dio, anche se appare dura, in contrasto con i nostri desideri, si trova il nostro vero bene, la via della vita.Come ha scritto san Josemaria Escrivá, "meditare sulla morte di Cristo diventa un invito ad affrontare con assoluta sincerità i nostri impegni quotidiani, un invito a prendere sul serio la fede che professiamo. Per cui la Settimana Santa non può essere soltanto una parentesi sacra nel contesto di una vita guidata da interessi umani: è invece un'occasione per introdurci con maggiore profondità nel mistero dell'Amore di Dio e poterlo poi mostrare agli uomini con la parola e con l'esempio".
intervista con Salvo Palazzolo, giornalista de La Repubblica; Maurizio De Lucia, magistrato, Padre redentorista; prof. Massimo Centini, antropologo
IL VESCOVO DI OPPIDO, SOSPENDE TUTTE LE PROCESSIONI. Mons. Francesco Milito, Vescovo della diocesi di Oppido mamertina - CARCERE DI REBIBBIA: TRE DETENUTI SI LAUREANO CON IL PROGETTO "TELEDIDATTICA". Angiolo Marroni, Garante detenuti per il Lazio - IN BRASILE MUORE UN GIORNALISTA ARGENTINO E LA MOGLIE LO APPRENDE DA TWITTER. Prof. Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale alla Sapienza di Roma - BRANI TRASMESSI: "Supernova" - RAY LAMONTAGNE - "I say a little prayer" - ARETHA FRANKLIN.