Podcasts about settimana santa

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Laser
Via Crucis segno sul territorio

Laser

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 23:49


In Ticino se ne contano ben 54. Monumentali, bellissime, segni sul territorio che definiscono storia e identità. Le vie crucis sono parte integrante del paesaggio e del presente delle comunità. E nella Settimana Santa vale la pena perdersi lungo sentieri percorsi da secoli, davanti a stazioni che raccontano il Calvario di Cristo, ed anche come sia cambiato nel tempo il messaggio che quei tragitti indicano. Tra le soste obbligate, le processioni storiche di Mendrisio, patrimonio immateriale dell'umanità UNESCO e simboli potentissimo della tradizione e della vita della Svizzera italiana.

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza
Mercoledì della Settimana Santa 2025

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 7:18


Omelia del 16 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250416 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250416mercoledidellasettimanasanta2025.m4a Wed 16 Apr 2025 18:30 +0100 Spirituality no

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 16, 2025 4:19


In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Esercizi Spirituali
Luigi M. Epicoco - La Settimana Santa

Esercizi Spirituali

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 53:23


Don Luigi Maria Epicoco presso la Parrocchia San Giovanni Battista di Velletri

PodLectio
PodLectio, meditazione del 16 aprile, mercoledì della settimana santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 5:22


Fra Francesco Patton, ⁠⁠⁠Custode di Terra Santa⁠⁠⁠, medita il Vangelo del giorno, Mercoledì delle Ceneri.Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠Vangelo secondo Matteo 26,14-25⁠.

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza
Martedì della Settimana Santa 2025

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 16:04


Omelia del 15 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250415 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250415martedidellasettimanasanta2025.m4a Tue 15 Apr 2025 18:30 +0100 Spirituality no

La Gioia del Vangelo
Martedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 4:19


In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

PodLectio
PodLectio, meditazione del 15 aprile, martedì della settimana santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 8:20


Fra Jacob Varnai, della comunità del Cenacolo a Gerusalemme , medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38.

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza
Lunedì della Settimana Santa 2025

Il Vangelo ci racconta la nostra Bellezza

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 5:40


Omelia del 14 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250414 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250414lunedidellasettimanasanta2025.m4a Mon 14 Apr 2025 18:30 +0100 Spirituality no

La Gioia del Vangelo
Lunedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 4:19


Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Corriere Daily
La strage di Sumy. Le incertezze sui dazi. Riecco Papa Francesco

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 19:44


Lorenzo Cremonesi racconta il bombardamento russo sulla città ucraina, che ha provocato la morte di 34 civili e il ferimento di altri 117. Giuseppe Sarcina parla della sospensione delle tariffe sui prodotti tech e delle possibili imposizioni di altre misure, che agitano gli Stati Uniti. Gian Guido Vecchi fa il punto sulla salute del Pontefice, riapparso in pubblico al termine della Messa in San Pietro per la Domenica delle Palme.I link di corriere.it:Attacco missilistico russo su Sumy: 34 mortiApple, Amazon e le altre Big Tech sono davvero al sicuro dai dazi di Trump?Il Papa in piazza: «Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa!»

PodLectio
PodLectio, meditazione del 14 aprile, lunedì della settimana santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 6:31


Fra Francesco Ielpo, delegato del Custode per l'Italia, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 12,1-11.

Un libro tira l'altro
Einstein, oltre la fisica

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025


Sono passati 70 anni dalla morte di Albert Einstein, noto in tutto il mondo per aver rivoluzionato la nostra comprensione del cosmo e la concezione dello spazio-tempo. Ma oltre al fisico Einstein aveva anche un profondo lato spirituale.Ne parliamo nella prima parte con Luigi Civalleri, divulgatore scientifico e traduttore del libro di Kieran Fox, Sono parte dell’infinito, La biografia spirituale di Albert Einstein, EGEA.Nella seconda parte continuiamo a parlare di fisica con le seguenti recensioni:- Anna Parisi – Valentina Schettini, Quanti, quanti? Salani- Matteo Fadel – Alberto Giannone, Se fosse tutto Quanto, La fisica quantistica la capisci solo se la vivi, Mondadori- Giuseppe Mussardo, Dio gioca a dadi con il mondo. La storia della meccanica quantistica, Castelvecchi.Per la Settimana Santa tre libri a tema:- Sergej N. Bulgàkov, Giuda Iscariota, L'apostolo traditore, EDB- Daniel Marghera, Paolo di Tarso, L’enfant terrible, Claudiana- Gabriele Boccaccini, Giulio Mariotti, Paolo di Tarso, Un ebreo del suo tempo, Carocci.Un Confettino pasquale quello di questa settimana:- Annette Langen, La meravigliosa storia di Pasqua, Paoline.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 13.04.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Apr 12, 2025 10:00


Il Papa a sorpresa in Piazza San Pietro: "Buona Domenica delle Palme e buona Settimana Santa. E Francesco ricorda che in Sudan la sofferenza degli innocenti ci implora di agire Raid di Israele a Gaza e della Russia in Ucraina. Decine i morti. Almeno otto mila afghani espulsi dal Pakistan per il rimpatrio forzato

The Big Gay Podcast from Puglia
What to See During Settimana Santa (Holy Week) in Puglia

The Big Gay Podcast from Puglia

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025 17:55


We preview Holy Week in Puglia, the week leading up to Easter. During Holy Week many towns in Puglia hold elaborate processions and ceremonies to commemorate the Passion and Death of Christ. These rituals are often marked by solemn music, prayers, and the use of symbols and images that evoke feelings of sorrow and mourning. From the Vattienti of Martina Franca and the Pappamusci of Francavilla Fontana to the Procession of Maria Addolorata in Taranto. Whether you are a believer or not, there is something deeply moving about the devotion and passion that is on display during la settimana santa. For more detail and photographs from the events mentioned in this podcast episode, visit our Puglia Guys guide to Easter in Puglia: The Passion and Pain | Aspects of Holy Week in Puglia. Follow us on Instagram for frequent video stories, reels, photos, ideas and other information to inspire your stay in Puglia (including videos in our stories from Holy Week events).

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia Dom. delle Palme - Anno C (Lc 22,14-23,56)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Apr 9, 2025 11:44


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8123OMELIA DOM. DELLE PALME - ANNO C (Lc 22,14-23.56) di Don Stefano Bimbi La Domenica delle Palme apre la Settimana Santa: i giorni in cui riviviamo il cuore della fede cristiana. Non si tratta solo di ricordare eventi del passato. Si tratta di entrare, anche noi, nella Passione di Gesù, lasciandoci trasformare.UN MOMENTO DI INTIMITÀ CON IL PADRE: ANDÒ AL MONTE DEGLI ULIVIGesù "uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono". Egli aveva l'abitudine di ritirarsi in preghiera, ad esempio prima della scelta dei dodici apostoli. Anche noi abbiamo bisogno di momenti di silenzio e di preghiera per affrontare le sfide della vita: il lavoro, le relazioni, le incertezze sul futuro. Spesso siamo distratti, presi dalla frenesia o dalle distrazioni digitali. Gesù ci mostra che la preghiera non è un optional, ma una necessità.Quando è l'ultima volta che hai cercato un momento di silenzio per parlare con Dio? Cosa ti impedisce di farlo regolarmente? Come puoi trasformare un luogo o un momento della tua giornata in un "monte degli Ulivi" personale?San Francesco d'Assisi, nella sua vita, cercava spesso la solitudine per pregare, come quando si ritirava nei boschi o nelle grotte. Anche nei momenti di dubbio o sofferenza, trovava forza nell'abbandono a Dio, come quando disse: "Signore, che vuoi che io faccia?". Si sentì rispondere: "Va' e ripara la mia casa".L'INVITO ALLA VIGILANZA: PREGATE, PER NON ENTRARE IN TENTAZIONEGesù, giunto al Getsemani, dice ai discepoli: "Pregate, per non entrare in tentazione". Queste parole sono un monito per noi oggi. La "tentazione" non è solo il peccato, ma anche la stanchezza, la paura, la disperazione che ci fanno perdere di vista ciò che è veramente importante. Nella tua vita, quali sono le tentazioni che ti allontanano da Dio o dai principi cristiani? Potrebbe essere la pressione sociale, la ricerca del successo a tutti i costi, la paura di fallire, ecc.Gesù ci invita a essere vigili, a non "addormentarci" come i discepoli, che erano sopraffatti dalla tristezza. La preghiera non è solo parlare con Dio, ma anche ascoltare, lasciarsi guidare. È un'àncora che ci tiene saldi nelle tempeste. In quali momenti senti di essere più vulnerabile alla tentazione? Quali sono le "tentazioni" che ti distraggono dalla relazione con Dio o con gli altri? Come puoi essere più vigile e attivo nella tua vita spirituale? Da quanto tempo non vai a parlare con il tuo padre spirituale?Santa Teresa di Calcutta, pur vivendo nella povertà e nel caos delle strade, trovava tempo ogni giorno per pregare: ogni mattina tre ore che comprendevano la Santa Messa, l'adorazione e la meditazione personale. Diceva: "Nella preghiera troviamo la forza per affrontare qualsiasi sfida". La sua vigilanza spirituale le ha permesso di non cedere mai alla disperazione, anche nei momenti più difficili.LA LOTTA UMANA DI GESÙ: ALLONTANA DA ME QUESTO CALICENella Passione vediamo Gesù nella sua umanità. Chiede al Padre di allontanare da Lui il "calice", cioè la sofferenza e la morte che lo attendono. È una preghiera sincera, che rivela paura e angoscia, ma termina con un atto di fiducia: "Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Questo ci insegna che è normale avere paura, sentirsi sopraffatti. La vera forza non sta nel basarsi sulle nostre forze, ma nell'affidarsi a Dio, anche quando non capiamo il suo progetto.Per noi questo può significare affrontare una scelta difficile soprattutto quando la malattia e la sofferenza, la solitudine e l'abbandono, bussano alla nostra porta inaspettatamente o per lungo tempo. Qual è il "calice" che fatichi ad accettare nella tua vita? Una situazione che non scegli, ma ti tocca vivere? Riesci a dire, come Gesù, "non sia fatta la mia, ma la tua volontà" o ti senti bloccato dalla paura o dall'angoscia?San Massimiliano Maria Kolbe accattò il calice della sofferenza quando offrì la sua vita per salvare quella di un padre di famiglia in un lager nazista. Nel bunker della fame e della sete, riservato a chi aveva tentato di evadere, non si abbandonò alla tristezza o alla disperazione, ma pregava e cantava in onore di Dio e della Madonna coinvolgendo gli altri condannati per far loro rivolgere lo sguardo al Cielo. Non morì di fame, ma dopo lunghi giorni di indicibile sofferenza gli fu praticata una iniezione letale. La sua vicenda sarebbe potuta rimanere sconosciuta, mentre ebbe una diffusione planetaria grazie ai testimoni oculari sopravvissuti alla prigionia.LA LOTTA INTERIORE: IL SUO SUDORE DIVENTÒ COME GOCCE DI SANGUEGesù, nella preghiera, lotta intensamente, tanto che il suo sudore diventa "come gocce di sangue". Questa immagine ci mostra quanto fosse reale la sua sofferenza, sia quella fisica che quella spirituale. Non era una recita con degli attori, ma una battaglia interiore tra la sua volontà umana e la missione che il Padre gli aveva affidato.Anche noi, a volte, viviamo battaglie interiori: dubbi sulla fede, sensi di colpa, pressioni esterne. Quali sono le tue "battaglie interiori" attuali? Come affronti queste lotte? Ti chiudi in te stesso, o cerchi conforto in Dio, nella preghiera e nei sacramenti? Come puoi trasformare queste difficoltà in un momento di crescita?San Giovanni Bosco, educando i giovani difficili del suo tempo, affrontò molte sfide e opposizioni. Una volta, per eliminarlo, chiamarono il manicomio dicendo che il sacerdote era diventato pazzo. Quando arrivò il mezzo trainato da cavalli per prenderlo capì dove l'avrebbero portato gli infermieri. Allora li convinse a salire prima loro e poi, anziché seguirli anche lui, chiuse lo sportello dicendo al cocchiere di andare via velocemente. I poveretti gridavano di non essere loro i pazzi, ma lui non gli dette retta visto che chi è veramente pazzo non sa di esserlo e le loro grida confermavano questa regola. La forza e l'astuzia di don Bosco veniva dalla preghiera e dalla fiducia in Dio, anche quando tutto sembrava perduto e tutti gli erano contro.L'APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ: PERCHÉ DORMITE? ALZATEVI E PREGATEGesù trova i discepoli che dormono "per la tristezza". Non sono cattivi, ma fragili, distratti, incapaci di sostenere la prova. Quante volte anche noi ci "addormentiamo" spiritualmente, lasciando che la pigrizia, la distrazione o la paura ci tengano lontani dal cammino spirituale? Gesù li invita ad alzarsi e a pregare, a non arrendersi alla tentazione.Per noi questo può significare prendere decisioni coraggiose che diano una svolta alla nostra vita. Non possiamo permetterci di "dormire" quando il mondo ha bisogno di testimoni di Cristo.In quali aree della tua vita stai "dormendo" spiritualmente o moralmente? Cosa puoi fare, oggi, per "alzarti" e rispondere all'appello di Gesù?Santa Giovanna d'Arco, nonostante la sua giovane età, non si tirò indietro davanti alle voci dei santi che le dicevano che avrebbe salvato la Francia dall'invasore Inglese. Fu vigilante e coraggiosa, guidata dalla preghiera e dalla fiducia in Dio, anche quando tutti le voltarono le spalle, incluso Carlo VII che era riuscita a fare incoronare re di Francia.LUCE NELLE TENEBRE: IL TRADIMENTO DI GIUDA E LA REAZIONE DI GESÙQuando Giuda arriva per tradire Gesù con un bacio, vediamo il contrasto tra l'amore di Cristo e la malvagità umana. Gesù non reagisce con rabbia o violenza, ma con dignità e misericordia, guarendo persino l'orecchio del servo del sommo sacerdote che Pietro aveva mozzato con la spada. Questo ci insegna che, anche quando siamo feriti o traditi, dobbiamo rispondere con amore e perdono.Nella tua vita, hai mai sperimentato un tradimento come quello di Giuda o una delusione da parte di persone di cui ti fidavi? Come hai reagito? Come puoi imitare Gesù, scegliendo la misericordia invece della vendetta? Santo Stefano, il primo martire, mentre veniva lapidato, pregò per i suoi persecutori, dicendo: "Signore, non imputare loro questo peccato". La sua testimonianza di perdono è un esempio luminoso di come seguire Cristo anche nelle situazioni più dolorose. Santo Stefano è il primo ad aver seguito Gesù sulla via del martirio, ma è anche il primo dopo Gesù a perdonare i suoi persecutori.VIVERE SPIRITUALMENTE LA SETTIMANA SANTAOggi siamo entrati nella Settimana Santa con il ricordo della Domenica delle Palme: lasciamo che il racconto della Passione ci accompagni. Gesù ci mostra la strada: la preghiera, la fiducia in Dio, la vigilanza e il perdono. Non si tratta solo di ricordare ciò che è accaduto 2000 anni fa, ma di vivere oggi, nella nostra vita, la stessa passione di Cristo.Fai di tutto per partecipare il più possibile alle celebrazioni della Settimana Santa: la Messa del Giovedì Santo, la Via Crucis del Venerdì Santo, la Veglia Pasquale.Che questi giorni siano per ciascuno di noi un tempo di grazia, di conversione e di rinnovato impegno a seguire Cristo con tutto il cuore, confidando nell'aiuto costante di Dio che ci sostiene in ogni passo del nostro cammino.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Beata Pierina Morosini martire della purezza

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 13:42


VIDEO: Pierina Morosini ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Rnj0rXeoC1E&list=PLolpIV2TSebVM7CoAHtiTvbPX4t2opTUUTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8103BEATA PIERINA MOROSINI, MARTIRE DELLA PUREZZA COME SANTA MARIA GORETTIPrimogenita di nove figli, a 16 anni partecipa a Roma alla beatificazione di Santa Maria Goretti e dieci anni dopo un giovane tenta di violentarla, ma respinto la uccide (VIDEO: Pierina Morosini)di Gianpiero Pettiti ed Emilia Flocchini Pierina Morosini nasce il 7 gennaio 1931 a Fiobbio di Albino, nella bergamasca; viene battezzata il giorno seguente, coi nomi di Pierina Eugenia. È la primogenita di una famiglia di nove figli. Suo padre, Rocco Morosini, rimane invalido e guadagna qualcosa facendo il guardiano notturno in uno stabilimento. Sua madre, Sara Noris, invece bada, oltre che ai figli propri, anche a quelli degli altri, solo in cambio del pane con cui riempire la bocca della sua nidiata.Con simili premesse Pierina cresce, imparando da subito ad archiviare i sogni senza troppi rimpianti: deve rinunciare a studiare ed a diplomarsi maestra, anche se ne avrebbe i numeri; deve rinunciare a entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, anche se tutti trovano che la sua vocazione sia solida e ben fondata; deve rinunciare anche al sogno missionario, il cui solo pensiero le fa battere il cuore come se fosse il primo amore.Il 18 marzo 1946, poco più che quindicenne, fu assunta nel Cotonificio Honegger di Albino, un'azienda di circa 1300 dipendenti. Qui cominciò a lavorare prima come addetta alle pulizie del reparto e dei telai, poi come apprendista e aiutante delle altre operaie, infine divenne operatrice ai telai. Questo stipendio è l'unica entrata fissa su cui può contare la sua famiglia. Per il primo turno deve svegliarsi alle quattro del mattino, ma invariabilmente trova ancora il tempo di prendere un "pezzo" di Messa e soprattutto di fare la Comunione, che l'accompagnerà per tutto il giorno. Pierina prega lungo la strada, prega quando è al telaio, prega quando riesce a scappare per qualche minuto in chiesa. Durante un ricovero ospedaliero dovuto a un incidente sul lavoro, conobbe padre Luciano Mologni, del Convento dei frati minori Cappuccini di Albino, che sarebbe diventato il suo padre spirituale. Pierina viene nominata dirigente parrocchiale di Azione Cattolica ed è attivissima in parrocchia, il suo specifico campo di apostolato. Trova, così, in famiglia, il convento cui ha dovuto rinunciare; nella fabbrica, la scuola in cui aveva sperato di insegnare; nella sua parrocchia, la missione in cui aveva sognato di andare.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANOSi dà un regolamento di vita e soprattutto traccia per se stessa alcuni propositi che, nella loro semplicità, danno la misura di quest'anima innamorata di Dio. Tra le altre cose, si propone di «tener la pace in famiglia», di «mostrarsi sempre allegra» e di «cercare di non sapere le cose altrui». Tra i suoi appunti spicca una frase in cui è condensata tutta la sua vita: «il mio amore, un Dio Crocifisso; la mia forza, la Santa Comunione; l'ora preferita, quella della Messa; la mia divisa, essere un nulla; la mia meta, il cielo». In questo periodo manifestò alla mamma il desiderio di farsi suora ma venne distolta da questo proposito in quanto il suo lavoro e la sua presenza erano necessari alla famiglia.Nel 1947 è a Roma, per la beatificazione di Maria Goretti, la piccola martire delle Paludi Pontine, che su indicazione di papa Pio XII venne proposta come modello di virtù cristiane per le nuove generazioni. Alla nuova beata e futura santa Pierina "ruba" il segreto che l'ha portata sugli altari, lasciandolo maturare lentamente in lei. L'8 dicembre, festa dell'Immacolata, professò i voti privati di castità, povertà e obbedienza. Nel 1948 approfondì il suo impegno spirituale e il suo servizio alla Chiesa. S'iscrisse all'Apostolato della Riparazione e alle Figlie di Maria. Indossò lo scapolare carmelitano e aderì al Terz'Ordine francescano. Nel 1950 provò ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, ma anche questa volta ricevette un fermo diniego. Continuò senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia; diventò zelatrice dell'Opera San Gregorio Barbarigo che aiuta il seminario diocesano di Bergamo.IL MARTIRIODieci anni dopo la beatificazione di Maria Goretti confida ad uno dei suoi fratelli: «Piuttosto che commettere un peccato mi lascio ammazzare». Che questo non sia solo un pio desiderio lo dimostra appena un mese dopo aver pronunciato questa frase. Pierina, nella freschezza dei suoi 26 anni, anche se volutamente vestita in modo dimesso, non può nascondere la sua avvenenza, che accende insani desideri in una mente malata.Il 4 aprile 1957, pochi minuti prima delle 15, Pierina è di ritorno dal suo turno di lavoro in fabbrica. Lungo i sentieri solitari del monte Misna, viene assalita dal violentatore nel castagneto che abitualmente, due volte al giorno, attraversa da undici anni per recarsi al lavoro. È inutile il suo tentativo di fuga, perché l'uomo le fracassa il cranio a colpi di pietra. Trasportata in ospedale a Bergamo, vi muore due giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza.È fin troppo facile, per la gente, vedere in lei una nuova Maria Goretti; ed è infatti proprio la sua gente ad impedire che Pierina resti a lungo sottoterra e che il suo omicidio venga semplicemente archiviato come un pur tragico fatto di cronaca nera.Così, mentre la giustizia umana compie il suo corso nei confronti del giovane di Albino individuato come l'omicida, la Chiesa comincia invece ad interessarsi di lei. Il vescovo di Bergamo, monsignor Clemente Gaddi, l'8 dicembre 1975 avvia l'iter per la causa di beatificazione. [...] Il 3 luglio 1987 il Papa san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui l'uccisione di Pierina Morosini era da considerare un autentico martirio. Lo stesso Pontefice ha celebrato la sua beatificazione il 4 ottobre 1987, durante l'assemblea del Sinodo dei Vescovi dedicata al tema «Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo», proponendola come autentica icona di un laicato maturo e coerente, anche a costo della vita.Nella diocesi di Bergamo la memoria liturgica della Beata Pierina Morosini si celebra il 6 maggio, un mese dopo la sua nascita al Cielo, perché il 6 aprile può corrispondere ai giorni della Settimana Santa o dell'Ottava di Pasqua.Il 10 aprile 1983 i resti mortali di Pierina erano stati traslati dal cimitero di Fiobbio alla chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio di Padova, e posti in un sarcofago di marmo bianco, situato vicino al banco dove solitamente lei s'inginocchiava a pregare. Dopo la beatificazione, sono stati collocati sotto l'altare maggiore della chiesa di Sant'Antonio di Padova a Fiobbio.Nota di BastaBugie: negli scritti di Pierina si trovano il prezioso "Piccolo regolamento quotidiano" e "I sette propositi". Eccoli qui riportati.I SETTE PROPOSITI1) Mi sforzerò di tenere la pace nella famiglia.2) Quando la stanchezza m'avrà vinta, mi mostrerò sempre allegra.3) Avrò sommo rispetto verso la mamma, la obbedirò e non risponderò sgarbatamente.4) Non prenderò nessuna golosità.5) Durante la giornata mi terrò alla presenza di Dio, farò Comunioni spirituali e reciterò giaculatorie.6) Non cercherò di sapere cose altrui.7) Non dirò mai parola in mia lode e procurerò di star nascosta agli occhi degli uomini.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANO1) Mi alzerò per tempo, senza poltrire e, vestendomi modestamente, offrirò la mia giornata a Gesù per le mani di Maria SS.2) Preghiere del mattino - Santa Messa e - possibilmente, Comunione quotidiana.3) Meditazione di almeno 15 minuti raccoglimento, amore, propositi pratici per il giorno.4) Tornata a casa, attenderò con la massima fedeltà e serenità alle mie faccende domestiche e al mio lavoro.5) Al suono di ogni ora penserò a Gesù e a Maria con una giaculatoria o uno sguardo d'amore.6) Ogni mia azione la farò in unione con Maria; e nelle contrarietà mi abbandonerò, come una bambina sul suo Cuore materno, invocando il suo aiuto e quello del mio caro Angelo custode.7) Dirò il S. Rosario o almeno una corona, secondo le mie possibilità.8) Ogni giorno mi sforzerò di offrire a Maria Santissima qualche "fiore" profumato e nascosto una mortificazione di lingua, di occhi, di gola, soprattutto di volontà.9) Non mi metterò mai a tavola senza aver fatto una piccola preghiera, né mai mi alzerò senza aver compiuto una mortificazione di gola.10) Mi sforzerò di sorridere a tutti e di cedere, con amabilità, al giudizio degli altri, specialmente dei miei genitori e superiori.11) Curerò sommamente la modestia nel vestito, nello star seduta e nel camminare; con nessuno mi permetterò leggerezze di parole o di mani.12) Prima di coricarmi, secondo le possibilità, farò un po' di lettura spirituale e scriverò il resoconto dell'esame di coscienza; quindi, recitata la preghiera della sera mi addormenterò pensando alla Comunione dell'indomani o a qualche buona cosa.N.D. Tutto questo mi propongo di metterlo in pratica fedelmente, con amore e gioia, ma senza eccessive preoccupazioni; pronta ad omettere qualche devozione o ad interromperla, quando l'ubbidienza ai superiori o ai miei doveri lo richiede, sicura che la Madonna preferisce da me, sua piccola schiava d'amore, l'offerta del mio cuore e della mia volontà in tutte le circostanze della vita.

BASTA BUGIE - Santi e beati
La storia di suor Clare Crockett nel libro "Sola con il solo"

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 12, 2025 15:24


VIDEO: Canzone su suor Clare ➜ https://www.youtube.com/watch?v=DVtepqmqJCoTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8096LA STORIA DI SUOR CLARE CROCKETT NEL LIBRO ''SOLA CON IL SOLO'' di Valerio Pece Della vulcanica e affascinante suor Clare Crockett, morta a 33 anni nel terribile terremoto che nel 2016 colpì l'Ecuador, la Nuova Bussola si era già occupata. Esattamente il 16 aprile di cinque anni fa la suora irlandese saliva al Cielo insieme a cinque candidate del Focolare della Madre e ad altri 400 ecuadoriani. In sua memoria esce oggi, nella traduzione italiana, il libro che descrive la sua figura: "Suor Clare Crockett. Sola con il Solo". Lo ha scritto suor Kristen Gardner, trentaquattrenne di Columbus, Ohio, che per via degli anni del postulandato passati insieme è stata molto vicina a suor Clare. Suor Kristen presenterà ufficialmente il libro, rispondendo alle domande del pubblico, alle ore 20 di oggi.Raggiunta dalla Bussola a poche ora dalla presentazione di "Sola con il Solo", la suora americana ci racconta i singolari inizi, indiscutibilmente guidati da Dio in ogni dettaglio, di quella consorella morta in odore di santità. «Possiamo dire che il Signore si servì di un equivoco. All'invito di un'amica per "un viaggio gratis in Spagna", la giovane Clare Crockett rispose con un "sì" entusiasta. Della Spagna, però, cercava il sole e le spiagge, si ritrovò invece catapultata dentro un'intensa settimana di spiritualità in un antico monastero. L'aspirazione della giovane Clare in quel momento della sua vita era una sola: camminare sul tappeto rosso di Hollywood. Sognava di fare l'attrice e aveva tutti i numeri per farlo: voce, bellezza, personalità. Eppure, in quel Venerdì Santo del 2000, a 17 anni, mise da parte tutti i suoi sogni per un sogno più grande. Successe esattamente nell'attimo in cui incontrò da sola Cristo Crocifisso».PERCHÉ CONTINUI A FERIRMI?Quel passo, però, non fu semplice. Aggiunge suor Kristen: «Dopo quella forte esperienza estiva, tornata in Irlanda, Clare ricade nello stile di vita che aveva lasciato: partecipa alle riprese di un film ("Sunday", di Charles McDougall, regista di successo e autore della serie televisiva "Sex and the City", ndr) e il peccato torna a regnare nella sua anima». In una testimonianza confluita in "O tutto o niente!" - il commovente docufilm curato sempre da suor Kristen Gardner - fu la stessa suor Clare a confessarlo: «Vivevo male, in peccato mortale. Bevevo molto, iniziai a fumare droghe, continuavo a far tardi con gli amici. Ero uguale a prima, non avevo la forza di tagliare con tutto. Ovviamente non avevo questa forza solo perché non avevo chiesto aiuto al Signore». Il Signore però voleva fortissimamente il cuore di quella ragazza. Così, una notte che Clare esagerò con l'alcol, sentì Gesù che le diceva: «Perché continui a ferirmi?».Suor Kristen Gardner confessa che furono due i momenti più difficili per la suora irlandese. «È vero che l'estate successiva a quella in cui partecipò alla Settimana Santa in Spagna - racconta la biografa di suor Clare alla Bussola - entrò da postulante nella nostra casa. È vero anche, però, che il suo manager la tartassava, chiamando un giorno sì e uno no per parlarle del ruolo da protagonista che avrebbe avuto in un nuovo film. Era il 2001. Non fu semplice per Clare, ma vinse l'amore per il Signore».L'altro momento in cui suor Clare fu fortemente tentata fu l'anno prima di diventare suora. «Eravamo negli Stati Uniti, e il diavolo non poteva lasciarla in pace prima dell'appuntamento più importante», confida suor Kristen. «Leggendo attentamente i sei diari personali della nostra amata consorella, ci ha sorpreso un passaggio legato proprio a quel momento. Non sappiamo con quale modalità, ma suor Clare ricevette dal Signore queste precise parole: "Se tu non riuscirai a camminare, io ti prenderò in braccio ma tu non mi lasciare". Parole fortissime che lei ripeté in pubblico più volte e in tutta semplicità».Le missioni a cui partecipò la suora nata a Derry nel 1982 sono state molte, faticose e multiformi. Lavorò a Belmonte, in Spagna, con le sfortunate ragazze di un collegio; quindi fu spostata a Jacksonville, in Florida, dove insegnò inglese e religione ai bambini della scuola dell'"Assunzione". Nel 2010 tornerà in Spagna, questa volta a Valencia, per assistere spiritualmente i malati in fase terminale. Un apostolato difficile. «Sicuramente arduo - ribadisce suor Kristen alla Bussola -, ma suor Clare ha sempre lavorato ovunque con la stessa gioia, qualunque opera prestasse. Era una trascinatrice infaticabile. Per capirla possiamo pensare all'immagine dell'"assegno in bianco": ogni giorno offriva al Signore un assegno in bianco affinché Egli potesse chiederle tutto ciò che voleva».SOLA CON IL SOLOIl titolo del libro, «Sola con il Solo», è preso dal motto che lo spagnolo Padre Rafael Alonso, settantatreenne fondatore del Focolare della Madre, diede a Clare Crockett il giorno in cui questa emise i voti perpetui. «In realtà - racconta suor Kristen - nella scelta del motto da parte del nostro fondatore, che a quella ragazza che andava a parlargli fumando ha creduto fin dal primissimo incontro, si nasconde un doppio significato. Innanzitutto, il giorno in cui prese i voti, a differenza di quanto comunemente accade, suor Clare si trovò sola. Dovevano essere in quattro suore ma tre lasciarono il Focolare poco prima. L'altro motivo è che nel già ricordato Venerdì Santo del 2000, quando Clare, mettendosi in fila con le mani in tasca, baciò la croce, si trovò sola con il Crocifisso. "Sola con il Solo", appunto. Senza, cioè, quelle maschere che facevano di lei una persona irresistibile, perennemente "contesa" ma fondamentalmente incapace di rimanere sola davanti alla sua vita».In effetti quel faccia a faccia in solitaria per l'allora diciassettenne Clare - che a 15 anni già presentava programmi giovanili per Channel 4 (tra più importanti canali televisivi del Regno Unito) e che veniva corteggiata dall'emittente statunitense Nickelodeon - si rivelò una catarsi, il vero spartiacque della sua vita. A liturgia conclusa le cronache raccontano che la trovarono con le lacrime agli occhi: «È morto per me! Mi ama! Perché nessuno me l'ha detto prima?».Il libro nei mesi scorsi è già uscito in inglese e spagnolo. «Ci sono arrivate moltissime mail - spiega al nostro giornale suor Kristen - e la cosa che colpisce è che i messaggi arrivano da tutte le fasce d'età: i ragazzi sono affascinati dalla prima parte della sua vita, dal salto enorme fatto da suor Clare, dal suo stile da "O tutto o niente!"; le altre persone, invece, sono impressionate dalla profondità e maturità spirituale che dimostrò dopo. In ogni caso i 33 anni di vita terrena di suor Clare, con gli innumerevoli aneddoti e gli abissi d'amore attinti dai suoi preziosi diari, contengono un messaggio speciale per ognuno e sono una chiamata alla santità per tutti».Nota di BastaBugie: Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "Aperta la causa di suor Clare Crockett, nuova stella di Dio" racconta che è stata proclamata serva di Dio la religiosa nordirlandese ed ex attrice, morta a 33 anni, la cui vita sta ispirando e restituendo speranza a innumerevoli persone.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 gennaio 2025:Domenica 12 gennaio, nella cattedrale di Alcalá de Henares (Spagna), è stata aperta solennemente la causa di beatificazione di suor Clare Crockett (14 novembre 1982 -16 aprile 2016). La giovane nordirlandese, appartenente alle Serve del Focolare della Madre e vittima del tremendo terremoto che colpì l'Ecuador il 16 aprile di nove anni fa, gode perciò adesso del titolo di serva di Dio.A presiedere la cerimonia il vescovo Antonio Prieto Lucena, alla cui diocesi è stata concessa la competenza sulla causa, dopo il benestare dell'arcidiocesi ecuadoregna di Portoviejo (sul cui territorio è avvenuta la morte della religiosa) e del Dicastero per le Cause dei Santi. Come ha spiegato il vescovo di Alcalá, il tribunale eletto per studiare la causa a livello diocesano avrà adesso il compito di «indagare approfonditamente la vita, le virtù, la fama di santità e le grazie e i favori ricevuti per intercessione di suor Clare, per provare l'eroicità delle sue virtù».Se le virtù eroiche saranno provate, suor Clare potrà essere proclamata venerabile, passo che precede l'eventuale beatificazione (per la quale servirà poi il riconoscimento di un miracolo per sua intercessione) e canonizzazione (per la quale è richiesto, in via ordinaria, un secondo miracolo). Queste, in breve, le tappe fondamentali prima che suor Chiara Maria della Trinità e del Cuore di Maria - secondo il suo nome in religione completo e italianizzato - possa essere dichiarata santa.In attesa che la Chiesa cattolica studi la causa con la dovuta prudenza, la fama di santità di suor Clare è già diffusa in mezzo mondo. E dalle testimonianze emerge come Gesù stia continuando a servirsi di questa sua sposa come uno strumento prediletto del suo piano di salvezza. «La sua gioia traboccante ha condotto molte anime, soprattutto di giovani, a scoprire che la vera felicità si trova unicamente in Dio.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Da promessa star di Hollywood... a suora in via di beatificazione

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 15:46


VIDEO: Suor Clare, versione estesa ➜ https://www.youtube.com/watch?v=QXAryehCyR8&list=PLolpIV2TSebURQLIBppY4bAc0bO7DbkRTTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8078 DA PROMESSA STAR DI HOLLYWOOD... A SUORA IN VIA DI BEATIFICAZIONE: ''A DIO TUTTO, O NIENTE!'' di Costanza Signorelli Desiderare di consumarsi completamente, sino a sbiadire il proprio volto, sino a logorare mani e piedi, sino a perdere la voce. Dare tutto di sé e darlo subito, per offrire la vita intera a Dio. Un amore folle e radicale: "A Dio tutto, o niente!". Questa, in poche battute, era suor Clare Crockett.È chiaro, allora, che non fu il caso a volere che questa giovane Serva del Focolare della Madre rimanesse l'unica a morire sotto le macerie del tragico terremoto del 2016 a Playa Prieta. Tra tutte le sorelle del convento missionario in Ecuador, fu scelta solo lei. "Sola con il Solo": misteriosamente, si realizzava il motto di vita stabilito proprio nel giorno della sua consacrazione e ancor più si avverava quell'insondabile piano d'Amore che lei stessa aveva profetato: "Morirò giovane, a 33 anni, come Gesù".NASCERE E RINASCERE NELLO SPIRITOClare Crockett vede la luce il 14 novembre 1982 a Derry, in una famiglia dell'Irlanda del Nord duramente segnata dalle feroci lotte tra cattolici e protestanti. Lei stessa però dirà che la sua vera nascita avverrà solamente l'11 agosto 2001, data in cui la giovane fanciulla fa il suo ingresso nelle Serve del Focolare della Madre come postulante. Sarà questa, infatti, per Clare l'occasione di una vera e propria rinascita nello Spirito Santo che, corteggiandola come il più appassionato tra gli amanti, la conquisterà completamente.Ma la strada che condusse Clare alla "vita nuova" fu tutt'altro che spianata. Per comprendere su quale terreno cominciò ad arare l'agricoltore e quanti rami ebbe a potare il vignaiolo, basti sapere che, quando Clare annunciò a parenti e amici il suo ingresso in convento, venne accolta con una fragorosa e corale risata. Gli stessi familiari erano convinti si trattasse di uno dei suoi colpi di testa che sarebbe durato pochi giorni, al massimo qualche settimana.Del resto, quella ragazzina a dir poco esuberante era nota a tutti come la futura stella di Hollywood per via del suo straordinario talento per la recitazione. Dotata di un agente dello spettacolo sin da piccolissima, Clare aveva conquistato da subito ruoli da protagonista sul piccolo schermo e alcune pellicole al cinema. Genitori, professori, amici... tutti quanti la spingevano in questa direzione, essendo convinti che un giorno sarebbe arrivata molto lontano. Quanto al rapporto con la fede, invece, non si poteva certamente festeggiare lo stesso successo. Clare, di famiglia cattolica più per etichetta che per sostanza, aveva ricevuto i sacramenti durante l'infanzia, ma ben presto, ai locali della parrocchia, aveva preferito quelli notturni che l'avevano eccitata ai piaceri del mondo. Alcol, droga e sesso erano diventati per Clare regola e dipendenza, complice l'ambiente dello spettacolo che l'aveva stretta, ancora piccola, tra le tenaglie del peccato. Eppure, nessuno poteva immaginare che la "follia" di quella ragazzina, che la spingeva a divorare sempre più vita, fosse in verità il sigillo messo da Gesù sul cuore della sua promessa sposa e che Dio stesso sarebbe stato pronto a tutto pur di portare a termine il suo piano d'Amore su quella vittima da Lui prescelta.LA "TRAPPOLA" DELLA VERGINE MARIA«Un giorno - racconta Clare durante una testimonianza - la mia amica, Sharon Dougherty, mi chiamò e mi disse: "Clare, vuoi andare in Spagna? È tutto pagato". "Un viaggio gratis in Spagna! - pensai - Dieci giorni di festa in Spagna con il sole". "Certo che ci vado!". Io, sinceramente, pensavo che saremmo andate su un'isola turistica come Ibiza. Chi avrebbe potuto immaginare che invece fosse tutta una mossa della Vergine Maria per riportarmi a casa, nel Suo Focolare, in quello di Suo Figlio?».Spiegarono a Clare che tutti quelli che volevano andare in Spagna si sarebbero dovuti presentare in una certa casa per ritirare il biglietto aereo. «Quando entrai nella casa - continua Clare - trovai un gruppo di 30-35 persone mature che recitavano il Rosario. Subito chiedo: "Voi andrete in Spagna?", "Sì", mi risposero con entusiasmo "ad un pellegrinaggio!"». Ovviamente Clare non ha la minima intenzione di partecipare a un ritiro spirituale, ma l'amica insiste: ormai il biglietto aereo è pagato, perciò non ci si può più tirare indietro.«Così arrivai in Spagna presso il monastero del Focolare della Madre, da sola e senza nessuna voglia di fare un pellegrinaggio». Era la Settimana Santa, ma Clare logicamente non lo sapeva e nemmeno poteva sospettare di dover partecipare per cinque giorni e con molto raccoglimento alla Passione, morte e Risurrezione del Signore.L'IRRESISTIBILE SPOSO CROCIFISSOÈ Venerdì Santo e qualcuno del gruppo dice a Clare che, in quel giorno, non avrebbe potuto star fuori dalla chiesa a fumare sigarette come sempre accadeva. La giovane, perciò, quasi costretta, si unisce alla Celebrazione liturgica della Passione e morte del Signore e col solito atteggiamento strafottente - come racconta lei stessa - sceglie subito di sedersi nei banchi più in fondo. Quando però arriva il momento in cui tutti si mettono in fila per l'Adorazione della Croce, Clare d'impeto li segue.«Quando toccò a me baciare la croce non mi ricordo se mi inginocchiai o se feci la genuflessione, mi ricordo solo che baciai il chiodo che era sui piedi di Gesù e sentii come uno schiaffo sul cuore. In un istante ricevetti la grazia di vedere come Egli, Dio, era morto per me sulla croce, per i miei peccati, per le mie vanità, per le mie infedeltà, per la mia impurezza... Compresi e vidi d'un tratto che io avevo inchiodato il Signore alla croce e che l'unico modo in cui io potevo consolarLo era con la mia vita. Ormai non valeva raccontare barzellette, né fare una bella rappresentazione teatrale: nulla, nulla di ciò che io potevo fare era in grado di consolare Gesù, se non dandoGli tutta la mia vita! Compresi questo in un lampo, senza avere alcuna formazione religiosa: ero pazza, andavo in discoteca, pensavo di andare a Ibiza e in quel momento, nel baciare la Croce, il Signore mi fece cadere completamente da cavallo. (...) Ebbi la certezza che il Signore era sulla croce per me e, assieme a questa convinzione, sentii un vivo dolore. Tornando al banco, iniziai a piangere, e a piangere, e a piangere... non potevo smettere. Dio mi aveva mostrato con chiarezza che era morto per me e che io dovevo dargli qualcosa, e quel qualcosa non era semplicemente un'Ave Maria, una messa o un impegno piccolo, ma era la mia vita!».PERCHE' MI CONTINUI A FERIRE?Nonostante le enormi grazie ricevute durante il pellegrinaggio, Clare torna a casa e precipita di nuovo nelle seduzioni del mondo. Sente con chiarezza di avere ricevuto la chiamata di Dio, ma non riesce in alcun modo ad abbandonare la vecchia vita. «"Non posso diventare suora! Non posso smettere di bere, di fumare, di andare a divertirmi e non posso rinunciare alla mia carriera, alla mia famiglia..." Mi ripetevo queste cose, tuttavia non riuscivo a fare tutto questo semplicemente perché non avevo ancora chiesto a Gesù il Suo aiuto».Non appena Clare si mette in ginocchio, il Signore corre in suo soccorso dandole la certezza che, se Egli le stava chiedendo qualcosa, certamente le stava anche donando la grazia e la forza per viverlo.E infatti, una notte accade qualcosa che cambierà l'esistenza di Clare per sempre: «Ero nel bagno di una discoteca, ero completamente ubriaca e stavo per vomitare, fu in quel momento che sentii con forza lo sguardo del Signore. Era così forte questo sguardo! E subito sentii dentro di me il Signore che mi diceva: "Perché Mi continui a ferire?". Sapevo che il Signore era lì e mi stava guardando. Sentire lo sguardo del Signore è qualcosa che ti lacera. Vidi che di nuovo stavo inchiodando il Signore alla croce con i miei peccati, con le mie ubriachezze. Io sentii che il mio modo di vivere e la mia mancanza di risposta a ciò che il Signore mi stava chiedendo facevano molto male a me stessa e anche a Dio».Fu questo il momento decisivo in cui Clare comprende che l'Amore di Gesù l'ha vinta per sempre: «Capii in quell'istante che dovevo lasciare tutto e seguirlo. Io sapevo che il Signore mi stava chiamando ad essere Sua nelle Serve del Focolare della Madre, a dargli la mia vita affinché altri Lo potessero conoscere. Sapevo con grande chiarezza che mi chiedeva di confidare in Lui, di porre la mia vita nelle Sue mani e di avere fede». E così accade: Clare, l'11 agosto 2001, giorno di santa Chiara D'Assisi, entra in monastero; e l'11 febbraio 2006 fa i suoi primi voti scegliendo il nome religioso di suor Clare Maria della Trinità e del Cuore di Maria. L'8 settembre 2010 emette i suoi voti perpetui.SERVIRE, FINO A CADERE A TERRA SFINITIDal momento della professione solenne, in un potente crescendo di intensità, inizia per Clare una corsa pazza verso il Signore. Nei cinque anni da professa, viene inviata in numerose comunità delle Serve: a Belmonte (Cuenca, Spagna), a Jacksonville (Florida, Stati Uniti), a Valencia (Spagna), a Guayaquil (Ecuador) e a Playa Prieta (Manabí, Ecuador). Di luogo in luogo, la Serva lascia dietro di sé la scia del suo bruciante amore per il Signore, che non smette di crescere e che si manifestava in un'instancabile e impressionante carità verso il prossimo.Un esempio ne spiega bene la portata. Nel 2011, insieme ad altre 9 consorelle, suor Clare si trova ad accompagnare 140 ragazze alla GMG

BASTA BUGIE - Santi e beati
Offre la vita per salvare l'anima dell'assassino di suo padre

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jan 15, 2025 8:43


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8045OFFRE LA VITA PER SALVARE L'ANIMA DELL'ASSASSINO DI SUO PADRE di Rino Cammilleri Si chiamava Maria del Carmen Gonzàlez Valerio y Sàenz de Heredia. Perché un cognome così lungo? Perché sono due: gli spagnoli dei tempi cattolicissimi aggiungevano anche quello della madre, dimostrando alle femministe odierne di essere molto più "avanzati" di loro.Diciamo subito che si tratta di uno di quei bambini malatissimi che, inspiegabilmente (a viste umane), sono tutti per Gesù. E morendo non lasciano i genitori nello strazio, come la gioia serena della madre di Carlo Acutis dimostra. Se Dio ragionasse come noi, il Cielo sarebbe pieno di soli centenari. Eppure, anche i pagani sapevano che chi muore giovane è caro agli dei. E veniamo a noi. María del Carmen, così chiamata perché alla nascita consacrata alla Madonna del Carmelo, era madrilena e figlia di nobili. Era la seconda di cinque e nacque nel 1930.Dati i brutti tempi che correvano (e che di li a poco avrebbero portato alla guerra civile) si pensò di cresimarla alla svelta, cosa che fu effettuata quando lei aveva solo due anni per mano personale del nunzio apostolico Todeschini, che aveva consuetudine col cattolicissimo capofamiglia don Julio González Valerio. L'inferno scatenato dagli anarco -comunisti del Fronte popolare in quegli anni è cosa nota ai lettori del Timone (omicidi di preti, incendi di chiese, distruzione di opere d'arte religiose...), cosi saltiamo direttamente al 1936, quando la Spagna si divise in due parti, l'una contro l'altra armate. I miliziani rojos non persero tempo e scelsero proprio il giorno dell'Assunta per arrestare don Julio, che aveva il grado di capitano d'artiglieria. La colpa? Niente, semplice pulizia etnica, anzi religiosa: non era dei loro, quindi era contro di loro (diabolus simia Dei, il diavolo è la scimmia di Dio). Il carcere in cui lo rinchiusero dava sulla strada della sua casa, e la bimba poteva vedere sgomenta suo padre dietro a una finestra con le sbarre. Fino al giorno in cui non lo vide più. Alla moglie, che ne chiedeva notizie, fu risposto di andare a cercare all'obitorio.MISTERI DIVINIMaricarmen (così in famiglia), sebbene avesse solo sei anni sapeva che il responsabile ultimo dell'assassinio di suo padre era il premier repubblicanoManuel Azaña Díaz. Ma, beata innocenza, chiedeva a sua madre se l'anima di costui si sarebbe salvata (!). La madre, trattenendo le lacrime, le rispondeva che ci volevano molti fioretti. Intanto, sistemava i figli presso vari parenti e lei si rifugiava nell'ambasciata belga. Maricarmen fu messa in un collegio di suore irlandesi (tra le poche che i rivoluzionari lasciarono in pace, non volendo complicazioni internazionali). Ed era l'unica alunna a frequentare la Messa delle suore al mattino presto.Pare che durante la Settimana Santa, il Giovedì per l'esattezza, abbia offerto la sua vita a Dio in cambio dell'anima di chi l'aveva resa orfana. Qui non mi si chieda di avanzare spiegazioni, sarebbero un'arrampicata sugli specchi tanto inutile quanto fuorviante. Si tratta di mistica, della quale dichiariamo di nulla sapere e capire. Certo, sul retro di qualche santino si trova sempre il volo pindarico clericale che "spiega" l'inspiegabile. E l'inspiegabile è questo: come può venire in mente a una bambinetta di fare una cosa del genere e, per giunta, perseverarvi? Misteri divini. Sì, perché o così, o niente.Solo Dio può inculcare un desiderio siffatto, che implica una certezza adamantina nella realtà della vita eterna. Puoi stringere i denti e sopportare, sì, ma quando sai che la sofferenza è a termine. Come l'evangelica donna che partorisce e alla vista del neonato dimentica di aver patito da urlare.SAPEVA DI DOVER MORIREL'offerta di Maricarmen fu evidentemente accettata, infatti si prese la scarlattina. Era il 1939 e mancavano pochi mesi alla vittoria dei nazionalisti, che lei di fatto non vide mai. La scarlattina fece presto a degenerare in chissà che cosa: le si formò una specie di tumore all'orecchio, che si riempì di pus.Gli antibiotici ancora non esistevano, i medici non si raccapezzavano, cercavano di curala con certe flebo che però non bastavano mai. Prima tre volte al giorno, ed era roba dolorosa quando entrava in circolo. Arrivarono a venti al giorno. E ogni volta che l'ago le entrava nel braccio quella obbligava i presenti a dire un Pater noster con lei. Dopo otto giorni gettarono la spugna e la rimandarono a casa. La casa, però, era quella della zia Sofia, sorella della madre, la quale stava ancora, per sicurezza, nell'ambasciata belga. Qui gli agi di famiglia le permisero l'assistenza di due infermiere, ma era sempre peggio. Si ridusse a un'unica piaga in tutto il corpo. La madre la invitava a chiedere a Gesù la guarigione e lei diceva di star pregando perché si facesse la di Lui volontà. Sapeva di dover morire e, anzi, disse che le sarebbe piaciuto andarsene il giorno della Madonna del Carmine. Solo che, saputo che proprio allora si sarebbe sposata sua zia, posticipò. Infatti, come da lei predetto, morì il 17 luglio 1939, alle quindici, l'ora di Cristo. Lo stesso giorno, quattro anni prima, era scoppiata la guerra civile.IL PRIMO MIRACOLOAzaña? Morì l'anno dopo, in esilio a Montauban, in Francia. Il vescovo di Tolosa, monsignor Theas, gli impartì gli ultimi sacramenti e testimoniò che il presidente della Seconda repubblica spagnola era morto da buon cristiano. Grazie a una bambina di nove anni che si era sacrificata per lui. Anche santa Teresina di Lisieux, prima di entrare nel Carmelo a quindici anni (con dispensa speciale), aveva pregato per un famoso delinquente senzadio che, tra le bestemmie, stava offrendo il collo alla ghigliottina.E quello, un attimo prima, si era voltato verso il crocifisso che il cappellano gli tendeva e lo aveva baciato. Ma, con tutto il rispetto, santa Teresina non aveva offerto in cambio la sua vita (lo farà dopo, per i missionari), né quello le aveva ucciso il padre. La conversione di Azaña in articulo mortis fu solo il primo dei miracoli di Maricarmen, la cui efficace intercessione ha costretto i responsabili delle cliniche abortive di Madrid a chiedere l'intervento della polizia per il vistoso calo di affari.Il sito armatabianca.org registra diversi miracoli della piccola madrilena, andate a vedere. Giovanni Paolo II l'ha dichiara Venerabile. Per il momento.Nella sua borsetta da bimba c'era un'agendina di pelle rossa. Dentro frasi del tipo: «29 agosto. Oggi hanno ucciso mio padre», «Viva España, Viva Cristo Rey!», «6 aprile 1939. Mi sono offerta nella parrocchia del Buon Pastore». Faceva collezione di santini e giocava insegnando alle sue bambole a farsi il segno della croce. Sapeva a memoria il Rosario in latino e perfino le sterminate Litanie lauretane. Mari, prega per la nostra conversione.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Tutto il mondo a Notre Dame malgrado il nuovo look

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Dec 10, 2024 15:33


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8015TUTTO IL MONDO A NOTRE DAME, MALGRADO IL NUOVO LOOK di Stefano Chiappalone 1500 persone all'interno e 4mila all'esterno, 170 vescovi non solo francesi, due cardinali dall'estero (il newyorkese Timothy Dolan e il libanese Béchara Raï) e 40 capi di Stato: l'attenzione mondiale per la riapertura di Notre Dame la sera di sabato 7 dicembre è stata pari all'universale sconcerto del 2019, quando nel rogo dell'edificio rischiava di sparire un simbolo caro non solo ai parigini. Mantenuta la promessa quasi messianica di ricostruire il tempio - ma con l'accortezza di aver indicato «cinque anni» al posto degli evangelici «tre giorni» - il presidente Emmanuel Macron si è goduto un momento di indiscutibile grandeur proprio grazie a un simbolo di quell'Europa che fu cristiana, con buona pace della laicité.Macron bagnato, Macron fortunato: la pioggia di sabato sera ha fatto sì che il suo discorso si tenesse all'interno del tempio invece che all'esterno, come inizialmente previsto. Così che a tratti gli officianti sembravano due, il presidente e l'arcivescovo Laurent Ulrich, sin dall'esterno della cattedrale dove Macron ha accolto la "processione" dei leader mondiali, tra cui - limitandoci solo a qualche nome - Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, il principe William del Galles, il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, la first lady USA Jill Biden e il neoeletto Donald Trump, nonché un ritardatario Elon Musk. Calorosamente accolto da Macron e seduto tra lui e la première dame Brigitte, Trump è stato inoltre coinvolto in un mini-vertice all'Eliseo con Zelens'kyj. All'esterno, secondo il rituale, l'arcivescovo di Parigi ha battuto per tre volte alla porta chiusa della cattedrale e per tre volte il coro ha risposto intonando il salmo 121. La prima voce risuonata dalla cattedrale è stata quella di un altro "Emmanuel": la grande campana seicentesca che, ironia della sorte, ha lo stesso nome del presidente francese.IL GRANDE ASSENTEGrande assente il Papa, che ha inviato un messaggio letto dal nunzio apostolico mons. Celestino Migliore. All'Angelus di ieri neanche un cenno. Tra una settimana Francesco sarà in Corsica, ma per sabato invece di andare a Notre Dame aveva programmato il concistoro per la creazione di nuovi cardinali, passato in secondo piano, quasi un evento ecclesiale di routine. L'attenzione mediatica era tutta su Parigi, dove in fin dei conti l'assenza del Pontefice non ha tolto nulla all'impatto dello storico evento. Un altro segno di quanto fosse effimero quell'"effetto Bergoglio" di cui si favoleggiava agli albori del pontificato. «Il danno di immagine» semmai è per Francesco, commenta il vaticanista Luis Badilla: «Il Papa poteva almeno evitare di umiliare Parigi e i tanti francesi che non capiscono il Pontefice. In Francia, così si vive il "no" a Notre-Dame a prescindere di quale sia vero pensiero del Pontefice».Ieri mattina la prima Messa con la consacrazione del discusso nuovo altare ciotoliforme. L'arcivescovo Ulrich vi ha deposto le reliquie di Santa Marie Eugénie Milleret, Santa Madeleine Sophie Barat, Santa Catherine Labouré, SanCharles de Foucauld e il beato Vladimir Ghika. Quindi ne ha unto la mensa, partendo dalle cinque croci agli angoli e al centro per poi cospargere l'intera superficie. Poco prima nell'omelia aveva elogiato il manufatto, opera (così come cattedra, battistero, tabernacolo e altri arredi) del designer Guillaume Bardet, a partire dal materiale: «il bronzo, entra in un dialogo franco con l'edificio in pietra, è la prima scossa che ci coglie». Esso «forma con l'ambone, in uno scambio senza confusione, la mensa della Parola e quella dell'Eucaristia. Per quanto riguarda le linee di entrambi i mobili, la loro purezza, la loro semplicità, sono estremamente accessibili».E qui finisce la gloria della "rinnovata" Notre Dame. Perché la «scossa» evocata da mons. Ulrich effettivamente «ci coglie», ma per tutt'altre ragioni. Non che fosse tanto meglio il distrutto altare moderno di Jean Touret del 1989. Laddove il gotico funge da finestra proiettata al di là, il modernariato di ieri e l'ingombrante minimal di oggi finiscono per fare da schermo che ci rinchiude al di qua. E oscura anche il gruppo scultoreo dell'antico altar maggiore del 1723, la cui Pietà oggi appare quasi un compianto sugli arredi liturgici appena inaugurati. Paradossalmente c'è anche un altare di foggia classica: è incluso nel nuovo reliquiario della corona di spine realizzato da Sylvain Dubuisson, ma servirà solo per appoggiarvi le candele. Il Santissimo Sacramento dovrà invece accontentarsi del ciotolone e del tabernacolo di Bardet.LE POLEMICHEIl restauro di Notre Dame è stato accompagnato da polemiche sulla "pazza voglia" di dare un taglio al passato che ha unito il presidente Macron e l'arcivescovo Ulrich - e lanciata a suo tempo dal predecessore mons. Michel Aupetit, il primo a proporre arredi dal taglio moderno e nuove vetrate. A queste ultime si è opposta la Commission nationale du patrimoine et de l'architecture (facente capo al Ministero della Cultura), tanto più che quelle ottocentesche di Eugène Viollet-le-Duc sono scampate all'incendio. Un anno fa Didier Rynkner, fondatore de La Tribune de l'Art, ha lanciato una petizione sottoscritta ad oggi da oltre 242mila persone, per evitare che vengano destinate al museo e rimpiazzate. Ma Ulrich e Macron proseguono per la loro strada e il 21 novembre si è riunita la commissione incaricata di valutare i progetti per le nuove vetrate. [...]In attesa di conoscere il vincitore "godiamoci" i paramenti realizzati per l'occasione, su cui spiccava il piviale multicolore indossato sabato sera da mons. Ulrich, che qualcuno ha già ribattezzato il piviale della Lidl. Più precisamente si tratta di paramenti in stile Benetton, e non per modo di dire: l'artefice è infatti lo stilista Jean-Charles de Castelbajac, già direttore artistico proprio del colosso dell'abbigliamento (e già arruolato dall'arcidiocesi per la Gmg parigina del 1997). Tra i segni distintivi di Castelbajac c'è «l'amore per il pop e per l'arcobaleno» nonché una predilezione per la street-art. Almeno i paramenti non si potevano affidare alle care "vecchie" suore? Si sono invece scomodati e a caro prezzo designer e stilisti, il che sa tanto di grandeur ecclesiastica più che della «nobile semplicità» rivendicata da mons. Ulrich.Ma gli occhi di tutti erano giustamente concentrati su Notre Dame rinata dalle fiamme, non certo sui "capolavori" di Bardet e Castelbajac. Sono quelle sacre e imponenti vestigia di una civiltà che fu cristiana ad aver radunato i grandi della terra, che non avrebbero mai preso un aereo per vedere il nuovo altare-ciotolone e gli altri immancabili tributi al "culto" della contemporaneità.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "La nuova Notre Dame celebra la Francia che rinnega sé stessa" parla della cattedrale di Parigi "reinventata" dopo l'incendio del 2019. L'altare è un'enorme ciotola che in perfetto stile woke soffoca il mistero cristiano e il gotico francese. Di sacro resta solo la laicité.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 6 dicembre 2024:Cinque anni dopo l'incendio che rischiò di cancellarla durante la Settimana Santa del 2019, la cattedrale di Notre Dame riaprirà le sue porte. La struttura ricostruita e la guglia che ha ripreso il suo posto nel cielo di Parigi: chapeau!Il 7 dicembre è previsto l'evento di riapertura. [...] E Dio in tutto questo? È  certamente il grande assente. Un accessorio. Ridotto a utile pretesto di uno spettacolo in cui, che si tratti di una cattedrale, nessuno più lo ricorda. Malgrado sia il principale luogo di culto cattolico di Parigi, chiesa madre dell'arcidiocesi, nel cuore della capitale della nazione che fu la "figlia primogenita della Chiesa". [...]Sono 846 i milioni di euro raccolti e utilizzati per la ricostruzione in un atto mondiale di filantropia. Ed è già polemica per la cifra pazzesca se si pensa all'impoverimento gravissimo delle altre cattedrali e chiese francesi.  La corsa alle donazioni arrivò con la promessa che la cattedrale sarebbe stata ricreata esattamente com'era, il che non era affatto scontato. Infatti tutto è stato smentito.Per un presidente ossessionato dalla questione della legittimità e dal rapporto tra la nazione e le sacralità che le ruotano attorno - laica e storica, meno spesso religiosa -, Notre Dame da ricostruire e reinventare è diventata materiale per essere ricordato dai posteri, come Mitterrand con la Piramide al Louvre, e Pompidou con il Centro che porta il suo nome.Infatti, solo una manciata di giorni dopo, con la cenere ancora calda ed Édouard Philippe ancora primo ministro, si annunciò una cattedrale che sarebbe stata «porta del nostro tempo».  Macron e i suoi vennero presi in parola e fu un profluvio di pazze idee: un progetto proponeva di sostituire il tetto con un serra ariosa, un altro con una piscina, un altro ancora prevedeva il tetto sostituito con una serra, e poi la cappella ecologica e le pareti rivestite di canapa.Una collezione di tentativi per trasformare la cattedrale in uno show-room sperimentale, una cosa che non s'è mai vista prima. Un po' come se Disney, i profeti wokisti, e i discepoli di Greta dovessero entrare tutti insieme a Notre Dame. Qualcuno è entrato. Qualcun altro è rimasto fuori.E mentre la controversia sull'opportunità di installare vetrate moderne in sei grandi campate della cattedrale non è ancora finita, nel senso che no

BASTA BUGIE - Santi e beati
Beatificato don Streich, martire ucciso dai comunisti

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 19, 2024 18:29


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7828BEATIFICATO DON STREICH, MARTIRE UCCISO DAI COMUNISTI di Wlodzimierz RedziochDurante l'udienza concessa il 23 maggio al card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare una serie di decreti, tra cui quello riguardante il martirio del Servo di Dio Stanislao Kostka Streich, sacerdote diocesano; nato il 27 agosto 1902 a Bydgoszcz (Polonia) e ucciso in odio alla fede il 27 febbraio 1938 a Luboń (Polonia). Un'altra vittima del comunismo in Polonia sarà proclamata beata, ma a differenza dei sacerdoti martiri nel periodo comunista, don Streich fu ucciso nella Polonia democratica, prima della Seconda guerra mondiale da un militante comunista. La sua storia assomiglia a tante storie dei sacerdoti dell'Emilia Romagna martirizzati dai comunisti negli anni Quaranta.Un anno prima dell'assassinio di don Streich Pio XI pubblicava l'Enciclica Divini Redemptoris sul «'comunismo bolscevico' ed ateo che mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana». Nella sua Enciclica il Papa, tra le altre cose, spiegava le cause della violenza esercitata dai comunisti. «Insistendo sull'aspetto dialettico del loro materialismo, i comunisti pretendono che il conflitto, che porta il mondo verso la sintesi finale, può essere accelerato dagli uomini. Quindi si sforzano di rendere più acuti gli antagonismi che sorgono fra le diverse classi della società; e la lotta di classe, con i suoi odi e le sue distruzioni, prende l'aspetto d'una crociata per il progresso dell'umanità. Invece, tutte le forze, quali che esse siano, che resistono a quelle violenze sistematiche, debbono essere annientate come nemiche del genere umano» - scriveva Pio XI. Il martiro di don Streich è la prova della correttezza dell'analisi del Papa che, purtroppo, è sempre attuale.DON STANISŁAW KOSTKA STREICHMa chi era don Stanisław Kostka Streich? Nacque il 27 agosto 1902 a Bydgoszcz che nel periodo delle spartizioni della Polonia ad opera delle potenze confinanti (1795-1918) apparteneva alla Prussia. I suoi genitori erano: Franciszek Streich, impiegato di una Compagnia di Assicurazioni, e Władysława Birzyńska. Nel 1912, dopo aver compiuto i tre anni della scuola dell'obbligo, frequentò per otto anni il ginnasio di Scienze umane fino al 1920. Lo stesso anno, inoltrò una domanda di ammissione al Seminario di Poznań e fu ammesso. Poi studiò a Gniezno e fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1925. Dopo l'ordinazione, negli anni 1925-1928 studiò filosofia classica all'Università di Poznań. Negli anni successivi lavorava come vicario presso varie parrocchie e insegnava religione al seminario.Nel 1933 assunse la funzione di parroco nella località Zabikowo nel territorio del comune di Lubon dove, purtroppo, mancava una vera chiesa: da chiesa fungeva la cappella presso il convento delle Ancelle dell'Immacolata. Don Streich organizzò un comitato per la costruzione della chiesa: nel 1935 fu presa la decisione di avvio della costruzione della chiesa a Luboń e fu istituita la nuova parrocchia di San Giovanni Bosco organizzata attorno alla chiesa in costruzione. Durante i 3 anni del suo lavoro pastorale, prima di essere assassinato, il sacerdote organizzò quasi dal nulla la vita parrocchiale e la vita della comunità. Il suo atteggiamento pieno di premura e disponibilità, la promozione della vita eucaristica nella parrocchia e le attività introdotte conferirono alla parrocchia di San Giovanni Bosco di Lubon una qualità particolare. Don Streich organizzò una serie di organizzazioni cattoliche che poi crebbero in modo meraviglioso. Ma le sue intense attività nel campo sociale, di particolare importanza per Lubon, città abitata prevalentemente da operai, furono malviste dai comunisti locali che volevano instaurare il comunismo.MINACCE DI MORTEPer tutto l'anno 1937 il sacerdote riceveva lettere anonime in cui, con linguaggio ingiurioso e offensivo, si prediceva la sua morte imminente. Ad aprile, qualcuno si introdusse di nascosto nella chiesa, manomise il tabernacolo, forzò le cassette delle offerte e sparpagliò gli abiti di rito. Ad agosto, fu aggredito il guardiano della chiesa. In ottobre, aggressori ignoti lanciarono pietre contro il prete. È proprio in quel mese che scrisse il suo testamento. L'11 febbraio 1938, scrisse la sua ultima lettera alla madre. La domenica del 20 febbraio, nella chiesa successe un fatto strano: fu probabilmente quel giorno che, durante una finta confessione il suo futuro assassino gli comunicò la sua intenzione di ammazzarlo. Dopo quel fatto il sacerdote sembrava cambiato.Il 27 febbraio 1938 alle ore 9.30, don Streich entrò nel confessionale come al solito per sentire le confessioni dei fedeli. Alle 10.00 cominciò a celebrare la Messa. Dopo che si fu allontanato dall'altare, si tolse la casula e si diresse verso il pulpito per leggere il Vangelo e pronunciare la predica. Con la mano sinistra stringeva contro il petto l'evangeliario, con la destra toccava le testine dei bambini. All'improvviso, dalla folla saltò fuori un uomo con la mano alzata e sparò due volte a don Streich mirando alla faccia. Il primo colpo fu mortale: il proiettile entrò sotto l'occhio destro, ruppe l'osso cranico e si fermò nel cervello. La seconda pallottola attraversò l'Evangeliario. Il prete cadde all'indietro sul fianco destro e l'attentatore gli sparò altri due colpi alla schiena. L'atto di decesso precisava il momento della morte: le ore 10.30.I tentativi volti ad avviare l'inchiesta diocesana della causa di beatificazione di don Streich iniziarono subito dopo la sua morte. Sfortunatamente, l'anno successivo scoppiò la Seconda guerra mondiale, successivamente, nel 1945, in Polonia fu istaurato il regime comunista che ovviamente non permetteva d'instaurare un processo di beatificazione di una vittima di un comunista. Solo con la caduta del comunismo nel 1989 si ripresentò la possibilità d'avviare la causa, essendo sempre viva fama di martirio e di santità di don Streich tra i fedeli. Il 26 gennaio 2017, la Congregazione Vaticana per le cause dei santi rilasciò il "nulla osta" per l'istruzione della causa che cominciò nell'arcidiocesi di Poznan. Finita la fase diocesana, il 26 aprile 2019 gli atti furono consegnati alla Congregazione per le Cause dei Santi. L'odierna promulgazione del decreto sul martirio di don Streich apre la strada alla sua già prossima beatificazione.«Quando i cristiani sono veramente lievito, luce e sale della terra, diventano anche loro, come avvenne per Gesù, oggetto di persecuzioni. Come Lui sono 'segno di contraddizione' (...) Quanto utile è allora guardare alla luminosa testimonianza di chi ci ha preceduto nel segno di una fedeltà eroica sino al martirio!» - scriveva Benedetto XVI.Il messaggio del martirio di don Streich rimane sempre attuale nel mondo che continua a combattere la Chiesa di Cristo e perseguita i suoi sacerdoti. Ed è particolarmente attuale anche nella Polonia di oggi dove è iniziata una nuova persecuzione della Chiesa, simile a quella dei tempi del comunismo. I politici, ma prima di tutto i media, fomentano l'odio verso fede cattolica e l'anticlericalismo. E i preoccupanti risultati si vedono: profanazione dei luoghi di culto e dei simboli religiosi, spettacoli blasfemi, attacchi anche fisici ai sacerdoti, ondate di discorsi d'odio conto la Chiesa e i valori cristiani nei social media. Allora il martirio di don Streich dovrebbe essere anche un monito contro chi alimenta l'anticattolicesimo.Nota di BastaBugie: Wlodzimierz Redzioch, nell'articolo seguente dal titolo "Sacerdote arrestato nella nuova Polonia anticlericale" intervista l'avvocato del sacerdote in carcere dal 26 marzo. Si sospetta il movente politico dietro l'arresto, per appropriarsi del suo centro di aiuto alle persone in difficoltà e "regalarlo" a fondazioni di sinistra.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 11 aprile 2024:Quest'anno la Settimana Santa per la Chiesa in Polonia è stata particolare: martedì 26 marzo è stato fermato dalla polizia un sacerdote, padre Michal Olszewski: fermato e subito condannato dal tribunale distrettuale di Varsavia-Mokotów a tre mesi di arresto temporaneo in relazione al caso del Fondo Giustizia. Il difensore di padre Olszewski, l'avvocato Krzysztof Wąsowski ha comunicato che non c'erano motivi per l'arresto e che le accuse rivolte alla Fondazione Profeto diretta dal sacerdote sono infondate. Perciò ha fatto ricorso contro la detenzione del sacerdote. La faccenda riguarda la costruzione del centro "Arcipelago - Isole libere da violenza" destinata ad aiutare le persone in situazioni economiche difficili, socialmente escluse e vittime di violenza e crimini, che viene finanziato principalmente dal Fondo Giustizia gestito dal Ministero della Giustizia.Nemmeno i confratelli di padre Olszewski, i padri del Sacro Cuore di Gesù, potevano contattarlo nel giorno dell'arresto. Lo stesso giorno, gli agenti dell'Agenzia per la Sicurezza Interna (ABW) sono entrati in tre case appartenenti alla congregazione. P. Płatek, portavoce della congregazione, ha dichiarato che il giorno dell'arresto «gli ufficiali dell'ABW sono venuti e hanno fatto delle perquisizioni nelle loro case a Varsavia, Stopnica e Stadniki: erano luoghi dove la Fondazione Profeto svolgeva temporaneamente le proprie attività».L'arresto di p. Olszewski è stato preceduto ed accompagnato dall'odiosa campagna mediatica di denigrazione del sacerdote che l'avvocato ha

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

La Gioia del Vangelo
Martedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

La Gioia del Vangelo
Lunedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

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Mercoledì della Settimana Santa

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Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

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Martedì della Settimana Santa

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In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

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Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

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Lunedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

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Martedì della Settimana Santa

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Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

La Gioia del Vangelo
Lunedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

La Gioia del Vangelo
Martedì della Settimana Santa

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2024 4:19


In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

Millevoci
La Pasqua nella storia dell'arte

Millevoci

Play Episode Listen Later Mar 29, 2024 49:41


Il sacrificio, la Settimana Santa e le celebrazioni pasquali nella storia dell'arte. Incontro con Laura Damiani Cabrini, presidente dell'Associazione storici dell'Arte della Svizzera italiana (ASASI).

Greg a pedali
105 - Fiandre e Roubaix senza Van Aert. Che settimana santa sarà?

Greg a pedali

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 8:52


L'infortunio di Wout Van Aert cambia scenari e pathos in vista delle due Classiche Monumento più importanti della stagione.

Pregare con Sant'Egidio
Giovedì Santo, Messa nella Cena del Signore - Settimana Santa 2024

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 16:59


Giovedì Santo, Messa nella Cena del Signore - Settimana Santa 2024

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno
Venerdì 29 Marzo 2024 - Settimana Santa

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 4:54


Commento ai Vangeli nel Tempo di Quaresima: oggi secondo Gv 18,1–19,42 di don Domenico Bruno Visita https:www.annunciatedaitetti.it  La nostra missione continua con altri formati anche su: INSTAGRAM: https://www.instagram.com/annunciate.dai.tetti FACEBOOK: https://www.facebook.com/profile.php?id=100067170417098 TELEGRAM: https://t.me/annunciatedaitetti WEBTV: https://ilcenacolowebtv.it  Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti. Ecco tutti i link: https://linktr.ee/Annunciatedaitetti  SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA UTILE AIUTACI A PORTARLO AVANTI CON UN PICCOLO SOSTEGNO: 1- Attraverso PayPal https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=FHWMCY38945UC   2- Attraverso Bonifico Bancario intestato a: Annunciate dai tetti APS Iban: IT61 L05262 41350 CC051133 3625 Causale: Erogazione liberale sostegno progetti (che potrai dedurre dalla dichiarazione dei redditi!)  3- Attraverso il 5x1000 Alla dichiarazione dei redditi firma il 5x1000 a favore della nostra associazione di promozione sociale Annunciate dai tetti scrivendo il codice fiscale: 92077870720  Contiamo sul tuo aiuto. Grazie!

Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con Voi 29.03.2024

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 49:00


Radio Vaticana con Voi! Ogni mattina, dopo il gr delle 8, due ore di diretta con i vostri messaggi di testo e vocali da inviare al numero 335.1243722! Ospiti, rassegna stampa, musica e molto altro ancora per iniziare insieme la giornata! Conduce Andrea De Angelis. Oggi con noi: Lorenzo Licitra, anche in radiovisione cliccando qui! Attore, cantante, è il Gesù di Jesus Christ Superstar, in scena fino al 7 aprile al Teatro Sistina di Roma; don Romano De Angelis, parroco di San Luca Evangelista a Roma, con cui descrivere i giorni della Settimana Santa; Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale dei media vaticani, e Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana - Vatican News, per gli auguri della Santa Pasqua; Giada Aquilino, collega de L'Osservatore Romano, che presenta l'inserto quotidiano del giornale della Santa Sede; Gianmarco Murroni, collega di Radio Vaticana - Vatican News per l'attualità internazionale, con particolare attenzione alla Siria.

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno
Giovedì 28 Marzo 2024 - Settimana Santa

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024 4:03


Commento ai Vangeli nel Tempo di Quaresima: oggi secondo Mt 26,14-25 di don Domenico Bruno Visita https:www.annunciatedaitetti.it  La nostra missione continua con altri formati anche su: INSTAGRAM: https://www.instagram.com/annunciate.dai.tetti FACEBOOK: https://www.facebook.com/profile.php?id=100067170417098 TELEGRAM: https://t.me/annunciatedaitetti WEBTV: https://ilcenacolowebtv.it  Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti. Ecco tutti i link: https://linktr.ee/Annunciatedaitetti  SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA UTILE AIUTACI A PORTARLO AVANTI CON UN PICCOLO SOSTEGNO: 1- Attraverso PayPal https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=FHWMCY38945UC   2- Attraverso Bonifico Bancario intestato a: Annunciate dai tetti APS Iban: IT61 L05262 41350 CC051133 3625 Causale: Erogazione liberale sostegno progetti (che potrai dedurre dalla dichiarazione dei redditi!)  3- Attraverso il 5x1000 Alla dichiarazione dei redditi firma il 5x1000 a favore della nostra associazione di promozione sociale Annunciate dai tetti scrivendo il codice fiscale: 92077870720  Contiamo sul tuo aiuto. Grazie!

PodLectio
PodLectio, meditazione del 27 marzo, mercoledì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024 6:40


Fra' Francesco Patton, ⁠⁠Custode di Terra Santa⁠⁠, medita il Vangelo del giorno, Mercoledì delle Ceneri. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠Vangelo secondo Matteo 26,14-25 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

PodLectio
PodLectio, meditazione del 26 marzo, martedì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Mar 25, 2024 8:00


Fra' ⁠Giuseppe Gaffurini, guardiano del ⁠Convento della Flagellazione⁠ e cantore alla ⁠Basilica del Santo Sepolcro⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

PodLectio
PodLectio, meditazione del 25 marzo, lunedì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024 9:43


Fra John Luke Gregory, discreto di Terra Santa e parroco di Rodi e Kos,⁠⁠⁠ medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 12,1-11. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

Meditazioni di don Giulio Maspero
I protagonisti della Settimana Santa

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Apr 5, 2023 28:38


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

PodLectio
PodLectio, meditazione del 5 aprile, mercoledì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 4, 2023 7:27


Fra' Francesco Patton, Custode di Terra Santa, medita il Vangelo del giorno, Mercoledì delle Ceneri. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Matteo 26,14-25. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

PodLectio
PodLectio, meditazione del 4 aprile, martedì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 9:14


Fra' Ibrahim Faltas, vicario custodiale della Custodia di Terra Santa, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

il posto delle parole
Ludwig Monti "Gesù, volto di Dio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 32:43


Ludwig Monti"Gesù, volto di Dio"Edizioni Messaggero Padovahttps://edizionimessaggero.itCosa possiamo sapere di Dio? In ottica cristiana, ciò che Gesù ha detto e fatto per raccontare Dio, possiamo dirlo, farlo e crederlo; quello che non ha detto o fatto, no. In quell'uomo ci è stato detto l'essenziale per andare a colui che continuiamo a chiamare “Dio”. Se dunque è vero e giusto continuare a ripetere che Gesù è Dio, dovremmo cominciare una buona volta anche a dire che Dio è Gesù. La vita di Dio si compie e si realizza nella vita di Gesù, regno di Dio fatto persona. Come è avvenuto per quanti hanno incontrato Gesù sulle strade della Galilea e della Giudea, così può avvenire anche per noi: ascoltare Gesù, meditare su di lui e grazie a lui, significa accogliere il volto di Dio da lui disegnato con la sua vita. Questo è già passare dalla morte alla vita, dalle nostre morti quotidiane alla vita in pienezza che Gesù ci ha portato, con la sua splendente umanità. Questo è il viaggio che il libro propone.Ludwig Monti, già monaco di Bose, è biblista ed editor. Insegna IRC presso l'I.I.S. Severi-Correnti (Milano). Collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale, Credere e Servizio della Parola. Tra i suoi volumi, I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon 2018); Le domande di Gesù (San Paolo 2019); Gesù, uomo libero (Qiqajon 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB 2020; con B. Salvarani); Qohelet e Gesù (San Paolo 2021); Camminare nella luce della vita. Breviario biblico (San Paolo 2022). Con M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in tre volumi per Einaudi nel 2021.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

PodLectio
PodLectio, meditazione del 3 aprile, lunedì della Settimana Santa

PodLectio

Play Episode Listen Later Apr 2, 2023 6:59


Fra' Sergio Olmedo, guida dei pellegrini e membro della comunità della Visitazione ad Ein Kerem, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Giovanni 12,1-11. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

il posto delle parole
Diego Aleo "La tassa sul morto"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 6, 2022 21:28


Diego Aleo"La tassa sul morto"Bonfirraro Editorehttps://www.bonfirraroeditore.it/Dicembre 1911, la guerra in Libia, una aspra e difficile guerra di conquista dichiarata da Giovanni Giolitti e il re Vittorio Emanuele III, diffonde i suoi effetti negativi nelle campagne della Sicilia rurale mietendo vittime tra i contadini e creando una folla di vedove desiderose di vendetta e giustizia. Tra i volti delle donne, intente ormai a occupare i ruoli dei mariti in guerra, spicca quello di Rosalia, una donna temeraria e tenace che, lottando per la conquista della propria libertà, sfiderà le Istituzioni e il potere.Diego Aleo ci conduce, attraverso Rosalia, in una terra vessata, dove il fragore della guerra lascia nelle case della povera gente una melodia di morte e ingiustizia. Una terra dove anche la religione, strizzando l'occhio al potere, dimentica gli ultimi lasciandoli soli davanti alle insidie del loro tempo.Ma, come in un gioco di specchi, l'incontro tra i personaggi svelerà sfumature inedite, desideri nascosti e la consapevolezza di aver vissuto la propria vita nell'inganno del male che cosparge di buone intenzioni la strada per l'inferno o, in questo caso, la guerra.Spetterà proprio a Rosalia, aiutata dal giovane parroco del piccolo paese di campagna, riportare speranza e dignità tra la sua gente per poter finalmente “dire sì alla vita, quella che genera pace, quella che sa distinguere il bene dal male”.Diego Aleo, laureato in lettere, è stato uno dei fondatori della Pro Loco di Barrafranca e dell'attuale Radio Luce. Ha rivestito per diversi anni il ruolo di presidente del Circolo Cattolico, (di cui è stato anche fondatore), e dell'UCIIM di Barrafranca. Studioso di tradizioni popolari, nel 1986 ha pubblicato con Gaetano Vicari il libro La grande eredità-Viaggio attraverso le tradizioni della Settimana Santa nel cuore della Sicilia – Fede e folklore a Barrafranca; nel 2010 il saggio Dimenticare non si può – padre Cravotta; C'era una volta – raccolta di racconti popolari. Uno squarcio di paese fra passato e presente è il suo ultimo saggio scritto a quattro mani con Gaetano Vicari. Libidine di un angelo è il suo primo romanzo e Mezzo dollaro d'argento il suo ultimo, entrambi pubblicati con Bonfirraro.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Pasqua: PROVERBI ed ESPRESSIONI in italiano da usare durante la Settimana Santa!

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Apr 14, 2022 15:52


L'inizio della primavera vuol dire che i fiori sbiocciano, le giornate si allungano e il tempo migliora...ma significa anche che la Pasqua è vicina! Per questo motivo ho deciso di parlarvi un po' di questa festa: in questo articolo (e nel video allegato), vedremo perché si chiama così, quali sono i simboli tipici della Pasqua in Italia, quali sono le tradizioni ad essa legate e vi darò anche delle espressioni relazionate con la Pasqua ma che si usano durante tutto l'anno nella lingua parlata. PASQUA: ORIGINI ED ESPRESSIONI La Pasqua, così come il Natale, è una festa cristiana che commemora un evento della vita di Gesù. Ciò la rende molto importante in Italia e, di fatti, sono molte le espressioni e i simboli che usiamo tutto l'anno. Sapete quali sono le sue origini, conoscete le nostre tradizioni pasquali? Se la risposta è 'NO', non preoccupatevi perché troverete tutto ciò di cui avete bisogno qui sotto.Pronti? Iniziamo! ORIGINI, TRADIZIONI E SIMBOLI COS'È LA PASQUA? La Pasqua è una festa religiosa che, per i Cristiani, è nata per celebrare la Resurrezione di Gesù Cristo dopo la sua morte, avvenuta il venerdì. Il venerdì che precede la Pasqua, si chiama, in italiano, Venerdì Santo - in questo giorno i cristiani commemorano la passione e la crocifissione di Gesù. QUANDO SI CELEBRA LA PASQUA? A differenza di Natale, che ha una data fissa (sempre il 25 dicembre) la Pasqua ha una data “variabile”. Una cosa però è certa: si celebra sempre di domenica, più precisamente la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Questo significa che può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile. COSA SIGNIFICA IL NOME “PASQUA”? La parola Pasqua deriva dal greco pascha (o páskha/πάσχα) che deriva a sua volta dall'aramaico pasah (o pāsaḥ), che significa “passare oltre”, e fa riferimento al passaggio di Gesù dalla morte alla vita. QUALI SONO I SIMBOLI E LE TRADIZIONI DELLA PASQUA IN ITALIA? Forse il simbolo più popolare sono le UOVA perché rappresentano la rinascita, la vita che ricomincia, proprio come la resurrezione di Gesù, la sua rinascita dopo la morte.In passato, nel periodo di penitenza precedente alla Pasqua, la Quaresima, era proibito consumare uova. Ma le galline, ovviamente, continuavano a produrle, e così si arrivava al giorno di Pasqua con tantissime uova, che a volte venivano colorate, decorate e scambiate come dono.A partire dal ‘900, poi, si è diffusa la tradizione delle uova di cioccolato. In Italia, queste sono la tradizione più importante della Pasqua, soprattutto per i bambini. Sono generalmente molto grandi, con una confezione molto bella, quasi come un pacco regalo, e contengono al loro interno una sorpresa. Oggigiorno ce ne sono di tutti i tipi e tutti i marchi, con sorprese più o meno costose, che vengono scambiate tra amici o famigliari (ma soprattutto vengono regalate ai bambini). Altro simbolo pasquale è, di conseguenza all'uovo, il PULCINO, simbolo della vita. Così carino! Ma non è l'unico animale associato alla Pasqua! C'è anche il CONIGLIO! Perché? Beh, perché il coniglio è un animale molto fertile e quindi, ancora una volta, rappresenta la rinascita, la vita che riprende con l'arrivo della primavera.  L'AGNELLO è anche associato alla Pasqua perché era l'animale più spesso utilizzato come sacrificio durante i riti pagani. Dunque rappresenta il sacrificio, il dare la vita per gli altri, esattamente quello che Gesù ha fatto per tutti gli esseri umani.È proprio l'agnello che viene spesso consumato dagli italiani durante il giorno di Pasqua: arrosto, al forno, all'orientale, con le verdure… Un altro animale che simboleggia la Pasqua, poi, è la COLOMBA. Come tutti saprete, la colomba è il simbolo della pace e la Pasqua porta, effettivamente, pace e serenità a tutti, con il suo messaggio di speranza per una vita nuova. Spesso, la colomba è rappresentata con un ramoscello di ulivo in bocca (anche questo simbolo di pace).