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We're nearing the end of Jesus' SermonI think we must admit, there have been surprises along the way- but it has been a journey of wonder, skirting the edges of the kingdom of God• at the same time, the Lord has exposed us, to truth that is deep and difficult• so, what does Jesus want to say to us this morning?- though he's never one to sugarcoat the hard things, Jesus is being rather blunt, don't you think?• maybe what we hear is a tone of voice that offends◦ we ask, Where is God's compassion and mercy?• if Jesus must deliver this truth, couldn't he at least be polite?◦ but is there a polite way to shout, “The building's on fire”? or "Run for your lives"?◦ when Jesus is direct and rough, even then he loves us
Outline Notes from the SermonI. IntroductionSeptember's Arrival: Acknowledgement of how quickly time is passing.Story of a Devout Man:A man decides to deepen his relationship with God by waking up at 5 a.m. daily for prayer and meditation.Challenge: The man's affectionate cat distracts him during his prayer time.Solution: The man ties the cat to the bedpost to focus on God.II. Legacy and MisinterpretationThe Son's Imitation:The son observes his father's routine and aspires to follow it.As an adult, the son ties his cat to the bedpost but then engages in distractions like emails and work, missing the true purpose of the routine.Lesson: The son followed the form but missed the essence, illustrating a misunderstanding of what truly matters.III. Scriptural Parallel: The Scribes and PhariseesReligious Rituals vs. True Purpose:The scribes and Pharisees, like the son, were focused on religious customs (e.g., hand-washing) but missed the deeper purpose of growing closer to God.Jesus' Critique:Jesus emphasizes that it's not what goes into the mouth (rituals) but what comes out (words and actions) that defines a person.Missing the Point: The Pharisees were good at following rules but failed to focus on the weightier matters—spiritual growth and how faith is lived out.IV. Modern-Day Reflection: Spiritual but Not Religious MovementRise of "Spiritual but Not Religious" (SBNR):The SBNR movement gained momentum as people sought a relationship with God outside of organized religion.Many are turned off by institutional religion due to modern-day scribes and Pharisees.Lillian Daniel's Insight:God in Everyday Life:It's easier to see God in nature (e.g., sunsets) than in challenging human relationships (e.g., difficult people in church).Need for Both Spirituality and Religion:While personal spiritual experiences are valuable, learning to live, love, and grow with others in a religious community is equally important.V. The Call for DiscernmentEssentials vs. Non-Essentials:Discernment is necessary to distinguish between human traditions and God's true will.Avoiding Empty Rituals:Like the man tying his cat to the bedpost, it's important not to get caught up in rituals that have lost their meaning.True Significance in Faith:Jesus' Teachings:Focus on what emanates from the heart—how we treat others, the integrity of our words, and the compassion we show.The essence of faith is not in strict adherence to rules but in the love and kindness we express towards others.VI. Conclusion and ChallengeReflecting God's Love:Challenge: Discern how to show God's love through our actions and interactions.Untying the Cats: Identify and let go of practices or distractions that prevent us from living out the true purpose of our faith.
Vieni a trovarci sul sito della nostra casa editrice Area51 Publishing, dove trovi i migliori strumenti per la tua crescita personale e spirituale: https://area51editore.com/Vieni a trovarci nel nostro shop online, A51 Benessere Shop, interamente dedicato al benessere del tuo corpo, della tua mente e della tua anima: https://a51benessereshop.com/ La (ri)scoperta delle predicazioni del genio eretico e filosofico di Meister Eckhart, le opere di uno dei più affascinanti e controversi protagonisti della cultura medievale. Ecco i sermoni di Meister Eckhart, il maestro domenicano esponente della mistica e del pensiero medievale. I sermoni di Eckhart giunti fino a noi derivano dalla sua predicazione al popolo e nei conventi e sicuramente sono la parte più viva del suo insegnamento. Nei sermoni infatti troviamo tutto il pensiero di Eckhart, espresso sotto forma di un vero e proprio trattato e non solo come una mera predicazione. In essi ci sono costanti riferimenti alle principali questioni della filosofia medievale, oltre a continui rimandi ai maestri e alle fonti del passato, in particolare ad Agostino. “L'uomo che non ha davanti a sé né se stesso né alcuna altra cosa, ma solo Dio e l'onore di Dio, e non cerca il proprio bene, quest'uomo è veramente libero e distaccato in ogni sua opera esattamente come Dio stesso è distaccato in ogni sua opera, e non cerca il proprio bene”. Meister Eckhart nacque nel 1260 a Tambach, a sud di Gotha – nell'odierna Germania. Da giovanissimo entrò nell'ordine dei domenicani trasferendosi nel convento di Erfurt, in Turingia. In seguito Eckhart si spostò a Parigi, una delle più prestigiose università della sua epoca. Qui ricevette il titolo di “magister” (“meister” in tedesco) in sacra teologia (lo stesso conferito a Tommaso d'Aquino trenta anni prima) e con questo titolo viene ricordato nella storia del pensiero filosofico. Nel 1326 il principe vescovo di Colonia iniziò un processo per eresia contro Eckhart sulla base di alcune denunce da parte di due confratelli.Il processo si spostò ad Avignone, allora sede papale, perché Eckhart richiese un giudizio di fronte al Papa stesso, privilegio concesso al tempo solo al suo Ordine e grado. Eckhart si mise in viaggio verso la corte di papa Giovanni XXII ad Avignone. Morì però durante il viaggio, nel 1328, all'età di sessantotto anni. Il 27 marzo 1329 la bolla papale “In agro dominico” lo condannò di eresia.Ti piace questo podcast? Metti un like e commenta e condividilo con le persone che senti in sintonia con te. Ti piace il nostro canale? Sostienici! Non abbiamo finanziatori, la nostra unica fonte di finanziamento è la vendita dei nostri contenuti e prodotti. Vieni a trovarci e sostienici acquistando un nostro contenuto o prodotto.Vieni a trovarci sul sito della nostra casa editrice Area51 Publishing, dove trovi i migliori strumenti per la tua crescita personale e spirituale: https://area51editore.com/Vieni a trovarci nel nostro shop online, A51 Benessere Shop, interamente dedicato al benessere del tuo corpo, della tua mente e della tua anima: https://a51benessereshop.com/ Così ci aiuti a restare indipendenti e a offrirti sempre nuovi e migliori video per la tua crescita personale e spirituale!
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God mandag! I dag tar vi deg gjennom alt fra dronning Elisabet sin begravelse til Tuva sin begravelse. Det er hyggeligere stemning enn man skulle trodd!
"Una chiesa perseguitata" - Esodo 1. Reverendo Michael Brown, culto di 19 settembre 2021. Chiesa Riformata Filadelfia
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6446LA PREDICA AI PESCI SERVI' A SANT'ANTONIO PER COMBATTERE L'ERESIALa prima città in cui sant'Antonio da Padova cominciò a predicare fu Rimini, ma gli eretici non volevano essere disturbati...di Padre Stefano ManelliLa prima città in cui sant'Antonio cominciò a predicare fu Rimini. E fin dall'inizio il successo della sua predicazione mise in allarme gli eretici della città. C'era colà, infatti, e fioriva la setta eretica dei patarini. Erano accesi e ostinati contro parecchie verità della fede cattolica, e vegliavano perché non ci fosse chi li disturbasse nei loro errori.Quando gli eretici si accorsero che sant'Antonio smantellava a colpi decisi i loro errori, anziché aprire gli occhi alla verità, si coalizzarono nella difesa dell'errore e nell'assalto a colui che voleva illuminarli. Si radunarono i capi della setta eretica e decisero di eliminare sant'Antonio con il mezzo più semplice e concreto: il veleno.Lo invitarono a un pranzo, quindi, per discutere insieme delle cose di fede. Antonio accettò ignaro di ogni trama. Ma il Signore era con lui. A tavola, infatti, sant'Antonio prima di mangiare benedisse tutto il cibo, e poi mangiò tranquillamente, continuando a parlare della vera fede.Gli eretici lo guardavano, aspettandosi da un momento all'altro gli effetti del veleno. E invece! Evidentemente avevano dimenticato la promessa di Gesù ai suoi veri apostoli: "Se berranno qualche veleno non recherà loro danno" (Marco 16,18).Fallito il tentativo dell'attacco a sant'Antonio con il veleno, gli eretici tentarono di impedire la predicazione del Santo con l'allontanamento delle persone. Si servirono di ogni mezzo, infatti, per tenere lontana da sant'Antonio tutta la gente. Allettamenti o minacce, accuse e calunnie contro sant'Antonio, tutto era utile per arrivare allo scopo di impedire quella predicazione che martellava contro l'eresia.Ma sant'Antonio aveva anch'egli mezzi eccezionali per battere gli intrighi degli eretici. Dalla sua intensa preghiera e penitenza egli traeva il potere dei miracoli che fa smuovere le folle in ogni parte della terra.E uno dei suoi più celebri e pittoreschi miracoli fu certamente quello della predicazione ai pesci. Quando sant'Antonio si accorse che la gente di Rimini lo guardava con sospetto e si teneva lontana da lui, moltiplicò le sue preghiere e poi si mosse per andare a predicare ai pesci sulla spiaggia del mare."Fratelli pesci - disse il Santo - venite voi ad ascoltare."A tale richiamo una massa di pesci si fece avanti sulla riva del mare e si raccolse davanti al Santo in ascolto della sua parola. Erano tutti in ordine, tenevano la testina di fuori e, a volte, davano anche segni di assenso alle parole di sant'Antonio. Il prodigio produsse un'impressione enorme, naturalmente. La folla accorse numerosissima e gli stessi eretici rimasero sconvolti da un fatto così strepitoso e così significato. Doveva essere davvero importante e prodigiosa la parola di sant'Antonio, se anche creature irragionevoli correvano ad ascoltarlo! La lezione fu davvero salutare per tutti. E da quel giorno sant'Antonio poté predicare, con tutta la sapienza e con tutto l'ardore di cui era ricco per illuminare e convertire, richiamare e santificare le anime. Nota di BastaBugie: nell'articolo seguente Ermes Dovico racconta la vita di Sant'Antonio di Padova. San Francesco lo chiamava "mio vescovo". Papa Gregorio IX rimase così colpito dalla sapienza del giovane predicatore da proclamarlo santo al termine del processo del canonizzazione più veloce della storia (conclusosi 352 giorni dopo la morte) grazie anche ai 53 miracoli attribuiti all'intercessione di Antonio.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 giugno 2020:Nel 1228, Gregorio IX ebbe modo di conoscere sant'Antonio di Padova (1195-1231), che era giunto a Roma per salvaguardare l'unità dell'Ordine francescano, a rischio dopo la morte di san Francesco (1181-1226). Il papa rimase così colpito dal giovane predicatore da chiamarlo "Arca della Testimonianza" e "Scrigno delle Scritture".Il santo era nato a Lisbona il 15 agosto 1195 da una famiglia benestante, che l'aveva battezzato con il nome di Fernando. A quindici anni entrò tra i Canonici regolari della Santa Croce e due anni più tardi chiese di potersi trasferire da Lisbona a Coimbra, perché desiderava un maggiore raccoglimento con Dio. Al monastero di Coimbra, dotato di una grande biblioteca, poté approfondire lo studio della Bibbia e dei Padri della Chiesa. Nel 1220, mentre il suo Ordine subiva le ingerenze del re portoghese, avvenne un fatto decisivo nella vita di Fernando, intanto divenuto sacerdote: vide passare a Coimbra le salme dei cinque protomartiri francescani (Berardo, Pietro, Ottone, Adiuto e Accursio), decapitati in Marocco, dove erano stati inviati da san Francesco per convertire i musulmani a Cristo.Per don Fernando fu una chiamata alla missione. Ottenuto il permesso, lasciò i canonici agostiniani e si unì a un romitorio di francescani. Segnò il suo nuovo inizio religioso con un cambio di nome: decise di chiamarsi Antonio, in onore di sant'Antonio Abate. Desiderando la grazia del martirio, ottenne di andare con un confratello in Marocco, ma qui una malattia gli impedì di predicare. Si convinse a tornare in patria, ma una tempesta spinse la nave fino alle coste siciliane. In Sicilia il santo venne a contatto con i frati di Messina, dai quali apprese la notizia del Capitolo Generale convocato da san Francesco per la Pentecoste del 1221. Antonio risalì a piedi l'Italia insieme ai confratelli e dopo diverse settimane giunse ad Assisi: qui, dal 30 maggio all'8 giugno, si tenne quello che passò alla storia come il "Capitolo delle Stuoie", così chiamato perché il piccolo 'esercito' di francescani (erano circa 3.000) si accampò in capanne fatte di stuoie.Il frate portoghese, sconosciuto ai più, trascorse quei giorni in umile ascolto delle decisioni che venivano prese nel suo nuovo Ordine. Alla fine venne indirizzato a un eremo vicino a Forlì, dove visse per un anno dedicandosi ai lavori più modesti, tra digiuni e orazioni. Nel settembre 1222 fu chiamato improvvisamente dal superiore a tenere un discorso esortativo per i chierici che stavano per ricevere l'ordinazione sacerdotale: l'uditorio, al sentire con quale trasporto per Dio parlava Antonio, ne rimase ammirato. Informati del suo straordinario talento, i superiori di Assisi lo indirizzarono alla predicazione nell'Italia settentrionale. Qui la fede di Antonio operò tra l'altro il miracolo eucaristico di Rimini, detto anche "della mula", perché l'animale, su comando del santo, si inginocchiò davanti all'Ostia consacrata, causando la conversione di un eretico di nome Bonovillo che dubitava della Presenza reale di Gesù nell'Eucaristia.Univa il fermo annuncio della verità alla dolcezza d'animo, e venne chiamato "il martello degli eretici". Fece presente ai superiori che il contrasto alle eresie richiedeva una solida conoscenza della dottrina cattolica. San Francesco gli diede il benestare per la fondazione a Bologna del primo studio teologico francescano, un passo fondamentale nella storia dell'Ordine: "A frate Antonio, mio vescovo, frate Francesco augura salute. Mi piace che tu insegni teologia ai nostri fratelli, a condizione però che, a causa di tale studio, non si spenga in esso lo spirito di santa orazione e devozione, com'è prescritto nella Regola". Lo stesso Francesco, nel 1224, lo inviò come missionario in Francia per continuare nella sua opera di conversione degli eretici catari. Ritornò in Italia dopo la morte del santo d'Assisi e nel 1227 venne nominato ministro provinciale per l'Italia settentrionale. Fu allora che, pur continuando a viaggiare, stabilì la sua dimora abituale nel convento di Padova. In quegli anni le sue prediche, che spaziavano dalle verità di fede alla purezza di vita, erano ormai seguite da enormi folle di fedeli. Inoltre, stava lunghe ore in confessionale.A Padova terminò la stesura del secondo volume dei Sermoni, nei quali è centrale la riflessione sul mistero di Cristo. Un mistero in cui il fedele si può addentrare con la preghiera e l'amore per Maria, che Antonio definì "Capolavoro dell'Altissimo". Si disse certo della sua Assunzione in anima e corpo, più di sette secoli prima della solenne proclamazione del dogma da parte di Pio XII, che infatti citò il santo nella Munificentissimus Deus del 1950. Quattro anni prima, sempre papa Pacelli aveva onorato sant'Antonio come Doctor Evangelicus, dichiarandolo ufficialmente dottore della Chiesa. Va detto comunque che già Gregorio IX lo aveva invocato come tale il 30 maggio 1232 - al termine del processo di canonizzazione più veloce della storia, grazie anche ai 53 miracoli attribuiti all'intercessione di Antonio - quando lo proclamò santo: "O dottore della Chiesa, beato Antonio, amatore della divina parola, prega per noi il Figlio di Dio".Gesù e Maria furono le sue stelle polari fino agli ultimi giorni terreni. Fu in quei giorni che il conte Tiso, un amico presso il quale si era ritirato in preghiera nel giugno 1231, avvicinandosi alla stanzetta del santo, con la porta socchiusa, vide una luce intensissima: era Gesù Bambino, in braccio ad Antonio. Il 13 giugno, capendo che gli rimaneva poco da vivere, chiese di essere riportato a Padova perché lì desiderava morire. Spirò in un ospizio vicino al monastero delle clarisse e poco distante dalle mura cittadine. I confratelli gli intonarono il suo inno mariano preferito, O gloriosa Domina. Tornò al Padre dopo aver detto: "Vedo il mio Signore".
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6446LA PREDICA AI PESCI SERVI' A SANT'ANTONIO PER COMBATTERE L'ERESIALa prima città in cui sant'Antonio da Padova cominciò a predicare fu Rimini, ma gli eretici non volevano essere disturbati...di Padre Stefano ManelliLa prima città in cui sant'Antonio cominciò a predicare fu Rimini. E fin dall'inizio il successo della sua predicazione mise in allarme gli eretici della città. C'era colà, infatti, e fioriva la setta eretica dei patarini. Erano accesi e ostinati contro parecchie verità della fede cattolica, e vegliavano perché non ci fosse chi li disturbasse nei loro errori.Quando gli eretici si accorsero che sant'Antonio smantellava a colpi decisi i loro errori, anziché aprire gli occhi alla verità, si coalizzarono nella difesa dell'errore e nell'assalto a colui che voleva illuminarli. Si radunarono i capi della setta eretica e decisero di eliminare sant'Antonio con il mezzo più semplice e concreto: il veleno.Lo invitarono a un pranzo, quindi, per discutere insieme delle cose di fede. Antonio accettò ignaro di ogni trama. Ma il Signore era con lui. A tavola, infatti, sant'Antonio prima di mangiare benedisse tutto il cibo, e poi mangiò tranquillamente, continuando a parlare della vera fede.Gli eretici lo guardavano, aspettandosi da un momento all'altro gli effetti del veleno. E invece! Evidentemente avevano dimenticato la promessa di Gesù ai suoi veri apostoli: "Se berranno qualche veleno non recherà loro danno" (Marco 16,18).Fallito il tentativo dell'attacco a sant'Antonio con il veleno, gli eretici tentarono di impedire la predicazione del Santo con l'allontanamento delle persone. Si servirono di ogni mezzo, infatti, per tenere lontana da sant'Antonio tutta la gente. Allettamenti o minacce, accuse e calunnie contro sant'Antonio, tutto era utile per arrivare allo scopo di impedire quella predicazione che martellava contro l'eresia.Ma sant'Antonio aveva anch'egli mezzi eccezionali per battere gli intrighi degli eretici. Dalla sua intensa preghiera e penitenza egli traeva il potere dei miracoli che fa smuovere le folle in ogni parte della terra.E uno dei suoi più celebri e pittoreschi miracoli fu certamente quello della predicazione ai pesci. Quando sant'Antonio si accorse che la gente di Rimini lo guardava con sospetto e si teneva lontana da lui, moltiplicò le sue preghiere e poi si mosse per andare a predicare ai pesci sulla spiaggia del mare."Fratelli pesci - disse il Santo - venite voi ad ascoltare."A tale richiamo una massa di pesci si fece avanti sulla riva del mare e si raccolse davanti al Santo in ascolto della sua parola. Erano tutti in ordine, tenevano la testina di fuori e, a volte, davano anche segni di assenso alle parole di sant'Antonio. Il prodigio produsse un'impressione enorme, naturalmente. La folla accorse numerosissima e gli stessi eretici rimasero sconvolti da un fatto così strepitoso e così significato. Doveva essere davvero importante e prodigiosa la parola di sant'Antonio, se anche creature irragionevoli correvano ad ascoltarlo! La lezione fu davvero salutare per tutti. E da quel giorno sant'Antonio poté predicare, con tutta la sapienza e con tutto l'ardore di cui era ricco per illuminare e convertire, richiamare e santificare le anime. Nota di BastaBugie: nell'articolo seguente Ermes Dovico racconta la vita di Sant'Antonio di Padova. San Francesco lo chiamava "mio vescovo". Papa Gregorio IX rimase così colpito dalla sapienza del giovane predicatore da proclamarlo santo al termine del processo del canonizzazione più veloce della storia (conclusosi 352 giorni dopo la morte) grazie anche ai 53 miracoli attribuiti all'intercessione di Antonio.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 giugno 2020:Nel 1228, Gregorio IX ebbe modo di conoscere sant'Antonio di Padova (1195-1231), che era giunto a Roma per salvaguardare l'unità dell'Ordine francescano, a rischio dopo la morte di san Francesco (1181-1226). Il papa rimase così colpito dal giovane predicatore da chiamarlo "Arca della Testimonianza" e "Scrigno delle Scritture".Il santo era nato a Lisbona il 15 agosto 1195 da una famiglia benestante, che l'aveva battezzato con il nome di Fernando. A quindici anni entrò tra i Canonici regolari della Santa Croce e due anni più tardi chiese di potersi trasferire da Lisbona a Coimbra, perché desiderava un maggiore raccoglimento con Dio. Al monastero di Coimbra, dotato di una grande biblioteca, poté approfondire lo studio della Bibbia e dei Padri della Chiesa. Nel 1220, mentre il suo Ordine subiva le ingerenze del re portoghese, avvenne un fatto decisivo nella vita di Fernando, intanto divenuto sacerdote: vide passare a Coimbra le salme dei cinque protomartiri francescani (Berardo, Pietro, Ottone, Adiuto e Accursio), decapitati in Marocco, dove erano stati inviati da san Francesco per convertire i musulmani a Cristo.Per don Fernando fu una chiamata alla missione. Ottenuto il permesso, lasciò i canonici agostiniani e si unì a un romitorio di francescani. Segnò il suo nuovo inizio religioso con un cambio di nome: decise di chiamarsi Antonio, in onore di sant'Antonio Abate. Desiderando la grazia del martirio, ottenne di andare con un confratello in Marocco, ma qui una malattia gli impedì di predicare. Si convinse a tornare in patria, ma una tempesta spinse la nave fino alle coste siciliane. In Sicilia il santo venne a contatto con i frati di Messina, dai quali apprese la notizia del Capitolo Generale convocato da san Francesco per la Pentecoste del 1221. Antonio risalì a piedi l'Italia insieme ai confratelli e dopo diverse settimane giunse ad Assisi: qui, dal 30 maggio all'8 giugno, si tenne quello che passò alla storia come il "Capitolo delle Stuoie", così chiamato perché il piccolo 'esercito' di francescani (erano circa 3.000) si accampò in capanne fatte di stuoie.Il frate portoghese, sconosciuto ai più, trascorse quei giorni in umile ascolto delle decisioni che venivano prese nel suo nuovo Ordine. Alla fine venne indirizzato a un eremo vicino a Forlì, dove visse per un anno dedicandosi ai lavori più modesti, tra digiuni e orazioni. Nel settembre 1222 fu chiamato improvvisamente dal superiore a tenere un discorso esortativo per i chierici che stavano per ricevere l'ordinazione sacerdotale: l'uditorio, al sentire con quale trasporto per Dio parlava Antonio, ne rimase ammirato. Informati del suo straordinario talento, i superiori di Assisi lo indirizzarono alla predicazione nell'Italia settentrionale. Qui la fede di Antonio operò tra l'altro il miracolo eucaristico di Rimini, detto anche "della mula", perché l'animale, su comando del santo, si inginocchiò davanti all'Ostia consacrata, causando la conversione di un eretico di nome Bonovillo che dubitava della Presenza reale di Gesù nell'Eucaristia.Univa il fermo annuncio della verità alla dolcezza d'animo, e venne chiamato "il martello degli eretici". Fece presente ai superiori che il contrasto alle eresie richiedeva una solida conoscenza della dottrina cattolica. San Francesco gli diede il benestare per la fondazione a Bologna del primo studio teologico francescano, un passo fondamentale nella storia dell'Ordine: "A frate Antonio, mio vescovo, frate Francesco augura salute. Mi piace che tu insegni teologia ai nostri fratelli, a condizione però che, a causa di tale studio, non si spenga in esso lo spirito di santa orazione e devozione, com'è prescritto nella Regola". Lo stesso Francesco, nel 1224, lo inviò come missionario in Francia per continuare nella sua opera di conversione degli eretici catari. Ritornò in Italia dopo la morte del santo d'Assisi e nel 1227 venne nominato ministro provinciale per l'Italia settentrionale. Fu allora che, pur continuando a viaggiare, stabilì la sua dimora abituale nel convento di Padova. In quegli anni le sue prediche, che spaziavano dalle verità di fede alla purezza di vita, erano ormai seguite da enormi folle di fedeli. Inoltre, stava lunghe ore in confessionale.A Padova terminò la stesura del secondo volume dei Sermoni, nei quali è centrale la riflessione sul mistero di Cristo. Un mistero in cui il fedele si può addentrare con la preghiera e l'amore per Maria, che Antonio definì "Capolavoro dell'Altissimo". Si disse certo della sua Assunzione in anima e corpo, più di sette secoli prima della solenne proclamazione del dogma da parte di Pio XII, che infatti citò il santo nella Munificentissimus Deus del 1950. Quattro anni prima, sempre papa Pacelli aveva onorato sant'Antonio come Doctor Evangelicus, dichiarandolo ufficialmente dottore della Chiesa. Va detto comunque che già Gregorio IX lo aveva invocato come tale il 30 maggio 1232 - al termine del processo di canonizzazione più veloce della storia, grazie anche ai 53 miracoli attribuiti all'intercessione di Antonio - quando lo proclamò santo: "O dottore della Chiesa, beato Antonio, amatore della divina parola, prega per noi il Figlio di Dio".Gesù e Maria furono le sue stelle polari fino agli ultimi giorni terreni. Fu in quei giorni che il conte Tiso, un amico presso il quale si era ritirato in preghiera nel giugno 1231, avvicinandosi alla stanzetta del santo, con la porta socchiusa, vide una luce intensissima: era Gesù Bambino, in braccio ad Antonio. Il 13 giugno, capendo che gli rimaneva poco da vivere, chiese di essere riportato a Padova perché lì desiderava morire. Spirò in un ospizio vicino al monastero delle clarisse e poco distante dalle mura cittadine. I confratelli gli intonarono il suo inno mariano preferito, O gloriosa Domina. Tornò al Padre dopo aver detto: "Vedo il mio Signore". Titolo originale: Sant'Antonio da Padova… se si combatte l'errore, si fanno miracoliFonte: I Tre Sentieri, 12 giugno 2020Pubblicato su BastaBugie n. 701
Questa puntata è un sermone da Marco 4: 21-34 che insegna del Regno di Dio.Nonostante che tutto sembra vano in questo periodo, ci è un bene ricordare che Dio sta operando ancora e il Suo Regno cresce giorno dopo giorno anche se noi non lo vediamo.https://www.veravita-ve.com/Serie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 4: 21-34Data: 17/05/2020
In questo brano, Marco 4:1-20, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo una parabola chiave per poter capire altre parabole, 4 tipi di cuori, la salvezza è del Signore, e come si può glorificare Dio in modo giusto. Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 4:1-20Data: 23/02/2020
In questo brano, Marco 3:20-35, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo le persone parlare di Gesù in modo da cercare di fermare il suo ministero. Dicevano che 'è fuori di se'. Gli scribi dicevano che 'ha uno spirito immondo'... Ci ricorda che spesso quando cominciamo a seguire e obbedire Gesù incontriamo ostacoli e difficoltà. Ma grazie a Dio che Gesù era già soddisfatto in se avendo comunione con Dio Padre e Dio Spirito Santo. In questo modo poteva superare ciò che dicevano altri, insegnare la verità, e andare fino alla croce per morire per i nostri peccati e salvarci. L'unico modo di vivere degno della chiamata del Signore è di essere completamente soddisfatti in Dio e la nuova famiglia a cui facciamo parte, al punto che non abbiamo bisogno della affermazione degli altri.Non importa cosa pensano gli altri, Satana, o anche noi stessi. Ciò che importa è ciò che dice Dio di noi. In questo sermone sentiamo ciò che dice Dio di noi e come possiamo sapere la Sua opinione di noi tramite la Bibbia. Conosca Dio tramite la Sua ParolaSii salvato - per grazia mediante la fede (ravvedimento e fede)Credi ciò che dice Dio di teAma la tua nuova famiglia spirituale (la chiesa di G.C.) Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 3:20-35Data: 09/02/2020
In questo brano, Marco 3:7-19, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo Gesù con degli ostacoli che lo mettono quasi in difficoltà: gente in abbondanza che stanno per schiacciarlo e demoni che gridano... Gesù dedica tutta la notte in preghiera con Dio Padre e nel mattino prende l'iniziativa per scegliere i 12 apostoli che staranno con Lui per imparare, essere equipaggiati per il ministero, e poi per essere mandati a predicare. Tramite la preghiera trova (inizia) la soluzione migliore per portare avanti il ministero che continuerà anche dopo la Sua partita. Impariamo in più che il più grande ostacolo che abbiamo è il nostro peccato che ci separa da Dio Santo. Gesù è andato sulla croce per toglierci pure questo ostacolo. Solo tramite il ravvedimento e fede in Cristo (la conversione e nuova nascita) possiamo vivere davvero per il Signore. Gesù ci chiama a se. Hai risposto alla chiamata di Dio tramite il ravvedimento e fede? Cosa ti ostacola da venire a Cristo per la tua salvezza?Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 3:7-19Data: 02/02/2020
In questo brano, Marco 2:23-3:6, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo Gesù osservato dai religiosi (self-righteous) che non vedevano il loro bisogno per il Salvatore e il loro mancanza di riposo e pace. Invece di adorare Gesù cercavano di accusarlo e eliminarlo.Impariamo 4 ESORTAZIONI in questo messaggio:GODIAMOCI IL RIPOSO - è il dono di Dio in Cristo soloRICORDIAMOCI CHE SIAMO OSSERVATI - se siamo davvero uniti a Gesù Cristo -- dobbiamo vivere degnamente della chiamataESSERE TURBATI IN MODO GIUSTO - spesso siamo preoccupati per le cose sbagliateDECIDIAMO COSA FAREMO CON IL VERO GESÙ - adorarlo o eliminarloLa buona notizia è che ogni vero Cristiano (nato di nuovo e da Dio) è unito a Gesù. Dio ha osservato noi mentre eravamo ancora peccatori e Gesù è venuto per compiere la legge di Dio per noi e morire sulla croce per i nostri peccati e per salvarci dal ira di Dio Padre. Ora Gesù continua ad osservarci e intercedere per noi in modo tale che con l'aiuto dello Spirito Santo in noi possiamo vivere degnamente di Lui mentre aspettiamo il Suo ritorno. Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 2:23-3:6Data: 26/01/2020
In questo brano, Marco 2:13-22, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo Gesù chiamare un peccatori poco amato dal mondo - un pubblicano. Impariamo che Gesù non chiama le persone come chiamiamo noi. Dio chiama peccatori di ogni tipo, poi li mostra come vivere con compassione e come essere soddisfatti in Dio per poi andare ai persi con la legge morale di Dio affinchè vedono la loro malattia (il peccato) e la cura (il Vangelo).Soltanto quelli che sanno d'essere malati andranno dal dottore per essere curati, e soltanto se sono di una disposizione umile, e hanno il desiderio di vedere il medico che ha la cura...3 VERITÀ da Accettare per Essere Salvato:Non tutti che sono malati sanno d'essere malati - la legge morale di Dio rivela la nostra malattia, il peccatoNon tutti che sanno d'essere malati sono di una disposizione umile - bisogna accettare la nostra situazione davanti a Dio e venire a Cristo cercando la Sua misericordiaNon tutti che sanno d'essere malati hanno il desiderio di andare dal dottore - bisogna venire a Cristo con fede che Lui è buono, gentile, e capace di guarire la nostra malattia, il cuore peccaminosoPer maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 2:13-22Data: 19/01/2020
In questo brano, Marco 2:1-12, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo un episodio del ministero di Gesù nelle case. Mentre insegnava e predicava la Parola di Dio (ciò che è venuto a fare), arriva senza invito un uomo paralitico attraverso il tetto. Gesù lo riceva e stupisce tutti con la Sua autorità non soltanto di guarire, ma di perdonare; cosa riservato a Dio. Tempo dopo Gesù si trovò inchiodato sulla croce e in senso reale paralitico anche Lui. L'ha fatto per pagare per i nostri peccati e salvare chiunque crede in Lui. Soli Deo Gloria3 VERITÀ che CAMBIANO TUTTO:Il Bisogno Maggiore di Tutti - il perdono dei peccati (la salvezza)Gesù è Dio - non semplicemente insegnante o profeta La Salvezza Esiste ed è in Cristo Solo - per grazia mediante la fedePer maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 2:1-12Data: 12/01/2020
In questo brano, Marco 1:32-45, vediamo il racconto di Marco della vita e il ministero di Gesù Cristo. Vediamo in particolare il motivo per cui Gesù guariva le persone e liberava le persone dai demoni; dimostra che Gesù è Dio e afferma il Suo messaggio di salvezza. Vediamo anche come Gesù dava priorità alla preghiera e la predicazione. Vediamo pure come un lebbroso ci insegna il modo giusto per venire a Dio per la salvezza e il modo sbagliato per obedire Dio.COME OBBEDIRE DIO da un BUON LEBBROSO:Dare priorità alla preghiera -- sii pieno della Parola di Dio e lo Spirito SantoEssere equipaggiato - studia per conoscere la Parola di Dio (vangelo)Andare e parlare - pregare per porte aperte per testimoniare, essere intenzionale, avere volantini sempre in tasca, aprire la bocca, comportati da Cristiano, fare opere buoneFidati a Dio - lascia i risultati nelle mani di Dio che salva chi vuole, quando vuole, e come vuole (ci vuole fede da parte nostra) Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 1:32-45Data: 05/01/2020
In tanti modi ci identifichiamo in questa vita, ma se siamo veramente Cristiani (discepoli di Gesù Cristo), allora siamo chiamati ad essere "servitori". Gesù ci ha servito. Gli apostoli hanno capito l'importanza di servire. Ogni vero Cristiano desidera servire anzichè essere servito. Lasciamo a parte i nostri 'diritti' e programma personale per poter servire altri per la gloria di Dio.Ascolta per imparare come mai dovremmo identificarci come servitori e come possiamo servire uno l'altro. Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: -Predicatore: Jesse SchreckTesto: Giovanni 13Data: 29/12/2019
Questo non è il solito messaggio per Natale. Andiamo a vedere come spesso il Signore viene bestemmiato, nonostante il mondo celebra la Nascita di Gesù. Spesso siamo sorpresi quando succede, ma in realtà dovremmo essere sorpresi quando non succede di più.Ascolta per imparare 5 realtà Bibliche e fondamentali per quanto riguarda il non credente e il convertito. Una persona non in Cristo (non salvata o rigenerata): Schiavo del peccato, Schiavo di Satana, Figlio di Satana (non Dio), Nemico di Dio, Morto (spiritualmente). Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: -Predicatore: Jesse SchreckTesto: Giovanni 3Data: 22/12/2019
Spesso la storia della nascita di Gesù Cristo, Dio incarnato, può diventare cosa banale per le persone, ma non dovrebbe essere così. Ascolta per sentire il perchè.Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: -Predicatore: Garrett TrainorTesto: Matteo 2:1-15Data: 08/12/2019
In questo brano, Marco 1:9-20, vediamo il racconto di Marco sul battesimo di Gesù Cristo e la sua tentazione nel deserto. Poi in seguito vediamo ciò che predicava Gesù (il ravvedimento e la fede) e come Lui chiama delle persone per essere i Suoi discepoli/seguaci e cosa intende. Ascolta per approfondire la tua conoscenza di Cristianesimo e per sentire 4 Aspetti del Seguire Cristo:1.) Essere Salvato2.) Essere Battezzato3.) Considerare il tuo Deserto 4.) Essere un Testimone o Pescatore di UominiPer maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 1:9-20Data: 01/12/2019
In questo brano, Marco 1:1-8, vediamo l'inizio del racconto di Marco sulla vita, morte, e risurrezione di Gesù Cristo. Vediamo come Dio si è mosso verso di noi peccatori per salvare chiunque si ravvede e crede in Cristo come Salvatore. Gesù è il Signore (Dio) e noi dobbiamo riconoscere il nostro peccato e preparare i nostri cuori per riceverLo attraverso il ravvedimento e fede. Ascolta per sentire 4 Lezioni da Giovanni Battista Per Vivere Fedelmente Per Dio1.) Priorità Giuste2.) Conoscere Dio in Modo Giusto3.) Temere Dio, non uomo 4.) Obbedire e Predicare FedelmentePer maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: Marco 1:1-8Data: 24/11/2019
Se viviamo da Cristiani ci saranno delle offese tra di noi. Possiamo agire nella carne, o possiamo passare sopra le offese con il Suo aiuto e per la gloria del Suo nome sapendo che Lui ha passato sopra le nostre offese (e lo fa ancora). Il più che possiamo passare sopra le offese, il più uniti, gioiosi, ed armoniosi saremo come il corpo di Cristo. SDG - Soli Deo Gloria Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: -Predicatore: Jesse SchreckTesto: Proverbi 19:11, 1 PietroData: 17/11/2019
Questo messaggio è stato predicato in Inglese da un pastore da NYC che partecipa nella missione di PMc in Italia - serve come membro del consiglio e insegnante pastorale. Nonostante che sia in Inglese, lo vogliamo condividere perchè tanti Italiani riescono a comprendere la lingua Inglese. Il contenuto del messaggio è pieno di istruzioni utili per ogni Cristiano.Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: __Predicatore: Caleb BunchTesto: 2 Timoteo 1:3-7Data: 10/11/2019
Marco, un santo come ogni vero Cristiano è, ha cominciato bene il suo camino con Dio. Ha pure continuato bene mettendosi al servizio del Signore, ma poi ha incontrato la guerra spirituale... Poco dopo ha abbandonato la missione di Gesù. Ha fallito. Ma poi vediamo che Marco, in qualche maniera, è riuscito a finire bene la sua corsa con il Signore. Cos'è successo nel frattempo? Come mai non è rimasto un fallito?Ascolta per vedere 3 Verità che ci possono far rimanere fedeli al Signore fino alla fine come Marco.1.) Gesù intercede per i Suoi2.) Il vero Cristiano non è mai solo - Dio ci dà una famiglia2.) Con Dio solo esiste la gioia a sazietà e il vero piacere Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: Vangelo di MarcoPredicatore: Jesse SchreckTesto: VariData: 03/11/2019
Tanti si fidano agli altri. Tanti si fidano ai se stessi. Pochi si fidano alla Parola di Dio... In realtà soltanto la Bibbia è affidabile. Ascolta per imparare come! Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: AttiPredicatore: Jesse SchreckTesto: Geremia 17:9Data: 13/10/2019
In questo brano impariamo che i Cristiani desiderano onorare ed obbedire a Gesù Cristo e quindi si dedicano a Gesù il loro Salvatore e poi, naturalmente alla Parola di Dio, la comunione fraterna, il rompere il pane, e la preghiera. 1.) Perchè erano perseveranti2.) A che cosa erano perseveranti3.) Dei bellissimi risultati quando i Cristiani vivono da veri CristianiIl discepolo di Gesù è chiamato da Dio a conoscere, vivere, e proclamare il Vangelo con i fatti e con la bocca.Questo brano fa vedere come persone debole come Pietro, una volta riempito dello Spirito Santo, sono capaci di essere testimoni e con amore e franchezza condurre altri a Gesù solo per la salvezza.In più questo brano fa vedere la risposta normale e giusta alla proclamazione del Vangelo e fa vedere pure la vita Cristiana normale.Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: AttiPredicatore: Jesse SchreckTesto: Atti 2:36-47Data: 29/09/2019
In questo brano Gesù ci presenta con una parabola per insegnarci l'atteggiamento giusto per venire a Dio in preghiera e per essere giustificato, ossia salvato. Gesù ci rivela il problema del Fariseo (l'uomo religioso) in quanto era focalizzato su se stesso (la sua bravura), aveva una visione sbagliata di Dio, e immaginava di poter salvare se stesso con le sue buone opere.L'uomo che riusciva a riconoscere e ammettere il suo peccato davanti al Dio Santissimo al punto di poter cercare per fede la misericordia di Dio, questo uscì giustificato. In questo messaggio sentiamo del insegnamento fondamentale per il vero Cristianesimo; la giustificazione per fede. Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: sermoniPredicatore: Jesse SchreckTesto: Luca 18:9-14, Romani 4:2-5, Romani 5:1, Filippesi 3:8-9, 2 Corinzi 5:21Data: 15/09/2019
Tantissime cose chiamano la nostra attenzione. In realtà, non c'è una chiamata più grande e urgente a cui dobbiamo rispondere che la chiamata di Gesù Cristo. Lui solo sa il nostro vero bisogno e Lui solo è capace di soddisfarci. I religiosi cercano di salvare loro stessi attraverso l'osservazione delle regole e leggi, ma il Cristiano riconosce il fatto che non riesce a salvare se stesso e quindi viene a Gesù Cristo con ravvedimento e fede per ricevere il perdono, la salvezza per grazia mediante la fede, e la vita eterna mediante Cristo solo.Per maggiori informazioni - www.veravita-ve.comSerie: sermoniPredicatore: Jesse SchreckTesto: Matteo 11:25-30, Giovanni 15:1-8Data: 01/09/2019
Se pensavi che i selfie fossero solo una esibizione di narcisismo dovrai ricrederti: inconsciamente nascondono un’aspirazione metafisica!
Premetto che non si tratta di un conflitto tra sogni e soldi, si tratta di sistemare al meglio i sogni e i soldi perché in questa società così materialista e, a volte, cinicamente ingenua, i soldi si confondono con i sogni. Pensiamo ai sogni e in realtà pensiamo ai soldi, lo facciamo anche in buona fede. Sostituiamo i soldi ai sogni e i sogni ai soldi.
Premetto che non si tratta di un conflitto tra sogni e soldi, si tratta di sistemare al meglio i sogni e i soldi perché in questa società così materialista e, a volte, cinicamente ingenua, i soldi si confondono con i sogni. Pensiamo ai sogni e in realtà pensiamo ai soldi, lo facciamo anche in buona fede. Sostituiamo i soldi ai sogni e i sogni ai soldi.
Un meraviglioso sermone del grande maestro del Nuovo Pensiero Ernest Holmes.