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Dov'è andato Babbo Natale?C'era una volta il Villaggio di Babbo Natale — ma Babbo Natale non c'era. Era ormai sparito da giorni e giorni… anzi da mesi. Chi avrebbe preparato e consegnato i doni ai bambini come ogni anno?Quella parte del Polo Nord che di solito era molto movimentata, era diventata stranamente silenziosa — non si vedeva un Elfo in giro, niente suoni di campanelli, le slitte erano coperte di neve e tutte le renne sonnecchiavano confuse.Se guardavi nella sua casa non vedevi una traccia di vita. Il caminetto spento, la sedia a dondolo con le ragnatele, una tazza vuota sul tavolo di legno e un mozzicone di candela consumato da troppo tempo.Tante erano le voci che si erano sparse riguardo all'assenza di Babbo Natale. C'era chi diceva che si trovasse su un altro pianeta in una galassia lontana lontana, chi sulla Luna, chi sugli oceani immensi — e addirittura qualcuno diceva che aveva aperto una pasticceria a Buenos Aires.Il mistero era fitto. Nessuno se ne faceva una ragione e tutto era silenzioso e immobile.Nel frattempo, a molti chilometri di distanza, nei Mari del Sud, un gruppo di gabbiani che passavano le giornate a svolazzare sopra la baia avvistarono in lontananza un piccolo veliero. C'era solo un marinaio a bordo che stava issando sull'albero maestro scricchiolante la vela principale.Il gabbiano più anziano non poteva credere ai suoi occhi. Fece un paio di acrobazie nell'aria, tirò fuori il suo cannocchiale, guardò meglio e disse: "Ma io quello lo conosco! Quel marinaio viene da terre lontane!"Rivolgendosi agli altri gabbiani raccontò: "Un giorno, durante uno dei miei lunghi viaggi, persi la rotta e mi ritrovai sui tetti ghiacciati di un villaggio al Polo Nord. Atterrai proprio sulla casa di quell'uomo dalla lunga barba che vedete sulla barca. Lui mi sentì chiedere aiuto, venne a prendermi, mi nutrì e mi raccontò del suo lavoro. Secondo me questo incontro ha qualcosa di magico. La nostra prossima avventura sta per cominciare."Planando, si diressero verso la barca e atterrarono tutti sulla prua. Il gabbiano e il marinaio si salutarono come vecchi amici.Poco dopo, un gruppo di delfini arrivò vicino al veliero incuriositi. Nuotavano in cerchio intorno alla barca, saltando fuori dall'acqua.Il più giovane dei delfini notò qualcosa di strano. "Guardate! Dalla stiva escono trucioli di legno che galleggiano! E si vedono delle lucine sotto coperta."Il marinaio dalla lunga barba sorrise. "Venite," disse con voce calda, "vi mostro cosa ho fatto in tutti questi mesi."Aprì il portello della stiva e dentro, alla luce di due lanterne dondolanti, si vedeva un laboratorio galleggiante pieno di meraviglie. Con una pialla ben affilata aveva lavorato pezzi di legno recuperati in mare trasformandoli in giocattoli — e così aveva fatto anche con conchiglie, noci di cocco, tappi di sughero, bottiglie di vetro, stelle marine e fili dorati arrivati da chissà dove."Ho viaggiato per imparare nuovi modi di portare gioia," spiegò il marinaio. "Ma il lavoro è tanto e il Natale si avvicina. Mi aiutereste a finire?"E così tutti insieme si misero all'opera. I delfini portavano dal fondo del mare conchiglie speciali. I gabbiani raccoglievano piume colorate. Gli oggetti trasformati in doni furono messi in grossi sacchi di tela.I giorni passarono veloci.Il primo di Dicembre il capitano, indossato il suo rosso e caldo cappello e con la pipa in bocca, guardò il cielo stellato e disse: "È tempo di partire."I delfini sollevarono il veliero finché si alzò sopra le onde. Le vele si gonfiarono al vento e prese il volo, mentre lo stormo di gabbiani lo guidò tra le nuvole seguendo i sogni. Insieme continuarono il viaggio dirigendosi verso nord, volando nell'azzurro infinito.La notte arrivò veloce e nel cielo pieno di stelle una brillava più di tutte. Era la stella polare che con la sua luce accompagnava la discesa del veliero sulla terra.Per magia, nell'avvicinarsi al villaggio, il veliero si trasformò in una slitta super carica di doni. I regali costruiti nella stiva arrivarono nel laboratorio per essere consegnati insieme a tutti gli altri pacchetti.Quando atterrò sul tetto della sua casa, un tintinnio di campanelli si sentì in lontananza. Gli Elfi si affacciarono sulle porte e gridarono: "È lui! È lui! È Babbo Natale! È tornato!"Le renne dal naso rosso si svegliarono di colpo e cominciarono a lucidare le slitte, addobbandole di fiocchi e pigne colorate.La vita nel villaggio si risvegliò tutta insieme. I rami degli alberi si scuotevano come se avessero il solletico. Un gruppo di pinguini, approdati al Polo Nord per dare una mano, scivolando sulle lastre di ghiaccio a grande velocità, finirono dentro cumuli di neve e uscirono fuori come palle che rimbalzavano.“Che simpatici! Vi attaccheremo all'albero di Natale come decoro!" gridavano gli animali del villaggio.Ma i pinguini, liberandosi dalla neve, corsero verso la casa di Babbo Natale per aiutare nei preparativi.Al villaggio proprio tutti si misero in movimento. Le renne corsero all'Ufficio Postale e riempiti i sacchi di letterine, le portarono nel laboratorio. Gli Elfi con l'aiuto dei pinguini erano pronti per il lavoro.Quella mattina, quando le campane suonarono a festa, volpi, scoiattoli, lepri e orsi accorsero da ogni angolo della foresta per festeggiare il ritorno di Babbo Natale. C'era tanto da fare per la gioia di tutti i bambini del mondo.L'aria profumava d'abete e di dolcetti. Gli alberi di Natale scintillavano di ghiaccioli come stelle. Gli animali si rincorrevano felici con il naso girato verso l'alto.I preparativi cominciarono in grande lena. Per tutto il mese di dicembre lavorarono insieme — seghe che cantavano, martelli che suonavano, carta colorata che volava. Babbo Natale raccontava le storie del suo viaggio mentre inchiodava e levigava.E quando arrivò il 24 dicembre, tutto era pronto. I regali furono caricati sulla slitta e Babbo Natale partì per il suo viaggio più importante.I gabbiani volarono via verso nuovi orizzonti, lasciando le loro impronte sui tetti innevati.Da quel Natale si racconta che Babbo Natale non sia mai più andato via dal Polo Nord."E se fosse stata solo una favola? Sarà vero, o no? A voi la decisione finale!" — Scritta da Lucia & Marco CiappelliPer la versione in inglese e tante altre storie da leggere e ascoltare: https://www.storiesottolestelle.com Each story is currently written and narrated in both Italian and English.The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!If you like it, make sure to tell your friends, family, and teachers, and subscribe to this podcast to stay updated. You'll be able to read or listen to new stories as soon as they become available. Visit us On The Official Website https://www.storiesottolestelle.com/ Hosted by Simplecast, an AdsWizz company. See pcm.adswizz.com for information about our collection and use of personal data for advertising.
Il Messaggio di Oggi: "AMASIA FECE CIÒ CHE È GIUSTO, MA NON DI TUTTO CUORE" • 2 Cronache 25: 2 • Isaia 26: 3 • Giacomo 1: 6-8 • Matteo 6: 24 • 2 Cronache 25: 2-4 • Giovanni 8: 44 • Matteo 24: 13 • Matteo 10: 22 • 2 Cronache 25: 14-15 • Geremia 10: 5-6 • Giovanni 4: 23-24 • Giovanni 14: 16 • Giovanni 14: 15 • 2 Cronache 25 :16 • 2 Cronache 25: 14 • 2 Cronache 25: 27-28 • 2 Cronache 25: 7-8--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il Messaggio di Oggi: "QUANDO SAMBALLAT UDÌ SI ADIRÒ, SI FECE BEFFE DI NOI" • Salmo 75 • Neemia 4: 1 (2-12) • Matteo 7: 24-25 • Esodo 5: 20 (21-23) • Neemia 13: 29 • Neemia 13: 28 • Neemia 13: 30 • Matteo 5 :44 • 1 Pietro 3 :9 • Romani 12: 21 • Atti 5: 41 • Luca 10: 21 • Atti 2: 46 • 1 Pietro 4 :14 • Neemia 6: 3-5 • Neemia 6: 10 (11-14) • Neemia 4: 6 • Giacomo 1: 2--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Arzignano e il vicentino piangono la scomparsa di Giovanni “Titta” Fazio, medico, attivista ambientalista, definito “il padre della lotta ai Pfas”. Originario di Catania, dove si era laureato in medicina, è morto a 87 anni ad Arzignano, città dove viveva con la famiglia da oltre 50 anni.
Il mondo del calcio a 5 italiano è in lutto per la scomparsa di Lucio Solazzi, figura storica e carismatica che ha segnato profondamente la disciplina con il pallone a rimbalzo controllato. Solazzi si è spento all'età di 67 anni nella sua abitazione di Verona, lasciando un commosso ricordo tra gli appassionati, gli ex giocatori e le istituzioni sportive.
Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Marie Curie è stata una fisica, chimica e matematica polacca, nota per essere stata la prima donna a vincere un premio Nobel. In realtà, grazie ai suoi studi sulle radiazioni, ne vinse ben due: uno per la fisica con il marito Pierre Curie e Antoine Henri Becquerel nel 1903 e uno per la chimica nel 1911. Fu anche la prima donna a diventare professoressa ordinaria all'Università di Sorbona di Parigi e diede un grosso contributo alla Francia durante la Prima Guerra Mondiale, mettendo le sue competenze scientifiche a servizio della nazione. I suoi studi sulle radiazioni le costarono probabilmente la vita nel 1934. In questa nuova puntata della serie “Chi è”, ripercorreremo la vita della scienziata Marie Curie e vedremo cosa ha scoperto di importante. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per approfondire gli argomenti della puntata: La serie su Napoleone : https://www.youtube.com/watch?v=unrf-HbQowQ&list=PLpMrMjMIcOklYaikauNQrTxpwpd8wLtE0&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il Messaggio di Oggi: “GESÙ FECE MIRACOLI, PER MANIFESTARE LA SUA GLORIA” • Giovanni 2: 11 • Giovanni 1: 14 • Matteo 17 :2 • Romani 12: 2 • 2 Corinzi 3: 18 • Giovanni 14: 12 • Matteo 24: 14 • Giovanni 14: 13-14 • 1 Giovanni 5: 14 • Luca 5: 8 • Luca 5: 5 (6-11) • Giovanni 4: 48 • Giovanni 2: 11 • Giovanni 4 :50 • Giovanni 4 :54 • Giovanni 5 :8-9 • Giovanni 6 :11 • Giovanni 6 :14 • Giovanni 6 :19-20 • Giovanni 9 :7 • Giovanni 9: 33 • Giovanni 11 :43-44 • Giovanni 21 :6 • Giovanni 21: 25 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Per approfondire gli argomenti della puntata: Storia della Medicina : https://www.youtube.com/watch?v=dJ6f-sfParI&list=PLpMrMjMIcOkk1xq8OpOWyLbxJO00AytS2&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Altre pillole di medicina : https://www.youtube.com/watch?v=kIsBBIgQ1yo&list=PLpMrMjMIcOkns2J6ttZwvwDn2I5Yq3zRx&index=2&t=0s Altre pillole dall'età contemporanea : https://www.youtube.com/watch?v=vfSB5rwk8to&list=PLpMrMjMIcOklAamXwkzlub85zjR3Eh74B&index=1 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel 1994 nasce LTCM, un hedge fund guidato da una leggenda di Wall Street e due premi Nobel. L'idea è semplice: usare formule matematiche per dominare i mercati. Ma c'è un errore di fondo: pensare che la finanza sia sempre prevedibile. All'inizio funziona e per tre anni macinano profitti, finché nel 1998 accade qualcosa di improbabile: il cigno nero. La Russia va in default e LTCM perde miliardi in venti giorni. Rischiando di trascinare giù l'economia globale, LTCM dimostrò che l'economia moderna non è solo numeri, ma anche psicologia. E che per sopravvivere davvero, i sistemi non devono essere perfetti. Devono essere antifragili. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8190SAN MARTINO NON HA SOLO DATO META' MANTELLO AL POVERO... di Ermes Dovico Tanti conoscono l'episodio del mantello, ma pochi sono consapevoli dell'impronta straordinaria lasciata da san Martino di Tours (316-397) nella storia della Chiesa. Chiamato non a caso «l'Apostolo delle Gallie», il santo è tra i fondatori del monachesimo in Europa, alla cui evangelizzazione ha mirabilmente contribuito. Ha diffuso la parola e l'amore di Cristo per tutti gli uomini e combattuto sia l'eresia ariana che il paganesimo.Nativo della Pannonia, nel territorio dell'odierna Ungheria, lui stesso era cresciuto in una famiglia pagana: il padre, un tribuno militare, lo aveva chiamato Martino proprio in onore del dio Marte. La sua prima conversione maturò grazie all'incontro con una famiglia cristiana, che lo conquistò per il modo in cui viveva. Iniziò il catecumenato, ma a 15 anni fu obbligato da un editto imperiale ad arruolarsi nell'esercito. Fu durante una ronda notturna, nell'inverno del 335, che avvenne il celebre incontro con il mendicante a cui donò metà del suo mantello, tagliandolo con la spada. «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato. Egli mi ha vestito», si sentì dire la notte seguente da Gesù, apparsogli in sogno e circondato dagli angeli. Al risveglio, si ritrovò col mantello miracolosamente intero e di lì a breve si fece battezzare. L'ultima svolta fu il congedo militare, avvenuto intorno ai quarant'anni.Nella seconda fase della sua vita Martino si impegnò nella lotta all'arianesimo, a quel tempo molto diffuso nonostante fosse già stato condannato, nel 325, dal Concilio di Nicea. Aveva trovato una guida sicura nel vescovo Ilario di Poitiers, per alcuni anni esiliato in Frigia a causa della malizia degli ariani che avevano chiesto all'imperatore Costanzo II di intervenire contro di lui. E anche Martino subì persecuzioni per la sua difesa dell'ortodossia. Egli, già dedito alla vita eremitica, raggiunse Ilario - di rientro dall'esilio - a Poitiers. Fu ordinato esorcista (da intendersi come uno degli antichi ordini minori) e per una decina d'anni si ritirò nella vicina Ligugé, dove fondò uno dei primissimi monasteri europei. Condusse con i suoi discepoli una vita in comune, fatta di preghiere e mortificazioni.Nel 371 la sua fama di santità era ormai tale che i cristiani di Tours ricorsero a uno stratagemma pur di averlo come vescovo (lo invitarono ad assistere una donna malata per poi condurlo davanti alla comunità che lo acclamava). Alla fine, senza abbandonare la vita ascetica, accettò ed esercitò il ministero episcopale con grande sollecitudine. Battezzò, liberò gli ossessi, operò miracoli, predicò e si prese cura ovunque di malati, poveri e prigionieri, assistendoli nei bisogni del corpo e dell'anima. Come scrisse Sulpicio Severo (c. 360-420), uno dei suoi discepoli, «colui che tutti già reputavano santo fu così anche reputato uomo potente e veramente degno degli Apostoli».A Tours fondò un altro monastero, poi noto come Marmoutier, in cui preparava i religiosi alla missione. Martino si preoccupò infatti di evangelizzare le campagne. Fece abbattere i templi e gli idoli pagani. Difese i più deboli senza temere di affrontare i potenti. Quando capì che stava per morire si fece stendere su una tavola cosparsa di cenere e attese in preghiera il ritorno alla casa del Padre, già circondato da un culto che si estese presto in tutta Europa
Parliamo del mistero di Hydesville, il caso che fece nascere lo spiritismo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La sera del 22 marzo 2025 ha debuttato allo Spazio Stria di Padova Sonic Suite aka The Gustafsson Files, reading/concerto tratto dal romanzo di Wu Ming 1 Gli uomini pesce, in particolare dai capitoli in cui è in scena il musicista Arne aka Sonic in arte SonicAlly/Fonica Mente. Si tratta di un progetto assemblato dall'attore Marco Manfredi, dallo scrittore e musicista Jadel Andreetto e dai musicisti Stefano D'Arcangelo (ex-Bhutan Clan, ex-Compagnia Fantasma) e Bartolomeo Sailer in arte Wang Inc. La suite dura un'ora, qui proponiamo all'ascolto un brano.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8156PAPA FRANCESCO NON CHIUDERA' IL GIUBILEO (ACCADDE SOLTANTO A INNOCENZO XII) di Cristina Siccardi Papa Francesco ha aperto la porta Santa in San Pietro, dando inizio all'Anno Santo ordinario del 2025, la Vigilia di Natale dello scorso anno. Era in sedia a rotelle e le campane suonavano a festa. Il 21 aprile, il Lunedì dell'Angelo, dopo la Santa Pasqua, le campane di San Pietro, invece, hanno suonato a morto per la sua scomparsa, avvenuta a 88 anni di età. Il giorno prima ha voluto incontrare, a sorpresa, il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance, poi è apparso dal loggione per impartire la benedizione Urbi et Orbi che ha pronunciato con un filo di voce e al termine è sceso in piazza sulla Papa-mobile tra la folla dei fedeli. È stato il suo ultimo saluto: poche ore dopo, alle 7,35, si è spento. Secondo le sue volontà non sarà sepolto in Vaticano, bensì nella basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche Papali di Roma.Papa Francesco, che aveva già indetto il Giubileo straordinario della Misericordia nel 2015, non potrà chiudere l'Anno Santo nella data prevista, il 6 gennaio 2026.UNICO PRECEDENTEA un solo altro Pontefice accadde la stessa sorte: era Innocenzo XII (1615-1700), nato Antonio Francesco Pignatelli, che morì a 85 anni. Durante il suo pontificato la vita dei popoli europei fu spesso funestata dalle guerre. Il Papa indisse il Giubileo il 18 maggio 1699 con la bolla Regi Saeculorum e all'apertura, a causa delle sue precarie condizioni di salute, non poté presiedere personalmente; ma nel giorno di Pasqua di quell'anno, pur essendo ormai gravemente malato, a causa del gran numero di pellegrini venuti da tutte le parti impartì la benedizione solenne dal balcone del Quirinale. Morì il 27 settembre del 1700, quindi l'Anno Santo fu chiuso dal suo successore, Clemente XI (1649-1721), nato Giovanni Francesco Albani.Nonostante l'assenza del Papa, sostituito dal cardinale Emmanuel de Bouillon (1643-1715), la cerimonia di apertura del Giubileo si svolse solennemente alla presenza della regina di Polonia, María Cristina (1641-1716), vedova del sovrano Jan Sobieski, e dal granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici (1642-1723). La regina era entrata in San Pietro scalza e vestita da penitente e l'enorme affluenza di fedeli passava in ginocchio attraverso la Porta Santa.Membro di un casato aristocratico, Antonio Pignatelli, nato a Spinazzola in Puglia, trascorse tutto il periodo di formazione a Roma nel Collegio dei Gesuiti, dove prese gli ordini sacri probabilmente nel 1643. Si laureò in utroque iure e papa Urbano VIII lo chiamò a svolgere le sue mansioni nella Curia romana. Fu ordinato vescovo il 27 ottobre 1652. Svolse la carriera diplomatica come nunzio apostolico e per undici anni, dal 1660 al 1671, risiedette all'estero, tra Confederazione polacco-lituana e Impero austriaco. Fu creato cardinale il 1º settembre 1681 da Innocenzo XI. Come porporato partecipò a due conclavi, nel 1689 e nel 1691, quando fu eletto successore di San Pietro.Convinto della necessità che il clero dovesse porsi a modello dei fedeli, il Pontefice fece pubblicare la costituzione apostolica Sanctissimus in Christo Pater (18 luglio 1695), con la quale richiese a ogni ordine religioso una più stretta osservanza delle regole e una più attenta preparazione dei giovani nei noviziati. Attento alla Liturgia, il 20 agosto 1692 emise un decreto sulla musica sacra, in tal modo dissipò la confusione causata dalle diversità di interpretazioni e illuminando tutta la questione.CONTRO IL NEPOTISMO E IL GIANSENISMOInnocenzo XII è passato anche alla storia per aver emanato, il 23 giugno 1692, la bolla Romanum decet pontificem con la quale si eliminava ogni pratica di nepotismo, proibendo di fatto ai pontefici di concedere proprietà, incarichi o rendite a qualsiasi congiunto; inoltre, nessun parente di essi avrebbe più potuto essere innalzato al cardinalato.Sotto il suo pontificato proseguì l'annosa controversia giansenista, che egli condannò fermamente come eresia nel 1699. Cultore mariano, il 15 maggio 1693, stabilì che tutte la chiese celebrassero la festa dell'Immacolata Concezione con un'ottava. Realista e cosciente dei pericoli musulmani che gravitavano sui popoli d'Europa, appoggiò l'Imperatore del Sacro Romano Impero Leopoldo I d'Asburgo (1640-1705), impegnato nella guerra contro l'Impero Ottomano nella Grande guerra turca (1683-1699). Dopo più di un decennio di duro conflitto, Leopoldo uscì vittorioso in Oriente grazie al geniale talento militare del principe Eugenio di Savoia-Soissons (1663-1736). Con il trattato di Karlowitz, l'Imperatore cristiano recuperò quasi tutto il Regno d'Ungheria, che era caduto sotto il potere turco negli anni successivi alla battaglia di Mohács del 1526.Attento non alle demagogie, ma ai concreti bisogni della Chiesa, Innocenzo XII riformò l'apparato giudiziario per rendere efficace ed efficiente l'azione dei tribunali romani, troppo lenti nel garantire la giustizia. Con la bolla Ad radicitus submovendum del 31 agosto 1692 soppresse tutti i tribunali e i giudici particolari e rimise tutte le cause ai giudici ordinari. Fece quindi erigere un palazzo a Montecitorio, dove concentrò tutti i tribunali dell'Urbe, l'attuale Palazzo Montecitorio, inaugurato nel 1696.Uomo di poche parole, ma dai molti fatti, nel 1692 fece realizzare il nuovo acquedotto di Civitavecchia, dichiarò porto franco lo scalo portuale e le conferì il titolo di Città. Ordinò la costruzione del porto di Anzio (soprannominato «di Nettuno»), che portò crescita e sviluppo del luogo. Fece anche aprire due dogane a Roma, una per il traffico di merci via acqua, presso il porto di Ripa Grande, l'altra per le mercanzie via terra, nel tempio di Adriano a piazza di Pietra e, come non bastasse, rafforzò le difese militari sulla linea di costa per contrastare la minaccia dei Corsari barbareschi.Nel 1693 decise di riorganizzare l'assistenza pubblica di Roma e iniziò con il raccogliere l'infanzia abbandonata in un'unica istituzione, progettando di concentrarvi anche le altre categorie di poveri assistiti. Nacque così il nucleo di quello che divenne l'Ospizio apostolico di San Michele a Ripa Grande.Proprio in occasione del Giubileo del 1700, fece aprire un nuovo raccordo viario tra la via Appia antica e la via Campana, oggi via Appia Nuova, nota ancora oggi come Appia Pignatelli.Patrono delle Arti e delle Scienze, dopo la sua morte, il suo amico e conterraneo, il cardinale don Vincenzo Petra (1662-1747) dei duchi di Vastogirardi, commissionò all'architetto Ferdinando Fuga un monumento funebre in suo onore in San Pietro, presidiato da due statue, opera dello scultore Filippo Valle, che rappresentano la Giustizia e la Carità.
La tua crush è una modella? Prima di tutto, ma a chi vuoi darla a bere? Poi, buona fortuna! Quest'età dell'oro dell'apparenza può trasformare le più innocue pulzelle in malesseri senz'anima. Se questo è il suo caso, inizia a picconare il suo ego ipertrofico raccontandole l'ascesa (e la caduta) della celebre influencer fotomodella che fece letteralmente l'Unità d'Italia: Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Nel 1932 l'Australia fu teatro di una sanguinosa guerra contro l'invasione degli emù, degli uccellacci simili agli struzzi. 20000 esemplari distrussero ettari e ettari di piatnagioni e scese in campo l'esercito. Che perse miseramente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi ci sono moltissimi avvocati che si battono per difendere i diritti degli animali, ma se qualcuno 500 anni fa avesse fatto causa a dei topi? E la città in questione non è Topolinia (che sarebbe anche la cosa più sensata), ma invece si tratta di una storia VERA accaduta molto tempo fa e purtroppo ormai dimenticata. Ma il nostro mestiere è proprio di quello di riportare queste storie alla vostra attenzione.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Immaginate per un attimo di trovarvi immersi nell'oscurità di un teatro vuoto. Solo una figura emerge dalla nebbia: un violinista avvolto da strane ombre. Le sue dita danzano sulle corde con una grazia quasi soprannaturale. Il suono che emana dal suo strumento è così potente da sembrare incantato, come se provenisse da un altro mondo. Questa è l'immagine che ci resta di alcuni dei musicisti più leggendari della storia. Talenti dotati di abilità straordinarie, ma anche al centro di leggende inquietanti. Storie di patti segreti e incontri misteriosi con forze oscure. E c'è un artista che emerge su tutti: Niccolò Paganini, il violinista che incantava le folle con la sua musica. Non solo per la sua tecnica senza pari, ma anche per i sospetti che aleggiavano sulla sua figura. La sua abilità straordinaria sembrava quasi una maledizione, come se fosse posseduto da qualcosa di più grande di lui mentre suonava il suo strumento. Qualcosa di più oscuro e terrificante. Ma chi era davvero Paganini? Un genio musicale o un semplice mortale che aveva fatto un patto con il diavolo? L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
Mario Fantin si dedicò all'esplorazione del pianeta e dei suoi luoghi più ostili. Fondò il CISDAE, si barricò in uno studio, catalogò e iniziò quello che definì “alpinismo da scrivania”. Fece di tutto per la memoria rimanendo nell'ombra fin quando, ad uno dei ritrovi con i compagni del K2, alcuni notarono un atteggiamento diverso dal solito. Era spento, taciturno, silenzioso, immerso nei pensieri e in un male che lo aveva cominciato a divorare dall'interno. La depressione lo aveva preso in ostaggio e, a causa di un furto subito tra le mura del suo studio, precipitò sempre più a fondo. Nel 1980 decise di mettere fine alla sua esistenza. Se ne andò in silenzio. Aveva fatto il lavoro sporco, dedicando il suo presente al passato di altri. Come un fantasma non fece rumore. Come un fantasma era e rimase per anni un invisibile. Scritto e registrato da Sebastiao Frollo e Saverio MarianiIl libro di Saverio Mariani - "La spedizione italiana al K2. Italia-Karakorum 1954"Contatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedInMusic by Epidemic Sound
Per approfondire gli argomenti della puntata: Pillola sulla crisi dei missili cubani : https://www.youtube.com/watch?v=QZOMPUrSiZw&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Altre pillole dal 45 a oggi : https://www.youtube.com/watch?v=gNGzCF04vi4&list=PLpMrMjMIcOkkDwQQVtLtYa1BczFWc-R5f&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A dieci anni dalla scomparsa di Guerrina Piscaglia, il marito lancia un appello al prete.Support this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Il Messaggio di Oggi: "MANASSE RE DI ISRAELE FECE CIO' CHE E' MALE" • 2 Cronache 33: 2 • 2 Cronache 33: 1 • 2 Cronache 33: 7 • 2 Cronache 33: 1 (2-9) • Giona 1: 6 • Giona 1: 10 • Luca 15: 14 • 2 Cronache 33: 10-11 • Ester 4 :14 (15-17) • 2 Cronache 7: 14 • Romani 15: 4 • 1 Corinzi 10: 11 • 2 Cronache 33: 12-13 • Giacomo 4: 6 • 2 Cronache 14: 14 (15-19)--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Quando viene dicembre...beh, anni fa significava una sola cosa: Disney. Con il Cinema abbiamo già dato per ben due volte e quindi chiudiamo con il viaggio nel viale dei Ricordi Disneyani spostandoci nel piccolo schermo. Nello specifico, ricordando le serie animate che ci hanno tanto divertito e intrattenuto prima dell'avvento dell'oscurantismo. Non tutte le ciambelle vengono con il buco, specialmente in un periodo sempre più competitivo per i cartoni animati televisivi. Ne sa qualcosa Bonkers, protagonista prima ricorrente in "Raw Toonage" e poi principale nello show che porta il suo nome.
Altre pillole dedicate all'Età Moderna : https://www.youtube.com/watch?v=04jMzzw0qK4&list=PLpMrMjMIcOkkxE3VRfoFOph9H6S2v2Njr&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
Qui trovi i libri che scrivo www.nonraccontostorie.it -- Un uomo si avvicina alla carrozza, spara e uccide l'arciduca Federico Ferdinando... finito, viene liquidato solitamente così questo evento nei libri di storia, però visto che io non voglio raccontarvi cose noiose, vi racconto davvero cosa è successo quel giorno, perchè questa storia potrebbe davvero diventare un monologo di stand up comedy: "la strepitosa morte dell'arciduca" ma soprattutto i 7 tentativi tragicomici falliti e uno in particolare, Questa è la storia che nessuno vi racconta dell'evento scatenante della prima guerra mondiale, che senza quel chiosco di panini costruito a Sarajevo, probabilmente, non sarebbe mai scoppiata.
Alle 14:42 del 6 maggio 2010, Navinder Sarao, un british-indian di trentadue anni, trader autodidatta, scatena il panico a Wall Street. In pochi minuti, 750 miliardi di euro scompaiono dai mercati finanziari. Gli schermi vanno a nero. È lo stop logic function imposto dai circuiti per evitare il crollo dei prezzi. Passano cinque interminabili secondi. Poi, lentamente, gli ordini riappaiono. E anche i soldi. Sarao, però, ha approfittato di quello che nel gergo diventerà il “flash crash” e con l'ingegno ha rovesciato per alcuni istanti il dominio di algoritmi e modelli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Daniela Collu è autrice, podcaster, influencer. Nata in una famiglia in cui non c'erano soldi, ha iniziato a lavorare quando aveva 15 anni e ha capito fin da subito che “il salario” era la sua libertà. Nonostante ciò, ha faticato come tutti a darsi un valore. Trovato un posto fisso ai Musei del Comune di Roma, se l'è tenuto stretto finché l'attività di autrice è diventata così intensa da poter osare le dimissioni. Per spingerla al grande passo c'è voluta una psicanalista che le ha detto: «Stampa i tuoi estratti conto e renditi conto che quei soldi li hai guadagnati tu». E per imparare a farsi pagare il giusto, c'è voluta un'agente che sapeva dare un valore alle sue competenze. «Questo valore io l'ho capito nel tempo anche vedendo quanto venivano pagati quelli che erano peggio di me. E non ho usato il maschile a caso». Oggi che è seguita da centinaia di migliaia di follower, Daniela Collu si è resa conto di essere finita al centro di una curiosità morbosa sulla sua ricchezza. Le domande su quanto guadagna o sulla casa in cui vive trasudano invidia sociale, invece che sana curiosità verso un certo mercato del lavoro o immobiliare, perciò ha deciso di proteggere la sua privacy. A proposito di case, cresciuta in una famiglia che aveva come motto “E se poi ti penti?” oggi Daniela ha un gruzzoletto fermo in banca e non riesce a decidersi a comprarne una. Dovesse mai pentirsene...
La nostra serie Imperatores, sugli imperatori romani : https://youtube.com/playlist?list=PLpMrMjMIcOkkIDocjNI3Q7gCk-4bOiVVO
In this episode, the winner of August's “Dece or Fece” contest at the Forever Midnight Film Series at the Landmark Opera Plaza Cinema was “Neon Maniacs” (1986)! The FM3 were very excited to check out this crazy ass movie featuring a laundry list of “maniacs” coming at ya with everything but the kitchen sink! What do the maniacs want? Why are the maniacs? What could it all mean?! Checking off so many of the boxes the Forever Midnight crew loves in a horror flick, this had to be a winner?! Right?! Well grab some snacks and sit back cause Jef, Josh and Brian are hopping in the inter-dimensional van with a dozen maniacs that are ready to party in the city by the bay!
Recently your friends at Forever Midnight have been behind in recording new episodes because of covid and bands touring. So the FM3 offers you a special treat today! An episode from the Patreon exclusive archive. The crew is talking about the 2022 film Talk To Me. There are a ton of exclusive episodes and shenanigans over at Patreon.com/Forevermidnight, So if you like the regular episodes you will love the Patreon ones and there are a bunch!! Join Jef, Josh and Brian over there for exclusive content and goodies each month! Thank you all for listening and get ready for new episodes next week right here and everywhere you listen to podcasts, the guys are recording episodes as we sit here about Maxxxine, Longlegs as well as another Dece or Fece winner from the Forever Midnight Film series in SF!
Konstantinos Petrou Kavafis, known, especially in English, as Constantine P. Cavafy and often published as C. P. Cavafy, was a Greek poet, journalist, and civil servant from Alexandria. A major figure of modern Greek literature, he is sometimes considered the most distinguished Greek poet of the 20th century.-bio via Wikipedia Get full access to The Daily Poem Podcast at dailypoempod.substack.com/subscribe
In this episode the crew celebrates another winner of the infamous "Dece or Fece" movie trailer contest at the Forever Midnight Film Series! This new film series is on the First Friday of each month at the Landmark Opera Plaza Cinema in San Francisco! This month's winner was chosen by FM's very own Jef Overn and boy oh boy does it deliver! Let's run down the list of goodies! There is an eclipse, graveyard sex, a glory hole, boobies, murder, boobies, murder, birthday cake, murder and of course three psychopath 10 year olds. It is truly one of those movies that delivers most of the things that Jef, Josh and Brian collectively love in a horror film! If you have not seen it yet check it out for free on TUBI and then tune in to hear the FM3 decide whether or not this one is DECE or FECE! Be sure to join the guys every first Friday for the Forever Midnight Film series at the Landmark Opera Plaza Cinema in San Francisco California!
In this episode the FM3 talk about their first ever winner of the Forever Midnight Film series "Dece or Fece" audience choice award! The First Friday of each month the Forever Midnight crew gets together at the Landmark opera Plaza Theater in San Francisco with their friend Trixxie Carr to host a fun new horror film series! As part of the show before the movie Jef, Josh and Brian each pick a trailer for a movie they have not seen, and only each of them has seen their trailer pick, so they watch the trailers with the audience, talk about their predictions and let the audience pick the movie that will be an episode before the next First Friday. The winner this time around was "Microwave Massacre" and holy crab sandwiches, this movie is bonkers! Hahaha! You can watch Microwave Massacre now on TUBI, Night Flight, Arrow Streaming and for rent on Youtube, AppleTV! If you wanna come out and support your dudes, The first Friday of each month they will be at the Landmark Opera Plaza Theater San Francisco showing some of their favorite horror movies! They hope to see ya there!
Zuppa di Porro 15 aprile 2024: rassegna stampa quotidiana
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://nordvpn.com/dentrolastoria1934: l'erede al trono dell'Impero Britannico, il Principe di Galles, incontra per la prima volta una donna americana dal passato abbastanza burrascoso. Ne nasce una passione dirompente che rischia di far saltare in aria la monarchia inglese e la società londinese. Perché quella donna, Wallis Warfield in Simpson, porta con sé amicizie pericolose, rapporti tormentati, un aborto dopo un rapporto col conte Galeazzo Ciano e simpatie per le dittature che stanno dominando l'Europa. Ne scaturirà una crisi istituzionale tale da sfociare in un'abdicazione, seguita da un ulteriore periodo di piccoli scandali, di dichiarazioni infelici, di frequentazioni sbagliate.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
IL BUCO NEL TETTO C'era una volta, un ingegnere, non di oggi ma del domani. Era un bambino che tutte le mattine andava a scuola, ma il pomeriggio, dopo aver fatto i compiti, scappava dietro il giardino di casa, dove c'era un magazzino pieno di attrezzi da lavoro e non solo. Un alone di magia e una luce brillante illuminavano la sua mente di inventore.Era lì che, nascosto da tutti, liberava la sua fantasia e la passione di progettare e costruire oggetti meccanici.Era da qualche giorno che aveva notato un orsetto che gironzolava sempre nei paraggi del suo laboratorio segreto e magico, così un pomeriggio lo invitò a entrare. Aveva bisogno di un aiutante e questo orsetto sembrava essere adatto al ruolo.“Bene, mi piacerebbe lavorare con te. Mi sembra che tu sia proprio un bravo inventore,” disse l'orsetto Scintilla. “E tu come ti chiami?” chiese sorridendo, rivolgendosi al bambino.“Io mi chiamo Gabriele e sogno di fare l'ingegnere.”Da quel momento, felici come non mai, fecero il patto di condividere tutti i loro segreti e fantastiche avventure. Immaginarono di essere inventori di tecnologie sconosciute e piloti coraggiosi alla scoperta di posti mai visitati. Così iniziarono a costruire una macchinina che andava senza benzina! L'orsetto Scintilla passava gli attrezzi a Gabriele e nel frattempo imparava il mestiere. Unirono un pezzo dopo l'altro e, una volta finita, dipinsero la vettura del futuro di un giallo brillante e la misero in giardino, pronta per la partenza.Nei pomeriggi seguenti, con la loro ingegnosità, fabbricarono un camion dei pompieri che aveva le ruote, la scaletta e il lampeggiante, ma era senza sirena e senza pompa per l'acqua. L'orsetto lo dipinse di un rosso scintillante e pareva proprio funzionante; ma mai fu usato, perché non capitò nessun incendio da spengere.“Oggi costruiremo un trenino,” disse Gabriele.In due e due quattro, il trenino era pronto per la partenza: i vagoni erano di legno e panoramici, andava con trazione a molla caricata da una manovella. Una tecnologia mai vista prima! Una volta finito, lo posizionarono in giardino e lo misero in movimento. “Choo! Choooo!” Faceva un passo avanti e uno indietro e per la matematica di uno meno uno fa zero, non si muoveva di lì. Gli alberi del giardino, che non ne potevano più dal ridere, decisero di collaborare e unendo i loro rami, si misero a spingere facendolo girare 3 o 4 volte intorno alla casa.L'orsetto Scintilla, felice per l'invenzione che avevano collaudato con successo, canticchiava allegramente e fischiettando diceva: “Finalmente ora ci possiamo riposare!”“Neanche per idea! Dobbiamo costruire la cosa più importante,” si pronunciò Gabriele.“E che sarebbe?” domandò Scintilla.“Un aereo! Vroom Vroom, Zoom Zoom… non senti il rumore già nell'aria?”, rispose l'ingegnere del domani.Scintilla si addormentò comunque, sotto un albero del giardino e Gabriele gli si avvicinò per riposarsi un po' anche lui. Appisolatosi accanto al suo amico, insieme sognarono sogni fantastici, spazi infiniti da sorvolare e un cielo intero da esplorare.Una volta svegli e riposati, tornarono nel magazzino e, preparati gli attrezzi, si misero all'opera per costruire un aereo un po' fantasioso: tre eliche davanti e una dietro, due ali che si piegavano e si allargavano come quelle delle aquile, una cabina di pilotaggio con due posti di seduta con bottoni, pulsanti e leve di ogni genere. Ovviamente c'era anche un motore costruito con vecchi pezzi di ricambio trovati qua e là e appariva molto potente. C'era pure il carrello d'atterraggio con le ruote gonfiate.Gabriele e Scintilla erano soddisfattissimi del loro lavoro, ma si resero conto che non sarebbe stato facile dare inizio al volo, anche perché lo avevano costruito nel magazzino e sopra di loro c'era il soffitto!Provarono comunque a mettere in movimento l'aereo spingendolo in circolo, ma niente da fare. Posizionarono l'aereo davanti a un ventilatore per farlo alzare con la corrente d'aria, ma niente da fare. Pensa e ripensa, quale magia poteva intervenire per risolvere la situazione?Allora un pomeriggio decisero di fare un buco nel tetto. In quattro e quattr'otto, inventarono una carrucola e issarono l'aereo fino sul tetto e forse da quell'altezza, avrebbe preso il volo! Magari con un piccolo aiuto dagli abitanti dell'Universo.Rimasero lassù fino a quando fece buio e con il naso all'insù guardarono la luna e le stelle fare capolino fra le nuvole.La mattina seguente, tornarono sul tetto di buon'ora, era domenica e non c'era da andare a scuola.Il sole, sorprendentemente, sembrava essersi fermato sopra di loro.“Che magica coincidenza!” I due inventori si sbracciarono a più non posso, urlando a squarciagola per farsi notare.Il sole li notò e si avvicinò tanto da sentire la loro voce. Così Gabriele e Scintilla, con tutto il loro coraggio dissero: “Tu che sei la stella più importante, ci potresti portare in giro per il cielo, nell'aereo che abbiamo appena finito di costruire. Saresti così gentile da aiutarci a prendere il volo dal tetto???” Il sole diventò per un attimo pensieroso, ma sorrise e rispose: “Procuratevi una corda e giratela bene intorno all'aereo. Sarà una bella avventura anche per me.” Fece scendere due raggi di sole, dei più resistenti e calati fino al loro tetto, i due inventori li legarono saldamente alla corda. L'ingegnere del domani e l'orsetto salirono come due razzi sul loro aereo, il sole lo tirò verso l'alto a più non posso, e via nello spazio contenti come due grandi piloti coraggiosi!Sotto di loro la terra appariva come un pallone gigante in movimento e sospeso nell'universo. Quasi non ci credevano, era bellissima colorata e magica per tutti i suoi abitanti: le piante, gli animali e tutte le persone! Improvvisamente, una nube scura che volava vicino, urtandoli, un colpo, un botto, Bang…Bang…Bang, dondolarono in aria, per poco l'aereo non andò sottosopra. Ma i due bravi piloti ripresero il controllo dell'aereo e videro la nuvola che, a dir poco distratta, cambiò direzione e scusandosi con un inchino, si allontanò per la sua strada.Nello scontro, l'aereo non aveva mantenuto l'altitudine e si era abbassato abbastanza da vedere un'immensa pianura ed al centro una base spaziale! Gabriele e Scintilla, con meraviglia e stupore, poterono osservare ingegneri, scienziati, e perfino astronauti con le loro futuristiche tute astrali, che andavano avanti e indietro intorno a missili, apparentemente pronti per il lancio. Si stavano sicuramente preparando per una grande missione nello spazio!!!Sembrava proprio un posto incredibile e affascinante. C'era anche una gigantesca insegna, che catturò la loro attenzione perché diceva: “Scuola per ingegneri con specializzazione in astronomia, scienze spaziali e vita nello spazio.” Gabriele rimase stupito, sorpreso, emozionato e fu in quel preciso momento che pensò che forse un giorno il suo sogno si sarebbe trasformato in realtà.Gabriele e Scintilla erano immersi nei loro fantastici sogni, che li accompagnarono per tutto il viaggio di ritorno. Durante l'incredibile avventura anche il sole si divertiva ma avvicinandosi l'ora del tramonto, mentre la terra girava, riconobbe in lontananza la casa col buco nel tetto ed il giardino pieno di invenzioni. Così giunto in posizione staccò i raggi luminosi dalle corde di sostegno e l'aereo, accompagnato da un vento gentile, planò dolcemente sul prato con i due viaggiatori, e radioso scomparve all'orizzonte.Nel frattempo, i genitori di Gabriele erano preoccupati, non lo vedevano da un intero giorno, era sparito, ed anche l'orsetto Scintilla, che ormai tutti conoscevano, non si trovava più. Quando atterrarono tutti volevano sapere dove fossero stati e cosa avessero fatto tutto il giorno, ma l'avventura era stata così magicamente fantastica che, come un grande sogno, per ora doveva rimanere segreta. Forse un giorno, si sarebbe sentito parlare di un grande ingegnere astronauta e del suo orsetto assistente.Gli anni passarono e la loro macchinina servì alla mamma per i vasi di fiori, mentre le coccinelle e altri insetti ci saltellavano felici sopra, il camion dei pompieri diventò la casa degli scoiattoli che si divertivano a scendere e salire la scaletta. Nel trenino abitarono le lucertole che uscivano quando c'era il sole, e di sera usavano i seggiolini come comodi lettini. L'aereo fu usato per anni come una preziosa scatola di sogni segreti da realizzare. Gabriele nello spazio e sulla luna ci è andato per davvero e l'orsetto Scintilla lo ha visto andare in volo nell'universo — la notte con il naso all'insù a guardare il cielo pieno di stelle, dal buco nel tetto.
Produzione, Editing e Sound Design - UncleMatt: https://www.instagram.com/unclemattprod/Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wGruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Gruppo Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029VaD1eQk8vd1WyYUzH01cIl nostro Instagram: https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg
(01:31) Ranucci-Gasparri, uno spettacolo che abbiamo ascoltato, così non dovete farlo voi (06:09) Dice che l'esercito di Israele telefona ai palestinesi che sta per bombardare (09:29) Riccardo, il giornalista che «fece cadere» il muro di Berlino Closer è un podcast di Will che dal 4 Dicembre sarà disponibile solo per chi ha sottoscritto la membership. Trovi tutte le informazioni su come sostenere Will tramite il programma di membership cliccando qui.
Roberto Galimberti"Irma Blank. Tra segno e silenzio"Castello di Miradolo Fondazione Cossowww.fondazionecosso.comLa mostra Irma Blank.Tra segno e silenzio, in programma al Castello di Miradolo dal 14 ottobre al 26 novembre 2023, è dedicata all'artista, a lungo dimenticata e scomparsa da pochi mesi, che ha trasformato la scrittura in segno. Il progetto espositivo si articola attorno a tre nuclei tematici in dialogo tra loro: le opere, a tracciare autenticamente le declinazioni offerte al segno, i libri d'artista e la documentazione fotografica e video. La mostra intende costruire un dialogo con le sale storiche del Castello di Miradolo, per creare un ideale controcanto tra il segno e il tempo delle opere e la storia e l'architettura degli spazi. Quella di Irma Blank è una scrittura come narrazione e come tempo, un segno come silenzio e respiro, la possibilità offerta al particolare di essere letto come universale. Il percorso prevede inoltre un'installazione sonora dedicata, a cura di Avant-dernière pensée, e il progetto didattico Da un metro in giù, con giochi e approfondimenti distribuiti lungo la mostra. atempo, un nuovo format espositivoCon Irma Blank. Tra segno e silenzio, in occasione dei suoi quindici anni di attività, la Fondazione Cosso inaugura atempo, un nuovo format espositivo in cui incontrare, per un breve periodo di tempo e in alcune sale del Castello di Miradolo, piccoli ma significativi omaggi ad artisti o a momenti della storia dell'arte che, per le loro peculiarità, ricerche o poetiche, si legano all'identità del luogo e alle sue differenti anime. atempo intende indagare le possibilità dell'osservare e del leggere un'opera non soltanto come oggetto visivo in dialogo con lo spazio, ma come strumento di scoperta e di riflessione del proprio tempo e, insieme, del tempo, personale e privato, di coloro che si pongono in relazione con l'opera stessa. Nel linguaggio musicale, a tempo è un'indicazione che, nel corso di una composizione, riporta l'esecutore al regolare movimento dopo una variazione di tempo; a tempo suggerisce la temporalità di un evento, l'approssimarsi rapido della sua conclusione e, insieme, la sospensione del tempo stesso. Chi è Irma Blank?Irma Blank nasce nel 1934 a Celle, nel nord della Germania, dove vive fino al 1955 quando, con il marito italiano, si trasferisce in Sicilia. Questa esperienza di sradicamento costituisce l'origine del suo lavoro. La riflessione sul concetto che “non esiste la parola giusta” la porta a lavorare alla sua prima serie astratta Eigenschriften (1968-1973), simile a scritti o diari illeggibili.Nel 1973 si trasferisce a Milano, dove diventa insegnante d'arte al liceo artistico. Questo nuovo trasferimento segna il passaggio alla serie Trascrizioni (1973-1979), avviando un processo di lavoro ciclico che risponde a esplorazioni interiori e ad accadimenti esterni. In questi anni inizia a partecipare a mostre personali e collettive in Italia e in Germania e, da scrittrice prolifica, pubblica i suoi testi su libri e riviste. Fece parte di gruppi di poesia italiana d'avanguardia, come lo spazio sperimentale Mercato del Sale, fondato a Milano da Ugo Carrega. Dopo la partecipazione a Documenta 6 a Kassel nel 1977, entra a far parte della scena internazionale. Sempre nel 1977, effettua la prima registrazione sonora della sua scrittura e compie le sue prime azioni in uno spazio pubblico, applicando abusivamente i suoi fogli di Trascrizioni sui muri della metropolitana di Milano. Un anno dopo la morte del marito, nel 1983, Irma decide di trascorrere una parte dell'anno a Düsseldorf, dove lavora in uno studio che terrà fino al 1993 e dove riscopre il colore blu del cielo della sua terra natale, che ritorna nelle successive opere Radical Writings (1983-1996). Alla fine degli anni Novanta torna definitivamente a Milano dove, in modo disciplinato e ascetico, continua a lavorare alle serie simultanee Hyper-Text (1998-2002), Avant-Testo (1998-2006) e Global Writings (2000-2016). Dopo un problema di salute nel 2016 che le ha immobilizzato la parte destra del corpo, Irma ha dovuto imparare a disegnare con la mano sinistra e questo l'ha portata a lavorare alla serie Gehen, Second life (iniziata nel 2017). “Gehen” in tedesco significa “andare avanti”. Sempre nel 2017 partecipa alla Biennale di Venezia, Viva arte viva, che quell'anno vede come curatrice Christine Macel. Muore nel 2023, a Milano. VISITESabato, domenica, lunedì: ore 10/18,30Sabato 14 ottobre apertura al pubblico ore 15Biglietti: 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6-14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole.Informazioni: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
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Siamo nel 1958 in Vaticano, Papa Pio XII è in fin di vita. Vicino a lui, però, ha il suo archiatra, ovvero il suo medico personale, un ruolo storicamente prestigioso e riservato ai massimi luminari della scienza e della medicina. In questo caso, però, a prendersi cura della salute del Papa sarà un oculista al centro di uno degli scandali più macabri della storia vaticana. Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 21 febbraio 2001 una ragazza a piedi nudi, sporca di sangue, fermò un'auto che passava vicino a casa sua, nel quartiere Lodolino, a Novi Ligure. Disse che due persone, un giovane e uno più anziano, erano entrate in casa: avevano ucciso sua madre e suo fratello di 12 anni. Disse che erano stranieri, albanesi. Fece gli identikit, riconobbe anche una fotografia che i carabinieri le mostrarono: era quella di un ragazzo di origine albanese. I militari lo andarono a prendere ma lui aveva un alibi, venne rilasciato.Il procuratore capo di Alessandria, che entrò nella casa, dove erano avvenuti i due omicidi, si sentì male. Disse che non aveva mai visto nulla di simile. Intervistato dal telegiornale di Raiuno disse: «C'è gente feroce».Ci furono proteste e fiaccolate contro i migranti, molti politici soffiarono sul fuoco. I giornali nei titoli parlarono di una banda di slavi. Poi, dopo due giorni, si scoprì che la verità era molto più banale e la ferocia molto più vicina.La ragazza che cercava aiuto sporca di sangue venne arrestata con l'accusa di aver ucciso la madre, Susy Cassini, e il fratello Gianluca. Con lei venne arrestato il suo fidanzato, Mauro Favaro, che tutti chiamavano Omar.La storia di ciò che accadde, del processo che seguì a quelli avvenimenti, di come la giustizia minorile si trovò ad affrontare un delitto feroce, “da adulti” commesso però da due poco più che bambini, è una di quelle che più hanno segnato la storia d'Italia degli ultimi vent'anni.Indagini è un podcast del Post, scritto e raccontato da Stefano Nazzi.
Il 21 febbraio 2001 una ragazza a piedi nudi, sporca di sangue, fermò un'auto che passava vicino a casa sua, nel quartiere Lodolino, a Novi Ligure. Disse che due persone, un giovane e uno più anziano, erano entrate in casa: avevano ucciso sua madre e suo fratello di 12 anni. Disse che erano stranieri, albanesi. Fece gli identikit, riconobbe anche una fotografia che i carabinieri le mostrarono: era quella di un ragazzo di origine albanese. I militari lo andarono a prendere ma lui aveva un alibi, venne rilasciato.Il procuratore capo di Alessandria, che entrò nella casa, dove erano avvenuti i due omicidi, si sentì male. Disse che non aveva mai visto nulla di simile. Intervistato dal telegiornale di Raiuno disse: «C'è gente feroce».Ci furono proteste e fiaccolate contro i migranti, molti politici soffiarono sul fuoco. I giornali nei titoli parlarono di una banda di slavi. Poi, dopo due giorni, si scoprì che la verità era molto più banale e la ferocia molto più vicina.La ragazza che cercava aiuto sporca di sangue venne arrestata con l'accusa di aver ucciso la madre, Susy Cassini, e il fratello Gianluca. Con lei venne arrestato il suo fidanzato, Mauro Favaro, che tutti chiamavano Omar.La storia di ciò che accadde, del processo che seguì a quelli avvenimenti, di come la giustizia minorile si trovò ad affrontare un delitto feroce, “da adulti” commesso però da due poco più che bambini, è una di quelle che più hanno segnato la storia d'Italia degli ultimi vent'anni.Indagini è un podcast del Post, scritto e raccontato da Stefano Nazzi.
Teodora Trevisan"Torino è. La città del cinema"Neos Edizionihttps://neosedizioni.ita cura di Teodora TrevisanPrefazione di Eva Monti.Racconti di: Rinaldo Ambrosia, Luisa Boscolo, Giovanni Casalegno, Pierangelo Chiolero, Luigi Colasuonno, Giorgio Enrico Bena, Federico Jahier, Consolata Lanza, Riccardo Marchina, Giuseppe Milano, Francesco Oriolo, Nella Re Rebaudengo, Laura Remondino, Emanuela Riganti, Caterina Schiavon, Teodora Trevisan.Torino è tante cose, e fra tutte sicuramente è cinema. Qui tutto ebbe inizio più di un secolo fa, qui c'è il magnifico Museo del Cinema, qui ogni angolo evoca spezzoni di film, fotogrammi che i cinefili riconoscono con un brivido. Ed è sul set della città che sono nati questi sedici racconti sorprendenti.L'ormai tradizionale antologia natalizia torinese torna dopo dieci anni in una forma rinnovata, dedicata più squisitamente alla città.Come in una multisala che si rispetti, sono tanti i filoni di questi racconti, un vero caleidoscopio di personaggi e situazioni. Dalle prime eroiche riprese cinema- tografiche al fantasma di Dario Argento, dall'emozione di una sigaretta all'ebbrezza adolescente di marinare la scuola, ai Pink Floyd e i film del disgelo. E poi, tradimenti e metodo Stanislavskij, il pensionato che sa tutto di cinema, i film della vita e l'inatteso epilogo, il cortometraggio immaginario e la tragedia scampata, i fattacci al Museo…Gli scrittori raccolti in queste pagine hanno saputo rappresentare con talento e fantasia e vivacità, il rapporto profondo fra la città e il magico mondo della celluloide. E quindi: buona visione!… Alzò un dito indicando la Mole Antonelliana che incombeva su di loro dall'altra parte della strada. Era tutta illuminata, enormi figure si muovevano veloci avanti e indietro, baciandosi e sparandosi. Una faccia in primo piano le strizzò un occhio.«Hai notato – disse Cary Grant, – che code qui fuori? Il cinema continua a tirare malgrado tutto, eh?».Samantha lo guardò di sotto in su con un po' di compassione.«E tu continua a illuderti, va. Sì, qualcuno che va ancora al cinema c'è ma stanno estinguendosi. Verrà il giorno che maledirai di non poter interpretare una serie Netflix per essere riconosciuto per strada. E salutami Grace Kelly che è un po' che non la vedo».Una mano lo spinse via e Jean-Louis Trintignant si sporse sorridendo. Fece appena a tempo a mandare un bacio che fu sostituito da Marcello Mastroianni, poi la Mole si illuminò di un biancore accecante e un ufo atterrò sulla parete elegantemente arcuata, scivolò verso il basso e sparì in un mare in tempesta.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Analizamos el estado de las salas de cine ante la inflación y la situación post pandémica, los cambios en las plataformas y si es sano el aluvión de estrenos en los cines. Lo hacemos con Luis Gil, director general de FECE, la federación de exhibidores, con Enrique Costa, presidente de ADICINE, la Asociación de Distribuidores Independientes de España, y con numerosas voces autorizadas de la industria
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dagli Atti degli Apostoli +In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va' avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:"Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita".Rivolgendosi a Filippo, l'eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c'era dell'acqua e l'eunùco disse: «Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunùco, ed egli lo battezzò.Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.Parola del Signore.