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NEW YORK (STAI UNITI) (ITALPRESS) - Il Consolato Generale d'Italia a New York, come ogni anno, ha tenuto davanti alla sua sede di Park Avenue la tradizionale cerimonia della lettura pubblica dei nomi degli ebrei deportati dall'Italia e dai territori italiani nei campi di concentramento. Il Giorno della Memoria per legge del Parlamento (proposta da Furio Colombo da poco scomparso) si celebra ufficialmente il giorno della liberazione del lager di Auschwitz da parte dei soldati sovietici, e la giornata in ricordo della Shoah si osserva anche alle Nazioni Unite. La lettura dei nomi davanti al Consolato fa parte di un programma organizzato in collaborazione con il Centro Primo Levi di New York e anche quest'anno, accanto al Console Generale Fabrizio Di Michele e la direttrice del Centro Natalia Indrimi, ha partecipato Stella Levi, ebrea italiana deportata ad Auschwitz dall'isola di Rodi e che dopo essere sopravvissuta, si trasferì a New York. A Italpress ha rilasciato delle dichiarazioni anche Andrea Fiano, giornalista il cui padre Nedo fu deportato e riuscì a salvarsi ma il resto dell'intera famiglia di ebrei fiorentini morì sterminata. Insieme a Consolato e Centro Primo Levi, altre importanti istituzioni culturali italiane come l'Istituto Italiano di Cultura, Casa Italiana Zerilli Marimò NYU, Italian Academy Columbia University, Calandra Institute CUNY, Scuola d'Italia Marconi, stanno organizzando manifestazioni per commemorare le vittime dell'Olocausto e preservare la memoria di quei tragici eventi.xo9/ads/gtr
Roma 2 novembre 1975 Pasolini parla e scava. Scava nelle coscienze, scava nelle parole, interroga, provoca, condanna, davanti a lui un giornalista, Furio Colombo, che scrive tutto. Pier Paolo dice che la società è cattiva, che sente la morte vicino, che siamo tutti in pericolo. Sono le 18, è buio, l'articolo è finito. Colombo se ne va, Pasolini è stremato, sa con quelle parole di essere andato a fondo, di aver scavato una fossa, la sua fossa, come suo fratello anni prima, lassù, a Porzus. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Una data e un luogo che rimangono scolpiti nella memoria di chi visse quel giorno. Tutti ricorderanno dove si trovavano e cosa facessero nel momento in cui appresero della morte del presidente Kennedy, così disse all'epoca un giornalista americano con una frase diventata storica. Sono passati 60 anni da quella tarda mattina di sole in Texas e i colpi di fucile sparati da Lee Harvey Oswald contro la limousine presidenziale alla Dealey Plaza riecheggiano ancora oggi nell'immaginario collettivo, trasformando il dramma di Dallas in un incubo. L'assassinio del presidente americano John F. Kennedy il 22 novembre 1963 è paragonabile per impatto emotivo agli attentati dell'11 settembre 2001: un momento in cui l'America e il mondo rimangono attoniti e sotto shock (Chi è stato? Perché? Cosa accadrà ora? Domande che tutti si sono fatti). Rete Uno rievoca con una mattinata speciale di Millevoci e Millestorie (e a seguire Controcorrente), l'attentato di Dallas e la figura del Presidente Kennedy che, a sessant'anni di distanza, rimane un'icona generazionale. C'è chi si interroga ancora sull'assassinio tra dubbi, teorie della cospirazione di ogni sorta e analisi di fatti verificati con minuziose ricostruzioni. Nel giorno del sessantesimo anniversario ne parliamo con alcuni interlocutori che guardano al mito kennediano da prospettive diverse. Non soltanto per rievocare il dramma di Dallas, ma anche per capire come quell'attentato (a cui altri ne seguirono negli anni Sessanta del ventesimo secolo americano) cambiò per sempre l'immagine della politica e della comunicazione, di cui John Kennedy (con la moglie Jacqueline) fu certamente un innovatore. Ne parliamo con i seguenti ospiti: Livia Ajala, studentessa universitaria; Gabriele Balbi, docente universitario; Furio Colombo, giornalista, ex politico e docente universitario; Pietro Martinelli, ex politico; Claudia Sargenti, appassionata collezionista; Diego Verdegiglio, scrittore, regista, esperto caso Kennedy; Enzo Verrengia, scrittore esperto letteratura complottista; Andrea Vosti, corrispondente RSI da Washington.
Rosangela Bonsignorio"Festival della Comunicazione"Camogl, dall'8 all'11 settembre 2022http://www.festivalcomunicazione.it/Festival della Comunicazione 2022: uno sguardo prospettico sulla libertà, dalle origini al nostro futuro Dall'8 all'11 settembre a Camogli oltre 100 eventi gratuiti, prenotazioni dalle 12:00 del 29 agosto. Libertà è quella forza atavica e indomita, istintiva e viscerale, che muove i nostri gesti più profondi e i nostri desideri. È quella condizione che ci consente di esprimere chi siamo nel profondo e di manifestare agli altri la nostra identità e la nostra individualità, oltre qualsiasi forma di costrizione e di condizionamento, oltre quei vincoli che, nati per garantire la libertà, spesso finiscono per schiacciarla sotto il loro peso.Prende le mosse da questo tema la nona edizione del Festival della Comunicazione, la più grande di sempre da giovedì 8 a domenica 11 settembre a Camogli, in un viaggio lungo quattro giorni e articolato in più di 100 appuntamenti per esplorare i mille volti della Libertà dalle sue origini fino al tempo presente, gettando uno sguardo sul futuro. Tutto attraverso la lente dei diversi saperi e il principio guida della contaminazione tra le discipline, grazie al contributo di oltre 160 ospiti protagonisti della cultura italiana contemporanea, con la direzione di Danco Singer e Rosangela Bonsignorio e l'ispirazione del padre nobile del Festival Umberto Eco.Nell'età della polarizzazione e delle bolle informative, della ricerca di risposte senza più fiducia nella guida degli esperti e senza mediazioni, dell'esaltazione dell'individualismo, dell'insofferenza verso gli obblighi etici e verso il rispetto delle libertà altrui, non c'è libertà senza ricordo, senza quella consapevolezza che viene dal confronto aperto e dalla possibilità di dare espressione alle forme più varie di pensiero, di amore, di fede e di ragione. Così l'indagine a tutto tondo sul significato e sul valore della libertà attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso le culture umane parte dall'esplorazione di quel passato comune da cui tutti veniamo, per comprendere a fondo a che punto siamo nella società dell'oggi e soprattutto per individuare le vie che potremo percorrere, mettendo assieme i linguaggi della storia, dell'arte, della creatività, della sociologia, della musica, dell'economia, dell'innovazione e della scienza, tra memoria, coscienza di sé e coscienza dell'altro.In un programma variegato e caleidoscopico, nuovi e vecchi amici del Festival della Comunicazione porteranno sui cinque palchi camoglini la propria visione su come il passato abbia dato forma al nostro essere odierno. Alessandro Barbero, con una delle sue ineguagliabili narrazioni storiche in un confronto con i giorni nostri, esplorerà l'evoluzione attraverso i secoli del significato di essere liberi, con la sua lectio di inaugurazione “Libertà va cercando”. L'appuntamento sarà anche l'occasione per ricordare, insieme ai direttori, Piero Angela, amatissimo ospite fisso e appassionato del Festival a cui è dedicato anche uno speciale su festivalcomunicazione.it. Dalla scienza alla storia, verso un passato più contiguo alla contemporaneità, Marcello Flores e Giovanni Gozzini si interrogheranno sul “Perché il fascismo è nato in Italia?”, guidati nel loro dialogo da Aldo Cazzullo che poi sullo stesso fil rouge con Moni Ovadia e Giovanna Famulari condurrà lo spettacolo “Il duce delinquente”, per raccontare come Mussolini abbia compiuto azioni vergognose già ben prima del 1938. Fino ad arrivare a un tema tanto classico quanto drammaticamente attuale come “Chi comincia la guerra? Manuale per principianti e non”, con Franco Cardini e Giovanni Gozzini, per spaziare dall'antichità fino all'attualità in Ucraina. E poi di nuovo uno zoom all'indietro attraverso centinaia di migliaia di anni di storia, con Guido Barbujani, Stefano Allievi e Silvia Ferrara a mettere insieme genetica, sociologia e linguistica per raccontare (nell'amatissimo appuntamento Homo sapiens) “la lunga marcia” dell'umanità, iniziata dall'Africa 200mila anni fa e tuttora in corso, che ha lasciato un'impronta profonda su quasi tutto: le nostre differenze biologiche, le nostre culture e le nostre società.Con gli occhi attenti sul presente, “Libertà di informare: ma l'indipendenza non è equidistanza” è la lectio con cui Enrico Mentana estenderà il tema al mondo del giornalismo, quindi alla giustizia con Gherardo Colombo e “L'armonia, il male, la libertà. Riflessioni sull'essere umano”. Poi ai media di ieri e di oggi con Aldo Grasso intervistato da Monica Maggioni a proposito de “La televisione spiegata al popolo”, il conflitto che assume la forma mediatica con “Guerra e informazione” con Furio Colombo, Carlo Rognoni e Luca Ubaldeschi, fino al cabaret, alla scrittura, alla televisione e alla radio con il Premio Comunicazione 2022 consegnato a Luciana Littizzetto, che con la sua contagiosa simpatia e il suo modo provocatorio e irriverente di comunicare – libero da ogni costrizione – è capace di raccontare l'attualità con lucido umorismo. E il Festival sarà anche un viaggio in giro per il mondo alla scoperta del senso attuale della libertà in società ed economie profondamente diverse, dalla Cina con Giada Messetti alla California con Francesco Costa, dalla Francia con Gilles Gressani, Stefania Giannini e Mara Gergolet a “Navigare nell'interregno” fino a chiederci “A cosa serve l'America?” in un reading di Federico e Jacopo Rampini. Per l'Italia interverranno, a proposito di libertà a cavallo tra economia e politica, Carlo Cottarelli, Francesco Paolo Figliuolo e venerdì 9 settembre – a poche ore dal blocco preelettorale dei sondaggi – Nando Pagnoncelli con Ferruccio de Bortoli darà in diretta in anteprima gli ultimi dati Ipsos sulle previsioni di voto.Il Festival della Comunicazione, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, è reso possibile anche grazie al supporto di Regione Liguria, Teatro Sociale di Camogli, Camera di Commercio di Genova, Bank of America e Ascot, assieme ai partner tecnologici Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Human Technopole, e a sponsor privati tra cui il main partner FS italiane, i main sponsor Banca Passadore, Basko, Bmw, Generali, Lavazza, Enel, Audible, Eni, Weber Shandwick e Iren, e i gold: Msc, Fondazione Compagnia di San Paolo, MyEdu e Snam.Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile su festivalcomunicazione.it. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento posti. Rosangela Bonsignorio"Preferisco il rumore del vento"Il Canneto Editorehttps://www.cannetoeditore.it/Matti e Edo si conoscono il primo giorno di scuola, si piacciono e cominciano a frequentarsi con alterne fortune. Una storia come tante? Forse. Ma la famiglia di Edo è tutto tranne che normale e Matti ha un gatto chiacchierone disposto a fare qualsiasi cosa per lei. Edo ha quattordici anni, comprende il linguaggio degli animali, all'occorrenza sa volare, anche se solo per brevi tratte. Non ha idea di chi sia suo padre, di certo un umano. Vive con la madre, la valchiria Tora, e Muninn, il corvo che gli ha regalato Odino. Sono tempi difficili per le divinità degli antichi vichinghi: nessuno crede più in loro e piano piano Thor e tanti altri hanno preferito invecchiare come gli umani e spegnersi. Abituati a essere adorati, non si sono rassegnati all'oblio. Incuriositi dai racconti di Edo, Odino, sommo tra gli dèi, Loki, dio dell'inganno e Freya, dea dell'amore, decidono di avventurarsi di nuovo nel mondo, dopo secoli di esilio su un'isola sperduta al largo della DanimarcaIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
L'intervista del 31 Ottobre 1975 ; I pericoli durante le riprese di "Salò" ; Il furto dei negativi del film e la richiesta di un riscatto : scatta la trappola ; l'intervista a Furio Colombo ; "scendo ogni notte all'inferno" ; l'attentato alla centralina SIP vicina alla casa del poeta ed il cambio di numero telefonico ; i due motociclisti sotto casa Pasolini ; le telefonate anonime ; la falsa pista del movente dell'omicidio ; Pasolini orribilmente massacrato ; Pino Pelosi ; "in concorso con ignoti"
storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all'anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l'Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni '80 e '90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all'anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l'Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni '80 e '90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all'anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l'Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni '80 e '90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Pagina 3 con Silvia Bencivelli
Pagina 3 con Edoardo Camurri
Sul Fatto Quotidiano, Furio Colombo scrive che "Il Primo Re", ultimo film di Matteo Rovere, è fascista. Questa, oltre ad essere una palese cazzata, è segnale di una malattia molto diffusa: usare le parole per allontanare le proprie paure. Parliamone! ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER: http://eepurl.com/c-LKfz Il tour di "Seneca nel Traffico": http://tlon.it/events/senecaneltraffico/ Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
Sabato 5 maggio alle 18, al Circolo dei Lettori di via Bogino a Torino, si terrà la presentazione del libro "Hitler non è mai esistito. Un memorabile oblio" di Furio Colombo e Vittorio Pavoncello. Con gli autori dialogheranno Elena Loewenthal e Alberto Sinigaglia.L'intervista a Vittorio Pavoncello
Antifascismo, rimuovere l'oblio sulle parole della nostra Costituzione. Un nuovo discorso sul significato oggi di libertà, diritti, democrazia, uguaglianza. A Memos il giornalista Furio Colombo e lo scrittore Paolo Di Paolo.
Antifascismo, rimuovere l’oblio sulle parole della nostra Costituzione. Un nuovo discorso sul significato oggi di libertà, diritti, democrazia, uguaglianza. A Memos il giornalista Furio Colombo e lo scrittore Paolo Di Paolo.
Antifascismo, rimuovere l’oblio sulle parole della nostra Costituzione. Un nuovo discorso sul significato oggi di libertà, diritti, democrazia, uguaglianza. A Memos il giornalista Furio Colombo e lo scrittore Paolo Di Paolo.
Registrazione effettuata 16/10/2009. Sul sito Feltrinelli Antonio Tabucchi ha una propria pagina: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=157550
Furio Colombo ricorda di Umberto Eco
Si profila una grande intesa nel mondo delle telecomunicazioni in Europa. Per ora è solo un'ipotesi. Si tratta della fusione tra Telecom Italia e Orange (ex France Telecom). Una operazione che metterebbe insieme attività diverse ma contigue: dalla telefonia alla connettività in rete, alla produzione di contenuti (tv, musica, cinema). E' solo un'ipotesi, per ora, niente di concreto, ma dà l'idea di cosa si muove nel settore delle comunicazioni. ..Qualcosa di concreto, e non un'ipotesi, è invece quanto sta avvenendo in Italia nel settore dell'editoria (giornali, libri, radio). E' un settore dove – come abbiamo visto anche a Memos negli ultimi giorni – è in atto una concentrazione di soggetti (Repubblica-Stampa, Mondadori-Rizzoli) e di risorse (la pubblicità). Operazioni rilevanti perchè vanno ad incidere su libertà e diritti in un campo fondamentale per la democrazia: l'informazione e la comunicazione. ..Degli ultimi casi, l'annunciata fusione Repubblica-Stampa e la vendita di Rcs Libri alla Mondadori, Memos ne ha parlato anche oggi. Ospiti della trasmissione: Furio Colombo, giornalista, ha lavorato sia alla Stampa che a Repubblica, è stato direttore dell'Unità, parlamentare per tre legislature; Lidia Ravera, scrittrice e giornalista, assessora alla cultura e alle politiche giovanili nella giunta Zingaretti della Regione Lazio.
Si profila una grande intesa nel mondo delle telecomunicazioni in Europa. Per ora è solo un'ipotesi. Si tratta della fusione tra Telecom Italia e Orange (ex France Telecom). Una operazione che metterebbe insieme attività diverse ma contigue: dalla telefonia alla connettività in rete, alla produzione di contenuti (tv, musica, cinema). E' solo un'ipotesi, per ora, niente di concreto, ma dà l'idea di cosa si muove nel settore delle comunicazioni. ..Qualcosa di concreto, e non un'ipotesi, è invece quanto sta avvenendo in Italia nel settore dell'editoria (giornali, libri, radio). E' un settore dove – come abbiamo visto anche a Memos negli ultimi giorni – è in atto una concentrazione di soggetti (Repubblica-Stampa, Mondadori-Rizzoli) e di risorse (la pubblicità). Operazioni rilevanti perchè vanno ad incidere su libertà e diritti in un campo fondamentale per la democrazia: l'informazione e la comunicazione. ..Degli ultimi casi, l'annunciata fusione Repubblica-Stampa e la vendita di Rcs Libri alla Mondadori, Memos ne ha parlato anche oggi. Ospiti della trasmissione: Furio Colombo, giornalista, ha lavorato sia alla Stampa che a Repubblica, è stato direttore dell'Unità, parlamentare per tre legislature; Lidia Ravera, scrittrice e giornalista, assessora alla cultura e alle politiche giovanili nella giunta Zingaretti della Regione Lazio.
Si profila una grande intesa nel mondo delle telecomunicazioni in Europa. Per ora è solo un'ipotesi. Si tratta della fusione tra Telecom Italia e Orange (ex France Telecom). Una operazione che metterebbe insieme attività diverse ma contigue: dalla telefonia alla connettività in rete, alla produzione di contenuti (tv, musica, cinema). E' solo un'ipotesi, per ora, niente di concreto, ma dà l'idea di cosa si muove nel settore delle comunicazioni. ..Qualcosa di concreto, e non un'ipotesi, è invece quanto sta avvenendo in Italia nel settore dell'editoria (giornali, libri, radio). E' un settore dove – come abbiamo visto anche a Memos negli ultimi giorni – è in atto una concentrazione di soggetti (Repubblica-Stampa, Mondadori-Rizzoli) e di risorse (la pubblicità). Operazioni rilevanti perchè vanno ad incidere su libertà e diritti in un campo fondamentale per la democrazia: l'informazione e la comunicazione. ..Degli ultimi casi, l'annunciata fusione Repubblica-Stampa e la vendita di Rcs Libri alla Mondadori, Memos ne ha parlato anche oggi. Ospiti della trasmissione: Furio Colombo, giornalista, ha lavorato sia alla Stampa che a Repubblica, è stato direttore dell'Unità, parlamentare per tre legislature; Lidia Ravera, scrittrice e giornalista, assessora alla cultura e alle politiche giovanili nella giunta Zingaretti della Regione Lazio.
Conduce Giancarlo Loquenzi. Ospiti: Monsignor Paolo Sartor (direttore ufficio catechismo CEI),Furio Colombo (giornalista e scrittore de Il fatto quotidiano),ascoltatori.
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Valeria D'Onofrio. Ospiti: Monsignor Paolo Sartor (direttore ufficio catechismo CEI),Furio Colombo (giornalista e scrittore de Il fatto quotidiano)
con: Furio Colombo, Stefano Esposito senatore PD, Luigi Gaetti vicepresidente Commissione Antimafia del M5S
Furio Colombo, Scrittore, Giornalista ed Editorialista de Il Fatto Quotidiano - MAFIA CAPITALE - Federica Angeli, giornalista di Repubblica
Prima parte - Ferguson d'Italia. Ospiti: Anna Guaita - corrispondente dagli USA Il Messaggero, Mario Del Pero - docente di storia e istituzioni delle Americhe, Furio Colombo - editorialista Il Fatto Quotidiano