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Moni Ovadia, a difesa del Creazionismo, contro Piergiorgio Odifreddi. 3/12/05.
Gli sfidanti di oggi: Moni Ovadia, "saltimbanco"(lo dice lui)a difesa del Creazionismo, contro Piergiorgio Odifreddi, "matematico impertinente" (lo dice lui). Tratto dalla trasmissione di Radio2 "Sumo, il peso della cultura", andata in onda il 3/12/05.
A cento anni dalla morte dello scrittore Franz Kafka, Moby affronta l'influenza che Kafka ebbe nelle arti, e cosa resta oggi di questo straordinario scrittore.A lungo dimenticato, il suo pensiero viene ora rivalutato attraverso saggi, pubblicazioni dedicate, e valorizzato anche a teatro e nelle pinacoteche. Non solo. Kafka è decisamente una attrazione turistica. Praga, la città dove ha sempre vissuto, lo ricorda con statue, esposizione, luoghi simbolo del suo lavoro e della sua vita privata. Gite turistiche aiutano a scoprire uno dei più enigmatici, sorprendenti e originali autori della letteratura moderna. Con il pittore Luca Matti, l'artista Moni Ovadia, lo scrittore Adriano Sofri e Giuseppe Lupo (Premio Viareggio) autore di A Praga con Kafka (Giulio Perone editore)
Johnny siamo noi La clip finale è tratta dallo spettacolo "Mussolini il capobanda" scritto da Aldo Cazzullo, con Moni Ovadia e musiche di Giovanna Famulari, andato in onda ieri su La7 all rights reserved
Davi Arneodo"Darreire l'ourisount"Film di Sandro GastinelliCoumboscuroFestival "Montagne Nostre", Piasco (Valle Varaita)GIOVEDI' 18 GENNAIO 2024 - h. 20:30 DARREIRE L'OURISOUNTLa straordinaria avventura di una pluriclasse alpina e del suo maestro Sergio ArneodoSiamo nel 1947. Un giovane maestro, Sergio Arneodo, viene incaricato di prendere servizio a Santa Lucia di Monterosso Grana, oggi Sancto Lucio de Coumboscuro. Dopo la sua prima esperienza presso la scuola elementare di Chesta di Rittana, frazione sui monti della valle Stura, il giovane insegnante si ritrova nella sua valle ad intraprendere una carriera di insegnante che lo porterà lontano, sostenuto dal profondo senso di appartenenza e di riscatto delle terre alpine a cui ha dedicato l'intera esistenza, come dalla innata vocazione creativa di scrittore, drammaturgo e poeta. La piccola “Escolo” di Coumboscuro diventa luogo privilegiato ed al centro di un vivace crocevia di centinaia di intellettuali, tra cui lo scultore e pittore Bernard Damiano, natio della valle, e oggi ritenuto “uno dei più rappresentativi artisti espressionisti del ‘900 europeo”, che influenzò i ragazzi con un percorso formativo di alto livello in compagnia di numerosi personaggi cuneesi e tra questi lo scultore del legno Beppe Viada. Senza dimenticare il passaggio inaspettato in quell'aula dalla stufa legna e grandi lavagne d'ardesia, di personalità della cultura di mezza Europa: Gustavo Buratti (difensore delle minoranze che nel film si autointerpreta), Giovanni Romolo Bignami (che appare nel film ripreso da Mario Cordero); Gaetano Di Sales (Opera pontificia), Corrado Grassi (linguista che condusse la prima indagine sulle “valli provenzaleggianti del Piemonte), Herman Hirts (noto linguista dell'Univrsità Berlino), Folco Quilici, Gino Girolomoni di Alce Nero, Fabrizio De Andrè.È la storia di una comunità che si rafforza con la cultura e partendo dai “fiet” dai ragazzi. La storia loro e del loro maestro è diventata film con Sandro Gastinelli. Un'idea pensata fin dal 2005, realizzata con il girato nel 2009. Poi il montaggio e quindi la scomparsa di Sergio Arneodo e poco dopo quella tragica di Massimo Dalmasso, che nel film è il volto del “Magistre” di Coumboscuro, hanno solo fatto rimandare l'uscita. E nel film ci sono le voci di grandi personaggi della cultura italiana a leggere dieci poesie dei “fiét” di Coumboscuro che aiutano il racconto di questa avventura: Paolo Conte, Toni Servillo, Claudio Bisio, Lella Costa, Giovanni Lindo Ferretti, Stefania Belmondo, Gianmaria Testa, Antonella Ruggero, Moni Ovadia e Dori Ghezzi. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Luca Sommi ospita Massimo Cacciari, Vittorio Feltri, Moni Ovadia e Mauro Corona nella nuova puntata in prima serata di Accordi e Disaccordi. Guarda Accordi e Disaccordi su discovery+ senza pubblicità > https://www.discoveryplus.it/programmi/accordi-e-disaccordi?utm_source=podcast&utm_medium=clip&utm_campaign=accordiedisaccordiSee omnystudio.com/listener for privacy information.
"I coloni che hanno occupato terre che erano dei palestinesi e i governi israeliani che hanno consentito tutto questo hanno creato una tale clima di scontento che Hamas ha la maggioranza. Devo essere io d'accordo con questi governi perché ritengo sacra la causa di Israele? Perbacco, no! Questi governi si stanno adoperando per far fuori la Corte suprema che è l'organismo che garantisce che la maggioranza non esorbiti dai suoi confini. Decine di migliaia di israeliani sono andati in strada contro questo governo”: sono le parole pronunciate alla trasmissione “Di martedì” dall'ex presidente del Consiglio e ex presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato. Nella sua intervista Amato ha anche (ovviamente) condannato Hamas augurandosi che “venga fermato”. Sono parole pressoché identiche a quelle pronunciate da Moni Ovadia che invece è stato bollato come “amico dei terroristi” come in questi giorni accade a decine di intellettuali, giornalisti e politici. Molti di loro chiariscono fin da subito di condannare le azioni terroristiche di Hamas ma di non poter tacere sulla politica colonialista di Israele. Niente, non basta. Moni Ovadia si è ritrovato bombardato da questa nuova sinistra alleanza della destra ex fascista a braccetto con sostenitori cechi delle politiche israeliane. C'è una differenza sostanziale: se lo dice Giuliano Amato non parla nessuno. Tutti muti. La vigliaccheria sta nello strumentalizzare una vicenda tragica e dolorosissima per attaccare gli avversari. A proposito, sentite qua: “ebbene io affermo ancora una volta che i palestinesi hanno il diritto sacrosanto ad una Patria e ad una terra come l'hanno avuta gli ebrei e gli israeliti, e quindi a portare la pace in quella zona”. Lo disse Sandro Pertini. #LaSveglia per La Notizia
Per difendere Israele hanno cacciato Moni Ovadia dal Teatro Comunale Abbado di Ferrara. Se vi era apparsa assurda l'idea di accusare di antisemitismo colui che ha reso popolare la cultura ebraica sui palcoscenici italiani oggi potete stare tranquilli: è andata a finire perfino peggio. Monia Ovadia ha annunciato che venerdì presenterà le sue dimissioni poiché non gode più della fiducia del consiglio comunale cittadino e del consiglio di amministrazione del teatro. Un reato che aveva reso ancora più grande, attirando pubblico e finanziatori. Ma nella foga politica italiana non è bastato. Il senatore di Fratelli d'Italia Alberto Balboni - quelli che vorrebbero una via Almirante in ogni città, ha scatenato il putiferio per le posizioni critiche dell'attore nei confronti della politica israeliana (che loro confondono con Israele). Inutile dire che la critica sempre argomentata dell'artista sia da anni un atto d'amore per la storia e per la terra di Israele. A questi non interessa, forse non hanno nemmeno il vocabolario per comprendere qualsiasi cosa che vada al di là della propaganda spiccia sulla pelle delle vittime delle guerre. Nella sua intervista al Corriere della Sera Ovadia dice: “per citare Simone de Beauvoir, io accetto la grande avventura di essere me stesso”. E aggiunge: “spero che questo mio piccolissimo gesto serva a mettere in avviso cittadini italiani: quando attacchi le opinioni inizi a prefigurare la tirannia”. In difesa di Ovadia non sono arrivate le altisonanti voci di quelli che difendono il diritto di opinione. “Registro anche che l'Italia è il paese con il più alto tasso di vigliaccheria che si possa concepire”, dice Ovadia. Difficile dargli torto. #LaSveglia per La Notizia
È il genetliaco di Mario Giordano, tanti auguri Direttore e DOONATO! David vuole scioperare. Attacco frontale di Cruciani al Reddito di Cittadinanza e a Beppe Grillo. Bruno dalla provincia di Roma è amico del padre di Di Pietro dei The Bordeline. Spiega l'incidente di Casal Palocco da un altro punto di vista. Lente d'ingrandimento sul discorso di Moni Ovadia in piazza a Roma. Contro la Nato, contro i guerrafondai, contro Israele. Parenzo ferito. Palmarino Zoccatelli commenta gli ultimi fatti. Putin e la sua visione degli omosessuali. "Di dietro non è normale che entrino cose". Luca Telese difende Moni Ovadia e le sue posizioni. PEPPINOOO Maria Sofia Pia Federico risponde al padre. Poi interviene il Magnifico Rettore Rocco Siffredi e ha parlato anche con il genitore della ragazza.
In questo audio il prezioso incontro con Cesare Pietroiusti artista Ginestra Bianconi matematica. L'intervista con Moni Ovadia nata per Parallelo42 06 collection, è nel podcast Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Cesare Pietroiusti e Ginestra Bianconi, tra arte e matematica, un affondo nei meandri del pensiero e dei numeri. L'arte relazionale, scardina il concetto di individualità, il senso non va cercato nel singolo soggetto ma nella rete di relazioni tra soggetto e società. Nella teoria delle reti è necessario combinare in maniera scientifica e creativa dati che vengono da altri cambi disciplinari. In arte i comportamenti diventano invenzioni e i casi sono sempre unici. La creatività è fondamentale nello sviluppo della ricerca scientifica, saldamente fondata sul rigore degli studi di matematica e fisica. L'artista fa mostra della possibilità di mantenere la libertà, come generalizzazione e autoriferimenti sono le caratteristiche fondamentali del delirio, e molto altro.GUARDA IL VIDEO https://youtu.be/-wTI4vcECnc BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORICesare Pietroiusti vive e lavora a Roma. Laurea in Medicina con tesi in Clinica Psichiatrica nel 1979; nel 1977 è co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, e della Rivista di Psicologia dell'Arte, Roma. Dal 1977 ha esposto in personali e collettive, in prestigiosi spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all'estero.Dal 1997 al 2001 è uno dei coordinatori delle residenze e dei progetti “Oreste”. Pietroiusti individua nella prassi laboratoriale un modello che, coniugando attività formativa ed espositiva, offre possibilità di sviluppo orizzontale e collettivo del pensiero e forme di superamento delle specificità disciplinari. Presidente dell'Azienda Speciale PalaExpo di Roma, 2018-2022. Co-Fondatore e Presidente della Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, 2015. Docente di “Laboratorio Arti Visive”: IUAV di Venezia 2004–2015; MFA Faculty, LUCAD, Lesley University, Boston (2009-2016). Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. Ginestra Bianconi Professoressa al Dipartimento di Scienze Matematiche alla Queen Mary University of London and Alan Turing Fellow all' Alan Turing Institute, UK. Fisica di formazione, nella sua ricerca combina concetti fondamentali di fisica con metodi di matematica. Come la topologia e la teoria dell'informazione per affrontare argomenti di frontiera nella teoria delle reti con risvolti importanti per lo studio dei sistemi complessi.La sua attenzione particolare è rivolta a fondare una teoria delle reti complesse, a volte formulando modelli matematici molto astratti. Affronta anche le urgenti sfide che sistemi complessi propongono alla società moderna. Autrice di due pubblicazioni: “Multilayer Networks” (Oxford University Press, 2018) e “Higher-order networks” (Cambridge University Press, 2021). È caporedattrice di “Journal of Physics Complexity (IOP)” e editrice di Plos One, Scientific Reports, Entropy, Chaos Solitons & Fractals. Nel 2020 riceve il premio Network Science Fellowships dalla Società di Network Science per “contributi fondamentali alla Scienza delle Reti in particolare per la formulazione della condensazione di Bose-Einstein nelle reti complesse e per progressi scientifici inerenti alla relazione tra struttura e dinamica delle reti multilayer.”
In questo audio il prezioso incontro con Moni Ovadia attore, produttore teatrale, cantante, compositore, scrittore. L'intervista con Moni Ovadia nata per Parallelo42 06 collection, è nel podcast Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Moni Ovadia ci racconta di scrittura, teatro e della sua idea di divino che può solo essere cercato e mai trovato. Non può esserci religione nell'etica che deve essere laica per salvaguardare la democrazia. Oggi è tutto espresso solo in termini economici. L'idea del nazionalismo è totalmente estraneo all'ebraismo, che promuove invece l'essere sempre presenti come stranieri fra gli stranieri. Stella polare dell'umanità devono restare equità sociale e centralità dell'uomo, e molto altro.ASCOLTA L'INTERVISTA!! BREVE NOTA BIOGRAFICAMoni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d'artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Filo conduttore della sua vastissima produzione teatrale, discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo ebraico. Ovadia è memoria e interprete per il futuro, di lingue e suoni ereditati da una cultura che le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare. Di straordinaria creatività e grande produttività, è anche compositore musicale autore di una inedita forma di concerto teatrale. È voce narrante e regista di opere liriche alla Scala di Milano e al Teatro Petruzzelli di Bari. Il cinema lo vede coprotagonista nel film “Caro Diario” di Nanni Moretti, e nel cast “Welcome to freedom” di Roberto Faenza. I suoi spettacoli sono anche registrati per la RAI, ed ottiene gande successo radiofonico come conduttore di “Note spettinate” RAI2. Molti libri di successo, DVD e CD pubblicati lungo tuta la carriera.
Rosangela Bonsignorio"Festival della Comunicazione"Camogl, dall'8 all'11 settembre 2022http://www.festivalcomunicazione.it/Festival della Comunicazione 2022: uno sguardo prospettico sulla libertà, dalle origini al nostro futuro Dall'8 all'11 settembre a Camogli oltre 100 eventi gratuiti, prenotazioni dalle 12:00 del 29 agosto. Libertà è quella forza atavica e indomita, istintiva e viscerale, che muove i nostri gesti più profondi e i nostri desideri. È quella condizione che ci consente di esprimere chi siamo nel profondo e di manifestare agli altri la nostra identità e la nostra individualità, oltre qualsiasi forma di costrizione e di condizionamento, oltre quei vincoli che, nati per garantire la libertà, spesso finiscono per schiacciarla sotto il loro peso.Prende le mosse da questo tema la nona edizione del Festival della Comunicazione, la più grande di sempre da giovedì 8 a domenica 11 settembre a Camogli, in un viaggio lungo quattro giorni e articolato in più di 100 appuntamenti per esplorare i mille volti della Libertà dalle sue origini fino al tempo presente, gettando uno sguardo sul futuro. Tutto attraverso la lente dei diversi saperi e il principio guida della contaminazione tra le discipline, grazie al contributo di oltre 160 ospiti protagonisti della cultura italiana contemporanea, con la direzione di Danco Singer e Rosangela Bonsignorio e l'ispirazione del padre nobile del Festival Umberto Eco.Nell'età della polarizzazione e delle bolle informative, della ricerca di risposte senza più fiducia nella guida degli esperti e senza mediazioni, dell'esaltazione dell'individualismo, dell'insofferenza verso gli obblighi etici e verso il rispetto delle libertà altrui, non c'è libertà senza ricordo, senza quella consapevolezza che viene dal confronto aperto e dalla possibilità di dare espressione alle forme più varie di pensiero, di amore, di fede e di ragione. Così l'indagine a tutto tondo sul significato e sul valore della libertà attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso le culture umane parte dall'esplorazione di quel passato comune da cui tutti veniamo, per comprendere a fondo a che punto siamo nella società dell'oggi e soprattutto per individuare le vie che potremo percorrere, mettendo assieme i linguaggi della storia, dell'arte, della creatività, della sociologia, della musica, dell'economia, dell'innovazione e della scienza, tra memoria, coscienza di sé e coscienza dell'altro.In un programma variegato e caleidoscopico, nuovi e vecchi amici del Festival della Comunicazione porteranno sui cinque palchi camoglini la propria visione su come il passato abbia dato forma al nostro essere odierno. Alessandro Barbero, con una delle sue ineguagliabili narrazioni storiche in un confronto con i giorni nostri, esplorerà l'evoluzione attraverso i secoli del significato di essere liberi, con la sua lectio di inaugurazione “Libertà va cercando”. L'appuntamento sarà anche l'occasione per ricordare, insieme ai direttori, Piero Angela, amatissimo ospite fisso e appassionato del Festival a cui è dedicato anche uno speciale su festivalcomunicazione.it. Dalla scienza alla storia, verso un passato più contiguo alla contemporaneità, Marcello Flores e Giovanni Gozzini si interrogheranno sul “Perché il fascismo è nato in Italia?”, guidati nel loro dialogo da Aldo Cazzullo che poi sullo stesso fil rouge con Moni Ovadia e Giovanna Famulari condurrà lo spettacolo “Il duce delinquente”, per raccontare come Mussolini abbia compiuto azioni vergognose già ben prima del 1938. Fino ad arrivare a un tema tanto classico quanto drammaticamente attuale come “Chi comincia la guerra? Manuale per principianti e non”, con Franco Cardini e Giovanni Gozzini, per spaziare dall'antichità fino all'attualità in Ucraina. E poi di nuovo uno zoom all'indietro attraverso centinaia di migliaia di anni di storia, con Guido Barbujani, Stefano Allievi e Silvia Ferrara a mettere insieme genetica, sociologia e linguistica per raccontare (nell'amatissimo appuntamento Homo sapiens) “la lunga marcia” dell'umanità, iniziata dall'Africa 200mila anni fa e tuttora in corso, che ha lasciato un'impronta profonda su quasi tutto: le nostre differenze biologiche, le nostre culture e le nostre società.Con gli occhi attenti sul presente, “Libertà di informare: ma l'indipendenza non è equidistanza” è la lectio con cui Enrico Mentana estenderà il tema al mondo del giornalismo, quindi alla giustizia con Gherardo Colombo e “L'armonia, il male, la libertà. Riflessioni sull'essere umano”. Poi ai media di ieri e di oggi con Aldo Grasso intervistato da Monica Maggioni a proposito de “La televisione spiegata al popolo”, il conflitto che assume la forma mediatica con “Guerra e informazione” con Furio Colombo, Carlo Rognoni e Luca Ubaldeschi, fino al cabaret, alla scrittura, alla televisione e alla radio con il Premio Comunicazione 2022 consegnato a Luciana Littizzetto, che con la sua contagiosa simpatia e il suo modo provocatorio e irriverente di comunicare – libero da ogni costrizione – è capace di raccontare l'attualità con lucido umorismo. E il Festival sarà anche un viaggio in giro per il mondo alla scoperta del senso attuale della libertà in società ed economie profondamente diverse, dalla Cina con Giada Messetti alla California con Francesco Costa, dalla Francia con Gilles Gressani, Stefania Giannini e Mara Gergolet a “Navigare nell'interregno” fino a chiederci “A cosa serve l'America?” in un reading di Federico e Jacopo Rampini. Per l'Italia interverranno, a proposito di libertà a cavallo tra economia e politica, Carlo Cottarelli, Francesco Paolo Figliuolo e venerdì 9 settembre – a poche ore dal blocco preelettorale dei sondaggi – Nando Pagnoncelli con Ferruccio de Bortoli darà in diretta in anteprima gli ultimi dati Ipsos sulle previsioni di voto.Il Festival della Comunicazione, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, è reso possibile anche grazie al supporto di Regione Liguria, Teatro Sociale di Camogli, Camera di Commercio di Genova, Bank of America e Ascot, assieme ai partner tecnologici Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Human Technopole, e a sponsor privati tra cui il main partner FS italiane, i main sponsor Banca Passadore, Basko, Bmw, Generali, Lavazza, Enel, Audible, Eni, Weber Shandwick e Iren, e i gold: Msc, Fondazione Compagnia di San Paolo, MyEdu e Snam.Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile su festivalcomunicazione.it. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento posti. Rosangela Bonsignorio"Preferisco il rumore del vento"Il Canneto Editorehttps://www.cannetoeditore.it/Matti e Edo si conoscono il primo giorno di scuola, si piacciono e cominciano a frequentarsi con alterne fortune. Una storia come tante? Forse. Ma la famiglia di Edo è tutto tranne che normale e Matti ha un gatto chiacchierone disposto a fare qualsiasi cosa per lei. Edo ha quattordici anni, comprende il linguaggio degli animali, all'occorrenza sa volare, anche se solo per brevi tratte. Non ha idea di chi sia suo padre, di certo un umano. Vive con la madre, la valchiria Tora, e Muninn, il corvo che gli ha regalato Odino. Sono tempi difficili per le divinità degli antichi vichinghi: nessuno crede più in loro e piano piano Thor e tanti altri hanno preferito invecchiare come gli umani e spegnersi. Abituati a essere adorati, non si sono rassegnati all'oblio. Incuriositi dai racconti di Edo, Odino, sommo tra gli dèi, Loki, dio dell'inganno e Freya, dea dell'amore, decidono di avventurarsi di nuovo nel mondo, dopo secoli di esilio su un'isola sperduta al largo della DanimarcaIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Shoah - LIDIA MAKSYMOWICZ, DAVID BOWIE, FABRIZIO DE ANDRE', PRIMO LEVI, LOU REED, MONI OVADIA, JOY DIVISION, LEONARD COHEN, ALFREDO COHEN, ENNIO MORRICONE, FRANCO BATTIATO, ..BAUSTELLE, EDITH STEIN
Shoah - LIDIA MAKSYMOWICZ, DAVID BOWIE, FABRIZIO DE ANDRE', PRIMO LEVI, LOU REED, MONI OVADIA, JOY DIVISION, LEONARD COHEN, ALFREDO COHEN, ENNIO MORRICONE, FRANCO BATTIATO, ..BAUSTELLE, EDITH STEIN
Israele, migranti, Giorno del ricordo e crisi della sinistra. Conversazione con Moni Ovadia.
Marco Pautasso"Salone Off"https://www.salonelibro.it/ Salone Off 2021La grande festa della cultura torna tra le vie torinesi,nella Città Metropolitana e in tutta la Regioneda venerdì 8 a giovedì 21 ottobre 2021 Tra i tanti protagonisti: Enaiatollah Akbari, Alicia Giménez-Bartlett, Giulia Blasi, Matteo Caccia, Lella Costa, Arben Dedja, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Caterina Edwards, Francesco Erbani, Ernesto Ferrero, Maurizio Francesconi, Frankie Hi-nrg mc, Fumettibrutti, Alessia Gazzola, Georgi Gospodinov, Gabriella Greison, Simonetta Agnello Hornby, Michela Marzano, Sara Mesa, Anna Nadotti, Sacha Naspini, Moni Ovadia, Francesco Pacifico, Alan Pauls, Vanni Santoni, Igiaba Scego, Pajtim Statovci, Ece Temelkuran, Guido Tonelli, Nadeesha Uyangoda, Maddalena Vianello. E' disponibile il programma del Salone Off 2021 che torna con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 location distribuite tra le 8 circoscrizioni torinesi, l'area metropolitana e il territorio regionale. Il Salone Off 2021 porterà la cultura dappertutto, sotto forma di incontri con autori, reading, letture, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali e molto altro, in numerosissimi spazi diversi tra loro: dalle biblioteche ai circoli, dalle strade alle case di quartiere, passando per carceri, musei e teatri.Tra le novità di questa edizione: il progetto di lettura Il Ballatoio - storie a domicilio che vuole riportare la letteratura negli spazi del vissuto quotidiano e raccontare i libri come occasione di scambio e aggregazione tra condòmini. Quest'anno, poi, musica e cinema si coniugano in un evento speciale all'alba in collaborazione con il Museo del Cinema: il 17 ottobre il Cinema Massimo ospiterà Sacramento un nuovo progetto di "Iosonouncane"IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Parte una nuova stagione di Mangia come parli e partono Pierluigi Pardo e Chef Davide Oldani partono per un lungo viaggio in lungo e in largo per l'Italia. Ogni puntata un nuovo itinerario enogastronomico e oggi partiamo dalla punta meridionale della Sicilia, la zona dei Monti Iblei ricca di fiori, miele, macchia mediterranea, vigneti e agrumeti. Partiremo dalla Ragusa di Ciccio Sultano, chef del ristorante Duomo che ci regalerà la sua Minestra di zucchina estiva. Ospitiamo un illustre ospite amante di tutti i dolci siciliani, con noi il "vagabondo culturale" Moni Ovadia che ci racconta anche la sua scelta di diventare vegetariano. Si unisce al nostro viaggio anche Andy Luotto, comico e cuoco attualmente impegnato a presiedere la giuria di Strapassata 2021, il primo campionato italiano della passata di pomodoro fatta in casa. A proposito di pomodori, il nostro viaggio si chiude a Pachino, patria di uno degli ortaggi principi della Sicilia Iblea insieme alla Carota Novella di Ispica. Conosciamo meglio queste due Igp con Massimo Pavan, membro di entrambi i Consorzi di tutela.
Nel segno delle “distanze”, filo conduttore della 17esima edizione, torna il festival Vicino/lontano 2021, in programma a Udine da giovedì 1 a domenica 4 luglio, in presenza. Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell'arte, dello spettacolo e dell'informazione. Sarà anche quest'anno il Premio Terzani a chiudere il festival: domenica 4, alle 21, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l'acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini). Il vincitore sarà premiato da Angela Terzani Staude, presidente di Giuria del Premio, e intervistato da Marino Sinibaldi. Seguirà l'esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi per la voce recitante d'eccezione di Moni Ovadia, che intreccerà le parole con la musica, dando spazio alla prosa poetica di Erri De Luca e alle parole struggenti di Pier Paolo Pasolini, oltre che al racconto, lucido e suggestivo insieme, di Andri Snær Magnason. In scena, diretti dal maestro Sivilotti, il gruppo vocale femminile ArteVoce Ensemble, l'Accademia Giovanile del Coro FVG e i solisti dell'Accademia Musicale Naonis, soprano solista Franca Drioli. Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti, con prenotazione sul sito vicinolontano.it, ma sarà sempre possibile, nei limiti di capienza delle sedi, registrarsi “last minute” in loco. Fra le proposte clou del festival, che avrà la sua anteprima mercoledì 30 giugno con la serata speciale per i 50 anni di attività di Medici Senza Frontiere, spicca il progetto editoriale “Una voce per Sepideh”, promosso da Vicino/lontano con l'associazione “Librerie in Comune” di Udine: proprio giovedì primo luglio uscirà per i tipi di Gaspari Editore la traduzione italiana dei Diari dal carcere di Sepideh Gholian, giovane reporter e attivista iraniana arrestata nell'autunno 2018, mentre seguiva in veste di giornalista lo sciopero dei lavoratori di una raffineria di zucchero. Il progetto ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia, sarà presentato il primo luglio alle 19, nella Loggia del Lionello con l'intervento di Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, Giuliana Borsatti, giornalista esperta di Iran e Fabrizio Foschini, traduttore dei Diari. Condurrà l'incontro il direttore dell'Ansa Fvg Francesco De Filippo. Darà voce alla struggente testimonianza di Sepideh l'attrice Aida Talliente, accompagnata dal musicista di origine iraniana Mehdi Limoochi. Sabato 3 luglio, alle 18.30 alla Libreria Tarantola di Udine, Stefano Allievi presenterà il suo ultimo libro, il saggio “Torneremo a percorrere le strade del mondo”, edito UTET, dedicato ai processi di mobilità: in dialogo con la giornalista Anna Dazzan, Allievi ricorderà che «il territorio di riferimento, non solo in senso fisico-geografico, non è più necessariamente quello in cui nasciamo: è dove decidiamo di mettere radici. Salvo la possibilità di toglierle da lì, se lo vogliamo. E trasformarci. Anche radicalmente». Oltre a sottolineare il forte legame tra disuguaglianze e mobilità, Allievi propone soluzioni concrete per ripensare il significato di confine, controllare le frontiere, gestire i flussi, consentire una mobilità sostenibile sia per i luoghi di partenza che per quelli di arrivo. Domenica 4 luglio chiuderà il programma del festival nella chiesa di San Francesco, nel segno dell'ottimismo, la conferenza-spettacolo “Ri/partire. L'Italia dopo la pandemia” (ore 18) del sociologo all'Università di Padova Stefano Allievi, realizzata in sinergia con "Fabrica: l'occasione per ripensarsi": a cominciare da una diversa idea del ripartire, inteso come ricominciare, iniziare di nuovo,
In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, un documentario dedicato alla personalità e all'opera di Umberto Fiori, interprete rigoroso delle inquietudini del nostro tempo, in una forte connessione tra poesia e musica, nel segno della centralità della parola. Nel film, che vede la regia di Giovanni Bonoldi e Massimo Cecconi e che si inserisce nella collana di video «Gente di Milano», sono presenti significative testimonianze del compositore Luca Francesconi, dell'attore Moni Ovadia e del pittore Marco Petrus, che hanno condiviso con Fiori importanti progetti artistici e culturali. Alla proiezione del film (40 minuti) seguirà l'incontro con Fiori e Belpoliti.
Intrecciando voce e musica, questo podcast racconta una storia straordinaria. Un manoscritto inedito di uno dei più importanti musicologi del secondo Novecento, Giorgio Graziosi, rimasto chiuso per troppo tempo in un cassetto, rivisto e aggiornato poi da suo figlio Stefano, è il cuore del volume Il violino e la sua nobile famiglia, edito per i tipi di Bordeaux. Un libro che è un atto d'amore verso il violino: ne ripercorre la sua nascita, la sua storia, la sua evoluzione nel mutevole contesto economico e sociale e intessendo continue relazioni con l'arte e la letteratura. Non mancano nemmeno storie di violini, violinisti e liutai. In conclusione, nel volume come nel podcast, un prezioso contributo di Moni Ovadia sul violino e l'ebreo.
Estratti dalla conversazione sull'Olocausto registrata al teatro Abbado da Moni Ovadia e Corrado Augias, in occasione della Giornata della Memoria
Moni Ovadia La clip sonora è tratta da "Ballata di fine millennio" di Moni Ovadia e Mara Cantoni 1996 e si trova sul canale YouTube di Moni Ovadia all rights reserved
Il 2020 ha trasformato le abitudini e i consumi di beni personali, i giganti dell'e-commerce hanno un ruolo sempre più cruciale e spesso in sinergia con le piccole imprese. La cultura soffre perchè musei, cinema e teatri restano chiusi ma resiste attraverso lo streaming. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, editorialista del Sole 24 Ore, Cristina Taverna, fondatrice e proprietaria della galleria e casa editrice NUAGES, Moni Ovadia, scrittore, attore, regista e direttore del Teatro comunale di Ferrara e Paolo Besana, capo ufficio stampa del Teatro La Scala.
Marco Zavagli ha una opinione diversa da Ronchi Stefanati sulla nomina di Moni Ovadia, e lo dice a Spicchi
La sezione culturale a trazione Sgarbi della Giunta nomina inaspettatamente Moni Ovadia, stimato artista e uomo di sinistra, alla direzione del Teatro Comunale. Con Michele Ronchi Stefanati parliamo della cultura a Corte e del rapporto dell'artista con il suo Mecenate
Festival Musiche dai cieli 2020 - Interviste a Moni Ovadia e Yalda. A cura di Claudio Agostoni.
Festival Musiche dai cieli 2020 - Interviste a Moni Ovadia e Yalda. A cura di Claudio Agostoni.
Registrazione del 16 maggio 2011, presso il Teatro Franco Parenti di Milano. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Gli sfidanti di oggi:Moni Ovadia, "saltimbanco"(lo dice lui)a difesa del Creazionismo, contro Piergiorgio Odifreddi, "matematico impertinente" (lo dice lui). Tratto dalla trasmissione di Radio2 "Sumo, il peso della cultura", andata in onda il 3/12/05. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Festival I Luoghi delle Parole - XVI edizione Podcast Incontri Letterari - Episodio 1 Giobbe Covatta, Moni Ovadia, Paola Catella e Daniela Carucci si incontrano online per parlare di quanto le loro letture da ragazzi abbiano determinato la loro carriera letteraria. Quattro autori che hanno fatto dell'ironia la propria cifra distintiva si incontrano in un inedito appuntamento online per parlare di quanto le loro letture da ragazzi abbiano determinato la loro carriera letteraria.
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
Puntata numero 29 (533) di domenica 19 aprile 2020 (conduce Francesca De Matteis): * Un giudice del lavoro a Bologna dice che nelle mense pubbliche il diritto ad avere un pasto vegano va garantito, al pari delle altre scelte alimentari compiute per ragioni filosofiche o religiose; * Gli industriali della carne scrivono alla Rai e attaccano le trasmissioni tv che indagano sulle zoonosi, il “salto di specie” compiuto dai virus; * La grande etologa e primatologa Jane Goodall punta il dito sullo sfruttamento degli animali: è lì che va ricercata l’origine del Covid-19; * Filosofi, giuristi, scienziati, artisti: l’emergenza sanitaria sta spingendo molte menti a ragionare sui fondamenti della società (una rassegna stampa e un intervento di Moni Ovadia, grazie a Radio Francigena); * Aggiornamenti dall’Australia dopo gli incendi di alcuni mesi fa.
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
This week, Katy heads to the forest in Lithuania. Ahead of International Holocaust Memorial Day on January 27, we're talking about memory politics with a formidable 97-year-old. This is the last podcast in our mini-series Postcards from Europe, featuring intimate portraits of lives and places across the continent. It was made possible by the European Cultural Foundation, who support initiatives that rethink Europe as an open and democratic space. This podcast was written, produced and edited by Katy Lee, with help from Sonia Zhuravlyova, Dominic Kraemer and Katz Laszlo. Voiceover by Haya Vardy. Music provided by Moni Ovadia, Yad Vashem and Blue Dot Sessions. Artwork by La Kingsbeer. Thanks for listening. Twitter | Instagram | Facebook | Patreon europeanspodcast.com | hello@europeanspodcast.com
Siamo in Val di Susa, a 40 km da Torino e visitiamo con Carlo Pestelli la Sacra di San Michele, abbazia antichissima, costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del Monte pirchiriano. E' un luogo ricco di fascino che ha ispirato Umberto Eco ne il Nom...
a cura di Alessandro Achilli. Musiche del Gruppo Folk Internazionale, Anthony Moore, Red Balune (prima parte)
a cura di Alessandro Achilli. Musiche del Gruppo Folk Internazionale, Anthony Moore, Red Balune (prima parte)
Gli ospiti di oggi: Antonio Padellaro; Moni Ovadia; Maurizio Gasparri; Jacopo Jacoboni; Albano Carrisi
"La stanca umanità del mito. La Grecia di Ghiannis Ritsos" . Terza puntata: "Elena"
"La stanca umanità del mito. La Grecia di Ghiannis Ritsos" Senda puntata: Oreste
"La stanca umanità del mito. La Grecia di Ghiannis Ritsos" - Pima puntata - Agamennone
Moni Ovadia è al Teatro Biondo di Palermo con " Il Casellante"
La rubrica musicale “Risonanze” a cura di Maurizio Principato Tiziana Ricci su Arte Fiera Massimo Bologna Roberto Benatti e Andrea Rebaudengo sul primo concerto organizzato dalla sezione ANPI Scala per il Giorno della Memoria Moni Ovadia parla dello spettacolo “Il casellante” da Andrea Camilleri, in scena al Teatro Carcano di Valentina Milano Monica Bonomi sul suo spettacolo “Il mulo che riconobbe una SS” in scena al Teatro della Contraddizione di Milano
La rubrica musicale “Risonanze” a cura di Maurizio Principato Tiziana Ricci su Arte Fiera Massimo Bologna Roberto Benatti e Andrea Rebaudengo sul primo concerto organizzato dalla sezione ANPI Scala per il Giorno della Memoria Moni Ovadia parla dello spettacolo “Il casellante” da Andrea Camilleri, in scena al Teatro Carcano di Valentina Milano Monica Bonomi sul suo spettacolo “Il mulo che riconobbe una SS” in scena al Teatro della Contraddizione di Milano
con: MONI OVADIA (scrittore e attore teatrale), STEFANO BOERI (docente di Progettazione al Politecnico di Milano), PIERGIORGIO ODIFREDDI (professore di Logica Matematica all'Università di Torino), UGO VOLLI (docente di Semiotica all'Università di Torino
Palermo: l'accusa chiede l'ergastolo, il giudice assolve due scafisti. Riccardo Arena, "Il Giornale di Sicilia" - Calais: la Francia consente al Regno Unito la costruzione di un muro. Moni Ovadia.
con: lo scrittore e attore teatrale MONI OVADIA, la storia di HILAL HAMIDI
Dove si ricorda l'incontro a Como con Leonardo Caffo e Moni Ovadia su A come animale, la campagna di Lav e Animal Equality www.coraggioconiglio.it, con BIANCA TAGLIABUE della Fattoria delle Coccole di Appiano Gentile, si parla del Progetto #1000CUORI: dieci eroi, venti giorni...mille cuori da salvare e si riscopre che Bianca avrebbe voluto essere un Maiale
Dove si ricorda l'incontro a Como con Leonardo Caffo e Moni Ovadia su A come animale, la campagna di Lav e Animal Equality www.coraggioconiglio.it, con BIANCA TAGLIABUE della Fattoria delle Coccole di Appiano Gentile, si parla del Progetto #1000CUORI: dieci eroi, venti giorni...mille cuori da salvare e si riscopre che Bianca avrebbe voluto essere un Maiale
Dove si ricorda l'incontro a Como con Leonardo Caffo e Moni Ovadia su A come animale, la campagna di Lav e Animal Equality www.coraggioconiglio.it, con BIANCA TAGLIABUE della Fattoria delle Coccole di Appiano Gentile, si parla del Progetto #1000CUORI: dieci eroi, venti giorni...mille cuori da salvare e si riscopre che Bianca avrebbe voluto essere un Maiale
Dove si parla di 300 Balene spiaggiate in Patagonia, di Elefante in Thailandia, di Albatros, di Racing Extinction in TV quest'oggi in più di 200 nazioni, con LEONARDO CAFFO,filosofo e scrittore, e con MONI OVADIA, attore e scrittore, della serata organizzata da Primaspes a Como, al Teatro Sociale, sabato 5 dicembre, dal titolo A come animale, Un mondo possibile insieme alle altre specie e si scopre che Moni avrebbe voluto essere un Gatto e Leonardo un Essere Umano
Dove si parla di 300 Balene spiaggiate in Patagonia, di Elefante in Thailandia, di Albatros, di Racing Extinction in TV quest'oggi in più di 200 nazioni, con LEONARDO CAFFO,filosofo e scrittore, e con MONI OVADIA, attore e scrittore, della serata organizzata da Primaspes a Como, al Teatro Sociale, sabato 5 dicembre, dal titolo A come animale, Un mondo possibile insieme alle altre specie e si scopre che Moni avrebbe voluto essere un Gatto e Leonardo un Essere Umano
Dove si parla di 300 Balene spiaggiate in Patagonia, di Elefante in Thailandia, di Albatros, di Racing Extinction in TV quest'oggi in più di 200 nazioni, con LEONARDO CAFFO,filosofo e scrittore, e con MONI OVADIA, attore e scrittore, della serata organizzata da Primaspes a Como, al Teatro Sociale, sabato 5 dicembre, dal titolo A come animale, Un mondo possibile insieme alle altre specie e si scopre che Moni avrebbe voluto essere un Gatto e Leonardo un Essere Umano
In occasione della Giornata della Memoria Fase 2 manda in onda l'integrale musicale dallo spettacolo " Benvenuti nel ghetto ". Seconda parte.
In occasione della Giornata della Memoria Fase 2 manda in onda l'integrale musicale dallo spettacolo " Benvenuti nel ghetto ". Prima parte.
La regista Francesca Archibugi presenta il suo nuovo film "Il nome del figlio". Nel 70° anniversario della liberazione del campo di concetrazione di Auschwitz, Moni Ovadia spiega il significato del Giorno della Memoria. Infine Carmen Consoli e il suo nuovo album "L'abitudine di tornare"
Attacco a Parigi. Antonio Di Bella, corrispondente Rai da Parigi, Moni Ovadia, autore, scrittore, musicista.
Francesco Mincone, inviato del GRR da Tor Sapienza, Moni Ovadia, attore.
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Moni Ovadia si raccona - Tour Operator a convegno. Come non ammalarsi nei paesi a rischio
Don Tonino Palmese, responsabile in Campania di "Libera" - Moni Ovadia.
Intervista a Moni Ovadia attore scrittore e compositore ; Giorgia Pradolin collaboratrice de Il Gazzettino di Venezia ; Prof. Marco Bologna ordinario di zoologia all'universita' Roma 3.
GERUSALEMME: IL LUTTO DELLE FAMIGLIE E SEGNALI DI PACE. Moni Ovadia, scrittore e musicista - QUANDO LO SCAFISTA E' UN BAMBINO. Elvira Iovino, responsabile del Centro Astalli di catania - L'INSOSTENIBILE PESANTEZZA DEL PENSIERO. Prof. Duccio Demetrio, Ordinario di Filososfia presso l'Università Bicocca di Milano - BRANI TRASMESSI: "Postcards" - JAMES BLUNT - "These boots are made for walking" - NANCY SINATRA.
LA STORIA DI UN IMPRENDITORE CHE ASSUME A TEMPO INDETERMINATO UN RAGAZZO AFFETTO DA SINDROME DI DOWN. Jonathan Cortese, titolare del ristorante Cibooooh di Como - L'ITALIA FRAGILE CHE GLI STUDENTI HANNO DOVUTO RACCONTARE ALL'ESAME DI MATURITA'. Moni Ovadia, musicista, scrittore, intellettuale - ultime dal brasile. MARIA GIANNITI, INVIATA DEL GRR - BRANI TRASMESSI: "The Chamber" - LENNY KRAVITZ - "Love is the answer" - ALOE BLACC.
M&M: E se lei adesso fosse un ragazzo come noi, verrebbe a fare radioimmaginaria?Moni Ovadia: Ma certo che verrei!!! Io sono sempre stato in prima linea e poi la comunicazione è una delle cose più importanti e il vostro punto di vista è estremamente prezioso per tutti noi….spero che la vostra radio abbia più diffusione possibile e che altri giovani, sul vostro esempio, costruiscano delle radio simili.Un'intervista telefonica con il grande Moni Ovadia che ci parla di ciò di cui si occupa e, inoltre, ci espone il suo punto di vista sui giovani d'oggi!Sentite un po' cosa ha da dire
Storie, leggende, ricordi, lettere, fiabe e tanta, tanta musica: il racconto di una vita per entrare nel mondo del popolo rom. Moni Ovadia e Marco Rovelli presentano attraverso parole e suoni "La meravigliosa vita di Jovica Jovic" insieme al protagonista del loro nuovo libro. Per altre info: http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-meravigliosa-vita-di-jovica-jovic/
Sono Intervenuti in questa puntata:Paolo Graldi,Piergiorgio Oddifreddi,Moni Ovadia,Ernesto Assante.
Il presidente Nelson Mandela dovrebbe ricevere il titolo di più grande statista del Novecento per avere intuito che l’etica deve diventare politica al fine di dare alla società umana un futuro di pace e di giustizia. Il racconto teatrale di come l’orizzonte illuminato da Mandela chiami ogni gente a percorrere questo cammino, riattraversando i crimini e le violenze del Novecento per superarle nel riconoscimento che istituisce la responsabilità. E tocca a tutti, anche a coloro che hanno avuto il doppio destino di vittime e carnefici. Un viaggio di letture, frammenti poetici, musica e canto per tracciare una mappa degli orrori, riconosciuti o nascosti, guidati dall’idea che l’assunzione di responsabilità accenda il faro della speranza. La colonna sonora del viaggio è la musica del popolo Rom che ancora subisce ininterrotte brutalità e non ottiene riconoscimento delle sofferenze inflitte da carnefici grandi e piccoli.