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RSI - Radiotelevisione svizzera
Il 13 luglio 2025 si celebra il 40º anniversario del Live Aid, il celebre concerto benefico del 1985 che unì artisti di fama mondiale per raccogliere fondi contro la carestia in Etiopia. Un evento storico che ha segnato la musica e la solidarietà internazionale.All'evento parteciparono le più celebri popstar dell'epoca. Una settantina di artisti diedero vita a oltre 16 ore di musica che incollarono ai teleschermi due miliardi di persone sparse in 150 paesi, mentre i due “catini” del Wembley Stadium di Londra e del JFK di Philadelphia accolsero 160mila spettatori.undefined
Un esame medico in più non implica automaticamente un trattamento più accurato. È su questo che invita a riflettere Choosing Wisely, un approccio nato in ambito medico negli Stati Uniti che da qualche anno viene promosso anche dai pediatri a livello ticinese e svizzero. Ma in quali casi anche in medicina vale la regola less is more? E addirittura, in quali casi una sovradiagnosi può essere controproducente?
In un mondo sempre più contrassegnato dal plurilinguismo e da una presenza sempre più capillare dell'inglese, come lingua di base e universale per parlarsi e capirsi, la dimensione internazionale dell'italiano e della cultura italiana -dall'arte alla musica, dalla scienza alla gastronomia, passando dalla letteratura, dalla musica e da molte altre discipline- si mantiene in buona salute. Grazie anche a Papa Leone XIV che, come già gli altri Pontefici, utilizzando soprattutto l'italiano nei suoi discorsi pubblici, rimane il più prestigioso ambasciatore nel mondo della nostra lingua, che grazie alla sua enorme forza ed efficacia espressiva, lessicale e comunicativa trasmette bellezza, umanesimo e apertura. Purtroppo però, per inconsapevolezza e incuria, il sempre fecondo e riconosciuto rapporto generato dalla lingua e dalla cultura italiana nel mondo si vede talvolta confrontato con negligenze, difficoltà e ostacoli che ne frenano e ne condizionano la sua trasmissione della conoscenza e del sapere e la sua ampiezza e varietà espressiva. Nelle dinamiche politiche, sociolinguistiche e massmediatiche attuali, l'italiano necessita allora di una maggiore e migliore difesa e di un deciso rilancio che possano consolidare e valorizzare sia la sua indiscutibile posizione di lingua internazionale nel mondo sia la sua precisa terminologia minacciata dalla globalizzazione linguistica? Ne parliamo con la Prof.ssa Maria Teresa Zanola, docente presso la Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell'Università Cattolica di Milano e collaboratrice dell'Accademia della Crusca.
In un mondo sempre più contrassegnato dal plurilinguismo e da una presenza sempre più capillare dell'inglese, come lingua di base e universale per parlarsi e capirsi, la dimensione internazionale dell'italiano e della cultura italiana -dall'arte alla musica, dalla scienza alla gastronomia, passando dalla letteratura, dalla musica e da molte altre discipline- si mantiene in buona salute. Grazie anche a Papa Leone XIV che, come già gli altri Pontefici, utilizzando soprattutto l'italiano nei suoi discorsi pubblici, rimane il più prestigioso ambasciatore nel mondo della nostra lingua, che grazie alla sua enorme forza ed efficacia espressiva, lessicale e comunicativa trasmette bellezza, umanesimo e apertura. Purtroppo però, per inconsapevolezza e incuria, il sempre fecondo e riconosciuto rapporto generato dalla lingua e dalla cultura italiana nel mondo si vede talvolta confrontato con negligenze, difficoltà e ostacoli che ne frenano e ne condizionano la sua trasmissione della conoscenza e del sapere e la sua ampiezza e varietà espressiva. Nelle dinamiche politiche, sociolinguistiche e massmediatiche attuali, l'italiano necessita allora di una maggiore e migliore difesa e di un deciso rilancio che possano consolidare e valorizzare sia la sua indiscutibile posizione di lingua internazionale nel mondo sia la sua precisa terminologia minacciata dalla globalizzazione linguistica? Ne parliamo con:Prof.ssa Maria Teresa Zanola, docente presso la Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell'Università Cattolica di Milano e collaboratrice dell'Accademia della Crusca.
Dopo le visite alla Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate e al Museo d'Arte di Mendrisio, oggi ritorniamo nel Mendrisiotto per riparlare d'arte e delle due belle e interessanti mostre in corso a Chiasso. L'esposizione “Bicicletta e motocicletta fra grafica e design” si inserisce nell'ambito dell'approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai mezzi di trasporto (dopo le mostre Auto che passione, del 2018 e Treni fra arte, grafica e design, nel 2021). Questa volta viene proposta una riflessione organica sulle valenze sociali e culturali dei mezzi di trasporto a due ruote, letti attraverso la storia della grafica e del design. Nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi del Novecento la rivoluzione industriale ha portato con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere, all'insegna del movimento e della velocità. In questo contesto, un ruolo importante l'hanno svolto anche la bicicletta e la motocicletta. Il percorso espositivo propone nelle quattro sale del museo materiali di grande interesse: dai meravigliosi manifesti cromolitografici firmati dai maestri della grafica quali Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich, Plinio Codognato, Achille Luciano Mauzan, Gino Boccasile, Erberto Carboni e Armando Testa; a locandine, grafiche pubblicitarie, bozzetti, cartoline, brochure e vari oggetti di design legati alla bicicletta e alla motocicletta. Appunto il design è l'altro elemento distintivo della mostra, e infatti affiancano le produzioni grafiche iconici esemplari originali di biciclette e motociclette: una ventina in totale, dai primordi ai modelli “del futuro”, rappresentativi dei marchi che più hanno segnato l'evoluzione delle due ruote, compresi anche rari esemplari prodotti in Svizzera. Per segnare l'apertura verso la contemporaneità, l'esposizione prosegue all'esterno del m.a.x. museo con il “bosco dei manifesti”, una trentina di schizzi, disegni e rendering di motociclette, firmati dal designer di fama internazionale Rodolfo Frascoli.All'interno dello Spazio Officina sono invece esposte una selezione di una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché di piccole sculture di Samuele Gabai (Ligornetto, 1949, “Un immaginario dipinto”) che, seguendo un percorso tematico-cronologico, presentano i grandi argomenti affrontati dall'autore in diversi decenni di attività. Le opere, allestite seguendo un taglio critico di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi cardine espressi nel corso di cinque decenni da Samuele Gabai: dalle “Matres Matutae” alle “Donne della Bibbia”, da “Strane presenze” a “Crape e Grumi”, dalle “Selve” ai “Cieli”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono un topos artistico, concettuale e poetico proprio del pittore. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d'artista di Gabai. L'artista si confronta inizialmente con l'elemento naturale visto nel suo mutare per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l'espressività dell'arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale.Ne parliamo con:Nicoletta Ossanna Cavadini, co-curatrice delle due mostre e direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
L'ondata di caldo non sta risparmiando gli specchi d'acqua svizzeri, tanto che alcuni - come il Ceresio - hanno oramai raggiunto i 28 gradi. I laghi si sono riscaldati anche fino a sette gradi più della media registrata tra il 1983 e il 2024: lo ha indicato nei giorni scorsi il servizio meteorologico Meteonews, secondo il quale siamo in presenza di un record assoluto per il periodo dell'anno. Alle spalle del Lago di Lugano troviamo quelli di Zurigo e di Zugo, con 27 gradi, e il Lemano, con 26, mentre il Lago Maggiore è a 25. Anche le temperature dei fiumi sono eccezionali. L'Aare vicino a Berna, la Reuss vicino a Lucerna e il Reno vicino a Laufenburg sono più caldi che mai per un inizio di luglio che si sta rivelando eccezionale. Oltre alle giornate calde, le alte temperature dell'acqua sono dovute anche ad altre ragioni, come la scarsa copertura nevosa delle montagne all'inizio della stagione estiva. Gli afflussi di acqua di fusione sono stati chiaramente inferiori alla media e si erano già esauriti in precedenza. Ciò è stato confermato dai dati dei bacini artificiali, ad esempio nei Grigioni. Cosa sta cambiando, quali sono le trasformazioni e cosa sta succedendo nei nostri laghi, laghetti, laghetti alpini e fiumi? Quali sono le conseguenze per tutti i corsi d'acqua? Quali saranno gli scenari futuri secondo gli esperti? È risaputo che a causa dei cambiamenti climatici, la temperatura di molti laghi è aumentata notevolmente negli ultimi decenni e si prevede un ulteriore aumento. Il riscaldamento influisce sulle dinamiche di miscelazione e quindi sul contenuto di ossigeno negli strati più profondi dei laghi. Dal 2025, vari laghi svizzeri sono sottoposti, a livello federale e cantonale, a un monitoraggio a lungo termine della temperatura delle acque e di altri parametri. Dal 1980, le acque superficiali della maggior parte dei laghi si sono riscaldate di circa 0,4 °C per decennio. Il riscaldamento delle acque profonde è più variabile e oscilla per lo più tra 0,0 e 0,2 °C per decennio nei laghi profondi. Quali effetti e ripercussioni ha il riscaldamento sulla vita, sull'ecologia acquatica, sulla fioritura delle alghe e sull'habitat dei pesci?Ne parliamo con: Camilla Capelli, biologa, ricercatrice e responsabile del settore Ecologia acquatica dell'Istituto scienze della Terra della SUPSI.
Un viaggio o una vacanza negli Stati Uniti in compagnia dei nostri dispositivi e supporti digitali come il telefonino, il computer e l'iPad richiede delle precauzioni particolari per evitare intoppi? Le cronache degli ultimi tempi ci hanno rivelato che per qualcuno il passaggio alla dogana è stato piuttosto complicato e problematico. Dei lunghi interrogatori e delle meticolose ispezioni dei profili dei social media; un controllo dei social network e delle e-mail: questi sono alcuni degli episodi raccontati dai viaggiatori diretti negli Stati Uniti. Per qualcuno le verifiche doganali sono poi sfociate nel divieto di entrare negli USA. Ha fatto scalpore il caso di un'insegnante di Zurigo trattenuta per 24 ore al suo arrivo all'aeroporto di New York, una vicenda che aveva colpito l'opinione pubblica lo scorso mese d' aprile: il suo telefono era stato perquisito dai doganieri statunitensi, poi le era stato negato l'ingresso nel Paese. Ma i doganieri statunitensi hanno il diritto di perquisire i nostri computer e smartphone? E come assicurarsi, quindi, un viaggio negli Stati Uniti senza troppi problemi alla dogana? La parola ad un esperto che, consapevole dei rischi che si possono correre in America quando si viaggia con dei dispositivi digitali, offre alcuni suggerimenti.Ne parliamo con: Alessandro Longo, giornalista specializzato in nuove tecnologie e direttore di Agendadigitale.eu.
Dove ci può portare una macchina del tempo? E che effetto farebbe tornare a quando i propri genitori andavano scuola? Il potenziale impatto sul presente e sul futuro sarebbe enorme: Ritorno al futuro ce lo ha insegnato. Il 3 luglio 1985, esattamente 40 anni fa, nei cinema degli Stati Uniti usciva il primo film della trilogia Ritorno al futuro. Insieme a Marty McFly e al “doc” Brown, partiamo per un viaggio a 88 miglia orarie a bordo di una DeLorean che non ha bisogno di strade!
Ci sono momenti in cui senti che non ce la fai più. Il lavoro, la pressione, la routine... ti schiacciano. E allora hai solo due possibilità: restare fermo, o partire.Per Christian Cozzaglio, il 2020 è stato proprio questo: l'anno in cui ha toccato il fondo e ha deciso di ripartire. Da solo. Con uno zaino, e il bisogno urgente di cambiare aria... e prospettiva. Quello che ha trovato lungo la strada non è stato solo silenzio, o paesaggi lontani.Ha trovato storie. Vite. Domande. E una nuova versione di sé. Da lì è nato anche un podcast: si chiama “Viaggio al sacco”. Raccoglie le voci di chi, come lui, a un certo punto… ha mollato tutto. Oggi, Christian è passato a trovarci. Per raccontarci non solo dove è andato,ma soprattutto… cosa ha trovato.
Finalmente ci siamo: la Svizzera è pronta a ospitare per la prima volta un Europeo di calcio femminile e la nostra Nazionale è pronta per l'esordio contro la Norvegia. Una puntata speciale per ripercorrere la storia del calcio femminile nel nostro paese: dalla prima donna tesserata Madeleine Boll alla recente vittoria della Coppa svizzera del Gambarogno U19. Evento sportivo o pietra miliare sulla lunga strada verso la parità?
Con il professor Renato Martinoni, già docente universitario di letteratura e di cultura italiana, e con Stefano Vassere, linguista e direttore delle Biblioteche cantonali, desideriamo oggi ricordare la figura del capriaschese Gabriele Alberto Quadri, scomparso sabato scorso all'età di 75 anni. Dopo gli studi a Locarno, Zurigo e Pavia e dei soggiorni di studio a Ginevra, Malaga e Siena, è stato per quarant'anni docente di italiano e francese in diversi ordini di scuola. Ha collaborato con riviste ticinesi e internazionali. È stato poeta in dialetto e in lingua e prosatore; ha scritto per il teatro ed è stato anche è attore radiofonico, partecipando a diverse trasmissioni e ad approfondimenti della nostra Radio. Alcuni suoi testi sono stati musicati. Nel 1986 ha ottenuto il Premio Schiller per la raccolta Ra schérpa fòra di scaff e nel 2003 il Premio Insubria per la satira Maledictus structus ventris tui!
Sta facendo discutere in Ticino, soprattutto per la tempistica che ha già innescato degli atti parlamentari, la decisione di ieri del Consiglio di Stato che ha annunciato che è stata apportata una modifica al programma promozionale in ambito energetico, che prevede la cessazione, a partire dal primo luglio, degli incentivi per nuovi edifici certificati Minergie-A o Minergie-P. Per garantire una continuità nelle misure promozionali in ambito energetico, il Governo ha riavviato a inizio anno il proprio programma promozionale in ambito energetico. Quest'ultimo si fonda su crediti cantonali approvati dal Parlamento ticinese, per un importo totale di 127 milioni di franchi, e su importanti entrate derivanti dal Programma Edifici, che a sua volta beneficia di parte dei proventi derivanti dalla tassa sul CO2. Secondo il comunicato del Governo, considerata la delicata situazione economica e alla luce delle incertezze finanziarie delineatesi sia a livello federale sia cantonale, si è proceduto rivedendo l'assegnazione e la destinazione degli incentivi in ambito energetico, al fine di evitare un prematuro esaurimento dei fondi disponibili. Tenuto conto che, dal 2024, i nuovi edifici devono già rispettare delle prescrizioni energetiche più severe, il Consiglio di Stato ha deciso di concentrare gli incentivi disponibili sul risanamento degli edifici esistenti e sulla promozione delle fonti rinnovabili. Inoltre, va ricordato, che dal 2024 in Ticino sono cambiate anche alcune leggi energetiche tanto che gli edifici odierni sono già molto validi e si avvicinano agli attuali standard Minergie. Grazie alle modifiche della Legge cantonale sull'energia (LEn) e del relativo Regolamento sull'utilizzazione dell'energia (RUEn) in vigore dal 2024, i nuovi edifici sottostanno in effetti a prescrizioni energetiche più restrittive, a favore di una maggiore efficienza energetica rispetto al passato, nell'ottica di perseguire il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle politiche energetiche e climatiche. Si è perciò deciso di indirizzare gli investimenti in ambito energetico prioritariamente al sostegno del risanamento degli edifici esistenti e della conversione di impianti di riscaldamento elettrici diretti o alimentati con combustibili fossili, con energie rinnovabili, eliminando gli incentivi a favore dei nuovi edifici realizzati con altissimi standard energetici. Sostituire tutti gli impianti “vecchi” a olio e a gas rimane una delle priorità dell'ente pubblico, calcolando che secondo una stima in Ticino, a grandi linee, vi sono ancora 40 mila impianti sull'intero territorio.Ne parliamo con Michele Fasciana, capo dell'Ufficio del clima e della decarbonizzazione del Dipartimento del territorio
A 29 anni lavora nello storico Hotel Splendide Royal di Lugano, firma dessert stellati…e ora è stato scelto da Forbes tra i 100 under 30 che stanno cambiando il mondo.Ma il viaggio di Alessandro Franchi è cominciato molto prima: tra sacrifici, pazienza e cioccolato. Oggi scopriamo come si inventa un dolce che racconta qualcosa. E perché, forse, dovremmo essere tutti un po' più come lui: duttili… come il (suo) cioccolato.
C'è chi lo sport lo gioca. Chi lo tifa. E poi c'è chi lo “fischia”. Per 50 anni Paolo Pace ha arbitrato partite in tutta la Svizzera: giovani, professionisti, carrozzina. Sempre lì, al centro del campo. Mai protagonista, ma sempre decisivo. Oggi il fischietto è appeso al chiodo, ma il passo è ancora veloce: tra orti, ricordi e consigli per i giovani arbitri. Una vita di sport e giardinaggio, sempre in equilibrio. Questa è la sua storia.
Il Mendrisiotto e tre parole per descriverlo: il verde, la bellezza e la luce. Sono gli spunti di partenza dell'ultimo libro In cerca della luce, Storie di artisti venuti in Ticino, Edizioni Casagrande, freschissimo di stampa, del poeta e scrittore Aberto Nessi che, alla vigilia del suo 85esimo compleanno, ci regala una raccolta di ritratti di artisti arrivati in Ticino in cerca di luce e di un'arte nuova. Nove racconti che possono essere letti come nove tentativi di avvicinamento al mistero della creazione. Nessi ha sempre amato la pittura in particolare quella legata ai suoi luoghi di vita. E questo libro nasce proprio da questo legame biografico e affettivo. In questa cornice si trovano soprattutto dei personaggi umili, defilati o ai margini che l'autore scruta e descrive sempre da una posizione discosta. L'empatia verso questi artisti spesso sofferenti e con vite tormentate evidenziano quella sensibilità e quell'attenzione di Nessi per le sfumature d'ombra che fanno, nella sua prosa e nelle sue poesie, da contraltare alle luci: lo scrittore si immedesima nei personaggi che continuano a vivere nelle loro opere e gli succede spesso di partire con la mente insieme a loro. All'inizio del Novecento, un corteo di artisti arriva nel Canton Ticino. La loro venuta non è concertata: si direbbero attratti da una forza misteriosa che c'entra forse con i paesaggi e la luce. Giovani, anticonformisti, appassionati, scelgono di vivere – spesso poveramente – in piccoli paesi come Castel San Pietro, Ligornetto, Coldrerio, Montagnola, Ascona. Presto questi luoghi si ritagliano uno spazio nelle loro opere, diventando parte integrante della ricerca che li accomuna: quella di un'arte nuova. Nei racconti che compongono In cerca della luce, Alberto Nessi narra queste vite d'artisti. Ci sono le gesta dei sodali Albert Müller, Hermann Scherer e Paul Camenisch, che in Ticino fondano il Gruppo Rot-Blau; c'è l'ombroso «Johannes» Robert Schürch, che vive con la madre in una baracca isolata nei boschi; c'è l'esule russa Marianne Werefkin, con la sua mistica arte del colore; c'è «l'uomo dagli occhiali neri», Guido Gonzato; c'è Jean Corty, che nonostante gli internamenti in manicomio non smette di dipingere; c'è Hermann Hesse, dedito tanto alla scrittura quanto alla pittura ad acquarello; e ci sono tanti altri uomini e donne venuti a Sud in cerca della luce del Ticino. Dietro le loro storie pulsa una domanda: cosa significa essere artisti? E in effetti questi racconti possono essere letti anche così: come nove tentativi di avvicinarsi al mistero della creazione e alla faccia luminosa del mondo. Sono ospiti: Alberto Nessi, scrittore e poeta e Barbara Paltenghi Malacrida, direttrice del Museo d'Arte di Mendrisio.
Oggi parliamo di case. Di quelle che si cercano, che si perdono… e di quelle che, a sorpresa, tornano a vivere. Partiamo dalla Svizzera, dove gli affitti aumentano, gli sfratti crescono e le tensioni tra inquilini e proprietari esplodono. Passiamo per Zurigo, dove oltre 100 famiglie stanno lottando per non lasciare le loro “case Sugus”. E chi può, a volte, sceglie di mollare tutto e ripartire altrove, come l'uomo che ha lasciato Zurigo per vivere in Thailandia, con vista mare. Andiamo poi negli Stati Uniti, dove nello Stato di Washington il sistema legale non riesce più a proteggere chi rischia di finire per strada. Ma non ci sono solo storie di crisi. C'è anche chi ricostruisce. Come un architetto visionario che sta facendo rinascere un piccolo villaggio rurale nel sud della Francia. Oggi parliamo di casa. Come diritto, come sogno, come scommessa sul futuro.
Sapete qual è stato il primo quiz a colori di Mike Bongiorno? “Personaggi in fiera”, un programma in onda 50 anni fa alla TSI: 20 puntate, il venerdì sera, dal 17 gennaio al 7 giugno del 1975. Era un gioco a premi in cui due concorrenti si sfidavano fra loro sostenuti da un gruppo di “padrini”. Per l'indimenticabile Mike, assistito da Fiorenza Fioratti in studio e da Marco Blaser alla regia, fu la sua prima volta in immagine “a colori”. Dopo 50 anni ripercorriamo la storia di una trasmissione che molti di voi sicuramente ricorderanno e che ha visto la partecipazione di famosissimi ospiti del mondo dello spettacolo, del giornalismo, dello sport e del cinema, allargando la nostra chiacchierata ad altri grandi personaggi televisivi, come Enzo Tortora e Corrado, che hanno presentato dei programmi alla TSI. Ci tuffiamo quindi nel passato della nostra TV con una guida, Pino Frisoli, esperto di storia della televisione e dello sport. Frisoli è attivo in RAI dove è specializzato nelle ricerche di archivio, in particolare per RAI Sport.
È stata la storia di tutti gli sport. Inizialmente sembra un gioco, poi, piano piano succede qualcosa: cresce l'interesse, arrivano le regole, gli eventi, le competizioni. E quel gioco… diventa uno sport vero. È il caso di Hyrox, nasce nel 2017 in Germania e oggi è l'evento di fitness (competitivo) più grande al mondo. 8 km di corsa. 8 esercizi di fitness funzionale. Un mix di forza, resistenza e testa. La ticinese Giada Bonardi, con la sua compagna Alessia Donati, è appena tornata dai Mondiali di Chicago… con un ottimo risultato: sono ufficialmente tra le prime 20 coppie femminili al mondo.
Oggi partiamo da una domanda semplice: quanti numeri ricordiamo ancora a memoria? Da lì arriviamo a uno studio su Nature che parla di “amnesia digitale”, passiamo per una figuraccia istituzionale causata da un copia-incolla da ChatGPT,fino a What3words, l'app che ci localizza con tre parole. E chiudiamo con il turismo svizzero, che impara a parlare… agli algoritmi.Dalla memoria che si affida al cloud, alla geografia che diventa linguaggio, alle vacanze organizzate da un'intelligenza artificiale. Oggi si parla di come farsi aiutare dalla tecnologia. Ma anche di cosa rischiamo di dimenticare, mentre ci lasciamo guidare (troppo).
In Svizzera sempre meno persone appartengono a una confessione religiosa. Anche la quota di popolazione che pratica la religione continua a diminuire. A ridursi in modo significativo rispetto a dieci anni fa è in particolare la partecipazione a funzioni o eventi religiosi. Al contempo sempre meno persone dichiarano di credere in Dio, anche tra coloro che hanno una confessione religiosa. Tuttavia, nei momenti difficili della vita o in caso di malattia la religione e la spiritualità continuano a svolgere un ruolo di rilievo per la maggior parte della popolazione. Questo è quanto emerge dai primi risultati dell'indagine sulla lingua, la religione e la cultura realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST) pubblicati ieri. Sulla scia di questa progressiva secolarizzazione, la quota di popolazione che pratica una religione continua a diminuire. Sono sempre meno le persone che partecipano a funzioni religiose, seguono eventi religiosi o spirituali alla radio, in televisione o su Internet, si dedicano alla preghiera o leggono regolarmente libri religiosi. Mentre nel 2014 poco meno di un terzo della popolazione non aveva mai partecipato a un evento o a una funzione religiosa nei dodici mesi precedenti l'indagine, nel 2024 ciò valeva per quasi la metà della popolazione. Al contrario, negli ultimi dieci anni è aumentata la quota di persone che leggono regolarmente libri, riviste o contenuti spirituali pubblicati su Internet (passata dal 13 al 20%). Anche la fede in Dio sta perdendo piede tra la popolazione: se nel 2014 il 46% di questa credeva ancora in un unico Dio, nel 2024 tale quota era scesa al 38%. Ne parliamo oggi con il professor Markus Krienke, Professore ordinario di Filosofia moderna ed Etica sociale presso la Facoltà di Teologia di Lugano e Direttore della Cattedra Rosmini.
Con Alessandra Brambilla, storica dell'arte e collaboratrice scientifica della Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate, andiamo alla riscoperta dell'artista Angelo Giorgetti (1899-1960) di cui potete ammirare le sue opere nella mostra (“Dalla Parigi degli “Anni folli” al Ticino del Dopoguerra”) in corso in questi mesi proprio nelle sale del museo. Angelo Giorgetti (1899-1960), artista raffinato e affascinante testimone del proprio tempo, è nato a Milano da famiglia ticinese ed è vissuto fra Parigi, Lugano e Milano, attraversando le correnti artistiche del Novecento con uno stile figurativo che spazia dal ritratto al paesaggio, dalla scultura all'arte sacra.
Oggi partiamo da una domanda semplice: quanti numeri ricordiamo ancora a memoria? Da lì arriviamo a uno studio su Nature che parla di “amnesia digitale”, passiamo per una figuraccia istituzionale causata da un copia-incolla da ChatGPT,fino a What3words, l'app che ci localizza con tre parole. E chiudiamo con il turismo svizzero, che impara a parlare… agli algoritmi.Dalla memoria che si affida al cloud, alla geografia che diventa linguaggio, alle vacanze organizzate da un'intelligenza artificiale. Oggi si parla di come farsi aiutare dalla tecnologia. Ma anche di cosa rischiamo di dimenticare, mentre ci lasciamo guidare (troppo).
E con lei, arriva anche il momento di tirare fuori la crema solare. Ma… siamo sicuri di usarla nel modo giusto? Oggi partiamo da un gesto quotidiano, apparentemente banale, spalmarsi la protezione, e scopriamo che, spesso, ne mettiamo un quarto della quantità necessaria.Ma soprattutto, ci lasciamo guidare da storie sorprendenti. Come quella di Mwape, una ragazza di 15 anni dello Zambia, albina, che ha trasformato la sua vulnerabilità in innovazione: ha creato una crema solare economica con ingredienti naturali locali, per proteggere sé stessa e la sua comunità. Parliamo anche di ambiente: sapevate che molte delle nostre creme solari sono vietate alle Hawaii perché danneggiano i coralli? Finiamo dentro a una piscina pubblica francese, dove il pantaloncino per gli uomini è proibito per legge. Dalla salute della pelle, a quella del pianeta. Dalle regole curiose… ai diritti fondamentali. Oggi si parla di sole, scienza e scelte consapevoli.
Il collega Andrea Gloor ci presenta il suo podcast originale Vivi o Morti, un racconto intenso e personale dedicato alle persone scomparse in Ticino.Il podcast esplora tre storie vere e offre una riflessione su un fenomeno spesso dimenticato, ma di grande impatto sociale.undefined
Uno dei simboli della tarda primavera/inizio d'estate: la lucciola. Un piccolo insetto che si ha la sensazione di avvistare di meno: complici l'inquinamento luminoso e i trattamenti ai nostri giardini. Quest'anno, però, sembra potremo avvistarne di più.
Dove vanno a festeggiare i fisici quantistici e come fanno festa? Si ispirano a un gigante della materia in una remota isola a Nord della Germania…
Privare i rinoceronti del loro corno per fermarne le stragi ad opera dei bracconieri: sicuramente non una soluzione definitiva all'odioso bracconaggio, ma di certo funziona.
Se la lucciola è un insetto gradito e atteso, non così per la Lanterna maculata, una piccola farfalla che prosciuga moltissime specie della loro linfa. Da noi non è ancora allarme ma gli occhi vanno tenuti ben aperti.
Una cittadina dell'ex Germania Sovietica sta cercando di porre rimedio al progressivo spopolamento dando la possibilità di “provare” a risiederci per un periodo, sperando di attirare nuovi abitanti.
Comprare casa ieri e oggi: perché, pur guadagnando di meno, i nostri genitori riuscivano a comprare casa e per i giovani di oggi è più difficile? È solo questione delle molte spese in più (anche inutili) che si fanno oggi, oppure è una questione più profondamente economica?
Non tutti i percorsi sono lineari. Alcuni si costruiscono a tappe, passo dopo passo, curva dopo curva. Quella di oggi è la storia di una giovane donna che ha saputo ascoltarsi, prendere la sua strada, rimettersi in gioco.È cresciuta tra Biasca e gli alpeggi, tra dubbi e sogni, e oggi è la casara del Caseificio del Sole. Un mestiere antico che Melanie ha scelto, voluto, conquistato. Una di quelle storie che non nascono per caso… ma per vocazione.
L'antagonismo tra le due Coree non si gioca soltanto sul piano diplomatico, ma anche a suon di altoparlanti lungo la linea di confine. Una guerra psicologica con la Corea del nord che trasmette un costante elogio al comunismo misto a insulti e altri rumori molesti; dall'altra parte la Corea del sud risponde a suon di notizie, informazioni sul mondo capitalista e brani K-pop. Ora, come segno di distensione, il nuovo presidente sudcoreano ha deciso di spegnere momentaneamente gli altoparlanti di sua competenza.
Era il 1965 quando un cagnolino randagio senza nome conquistava il cuore di Obelix. Da quel momento Idefix è diventato un protagonista vero e proprio del fumetto, con un'idea fissa in testa (idée fixe da cui deriva il nome), quella di salvare gli alberi. Non sappiamo ancora oggi la sua razza, ma sappiamo bene che è impossibile fargli cambiare idea.
I cittadini di Zurigo hanno il diritto di smaltire fino a 200 chili a testa di rifiuti all'anno senza pagare la tassa sui rifiuti grazie a due buoni. L'iniziativa attiva fino al 2024 ha trovato l'opposizione del governo cittadino che vorrebbe trasformare l'incentivo in buoni per la riparazione anziché lo smaltimento.
Certe storie ti sorprendono dove meno te le aspetti. Guardando le immagini della Scenic Trail — 54 km di creste e fatica, una gara estrema… c'è una scritta che è saltata all'occhio: SwissTransplant. Cosa c'entra la donazione di organi con una corsa tanto disumana quanto affascinante? C'entra eccome.Perché uno degli atleti, Simone Vanotti, con un rene trapiantato ha corso nel deserto, ha sfidato le montagne e, più di tutto, ha riscritto la sua vita.È passato a trovarci per raccontarci il suo nuovo inizio.
La notizia è del 2013, quando un informatico gallese si è accorto di aver buttato in discarica il suo hard-disk con dentro 8mila bitcoin per un valore di 6 milioni di dollari all'epoca. Ora è deciso a comprare il terreno della discarica per proseguire i lavori di scarico nella speranza di ritrovare il suo tesoro, che nel frattempo ha raggiunto quota 700 milioni!
Una guardia giurata piemontese si è vista recapitare una serie di multe per un totale di 28mila euro. Senza accorgersi è stato pizzicato dallo stesso radar per sei mesi filati. Un caso che rimette al centro del dibattito le regole su uso e installazione di autovelox in fase di aggiornamento in Italia.
La giornalista francese Anne-Sophie Lapix è stata costretta a lasciare la conduzione del suo programma su France 2 perché scomoda a diversi politici. Giornalista e volto noto, conosciuta per la sua schiettezza nelle interviste, negli anni è stata criticata da destra e da sinistra essenzialmente perché temuta. Un caso che crea dibattito in Francia dove, da quello che sembra, fare il giornalista è ormai poco gradito al potere politico.
Quella del primo maggio era cronaca: un incendio nel cuore di Locarno ha distrutto uno stabile. Tra le realtà colpite, anche un atelier: un luogo di lavoro, di incontro, di creazione. Oggi, nel nostro spazio dedicato ai nuovi inizi, ascoltiamo chi quell'atelier lo aveva costruito con cura: una restauratrice, un grafico-incisore, un ingegnere urbanista. Insieme formavano una piccola realtà indipendente, unica nel suo genere.Ora devono ricominciare. Una storia che ci ricorda che a volte i nuovi inizi non li scegliamo…ma possiamo decidere come affrontarli.
Heidi sta per tornare e con lei l'amico fidato Peter. Nel 2026 la SRF, in collaborazione con l'emittente tedesca RTL, girerà una nuova serie ispirata al romanzo di Johanna Spyri e sta cercando giovani attori per interpretare i due ruoli principali. Cosa serve? Padronanza di tedesco e Schwyzerdütsch, oltre alla capacità di essere convincente come allevatrice di capre…
Ne rimane soltanto una, un'ultima fabbrica di chiodi in Svizzera. È la NAGLI di Winterthur che festeggia 130 anni. Come fate a sapere se nella cassetta degli attrezzi avete un chiodo “made in Switzerland”? Se ha una croce rossa sulla capocchia e se nella scatola c'è un solo chiodo rosso, allora non ci sono dubbi.
Dopo la montagna, oggi si torna a terra. Protagonista è una giovane donna che ha cambiato rotta in modo netto: dal design e dal marketing… ai campi del Piano di Magadino. Dajana Oberti, 28 anni, ha deciso di prendere in mano l'azienda agricola di famiglia. Un cambio di vita improvviso, nato da un evento familiare forte, ma vissuto con coraggio, consapevolezza e voglia di imparare. Una storia che parla di radici, scelte non previste… e di futuro, tutto da coltivare.