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Una delle firme più riconoscibili, “scomode” e affilate del giornalismo italiano. Una voce che divide, accende, fa discutere. Ebbene sì, Marco Travaglio è passato dal BSMT. Editorialista, direttore de Il Fatto Quotidiano, protagonista di storiche inchieste giornalistiche e autore di libri che hanno fatto discutere l'opinione pubblica e infiammato i talk show: Marco Travaglio è uno di quei giornalisti che non si tirano mai indietro. Con il suo stile tagliente, ironico e senza filtri, non lascia mai indifferenti. Al BSMT abbiamo provato a capire davvero cosa significa fare giornalismo oggi in Italia: tra libertà d'espressione, polarizzazione mediatica, fake news e pressione politica. Abbiamo affrontato i temi più caldi dell'attualità, guerre contemporanee, informazione di parte, ruolo dei media, e siamo tornati indietro nel tempo, accanto a Indro Montanelli, fino alle sue battaglie più note e alle critiche, anche feroci, ricevute nel corso degli anni. Una chiacchierata necessaria, che aiuta a leggere meglio la realtà. Dove il Travaglio giornalista lascia spazio anche all'uomo, e alla sua visione di un mestiere sempre più sotto assedio, ma più essenziale che mai. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giovanni De Luna"Un domenica d'aprile"Piazzale Loreto 1945: una fine, un inizioMondadori Editorewww.mondadori.itTutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell'aprile del 1945: l'esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l'Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant'anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un'interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell'agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell'anno. E perché quella giornata, una domenica d'aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze "dal basso": diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un'interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c'era stato. Si respirava ormai un'altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell'Italia di oggi.Giovanni De Luna è stato ordinario di Storia contemporanea all'Università di Torino e ha pubblicato, tra i suoi libri più recenti, La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori), La Resistenza perfetta (Feltrinelli 2015). La Repubblica inquieta (Feltrinelli 2017). Con Aldo Agosti, Juventus, storia di una passione italiana, Utet, 2019. Editorialista de La stampa, è autore di fortunate trasmissioni radiofoniche e televisive. È tra i volti di Rai storia ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A TUTTA C con Cristiano Cesarini. Ospite: Rino Scioscia (editorialista Campania Soccer)
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lorenzo Beccarisi. Ospiti: Luca Vendrame (Fallo Tattico), Rino Scioscia (editorialista Campania Soccer)
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Rino Scioscia (Editorialista Campania Soccer)
Luigino Bruni"Il mistero rivelato"Viaggio nel libro di DanieleEdizioni QiqajonComunità di Bosewww.qiqajon.itIl libro di Daniele è stato scritto in un tempo di persecuzione, e ambientato in un altro tempo tremendo, l'esilio babilonese, perché potesse donare al popolo di Israele parole simili a quelle che lo avevano salvato lungo i fiumi di Babilonia. In questo contesto storico il popolo aveva bisogno di cercare nuovi racconti che dicessero una nuova-antica fede. Nacquero così comunità testimoni di come si possa cambiare questo mondo sognandone un altro, espressione di una forma di resistenza non violenta: non abbracciarono le armi ma presero la penna, pregarono e scrissero.l libro di Daniele ci dice che visioni, angeli, sogni, numeri e draghi possono diventare altri strumenti per cacciare via i dittatori, per combattere i soprusi e la violenza contro le donne, per difendere una storia e un'identità. Tali narrazioni, arrivate fino a noi, sono sentinelle di un'alba che arriverà, perché non può non arrivare. Un'alba che deve arrivare presto, che deve arrivare oggi.Luigino Bruni (Ascoli Piceno 1966) è economista e storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia, personaggio di rilievo dell'economia di comunione e dell'economia civile. Editorialista di Avvenire, è ordinario di economia politica alla LUMSA dopo aver ricoperto fino al 2012 il ruolo di professore associato all'Università di Milano-Bicocca. Direttore scientifico di The Economy of Francesco, è promotore e cofondatore della SEC (Scuola di economia civile) di Figline e Incisa Valdarno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
“Essa é a resposta que a sociedade dá”; Mais sobre a Paulista; PIB; Militares e armas; Agromilícia; Tai Nailon; Armas desviadas; Exército golpista; O Avesso da Pele; Editorialista no carnaval. The post II – Dias 428 a 431 | Nas cidades e no campo | 04 a 07/03/24 appeared first on Central 3.
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Vittorio Emanuele Parsi"Madre Patria"Un'idea per una nazione di orfaniBompiani editorewww.bompiani.it“Perché è opportuna adesso una nuova riflessione sulla Patria?” si chiede in apertura di questo pamphlet Vittorio Emanuele Parsi. La risposta, dice, la abbiamo sotto gli occhi nel dibattito politico italiano, in cui il termine Patria finisce spesso per essere impiegato nell'accezione opposta al suo originario significato: non per unire, ma per dividere. Ma ancor di più nello scenario internazionale, dove invece vediamo come l'idea di Patria – lungi dall'essere un concetto polveroso e ambiguo – possa rappresentare un formidabile moltiplicatore di energie, abnegazione e spirito di sacrificio, in grado di creare quel senso di identità che è il solo punto di partenza possibile per aprirsi agli altri senza paura di esserne invasi e snaturati. Che si parli dei nazionalismi, dei flussi migratori o di altre istanze che modificano la situazione geopolitica mondiale, non si può eludere dunque la riflessione sul sentimento patrio. Parsi scava nel nostro passato, dal Risorgimento alla “morte della Patria fascista” fino a Tangentopoli e al presente, in cui le parole dell'inno nazionale diventano il nome di uno dei partiti rappresentati in Parlamento. E ci propone una rivoluzione copernicana nel nostro modo di concepire la Patria o meglio la Madre Patria, per ripartire dalla sua natura inclusiva, amorevole e protettiva. La guerra in Ucraina continua a mostrarci nel modo più evidente le due opposte declinazioni dell'idea di Patria; la globalizzazione e la nostra appartenenza europea ci chiedono di prendere parte a un processo decisivo con consapevolezza delle nostre radici e identità; il legame sfilacciato tra noi le nostre istituzioni ha bisogno di nuova linfa per superare le sfide economiche, culturali e politiche del XXI secolo. Questo saggio pieno di passione ci aiuta a smascherare ogni retorica e a superare i nostri pregiudizi per sostanziare il nostro amor di Patria nel modo più intelligente, aperto e costruttivo.Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano. È direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali), socio della SISP (Società Italiana di Scienza Politica) e membro dell'Advisory Board di LSE ideas (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics). Editorialista del Foglio, è ospite e animatore del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. È capitano di fregata della Marina Militare (ris.) dove ha servito fino a ottobre 2021 ed è rugbista. È autore di Titanic: naufragio o cambio di rotta per l'ordine liberale (Il Mulino, 2022) e Il posto della guerra. Il costo della libertà (Bompiani, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
"Il 2024 sarà un anno storico di elezioni in tutto il mondo, il che aumenta l'incertezza politica". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni presentando le previsioni economiche dell'esecutivo comunitario. "L'incertezza politica globale rimane elevata. Le sorprese nella crescita economica cinese, in gran parte determinate dalla politica, potrebbero ripercuotersi sull'Ue e i tassi di interesse più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali - ha affermato -. Tassi più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali". In questo contesto la Commissione Ue ha reso noto le previsioni d inverno della Commissione Ue che rivedono al ribasso la crescita sia nella Ue che nell Eurozona: nel 2024 il Pil crescerà dello 0,9% nella Ue (rispetto alla stima precedente dell 1,3%) e dello 0,8% nell Eurozona (rispetto all 1,2% della stima precedente). Nel 2025 l economia tornerà in una nuova fase espansiva e crescerà dell 1,7% nella Ue e dell 1,5% nell Eurozona. Riviste al ribasso anche le stime di crescita per l Italia. Il nostro Paese crescerà dello 0,7% nel 2024 (rispetto allo 0,9% previsto dalle stime Ue dell autunno). Limata al ribasso anche la stima di crescita dello scorso anno: il Pil, secondo la Ue, è cresciuto nel 2023 dello 0,6% (rispetto alla precedente stima dello 0,7%). Ne parliamo con Adriana Cerretelli, Editorialista de Il Sole 24 Ore.Stellantis, nel 2023 utile record a 18,6 miliardi (+11%). Buyback fino a 3 miliardiStellantis ha raggiunto nel 2023 risultati che definisce «record» e le guidance per l'anno in corso confermano l'impegno a proseguire sulla via della crescita, nonostante le turbolenze in vista. I ricavi netti hanno toccato quota 189,5 miliardi (+6%). L'utile netto è aumentato dell'11% a 18,6 miliardi di euro. Il risultato operativo rettificato è aumentato dell'1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Sui risultati ha comunque pesato il calo del 10% dell'utile operativo nella seconda metà del 2023, quando lo sciopero di sei settimane per il rinnovo dei contratti delle Big Three a Detroit ha provocato interruzioni nelle attività in Nord America, punto di forza per i profitti del quarto gruppo automobilistico mondiale. E tuttavia nel 2023 Stellantis ha distribuito 6,6 miliardi di euro agli azionisti sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022. Stellantis (+5% in Borsa) ha registrato nel 2023 un flusso di cassa industriale netto di 12,9 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto al 2022. La situazione patrimoniale è solida, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro. Approfondiamo il tema con Paolo Bricco de Il Sole 24 Ore.Ancora numeri record nel lavoro ma aumento il mismatching Nei primi 11 mesi del 2023 sono stati attivati nel complesso 7.649.869 nuovi contratti di lavoro nel settore privato (esclusi i domestici e gli operai agricoli) a fronte di 6.805.822 cessazioni con un saldo positivo di 844.047 contratti nel periodo. È quanto emerge dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps secondo il quale il dato è migliore dello stesso periodo del 2022 quando erano stati 743.658. Nei primi 11 mesi la variazione netta per i contratti a tempo indeterminato (435.904) è stata comunque più alta dello stesso periodo del 2022 (387.310). Si sono ridotte le nuove attivazioni a tempo indeterminato (-3%) ma sono aumentate le trasformazioni in contratti stabili (+3%) e si sono ridotte le cessazioni da contratto a tempo indeterminato (-5%). Nel complesso, spiega l'Inps, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi undici mesi del 2023 sono state 7.650.000, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,2%). Questi numeri estremamente positivi però sono accompagnati da un mismatching sempre più consistente: sale al 49,3% la difficoltà di reperimento (+3,1 punti percentuali rispetto a un anno fa). Emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal. "A febbraio sono difficili da reperire 201mila profili professionali", "soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,3%), seguita dalla preparazione inadeguata (14,4%) e da altri motivi (3,6%)". Quanto alle assunzioni "difficili da reperire", pari al 49,3% del totale delle assunzioni programmate, "a risentire maggiormente del mismatch sono le industrie del legno e del mobile (65,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (62,0%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (61,2%), le imprese delle costruzioni (58,9%) e le imprese della meccatronica (57,3%). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,7%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (69,8%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,9%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (68,1%), gli operatori della cura estetica (66,2%) e i tecnici in campo ingegneristico (66,1%)". Altro settore in cui c'è carenza preoccupante di professionisti è quello che riguarda gli ospedali. Il governo, nel Milleproroghe, ha alzato la pensione a 72 anni e introdotto lo scudo penale ma basterà per arginare la fuga dei medici? Ne parliamo con Andrea Prete, presidente di Unioncamere.
Giorgio Manzi"Antenati"Lucy e altri racconti dal tempo profondoEdizioni il Mulinowww.mulino.itUn tuffo nell'archivio della storia prima della storia. Capire chi siamo attraverso i racconti di un grande paleoantropologo.Ancora una volta Giorgio Manzi ci regala un racconto avvincente, per spiegarci da un lato come la scienza sia in grado di ricostruire e interpretare la nostra storia nel tempo profondo e, dall'altro, come questo racconto consenta di comprendere meglio chi siamo e quale sia il nostro posto nella natura. Così, nel libro, incontriamo i protagonisti di un lontanissimo passato, messi a confronto con quelli del presente e del futuro. Ispirato da Richard Dawkins («Il gene egoista», 1976), Manzi immagina che figure aliene sbarchino sulla Terra per valutare se gli abitanti del nostro pianeta abbiano consapevolezza di sé e delle proprie origini, in base a un unico parametro: aver compreso il fenomeno dell'evoluzione. Le risposte vengono da alcuni manoscritti rinvenuti fra macerie pericolanti, nei quali compaiono il piccolo scheletro di australopiteco che tutti conosciamo come Lucy, e poi il ragazzo del Turkana, gli «hobbit» dell'isola di Flores, l'uomo di Ceprano, i Neanderthal del Circeo e di Altamura, la mummia rinvenuta fra i ghiacci in Tirolo.Giorgio Manzi è professore ordinario di Antropologia alla Sapienza Università di Roma, accademico dei Lincei e accademico delle Scienze (o dei XL). La sua produzione scientifica internazionale spazia dai temi dell'evoluzione umana a quelli della bioarcheologia. Editorialista di «Le Scienze», collabora con quotidiani, periodici, trasmissioni radio e tv. Fra i numerosi libri per il Mulino: «Ultime notizie sull'evoluzione umana» (2017), «Il grande racconto dell'evoluzione umana» (2013 e 2018), «L'ultimo Neanderthal racconta» (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sebastiano Maffettone"Il nostro tempo con il pensiero"Una filosofia del presenteMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itFestival Mimesis 2023Udine, Sabato 4 novembre, ore 21:00Sebastiano Maffettone in dialogo con Tommaso CernoIn un tempo difficile e travagliato come il nostro, è possibile parlare di giustizia globale? In che termini? Quali sono i modi per poterla realizzare? Il filosofo della politica Sebastiano Maffettone ci propone le sue riflessioni a riguardo, offrendoci una nuova visione della scena contemporanea in cui abitiamo.Cosa hanno in comune la guerra in Ucraina, la sostenibilità ambientale, l'arte contemporanea, il digitale, la business ethics, ovvero l'imprenditoria attenta alle questioni di equità, e il rapporto tra religione e politica? Sebastiano Maffettone prova qui ad analizzare il nostro presente con la lente della filosofia, che appare più necessaria che mai alla luce della complessità del mondo. Ogni riflessione è collegata all'altra da un fil rouge che accompagna lo sguardo del lettore attraverso le tensioni dialettiche della realtà. In questo modo, Maffettone costruisce un'originale impalcatura per una filosofia del presente. Sebastiano Maffettone è Professore di Filosofia politica all'Università Luiss di Roma, dove è stato preside di Facoltà e direttore di Dipartimento. Primo presidente della Società Italiana di Filosofia politica, è stato anche consigliere delegato alla Cultura della Regione Campania, presidente della Fondazione Ravello e presidente della Scuola di Giornalismo Massimo Baldini. È attualmente presidente della Fondazione Giordano Bruno, coordinatore scientifico del Collegio Lamaro-Pozzani ed è fondatore dell'Osservatorio di etica pubblica Ethos (Luiss), di cui è direttore. È stato il primo a diffondere il pensiero di John Rawls in Italia. Editorialista di giornali tra cui il “Corriere della Sera” e “Il Sole 24 Ore”, ha fondato la rivista “Filosofia e questioni pubbliche”. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Rawls (2010), Karl Marx nel XXI secolo (2018), Politica (2019). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
El filósofo español Antonio Escohotado (DEP), fue uno de los mayores referentes de la izquierda indefinida del siglo XX. En las últimas décadas de su vida pasó a ser un referente del liberalismo filosófico y económico, sobre todo con la publicación de su trilogía "Los enemigos del comercio: una historia moral de la propiedad",editada por Espasa en los años 2008, 2013 y 2016. Siendo una obra de investigación notable, y en forma de merecido homenaje a su trabajo y su figura, en este vídeo realizamos una crítica de "Los enemigos del comercio" desde una perspectiva materialista. Para tratar estas cuestiones contamos con el filósofo y sovietólogo español Daniel López, Licenciado y doctor en Filosofía por la Universidad de Sevilla con la tesis "Materialismo y espiritualismo. La crítica del materialismo filosófico al marxismo-leninismo", es investigador asociado de la Fundación Gustavo Bueno y ha publicado artículos en las revistas digitales El Catoblepas, El Basilisco, La Balsa de Piedra, Posmodernia y La Razón Comunista. Editorialista habitual de la Fundación Denaes para la Defensa de la Nación Española. Es autor de los libros "La Revolución de Octubre y el mito de la Revolución Mundial" (2019) y "El coronavirus y el 8 de marzo" (Adarve, 2021). --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emjulu/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emjulu/support
“E' un bel casino vivere la quotidianità. Un sacco di problemi, un sacco di questioni da risolvere”. Leggete bene l'apertura fulminante di questo editoriale. È di Matteo Renzi giornalista. Matteo Renzi, neo direttore de Il Riformista, oltre che leader del partito personale Italia Viva, nonché conferenziere per il poco democratico principe saudita bin Salman, nonché maratoneta. Tempo perso, nonché ex pilastro inamovibile del partito unico del cosiddetto Terzo polo che chissà mai se si farà in giovane età è stato anche “caporedattore”. Nella redazione di Camminiamo insieme, giornale degli scout Agesci, l'ex presidente del Consiglio si firmava Zac, in onore del personaggio biblico Zaccheo, capo dei pubblicani di Gerico, che salì su un sicomoro: da sopra i rami dell'albero volle vedere l'Uomo della Galilea. Già giovanissimo Renzi aveva capito che l'arrampicata (in senso stretto e in senso figurato) è la chiave per la svolta. #LaSveglia per La Notizia
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Vittorio Emanuele Parsi"Il posto della guerra"e il costo della libertàBompianihttps://www.bompiani.it/Circolo dei Lettori, TorinoLunedì 5 dicembre, ore 21:00Vittorio Emanuele Parsi con "Il posto della guerra"https://circololettori.it/Il punto non è fermare la guerra, il punto è salvare la democrazia.Dopo quasi ottant'anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L'aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l'Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l'Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra'. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa'? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell'ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo'? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell'ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l'invasione russa dell'Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un'esplicita aggressione all'Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l'Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c'è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Studi strategici ed è direttore di aseri (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali). Insegna inoltre presso l'Università della Svizzera Italiana. È socio della Società Italiana di Scienza Politica (sisp), membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia (ssd), membro dell'Advisory Board di lse ideas (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics) ed è stato presidente dello sgri (Standing Group di Relazioni Internazionali, 2013-2020). Editorialista del Messaggero, è ospite e animatore del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. È capitano di fregata della Marina Militare (ris.) dove ha servito fino a ottobre 2021. È autore di Titanic: naufragio o cambio di rotta per l'ordine liberale (Il Mulino, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Luigino Bruni"La civiltà della cicogna"Un'indagine storico-teologica alle radici della meritocraziaEdizioni Sanpinohttps://www.edizionisanpino.it/«La meritocrazia sta diventando la nuova religione del nostro tempo, i cui dogmi sono la colpevolizzazione del povero e la lode per la diseguaglianza… Nel XX secolo, in Europa, abbiamo combattuto la diseguaglianza come un male; nel XXI secolo, è bastato cambiarle nome (meritocrazia) per trasformare la diseguaglianza da vizio a virtù pubblica» (Luigino Bruni).Per i “posti chiave” della società si scelgono manager da curriculum affollato di master e titoli di studio, incapaci di vere relazioni, di etica e di umanità. Qualità in forte ribasso che sono anche alla radice dell'attuale crisi economica. Sono le idee di partenza di questo prezioso saggio di Luigino Bruni, economista, storico e profondo conoscitore della Scrittura. Un testo in cui analizza i fondamenti filosofici del merito: da categoria teologica a dogma economico. E cerca nella Bibbia il valore del merito. Un'analisi approfondita tra i libri sapienziali (Giobbe e Qoelet) e quelli storici, in particolare nei Libri dei Re.Luigino Bruni, economista, accademico, saggista, giornalista italiano, storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia. È personaggio di rilievo dell'economia di comunione e dell'economia civile. Fino al 2012 è stato professore associato all'Università di Milano-Bicocca. Editorialista di Avvenire, attualmente è ordinario di economia politica alla LUMSA. Insieme a Stefano Zamagni, è promotore e cofondatore della SEC (Scuola di Economia Civile) ed è visiting professor all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questo podcast vi proponiamo gli interventi di Nona Mikhelidze (Responsabile di Ricerca dell'Istituto Affari Internazionali. Editorialista de La Stampa) e Ettore Greco (Vice Presidente esecutivo dell'Istituto Affari Internazionali) a RadioRadicale nella trasmissione “Spazio transnazionale” curata e condotta da Francesco De Leo.
"Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Luigi Schiffo. Ospiti: Sergio Porrini (alla Juve dal 1993 al 1997), Mario Sconcerti (editorialista Corriere della Sera) e Nicola Gallo (Gruppo Mediapason).
"Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Luigi Schiffo. Ospiti: Sergio Porrini (alla Juve dal 1993 al 1997), Mario Sconcerti (editorialista Corriere della Sera) e Nicola Gallo (Gruppo Mediapason).
"Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Luigi Schiffo. Ospiti: Sergio Porrini (alla Juve dal 1993 al 1997), Mario Sconcerti (editorialista Corriere della Sera) e Nicola Gallo (Gruppo Mediapason).
Estampa do Cris Vector do Terrível Editorialista do Estadão na loja.medoedelirioembrasilia.com.br; Confissões de Heleno; Uma reunião do barulho; Militares da política; A tomada final do cofre. The post Dias 1.281 e 1.282 | Por livre e espontânea vontade | 04 e 05/07/22 appeared first on Central 3.
Entrevista a Walter Spurrier. Analista Económico. Director del informe económico político Análisis Semanal y Presidente de Grupo Spurrier. Editorialista de Diario El Comercio y El Universo. Escucha esta y más entrevistas en vivo a través de mi Plataforma web www.marielatv.com y en #FmRadioFuego 106.5 FM los Lunes de 8 am a 9 am. No olvides que también lo puedes escuchar online a través de nuestra app de "Radio Fuego".
"Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Alberto Mauro. Ospiti : Silvia Campanella (Tuttosport), Mario Sconcerti (editorialista Corriere della Sera), Roberto Galia (alla Juventus dal 1988 al 1994)
Massimo Adinolfi"Problemi magnifici"Mondadorihttps://www.mondadori.it/C'è chi considera gli scacchi un gioco difficile, e la filosofia un'attività pesante. Eppure il «nobilissimo» gioco, al pari della filosofia, non è «difficile, ma profondo: come un alto mare aperto». Dunque anche chi rimane sulla costa, timoroso ma affascinato dal tentare il mare, può seguire le rotte che i giocatori vi tracciano.A tutti quelli che sono rimasti sulla riva il filosofo e appassionato scacchista Massimo Adinolfi racconta le avventure e le rivalità dei campioni, le piccole e grandi manie, le curiosità e i record. In altre parole, «i magnifici problemi che gli scacchisti provano a risolvere sulla scacchiera, ma più ancora quelli che, come tutti, devono risolvere nella vita».Riuscendo nel non facile compito di far convivere in uno stesso libro Wittgenstein e Capablanca, Platone e Kasparov, Kant e Karpov, Quine e Carlsen, Adinolfi li rende a pari titolo protagonisti di un avvincente e istruttivo racconto filosofico. Perché gli scacchi, meglio se attraverso le lucide lenti della filosofia, ci permettono di capire qualcosa in più del mondo.Così il lettore troverà in queste pagine le bizze di Fischer e il caratteraccio di Korchnoi, la fragilità di Morphy e l'aggressività di Alekhine, le loro geniali mosse sulla scacchiera e quelle assai più aleatorie che, come tutti, hanno dovuto compiere nella vita. Ma anche alcune cruciali questioni filosofiche – che cos'è la libertà, quale politica è possibile in democrazia, quale rapporto intratteniamo con la morte, cosa significa giocare e chi siamo noi italiani – trattate senza timore reverenziale o sfoggio di erudizione, ma prese «maledettamente sul serio», nonostante il tono sempre sospeso tra lo scherzoso e il divertito.Partendo dalle battaglie più memorabili e dai profili psicologici dei contendenti, Adinolfi dimostra come il mondo degli scacchi possa essere una chiave d'accesso privilegiata ai segreti della vita sociale e dell'animo umano. Il risultato è un libro di filosofia, godibile anche per chi non conosce le regole del gioco, ricco di spunti e parallelismi sorprendenti, che intrattiene e fa riflettere con la stessa pensosa leggerezza con cui uno scacchista muove i suoi pezzi.Massimo Adinolfi, professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l'Università di Napoli Federico II, dirige con Vincenzo Vitiello la rivista di filosofia «Il Pensiero». Editorialista de «Il Mattino» di Napoli dal 2007, collabora con «Huffington Post» e «Il Foglio». I suoi libri più recenti sono Hanno tutti ragione? Post-verità, fake news, big data e democrazia (2019) e Qui, Accanto. Movimenti del pensiero (2020). A scacchi ha giocato in tenerissima età e fino al 1984, quando è divenuto candidato maestro; è tornato a farlo di recente, dopo una lunga, imperdonabile vacanza dalla scacchiera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questo audio il prezioso incontro con Mario De Caro filosofo e Angela Sirigu scienziata.L'intervista con Mario De Caro e Angela Sirigu è in Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Mario De Caro e Angela Sirigu ci parlano di indagini filosofiche e scientifiche. Liberal Naturalism tende alla rilettura congiunta di scienza e filosofia, separate dal tempo di Galilei. Fondamentale è l'incontro con persone chiave che indirizzano la nostra vita. Le lesioni cerebrali incapsulate e non necessariamente la lesione di una funzione inficia atre capacità.Studi di neuroscienze e filosofia dimostrano come il libero arbitrio sia molto più limitato di quando generalmente si crede, con rilevanza nell'evoluzione del diritto. Con la consapevolezza del condizionamento possiamo ampliare lo spazio del libero arbitrio. L'ossitocina è uno dei maggiori neuro-mediatori che regola tutte le attività del nostro corpo. Dai tempi di Cartesio non si cercano più certezze che nessun sapere empirico può darci, dunque neanche la scienza. Naturalmente pensiero cognitivo e neurotrasmissione si influenzano reciprocamente, per esempio la ricompensa soddisfa il nostro sistema dopaminergico. Le multinazionali forse non esistono. Mario De Caro professore ordinario di Filosofia morale presso l'Università Roma Tre. Insegna anche presso l'Università della Svizzera Italiana e dal 2000 è regolarmente visiting professor presso la Tufts University. Si occupa principalmente di filosofia morale, libero arbitrio e teoria dell'azione e, con David Macarthur, ha elaborato la teoria del “Liberal naturalism”.Già Visiting scholar al MIT (Massachusetts Institute of Technology), Fulbright Fellow ad Harvard e presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica (SIFA). Editore Associato del “Journal of the American Philosophical Association”, vicepresidente della Consulta nazionale di Filosofia ed esecutore letterario di Hilary Putnam.Collabora con “Il Sole 24 ore” e della Rai, scrive per “The Times”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Avvenire” e “Il manifesto”. Tiene lectures in più di cento istituzioni accademiche in diciotto nazioni, ha pubblicato cinque monografie e più di cento articoli scientifici. Editor di una ventina di collezioni di saggi in italiano e in inglese. L'asteroide 5329 DeCaro è a lui dedicato.Tra i suo libri “Il libero arbitrio” (Laterza 2019, nona ed.). “Siamo davvero liberi? Le neuroscienze e il mistero del libero arbitrio” (curato con A. Lavazza e G. Sartori, Codice 2019). “Realtà” (Bollati Boringhieri 2020) e “Liberal Naturalism” (Harvard University Press, 2022). Si occupa di etica, filosofia della mente e dell'azione e di storia della scienza della prima modernità, e molto altro. Angela Sirigu dal 1984 Dottore in Psicologia, Università La Sapienza, Roma. Tirocinio in Neuropsicologia, Dipartimento di Neurologia, Ospedale La Timone, Marsiglia dal 1985-88. Post-dottorato, Sezione di Neuroscienze Cognitive, NINDS (National Institute of Neurological Disorders and Stroke), NIH (National Institutes of Health) (Bethesda, USA) dal 1988-1992. Direttore di ricerca presso, Université Pierre et Marie Curie, Parigi nel 1996. Oggi direttore del gruppo di ricerca di neuropsicologia presso Istituto di Scienze Cognitive Marc Jeannerod, UMR 5229, CNRS & Università di Lione I, Francia.Direttore dell'iMIND Center of Excellence Institute presso l'Ospedale Psichiatrico Vinatier, Lione dal 2019. Leader del team Disorders of the Brain. Istituto di Scienze Cognitive Marc Jeannerod al CNRS, Università di Lione I, UMR5229 contratto congiunto con il Centre National de la Recherche Scientifique e l'Università Claude-Bernard dal 1998. Numerosi Premi: 1999 Premio dell'Accademia francese delle scienze, 2009 Premio Eccellenza Scientifica del CNRS. 2010 Premio per la ricerca traslazionale CNRS, 2012 Premio « Scienziato dell'anno » Marcel Dassault, Fondation Fondamental. Nel 2013 Premio Medaglia d'Argento CNRS, e Medaglia Societé Philomatique di Parigi.Membership and Grant funding advisor in autorevoli istituzioni internazionali come: Member of the New York Academy of Science, USA dal 1994. Dal 1999 member of the Scientific Board, program in Neuroscience, University of Lyon. Poi dal 2009 Member of Scientific Board of the Doctoral School in Neuropsychology, University of Torino, e dal 2010 Reviewer for MIUR, Italian Minister of Education and Research. Dal 2012 Reviewer for L'OREAL/UNESCO, dal 2013 Panel member/reviewer for Medical Research Council (UK). Editorialista mensile (prima pagina) in “Science & Medicine” of the newspaper Le Monde 2011-2017, dal 2020 Scientific Director of IMInd Center of Excellence for Autism.Le sue ricerche sono pubblicate sulle più autorevoli riviste scientifiche come: Science la più autorevole rivista scientifica pubblicata dall'American Association for the Advancement of Science. Nature Neuroscience e Nature Communication la più antica rivista inglese edita da Nature Publishing Group. Proceedings of the National Academy of Sciences rivista scientifica statunitense, organo ufficiale della United States National Academy of Sciences.Current Biology altra rivista scientifica inglese. Trends in Cognitive Science piattaforma indipendente di scambio tra ricercatori e scienziati tra i maggiori contributi di USA UK Germania
Cinque infallibili mosse, per fallire clamorosamente! l'approccio ironico di Beppe Severgnini al tema #BrandNew ha conquistato il pubblico, proponendo cinque "modi di essere" da perseguire assolutamente, se non si vuole aver successo nella vita, e da evitare, ovviamente, nel caso contrario... con una splendida chiosa: le persone generose, quelle non sbagliano mai! Editorialista del Corriere della Sera dal 1995 e dal 2013 contributing opinion writer per The New York Times, Corrispondente in Italia per The Economist (1996-2003). Nel 2004, a Bruxelles, nominato “European Journalist of the Year”. Autore di 16 libri, alcuni tradotti in quattordici lingue, altri sono New York Times bestseller. Da “La vita è un viaggio” (2014) ha tratto uno spettacolo teatrale (da lui stesso interpretato, con Marta Rizi ed Elisabetta Spada). Nel 2015 e nel 2016 ha ideato, scritto e condotto “L'erba dei vicini” (Rai 3). Ha lavorato per Sky Italia e per La7. Ha lavorato come corrispondente estero a Londra, Mosca, Washington DC. Insegna dal 2010 alla Scuola di Giornalismo “Walter Tobagi” dell'Università Statale di Milano. E' stato Visiting Fellow al Massachusetts Institute of Technology MIT. Nel 2001 la Regina Elisabetta II gli ha conferito il titolo di Officer of the British Empire e nel 2011 è stato nominato Commendatore della Repubblica italiana.
Feliz Año Nuevo mis queridos amigos, en este primer episodio del 2022 arrancamos nueva etapa con mi amiga Fernanda Flores, ella es Columnista, Editorialista, Activista y Emprendedora. En este episodio platicamos un poco sobre la rendición de cuentas y fiscalizar a los gobiernos, candidaturas independientes y muchas cosas más. Disfrútalo Nene que 2022 llegamos con todo.
In questo audio il prezioso incontro don Domenico De Masi sociologo e Raffaella Rumiati scienziata. Una densa intervista quasi una sorta di lectio magistrali a due, su argomenti cruciali del contemporaneo. L'intervista con Domenico De Masi e Raffaella Rumiati è in Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Con Domenico De Masi e Raffaella Rumiati parliamo di società e lavoro, neuroscienze tra ricerca e applicazione. Negli anni è cambiato sostanzialmente il concetto di lavoro dal lavoro operaio, al lavoro cognitivo al lavoro creativo. La neuro psicologia analizza le misure fisiologiche dei processi della mente, fino alla riserva cognitiva in fattori extra biologici. Possiamo dire che la nostra epoca esprime il migliore dei mondi esistiti fino ad oggi, la vita è quasi raddoppiata nei paesi opulenti. Tuttavia il problema è che il dominio è occulto e poco riconoscibile, dopo il trionfo planetario del neo liberismo esercitato attraverso media e crisi economiche. Ed ancora, il sistema motorio si interfaccia con percezione, linguaggio e memoria. Il potenziamento cognitivo apre un problema etico di sperequazioni sociali. La conoscenza è l'unico modo per una vita consapevole e felice. E molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA!BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIRaffaella Rumiati Laureata con un Master in filosofia, e curriculum in psicologia, ha conseguito un dottorato in psicologia presso l'Università di Bologna, con tesi di dottorato presso la School of Psychology dell'Università di Birmingham, nel Regno Unito. Professore Ordinario di Neuroscienze Cognitive in SISSA (Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati) Trieste, dove e anche componente del CdA, e Direttore del Laboratorio iNSuLa. Autrice di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, e peer reviewed su argomenti neuroscientifici cognitivi. Pubblica anche su giornali e riviste come: Il Sole 24 Ore, La Stampa, Pagine Ebraiche, Il Piccolo, Sapere, Mente e Cervello. Membro dell'Editorial board della rivista peer review "Cognitive Neuropsychology", Action Editor per "Brian and Cognition", revisore ad hoc per molte riviste internazionali di neuroscienze cognitive. Ha trascorso diversi periodi di ricerca al London National Hospital for Neurology and Neurosurgery (Londra, Regno Unito), e presso il Weizmann Institute di Rehovot (Israele). In Germania al Max Planck Institute for Psychology di Monaco, e un anno al Forschungszentrum ( FSZ, Jülich). Ricercatrice in visita presso il Laboratory for Symbolic Cognitive Development, Intellectual Brain Function Research Group del Brain Science Institute di RIKEN, Giappone. Dalla ricerca alla divulgazione, oltre 70 interventi come relatrice su invito in Italia e all'estero. Membro del comitato direttivo dell'European Workshop on Cognitive Neuropsychology. Nel 2003, riceve il Bessel Prize (von HumboldtStiftung) e nel 2006 il Women in Cognitive Science Mentorship Award per il suo sostegno alle giovani ricercatrici. Nel 2013 il Comune di Piacenza le conferisce il “Premio Pulcheria”.Domenico De Masi nato in Molise, cresciuto in Campania e Umbria, Professore emerito di Sociologia del lavoro, past preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università “La Sapienza” di Roma. Si dedica all'insegnamento universitario, alla formazione e alla ricerca socio organizzativa. Ha viaggiato molto ma i centri principali del suo lavoro sono Milano, Sassari, Napoli e Roma. In Brasile, dove ha la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro, ha tenuto conferenze in quasi tutte le grandi città. Fondatore e Direttore Scientifico della S3.Studium Srl, società di consulenza organizzativa, ricerca, formazione e comunicazione. Membro del Comitato etico di Siena Biotech e del Comitato Scientifico della Fondazione Veronesi. Ha ricoperto molti incarichi in enti e associazioni, tra i quali: manager e dirigente d'azienda (Finsider, Ifap-Centro Iri per lo studio delle funzioni direttive aziendali). Presidente dell'In/Arch, Istituto Nazionale Architettura; presidente dell'AIF, Associazione Italiana Formatori. Fondatore e presidente della SIT, Società Italiana per il Telelavoro; presidente della Fondazione Ravello. Autore di numerosi testi di Sociologia con declinazioni negli ambiti; urbana e dello sviluppo, del lavoro e dell'organizzazione, dei macro-sistemi, dei processi creativi. Tra le opere letterarie ricordiamo: “La negazione urbana” (1971); “Sociologia dell'azienda” (1973); I lavoratori nell'industria italiana (1974); Il lavoratore post-industriale (1985). Trattato di sociologia del lavoro e dell'organizzazione (1985-87); Sviluppo senza lavoro (1994); Il futuro del lavoro (1999). L'avvento post-industriale (1985). Celebri i testi: L'ozio creativo (2000); Non c'è progresso senza felicità (2005). La fantasia e la concretezza (2003); L'emozione e la regola. I gruppi creativi in Europa dal 1850 al 1950 (1990 e 2005); con Oliviero Toscani La felicità (2008). Tra studi e ricerche e autore su molte riviste e quotidiani. Ha diretto le riviste “FOR” e “Scienza 2000”. Ha fondato e dirige la rivista “NEXT. Strumenti per l'innovazione”. Membro del Comitato Scientifico della rivista “Sociologia del lavoro”. Editorialista delle riviste “Dove” e “Style”. Collabora con le maggiori testate italiane.
Luigino Bruni"L'anima e la cetra"Ciò che i salmi dicono di noiEdizioni QiqajonComunità di Bosehttps://www.monasterodibose.it/edizioni-qiqajonNon c'è un tempo più favorevole di questo per meditare e pregare i salmi. Molti salmi, infatti, sono nati nei momenti più tremendi della storia di Israele; e nei secoli, poi, hanno donato parole per pregare a chi non ne aveva più. Sono stati la prima preghiera di chi ricominciava a pregare; qualche volta sono diventati parole prestate a chi, senza la fede, aveva però il desiderio di pregare… I salmi parlano di noi, di loro, di lui, di me, di te. Sono un guado notturno di un fiume, un combattimento che non lascia mai indenni: segnano, in-segnano, feriscono, benedicono. Allargano l'orizzonte del nostro sguardo e affondano ogni immagine falsa di Dio. Sull'arca del Salterio c'è posto per tutti, veramente tutti, per quelli “per-bene” e quelli “per-male”."La preghiera è anche, forse soprattutto, un fatto civile. Quando in una città c'è qualcuno che prega, almeno una persona che ha imparato a pregare e che diventando adulto ha custodito questa abilità (o questa capability, direbbe Amartya Sen), è tutta la città che sta meglio, cresce la felicità di tutti, compresa quella di coloro che non hanno mai pregato o che non stimano chi prega.La preghiera di alcuni è un bene comune; è come e più di una fontana o una piazza pubblica, di un parco, di una scuola, di un teatro.La preghiera è parte essenziale del repertorio umano. Una società che dimentica l'arte della preghiera si autoriduce i gradi di libertà, distrugge componenti essenziali e preziose del proprio patrimonio (patres-munus) culturale e spirituale, disimpara linguaggi dell'anima e della vita e quindi impoverisce la sua capacità di logos detto e compreso."Luigino Bruni (Ascoli Piceno 1966) è economista e storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia, personaggio di rilievo dell'economia di comunione e dell'economia civile. Editorialista di Avvenire, è ordinario di economia politica alla LUMSA dopo aver ricoperto fino al 2012 il ruolo di professore associato all'Università di Milano-Bicocca.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
EPISODIO 71 Rosa Chávez - El PODER de la experiencia En este episodio tuve el regalo de conversar con Rosa Chávez Cárdenas. Psicóloga, Dra en Homeopatía, Terapeuta familiar y de Parejas. El común denominador de su vida ha sido el apoyo a grupos vulnerables. Por 25 años ha incursionado como Editorialista, Columnista, Articulista en peiódicos y Revistas con temas de Salud Mental y Socio Políticos. Cuenta con 7 libros publicados. Participa en los medios de comunicación se enfoca en varias causas: Los Derechos de los niños, las relaciones familiares, El maltrato a la mujer, La Rehabilitación emocional de las familias que cuentan con un miembro afectado con discapacidad. Ha recibido varios premios y reconocimientos PUEDES VER ESTE PODCAST EN MI CANAL DE YOUTUBE --- Send in a voice message: https://anchor.fm/paula-m-zaragoza/message
Riccardo Redaelli è professore ordinario di 'Geopolitica' e di 'Storia e istituzioni dell'Asia' presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica del S. Cuore di Milano, nonché direttore del Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiSSMA) dell'Ateneo. Editorialista del quotidiano Avvenire, membro di numerosissimi consigli scientifici e direttivi.
Donatella Gnetti"Passepartout"http://www.passepartoutfestival.it/2021/“Inferni & Paradisi” è il titolo del Festival Passepartout 2021, giunto alla diciottesima edizione. Si svolgerà ad Asti da sabato 5 a domenica 13 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l'appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia. Protagonisti gli storici Alessandro Barbero, Franco Cardini, Gianni Oliva, Tomaso Montanari, Mario Renosio; gli economisti Fabrizio Barca e Carlo Cottarelli; i magistrati Nicola Gratteri e Carlo Nordio; il produttore cinematografico e imprenditore sportivo Aurelio De Laurentiis; il sociologo Marco Revelli; il presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini; il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco; i filosofi Donatella Di Cesare e Alberto Banaudi; la pastora battista Lidia Maggi; la direttrice della Fondazione Gran Paradiso Luisa Vuillermoz; gli scrittori e saggisti Manlio Graziano, Dario Fabbri, Massimo Franco, Carlo Ossola; lo scenografo Ottavio Coffano; il curatore del Museo Luzzati Sergio Noberini, il fotografo Franco Rabino; i giornalisti Alessia Conti, Beppe Gandolfo, Tarcisio Mazzeo, Azzurra Meringolo, Domenico Quirico, Antonio Rinetti, Beppe Rovera; il gruppo di musica antica La Ghironda. Così Alberto Sinigaglia presenta Passepartout 2021: "Un festival culturale che ha la cabina di regia in una grande biblioteca non può snobbare l'anno dantesco. Semmai deve onorare in Dante il primo intellettuale che ha parlato dell'Italia come patria e ha teorizzato l'impegno civile. Perciò, rispettando la formula tradizionale, continuiamo a ripassare la storia, confrontandola con il tempo presente: tra inferni vissuti e paradisi sognati. Come forse sognarono coloro che nel 1921 fondarono il partito comunista italiano e il partito nazionale fascista, inaugurando cent'anni di estremismi. Ma questo 2021 richiede di approfondire con urgenza cruciali temi di attualità. I limiti di movimento e di lavoro decisi dai governi con gli scienziati per il Covid-19 sono compatibili con la democrazia? La pandemia ha aggravato povertà, privilegi, ingiustizie, le differenze tra Nord e Sud: come uscire dalla trappola? Il male, il pericolo e la paura hanno nuociuto al dialogo tra le religioni? Papa Francesco ha più nemici come capo della Chiesa o per le profezie ecologiche? A che punto è la salute ambientale della Terra? E a che punto è la salute geopolitica del pianeta con America contro Russia e Cina, con le debolezze dell'Europa, con le popolazioni sterminate in Africa? Che cosa resta delle Primavere arabe, dieci anni dopo? Altri due scenari si impongono: la giustizia e la scuola. La prima pretende una riforma della magistratura che la renda più rapida e indipendente dalla politica. La seconda deve in fretta adeguarsi a una rivoluzione già in atto, che vede le nuove società affidate a professionisti fortemente dotati d'un insieme di saperi tecnologici e di umanesimo. Storici, economisti, scrittori, filosofi, sociologi, giornalisti ci aiuteranno ad approfondire questi argomenti, ci aiuteranno a ragionare, condividendo l'ecologia della mente che in tanti cercano a Passepartout".Gli incontri, introdotti da Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca, si terranno nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con ingresso da via Carducci 64, e al Palco 19 (via Ospedale 19, a pochi passi da Piazza Alfieri). In conformità alle attuali disposizioni sanitarie, i posti saranno limitati e si potrà entrare esclusivamente previa prenotazione. Due le anteprime di introduzione a Passepartout: la presentazione del volume “All'inferno e ritorno” di Carlo Cottarelli il 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri; la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, il 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor. E due gli appuntamenti finali extra: lunedì 14 giugno alle 18 nel cortile di Palazzo Mazzola per “La Grande Storia a… Palazzo Mazzola” l'incontro con Domenico Quirico “Da un inviato di guerra sul fronte di Marengo”, dedicato alla figura di Napoleone Bonaparte; a seguire alle 21 nel cortile della Biblioteca il Gruppo di musica antica La Ghironda metterà in scena la “Farsa del bracho et del milaneiso inamorato in Ast” di Giovan Giorgio Alione, per celebrare i 500 anni dalla pubblicazione a stampa dell'Opera Jocunda di Alione, di cui la Farsa fa parte.“Non potrebbe esserci modo migliore di Passepartout per inaugurare la lunga estate culturale astigiana – commentano il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore alla cultura Gianfranco Imerito – con un programma interdisciplinare, come sempre ricco di ospiti e spunti di confronto, che ogni anno porta la nostra città alla ribalta, anche nazionale, grazie a un'offerta di qualità che da ben 18 anni è una garanzia. Anche in questa ottica ci è sembrato ideale inserire a chiosa del calendario l'incontro con Domenico Quirico che funge anche da anteprima alla ripresa degli appuntamenti della Grande Storia a Teatro, sempre molti seguiti”.Molto atteso il ritorno di Carlo Cottarelli, che giovedì 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri presenta il libro “All'Inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica” (Feltrinelli). Lo affiancherà sul palco Antonio Rinetti. Precipitati nel baratro dell'emergenza, abbiamo una grande opportunità: correggere molti errori ripetuti nel passato per aprire strade che accompagnino il nostro Paese in un futuro migliore. L'Italia ha bisogno di tornare a crescere, ma in modo sostenibile dal punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Quali sono le sfide che dobbiamo raccogliere per raggiungere una crescita del 2 per cento l'anno? E che tipo di giustizia sociale vogliamo? Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni. Dopo essersi laureato in Economia a Siena e aver conseguito il Master presso la London School of Economics, Carlo Cottarelli ha lavorato nel dipartimento ricerca della Banca d'Italia e poi all'Eni. Dal 1988 lavora per il Fondo Monetario Internazionale, per cui ha ricoperto vari incarichi in diversi dipartimenti. Dal 2013 al 2014 è stato Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, e dal 2014 al 2017 è stato direttore esecutivo del FMI. Dal 2017 è direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell'università Cattolica di Milano e visiting professor presso l'università Bocconi. È autore di numerosi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, e sull'inflazione.Antonio Rinetti, astigiano, dopo la laurea in giurisprudenza ha ricoperto posizioni apicali nell'ambito della gestione delle risorse umane presso numerose aziende e istituzioni bancarie internazionali. Editorialista del mensile ‘Persone e conoscenze', dal 2015 è membro del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Astense.Un'altra anteprima del festival si terrà venerdì 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor di Piazza San Giuseppe, con la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna. Lo presenteranno Mario Renosio e Franco Rabino. Si tratta di un raro documento filmato del XXVII Congresso del Partito Socialista Italiano svoltosi a Livorno, al Teatro Goldoni, dal 15 al 21 gennaio 1921, che portò alla scissione e alla nascita del Partito Comunista d'Italia. Il film, della durata di 30 minuti, non ebbe mai un visto di censura.Mario Renosio, direttore dell'Israt, ha pubblicato saggi e articoli e curato percorsi didattici di storia locale sulla società contadina, sulla storia del movimento partigiano, della deportazione, dei partiti politici e dei movimenti sindacali nell'Astigiano, sul terrorismo e sulla lotta armata in Italia. Per l'Israt è autore o coautore di numerosi volumi, oltre che co-curatore dell'allestimento di vari progetti museali. Franco Rabino, fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l'insegnamento e l'attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell'identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La vita è una startup è un libro che è una provocazione ed uno stimolo a noi adulti e ne parliamo con l'autore, Giustiniano La VecchiaNella vita ci sono sempre due scelte: accettare le condizioni in cui viviamo con le relative conseguenze o assumersi le responsabilità di cambiarle. Siamo in teoria prigionieri di una società dove fare il minimo sindacale, accettare lo status quo e la mediocrità rappresentano gli unici modelli con cui condividere la nostra esistenza senza provare a cambiarla. Siamo ancorati a modelli che altri hanno scelto per noi, imposti da chi fa della mediocrità il suo stile di vita. Una buona parte delle nuove generazioni non vuole vivere e agire quindi, vuole cambiare i modelli. Stiamo parlando di una generazione che inizia il percorso di preparazione al mondo produttivo sapendo che non avrà alcuna certezza e che, pur laureandosi, con tutta probabilità dovrà adattarsi a modelli che non sono stati minimamente menzionati durante il loro percorso di formazione; e così, quando si affacciano al mondo del lavoro, rimangono del tutto disorientati e impreparatiChi libera il talento delle nuove generazioni?Non possiamo continuare a criticarle, siamo noi adulti che li abbiamo preparati e resi eventualmente fragili.E' arrivato il momento di tornare ad avere il ruolo che ci compete: Ispiratori e Ispiratrici del nuovo millennio e non amici dei figliGiustiniano si definisce un Social innovator; autore, speaker e inspiring people, con un profondo aggiornamento sui metodi emergenti di gestione e sviluppo delle organizzazioni del XXI secolo, sulla base di approcci sistemici, collaborativi e creativi.Specializzato in processi di gestione dell'innovazione sociale , trasformazione culturale , intelligenza emotiva, intelligenza sociale e collettiva e al cambio generazionale, Collegato con alcuni dei movimenti globali più avanzati sull'evoluzione della società post-industriale. Divulgatore e sostenitore del pensiero creativo (immaginazione, idee, innovazione) all'interno delle organizzazioni, dove gli esseri umani rappresentano il presente, futuro e il vero valore dell'impresa.Fondatore della comunità Nomadi Creativi e dell'associazione no porfit Hubrains una vera scuola di libero pensiero per le nuove generazioni Autore del nuovo libro: La vita è una startup e de “ La vita è una startup, istruzioni per l'uso” un vero passaggio di testimone tra genitori e figli, tra vecchie e nuove generazioni.Editorialista sulla rivista Class dedicata ai processi di cambiamento nelle organizzazioniIl profilo LinkedIn di Giustiniano La Vecchiahttps://www.linkedin.com/in/giustinianolavecchia/Il suo sitohttps://giustinianolavecchia.it/E per tenerti aggiornato su FBUIl sitohttps://familybusinessunit.com/La nostra newsletterhttps://familybusinessunit.com/comincia-subito/E il canale telegramhttps://t.me/fbuclub
Gregorio Corigliano, laureato in Economia all'Università di Messina nel 1970, è giornalista professionista.È stato Capo Ufficio stampa dell'Ente provinciale per il Turismo di Reggio Calabria.Dal 1982 in RAI, dove percorre tutta la carriera professionale fino a diventare Capo Redattore della sede regionale della Calabria. In RAI ha seguito i principali avvenimenti di cronaca degli anni '80-'90 e poi gli eventi politici fino al 2010.Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il “Premio Cultura” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Premio Brutium”, il “Premio Crotone Pitagora”, il “Premio Valarioti”.Ha pubblicato i volumi: Un po' di noi – Storia di un viaggio in Calabria che ancora continua. (Ed. Pentagono), I diari di mio padre (Pellegrini editore).Editorialista del “Quotidiano del Sud”.È stato Presidente del Circolo della Stampa “Mariarosaria Sessa” di Cosenza.
Leonardo Becchetti"L'economia tra il venerdì e il sabato"Le buone pratiche del cittadino consum-attoreVita e Pensiero http://vitaepensiero.it/Insostenibilità ambientale, instabilità sociale, la contraddizione in termini della corsa al ribasso di prezzi e salari, il rapporto irrisolto con la burocrazia: anche prima dello shock causato dalla pandemia erano molti i segnali di pericolo provenienti da un sistema economico che oggi più che mai esige di essere rifondato su basi di maggior equità e responsabilità. In questo contesto assume rinnovata attualità la lezione dell'Economia Civile, della quale Leonardo Becchetti è uno degli interpreti più autorevoli e originali. L'iniziativa passa dunque al cittadino consum-attore, una figura inedita che ha già imparato a far ascoltare la propria voce nelle manifestazioni in difesa della Terra promosse dall'attivista Greta Thunberg, nelle varie declinazioni del ‘voto col portafoglio', nelle tante e sorprendenti pratiche di condivisione imprenditoriale. Una sfida che investe in maniera diretta il nostro Paese, ma che è in effetti di portata globale, come globale è la crisi che ci troviamo ad affrontare. «Professore, ce la faremo?», si sente chiedere spesso Becchetti. Questo libro spiega come e perché la risposta è senza dubbio positiva. E molto incoraggiante.Leonardo Becchetti è professore ordinario di Economia politica presso l'Università di Roma Tor Vergata. Editorialista del quotidiano «Avvenire», è cofondatore di molte iniziative di Economia Civile, dagli Slot Mob contro l'azzardo a realtà come NeXt, Eye on Buy e Gioosto. Svolge attività di sensibilizzazione attraverso i social network ed è autore di numerosi saggi, di taglio sia divulgativo sia specialistico. Tra i più recenti ricordiamo: Wikieconomia (Bologna 2014), Capire l'economia in sette passi (Roma 2016), Neuroscettici. Perché uscire dall'euro sarebbe una follia (Milano 2019) e Bergoglionomics. La rivoluzione sobria di papa Francesco (Roma 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Nella puntata di oggi, tra i nostri ospiti: l'On. Laura Castelli M5S, viceministro dell'Economia e delle Finanze; Mario Seminerio, Economista e investitore professionale. Editorialista economico; Alessandro Vespignani, fisico, esperto di sistem...
Cosa è successo al Paese che abbiamo sognato e amato, quell'approdo sicuro e terra di libertà che ci ha sedotto col cinema, la musica e la cultura? Dietro lo scontro con la Cina e gli effetti drammatici della pandemia del coronavirus, divampano i rischi di una bancarotta sociale ed economica che Massimo Gaggi esamina e racconta in questo libro: un accorato «processo» agli Stati Uniti in una fase molto delicata sui fronti domestico e internazionale.Massimo Gaggi, Editorialista del Corriere della Sera e Autore del libro Riro Maniscalco, Scrittore e musicistaAcquista il libro: http://www.solferinolibri.it/libri/crack-america/?refresh_ce-cp
SIGUEN LAS MANIFESTACIONES PACIFICAS EN CONTRA DE AMLO Y EPIGMENIO IBARRA, QUIEN ES GRAN COMUNICADOR, HA TOMADO EL PAPEL DE INFLUENCIAR AL PRESIDENTE EN LA 4 T. EL ENEMIGO PÚBLICO #1 DE MÉXICO ES LÓPEZ OBRADOR. LA EDITORIALISTA BEATRIZ PAGÉS LE LLAMA PRESIDENTE FATIGADO, ENOJADO Y PRESA DEL DELIRIO. CRECEN PROTESTAS CONTRA AMLO. --- Support this podcast: https://anchor.fm/franciscomanuelduranrosil/support
Massimiliano Panarari"Vicino/Lontano on"https://www.vicinolontano.it/Oggi, 18 maggio, alle 19 la lectio magistralis del Premio Pulitzer statunitense Jared Diamond, autore di world sellers come Armi, acciaio, malattie e del recente Crisi il Forum digitale “Vicino/lontano On. Dialoghi al tempo del virus”, un ciclo di sei appuntamenti, trasmessi in diretta streaming sul sito vicinolontano.it nelle date in cui avrebbe dovuto svolgersi, a Udine, la 16^ edizione del Festival vicino/lontano e del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, rinviati all'autunno. Ambiente, dinamiche geopolitiche, implicazioni socio-politiche, prospettive dell'economia, riflessioni filosofiche e antropologiche saranno al centro della proposta di “Vicino/lontano On”: fra i protagonisti anche il metereologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, l'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, i sociologi Stefano Allievi e Massimiliano Panarari, gli economisti Leonardo Becchetti, Patrizio Bianchi e Antonio Massarutto, la politologa Nadia Urbinati, i filosofi Pier Aldo Rovatti e Umberto Curi, i finalisti del Premio Terzani 2020: Amin Malalouf, Erika Fatland, Francesca Mannocchi, Ece Temelkuran, Behrouz Boochani. Nel secondo appuntamento della prima giornata, lunedì sera alle 21, focus sull'emergenza climatico-ambientale. Vicino/lontano si confronterà nel merito con il filosofo della scienza, sociologo e antropologo Bruno Latour, una delle voci più autorevoli del nostro tempo, docente a Sciences Po a Parigi e alla London School of Economics and Political Science, in uscita per Meltemi con La sfida di Gaia. Il nuovo equilibrio climatico. «Ci troviamo in una situazione dalle dimensioni bibliche e gli italiani sanno bene di cosa parlo – spiega Latour - L'ipotesi “Gaia” ci riporta a James Lovelock e Lynn Margulis, un'invenzione politica, morale, scientifica ed estetica degli anni Sessanta che nulla ha a che vedere con la versione “popolarizzata” di Gaia quale terra madre e “materna”. Il concetto chiave è quello di abitabilità, perché sono i viventi ad aver plasmato le condizioni di abitabilità sulla terra. Sul piano politico, in questo momento di crisi pandemica, la domanda diventa: lo stato che deve proteggerci dal virus e di cui accettiamo le imposizioni, sarà in grado di proteggere anche l'abitabilità dei viventi, oltre che di imporci regole di comportamento? Perché la crisi adesso è sanitaria, ma dietro a questa crisi la questione riguarda le condizioni di abitabilità di un pianeta su cui l'uomo ha avuto un impatto logorante». Intorno alle parole di Bruno Latour converseranno il giornalista Marco Pacini, che condurrà la serata, e il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, entrando nel vivo della complessità della sfida che ci attende. Chiuderà la serata l'intervento di Erika Fatland, scrittrice e antropologa norvegese, nel 2016 selezionata da Literary Europe Live tra le dieci voci emergenti più interessanti d'Europa. Il suo volume, La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, uscito in tredici Paesi, è tra i cinque finalisti del Premio Terzani 2020. Letture saranno proposte in diretta dalla poetessa e autrice Chiara Carminati, l'incontro si chiuderà sulle note del contributo musicale del Coro la Tela (Vicino/lontano 2016).Guido Gili, Massimiliano Panarari"La credibilità politica"Radici, forme, prospettive di un concetto inattualeMarsilio Editorihttp://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/2970545/la-credibilit-politicaTutti la cercano. Molti ne lamentano l'assenza. È la credibilità, cardine della vita politica e dell'ordinamento democratico tanto decantato quanto trascurato. Cos'è la credibilità? Chi è credibile e perché? Quali sono le radici e le forme della credibilità politica? Come circola all'interno della società? A quali rischi è soggetta e qualipatologie ne derivano? A che cosa si può fare appello per restituire credibilità alla politica? Attraverso questo percorso gli autori intendono riaffermare la sua centralità nella teoria e nelle pratiche politiche, poiché di credibilità, sebbene in forme originali e con fondamenti nuovi, le società democratiche hanno quanto mai bisogno, soprattutto oggi.Massimiliano Panarari è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. Insegna all'Università luiss Guido Carli di Roma, alla luiss School of Government e all'Università Luigi Bocconi di Milano. Editorialista dei quotidiani «La Stampa», «Il Mattino di Padova», «Il Piccolo» e «Giornale di Brescia», collabora con «L'Espresso» e «Il Venerdì di Repubblica». Autore de L'egemonia sottoculturale (2010) e Poteri e Informazione (2017), per Marsilio ha pubblicato Elogio delle minoranze. Le occasioni mancate dell'Italia (con Franco Motta, 2012). Ha curato l'ultima edizione della Storia del giornalismo italiano di Paolo Murialdi (2014) e Alfabeto Grillo. Dizionario critico ragionato del Movimento 5 Stelle (con Marco Laudonio, 2014). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Gabriele Di Luca"E quindi uscimmo a rivedere la gente"Diario dalla Grande ReclusioneEdizioni Alphabetahttp://www.edizionialphabeta.it/it/Gabriele_Di_Luca/351/infoTappati in casa facciamo una vita da bruchi, grigi e striscianti (e mancando la possibilità di andare dal parrucchiere, anche molto pelosi): quando usciremo, ci scopriremo forse farfalle?Dapprima una notizia che rimbalza da un angolo lontano del pianeta, poi uno spettro che comincia ad aggirarsi sulle nostre vite, infine una realtà con cui fare i conti quotidianamente, ora dopo ora. Una realtà inedita, inconcepibile, drammatica. Che sconvolge la nostra esistenza e il nostro immaginario.Questo libro nasce come reazione alla reclusione forzata in casa a seguito del dilagare del Coronavirus e dei provvedimenti di sicurezza pubblica imposti dai decreti di inizio marzo 2020. Prende forma dalla necessità di testimoniare la propria condizione di isolamento e smarrimento.Con leggerezza e malinconia, con ironia e sottigliezza, il noto corsivista altoatesino Gabriele Di Luca compone ogni giorno su Facebook un decalogo di riflessioni, sensazioni, citazioni o frammenti narrativi capaci di connetterlo in modo più intimo ai frequentatori della sua bacheca, dando loro un appuntamento fisso (verso le sei del pomeriggio) dentro la sua “bolla”. Cerca in questo modo di conservare una relazione con il mondo che pure continua a esserci là fuori, con brandelli di ostinata esistenza sociale che si sforza di far arrivare dentro ciò che scrive. Ritma l'accadere e più spesso il non accadere degli eventi, costruendo una trama solo apparentemente sconnessa di pensieri e lasciando a chi li legge la libertà di metterli in relazione con il proprio stato d'animo. Fino a proiettare ansie e desideri in un bizzarro alter ego che pian piano gli ruba la scena. Nell'attesa di ritornare, prima o poi, a riveder la gente.Gabriele Di LucaNato a Livorno nel 1967, si è laureato in Filosofia all'Università di Bologna e risiede da più di vent'anni in provincia di Bolzano, dove esercita le professioni d'insegnante e traduttore. Editorialista del quotidiano «Corriere dell'Alto Adige» e «Corriere del Trentino», collabora con il portale d'informazione bilingue «salto.bz» e con il settimanale «ff».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Aggiornamenti sulla pandemia da Coronavirus, tra i nostri ospiti: Marco Leonardi, Professore di Economia all'Università Statale di Milano, dipartimento economia del PD; Mario Seminerio, Economista e investitore professionale. Editorialista eco...
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
APPALTI G8, ASSOLTO GUIDO BERTOLASO: Guido Bertolaso, ex Capo della Protezione Civile. - ITALIA AL VOTO, TRA STORIA E POLITICA: Paolo Mieli, giornalista e storico. Editorialista del Corriere della Sera. SONDAGGI POLITICI, ULTIME TENDENZE: Lorenzo Pregl...
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SUMMIT SICUREZZA: BOMBA SPORCA - Gianni Riotta, Editorialista de La Stampa - LA SCUOLA DEI FIGLI DEI SEPARATI - Carlo Rimini, Avvocato Diritto di Famiglia
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Gianni Riotta, Editorialista "La Stampa" - TERRORISMO ISLAMICO - Stefano Dambruoso, Magistrato
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? -Sergio Rizzo, Inviato ed Editorialista del Corriere della Sera - PROTESTA CONTRO BANCA MARCHE - Fenesia Calluso, Inviata GR1 da Jesi
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTE? - Oliviero Beha, Editorialista de "Il Fatto Quotidiano" - LE (INUTILI) INDAGINI PARLAMENTARI - Luca Rocca, Giornalista de Il Tempo
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Paolo Graldi, Editorialista de Il Messaggero e Il Mattino - DIRIGENTI IN PENSIONE TORNANO A RICCHI INCARICHI - Umberto Fantigrossi, presidente avv. amministrativista.
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Gian Antonio Stella, Editorialista del Corriere della Sera -
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Bruno Manfellotto, Editorialista de l'Espresso - APPROVATO PRN: PASSEGGERI AEREI - Marco Zatterin, corrispondente La Stampa da Bruxelles
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Gianni Riotta, Editorialista de La Stampa - PROCESSO MAFIA-CAPITALE - Fenesia Calluso, Inviata GR1 -
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Bruno Manfellotto, Editorialista de L'Espresso - MARINO INDAGATO - Beniamino Migliucci, Presidente Unioni delle Camere Penali -
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FARMACO KILLER : LA GIUSTIZIA PUO' ATTENDERE - Gian Antonio Stella, Editorialista del Corriere delle Sera - UNITI NELLA VITA - Daniele Fogli, Responsabile SEFIT
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SENTENZA RUBY - Beniamino Migliucci, Pres. Unione Camere Penali - POKER ONLINE - Gian Antonio Stella, Editorialista del Corriere dela Sera - Andrea Palazzolo, Docente di Diritto Commerciale Luis di Roma
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SICUREZZA E CONTROLLI STRADALI - Giordano Biserni, Presidente ASAPS - Enrico De Vita, Editorialista di Automoto.it e Auto - FESTIVAL DEL DIRITTO - Stefano Rodotà, Giusrista/Responsabile Scientifico del ''Festival del Diritto''- LAVORO INTERINALE AND CO. - Dario Di Vico, Inviato del Corriere della Sera.
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Moni Ovadia - Musicista, Attore e Scrittore - TASSE E PRIVILEGI - Benedetto Santacroce, Tributarista - Sergio Rizzo, Editorialista e inviato del Corriere della Sera.
ARTICOLO 18 E LAVORO - Fabio Rusconi, Presidente AGI -Sergio Rizzo, Editorialista e inviato del Corriere della Sera - LAVORO E MESTIERI DEL FUTURO - Sergio Rizzo, Editorialista e inviato del Corriere della Sera - Giorgio Mulè, Direttore di Panorama
Rassegna Stampa con Paolo Graldi, Editorialista del Messaggero - "VITALIZI D'ORO DA RESTITUIRE" - Diego Molter, Presidente Consiglio Regionale del Trentino - Gian Antonio Stella, Editorialista del Corriere della Sera.
VITALIZI D'ORO - Diego Molter, Presidente Consiglio Regionale del Trentino - Gian Antonio Stella, Editorialista del Corriere della Sera. SMALTIMENTO RIFIUTI FAI DA TE -Luciano Belloni, titolare ristorante "Zeffirino" di Genova - Benedetto Santacroce, Prof. Diritto Fiscalità Internazionale Università N. Cusano di Roma
Gorizia 10/03/2007 - Conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa popolare per l'elezione diretta del Difensore Civico
Dibattito sull'eutanasia a Radio Onde Furlane - Udine 17/01/07
Dibattito sull'eutanasia a Radio Onde Furlane - Udine 17/01/07
No Taliban No Vatican - Manifestazione anticlericale - Udine 21/10/2006