Podcasts about getzemani

  • 14PODCASTS
  • 17EPISODES
  • 57mAVG DURATION
  • ?INFREQUENT EPISODES
  • Apr 19, 2025LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about getzemani

Latest podcast episodes about getzemani

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy
Bacaan-bacaan dan renungan Sabda Tuhan pada hari Minggu Paskah, 20 April 2025

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy

Play Episode Listen Later Apr 19, 2025 11:32


Dibawakan oleh Hendry, Rini, Tirto dan Pater Peter, SDB dari Komunitas Pukat Labuan Bajo di Keuskupan Labuan Bajo, Indonesia. Kisah Para Rasul 10: 34a.37-43; Mazmur tg 118: 1-2.16ab-17.22-23; Kolose 3: 1-4; Yohanes 20: 1-9KITA BERSORAK: ALLELUIA Renungan kita pada hari Minggu, Hari Raya Paskah iniialah: Kita Bersorak: Alleluia. Seorang bocah laki-laki yang masih sekolah diTaman Kanak-Kanak, ikut menyaksikan tablo Jalan Salib di gereja bersamakeluarganya. Ia ditemani kedua orang tuanya dan kakaknya perempuan. Kakek danneneknya juga ikut, sehingga mereka sebagai keluarga yang lengkap menghadiriibadat Jumat Agung pagi itu. Yang sungguh membuat lengkap ialah kakak sulungbocah itu, berusia 17 tahun dan siswa SMA kelas 3, yang berperan sebagai YesusKristus di dalam tablo itu. Bocah itu mulai menangis ketika melihat kakaknya disiksa,dipukul, diinjak, memikul salib kayu hitam dan dipaksa untuk berjalan.Tangisannya semakin keras pada saat Yesus dilucuti seluruh pakaiannya, kemudiandipakukan tubuhnya pada salib besar dan kokoh. Seterusnya, ketika salib ituditegakkan dan tubuh Yesus bergantung padanya, bocah itu menutup wajahnyasambil menangis sejadi-jadinya. Ia membenamkan diri dalam pelukan ibundanya,sambil bapaknya terus-menerus mengusap kepalanya untuk menenangkan dia. Begitu tablo Jalan Salib itu selesai, kakak sulungnya yangmemerankan Yesus bertemu dengan keluarga. Si bocah dipeluk dan digendong sangkakak. Ia sudah bangkit dan gembira, melebih semua rasa gembiranya selama ini,karena ia berjumpa dengan kakaknya dalam keadaan yang normal, segar, dan ceria.Seluruh keluarga juga ikut bergembira. Tangisan dan kesedihan bocah itu cukupmenjadi contoh konkret bagi kita semua yang mengikuti semua proses peristiwaYesus, sejak dari ruang atas tempat perjamuan malam terakhir sampaipemakamannya. Tahap pertama ini adalah penderitaan dan kematian. Tahap kedua yang menyusul ialah kepenuhan kehendak Allah,karena penderitaan dan kematian itu berubah menjadi suka cita dan kehidupan.Suasana dan pengalaman yang menyelimuti seluruh kehidupan lahir-batin kita yangmenjadi buah perubahan ini ialah sorak-sorai di seluruh alam semesta: Alleluia.Kehidupan dan keselamatan untuk memiliki karunia kehidupan abadi menjadi milikkita. Pengalaman Yesus adalah sebuah kenyataan, yang telah dipersiapkan olehTuhan melalui: penciptaan manusia, kejatuhan di dalam dosa, keluarnya bangsaterpilih dari Mesir, pewartaan para nabi, dan sampai puncaknya pada peristiwakedatangan Yesus orang Nazareth. Seluruh pengalaman itu, sepatutnya menjadi model bagiperjalanan hidup setiap pribadi kita dan komunitas orang beriman, maka poladasar yang kita ikuti sangat perlu berbentuk “dari taman Getzemani ke Golgota”kemudian memuncak pada kebangkitan. Dengan kata lain, kita akan mencapaikebahagian dan kemuliaan hanya dengan melalui perjuangan, penderitaan dankematian. Tidak ada kemuliaan tanpa penderitaan. Tidak ada kehidupan tanpakematian. Spiritualitas salib dan kebangkitan ini perlu menjadi pedoman hidupkita semua.Marilah kita berdoa. Dalam nama Bapa ... Ya Tuhan Yesus,terima kasih atas penderitaan dan kebangkitan-Mu yang menyelamatkan kami. SalamMaria penuh rahmat ... Dalam nama Bapa ...

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Signore insegnaci a pregare - Pregare nel mezzo del silenzio | 15 Maggio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later May 15, 2022


Cosa succede quando preghi nel mezzo del silenzio? Quando Dio sembra aver "interrotto il collegamento", disinteressarsi alle tue preghiere? Dio non smette mai di rispondere; nessuna preghiera andrà persa. Prima o poi, in Terra o in Cielo, troverà risposta. --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minuti Siamo alla terza ed ultima settimana della nostra serie sulla preghiera. Finora abbiamo visto che la preghiera inizia alla presenza di Dio e che, attraverso la preghiera, abbiamo l'autorità di portare il Cielo sulla Terra.  Abbiamo capito che la preghiera è in definitiva un invito di Dio ad avere relazione con lui.  Che cosa facciamo allora di ciò che abbiamo compreso quando viviamo momenti di preghiera senza risposta, momenti in cui sentiamo che Dio è silenzioso, momenti in cui, come dice Pete Greig, "E' come Dio avesse disattivato l'audio"?  Come si concilia la scrittura che dice:  "Egli mi invocherà e io gli risponderò" (Salmo 91:15)  con quest'altra scrittura? "Fino a quando, o Signore, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me? Guarda, rispondimi, o Signore, mio Dio! Illumina i miei occhi perché io non mi addormenti del sonno della morte." (Salmo 13:1-3) Non c'è niente di più doloroso e desolante che sentire che Dio non ci ascolta o, peggio, che ci ascolta ma non se ne cura.  Come cristiani abbiamo il dovere di affrontare questo onestamente, perché a un certo punto sarà una nostra esperienza di vita e sicuramente in quella di qualcuno che amiamo.  Abbiamo bisogno di risposte per noi stessi e per loro; come possiamo guarire se viviamo costantemente nella delusione; come possiamo dire la verità se non possiamo essere onesti riguardo al dubbio; e, si badi bene, lottare con questo non è un segno di mancanza di fede, non permettete che qualcuno vi dica il contrario. Il dolore, la delusione, la paura fanno parte dell'esperienza umana e se non vi siete mai scontrati con questo nella vostra vita, allora vi dico con rispetto che non avete vissuto nella realtà.  Shakespeare lo sapeva: "Urlate, urlate, urlate! Oh, voi siete uomini di pietra: avessi io le vostre lingue e occhi, li userei così che la volta del cielo si spacca. " (Shakespeare Re Lear - trad. Sanguineti). Gli schiavi nei campi di cotone lo sapevano: "A volte sono giù Oh, sì, Signore A volte sono quasi a terra Oh, sì, Signore nessuno conosce i problemi che ho visto." (Nobody knows – Canto Spiritual Nero) Lo sapevo anche io, quando nel mio diario, dopo un particolare atto di tradimento, disegnavo semplicemente un urlo. Dio dice che fascerà i cuori spezzati, ma non può farlo se neghiamo l'esistenza di queste cose. Non abbiamo il diritto di predicare la speranza, se non possiamo riconoscere la disperazione. Dobbiamo avere una teologia che cammini nella valle con la stessa forza di quella che abbiamo sulle cime delle montagne. Vediamo tre domande: Come farò a superare tutto questo?Dov'è Dio quando il Cielo tace?Quando saranno esaudite le mie preghiere? La prima di queste domande è:  Come farò a superare tutto questo? "Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. E disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». Andato un po' più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui.  Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi»." (Marco 14:32-36) La parola "oppressa" qui significa che Gesù è circondato dal dolore, il modo in cui lo avvolge è soffocante; Gesù qui sta sull'orlo di un totale crollo emotivo, spirituale e fisico. Come farà a superare tutto questo?  Quattro principi che dovremmo prendere come modello per sopravvivere ai momenti di desolazione nostri o degli altri. PostoPersonePreghieraProposito Quando ci sentiamo sopraffatti o oppressi, abbiamo bisogno di essere in un posto, in un luogo e con delle persone con le quali ci sentiamo al sicuro e di cui possiamo fidarci per stare al nostro fianco e camminare con noi attraverso la valle.  Quando il mio matrimonio è finito, ho chiesto a tre amici di essere i miei compagni di preghiera, ad un'altra di essere quella con cui potevo semplicemente sedermi e piangere, e ad un'altra ancora di essere la mia amica per le feste, quella affidata al ruolo di individuare quando ero giù e di chiamarmi e dire: "Dai, andiamo al Salsa Bar". Ringrazio Dio per ognuna di loro, perché i loro modi diversi di servirmi hanno salvato me e i miei ragazzi nel momento del bisogno.  Tieniti al sicuro quando stai soffrendo. E a tua volta sii un posto sicuro per gli altri.  Quando siamo giù possiamo non averne voglia, ma dobbiamo continuare a pregare e ad aggrapparci alle promesse delle Scritture. Le nostre preghiere potrebbero essere nient'altro che quel mio grido silenzioso, ma se è tutto ciò che possiamo offrire, allora è ciò che offriamo. Infine, forse la cosa più difficile di tutte, è cercare di trovare proposito, uno scopo. Lo scopo non è ignorare il dolore, o far finta che non ci sia, e nemmeno gioirne. Gesù nel Getzemani non ha mai detto di essere felice di ciò che stava per subire, ma sapeva di potersi fidare del Padre e che, per la gioia che avrebbe trovato dall'altra parte, era qualcosa che poteva affrontare. Come dice Pete Grieg: "Trova uno scopo nel dolore quando puoi, e trova uno scopo nonostante il dolore quando non puoi". Dov'è Dio quando il Cielo tace? “Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte, senza interruzione.” (Salmo 22:2)  Voglio incoraggiarvi a capire che la Bibbia è assolutamente onesta (probabilmente più di noi) riguardo all'apparente silenzio di Dio. I salmi sono certamente pieni di grida che chiedono a Dio di alzarsi e rispondere.  Ma se il silenzio fosse qualcos'altro, come dice Pete Greig: "Il silenzio di Dio non è la sua assenza, ma piuttosto la sua presenza in un'altra forma"?  E se lo vedessimo non come un'assenza di Dio, ma piuttosto come un tempo di attesa? Diamo uno sguardo ad alcune Scritture. “Il Signore è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca.” (Lamentazioni 3:25 ) “Spera nel Signore! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sì, spera nel Signore!” (Salmo 27:14  “Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.” (Michea 7:7) Viviamo in un mondo di gratificazione istantanea: lo voglio, lo voglio subito. Il fatto che possiamo essere connessi agli altri 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - abbiamo persino un acronimo, FOMO (“Fear Of Missing Out”, che vuol dire paura di perdersi qualcosa) può sembrare che la pazienza e l'attesa non siano necessarie e certamente non sono più virtù. Eppure il frutto dello Spirito comprende la pazienza.  Ma quando l'attesa continua, e continua, e continua, è davvero facile che l'attesa diventi un luogo di incertezza. Ciò che ci aiuterà a superare questo periodo è una “memoria muscolare” ben sviluppata di "sante abitudini".  Leggere Cantare RicordareSperare Leggete la Bibbia! Ci viene promesso che la Parola non torna mai vuota a Dio;  le frasi possono essere confuse e nel presente senza conforto, ma qualcosa sarà all'opera in noi nel profondo della nostra anima. Cantate! Il Salmo 145:2 dice "Ogni giorno ti loderò", non quando ne ho voglia o quando mi sento felice, ma ogni giorno;  Ricordate! e pensa a tutte le volte che Dio ha risposto alle tue preghiere - io tengo un diario e quando mi sento scoraggiata amo leggere i modi in cui Dio ha operato in me e attraverso di me in passato; aggrappatevi alla speranza “Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.” (Ebrei 10:23) Tenere duro richiede uno sforzo, è un atto della nostra volontà. Può non avere senso per noi, ma lo facciamo, perché? Perché ci si può fidare di Dio. L'attesa non deve essere per forza un periodo in cui non succede nulla, ma può essere un momento in cui incontriamo Dio in modi nuovi e più profondi. E la domanda finale: Quando saranno esaudite le mie preghiere? Spero che questa panoramica necessariamente rapida e breve di questo argomento così importante non vi abbia lasciato sconcertati. E spero davvero che quello che sto per dire non sembri banale, o una sorta di scappatoia cristiana.  Vivere nel periodo delle preghiere non esaudite può essere profondamente doloroso. Quando possiamo aspettarci che finisca e sentire Dio?  Lo dico con cautela, ma a volte non sarà in questa vita.  “Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono. Quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.” (Apocalisse 5:7-8) Questa è un'immagine di Gesù alla fine dei tempi - è il colui del versetto 7 - al momento di porre fine a questa vecchia terra e alle sue vie. È a questo punto che ogni preghiera sarà esaudita. Così ha spiegato il teologo Herrbert Lockyer: "I veri odori (l'incenso profumato nelle coppe del cielo) sono le preghiere del cuore dei figli di Dio... Ogni preghiera che è scoppiata in un singhiozzo da un cuore agonizzante, ogni sospiro del cristiano isolato ed in difficoltà, ogni gemito di chi tende verso Dio, si mescola qui con i canti di chi è felice e dei trionfatori". Nelle coppe d'oro ci sono le preghiere profumate dei santi in attesa di risposte. È un'immagine davvero bella, ma quale conforto e quale significato possiamo trovare nel qui e ora? Dobbiamo tornare al primo punto che ho sollevato tre settimane fa, ossia che la preghiera consiste nel sedersi con Dio e vedere la realtà dalla sua prospettiva. Come dice Peter Greig, "Forse noi vogliamo che sia riparata, ma Dio vuole che sia benedetta".  Nel qui e ora potrebbe non esserci nessuna guarigione, nessun marito, nessuna risoluzione della situazione.  Dobbiamo chiederci: "Come può essere redento, se non può essere rimosso?".   La mia amica Ruth era una maestra di scuola elementare e un pastore di successo nella mia chiesa battista locale, amava il suo lavoro e il suo ministero, entrambi erano fiorenti e lei stava facendo un ottimo lavoro. Poi un giorno si è svegliata e non riusciva a parlare, i medici non sapevano perché. La conseguenza fu che dovette lasciare sia l'insegnamento che il ministero e soffrì di un forte esaurimento nervoso di fronte a questa perdita.  Poi un giorno ci ha mandato un messaggio chiedendo di smettere di pregare per la guarigione, ma di iniziare a pregare per una rinnovata visione di ciò che Dio stava facendo.  Ora è a capo di un'associazione da lei fondata, Renew Wellbeing, che conta 150 spazi sicuri gestiti dalle chiese in collaborazione con professionisti della salute mentale; ha scritto tre libri e, pur dovendo ancora prendersi cura della sua voce, è in grado di tenere corsi di formazione e di parlare in pubblico.  Noi volevamo che fosse riparata, Dio voleva che fosse benedetta; noi volevamo che fosse rimossa, Lui voleva che fosse redenta. Vivere con una preghiera non esaudita non è facile, ma credetemi, è fattibile!  Eugene Peterson scrive: "La fede si sviluppa dagli aspetti più difficili della nostra esistenza, non dai più facili".  Lasciatemi dire questa preghiera di Ignazio su di noi: “O Cristo Gesù, quando tutto è buio e sentiamo la nostra debolezza e impotenza, dacci il senso della Tua presenza, del Tuo amore e della Tua forza. Aiutaci ad avere perfetta fiducia nel Tuo amore protettore e nel Tuo potere che rafforza, affinché nulla ci spaventi o ci preoccupi, perché, vivendo vicino a Te, vedremo la Tua mano, il Tuo scopo, la Tua volontà in tutte le cose.” Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKVIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM A BREVE--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy
Readings and meditation on the Word of God on EASTER SUNDAY, the Resurrection of the Lord, April 17, 2022

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy

Play Episode Listen Later Apr 18, 2022 8:41


Delivered by Father Peter Tukan, SDB from Salesian Community di Labuan Bajo, Indonesia. Acts 10: 34a.37-43; Rs psalm 118: 1-2.16ab-17.22-23; Colossians 3: 1-4; John 20: 1-9 WE SHOUT OUT: ALLELUIA Our meditation on this Easter Sunday has the theme: We Shout Out: Alleluia. There was a four-year-old boy, watching the dramma of the Way of the Cross in the local parish church with his family. He was accompanied by his parents and elder sister. His grandparents also came along. They were a complete family attending the Good Friday worship that morning. What really makes it complete was the boy's eldest brother, a 17 year old and a 3rd grade high school student, who played Jesus Christ. The boy started crying when he saw his brother being tortured, beaten, stepped on, carried a black wooden cross and forced to walk. His cried grew louder as Jesus was stripped of all his clothes, then nailed his body to a large and sturdy cross. Later, when the cross was erected and the body of Jesus hung on it, the boy covered his face and wept bitterly. He buried himself in his mother's arms. His father helped him calm down. As soon as the play of the Way of the Cross was finished, his eldest brother who played Jesus met with the family. The boy was hugged and carried by his brother. He was regaining and happy, above all his joy was full, because he had met his brother in a normal, fresh and cheerful state. The whole family also rejoiced. This boy's cry and sorrow certainly become example for all of us who follow the whole process of Jesus' events, from the upper room where the last supper was held to his burial. This first stage is about suffering and death. The second stage that follows is the fulfilment of God's will, because suffering and death are turned into joy and life. The atmosphere and experience that surrounds our whole inner and outer life that is the fruit of this change is the cheers and singing of the whole universe: Alleluia! The life and salvation to have the gift of everlasting life are ours. The experience of Jesus is a reality, which had been prepared by God through: the creation of man, the fall into sin, the exodus of the chosen people from Egypt, the proclamation of the prophets, and culminating in the events of the coming of Jesus the Nazarene. The whole experience should be a model for the life journey of each of us and the community of believers, so the basic pattern we follow really needs to take the form of "from the garden of Getzemani to Golgotha" then culminates in the resurrection. In other words, we will achieve happiness and glory only through struggle, suffering and death. There is no glory without suffering. There is no life without death. The spirituality of the cross and the resurrection are our true guides in our faith journey in the world. Let's pray. In the name of ... Lord Jesus, thank You for Your suffering and resurrection to save us. Hail Mary... In the name of the Father... --- Send in a voice message: https://anchor.fm/media-la-porta/message

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy
Bacaan-bacaan dan renungan Sabda Tuhan hari MINGGU PASKAH, Kebangkitan Tuhan, 17 April 2022

La Porta | Renungan Harian Katolik - Daily Meditation according to Catholic Church liturgy

Play Episode Listen Later Apr 18, 2022 9:31


Dibawakan oleh Pastor Peter Tukan, SDB dari Komunitas Salesian Don Bosco di Labuan Bajo, NTT, Keuskupan Ruteng. Kisah Para Rasul 10: 34a.37-43; Mazmur tg 118: 1-2.16ab-17.22-23; Kolose 3: 1-4; Yohanes 20: 1-9 KITA BERSORAK: ALLELUIA Renungan kita pada hari Minggu Paskah ini ialah: Kita Bersorak: Alleluia. Seorang bocah laki-laki berusia empat tahun, ikut menyaksikan tablo Jalan Salib di gereja bersama keluarganya. Ia ditemani kedua orang tuanya dan kakaknya perempuan. Kakek dan neneknya juga ikut. Mereka satu keluarga lengkap menghadiri ibadat Jumat Agung pagi itu. Yang sungguh membuat lengkap ialah kakak sulung bocah itu, berusia 17 tahun dan siswa SMA kelas 3, yang berperan sebagai Yesus Kristus. Bocah itu mulai menangis ketika melihat kakaknya disiksa, dipukul, diinjak, memikul salib kayu hitam dan dipaksa untuk berjalan. Tangisannya semakin keras pada saat Yesus dilucuti seluruh pakaiannya, kemudian dipakukan tubuhnya pada salib besar dan kokoh. Seterusnya, ketika salib itu ditegakkan dan tubuh Yesus bergantung padanya, bocah itu menutup wajahnya sambil menangis sejadi-jadinya. Ia membenamkan diri dalam pelukan ibundanya. Bapaknya ikut membuatnya tenang. Begitu tablo Jalan Salib itu selesai, kakak sulungnya yang memerankan Yesus bertemu dengan keluarga. Si bocah dipeluk dan digendong sang kakak. Ia sudah bangkit dan gembira, melebih semua rasa gembiranya selama ini, karena ia berjumpa dengan kakaknya dalam keadaan yang normal, segar, dan ceria. Seluruh keluarga juga ikut bergembira. Tangisan dan kesedihan bocah itu cukup menjadi contoh konkret bagi kita semua yang mengikuti semua proses peristiwa Yesus, sejak dari ruang atas tempat perjamuan malam terakhir sampai pemakamannya. Tahap pertama ini adalah penderitaan dan kematian. Tahap kedua yang menyusul ialah kepenuhan kehendak Allah, karena penderitaan dan kematian itu berubah menjadi suka cita dan kehidupan. Suasana dan pengalaman yang menyelimuti seluruh kehidupan lahir-batin kita yang menjadi buah perubahan ini ialah sorak-sorai di seluruh alam semesta: Alleluia. Kehidupan dan keselamatan untuk memiliki karunia kehidupan abadi menjadi milik kita. Pengalaman Yesus adalah sebuah kenyataan, yang telah dipersiapkan oleh Tuhan melalui: penciptaan manusia, kejatuhan di dalam dosa, keluarnya bangsa terpilih dari Mesir, pewartaan para nabi, dan sampai puncaknya pada peristiwa kedatangan Yesus orang Nasareth. Seluruh pengalaman itu, sepatutnya menjadi model bagi perjalanan hidup setiap pribadi kita dan komunitas orang beriman, maka pola dasar yang kita ikuti sangat perlu berbentuk “dari taman Getzemani ke Golgota” kemudian memuncak pada kebangkitan. Dengan kata lain, kita akan mencapai kebahagiaan dan kemuliaan hanya dengan melalui perjuangan, penderitaan dan kematian. Tidak ada kemuliaan tanpa penderitaan. Tidak ada kehidupan tanpa kematian. Spiritualitas salib dan kebangkitan ini perlu menjadi pedoman hidup kita semua. Marilah kita berdoa. Dalam nama ... Ya Tuhan Yesus, terima kasih atas penderitaan dan kebangkitan-Mu yang menyelamatkan kami. Salam Maria ... Dalam nama Bapa ... --- Send in a voice message: https://anchor.fm/media-la-porta/message

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Pregare che lo Spirito ci cambi - Pentecoste | 31 Maggio 2020 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later May 31, 2020


Sei pronto sei pronta a pregare affinché quello stesso Spirito che cambiò la storia della chiesa ci cambi, per cambiare il mondo? --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 33 min. Vorrei iniziare oggi  il nostro “primo culto” dopo la clausura per il Coronavirus guardando  un video di qualche anno fa: i più “anziani qua dentro forse lo ricordano, ma per molti di voi è assolutamente nuovo. --- La tecnologia ci mette a disposizione nuovi mezzi, per cui possiamo utilizzare nuovi modi di “fare chiesa”. Grazie al web, ai computer, agli smartphone, ai tablet, io posso in questo momento essere connesso con voi anche se non sono “fisicamente” con voi, le mie parole vi giungeranno lo stesso, il messaggio di Cristo sarà allo stesso modo predicato. E tutto questo lo potrete ottenere da casa vostra, senza dove sprecare tempo per venire qui, per trovare parcheggio, al caldo al freddo o all'acqua. Tutto ciò che dovrete fare sarà semplicemente collegarvi al sito della chiesa la domenica mattina,  cantare assieme i canti (sul video ci saranno i sottotitoli),  ascoltare il messaggio, dare la vostra decima attraverso la carta di credito,  e prendere il pane e il vino che vi sarà recapitato ogni mese in quantità adeguata alle vostre esigenze. Tutto questo ci permetterà di risparmiare su affitti, luce, acqua, riscaldamento... Sarà per voi più comodo, potrete, che so, seguire la mia predicazione mentre preparate le lasagne al forno o lo spezzatino, o cambiate il pannolino a vostro figlio. In fondo, non cambierà nulla, saremo sempre una chiesa, saremo sempre un unico corpo... il corpo di Cristo... Siete contenti, vero? --- Questo video risale al 14 settembre 2014, quasi sei anni fa... e non ditemi che non sono stato profetico! Perché quello che nel video dicevo come provocazione si è realmente verificato dall'8 marzo 2020 in poi a causa del Coronavirus. Sono trascorsi esattamente 83 giorni dall'ultima volta che ci siamo incontrati in chiesa, e in questi quasi tre mesi  abbiamo imparato molte cose. Alcuni di noi hanno imparato ad usare i mezzi “tecnologici” per la prima volta, ad usare il proprio smartphone  non solo per telefonare, ma anche per vedere video  e partecipare a collegamenti in diretta con gli altri. Molti hanno scoperto nuovi software, Zoom e Skype su tutti, e ad utilizzarli non solo per vedere predicazioni ma anche per parlare con parenti ed amici distanti. Questi mezzi “virtuali” non solo ci hanno permesso di mantenere “aperta” la nostra chiesa;  perché la chiesa non è un edificio ma il “corpo di Cristo. Chiesa viene dal greco ἐκκλησία – ekklēsia, che deriva dal verbo ἐκκαλέω – ekkaleo, kaleo = chiamare + ek = fuori; la chiesa non sono sassi, ma persone, uomini e donne chiamate da Cristo a uscire fuori  da tutta la folla per seguirlo. La tecnologia ci ha consentito di incontrarci anche se eravamo ognuno a casa propria. Siamo stati capaci di pregare assieme, di chiedere preghiere, di testimoniare cosa il Signore stava facendo nelle nostre vite di testimoniare cosa il Signore stava facendo nelle vite di altri. Questi mezzi ci hanno permesso di raggiungere persone che non avremmo mai raggiunto; le dirette dei nostri messaggi domenicali  queste 11 domeniche trascorse a casa sono state viste 2090 volte, con una media di 190 spettatori a domenica; abbiamo moltiplicato per 10 la nostra normale audience sul web. Tutte le chiese, di qualsiasi denominazione hanno offerto culti interi, messaggi, riflessioni, canti. Mai come in questo 83 giorni  il Vangelo è stato predicato e mai come in questi 83 giorni il Vangelo ha raggiunto persone che non avremmo mai raggiunto. Paolo afferma in Romani: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.” (Romani 8:28) Dio è riuscito a trasformare un evento tragico come la pandemia nella più grande campagna di evangelizzazione mai messa in piedi da quando è nato Gesù! Vedete che, allora la mia profezia di sei anni fa era giusta! Abbiamo fatto ESATTAMENTE quello che avevo predetto: abbiamo ascoltato la Parola di Dio assieme, abbiamo pregato assieme, abbiamo cantato assieme, abbiamo anche preso la Cena del Signore assieme stando nelle nostre case... MA.... ma la chiesa è un'altra cosa! Nulla può e potrà mai sostituirsi  a quello che è il “fare chiesa assieme. Se Gesù avesse voluto raggiungere il mondo attraverso i social, sarebbe venuto come telepredicatore, avrebbe scelto  un secolo differente da quello dove è nato. Se Gesù avesse voluto raggiungere il mondo attraverso uno smartphone sarebbe venuto adesso, non duemila e venti anni fa. Ma Gesù è venuto quando l'unico modo di parlare di lui al mondo era quello di incontrasi stare assieme, aiutare, parlare... Cosa vi è mancato di più in questi 83 giorni?  Vi posso dire cosa è mancato a me: il contatto fisico. Il fatto di vedere ciascuno di voi, di passare con voi due ore assieme, scambiarci battute alla fine del culto, vedere i vostri occhi, per sapere se quel “come stai? “tutto bene” era solo una frase... oppure dovevamo metterci seduti, e parlare, e pregare...  qualche volta piangere assieme, altre volte ridere assieme. Intendete, non dico che la tecnologia sia un nemico da combattere, la nostra piccola chiesa è stata tra le prime in Italia a sfruttare i mezzi elettronici, i “podcast” i video, le dirette, perché, come dice Paolo: “... con i Giudei mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; con quelli che sono senza legge mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni.  E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri.” (1 Corinzi 9:20-23) Tutto quello che facciamo, con qualsiasi mezzo lo facciamo, lo facciamo per il Vangelo di Cristo, perché altri possano partecipare assieme a noi a questo... alla chiesa... a coloro che Cristo a chiamato fuori... MA... Ma sapete che giorno è oggi? Ricordate cosa si celebra cinquanta giorni dopo Pasqua? Oggi si ricorda la Pentecoste. Vi ricordate cosa è successo a Pentecoste, vero? Che un gruppo di discepoli spaventati che vivevano “isolati” dal resto del mondo, è divenuto un gruppo di evangelizzatori che sapevano parlare  in quasi tutte le lingue del mondo. Che dallo stare sempre assieme  e anche un po' nascosti per proteggersi a vicenda, si sono sparsi nel mondo cercando in tutti i modi di essere visti. Sapete, a mio avviso non è un caso che la nostra chiesa torni ad incontrasi proprio oggi. Per me oggi è un punto di svolta, una nuova nascita  della nostra piccola comunità. Dio non fa niente per caso, e non fa accadere le cose per caso, ma ci da delle informazioni circa la sua volontà e quello che si aspetta da noi, attraverso dei messaggi, dei simboli, delle “coincidenze”... che poi coincidenze non sono. Ma per spiegarvi perché  secondo me non è un caso, e perché secondo me siamo a un punto di svolta dobbiamo vedere  cosa è successo quel giorno... Cosa è successo quel giorno? Era il giorno dello “Shavout”, una delle tante feste ebraiche, cinquanta più due giorni dopo “Pascha” (infatti “Pentecoste, in greco, significa “50 giorni”), dove si ricordava il passaggio dell'angelo della morte in Egitto che aveva salvato le case degli ebrei attraverso il sangue di un agnello sparso sull'architrave delle porte. Per noi ora, si chiama Pasqua. Si festeggiavano i raccolti ma anche il giorno in cui Mosè aveva ricevuto la Torah,  le tavole della Legge sul Sinai. Dove stavano festeggiando i discepoli lo Shavout? Lo leggiamo in Atti 2: “Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo.” (Atti 2:1) Quale era questo “stesso luogo”? Bisogna che andiamo indietro ad Atti 1:12: “Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell’Uliveto, che è vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato [1 chilometro].Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo.” (Atti 1:12-13) Vi suona familiare? Una “stanza di sopra” ad appena un chilometro da un monte chiamato “Uliveto”. Sarò più chiaro: torniamo indietro di 53 giorni: “Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate a prepararci la cena pasquale, affinché la mangiamo». Essi gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?»  Ed egli rispose loro: «Quando sarete entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa dove egli entrerà. E dite al padrone di casa: “Il Maestro ti manda a dire: ‘Dov’è la stanza nella quale mangerò la Pasqua con i miei discepoli?’”. Ed egli vi mostrerà, al piano di sopra, una grande sala ammobiliata; lì apparecchiate».” (Luca 22: 7-12) Il “solito posto” è la stessa sala di sopra dove hanno preso per la prima volta la Santa Cena, e che era a meno di un chilometro da l'Orto degli ulivi, il Getzemani. Tornavano sempre in quel luogo, dove tutto era iniziato... o finito. Forse sembrava un rifugio. In che stato d'animo erano? Non c'è scritto, ma possiamo immaginarcelo! Avevano visto morire Gesù in croce (quasi tutti... chi ai piedi della croce,  chi nascosto tra i cespugli). Lo avevano visto risorto entrare senza aprire le porte di quella stessa sala di sopra (pochi... e Tommaso non c'era). Lo avevano visto preparare la colazione sul greto del lago una mattina aspettando che finissero di pescare (alcuni). Lo avevano visto salire in cielo e scomparire tra le nubi (molti), prima di tornare alla solita sala di sopra. Erano passati 10 giorni da quell'evento, dall'ultima volta che avevano visto Gesù... ed erano ancora tutti assieme...  nella stessa sala di sopra. Cosa stavano aspettando? Non lo sapevano precisamente... ma Gesù l'aveva promesso: “...io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce.” (Giovanni 14: “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra.” (Atti 1:8) Dieci giorni dopo, erano, dice Luca in Atti 2:1, “tutti assieme”... uomini e donne, giovani e vecchi... e, all'improvviso... “Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti.  Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.” (Atti 2:2-4) E tutto cambiò: la paura scomparve, arrivò la potenza di Cristo in loro... e scesero in strada a proclamare il Vangelo al mondo! “E si stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,  della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». Tutti si stupivano ed erano perplessi, dicendo l’un l’altro: «Che cosa significa questo?»” (Atti 2:7-12) Luca fa un elenco di 17 nazioni... che parlano 17 lingua diverse... E tutti lì a stupirsi... perché “li capiscono”! Cosa c'entra la Pentecoste con noi, oggi? I discepoli erano stati “in clausura” in lockdown per 50 giorni; noi 83... 33 in più. I discepoli avevano avuto paura, paura di morire; alcuni di noi anche. Nonostante questo,   discepoli avevano continuato a riunirsi e a pregare assieme; noi l'abbiamo fatto virtualmente, ma lo abbiamo fatto anche noi. E il premio a tanta fedeltà da parte di Gesù era una cascata di potenza che li inondava, toglieva la paura, e dava loro capacità  di farsi capire da tutti. La chiesa di Cristo  già esisteva prima della Pentecoste, ma è con la Pentecoste  che la storia della chiesa cambia, esce dalla stanza di sopra, scende in strada e va a parlare a tutti... e a parlare  in modo che tutti capissero! Ci sono tanti segni, tante profezie, tanti altri pastori che sentono come me che stiamo ad un punto di svolta per le nostre chiese  in Italia e nel mondo. Abbiamo due possibilità: far finta che non sia accaduto nulla, e cercare di ricostruire la nostra chiesa “ordinata” come era prima della pandemia. Oppure possiamo aspettare nella sala di sopra che il Signore mantenga la promessa, premi la nostra fedeltà, e mandi il suo Spirito Santo, che penetri in noi, che tolga la paura, che ci dia potenza e saggezza e strumenti per uscire nelle strade e parlare a tutti in modo che possano capire chi è realmente Gesù. Forse avremo una chiesa “meno ordinata”, meno perfetta, un po' più “pasticciata”... ma una chiesa capace di farsi capire da tutti e di portare altri a Cristo. Cosa chiedi, oggi, allo Spirito Santo? Una chiesa “come me la ricordavo prima”, o una chiesa “come se la ricorderà Gesù" ? Una chiesa dove tu sia comodo o comoda, o una chiesa che adempia al grande mandato  per il quale ti è stato dato lo Spirito Santo? “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra.” (Atti 1:8) Una chiesa che “faccia per me”... o una chiesa che obbedisca a Cristo? Posso assicurarti che, se preghiamo assieme, uniti, come siamo stati uniti durante la clausura, il lockdown lo Spirito arriverà, e cambierà te... la tua chiesa... e altri là fuori! Sei pronto, sei pronta, a chiedere che lo Spirito ci cambi? Siamo pronti, a chiedere che lo Spirito ci cambi? Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Problems, di Cesare Giombetti
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Problems, di Cesare Giombetti

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Ultima di campionato, di Francesco Abate
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Ultima di campionato, di Francesco Abate

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Spettacoli&Reading
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Spettacoli&Reading

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Anninnora, poesie di Giulio Angioni
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Anninnora, poesie di Giulio Angioni

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Giulio Angioni, Scritti in Voce
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Giulio Angioni, Scritti in Voce

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Giacomo Leopardi Opere
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Giacomo Leopardi Opere

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Quarta Radio
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Alla più bella, nascita e sorte della città di Troia
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Alla più bella, nascita e sorte della città di Troia

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Parole nel Tempo
Vita e passione di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dal Vangelo Secondo Marco

Parole nel Tempo

Play Episode Listen Later Mar 26, 2020 75:32


[...] Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. [...] Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Spiritualità | RRL
108 - La Passione

Spiritualità | RRL

Play Episode Listen Later Apr 13, 2019 6:56


passione getzemani