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Lắng nghe những câu chuyện của Martina Pignatti về “Chiến tranh và hòa bình, những chọn lựa có tác động đến sự phát triển của con người, kinh tế và hệ sinh thái” cũng như những hy vọng và nhắn gửi cho những người trẻ của kinh tế Phanxicô. --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vaticannews-vi/support
Цей епізод ми записували англійською мовою для того, аби ви могли поширити його серед вашої іноземної аудиторії, та розповісти їм більше про те, як живе українська молодь під час війни. Тут ми рефлексуємо наш досвід, намагаємось зрозуміти спільності та відмінності між нами та європейською молоддю, та знайти спільні точки дотику Gap Year Podcast with the Ukrainian Leadership Academy launched special season about young people in Ukraine. We've decided to make this episode in English to reflect on youth ongoing challenges and explain to foreign audiences how it has been going among Ukrainian youth after 2nd year of invasion. What differences and common features are there in the views of the youth of Ukraine and Europe on the world and the future? How do the youth of Europe perceive and react to the full-scale invasion of Russia in Ukraine? What is our main task to build new ties and bridges between Europe and Ukraine. Read more about Ukrainian Leadership Academy: https://ual.ua/en If you are interested in Ukrainian youth, and would like to learn Ukrainian – welcome to our IG: https://www.instagram.com/_gap.year_/ We record this episode with the Ukrainian Leadership Academy, organized as part of the Peace Support Ukraine project with the support of Un Ponte Per and Patrir
L'Associazione Don Bosco 2000 punta ad insegnare un mestiere ai ragazzi che sono costretti a lasciare i propri Paesi, e fornirgli gli strumenti per tornare un giorno dai propri cari.
La Polonia è il primo approdo di questi bambini. C'è un hub chegoverno e Caritas hanno allestito a Stalowa Wola, una cittadinaad un'ora e mezzo da Lublino. Lo hanno chiamato l'hub "delsollievo"
Analisi della w contro i 49ers insieme al Direttore di Huddle Magazine Giovanni Ganci.
Analisi della w contro i 49ers insieme al Direttore di Huddle Magazine Giovanni Ganci.
In Ghana, CISS-Cooperazione Internazionale Sud-Sud Onlus porta avanti "Sustainable livelihoods", un progetto che promuove l'agricoltura sostenibile.
Nella puntata di oggi ci spostiamo nell’Irlanda del sud per raccontare uno dei progetti di #EUinmyregion la campagna di comunicazione co-creata da cittadini e istuituzioni europee per dare visibilità ai progetti europei che fanno la differenza a livello locale.Nello specifico l’iniziativa di cui vi parleremo è la realizzazione del Mary Elmes Bridge di Cork, che contribuisce a rendere la città di Cork più sostenibile, meno congestionata e più connessa. Il ponte collega lo storico quartiere vittoriano al centro della città, offrendo agli abitanti di Cork un modo alternativo per spostarsi nella loro vivace città. Oltre 11.000 pedoni e ciclisti attraversano il ponte ogni giorno, spostandosi dal centro culturale del quartiere vittoriano di Cork a Patrick Street, la sua principale area commerciale.
Non conosco nessuno che è finito sotto un ponte per la Musica
L'idea di un collegamento permanente tra le due maggiori isole del Regno Unito torna a farsi spazio tra Londra e Dublino. L'idea del ponte/tunnel tra Ulster e Scozia, dove le coste distano tra loro 19 miglia, viene caldeggiata tanto da Boris Johnson - che vede la possibilità di sostenere l'economia delle aree nord-occidentali -, tanto dal premier di Dublino, Leo Varadkar, consapevole che anche fuori dall'Ue sarà proprio il Regno Unito a rimare il principale interlocutore economico della Repubblica d'Irlanda. Nell'ultimo appuntamento del 2019 è nostro ospite il prof. Stefano Bottoni, autore de "Orbán, un despota in Europa". Poi, parliamo di lobbismo e di come l'Ue si stia attrezzando per fare i conti con il conflitto d'interessi che segna il processo di selezione dei vertici.
Nella mattina del 10 novembre vicino alla città di Kirkuk in Iraq si è verificato un attentato contro un gruppo di militari italiani di ritorno da una missione. I feriti sono cinque, di cui tre in condizioni gravi, anche se nessuno è in pericolo di vita.Con ogni probabilità l'attacco è riconducibile a milizie legate al Daesh. Queste hanno rafforzato il loro sentimento di rivalsa nei confronti dei curdi, in particolar modo dopo l'invasione turca del nord-est della Siria.Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sull'accaduto. La città di Kirkuk si trova al di fuori dell'area ufficialmente di competenza delle forze italiane: restano quindi da capire le cause della presenza nella zona dei militari.Ne parla Alfio Nicotra, co-presidente di Un Ponte Per...
Nella mattina del 10 novembre vicino alla città di Kirkuk in Iraq si è verificato un attentato contro un gruppo di militari italiani di ritorno da una missione. I feriti sono cinque, di cui tre in condizioni gravi, anche se nessuno è in pericolo di vita.Con ogni probabilità l'attacco è riconducibile a milizie legate al Daesh. Queste hanno rafforzato il loro sentimento di rivalsa nei confronti dei curdi, in particolar modo dopo l'invasione turca del nord-est della Siria.Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sull'accaduto. La città di Kirkuk si trova al di fuori dell'area ufficialmente di competenza delle forze italiane: restano quindi da capire le cause della presenza nella zona dei militari.Ne parla Alfio Nicotra, co-presidente di Un Ponte Per...
Le proteste che accendono l'Iraq dall'inizio di ottobre non accennano a fermarsi. Malgrado il bilancio di morti e feriti si sia pesantemente aggravato, la partecipazione è sempre più ampia.Sono soprattutto i giovani i protagonisti delle manifestazioni, come già aveva spiegato Ismaël Dawood nell'intervista dell'8 ottobre. Nelle ultime settimane si sono però aggiunti anche altri membri della società civile come associazioni e sindacati. Molto importante è anche la partecipazione delle donne, sia studentesse che attiviste.Tutto fa pensare che il popolo iracheno abbia fatto una scelta, quella di rompere il silenzio.Ne parla Ismaël Dawood, Civil Society Officer di Un Ponte Per…
Le proteste che accendono l'Iraq dall'inizio di ottobre non accennano a fermarsi. Malgrado il bilancio di morti e feriti si sia pesantemente aggravato, la partecipazione è sempre più ampia.Sono soprattutto i giovani i protagonisti delle manifestazioni, come già aveva spiegato Ismaël Dawood nell'intervista dell'8 ottobre. Nelle ultime settimane si sono però aggiunti anche altri membri della società civile come associazioni e sindacati. Molto importante è anche la partecipazione delle donne, sia studentesse che attiviste.Tutto fa pensare che il popolo iracheno abbia fatto una scelta, quella di rompere il silenzio.Ne parla Ismaël Dawood, Civil Society Officer di Un Ponte Per…
Carlo Paris, corrispondente Rai ; Marco Carnelos, ex ambasciatore in Iraq ; Ismael Dawood, Un Ponte Per ... .
Dai primi giorni di ottobre i giovani di Baghdad e di molte altre città irachene sono scesi in pazza per protestare contro il governo e la corruzione della politica. I manifestanti non portavano simboli di partito o religiosi, ma solamente la bandiera dell'Iraq e uno smartphone per documentare e trasmettere i messaggi della protesta.Eppure la repressione messa in atto dalla polizia è stata molto violenta: il bilancio è giunto a circa 110 vittime.Oggi la piazza sembra calma, ma sembra che i giovani iracheni aspettino una nuova opportunità per far sentire le loro voci.Ne parla Ismaël Dawood, Civil Society Officer di Un Ponte Per…
Dai primi giorni di ottobre i giovani di Baghdad e di molte altre città irachene sono scesi in pazza per protestare contro il governo e la corruzione della politica. I manifestanti non portavano simboli di partito o religiosi, ma solamente la bandiera dell'Iraq e uno smartphone per documentare e trasmettere i messaggi della protesta.Eppure la repressione messa in atto dalla polizia è stata molto violenta: il bilancio è giunto a circa 110 vittime.Oggi la piazza sembra calma, ma sembra che i giovani iracheni aspettino una nuova opportunità per far sentire le loro voci.Ne parla Ismaël Dawood, Civil Society Officer di Un Ponte Per…
..1-Elezioni politiche in Portogallo: verso la conferma domenica dell’alleanza socialisti - sinistra radicale. L’intervista di esteri. (Luisa Nannipieri, Goffredo Adinolfi istituto uni Lisbona)..2-Iraq. Prosegue la protesta popolare. In 4 giorni uccisi 40 manifestanti. ..Oltre al carovita e la corruzione ad esasperare i giovani è stata la risposta violenta..del regime. (Martina Stefanoni, Ismael Dawood policy officer Un ponte per)..3-Tunisia. La vecchia politica a un bivio. L'antipatia dell'opinione pubblica per l'establishment, evidente al primo turno delle presidenziali, potrebbe contagiare le elezioni legislative di domenica. ..(Esteri)..4-Messico, da paese di transizione a terra di accoglienza per i migranti. (Alfredo Somoza)..5- 4 ottobre 1957. L’unione sovietica lanciò lo Sputnik, il primo satellite artificiale dell’umanità. (Francesca Abruzzese)
..1-Elezioni politiche in Portogallo: verso la conferma domenica dell’alleanza socialisti - sinistra radicale. L’intervista di esteri. (Luisa Nannipieri, Goffredo Adinolfi istituto uni Lisbona)..2-Iraq. Prosegue la protesta popolare. In 4 giorni uccisi 40 manifestanti. ..Oltre al carovita e la corruzione ad esasperare i giovani è stata la risposta violenta..del regime. (Martina Stefanoni, Ismael Dawood policy officer Un ponte per)..3-Tunisia. La vecchia politica a un bivio. L'antipatia dell'opinione pubblica per l'establishment, evidente al primo turno delle presidenziali, potrebbe contagiare le elezioni legislative di domenica. ..(Esteri)..4-Messico, da paese di transizione a terra di accoglienza per i migranti. (Alfredo Somoza)..5- 4 ottobre 1957. L’unione sovietica lanciò lo Sputnik, il primo satellite artificiale dell’umanità. (Francesca Abruzzese)
L’operazione militare avviata dalla Turchia nel cantone di Afrin, nel nord ovest della Siria, è un elemento in parte di novità e in parte in continuità con l’ostilità storica che caratterizza i rapporti tra Ankara e i curdi, tanto in Turchia quanto in Siria. Si fanno molte analisi e si danno molti sguardi “dall’alto”, ma sul terreno la questione è estremamente delicata, perché riguarda un territorio che vive una condizione di conflitto, e quindi di necessità, piuttosto radicata.Per provare a capire che cosa significa l’avanzata turca per il cantone di Afrin ci siamo messi in contatto con Roberta Rodriguez, Communication Focal Point per la Siria per Un Ponte Per…, organizzazione non governativa attiva da più di 25 anni in Medio oriente. Lei si trova a Dohuk, nel Kurdistan Iracheno, e di lì coordina in remoto alcuni progetti sul territorio. Le diamo il benvenuto e le chiediamo innanzitutto di fare il punto sulle sue attività per quel territorio.
L’operazione militare avviata dalla Turchia nel cantone di Afrin, nel nord ovest della Siria, è un elemento in parte di novità e in parte in continuità con l’ostilità storica che caratterizza i rapporti tra Ankara e i curdi, tanto in Turchia quanto in Siria. Si fanno molte analisi e si danno molti sguardi “dall’alto”, ma sul terreno la questione è estremamente delicata, perché riguarda un territorio che vive una condizione di conflitto, e quindi di necessità, piuttosto radicata.Per provare a capire che cosa significa l’avanzata turca per il cantone di Afrin ci siamo messi in contatto con Roberta Rodriguez, Communication Focal Point per la Siria per Un Ponte Per…, organizzazione non governativa attiva da più di 25 anni in Medio oriente. Lei si trova a Dohuk, nel Kurdistan Iracheno, e di lì coordina in remoto alcuni progetti sul territorio. Le diamo il benvenuto e le chiediamo innanzitutto di fare il punto sulle sue attività per quel territorio.
Da alcuni anni, raccontare il conflitto siriano e iracheno significa anche, se non soprattutto, inseguire: mentre da un lato si chiude un fronte, quello di Raqqa, già “capitale” del Daesh e appena passata sotto il controllo delle Sdf, nel Kurdistan iracheno potrebbe essersene aperto un altro.A partire dalla notte tra domenica 15 e lunedì 16 ottobre, infatti, l’esercito di Baghdad ha cominciato un’avanzata che l’ha portato a riprendere il controllo delle aree di confine con l’autonomia curda.Dopo aver preso il controllo di Kirkuk all’inizio della settimana, nella giornata di mercoledì 18 ottobre le truppe dell’esercito federale iracheno, insieme alle milizie sciite sostenute dall’Iran, hanno raggiunto anche la diga di Mosul. I peshmerga curdi, che avevano costituito un cordone di sicurezza attorno a questa struttura quando la città occupata dal Daesh era sotto assedio della città lo scorso anno, hanno lasciato le loro postazioni senza combattere. Un passaggio di consegne pacifico o quasi, quindi, che segna l’inizio di una nuova stagione di alleanze e rivalità in un Paese che dal 2003 vive in uno stato di conflitto permanente.Ne parliamo con Martina Pignatti Morano, presidente dell'associazione Un Ponte Per..., attiva in Medio Oriente da oltre 25 anni.
Da alcuni anni, raccontare il conflitto siriano e iracheno significa anche, se non soprattutto, inseguire: mentre da un lato si chiude un fronte, quello di Raqqa, già “capitale” del Daesh e appena passata sotto il controllo delle Sdf, nel Kurdistan iracheno potrebbe essersene aperto un altro.A partire dalla notte tra domenica 15 e lunedì 16 ottobre, infatti, l’esercito di Baghdad ha cominciato un’avanzata che l’ha portato a riprendere il controllo delle aree di confine con l’autonomia curda.Dopo aver preso il controllo di Kirkuk all’inizio della settimana, nella giornata di mercoledì 18 ottobre le truppe dell’esercito federale iracheno, insieme alle milizie sciite sostenute dall’Iran, hanno raggiunto anche la diga di Mosul. I peshmerga curdi, che avevano costituito un cordone di sicurezza attorno a questa struttura quando la città occupata dal Daesh era sotto assedio della città lo scorso anno, hanno lasciato le loro postazioni senza combattere. Un passaggio di consegne pacifico o quasi, quindi, che segna l’inizio di una nuova stagione di alleanze e rivalità in un Paese che dal 2003 vive in uno stato di conflitto permanente.Ne parliamo con Martina Pignatti Morano, presidente dell'associazione Un Ponte Per..., attiva in Medio Oriente da oltre 25 anni.
MARTEDI 9 MAGGIO ore 16,00LA DIFESA DEI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI-SPECIALEa cura di Giorgia CigallaRegia Adelperio de Negri di San Pietrocon Michel Forst-UN Special Rapporteur on the situation of Human Rights Defenderse Francesco Martone, membro del comitato nazionale di Un Ponte Per e portavoce della rete "In Difesa Di"Ascoltaci dal sito o dall'APP dedicata alle 16,00 o quando vuoi tu! www.webradioiuslaw.it/diretta
1-Migranti invisibili. In Libano sono sempre più frequenti gli sgomberi dei campi profughi siriani. Beirut non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra sui rifugiati (Paola Pogliani, Operazione Colomba).2-L'Europa alla ricerca di leader anti-populisti. Come Angela Merkel è diventata il baluardo della democrazia e dell'Europa unita (Alessandro Principe).3-I narcos e il business dell'immigrazione. In viaggio con i migranti del Centro-America verso gli Stati Uniti. Quinta puntata (Sara Milanese)...4-Land Grabbing: il business dei contratti segreti, utilizzati per comprare più di 40milioni di ettari di terra (Marta Gatti).5-Regina Tchelli. La cuoca anti-spreco che si è rifiutata di lavorare durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro. L'intervista di Esteri (Bianca Senatore).6-Rivoluzioni Violate. Il libro di Osservatorio Iraq e Un Ponte Per che racconta l'eredità delle primavere arabe (Fouad Rouheia)
1-Migranti invisibili. In Libano sono sempre più frequenti gli sgomberi dei campi profughi siriani. Beirut non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra sui rifugiati (Paola Pogliani, Operazione Colomba).2-L'Europa alla ricerca di leader anti-populisti. Come Angela Merkel è diventata il baluardo della democrazia e dell'Europa unita (Alessandro Principe).3-I narcos e il business dell'immigrazione. In viaggio con i migranti del Centro-America verso gli Stati Uniti. Quinta puntata (Sara Milanese)...4-Land Grabbing: il business dei contratti segreti, utilizzati per comprare più di 40milioni di ettari di terra (Marta Gatti).5-Regina Tchelli. La cuoca anti-spreco che si è rifiutata di lavorare durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro. L'intervista di Esteri (Bianca Senatore).6-Rivoluzioni Violate. Il libro di Osservatorio Iraq e Un Ponte Per che racconta l'eredità delle primavere arabe (Fouad Rouheia)
1-Migranti invisibili. In Libano sono sempre più frequenti gli sgomberi dei campi profughi siriani. Beirut non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra sui rifugiati (Paola Pogliani, Operazione Colomba).2-L'Europa alla ricerca di leader anti-populisti. Come Angela Merkel è diventata il baluardo della democrazia e dell'Europa unita (Alessandro Principe).3-I narcos e il business dell'immigrazione. In viaggio con i migranti del Centro-America verso gli Stati Uniti. Quinta puntata (Sara Milanese)...4-Land Grabbing: il business dei contratti segreti, utilizzati per comprare più di 40milioni di ettari di terra (Marta Gatti).5-Regina Tchelli. La cuoca anti-spreco che si è rifiutata di lavorare durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro. L'intervista di Esteri (Bianca Senatore).6-Rivoluzioni Violate. Il libro di Osservatorio Iraq e Un Ponte Per che racconta l'eredità delle primavere arabe (Fouad Rouheia)
Nella giornata di mercoledì 28 settembre “Un ponte per…”, organizzazione umanitaria attiva da 25 anni in Medio Oriente, ha consegnato medicinali e materiali di supporto alle popolazioni presenti nel territorio del Rojava, l’area a maggioranza kurda della Siria. Nei prossimi giorni, le distribuzioni permetteranno di dare assistenza a oltre 20.000 fornendo farmaci introvabili da anni nel Paese, ma non sarà un evento isolato: nei prossimi mesi verranno distribuiti aiuti umanitari per circa 50.000 persone sfollate e rifugiate in diverse città e diversi centri, oltre a un supporto psicologico e sociale per altri 75.000 profughi e sfollati interni.«Ieri pomeriggio – racconta Luca Magno, operatore di “Un Ponte Per...” che ha partecipato alla consegna – siamo finalmente riusciti a passare la frontiera tra l’Iraq e il nordest della Siria e a far entrare un carico importante di aiuti umanitari in quella terra martoriata, che si trova in un costante stato di assedio e schiacciata da una guerra che sembra non finire mai».
Nella giornata di mercoledì 28 settembre “Un ponte per…”, organizzazione umanitaria attiva da 25 anni in Medio Oriente, ha consegnato medicinali e materiali di supporto alle popolazioni presenti nel territorio del Rojava, l’area a maggioranza kurda della Siria. Nei prossimi giorni, le distribuzioni permetteranno di dare assistenza a oltre 20.000 fornendo farmaci introvabili da anni nel Paese, ma non sarà un evento isolato: nei prossimi mesi verranno distribuiti aiuti umanitari per circa 50.000 persone sfollate e rifugiate in diverse città e diversi centri, oltre a un supporto psicologico e sociale per altri 75.000 profughi e sfollati interni.«Ieri pomeriggio – racconta Luca Magno, operatore di “Un Ponte Per...” che ha partecipato alla consegna – siamo finalmente riusciti a passare la frontiera tra l’Iraq e il nordest della Siria e a far entrare un carico importante di aiuti umanitari in quella terra martoriata, che si trova in un costante stato di assedio e schiacciata da una guerra che sembra non finire mai».
1-Pericolo scampato. In Austria, per una manciata di voti, sconfitto il candidato dell'estrema destra Norbert Hofer. I suoi elettori vanno però ascoltati, anche nel resto d'Europa (Flavia Mosca Goretta).2-Albania. Terreni in svendita per la TAP. Agli albanesi il mega gasdotto dall'Azerbaijan al Salento non lascerà nulla, nemmeno una goccia di gas (Lorenzo Bagnoli).3-Il governo iracheno lancia la campagna per strappare Falluja allo Stato Islamico. Il premier al-Abadi spera di riconquistare popolarità, ma è sempre più in crisi (Stefano Nanni, Osservatorio Iraq e Un Ponte Per).4-Il settore agroalimentare a rischio monopolio. Bayer ha offerto 62 miliardi di dollari per comprare Monsanto (Simona Saccaro, Alfredo Somoza).5-Serie TV. Flesh and bones. Un disturbante dietro le quinte del mondo del balletto (Massimo Alberti)...6-NBA. Smentiti i pronostici, in difficoltà i super-favoriti di Golden State Warriors (Dario Falcini)
1-Pericolo scampato. In Austria, per una manciata di voti, sconfitto il candidato dell'estrema destra Norbert Hofer. I suoi elettori vanno però ascoltati, anche nel resto d'Europa (Flavia Mosca Goretta).2-Albania. Terreni in svendita per la TAP. Agli albanesi il mega gasdotto dall'Azerbaijan al Salento non lascerà nulla, nemmeno una goccia di gas (Lorenzo Bagnoli).3-Il governo iracheno lancia la campagna per strappare Falluja allo Stato Islamico. Il premier al-Abadi spera di riconquistare popolarità, ma è sempre più in crisi (Stefano Nanni, Osservatorio Iraq e Un Ponte Per).4-Il settore agroalimentare a rischio monopolio. Bayer ha offerto 62 miliardi di dollari per comprare Monsanto (Simona Saccaro, Alfredo Somoza).5-Serie TV. Flesh and bones. Un disturbante dietro le quinte del mondo del balletto (Massimo Alberti)...6-NBA. Smentiti i pronostici, in difficoltà i super-favoriti di Golden State Warriors (Dario Falcini)
1-Pericolo scampato. In Austria, per una manciata di voti, sconfitto il candidato dell'estrema destra Norbert Hofer. I suoi elettori vanno però ascoltati, anche nel resto d'Europa (Flavia Mosca Goretta).2-Albania. Terreni in svendita per la TAP. Agli albanesi il mega gasdotto dall'Azerbaijan al Salento non lascerà nulla, nemmeno una goccia di gas (Lorenzo Bagnoli).3-Il governo iracheno lancia la campagna per strappare Falluja allo Stato Islamico. Il premier al-Abadi spera di riconquistare popolarità, ma è sempre più in crisi (Stefano Nanni, Osservatorio Iraq e Un Ponte Per).4-Il settore agroalimentare a rischio monopolio. Bayer ha offerto 62 miliardi di dollari per comprare Monsanto (Simona Saccaro, Alfredo Somoza).5-Serie TV. Flesh and bones. Un disturbante dietro le quinte del mondo del balletto (Massimo Alberti)...6-NBA. Smentiti i pronostici, in difficoltà i super-favoriti di Golden State Warriors (Dario Falcini)
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-crisi siriana: dal libano alla giordania, un'ondata di freddo e di neve si abbatte sui campi profughi. (da Amman Alice Massari di “ Un Ponte Per...” ..2-Indipendenza della Catalogna: Madrid boccia il quesito del referendum. ..3-Cile, domenica secondo turno delle presidenziali. ..Michele Bachellet verso la Moneda nell 40 esimo anniversario del golpe contro Allende ..4-Sudafrica, l'ultimo addio a Madiba...5-Slovenia, lo stess test delle banche rivela un buco di 5 miliardi di euro...6-Cambia il colore degli spot: la pubblicità scopre ..i paesi emergenti.(Alfredo Somoza ) ..7-Lotta all'Aids, la campagna “ fermiamo l'aids sul nascere” (Cesvi) ..7-Le recensioni di Vincenzo Mantovani. La ribellione dell'Amistad. Un'odissea atlantica di schiavitù e libertà di Marcus Rediker...8-Basket Nba, il punto di Esteri dopo le prime giornate. ( Dario Falcini) ......Domani inizia la campagna abbonamento di Radio Popolare Milano. Esteri, che torna il 23 dicembre, si augura tanti abbonamenti !!! .. ..
1-crisi siriana: dal libano alla giordania, un'ondata di freddo e di neve si abbatte sui campi profughi. (da Amman Alice Massari di “ Un Ponte Per...” ..2-Indipendenza della Catalogna: Madrid boccia il quesito del referendum. ..3-Cile, domenica secondo turno delle presidenziali. ..Michele Bachellet verso la Moneda nell 40 esimo anniversario del golpe contro Allende ..4-Sudafrica, l'ultimo addio a Madiba...5-Slovenia, lo stess test delle banche rivela un buco di 5 miliardi di euro...6-Cambia il colore degli spot: la pubblicità scopre ..i paesi emergenti.(Alfredo Somoza ) ..7-Lotta all'Aids, la campagna “ fermiamo l'aids sul nascere” (Cesvi) ..7-Le recensioni di Vincenzo Mantovani. La ribellione dell’Amistad. Un’odissea atlantica di schiavitù e libertà di Marcus Rediker...8-Basket Nba, il punto di Esteri dopo le prime giornate. ( Dario Falcini) ......Domani inizia la campagna abbonamento di Radio Popolare Milano. Esteri, che torna il 23 dicembre, si augura tanti abbonamenti !!! .. ..
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